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TRA gli adolescenti sottoposti ad un nostro sondaggio connesso al- la propria città, è emerso al primo posto dei desideri quello di un ospe- dale vero e proprio. Considerata la giovane età di 12 anni, colpiscono le riflessioni significative di alcuni di essi, come pure la propria consape- volezza e maturità. Farebbero bene gli amministratori a tenere in consi- derazione i sogni dei bambini della classe 2 a L della scuola media statale della città. Quattro le domande che abbiamo rivolto a loro: Ti piace la tua città? Come vorresti che fos- se? Cosa le manca? Quale dei suoi monumenti ti affascina particolar- mente? Seguiamo le loro risposte. Chiara Filonardi: «1) Sì, mi piace. 2) Mi piace così come’è. 3) Le man- ca un ospedale. 4) Il monumento di Celestino V». Paride Fiorini:«Sì. Mi piace perché è ricca di monu- menti e c’è tanto verde. Manca un ospedale e un rivenditore di fumetti ben fornito. In particolare mi piac- ciono le sue porte storiche». Miche- la Affinati: «Sì, ma dovrebbe essere più curata. I suoi monumenti sono interessanti, mi piacerebbe se fosse- ro sempre aperti e tutti illuminati di sera. Mancano centri sportivi e l’u- niversità. Il monumento più bello è il Testamento di Aulo Quintilio». Ve- ronica Martucci: «Sì, perché è la città in cui sono nata. Vorrei che ci fossero più divertimenti. Mi piace il Teatro Romano». Simone Canta- gallo: «Sì, perché mi trovo a mio agio. Ferentino dovrebbe essere più attrezzata dal punto di vista sporti- vo. Le manca un cinema. Mi piace Santa Maria Maggiore». Michela Cantagallo: «Non mi piace, perché non offre ai giovani passatempi e di- vertimenti che possano distoglierli dai pericoli. Mi piace porta Monta- na». Matteo Appetecchia: «Mi pia- ce, qui ho tanti amici. Manca l’uni- versità. Mi piace il Testamento di Aulo Quintilio». Francesca Affina- ti: «Mi piace. Però ha ragione mio padre quando dice che la mia citta- dina potrebbe essere sfruttata me- glio. Vorrei ci fossero più manifesta- zioni pubbliche. Manca un teatro comunale. Mi piace il Mercato Ro- mano coperto». Martina Villani «Mi piace Ferentino. Secondo me, bisognerebbe valorizzare meglio le sue bellezze culturali e artistiche e dare più movimento alla cittadina. Mancano un struttura ospedaliera e un cinema. Mi piace il Testamento di Aulo Quintilio». L’insegnante di let- tere, professoressa Nadia Mangia- pelo: «Amo molto la mia cittadina perché è ricca di bellezze storiche e artistiche che purtroppo non vengo- no abbastanza valorizzate. La ca- renza principale è la struttura ospe- daliera e centri ricreativi per i giovani che permettano loro di al- largare la loro cultura. Il monumen- to che ritengo sia un raro esempio di bellezza artistica e storica è la chie- sa di Santa Maria Maggiore, anche perché la si può ammirare in tutto il suo splendore in qualunque ango- lo». Eloquente il messaggio che i piccoli studenti e non, lanciano agli amministratori di Ferentino. Augu- riamoci che venga recepito. Buon Natale e Felice Duemila- cinque a tutti. Gli Auguri del sindaco Questo mio messaggio au- gurale è diretto dai lettori del periodico della Pro Loco “Frintinu me…” ed a tut- te le famiglie di Ferentino, con i ringrazia- menti all’Asso- ciazione per la consueta, cordiale ac- coglienza su queste pagine che rappresentano, per tutti, un legame con la propria terra d’origine e una memoria della nostra storia e del no- stro Comune. Un Comune, il nostro, di cui an- dar fieri, ricco d’antichità e caratteri- stiche proprie ed irriducibili. Un Co- mune che, sinceramente, attraversa una fase amministrativa seria per la complessità dei problemi d’ordine eco- nomico-finanziario. Ho assunto il compito di sindaco pensando sempre di rendere un servi- zio alla mia Città in un ruolo partico- lare ed importante, a cui i cittadini mi hanno chiamato. I risultati del lavoro che stiamo portando avanti, ciò che sa- remo capaci di realizzare, pur nell’og- gettiva difficoltà, saranno oggetto di valutazione da parte dei cittadini stes- si, ed anche da parte mia. Siamo con- sapevoli della difficile situazione, non- dimeno siamo certi che la stessa non farà venir meno la nostra determina- zione per proseguire nell’attività di ri- sanamento e rilancio della nostra Cit- tà. Ma questi sono gli auguri dell’ormai prossimo Natale, vigilia di un nuovo anno, occasione per riflette- re su ciò che si è fatto e proporsi l’im- pegno per l’attuazione di qualcosa d’importante ed utile. Mi è gradita l’occasione per in- viare gli auguri a tutti coloro che desi- derano davvero migliorare e arricchire questa nostra Comunità; ai tanti citta- dini che, giornalmente, realizzano que- sta aspirazione impegnandosi con il proprio lavoro nella famiglia, in un’as- sociazione o in un comitato; ai tanti cittadini che ho incontrato in più occa- sioni; a tutte le famiglie. Auguri, infi- ne, ai Ferentinesi nel mondo, che con- servano un particolare amore verso la propria terra da cui vivono lontano, ma che non dimenticano. Molti di loro ci seguono attraverso “Frintinu me…”, mantenendo vivo nel tempo il rapporto con la nostra comunità. Auguri più sinceri per le prossime festività. Il sindaco Piergianni Fiorletta ANNO XXVII N. 4 DICEMBRE 2004 Edito dalla PRO-LOCO Ferentino Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste Italiane Spa – Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 2 DBC Frosinone”. C.C. postale n. 10340032 www.proloco.ferentino.fr.it [email protected] nun pò murì PERIODICO TRIMESTRALE Autorizzazione n. 132 del Trib. di Frosinone del 4.10.1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - Proprietà Associazione Pro Loco - P.zza Mazzini - Tel.Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di: “Servizi Grafici Giovannetti” - Roma Finito di stampare Dicembre 2004 In cima alla lista dei sogni un ospe- dale più attrezzato, cinema e teatro Ferentino piace ai suoi piccoli abitanti Attraggono i suoi monumenti. E qualcuno chiede l’università La nuova campagna asso- ciativa della Pro Loco per i 2005 è già iniziata e la nostra volontaristica associazione ha già predisposto il calendario degli appuntamenti per il pros- simo anno, che viene riportato in altra pagina di questa pub- blicazione assieme al Bilancio preventivo 2005. Il Bilancio Preventivo per il 2005, approvato all’Assem- blea Generale della Pro Loco, presenta volutamente, rispetto al bilancio dell’anno preceden- te, una sensibile riduzione nel- le spese di gestione e per le iniziative da approntare. In particolare sono stati ridotti i costi relativi alle manifestazio- ni da realizzare in collabora- zione con l’Amministrazione Comunale, in quanto le inten- zioni degli amministratori lo- cali appaiono orientate ad un disimpegno riguardo tali ini- ziative, disimpegno motivato da una difficile situazione fi- nanziaria che, molto probabil- mente, procurerà notevoli tagli nel Bilancio Comunale del 2005. Vogliamo augurarci che, per arginare la grave crisi fi- nanziaria per cui versa il Co- mune, non si debba ricorrere, come dai più paventato, alla vendita di alcuni beni immobi- li del patrimonio comunale, in parti- colare di quei siti storico-culturali che sono l’essenza stessa di una co- munità, l’identità storica di una città. Sarebbe un atto gravissimo, anche perché, a nostro modesto parere, pri- ma di arrivare a tanto, occorrerebbe mettere in pratica altre soluzioni. L'anno che sta per concludersi ci ha visto impegnati, come associazio- ne in stretta collaborazione con il Comune, nel gestire i grandi eventi locali del 2004. Importanti avveni- menti, programmati e realizzati, che hanno segnato la vita cittadina nel- l’intero arco del 2004: i 1700 anni del Martirio del Santo Patrono Ambro- gio, avvenuto il 16 agosto del 304; il 60° anniversario della distruzione della nostra città, avvenuta durante il secondo conflitto mondiale ad opera dei bombardamenti degli alleati, che provocarono, oltre alla distruzione di Ferentino, anche numerose vittime ed è per questi fatti che il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha assegnato nel 2003 la Medaglia d’Oro al Gonfalone di Fe- rentino; il 60° anniversario del sacri- ficio del nostro concittadino Don Giuseppe Morosini, Medaglia d’Oro al Valor Civile, fucilato dai tedeschi a Roma nel Forte Bravetta il 4 aprile 1944. Moltissimi sono stati gli even- ti organizzati per ricordare queste importanti date, la maggior parte dei quali realizza- ti grazie soprat- tutto alle sponso- rizzazioni di privati, che con i loro considerevo- li contributi han- no consentito di portare a compi- mento tutte le manifestazioni programmate. Ora noi sen- tiamo il dovere, attraverso queste pagine, di ringra- ziare pubblica- mente tutte quelle ditte che con la loro sensibile dis- ponibilità hanno permesso l’orga- nizzazione e la realizzazione di tutti gli eventi del 2004. Anche la nostra Pro Loco, sin dalla sua nascita nel 1972, è sempre sta- ta di supporto alle iniziative delle varie Amministrazioni che si sono succedute alla con- duzione della nostra città; que- sto è stato reso possibile dal continuo sostegno economico che i tanti soci hanno volonta- riamente versato nelle casse dell’associazione. La nostra speranza per il futuro, ma in un certo qual modo anche una no- stra certezza, è quella di conti- nuare a ricevere dai nostri soci sostanziosi contributi, in modo da rendere la Pro Loco sempre più forte ed impegnata anche per una maggiore crescita di Ferentino. Questo è il fine pri- mario a cui le nostre volontari- stiche associazioni devono guardare: la crescita culturale, sociale, civile della comunità è, come previsto e sancito da- gli statuti societari, lo scopo principale delle Pro Loco. Durante il 2004, materiale illustrativo edito dalla Pro Lo- co e riguardante il nostro gran- de patrimonio monumentale e storico, è stato distribuito in varie piazze della nostra peni- sola: Milano, Venezia, Ferrara, Rimini, Pesaro, Roma ed altri centri ancora, in occasione di convegni, incontri, mostre ed esposizioni concernenti il tema del turismo. Riflessioni in chiusura dell’anno 2004 di Aldo Affinati Auguri del Vescovo Ogni volta che nasce un bambi- no, con lui nascono un progetto e una speranza. Il progetto di una vita da co- struire, la speranza di un doma- ni migliore. La nascita nella carne debole di un bambino del Signore del- la Storia ha dato esecuzione al primo e più grande dei pro- getti: il progetto di Dio di riscattare e salvare ogni uomo, e ha fondato la Speranza: quella dell’uomo di non essere mai solo nel cammino dei giorni. Per voi, Ferentinati e lettori di questo giornale, l’Augurio fraterno che il Natale che ci accingiamo a cele- brare, sia vissuto nel “modo giusto”: accogliere nei nostri cuori il “progetto di Dio” e aprire la vostra vita alla Spe- ranza. Insomma: vi auguro un Natale vero… un Natale con Gesù. Se saremo capaci di accogliere il Signore che viene, se sa- premo riconoscerLo, anche i giorni del prossimo anno 2005 saranno giorni di speranza! Auguri quindi anche di Santo anno nuovo! + don Salvatore Boccaccio Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino Il Gonfalone di Ferentino con la Medaglia d’Oro La Pro Loco di Ferentino La direzione di “Frintinu me…” Il Comitato Provinciale U.N.P.L.I. di Frosinone Augurano a tutti Buon Natale e felice Anno Nuovo Segue a pag. 2 Tesseramento 2005 Caro socio, domenica 31 ottobre 2004 è iniziato il tesseramento sociale al- la Pro Loco per l’anno 2005. Come ormai è tradizione, il tesseramento si è aper- to in piazza Matteotti, dove sono state esposte alcuni pubblicazioni edite dalla nostra associazione; inoltre in alcuni pannelli sono state collocate le foto del Pa- lio di San Celestino, del corteo storico e della giostra dell’anello, manifestazioni tenutesi il 14 agosto scorso. In altri pannelli si sono potuti ammirare alcuni do- cumenti storici: uno del 1730 con l’immagine di Sant’Ambrogio sulla “macchi- na” processionale, due manifesti relativi a Tombole popolari, uno del 1854 e l’al- tro del 1857. Si desidera invitare quindi, i soci che ancora non avessero provveduto a rinnovare l’adesione per il 2005. Mentre per i cittadini che voles- sero iscriversi per la prima volta a questa volontaristica associazione di rivol- gersi presso la sede sociale in piazza Mazzini. TOURING CLUB ITALIANO Presso la sede della Pro Loco di Ferentino, sita in piazza Mazzini, è fun- zionante il “Punto Touring” per rinnovare l’adesione al Touring Club Italiano per l’anno 2005; all’atto del rinnovo, o per una nuova iscrizione, i soci pos- sono ritirare il pacco soci che contiene: Atlante stradale Italia centro sud – Il volume Europa città da scoprire – Il manuale del socio Touring; mentre l’A- genda Touring 2005 sarà disponibile fino al prossimo mese di Gennaio.

Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

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Page 1: Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

TRA gli adolescenti sottopostiad un nostro sondaggio connesso al-la propria città, è emerso al primoposto dei desideri quello di un ospe-dale vero e proprio. Considerata lagiovane età di 12 anni, colpiscono leriflessioni significative di alcuni diessi, come pure la propria consape-volezza e maturità. Farebbero benegli amministratori a tenere in consi-derazione i sogni dei bambini dellaclasse 2aL della scuola media stataledella città. Quattro le domande cheabbiamo rivolto a loro: Ti piace latua città? Come vorresti che fos-se? Cosa le manca? Quale dei suoimonumenti ti affascina particolar-mente? Seguiamo le loro risposte.Chiara Filonardi: «1) Sì, mi piace.2) Mi piace così come’è. 3) Le man-ca un ospedale. 4) Il monumento diCelestino V». Paride Fiorini:«Sì.Mi piace perché è ricca di monu-menti e c’è tanto verde. Manca unospedale e un rivenditore di fumettiben fornito. In particolare mi piac-ciono le sue porte storiche». Miche-la Affinati: «Sì, ma dovrebbe esserepiù curata. I suoi monumenti sonointeressanti, mi piacerebbe se fosse-ro sempre aperti e tutti illuminati disera. Mancano centri sportivi e l’u-niversità. Il monumento più bello è ilTestamento di Aulo Quintilio». Ve-ronica Martucci: «Sì, perché è lacittà in cui sono nata. Vorrei che cifossero più divertimenti. Mi piace ilTeatro Romano». Simone Canta-gallo: «Sì, perché mi trovo a mioagio. Ferentino dovrebbe essere piùattrezzata dal punto di vista sporti-vo. Le manca un cinema. Mi piaceSanta Maria Maggiore». MichelaCantagallo: «Non mi piace, perchénon offre ai giovani passatempi e di-vertimenti che possano distoglierlidai pericoli. Mi piace porta Monta-na». Matteo Appetecchia: «Mi pia-ce, qui ho tanti amici. Manca l’uni-versità. Mi piace il Testamento diAulo Quintilio». Francesca Affina-ti: «Mi piace. Però ha ragione miopadre quando dice che la mia citta-dina potrebbe essere sfruttata me-glio. Vorrei ci fossero più manifesta-zioni pubbliche. Manca un teatrocomunale. Mi piace il Mercato Ro-mano coperto». Martina Villani«Mi piace Ferentino. Secondo me,bisognerebbe valorizzare meglio lesue bellezze culturali e artistiche edare più movimento alla cittadina.Mancano un struttura ospedaliera eun cinema. Mi piace il Testamento diAulo Quintilio». L’insegnante di let-tere, professoressa Nadia Mangia-pelo: «Amo molto la mia cittadinaperché è ricca di bellezze storiche eartistiche che purtroppo non vengo-no abbastanza valorizzate. La ca-renza principale è la struttura ospe-daliera e centri ricreativi per igiovani che permettano loro di al-largare la loro cultura. Il monumen-to che ritengo sia un raro esempio dibellezza artistica e storica è la chie-sa di Santa Maria Maggiore, ancheperché la si può ammirare in tutto ilsuo splendore in qualunque ango-

lo». Eloquente il messaggio che ipiccoli studenti e non, lanciano agliamministratori di Ferentino. Augu-riamoci che venga recepito.

