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Secondo l’OMS, nel mondo sono 33,2 milio- ni le persone affette da HIV; eppure troppi non si proteggono come se l'AIDS non esi- stesse più. La nostra scuola, da diversi anni impegnata a sensibilizzare gli alunni su questo grave pro- blema, ha dato alla classe IV E la possibilità di partecipare alla tavola rotonda sul tema "donne e hiv" che si è tenuta presso la Civica Galleria d’Arte Moderna il 30 novembre u.s., alla vigilia della giornata mondiale della lotta contro l'Aids. Il punto di partenza è stato la presentazione del libro "Infezione da HIV nella popolazione femminile" a cura di T. Prestileo, E. Rubino, G. Guarneri e G. Catalano e realizzato da una collaborazione tra l'ospedale Casa del Sole, l'ANLAIDS sez. "Felicia Impastato" di Palermo e la Clinica di ginecologia e ostetri- cia del Policlinico Universitario. A pag. 5 l’intervista al dott. Prestileo, Presidente regionale dell’ANLADIS e coautore del libro. Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” Palermo Anno 3 numero 2 - dicembre- gennaio 2007/08 [email protected] UNA SCUOLA FORMATO FAMIGLIA Abbiamo scritto altre volte sull'attenzione che al "Ferrara" viene riservata ai rapporti di amicizia tra i docenti. Una riprova? Prima delle feste natalizie, una cin- quantina di insegnanti, alcuni dei quali non più in servizio nella nostra scuola, hanno cenato insieme scambiandosi gli auguri non tanto tra colle- ghi quanto piuttosto tra amici (vedi al riguardo la lettera della prof.ssa Santomarco pubblicata a pag.10). Non minor importanza nella nostra scuola riveste il rap- porto umano con gli alunni: l'ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie, infatti, non ci si è accontentati degli auguri formali fatti buro- craticamente "a mezzo circola- re" dal Dirigente Scolastico, ma si è organizzato un apposi- to momento di "socializzazio- ne" dove si è data la possibili- tà al Preside di fare gli auguri "dal vivo" e dove non sono mancati baci e abbracci, un po' come avviene in una bella famiglia! segue a pag. 4 LEZIONE SUL GRANDE SCHERMO Inizia con “I Vicerè” il progetto “La scuola al Cinema” Io sto con telethon ..... pag. 3 Giovani e “griffe”. I risultati del sondaggio .pag. 6 Visita al Museo............pag. 7 Prima colazione. Meglio non saltarla .....pag. 8 Dal corso serale........... pag. 9 La posta dei lettori ... pag. 10 Non solo Rom..............pag. 11 All’interno CONCERTO DI NATALE IL FERRARA CHIUDE IN MUSICA IL 2007 Giovedì 29 novembre, gli alunni del nostro Istituto hanno assistito alla proiezio- ne de “I Vicerè”, il film trat- to dall'omonimo romanzo di Federico De Roberto. La visione del film è stata preceduta, in quasi tutte le classi, da lezioni di prepara- zione svolte dagli insegnanti di lettere e storia. A pag 4, il lavoro di due alunne di una prima classe Il maestro Alberto Maniaci, nella foto sopra, ha eseguito alcune classiche musiche natali- zie sullo storico organo della chiesa di San Francesco di Paola. Giorno 21 dicembre, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie, tutte le classi del nostro Istituto si sono recate presso la chiesa S. Francesco di Paola per assistere al Concerto di Natale. L'iniziativa, come lo scor- so anno, è stata promossa dal prof. Ciccarelli per consentire il tradizionale scambio degli auguri con gli insegnanti e con il preside in modo diverso e più simpatico del solito. Durante il concerto, oltre al giovane Maestro Alberto Maniaci, si sono esibiti gli allievi chi- tarristi del Maestro Salvatore Pirrello del con- servatorio "Bellini" di Palermo. Il servizio a pag 2 GIORNATA MONDIALE CONTRO L'AIDS Una rappresentanza del nostro Istituto invitata alla giornata di studio su “Donne e HIV”. Davanti all’ingresso del cinema Gaudium

Ferrarino num.2 anno 3

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Giornalino del Ferrara

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Secondo l’OMS, nel mondo sono 33,2 milio-ni le persone affette da HIV; eppure troppinon si proteggono come se l'AIDS non esi-stesse più. La nostra scuola, da diversi anni impegnata asensibilizzare gli alunni su questo grave pro-blema, ha dato alla classe IV E la possibilitàdi partecipare alla tavola rotonda sul tema"donne e hiv" che si è tenuta presso la CivicaGalleria d’Arte Moderna il 30 novembre u.s.,alla vigilia della giornata mondiale della lottacontro l'Aids.

Il punto di partenza è stato la presentazionedel libro "Infezione da HIV nella popolazionefemminile" a cura di T. Prestileo, E. Rubino,G. Guarneri e G. Catalano e realizzato da unacollaborazione tra l'ospedale Casa del Sole,l'ANLAIDS sez. "Felicia Impastato" diPalermo e la Clinica di ginecologia e ostetri-cia del Policlinico Universitario.

A pag. 5 l’intervista aldott. Prestileo, Presidente regionaledell’ANLADIS e coautore del libro.

Periodico di informazione e discussione dell I.T.C. “F. Ferrara” PalermoAnno 3 numero 2 - dicembre- gennaio 2007/08 [email protected]

UNA SCUOLAFORMATO FAMIGLIA

Abbiamo scritto altre voltesull'attenzione che al"Ferrara" viene riservata airapporti di amicizia tra idocenti. Una riprova? Primadelle feste natalizie, una cin-quantina di insegnanti, alcunidei quali non più in servizionella nostra scuola, hannocenato insieme scambiandosigli auguri non tanto tra colle-ghi quanto piuttosto tra amici(vedi al riguardo la letteradella prof.ssa Santomarcopubblicata a pag.10). Non minor importanza nellanostra scuola riveste il rap-porto umano con gli alunni:l'ultimo giorno di lezioneprima delle vacanze natalizie,infatti, non ci si è accontentatidegli auguri formali fatti buro-craticamente "a mezzo circola-re" dal Dirigente Scolastico,ma si è organizzato un apposi-to momento di "socializzazio-ne" dove si è data la possibili-tà al Preside di fare gli auguri"dal vivo" e dove non sonomancati baci e abbracci, un po'come avviene in una bellafamiglia!

segue a pag. 4

LEZIONE SUL GRANDE SCHERMOInizia con “I Vicerè” il progetto “La scuola al Cinema”

Io sto con telethon ..... pag. 3

Giovani e “griffe”.I risultati del sondaggio .pag. 6

Visita al Museo............pag. 7

Prima colazione. Meglio non saltarla .....pag. 8

Dal corso serale........... pag. 9

La posta dei lettori ... pag. 10

Non solo Rom..............pag. 11

All ’ interno

CONCERTO DI NATALEIL FERRARA CHIUDE IN MUSICA IL 2007

Giovedì 29 novembre, glialunni del nostro Istitutohanno assistito alla proiezio-ne de “I Vicerè”, il film trat-to dall'omonimo romanzo diFederico De Roberto. La visione del film è statapreceduta, in quasi tutte leclassi, da lezioni di prepara-zione svolte dagli insegnantidi lettere e storia.

A pag 4,il lavoro di due alunne di

una prima classe

Il maestro Alberto Maniaci, nella foto sopra,ha eseguito alcune classiche musiche natali-zie sullo storico organo della chiesa di SanFrancesco di Paola.

Giorno 21 dicembre, ultimo giorno di scuolaprima delle vacanze natalizie, tutte le classidel nostro Istituto si sono recate presso lachiesa S. Francesco di Paola per assistere alConcerto di Natale. L'iniziativa, come lo scor-so anno, è stata promossa dal prof. Ciccarelliper consentire il tradizionale scambio degliauguri con gli insegnanti e con il preside inmodo diverso e più simpatico del solito.Durante il concerto, oltre al giovane MaestroAlberto Maniaci, si sono esibiti gli allievi chi-tarristi del Maestro Salvatore Pirrello del con-servatorio "Bellini" di Palermo.

Il servizio a pag 2

GIORNATA MONDIALE CONTRO L'AIDSUna rappresentanza del nostro Istituto invitata

alla giornata di studio su “Donne e HIV”.

