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Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Rovigo - Quadrimestrale In caso di mancato recapito si prega di restituire al mittente che si impegna a pagare la tassa dovuta. Anno XXIV n. 2/ 2015 E-mail: fi[email protected] SITO internet: www.mariabolognesi.com Pagina Facebook: Beata Maria Bolognesi FINESTRE APERTE “Maria donaci il coraggio di passi fermi e decisi sulla strada che è Gesù, senza soste, senza sospiri, con te accanto” EDITORIALE a cura di Leano Lancieri Maria guida alla salvezza Odio, irrazionalità, disordine e caos caratterizzano settori sempre più vasti del- la realtà odierna. L’uomo ha fatto progres- si strepitosi nel settore tecnologico, ma è piombato nella confusione più totale sul piano morale e sociale. Verità che erano ri- tenute inconfutabili fino a pochi decenni fa sono ora misconosciute, se non capovolte. L’uomo, sempre più propenso a mettersi al centro dell’universo ed a sostituirsi a Dio, ha causato e sta causando danni enormi. Ha scatenato forze perverse, ormai sfuggi- te al suo potere, e molti si chiedono come finirà l’umanità. In questo contesto torna alla mente la nota visione di Leone XIII, il papa che ha chiuso il diciannovesimo secolo ed aper- to il ventesimo. Quando arrivò al soglio pontificio, la Chiesa aveva già subito gra- vi ferite non tanto per la perdita del potere temporale quanto per il diffondersi di forze contro Dio e la cristianità, per la soppres- sione di monasteri e conventi, il decadi- mento della fede ed il degrado dei costumi. Il 13 ottobre 1884 il Santo Padre, do- Dipinto della Beata Tonino Bello

FINESTRE APERTE - mariabolognesi.com · piano morale e sociale. Verità che erano ri-tenute inconfutabili fino a pochi decenni fa ... Periodico del centro Beata Maria Bolognesi attore

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Periodico del Centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

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Anno XXIV n. 2/ 2015E-mail: [email protected]

SITO internet: www.mariabolognesi.com Pagina Facebook: Beata Maria Bolognesi

FINESTRE APERTE

“Maria donaci il coraggio di passi fermi e decisi sulla

strada che è Gesù, senza soste, senza sospiri, con te accanto”

EDITORIALEa cura diLeano Lancieri

Maria guida alla salvezza

O dio, irrazionalità, disordine e caos

caratterizzano settori sempre più vasti del-la realtà odierna. L’uomo ha fatto progres-si strepitosi nel settore tecnologico, ma è piombato nella confusione più totale sul piano morale e sociale. Verità che erano ri-tenute inconfutabili fino a pochi decenni fa sono ora misconosciute, se non capovolte. L’uomo, sempre più propenso a mettersi al centro dell’universo ed a sostituirsi a Dio, ha causato e sta causando danni enormi. Ha scatenato forze perverse, ormai sfuggi-te al suo potere, e molti si chiedono come finirà l’umanità.

In questo contesto torna alla mente la nota visione di Leone XIII, il papa che ha chiuso il diciannovesimo secolo ed aper-to il ventesimo. Quando arrivò al soglio pontificio, la Chiesa aveva già subito gra-vi ferite non tanto per la perdita del potere temporale quanto per il diffondersi di forze contro Dio e la cristianità, per la soppres-sione di monasteri e conventi, il decadi-mento della fede ed il degrado dei costumi.

Il 13 ottobre 1884 il Santo Padre, do-Dipinto della Beata

Tonino Bello

FINESTRE APERTEPeriodico del centro Beata Maria Bolognesi attore

della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

Direttore Responsabile: Mons. Daniele PerettoDirettore: Giuseppina Giacomini

In redazione: Luciano Faraon, Leano Lancieri, Maria Bertilla Franchetti, Maria Rosetta MenarelloSede e Redazione: Centro Beato Maria Bolognesi

Via G. Tasso, 49 - 45100 Rovigo Telefono e fax: 0425.27931

Aut. Trib.: Rovigo n. 8/92 del 30/07/1992Stampa: Papergraf S.r.l. - Piazzola sul Brenta (Pd)

Per offerte: Conto Corrente Postale 26145458

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me. Si è calcola-to che i mar-tiri cristiani

in quel solo secolo siano sta-

ti più di tutti quelli dei 1800 anni precedenti.

Poteva restare indif-ferente di fronte a tante sciagure dei suoi figli Maria, sollecita e tene-rissima Madre, che Dio ha voluto accanto a noi per guidarci, consolar-ci, sorreggerci e portarci a Lui? La sua vicinanza,

in questa bufera, che non sembra passata, è stata ed è costante con segni, miracoli, apparizioni,

messaggi spesso non divulgati e forse nemmeno percepiti, altre volte invece avvertiti in tutto il mondo e riconosciuti autentici anche dalla Chiesa ufficiale.

San Giovanni Paolo II, devo-tissimo a Maria e che ha cono-sciuto, anche in prima persona, la lotta satanica alla Chiesa, ha invocato ripetutamente e in di-versi modi Maria, vedendo in Lei un grande aiuto per la nostra re-denzione. È stato lui ad afferma-re che Maria “ha partecipato in maniera mirabile alle sofferenze del divin Figlio per essere corre-dentrice dell’umanità” (udienza generale dell’8 settembre 1982).

A proposito del termine “corredentrice”, usato in di-verse occasioni da Giovanni Paolo II e da molti altri, Mark Miravalle, professore di teolo-gia e mariologia dell’Università Francescana di Steubenville (U-SA), precisa: “Il titolo mariano di corredentrice si riferisce alla partecipazione unica di Maria nell’opera della nostra redenzio-ne compiuta da Gesù Cristo. Il prefisso “co” viene dalla parola

Verità e Vita e Maria, sua disce-pola e cooperatrice instancabile, vuole condurci a Lui. È a questa “donna vestita di sole” mera-vigliosa nella sua perfezione e “piena di grazia”, che dobbiamo rivolgerci e chiedere protezione. Schiere innumerevoli di artisti, di religiosi, di santi l’hanno e-saltata con opere sublimi. Altri l’hanno onorata con piccoli atti, semplici e ingenui, ma non per questo meno pregevoli. Pensia-mo ad esempio alle espressioni tenerissime e commosse di Pa-dre Pio quando parlava di Lei o con Lei. Pensiamo alla delica-tezza di Maria Bolognesi, che confezionò con le proprie mani e col proprio cuore quel gioiel-lino che è l’immagine di Maria neonata, che lei curò sempre con grande affetto. Tanti anche oggi sono coloro che onorano Maria nei modi più disparati.

