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PERIODICO D’INFORMAZIONE TECNICA A CURA DI AUDIOGAMMA E AUDIODELTA - ANNO III NUMERO 9 GIUGNO 2006 | ALTA FEDELTÀ | HI-END | AUDIO VIDEO | HOME CINEMA | CUSTOM INSTALLATION | SOFTWARE A/V |

Gammadelta 9

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Periodico d'informazione tecnica a cura di Audiogamma e Audiodelta

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Scopri tutte le caratteristiche della nuova Serie 800.Visita i nostri siti web.

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Un tweeter perfetto. Ecco il più recentetraguardo della tecnologia B&W applicato allanuova Serie 800. Un componente in grado direstituire con estrema nitidezza i più vivididettagli e le più piccole sfumature grazie ad unacupola costruita con il materiale “assoluto” perleggerezza e rigidità: il diamante.La nuova Serie 800 B&W utilizza infatti untweeter a cupola in diamante ad elevata durezza.Nulla risulta più simile all’ideale teorico ditweeter perfetto, un trasduttore concaratteristiche di rigidità “infinita” e punto dibreak-up a 70 KHz.

The new B&W 800 SeriesDiamond Tweeter Technology

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L’Alta Orologeria

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PUB_OROLOGIO_X_gamma_delta.qxd 15-03-2006 10:11 Pagina 19

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L’editoriale

La ricerca della qualità è statal’elemento che ha ispirato ilprogetto HyperSpike, riteniamo diaver centrato pienamentel’obbiettivo, visto che HyperSpike diSolidsteel è un prodotto diverso eche spicca innegabilmente rispettoalla concorrenza, sia per leprestazioni, assolutamente Hi-End,che per un’estetica innovativa eoriginale. Dallo scorso mese diMaggio, poi, abbiamo iniziato adistribuire i filtri di rete Pure AV byBelkin, una linea di prodotti digrande qualità ed eccellentiprestazioni, e dei quali troveretenotizia all’interno del foglio. Molti prodotti e novità, quindi, oltrealle “solite” rubriche di musica efilosofia che sappiamo sempre piùapprezzate. Infine, poi, alcuneinteressanti “note di cammino” delnostro sistema di riferimentoB&W/Classè, che staaccompagnando numeroseimportanti presentazioni di dischiaccanto ad artisti di spiccointernazionale. I riscontriestremamente positivi dei musicistie di un pubblico nuovo che sidimostra sempre assai interessatoall’ascolto di qualità, ci fanno bensperare rispetto a questo ambiziosoprogetto che ci sta portando in giroper l’Italia. Ci rivedremo, allora, in Settembre,con un numero almeno altrettantointeressante e pieno di novità:buone vacanze a tutti!

Guido Baccarelli

Questo numero estivo diGammadelta, il nono, è pieno dinovità e di articoli interessanti. La nuova serie di proiettori InFocusIN, la Rotel 06 e poi Jadis, Primare,Xscreen, Denon, e solo per citarnealcuni. Fa poi il suo debutto ilnuovo tavolino HyperSipke diSolidsteel, che possiamo ritenere unpo’ una nostra creatura, avendopartecipato direttamente a moltedelle scelte progettuali e realizzativeche hanno contraddistinto il faticosocammino necessario per arrivare adun prodotto così ambizioso.

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La Serie 06 rappresenta per Rotel una grandesfida. La costante ricerca e l’affinamento dinumerosi progetti doveva infatti condurre allarealizzazione di nuovi componenti in grado disostituire quelli della leggendaria Serie 02migliorandone le performance. E non è statofacile. In linea con il Balanced Design Concept èstata dedicata ulteriore cura alla scelta dellacomponentistica e allo sviluppo di nuovecircuitazioni. Assoluta novità per gli amplificatoriè l’introduzione del circuito elettronico diprotezione dei diffusori, che elimina l’utilizzo deifusibili di uscita. Poi un nuovo lettore CD contecnologia a 24 bit per una migliore risoluzione eun sintonizzatore digitale DAB. Tutto questo peroffrire un suono eccezionale. Provate adascoltare e giudicate voi stessi. www.rotel.it

Un suono eccezionale.Senza eccezioni.

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In questonumero

Editoriale pag 3

Sommario pag 5

News pag 6

Infocus Serie Trident pag 14

Rotel Serie 06 pag 18

Solidsteel HyperSpike pag 24

Primare Pre30 / A32 pag 28

Denon AVR-2807 pag 32

Jadis JPS-8 / JA-50 pag 36

xScreen Monaco 80” pag 40

Il cammino attraverso la musica pag 42

Le monografie di MusikBox: Tim Buckley pag 44

I migliori rivenditori: Buzzi pag 48

Il software di riferimento pag 52

Lo specchio di Cassandra pag 54

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Capaci infatti di erogare entrambi500W per canale su 8 ohm, siavvalgono di una struttura basatasulla più recente tecnologia ClasseD Ice Power, elaborata da Rotelattraverso l’utilizzo di circuitiproprietari di modulazione COM edi controllo MEC. La potenza dipicco di cui sono capaci è di ben1000W, con una corrente massimadi 40A. Molto interessante è ladisponibilità sia del prodotto monoche di quello stereo, con i quali sipotranno allestire impianti 5.1 (condue stereo RB-1092 e un mono RB-1091) o “semplicemente”stereofonici.Per quanto riguarda l’estetica deidue prodotti, ciò che colpisce è laloro compattezza e la conseguenteestrema maneggevolezza. L’altezza di soli 8cm, e un pesonemmeno paragonabile con unomologo a transistor (7,8Kg perl’RB-1091 e 10 kg. per l’RB-1092contro una media di 40kg di unfinale analogico) li rende adatti aqualsiasi contesto e inseribili in ogniimpianto. Le indiscutibili qualità sonorepermettono a questi due finali diessere impiegati sia in impiantistereofonici che multicanale di altolivello.

RB-1091 1.500 EuroRB-1092 2.500 Euro.

News: le ultime novità

Rotel RMB 1091/1092,rivoluzione digitaleI due nuovi finali digitali Rotel RB-1091 –monofonico- e RB-1092–stereofonico- si contraddistinguonofortemente da tutta la direttaconcorrenza.

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News

potenza di targa di questo RSX-1057, pari a 75W su 5 canali, con lapossibilità di gestire, ovviamente, 7.1canali attraverso il potente DSP chericonosce e decodifica qualsiasi tipodi segnale offerto dalla sorgente. E’importante notare come la potenzadi 75W –che potrebbe sembrarelimitata in un prodotto di questolivello- è erogabile dall’RSX-1057 inmodo continuo da tutti e 5 i canalicontemporaneamente, e non inregime impulsivo, come inveceoffrono sintoamplificatori di classeminore. Interessante è, inoltre, lapossibilità di assegnare ad ogniingresso un nome personalizzato ela capacità, attraverso le funzioni dimulti-room e multi-source, disonorizzare ambienti diversi daquello dove viene installato l’RSX-1057. Il prezzo è di 1.500 Euro.

Rotel RSX-1057il nuovo sintoampliSulla scorta del grande successocommerciale avuto dalsintoamplificatore A/V RSX-1056,Rotel propone il nuovo modelloRSX-1057, che è una macchina condelle prestazioni a dir pocoincredibili. Le caratteristiche diquesto nuovo prodotto,assolutamente innovative,permettono alla Rotel di compiereuno straordinario passo in avanti nelpanorama dei sintoamplificatori Hi-End. Una delle novità chemaggiormente caratterizza l’RSX-1057 sono le connessioniHDMI –compatibili fino a 1080p-(due ingressi/una uscita), che lorendono interfacciabile con i DVD egli schermi piatti di nuovagenerazione. Da non trascurare la

trasmissione delle vibrazioni.Vibrazioni “tenute lontane” anchegrazie al motore in ACcompletamente esterno al giradischistesso. Splendida, poi, la baseGround IT Deluxe su cui poggia ilgiradischi, laccata lucida grigio scuro“finitura piano” e disponibile solocome accessorio per i restantigiradischi del folto catalogo Pro-Ject.Il braccio a corredo è lo splendidoPro-Ject 10 CC in fibra di carbonio,nel quale il braccio stesso e laconchiglia sono ricavati da un unicostampo, così da minimizzaredrasticamente le onde riflesse.Il rapporto qualità-prezzo è come diconsueto in casa Pro-Ject moltovantaggioso, l’RPM-10 costa, infatti2.100 Euro.

Pro-Ject RPM 10Mancava, nel catalogo Pro-Ject, ungiradischi top-di-gamma, una“massima espressione” delladinamica azienda, da semprespecializzata in piatti dall’incredibilerapporto prezzo/prestazioni.Si chama RMP 10, e con esso laPro-Ject è riuscita a coniugare ildifficile binomio funzionalità-raffinatezza. Questo prodotto èinfatti indirizzato a coloro checercano una riproduzione sonora diottima qualità senza rinunciare adun design di livello assoluto. Tutto questo è possibile grazie adun piatto in acrilico da 5,4 kg consistema di contro-magneti perridurre l’incidenza del peso,appoggiato su uno chassis inmetallo di granderobustezza che ottimizzail centro di gravità eminimizza la

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AVR-3806. Dove inizia la qualità.

Un componente che apre le porte al mondo dell’home

entertainment di altissima qualità. In linea con la

tradizione Denon, il sintoamplificatore AVR-3806 vanta

eccellenti caratteristiche di potenza, alta tecnologia e

flessibilità. È dotato infatti di 7 stadi di amplificazione in

grado di erogare 120W per canale, decoder Dolby

Digital/AC-3, Digital EX, Dolby Pro Logic IIx, DTS, DTS

ES Discreto, DTS96/24 e HDCD. Circuitazioni e sezioni

digitali all’avanguardia grazie all’adozione del nuovo

DDSC-Digital (Dynamic Discrete Surround Circuit-

Digital), del processore a 32-bit a virgola mobile e AL24

su tutti i canali. Convertitore D/A audio a 24 bit/192

kHz, conversione dei segnali video up/down su

Component e conversione up su HDMI. Il sistema di

calibrazione con microfono professionale in dotazione

per la correzione del livello, ritardo ed equalizzazione,

permette poi di poter adattare il sistema di diffusori ad

ogni tipo di stanza d’ascolto. La sua versatilità è ai

massimi livelli grazie alla presenza sia di ingressi/uscite

analogici sia digitali HDMI, di un completo comando a

distanza touch screen oltre a un sistema multi-zona che

consente l'utilizzo in tre ambienti separati.

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News

6, e di 8 prese, Isolator 8 e gli altri 3modelli PF30, PF40, PF50,consistono in delle unità confrontale color alluminio finementesatinato da sistemare nell’impianto.

Il PF30 dispone di5 uscite e diun quadro

sinottico a ledestremamente

esaustivo, mentre ilPF40 e il PF50

sono

caratterizzati da un grande displayche indica la tensione di rete,l’assorbimento e la connessione conla terra e sono dotati di 9 prese sulpannello posteriore e una su quelloanteriore. Tra le funzioni offerte c’èquella dell’impostazione del ritardoall’accensione di alcuni o di tutti gliapparati collegati e il pilotaggio didispositivi esterni, come un telomotorizzato di proiezione. L’interaserie offre anche attacchi di ingressoe uscita per satellite, antenna etelefono.

I prezzi sono: Isolator 6 125 EuroIsolator 8 150 EuroPF30 390 EuroPF40 590 EuroPF50 790 Euro

energia priva di interferenzeelettromagnetiche.Il metodoutilizzato èquello della“filtraturagraduale”, attuataattraverso moduli traloro indipendenti, chefiltrano la tensione di retee proteggono leapparecchiature connesse dapossibili danneggiamenti dovutia fulmini o sovratensioni. Eventualidanni occorsi alle apparecchiatureverranno risarciti attraverso unacopertura assicurativa offerta daBelkin stessa.Dei cinque prodotti, due sono deidistributori dotati di 6 prese, Isolator

Filtri di rete Pure AVAudiogamma distribuisce inesclusiva la nuova linea difiltri/distributori di rete Pure AV dellaamericana Belkin. 5 i modelli adisposizione e in grado disoddisfare qualsiasi tipo di esigenzagarantendo un evidentemiglioramento delle prestazionidegli apparati collegati. Nel campodei computer e delle periferiche,infatti, il marchio Belkin è garanziadi alta qualità, in virtù della suaesperienza ormai ventennale inquesto settore. Ciò che accomuna iprodotti di questa nuova serie èl’utilizzo della tecnica IPF (IsolatedFilter Power), un’esclusiva dellaBelkin, che offre una grandeprotezione dalle sovratensioni eun’erogazione di

PF50, top di gamma della serie di filtri PureAV

Il retro del PF40. Molte sono le spine a disposizione, suddivise in banchi. A destra gliingressi/uscite per satellite, TV e telefono. Il PF40 è in grado di proteggere anche questisegnali dalle extratensioni dovute, per esempio, a un fulmine.

Isolator 8, un distributore di rete

molto evoluto con funzioni diprotezione e filtraggio

La PF30 è la console con dimensioni standard più piccola a catalogo. Grazie al suofavorevole rapporto qualità/prezzo sarà la scelta migliore in impianti di livellomedio/basso. Notare il pannello sinottico a LED elegante e di grande utilità.

