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\\ FASE 2 SVILUPPO (Scelta metodologia e tecniche attuazione, attività) FASE 3 . FASE FINALE: Condivisione del GIURAMENTO DELL’AMICIZIA ( di Bruno Tognolini) Il fiore è riuscito a sbocciare? Realizzazione di manufatti in creta che ciascuno donerà ad un amico/ a Metodologie -ascolto attivo -educazione affettiva -didattica laboratoriale -cooperative learning U. D. A N°1 “Mi ascolti…ti ascolto…ci rispettiamo” SCUOLA PRIMARIA (CLASSE 3^A) Tempi: ottobre- dicembre 2014 (2 ore a settimana) FASE 1 INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE PROBLEMA: Difficoltà ad ascoltarsi e a comunicare con gentilezza. Necessità di creare buone relazioni di amicizia. LANCIO EMOTIVO-COGNITIVO Cos’è l’AMICIZIA? Una grande amicizia ha due ingredienti principali: il primo è la scoperta di ciò che ci rende SIMILI ..e il secondo è il rispetto di ciò che ci rende DIVERSI. Strumenti -circle time, - metodo autobiografico - giochi di ruolo Mezzi - Utilizzo delle TIC (LIM, computer, word); quaderno, libro,carta da disegno, colori, creta

FASE 3 - icaldomorofabriano.gov.iticaldomorofabriano.gov.it/wp-content/uploads/sites/19/2012/11/MI... · Didattica laboratoriale 1) Si riparte da una storia di amicizia e di scoperta

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SVILUPPO

SVILUPPO

FASE 2

SVILUPPO

(Scelta metodologia e tecniche

attuazione, attività)

FASE 3

.

FASE FINALE:

Condivisione del

GIURAMENTO

DELL’AMICIZIA

( di Bruno Tognolini)

Il fiore è riuscito a

sbocciare?

Realizzazione di manufatti

in creta che ciascuno

donerà ad un amico/ a

Metodologie

-ascolto attivo

-educazione affettiva

-didattica laboratoriale -cooperative learning

U. D. A N°1

“Mi ascolti…ti ascolto…ci rispettiamo”

SCUOLA PRIMARIA (CLASSE 3^A) Tempi: ottobre- dicembre 2014 (2 ore a settimana)

FASE 1

INDIVIDUAZIONE DELLA

SITUAZIONE –PROBLEMA:

Difficoltà ad ascoltarsi e a

comunicare con gentilezza.

Necessità di creare buone relazioni di

amicizia.

LANCIO

EMOTIVO-COGNITIVO

Cos’è l’AMICIZIA?

Una grande amicizia ha due

ingredienti principali: il primo è la

scoperta di ciò che ci rende SIMILI

..e il secondo è il rispetto di ciò che ci

rende DIVERSI.

Strumenti

-circle time,

- metodo

autobiografico

- giochi di ruolo

Mezzi

- Utilizzo delle TIC

(LIM, computer, word);

quaderno, libro,carta da

disegno, colori, creta

PROGETTAZIONE GENERALE U.D.A

“Mi ascolti… ti ascolto …ci rispettiamo”

COMPETENZE CHIAVE PER

L’EDUCAZIONE

PERMANENTE

( Raccomandazione

2006/962/CE del Parlamento

europeo e del Consiglio, del

18 dicembre 2006

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE(AL TERMINE

DELLA CLASSE 3^)

(Dalle indicazioni nazionali per

il curricolo 4/09/ 2012)

OBIETTIVI FORMATIVI

ABILITA’

CONOSCENZE

COMPETENZE SOCIALI E

CIVICHE

Comprendere il

significato delle regole per la convivenza sociale

e rispettarle.

A partire dall’ambito

scolastico, assumere

responsabilmente

atteggiamenti, ruoli e comportamenti di

partecipazione attiva e

comunitaria.

Sviluppare modalità

consapevoli di esercizio

della convivenza civile,

di consapevolezza di sé, di rispetto degli altri e

dell’ambiente.

