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GESTIONE DELL’ASMA ACUTO. G. B. Pajno Dipartimento di Pediatria - Università di Messina. Taormina - 18 Ottobre 2003. S.I.M.R.I. VALUTAZIONE DELLA POSSIBILITÀ DELL’INSORGENZA DI UN ATTACCO ACUTO DI ASMA. Bambino collaborante Misurazione del Picco di Flusso Espiratorio (PEF) - PowerPoint PPT Presentation
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G. B. PajnoDipartimento di Pediatria - Università di Messina
Taormina - 18 Ottobre 2003S.I.M.R.I.
GESTIONE DELL’ASMA ACUTO
Bambino collaborante Misurazione del Picco di Flusso Espiratorio (PEF) Valore superiore all’80% Nessun provvedimento terapeutico Valori compresi tra 50% e 80% Inalazione di 2
agonisti Se dopo 60’ non si osserva un miglioramento del PEF e dei sintomi chiamare il pediatra o accompagnare il b. in Ospedale Valori < 50% rispetto ai teorici inalazione di 2 agonisti. Se dopo 30’ non si osserva un miglioramento del
PEF e dei sintomi
Accompagnare il bambino in Ospedale
VALUTAZIONE DELLA POSSIBILITÀ DELL’INSORGENZA DI UN ATTACCO ACUTO DI
ASMA
Gravità dei parametri clinici (dispnea importante, wheezing in-espiratorio, uso della muscolatura accessoria, cianosi, torace silente, stato mentale alterato), in particolare dopo il trattamento broncodilatatore SaO2 < 91%, in particolare dopo trattamento con broncodilatatore PEF basale <33% o PEF <50% dopo somministrazione di broncodilatatore (valori riferiti a quelli teorici o, se conosciuto, al valore personale migliore) Presenza di complicanze (es. pneumotorace, pneumomediastino, atelectasie, polmonite) Criteri più rigidi devono essere invece adottati per pazienti osservati di pomeriggio o di notte, con precedenti episodi asmatici gravi, con asma instabile, con ridotta percezione dei sintomi, con scarso sostegno familiare o con difficoltà a raggiungere l’ospedale in caso di ulteriore aggravamento
INDICAZIONI PER IL RICOVERO
DECISIONI OPERATIVE NELLA GESTIONE DELLA CRISI ASMATICA
IN PRONTO SOCCORSO
ATTACCO LIEVE
ATTACCO MODERATO
ATTACCO GRAVE
CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA’ DELLE CRISI ACUTE DI ASMA
LIEVE MODERATA
SEVERAARRESTO
RESPIRATORIO IMMINENTE
TosseCapacità di parolaFrequenza RespiratoriaColorito
SensorioWheezing
Muscoli accessori
+Discorsi
Normale
Normale
NormaleFine
espiratorio
-
++Frasi
+
Pallore
Agitazione
Espiratorio
+
+++Poche parole
++
Pallore/ Cianosi
Agitazione
intensaEspirio/Inspirio
++
-Bradipnea/
gasping
Cianosi
Confusione/
SoporeAssente
Movimenti Toracoaddomina
li paradossi
CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA’ DELLE CRISI ACUTE DI ASMA
LIEVE MODERATA
SEVERAARRESTO
RESPIRATORIO IMMINENTE
PEF-FEV1 (% del
redetto o del
“best”
personale)
Sat.O2
(%)
in aria
PaCO2
(mmHg)
> 80%
> 95%
< 38
50-80%
91-95%
38-42
< 50%
< 91%
< 42
Non eseguibile
< 90%
> 42
Salbutamolo: un’inalazione (nebulizzazione o spray con distanziatore) ogni 20 minuti x 3 dosi
a. Risposta soddisfacente (risposta stabile per 60’ dopo l’ultima somministrazione, distress respiratorio lieve, SaO2 > 95%, PEF o FEV1 > 80%) Non necessario il ricovero, il paziente può essere dimesso con i seguenti accorgimenti:
continuare la somministrazione di salbutamolo ogni 4-6 ore e poi con frequenza progressivamente minore circa 7 giorni
per i pazienti già in trattamento con steroidi inalanti, raddoppiare la dose per 7-10 giorni
b. Risposta insoddisfacente e/o ricaduta entro la prima ora: continuare la somministrazione di salbutamolo e
aggiungere uno steroide per os b1. Se miglioramento, dimettere il paziente con
salbutamolo come sopra e continuare con steroidi per via orale per 2-3