Buon Natale e Felice Duemila-cinque a tutti.

Gli Auguridel sindaco

Questo miomessaggio au-gurale è direttodai lettori delperiodico dellaPro Loco“ F r i n t i n ume…” ed a tut-te le famiglie diFerentino, coni ringrazia-menti all’Asso-

ciazione per la consueta, cordiale ac-coglienza su queste pagine cherappresentano, per tutti, un legamecon la propria terra d’origine e unamemoria della nostra storia e del no-stro Comune.

Un Comune, il nostro, di cui an-dar fieri, ricco d’antichità e caratteri-stiche proprie ed irriducibili. Un Co-mune che, sinceramente, attraversauna fase amministrativa seria per lacomplessità dei problemi d’ordine eco-nomico-finanziario.

Ho assunto il compito di sindacopensando sempre di rendere un servi-zio alla mia Città in un ruolo partico-lare ed importante, a cui i cittadini mihanno chiamato. I risultati del lavoroche stiamo portando avanti, ciò che sa-remo capaci di realizzare, pur nell’og-gettiva difficoltà, saranno oggetto divalutazione da parte dei cittadini stes-si, ed anche da parte mia. Siamo con-sapevoli della difficile situazione, non-dimeno siamo certi che la stessa nonfarà venir meno la nostra determina-zione per proseguire nell’attività di ri-sanamento e rilancio della nostra Cit-tà. Ma questi sono gli auguridell’ormai prossimo Natale, vigilia diun nuovo anno, occasione per riflette-re su ciò che si è fatto e proporsi l’im-pegno per l’attuazione di qualcosad’importante ed utile.

Mi è gradita l’occasione per in-viare gli auguri a tutti coloro che desi-derano davvero migliorare e arricchirequesta nostra Comunità; ai tanti citta-dini che, giornalmente, realizzano que-sta aspirazione impegnandosi con ilproprio lavoro nella famiglia, in un’as-sociazione o in un comitato; ai tanticittadini che ho incontrato in più occa-sioni; a tutte le famiglie. Auguri, infi-ne, ai Ferentinesi nel mondo, che con-servano un particolare amore verso lapropria terra da cui vivono lontano,ma che non dimenticano. Molti di loroci seguono attraverso “Frintinume…”, mantenendo vivo nel tempo ilrapporto con la nostra comunità.

Auguri più sinceri per le prossimefestività. Il sindaco

Piergianni Fiorletta

ANNO XXVII N. 4DICEMBRE 2004

Edito dallaPRO-LOCO Ferentino

Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “PosteItaliane Spa – Spedizione in abbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004n. 46) Art. 1, comma 2 DBC Frosinone”.

C.C. postale n. 10340032www.proloco.ferentino.fr.itinfo@proloco.ferentino.fr.itnun pò murìPERIODICO TRIMESTRALE

Autorizzazione n. 132 del Trib. di Frosinone del 4.10.1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - Proprietà Associazione Pro Loco - P.zza Mazzini - Tel.Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di: “Servizi Grafici Giovannetti” - Roma

Finito di stampare Dicembre 2004

In cima alla lista dei sogni un ospe-dale più attrezzato, cinema e teatro

Ferentino piace ai suoipiccoli abitanti

Attraggono i suoi monumenti.E qualcuno chiede l’università

La nuova campagna asso-ciativa della Pro Loco per i2005 è già iniziata e la nostravolontaristica associazione hagià predisposto il calendariodegli appuntamenti per il pros-simo anno, che viene riportatoin altra pagina di questa pub-blicazione assieme al Bilanciopreventivo 2005.

Il Bilancio Preventivo peril 2005, approvato all’Assem-blea Generale della Pro Loco,presenta volutamente, rispettoal bilancio dell’anno preceden-te, una sensibile riduzione nel-le spese di gestione e per leiniziative da approntare. Inparticolare sono stati ridotti icosti relativi alle manifestazio-ni da realizzare in collabora-zione con l’AmministrazioneComunale, in quanto le inten-zioni degli amministratori lo-cali appaiono orientate ad undisimpegno riguardo tali ini-ziative, disimpegno motivatoda una difficile situazione fi-nanziaria che, molto probabil-mente, procurerà notevoli taglinel Bilancio Comunale del2005. Vogliamo augurarci che,per arginare la grave crisi fi-nanziaria per cui versa il Co-mune, non si debba ricorrere,come dai più paventato, allavendita di alcuni beni immobi-li del patrimonio comunale, in parti-colare di quei siti storico-culturaliche sono l’essenza stessa di una co-munità, l’identità storica di una città.Sarebbe un atto gravissimo, ancheperché, a nostro modesto parere, pri-ma di arrivare a tanto, occorrerebbemettere in pratica altre soluzioni.

L'anno che sta per concludersi ciha visto impegnati, come associazio-ne in stretta collaborazione con ilComune, nel gestire i grandi eventilocali del 2004. Importanti avveni-menti, programmati e realizzati, chehanno segnato la vita cittadina nel-l’intero arco del 2004: i 1700 anni delMartirio del Santo Patrono Ambro-gio, avvenuto il 16 agosto del 304; il60° anniversario della distruzionedella nostra città, avvenuta durante ilsecondo conflitto mondiale ad operadei bombardamenti degli alleati, cheprovocarono, oltre alla distruzione diFerentino, anche numerose vittimeed è per questi fatti che il Presidentedella Repubblica, Carlo AzeglioCiampi, ha assegnato nel 2003 laMedaglia d’Oro al Gonfalone di Fe-rentino; il 60° anniversario del sacri-ficio del nostro concittadino Don

Giuseppe Morosini, Medaglia d’Oroal Valor Civile, fucilato dai tedeschi aRoma nel Forte Bravetta il 4 aprile1944. Moltissimi sono stati gli even-ti organizzati perricordare questeimportanti date,la maggior partedei quali realizza-ti grazie soprat-tutto alle sponso-rizzazioni diprivati, che con iloro considerevo-li contributi han-no consentito diportare a compi-mento tutte lemanifestazioniprogrammate.

Ora noi sen-tiamo il dovere,attraverso questepagine, di ringra-ziare pubblica-mente tutte quelleditte che con laloro sensibile dis-ponibilità hannopermesso l’orga-nizzazione e larealizzazione ditutti gli eventi del2004. Anche la

nostra Pro Loco, sin dalla suanascita nel 1972, è sempre sta-ta di supporto alle iniziativedelle varie Amministrazioniche si sono succedute alla con-duzione della nostra città; que-sto è stato reso possibile dalcontinuo sostegno economicoche i tanti soci hanno volonta-riamente versato nelle cassedell’associazione. La nostrasperanza per il futuro, ma in uncerto qual modo anche una no-stra certezza, è quella di conti-nuare a ricevere dai nostri socisostanziosi contributi, in mododa rendere la Pro Loco semprepiù forte ed impegnata ancheper una maggiore crescita diFerentino. Questo è il fine pri-mario a cui le nostre volontari-stiche associazioni devonoguardare: la crescita culturale,sociale, civile della comunitàè, come previsto e sancito da-gli statuti societari, lo scopoprincipale delle Pro Loco.

Durante il 2004, materialeillustrativo edito dalla Pro Lo-co e riguardante il nostro gran-de patrimonio monumentale estorico, è stato distribuito invarie piazze della nostra peni-sola: Milano, Venezia, Ferrara,Rimini, Pesaro, Roma ed altricentri ancora, in occasione diconvegni, incontri, mostre ed

esposizioni concernenti il tema delturismo.

Riflessioni in chiusura dell’anno 2004

di Aldo Affinati

Auguri

del Vescovo Ogni volta che nasce un bambi-no, con lui nascono un progettoe una speranza. Il progetto di una vita da co-struire, la speranza di un doma-ni migliore.

La nascita nella carne debole di un bambino del Signore del-la Storia ha dato esecuzione al primo e più grande dei pro-getti: il progetto di Dio di riscattare e salvare ogni uomo, eha fondato la Speranza: quella dell’uomo di non essere maisolo nel cammino dei giorni.Per voi, Ferentinati e lettori di questo giornale, l’Augurio fraterno che il Natale che ci accingiamo a cele-brare, sia vissuto nel “modo giusto”: accogliere nei nostricuori il “progetto di Dio” e aprire la vostra vita alla Spe-ranza. Insomma: vi auguro un Natale vero… un Natale con Gesù.Se saremo capaci di accogliere il Signore che viene, se sa-premo riconoscerLo, anche i giorni del prossimo anno 2005saranno giorni di speranza! Auguri quindi anche di Santo anno nuovo!

+ don Salvatore Boccaccio Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino

Il Gonfalone di Ferentino con la Medaglia d’Oro

La Pro Loco di Ferentino La direzione di “Frintinu me…”

Il Comitato ProvincialeU.N.P.L.I. di Frosinone

Augurano a tutti

Buon Natale e

felice Anno Nuovo

Segue a pag. 2

Tesseramento 2005Caro socio, domenica 31 ottobre 2004 è iniziato il tesseramento sociale al-

la Pro Loco per l’anno 2005. Come ormai è tradizione, il tesseramento si è aper-to in piazza Matteotti, dove sono state esposte alcuni pubblicazioni edite dallanostra associazione; inoltre in alcuni pannelli sono state collocate le foto del Pa-lio di San Celestino, del corteo storico e della giostra dell’anello, manifestazionitenutesi il 14 agosto scorso. In altri pannelli si sono potuti ammirare alcuni do-cumenti storici: uno del 1730 con l’immagine di Sant’Ambrogio sulla “macchi-na” processionale, due manifesti relativi a Tombole popolari, uno del 1854 e l’al-tro del 1857. Si desidera invitare quindi, i soci che ancora non avesseroprovveduto a rinnovare l’adesione per il 2005. Mentre per i cittadini che voles-sero iscriversi per la prima volta a questa volontaristica associazione di rivol-gersi presso la sede sociale in piazza Mazzini.

TOURING CLUB ITALIANOPresso la sede della Pro Loco di Ferentino, sita in piazza Mazzini, è fun-

zionante il “Punto Touring” per rinnovare l’adesione al Touring Club Italianoper l’anno 2005; all’atto del rinnovo, o per una nuova iscrizione, i soci pos-sono ritirare il pacco soci che contiene: Atlante stradale Italia centro sud – Ilvolume Europa città da scoprire – Il manuale del socio Touring; mentre l’A-genda Touring 2005 sarà disponibile fino al prossimo mese di Gennaio.

Page 2: Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

Carlo Azeglio Ciampi è tornatoin Ciociaria. Per la terza volta. DopoCassino, venerdì 26 novembre è sta-to ricevuto dalla città di Frosinone.E con sé ha portato vivo il ricordodella sua prima visita in terra ciocia-ra: quella a Ferentino nel 1994,

quando, ancora non era presidentedella Repubblica. “Abbiamo chiac-chierato insieme – ha detto il sinda-

co Piergianni Fiorletta – Ciampi ri-corda benissimo la nostra città”. E sedopo cinque anni è diventato capodello Stato il merito sembra essere,in gran parte, proprio di Ferentino:“La nostra città porta fortuna ai suoivisitatori – afferma il presidente

della proloco, LuigiSonni – ancheOscar Luigi Scalfa-ro divenne presi-dente dopo averlavisitata”.

Era il 21 otto-bre di 10 anni fa.Carlo AzeglioCiampi aveva dapoco terminato ilmandato di presi-dente del Consiglio.“Venne a Ferentinoin privato, con suamoglie”, ricordaLuigi Sonni. Visitòla città, rimase affa-scinato dalla suastoria, dalle sue bel-l e z z e . S c a m b i òquattro chiacchierecon la gente del po-sto, passeggiò conle autorità. “Avreb-be voluto assaggia-re i maltagliati con ifagioli fatti in casa,ma gli impegni di

lavoro non glielo permisero”. Promi-se, però, di tornare per farlo. Passa-rono otto anni. Carlo Azeglio Ciam-pi era diventato presidente dellaRepubblica Italiana (nel 1999). Manella sua mente ancora vivo era il ri-cordo di Ferentino, in particolare delcoraggio mostrato dai suoi abitantidurante la seconda guerra mondiale.Così nel 2002, come ne ebbe l’occa-sione, vi tornò. Questa volta con ilcuore. Il 21 agosto, infatti, conferìalla città la “Medaglia d’oro al ValorCivile”: «Perché - disse in Quirinaledurante la cerimonia di conferimen-to del 25 aprile 2003 - i cittadini diFerentino e le comunità religiose lo-cali, pur piegati dalle numerose vitti-me civili, offrirono ammirevole pro-va di generoso spirito di solidarietà,prodigandosi in aiuto dei numerosifuggiaschi, e di quanti vollero intra-prendere con grande coraggio e spi-rito di sacrificio la difficile opera diricostruzione”. E venerdì 26 no-vembre, nella sala di rappresentanzadella Provincia, il sindaco PiergianniFiorletta era seduto in prima fila.“Mi sento lusingato per questa acco-glienza – spiega – accanto a me c’e-rano anche tutti i sindaci dei paesiche in passato hanno ricevuto rico-noscimenti come il nostro. Ciampiricorda benissimo le passeggiate fat-te nella nostra città nel 1994, ne ab-biamo parlato insieme dopo la ceri-monia”. Comunque sembra chevisitare Ferentino porti fortuna, so-prattutto se i “turisti” sono uominicivili. “Ferentino – spiega Sonni –fu il primo paese visitato dal primopresidente della Repubblica: EnricoDe Nicola, nel 1948. Io avevo 15 an-ni e ricordo che era una fredda gior-nata di novembre. De Nicola passòper piazza Mazzini, dove c’era ilComune e andò in piazza Matteotti.Mi sembra ancora di sentire la genteche urlava “Viva la Repubblica” alsuo passaggio”. Da quella volta Fe-rentino ha sempre portato fortuna.“Oscar Luigi Scalfaro – osservaSonni – divenne presidente della Re-pubblica dopo aver visitato la nostracittà. Ed è stato così per Ciampi. An-che Mancino, quando era presidentedel Senato, passeggiò per la nostracittà e solo per pochi voti non diven-ne anche lui presidente”.