L’alunno/a

Padroneggia gli strumenti

espressivi ed argomentativi

indispensabile per gestire

l’interazione comunicativa verbale in

vari contesti.

condivide nel gruppo le

regole e le rispetta;

rispetta le regole della

comunità di vita.

presta aiuto ai compagni,

collabora nel gioco e nel

lavoro.

Partecipare all’attività di

gruppo confrontandosi

con gli altri;

prestare aiuto a compagni

ITALIANO

Ascoltare una

conversazione e

mantenere interesse e concentrazione.

Esprimere il proprio

punto di vista, riferire esperienze personali o

storie ascoltate in modo

chiaro, rispettando l’ordine logico e

cronologico.

Partecipare a scambi

comunicativi (dialogo, conversazioni) rispettando

le regole della

comunicazione, ponendo domande e chiedendo

chiarimenti.

L’ascolto

Il rispetto

La risoluzione dei

conflitti.

L’espressione delle

proprie emozioni.

Lessico fondamentale

per gestire semplici

comunicazioni orali.

Ascolto attivo

( il filo del discorso, il

contenuto,il

messaggio).

Regole di

Interagire in modo

efficace in diverse

situazioni comunicative,

rispettando gli interlocutori, le regole

della conversazione e

osservando un registro adeguato al contesto e ai

destinatari.

Sviluppare modalità

consapevoli di esercizio della convivenza civile,

di consapevolezza di sé,

rispetto delle diversità, di confronto

responsabile e di

dialogo. Partecipare e collaborare al lavoro

collettivo in modo

produttivo e pertinente.

Prestare aiuto ai

compagni in difficoltà.

SPIRITO DI INIZIATIVA E

IMPRENDITORIALITA’ (O

INTRAPRENDENZA)

Assumere e portare a

termine compiti e iniziative.

Trovare soluzioni nuove

a problemi di esperienza;

adottare strategie di

problem solving.

Esplora diverse possibilità .espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti

musicali, imparando ad

ascoltare se stesso e gli altri

;

Maturare la

consapevolezza dell’importanza

dell’espressione creativa

di idee, di esperienze e di emozioni in un’ampia

varietà di mezzi di

comunicazione, compresi la musica

Utilizzare il linguaggio

orale per esprimere il

proprio pensiero e le

emozioni.

Comunicare con frasi

semplici e compiute,

strutturate in brevi testi

che rispettino le convenzioni ortografiche

e l’interpunzione.

Ampliare il patrimonio

lessicale attraverso esperienze varie e attività

di interazione orale e di

lettura.

MUSICA

Eseguire

collettivamente e

individualmente brani

vocali/strumentali,

curando l’intonazione, l’espressività e

l’interpretazione.

ARTE E IMMAGINE.

Rappresentare e

comunicare la realtà percepita.

conversazione: turni di

parola, uso del tono di

voce, il punto di vista,

il confronto.

Contesto, scopo,

destinatario della

comunicazione.

Lettura espressiva ad

alta voce, a più voci

Elementi essenziali per

la lettura/ascolto di

un’opera musicale

Rappresentazione di

elementi basilari di

eventi sonori

e musicali attraverso sistemi simbolici

convenzionali e non

convenzionali.

Principali forme di

espressione artistica.

Partecipa a giochi

rispettando le regole e

gestendo i ruoli ed

eventuali conflitti.

Utilizza il movimento

come espressione di stati

d’animo diversi.

Partecipare alle attività di

gioco e di sport

rispettandone le regole.

Assumere responsabilità

delle proprie azioni e per

il bene comune.

Utilizzare gli aspetti comunicativo -relazionali

del messaggio corporeo.

Sperimentare

strumenti e tecniche

diverse per realizzare

prodotti.

Decodificare e

codificare messaggi

visivi.

Elaborare

creativamente produzioni personali e

autentiche per

esprimere sensazioni ed emozioni.

