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Fattoria sotto sequestro nel Luganese - red. Corriere del Ticino 24.03.2015 Aperta una procedura amministrativa a carico del proprietario della fattoria per tenuta illegale di animali LUGANO - Una fattoria del Luganese è finita nel mirino degli inquirenti per irregolarità. La Polizia cantonale, in appoggio all'Ufficio del veterinario cantonale, è intervenuta per mettere in atto una decisione di sequestro e di allontanamento di tutti gli animali presenti nella struttura: si tratta, più precisamente, di 32 suini, 2 bovini, una ventina di pecore, oltre a pollame e ad altri animali da cortile. L'accusa al gestore della struttura è di averli tenuti illegalmente dopo che all'uomo era stato intimato un divieto a tempo indeterminato. In occasione di un recente controllo, indica la stessa Polizia cantonale in una nota, "oltre alla presenza illegale di animali sono state riscontrate gravi inadempienze alla legislazione sulla protezione degli animali e sulle epizoozie". Nei confronti del proprietario degli animali in questione l'Ufficio del veterinario cantonale ha aperto una procedura amministrativa e ha confermato il divieto di tenuta dei capi indicati. Per i risvolti penali l'incarto sarà ora trasmesso al Ministero pubblico. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sotto sequestro gli animali di una fattoria del Luganese - Giornale del popolo 24.03.2015 (articolo quasi identico a quello del corriere del Ticino) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Vezia, allontanati tutti gli animali della fattoria e incarto al Ministero per gravi motivi - Elena Spoerl laRegione 25.03.2015 Sequestrato il bestiame e denunciato l’allevatore ‘recidivo’: in passato il veterinario cantonale già gli aveva vietato di tenere animali - Risvolti penali “Sono state riscontrate gravi inadempienze alla legge sulla protezione degli animali”: è questa la motiva- zione dell’intervento congiunto dell’Ufficio del veterinario cantonale e, in appoggio, della Polizia cantonale. Secondo quanto comunica la polizia si tratta – si legge ancora nel comunicato ufficiale – di 32 suini, 2 bovini, una ventina di pecore, diversi polli e altri animali da cortile “tenuti illegalmente in quanto al detentore era stato precedentemente intimato un divieto di tenuta di animali per tempo indeterminato”. Una decina di anni fa il veterinario cantonale aveva già vietato al contadino di tenere animali. Ma questa non è l’unica illegalità riscontrata. Nei confronti del proprietario degli animali è stata aperta una procedura ammi- nistrativa. Non solo: come si legge in conclusione di comunicato, “per i risvolti penali l’incarto sarà trasmesso al Ministero pubblico”. Risvolti penali: quali? C’è il sospetto di macellazione tramite sgozzamento a testa in giù, una pratica illegale oggi, eseguita forse per motivi rituali direttamente in fattoria dove, come da noi anticipato, era stata infatti ritrovata la testa mozzata di una mucca. La vendita dell’animale, in questo caso, non segue i canali autorizzati. Pochi degli animali sequestrati avevano il marchio auricolare con il numero di serie che ne stabilisce la provenienza e necessario al loro commercio al fine di poter ricostruire la filiera di produzione dalla carne. Perché un allevatore non annuncia i suoi animali come dovrebbe secondo l’Ordinanza (federale) sulle epizoozie? Forse perché con il bestiame fa traffici illeciti? La vicenda è scaturita dopo che alcuni cittadini hanno segnalato le indegne modalità di tenuta del bestiame alla Società per la protezione degli animali, che si è poi rivolta alle autorità. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sgomberata dalla Polizia una fattoria di Vezia -Ticino news 27/03/2015 Tutti gli animali sono stati sequestrati, a causa di gravi inadempienze del titolare, già punito in passato (Idem come sopra) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Ecco le foto della fattoria della vergogna - Ticinonline - 27/03/2015 VEZIA - Cosa succedeva nella "fattoria della vergogna" ? Dopo il maxi sequestro di animali eseguito la settimana scorsa in una stalla di Vezia dalla polizia assieme alla Società Protezione Animali di Bellinzona, le voci corrono. Chi parla di sevizie, chi invece - leggi: la famiglia di allevatori che gestiva la stalla - sostiene che "gli animali erano allevati con affetto e passione". L'ufficio del veterinario cantonale non si pronuncia, limitandosi a denunciare "gravi inadempienze alla legislazione sulla protezione degli animale e sulle epizoozie". Nell'attesa che l'inchiesta del Ministero Pubblico accerti le responsabilità, siamo venuti in possesso di alcune fotografie risalenti a qualche tempo prima del sequestro: ritraggono le condizioni in cui vivevano gli animali all'interno della fattoria. Immagini che parlano da sole. Maiali costretti a dormire nelle proprie feci, in un ambiente privo di illumina-zione e di finestre. La mangiatoia piena di plastica e rifiuti, gli abbeveratoi secchi e luridi, manca la lettiera di fieno prevista dalla normativa. Come si può vedere, inoltre, le bestie sono prive delle marche auricolari obbli-gatorie per legge. Proprio a partire da quest'ultimo elemento, gli inquirenti starebbero ora cercando conferme