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La partecipazione a tali ma-nifestazioni a carattere nazionale èdi fondamentale importanza perun adeguata promozione turistica,in modo da incrementare sempremaggiormente l’attenzione versola nostra città, i nostri monumentied i nostri prodotti. E’ un dato difatto che, da quando la nostra as-sociazione diffonde attraversoquesti canali le testimonianze diFerentino, il numero di turisti chevisitano la città sia in costante au-mento.

L’augurio che anche nel2005 si confermi questa tenden-za; vorremmo anche una maggio-re partecipazione dell’Ammini-strazione Comunale ad affrontarequesti temi.

Non posso ora non approfit-tare dell’occasione per augurareBUONE FESTE a tutte le autoritàcivili, religiose, militari, ai nostricari lettori, ai sostenitori, quelliche risiedono in Italia ed in parti-colare quelli all’estero, che man-tengano sempre un legame con lapropria terra d’origine; infinel’augurio più sentito ed un ringra-ziamento a tutti i soci che semprevogliono sostenerci.

Il Presidente Luigi Sonni

Si ringraziano per i loro con-tributi: Aditerm, Centro Medicopol. – Amm.ne Prov.le di Frosino-ne – Banca Credito CooperativoAnagni – Cocco Massimo – Com-mercianti del centro storico (Ali-mentari Podagrosi - Bar Conso-lare - Dolce e Salato - OreficeriaFrioni -Parrucchieria Langella -Tecnocasa) – Effegi – Gaia –Henkel Sud – Intermodaltraspor-ti – Parsifal – Pegaso – PicchiGiovanni – Pronto Service – Re-gione Lazio.

Riflessioni in chiusura dell’anno 2004

segue da pag. 1

Il capo dello Stato visita Frosinone. A fine cerimonia parla in privato con il sindaco di Ferentino.

Il sindaco Fiorletta:“Ciampi ricorda

benissimo la nostra città”Era già stato qui nel 1994. Sonni:

“Gli ha portato fortuna quella passeggiata”.di Diana Isabelli

“Ero nel mio ufficio, in Comu-ne, stavo sbrigando alcune pratiche.Per me era una mattinata di lavorocome tante altre. All’improvvisoqualcuno ha aperto la porta ed è en-trato Carlo Azeglio Ciampi: cheshock!”. Fabio Schietroma, allora(il 21 ottobre del 1994) sindaco diFerentino, racconta lusingato ecompiaciuto. “Ricordo benissimoquella giornata. Ciampi salì al Co-mune appositamente per venirmi asalutare. Venne da solo, non portòla moglie Franca, né una scorta, vi-sto che aveva terminato proprio

quell’anno il mandato di presidentedel Consiglio e da poco quello dipresidente della Banca d’Italia. Eravenuto per passare la mattinata pas-seggiando tra i monumenti di Fe-rentino. Conosceva bene questa zo-na della Ciociaria, probabilmenteperché amico intimo dell’attualegovernatore della Banca d’Italia,Antonio Fazio, ciociaro, di Alvito.In realtà – rivela Schietroma – erastato invitato a pranzo proprio daFazio. E infatti non potette tratte-nersi a lungo. Comunque parlammoe scherzammo per 20 minuti”.

E durante quella conversazio-ne il sindaco pronosticò il futurodell’ex presidente del Consiglio:“Lei diverrà Capo dello Stato, ha lastatura per farlo, è la persona piùadatta”. Ma Ciampi prese quellebattute scherzosamente: “Ma no,no, adesso tocca ai giovani…”. Eb-bi subito la sensazione che fosse unuomo straordinario – raccontaSchietroma – era magnetico, intelli-gente e soprattutto umile e sincero:Io insistetti sull’argomento della fu-tura elezione, e alla fine sorridem-mo entrambi”.

Da quel giorno, e per otto anni,Fabio Schietroma non ebbe più rap-porti con Carlo Azeglio Ciampi.Ma il 2 giugno del 2002 si rincon-trarono: “Io andai a Roma, alla fe-sta del 2 giugno. C’era tantissimagente, ma io ero vicino ai suoi assi-stenti. Mentre camminava Ciampisi è avvicinato, mi ha stretto la ma-no e mi ha abbracciato sorridendo.Non mi ha detto nulla, ma sono cer-to mi abbia riconosciuto. Si sarà ri-cordato di quelle battute scambiatetanti anni prima”.

Nei giorni 1-2 e 3 ottobre 2004 siè tenuta a Pesaro, presso l’area dellaFiera, l’Assemblea Nazionale dellePro Loco, convocata per rinnovare gliorgani statutari.

La Provincia di Frosinone perl’occasione è stata rappresentata da seidelegati eletti dalla Assemblea Provin-ciale riunita a Ferentino nel mese di lu-glio, poi ratificati in quella Regionaletenutasi a Ladispoli alla fine del mesedi agosto.

Questi i rappresentanti del frusi-nate che hanno preso parte all’Assem-blea nazionale: Marina Scopigli diCeccano, Alvaro Piacentini di BovilleErnica, Luigi Sonni di Ferentino, Mau-rizio Fella di Vallerotonda e LucianoTrulli di Veroli; la delegata del Serro-ne, Patrizia Serafini, assente per moti-vi personali, è stata rappresentata daun altro delegato del Lazio. Ha fatto

parte della comitiva ciociara, senza di-ritto di voto, anche il presidente dellaPro Loco di Cassino Giampiero Carne-vale. Durante la tre giorni nella cittàmarchigiana, i responsabili delle ProLoco ciociare hanno fatto conoscere leproprie bellezze artistiche, naturali,storiche e monumentali, distribuendonello spazio riservato al Lazio materia-le pubblicitario dei vari centri della no-stra provincia.

I presidenti delle Regioni italiane,che fanno parte del diritto del Consi-glio Nazionale UNPLI, e gli eletti nel-l’assemblea di Pesaro, tra questi ancheil nostro amico Er-nesto Fanfoni diValmontone, han-no riconfermatoalla PresidenzaClaudio Nardoccidi Ladispoli. Al-l’amico Claudio icomplimenti vi-vissimi del Comi-tato UNPLI pro-vinciale e di tuttele Pro Loco ciocia-re, e l’augurio a tutto il Consiglio Na-zionale di un proficuo lavoro a favoredelle nostre tantissime volontaristicheassociazioni.

GLI APPUNTAMENTI U.N.P.L.I.AS S E M B L E A NA Z I O N A L E

4a festa provinciale delle Pro Loco Nei giorni 13 e 14 novembre

2004 si è svolta a Cassino, presso lepalestre della Scuola Media Statale“G. Di Biasio” messe a disposizionedalla presidenza scolastica, la 4a edi-zione della Festa Provinciale delle ProLoco.

La manifestazione, organizzatadal Consorzio delle Pro Loco del cas-sinate, sotto gli auspici del ComitatoProvinciale dell’Unione Nazionale ProLoco d’Italia, ha ottenuto il patrociniodella Regione Lazio, della Ammini-strazione Provinciale di Frosinone,dell’Azienda di Promozione Turisticadi Frosinone, del Comune di Cassino edell’U.N.P.L.I.

Vi hanno partecipato le Pro Lococon in testa i loro Presidenti ed i gio-vani del servizio sociale, che con entu-siasmo e passione si sono adoperatinell’allestire al meglio e con cura glispazi espositivi a loro assegnati: Ca-stro dei Volsci con Roberto De Ange-lis, Ceccano con Marina Scopigli, Cer-varo con Angelina Canale, CorenoAusonio con Antonio Lisi, Ferentinocon Luigi Sonni, Fontechiari con Ono-rio Vozzo, Pontecorvo con GiovanniPapa, Picinisco con Antonio Mancini,Sant’Elia Fiumerapido con MarcelloPirolli, San Vittore del Lazio con Al-fredo Simeone, Torrice con MaurizioVona, Vallerotonda con Maurizio Fel-la, Veroli con Luciano Trulli, Villa La-tina con Armando Rossi e naturalmen-te Cassino con Giampiero Cavaliere.

Nel pomeriggio del primo giorno,dopo l’apertura degli “stands” a cui hapartecipato anche il Sindaco di Coreno

Ausonio Gargano, è seguito un breve esimpatico incontro con alcuni poeti delvernacolo ciociaro, i quali hanno de-clamato alcune proprie composizionidialettali nella lingua dei rispettivicentri di provenienza; a questa carrel-lata dialettale hanno preso parte Pela-galli di Aquino, Nisia Bianchi di Arpi-no, Orazio Di Resta e Bruno Vittigliodi Cassino, Mimma Spagnoli e PieraTiberia di Ceccano, mentre Luigi Son-ni ha recitato alcune poesie di Arman-do Mimini di Anagni, di Siro D’Ami-co di Fiuggi, di Fernando Bianchi eGiuseppe Palombo di Ferentino.

Il giorno seguente, domenica 14,l’apertura degli “stands” è stata allieta-ta dall’intervento musicale della Ban-da di Acquafondata, mentre nella tardamattinata, i sacrifici dei dirigenti dellevarie Pro Loco sono stati ripagati con isaluti da parte delle autorità. Gli onoridi casa sono stati fatti da GiampieroCavaliere, si sono poi alternati al mi-crofono l’on. Anna Teresa Formisanoper la Regione Lazio, Luigi Russo di-rettore dell’A.P.T. di Frosinone, LuigiSonni presidente provincialeU.N.P.L.I., Iris Valente assessore allaCultura del comune di Cassino, Anto-nio Abbate presidente della Commis-sione Sanità; erano presenti inoltre Al-do Diodati assessore alle attivitàproduttive, il consigliere comunaleMario Valente, il sindaco di San Vitto-re del Lazio Vittorio Casoni.

A conclusione di questa IV edi-zione della Festa delle Pro Loco, oc-corre fare alcune considerazioni sullemanifestazioni in prospettiva future. Il

Comitato Provinciale UNPLI deve at-tentamente esaminare tutti i dettaglidelle edizioni fin qui svolte e cercaresoluzioni pratiche in modo da incre-mentare ed agevolare gli incontri tra levarie associazioni; lo scambio di espe-rienze ed idee permette di conoscere lediverse esigenze e soprattutto di inte-ragire per presentare le proprie pecu-liarità in modo più opportuno. In parti-colare per quanto riguarda la “FestaProvinciale delle Pro Loco” va sicura-mente trovato un periodo dell’anno piùfavorevole per cui organizzarla, favo-rendo una maggiore partecipazione delpubblico, per questo il mese più indi-cato potrebbe essere settembre; ci sa-rebbe bisogno anche di una maggiorepartecipazione delle varie Pro Locoche non si devono limitare ad accon-sentire alla realizzazione della Festa,ma devono contribuire alla riuscitadell’evento, coinvolgendo o delegandoanche altri dirigenti dei vari sodalizinon soltanto i presidenti; infine le va-rie Pro Loco del bacino di territorio incui verranno organizzate le future ma-nifestazioni dovrebbero impegnarsinon soltanto nella partecipazione masoprattutto nell’organizzazione dellastessa, portando il loro contributo d’i-dee e confrontarsi apertamente con lealtre consorelle. Soltanto con la parte-cipazione ed il confronto si può cre-scere.

Il Comitato Provinciale UNPLI diFrosinone vuole ringraziare tutte le au-torità intervenute e le Pro Loco chehanno, con la loro sensibilità, parteci-pato a questa manifestazione.

Il presidente Ciampi in visita a Ferentino

L’ex sindaco Fabio Schietroma racconta l’incontro al Comune

con Carlo Azeglio Ciampi “Fu lui a venire a me”. Glidissi:«diverrai presidente

della Repubblica»di Diana Isabelli

UNPLI

Claudio Nardocci

CIVITAVECCHIA - 27/28 NOVEMBREIl Comitato Regionale UNPLI -

LAZIO ha organizzato, e tenuto pres-so il Sunbay Park Hotel di Civitavec-chia, l’8° Corso di Aggiornamento peri dirigenti Pro Loco e il 1° Corso diFormazione per i volontari del Servi-zio Civile.

Alla manifestazione hanno parte-cipato le Associazioni Pro Loco ade-renti al Comitato Provinciale di Frosi-

none, di cui Luigi Sonni è Presidente. I corsi sono cominciati unitamen-

te con i saluti e gli interventi delle au-torità, per proseguire poi in due salediverse.

1° CORSO DI FORMAZIONE PER I VO-LONTARI DEL SERVIZIO CIVILE

L’UNPLI (Unione Nazionale del-le Pro Loco d’Italia) si avvale da un

anno e mezzo dei volontari del Servi-zio Civile Nazionale.

Ma che cos’è l’UNPLI e che co-s’è il Servizio Civile Nazionale?

Sono stati questi gli argomentiprincipali del corso, breve ma conciso.

L’UNPLI nasce nel 1962, quandosi era costituito un numero cospicuo diAssociazioni Pro Loco e sentivano a

– segue a pag. 3

Page 3: Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

LXXVDELLA PENA DI CHI OFFENDE

QUALCHE OFFICIALE

Similmente, stabiliamo che, sequalche persona avrà offeso, conparole o fatti, il podestà, il giudice,il notaio o qualcuno della servitùdel podestà, o qualche officiale delComune, un avvocato o qualunqueprocuratore, o sarà stato complicein questo, sia condannata e sia pu-nita col doppio di quello con cui sa-rebbe condannata, se avesse offesouna persona privata. Se, invece,l’offesa sarà stata fatta nel tempodel controllo o nel momento del ri-tiro, similmente, la pena sia raddop-piata. Se (sarà stata fatta), invece,nel Palazzo, nella casa propria opresa in affitto o in qualunque luo-go (di proprietà) dello stesso ingiu-riato, o (quando) ci sarà stata lagiunta o il consiglio comunale, nel-le chiese, durante le nozze, nell’oc-casione di un incendio sorto nel ter-ritorio, nelle piazze, nelle fiere, neicimiteri contigui alle chiese, duran-te una predica o nottetempo, o si fa-cesse per vendetta contro qualcheconsanguineo od affine dello stes-so, dal quale lo stesso offensorefosse stato prima offeso, e tale ven-detta fosse fatta dal primo offeso evivente fino al quarto grado inclu-so, nel giorno della natività del Si-gnore e in tutte le altre feste di no-stro Signore Gesù Cristo e dellabeata Maria Vergine, nei giorni didomenica e in tutti i giorni festivivietati dalla Chiesa e dallo statuto,le pene, in qualsiasi dei casi predet-ti, siano raddoppiate e, se per il rea-to e per l’offesa verrà rotta la pacedi private persone, sia punita col

quadruplo.LXXVI

DEGLI AVVELENATORIE DI COLORO CHE INTOSSICANO

QUALCUNO

Similmente, stabiliamo che, sequalche uomo o donna avrà datocose da mangiare o da bere, o avràfatto dare o avrà procurato che siadato effettivamente tossico o vele-no, o qualcosa intossicata e veleno-sa, o qualche cosa ripugnante oabominevole, che non fosse usataper mangiare o bere, o ne seguisseun reato o un avvelenamento, oppu-re avrà fatto degli incantesimi aqualcuno, sia per amore che perodio, e la persona, che sopporta, ocontro la quale saranno state fatte lepredette cose, sarà per questo mor-ta o si sarà ammalata, quel tale, cheavrà mancato per qualcuno dei pre-detti motivi, sia bruciato con fuococosì che muoia; e che, ciò nonostante, se sarà morto per tali cose:veleno, tossico e tutte le altre cosesimili, tutti i beni di chi ha com-messo il delitto siano confiscati ecorrisposti, per metà, al Comune diFerentino e, per l’altra metà, aglieredi del morto, con la riserva dellasola legittima per i figli di quellostesso che ha commesso il delitto,qualora ne abbia. E che il podestà,o il rettore e il giudice abbia la li-bertà di procedere, contro le perso-ne che preparano tali cose, per viadi accusa, di inchiesta o di denunciae in qualunque modo loro (?) sem-brerà opportuno, secondo la legge,di dover procedere, e che, raccoltala diceria della gente e i legittimiindizi, la curia possa procedere conla tortura contro tale specie di de-

linquenti, secondo quanto è conte-nuto nello statuto sugli interrogato-ri e sulle torture.