EDUCAZIONE FISICA

Partecipare attivamente

alle varie forme di

gioco, organizzate

anche in forma di gara, collaborando con gli

altri.

Rispettare le regole

nella competizione

sportiva; saper accettare la sconfitta

con equilibrio e vivere

la vittoria esprimendo rispetto nei confronti

dei perdenti,

Utilizzare in forma

originale e creativa

modalità espressive e

corporee.

Tecniche di

rappresentazione

grafica e plastica

Le regole e i significati

sociali e culturali dello sport.

Giochi con regole;

giochi di squadra.

Il linguaggio del corpo

come modalità

comunicativo –

espressive.

ARTICOLAZIONE DEL

PERCORSO

FASE 1

LANCIO

EMOTIVO-COGNITIVO

(Una lezione da due ore)

Metodologie:

Discussione di gruppo

Didattica laboratoriale

1) Si riparte da una storia di amicizia e di scoperta della diversità come ricchezza, “Piccola macchia “

di Lionel Le Neouanic, letta lo scorso anno e a cui ci siamo ispirati per un lavoro pittorico esposto a

settembre al “Festival della creatività” ,delle scuole di Fabriano:

2) poi attraverso la tecnica del brain-storming si crea un campo semantico con le qualità (ripasso

degli aggettivi qualificativi) dell’AMICIZIA.

3) In dei palloncini di carta ognuno scrive la sua idea di amicizia, partendo dall’incipit

L’AMICIZIA è……..

Si crea poi un cartellone con tutti i palloncini che volano verso l’alto, ma appesi ad un filo e tenuti

tutti insieme dalla mano di un personaggio-amico dello scorso anno Tiramolla, che ha già provato lo

scorso anno ad insegnare ai bambini, attraverso una simpatica filastrocca, il gesto dell’attenzione, e

che quest’anno continuerà a farci compagnia, insegnandoci invece il il gesto della riflessione

4) di seguito ognuno pesca delle frasi d’autore (aforismi):

- L’amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte.

-La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza e al silenzio.

-La vittoria è grande, ma ancora di più lo è l’amicizia.

-Chi trova un amico, trova un tesoro.

- Molte persone entreranno e usciranno dalla tua vita ma soltanto i veri amici lasceranno impronte

nel tuo cuore.

-Il vero amico è sempre con te anche se spesso non vedi le sue impronte accanto alle tue.

-Un amico è un regalo che si fa a se stessi…………………………

Le amicizie non si scelgono per caso, ma secondo le passioni che ci dominano. ( A. Moravia)

Proposta di una filastrocca “L’alfabeto dell’amicizia”, su cui si è riflette, cercando di ascoltarsi e

capirsi con pazienza; ognuno esprime le proprie opinioni e riflette sui propri comportamenti ed

emozioni al riguardo. (Ripasso ordine alfabetico e arricchimento del lessico)

A come amico che prendi per mano,

B come bimbi che corron lontano

C come il cinque che batti contento,

D come domande che lanci nel vento.

E come emozioni che provi nel cuore,

F come fuoco che senti bruciare.

G come gioco di bimbi gioiosi,

H come ho tanti amici generosi.

I come io,

L come lui e come lei,

M come mano che stringer vorrei.

N come nodo che stringer conviene,

O come ore da trascorrere insieme.

P come parole che dirti saprà

Q come questo aiutarti potrà.

R come riso che fiorisce sul viso,

S come sogno che mai non finisce.

T come tempo da trascorrere giocando,

U come “Urrà!!!” quando stiamo vincendo.

V come voci di amici sinceri,

Z come “Zitti!!... che il sogno si avveri!”

Il di un bambino in una nota sola

FASE 2

SVILUPPO

Metodologie:

Ascolto attivo,

Educazione affettiva

Cooperative learning

Tema dell’AMICIZIA

ITALIANO - 2 ore

MUSICA - 1 ora

ARTE - 1 ora

In riferimento alla musica si propone una nuova canzone “Goccia dopo goccia”, sempre collegata

al tema dell’amicizia, della buona comunicazione e della collaborazione.