giorni b2. Se non migliora, trattare come episodio moderato
ATTACCO LIEVE
Salbutamolo: un’inalazione (nebulizzazione o spray con distanziatore) ogni 20 minuti x 3 dosi
Steroide per os
O2
Non sempre necessario il ricoveroa.Risposta soddisfacente ridurre progressivamente
la frequenza di somministrazione del salbutamolo ed eventualmente dimettere
b.Risposta insoddisfacente ricovero Ripetere 3 dosi di salbutamolo in un’ora (possibilità
di aggiungere l’ipratropium bromuro)b1. Se miglioramento, ridurre progressivamente il trattamento in base alla risposta clinicab2. Se non migliora, trattare come un attacco
grave
ATTACCO MODERATO
ATTACCO GRAVE Salbutamolo: un’inalazione (nebulizzazione o spray con distanziatore) ogni 20 minuti x 3 dosi in associazione con l’ipratropium bromuro
Steroide per via parenterale O2
Ricoveroa.Risposta soddisfacente Ridurre progressivamente la
frequenza di somministrazione del salbutamolo e ipratropium bromuro (inizialmente ogni ora per 3 dosi)
b.Risposta insoddisfacente Ripetere le inalazioni ogni 20 minuti x 3 dosib1. Se miglioramento, ridurre progressivamente il trattamento in base alla risposta clinicab2. In caso di ulteriore mancata risposta, eventuale ricovero in Unità di Terapia Intensiva per iniziare trattamento più aggressivo (aminofillina, salbutamolo per via endovenosa)
Storia di precedenti attacchi asmatici ad evoluzione rapida Precedenti ricoveri in Terapia Intensiva (con o senza assistenza ventilatoria) Due o più ricoveri per asma nell’ultimo anno Tre o più visite in Pronto Soccorso per riacutizzazione asmatica nell’ultimo anno Un ricovero o visita in Pronto Soccorso per asma nell’ultimo mese Uso abituale e/o recente di steroidi per via sistemica Aumentato fabbisogno di broncodilatatori nelle ultime settimane o mesi Situazione sociale deteriorata
ELEMENTI ANAMNESTICO-CLINICI PER IDENTIFICARE PAZIENTI A RISCHIO DI ASMA GRAVE
LIVELLO 1 Frequenza respiratoria > 50 atti/min Frequenza cardiaca > 140 bpm Rientramenti al giugulo, all’epigastrio, agli spazi intercostali Difficoltà a parlare e/o assumere cibo
LIVELLO 2 Cianosi Auscultazione “silente” Agitazione Perdita di coscienza
RICONOSCIMENTO DEI SINTOMI CHE RICHIEDONO UNA RAPIDA OSPEDALIZZAZIONE
BAMBINI DI ETA’ COMPRESA TRA 1 MESE E 2 ANNI
2 ml di sol. fisiologica +
1.5 mg di Salbutamolo per via inalatoriaogni 1-2 ore fino al miglioramento della
sintomatologia( se necessario, ogni 20’)
Risposta favorevole in 3-4 ore Temporaneo miglioramento dei sintomi o nessuna risposta dopo 1-2 ore
Continuare la terapia inalatoria Continuare la terapia inalatoria con la stessa frequenza x 12 ore ogni 30’-1 h fino a 12 ore (in seguito x 4-5 gg, 3-4 v/die) Associare: - Metilprednisolone 1 - 2 mg/kg ogni 6 – 8 ore (i.m., e.v.) oppure - Betametasone 0.1-0.2 mg/kg/die x 5 - 6 gg (os, i.m., e.v.)
Possibilità di aggiungere: - Anticolinergico x via inalatoria (Ipratropium bromuro)
BAMBINI DI ETA’ COMPRESA TRA 2 E 5 ANNI2 ml di sol. fisiologica
+2-5 mg di Salbutamolo per via inalatoria
ogni 1-2 ore fino al miglioramento della sintomatologia( se necessario, ogni 20’)
OppureFino a 10 puff (200 μg) di Salbutamolo con distanziatore
Risposta favorevole in 3-4 ore Temporaneo miglioramento dei sintomi o nessuna risposta dopo 1-2 ore
Continuare la terapia inalatoria Continuare la terapia inalatoria con la stessa frequenza x 12 ore ogni 30’-1 h fino a 12 ore (in seguito x 4-5 gg, 3-4 v/die) Associare: - Metilprednisolone 1 - 2 mg/kg ogni 6 – 8 ore (i.m., e.v.) oppure - Betametasone 0.1-0.2 mg/kg/die x 5 - 6 gg (os, i.m., e.v.)