Davanti all’ingresso del cinema Gaudium

Pag 2 dicembre - gennaio 2007/08 CONCERTO DI NATALE il ferrarino

Visto che lo scorso anno il concertodi Natale si è tenuto nella Chiesa diS. Francesco Saverio e quest'annonella Chiesa di S. Francesco di Paola,l'anno prossimo non toccherà mica aquella di S. Francesco di Assisi? Inverità, la scelta di cambiare chiesanon è stata certo dettata dalla volontàdi evitare disparità tra Santi che por-tano lo stesso nome quanto da moti-vi, diciamo così, pratici essendo laprima chiesa già occupata. Il prof.Ciccarelli comunque si è impegnatonon solo per cercare un luogo acusti-camente adatto per l'ormai tradizio-

nale concerto di Natale ma anche pertrovare dei bravi musicisti disponibi-li per la data stabilita. Il tutto - è beneprecisarlo -a titolo completamentegratuito. Infatti, la somma di € 347raccolta a scuola (di cui solo 128dagli alunni, un po' esigua in verità) èstata offerta alla Chiesa che ci haospitato. Il concerto è stato presentato daValentina Falcone della V Pr1 e si èconcluso con il messaggio auguraledel Preside che ha tra l'altro ringra-ziato tutti coloro che lo aiutano nelsuo duro lavoro di dirigente scolastico.

Gli allievi del maestro Salvatore Pirrello del conservatorio di Palermo

Antonio Attanzio,7° anno di corso,ha eseguito “The

Queen Elisabeth” e“Fantasia” di John

Dowland

Claudia Aronica,al 7° anno di corso,ha eseguito “fanta-

sia” di Silvius L.Weiss

Diversi i brani diMiguel Llabet eseguiti

da FerdinandoTermini, al 5° anno

di corso.

Giuseppe Cane, 8° anno di corso, haeseguito “ English

suite” di John Duarte

Falvio D’Ambra,al 7° anno di corso,

ha eseguito“Villancico de la

Navidad e ”la cate-dral” di A. Barrios

Si è diplomato 2 anni fa e da qualchemese ha compiuto 20 anni ma ha giàvinto una montagna di premi. Da con-certista e compositore ha giratomezzo mondo, ha fondato un'orche-stra, studia direzione d'orchestra aSan Pietroburgo. Le sue performan-ces sono su Youtube.it Lo abbiamo intervistato prima dell'or-mai tradizionale Concerto Natalizio delFerrara.

Abbiamo saputo che sei di poco più"vecchio" di noi. Come si fa a con-ciliare lo studio e la musica ai tuoilivelli?“Devo ammettere che i miei non lonta-ni tempi da liceale sono stati molto

complessi, ma non soltanto per lastanchezza che di giorno in giorno siaccumulava, quanto per la difficoltà"pratica" della gestione dei tempi vita-li...Capitava spesso di non avere iltempo che per un panino a pranzo espesso anche a cena, per le provecontinue tra conservatorio, musica dacamera, orchestra...è stato moltoimpegnativo; spesso mi riducevo allostudio nelle ore notturne, affrontando ilgiorno dopo con sole 4 ore di sonno...”Ci racconti la tua carriera di studen-te e di concertista? Sappiamo chesei sempre in giro per lavoro....“L'attività in conservatorio è semprecostante: è fatta di lezioni a cadenzasettimanale o bisettimanale. Spesso

accade però che la settimana assumeuna "luce" differente se c'è un concer-to o il sabato o la domenica. Nonimporta se in veste di pianista, diretto-re o compositore, è importante per noiartisti l'atto della comunicazione con ilpubblico! E la settimana risulta ancorapiù "luminosa" se il concerto non sitiene nella nostra sicilia, ma fuori, poi-chè si ha il confronto con realtà diffe-renti, con artisti spesso meno musica-li di noi ma più preparati professional-mente. E' una lotta continua; per que-sto è importante andarsi a perfeziona-re laddove le cose funzionano un po'meglio”.

Continua a pag 3

“ C R E D E R E N E I P R O P R I S O G N I ”“ C R E D E R E N E I P R O P R I S O G N I ”INTERINTERVISTVISTAA AD AD ALBERTALBERTO MANIACIO MANIACI

AUGURI DI BUONE FESTE ALL’INSEGNA DELLA MUSICA

Sopra, il Dirigente Sc.Angelo Di Vita;

Accanto, Valentina Falcone(V Pr1 )

La tua attività di compositore ti impegna molto? “L'attività di compositore è molto stressante e faticosasolo in determinati periodi, quando cioè si ha una "sca-denza" di una commissione. Quando ci viene fornitauna data di scadenza allora là comincia il vero lavoro"da impiegato", dove sei costretto a mettere da partel'ispirazione, la vena artistica, l'arte del momento, einvece devi lavorare ore e ore ogni giorno magari con-trovoglia...”

Abbiamo saputo che hai anche fondato un'orche-stra di cui sei direttore....“L'orchestra giovanile mediterranea (www.orchestra-giovanilemediterranea.it) è una bella realtà musicalesiciliana. Soprattutto in questi ultimi mesi sta acquistan-do sempre più credibilità nel nostro ambito, poichè sta"sfidando" le altre orchestre da camera siciliane, realiz-zando programmi di facile ascolto, di difficile interpreta-zione e di buon gusto. E' composta da studenti, comenoi, che in media hanno la mia età. Siamo tutti amici,soprattutto. E' questa la peculiarità!”

Che consiglio ti senti di dare a chi ama la musicama deve anche frequentare la scuola? “Perseguite la vostra strada. Bisogna credere nei proprisogni fino alla fine. Se al sogno non ci si crede alloravuol dire che non era il sogno giusto... Auguri a tutti voi!”

N. Pernini e S. Bruno

dicembre - gennaio 2007/08 il ferrarino Pag 3

da sx N.Pernini IF, S. Bruno III E e Alberto Maniaci

Il Telethon (Television Marathon) ènato negli stati Uniti nel 1966, su inizia-tiva del famoso attore americano JerryLewis, con lo scopo di raccogliere fondiper avviare la ricerca sulla distrofiamuscolare, una malattia piuttosto diffu-sa e dalle cause allora pressoché scono-sciute. Il successo della trasmissione,sia in termini finanziari che di pubblico,ha spinto anche l'Italia ad intraprenderequesta iniziativa. Così, nel 1990, è stataconcessa la disponibilità del marchioTelethon per l'Italia ad un ComitatoPromotore, presieduto da SusannaAgnelli, nato sotto l'egida della UnioneItaliana Lotta alla Distrofia Muscolare(UILDM). Con l'80 per cento dei fondi raccoltisono stati creati quattro Istituti di ricer-ca Telethon: il TIGEM, l'Istituto che sioccupa di genetica e medicina; l'HSR-TIGET, che opera nel campo della tera-pia genetica; il Tecnothon, il laboratorioper la creazione di prototipi di ausili perdisabili, e l'Istituto Telethon Dulbecco,per offrire opportunità di lavoro, favo-

rendone anche il rientro dall'estero, agiovani ricercatori di eccellenza. Dal 6maggio 1998, nel rispetto della legge460/97 sul regime fiscale delle Onlus(Organizzazioni Non Lucrative diUtilità Sociale), il Comitato PromotoreTelethon ha cambiato il suo statuto,modificando la denominazione socialein "Comitato Telethon FondazioneOnlus" che dal 1999 è stato insignitodell'Alto Patronato del Presidente dellaRepubblica.Nell'ambito delle varie iniziative attua-te presso il nostro Istituto, alcuni stu-denti delle classi 2°C, 3°pr1 e 3°pr2,coordinati dalle ProfessoresseCavallaro e Di Salvo, hanno avuto l'op-portunità di partecipare alla raccolta difondi per Telethon che si è svolta neigiorni 13 e 14 dicembre 2007, durantela terza e la quarta ora di lezione. Ilrisultato dell'attività è stato considere-vole visto che sono stati raccolti 350,00euro in poco tempo anche col contribu-to degli studenti, che hanno rinunciato aparte della loro paga giornaliera. Si è

trattato inoltre di un importantemomento di comunicazione che ha per-messo agli studenti incaricati di spiega-re lo scopo dell'iniziativa. Questa attivi-tà ci ha permesso di arricchire le nostreesperienze e ci ha fatto sentire protago-nisti dell'iniziativa. Durante la raccoltasono emersi due modi di donare: ilprimo è quello di farlo con il "cuore";l'altro è quello di contribuire solo perfarsi notare. Superfluo dire quanto pernoi sia più importante il primo anche sesi tratta di un piccolo contributo perchécontraddistingue quelle persone chenella loro vita non gireranno mai lespalle a chi ne ha bisogno e che, proprioper questo sono una ricchezza per lasocietà. La partecipazione a questa ini-ziativa ha fatto sì che il nome del nostroIstituto compaia nell'albero di Natalesistemato in Piazza Politeama.