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Classé realizza da sempre

componenti audio di assoluta

qualità. Il Processore Surround

SSP-600, il cuore di un sistema

Delta Classé, ne è un esempio.

Le morbide linee del suo chassis

privo di risonanze avvolgono

una circuitazione dal design

bilanciato che fa rivivere, nella

loro purezza originaria, la

musica, le colonne sonore e le

parole di un dialogo, tutto con

una sorprendente

tridimensionalità. Grazie alla

sua interfaccia touchscreen di

facile personalizzazione e alla

sua totale compatibilità con

tutte le sorgenti digitali, il

Processore Surround

SSP-600 costituisce

un’esperienza da vedere,

ascoltare e sentire.

A Different Classé

Processore Surround SSP-600

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News

Bowers & Wilkins Custom Theater 800Per venire incontro alle piùsofisticate richieste in fatto diriproduzione di colonne sonore, laB&W introduce unanuova serie didiffusori ad altaefficienza,direttamentederivati dalla nuovaSerie 800. Sichiamano CT800 esono in grado disoddisfare lespecifiche esigenzedel mercatocinema e hometheater top-class. Lafilosofia costruttivae le tecnologieimpiegate sonoquelle già messe incampo nella Serie800, pur con idovuti distinguonecessari indiffusoriesteticamente piùcompatti e ad altaefficienza (93dBspl). La famosaunità medio-alti Nautilus, peresempio, è stata completamenteriprogettata ed è, nella Serie CT800,una sfera in alluminio orientabileverso l’ascoltatore. In tale unità,sono presenti il leggendario

Mid-Range FST da 15 cm e ilTweeter Nautilus da 3,2 cm, con unoriginalissimo condotto di caricocompatto ed equivalente al lungo

tubo presente nella Serie800. Lo sviluppo diquesta particolareunità medio-alti èstata frutto dilunghi studi ericerche in casaB&W, tesi anchead aumentarenotevolmentel’efficienza globaledel sistema, senzaperdere, però, maidi vista la qualitànella riproduzioneche è ilbasamentocardine dellafilosofia delcostruttore inglese.Per la sezionebassi, si sonoadottati woofer inRohacell mentrenei cross-oversono presenticapacità della

Mundorf,specificatamente costruiti suspecifiche B&W. Per il lorofunzionamento, i diffusori dellaSerie CT800 hanno bisogno di uncross-over elettronico, il CT8Xfornito a corredo, e di una coppia di

doppio woofer da 25 cm e unitàmedio-alti orientabile, un canalecentrale, il CT8 CC, del tutto simileai precedenti CT8 LR se non per ilposizionamento dell’unità medio-

alti,e degli

imponenti canali posteriori adipolo/monopolo, i CT8 DS.Completa la serie un subwoofer, ilCT8 SW in cassa chiusa con wooferda 38 cm in Rohacell. I prezzi:CT8 LR 15.000 Euro cad.con il cross-over elettronico CT8XCT8 CC 15.000 Euro (centrale)con il cross-over elettronico CT8XCT8 DS 11.000 Euro cad.con il cross-over elettronico CT8XCT8 SW 3.500 Euro (subwoofer)

finali mono o un finale stereo perogni diffusore. Le casse della SerieCT sono tutte piuttosto imponentinelle dimensioni, e sono destinatead un mercato amatoriale di altolivello, chepretende suonied emozioniuguali se nonsuperiori a quelliofferti da una salacinematografica, ead applicazioniprofessionali dovesiano richiestirequisiti qualitativiassoluti.Nella SerieCustom Theater 800 si trova undiffusore per canale frontale, il CT8LR da tre vie in cassa chiusa con

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VPI Aries 3Splendido il nuovo Aries 3 della VPI,che si presenta come un giradischidi straordinaria eleganza e conprestazioni elevate e vicine al top digamma HR-X. Lo scopo della VPI èquello di offrire al grande pubblico

un piatto dalgrande suono e

con dellefinitureesclusiveLe suedimensioni,prima ditutto,permettonouna agevole

sistemazione su ognitavolino, e i materiali con cui ècostruito sono frutto di sceltesapienti e che si ispirano molto da

vicino al top di gamma HR-X. Il piatto dell’Aries 3, di grandespessore, è in acrilico, e in esso ècompreso un cuscinetto invertito digrande qualità. La base delgiradischi, estremamente stabile, èformata da un sandwich di 2 stratidi acrilico nero lucido,inframmezzati da uno strato dialluminio, formula che si è rivelatadi grande efficacia per la drasticadiminuzione delle vibrazioniprovenienti soprattutto dall’esterno.Il motore, come tradizione VPI, èalloggiato in un contenitore a parteche si integra perfettamente con labase, tanto da sembrare un tutt’uno.L’Aries 3, infine, è sostenuto daquattro coni d’alluminio con sfered’acciaio sulla punta, così da fornireun’eccezionale rigidità e un ampiapossibilità di regolazione.

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News

Esoteric X-03SE / UX-3SESi affiancano agli attuali X-03 e UX-3questi due nuovi lettori dellagiapponese Esoteric. Si chiamano X-03 SE e UX-3 SE e l’affiche “SE”,Special Edition, testimonia alcuneulteriori attenzioni che i progettistigiapponesi hanno profuso perrendere queste macchine ancoramigliori di quanto non lo fosseroprima. Un contenitore di maggiorepregio e lo stesso utilizzato neimodelli X-01 e UX-1, stadi di uscita econversione ancora migliori e cheutilizzano componenti superiorisono solo alcune delle alchimie

messe in campo dal costruttoregiapponese, il quale ha ancheutilizzato uno speciale cablaggiointerno con rame purissimo 6N(rame al 99,999999%) e connettoriWBT Next Gen già in dotazione altop di gamma P-01 / D-01. Il costo dei due lettori, che sidifferenziano anche per unaelegante targhetta superiore dorata,è di 8.500 Euro per entrambi imodelli. I possessori di lettori X-03 / UX-3potranno chiedere l’up-grade delleproprie macchine ad un costo che èancora in via di definizione.

I connettori utilizzati negli X-03 SE e UX-3 SE sono dei WBT Next Gen, già dotazionedei top di gamma P-01 / D-01 e P-03 / D-03

Il contenitore dei nuovi X-03 SE e UX-3 SE è lo stesso utilizzato dai fratelli maggiori X-01 e UX-1. La targhetta superiore dorata denuncia inequivocabilmentel'appartenenza alla serie "Special Edition"

Rotel RDV-1092Finalmente un lettore di DVDuniversale di livello superiorefirmato Rotel. Si chiama RDV-1092ed è un player 1080p in grado dicompetere con realizzazioni di benaltro blasone. Uscita digitale HDMIo analogica component, SVideo ecomposito, convertitore audioincorporato per i 5.1 canali ostereofonico con uscite audioseparate e trigger-out costituisconoil parco connessioni dell’RDV-1092.All’interno tutto è stato ottimizzatodai designer Rotel per ottenere unplayer davvero universale chepotesse suonare in modo eccellente

la musica, offrendo al contempodelle performance video diindiscutibile livello. Le sezioni dialimentazioni sono duplicate, digitaliswitching e a trasformatori, in mododa ottimizzare al massimo lerichieste di ogni circuito, e lo scalerinterno con risoluzioneselezionabile, è uno tra i migliori incommercio. Compatibile con DVD Audio, DVD-RW, CD, CDR, Jpeg, VCD ,SVCD e MP3, l’RDV1092 è ancheuna macchina in grado di leggerepraticamente ogni supporto, con lasola esclusione dei SACD.Il prezzo è di 1.500 Euro.

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InFocus Serie TridentColpo grosso

InFocus rinnova profondamente lapropria linea di proiettori Home Cinemacon 3 modelli: IN72, IN74 e IN76.Nati da un progetto completamentenuovo e destinati a sbaragliare ladiretta concorrenza grazie a unrapporto qualità/prezzoche ha dell’incredibile ea un’estetica davverosplendida e originale.

La linea di proiettori InFocus appenausciti da catalogo, la SP(ScreenPlay), sbaragliò, all’epocadella sua introduzione incommercio, tutta la direttaconcorrenza introducendo nuovistandard in ordine al rapportoqualità/prezzo. L’X1, primo tra tutti, e

poi il suo erede SP-4805,dimostrarono al mercato che erapossibile fare proiettori DLPottimizzati per Home Cinema (nelcaso dell’X1 “anche” per l’HomeCinema vista la sua provenienza dalmercato dati) e con un prezzoestremamente concorrenziale.All’altezza dei fratelli minori sidimostrarono l’SP5700,probabilmente il proiettore middle-class con il maggiore successocommerciale in assoluto nel suosegmento, e i top di gammaSP7205 e SP7210 (quest’ultimounico testimone ancora rimasto inproduzione, grazie alla matrice HD2DC3 di cui è dotato). Con questobagaglio senza dubbio invidiabile,InFocus, leader mondiale nellacostruzione di videoproiettori, harealizzato una serie completamentenuova, denominata appunto“Trident”. E’ stata così realizzata unapiattaforma che non prendesse innessun modo spunto da telaiprofessionali o già in produzioneper altri scopi.

Una mise di tutto puntoLe tre macchine, IN72 (848x480),IN74 (1024x576) e IN76 (1280x720)condividono la stessa estetica,versatilità e telecomando e “viste daspente” si riconoscono solo perl’etichetta posteriore che ne riporta

il modello.

Molto elegante eoriginale il nuovo look deiproiettori InFocus Serie IN

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InFocus

Tutto nuovoAccennavamo come questa

linea Trident siacompletamente nuova e disegnatacon il solo obbiettivodell’ottimizzazione per gli usi HomeCinema. Una dei principali beneficidi questo nuovo approccio è ilpercorso ottico completamentesigillato e quindi insensibile aqualsiasi tipo di contaminazioneambientale; ciò permetterà unafelice e duratura installazione anchein ambienti fumosi. Tutti gliapparecchi vantano lo stesso tipo ditelaio e di dotazione (ovviamentediversificata solo in quanto arisoluzione del pannello), con chipDMD (Digital Micromirror Device)DarkChip 2 a 12°, processore videoPixelworks DNX a 10 bit, e ruotecolore a 6 segmenti ottimizzate per6500K; a corredo lenti di proiezionea 12 elementi completamente invetro. Tra le novità introdotte c’èuna particolare gestione dellalampada, in sincronia con la ruota

colore, che permette di avere unincarnato molto più reale. E’ infattipresente proprio questo tipo dicontrollo tra le voci a menù, che haun effettivo e benefico impatto sullanaturalità dell’emissione. Talesistema si basa sul fatto che lalampada di proiezione, tra un ciclodi accensione e uno dispegnimento, emette una luce piùrossastra; a tale intervallo si è fattocoincidere il passaggio per il rossonella ruota colore, ottenendo,quindi, un effetto molto più reale eprofondo. A proposito di lampada,essa dura circa 3000 ore e puòessere utilizzata in modalitàstandard o high power. Altra grandedifferenza rispetto a tutta la direttaconcorrenza è la mancanza di filtriper la polvere, il che permette unagestione molto più agevole e “senzapensieri”. Una chicca è il sensoreche avverte la posizione delproiettore e che settaautomaticamente la proiezionefrontale diritto o rovesciato.

Il pannello comandi sul dorso delproiettore ricalca fedelmente il look-feeling del telecomando e tramiteesso è possibile effettuare ognioperazione. Il parco ingressi è foltoe prevede numerosi ingressianalogici e digitali. Oltre ai classici SVideo e compositoè presente anche un component,mentre per il comparto digitalesono previsti sia un DVI-M1 che è ingrado di accettare anche segnale

RGB analogico proveniente da PCche un HDMI. Un’uscita trigger-outpermette di comandareautomaticamente la discesa del telodi proiezione.

Ciò che colpisce immediatamente, èil loro nuovo disegno, con superficisfuggenti e smussate; i colori sononero laccato e grigio argento, per uninsieme davvero splendido e dalgrande impatto estetico. L’ottica, disolito incombente in questo tipo dimacchine, è invece nascostaall’interno del guscio, e sopra diessa è sistemata una manopolacoassiale, oggetto di brevetto, cheregola zoom e messa a fuoco, e cheha fruttato a InFocusl’InnovationAwardall’ultimo CESdi Las Vegas. Il telecomandoè anch’essocompletamentenuovo e ricalcafedelmente le linee delproiettore. Nero lucido con retro-illuminazione blu notte è un oggettomolto bello a vedersi, facile daimpugnare e particolarmentecomodo, visti anche i numerosi tastiscorciatoia di cui è dotato.

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un nuovo standard da battere,riaffermando ancora una volta lasua posizione di assoluta leadership,così com’era stato del resto con laSerie ScreenPlay. Macchinedall’incredibile rapportoqualità/prezzo, queste IN-72, IN-74e IN-76 sono destinate a un sicuro,grande successo commerciale. Chideciderà di acquistare uno di questi

Tre ottime scelteTutti e tre i prodotti, nella prova divisione, hanno saputo esprimereottime doti e hanno dimostrato diessere molto avanti rispetto alladiretta concorrenza. E’ il rapporto dicontrasto, nettamente superiore,unito a una grande naturalezza delleimmagini a fare da padrone. I tremodelli sono espressione di grandequalità e ognuno sceglierà secondole proprie esigenze, sia tecniche cheeconomiche. L’IN-72, campione nelrapporto qualità/prezzo, consentegrandi soddisfazioni con una spesacontenuta; l’IN-74 è invece il

massimo equilibrio, considerataanche la risoluzione della matrice dicui è dotato, esattamentecoincidente con quella del PAL;infine l’IN-76, top di gamma, èdestinato a un’utenza esigente chevuole prestazioni di grande respiro.