All’inizio è stato presentato un quadro tenebroso dei nostri tempi. Cristo, però, con la sua presenza e ponendo accanto a noi Maria, ci dà la certezza che le for-ze del male non potranno preva-lere. Da sempre il serpente insidia il calcagno di Maria, ma alla fine sarà Lei a schiacciargli il capo.

Leano Lancieri

po aver officiato la Santa Messa, stava assistendo, co-me al solito, ad una seconda messa di ringraziamento. Ad un certo punto ebbe una visione terrifican-te. Restò immobile, livido per il terrore. Cosa aveva visto? A-veva visto il demonio chiedere al Signore di poter mettere alla prova la Chiesa per un secolo, convinto di poterla distruggere se persone a lui sotto-messe avessero preso ed esercitato il potere nel mondo per un lungo perio-do. Il Signore, per dimostrare che aveva torto e provare la no-stra fede, gliel’aveva concesso. Il Santo Padre vide poi la terra avvolta dalle tenebre e nubi di demoni che si avventavano con-tro la Chiesa. Alla fine apparve San Michele, che ricacciò que-gli spiriti negli abissi.

Il Santo Padre, per contrasta-re le forze imponenti del male che incombevano sulla terra e per difendere i suoi figli, chiese subito la protezione del Signore affidandosi all’intercessione di San Michele Arcangelo e invocò anche l’aiuto di San Giuseppe, “provvido Custode della divi-na Famiglia” e di Maria SS.ma “prescelta ad essere Madre di Dio, e per ciò stesso fatta corre-dentrice del genere umano”. Le forze del male, alcuni decenni dopo la visione, effettivamente si scatenarono, sconvolgendo il mondo e colpendo gravemente la Chiesa. Nel ventesimo seco-lo l’umanità ha visto sorgere e consolidarsi dittature feroci che hanno causato milioni di vitti-

latina “cum” che significa “con” e non “uguale a”.”

Del resto anche nel recente “Catechismo della Chiesa Cat-tolica – Compendio” è precisato che Maria collabora al disegno divino di salvezza “offrendosi totalmente alla Persona e all’o-pera del suo Figlio Gesù, ab-bracciando con tutta l’anima la volontà divina di salvezza” (n 97) e nel “Catechismo degli a-dulti- La verità vi farà liberi” è ribadito che “Maria è la più per-fetta seguace di Cristo e la prima collaboratrice dell’opera di sal-vezza” (n 775)

Ora, agli inizi del terzo mil-lennio, i pericoli a molti ap-paiono ancora più evidenti e imminenti. Sono sempre più numerosi coloro che prevedono effetti disastrosi se l’umanità non rinsavirà e non rispetterà se stessa riacquistando consapevo-lezza della sua origine, delle sue finalità e se non ristabilirà prin-cipi e valori che diano un senso alla nostra vita, rispettando le nostre autentiche esigenze. In realtà si tratta della necessità ur-gente e imprescindibile di riaffi-darsi a Dio, unico creatore e sal-vatore, unica fonte di amore e di gioia. Solo Cristo è per noi Via,

“O Maria, colma i miei occhi di stupore per tutto ciò che mi accadrà di bene o di male, di gioia o di sofferenza, per cogliere in tutto i doni e i passi di Dio”.

(Angelo Comastri)

Sommario:

Editoriale 1

L’agenda 3

L’anello sigillo di Cristo 4

Non mi date consigli 6

Alla mia città lascio il perdono 7

Vogliamo vedere Gesù 8

Canto dolcissimo 10

SMS - Mail - Lettere in redazione 11

Rubriche brevi 11

Per non dimenticare 12

Piccole riflessioni mariane 13

Riflettori accesi su... 14

L’ AGENDA

Ogni 1° Mercoledì del meseS. Messa al Centro Beata Maria Bolognesi (C.B.M.B.), celebrata da Don Mario Gallian

Ogni 30 del meseore 9.00 (feriale) o 10.30 (festivo) Tempio cittadino “Beata Vergine del Soccorso” S. Messa

Sabato 5 settembreore 21.00 Chiesa dei Santi Francesco e Giustina (RO)serata organizzata da Don Mario Gallian e dal Coro di Buso per ricordare il II anniversario della Beatificazione di Maria Beata

Lunedì 7 settembre 2015Chiesa Parrocchiale di Bosaro (RO)S. Messa nel II anniversario della Beatificazione

Martedì 8 settembre 2015ore 16.00 - Via Giovanni Tasso 49Porte aperte agli amici della Beata per fare memoria - nel 32° anniversario della Fondazione del Centro - delle tappe della Causa di Beatificazione e Canonizzazione.

Mercoledì 21 ottobre 2015Chiesa Parrocchiale di Bosaro (RO)S. Messa nel 91° anniversario della nascita della Beata

San Michele Arcangelo

B.V. Maria bambina (opera in cera confezionata da Maria Bolognesi nel corso del 1946)

Periodico del centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

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benvenuto a ...

H o trovato nel 2013

un talento sulla mia strada e, non sapendo bene al momen-to cosa farne, l’ho nascosto in una tasca chiusa del mio portafoglio.

Giorno per giorno, il por-tafoglio diveniva più pesante e quindi ho deciso di tirare fuori questo talento e chiede-re a Cristo Signore cosa vo-lesse da me.

Ho rigirato nelle mani questo talento che ha un no-me preciso “Beata Maria Bolognesi”; del resto, che non potessi lasciare questo

LA PAROLA AL PRESIDENTE

BEata Maria BolognEsiL’aneLLo SigiLLo di CriSto

dono nascosto, senza poi es-sere chiamato a renderne il conto, vi era stata una chia-mata dal Vaticano da parte di chi si sta interessando alla sofferta beatificazione di Pio XII.