Manfredi Paternò e Giuseppe Ricotta 2C

IO STO CON TELETHONIL FERRARA PARTECIPA ALLA RACCOLTA FONDI E

COMPARE SULL'ALBERO DI NATALE DI PIAZZA POLITEAMA

INTERINTER VISTVISTAA AD AD ALBERTALBERT OOMANIACIMANIACI

Il giorno 29 novembre gli alunnidel nostro Istituto si sono recatial cinema "Gaudium" per assi-stere alla proiezione del film IVicerè, un film, liberamente trat-to dall'omonimo romanzo diFederico De Roberto (Napoli1861-1927), che tratta dellevicende della nobile famigliacatanese degli Uzeda, discenden-te dei Borboni.Il capolavoro di De Roberto,scritto nel 1894, è il secondovolume di una trilogia costituitada'"L'illusione" (1891) e"L'imperio" (1929 postumo) incui lo scrittore racconta, attraver-so le vicende personali e pubbli-che degli Uzeda, il processo cheportò all'Unità d'Italia, il falli-mento del Risorgimento e l'av-vento del trasformismo. Si trattadi un vero e proprio romanzostorico che porta in scena, anchese sullo sfondo, personaggi comeGaribaldi, Bixio e Menotti. Tra i protagonisti, spicca il cini-co principe Consalvo che, pernon far perdere i privilegi acqui-siti dalla sua casata, si dà allapolitica fino a divenire parla-mentare nel 1882. I componenti della famigliaUzeda danno l'impressione diessere "matti" perché, DeRoberto, nel delineare il lorocarattere, insiste sulle frequentiossessioni, fobie e nevrosi cheminano le loro complesse perso-nalità; si pensi ad esempio allaprincipessa Teresa che ama ilfiglio Raimondo ma perseguitagli altri figli o a Matilde, unadonna tradita e poi abbandonatadal dongiovanni Raimondo, cheè incapace di reagire e si lascia

morire di dolore. Il regista Faenza, portando "Ivicerè" sullo schermo, compieun'operazione di attualizzazionedei contenuti polemici delromanzo, a suo tempo a lungocensurato, che affrontava per laprima volta le questioni legate altrasformismo politico. All'ottimaregia si associa anche la brillanteinterpretazione di alcuni attoridel cast particolarmente graditi anoi giovani, come AlessandroPreziosi (il principe Consalvo) eCristiana Capotondi (la giovaneTeresa); non meno brillante èstata anche la partecipazione diattori di lunga carriera qualiLando Buzzanca e Lucia Bosè.Anche se alcune scene del filmsono apparse forse troppo forti anoi adolescenti, nel complessol'esperienza è stata formativa e ciha consentito di avvicinarci a unromanzo storico in modo coin-volgente, permettendoci di rico-noscere sullo schermo i perso-naggi studiati nelle lezioni pre-paratorie.

Margherita Musso, Marta Fantauzzo prima I

Pag 4 dicembre - gennaio 2007/08 il ferrarino

LA SCUOLA AL CINEMAUn’esperienza didattica

UNA SCUOLA FORMATOFAMIGLIA

segue dalla primaSì. Proprio così: ci piace sottolinearecome al "Ferrara" si cerca da tempo di farrespirare anche agli alunni un clima difamiglia. In fondo, se i rapporti con i docentisono improntati alla serenità e alla cordialità

anche il rendimento scolastico ne traesicuramente dei benefici. In quest'ottica, la redazione del"Ferrarino" desidera augurare a tutti unfelicissimo anno nuovo in cui, standosempre meglio a scuola, si raccolganoanche risultati scolasticamente positivi. Già negli scorsi anni alcuni alunni delcorso serale avevano inviato dei contribu-

ti al nostro giornale ma da questo numeroinizia una “partecipazione costante” conla redazione di una pagina a loro dedica-ta e curata dalla prof.ssa Lipari. Un grazie, infine, a tutti i docenti che, sen-z'altra ricompensa che la nostra gratitudi-ne, hanno collaborato e - ne siamo certi-continueranno a collaborare per la pubbli-cazione del nostro giornale. La redazione

Tra parentesi il docente referente

"A COME ACCOGLIENZA" (prof.ssa Di Salvo)

"SVILUPPO SOSTENIBILE" (prof.ssa Cavallaro)

" SPORTELLO DI ASCOLTO" (prof.ssa Fiduccia)

"ALLINEAMENTO ALLE CONOSCENZE ..."(prof.ssa Amato)

"ITALIANO PER STRANIERI" (prof.ssa Amato)

"RICERCA AZIONE” (prof.ssa Burgio)

"LA SCUOLA A TEATRO" (prof.Colletti)

“PROGETTO LEGALITA'” (prof.ssa Vaiana)

“PALERMO APRE LE PORTE...'" (prof.ssa Bolazzi)

“PATENTINO” (prof. Sanfilippo)

“ORIENTAMENTO POST DIPLOMA” (prof. Sanfilippo)

"SPETTACOLO DI FINE ANNO” (prof.Ciccarelli)

"ITINERARI DIDATTICI MUSEO SALINAS"(prof.ssa Lipari)

"DAL COMUNE AL PARLAMENTO EUROPEO"(prof.ssa Santomarco)

" LA SCUOLA A CINEMA" (prof.Ciccarelli)

"INFORMATICA PER GENITORI" (prof.Marotta)

"LA CLASSE VOYAGEANTE EN FRANCE"(prof.ssa Palazzo)

“PROMOZIONE E SVILUPPO DELLA BIBLIOTECA"(prof.ssa Anselmo)

“LABORATORIO DI SCRITTURA DRAMMATURGICA" (prof.Ciccarelli)

“DECOUPAGE" (prof.Canali)

OFFERTA FORMATIVA INTEGRATIVAEcco alcuni dei progetti

della nostra scuola

dicembre - gennaio 2007/08 il ferrarino L’INTERVISTA Pag 5

I lavori hanno inizio nella splendida cor-nice del "Complesso S.Anna” e proseguo-no nel pomeriggio presso l’auditoriumRai Sicilia di Viale Strasburgo.Tra le diverse problematiche trattate, l'in-teressante tema dell'educazione alla pre-venzione affrontato da Maurizio Gentiledel MIUR. Al riguardo, sono stati citati come esem-pi da seguire alcuni progetti realizzatinelle scuole da ANLAIDS sezione diPalermo. Numerose le autorità intervenute: dall’as-sessore comunale alla sanità, al rettoredell’Università di Palermo, al Presidentenaz. dell’ANLAIDS. Il protagonista dellamattinata, però, sembra essere il dott.Prestileo, uno dei moderatori e organizza-tori della giornata che riceve i riconosci-menti per il suo prezioso lavoro dai diver-si relatori e personalità che hanno preso laparola.Lo incontriamo alla conclusione dei lavori.Rispetto agli anni passati, sembra che imedia si occupino di AIDS solo in pros-simità della giornata mondiale controquesta malattia. Lei pensa che si sia unpò "abbassata la guardia"?“L'attenzione che giornali e televisionehanno nei confronti dell'infezione daHIV/AIDS si è pericolosamente abbassatae ciò contribuisce alla diffusione di questainfezione, soprattutto attraverso i rapportisessuali”.Anche se in Italia è diminuita la morta-lità, le infezioni sono in aumento. Qualè la ragione di questo trend e quali sog-getti sono più a rischio di contrarrel'AIDS“In Italia, così come nei Paesi occidentali,la mortalità è in riduzione grazie all'usodelle terapie. Questo fenomeno non siregistra nei Paesi poveri dal momento chenon sono disponibili le terapie specifiche.Per quanto riguarda l'incremento dellenuove infezioni, ribadisco che il fenome-no è da mettere in relazione al problemadella diffusione del contagio attraversoi rapporti sessuali, soprattutto quellioccasionali non protetti dall'uso correttodel condom (preservativo)”.Da tempo lei svolge un'importanteopera di sensibilizzazione nelle scuole.Lei pensa che l'Istituzione scolasticafaccia abbastanza?“Ritengo che la scuola è un luogo impor-tantissimo per i giovani; non solo per il