ConclusioniCon la Serie Trident, la InFocus havoluto mettere un nuovo puntofermo,

prodotti, potendo scegliere quelloche più si confà alle sue esigenzesotto tutti i punti di vista, farà unottimo investimento, vistal’eccellente qualità di visione di cuiquesti prodotti sono capaci, econsiderata una concorrenza che èancora di la’ da reagire al “colpogrosso” appena messo a segno daInFocus.

InFocus

Caratteristiche tecniche:IN-72Risoluzione: 848X480 16:9Tipo di DMD: .55 480p DarkChip2Rapporto di contrasto: 2000:1Potenza: 900 ANSI LumenLampada: 200WConnessioni: HDMI & DVI con HDCP, component, SVideo, compositoProcessore video: Pixelworks DNX con 2D comb filterOttica: a 12 elementi in vetro, F/2,4-2,6 focale 21-25mmRapporto di proiezione: 1,76:1-2,12:1Peso: 4,2 KgDimensioni: 360x120x360mm (LxAxP)Prezzo: 1.290 Euro + IVA

IN-74Risoluzione: 1024X576 16:9Tipo di DMD: .65 576p DarkChip2Rapporto di contrasto: 3000:1Potenza: 1000 ANSI LumenLampada: 200WConnessioni: HDMI & DVI con HDCP, component, SVideo, compositoProcessore video: Pixelworks DNX con 3D comb filterOttica: a 12 elementi in vetro, F/2,4-2,8 focale 21-27mmRapporto di proiezione: 1,52:1-1,92:1Peso: 4,2 KgDimensioni: 360x120x360mm (LxAxP)Prezzo: 1.690 Euro + IVA

IN-76Risoluzione: 1280X720 16:9Tipo di DMD: .65 720p DarkChip2Rapporto di contrasto: 3000:1Potenza: 1000 ANSI LumenLampada: 200WConnessioni: HDMI & DVI con HDCP, component, SVideo, compositoProcessore video: Pixelworks DNX con 3D comb filterOttica: a 12 elementi in vetro, F/2,4-2,8 focale 21-27mmRapporto di proiezione: 1,53:1-1,94:1Peso: 4,2 KgDimensioni: 360x120x360mm (LxAxP)Prezzo: 2.290 Euro + IVA

La manopola coassiale per la regolazione di zoom e messa a fuoco è molto originalee estremamente comoda e precisa nell'utilizzo. Come per il temecomando, anche icomandi sul dorso del proiettore sono di disegno completamente nuovo.

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Rotel è un’azienda di spessore e digrande tradizione, che ha semprefatto del rapporto qualità/prezzo ilsuo principale cavallo di battaglia.

Rotel Serie 06L’entry level che invoglia

La Rotel presenta la nuova gammalow-cost di elettroniche Hi Fi,destinata a un pubblico esigente eselettivo, che ama un ascolto digrande qualità. La neonata Serie 06costa praticamente come laprecedente Serie 02, confermandol’imbattibile rapporto qualità/prezzoche ha sempre contraddistinto laproduzione Rotel.

Erano gli anni ’80 quando fecero lacomparsa i primi amplificatoriintegrati cosidetti “bensuonanti”:Rotel primeggiava insieme a nomicome Nad e Proton e i suoiapparecchi si contrapponevano,fortemente, alla produzionegiapponese (Pioneer, Kenwood,Yamaha solo per citarne alcuni) chemolto concedeva al banco di misurae poco alle sensazioni sonore. Ilmercato offriva poi macchineesoteriche di blasone americane einglesi soprattutto, dal costoassolutamente proibitivo. Gli“integratini” (chiamati così ancheperché estremamente più piccoli deigiganti del sol levante) divenneropertanto una nuova classe diapparecchi rigorosamenteminimalisti, che nulla concedevanoai vezzi estetici e ben poco allaversatilità. I dettami erano unagrande musicalità prima di tutto,semplicità nel disegno circuitale ecapacità di pilotaggio poi; gliappassionati più in là con gli anniricorderanno come queste “piccolepulci” riuscivano ad avere muscolimolto più vigorosi rispetto amacchine giapponesi accreditatespesso del doppio o più dei watt.

Ogni componente è frutto di scelte precise, tese al raggiungimento delle massimeprestazioni sonore. In foto, in primo piano, i condensatori di filtro dell'integrato RA-06

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Rotel conquistò proprio in quelperiodo una posizione di primatoassoluto con l’RA820, e da allora lafilosofia del costruttore è rimasta lastessa, seppur ovviamente con idovuti ammodernamenti. Caposaldodi Rotel è sempre stato, e lo ètuttora, un metodo di progettazioneche mette al centro dell’attenzionel’ascolto piuttosto che il banco dimisura, seppur nel rispetto,ovviamente, dei dati strumentali.Approccio, questo, che si è poi fattosempre maggiore strada tanto cheoggigiorno molti sono gliamplificatori che assicuranoprestazioni “musicali” a tutto tondo.E’ certo, però, che ben pocheaziende –tra cui ovviamente Rotel-possono garantire una tradizione eun background quasi trentennalerispetto a questo segmento dimercato, che si traduce anche inuna continuità sotto ogni punto divista (valore dell’usato, assistenzatecnica, ricambi, ecc ecc).

06, ancora meglioNon era facile migliorare la Serie 02,un prodotto di grande successocommerciale e che ha sonorizzatomolte case degli italiani offrendouna linea completa di apparecchi adalte performance: da numerosiamplificatori a una coppia pre/finale,a un lettore di CD e un sinto.Parimenti, la Serie 06 ricalca lestesse tipologie di apparecchi, macon molte diversificazioni e unaprofonda trasformazione circuitale,che vede questa neonata serie comeun nuovo capitolo della storia Rotel,piuttosto che una rivisitazione deivecchi progetti. Tutte le nuovemacchine adottano ovviamente laoramai affermata “Rotel BalancedDesign Concept”, filosofia tesa alraggiungimento delle massime

Rotel

telecomando compreso. L’RA-04 èinvece l’entry-level, e pur essendouguale all’ 05 in quanto a potenza ditarga, non è dotato di controlloremoto. Tutti e tre i modelli, che sifondano sullo stesso basamentoprogettuale e che condividono lastessa sezione di preamplificazione,possono subire futuri interessanti up-grade grazie allo sdoppiamento pre-finale di cui sono dotati. Grazie adesso sarà possibile applicare, in unfuturo, uno stadio di amplificazionefinale esterno (consigliato,ovviamente, l’RB-06) per ottenereuna maggiore potenza e conseguentedinamica e capacità di pilotaggio.Grazie al fatto che l’RB-06 ècollegabile a ponte, si può pensare diacquistare un’unità in un primomomento e una seconda unitàsuccessivamente, ottenendo uninsieme di grande valore dinamico e

prestazioni sonore e che in questinuovi apparecchi risulta ancora piùperfezionata.Della nuova gamma fanno parteben 3 integrati, l’RA-06, l’RA-05 el’RA-04, una coppia pre/finale, gliRC-06/RB-06, un CD player, l’RCD-06 e un Tuner DAB, l’RT-06. La cifra stilistica è simile a quellaadottata nella vecchia serie, se nonper i bordi inferiore e superiore,adesso stondati, e per qualche altrapiccolezza estetica; anche gliingombri sono rimasti praticamentegli stessi.

Una soluzione per tuttiLa linea Rotel aggredisce il mercatoproponendo una serie dielettroniche in grado di venireincontro a ogni esigenza e alle qualinon si può proprio “dire di no”.Partiamo con i tre integrati: ilcapostipite, l’RA-06, a cui seguel’RA-05, meno potente ma con lestesse caratteristiche in fatto diversatilità e in ultimo l’RA-04, entry-level in grado di restituire grandisoddisfazioni. L’RA-06 si presenta

come un apparecchio molto curatodal punto di vista progettuale evanta una potenza di 70Wx2 su8ohm. Ingresso Phono MM moltoperformante in dotazione,sdoppiamento pre-finale percollegare un amplificatore dipotenza esterno, e un lay-outcircuitale curato al fine di evitarepossibili degradi del segnale sonosolo parte delle alchimie messe incampo dal grande costruttore. L’RA-06 è dotato di telecomandoper tutte le funzioni in grado dipilotare anche altri apparati Rotel, diun ingresso “media player” sulfrontale per lettori MP3 e iPod, e diuscite trigger-out per il pilotaggio didispositivi esterni. L’RA-05 è laversione meno potente dell’RA-06(2X40W su 8 ohm) purconservando inalterate tutte lecaratteristiche del “cugino ricco”,

Gli ingressi a disposizione, numerosi, di cui sono dotati tutti gli integrati e il pre dellanuova Serie 06, contemplano anche un capace ingresso Phono MM per giradischi.

I 3 nuovi integrati della Serie 06. Dal basso, il più potente RA-06 da 70+70W, poi l'RA-05 da 40+40W entrambi telecomandabili, einfine l'RA-04, entry level da 40+40W senza controllo remoto.

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Sorgenti, che passione!Si chiama RCD-06 il nuovo lettoredi CD della Serie 06, dotato dimeccanica di elevato livello e di unconvertitore Burr-Brown a 24 bit/96kHz con sovracampionamentoottuplo. Le sezioni di alimentazionesono separate per la parte analogicae digitale, e sono in numero di 4completamente indipendenti;vengono poi utilizzati tutticomponenti passivi selezionati e dialto livello. A completare la scelta di sorgenti èil nuovo sintonizzatore RT-06 confunzionalità DAB e RDS. Sezionianalogiche separate per le sezioniDAB e FM/AM RDS, alimentazionisdoppiate per le parti analogico edigitale, e un ampio display sonosolo parte delle caratteristichetecniche e funzionali del nuovosinto.

On the roadTutta la Serie 06 è estremamentemusicale e si caratterizza per unariproduzione precisa, ma allo stessotempo eufonica e piacevole. Chi vuole un ascolto di qualità dellamusica non può non prendere inconsiderazione uno o più oggettidella Serie 06, che riescono a

in grado di erogare ben 180Wx2 su8 ohm. La modularità così possibileè un interessante valore aggiuntoche permette all’appassionato dicrescere a piccoli passi, e di godersii miglioramenti step by step. Aproposito di RB-06, questorappresenta il nuovo finale dipotenza stereofonico della Serie 06,abbinabile al preamplificatore RC-06. In grado di erogare 2X70W su 8ohm, l’RB-06 è pensato per essereun finale in grado di erogare forticorrenti istantanee e allo stessotempo capace di pilotare qualsiasitipo di diffusore, anche grazie a unfattore di smorzamento di ben 500.Il preamplificatore RC-06 adotta undisegno circuitale minimalista evotato al raggiungimento dellemassime qualità sonore. Stadio dialimentazione dedicato di grandecapacità, componenti selezionati eingresso Phono di elevata caraturasono solo alcune dellecaratteristiche. Telecomandabile inogni sua funzione e dotato diingresso “media player” sulpannello frontale l’RC-06, insiemecon il finale RB-06, possono essereinseriti agevolmente in ogniambiente grazie alle dimensioniparticolarmente contenute.

Caratteristiche tecniche

Amplificatore RA-06Risposta in frequenza: 10Hz-100kHz +1/-03 dBDistorsione THD (1 kHz): 0,003% alla potenza massimaPotenza: 70W/ch (20Hz-20kHz <0,03%, 8 ohm) Ingressi: Phono, CD, Tuner, AUX1, AUX2, Media playerDimensioni: 435x92x342mm (LxAxP) - Peso: 7,7 kgAlimentazione/consumo: 230V CA/300W (36W acceso, 3,7W st-by)Prezzo: 750 Euro

Amplificatori RA-05/RA-04Risposta in frequenza: 10Hz-100kHz +1/-03 dBDistorsione THD (1 kHz): 0,003% alla potenza massimaPotenza: 40W/ch (20Hz-20kHz <0,03%, 8 ohm) Ingressi: Phono, CD, Tuner, AUX1, AUX2, Media playerDimensioni: 435x72x342mm (LxAxP) - Peso: 5,9 kgAlimentazione/consumo: 230V CA/220W (36W acceso, 3,7W st-by)Prezzo RA-05: 599 EuroPrezzo RA04: 415 Euro

Preamplificatore RC-06Risposta in frequenza: 4Hz-100kHz +/-3 dBDistorsione THD (1 kHz): 0,003% alla potenza massimaPotenza: 70W/ch (20Hz-20kHz <0,03%, 8 ohm) Ingressi: Phono, CD, Tuner, AUX1, AUX2, Media playerDimensioni: 435x92x342mm (LxAxP) - Peso: 7,7 kgAlimentazione/consumo: 230V CA/300W (36W acceso, 3,7W st-by)Prezzo: 450 Euro

Amplificatore Finale RB-06Potenza: 70WX2 - Potenza a ponte: 180WDistorsione armonica totale: <0,03%Risposta in frequenza: 10Hz-100kHzImpedenza di ingresso: 33 kohmDimensioni: 437x92x342mm (LxAxP)Alimentazione/consumo: 230V CA/250WPrezzo: 450 Euro

Lettore di CD RCD-06Distorsione armonica totale: 0,0045% a 1 kHzRisposta in frequenza: 20Hz-20kHzLinearità: +/-5°Rapporto segnale/rumore: >100dBImpedenza di uscita: 100 ohmDimensioni: 437x72x342mm (LxAxP)Alimentazione/consumo: 230V CA/20WPrezzo: 550 Euro

Tuner RT-06Sezione DUBRange di frequenza: 174.928-239.200 MHzSensibilità: -99dBmTuner FMSensibilità: 14.2 dBfRapporto segnale/rumore: 73 dBfDimensioni: 437x72x342mm (LxAxP)Alimentazione/consumo: 230V CAPrezzo: 600 Euro

Rotel

Sul pannello frontale degli integrati e del preamplificatore della Serie 06 un ingresso"media players" adatto a tutti i personal player, da quelli USB all'Apple iPod.