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Page 1: Fattoria sotto sequestro nel Luganese...Fattoria sotto sequestro nel Luganese - red.Corriere del Ticino 24.03.2015 Aperta una procedura amministrativa a carico del proprietario della

Fattoria sotto sequestro nel Luganese - red. Corriere del Ticino 24.03.2015 Aperta una procedura amministrativa a carico del proprietario della fattoria per tenuta illegale di animali LUGANO - Una fattoria del Luganese è finita nel mirino degli inquirenti per irregolarità. La Polizia cantonale, in appoggio all'Ufficio del veterinario cantonale, è intervenuta per mettere in atto una decisione di sequestro e di allontanamento di tutti gli animali presenti nella struttura: si tratta, più precisamente, di 32 suini, 2 bovini, una ventina di pecore, oltre a pollame e ad altri animali da cortile. L'accusa al gestore della struttura è di averli tenuti illegalmente dopo che all'uomo era stato intimato un divieto a tempo indeterminato. In occasione di un recente controllo, indica la stessa Polizia cantonale in una nota, "oltre alla presenza illegale di animali sono state riscontrate gravi inadempienze alla legislazione sulla protezione degli animali e sulle epizoozie". Nei confronti del proprietario degli animali in questione l'Ufficio del veterinario cantonale ha aperto una procedura amministrativa e ha confermato il divieto di tenuta dei capi indicati. Per i risvolti penali l'incarto sarà ora trasmesso al Ministero pubblico. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sotto sequestro gli animali di una fattoria del Luganese - Giornale del popolo 24.03.2015 (articolo quasi identico a quello del corriere del Ticino) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Vezia, allontanati tutti gli animali della fattoria e incarto al Ministero per gravi motivi - Elena Spoerl laRegione 25.03.2015 Sequestrato il bestiame e denunciato l’allevatore ‘recidivo’: in passato il veterinario cantonale già gli aveva vietato di tenere animali - Risvolti penali “Sono state riscontrate gravi inadempienze alla legge sulla protezione degli animali”: è questa la motiva-zione dell’intervento congiunto dell’Ufficio del veterinario cantonale e, in appoggio, della Polizia cantonale. Secondo quanto comunica la polizia si tratta – si legge ancora nel comunicato ufficiale – di 32 suini, 2 bovini, una ventina di pecore, diversi polli e altri animali da cortile “tenuti illegalmente in quanto al detentore era stato precedentemente intimato un divieto di tenuta di animali per tempo indeterminato”. Una decina di anni fa il veterinario cantonale aveva già vietato al contadino di tenere animali. Ma questa non è l’unica illegalità riscontrata. Nei confronti del proprietario degli animali è stata aperta una procedura ammi-nistrativa. Non solo: come si legge in conclusione di comunicato, “per i risvolti penali l’incarto sarà trasmesso al Ministero pubblico”. Risvolti penali: quali? C’è il sospetto di macellazione tramite sgozzamento a testa in giù, una pratica illegale oggi, eseguita forse per motivi rituali direttamente in fattoria dove, come da noi anticipato, era stata infatti ritrovata la testa mozzata di una mucca. La vendita dell’animale, in questo caso, non segue i canali autorizzati. Pochi degli animali sequestrati avevano il marchio auricolare con il numero di serie che ne stabilisce la provenienza e necessario al loro commercio al fine di poter ricostruire la filiera di produzione dalla carne. Perché un allevatore non annuncia i suoi animali come dovrebbe secondo l’Ordinanza (federale) sulle epizoozie? Forse perché con il bestiame fa traffici illeciti? La vicenda è scaturita dopo che alcuni cittadini hanno segnalato le indegne modalità di tenuta del bestiame alla Società per la protezione degli animali, che si è poi rivolta alle autorità. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sgomberata dalla Polizia una fattoria di Vezia -Ticino news 27/03/2015 Tutti gli animali sono stati sequestrati, a causa di gravi inadempienze del titolare, già punito in passato (Idem come sopra) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Ecco le foto della fattoria della vergogna - Ticinonline - 27/03/2015 VEZIA - Cosa succedeva nella "fattoria della vergogna" ? Dopo il maxi sequestro di animali eseguito la settimana scorsa in una stalla di Vezia dalla polizia assieme alla Società Protezione Animali di Bellinzona, le voci corrono. Chi parla di sevizie, chi invece - leggi: la famiglia di allevatori che gestiva la stalla - sostiene che "gli animali erano allevati con affetto e passione". L'ufficio del veterinario cantonale non si pronuncia, limitandosi a denunciare "gravi inadempienze alla legislazione sulla protezione degli animale e sulle epizoozie". Nell'attesa che l'inchiesta del Ministero Pubblico accerti le responsabilità, siamo venuti in possesso di alcune fotografie risalenti a qualche tempo prima del sequestro: ritraggono le condizioni in cui vivevano gli animali all'interno della fattoria. Immagini che parlano da sole. Maiali costretti a dormire nelle proprie feci, in un ambiente privo di illumina-zione e di finestre. La mangiatoia piena di plastica e rifiuti, gli abbeveratoi secchi e luridi, manca la lettiera di fieno prevista dalla normativa. Come si può vedere, inoltre, le bestie sono prive delle marche auricolari obbli-gatorie per legge. Proprio a partire da quest'ultimo elemento, gli inquirenti starebbero ora cercando conferme