compito istituzionale primario, ovverol'istruzione, ma anche per insegnare stilidi vita che possano diventare strumentiper migliorare la qualità della vita dei gio-vani. Tutto questo richiede strumenti erisorse che la scuola, spesso, riesce adottenere solo grazie all'impegno di moltiinsegnanti e dirigenti scolastici che credo-no nel loro lavoro e realizzano progettimolto importanti per i loro studenti”.Come giudica nel complesso il grado diconoscenza che noi giovani possediamosul fenomeno AIDS?“Il grado di conoscenza è, generalmente,buono. Il problema va inquadrato in duespecifiche situazioni: la prima è relativaallo scadente impegno dello Stato e delleIstituzioni Sanitarie nei confronti dellecampagne di informazione e sensibilizza-zione; non si può, infatti, pensare di lan-ciare campagne informative a cadenzaoccasionale e senza un preciso progettopluriennale. Il secondo punto è costituitoda un vecchio ed annoso problema: quan-to la conoscenza può influenzare i com-portamenti? Concretamente, pocoPertanto, bisogna cercare di coinvolgere igiovani e farli diventare i veri protagonistidi tutti i progetti rivolti alle loro proble-matiche”.Abbiamo appreso poco fa che lei èappena stato nominato PresidenteRegionale dell'ANLAIDS. Quali sono leprincipali attività che la vostra associa-zione svolge e quelle che lei intende por-tare avanti ?“L'ANLAIDS in Sicilia opera da molti

anni su almeno 3 settori assai delicati; ilprimo è garantire la migliore qualità dellavita dei pazienti affetti da infezione daHIV/AIDS. Questo obiettivo passa, prin-cipalmente, dalla costante lotta all'emargi-nazione ed alla ghettizzazione che, troppospesso, la nostra società opera nei loroconfronti. Questo è il punto più importan-te dal momento che una persona in diffi-coltà non può e non deve sentirsi maimessa da parte, esclusa o non considerataper ciò che è e rappresenta. La secondaattività è proprio rivolta ai giovani conprogrammi specifici di informazione, sen-sibilizzazione e coinvolgimento direttoche vengono, principalmente, attivatinelle scuole medie superiori. La terza atti-vità è rivolta alle popolazioni migrantiche, sempre più spesso sono oggetto didiscriminazione e di privazione dei dirittielementari, quali quello della salute e del-l'istruzione. Abbiamo aperto delle colla-borazioni con centri di medicina per imigranti, offrendo un supporto assisten-ziale continuativo”. Quale messaggio sull'argomento desi-dera rivolgere a noi studenti?"L'infezione da HIV/AIDS è un problemadi tutti: non riguarda solo particolaripopolazioni. Quindi nessuna discrimina-zione”."L'infezione da HIV/AIDS si trasmette,principalmente, attraverso rapporti ses-suali”.

V. Agnello e N. De Simone IV E

da sx, il neo Presidente reg. dell’Anlaids dott. Tullio Prestileo, la consigliera comunaledott.ssa A. Monastra, l’assessore alla sanità G. Cannella e il dott. Catalanodell’Università degli studi di Palermo.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO"Infezione da HIV nella popolazione femminile"

Il dott. Prestileo: “Nessuna discriminazione”

Qualcuno ha scritto che i giova-ni sembrano tutti usciti dallostampino di una stessa fabbrica:vestiti tutti allo stesso modo,sempre pronti a seguire rigoro-samente la moda, "firmati"dalla testa ai piedi, comprese lemutande che fino a poco tempofa dovevano essere ben in vistaper mostrare la marca! Eppureil quadro che emerge dall'inda-gine che abbiamo svolto nellanostra scuola intervistando tutti

gli alunni del corso diurno nonsembra confermare questa opi-nione! Infatti, la maggioranzadegli intervistati afferma diindossare indumenti "griffati"solo qualche volta. I ragazzi,invece, che comprano soloindumenti griffati sono il 27%,(più delle ragazze che nonsuperano il 22%) mentre coloroche non li acquistano mai sonorispettivamente il 6% e il 4%.

Pag 6 dicembre - gennaio 2007/08 IL SONDAGGIO il ferrarino

Dedicato alla prof.ssa Versace. Ciziceno Fabiola I C

SEMPRE QUALCHE SOLO CON MAIVOLTA GLI SCONTI

COMPRO INDUMENTI “GRIFFATI”

NON E’NON E’ LL’ABIT’ABITO CHE FO CHE FAA LL’ALUNNO!’ALUNNO!Giovani e “griffe”. Ecco i risultati dell’indagine svolta nella nostra scuola.

E’ interessante notare come lemotivazioni che spingono iragazzi a preferire le "marche"non siano tanto, per così dire,di natura psicologica quanto dicarattere pratico: il 63% deglialunni e il 71% delle alunnedichiarano di scegliere i pro-dotti griffati per la loro qualitàmigliore e non perchè sianonecessari a “suggellare” la loroappartenenza al gruppo. Non èirrilevante, poi, il numero dicoloro che ritengono uno spre-co inutile l’acquisto di indu-menti “griffati”: il 10/11%.Se la famiglia non ha la possi-bilità economica di comprareindumenti di marca, la stra-grande maggioranza deglialunni aspetta con pazienza.Coloro che cercano, invece, intutti i modi di procurarsi i soldi

necessari si attestano sul 25%,come quelli che dichiarano divestire sempre “griffati”. Pochisono coloro che dichiarano diorientarsi verso le "imitazioni"(appena il 4%).Quest’ultimo dato lascia un pòperplessi: come spiegare ilmercato sempre florido dellecontraffazioni?Qualcuno potrebbe obiettareche i sondaggi, nonstante sianocome il nostro anonimi, nondiano risultati attendibili. A noi piace credere invece chegli alunni della nostra scuoladimostrino un grado di maturi-tà tale da permettere loro didare la giusta importanzaall’abito che, come si sa, “nonfa il monaco”.

S. Minaudo IV Ee I. Oddo III E

INDOSSARE INDUMENTI FIRMATI

SE I TUOI NON POSSONO COMPRARTI CIO' CHE DESIDERI:

Mi fa sentirepiù sicuro/a

Mi fa sentirepiù accettato/a

dal gruppo

Mi assicurauna qualità

migliore

Mi sembrauno spreco

inutile

Aspetti conpazienza

Cerchi in tutti i modidi trovare i soldi

Compri delleimitazioni

“GRIFFE”? NON SEMPRE GRAZIE!