Il Monsignore, che mi a-veva chiamato, mi chiedeva chiarimenti per saperne di più dei rapporti tra la Beata Maria Bolognesi ed il vene-rabile Papa Pio XII.

Dovevo quindi usare quel talento trovato per strada e fare qualcosa in più per au-mentare la Venerazione della Beata Maria Bolognesi, ma anche per aumentare il nu-mero dei Santi, annoverando tra essi anche Papa Pio XII, grandissimo Papa, testimone della fede in Cristo e nella Beata Vergine Maria, Madre di tutta l’umanità.

Il Venerabile Pio XII è un Papa scomodo per il de-monio, avendo – per lui – la “colpa”, ma per noi cristiani il grandissimo “merito”, di avere proclamato il dogma della “assunzione in Cielo di Maria Vergine”.

Ecco ciò che emerge dal Diario della Beata alla data del 12 settembre 1958 e poi del 10 ottobre 1958: in en-trambe le circostanze, duran-te la visione estatica, la San-tità di Pio XII è luminosa verità!

Andiamo per gradi! Prima di tutto, Gesù rivolge a Maria questo invito: ”Prega mol-to per il santo Padre, che è

molto sofferente . il suo cuo-re è di tutti, ma ora gli man-cano le forze. …. Fra giorni molti piangeranno”.

Successivamente, ov-vero dopo la morte di Pa-pa Pio XII, Maria rivolge a Gesù questa domanda: ”gesù, perché ti sei por-tato il santo Padre con te? Ci hai lasciati privi di quel-la divina parola che por-tava voce amore e luce”. Gesù a Maria: “Maria, il santo Padre è nel Mio re-gno di gloria tra i beati, per tutti prega e ricorda”. Ma-ria a Gesù “gesù, ti chiedo la tua protezione perché il nuovo Papa che verrà eletto sia buono e santo come Pa-pa Pio Xii”. Gesù a Maria “Maria, tu prega, non man-cherà la mia protezione...”.

La storia ci dice che Gesù ha accolto la preghiera della Beata Maria Bolognesi e ci ha mandato Papa Giovan-ni XXIII, definito “il Papa Buono” che ora è Santo!

Cristo, che ha donato alla Beata Maria Bolognesi l’a-nello con il suo volto soffe-rente, precisa alla Beata che “il santo Padre è nel Mio regno di gloria tra i Beati”.

(?) Quindi ricordiamoci che non abbiamo la dispo-nibilità della Beata Maria Bolognesi perché Cristo indiscutibilmente afferma “nel Mio regno di gloria tra i beati” (?).

Questo talento, trovato per strada, che porta il nome

“Beata Maria Bolognesi” ci consentirà di “incassare gli interessi” solo se noi - i-mitandola e diffondendo la sua Venerazione e la testimo-nianza di carità lasciataci in eredità spirituale - avremo guadagnato questi “interes-si” a tasso variabile, secondo il nostro impegno e potremo chiedere alla “Banca del re-gno di Cristo” tra i beati se sul nostro “conto” abbiamo maturato qualche interesse per varcare la porta del Pa-radiso.

La Beata Maria Bologne-si avallerà la nostra doman-da, sigillando la “cera lacca” della nostra richiesta con il suo anello raffigurante il vol-to del Cristo sofferente.

Questo mondo oggi cerca riscontri e come San Tom-maso anche noi vogliamo ve-dere perché la nostra fede è stata offuscata da tanti scan-dali, sapientemente occultati.

Occultamenti che ora in-vece Papa Francesco – par-tendo dall’iniziale insegna-mento di San Giovanni Paolo II – vuole perseguire perché la “Giustizia è la Prima Ca-rità e non vi è Giustizia oc-cultando la Verità”.

La Beata Maria Bologne-si ci ha insegnato che è falsa carità occultare gli scandali, anche in presenza di gravi violazioni dei comandamen-ti, commesse da chi ha rice-vuto il sacramento della con-sacrazione e dell’ordine.

Saper distinguere se la no-stra ricerca di verità non sia invece una vendetta, è possi-bile solo attraverso l’umiltà, la preghiera e la coscienza che non è né pietismo, né carità occultare la verità, ma

dovere di ogni cristiano, che ha l’obbligo – attraverso la preghiera e la “testi-monianza” – di evitare che il no-stro fratel-lo non si a c c o r g a della sof-ferenza del vol-to di Cristo e che per falsa comodità rischi di perdere la fede.

La Beata Maria Bolo-gnesi stessa, sino a che non è stata richiamata ed aiutata da Gesù, temeva di mostrare l’anello con il volto di Cristo: infatti, ha avuto qualche per-plessità a mostrare questo si-gillo, ma poi si è accorta che tale anello, ricevuto in dono da Gesù l’8 aprile 1955, a San Giovanni Rotondo, era il “sigillo” della manifestazio-ne dell’amore del Redentore al prossimo.

Dal libro del primo postu-latore di Beata Maria Bolo-gnesi padre Tito M. Sartori dal titolo: “storia Di Un PrECEssso imputata Ma - ria Bolognesi” possiamo cogliere la lunga sofferenza e testimonianza della Beata Maria, sofferenza patita per dimostrare la propria inno-cenza dalle false accuse ri-cevute, nel corso del 1948, a seguito di un’aggressione patita e subita da parte di tre “balordi” il giorno 5 marzo dello stesso anno.

Guardare con venerazio-ne l’anello del Volto di Cristo sofferente che Gesù ha dato

alla Beata Maria Bo lognes i è il sigillo

della fede che Ella ci ha lasciato, invi-

tandoci a guar-dare quel volto

con la stessa venerazione che abbiamo avuto e

abbiamo quando guardiamo la Sin-

done.Tali reliquie so-

no entrambe “sigil- li fisici” perché i no-

stri occhi – attraverso l’im-magine di Cristo sofferente – possano gioire della sua Re-surrezione senza la quale vana sarebbe la nostra fede.

Rovigo 22 Giugno 2015 Luciano Faraon Pio XII Giovanni XXIII

L’anello di Maria

“Vergine del sì, la tua vita celebra il primato di Dio: alimenta in noi lo stupore della fede, insegnaci a custodire quest’opera che restituisce unità alla vita”.