Possibilità di aggiungere: - Anticolinergico x via inalatoria (Ipratropium bromuro)
BAMBINI DI ETA’ SCOLARE2 ml di sol. fisiologica
+2-5 mg di Salbutamolo per via inalatoria
ogni 1-2 ore fino al miglioramento della sintomatologia( se necessario, ogni 20’)
OppureFino a 10 puff (200 μg) di Salbutamolo con distanziatore
Risposta favorevole in 3-4 ore Temporaneo miglioramento dei sintomi o nessuna risposta dopo 1-2 ore
Continuare la terapia inalatoria Continuare la terapia inalatoria con la stessa frequenza x 12 ore ogni 30’-1 h fino a 12 ore (in seguito x 4-5 gg, 3-4 v/die) Aggiungere: - Prednisone 1 mg/kg/die x 5 - 6 gg (os)
Possibilità di aggiungere: - Anticolinergico x via inalatoria (Ipratropium bromuro)
2 mg di Salbutamolo = 1 cpr di Ventolin oppure 8 gtt di Broncovaleas Metilprednisolone fl 125 mg (Solu-Medrol) Prednisone cpr 25 mg (Deltacortene) Betametasone cpr 0.5 mg (Bentelan) (1 cpr = 20 gtt Celestone) Betametasone fl 1.5 e 4 mg (Bentelan) Ipratropium bromuro aerosol dosato 65 mcg/puff (Atem) 100mcg puff (Oxivent) Ipratropium bromuro sol. per aerosol (Atem)
DIAGNOSI DIFFERENZIALE NELL’ASMA
Pat. Congenite
- Fibrosi Cistica- Enfisema Lobare- Tracheobronco-malacia- Stenosi tracheo-bronchiale- Fistola tracheo-esofagea- Anelli vascolari- Deficit di α1AT- Discinesia ciliare
Pat. Acquisite
- Inalazione diCorpo Estraneo- Displasia broncopolmonare- Bronchiectasie- Masse mediastiniche- Sindrome da aspirazione
Pat. Allergiche
- Anafilassi- Aspergillosi broncoplmonare
Altro
- Sindrome da iperventilazione- Disfunzione delle corde vocali
INDAGINI SPECIFICHE NELLA CRISI ACUTA DI ASMASaturimetria: Metodo per valutare lo stato di
ossigenazione del paziente. Classifica la gravità dell’ ipossia e fornisce informazioni sulla risposta al trattamento.Emogasanalisi: Valuta ossigenazione, ventilazione e stato metabolico del paziente. Da effettuare in tutti i pazienti con asma moderato-grave, in particolare se non rispondono al trattamento. Ripetere fino a quando il miglioramento clinico non è evidente.Spirometria: Valuta la grvità dell’ostruzione bronchiale. Valori di PEF (Picco di Flusso Espiratorio) o FEV1 (Volume Espiratorio Forzato a 1 sec.):
Forme Lievi = > 80%Forme Moderate = 50-80%Forme Gravi = < 50%
Rx Torace: In genere è normale. Da effettuare sempre:- Sospetto di pneumotorace, pneumomediastino, addensamento parenchimale;- Mancata risposta terapeutica;- Primo episodio in bambini nella prima infanzia.
LA CRISI ACUTA DI ASMA
OSSIGENOTERAPIA Cannule Nasali: L/min
1-23-45-6
Ben tollerate, non permettono di erogare grandi quantità di O2
FIO2
24-28%30-35%38-44%
Maschera facciale Venturi: Con flussi O2 di 3-15 L/min si raggiungono FIO2 da 24 a 60%
FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA CRISI ACUTA DI ASMA
β2 AGONISTI
I β2 agonisti rappresentano i
broncodilatatori più efficaci
attualmente disponibili e vanno
considerati di prima scelta nel
trattamento di un attacco asmatico. Il
Salbutamolo è il farmaco di riferimento
FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA CRISI ACUTA DI ASMA
IPRATROPIUM BROMURO
Azione broncodilatatrice minore e più
lenta dei β2 agonisti ma sinergica con
essi. Dosi ripetute di Ipratropium
Bromuro in aggiunta ai β2 agonisti
migliorano la funzionalità respiratoria e
riducono i ricoveri ospedalieri.
FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA CRISI ACUTA DI ASMA
CORTICOSTEROIDISono molto efficaci se somministrati per via sistemica.
Aggiunti ai β2 agonisti inducono un miglioramento
clinico e della funzionalità respiratoria, limitano i
ricoveri, accorciano i tempi di ospedalizzazione e
riducono le recidive. Il loro uso è obbligatorio nei casi
di asma medio-grave o nei casi che non rispondono
prontamente e completamente alla somministrazione
di β2 agonisti. L’uso degli steroidi per via inalatoria
non è previsto per il momento dalle Linee Guida di
trattamento della crisi acuta di asma. Studi recenti
indicano che questi farmaci ad alte dosi possono
risultare efficaci per il trattamento do episodi non
gravi. Sono necessari ulteriori studi.
FATTORI CHE POSSONO PROVOCARE UN PEGGIORAMENTO DELL’ASMA
PRECEDENTEMENTE BEN CONTROLLATA
SINUSITEGERALLERGIE ALIMENTARI
INFEZIONI DA MYCOPLASMA PNEUMONIAEINFEZIONI DA CLAMIDYA PNEUMONIAE
The British Guidelines on Asthma Management
Smith S.R., Strunk R.C. Thorax 1997; 52: S1-S22
Acute asthma in the pediatric emergency department Pediatr Clin North Am 1999; 46: 1145-1165
Rowe B.H., Spooner C., Ducharm F.M. et alEarly emergency department tratment of acute asthma with systemic corticosteroids
Cochrane Database Syst Rev 2000;2:CD002178 Levy B., Kitch B., Fanta C.
Medical and ventilatory management of status asthmaticus
Intens Care Med 1998; 24: 105-117 NHLBI/NIH workshop - GINA report 2002 Global Initiative for Asthma. Global Strategy for asthma management and prevention
June 2002, part 2 • Volume 109 •
Number 6
Altering the
course of
asthma