LA QUALITA’ PRIMA DI TUTTO

LA PAZIENZA E’ LA VIRTU’ DEI FORTI

dicembre - gennaio 2007/08 il ferrarino Pag 7

Grazie al progetto di educazione ambientale della nostra scuo-la, alcune classi, accompagnate dai docenti Di Salvo eCavallaro, hanno avuto la possibilità recarsi al dipartimento diGeologia e Geodesia "G. G. Gemmellaro", sito a Palermo incorso Tukory. Dopo un'adeguata preparazione con diverselezioni propedeutiche sulla composizione del pianeta Terra,giorno 4 Dicembre 2007, ha avuto luogo l'interessante visitadel Museo oggi divenuto una delle Istituzioni scientifiche piùimportanti d'Europa. Il museo Geologico, fondato nel 1860 daGaetano Giorgio Gemmellaro, primo professore di Geologia eMineralogia dell'Ateneo palermitano e uno dei fondatori dellaPaleontologia stratigrafica, è suddiviso in tre piani. Al primopiano, nel salone dedicato ad Enzo Burgio, scienziato e paleon-tologo, sono esposti i ritrovamenti fossili; nel secondo, si puòammirare la collezione di minerali, sia silicati che non silicati, e"Tea", una donna ritrovata integra, che si pensa sia una delleprime donne siciliane; infine, il terzo piano è dedicato ai fossilidi elefanti che popolavano la Sicilia e ai loro cambiamenti.Le aree di ricerca del museo riguardano: a) ricerche sulle Collezioni: Faune marine Plio-Pleistoceniche;Ammoniti dal Permiano al Cenomaniano; Ostracodi:Mammalofaume quaternarie; b) studio dei fossili provenienti da giacimenti di nuova scoperta;c) storia delle scienze geo-paleontologiche in Sicilia, d) ricerche e raccolte sul terreno; e) ricerche sulla cronologia e biostratigrafia dell'Era quaternariabasate sullo studio dei vertebrati fossili.Con la scomparsa di Gemmellaro (1904), il museo continuò arinnovarsi e a crescere, grazie al lavoro svolto dai successori delfondatore. Uno degli elementi che rende il Museo unico è la

Collezione litologica siciliana costituita da campioni di tutte lerocce affioranti in Sicilia, compilata in occasione del primo rile-vamento geologico dell'isola (1877-1881). La visita al museo ciha molto coinvolto e incuriosito. Ciò che ci ha colpito di più èla varietà dei reperti e la loro conservazione: dopo milioni dianni, essi si presentano nella loro parziale integrità. Fra i reper-ti di particolare interesse che ci hanno colpito di più, vi sonosenz'altro i ritrovamenti, raccolti dal fondatore, di campionidelle lave che costituivano l'isola Ferdinandea, ormai non piùesistente perché sommersa dal mare. Credo che le visite guidate nei musei abbiano il grosso meritodi coinvolgere gli alunni nello studio delle scienze naturali e,offrendo un riscontro concreto, permettono di memorizzaremeglio le informazione ricevute e finiscono per fare apprezzaredi più ciò che si studia sui libri. Per questo, visto anche l'inte-resse e il corretto comportamento della classe, ci auguriamo dipoter presto ripetere l'esperienza con altre uscite didattiche sulterritorio.

Giuseppe Ricotta 2 C

Lezione al Museo GemmellaroViaggio nel tempo

Ecco come coinvolgere gli alunni nello studio

Dopo avervi già partecipato lo scorsoanno scolastico, anche quest'anno ci èstato riproposto il progetto educativoantimafia organizzato dal Centro Studie Iniziative Culturali "Pio La Torre". Infatti, il risultato positivo dell'espe-rienza, conclusasi lo scorso anno conl'incontro del Presidente dellaRepubblica Napoletano al Giardinodella Memoria di Ciaculli, ci ha invo-gliati a partecipare anche quest'anno. Il progetto persegue l'obiettivo diampliare la conoscenza degli studentidel fenomeno mafioso nella sua evolu-zione storica e nella sua contempora-neità e di rendere consapevoli i giova-ni della negatività del fenomenomafioso.Nelle varie conferenze, sia dell'anno

precedente che dell'anno in corso,docenti Universitari come SalvatoreLupo e Giuseppe Carlo Marino e tantialtri esperti hanno affrontato i temidell'intreccio tra mafia e potere, quel-lo tra mafia e società, del ruolo delledonne all'interno dell'organizzazionecriminale, dei rapporti con la chiesa,con l'economia e con il mondo delleimprese. Il progetto, inoltre, prevede la sommi-nistrazione agli alunni partecipanti diun questionario sulla percezione chenoi giovani abbiamo del fenomenomafioso.Le conferenze, come l'anno scorso,sono tenute al cinema "Rouge etNoir". Nel primo incontro di quest'an-no, si è trattato del rapporto mafia-

potere dall'Unità d'Italia al fascismo.La parola "Mafia", infatti, viene utiliz-zata per la prima volta nel 1863 anchese ormai a livello mondiale si è diffu-so questo termine per indicare unaparticolare tipologia di organizzazionicriminali. La seconda conferenza trat-tava sempre del rapporto mafia-pote-re, ma dal fascismo ai giorni nostri.In conclusione, la partecipazione aquesto interessante progetto ci sta per-mettendo di venire a conoscenza delfenomeno mafioso in modo più appro-fondito, facendocene cogliere tutti gliaspetti negativi che incidono sullasocietà, sull'economia e sulla politica.

Katia Genovese e Linda Manzella 5° Pr2

EDUCAZIONE EDUCAZIONE ALLAALLA LEGALITLEGALITAA’’PROSEGUE ILPROSEGUE IL PERCORSO INIZIAPERCORSO INIZIATTO LO SCORSO O LO SCORSO ANNOANNO

Uno degli scheletri di elefanti esposti al “Gemmellaro”

Pag 8 dicembre - gennaio 2007/08 il ferrarino

La mattina non riuscite proprio a farecolazione? Beh, sicuramente non sietei soli, almeno stando ai risultati dellevarie indagini condotte sulle abitudinialimentari degli adolescenti, risultaticonfermati anche dal sondaggio sultema realizzato lo scorso anno nellanostra scuola. Anche nella nostra classe, durante leore di Scienze, è emerso che la mag-gioranza degli alunni non fa la primacolazione per motivi vari (poco tempo,nausea mattutina, abitudine consolida-ta, etc…).Ecco cosa abbiamo appreso durante lalezione di educazione alimentare svol-ta dalla nostra prof.ssa Milazzo:

La prima colazione è molto impor-tante per mantenere una mente effi-ciente e per fornire energia di pron-to uso. Ciò è dovuto all'aumento nelsangue di glucosio (uno zucchero),che oltre a fornire il carburante per farfunzionare il nostro corpo e il nostrocervello, a sua volta provoca nel cer-vello l'aumento di acetilcolina, un neu-rotrasmettitore coinvolto nei processidella memoria, della capacità di con-centrazione e di memorizzazione.

La prima colazione è decisiva peruna corretta gestione del peso.Durante il lungo digiuno notturno ilnostro organismo attinge alle riserveepatiche di glicogeno (catene di gluco-sio) per mantenere in funzione il nostroorganismo; dopo 10-12 ore di digiunoperò, siamo al limite delle riserve, allo-ra cominciamo ad attingere alle protei-ne muscolari e ai grassi (in minorquantità) per produrre glucosio da cuiottenere energia. Questo meccanismoin cui si bruciano le proteine e i grassiè la chetosi, quella situazione fisiologi-ca che provoca scarso appetito, sen-sazione di nausea e alito pesante. Larisposta fisiologica successiva al digiu-no si trasforma in un pranzo abbon-dante, affrontato con voracità, conun'ondata di piena al fegato e agliorgani digestivi, con un massiccioimmagazzinamento di grassi (dovutaalla miglior risposta insulinica creatadal digiuno) e con un condizionamentonegativo del rendimento pomeridiano.Studi hanno dimostrato che la maggiorparte delle persone obese solitamentenon fa colazione o si limita ad un caffè.

La colazione deve essere conside-rata uno dei tre pasti principali edeve fornire il 15-20% delle calorie ditutta la giornata.

Cosa mangiare a colazioneL'alimento principe dovrebbe essere illatte e se non si riesce a digerirlo(intolleranza al lattosio) si può utilizza-re il latte delattosato o lo yogurt.Il latte, fonte di calcio, dovrebbe esse-re parzialmente scremato (quello inte-ro sì dà solo ai bambini) e non zucche-rato, ed associato ad una fonte diamidi come pane o fette biscottate, cheperò hanno un contenuto caloricosuperiore al pane (in media 100-150kcal in più ogni cento grammi), a causadel maggior contenuto lipidico neces-sario per favorire la tostatura. Per com-pletare la prima colazione occorrereb-be consumare, marmellata o miele efrutta fresca, che fornisce vitamine,antiossidanti, fibre e aiuta il ripristinodelle riserve zuccherine. Non affatical'apparato digerente e stimola il pro-cesso di detossificazione dell'organi-smo, che durante la notte raggiunge imassimi livelli. Il succo di frutta, da nonconfondere con le bibite zuccherate,povere di frutta e ricche di coloranti,conservanti, zucchero e derivati, è dis-setante, ricco di antiossidanti saliminerali e rappresenta una buona scel-ta per la prima colazione. Anche unamanciata di frutta secca con proteine eacidi grassi essenziali è molto utile perbilanciare la colazione nella ripartizio-ne dei macronutrienti (grassi, zuccherie proteine) e per tenere sotto controlloil colesterolo.