(Benedetto XVI)

Periodico del centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

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... date consigli ...NON MI DATE CONSIGLI

S iamo certi che i let-

tori sapranno cogliere, nel titolo dato alla nuova Ru-brica, il senso ironico in esso sotteso, consapevoli che questa stessa “scrittura” – riportata su ceramica – è stata appesa al muro del suo piccolo soggiorno, proprio da Maria.

Faccio parte del Consiglio Direttivo del Centro Maria Bolognesi e considero un onore poter parlare di Lei e passare del tempo nella sua CASA.

Questo onore vorrei po-terlo condividere con tanti altri soci, che volessero co-minciare a frequentare il Centro più assiduamente.

Non occorre essere gran-di personalità o saper fare cose stratosferiche: ogni co-sa, anche la più piccola, la più umile, può diventare la più grande, se ben fatta, con amore e per amore. Siamo tutti utili nella stessa maniera e nella stessa misura: i gran-di “paroloni”, a volte, posso-

no essere incomprensibili e materialmente danno poco o niente.

Ricordiamoci che il Cen-tro ha bisogno dell’aiuto di volontari sia per alcuni lavori, anche manuali che non sto ad elencare, sia per presenze pomeridiane di po-che ore, per un aiuto a chi da circa 30 anni porta sulle proprie spalle la responsa-bilità della conduzione del Centro. Ci siamo resi conto, oppure no, che questa stes-sa responsabilità, di rifles-so, grava anche sulle nostre persone dal momento che liberamente abbiamo scelto di diventare SOCI e, alcuni, anche CONSIGLIERI?

Ora che Maria è Beata, e si avvia ad essere ricono-sciuta anche come Santa, compito del Centro e, quin-di, nostro primario compito è quello di farla conoscere a quante più persone possibi-le, continuando ad imitarla nella sua luminosa missione di apostolato attivo nell’aiu-to ai fratelli più poveri e – in modo particolare – nella preghiera.

Per quanto riguarda la preghiera, il Centro ha da tempo messo in calendario u-na Santa Messa, officiata dal nostro Consigliere spirituale Don Mario Gallian, nel pri-mo mercoledì di ogni mese e la recita del Santo Rosario il 22 di ogni mese.

Per quanto riguarda il far conoscere Maria, per comin-ciare sarebbe sufficiente fre-quentare il Centro, renden-dosi disponibili a rispondere al telefono a quanti chiedono informazioni, ad accogliere eventuali visitatori, intrat-tenendoli nel parlare di Lei

– Maria – e mostrando loro i tanti “tesori” racchiusi nella sua CASA e lì custoditi con amore.

Per quanto riguarda l’a-iuto ai poveri, ci dobbiamo ancora organizzare, per cui ogni idea in merito è ben gradita.

Sento, inoltre, il bisogno di esprimere il mio persona-le disagio nel constatare che non molte persone hanno preso a cuore la responsa-bilità di portare avanti, nel miglior modo possibile, la gestione del Centro Maria Bolognesi, con lo sguardo fisso su Maria, esempio di semplicità, trasparenza e grande umiltà. Ricordarsi di Maria è più che buona nor-ma e mettere in pratica il suo insegnamento è doveroso, soprattutto per chi frequenta la SUA CASA.

Aspettiamo, quindi, tan-te persone di buona volontà, pronte a rimboccarsi le ma-niche per iniziare un cam-mino che richiede umiltà, sincerità, onestà, collabora-zione; nessuno deve essere o sentirsi al di sopra degli altri o per il ruolo che co-pre o per un titolo di studio! Siamo qui per continuare l’opera di Maria e per aiuta-re chi ha tanto da insegnar-ci, non solo perché presente sul posto – 24 ore su 24 – da circa 30 anni, ma anche perché ha visto e vissuto va-rie esperienze e sensazioni, dalle più belle alle più dolo-rose, senza mai perdersi di coraggio.

Termino auspicando tante positive risposte a questo ap-pello. Vi aspettiamo numero-si al Centro.

Luciana Marcello

non Mi date ConSigLi …so sBagliarE Da ME

Siamo cer-ti che i lettori sapranno co-gliere, nel ti-tolo dato alla nuova Rubrica, il senso ironico in esso sotteso, c o n s a p e v o -li che questa stessa “scrittu-ra” - riportata su ceramica - è stata appesa al muro del suo piccolo sog-giorno, proprio da Maria.

“Possa il Signore porre a noi le mani sugli occhi, perché fissiamo lo sguardo non alle cose che si vedono, ma a ciò che non si vede. Apra a noi quegli occhi che non scrutano le cose presenti, ma quelle future. Sveli a noi quello sguardo del cuore, mediante il quale si vede Dio in spirito”.

(Origene).

La cappella all’interno della casa della Beata Maria Bolognesi

M i sono chiesta più volte e ancora

mi chiedo perché intorno alla figura di Maria Bolognesi, a distanza di quasi due anni dal-la Beatificazione, non ci siano state iniziative valide e costruttive per diffondere e far cono-scere nelle varie parrocchie questo “esempio luminoso di bontà e di dedizione all’umanità sofferente”.

Mi chiedo perché le fitte nebbie, che hanno avvolto il suo cammino terreno, persistono e non si facciano tavole rotonde e convegni per “valorizzare” il dono che il Signore ha con-cesso al Polesi-ne: una Beata, che ha vissuto tutta la Passio-ne del Cristo, che l’ha ador-nata con le sue perle preziose, configurandola a Sé con il do-no delle cinque piaghe.

Mi è spon-taneo riportare una domanda, colta sulle lab-bra di un sacer-dote dell’Ecua-dor, presente alla cerimonia della Beatificazione del 7 settembre 2013: “Perché in quel giorno luminoso, dopo aver messo in luce le virtù eroi-che, non si è accennato in alcun modo a Maria Bolognesi, come una vera mistica?”.

Non dimentichiamoci, cari lettori di fine-stre Aperte, che il mondo attuale può salvar-si solo attraverso l’accettazione della Croce! Non dobbiamo aver paura della Croce, perché dopo la notte del dolore, c’è sempre un’aurora che avanza.

