10
10. Terzo Principio della Dinamica Fisica Generale A http://campus.cib.unibo.it/2430/ October 21, 2010 Principio di Azione e Reazione Ogni volta che il corpo A esercita una forza sul corpo B, il corpo B esercita una forza sul corpo A: Vettorialmente opposta: Stessa intensità (norma); Stessa direzione; Verso opposto. Con la stessa retta di azione. Principio di azione e reazione o terzo principio. • Esempi: Rinculo di una pistola. Barca a remi (si muove spingendo indietro l’acqua con i remi). Autoveicoli (si muovono spingendo indietro la strada mediante la forza di attrito). Aerei (si muovono spingendo indietro l’aria). A B F B A F AB 2 Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (II) Le forze tra i corpi sono interazioni che si presentano sempre a coppie: Non esistono forze “unidirezionali”. Due forze accoppiate per il III principio (“azione” e “reazione”): Sono sempre forze dello stesso tipo; Sono entrambe forze gravitazionali, oppure entrambe forze di attrito, ecc. Si esercitano sempre su corpi diversi; Per questo motivo non si equilibrano l’una con l’altra: Si possono equilibrare tra loro soltanto due forze applicate allo stesso corpo. Se l’“azione” è la forza di gravità che la Terra esercita sul pallone, la “reazione” è la forza di gravità che il pallone esercita sulla Terra: Non la forza che la mano esercita sul pallone! 3 Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) Sebbene azione e reazione abbiano la stessa intensità non è detto che le 2 accelerazioni siano uguali in norma: Il corpo di massa maggiore ha un’accelerazione minore, per il II principio. L’accelerazione di un pallone in caduta libera verso la Terra è assai minore dell’accelerazione della Terra verso il pallone Il III principio non vale per le forze inerziali: Verso quale corpo dovrebbe essere esercitata la reazione? 4 Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

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10. Terzo Principio della Dinamica

Fisica Generale A

http://campus.cib.unibo.it/2430/

October 21, 2010

Principio di Azione e Reazione

• Ogni volta che il corpo A esercita una forza sul corpo B, il corpo B esercita una forza sul corpo A: – Vettorialmente opposta:

• Stessa intensità (norma); • Stessa direzione; • Verso opposto.

– Con la stessa retta di azione.

• Principio di azione e reazione o terzo principio. • Esempi:

– Rinculo di una pistola. – Barca a remi (si muove spingendo indietro l’acqua con

i remi). – Autoveicoli (si muovono spingendo indietro la strada

mediante la forza di attrito). – Aerei (si muovono spingendo indietro l’aria). A

B

FB A

FA B

2Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Principio di Azione e Reazione (II)

• Le forze tra i corpi sono interazioni che si presentano sempre a coppie: – Non esistono forze “unidirezionali”.

• Due forze accoppiate per il III principio (“azione” e “reazione”): – Sono sempre forze dello stesso tipo;

• Sono entrambe forze gravitazionali, oppure entrambe forze di attrito, ecc.

– Si esercitano sempre su corpi diversi; – Per questo motivo non si equilibrano l’una con l’altra:

• Si possono equilibrare tra loro soltanto due forze applicate allo stesso corpo.

• Se l’“azione” è la forza di gravità che la Terra esercita sul pallone, la “reazione” è la forza di gravità che il pallone esercita sulla Terra: – Non la forza che la mano esercita sul pallone!

3Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Principio di Azione e Reazione (III)

• Sebbene azione e reazione abbiano la stessa intensità non è detto che le 2 accelerazioni siano uguali in norma: – Il corpo di massa maggiore ha un’accelerazione minore, per il II

principio.

– L’accelerazione di un pallone in caduta libera verso la Terra è assai minore dell’accelerazione della Terra verso il pallone

• Il III principio non vale per le forze inerziali: – Verso quale corpo dovrebbe essere esercitata la reazione?

4Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Page 2: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Forze Interne

• Forze interne: forze di interazione esercitate da una parte del sistema meccanico in studio su di un’altra parte dello stesso sistema.

• Per il principio di azione e reazione esse sono a due a due opposte, con la medesima retta d’azione.