Alimenti sconsigliati, soprattutto achi vuole controllare il peso corpo-reo: Il cornetto è uno dei cibi menosalutari in assoluto a causa del fre-

quente utilizzo di grassi vegetali idro-genati (pericolosi per la nostra salute).Ha un basso potere saziante e un altocontenuto calorico. I cornflakes o i cereali arricchiti dicacao e zucchero sono ipercalorici. Illoro contenuto calorico dev'essereinferiore alle 300 Kcal per 100 grammi,la presenza di fibra dovrebbe superarei 15 grammi su 100 e tra gli ingredientinon devono comparire diciture del tipo:"grassi vegetali idrogenati", "oli tropica-li" e la sigla E seguita da un numeroche indica l'impiego di additivi alimen-tari. I biscotti sono buoni, anzi buonis-simi, ma ipercalorici e poco sazianti.Discorso analogo per le merendine.

In conclusione, una prima colazionesana e nutriente contribuisce a risve-gliare e ad accelerare il metabolismo, acontrollare il peso corporeo e a fornirequella sferzata di energia necessariaper affrontare la giornata con il giustospirito. Se al mattino andate di fretta enon avete tempo per fare colazioneprovate a preparare ciò che serve lasera prima o a consumare qualcosamentre andate a scuola. Se invece nonsi ha fame subito, provate ad assume-re un bicchiere di acqua con un cuc-chiaino di zucchero in questo modo siblocca la chetosi.

Amurige Umberto II B

PRIMA COLAZIONE: MEGLIO NON SALTARLA!Corretta ripartizione energetica dei pasti(rispetto alle calorie totali giornaliere negli adolescenti)

Prima colazione15%

Pranzo40%

Cena35%

Merenda5%

spuntino5%

VISITATEil sito della nostra scuola,

curato dal Prof. Picciurro:

www.francescoferrara.pa.it

potrete scaricare i numeri,anche arretrati, del ferrarino.

dicembre - gennaio 2007/08 il ferrarino DAL CORSO SERALE Pag 9

La comunicazione migliora laqualità delle idee e tutela la liber-tà di pensiero, di parola e di infor-mazione.Gli alunni del Corso sperimentaleSirio sono i giovani di tutte le etàche si incontrano sul terreno delconfronto con i compagni e con idocenti. Obiettivo comune:apprendere ad apprendere.

E si cammina insieme lungo unitinerario spesso tortuoso ed acci-dentato, dove l'analisi verticaledei percorsi tematici si confermanecessaria per progettare il sognodella ricostruzione continua dellavita. Una socializzazione senza"sbarre".

Prof.ssa Maria Lipari

Che la società cambi continuamen-te e rapidamente è una considerazio-ne reale, così come è reale lo scon-tro generazionale. In ogni tempo lenuove generazioni sono ritenutesempre le peggiori. Evitiamo allar-mismi e drammi: il mondo oggidopo più di 2000 anni è ancora "inpiedi"! E allora che cos'è la violenza, dacosa nasce? (M. Romano) "Violenza" vuol dire violare l'equili-brio che ogni essere umano crea nelrispetto del proprio status sociale,dei valori morali e della propria cul-tura (B. Carbonaro).La violenza può nascere da tutto ciòche ci circonda: dalla famiglia, dallascuola, dalla televisione, ma anchedai nostri modelli di vita. Le indagi-ni sociometriche evidenziano comemolti criminali ed assassini abbianosubìto violenza in famiglia e nellascuola nel corso della prima infan-zia. Gli scienziati sostengono che ilgene del "male" sia presente nelD.N.A. e che si possa sviluppare inrelazione alle esperienze scatenanti.La violenza è sempre esistita, maoggi corre veloce ed occupa ampispazi nei TG e nei quotidiani ( M.Romano). Si aprono ampi dibattiti che coinvol-gono sociologi, psicologi, educatorie religiosi: ciò che influenza mag-giormente il comportamento chepotremo definire deviante è l'am-biente socio culturale, un rapportodeteriorato tra l'adolescente e lafamiglia e le altre agenzie di socia-

lizzazione.L'aspetto peggiore e forse per questopiù attraente è l'eccesso di offerta, ilconsumo estremo, l'esaltazione dellalibertà e del rischio. All'insieme deimessaggi subliminali alcuni adole-scenti rispondono con un atteggia-mento di onnipotenza, come mezzoper ottenere tutto ciò che desiderano(A. Torres). La violenza ormai dilaga in tutti icampi, mette a rischio la nostralibertà. La incontreremo negli stadi,negli autogrill, dove un giovane èstato assassinato da un poliziotto. Ilproblema richiede un'urgente solu-zione contro anche interessi econo-mici. La rabbia e l'orrore sono nellacoscienza comune. Una donna aRoma è stata barbaramente seviziatada un ROM e lasciata morire in unfosso (B. Carbonaro). Come difenderci? E' necessariointerrogarsi su questo drammaticoaspetto della nostra vita e maturareconsiderazioni personali. E' oppor-tuno che i politici sappiano superarele proprie divergenze e prenderemisure adeguate (F. Sucato). I giovani devono combattere il con-formismo di massa e svilupparecapacità critiche individuali (M.Romano) Se la violenza si imparanella famiglia e nella scuola bisognaintervenire proprio in questi dueambiti, attraverso forme di collabo-razione, programmi mirati e valoricondivisi (A. Torres e B.Carbonaro).

Caro Vecchio Libro… a cura di Francesco Calafiore VA/s

Oggi tutto lo scibile è a portata di mano, meglio aportata di mouse: i motori di ricerca ci aiutano a tro-vare rapidamente articoli e trattati di ogni genere.Abbiamo un problema di salute? Prima di consulta-re il medico navighiamo in internet. Un banale maldi testa può trasformarsi in un male incurabile conconseguente attacco di panico e lavoro doppio per lenostre cure. Dobbiamo dedurre che internet è fuor-viante? No, bisogna soltanto usarlo in modo raziona-le, dando il giusto peso ai contenuti e soprattutto nonrinunciando al vecchio libro, figlio di Gutemberg,l'inventore della stampa. L'e-book ha rivoluzionatoil nostro modo di leggere, ma il processo d'informa-tizzazione e l'uso del computer può rendere l'approc-cio allo studio superficiale e nozionistico. Eppurericonosciamo al genio Pascal l'inizio di un percorsolungo e complesso che ha visto l'affermarsi degliattuali, potentissimi PC.E se un malaugurato giorno tutti i computers dellaterra dovessero rifiutarsi di funzionare? L'uomosarebbe ancora in grado di confidare nel vecchiolibro, riscoprire la gioia delle proprie capacità intel-lettive e delle emozioni? L'informatica non potràmai togliere al libro l'autorevole posto che occupa.

Il Libro è "monumentum" e tace maestosamente a chi non sa leggere.

M. Lipari

IDENTIKIT DI UNAPATOLOGIA SOCIALE

Contributi di Marco Romano III A/sBarbara Carbonaro, Francesca Sucato, Antonino Torres (IV A/s)

[email protected] dell’ ITC “F. Ferrara”- PA

Anno 3 n. 2 dicembre - gennaio 2007/08Direttore: prof. Vincenzo Muscato

Docenti collaboratori:prof. Emanuele Ciccarelli, prof.ssa Maria Lipari

Comitato di redazione:Cusimano Serena , Agnello Viviana, De Simone Nadia,

Minaudo Sabrina, Calatabiano Azzurra, Noto Jean, (IVE),Pernini Alessia,(VE), Pernini Noemi, Portanova Rosalia (IF),

Pagano Giuseppe, Catalano Francesco (IV Pr2), Carta Elisabetta, Oddo Ilenia, Bruno Serena,

Clemente Rosaria, (III E),Burrugano Marco (IIB)Amurige Umberto (IIB), Tumminia Pietro (IH)

Hanno collaborato in questo numero:

Ricotta Salvatore e Paternò Manfredi II C,Marco Romano III A/s, Barbara Carbonaro(IV A/s),