LXXVIIDELLA DONNA CHE UCCIDEO INTOSSICA SUO MARITO

Similmente, stabiliamo che qualun-que donna avrà fatto perire od avràucciso od avrà fatto sì che suo ma-rito perisse o fosse ucciso o avrà ef-fettivamente procurato ciò, con learmi o senza armi, col veleno, coltossico o in qualunque altro modo,pubblicamente o di nascosto, quellatale sia trascinata attraverso la cittàdi Ferentino e, poi, sia bruciata colfuoco, fino a che muoia, e i suoi be-ni siano destinati all’erede o agli

eredi o al figlio o ai figli o agli altripiù vicini in grado di detto morto,con la riserva della sola legittimaper i figli, se per caso ne avesse,(avuti) da altro marito. Se, invece,sarà fuggita, così che non possa ca-dere nelle mani della curia, sia ban-dita per sempre dalla città e i suoibeni vadano come sopra; e che, inqualunque altro tempo sarà cadutanella mani della curia, sia punita nelpredetto modo; e, per questi delitti,concediamo libera ed ampia autori-tà al podestà di procedere controi delinquenti di tal fatta e di proce-dere alla tortura, come è conte-nuto nello statuto sugli interroga-tori e sulle torture, per lesupposizioni e gli indizi anteceden-temente indicati.

LXXVIIIDELLA DONNA CRISTIANA

CHE ALLATTA I FIGLI DEI GIUDEI

Similmente, stabiliamo che, sequalche donna cristiana (che ciò sialontano!) avrà dato il latte ai figlidei giudei, per la loro nutrizione,incorra nella pena di cinquanta lib-bre di denari, e che, se non le potràpagare, rimanga per un giorno festi-vo legata alla catena, nella piazzadel palazzo del Comune e, infine,sia bastonata attraverso la città. Eche il podestà, il giudice o il rettorepossa procedere contro la predettaper inchiesta, accusa o denuncia el’accusatore abbia la terza partedella pena.

Pag. 3

STATUTUM CIVITATISF E R E N T I N I

Continuiamo la pubblicazione integrale dei Capitoli LXXV, LXXVI, LXXVII, LXXVIII,del Libro 2°, tradotti dal prof. Cesare Bianchi e contenuti nel manoscritto 532, che trova-si a Roma nell’Archivio di Stato (reparto Statuti)

necessità di un organo centrale che li gestisse ecoordinasse. La struttura U.n.p.l.i. vede al suoapice il Consiglio Nazionale, composto da rap-presentanti delle varie regioni ed è presieduto daotto anni da Claudio Nardocci di Ladispoli. Lastruttura segue una distinzione territoriale; esi-stono infatti 20 Comitati Regionali e 100 Co-mitati Provinciali.

Anche il Comitato Regionale del Lazio èpresieduto da Claudio Nardocci; noi ferentina-ti siamo rappresentati da Luigi Sonni, che ri-copre la carica di Vicepresidente Regionale.

Le attività principali dell’U.n.p.l.i. e quin-di delle Associazioni Pro Loco riguardanol’ambiente, la società, la cultura, la storia, letradizioni.

Il Servizio Civile Nazionale è nato in so-stituzione del militare; oggi non è più un ob-bligo, ma una scelta, aperta alle ragazze dai 18ai 26 anni e ai ragazzi di stessa età, ma rifor-mati.

Da gennaio 2005, con l’abolizione delservizio militare obbligatorio, tutti potrannoaccedere ai progetti di Servizio Civile e la fa-scia di età è stata portata fino ai 28 anni.

Possono presentare domanda di ammis-sione al progetto tutti gli enti che intervengonosull’assistenza, sull’ambiente, sul patrimonioartistico e culturale sull’educazione e promo-zione culturale.

L’UNPLI nazionale ha presentato un pro-getto unico “Progetto Arcobaleno” che per-mette alle singole Pro Loco di far richiesta edottenere, secondo criteri ben precisi, l'ausilio

di volontari. Relatori del nostro

corso sono stati: Mario Perrotti

(Consigliere nazionaledell’UNPLI e Responsa-bile del servizio civile)con l’intervento su “Co-sa significa il servizio ci-vile in una Pro Loco” e“La Carta Etica degliEnti e dei volontari”;

Claudio Nardocci (Presidente Nazionale e Re-gionale) è intervenuto sulla “Storia delle ProLoco” e “L’UNPLI: caratteristica e finalità”;Mario Barone (Consigliere Nazionale e re-sponsabile SIAE) ci ha parlato del rapportoSIAE – Pro Loco; dott. Nicola Gallinari(esperto di formazione) ha tenuto ben due in-terventi sul tema “Immagine e Team”; ValerioBruni (Responsabile nazionale del sito webUNPLI) ci ha dato “Consigli pratici per utiliz-zare al meglio il computer e il sito web”; l’avv.Renato Innocca è intervenuto sui “RapportiScuola e Pro Loco”.

Inoltre è stato molto gradito l'interventofuori programma della dott.ssa Feliciani: rap-presentante della presidenza del Consiglio peril Servizio Civile Nazionale, nonché responsa-bile della formazione.

Oltre ad illustrarci le varie tematiche, tut-ti i relatori, interni ed esterni al sistema dellePro Loco, ci hanno suggerito di sfruttare almassimo questa opportunità dal punto di vistalavorativo e della formazione personale.

In particolar modo il presidente ClaudioNardocci e il responsabile progetto Mario Per-notti ci hanno calorosamente invitato a rima-nere all’interno della struttura Pro Loco anchedopo i nostri dodici mesi di servizio, offrendo-ci il loro sostegno ed appoggio.

Noi ringraziamo coloro che ci hanno datoquesta occasione e coloro che la rendono unapiacevole ed interessante esperienza.

8° CORSO DI AGGIORNAMENTO PER I DIRIGEN-TI PRO LOCO

Da otto anni il Comitato Regionale orga-nizza un corso di aggiornamento per i dirigen-ti delle Pro Loco, indirizzato vecchi e nuovidirigenti.

Anche a questo corso hanno partecipato leAssociazioni Pro Loco appartenenti al Comita-to Provinciale di Frosinone: Cassino, Castrodei Volsci, Ceccano, Cervaro, Coreno Auso-nio, Ferentino, Picinisco, Pontecorvo, S. An-drea sul Garigliano, S. Elia Rapido, Serrone,Strangolagalli, Supino, Vallerotonda e Veroli.

I due corsi hanno trattato gli stessi argo-menti (SIAE, Immagine e Team, Servizio Ci-vile Nazionale, Rapporti Scuola e Pro Loco)seppur esaminati dagli stessi relatori in mododiverso a seconda del punto di vista.

L’unico intervento fatto esclusivamenteper i dirigenti è quello sulla “Normativa fisca-le ed amministrativa, tenuto dal Segretario Un-pli Nazionale Roberto Prescendi, dedicato aisoli dirigenti. Inoltre il corso è valso come As-semblea Regionale per l'esame e l’approvazio-ne del Bilancio Consuntivo 2003 e Bilanciopreventivo 2005, e per varie comunicazioni delPresidente Claudio Nardocci.

Viviana Liberatori del Servizio Civile Volontariato

CIVITAVECCHIA - 27/28 novembre

– Segue da pag. 2

Mario Perrotti

Il giorno 20 novembre 2004 èstato assegnato il Premio dellaCultura “Don Giuseppe Morosi-ni”, giunto all’XI Edizione, nellacittà di Avellino.

La cerimonia è stata articola-ta in due significativi momenti: al-le ore 10,15 nella Cattedrale diAvellino è stata celebrata la S.Messa presieduta da don Luigi DiStefano, il quale, nell’omelia, haillustrato il vero senso della Gior-nata della Memoria e ha accostatoil sacrificio di don Giuseppe Mo-rosini al sacrificio di Cristo ed evi-denziando come don Giuseppepregava.

Al termine del banchetto eu-caristico, partecipato da numerosepersonalità civili, militari, religio-se e scolastiche oltre che da unamoltitudine di fedeli, si sono alter-nati al microfono, per esprimere iloro saluti, le seguenti autorità:dott. Spina, vice sindaco di Avelli-no, avv. Piergianni Fiorletta, sin-daco di Ferentino, dott. GiuseppePistilli, presidente del ConsiglioProvinciale di Frosinone, prof.Giuseppe Gesa, preside del LiceoScientifico di Avellino, rag. PrimoPolletta, presidente del ComitatoDon Morosini di Avellino.

Subito dopo, hanno avuto ini-zio i lavori dell’assegnazione delPremio della Cultura, nella salaparrocchiale attigua alla Catte-drale.

Il prof. Juliano ha tenuto lacommemorazione ufficiale dellaGiornata, tutta dedicata all’eroedon Giuseppe Morosini. Il suo èstato un intervento di grande leva-tura culturale, tutto intessuto sulla

grandezza del sacrificio di sonGiuseppe. All’applauditissima re-lazione è seguita l’assegnazionedei premi culturali. Sono statichiamati a ricevere il premio le se-guenti personalità: PiergianniFiorletta, sindaco di Ferentino -Luigi Maddalena, comandante deiVV.UU. di Ferentino - AdrianaAnelli, dirigente scolastico ITISFerentino - Giuseppe Molfese, do-cente di diritto presso l’Università“La Sapienza” di Roma - CarlaRoncati, ex alto dirigente delloStato - Ludovico Gatto, docente dimaterie umanistiche presso l’Uni-versità “La Sapienza” di Roma -Elio Sellino, dottore - SalvatoreSavatore, dottore - Francesco DeRogatis, pittore.

Hanno onorato l’avvenimen-to: dott.ssa Anna Salòme Coppo-telli, vice sindaco di Ferentino,Giuseppe Iorio, presidente delConsiglio Comunale di Ferentino,l’avv. Antonio Pompeo, assessorealla Cultura, i consiglieri comuna-li Sandro Cecchetti e Franco Mar-tini, gli alunni dell’ITIS di Feren-tino, accompagnati dagliinsegnanti proff. Maurizio Cesarie Antonella Tonachella. L’Asso-ciazione Pro Loco di Ferentino èstata rappresentata dai soci Ed-mondo Bruscoli e Luigi Collalti. Ilnipote di don Giuseppe Morosini,Virgilio e signora sono stati gliospiti graditi dei due momenti. Ilfotoreporter della manifestazioneè stato, come sempre, il geom.Antonio Poce. Speaker d’eccezio-ne: Primo Polletta.

Primo Polletta

Assegnato il Premio della Cultura

Don Giuseppe MorosiniXI EDIZIONE

Presentate le opere di Giuseppe Manchi

In una sala dell’incantevole convento di S. Antonio Abate,gentilmente concesso dal parroco don Sergio Reali, in un pome-riggio del mese di settembre scorso, il presidente della Pro Locodi Ferentino, Luigi Sonni, ha organizzato per lo scrittore e poetaferentinate Giuseppe Manchi la presentazione dei suoi scritti:saggi, romanzi, racconti e poesie quasi tutti ispirati alla natìa Fe-rentino e a suoi illustri personaggi del passato.

Amici antichi e recenti, il sindaco Piergianni Fiorletta, il vi-cesindaco dr.ssa Anna Salòme Coppotelli ed alcuni assessori delgoverno locale, hanno circondato con stima e affetto il nostro so-cio Peppe che, con il prof. Tommaso Cecilia hanno letto “la Fe-rentineide”, “la guera du Ticchiena” ed altre poesie del vasto re-pertorio del presentatore.

L’ing. Giorgio Fiorletta ha composto ed eseguito l’accompa-gnamento musicale.

La manifestazione è stata conclusa dal dodicenne Matteo, ni-pote del nostro Peppe, che ha recitato la poesia del nonno:“Un’alba d’autunno a Ferentino”. Il giovane ha richiesto e rice-vuto la tessera della Pro Loco di Ferentino entrando a far partedella grande famiglia della benemerita istituzione.

Il Centro Studi “Giuseppe Ermini” di Ferentino ha organizzatouna serie di conferenze sulla Storia di Ferentino ed ha invitato a te-nerle studiosi di chiara fama. Il Centro vuole sviluppare una ricercastorica dinamica e partecipata ed ha scelto di seguire la metodologiadella conversazione letteraria. Il ciclo di conferenze è inserito in unprogetto pluriennale al termine del quale nella raccolta degli atti siavrà la pubblicazione di una storia sistematica di Ferentino. Le pri-me conferenze si sono svolte con il seguente calendario:

LUDOVICO GATTO – Università di Roma “La Sapienza”“Storia di Ferentino. Momenti e problemi.”

28 ottobre 2004 ore 15,30

BIANCAMARIA VALERILiceo Classico “Martino Filetico. Ferentino

“Ferentino nel XVI secolo”.11 novembre 2004 ore 15.30

ANNA MARIA RAMIERI – Comune di Roma“Ferentino paleocristiana. Fonti e monumenti”.

3 dicembre 2004 ore 15.30

MARIA TERESA VALERILiceo Classico “Martino Filetico”. Ferentino

“Arte francescana a Ferentino”.Fine gennaio 2005

Incontri sulla storia di Ferentino

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Manoscritto di Erudizionedel Dottor Oreste Sensi (1911) nativo di Grotte Santo Stefano (VT)

Medico condotto di Ferentino (Frosinone)a cura di Emidio Affinati

Nei venti anni in cui ho dimora-to ed avuto l’onore di reggere la con-dotto medica di Ferentino, nei giornidi tregua nelle mie incombenze pro-fessionali mi dilettava d’interessarmidelle vicende storiche di questa mo-bilissima e tanto illustre Città.

A tal fine lessi memorie, opu-scoli e manoscritti; ed ebbi purel’opportunità, di avere cognizionedei lavori scientifici dell’archeologoeminente Sig. Alfonso Giorgi.