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Intervisitamo Rob Sinclair, n°1 dellaRotel Europe, Export Manager digrande talento, ma anche untecnico e un grande appassionato.Lo incontriamo a valle dellapresentazione della nuova Serie 06,che egli non esita a definire comeuna Serie completamente nuovanon tanto e non solo nell’estetica,tutto sommato simile allaprecedente Serie 02, ma quantonelle prestazioni sonore, a suo direenormemente migliorate.

Gammadelta: Quanto è cambiatala filosofia di Rotel dagli anni ’80,quando è venuta alla ribalta delmercato Hi-Fi?Rob Sinclair: Rotel è una aziendanata nel 1961. Tra gli anni ’60 e glianni ’80 ha sviluppato una grossareputazione non solo con il propriomarchio ma anche attraverso unavasta produzione OEM, che erastata individuata da Rotel come unapriorità. All’inizio degli anni’80 Rotelprese una decisione fondamentale,scegliendo di produrre apparecchi lecui prestazioni soniche fossero ilcentro dell’attenzione. La filosofia di progetto vennechiamata “Balanced DesignConcept”. Essa è una disciplinatasintesi di fisica, elettronica eingegneria meccanica che si basasul motto “la cosa migliore nondeve perforza essere quella piùcostosa”.La filosofia “Balanced DesignConcept” di Rotel includealimentatori, componenti, disegnodei circuiti, qualità della costruzione,design, semplicità d’uso.

Gammadelta: Qual è la proceduradi progetto delle vostreapparecchiature? Come si svolgonole sessioni di ascolto e di“trial&error” prima di passare allaproduzione definitiva?Rob Sinclair: Una volta che Rotel,consultato anche le sedi in Europa ein America, ha individuatoun’esigenza di mercato per unatipologia di prodotto, definisce undocumento di progetto chestabilisce il prodotto stesso; taledocumento descrive ogni dettaglio,dalle prestazioni, alle funzionalità ecaratteristiche. Gli ingegneri Rotel sviluppano deiprototipi che spediscono a tutte lesedi per la valutazione. Sulla basedelle risposte che pervengono,viene rifinito il progetto e poi lasede Rotel in Inghilterra spendeinnumerevoli ore per gli ultimiaffinamenti.Gammadelta: Quali sono leprincipali differenza tra la vecchiaSerie 02 e la nuova 06?Rob Sinclair: La Serie 02 harappresentato il 35% del fatturatoRotel europeo negli ultimi 3 anni,ed era ora di rinnovarla. Volevamofarlo nel modo giusto. Rotel non hamai scelto il motto di: “mettere ilvecchio vino nelle nuove bottiglie”.La Serie 06 doveva offrire miglioriprestazioni soniche attraverso nuovetecnologie, e offrire altre versatilità.Le differenze tra la Serie 02 e lanuova Serie 06 principalmentesono:Resitenze di precisione AmericaneResistenze a film metallico a bassorumore della Welwyn

Rotel

Nuovi operazionali Burr-Brown abasso rumoreCondensatori in polipropilene sulpercorso del segnaleCircuito Phono MM migliorato pertutti i modelliConvertitore Digitale/AnalogicoBurr-Brown PCM1716 per l’RCD-06Protezione elettronica per i diffusorinegli integrati e nel finaleGammadelta: Qual è, a questoproposito, la differenza tra lesezione pre dell’RC-06 e quelladegli integrati RA-06, RA-05 e RA-04?Rob Sinclair: Il disegno èessenzialmente lo stesso, ma nelpreamplificatore RC-06 il team diingegneri non si è dovutopreoccupare dell’alimentazionedegli stadi di potenza, pertantol’alimentatore dell’RC-06 èdisegnato specificatamente persegnali di basso livello. Inoltre nelcontenitore c’è maggiore spazio persistemare in modo simmetrico lecircuitazioni, e ciò è moltoimportante per il miglioramentodelle prestazioni.Gammadelta: E quali sono ledifferenze che occorrono tra lasezione finale dell’RB-06 e quelladegli amplificatori integrati?Rob Sinclair: Il team di progettistinon deve preoccuparsi dell’effettodelle sezioni di potenza su quelle dipreamplificazione e l’alimentazioneè progettata specificatamente peruna sezione di potenza. Lo spaziointerno libero è utilizzato peraumentare le prestazioni e creareun amplificatore totalmentesimmetrico.

L’intervistaRob Sinclair

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soddisfare un’utenza esigente eraffinata, stufa dei soliti all-in-onedal suono “non-suono”. La lineadi integrati, dal più piccolo fino alrobusto RA-06, assicurano ascoltidi grande piacevolezza e lacoppia pre-finale RB-06/RC-06,caratterizzata dallo stesso sound-feeling, riesce a esseremaggiormente precisa nellariproduzione e generosanell’erogazione di corrente. Illettore di CD RCD-06 è poiun’eccellente sorgente, superioreanche all’RCD-02 appena uscitodi produzione e considerato uncampione nel rapportoqualità/prezzo. Raffinato,rispettoso di tutti gli strumenti edei piani sonori all’interno dellatrama, vi accompagnerà dentro lamusica in punta di piedi, senzamai sembrare squillante oeccessivo in nessuna porzionedello spettro.

ConclusioniLa nuova gamma 06 sancisce unnuovo standard nelle elettronichelow-cost di qualità. Progettati e costruiti con ilbackground che solo un’aziendacome Rotel può mettere incampo, sono frutto di attentescelte progettuali e costruttive,che sfociano in apparecchiestremamente musicali edeufonici, in grado di emozionaree soddisfare pienamente i moltiappassionati che si avvicinano o siri-avvicinano all’ascolto di qualitàdella musica. L’abbinamento condiffusori di rango è d’obbligo, e lanuova Serie CM di Bowers &Wilkins potrebbe essere quellache meglio si sposa con questeelettroniche.

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Nuovo e rivoluzionario,eccezionalmente Hi End. Così potremmo definire l’originale“lavoro” della Solidsteel. Untavolino, l’HyperSpike, che raccogliela lunga tradizione del produttoreitaliano che in tanti anni di militanzaha saputo progettare e realizzaresistemi di grande peso sonoro oltreche estetico. Il nuovo HyperSpikevuole essere un tavolino definitivo,Hi End per definizione, capace diospitare apparecchi di elevatacaratura che sapranno, così ben“appoggiati”, esprimere il megliodelle loro caratteristiche. Dal puntodi vista estetico non è difficiledefinire l’HyperSpike come uno tra ipiù bei tavolini in commercio; l’usodell’acciaio in abbinamento a ripianieccezionalmente rifiniti e di grandespessore dona all’insieme unimpatto estetico assolutamenteunico. I gambi, finemente torniti,sono poi rifiniti con dei ring ingomma che spezzano le linee erendono il tutto ancora piùaccattivante.

OriginaleLa prima verarivoluzione introdotta daquesto tavolino è latotale modularità,caratteristica impossibileda perseguire con unastruttura saldata che nonpermette espansioni.Con il “sistema”HyperSpike saràpossibile comporre inmodo completamentepersonalizzato il proprio

tavolino, scegliendo l’altezza tra iripiani e il loro numero. Si parte dauno “Starter-Kit” che è un insieme

HyperSpike è un tavolino ingrado di miglioraredrammaticamente le prestazionidel vostro impianto, …“provareper credere”. Il fatto che sia anche splendidoper alcuni potrebbe essere soloun dettaglio, per altri invece unparticolare assolutamenteindispensabile. Comunquevogliate vederla, HyperSpike diSolidsteel è il massimo!

SolidsteelHyperSpikeHyperHi-End

Una delle basi per finali di potenzadella nuova Serie HyperSpike. Sonodisponibili due modelli diversi (HSA eHSB) per adattarsi a ogni esigenza.

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I distanziali, come le punte, sonotutti realizzati con acciaio d'alta

qualità e torniti con curacertosina. Tutto l'insieme si

accoppia perfettamente. I ring ingomma hanno la doppia

funzione estetica e di necessariogrip nelle operazioni di

smontaggio e rimontaggio.

L'HS4 è estremamente capiente e ingrado di alloggiare comodamente 4apparecchi. L'estetica è splendida e si hala netta sensazione di avere a che farecon un oggetto molto raffinato.

minimo di elementi checompongono la base, e sistruttura il proprio mobilesecondo le esigenze individuali,attraverso gli “Elevation-Kit” e gli“Elevation-Set”. Per raggiungerequesto obiettivo laSolidsteel ha ideato unsistema didisaccoppiamentostrutturale a 3 gambicon punte e sottopunte inacciaio pieno tra un ripiano e l’altroe nel quale possono essere sceltigambi di numerose altezze diverse.Rivoluzionaria è poi la verniciaturaantirisonante nera o silverdall’esclusivo piacere tattile e i piani,realizzati in un particolaretipo di MDF. L’offerta moltovasta di HyperSpike, è stataprogettata per venire incontroanche ad esigenze particolari,come quelle che hanno gliapparecchi estremamenteprofondi. Tutti i ripiani, infatti,con la sola esclusione diquello finale, possono esseredotati di 4 gambi, in luogodei 3 normalmente previsti, eciò per agevolarel’alloggiamento diamplificatori finali profondi.HyperSpike è disponibile intre diverse soluzioni chiavi inmano da 2, 3 e 4 ripiani chesi chiamano HS2, HS3 e HS4,nei quali c’è anche unrisparmio economico, insoluzione componibile, e in

quel caso sarà il vostronegoziante di fiducia a

personalizzare l’HyperSpikesecondo le vostre esigenze.

AscoltoUn tavolino del genere

oltre a essere moltobello deve anche offriregrandi performanceall’ascolto. E chi non

crede, tra i lettori, che un tavolinopossa fare la differenza, compie unimportante errore di valutazione. E’ovvio, certo, che l’HyperSpike devealloggiare elettroniche di grandelivello, con le quali saprà sposarsialla perfezione e rendere al

massimo. Bene: la primesensazioni all’ascolto sonoquelle di un eccezionalecontrollo in gamma bassa,accompagnato da unagrande scansione del ritmo. Ipiani sonori sono tuttiperfettamente a fuoco e lagamma medio-alta è precisama allo stesso tempoperfettamente amalgamata;l’alchimia è perfetta el’ascolto è estremamentepiacevole e musicale. Dopoaver lasciato assestare lastruttura per qualche giornoe aver poi serrato a fondo dinuovo il tavolino, il suonomigliora ancora e si “calibra”perfettamente secondo lemassime prestazioni chel’HyperSpike è in grado direstituire. Non esiste unazona d’ombra, unanegatività. Ogni peculiaritàdel messaggio è riprodottacon grande vigore e diventaemozionante e coinvolgentecome difficilmente si puòascoltare.

ConclusioniSe vi dicessimo chesostituire il vostrovecchio tavolino con unHyperSpikecorrisponderebbe allasostituzione diun’elettronica o uncavo, forse non cicredereste, ma èproprio così. Il passo inavanti dal punto di vistadella prestazione èdavvero notevole, e siriesce ad ascoltare ilproprio impianto–sempre lo stesso-come mai si era fattoprima. La parte estetica

è certo di grande importanza equesto HyperSpike non peccanemmeno in quell’aspetto.

Solidsteel

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HyperSpike predefinitiHS 2 1.050 Euro (2 ripiani)HS 3 1.550 Euro (3 ripiani)HS 4 2.050 Euro (4 ripiani)HS A - HS B 395 Euro (basi per elettroniche)

HyperSpike su misuraStarter Kit 285 Euro (kit di sottopunte, punte, tiranti e controconi)Elevation Kit 150 Euro (kit prosecuzione: punte, tiranti, supporti e controconi)Top End Kit 115 Euro (kit per ultimo ripiano, con punte, tiranti e inserti Top)Elevation Set 135 89 Euro (set di 3 gambi altezza 135)Elevation Set 165 120 Euro (set di 3 gambi altezza 165)Elevation Set 205 155 Euro (set di 3 gambi altezza 205)Elevation Set 245 190 Euro (set di 3 gambi altezza 245)Elevation Set 305 240 Euro (set di 3 gambi altezza 305)Shelf 225 Euro (ripiano iniziale e intermedio)Top Shelf 225 Euro (ultimo ripiano)

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Primare PRE30 / A32 Forza dei giusti

Primare è una azienda danese digrande spessore, con una importantetradizione nel mercato hi-fi di altolivello. Il nuovo possente finale A32,in abbinamento con ilpreamplificatore PRE30 riescono asoddisfare i palati più raffinati e leesigenze più critiche con il solito,imbattibile, sound-feeling e rapportoqualità/prezzo, tipico dei prodottiPrimare.

