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Neoassunti a Fort Alamo
Fondazione Giovanni Agnelli
EMBARGO: DA NON PUBBLICARE SENZA IL CONSENSO DELLA FONDAZIONE AGNELLIEMBARGO: DA NON PUBBLICARE SENZA IL CONSENSO DELLA FONDAZIONE AGNELLI
Anticipazioni dall’Indagine 2010 sugli insegnanti neoassunti in ruolo
a cura di Laura Gianferrari e Stefano Molina
Novembre 2010
Indagine neoassunti 2010
� È la terza edizione della rilevazione condotta sui docenti neoassunti
� È stata realizzata attraverso un sito internet (www.docentineoassunti.it) sul
quale era disponibile un questionario di 45 domande chiuse e semichiuse, da
compilare online
� La compilazione è avvenuta nel periodo maggio-giugno 2010La compilazione è avvenuta nel periodo maggio-giugno 2010
� Grazie al coinvolgimento dei relativi Uffici Scolastici Regionali, l’indagine si è
svolta in 12 regioni (erano 8 nel 2009): Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria,
Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna
� Il campione comprende la quasi totalità dei neoassunti italiani: si sono raccolti
7.700 questionari compilati, corrispondenti al 96% dei docenti neoassunti
2010 (8.000 su tutto il territorio nazionale).
ALCUNE CARATTERISTICHE
ANAGRAFICHE E PROFESSIONALIANAGRAFICHE E PROFESSIONALI
DEI DOCENTI NEOASSUNTI 2010
Le assunzioni del 2009-10 hanno visto la prevalenza di due specifiche figure di docenti: - gli insegnanti di sostegno e - i docenti su posto normale nella scuola dell’infanzia. Il campione di neoassunti non rispecchia dunque la composizione della dotazione organica nazionale.
Distribuzione % del campione di docenti neaossunti 2010
52,5
88,6
47,1
11,4
0,4
0% 50% 100%
neoassunti
dotazione organica nazionale
Confronto tra composizione della dotazione organica
(stock) e del contingente neoassunti (flusso) - 2010
comune
sostegno
religione
5,7
1513,6 12,6
22
1111,5
8,4
INFANZIA PRIMARIA I GRADO II GRADO
comune
sostegno
L’età media dei neoassunti continua a essere molto elevata (40,3 anni, rispetto ai 40,2 del 2009), con sensibili differenze tra le diverse regioni
38,5 38,7
39,439,8
40,1 40,140,4
40,7
41,6 41,8 41,942,3
38
40
42
44
30
32
34
36
La durata dell’anzianità di servizio (in media pari a 9,9 anni) varia a seconda del possesso di titoli professionalizzanti
Con laurea in
Scienze della
formazione
Con un’altra
laurea
Senza una
laurea
Scuola dell'infanzia 6,5 9,4 11,8
Con un diploma SISS Senza un diploma SISS
Scuola secondaria I grado 7,7 11,3
Scuola secondaria II grado 8,8 13,2
Scuola primaria 5,1 9,1 9,5
EFFETTO FORT ALAMO
UNA CRESCENTE SENSAZIONE DI UNA CRESCENTE SENSAZIONE DI
ISOLAMENTO PORTA AD ATTEGGIAMENTI DI
DIFESA E ARROCCAMENTO
Situazioni vissute come problematiche: (1) Mantenere la disciplina in classe
% di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010
31
32,2
38,9
39,8
58
53,1
I grado
II grado
2009/10
23,5
26
31
34
32,1
48,6
53,3
0 10 20 30 40 50 60 70
infanzia
primaria
2008/09
2007/08
36,2
45
44,3
54,4
53,4
61,4
I grado
II grado
2009/10
Situazioni vissute come problematiche: (2) Promuovere la motivazione ad apprendere
% di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010
15,5
20,5
36,2
21,7
27,2
33,6
42,4
0 10 20 30 40 50 60 70
infanzia
primaria
2008/09
2007/08
35,4
41,6
42,1
49,6
51,7
57,4
I grado
II grado
2009/10
Situazioni vissute come problematiche: (3) Far raggiungere agli studenti livelli soddisfacenti di apprendimento
% di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010
14,1
20,6
35,4
19,9
24,2
31
40,3
0 10 20 30 40 50 60 70
infanzia
primaria
2008/09
2007/08
A suo giudizio, le difficoltà di gestione della classe dipendono soprattutto da: % di risposte “abbastanza” + “molto” (2010)
63,2
72
81,1
90
Difficoltà dei giovani a gestire i rapporti interpersonali
Perdita di ruolo sociale della scuola
Modelli comportamentali della società
Affievolimento del ruolo ed. famiglia
15,4
28,2
36
58,5
59,2
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Distanza anagrafico-culturale tra docenti e studenti
Eterogeneità nelle classi
Impreparazione degli insegnanti a gestire le classi di oggi
Scarso prestigio sociale degli insegnanti
Disinteresse degli studenti per le attività proposte dalla scuola
Le principali ragioni per cui è difficile far conseguire
agli alunni buoni livelli di apprendimento% di risposte “abbastanza” + “molto “ (2010)
60
66,5
70
76,8
Contesto socio-culturale in cui opera l'Istituto
Metodologie didattiche non adeguate
Scarso valore attribuito dalle famiglie al successo scolastico
Scarso interesse degli studenti per istruzione
40,5
41,2
42
45,5
60
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Elevata presenza di alunni stranieri
Insufficiente preparazione dei docenti per nuove modalità cognitive
Contenuti dell'insegnamento
Eterogeneità dei livelli di apprendimento
Contesto socio-culturale in cui opera l'Istituto
“Negli ultimi cinque anni è diminuita
la stima e la fiducia dei genitori negli insegnanti”
% di docenti neoassunti 2010 che si dichiara da “abbastanza d’accordo” a “molto d’accordo”, per regione di servizio
78
78
75
86
80
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Piemonte
Lombardia
Veneto
Liguria
Emilia-Romagna
82
82
77
79
77
71
78
Toscana
Marche
Lazio
Campania
Puglia
Sicilia
Sardegna
“Spesso i genitori sono più interessati a proteggere i figli, piuttosto che ai
risultati di apprendimento e al processo formativo”
% di docenti neoassunti che si dichiara da “abbastanza d’accordo” a “molto d’accordo”
97
97
96
97
98
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Piemonte
Lombardia
Veneto
Liguria
Emilia-Romagna 98
98
98
96
98
97
97
97
Emilia-Romagna
Toscana
Marche
Lazio
Campania
Puglia
Sicilia
Sardegna
% di insegnanti neoassunti 2010 che, relativamente all’esercizio quotidiano della
professione, dichiara di avere problemi a relazionarsi con le famiglie degli allievi,
per grado di scuola
27
23
Scuola secondaria di primo grado
Scuola secondaria di secondo grado
32
34
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
• Dall’analoga indagine del 2009 erano emersi i problemi nella gestionequotidiana delle classi percepiti dai neoassunti.