Dall’accurato esame di questiscritti mi risultò che quasi tutti ave-vano attinto alla stessa fonte, e sottoaspetto e forme differenti, avevanoripetuti i medesimi fatti e circostan-ze, non maturati e non vagliati daaccurata e critica analisi.

In cotal guida si ripeterono erro-ri e si attribuirono fatti, circostanze epersonaggi che ad altre città apparte-nevano, trascurando poi di porre inrilievo i monumenti della Vostra Cit-tà, ossia le costruzioni ciclopiche, ijeroni o altari dei popoli primitivi, el’acquedotto pelasgico, opera vera-mente ammirabile e sorprendente; il-lustrati solo dal Sig. Alfonso Giorgi.

Eppure la Storia e le vicende diFerentino una delle più importantifra le Erniche consorelle, che dappoiebbe tanto splendore nella domina-zione romana e nell’epoca dell’evomedio, è scritta a caratteri indelebililà su quelle potenti mura, che da ol-tre trenta secoli attestano il genio dipopoli antichissimi, che vi han vissu-to è con virili propositi lavorato.

In questa mia conferenza nonmi propongo di presentarvi una sto-ria completa di Ferentino; ma mi li-miterò a porvi in evidenza il valoredei vostri Monumenti invidiati, e vimetterò in relazione le vicende diquesta regione e di Ferentino conquelle della nostra Patria.

Farò poi palesi gli errori in cuisono caduti i diversi scrittori, nonispirati dall’amore della verità, madal desiderio mobilissimo di dare lu-stro ed importanza alla loro Patriatanto amata.

* * *Signori: Fra le memorie ed opu-

scoli da me conservati, trovo i branidi un articolo sull’acquedotto Pela-sgico e sulle mura Ciclopiche, inseri-to in forma di lettera nella “CiviltàCattolica, anno 58°”.

L’autore dello scritto dice diaver veduto con piacere i due belli“jeroni o are sacre, o altari dei Pela-sgi, che per molti secoli andarono in-concussi e sicuri” sui loro pietrosipoligoni, e videro succedere i Siculiai Pelasgi, ai Tirreni, agli Ernici agliOsci, alle confederazioni Sabelle eLatine e a tutti i popoli barbari checalarono ad opprimere la nostra bel-la penisola.

I due jeroni sorgono maestosi in

una vallata fra levante e tramontanadi Ferentino, presso l’acquedotto po-ligono. Il luogo è romito, cupo, sil-vestre e quei popoli misteriosi vi siaccoglievano a sacrificare ai loroDèi, e però si chiama tuttora dai pae-sani “Torre Selvoni, Cerceta o Fore-sta”.

I due jeroni sono costruiti a gui-da dei jeroni Fenici e cananei, diquelli che si trovano nella Tracia,dell’ampio jerone del capo Circeo, diquello di Segni e di Sezze, e di quel-li delle selve sannitiche d’Isernia,delle Carsiche verso il lago di Fuci-no e di altri dell’Italia Meridionale.

I due jeroni di Ferentino hanforma quadrata, poggiano ad un fian-co del monte dove si andava con levittime, senza bisogno di gradini escaglioni che girassero loro intorno.

La faccia che guarda il piano èalta 8 o 10 piedi, e così i due lati chesono di 144 palmi, formati di smisu-rati ben corrispondenti, con gli ango-li acuti entro gli ottusi.

Se quelle enormi pietre non fos-sero lavorate con fine arte e scalpel-lo e connesse con mirabile maestria,quei due jeroni ci darebbero unesempio con cui era costrutto il gran-de altare della tribù d’Israele, di quae di là del Giordano, come venne de-scritto nell’esodo se non che, l’altared’Israele era formato di pietroni roz-zi come loro aveva imposto il som-mo Iddio.

In capo alla stessa Valle, il sig.Alfonso Giorgi assicura che, un ter-zo jerone trovasi sotto il Monte Por-ciano, formato pure di massi poligo-ni, più voluminosi che non i dueprecedenti.

* * *Lo storico greco DIONIGI DI

ALICARNASSO nel Libro I, cap.26, narra che i Pelasgi munirono leCittà da loro abitate, e che dopo lapartenza di quelli i Tirreni le restau-rarono e vi posero stabile dimora. E’palese la verità di questa asserzionenelle Mura Ciclopiche di Arpino, emolto più di Ferentino.

Imperocché a Ferentino a destrae a sinistra della Porta Sanguinaria ilmuro è poligono formato da smisura-ti massi di un macigno rossastro, ecosì pure in altri luoghi della primachiostra del secondo girone e muni-va l’Acropoli, laddove i muri terreniche s’immersano coi poligoni sonodi una pietra rossastra e sabbiosa: i

primi sono a 5-6-8 angoli di variaforma; i secondi sono parallelepipedicon alcune sacche qui e colà; ma po-sti sempre a strati orizzontali, comel’Acropoli di Fiesole, di Volterra, diChiusi.

Di vantaggio le Mura Poligonedi Alatri e del secondo girone di Fe-rentino, han le Porte formate di gran-

di stipidi e di una grande architravemonolite, perché i Pelasgi non cono-scevano ancora la forma ad arco, cheinvece nelle restaurazioni Tirrene sivedono di sesto perfettissimo, comele mostrano ad evidenza i due sepol-cri Tirreni, tuttora intatti nell’Ortodel Sig. Alfonso Giorgi.

Ma più che mai appare la veritàdello storico greco nel testimonioche ce ne dà, forse il più antico Ac-quedotto d’Occidente, eretto da queiremotissimi popoli.

Dalla parte di N.E. di Ferentino,di là della foresta del Marchese Tani,si allarga verso la città il portentosomuraglione formato di sorprendentimassi poligoni, il quale termina in untombino di conserva delle acque chevi si scaricano dai doccioni segnonon dubbio della civiltà avanzata diquei popoli erranti. Essendo rovinatoe forse stato distrutto l’acquedottopoligono al di là del tombino, i Tir-reni lo continuarono con pietre oriz-zontali come fecero per le Mura dimunizione della città stessa di Feren-tino.

Ma col tempo, venuto menostesso il muro Tirreno i Romani lorestaurarono secondo il loro modo dicostruzione, ponendo così sotto l’oc-chio le tre Mura di epoca diversa,cioè la Ciclopea Poligona, la Tirrenae la Romana: monumento insigneche pochi veramente conoscono.

E’ evidente che i restauri ag-giunti sono tirreni non Romani, co-me Momsen Nieuber hanno opinato.Ed io signori, congetturo che questosorprendente Acquedotto di operaveramente meravigliosa e titanica, sidistaccava dalla fonte di Travallepresso Guarcino e di balsa in balsa,di monte in monte, giungeva al luo-go sovra designato, e poi dalla con-trada di Pareti lambendo l’odiernaVilla Tani, e rasentando i due storicicolli: l’uno del Console Bibio BrisioVaro e l’altro di Giunio Anicio Pera,raggiungeva con breve curva, l’o-dierna Porta Montana.

Da quivi la copiosa e saluberri-ma acqua di Travalle internavasi nel-la città, si diramava nell’abitato e dalcentro dell’Acropoli, scendeva ingran copia nella sottostante città ecertamente terminava coll’alimenta-re le Antiche Terme i di cui ruderisono visibili nella contrada delle An-tiche Terme nel rione di Santa Lucia.

I reflui poi dell’acqua ad uso

domestico dall’Acropoli e sottostan-te città posta a Nord-Est si scaricava-no al di sotto del viadotto che condu-ceva dall’Acropoli alla grotta - abara - e da qui cadeva nella sottostan-te pianura si Scrofino.

Dalle fondamenta meridionalidell’Acropoli si vedono ammassatienormi pietroni quadrilunghi adden-

trandosi gli uni sugli altri, e sopraquesti si vedono altre pietre quadrema più piccole e regolari. In un pun-to vi si legge un’iscrizione che chia-ramente accenna al restauro romanoche fu confuso con la costruzioneTirrena.

Or mentre da un lato l’autoritàdel Momsen era di forte argomento adubitare e dall’altra parte l’esperien-za personale delle costruzioni Tirre-ne, mi facevano scorgere nelle Muradei fondamenti le stesse forme né piùné meno, ebbi in mente che Dionigiparla del culto di Belgafhor scolpitosulla Porta dell’Acropoli e fatto sot-terrare da un vescovo come figuraoscena ed immonda.

Trovandosi l’indizio di questareligione comune ai Pelasgi di Sa-motracia ed ai Tirreni che lo ricava-rono dall’Asia e dall’Egitto, sarebbestato evidente che quelle mura nonerano al certo romane.

Unitamente pertanto al Sig. Al-fonso Giorgi un bel giorno al primoalbeggiare si fece praticare uno sca-vo da un abile muratore. Poco sottoterra, si trovò difatti inciso quell’in-verecondo simbolo della lunghezzadi oltre tre palmi, e rilevato dal sassocirca quattro dita. Se ne ritrasse il di-segno alla grandezza naturale e po-scia, riempita la fossa, non rimase in-dizio del profano rito ivi sepolto, ilquale fu dappoi pubblicato dal Sig.Alfonso Giorgi nel gazzettino dell’I-stituto di corrispondenza.

Si sa che i Cananei i Fenici, iPelasgi ed i Tirreni, ponevano sullaporta quel segno, come il Dio cheadombrava la forza e la potenza delpopolo di quella città; che simboleg-giava il numero sempre crescente deiconcittadini e che era come il segnodel Dio avverrando acciocché scon-giurasse e allontanasse i disastri dal-la città.

* * *Ho stimato di fare cosa gradita a

voi di assumere questa eruditissimamemoria, perché vengano apprezza-te queste reliquie di una civiltà re-motissima e di un valore storico in-discutibile.

Sarebbe perciò opera veramentedoverosa di chi regge la cosa pub-blica, di conservare religiosamentenon solo questi monumenti di archi-tettura primitiva; ma altresì di ren-derli visibili fin dalle fondamenta, ingran parte sepolte in conseguenzadei ripetuti assalti vittoriosamenterespinti.

* * *A questo punto, Signori, mi

sembra opportuna una domanda: -Chi erano mai questi Pelasgi, questiTirreni, che munivano le loro Città diquesti muraglioni formidabili? A chescopo ciò fecero? Vi furono forsegenti più antiche che prima di loro

popolarono queste regioni, e dai qua-li temevano sorprese, o furono essistessi gli Aborigeni gli autoctoni?

A questa domanda sarebbe statofacile di rispondere, anzi sarebbe sta-to superfluo di rispondere se fosserostati pubblicati gli scritti scientifici,certo con molta competenza ordinati,dal tanto illustre vostro concittadinoAlfonso Giorgi, quale mente elevata,eruditissimo, amante della città nati-va, e versato in eminente nelle ar-cheologiche discipline, dovevanocerto essere di un valore indiscutibi-le, in vista anche di mezzi di cui po-teva a larga mano disporre e dellerelazioni intime con il Prof. Mom-sen, lo storico eminente delle antichenostre glorie.

L’opera scientifica di questo il-lustre personaggio avrebbe non soloarricchito l’archeologia, ma avrebbealtresì fatto onore a questa vostra Fe-rentino per aver dato i natali a perso-naggio di tanto merito, già abbastan-za stimato dai dotti per le memorierese di pubblica ragione nelle rivistescientifiche.

* * *Ma tornando al nostro argomen-

to, credo essere indubitata l’esisten-za di popolazioni preistoriche; cheanzi è fatto comprovato dai docu-menti.

Sarà certo a molti di voi notauna scoperta fatta nel 1879 nel terri-torio anagnino dal Sig. Ambrosi To-masi, che dà veramente grande luce.Egli trovò una tomba dell’epoca Li-biaca, ossia della pietra, e, del conte-nuto molti ne han fatto parola.

Tale scoperta dette campo a seristudi etnografici, dai quali si sonoavuti risultati rilevanti.

La scoperta di simili tombe nelterritorio dei Marsi e specialmente inquel di Cantalupo Mandela in locali-tà intermedia fra quella e gli Ernici enel territorio di questi segnò l’itine-rario di una emigrazione di Marsiverso la vallata del Sacco e concordòcon un’altra scoperta fatta dal dottoCardinale Mai.

Egli nel 1817 rilevò in polinse-sto della biblioteca Capitolare di Ve-rona alcuni scoli di Virgilio, che pub-blicò in Milano nel 1818. Il Mairitiene il polinsesto del sec. IX, e ilProf. Traffel crede che lo scoliastasia il grammatico Emilio Arsero, vis-suto nei tempi dell’Imperatore Dio-cleziano.

Questi monumenti han persuasoi dotti che non solo debba ritenersiche Anagni fu una colonia dei Marsi,ma deve pur supporsi, con l’autoritàdel Momsen, che fu d’origine Marsa;come la stessa origine attribuisce al-la parola osca Herna che significasasso o pietra.

Si può peraltro supporre chemolte delle città erniche e forse an-

ALFONSO GIORGIArcheologo e Amministratore Ferentinate

1889-1989

Mura ciclopiche

Porterula Grottapara con architrave monolito: mura ciclopiche

Page 5: Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

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che la Vostra Ferentino, si primativa-mente stata abitata dalla stessa colo-nia dei Marsi.

* * *Voglio sperare, Signori, che vi

compiacerete di essere con me indul-genti, se oso di porvi sott’occhio, nelmiglior modo che potrò, le originidelle città italiche, compito certomen facile, perché essendovi man-canza quasi assoluta di notizie, fad’uopo di procedere per via d’ipote-si.

La Bibbia che è il libro delleorigini del mondo, è pur di lume allaprima conoscenza delle origini dellepopolazioni italiche. Non si può cer-to pensare, sulla guida delle più au-torevoli delle istorie, che vi sianostate emigrazioni di genti prima deldiluvio.

Sull’Arca Novetica, secondol’oracolo scritturale dicesi fermatasulle alture dell’Ararat, senza ag-giungere che il globo fosse in breveperiodo di tempo sgombro delle ac-que, lascia liberamente alla scienzal’investigare un tal fatto.

La scienza pertanto, dopo ripe-tute ricerche, ha potuto mostrare, chedovettero passare dei secoli primache le acque si abbassassero ad un li-vello tale che vi fossero di tratto intratto, con poca distanza, luoghi abi-tati. E perciò le regioni montuose at-torno al Mediterraneo quasi isole(espressione biblica) apparvero agliasiatici che dalla culla del genereumano si sparsero per popolare laterra.

Così deducesi che le prime fa-miglie, uscite dalla grande migrazio-ne, venivano incalzate da altre nelleloro orme, e che passando in luogo,afferrarono le alture prossime. Do-vettero passare però molti anni e cre-scere i bisogni e combinarsi circo-stanze opportune perché quellefamiglie emigranti, poco sicure deiluoghi occupati e in timore di urtonovello con altri venturieri in cercadi dimora stabile, vicino alle acquearrischiassero viaggi marittimi, affi-dandosi a barchette fragili, in cercadi nuovo e più sicuro soggiorno.