Per rendere poi i prodotti Primarenoti ad un grande pubblicoChristensen cercò delle sinergieesterne ed una azienda che potesseconiugare il suo pensiero creativocon i numeri di una produzione piùelevata. Concluse, così, un accordo con laXena Audio, all’epoca già costruttricedei prodotti Copland. Tale accordo, determinante per ilfuturo di Primare, permise a LarsPedersen già “deus-ex-machina” diCopland di assumerne il controllo,per portarla, passo dopo passo, alsuccesso dei giorni nostri. Un altro nome illustre, MikeBladelius, venne a far parte delmarchio danese, dopo esperienzecon nomi del calibro di Threshold ePass Lab. Oggi la Primare è unaazienda di spicco, con un catalogomolto interessante, e che nulla haperso della primaria filosofia, cheera quella, appunto, di crearestrumenti di riproduzione per Hi-Fidi grande gusto musicale e con unosplendido e originale impattoestetico.

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Primare nacque nei primianni ’80 dal genio di BoChristensen, projectdesigner danese noto neimigliori salotti dell’Hi-Fi edell’Hi-End a livellomondiale. Il suo obbiettivofù quello di creare deiprodotti che coniugasserouna autentica “vena Hi-Fi”, auna estetica innovativa e moltoattraente. Nacquero così le Serie900 e 200, che a tutt’oggirappresentano una pietra miliarenell’evoluzione dell’altà fedeltà.

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AscoltoLe grandi peculiarità delleelettroniche Primare, nelle qualiprevale la musicalità e l’eufonicitàvengono assolutamente garantite inquesta accoppiata. Ciò che di solito si teme, soprattuttoin presenza di finali molto potenti, èinfatti una perdita a volte marcata didolcezza nell’emissione; tale perditaè in qualche modo compensatadalla grande forza dell’amplificatore,ma è raro riuscire a trovare un“grande finale”, una macchina, cioè,capace di coniugare muscoli edolcezza. L’A32 è in grado di fare questo,essendo un apparecchio dolce,sornione, con eccellenti capacitàanalitiche e dotato “anche” di unapotenza e una capacità di pilotaggioche lasciano attoniti. Veloce,perentorio, di grande spessoremusicale, riesce nei macro-contrasticome nei micro-contrasti a essererispettoso di ogni nuances musicale.Parliamo dell’A32 ma vogliamolasciare ampio spazio anche alPRE30, senza dubbio già noto, mache probabilmente non tutticonoscono. In abbinamento con questo A32,ma non di meno con l’A30.2 suodegno “compare” già da diversotempo, il PRE30 è sempre statoapprezzato come un apparecchiodall’incredibile rapportoqualità/prezzo, e tant’è. In abbinamento all’A32, esso riescead essere ancora più convincente,grazie alla grana sottile di cui ècapace, al suo saper essereintrospettivo ma noneccessivamente “esoterico”.

Primare

grande pregio, come i famosioperazionali OPA2134. Il controllodel volume è poi affidato ad unsistema di interruttori passivi cheinseriscono sul segnale delleresistenze di precisione, in modo danon impoverire il segnale. Anche il circuito di alimentazione èparticolarmente curato; fanno infatticapo a un grosso trasformatoretoroidale numerose sezioni dilivellamento e filtro, separate perogni stadio del PRE30. Il preamplificatore non è dotatodello stadio Phono, e gli utenti–sempre più numerosi- chevolessero utilizzare un giradischi,possono acquistare l’R20 di Primare,un pre-pre adatto sia a testine MMche MC e che risolveràbrillantemente il problema.

La filosofia progettuale ècompletamente dual-mono e tuttala componentistica è selezionata.L’A32, progettato secondo le piùmoderne filosofie audiophile, hadue modalità di stand-by, una“calda” che lascia accese le sezionifinali seppur diminuendo la correntedi riposo e scollegando i diffusori(in questo modo l’amplificatore èsempre pronto a funzionare almassimo delle sue capacità) el’altra, invece, che spegne tutte lesezioni analogiche e lascia accesesolo le circuitazioni di servizio, ed èadatta nelle “lunghe soste”.Fedele compagno dell’A32 èl’ottimo preamplificatore solo lineaPRE30, già in forza al catalogo dellaPrimare da qualche tempo, e che èaccreditato come uno dei miglioripreamplificatori nel suo segmentodi mercato. Il suo disegno circuitale è del tipocompletamente bilanciato, evengono adottati componenti di

Ciò che mancavaNel catalogo Primare, già moltoricco e capace di soddisfare ognitipo di esigenza, mancava solo unfinale di grande potenza e in gradodi erogare forti correnti. Nellagamma, infatti, c’era – e c’è tutt’ora- solo l’A30.2, un 120Wx2 su 8 ohmche ben si confà con le normaliesigenze di un impianto Hi-Fi dilivello medio-alto, ma che potrebbenon essere sufficiente con diffusoridi prima classe assoluta. L’A32 colma questa lacuna, grazie aisuoi 250WX2 su 8 ohm e 400WX2su 4 ohm che saranno in grado dicontrollare ogni diffusore, senzaperdere la magia del suono tipicadegli apparecchi Primare. La configurazione circuitale dell’A32è del tipo completamente bilanciata,dagli ingressi fino agli stadi finali, ela sezione di alimentazione vanta untrasformatore toroidale da ben1500VA con 4 avvolgimenti, 2 perogni canale.

Il PRE30 è una macchina a simmetria totalmente bilanciata che si avvale di unacostruzione completamente dual-mono. L'estetica è molto sobria e di grande impattoe la macchina è disponibile anche in nero. Comodo e esteticamente piacevole ildisplay per il controllo del volume.

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Il nuovo finale Primare A32 è un grande monolite dall'estetica sobria ed elegante. Le sue performance sono di tutto rilievo, essendoesso capace di ben 250W per canale su 8 ohm. Disponibile in nero o in finitura titanio, è un amplificatore a carattere definitivo.

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Conquestaaccezionevogliamoindicare quegliapparecchi che peccano di eccessivaanaliticità e dettaglio, e che pocoriescono nel difficile compito diamalgamare la musica in un unicomessaggio contenente molte entitàseparate, che pur rimanendo

intelleggibili tra di loro devonoconcorrere tutte verso un unicosentire. Le differenze di questoPRE30/A32 rispetto a accoppiate dimolto maggiore costo e di superioreblasone sono davvero poche; il“gradiente migliorativo” in questicasi è minino e corrisponde a unaspesa assolutamente noncommisurata con il risultato che siottiene.

ConclusioniL’accoppiata PRE30/A32 dellaPrimare è una delle miglioricombinazioni pre-finale attualmentepresenti in commercio, soprattuttose paragonata al prezzo di acquisto.Grande potenza a disposizione,eccellente controllo e allo stessotempo dolcezza nell’emissione,fanno di questi PRE30/A32 degliapparecchi che sapranno soddisfarein modo duraturo qualsiasiappassionato dal palato fine. Il carattere è quello tipico degli

apparecchi della casa danese, conun sound-feeling immediato epiacevole, che saprà conquistare eappassionare. Una scelta, quella del PRE30 edell’A32, che potrebbe considerarsidefinitiva, sempre che non si vogliaambire ad accoppiate di maggiorerango, che a fronte di prestazioni“leggermente” superiori,pretendono sforzi economicialmeno doppi, per un rapportosforzo/beneficio estremamentesfavorevole!

Caratteristiche tecniche Preamplificatore PRE30Ingressi analogici: 2XLR bilanciati, 5RCAUscite analogiche: 1XLR bilanciato, 1RCAUscite per registratore: 1RCALivello ingresso XLR: 560mVrmsLivello ingresso RCA: 280mVrmsAltre uscite: Trigger outGuadagno: 16 dBRisposta in Frequenza: da DC a 100kHz +1dBDistorsione THD: <0,01%Rapporto S/N: 118 dBAlimentazione: 100/115/230VDimensioni: 430x100x385mm (LxAxP)Peso: 9,5 kgPrezzo: 1.950 Euro

Amplificatore Finale A32Potenza di uscita: 2X250W 8 ohm, 2X400W 4 ohmIngressi: 2XLR bilanciati, 2RCAAltri ingressi: Trigger 4-15VRisposta in frequenza: 20Hz-100kHz -0,5 dBDistorsione THD+rumore: 1 kHz, 250W, su carico 8ohm <0,01%Rapporto segnale/rumore: <-100dBVImpedenza di ingresso: 15 kohm, RCA & XLRConsumo Standby cold/Standby hot/ON a riposo:2W/40W/170WDimensioni: 430x216x546mm (LxAxP)Peso: 40 kgPrezzo: 4.000 Euro

L'A32 è costruito secondo i più modernidettami per un amplificatore di potenza.

Il trasformatore toroidale è l'unicoelemento in comune alle due

sezioni finali, seppure dotato diquadrupli avvolgimenti, due

per ogni canale. Tutto ilresto della costruzione

è dual-mono,comprese le

numerosecapacità

di filtro.

Anche in "abito nero" l'A32 emana un grande fascino. Uno degli obbiettivi di Primareè proprio quello di creare elettroniche con una estetica originale e di grande classe.

Primare

La configurazione sia del PRE30 che del finale A32 è completamente bilanciata, eovviamente questo è il collegamento da utilizzare tra pre e finale e da preferire pertutte le sorgenti che verranno connesse all'accoppiata.

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La ricerca nel campo audio ha appurato da tempo che il tipo di isolamento nei cavi

può determinare effetti indesiderabili sulla resa sonora. Oggi la rivoluzionaria tecnologia DBS

(Dielectric Bias System) sviluppata da AudioQuest è in grado di ridurre drasticamente

queste conseguenze grazie ad una tensione applicata all’isolante. Una batteria genera infatti

un campo magnetico stabile, che polarizza elettrostaticamente l’isolante riducendo così

il ritardo della propagazione del segnale con il conseguente aumento della sua linearità.

Gli effetti, in termini di prestazioni audio, si traducono in una più elevata purezza e maggiore

contrasto dinamico. Inoltre la presenza di un costante passaggio di energia elettrica nel cavo

dal momento della sua realizzazione, fa si che non siano necessari tempi di rodaggio

e che quindi possa offrire prestazioni ottimali già dal suo primo collegamento o dopo lunghi

periodi di inutilizzazione. La batteria del sistema DBS, di facile reperibilità,

ha la sola funzione di mantenere un campo elettrico per cui la sua durata si prolunga per anni.

Un pulsante e un led verde consentono poi la periodica verifica dello stato di carica.

La tecnologia può apparire complessa ma i suoi effetti sono semplicemente straordinari!

Cavi di potenza DBS

Cavi di interconnessione DBS Cavi digitali DBS

AudioQuest DBSNuova energia alla purezza

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Denon AVR-2807L’evoluzione

La Denon precorrendo i tempi e battendodi gran lunga la diretta concorrenza, haintrodotto nei propri sintoamplificatorialti di gamma la funzione di regolazioneautomatica di livello, ritardo edequalizzazionetramitemicrofono, lacompatibilitàcon Apple iPode molte altrefunzioniinedite.

Questo SintoAmplificatore AVR-2807è il primo apparecchio di fasciamedia a proporre ad una utenza piùallargata, prestazioni evolute per uncosto più che ragionevole.Il colosso giapponese è comesempre un passo avanti rispetto a

tutta la diretta concorrenza. Tanto nel campo Hi-Fi, conrealizzazioni che rappresentano unriferimento assoluto -un esempioper tutti è la nuova Serie PMA/DCDoramai leader indiscussa dimercato-, fino alle innumerevolirealizzazioni nel campo dei playermultiformato di tutti i prezzi (dal topdi gamma DVD-A1XVA fino alcampione di rapporto Q/P DV-1920)e sintoamplificatori A/V. Questi ultimi sono uno dei cavalli dibattaglia storici di Denon, essendoessi sempre almeno un passo avantirispetto alla diretta concorrenza,sotto tutti i punti di vista. Un esempio per tutti l’AVR-3805(apparecchio introdotto circa dueanni fa e ora sostituito dall’AVR-3806), primo sintoamplificatore incommercio dotato di microfono acorredo per taratura di livello,ritardo e equalizzazione. Di recenteintroduzione è poi l’AVR-4306,direttamente collegabile con AppleiPod e dotato di interfaccia Ethernet.Di pari passo la Denon ha sempresviluppato con grande cura anche laparte video dei proprisintoamplificatori, sia dal punto divista del numero degli ingressi che

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(Digital Signal Processor), di esserecompatibile con i più moderniformati, come il Dolby Digital EX,Pro Logic IIx, DTS-ES e DTS 24/96.La parte video è un'altra delle

chicche di questoapparecchio; essa, infatti,oltre a garantire unaelevata capacità connettiva,con ingressi SVideo,composito, Component eHDMI è in grado diconvertire tutti i segnalianalogici al suo ingresso inHDMI (High DefinitionMultimedia Interface). Intal modo sarà possibileraggiungere il sistema divisualizzazione (TV oproiettore che sia) con unsolo cavo HDMI; l’AVR-2807, come se nonbastasse, provvede anchealla conversione dei segnalida interlacciato a

progressivo (ingresso 576i o480i, uscita 576p o 480p) e allacorrezione dei segnali analogiciconvertiti attraverso il circuito TBC(Time Base Correction) chesopprime il jitter.

