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FIGURE RETORICHE Le figure retoriche sono forme espressive basate su una deviazione dal linguaggio comune, il cui scopo è quello di rendere il messaggio più efficace ed espressivo. Esse vengono usate anche nel linguaggio quotidiano, ma si può dire che trionfino nella poesia.

FIGURE RETORICHE

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FIGURE RETORICHE. Le figure retoriche sono forme espressive basate su una deviazione dal linguaggio comune, il cui scopo è quello di rendere il messaggio più efficace ed espressivo. Esse vengono usate anche nel linguaggio quotidiano, ma si può dire che trionfino nella poesia. ACCUMULAZIONE. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: FIGURE RETORICHE

FIGURE RETORICHE

Le figure retoriche sono forme espressive basate su una deviazione dal linguaggio comune, il cui scopo è quello di rendere il messaggio più efficace ed espressivo. Esse vengono usate anche nel linguaggio quotidiano, ma si può dire che trionfino nella poesia.

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ACCUMULAZIONEConsiste nel mettere insieme una serie di membri o di termini linguistici accostati in modo più o meno ordinato o anche in modo caotico e senza un percorso strutturale o logico predefinito

Ex: Giovanotti, mi fido di te

Page 3: FIGURE RETORICHE

Case di pane, riunioni di rane vecchie che ballano nelle cadillac

muscoli d'oro, corone d'alloro canzoni d'amore per bimbi col frack

musica seria, luce che varia pioggia che cade, vita che scorre cani randagi, cammelli e re magi

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AFERESI

L'afèresi è un fenomeno linguistico che consiste nella caduta di una vocale o di una sillaba all'inizio di parola.

Ex: canzone classica o petrarchesca.

Page 5: FIGURE RETORICHE

Di pensier in pensier, di monte in monte piede mi guida Amor: ch’ogni segnato calle provo contrario alla tranquilla vita. Se ‘n solitaria piaggia rivo o fonte, piede se fra due poggi siede ombrosa valle, ivi s’acqueta l’alma sbigottita; or ride or piange, or teme or s’assecura, volta e ‘l volto che lei segue ov’ella ‘l mena, si turba e rasserena, e et in un esser picciol tempo dura; volta onde a la vista uom di tal vita esperto diría: «Questo arde, e di suo stato è incerto».

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ALLEGORIA

L'allegoria è la figura retorica per cui un concetto viene espresso attraverso un'immagine. In essa, come nella metafora, vi è la sostituzione di un oggetto ad un altro ma, a differenza di quella, non si basa sul piano emotivo bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende.

Ex: Non è l'inferno Emma.

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Ho… dato la vita e il sangue per il mio paese e mi ritrovo a non tirare a fine mese, in mano a Dio le sue preghiere

Ho… pensato a questo invito non per compassione ma per guardarla in faccia e farle assaporare un po’ di vino e un poco da mangiare

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ALLITTERAZIONE

L'allitterazione è una figura retorica che consiste nella ripetizione di una lettera, di una sillaba o più in generale di un suono all'inizio di parole successive.

Ex: Indimenticabile di Venditti

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Ma se il destino è vivere nell'infelicità vicini e lontanissimi oltre l'eternità

tutti gli amori che vivrò avranno dentro un po' di te perchè lo so dovunque andrai in ogni istante resterai

indimenticabile indimenticabile...indimenticabile...

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ANACOLUTO

Consiste in una rottura della regolarità sintattica della frase.

Ex: Roberto Vecchioni, canzone per Anna Merini

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Noi qui dentro si vive in un lungo letargo, si vive afferrandosi a qualunque sguardo,

contandosi i pezzi lasciati là fuori, che sono i suoi lividi, che sono i miei fiori. Io non scrivo più niente, mi legano i polsi,

ora l'unico tempo è nel tempo che colsi: qui dentro il dolore è un ospite usuale,

ma l'amore che manca è l'amore che fa male. Ogni uomo della vita mia era il verso di una poesia

perduto, straziato, raccolto, abbracciato; ogni amore della vita mia ogni amore della vita mia

è cielo è voragine, è terra che mangio per vivere ancora

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ANAFORA

L'anàfora è una figura retorica che consiste nel riprendere, ripetendola, una parola o un'espressione all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto. L'effetto è tanto maggiore quanto più numerose sono le ripetizioni.