“O amore della bellezza! O bellezza dell’amore!” esclamava sant’Agostino medi-tando la risurrezione di Cristo.

Quante volte il nostro sguardo si è po-sato scagliando contro di lei – Maria Bo-lognesi – le pietre di tanta insensatezza? Perché il Polesine ha preferito mettere un velo sul mistero d’amore che Dio ha river-sato sul grande cuore di Maria? Un cuore trafitto da lancinante e quotidiano dolore, accettato e vissuto dalla nostra Beata senza lamenti e senza pianti, con il solo conforto sacramentale di quell’anello, ricevuto in do-no a San Giovanni Rotondo (FG) l’8 aprile

1955.R i c o r r e n -

do nel 2015 il 60° anniversa-rio dello spo- salizio misti- co, ci sia con-cesso diffon- dere e divul-gare con rin-novato slan-cio la foto di quel l ’anel lo , attraverso il quale Gesù fa vedere, per la seconda volta, il suo Volto a

tutta la Chiesa che è in Adria-Rovigo. Infatti, la prima volta fu nel Venerdì Santo

del 1951, quando il volto dell’Ecce Homo rimase impresso su di un fazzoletto di co-tone, posato delicatamente da mani femmi-nili sopra la ferita aperta e sanguinante del costato di Maria Bolognesi.

Non ci sono parole per commentare que-sti due grandi doni del Signore alla gente tutta del Polesine, che nella maggior parte dei casi ignora i fatti sopra descritti e per i quali invo-chiamo la Misericordia del Signore, ovvero il Suo perdono.

Giuseppina Giacomini

aLLa Mia Città LaSCio iL Perdono1

1 Parole tratte dal testamento di Maria Bolognesi Beata, datato ottobre 1979

Il fazzoletto con impresso il volto dell’Ecce Homo

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FINESTRE APERTEPeriodico del centro Beata Maria Bolognesi attore

della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

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L a preghiera del cuore è un mettersi con semplicità

davanti a Dio, in un profondo silenzio interiore lasciando da parte le parole, i pensieri e l’immaginazione. Significa aprire al Signore la porta del nostro cuore, cercando uni-

camente di amare. “Vogliamo vedere gesù (gv 12,21). Questa richiesta, fatta a l’apostolo Filippo da alcuni greci che si erano recati a gerusalemme per il pelle-grinaggio pasquale, è riecheggiata spiritualmente an-che alle nostre orecchie in questo anno giubilare. Come quei pellegrini di duemila anni fa, gli uomini del nostro tempo, magari non sempre consapevolmente, chiedo-no ai credenti di oggi non solo di parlare di Cristo, ma in un certo senso di farlo loro vedere. E non è compito della Chiesa riflettere la luce di Cristo in ogni epoca della storia, farne risplendere il volto anche davanti al-le generazioni del nuovo millennio? la nostra testimo-nianza sarebbe, tuttavia, insopportabilmente povera, se noi per primi non fossimo contemplatori del suo volto.” Con queste parole il Papa S. Giovani Paolo II “All’inizio del nuovo millennio”, ci invitava alla contemplazione del volto di Cristo. Nell’Eucarestia Egli è lì vivo, davanti ai nostri occhi, la fede ce lo conferma. Ma davanti al miste-ro eucaristico molti di noi, come i discepoli del Vangelo abbandonano Gesù (Gv 6,48-66): siamo dei discepoli ba-

“VogLiaMo Vedere geSù!”la PrEghiEra DEl CUorE DaVanti l’EUCaristia

lordi! Il discorso del Pane disceso dal cielo, è un discorso troppo duro per coloro che non hanno fede a sufficienza: “Nessuno viene a me, se non lo attira il Padre mio”. L’a-dorazione eucaristica è la verifica della nostra vita cristia-na. Ma cos’è l’adorazione? È un momento assai faticoso della preghiera. È molto più facile meditare, ancor più facile far preghiera vocale, recitare-meditare il S. Rosa-rio. Di fatto, si evade con facilità. Ma quando si entra nell’adorazione, si ha la netta impressione di aver trovato la chiave di tutta la vita spirituale, si ha l’impressione di aver trovato la roccia su cui edificare la casa. Ma cerchia-mo di approfondire di più. L’adorazione eucaristica è un volgere la nostra attenzione, il nostro sguardo verso la bocca di Gesù, ad-oris, donandogli tutto il nostro cuore. Rimanere davanti a lui, senza chiedergli nulla. Quasi sem-pre la nostra preghiera è un chiedere; l’adorazione invece è un dare. Dono a Gesù tutto me stesso. È un regalarsi gratis, senza chiedere nulla in cambio: “Figlio dammi il tuo cuore” (Proverbi). L’adorazione sarà dunque uno stare davanti al Signore, desiderando che la fiamma viva del suo amore penetri nel profondo del nostro cuore e di-vampi, facendoci uscire da noi stessi per essere posseduti dall’amore Trinitario. Guardare il Signore amandolo; è uno sguardo di fuoco, uno sguardo divorante! Allora, l’A-dorazione è la preghiera degli innamorati, la preghiera del cuore. Pensate, se Gesù nell’Eucarestia fosse fisicamente visibile, l’adorazione sarebbe facile, ma la nostra preghie-ra, va oltre il visibile, coglie l’invisibile. Nell’adorazione, noi ci doniamo ad una Persona che non raggiungeremo mai con i nostri sensi corporei, che non vedremo mai con i nostri occhi, che non sentiremo mai con i nostri orecchi. “Dio è spirito, e quelli che lo adorano, devono adorarlo in spirito e verità” (Gv 4,24). Per questo l’adorazione è la prova della nostra fede. L’Adorazione è un de-centrarsi, per centrarsi nel Cuore di Cristo. C’è il rischio però di evadere. È necessario resistere. Se leggo la Scrittura, lo faccio per quanto mi è utile ad accendere l’attenzione, poi lascio la Parola e guardo Lui. Quando la preghiera sgorga viva, dimentico tutto e fisso lo sguardo su di lui, Sole di vita e di salvezza. Quando appaiono le nubi, riprendo la lettura e aspetto il ritorno del Sole. Più metto parole e idee più impedisco al Sole di illuminarmi, più è difficile l’A-dorazione. Un modo molto facile per fare Adorazione è quello di ringraziare: - grazie gesù perché sei qui davanti agli occhi miei, - grazie gesù per il dono dell’Eucarestia,

per la luce del tuo volto, per i tuoi occhi, la tua bocca, il tuo sorriso, il tuo profumo, il tuo cuore..! grazie gesù perché ti sei fatto cibo e bevanda di salvezza. Insistendo,

non con il sentimento, ma con la volontà, con una sguar-do di fede come un mendicante, succederà un bel giorno che gesù nascosto mi risponderà, donandomi un sorriso che non dimenticherò mai più. In quel giorno scoprirò per esperienza che Gesù è realmente vivo nel SS. Sacramento dell’altare. Allora si avvereranno le parole del Vangelo: “... vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. in quel giorno non mi domanderete più nulla” (Gv 16,22-23).