• Costituiscono, a due a due, coppie di braccio nullo. Segue che:

• Questa è una diversa formulazione del III principio della dinamica (oltre al principio di azione e reazione).

Ri( )= 0

Mi( )O( )= 0 O

(III Principio della Dinamica)

FA C

A

B

FB A

FA B

FB C

CFC A

FC B

5Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Forze Interne (II)

• Quanto detto non vale per le forze esterne.

– Alcune forze esterne possono essere di origine inerziale.

– Si considerano le forze che corpi esterni esercitano sul nostro sistema ma non le forze che il nostro sistema esercita sui corpi esterni.

• Se la risultante e il momento risultante delle forze esterne sono entrambi nulli, si dice che il sistema è isolato:

• Non sempre, tuttavia, i sistemi sono isolati.

Re( )= 0

Me( )O( )= 0 O

sistema isolato

6Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Equazioni Cardinali della Dinamica

• Partendo dalla definizione di Quantità di Moto e di Momento Angolare (o Momento della Quantità di Moto):

derivando rispetto al tempo si ottiene:

dove vO è la velocità del centro di riduzione.

Q = mivi

i=1

n

KO( )= P

iO( ) m

ivi

i=1

n

Q = miai

i=1

n

KO( )= v

ivO( ) m

ivi

i=1

n

+ PiO( ) m

iai

i=1

n

Momento Angolare o Momento della Quantità di Moto

Quantità di Moto

7Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

KO( ) entra

nel foglio

v

H

P

O

b

u

P O

Equazioni Cardinali della Dinamica (II)

• Sfruttando il II principio della dinamica si ha:

Q = miai

i=1

n

= Fi

i=1

n

=R

KO( )= v

ivO( ) m

ivi

i=1

n

+ PiO( ) m

iai

i=1

n

=

= vimivi

0i=1

n

vO

mivi

i=1

n

+ PiO( ) m

iai

i=1

n

=

= vO

mivi

i=1

n

+ PiO( ) F

i=

i=1

n

= vOQ + M

O( )

8Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Page 3: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Equazioni Cardinali della Dinamica (III)

• Separando le forze esterne dalle forze interne:

• Scelto un centro di riduzione fisso o in moto con velocità parallela a Q, la seconda diviene:

Q = Ri( )+R

e( )=R

e( )

KO( )= v

OQ + M

i( )O( )

+ Me( )O( )= v

OQ + M

e( )O( )

Q =Re( )

KO( )= v

OQ + M

e( )O( ) (Equazioni Cardinali della Dinamica)

KO( )= M

e( )O( )

9Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

(centro di riduzione fisso o in moto con velocità parallela a Q)

Principi di Conservazione della Quantità di

Moto e del Momento Angolare

• Se la risultante delle forze esterne è nulla, si conserva (cioè rimane costante nel tempo) la quantità di moto:

• Se il momento risultante delle forze esterne rispetto a un centro di riduzione O (fisso) è nullo, si conserva il momento angolare rispetto a O:

• Se il sistema è isolato si conservano sia la quantità di moto, sia il momento angolare:

Me( )O( )= 0 K

O( )cost

Re( )= 0 Q cost

Re( )= 0

Me( )= 0

Q cost

K cost

(principio di conservazione del momento angolare)

(principio di conservazione della quantità di moto)

10Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Centro di Massa

G O =1

MP O( )dm

V

=1

MP( ) P O( )dV

V

M = d m

V

= P( )dV

V

= massa totale

• Dato un sistema meccanico costituito da n punti materiali di posizione P

i e massa m

i, si chiama Centro di Massa del

sistema il punto G definito da:

• Se il sistema è un continuo di massa totale M, volume V e densità (P) funzione della posizione, la posizione del centro di massa si scrive, essendo :

M = mi

i=1

n

= massa totale

11Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

G O =1

MmiPiO( )

i=1

n

dm = dV

G

O

P1

P2

P3

P4

G O

Centro di Massa (II)

• In coordinate cartesiane:

• Il centro di massa è la media pesata delle coordinate, dove la massa (la densità) svolge il ruolo di peso statistico

xG=

1

Mm

ix

i

i=1

n

yG=

1

Mm

iy

i

i=1

n

zG=

1

Mm

iz

i

i=1

n

xG=1

Mx, y, z( )x d x d y d z

V

yG=1

Mx, y, z( ) y d x d y d z

V

zG=1

Mx, y, z( ) z d x d y d z

V

12Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Page 4: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Centro di Massa e Centro di Gravità

• Se il sistema non è spazialmente troppo esteso ( è uniforme su tutto il sistema), allora il centro di massa coincide con il centro di gravità (o baricentro).