Tale ordine di cose poté com-piersi fra il III e IV secolo delle dis-persioni falena, fra il V e VI secolodopo il diluvio e fra il X e XI dallacreazione del mondo: tanto che a ta-le epoca si può assegnare l’entratadei primi abitatori nella nostra peni-sola. Sapendosi che le pianure dallenostra Italia erano occupate da im-mensa copia di acque, mobili e sta-gnanti, quei primi ospiti dovetterotenere le alture, dove giunti si ferma-rono, o pervenutivi dalle coste illiri-che o per terra lungo il paese che dalMonte Giura stendesi alle colonied’Ercole, oggi Stretto di Gibilterra.

In tale ultimo caso saranno en-

trati quivi calandosi per le Alpi Ma-rittime e Giulie, e rilevando le costemontane al colle di Tenda, finchénon toccarono le pianure altissimedegli Appennini.

Quivi menarono vita da caccia-tori e formarono solamente famigliecon piccolo o nessun legame di con-cordia e di continuo fra loro in lotta.Cause ed effetti dovettero essere gliassassini e le continue ruberie: i ma-trimoni stessi si dovettero fare perratto. S’immagini pertanto quale do-vette essere il vivere di quegli abori-gini montanari, primi abitatori dellapenisola e semenzaio delle tante po-polazioni che poi pullularono inquelle giogaie montane.

Dopo lungo periodo di tempo,con l’aumentare di questa gentemontana, le valli si vennero asciu-gando, e la prole riboccante di abori-geni, s’impadronirono dei nuovi ter-ritori e man mano popolarono i duebacini del paese, l’uno dei quali hafondo nel Mediterraneo, l’altro nel-l’Adriatico.

Se nel montano predominavanoi prati e i boschi, nel pianeggiante icampi lieti di méssi, adorni di vitipampinose e di olivi sempre verdi.Quello era il paese dei cacciatori in-domiti e dei pastori che prima eserci-tarono la coltura, questa la contradadei ricchi, dei mercanti già un pocoincivili.

Gli aborigeni rimasti sugli alti-piani, pastori nomadi, si denominaroSabini, quelli nelle valli sottoposte sidissero Umbri che furono i primiabitatori del versamente orientaledella penisola.

Col moltiplicarsi degli aborige-ni venne pure abitata la pendice diponente dove crebbero e si dilaniaro-no, fino alla punta di Regio e Taran-to, le popolazioni degli Osci, dei Co-sci, dal Volturno al Tevere e al didentro Aurunci, Ernici e Rutili.

Nel settentrione d’Italia le re-gioni più montane contenevano tribùdenominate Liguri. Gli abitatori del-le valli furono i primi coltivatori del-le terre, usando rozzi arnesi. Si uni-rono in famiglie e formarono tribù; imatrimoni non si fecero più per rat-to, ma per compra e contratti. Nellecontinue guerre fra di loro per racco-gliere il frutto del sudore di altre tri-bù o famiglie, i vinti erano sacrifica-ti alle divinità materiali.

Dovette correre gran tempo do-po la venuta dei Pelasgi e dei Siculiche i vinti da vittime passassero aschiavi.

Le case si facevano lungo i fiu-mi, alle falde delle colline, ed i vesti-ti si confezionavano con pelli di bel-ve morte.

Si rifiutavano d’imparentarsicolle famiglie di altre tribù. Ciascu-na popolazione era come una sola fa-

miglia divisa in più rami, tutti di unsolo ceppo, né misti ad altro sangue.

Avevano un capo principe o sa-cerdote, a cui si riferivano poi tuttele faccende. Erano robusti di corpo,di animo duro, vendicativo, con ladifferenza più o meno grande deiluoghi occupati. Il dolce clima, ilpaese delizioso, ancora qua e là fu-mante di vulcani o infestato di palu-di, fece gli Osci, i Cosci, i Rutili, nonche i montanari Aurunci ed Ernicipiù ingentiliti, mentre le tribù degliUmbri avvantaggiavano solo la pic-cola agricoltura e si addestravano al-le armi.

In queste prossime tribù anchegli aborigeni montanari e sabini ed iLiguri apprendevano un vivere menobarbaro; ma la stabile povertà deifieri montanari e la floridezza deipianeggianti più molli ed industriosi,li rendevano fra loro inimici. Rima-neva nei monti la forza fisica e si ac-cresceva nel piano la forza industria-le; ciò spiega le guerre violente fragli Umbri più montani commisti congli aborigeni e con gli Aurunci ed Er-nici, prima coi Siculi e quindi coi Pe-lasgi; vicende memorabili, confusa-mente descritte dall’Alicarnasso chene è stato il solo storico. Degli ultimimutamenti bellici ne parlano conchiarezza Strabone e Plinio.

* * *Frattanto la popolazione Illirica

e Liburnica ci dettero i Siculi checon barchette fragili provenienti dal-le coste del mediterraneo, afferraro-no le coste del mar superiore, pren-dendo a direzione i picchi più altidelle montagne d’Italia.

Trovandosi addentro abitatori,dopo ostinate lotte, altri fatti schiavi,ed altri con le armi in pugno si apri-rono il varco fra gli aborigeni, e pe-netrando fra gli Aurunci ed Opici ebenché vinti non furono, in gran par-te cacciati in fondo all’Italia meri-dionale, popolarono la Sicilia e fer-marono così il capo di questopopolo.

I Siculi erano pratici di arti civi-li e possedevano l’alfabeto. Glischiavi Siculi difatti impararono aiprogenitori nostri i primi mestieri eloro abitarono le miniere di ferro perfabbricare armi ed istrumenti rustici,e a loro impararono altresì il modo dicucinare le carni, di preparare il sale,e vi appresero pure notizie del fru-mento e della preparazione del panenonché della coltura delle viti e degliulivi.

* * *Non era passato un secolo da ta-

li avvenimenti che già per il Medi-terraneo dirigevano qui le prime na-vi i Pelasgi, la cui emigrazionesecondo l’Alicarnasso, si fissa nellagenerazione 17a della guerra di Troia1700 a.C.

Discacciati forse dalle loro sedi,non ben pratici di quelle acque, par-te dalle burrasche furono sospintiverso il Po e verso le coste della Pu-glia, fondandovi alcune città, e parte,più fortunati approdarono alle focidel Volturno, del Liri, del Tevere edell’Arno e quivi, incontravisi congli Osci, con i Rutoli, con gli Aurun-ci ed Ernici e venendo a pugne fero-ci, prendendovi larga parte pur gliaborigeni e gli Umbro-Siculi, vinto ilnumero dalla disciplina e dalla peri-zia dei Pelasgi civili, si assisero infi-ne nelle contrade occupate. E alloraintorno ai monti e nelle valli d’Italiamedia, sorsero quelle portentose cit-tà e cinte di mura ciclopiche per di-fendersi degli indigeni che rifugiava-no dalla lega coi forestieri novelli.

Sicché palese ed occulta, prepa-ravasi una nazione vigorosa contro iPelasgi, che sebbene difesi e trince-rati in forti luoghi, assaliti finalmen-te da ogni banda dagli indigeni, par-te furono fatti schiavi e parte fugati;ripassarono il mare e ritornarono nel-l’Asia Minore.

Siffatte scene catastrofiche fu-rono narrate da Dionigi d’Alicarnas-so, ma incompiutamente per difettodi lumi cronologici.

Ecco dunque che gli Umbri col-legati con gli Opìci, dettero il primonome alla penisola di Vitalia e Vitel-la, che poi terminò in Italia.

Gli indigeni pertanto occuparo-no le città pelasgiche dove ciascu-na formò una potenza particolare(municipi incipienti) ma fra loroconfederati per gli interessi civili e

religiosi. Non ancora però nei paesi attor-

no al Mediterraneo si era conforma-to il movimento di quelle genti checercavano stabile dimora. Ed eccociall’emigrazione dei venturieri diTroia e degli ultimi tirreni. Se in ad-dietro erano stati preceduti dai Pela-sgi di Ercole, degli Arcadi di Evan-dro, e dai Frigi e Mèoni, orapresentasi Enea coi suoi Troiani.

Non tanto il valore delle suegenti, quanto il Palladio messo inmezzo all’Etruria, dopo aver sposatoLavinia, con l’associarsi agli altri fo-restieri, lo rese trionfatore a poco apoco delle lega Umbro-Osca, sicchéprendendone ascendenza la razza tir-rena, verificossi con tale mescolanzanovella, dove più e dove meno com-penetrando; e ne fiorì la cosiddettapotenza Etrusco-Tirrena e la lega Tu-scanica della penisola, per la qualevenne popolata e infiorita di cittàforti anche la valle circospadana.

Dagli etruschi si ebbe il primoripartimento territoriale, le primeleggi agricole, e la penisola si distin-se in etruria Umbra sul mare Adriati-co, nel cui centro sorsero le cupre,l’Adria poi detta Picena.

L’Alicarnasso pertanto, bene aragione affermò che gli Etruschi fu-rono i veri italiani. Allora il potereteocratico fu al colmo, di cui sonomonumento insigne le urbi arcane…mal comprese e tenute per catacom-be dei primi cristiani.

Ma la lega Etrusca per mare eper terra aveva potuto domare gliaborigeni infrenabili di monti, laprolifera montanara razza Sabina.Nel colmo della grandezza civile emilitare, schiere armate condotte dasacerdoti, nelle primavere votive,partendo dai monti patri, scendevanoparte fra gli Umbri e parte fra gliOrìci, e neller i m a n e n t icontrade del-le due Etru-rie, meno lasettentriona-le, e inseren-dosi in quellepopolazionicon la dispe-razione dichi va in cer-ca di bel sog-giorno, ani-mate dallavoce religio-sa, vi spezza-no la legaEtrusca men-tre a setten-trione i GalliCelti da unlato, e i Li-guri dall’al-tro invadonola pianuraeridanica e iColli Doricie a mezzodìsi allarganocon la confe-d e r a z i o n edella MagnaGrecia.

L’Italiain tal guisa sulla tomba della potenzaEtrusca, si divise in diverse regioni,formò municipi confederati e così sidistinsero i diversi popoli, di cui sa-rebbe lungo che li enumerassi colnome che s’imposero.

* * *Riassumo il sin qui detto con un

quadro delle primitive città italiche,con l’antica monetazione e con lelingue orientali.

Abitando gli aborigeni sulle al-ture montane e nelle pianure, la natu-ra offrì ad essi il primo ricovero chepoi cacciatori permanenti e pastoriresero più capace e più comodo, fat-to che anche ora attestasi dagli spe-chi che si riscontrano sulle alturemontane dell’Appennino.

Furono dunque troglottici, ossiaabitatori di caverne, i primi nostrimonumenti delle arti e del vivere so-ciale.

Staccandosi dai montani proto-parenti, i villeggianti lavoratori diterre, formavano case con pietresostenute e incrociate da tronchid’albero.

Di questa costruzione furonopure i sepolcri, seppellendo gli abo-rigeni i loro estinti negli spechi.

Sopravvennero poi i Siculi e Vi-burni e dappoi i Pelasgi che mistiagli Umbri, agli Osci, ai Liguri, edanche soli, fondarono nelle valli, nel-le creste delle colline e dei monti mi-nori, le prime città cinte di mura so-lidissime e colossali, le più antichedi enormi macigni rozzi e poligoni,le ultime a squadra e a livello, di pu-liti massi parallelepipedi.

Molte furono le città così muni-te potentemente.

Anche nella regione Ernica neavete esemplari splendidi nelle no-stre mure, in quelle di Veroli e diAlatri.

E fu questo il terzo periodo deimonumenti di opera pelasgica. Fuperò indeterminata e varia la storia ditali costruzioni, e il genere pelasgicofu pure adoperato dagli italioti e daipopoli della lega Etrusca, dalla qualepoi nacque la forma architettonicadetta di ordine tuscanico, il più sem-plice e naturale della scienza e nel-l’arte di edificare, prossimo di moltoal dorico. Tendeva alla forma qua-drata con le proporzioni più impo-nenti e spiccate.

Adoperavasi negli edifici sacri,mentre il massiccio delle costruzionidi utilità pubblica (ponti, acquedotti,cloache, emissari, strade). Di matto-ni erano le case ed i sepolcri della cuimagnificenza si ha un’idea nella de-scrizione lasciataci da Plinio nel mo-numento di Larse Porsenna.

I lavori laterizi della lega Etru-sca passarono a Roma e molto si per-fezionarono, come si scorge ed evi-denza nelle mura reticolate.

* * *Altro indice delle origini e della

civiltà dei popoli italici si ha nellamonetazione antichissima. Furonoprima i Siculi e i Liburni che al com-mercio esercitato con scambio di co-

se con cose e con gli animali dome-stici, posero a segno il valore delmetallo che adoperavano per gli ar-nesi rurali e per fornire armi. Furonoi Siculi e i pelasgi che sviscerarono ilrame, il ferro e il piombo dalle nostremontagne, formarono la lega, dondesi ebbe la pecunia.

La forma delle prime monete fuquadrilunga e senza impronta, suc-cessero a queste le simboliche, allequadrilunghe furono sostituite leellissoidi più note delle prime, per-ché somiglianti alle posteriori roton-de e raffinate; così le arcaiche, quan-do non furono rifuse per avernemigliori.

Dai nummi pesanti si passò agliassi rotondi senza simboli o segnati oletterati; e sì gli unì che gli altri, se ingran massa, portarono l’aggettivo dilibrari perché nel commercio si pesa-vano.

Ai Siculi e ai Pelasgi si deve laprima ;moneta; italica, miglioratadagli italioti, che diffusero un siste-ma pressoché uniforme, in tutta lapenisola, prima della dominazioneromana.

Porta d’ingresso all’Acropoli

Porta Sanguinaria

– Segue a pag. 6

Page 6: Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

Nel corso del 2004 abbiamoproceduto ad una rivisitazione delnostro sito (www.proloco.ferenti-no.fr.it) sia dal punto di vista este-tico, con un nuovo layout grafico,sia dal punto di vista funzionale,con un forum di discussione ed unanuova sezione informativa, ineren-te i principali eventi e manifesta-zioni cittadine, caratterizzata ancheda immagini e filmati sonori.

A tali novità editoriali ha fattoseguito di pari passo un incremen-to del numero degli accessi, ali-mentato anche dalla sempre mag-giore diffusione del collegamentointernet presso le nostre case.

La media di visitatori giorna-lieri si è attestata intorno alle 70unità, per un totale annuo che hasuperato quota 25.000, con un au-mento del 30% rispetto all’annoprecedente; di pari passo sono au-mentate le pagine complessiva-mente erogate: oltre 200.000.

Interessante è anche la riparti-zione dei visitatori per aree geo-grafiche: se la parte del leone l’hafatta ovviamente l’Italia, molto nu-merosi sono risultati anche gli ac-cessi dal Sud-America (Brasile edArgentina in primis), dagli USA edai paesi dell’Europa Occidentale,fra cui hanno spiccato Germania,Svizzera, Francia, SPagna ed In-ghilterra, tutti paesi in cui è parti-colarmente elevata la quota di no-stri concittadini espatriati neidecenni scorsi e dei loro discen-denti.

Una buona componente di ac-cessi sono stati fatti dalla Russia(probabilmente i nostri amici dellacittà gemellata di Ekaterinburg) edai paesi dell’Est (ipotizziamo chepossano essere i parenti dei molticittadini provenienti da queste areegeografiche che oggi vivono e la-vorano a Ferentino).