È un testo molto adatto all’Adorazione. Capita proprio come le parole del vangelo; ti comporti come Giobbe: ti metti la mano davanti alla bocca e ammutolisci, e spro-fondi in un atto di adorazione, come Domenico, France-sco, come Caterina. Davanti all’Eucarestia ti scopri nudo, ti vedi come sei veramente. Nell’adorazione, vivremo l’esperienza Trinitaria: “Chi mi ama sarà amato dal Pa-dre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21). L’attenzione ad una persona è segno di rispetto e di amore. Se la reputiamo grande e bella, buona e forte, se la riconosciamo perfetta, ricca di tutto ciò che può saziarci, l’attenzione è estrema. Ma l’attenzione all’Eucarestia, og-gi, nella Chiesa è cosa rara, poiché poche sono le persone che riconoscono Gesù presente nel tabernacolo. Quante volte si vedono cristiani, entrare in chiesa, passare davanti al tabernacolo senza un gesto di saluto e di adorazione. Si insiste molto sulla Parola, e si dimentica gravemen-te, che la Parola si è fatta carne, e che senza l’Eucarestia non abbiamo in noi la vita eterna (Gv 6, 53). È necessario convertirsi, rigirarsi.., solo i santi vanno fino in fondo al termine ultimo del loro movimento. Questo termine è uno sguardo che non vuole fare più attenzione che a Dio..., e a poco a poco, in seguito a esercizi più o meno prolungati e con l’aiuto della grazia, si fissa in Lui... “Io guardo lui e lo amo, lui guarda me e mi ama”, è tutto qui. Lui è il Sole, e noi stiamo davanti a lui e ci abbronziamo l’anima. Prima o dopo, un raggio del suo amore brucerà al centro del nostro cuore, e allora scopriremo che cosa significhi “bruciare d’amore per Dio”. È la febbre di Dio! La fiamma viva dell’Amore. È la vita dei santi!

Don Mario Gallian

“O Maria, la stanchezza non ci appesantisca, né la fatica ci rallenti; le difficoltà non spengano il coraggio, né la tristezza la gioia del cuore! ”.

(Giovanni Paolo II)

Giovanni Paolo II

giovanni Evangelista

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FINESTRE APERTEPeriodico del centro Beata Maria Bolognesi attore

della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

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L ’amico del Centro Andrea Rino F. di Milano,

scrisse - in una sua graditissima lettera alla presidente del Centro dell’epoca Giuseppina Giacomini - che “l’amore è il solo tessuto che asciuga le lacrime”.

Davanti a questa affermazione, la presidente così si espresse: “Carissimo Andrea, è una verità bellissima, ma io puntualizzo che solo attraverso Dio Amore, che si è fatto “amore” concreto nel Figlio, quel “tessuto” asciuga costantemente, giorno dopo giorno, ogni nostra lacrima, perché è solo Dio che viene a posare la sua ma-no calda sul nostro cuore”.

Dopo queste prime parole, tantissime altre, che ora pro-poniamo ai lettori di Finestre Aperte: “Questa mano a-

morosa, che brucia dentro di noi, può e vuole far evapo-rare quell’acqua preziosa che ci purifica - se piangiamo nel dolore - e ci fortifica - se piangiamo nella gioia.

Infatti, gioia e dolore convivono strettamente uniti e accompagnano, inevitabilmente, ogni figlio di Dio, che si ritenga tale, senza relegare in un cantuccio il Padre, lungo lo straordinario cammino della vita terrena.

È meraviglioso scoprire come ciascuno di noi può di-ventare una “lacrima” di quell’amore, una lacrima di quel Dolore”.

Interessante anche il prosieguo, in cui si avverte la spontaneità delle sensazioni ed emozioni di una corri-spondenza epistolare nata a distanza, nel grato ricordo della Beata, da parte di entrambe le persone sopra citate: Andrea e Giuseppina.

“Non so, mio carissimo Andrea, cosa mi sia capita-to, quando - con la tua ultima lettera davanti agli occhi, arrivata da circa mezz’ora - ho sentito l’urgenza di scri-verti, senza badare ad alcuna formalità.

È stato spontaneo partire con questa mia riflessione e ora che l’ho esposta, in modo succinto, ma spero comun-que chiaro, passo alla “quotidianità”[…].

Ti dico, francamente, che scopro i segni evidenti della

Misericordia del Signore, il quale continua ad operare in tutte le direzioni, nonostante la nostra fragilità, nonostan-te le nostre lentezze, nonostante le nostre povertà”.

Ed ora, anche una semplice riflessione, in cui si percepi-sce in modo chiaro una delicata affermazione sulla parola COLPA non usata, ma sostituita dalla parola “DIFET-TI”; non solo, ma ove emerge il concetto universale di PECCATO.

“È vero, sto adoperando il plurale “nostro”, perché nessun uomo è esente da “difetti”; ho scelto, come ve-di, la parola più semplice: “difetti”, allontanando dalla mente la parola: “colpe” per non cadere nella tentazio-

ne di giudicare poi, in modo generico, superficiale, poco cristiano, addossando colpe a quanti non corrispondono con la parola e con l’azione alle nostre aspettative” [...].

Infine, la parte conclusiva di questa lettera, ove emerge la certezza che la Causa dell’allora Serva di Dio Maria Bolognesi si sarebbe conclusa positivamente, approdan-do a Roma.