Attraverso la Control Dock ASD-1Rper Apple iPod (opzionale)collegabile direttamente all’AVR-2807tramite un ingresso dedicato, è poipossibile controllare il personalplayery tramite il telecomando delsintoamplificatore e fruire deicontenuti, sia audio che video.Avremo a disposizione, “in un click”,tutto ciò che preferiamo del nostroApple iPod. Nell’AVR-2807 sono poistate implementate le funzioni di

della conversione da e verso ognitipo di segnale. La grandeconoscenza oramai maturata dalcolosso nipponico gli ha permessodi introdurre questo AVR-2807 che èun po’ la sintesi, verso ilbasso, dell’esperienzafin’ora acquisita.

Molto, quasi tuttoL’AVR2807 è unsintoamplificatore da7X110W su 8 ohm con laoramai classica esperimentata circuitazionead alta corrente e stabilità,già a bordo dei fratellimaggiori. Attraverso lafunzione di assegnazionedei surround-back èpossibile utilizzare due dei7 stadi finali per lamultiamplificazione passivadei canali anteriori o perl’amplificazione di potenzadi una zona secondaria(ovviamente l’AVR2807 è un multi-zona). Dotato di un potenteconvertitore da 24bit/192 kHz per laparte D/A e A/D a 96 kHz, l’AVR-2807 è in grado, attraverso ilpotente DSP

Denon

Auto-Set Up e Auto Room EQtramite microfono a corredo. La prima a bordo di quasi tutta lagamma di sintoamplificatori Denon,la seconda, fin’ora soloequipaggiamento dei top di gamma,permettono -soprattutto incongiunzione- un perfettointerfacciamento tra i diffusori el’ambiente, migliorandonotevolmente la resa di tutto ilsistema.

Tramite la Control Dock Denon ASD-1R (opzionale) collegabile direttamente all'AVR-2807 è possibile fruire dei contenuti sia audio che video all'interno delpersonal player Apple iPod. Quest'ultimo sarà totalmente controllabileattraverso il telecomando del sintoamplificatore.

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ImbattibileL’AVR-2807 è una macchinapraticamente imbattibile nelrapporto qualità/prezzo. Le numerose funzioni di cui èdotato, fin’ora appannaggio dei topdi gamma, gli permettono delleperformance di livello assoluto. La qualità, quindi, è la “solita” deisintoamplificatori Denon di fasciaalta, che riescono a coinvolgere e

appassionare come difficilmente èpossibile con apparecchi dellaconcorrenza. Le circuitazioni digitalidi conversione sono davveroeccellenti, e danno una marcia inpiù a questo AVR-2807; la versatilità video e l’ottima qualitàdelle sezioni ad esso dedicato,infine, permettono anche da quelpunto di vista di poter dormiresonni tranquilli.

ConclusioniDenon AVR-2807 è il nuovosintoamplificatore da battere. Il riferimento in un settore davverodifficile, quello dei medi dicategoria, che notoriamente devonooffrire un po’ di meno dei top digamma, ma significativamente di

più degli entry-level. Senza dubbio un apparecchio digrande valore a tutto tondo, chedarà grande filo da torcere alladiretta concorrenza: rappresentaprobabilmente uno dei miglioriinvestimenti in questo momento.

Denon

Caratteristiche tecniche:

Sezione amplificazione: potenza: 110Wx7 su 8 ohmIngressi audio: 11 analogici + 1 ingresso 7.1, 5 digitali ottici, 2 coassialiUscite audio: 1 7.1 uscita pre analogica, 3 uscite rec analogiche,1 uscite pre multi-zone, 2 digitali otticheIngressi video: 3 component, 7 videocomposito, 7 Svideo, 2 HDMIUscite video: 2 component, 3 videocomposito, 4 Svideo, 1 HDMI1 multi-zoneAlimentazione: 230V, 50 Hz Consumo: 500W maxDimensioni: 434x171x429mm (LxAxP)Peso: 14 Kg Prezzo: 1.250 EuroDock di controllo Apple iPod® ASD-1R: 125 Euro

Numerosi gli ingressi sia audio che video. Presente, ovviamente, anche in/out HDMIcon possibilità di conversione, e numerose possibilità di collegamento audio siaanalogico che digitale.

La filatura è piuttosto limitata se si pensa alla grande complessità dell'apparecchio.Sulla destra le schede di gestione ingressi e conversione, mentre al centro le sezioni dipotenza e a sinistra la corposa parte di alimentazione.

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Metz Talio 32 S

Bello sia come televisore LCD sia come oggetto

d’arredamento, Talio 32 S ha immagini chiare, con

un contrasto forte ed intenso, risultato

dell’eccellente sistema di elaborazione del segnale

sviluppato nei laboratori Metz. I brevi tempi di

reazione del pannello rendono

possibile, in combinazione con la

speciale tecnologia mecavision+,

una perfetta fluidità dell’immagine.

Disponibile anche nella versione 26’, Talio 32 S ha

capacità di ricezione pressoché illimitate: doppio

sintonizzatore con funzione PIP, digitale terrestre e

modulo opzionale per le trasmissioni satellitari. Ovvia-

mente si è pensato anche all’ alta definizione garantita

dal Logo HD ready e dall’utilizzo del

collegamento HDMI che permette la

gestione del segnale digitale

audio/video senza perdite di qualità.

Immagini perfette.Senza andare in profondità.

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Il finale JA-50 è un monofonico da 40W ovviamente a valvole. Lo chassis è in acciaiolucido di grande spessore e i trasformatori di uscita sono incapsulati in una elegantelivrea nera con targa superiore in ottone

Le valvole che molti davano perspacciate già trenta anni fa, godono,invece, di ottima salute. In grado diesprimere un suono che lo statosolido (transistor e similari) è ancoramolto lontano dal poterrappresentare, vengononormalmente utilizzate in molte

Jadis JPS-8 / JA-50 La tradizione

apparecchiature audio, siaamatoriali, come questo Jadis, cheprofessionali. Alcuni musicistiutilizzano addirittura processoriaudio che interpongono “solo” unavalvola nel percorso del segnale, ciòper dare dolcezza, corpo e naturalitàal suono. Negli anni passati leelettroniche a valvole hannoconosciuto un momento di grande“rispolvero”, che ha visto fioriremolti marchi nuovi e molte offerte,a saturare un mercato già di per sedi nicchia. Essendo poi la tecnologiaa tubi una tecnologia appartenenteal passato, molte di questerealizzazioni erano semplicementeriedizioni di vecchi schemi, nei qualispesso venivano utilizzaticomponenti, trasformatori, e valvoledi livello non eccelso. Tali macchineerano comunque in grado diesprimere quello che vienechiamato il “tube-sound”, ma noncerto con la raffinatezza,l’autorevolezza, e la qualità tipici dimarchi storici come Jadis; aziendafrancese che da sempre ha credutonella valvola, costruendo fin dal1983 e grazie al genio di AndrèCalmettes, apparecchiesclusivamente basati su questoelemento. Il “clamore” verso levalvole si è poi ridimensionato e

Jadis è un caposaldodell’amplificazione a valvole diqualità. L’accoppiata in prova, fioreall’occhiello del produttore francese, èin grado di esprimere una qualitàd’ascolto davvero eccezionale, sicaratterizza fortemente dallaconcorrenza anche grazie ad una linearetrò particolarmente gradevole.

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dedicate ognuna ad un canale; alJPS-8 possono quindi esserecollegati player con uscita bilanciata,ma anche quelli con uscitasbilanciata attraverso un adattatorenon fornito a corredo.I finali JP-50 sono delle macchine digrande livello. Curate nei minimidettagli e cablate completamente inaria, offrono una potenza di 40W inclasse A con una impedenza dicarico selezionabile tra 1ohm e 16ohm, per venire incontro a qualsiasitipo di esigenza. Le valvole finali utilizzate sono delleKT90, e questi JA-50 rappresentanola giusta via di mezzo e il migliorrapporto potenza/prestazioni. Ma il catalogo Jadis, tutt’altro cheavaro in fatto di amplificazioni, offreanche una macchina di minorepotenza e prezzo -JA-30, 30W- enumerosi apparecchi piùperformanti, dal JA-80 (60W), JA-100, JA-200, ecc ecc fino al miticoJA-800 da ben 800W –avete lettobene-. Fermo restando, quindi, ilJPS-8 come preamplificatore, si puòeventualmente spostare la sceltaverso un indirizzo più economico,con il JA-30, o maggiormenteprestazionale e costoso, e in questocaso c’è solo l’imbarazzo dellascelta.

Jadis

–ovviamente- e uno nel quale sonocontenuti tutti gli stati dipreamplificazione e di controllo delvolume, selezione ingressi, ecc ecc.Un cordone ombelicale realizzatocon splendidi connettori a normemilitari lega i due apparecchi tra diloro. La costruzione del JPS-8 ècompletamente dual-mono, equesto vuol dire che tutti glielementi costituenti l’apparecchiosono completamente sdoppiati peril canale sinistro e destro, e ciò perdiminuire drasticamente lapossibilità di interferenza tra essi. Ilcablaggio, ovvero i collegamenti tra ivari componenti, è effettuato in ariao con circuito stampato di elevataqualità per aumentare l’isolamentoelettrico tra i vari elementi, e tuttociò che viene utilizzato è di livelloassoluto e selezionato con la tipicacura che Jadis pone in tutte le suerealizzazioni. Oltre, infatti, a qualitàe affidabilità, ciò che maggiormenteconta nella scelta è il suono, cheovviamente ha un pesofondamentale in casa Jadis. Ne discende una macchinagrandemente musicale e che ricalcai gusti del progettista, che sono poiquelli che hanno reso Jadis celebrenel mondo. 6 gli ingressi bilanciatiXLR per due uscite, ovviamente

4 telaiSi chiamano JPS-8 e JA-50 e sono,rispettivamente, un preamplificatorea 2 telai e due finali monofonici da40W, e offrono il classico,splendido, look-feeling di casa Jadis.Il JPS-8 è un preamplificatore sololinea bilanciato, occupa il secondogradino tra i preamplificatori a 2telai Jadis, ed è preceduto dal JP-30MC, un pre sbilanciato conalimentazione a stato solido edotato di ingresso phono MC, nonpresente in questo JPS-8 e peravere il quale è necessarioacquistare un pre-pre a parte (peresempio il JPP-200 o il JPS-3sempre di Jadis). Dicevamo due telai, uno dialimentazione, a valvole

oggi in commercio sono rimastequelle aziende, come Jadis, davveroin grado di costruire apparecchi avalvole dal suono magico eaffascinante. Il catalogo di Jadis, adoggi, è particolarmente vasto, forseuno tra i più ricchi, e comprendesorgenti, preamplificatori, finali eampli integrati, e questo per ognitasca, partendo dai più economiciintegrati, fino ad accoppiate pre-finale di livello assoluto e perpochi eletti. La scelta diGammadelta è caduta, dopo averprovato sul numero 5 l’integratoDA50 Signature, su una accoppiatapre-finale di livello medio cheriesce, ad un costo ancoraabbordabile, a offrire tuttal’indiscussa qualità Jadis.

Il pannello posteriore del JA-50 è piuttosto semplice. Un ingresso bilanciato e uscitaper diffusori sdoppiata. Le valvole finali (le più alte) sono delle KT90

Il pannello frontale del JA-50 è estremamente semplice, ed è realizzato con una targain ottone massiccio lucidato a mano. Notare i trasformatori di alimentazione e uscita,che è poco definire surdimensionati.

Il look-feeling retrò di tutte leelettroniche Jadis è davvero

unico e inconfondibile. Ipannelli frontali sono inottone, come le manopole del

preamplificatore JPS-8,tornite dal pieno.

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SplendidiCon Jadis e con una accoppiata diquesto livello ci si trova di fronte aun suono musicale, suadente, digrande naturalezza, sornione. Si rimane conquistati, affascinanti eattoniti. Si ascolta e si ascolta dinuovo, magari vecchi dischi,incisioni dimenticate. Solo per lacuriosità di sentire “come si sente”. Perché con i Jadis JPS-8 e JA50 sientra in un altro modo di ascoltare

la musica. Un mondonuovo e diverso, incredibilmenteaffascinante. E allora ogni punto diriferimento salta, anche da parte diorecchie esperte, come“dovrebbero” essere le nostre, e cisi concentra nell’essenza dellamusica. Certo si perde in parte laprecisione chirurgica di certerealizzazioni a stato solido, forse laperentoria dinamica di un così detto“finalone” a transistor, ma siacquista in “bellezza”. L’unicoaggettivo che immediatamenteviene alla mente è questo, l’ascoltoJadis, il famoso suono Jadis, è bello.Non è lento come qualcuno imputaalle valvole, e non è null’altro dieccessivo o di troppo, èsemplicemente lui. Naturale,cristallino, eufonico, sornione. Conogni genere di musica, con ognitipo di strumento. La voce è poiincredibilmente naturale, il cantante,il coro, il duetto, sono lì, pietrificatitra i diffusori, stabili, profondi, caldi.