Ex: Ligabue sulla mia strada

Page 13: FIGURE RETORICHE

c'è chi mi vuole come vuole un po' più santo

più criminale e un po' più nuovo un po' più uguale

mi vuole come vuole c'è chi mi vuole per cliente

chi non mi vuole mai per niente

e c'è chi vuole le mie scuse che ciò che sono l'ha offeso

di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?

sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza

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ASSONANAZA

assonanza è una rima imperfetta in cui le parole hanno le stesse vocali a partire dalla vocale accentata (vocale tonica), mentre le consonanti sono diverse, anche se spesso di suono simile.

Ex:

Io son come loro,

in perpetuo volo. assonanza

La vita la sfioro

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CHIASMO

È la figura retorica in cui si crea un incrocio immaginario tra due coppie di parole, in versi o in prosa, con uno schema sintattico di AB,BA

Ex: Modi di dire

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Bisogna magiare per vivere, non vivere per mangiare E' un dovere essere educati, essere rispettati è un dirittoUno per tutti, tutti per uno

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CLIMAX ASCENDENTE E DISCENDENTE

È una figura retorica che consiste nell'usare più termini o locuzioni con intensità crescente. Se l'intensità è decrescente si parla di anticlimax o, più erroneamente noto, climax discendente o gradazione discendente.

Ex: climax discendente Giovanni Pascoli, la mia sera

climax ascendente Negramaro, mentre tutto scorre

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Giovanni Pascoli, La mia sera

“E mi dicono, Dormi!

mi cantano, Dormi!

Sussurrano, Dormi!

bisbigliano, Dormi!”

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usami straziami

strappami l’anima fai di me

quel che vuoi tanto non cambia

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DIALEFE

É una figura retorica che consiste nella mancata fusione di una sillaba di fine parola con un'altra di inizio parola.

Ex: E qua e la saltando.

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DIERESIConsiste nella separazione di due vocali di un dittongo, che vengono a costituire due sillabe anziché una sola.

Ex: la somma sapïenza e ’l primo amore. (Dante, Inferno)

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EPITETOConsiste nell'addizione di alcuni elementi a singole parole o nomi che però sono completamente scollegati dal contesto in cui viene menzionato.

Ex: Emma, tra lacrime e passioni.

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La stessa stanza caldissima senti la pioggia che rumore fa.

Lo stesso sogno dolcissimo sull'orlo sempre in bilico tu offri le parole come se fossero fiori vento di scirocco mi trascina fuori

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IPERBOLE

Consiste nell'esagerare o ridurre, oltre i limiti normali, la qualità di una persona, animale, cosa o un'idea.

Ex: Raf, sei la più bella del mondo

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sei la più bella del mondo la più bella per me

ed era tutta la vita che non aspettavo che te

sei la più bella del mondo religione per me

mi piaci da impazzire mi piaci come sei

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LITOTE

(Dal greco litòs, "semplice"). Consiste nell'esprimere un concetto in forma attenuata, per lo più negando il concetto opposto.

Ex: Promessi sposi (Don Abbondio)

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Manzoni, anzichè dire che Don Abbondio era un vile, dice che "di certo non era un cuor di leone".

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METAFORA

Consiste nel sostituire a una parola un' altra parola legata alla prima da un rapporto di somiglianza.

Ex: Guccini e Jovanotti

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“Infilerò la penna fin dentro al vostro orgoglio, perchè con questa penna vi uccido quando voglio”

(Guccini, Cirano)

“Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò”

(Jovanotti, Ora)

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METONIMIA

La metonimia è una figura retorica che consiste nel sostituire una parola con un'altra che abbia con la prima una certa relazione, ad esempio di contiguità logica o materiale.

Ex: V.Cardarelli, Sera di Liguria

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s’accendon le finestre (si illuminano le finestre) ad

una ad una come tanti teatri.

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ONOMATOPEA

L'onomatopea è una figura retorica che riproduce, attraverso i suoni linguistici di una determinata lingua, il rumore o il suono associato a un oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare riferimento, mediante un procedimento iconico.

Ex: S. Bordiglioni

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Tic, tic, tic: cade una goccia d'acqua

e bagna il pavimento.

BLL, BLL, BLL: questo invece è il cielo

che bolle da far spavento.

Schh, schh, schh: scivola cera calda

lungo la candela.

Tac, tac, tac: gocce di tempesta,

brividi lungo la schiena.

Frr, Frr, Frr: il vento sbatte un ramo

contro la mia finestra.

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OSSIMORO

L'ossimoro è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario.