Francesca Sucato, Antonino Torres (IV A/s)Francesco Calafiore VA/s

Stampa: Tipolitografia

Giambrone SalvatoreVia G. Li Bassi, 72 - tel. 091 484109 90127 Palermo

Socializzazione senza "sbarre"

Pag 10 dicembre - gennaio 2007/08 DITELO AL FERRARINO il ferrarino

I migliori anni della nostra vita

"Cari proff. e cari amici miei,Approfitto del magnifico giornalino della"nostra" scuola per mandare a Voi tutti uncaloroso bacio e un grande abbraccio daparte di una Vostra alunna e compagna che siè diplomata solo quest'anno ma alla qualemancate già tanto!!In questa scuola ho passato momenti belli emomenti brutti, ma nonostante tutto mi sonotrovata molto bene con voi...anzi colgo l'occa-sione per ringraziare Voi proff. dell'insegna-mento e dell'educazione che mi avete dato,ma vi ringrazio soprattutto del bellissimo rap-porto che si è creato!!! Non Vi dimenticheròMAI!!!Ringrazio anche voi amici miei, perchè convoi ho passato i migliori anni della mia vita(d'altronde si dice che gli anni dell'adolescen-za, nonchè quelli della scuola, sono i migliorianni della nostra vita) e sono contenta diaverli condivisi con voi!!! Sono ancora piùcontenta perchè con molti sono rimasta incontatto nonostante io mi sia già diploma-ta...Mi ricorderò di ognuno di voi e vi porteròper sempre nel mio cuore!!!Adesso mi rivolgo soprattutto ai ragazzi della5pr2: Mi raccomando!!! Studiate e non preoc-cupatevi per gli esami di maturità...alla fine ècome dicono tutti: una passeggiata!! Fatevivalere e vedrete che andrà tutto per il meglio!!Baci... Sabrina Chiazzese"

Il migliore investimento per il futuro

(Questa mail ci è stata inviata dall’ex preside Vitanza per l’inizio dell’an-

no scolastico ma purtroppo, per un disguido della posta elettronica, l’abbia-

mo ricevuta in ritardo. Ci è sembrato opportuno, però, pubblicarla ugual-

mente, visto che la validità di ciò che vi si dice è “senza tempo”! )

Agli studenti e ai proff. dell'I.T.C. "F.Ferrara"

Carissimi amici, nel mettere in ordine alcune "carte" mi sono imbat-

tuta in "Il Ferrarino" e ahimè, non ho resistito!

Mi confesso: mi mancate tanto! Verrò pertanto a trovarvi e spero

che il nuovo Dirigente mi conceda di venire nelle classi per stare un

po' con voi da amica e non più da superiore. Non so se avete già dato alla stampa il primo numero di"Il

Ferrarino" che io spero vogliate ancora pubblicare con tutte le belle

notizie della vostra amata scuola e con quella bella impaginazione.

(Il premio Fiuggi è stato un segnale assai positivo).

Vi auguro di cuore un buon inizio di anno scolastico e, sinceramen-

te spero che tutti studiate un po' di più! Sicuramente ci sono tanti

tra di voi che studiano già abbastanza ma io spero che tutti pos-

siate realizzare al meglio le vostre potenzialità e che comprendiate

che la fatica dello studio di "oggi" è il migliore investimento

per il vostro futuro.Se ritenete che ci sia qualcosa che io possa fare per voi, ditemelo

perchè io sono a vostra disposizione.Un caro abbraccio dalla vostra amica (ormai ex dirigente) Gaetana

VitanzaPalermo 24/10/'07

Eredità d'affettiAvrei voluto esprimere i miei sentimenti e le mie sensazioni lasera del 5 dicembre, quando in perfetta sintonia con la prof.ssaGullo è stata organizzata una serata in occasione delle festivitànatalizie tra i colleghi in servizio presso l'ITC "Ferrara" e quelliche non insegnano più nel nostro istituto, ma hanno lasciatogrande eredità d'affetti. Proprio questo vorrei sottolineare, ilcalore umano, l'afflato che anima la nostra attività didattica,malgrado le difficoltà che quotidianamente siamo costretti asuperare. E' bello incontrarsi la mattina, prima di svolgere il pro-prio lavoro e sentirsi chiedere quando soprattutto si è un po'costernati per i problemi che dobbiamo affrontare come madri,come mogli, come insegnanti: "Come stai? Che ti succede?".Sentire una parola affettuosa, essere confortati è il segno dellasolidarietà umana, del calore che non so fino a che punto, vivenelle altre scuole. Certo ci sarà negli altri istituti grande profes-sionalità, cosa che non manca da noi, ma se alla professionali-tà si aggiunge l'amicizia sincera, profonda che accomuna moltidi noi, insegnare diventa più facile. La presenza inoltre di tredirigenti scolastici - ne mancava uno - che si sono avvicendatinel corso degli ultimi anni è stato il segno di quanto essi abbia-no fatto per il nostro istituto, per la scuola e di quanto abbianoricevuto da parte di tutti noi. Concludo, augurandomi che un'esperienza simile si ripeta infuturo.

Prof.ssa Carmen Santomarco.

Dalla scuola Media “S. Quasimodo”

Sono un'insegnante della scuola media sta-tale "S.Quasimodo" di Palermo. Ho avutol'opportunità di avere fra le mani l'"originale"calendario del vostro Istituto. Nonostanteinsegni matematica, ho apprezzato moltosia il contenuto, che riporta nella mia memo-ria le tradizioni culinarie del mio paese, chela scelta dell'uso del nostro dialetto. Lavoriaccurati come questo sono importanti,come è stato da voi puntualizzato, per sal-vare " U dialettu sicilianu" e pertantoandrebbero potenziati e socializzati il piùpossibile. Complimenti anche per il vostro "Ferrarino".

Prof.ssa F. De Castris

Questa pagina è dedicataalla POSTA DEI LETTORIche speriamo continui adarrivare in redazione ancheattraverso la nostra e-mail:[email protected]

dicembre - gennaio 2007/08 il ferrarino Pag 11

Entrata nell'UE assieme alla Bulgaria il1° gennanio di quest’anno, la Romaniaè stata oggetto di aspre critiche e dipesanti pregiudizi in seguito a quanto èaccaduto presso la stazione di Tor diQuinto a Roma, dove è stata violentatae uccisa da un Rom la sig.ra Reggiani.Questo fatto gravissimo ha sconvoltonon solo l'Italia ma anche la Romania,paese in cui sono nato anche se datempo sono residente in Italia e sonocittadino italiano. La gravità del fatto,tuttavia, non può giustificare l'ondata diodio verso un intero paese che con fati-ca sta cercando di inserirsi a pieno tito-lo nella Comunità Europea. La seradopo il tragico evento, tre cittadinirumeni sono stati selvaggiamente pic-chiati con mazze da baseball da dieciragazzi senz'altra ragione se non il loropaese di origine. Innanzi tutto è beneprecisare che non tutti i Rumeni sonoRom! Quest'ultimi, spesso chiamatianche nomadi, secondo alcune stimesi aggirano sui sei milioni di individui esono presenti, oltre che in Romaniadove costituiscono solo il 2% dellapopolazione, anche negli altri paesiBalcanici e nell'Europa centrale. Gruppiconsistenti di rom abitano anche inRussia, Spagna e Francia, e altri sonosparsi nel resto del mondo (MedioOriente, Africa settentrionale, America

e Australia).Se è assolutamente legittimo pretende-re che tutti gli stranieri sempre piùnumerosi in Italia rispettino le leggi delnostro paese, non è accettabile consi-derare la Romania un paese di crimina-li. Anzi, dal punto di vista legislativo laRomania è molto severa e le forze del-l'ordine usano "il pugno di ferro" controi criminali. Non bisogna dimenticare, poi, chespesso i rumeni che si trovano nelnostro territorio sono venuti alla ricercadi un lavoro e di una condizione di vitaper loro più umana. La vita inRomania, infatti, non è per niente faci-le: accanto a persone benestanti, visono impiegati che riescono a guada-gnare solo 150 o 200 € al mese. Certo,vi sono segni di una economia in ripre-sa con numerose imprese straniere,come ad es. la "Zoppas", che hannoaperto stabilimenti in Romania. Ma sitratta di una crescita lenta e faticosache va incoraggiata dagli altri paesieuropei e non certo ostacolata da unclima di ostilità nei suoi confronti. LaRomania è un paese ricco di bellezzenaturali e di antiche tradizioni. Per que-sto consiglio a tutti di visitarla. Ne valeproprio la pena!