• Infatti il centro di gravità B è il punto di applicazione della risultante delle forze di gravità agenti sulle parti del sistema e, se esse sono parallele, si ha, come abbiamo visto:

g

B O =1

RFiPiO( )

i=1

n

=1

Mgmig P

iO( )

i=1

n

=

=1

Mgg m

iPiO( )

i=1

n

=1

MmiPiO( )

i=1

n

= G O

13Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Proprietà del Centro di Massa

• Dalla definizione di centro di massa:

derivando rispetto al tempo, con O fisso, si ha:

• La quantità di moto di un sistema meccanico qualsiasi è sempre uguale al prodotto della massa totale per la velocità del centro di massa.

G O =1

MmiPiO( )

i=1

n

vG=

1

Mm

iv

i

i=1

n

=Q

M

Q = M vG

14Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Proprietà del Centro di Massa (II)

• Scegliendo il centro di massa come centro di riduzione, poiché:

la seconda equazione cardinale della dinamica si scrive:

• Nei problemi, se non c’è un asse di rotazione fisso (vincolo) spesso conviene valutare i momenti rispetto a G.

Q = M vG

vGQ v

GQ = 0

KG( )= v

GQ + M

e( )G( )= M

e( )G( )

15Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Proprietà del Centro di Massa (III)

• Dal precedente risultato:

derivando rispetto al tempo, si ha:

• Per la I equazione cardinale della dinamica si ha anche:

dunque, in conclusione:

• Il centro di massa di un sistema meccanico si muove come se fosse un punto materiale con la massa dell’intero sistema, sottoposto a tutte le forze esterne che agiscono sul sistema.

Q = M v

G

Q = M aG

Q = Re( )

R

e( )= M a

G(Teorema del Moto del Centro di Massa)

16Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Page 5: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Proprietà del Centro di Massa (IV)

• Il concetto di punto materiale è applicabile a qualunque corpo, purché ci si limiti a studiare il moto del centro di massa.

• Nella studio della dinamica dei sistemi, le considerazioni nuove riguardano la II equazione cardinale, perché per la I si possono ripetere le considerazioni fatte per il punto materiale, per esempio: .

• Le sole forze interne possono modificare lo stato di moto di tutto il sistema meccanico ma non del suo centro di massa.

Re( )= 0 v

Gcost

17Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Conseguenze delle Equazioni Cardinali

della Dinamica

• In un SdR inerziale e trascurando l’effetto della presenza degli altri pianeti, la quantità di moto di un pianeta non si conserva nel moto del pianeta attorno al Sole :

• Infatti è la quantità totale di moto di un sistema meccanico composto dal solo pianeta. Per tale sistema la forza di gravità esercitata dal Sole è la sola forza esterna. Per la I equazione cardinale

#

QPcost

QP=R

e( )= F

g0 Q

Pcost

PQ

18Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

P

S

Sistema meccanico costituito dal solo Pianeta

Forza di gravità esercitata dal Sole sulla Terra (esterna)

Conseguenze delle Equazioni Cardinali

della Dinamica (II)

• In un SdR inerziale e trascurando l’effetto della presenza degli altri pianeti, la somma delle quantità di moto di un pianeta e del Sole si conserva nel moto del pianeta attorno al sole :

• Infatti è la quantità totale di moto di un sistema meccanico composto da Pianeta + Sole. Per tale sistema la forza di gravità esercitata dal Sole è una forza interna, mentre sono assenti forze esterne (perché il SdR è inerziale e l’effetto della presenza degli altri pianeti è trascurata). Per la I equazione cardinale della dinamica:

#

QP+Q

Scost

QP+Q

S=R

e( )= 0 Q

P+Q

Scost

P SQ Q+

19Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Sistema meccanico costituito da Pianeta + Sole

Forza di gravità esercitata dal Sole sulla Terra (interna)

P

S

Forza di gravità esercitata dalla Terra sul Sole (interna)

Conseguenze delle Equazioni Cardinali

della Dinamica (III)

• Dai 2 risultati precedenti si ha:

• La quantità di moto del Sole non è costante, dunque il Sole si muove con accelerazione non nulla in un SdR inerziale. Come si muove dunque il Sole?