Cos'è una goccia d'acqua se pensi al mare

un seme piccolino di un melograno

un filo d'erba verde in un grande prato

una goccia di rugiada che cos'è?

Il canto di un bambino una nota sola

un segno sopra un rigo una parola

qualcuno dice un niente, ma non è vero

perché lo sai perché, lo sai perché?

Goccia dopo goccia nasce un fiume

un passo dopo l'altro si va lontano

una parola appena e nasce una canzone

da un ciao detto per caso un'amicizia nuova.

E se una voce sola si sente poco

insieme a tante altre diventa un coro

e ognuno può cantare anche se è stonato

da niente nasce niente, questo sì.

Quello che conta è stare tutti insieme, questo si.

Non è importante se non siamo grandi,

come le montagne, come le montagne,

quello che conta è stare tutti insieme

per aiutare chi non ce la fa,

per aiutare chi non ce la fa!

Goccia dopo goccia..cia..cia!

Goccia dopo goccia nasce nasce un fiume

e mille fili d'erba fanno un prato

una parola solo ed ecco una canzone

da un ciao detto per caso un'amicizia ancora.

Un passo dopo l'altro si va lontano

arriva fino a dieci poi sai contare

una casona grande comincia da un mattone

da niente nasce niente, questo sì.

Non è importante se non siamo grandi

come le montagne, come le montagne,

quello che conta è stare tutti insieme

per aiutare chi non ce la fa.

Non è importante se non siamo grandi

come le montagne, come le montagne

quello che conta è stare tutti insieme,questo sì.

Da niente nasce niente, tutto qui!

Per educazione all’immagine ogni bambino/a dopo un momento di condivisione su cosa è

importante osservare in un volto (colore e forma degli occhi, naso, espressione della bocca,

capelli…) disegna il volto del compagno/a di banco “..amico/a io ti vedo così..”

Se in ogni buona relazione di amicizia c’è bisogno di ascolto, comprensione, attenzione

…..quali parole bisogna utilizzare?

Le parole gentili,…. le parole necessarie per avvicinare i cuori di chi si parla

Da qui la lettura e il dettato del brano “Le parole gentili”

Ci sono alcune piccole cose nella vita talmente piacevoli e preziose che sono

belle da ricordare e da usare: “Le parole gentili !”

Grazie..prego..scusa…per favore…devono diventare uso quotidiano per ognuno

di noi e ciò ci renderà gioiosi e felici così tanto da volerle usare sempre più

spesso e in ogni occasione.

Le parole gentili brillano come stelle nel cielo di chi si parla e si ascolta con

affetto.

Ringraziare, scusarsi, chiedere con garbo e gentilezza…avvicina i nostri cuori e

rende più facile la realizzazione delle nostre richieste.

Dolcezza e buone maniere ci cambiano la vita e cambiano la vita degli altri: le

parole gentili abbelliscono il bambino, la bambina e l’adulto che le usa.

LE PAROLE …E I GESTI GENTILI

ITALIANO 2 ORE

INGLESE 2 ORE

MOTORIA 1 ORA

Per rendere ancora più efficace l’utilizzo delle parole gentili si crea un fiore, un petalo per ogni

parola gentile necessaria a migliorare la comunicazione e i rapporti del gruppo.

1 ora a settimana

Metodologie e strumenti:

Ascolto attivo

Metodo autobiografico

Circle time - RIFLESSIONE SULL’ANDAMENTO DEL

PROGETTO.

ITALIANO E RIFLESSIONE LINGUISTICA: 2 ore

Inserimento e collegamento del nostro progetto con

l’iniziativa promossa dall’ONU il 13 novembre:

LA GIORNATA MONDIALE DELLA

GENTILEZZA. Fai della gentilezza un’abitudine e

cambierai il mondo

Ogni settimana, si lavora su una “gentile parola e abilità” .