Noto Jean IV E

NON SOLO ROMLa Romania: un paese come tutti gli altri dell’UE

"Segni per esprimersi". E' il nome delprogetto realizzato nel nostro Istituto inrete con la scuola elementare Nuccio conl'obiettivo principale di favorire l'integra-zione dei ragazzi audiolesi. Si ètrattato di un interessante corsodella durata complessiva di 30ore, articolato in dieci incontri ecurato dai tutors prof.sseVersace e Ganci. Una esperienza davvero forma-tiva che mi offerto la possibilitàdi avvicinarmi ad un mondo perme prima sconosciuto.Tutto è cominciato quando al primo incon-tro abbiamo conosciuto Sandra, signorasordomuta, e Marisa, insegnante diItaliano che da 14 anni si dedica allo stu-dio del linguaggio dei segni (LIS). Le dueinsegnanti, con molta pazienza, ci hanno

spiegato gli elementi essenziali di questoparticolare linguaggio. Successivamenteabbiamo imparato i nostri nomi in segni,ci siamo presentati e poi man mano abbia-

mo iniziato a conosceretutto l'alfabeto dei segni.Dopo questo primoapproccio, ci siamo impe-gnati ad imparare l'innonazionale che abbiamorappresentato alla conclu-sione del corso, il 27 otto-bre scorso, presso ilTeatro dell'Istituto S.

Giuseppe nel corso Tukory. Nella stessaoccasione, abbiamo assistito alla rappre-sentazione sempre con il linguaggio deisegni della favola di cappuccetto rosso daparte degli alunni della scuola "Nuccio"

Burrugano Marco II B

L'inno di Mameli come non l’avete mai vistoUn corso per apprendere il linguaggio dei segni

Far West videofoniniRischia grosso chi diffonde

immagini altrui non autorizzate

La Direttiva del 30 novembre 2007 delministro Fioroni disciplina l'uso deivideofonini, sulla base delle normevigenti e per chiarire tutti i casi in cuitrova applicazione il codice per la prote-zione dei dati personali. Chi diffonde immagini con dati persona-li altrui non autorizzate - tramite interneto mms - rischia grosso, anche a scuola:multe da 3 a 18 mila euro, o da 5 a 30mila euro nei casi più gravi (che posso-no essere irrogate dall'Autorità garantedella privacy) insieme a sanzioni disci-plinari che spettano invece alla scuola.Le istituzioni scolastiche autonomehanno inoltre il potere nei regolamenti diistituto di inibire o sottoporre a opportu-ne e determinate cautele l'utilizzo dimms, di registrazioni audio e video, difotografie digitali all'interno dei localiscolastici.

PARTITE DI CALCIO.Meglio in TV!

Assistere ad una partita allo stadio sicu-ramente fa provare delle emozioni uni-che. Rispetto alla partita vista in Tv, sirespira un'atmosfera molto diversa e piùcoinvolgente, perché i presenti facendo iltifo per le proprie squadre riescono adincoraggiare i calciatori.Tuttavia, guardare la partita in Tv, como-damente seduti nelle proprie case, puòavere i suoi vantaggi: i goal e le azioni sipossono rivedere e si può capire megliociò che realmente succede in campo. Peresempio quando un goal viene annullatoo quando l'arbitro concede una punizioneo un rigore, con l'aiuto della moviola, siha la possibilità di stabilire se egli ha"visto giusto". Inoltre, i commenti deltelecronista e degli ospiti esperti contri-buiscono ad arricchire le proprie cono-scenze calcistiche. Per questo agli spaltipreferisco la poltrona di casa!

Pietro Tumminia IH

Pag 12 dicembre - gennaio 2007/08 Relax il ferrarino

S A N I TS A N I T A R I AA R I A V I Z Z I N IV I Z Z I N IDAL 1951

Via G. Sgarlata, 24-26 - Palermo(Di fronte l’I.T.C. “F. Ferrara”)

Tel. 091 334465 - 091 584870

ARTICOLI SANITARI DIETETICI - PROFUMERIA - GIOCATTOLI

E quando lei… (la prof)

- Ma teeeeeee, nonstudi mai prima dell'in-terrogazione?- Prof., ieri non ho potu-to studiare perché hopregato tutto il pomerig-gio affinché lei non miinterrogasse!

Si, Signò!Prof.: - sono pronte le fotocopie?Il bidello Ariel: - no, signò.Gggividì, la fotocopiatrice s'èsvampata!Prof.: - Ma comè? Era nuova dizecca!Il bidello Ariel: - Signò, io l'haaccesa e c'era scritto "inserirecodice", allora io, signò, ha presocodice civile da biblioteca e inse-rito nel cassetto dove metti fogli.Ma la macchina boom, s'è svam-pata, signò! Io no so, forse vole-va codice penale, signò?

(G.Pagano e F. Catalano IV Pr2)

LA DITTA

AUGURA

UN

FELICEFELICE

ANNOANNO

NUOVONUOVO

“Mamma,quando torni,

se sto studian-do, per favore

svegliami!

-“Pierino comesi producono i

venti?".-"Moltiplicando i

quattro peri cinque".

Lezione di chimica Prof.: "Chi sa cos'e' l'H2SO4?".Studente: "Io lo so e'...e'... cel'ho sulla punta della lingua...".Prof.: "E allora, imbecille, spu-talo, che e' acido solforico...".

- "Pierino, perche' il cana-le di Suez si chiama cosi'?".-"Perche' non e' miez e none' tuez!".

“Cosa direbbe Freud se fosse ancora vivo?“

“Beh'. Come sono ben longevo”

LEZIONE DI VITAUn professore di filosofia, in piedi davantialla sua classe, prese un grosso vaso vuotoe cominciò a riempirlo con dei sassi. Unavolta fatto chiese agli studenti se il conte-nitore fosse pieno ed essi risposero di si'.Allora il Professore tirò fuori una scatolapiena di piselli, li verso' dentro il vaso e loscosse delicatamente, ovviamente i pisellisi infilarono nei vuoti lasciati tra i varisassi.Ancora una volta il Professore chiese aglistudenti se il vaso fosse pieno ed essi,ancora una volta, dissero di si'.Allora il Professore tirò fuori una scatolapiena di sabbia e la versò dentro il vaso,ovviamente la sabbia riempì ogni altro spa-zio vuoto lasciato e coprì tutto. Ancora una volta il Professore chiese agli

studenti se il vaso fosse pieno e questavolta essi risposero di si, senza dubbioalcuno.Allora il Professore tirò fuori, da sotto lascrivania, 2 lattine di birra e le versò com-pletamente dentro il vaso, inzuppando lasabbia. Gli studenti risero."Ora," disse il Professore non appena sva-nirono le risate, "voglio che voi capiate chequesto vasetto rappresenta la vostra vita. Isassi sono le cose importanti - la vostrafamiglia, i vostri amici, la vostra salute, ivostri figli - le cose per le quali se tutto ilresto fosse perso, la vostra vita sarebbeancora piena. I piselli sono le altre cose pervoi importanti: come il vostro lavoro, lavostra casa, la vostra auto.La sabbia è tutto il resto..... le piccolecose.""Se mettete dentro il vaso per prima la sab-bia," continuò il Professore, "non ci sareb-

be spazio per i piselli e per i sassi.Lo stesso vale per la vostra vita. Se dedica-te tutto il vostro tempo e le vostre energiealle piccole cose, non avrete spazio per lecose che per voi sono importanti.Dedicatevi alle cose che vi rendono felici:giocate con i vostri figli, portate il vostropartner al cinema, uscite con gli amici.Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulirela casa, lavare l'auto. Prendetevi cura deisassi per prima - le cose che veramentecontano. Fissate le vostre priorità... il restoè solo sabbia."Una studentessa allora alzò la mano e chie-se al Professore cosa rappresentasse labirra. Il Professore sorrise."Sono contento che me l'abbia chiesto. Eragiusto per dimostrarvi che non importaquanto piena possa essere la vostra vita,perchè c'è sempre spazio per un paio dibirre."!