• Per il teorema del moto del centro di massa, .

• Se il SdR è inerziale e l’effetto della presenza degli altri pianeti è trascurato, allora sono assenti forze esterne ( ), dunque e il centro di massa G del sistema Pianeta + Sole o è in quiete oppure si muove di moto rettilineo uniforme.

• Se scegliamo il SdR inerziale in cui G è in quiete, il Sole compierà una piccola traiettoria ellittica con un fuoco in G.

QP+Q

Scost

QPcost

QScost

Re( )= M a

G

P

S

G

20Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Re( )= 0 a

G= 0

Page 6: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Conseguenze delle Equazioni Cardinali

della Dinamica (IV)

• In un SdR inerziale e trascurando l’effetto della presenza degli altri pianeti, il momento angolare di un pianeta rispetto a un centro di riduzione arbitrario non si conserva nel moto del pianeta attorno al Sole;

• In un SdR inerziale e trascurando l’effetto della presenza degli altri pianeti, il momento angolare di un pianeta rispetto al centro del Sole si conserva nel moto del pianeta attorno al Sole:

KP

O( )0

KP

S( )= 0

KP

O( )cost

KP

S( )cost

21Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

P

S

O

Fg

Sistema meccanico costituito dal solo Pianeta

Forza di gravità esercitata dal Sole sulla Terra (esterna)

Conseguenze delle Equazioni Cardinali

della Dinamica (V)

• Infatti sono i momenti angolari totali di un sistema meccanico composto dal solo pianeta.

• In un SdR inerziale e trascurando l’effetto della presenza degli altri pianeti la sola forza esterna è l’attrazione gravitazionale del Sole.

• La II equazione cardinale della dinamica si scrive:

KP

O( )= v

OQP+ M

e( )O( )

KP

S( )= v

SQP+ M

e( )S( )

KP

O( ) e K

P

S( )

22Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

P

S

O

Fg

Sistema meccanico costituito dal solo Pianeta

Forza di gravità esercitata dal Sole sulla Terra (esterna)

Conseguenze delle Equazioni Cardinali

della Dinamica (VI)

• Nel SdR inerziale con origine nel centro di massa G del sistema Sole-pianeta si ha (v. trasparenza 20):

• Inoltre, essendo , si ha:

dunque:

#

QP+Q

S= Q

tot= M

totvG= m

P+ m

S( )vG0

= 0 QP= Q

S

QP= Q

S= m

SvS

vSQP

vSQP= 0

P S Fg

P S( ) Fg= 0

KP

O( )= v

OQP+ M

e( )O( )= v

OQP+ P O( ) F

g0

KP

S( )= v

SQP+ M

e( )S( )= v

SQP

0

+ P S( ) Fg

0

= 0

23Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

P

S

O

Fg

Sistema meccanico costituito dal solo Pianeta

Forza di gravità esercitata dal Sole sulla Terra (esterna)

Conseguenze delle Equazioni Cardinali

della Dinamica (VII)

• II legge di Keplero:

la II legge di Keplero è una conseguenza della conservazione del momento angolare.

• Le orbite dei pianeti giacciono su di un piano. Infatti:

segue che vettore posizionale e velocità si trovano sempre su un piano perpendicolare al vettore momento angolare che è costante.