IL SALUTO: all’ingresso BUONGIORNO e all’uscita ARRIVEDERCI , verso persone che

entrano in classe;

dire GRAZIE e PREGO;

chiedere cortesemente: PER FAVORE, POSSO…, CHE NE DICI;

SCUSARSI con sincerità.: MI DISPIACE, NON VOLEVO;

OFFRIRE IL PROPRIO AIUTO: COME POSSSO AIUTARTI, CHE NE DICI SE….

Se si raggiunge l’obiettivo allora il fiore cresce, aggiungendo un nuovo petalo, altrimenti si

ricomincia da capo con l’abilità mancata, e il fiore resterà fermo, …sperando che non

appassisca.

Nel frattempo un incaricato, nominato settimanalmente, seguendo l’ordine alfabetico e la

disponibilità, annoterà su un diario di bordo gli avvenimenti particolari che hanno favorito o

ostacolato il nostro progetto di migliorare la comunicazione del gruppo.

In questo modo si lavora sull’arricchimento non solo delle abilità relazionali ed espressive,

ma anche del lessico (sinonimi e contrari: la gentilezza/ la scortesia, l’amicizia/l’inimicizia, la

serenità/la rabbia, …sulle qualità ad esse collegate creando delle frasi autobiografiche: Io

sono…. gentile…. quando ……)

Metodologie e strumenti:

Circle time

Role-Play

Didattica laboratoriale

Cooperative learning

EDUCAZIONE FISICA - 1 ora

ITALIANO – due lezioni di 2 ore

ARTE – 2 ore

MUSICA – 1 ora

Partiamo da una conversazione su come potrebbe essere un paese in cui regna la gentilezza e

un altro in cui regna la scortesia; si suggeriscono alcune situazioni tipiche.

IL PAESE DELLA GENTILEZZA: le persone si ascoltano, si dicono parole gentili, fanno

espressioni gentili, non litigano e si esprimono con cortesia, creano tante cose belle e si

divertono.

IL PAESE DELLA SCORTESIA: non si ascoltano, dicono parole scortesi e fanno

espressioni e gesti scortesi, litigano e non combinano niente di buono e divertente; nessuno

vuole vivere in quel paese.

Poi ci si divide in cinque gruppi e ogni gruppo può realizzare una di queste attività, in base

alle proprie abilità e attitudini :

inventare le storie, o rappresentare graficamente i due paesi, o creare dei ritmi musicali con

strumenti musicali appropriati alle due situazioni, fare giochi e percorsi motori per

evidenziare la collaborazione o all’opposto l’esclusione…...

Ricreare con tecniche di role-play le due opposte situazioni; riflettere e capire quale delle due

ci fa stare meglio e quali gli sforzi necessari per realizzarla.

FASE 3

FASE FINALE

Metodologie e strumenti:

Circle – time

Ascolto attivo

Metodo autobiografico

ITALIANO: 2 ore e più

ARTE: 2 ore

Si discute sul punto di arrivo del nostro progetto, sulle difficoltà incontrate, sui punti di forza

raggiunti, su ciò che ci ha fatto star bene e perché.

Domande stimolo?

A che punto siamo? Ce l’abbiamo fatta? Come ci sentiamo ora? Sentiamo che siamo cresciuti e

migliorati nel nostro comportamento? Ce la faremo a mantenere quanto conquistato?

Proposta finale e condivisione della poesia di B. Tognolini

“IL GIURAMENTO DELL’AMICIZIA”

Tutti per uno, uno per tutti.

È questo il patto che noi giuriamo,

nei giorni belli e negli anni brutti.

Tutte le foglie da un unico ramo

e tutti i fiumi in unico mare.

Tutte le forze in un solo braccio

e questo braccio ce la può fare.

Voi ce la fate se io ce la faccio

perché non resti mai indietro nessuno:

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO!!!!!!!!!.