Si sente in respiro del cantante, lo sisente muoversi davanti almicrofono. Questi Jadis piaccionosubito, convincono, fannoinnamorare. Non c’è similitudine opunto di vicinanza con altreelettroniche audio. E’ necessarioascoltarli per capire se possonoessere fedeli compagni delle nostreaudizioni, o se il loro modo direndere la musica non è quello piùvicino alle nostre corde profonde,

non è

evocativo e emozionantequanto a ognuno di noi piace.

InnamorarsiIl “suono Jadis” è un grande suono,una grande interpretazione di cui cisi può fatalmente innamorare. Un suono che conquista e che lasciail segno. Che non è il semplice“tube-sound” ma qualche cosa dipiù, di diverso, di assoluto. Se voleteuna accoppiata che sappia rendereogni disco e ogni nota piacevole eincredibilmente naturale, non avetealtra scelta se non quella di questasplendida accoppiata Jadis, chepotrà poi, se lo vorrete, crescere conla vostra voglia di crescere, grazie aun catalogo davvero ricco comepochi di apparecchi e di potenzialimiglioramenti. Il prezzo, per quantoalto in assoluto, è da considerarsiconveniente se messo in rapportoall’emozione che riescono aprovocare questi splendidi Jadis JPS-8 e JA-50.

Jadis

L'interno del preamplificatore JPS-8 denota una costruzione di livello assoluto, eeccezionalmente ordinata. Nulla è lasciato al caso e tutti i componenti sono selezionati.

Caratteristiche tecniche Preamplificatore JPS8Guadagno ingresso CD: 11,3 dBGuadagno ingresso linea: 14,2 dBRisposta in frequenza: da 5Hz a 23 kHzDistorsione THD a 1 kHz: 0,38%Consumo di corrente: 75WDimensioni preamplificatore: 450x140x350mm (LxAxP)Dimensioni alimentatore: 230x140x350mm (LxAxP)Peso preamplificatore: 12 kg Peso alimentatore: 9 kgPrezzo: 8.350 Euro

Amplificatore monofonico JA50Impedenza di uscita: selezionabile da 1 a 16 ohmPotenza di uscita a 1 kHz: 40 WattBanda passante: da 5Hz a 29 kHzSensibilità per la massima potenza: 850mV r.m.s.Impedenza di ingresso: >100kohmMassimo consumo di corrente: 150WDimensioni: 180X210X470mm (LxAxP)Prezzo: 8.150 Euro la coppia

Il JPS-8 è un preamplificatore totalmente bilanciato, e pertanto si interfaccierà inmaniera ottimale con le numerose sorgenti bilanciate rintracciabili in commercio.Notare il cavo di tipo professionale che collega il preamplificatore vero e proprio conla sua unità di alimentazione.

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APPLICANDO LA RIVISTA PER IL MONDO MAC

Hardware, software, grafi ca, fotografi a, musica, video, 3D, web, giochi.

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schermo polarizzato estremamentesottile – al pari di un display diultima generazione- e ad altoguadagno (fattore 2), sul qualepoter proiettare le immaginigenerate da un proiettore. Questa èla prima idea vincente. Unproiettore, infatti, ha uncosto/pollice notevolmente piùbasso rispetto a quello di un LCD oun plasma, e il suo unico difetto è(era?) quello di essere moltosensibile alla luce ambientale. Ma ilMonaco è – lo abbiamo appenadetto- uno schermo ad altoguadagno, esso pertanto “amplifica”la luce che gli viene proiettata,aumentando notevolmente lapotenza luminosa effettivamentepercepita dall’utente. Utilizzando unqualsiasi proiettore di fasciaeconomica con un Monaco 80”, peresempio, otterremo 80 pollici dapoter utilizzare anche in condizionidi forte luce ambientale. Tutto ciòcon un’ottima qualità di visione,almeno paragonabile a quellaofferta da un LCD o plasmaattualmente in commercio. E’ ovvio,poi, che il rapporto qualità/prezzodel sistema risulta almenoconveniente; se paragoniamo laquotazione di un plasma da 60”con quella di un Monaco 70”abbinato a un proiettore di mediolivello, ci accorgiamoimmediatamente che il costo della“combinazione” proiettore/Xscreenè almeno conveniente! Il sistema èpoi aggiornabile, al contrario diquanto succede con un plasma oun LCD, visto che è possibilecambiare in qualsiasi momento ilproiettore con uno maggiormenteperformante o con uno a maggiorerisoluzione.

Schermo Xscreen MonacoL’antiplasma

La Xscreen giovane edinamica azienda norvegesesfida apertamente il mercatodei TV al plasma con unasoluzione provocatoria,interessante e soprattutto conun eccellente rapportoqualità/prezzo.

La norvegeseXscreen, nata dalgenio creativo dialcuni ingegnerifuoriusciti dallaInFocus,

propone una soluzione davverointeressante per ottenere schermimolto grandi con una spesa tuttosommato modesta. La sfida lanciatadalla Xscreen non è facile davincere, visto che il mercato attualesembra appartenere a plasma eLCD, che hanno “contaminato” ogniscaffale di negozi specializzati egrandi superfici. E una sfida così sipuò vincere solo offrendo qualità,un prezzo conveniente, e lapossibilità di poter facilmenteaggiornare il sistema.

Tutte le ipotesi verificateEbbene, lo schermo Monaco diXscreen vince tutte queste sfide.Esso, infatti, altro non è se non uno

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Xscreen

Non manca nullaIl Monaco di Xscreen è, quindi, unoschermo di proiezione, un sistemapassivo che si fissa al muro allostesso modo di come si fa con unplasma o un LCD e attraverso diesso si potrà godere delle immaginigenerate dal proiettore. Nellamodalità passiva del Monaco siperde parte delle praticità tipica diun TV tradizionale, dotato di unsistema audio, di una sintonia egestione degli ingressi, e con ilquale, attraverso un unicotelecomando, si compiono tutte leoperazioni. Xscreen ha pensatoanche a questo, progettando un“Plus Pack” che posizionato sullaparte posteriore del Monaco, fungeda gruppo sintonia, amplificatoreaudio, selezione ingressi,interpolatore video. Esso sicollegherà, poi, con un unico cavodigitale o analogico al proiettore chedipenderà completamente dal plus-pack. In questo modo il Monacopotrà essere utilizzato esattamentealla stessa stregua di un televisore“tradizionale”. Passare dalla versionepassiva a quella attiva è

estremamente semplice, visto che ilMonaco viene consegnato completodi altoparlanti e tastiera laterale dicontrollo, che rimarranno inutilizzatenel caso in cui lo schermo vengasfruttato solo passivamente.

Completo e versatileI tagli con cui è disponibile ilMonaco sono molteplici, e vannodal 60” al 100” a salti di 10”, con lasola esclusione del 90”. Lo schermoè contenuto in una eleganteintelaiatura nera laccata disponibileanche in bianco (a richiesta senzasovraprezzo). Nella versione passivail Monaco viene consegnato, loribadiamo, completo di altoparlantie tastiera laterale, e pronto quindiper la eventuale futura applicazionedel Plus Pack. Quest’ultimo è unapparato che si installa sulla parteposteriore del Monaco e chepossiede, oltre a un doppiosintonizzatore TV, anche molti gliingressi, che coprono qualsiasiesigenza connettiva. 2 component,3 SVideo, 3 composito, 1 SCART, 1 DVI con HDCP e 1 VGA percomputer.

Le uscite del plus-pack daconnettere al proiettore sono unDVI (compatibile HDMI con lasemplice interposizione di unadattatore, non fornito) e un VGA,in modo da potersi collegare a ogniapparecchio in commercio. Fornitoa corredo è poi un telecomando ingrado di controllare completamenteogni funzione. Nel catalogo Xscreenanche un box esterno, l’EasyConnect, con le stesse identichefunzioni del Plus Pack mainstallabile in qualsiasi posizione.

La soluzioneAbbiamo provato il Monaco 80” conun proiettore IN74 della InFocus,sembrandoci questa forse lamigliore soluzione sia dal punto divista del prezzo che delleprestazioni/grandezza delloschermo; nulla vieta di utilizzareproiettori più economici (comel’IN72) o con una matrice più vicinaalla risoluzione HD, come l’IN76. Ilsistema funziona davvero bene eriesce a sopportare in modosorprendente la luce ambientale. E’possibile fruire dell’insieme come sefosse un normale TV e non si haaffatto la sensazione di avere a che

fare con un sistema a proiezione.L’importante è che la luceambientale –anche sostenuta-provenga lateralmente rispetto alMonaco. Se una finestra, assolata,viene aperta dietro al proiettore equindi la luce del proiettore stessosi mischia con quella esterna eccoche la qualità di visione ne risentenotevolmente; ma questo è unlimite un po’ di tutti i display.L’unico “problema” del Monacosono quelle fonti di luce, esterne oartificiali, che si trovano nella stessadirezione e nello stessoorientamento di quella delproiettore, tutte le altre non sono ungran problema per il Monaco diXscreen.

Una valida alternativaIl Monaco è quindi una alternativanon solo molto valida, ma ancheestremamente originale ai plasma eLCD che “sembravano” l’unicasoluzione possibile. Esteticamentesplendido, tecnicamente moltovalido, comodo da utilizzare, ilMonaco è anche un oggettodall’ottimo rapporto qualità/prezzo.Senza dubbio una scelta di grandeclasse.

Caratteristiche tecniche:

Dimensioni/peso schermo:60” 150x87x8mm (LxAxP)/29kg70” 179x103x8mm (LxAxP)/35kg80” 198x114x8mm (LxAxP)/42kg100” 225x125x8mm (LxAxP)/60kgPrezzi:Monaco 60” 1.200 Euro + IVAMonaco 70” 1.450 Euro + IVAMonaco 80” 1.700 Euro + IVAMonaco 100” 2.350 Euro + IVAPlus Pack 1.000 Euro + IVADispositivo Easy Connect 1.300 Euro + IVA

Caratteristiche tecniche Plus Pack e Easy Connect:Compatibilità: 720p, 1080i DVI con HDCP, 480p, 576i, 576pFunzioni avanzate: scaling del segnale fino a 1080i, PiP, PoP econtrollo evoluto delle immaginiIngressi: 2 component, 3 SVideo, 3 composito, 1 SCART RGB, 1 DVIHDCP, 1 DSub15 VGAUscite: 1 DVI HDCP, 1 VGASintonizzatore: doppio, UHF/VHF, 99 canali memorizzabili, stereoAlimentazione: 100-240V CA

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Serie 800D e Classè della SerieDelta, ne abbiamo scelto due digrande interesse e d’ ampiasoddisfazione, nei quali abbiamopotuto toccare con mano leentusiastiche opinioni dei musicistie del folto pubblico intervenuto.

Un sardo a Abbey RoadIl primo, solo a livello temporale, èstato l’evento tenutosi all’AuditoriumTiscali di Cagliari, che ha vistocoinvolto il Maestro Simone Pittau,violinista e direttore d’orchestrasardo. Il disco, prodotto da CraigLeon e eseguito dalla leggendariaLondon Synphony Orchestra,percorre strade nuove e quasiinesplorate, visto che il repertorio"Symphonysche Serenade" di ErichWolfgang Korngold e "RomanSketches" di Charles TomlinsonGriffes (ASW Gold CD GDL 4020)non era mai stato inciso sino ad ora.Emozionante, per noi del gruppoAudiogamma, è stato trovarsi difronte ad un musicista italianoselezionato tra tanti d’ogninazionalità da Sir Colin Davis(direttore stabile della LSO eintervenuto alla presentazione deldisco) per dirigere una grandeorchestra come la LondonSymphony Orchestra. Il MaestroSimone Pittau, che si è anche“confessato” come un appassionatoestimatore dei prodotti B&W, hainciso, nel famoso “Studio 1” degliAbbey Road Studios, utilizzando peril monitoring del disco le 801D inabbinamento ai Classè CAM400. E tanta è stata l’emozione di Pittaunel riascoltare “esattamente nellostesso modo” il suo discoall’Auditorium Tiscali, dove,appunto, ha presentato il lavoro.

Il camminoattraverso la musica

In questo periodo, fertile per lapresentazione di nuoveincisioni, abbiamo partecipatoa due eventi significativi, neiquali spettatori nuovi einteressati hanno potutoascoltare i lavori presentatiattraverso un sistema diriproduzione Bowers &Wilkins/Classè di assolutoriferimento.