AP

S( )=1

2P S( ) v

KP

S( )= P S( ) mv

AP

S( )=1

2mKP S( )

KP

S( )cost A

P

S( )cost

KP

S( )= P S( ) mv cost

24Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Page 7: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Momento Angolare dei Corpi Rigidi: Corpo

che Ruota attorno a un Asse Fisso

• Scegliendo il centro di riduzione O sull’asse u, la formula fondamentale della cinematica dei corpi rigidi si scrive:

per cui il momento angolare si scrive:

• Se è l’angolo che misura la rotazione del corpo rigido:

vi= v

O

0

+ PiO( ) = P

iO( )

KO( )= P

iO( ) m

ivi

i=1

n

= PiO( ) m

iPiO( )

vi

i=1

n

=

= miPiO( ) P

iO( )

i=1

n

= u

25Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiO

P

i

O

u

Momento Angolare dei Corpi Rigidi: Corpo

che Ruota attorno a un Asse Fisso (II)

• Si ha:

• Il momento angolare assiale rispetto a u si scrive:

KO( )= m

iPiO( ) u P

iO( )

i=1

n

Ku( )= K

O( )i u = u i m

iPiO( ) u P

iO( )

i=1

n

=

= miu i P

iO( ) u P

iO( )

i=1

n

=

= miu P

iO( )i u P

iO( )

i=1

n

=

= miu P

iO( )

2

i=1

n

26Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiO

P

i

O

u

Momento Angolare dei Corpi Rigidi: Corpo

che Ruota attorno a un Asse Fisso (III)

• Posto:

dove ri è la distanza di P

i dalla retta u, si ha:

• Il momento angolare assiale è il prodotto del momento di inerzia per il modulo della velocità angolare.

• Si tratta di un’equazione scalare avente forma analoga a: . Il ruolo del momento di inerzia per le rotazioni è analogo a quello della massa per le traslazioni.

Iu= m

iu P

iO( )

2

i=1

n

= miri

2

i=1

n

(Momento di Inerzia rispetto all’asse u)

Ku( )= I

u

Q = mv

27Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiO

P

i

O

u

r

i

Momento Angolare dei Corpi Rigidi: Corpo che

Rototrasla con Asse Parallelo a Se Stesso

• Scegliendo il centro di massa G come centro di riduzione, la formula fondamentale della cinematica dei corpi rigidi si scrive:

e il momento angolare si scrive:

vi= v

G+ P

iG( )

KG( )= P

iG( ) m

ivi

i=1

n

=

= PiG( ) m

ivG+ P

iG( )

i=1

n

=

= miPiG( ) v

G+ P

iG( )

i=1

n

=

= miPiG( ) vG

i=1

n

+ miPiG( ) P

iG( )

i=1

n

28Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiG

P

i

G

u

r

i

vG

P

i

G

u

r

i

vG

Page 8: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Momento Angolare dei Corpi Rigidi: Corpo che

Rototrasla con Asse Parallelo a Se Stesso (II)

• Poiché:

il momento angolare si scrive:

• Il momento angolare di un corpo rigido rispetto al centro di massa G non dipende da v

G ma soltanto da (la parte

traslatoria del moto non ha influenza sul momento angolare).

• Se è l’angolo che misura la rotazione del corpo rigido:

= u

G O =

miPiO( )

i=1

n

mi

i=1

nmiPiG( )

i=1

n

= G G( ) mi

i=1

n

= 0

KG( )= m

iPiG( ) P

iG( )

i=1

n

29Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiG

P

i

G

u

r

i

vG

KG( )= m

iPiG( ) vG

i=1

n

+

+ miPiG( ) P

iG( )

i=1

n

Momento Angolare dei Corpi Rigidi: Corpo che

Rototrasla con Asse Parallelo a Se Stesso (III)

• Si ha:

• Il momento assiale rispetto a un asse u passante per il centro di massa si scrive:

KG( )= m

iPiG( ) u P

iG( )

i=1

n

Ku( )= K

G( )i u = u i m

iPiG( ) u P

iG( )

i=1

n

=

= miu i P

iG( ) u P

iG( )

i=1

n

=

= miu P

iG( )i u P

iG( )

i=1

n

=

= miu P

iG( )

2

i=1

n

30Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiG

P

i

G

u

r

i

vG

Momento Angolare dei Corpi Rigidi: Corpo che

Rototrasla con Asse Parallelo a Se Stesso (IV)

• Posto:

dove ri è la distanza di P

i dalla retta u, si ha:

• Il momento angolare assiale è il prodotto del momento di inerzia per il modulo della velocità angolare.