“Grazie, caro Andrea, per aver sentito il bisogno di inviarmi “Pagine Aperte”, perché così potrò mettermi nuovamente in contatto epistolare con lo scrittore france-se Joachim Bouflet, che conosco da anni come esperto in fatti mistici, rallegrandomi per il traguardo raggiunto e, anche, per chiedergli copia del suo nuovo testo sui misti-ci in lingua francese.

Chissà che tutto serva a dare una grossa “sferzata” a quanti mettono “freni” alla Causa: dopo 5 anni dall’aper-tura della stessa, è ben giusto che si possa vedere uno spira-glio e “sognare” di portare l’indagine diocesana a Roma.

I piani del Signore nessuno li conosce! In cuor mio, però, sono sicura che Egli interverrà con potenza a far risplendere nel firmamento dei Beati questo umile, dol-ce, fragrante Fiore di santità del Polesine, valorizzando così anche un popolo lungamente umiliato dalla storia.

Il Signore disse alla nostra “piccola” Maria:“Quando vorrò, come vorrò ti farò conoscere”, allora esultiamo di gioia, piangendo lacrime dolcissime, pensando che il Signore ci sta facendo “gustare” il Preludio di un Trion-fo senza pari […].

Per non diMentiCare– anno 1997 –

“Maria, Madre di Gesù, dammi il tuo cuore, così bello, così puro, così immacolato, così pieno d’amore e umiltà”.

(B. Teresa di Calcutta)

PiCCoLe rifLeSSioni Mariane

rovigo Curia Vescovile – 21 ottobre 1992 – Un momento dell’apertura del Processo informativo Diocesano

Frequentare delibe-ratamente chi è morso dal peccato, intratte-nersi con chi è vizioso, superbo, maldicente o comunque con chi persevera nell’uno o nell’altro peccato, è cosa disdicevole e peccaminosa. Sicura-mente da evitare, tut-tavia può accadere che la Provvidenza, contro ogni nostra ragionevole previsione, disponga che incontriamo il più recidivo dei peccatori, incontro che non lo si è cercato e nemmeno voluto. In tal

caso, mossi da autenti-ca carità, con determi-nazione, cordialità, si procuri di esortare alla conversione, al penti-mento, all’interruzione della vita di peccato!

Evitare di parlare con chiarezza al pec-catore affinché torni alla grazia, è gravis-simo peccato di omis-

sione: Peccato, questo, oggi quanto mai diffuso.

Evitare i peccatori per non venire contagiati dal peccato non significa, tuttavia, evitare di pregare per loro.

La preghiera per la conversione dei peccatori grava, sia pur dolcemente, sulle responsabilità d’ogni creden-te. Qui si scorge l’urgente necessità di pregare Colei che è RIFUGIO DEI PECCATORI e CONSOLA-TRICE DEGLI AFFLITTI!

Noi si chiede moltissime grazie a Nostra Signora. E ciò è cosa buona assai! Ma perché, ch’io sappia, mai si promuove una novena, o la recita del Rosario, per ottenere dall’Imma-colata la conversione dei peccatori? Evitare il male non basta. Bisogna far crescere il bene. Con la Corona in mano.

Sùscipe

Maria Bolognesi in contemplazione del suo presepe

Periodico del centro Beata Maria Bolognesi attore della causa di canonizzazione della Beata Maria Bolognesi

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MESE DI MARZO - Rovigo, Sabato 21 - ore 16,00: Giornata della poe-sia dedicata alla Beata Ma-ria Bolognesi. Con il Patro-cinio del Conservatorio “F. Venezze”, il Centro ha orga-nizzato la premiazione delle liriche vincitrici del concor-so sopra citato. Due le tema-tiche proposte ai concorrenti, che sono intervenuti con en-tusiasmo e profondità di sen-timenti: l’Umiltà e l’Angelo custode.

In ordine rigorosamen-te alfabetico, questi i nomi dei poeti vincitori delle due tematiche, tutti ex aequo: Bardo Atina - Biasioli Ma-ria Cristina - Caranti Stefa-no - Corrado Teresa - Ferrari Alessandra - Giuliani Nerino - Iagrossi Dante - Lonardi Nedda - Nicolò Emanuele - Riccardi Antonella - Somma Luciano - Zecchetto Bruno.

Presenti alla bella ma-nifestazione anche alcuni alunni della scuola prima-ria “G. Galilei” di Stan-ghella.

Preziosi e davvero emozionanti gli inter-mezzi musicali, offer-ti dalla pianista prof.ssa Paola Chiarion,

dal giovane sassofonista Da-vide Periotto e dal M.° Pie-randrea Gusella all’organo.

MESE DI APRILE – Ferrara, Sabato 25 - ore 16,00: Tradizionale pome-riggio di preghiera e spi-ritualità presso la Chiesa della Sacra Famiglia, im-pegno affidato a P. Raffaele Talmelli, che ha presieduto l’Eucarestia.

Rovigo, ore 21,00 - Chie-

sa di San Marco Evangelista a Buso - Serata in onore di Maria Bolognesi, con decla-mazione di testi di poeti po-lesani, alternati da intervalli musicali, con la partecipazio-ne del coro parrocchiale “San Marco”; presenti gli organisti m.° Pierandrea Gusella e Ti-ziano Biscuola; il m.° Camil-la Ranzato, direttrice del Coro e voce solista-mezzosoprano, il Presidente del Centro Ales-sandra Raimondi, che – con l’aiuto spirituale del Coro – ha presentato il suo testo po-etico/musicale: “Oh, Maria Bolognesi”.

La serata, dopo una breve introduzione del Parroco don Mario Gallian, è stata condot-ta da Annalena Zanisi e si è conclusa con un’ovazione del pubblico emozionato e coin-volto nell’ascolto di due brani musicali dedicati alla prima Beata laica del Polesine.