Tali circostanze ci fanno me-glio comprendere come il sito in-ternet non rappresenta più solo unveicolo di promozione culturale eturistica del nostro paese, ma haanche una funzione sociale, rap-presentando uno strumento interat-tivo di contatto con la città d’origi-ne.

In tale ottica sono stati moltoscaricate le foto e i filmati delle va-rie manifestazioni, tra cui in parti-colare le processioni del Santo Pa-trono e del Corpus Domini e moltonumerose sono state le e-mail checi sono pervenute.

Una novità apprezzata è statacostituita dal servizio di ricerca on-line di amici e parenti. A tale sco-po è stata realizzata una appositasezione dei forum di discussione,permettendo a chiunque ne abbiabisogno di richiedere aiuto peravere informazioni su persone dicui si sono perse le tracce o su pa-renti mai conosciuti.

Per l’immediato futuro stiamopredisponendo sul nostro sito 2nuovi interessanti progetti denomi-nati rispettivamente “le immaginidella memoria” e “le voci dell’ani-ma”.

La prima iniziativa si proponel’obiettivo di costituire un archiviofotografico consultabile on-line,della Ferentino del XX secolo:quadretti di vita quotidiana, imma-gini di eventi pubblici, di ricorren-ze religiose, di manifestazioni espettacoli, scorci panoramici, fotodi gruppo e primi piani.

A tale scopo vi invitiamo a ri-cercare soprattutto le vecchie fotoingiallite nel fondo dei vostri cas-setti e a farcele pervenire, in for-mato elettronico o cartaceo (in talcaso provvederemo a restituirvelesubito dopo averle scannerizzate).

La seconda iniziativa si pre-figge invece di costituire un archi-vio sonoro della nostra lingua edelle nostre tradizioni. Faremo re-citare da bravi interpreti le più bel-le poesie dialettali dei nostri poetie pubblicheremo le registrazionisul portale, permettendo a chiun-que nel mondo lo desideri, diascoltare, anche a distanza di mol-ti anni, tali interpretazioni in ma-niera da mantenere sempre più vi-va la nostra bella lingua e il nostrospirito più vero. Sarà poi la volta dimusiche, canzoni e stornelli popo-lari. Anche per tale iniziativa ri-chiederemo la vostra collaborazio-ne in qualità di attori, cantanti emusicisti, perché vogliamo che taliarchivi multimediali siano vera-mente l’espressione e la sintesi piùvera e spontanea della tradizionepopolare di Ferentino.

Pietro Scerrato

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Le prime monete d’argentofurono coniate a Roma dopo laguerra sostenuta contro Pirro chefinì con l’espugnazione di Taran-to, 269 a.C., e quelle di oro nellaDittatura di A. Quinto Fabio Mas-simo, dopo la battaglia di Anniba-le sul lago Trasimeno: 217 a.C.

* * *Riguardo alla lingua e ai dia-

letti originari, è da ritenere che fula favella, essendone identico ecomune il fondo dove ricavavansile parole di ciascun livello.

Questo fu semplice, giusta ilnumero delle grandi famiglie, par-tite dal gran tronco degli aborige-ni: l’uno fu Desse, l’altro Umbro,il terzo Osco, il quarto Ligure.

Il primo più puro nei montiin prossimità dei Sabini, mentre ildialetto fu una mescolanza di Si-culo, Pelasgico e Liburnico.

Sfigurato sopra ogni altrol’Osco, misto di tutti gli elementitirreni: più originario il dialettoLigure e Sabino.

E nel tempo che l’Italia Me-ridionale ammetteva tutti i dialettidella Magna Grecia, rimaserol’Osco nei Sanniti montani.

E quando le lingue con le fa-velle celtiche degli invasori dellavalle circospadana dall’un mareall’altro, con l’Umbro montano,con l’Osco sannitico; presso il La-zio si veniva formando quellaspeciale lingua che Roma reseprima italica e poi universale etrionfatrice furono le aquile roma-ne che si posarono su tutti i popo-li del mondo allora noto, che as-soggettarono al loro dominio.

Signori; da quanto sopra hoesposto, mi sembra che risulti evi-dente l’importanza dell’emigra-zione. Questa può considerarsiquale un fenomeno non solo dievoluzione sociale, ma pur ancoprovvidenziale.

Da tale fenomeno difatti ne èderivata e ne deriverà la propaga-zione del genere umano in ogniregione del globo e nello stessotempo la diffusione dei germi ci-vili, che man mano potrannocondurre ad una fratellanza uni-versale.

Rappresenta ancora un fatto-re potente di selezione naturale,poiché dalla fusione delle diverserazze, ne sorgeranno tipi ognorapiù perfetti e robusti; diversamen-te perpetuando sui medesimi ele-menti, sarebbe inevitabile la deca-denza e la generazione, nelriflesso pure che si verificherannocon maggiore intensità i vizi diatavismo.

Manoscritto di Erudizione

– segue da pag. 5

Il portale INTERNETdella Proloco: bilancio2004 ed obiettivi futuri

BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2005 Domenica 7 novembre 2004, presso la sede sociale della Pro Loco, si è svolta l’Assemblea Generale dei

soci per l’esame del Bilancio Preventivo, che è stato approvato all’unanimità dai soci presenti.

ENTRATE

• Residuo attivo al 31 dicembre 2004• Tesseramento sociale anno 2005• Contributo Comunale per apertura monumenti • Contributo Comunale per attività annuale Pro Loco • Contributo Regione Lazio Assess. Turismo/A.P.T. FR• Contributo Comunale per festeggiamenti patronali • Incasso Lotteria del 1° Maggio • Contributo Regione Lazio Assess. Turismo per Palio 2004• Contributo Comunale per manifestazioni estive• Contributo Regione Lazio Assess. Turismo per Palio 2005• Contributo Comunale per manifestazioni Natalizie e fine anno• Contributi al periodico trimestrale “Frintinu me…”• Contributi vari da Enti e privati

TOTALE ENTRATE

USCITE

• Gennaio: sabato 1, Concerto di Capodanno • Corso per guide turistiche locali in coll.ne con il Liceo Ginn. “M. Filetico”• Apertura monumenti fino alla metà di Novembre • Febbraio:Domenica 6, XVIII Edizione “Giornata dell’Anziano”• Marzo-Giugno-Settembre-Dicembre, stampa e spedizione di “Frintinu me…”• Aprile: Domenica 24, Festa Sociale e present.ne nuova Guida Turistica Ferentino• Fitto vetrina espositiva presso Terme di Fiuggi• Dal 29/4 al 02/5: Festegg.ti Patronali di S. Ambrogio in collaborazione con

l’Amministrazione Comunale– Acquisto premi Lotteria del 1° Maggio

• Maggio:Sabato 21, Palio in onore di S.Celestino – Domenica 29, “Concorso Infiorata” delCorpus Domini

• Luglio: Gara Ruzzolone e patrocinio gara ciclismo • Agosto:Manifestazioni estive in collab.ne con l’Amministrazione Comun.le

– 16, Palio in onore di S. Ambrogio (contributo Regione Lazio)• Settembre: Manifestazioni musicali giovanili • Ottobre: Mostre di pittura con giovani artisti • Novembre: Tesseramento sociale anno 2006 • Dicembre: Manifestazioni Natalizie e di fine anno, in colloborazione con

l’Amministrazione Comunale• Durante l’anno: Partecipazione a Fiere e Mostre• Canoni: Enel, Telecom, Italcogim, Internet, Nett.zza Urbana, Postali

TOTALE USCITE

5.000,0010.350,007.750,007.700,004.000,00

25.000,0010.000,0010.000,0015.000,0010.000,0010.000,004.350,00

850,00

120.000,00

1.000,00

7.800,002.200,004.200,007.500,001.300,00

25.000,008.000,00

10.000,003.800,001.300,00

15.000,0010.000,002.200,001.700,00

10.000,005.000,004.000,00

120.000,00

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Domenica 24 ottobre, pressola sede della Pro Loco di Ferenti-no, gli iscritti all’Associazione, inassemblea straordinaria, hannoeletto le cariche sociali che guide-ranno il sodalizio per il triennio

2005/2007. Il neo-eletto ConsiglioDirettivo è così composto: presi-dente Luigi Sonni; vice presidenteVincenzo Ludovici; consiglieri so-no Alessandro Affinati, EdmondoBruscoli, Vittorio Celani, FabrizioDell’Orco, Franco Marinelli, Fran-cesco Porretti e Leda Virgili; se-gretaria Tania Pennacchia; catego-ria juniores Mattia Vellucci.

Del Collegio dei Revisori deiConti fanno parte Paolo Affinati,Carlo Ceccarelli, Giocondo Cellit-

ti, Luciano Mafferri e Franco Pro. Ai Probiviri sono stati eletti

Vincenzo Celani, Filippo Cellitti,Cristian Fiorini, Franco Sugamo-sto e Arduino Zaccari.

Il presidente Luigi Sonni, nel-la prima riunione del nuovo Consi-glio Direttivo, ha voluto inviare unsaluto di ringraziamento a coloroche gli sono stati accanto nellaprecedente gestione; nel contempoha fatto gli auguri di buon lavoroai nuovi dirigenti.

Festa dellaVirgo Fidelis

Domenica 21 novembre2004, la sezione di Ferentino del-l’Associazione Nazionale dei Ca-rabinieri in congedo “M.A. a lV.M. C/re Catracchia Gaetano”,presieduta dal nostro socio V.brig. cav. Idolo Datti, ha festeg-giato la “Virgo Fidelis”, patronadell’Arma benemerita dei Carabi-nieri. La cerimonia si è svolta se-condo il seguente programma: ipartecipanti si sono riuniti pressola sede sociale; in corteo si sonoportati in piazza Matteotti pressoil monumento ai Caduti, dove èstata deposta una corona d’alloro,e poi in cattedrale per assistere al-la Santa Messa officiata dal par-roco don Luigi Di Stefano. Allacerimonia hanno partecipato ilten. Romano della Compagnia diAnagni, il maresciallo Munno,comandante la stazione CC. diFerentino, il presidente del Consi-glio Comunale Pino Iori, il mare-sciallo Munno durante la celebra-zione della Messa ha letto laPreghiera del Carabiniere.

Al termine della cerimoniareligiosa i partecipanti si sonoportati a Porciano, presso il risto-rante “da Gino” per il pranzo so-ciale a chiusura della giornata.

Dal 12 al 15novembre 2004,presso il padiglione29 della Fiera diMilano, si è svoltoil Salone Interna-zionale dell’enoga-stronomia, al qualeha partecipato, perl’Expo Sapori2004, la pasticceriadi Giovanni Batti-sti di Ferentino conuna propria realiz-zazione, il dolce“Panfrutto Ciociaro”.

Una qualificatissi-ma giuria ha proclama-to vincitore il valentepasticcere nostro con-cittadino, al quale sonostati consegnati comepremio uno spillo d’o-ro ed un attestato. Ildolce viene preparatosecondo un’antica ri-cetta composta di agru-mi, limone, arancio,aroma di cioccolato,

farina, miele e burrodelle colline ciociare, eche richiede una gior-nata di lavorazione eduna preparazione arti-gianale accurata.

La pasticceriaBattisti nell’anno 1990è stata insignita con ilPrimo Premio Nazio-nale dei pasticceri. Lapartecipazione allaFiera di Milano è statacurata dalla RegioneLazio, Assessorato al-

l’Agricoltura, equesto prelibatodolce è stato pre-sentato insieme al-le produzioni agri-cole e alimentaridell’intero territoriolaziale; tra gli altriprodotti espostispiccavano anche ilvino, l’olio, i salu-mi, formaggi, mar-mellate, miele edanche tartufi.

L’assessore re-gionale on. AntonelloIannarilli ha così di-chiarato “la partecipa-zione all’Expo Saporidi Milano è una tap-pa di un percorso av-viato da tempo in cam-po promozionale epubblicitario per la co-noscenza in Italia e al-l’estero della produ-zione enogastronomicaed agroalimentare delLazio”.

1° Premio al “Panfrutto ciociaro”

Riconfermati il presidente ed il vice alla Pro Loco di Ferentino

Page 7: Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

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Secondo nastro celeste in casa di Emiliano Di Marco eAnna Maria Cantagallo; è arrivato infatti MATTIA per la in-finita gioia dei raggianti genitori e del fratellino Gabriele, chesarà anche il suo futuro compagno di giochi.

Oltre per i genitori, gioia anche per i nonni, nostri sociFranco Di Marco e Lidia Isopi, Giancarlo Cantagallo e AnnaAntonellis.

A tutti vanno le felicitazioni della Pro Loco e della Dire-zione di “Frintinu me…”, che danno anche un caldo benvenu-to tra di noi al piccolo Mattia.

* * *Nastro rosa in casa di Luigi Zaccari e Federica Micheli, è

nata la piccola GIULIA.All’infinita felicità dei genitori si è aggiunta quella parti-

colare dei nonni, della nostra iscritta Angela Principali e Al-berto Zaccari, di Rita e Antonio Micheli, e delle cuginette Ce-cilia e Ludovica. Ai felicissimi genitori e nonni giungano lefelicitazioni della nostra associazione, mentre alla piccolaGiulia va il benvenuto tra di noi.

NozzeDomenica 26 settembre 2004, nello splendido Duomo romani-

co di Ferentino dedicato ai fratelli SS. Giovanni e Paolo, i reveren-di nostri soci, don Nino Di Stefano, don Luigi Di Stefano e don Fa-bio Fanisio hanno unito nel sacro vincolo del matrimonio SimonaCELANI e Domenico DI TOMASSI.

Testimoni delle nozze sono stati: Roberta Celani e SilviaDi To-massi per la sposa, Michele Schietroma e Pietro Ciuffarella per losposo.

La sposa è figlia di Mario e Pasqua Cafolla, mentre i genitoridello sposo sono Augusto e Giuseppina Di Stefano, nostra iscritta.

La Pro Loco e la direzione di “Frintinu me…” inviano alla cop-pia un augurio di una felice vita matrimoniale ed ai loro genitori vi-vissimi rallegramenti.

Nozze d ’OroIl 24 novembre 2004, il nostro iscritto Carlo MONOSCALCO

e Giuseppina INCELLI, circondati dai figli, Gianni e Annarita, dainipoti, parenti e amici, hanno festeggiato il 50° anniversario della lo-ro unione matrimoniale. La Pro Loco e la direzione di “Frintinume…” inviano a Carlo e Giuseppina infinite felicitazioni e l’auguriodi un cammino ancora lungo di ogni bene.

* * * 4 dicembre 1954 – 3 dicembre 2004

Nella chiesa parrocchiale di Sant’Agata di Ferentino, i coniugiVincenzo POLLETTA e Silvana ODDI, hanno festeggiato il 50°

anniversario del lorofelice matrimonio.

Il parroco donRocco Gigliola ha ce-lebrato la Messa; cometestimoni di questa ri-confermata unione so-no stati i figli Valenti-no, Anna Rita,Giancarlo e Egidio;hanno inoltre fatto da

corona ai festeggiati, i nipoti, il fratello dello sposo, Albino e le so-relle della sposa, Giuseppina e Maria.