• Si tratta di un’equazione scalare avente forma analoga a: . Il ruolo del momento di inerzia per le rotazioni è analogo a quello della massa per le traslazioni.

Ku( )= I

u

Q = mv

Iu= m

iu P

iG( )

2

i=1

n

= miri

2

i=1

n

31Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiG

Pi

G

u

r

i

vG

(Momento di Inerzia rispetto all’asse u)

Momento di Inerzia

• Nel caso di un sistema discreto di punti materiali, abbiamo visto che il momento d’inerzia si scrive:

dove ri è la distanza di P

i dalla retta u.

• Nel caso di un sistema continuo si sostituisce un integrale alla sommatoria:

dove r è la distanza di P dalla retta u.

Iu= m

iri

2

i=1

n

, ri= d P

i,u( )

Iu= r 2 P( ) dV

V

= r 2 x, y, z( ) d x d y d zV

, r = d P,u( )

32Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

PiO

P

i

O

u

ri

Page 9: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Momento di Inerzia di Corpi Omogenei

• Sbarra (rispetto a un asse baricentrico perpendicolare ad essa):

• Cilindro (rispetto all’asse di simmetria):

• Sfera (rispetto a un asse passante per il centro):

r

u

ur

u

L Iu=1

12ML

2

Iu=1

2Mr

2

Iu=2

5Mr

2

33Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Teorema di Huygens-Steiner

• Per un corpo qualsiasi, il momento di inerzia rispetto a una qualsiasi retta r è uguale al momento di inerzia rispetto alla retta g, parallela a r e passante per il centro di massa G, aumentato del prodotto tra la massa totale del corpo e il quadrato della distanza d tra le due rette (Teorema di Huygens-Steiner).

I

r= I

g+ Md 2

34Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

r

x g

y

z

G

d

Teorema di Huygens-Steiner (II)

• Il teorema si prova facilmente, poiché:

Ig= m

ixi

2+ y

i

2( )i=1

n

Ir= m

ixid( )

2

+ yi

2

i=1

n

= mixi

22x

id + d 2 + y

i

2

i=1

n

=

= mixi

2+ y

i

2( )i=1

n

+ d 2 mi

i=1

n

M

2d mixi

i=1

n

MxG=0

= Ig+ Md 2

35Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

g x

y

r

iP

ix

d

id x

iy

r

xg

y

z

G

d

Dinamica dei Sistemi

• Può essere affrontata mediante le equazioni cardinali della dinamica.

• La I equazione cardinale della dinamica (o il teorema del moto del centro di massa) definisce il moto del centro di massa.

• Consideriamo ora la II equazione cardinale della dinamica in 2 casi: – Moto rotatorio attorno a un asse fisso (vincolo)

– Moto rototraslatorio con l’asse di rotazione che rimane parallelo a se stesso.

36Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Page 10: Fisica Generale A - CORE · Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica Principio di Azione e Reazione (III) • Sebbene azione e reazione abbiano

Dinamica dei Sistemi (II)

• Il questi due casi si ha, come abbiamo visto:

• Derivando:

e ricordando la II equazione cardinale della dinamica:

si ha:

Ku( )= K

O( )i u = I

u, O u

KO( )i u = I

u, O u

KO( )= M

e( )O( )

Me( )O( )i u = I

u, O u

37Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

Dinamica dei Sistemi (III)

• Il momento assiale risultante delle forze esterne è uguale al momento di inerzia moltiplicato per la derivata seconda dell’angolo che misura le rotazioni.

• Questa espressione ha la stessa forma del teorema del moto del centro di massa:

• Tuttavia la (**) è scalare mentre la (*) è vettoriale. Inoltre la (*) ha validità generale, mentre la (**) vale soltanto nei moti in cui l’asse di rotazione rimane parallelo a se stesso.

• Il momento di inerzia, per le rotazioni, ha lo stesso significato della massa per le traslazioni.

Me( )u( )= I

u

Re( )= M a

G

(**)

(*)

38Domenico Galli – Fisica Generale A – 10. Terzo Principio della Dinamica

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Domenico Galli Dipartimento di Fisica

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