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di un traffico illecito di carne e di animali in cui potrebbero essere coinvolte altre persone, oltre al proprietario della fattoria. Una decina di anni fa il veterinario cantonale aveva già vietato al contadino di tenere animali. Ma questa non è l’unica illegalità riscontrata. Nei confronti del proprietario degli animali è stata aperta una procedura amministrativa. Non solo: come si legge in conclusione di comunicato, “per i risvolti penali l’incarto sarà trasmesso al Ministero pubblico”. Chi detiene un animale o lo accudisce deve nutrirlo e curarlo adeguatamente, garantirgli l'attività e la libertà di movimento necessarie al suo benessere e, per quanto necessario, offrirgli un ricovero. "Gravi infrazioni concernenti la tenuta degli animali, per sospette macellazioni illegali e traffici illeciti di animali" si legge ancora nel comunicato ufficiale "di 32 suini, 2 bovini, una ventina di pecore, diversi polli e altri animali da cortile tenuti illegalmente in quanto al detentore era stato precedentemente intimato un divieto di tenuta di animali per tempo indeterminato." Risvolti penali: quali? C’è il sospetto di macellazione tramite sgozzamento a testa in giù, una pratica illegale oggi, eseguita forse per motivi rituali direttamente in fattoria dove, come da noi anticipato, era stata infatti ritrovata la testa mozzata di una mucca. La vendita dell’animale, in questo caso, non segue i canali autorizzati. Pochi degli animali sequestrati avevano il marchio auricolare con il numero di serie che ne stabilisce la provenienza e necessario al loro commercio al fine di poter ricostruire la filiera di produzione dalla carne. Perché un allevatore non annuncia i suoi animali come dovrebbe secondo l’Ordinanza (federale) sulle epizoozie? Forse perché con il bestiame fa traffici illeciti? La vicenda è scaturita dopo che alcuni cittadini hanno segnalato le indegne modalità di tenuta del bestiame alla Società per la protezione degli animali, che si è poi rivolta alle autorità. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- "Quelle bestie erano la sua vita, non parla con nessuno da giorni" - Nella fattoria di Vezia dopo il maxi-sequestro di animali, parlano gli allevatori - Davide Illarietti ticinonline 24/03/2015 VEZIA - "È andata come doveva andare, ma non è giusto". Poche parole, nel silenzio della fattoria dove venerdì scorso la polizia ha sequestrato una cinquantina di animali tra suini, bovini e pecore oltre a pollame e animali da cortile, a Vezia. Nella stalla, a due passi dal campo sportivo e dal cantiere Alptransit, ora c'è solo il vuoto. "Un colpo durissimo" per gli allevatori, una famiglia che vive "da sempre assieme e grazie agli animali" e che non ci sta a sentir parlare di maltrattamenti: il sequestro è avvenuto "per pure ragioni burocra-tiche" sostengono, "le bestie sono sempre state tenute benissimo, con passione e affetto: la verità è che in Ticino ormai a furia di norme e regolamenti fare gli agricoltori è diventato impossibile". Tutta una questione burocratica, dunque? Secondo il comunicato di polizia le bestie erano tenute illegal-mente, e il motivo sarebbero delle «inadempienze alle ordinanze in vigore in materia di sanità e custodia degli animali» precisano dall'ufficio del veterinario cantonale. In realtà, spiegano gli allevatori, "semplicemente la fattoria necessita di lavori di ristrutturazione, si tratta di una struttura molto vecchia ma il problema è che non è nostra, siamo in affitto: e il proprietario purtroppo di fare gli interventi richiesti dalle nuove normative non ne ha mai voluto sapere" . Il titolare dell'allevamento è un anziano 70enne in pensione: "Quegli animali erano tutta la sua vita, ora è distrutto e non parla più con nessuno da giorni" spiegano i vicini. E ora? Al posto della fattoria "probabil-mente sorgeranno degli appartamenti, come nelle intenzioni dei proprietari " spiegano gli allevatori." È la prova che a Lugano il tempo dell'agricoltura di una volta è ormai finito".

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Intervento della polizia cantonale del 21.02.2017, successivo a quello con 15 agenti del 20.03.2015 riportato dai media ticinesi. Dopo il 21.02.2017 il Municipio di Vezia ha finalmente decretato inagibile la masseria Gerbone proprietà della Fondazione Lanfranchini Domenico (FLD). Responsabile degli illeciti è un patrizio di Vezia vicepresidente della FLD. Ha potuto agire nell'illegalità per tanto tempo, nonostante ripetute interpellanze e richiami all'ordine del Municipio, grazie alle coperture dei patrizi di vezia che dirigono la FLD. Masseria Gerbon nel 2017 e in futuro ( sotto ) per effetto della variante di PR (v. Info-Vezia feb. 2020 pag5 55