Lauree

Presso la L.U.M.S.A. (Libera Università SS. Maria Assunta) diRoma, nella facoltà di Giurisprudenza, si è brillantemente laureato,con il voto 106/110, Mario CELLITTI di 23 anni.

Il giovane ha discusso la tesi di laurea sperimentale sulle rela-zioni internazionali e studi diplomatici dal titolo: “Dino Grandi, Mi-nistro degli Esteri (1929–1932)”. Relatore il prorettore, nonché pre-sidente del corso di laurea in Scienze Politiche, chiar.mo prof.Giuseppe Ignesti, correlatrice la chiar.ma prof.ssa Gabriella Giusti.

Vivissime congratulazioni al neo dottore da parte dei genitori.Biagio e Gioia Polletta, nostra iscritta, dalla sorella Chiara, dai non-ni, dagli zii, dai cugini e dalla fidanzata Alessandra; a tutte queste fe-licitazioni si uniscono anche quella della Pro Loco e della direzionedi “Frintinu me…”.

* * *Presso l’Università “La Sapienza” di Roma si è laureato con il

voto 110 e lode, il giovane Enrico MORICONI, figlio di Piero e diRoberta Alporone.

Il neo laureato ha discusso la tesi “Utilizzo del ‘Goretex’ nellachirurgia ricostruttiva dell’orecchio medio”, relatore il chiar.moprof. Roberto Filino, correlatore il prof. G.A. Bertoli.

Alle felicitazioni dei genitori ci sono state quelle particolari del-la nonna Gilda Giovannini, nostra iscritta, di Ida Alparone e del fra-tello Marco. Anche la nostra associazione si complimenta felicemen-te con il ne dottore Enrico.

* * *Presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, si è lau-

reata con il massimo dei voti e la lode accademica Roberta SCHIE-TROMA, discutendo la tesi: “Rischio biologico nei laboratori” conil chiar.mo professor G.M. Grasso, ricevendo il dottorato in :“Tecni-che della prevenzione dell’ambiente e dei luoghi di lavoro”.

Il padre Mario, sostenitore di questo periodico, la madre Danie-la Gobbo, la sorella Diana, Fabrizio e le nonne hanno festeggiato laneo laureata. Anche la nostra Associazione si unisce con le felicita-zioni a Roberta.

* * *Presso l’Università di “Tor Vergata” in Roma, si è brillantemen-

te laureato in Economia Aziendale con tesi sperimentale in Economiae Gestione delle Imprese, Marco VALERI con votazione 107/110.Questa la sua tesi: “Complessità, dinamiche cognitive e agire strate-gico delle imprese. Un’indagine empirica sull’apprendimento nel-l’impresa. Il caso ACEA”. Relatrice la prof.ssa Paola Paniccia, corre-latori i proff.ri Roberto Cafferata e Sergio Cherubini.

Al neo laureato, oltre ai festeggiamenti dei genitori, Alberto eGiuliana Savelloni, ci sono stati anche da parte delle nonne, RosaPiccirilli e Maria Marinelli, sostenitrice di questo periodico.

Anche da parte della Pro Loco giungano i rallegramenti al gio-vane Marco.

* * *Presso l’Università di Cassino, si è laureata in Economia e Com-

mercio, la nostra iscritta, già dirigente e collaboratrice Simona DEL-LE CHIAIE. La sua tesi è stata: “Sistemi di reportistica dei costi dimagazzino”, relatore il prof. Domenico Pimpinella, correlatore ilprof. Vincenzo Formisano. Si sono felicemente complimentati con laneo dottoressa, il padre Guglielmo, nostro socio e la madre FelisaCellitti.

Anche la Pro Loco e la direzione di “Frintinu me…”, insiemeagli ex e nuovi dirigenti dell’associazione, inviano tantissimi auguri efelicitazioni a Simona.

REPORTERdel futuro

La giovane liceale ferentinateGiulia SCERRATO si è aggiudi-cata il concorso nazionale “Repor-ter del futuro” promosso dal Cor-riere della Sera per il migliorarticolo inerente le “professionidel futuro” cui hanno partecipatomigliaia di ragazzi in tutta Italia.

Come premio è stata invitata asvolgere uno stage giornalisticopresso la redazione di via Solferi-no a Milano partecipando come in-viata speciale del Corriere alla ras-segna Futurshow 3004.

Ha avuto così modo di entrarein contatto con personaggi famosiquali Bill Gates, Sarah Michelle,Gellar, Enrico Mentana, CarloRecalcati, Valter Nudo e di poterpubblicare vari articoli sul Corrie-re della Sera On-Line.

Giulia non è nuova a tali per-formance in quanto già nei mesiscorsi alcuni suoi articoli eranostati pubblicati sull’edizione inter-net del giornale La Repubblicanella sezione nazionale.

Auguriamo quindi alla nostrabella e brava giornalista di conti-nuare con successo sulla strada giàcosì brillantemente intrapresa.

Concerto in onore

di SANTA CECILIAEnnesimo successo della bandamusicale “Città di Ferentino”

Sabato 27 novembre presso la chiesa abbaziale di S. Maria Mag-giore si è svolto il consueto concerto di S. Cecilia che ormai da anniil complesso bandistico cittadino organizza per ricordare la martirepatrona della musica e dei musicisti.

Il lavoro degli oltre 40 componenti del complesso diretto dal M°Tonino Ciammaruconi è stato largamente ripagato dalla numerosa af-fluenza di pubblico che ha enormemente gradito il programma musi-cale presentato per l’occasione. I brani inseriti nel programma sonostati la chiave di lettura del concerto, si è passati da lavori “classici”come “Un americano a Parigi” di G. Gershwin e “Cats” di A.L.Webber a composizioni tratte dal repertorio originale per banda deipiù attivi compositori del settore come J. De Haan, J. Swearingen eK. Vlak. I molteplici applausi ricevuti hanno dato luogo ad un bisspettacolare che ha visto protagonista il giovane percussionista Fa-brizio Bartolini in un brano per xilofono e banda.

La banda musicale “Città di Ferentino” sta diventando, se pur trale mille difficoltà del paese, una sempre più concreta realtà sia so-ciale che musicale. L’augurio della cittadinanza va al complesso e alM° Ciammaruconi per gli impegni futuri tra cui spiccano il concertodi natale per la stagione sinfonica del teatro comunale di Fiuggi e ilconcorso internazionale “Flicorno d’oro” di Riva del Garda dal 19 al23 marzo, dove la banda musicale “Città di Ferentino” difenderà i co-lori della nostra città tra gli oltre 60 complessi partecipanti da tutto ilmondo.

Natalu

Pur’i nottu cu ‘sta lunai ccu ttutta chesta nevu,Gesù bbegli, ‘nte’ furtuna,chistu munnu è troppu grevu.

Cu gli vovu i gli asunegli, gli utrucari i la capanna, si nu poru Bambinegli…che ttu fa la ninna nanna?.

Ninna nanna, bbegli figli,stattu zittu cu ssu piantu…quanta gentu cu rusbigli…dormi, dormi, bonu i ssantu!

I… quant’anni so’ cu nnascituttu nnudu fra la paglia,cu lu friddu i ssenza fasci tra la famu i la canaglia.

Chigli ricchi pu’ Natalu so’ più ricchi, Benu me’,gli purettu sta più malu, Bambinegli, lu sacc’e’.

Su, nu’ ‘mpiagni, stattu zittu, tu rusbigli troppa gentu c’agli bocchi pensa schittui ssu scorda chi ‘nte’ gnentu…

Stattu zittu, su, nu’ ‘npiagni puru tu si nu puregli, …puru ‘ncima a Sangiuvagni si nu poru Bambinegli.

1918Felice Cupini

Page 8: Finito di stampare Dicembre 2004 Riflessioni in chiusura

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La Pro Loco ringrazia La Pro Loco porge un vivo ringraziamento alle sottoelen-

cate persone che, nell’occasione della pubblicazione del nume-ro scorso di questo giornale, hanno inviato all’Associazionecospicui contributi di denaro, intendendo con ciò il loro plau-so per tale iniziativa.

Come eravamo . . .

Addesse Giuseppe – Ferentino

Anonima di Viale Marconi

Anonimo da Via Costa Bianchina

Arduini Enzo – Germania

Bartolomucci Carlo – Ferentino

Bastoni Giuseppina – Roma

Biancato Ettore – Ferentino

Bottini Angelo – Bedford, G.B.

Caliciotti Licinio – Rieti

Cappelletti Angelo – Solbiate

Casali Luigi – Ferentino

Cellitti Giuseppe – South Orange, N.J. USA

Cianferra Franca – Ferentino

Ciuffarella Ambrogio – Ferentino

Ciuffarella Caterina – Ferentino

Ciuffarella Giancarlo – Milano

Collalti Maria Teresa – Frosinone

Consoli Guerrino – Alghero

De Angelis Sergio – Campotosto

De Carolis Luigino – Ferentino

Di Cicco Angelantonia – Ferentino

Di Grazia Giovanni – Roma

Di Tommasi Antonio – Latina

Di Tommasi Bice – Ferentino

Di Torrice Anna – Ferentino

Di Torrice Guido – Noth Brunswick N.J. USA

Di Torrice Luciano – Ferentino

Forlivesi Aurelio – Ferentino

Giordani Filippo – Ferentino

Giovannetti Tiziana – Roma

Impresa Edile Segneri – Ferentino

Isopi Mario – Ferentino

Liberati Adele – Ferentino

Lucia Umberto – Mahopac, N.Y. USA (per 2003)

Magliocchetti Salvatore – Ferentino

Maliziola Chiarina – Catania

Marocco Ann – Commerce TWP, Mi. USA

(per 2003/04)

Martini Basilio – Ferentino

Menenti Lolli-Ghetti Carla – Forio d’Ischia

Palombo Franco – Roma

Pannese De Santis Chiara – G.B.

Paris Franca – Ferentino

Pennacchia Antonio – Baltimora ML. USA

Pennacchia Dominik – Princeton, N.J. USA

Pennacchia Patricia – Princeton N.J. USA

Pennacchia Rina – Annapolis Maryland, USA

Poce Gio Batta – Ferentino

Polletta Vincenzo – Ferentino

Pro Vincenzo – S. Giovanni Incarico

Reali Luigi – Curitiba, Brasile

Santoro Emo – Roma

Savelloni Marinelli Maria – Ferentino

Schietroma Francesco – Ferentino

Schietroma Mario – Ferentino

Tiribocchi Aurelio – Roma

Valeri Dora – Bracciano

Virgili Maria Pia – Roma

Volponi Paolo – Livorno

Zavi Caliciotti Antonella – Ferentino

10,00

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1957 – GITA A TIVOLI CLASSE V elementare, al centro l’insegnante Ernesto Pompeo

Sabato 28 agosto, presso l’o-spedale di Frosinone è decedutoGino PARIS di 77 anni. Alla mo-glie Igina Pro, ai figli, Franca so-stenitrice di questo periodico,Amalia, Gianni, ai nipoti e parenti,la nostra associazione invia sentirecondoglianze.

Negli USA, a Caledonia, N.Y.,il giorno 9 settembre scorso, all’e-tà di 71 anni è deceduto il nostroconcittadino e sostenitore di que-sto periodico Franco RIGGI.

Alla moglie Francesca Greco,ai figli, Vittoria, Franco e Rosama-ria, al fratello Glauco, ai nipoti eparenti tutti giungano le condo-glianze della nostra associazione.

Venerdì 8 ottobre, presso ilPoliclinico Umberto I di Roma, siè spento all’età di 76 anni, RoccoTOLLIS, poeta dialettale di Sora,

autore di pub-blicazioni esempre impe-gnato nellavalorizzazio-ne e salva-guardia delv e r n a c o l odella sua cit-

tà. Da molti anni l’amico Roccoera un assiduo frequentatore degliincontri dialettali ciociari organiz-zati dalla nostra associazione.

La sua scomparsa ha lasciatoun vuoto nella dirigenza della ProLoco di Ferentino e fra tutti gliamici poeti che lo hanno conosciu-to, apprezzato e stimato, per la suaspiccata personalità poetica fatta distile e contenuti.

Alla moglie Liliana Biganzolie alla famiglia giungano le sentitecondoglianze della nostra associa-zione e della direzione di “Frintinume…”.

Martedì 2 novembre scorso èprematuramente scomparso all’etàdi 43 anni, l’ing. Americo TE-STA. Alla moglie Roberta Rossi-gnoli, nostra iscritta, ai figli Gio-vanni e Elena, alla madre AnnaCiotti, al fratello Roberto, ai fami-liari e parenti tutti giungano le sen-tite condoglianze della Pro Loco e

della Direzione di “Frintinume…”.

Il giorno 2 novembre 2004 èdeceduto Domenico CANTA-GALLO di 75 anni.

Al fratello Carlo, nostro socio,alla sorella Giovanna, ai nipoti eparenti giungano le condoglianzedella nostra associazione.

La Pro Loco e la direzione di“Frintinu me…”, partecipano lascomparsa del socio sostenitoreAverardo LEONI di 86 anni, av-venuta il giorno 2 novembre 2004.

Alla moglie Gina Capuani, aifigli Luciano e Carlo, alle nuore, ainipoti e parenti tutti, la nostra asso-ciazione formula sentite condo-glianze.

A Padova, dove risiedeva datempo, è deceduto giovedì 4 no-vembre 2004 il nostro concittadinoGiuseppe PODAGROSI, dipen-

dente comunale in pensione esostenitore di questo nostro perio-dico.

Alla moglie Nair Minotti, allafiglia Luisa, alla sorella Tilde, aiparenti e familiari tutti giungano lesentite condoglianze della nostraassociazione.

Sabato 6 novembre scorso, al-l’età di 89 anni è scomparsa MariaMUSA, vedova Antonucci.

Alle figlie Anna, Benita, no-stra iscritta, a Felicia, ai generi, ainipoti, pronipoti e parenti tuttigiungano sentire condoglianze del-la nostra associazione.

Martedì 16 novembre 2004 èdeceduta all’età di 61 ani MariaPia CAMPAGIORNI in Casali.

Al marito Luigi nostro socio,alla sorella Anna, ai parenti tuttigiungano le sentite condoglianzedella Pro Loco e della direzione di“Frintinu me…”.

COMUNE DI FERENTINO

ASSOCIAZIONE PRO LOCO

“Natale 2004”Martedì 21 dicembre

ore 19,oo – Chiesa abbaziale di S. Maria MaggioreConcerto Gospel “EARL BYNUM & AS WE ARE”

Venerdì 24 dicembreore 10.3o – Centro storico:

“GLI ZAMPOGNARI & BABBO NATALE

Martedì 28 dicembre ore 18,oo – Aula Consiliare:

“SERATA DIALETTALE CIOCIARA”

Sabato 1 gennaio 2005 ore 19,oo – Chiesa abbaziale di S. Maria Maggiore:

“CONCERTO DI CAPODANNO”eseguito dalla Banda Musicale “Città di Ferentino”

diretto dal M° T. Ciammaruconi

Mercoledì 5 gennaio ore 16,oo e Giovedì 6 gennaio ore 10.30 – Centro storico: ASPETTANDO LA BEFANA