Ex: Poesia

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la morta vitacantava con voce mutauna sorda melodiadi odiato

amore

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PARAGONE

Consiste nel chiarire un concetto paragonandolo a qualcuno o a qualcosa di ben noto, purché i termini di confronto siano intercambiabili.

Ex: Bella, Jovanotti.

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bella come una mattina d'acqua cristallina

come una finestra che mi illumina il cuscino calda come il pane ombra sotto un pino mentre t'allontani stai con me forever

lavoro tutto il giorno e tutto il giorno penso a te e quando il pane sforno lo tengo caldo per te ...

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PARONIMIA

La paronimia è lo scambio -voluto o accidentale- di parole somiglianti nella forma, ma diverse nel significato:

Ex: spiccicare-spiaccicare, infettare-infestare, eccetera.

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PERSONIFICAZIONE

Consiste nell’attribuire a cose e ad animali azioni o sentimenti umani.

:

Ex: (Omero, Iliade, Libro XVII, 540-543; trad. Lorenzo De Ninis)

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D’Achille i cavalli intanto, veduto

il loro auriga dalla lancia di Ettore

nella polvere abbattuto, lontano

dalla battaglia erano là piangenti

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PLEONASMO

Il pleonasmo è una figura retorica che consiste nell'utilizzo di un termine superfluo.

Ex: A me mi piace.

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PROLESSI

La prolessi è una figura retorica di tipo sintattico che consiste nell'anticipazione di una parte della proposizione o del periodo che nella costruzione normale andrebbe dopo, per mettere in evidenza un concetto o una parola.

Ex: La morte è quello che di cotanta speme oggi m'avanza

(Leopardi, Canti, «Le ricordanze», 91-92)

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REITERAZIONE

La reiterazione è una figura retorica consistente nel ripetere uno stesso concetto con altre parole, o nell'esprimere approvazione verso un concetto già formulato in precedenza.

Ex:

Page 44: FIGURE RETORICHE

RIPETIZIONELa ripetizione è una figura retorica che produce una successione di membri uguali o solo

leggermente variati nella forma, nella funzione sintattica o nel senso.

Ex: Ti amo di Marco Masini

Page 45: FIGURE RETORICHE

E ti amo ti amo davvero

E ti amo ti amo lo giuro

Te lo scrivo di rosso e di nero

Sulla pagina enorme di un muro

E ti amo ti amo di brutto

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SIMILITUDINE

La similitudine è una figura retorica che consiste nel confrontare due identità, in una delle quali si individuano proprietà somiglianti e paragonabili a quelle dell'altra, facendo uso di avverbi quali: come ecc..

Ex: Sapienza, 2.4

Page 47: FIGURE RETORICHE

La nostra vita passa come l'ombra di una nube

e si dissolve come nebbiainseguita dai raggi del sole

Page 48: FIGURE RETORICHE

SINALEFESinalefe: consiste in una fusione della vocale finale di una parola con l'iniziale della

parola seguente.

Ex: sui- cam-pi e- sul-le- stra-de-

si-len-zio-sa e- lie-ve

vol-teg-gian-do- la- ne-ve- ca-de

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SINCOPE

La sìncope è un fenomeno di fonetica storica che consiste nell’eliminazione di una lettera o di una sillaba all’interno della parola

Ex: (Opra-Opera, Spirto-Spirito, Comprare-Comperare…)

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SINEDDOCHE

La sineddoche è un procedimento linguistico espressivo e una figura retorica che consiste nell'uso, in senso figurato, di una parola al posto di un'altra mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. La sostituzione può riguardare:

La parte per il tutto

Il tutto per la parte

Il singolare per il plurale

Il genere per la specie e viceversa

Ex: G.Pascoli, il gelsomino notturno U.Foscolo, alla sera

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Sotto l’ali dormono i nidi (gli uccellini), come gli occhi sotto le ciglia.

G.Pascoli

E quando ti corteggian lietele nubi estive e i zeffiri (venti) sereni,… U. Foscolo

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SINERESI

Consiste nella contrazione di due vocali in una sola all'interno di una parola in modo da formare una sola sillaba.

Ex: Questi parea che contra me venisse (··Dante, ··Inferno I, ··46)

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SINESTESIA

La sinestesia è una figura retorica che prevede l'accostamento di due termini appartenenti a due piani sensoriali diversi.

Ex: L'odorino amaro (G.Pascoli, Novembre)

Venivano soffi di lampi (G.Pascoli, l'assiuolo)

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SITOGRAFIA

http://it.wikipedia.org/wiki/Figure_retoriche

http://www.poetare.it/figure1.html