• L’Indagine Neoassunti 2010 segnala che questi problemi sono inaumento. Soprattutto, emerge dalle risposte un senso di isolamento, didifesa e di “arroccamento” dei nuovi docenti di ruolo.
• Di fronte alle crescenti difficoltà della professione (mantenere la disciplina,promuovere la motivazione ad apprendere, far raggiungere agli studenti
• Di fronte alle crescenti difficoltà della professione (mantenere la disciplina,promuovere la motivazione ad apprendere, far raggiungere agli studentisoddisfacenti livelli di apprendimento), i docenti hanno la percezionenon soltanto di essere soli, ma anche di dover agire “contro” unaserie di fattori che ostacolano il loro lavoro educativo.
• In particolare, anziché sentirsi parte di una rete che contribuisce alprocesso formativo, gli insegnanti lamentano il disinteresse, se nonl’ostilità, di soggetti che dovrebbero essere cointeressati alla formazionedei giovani, ma invece appaiono loro intenti a “remare contro”.
• A partire dalle stesse famiglie: con esse il tradizionale patto educativosembra logorato.
• Secondo gli insegnanti, le famiglie vengono progressivamente menoal loro ruolo educativo, attribuiscono scarso valore al successoscolastico e tendono più a proteggere i figli che a interessarsirealmente ai loro apprendimenti o all’andamento del processo formativo.
• Un ruolo negativo è anche assegnato alla società in generale, chepropone modelli culturali e comportamentali opposti a quelliperseguiti dalla scuola, riconosce scarso prestigio agli insegnanti,e non attribuisce più alla scuola un ruolo sociale rilevante.e non attribuisce più alla scuola un ruolo sociale rilevante.
• Da segnalare anche una posizione molto critica nei verso i media,considerati come ostili, interessati soprattutto ai fenomeni patologici,superficiali e poco precisi per la scarsa conoscenza che hanno della scuola.
• Emerge dalle risposte il quadro di una scuola che si direbbe sottoassedio, soggetta a pressioni esterne che ne limitano l’attività e i risultati,che si percepisce come unico soggetto impegnato e preoccupatodell’educazione dei giovani, sola “contro” il contesto.
• Fra i docenti è rilevante anche la consapevolezza delle propriecriticità: preparazione insufficiente sotto molti aspetti, metodologiedidattiche non adeguate, impreparazione a gestire la classe.
• Eppure, nella percezione dei docenti, il peso delle inadeguatezzeinterne al mondo della scuola è minore delle responsabilità cheessi attribuiscono al mondo esterno.
• Il sistema non può permettersi insegnanti neoassunti (loro “faranno” lascuola dei prossimi 20 anni) che si trovano in difficoltà nella gestionequotidiana dell’attività e che percepiscono la scuola più comerassegnazione che come entusiasmo.rassegnazione che come entusiasmo.
• Due istanze emergono come fondamentali dai neoassunti:
(1) il recupero di legittimazione sociale e del ruolo fondantedella scuola e degli insegnanti nella società;
(2) un sistema di responsabilità e competenze diffuse, unsistema di rete, che includa le famiglie e non lasci lascuola isolata nel suo compito educativo.
• Nelle risposte ad altre parti del questionario, gli insegnanti indicano gliobiettivi da cui secondo loro dipende un recupero della professioneinsegnante:
1. migliore formazione di base;
2. valorizzazione del ruolo professionale,
3. possibilità di carriera e più alta retribuzione;
4. maggiori investimenti nella scuola.
• Non li approfondiamo qui, perché sono temi che la FGA ha già affrontato• Non li approfondiamo qui, perché sono temi che la FGA ha già affrontatonei due precedenti Rapporti sulla Scuola 2009 e 2010 e in precedentiFocus sul Corriere della Sera.
• Gli insegnanti neoassunti 2010 sono, invece, più tiepidi rispetto ad altriimportanti cambiamenti della scuola e della professione docente che neinostri Rapporti abbiamo indicato come necessari. Fra questi:
a) diverse modalità di reclutamento;
b) valutazione delle prestazioni professionali;
c) disegno di articolazione delle competenze pubblichein tema di istruzione meglio definito e orientato, inprimo luogo, ai risultati di apprendimento.