Stanghella, Domenica 26 - ore 16,00 Chiesa di Bo-ara Pisani (PD). Un delega-to del Centro ha partecipato alla “GIORNATA DELLA MEMORIA” indetta dal-le locali Comunità, civile e religiosa, per commemo-rare il gesto eroico di don Sebastiano Perin, Parroco di Boara Pisani dal 1936 al 1954. A lui il merito della liberazione di 150 uomini rinchiusi – dopo un rastrella-mento – nella chiesetta della “selvadega” per essere poi uccisi dai soldati tedeschi. Al termine della commemo-razione, l’inaugurazione di un busto bronzeo dedicato a questo eroico sacerdote, che nel corso del 1965 – nella Parrocchia di Legna-ro – è stato amorevolmente

confortato e assistito, nella grave malattia, dalla nostra Beata.

MESE DI MAGGIO - Rovigo, Mercoledì 6: Cap-pella del Centro Maria Bolognesi. - Il Consigliere Spirituale Don Mario Gal-lian ha celebrato la prima santa messa per gli associa-ti e i devoti della Beata, con il compito specifico di farli crescere nella fede, attraver-so un cammino di approfon-dimento e di ascesi interiore. La pagina evangelica – quel-la della vite e dei tralci – ha permesso a Don Mario di spaziare sul vissuto di Ma-ria Bolognesi, la quale si è impegnata, con tutte le sue forze ed in modo eroico, di restare in Cristo, perché Egli potesse vivere in lei con la sua Grazia.

Vicenza, Domenica 10: Duomo. - Il Consiglio Di-rettivo del Centro, insieme a Zoe e Giuseppina, hanno ac-compagnato con la preghiera

di lode e di ringraziamento l’ordinazione al Diaconato di Marco Ferrari. Ricordiamo ai nostri lettori che nel febbraio del 1994, all’età di 27 mesi, Marco è stato “guarito” per intercessione di Maria Bolo-gnesi; tale guarigione, rico-nosciuta miracolosa, ha per-messo a Maria di salire agli onori dell’altare con decreto a firma di Papa Francesco in data maggio 2013.

Rovigo, Mercoledì 13: ore 21,00 - Tempio cittadi-no “La Rotonda”. Durante il Cenacolo mensile, organiz-zato e presieduto da Mons. Girolamo Toffanin, il Consi-gliere Spirituale del Centro, presentando ai fedeli la figu-ra di Maria Bolognesi Beata, ha avuto anche l’opportunità di offrire ai fedeli una stimo-lante riflessione e una gioiosa conversione ad uno stile di vi-ta fondato sul Vangelo.

MESE DI GIUGNO - Ferrara, Sabato 6 - ore 20,00; cena di beneficienza a favore della prima Scuola Materna dedicata alla no-stra Beata. Presenti in sala i due consiglieri Luciana Mar-cello e Tranquillo Milan, con il compito di “offrire” ai par-tecipanti il nuovo opuscolo biografico “Gesù, … vorrei

essere maestra…”; il libretto, formato da 16 pagine, è stato preparato appositamente per ricordare e presentare l’attivi-tà didattica della nostra Bea-ta in quel di San Cassiano di Crespino, in località “Le Con-cole”. Un grazie particolare a Don Giosuè Nicolò, par-roco di Ripa-persico (FE), per l’impe-gno profuso da diversi anni per far conoscere la vita san-ta di que-sta mistica.

Rovigo, Mercoledì 10, ore 18,00 - Cappella del Centro Beata Maria Bo-lognesi. Il Consigliere Don Mario Gallian ha celebrato la seconda santa messa per gli associati e i devoti della Beata. Numerosi i fedeli, che – con fervore, preghiere e canti – hanno vissuto l’Euca-restia, nel corso della quale Don Mario ha ribadito che la vita della Beata si colloca tra le più significative espressio-ni della spiritualità cristiana.

Rovigo, lunedì 22, ore 16,00. Dopo la recita del Ro-sario mensile, nella salone del Centro – come da agen-da – ha avuto inizio la No-vena in onore alla Madonna Pellegrina di Fatima. Questo il testo della preghiera (in fondo alla pagina), che è sta-

to consegnato ai presenti per continuare questo impegno fino al 30 giugno.

MESE DI LUGLIO - Rovigo, Casa della Bea-ta - dalle ore 16,00 alle o-re 22,00. Turni di preghiera per venerare Maria SS. ma

la nostra Madre San-ta, davanti al simu-lacro della Madonna Pellegrina di Fatima. Edificante il racco-glimento dei pre-senti, consapevoli di poter esperimentare, attraverso Maria l’a-more di Dio che con-sola, perdona e dona

speranza. Un “grazie” dal più profondo del cuore a Don Camillo Magarotto, che ha sol-lecitato per noi l’avvio di questa singolare e-sperienza, rapportan-dosi direttamente con la dott.ssa Cristina Pa-vanello e il dott. Paolo Stefani, da anni impe-gnati, attraverso l’A-postolato Mondiale di Fatima, per la diffusio-ne del Messaggio di Fatima, in particolare nel Triveneto. Alle ore 17,00 l’arrivo da Vi-cenza di Padre Tito M. Sarto-ri, primo Postulatore, che ha celebrato la S. Messa, appro-fondendo, nel corso dell’O-melia, l’intimo legame d’a-more intercorso tra la nostra Beata e la Madre di Gesù.

BEATA MARIA BOLOGNESIrilettori accesi su...

rifLettori aCCeSi Su…Cronache - Fatti - avvenimenti di vita del Centro BMB

Tre mesi di cronaca raccontata attraverso fatti ed annotazioni. Una sorta di rassegna stampa, commentata anche con l’aiuto di fotografie e immagini.

Vergine Santissima che a Fatima hai rivelato al mondo i tesori di grazie nascosti nella pratica del Santo Rosario,

infondi nei nostri cuori un grande amore a questa santa devozione, affinché,

meditando i misteri in esso contenuti, ne raccogliamo i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera

ti chiediamo, a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime nostre. Così sia. (7 Ave Maria).

Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.

Marco con i genitori e le sorelle.Sotto s sinistra, con i nonni

“Maria, parlaci di Gesù, perché la freschezza della nostra fede brilli nei nostri occhi e scaldi il cuore di chi ci incontra”.

(Benedetto XVI)

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FINESTRE APERTE

... Buone vacanze ...Le due immagini più quella di copertina, sono dei piccoli dipinti ad olio della Beata, dalla stessa inseriti nel suo album musicale.