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Il cammino intrapreso dal gruppoAudiogamma, che ha lo scopo diaffiancare un sistema diriproduzione assoluto ad artisti dispicco internazionale in occasionedella presentazione dei loro dischi,prosegue in modo molto proficuo.In questo periodo, tra le numeroseattività che hanno visto coinvoltiprodotti Bowers & Wilkins della

Il Maestro Simone Pittau davanti agliAbbey Road Studios. In alto: un momento del lavoro diincisione, in fondo si può notare unaBowers & Wilkins 801D.

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Attraverso la musica

Molto tempo abbiamo passato conil Maestro ad ascoltare il sistema,nelle ore che precedevano il suomomento, raccogliendo l’ansia el’emozione di un uomo che haraggiunto un traguardo di carrieraimportante. Insieme a lui abbiamocommentato il lavoro, abbiamoparlato di musica e di riproduzione,e di quanto chiunque ascolti tra leproprie pareti domestiche il discocon un sistema B&W/Classè, possaessere decisamente sicuro di

ascoltare ciò che Pittau,insieme a Jonathan Allen,sound engineer degliAbbey Road, hanno volutoincidere. In funzioneall’auditorium Tiscali, oltrea una coppia di 801Dpilotate da due CAM400,c’erano un pre CP700 e unlettore CDP202 dellaClassè, con cablaggioAudioquest su tavoliniSolisteel Serie 6.

Giacinto Scelsi e la NaturaRenovaturLo stesso impianto,traversando il Tirreno,ha poi accompagnato lagrande violoncellistaFrances-Marie Uitti nellapresentazione del suoultimo disco NaturaRenovatur di GiacintoScelsi, eseguito dallaMuncherKammerorchesterdiretta dal maestroCristoph Poppen (ECMNew Series 1963). Un evento davveroemozionante e digrande spessore, alquale sono intervenuti

giornalisti e musicisti di spicco. Tra gli oratori Enzo Siciliano, notoscrittore, e Nicola Sani, presidentedella Fondazione Scelsi oltre allagrande Frances-Marie Uitti,canadese, ma dall’ottimo italiano,che ha incantato la platea conalcune impressioni di vita vissutainsieme al maestro Scelsi(scomparso nell’Agosto del 1988), econ una breve esibizione dal vivosuonata con due archetti, e quindicon tutte le 4 corde simultaneamente.

L’impianto ha fatto da supporto,molto apprezzato, dei brani chesuonavano splendidi e cristallini,facendo trasparire il grande lavorodella Uitti nell’interpretare uncompositore così eclettico einnovatore, come Scelsi. A marginedella conferenza stampa, abbiamoraccolto numerose entusiasticheimpressioni da parte di un pubblico

molto selezionato e abituato asentire musica; ciò ci ha fattoenormemente piacere.

Il cammino continuaGli apprezzamenti che abbiamoraccolto, sia durante gli eventiappena documentati, sia negli altriche solo per motivi di spazio nonabbiamo potuto onorare, ci incitanoad andare avanti in questadirezione. Una direzione faticosa esempre impervia, ma che sappiamoessere quella giusta per farapprezzare a un numero semprepiù folto di persone l’ascolto diqualità. Un ascolto che non deveessere per forza fatto di grandinumeri, ma che può essere assoltoanche attraverso un modestoinvestimento comunque foriero digrandi soddisfazioni. In Settembre e in Ottobre ciaspettano altri appuntamenti digrande importanza, e questa voltanon sarà solo il mondo della musicaa fare da padrone, ma anche quellodel cinema. Meglio incrociare le ditae mantenere il riserbo: neparleremo sul numero di Settembre!

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Il disco del Maestro Simone Pittau eseguito dalla London SymponyOrchestra e registrato agli Abbey Road Studios(ASW Gold CD GDL 4020)

La copertina del discoNatura Renovatur di Giacinto Scelsi,eseguito dalla MuncherKammerorchester con la partecipazionedella violoncellista Frances-Marie Uitti.

L'impianto all'Auditorum Parco della Musica di Roma, allestito per la presentazione deldisco "Natura Renovatur" (ECM New Series 1963)

La violoncellista Frances-Marie Uitti, poco prima dieseguire un assolo estemporaneo durante la conferenzastampa, con due archetti e quindi contemporaneamentecon tutte e 4 le corde del violoncello.

Il pubblico intervenuto alla presentazionedel disco della Uitti, era molto numeroso.

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originali scritte dall'ex compagno discuola - aspirante poeta - LarryBeckett. Abbandonatidefinitivamente gli studi universitaritrova il suo ambiente ideale allosangelino Troubadour. Qui fa amicizia con un chitarrista disquisita tecnica esecutiva, LeeUnderwood, e soprattutto è notatoda un certo Herb Cohen,astutissimo manager di Frank Zappae Captain Beefheart, che lo presentaal boss dell'Elektra Jac Holzman.Sottoscritto un contratto conquell'etichetta, in soli tre giorniincide negli studi Sunset Sound ildisco di debutto, intitolatosemplicemente Tim Buckley,avvalendosi del prezioso supportodi ottimi musicisti. Oltre agli amici Lee Underwood eJim Fielder (basso), sono dellapartita Billy Mundi (batteria epercussioni), la stella Van DykeParks (piano, celeste, harpsichord) eJack Nitzsche artefice dei sontuosiarrangiamenti. L'album, in vendita durante lefestività natalizie del 1966, inanellauna lunga serie di classiche ballatefolk ispirate direttamente a FredNeil, Tim Hardin e soprattutto a BobDylan (Aren't You The Girl, SongFor Janie, Understand Your Man),anche se Tim è in grado diapportare originali e minuziosevariazioni armoniche (I Can't SeeYou). Colpiscono al cuore la sinuosaWings e Song Of The Magician,pezzo soffuso con un drummingspazzolato e un pianoforte etereo.Ma è con Song Slowly - gioiello dacustodire gelosamente - che Buckleytocca i tasti del sogno: una poesiadai sapori incantati, leggermentesfiorata dalle corde della chitarra.

Tim BuckleyIl navigatoredelle stelle

«Lo splendore del sole ricorda i cielidella realtà/Pensavi di stare volandoma hai dovuto aprire gli occhi»

Tim Buckley da Pleasant Street

Folksinger di enorme forza e dolcezza,innovatore geniale della tecnica vocale,poeta nostalgico e efficacementepolemico, chitarrista delicato esensibile: Tim Buckley è stato inassoluto fra i compositori più originali.

La sua America gli regalerà pochisuccessi, mentre l'Europa lo scopriràmolto tardi con la sola eccezionedella Francia, dove una élite dipersone lo elegge come il piùgrande innovatore della musica astelle e strisce dopo Bob Dylan. Timothy Charles Buckley III nasce aWashington DC nel giorno di SanValentino del 1947. Vive a New York e all'età di quindicianni si trasferisce insieme allafamiglia in California. Dal 1963comincia a frequentare i circuiti folkdi Los Angeles e della By Areaproponendo per lo più canzoni

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Le monografie di Musik Box: Tim Buckley

Il progetto successivo Goodbye AndHello, stampato nel dicembre 1967,mostra un artista già maturo, piùconsapevole dei propri mezzi.Un'esplosione nucleare annunciaNo Man Can Find The War,momento drammatico eautenticamente realista: [Gli uomini piangono dell'umanamorte/I parlatori perdono il respiro/Ifilm rappresentano storie di caos/Icantanti vedono e i poetigemono/Tutto il mondo conosce lasituazione, ma nessuno sa trovarela guerra]. Emerge un'incredibile forza interiorenella felicità fatta a pezzi di CarnivalSong, che si staglia sopra unsottofondo da orchestrina paesana.Si rimane pietrificati all'ascoltodell'urlo secco di Pleasant Street,mentre l'organo pennella i toniimponenti di un destino inesorabile:[Tutta la gente crudele si aggira inabiti cristiani di color liquirizia/Ionon posso più aspettare la stradadella gioia...]. Alla spettrale Hallucinations faseguito I Never Asked To Be YourMountain dominata dal favolosointreccio fra chitarre e percussioni:ideale tessitura per impervi giochivocali. L'armonica accompagnaOnce I Was, mentrePhantasmagoria In Two è unastraripante canzone d'amore, tra lepiù intense mai scritte. Davvero splendida la title-track - conun canto capace di stordire -ingentilita da un arrangiamentoraffinato (violini, flauti e clavicembalibarocchi) mai fuori le righe. Un autentico caleidoscopio di colori. In chiusura di programma la dolceMorning Glory, che salirà alproscenio mondiale grazie allabrillante rivisitazione dei BloodSweat & Tears.

Nel 1968 Buckley si dedica a unaproficua attività dal vivo. In estategiunge a Londra per esibirsi il 10luglio alla Queen Elizabeth Hall. Adun anno esatto di distanza arriva ilterzo ellepi: Happy Sad. La matrice folk degli esordi è ancoraviva in Buzzin' Fly e nellamalinconica Sing A Song For Youdedicata al figlio Jeff, ma in diversifrangenti si avverte nitido il ricorso aforme jazzate con l'uso delvibrafono (David Friedman) e delcontrabbasso (John Miller). Nella traccia introduttiva StrangeFeelin' - ad esempio - sono evidentii richiami al Miles Davis di Kind OfBlue. Il sound è accattivante, capacedi regalare sincere emozioni eincantevoli effetti chiaroscurali. Le onde dell'oceano annunciano esottolineano Love From Room 109At The Islander (On Pacific CoastHighway), una lunga e fascinosameditazione, una disperata ricercadella propria calma interiore. Infine,nell’orgia di Gipsy Woman -suggellata dalle incessanti congas diCollins - Tim completamente intrance libera la voce. Una voce capace di esprimere tonied emozioni vere in una continuatrasfigurazione che la rende unico,stupefacente strumento. Si tratta d'energia pura, condensatae restituita ai nostri sensi attraversoinnumerevoli immagini tuttedifferenti fra loro. E’ il trionfo della heart music: la musica del cuore che vibra esconvolge. I rapporti con l'Elektra si stannodeteriorando giorno dopo giorno.Le vendite dei dischi non sonosoddisfacenti e Buckley avverte dinon avere più la libertà d'azionenecessaria per esprimere il propriocredo.

Grazie all'aiuto di Herb Cohen siaccasa con la Straight Records, ma èdebitore di un trentatregiri allavecchia casa discografica. Nell'ottobre del 1970 è pubblicatoBlue Afternoon, un'opera incredibilenella sua lucida follia. L'artista comincia a rifiutare di nettola quotidianità rifugiandosi semprepiù di frequente nel passato e, allastregua del Nick Drake di PinkMoon, vive fra pensieri rarefatti erelazioni istantanee che in ogni casogli danno la forza di continuare. In Chase The Blues Away descrivela sofferenza interiore e,profondamente segnato dalla droga,canta la sua depressione. Possiamo ascoltare frammentijazzati nella sobria Happy Timedalle tinte soul, nella squisita SoLonely impreziosita dai variopinti riffdi Underwood e in Blue Melodycapace di ricreare quelle atmosferefumose tipiche di certi night club.Quando irrompe Cafe, tutto sembraarrestarsi, il sound è ovattato quasisilenzioso, mentre la sei cordeaccenna sequenze sepolcrali. Il finale è affidato a The Train, pezzovibrante che vede i musicistiimpegnati in una primitiva jamsession, dove il canto ritornastrumento esplosivo e selvaggio. Neanche il tempo di rifiatare eBuckley - dovendo rispettare ilcontratto con l'Elektra - si metteimmediatamente in azione per lastesura di un interessante progettodedicato al sommo poeta e scrittoredi Fuentevaqueros, Federico Garcia

Lorca, omaggiato anche con il titolodell'album. Cinque le favolecontenute in Lorca - editonell'ottobre 1970 - dai risvolticomplessi e molto interiori, semprein bilico fra sogno e realtà. La title-track è una lunga traccia in5/4, una libera e visionariaimprovvisazione con il prezioso pipeorgano (John Balkin) e il pianoelettrico (Lee Underwood) insottofondo per lasciare il giustospazio ai deliri di Buckley: caldi elamentosi, gelidi e strascicati. La voce possiede un'estensioneinfinita, e ancor più sorprendente èla maniera in cui ogni cosa vieneresa funzionale a questo elemento. Scarni fraseggi acustici, doppiati dalbasso, costituiscono l'esile strutturadi Anonymous Proposition, cheprepara il terreno più idoneo per gliinterventi assassini di Tim.L’accorata ballata I Had A Talk WithMy Woman vede all'azione unBuckley pacato e intimista, mentre ilpezzo successivo Driftin' èimpreziosito dalle congas e da unalancinante chitarra blues. Si alza notevolmente il ritmo con ilconclusivo Nobody Walkin'. Ancora in evidenza le suadentipercussioni di Carter Collins, ma latessitura è ben delineata dal pianoelettrico su cui si erge un canto,questa volta, spedito e risoluto. Dopo pochi mesi, nel gennaio 1971,è nei negozi Starsailor considerato ilmasterpiece dell'artista americano.Fanno parte della combriccola gliamiconi Underwood e Balkin,

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mentre alla batteria e allepercussioni è chiamato Maury Bakere ai fiati intervengono Bunk e FuzzGardner, affiatato duo distintosinelle Mothers Of Invention di SuaMaestà Frank Zappa. Un progetto magico, dove i confinitra fantasia e realtà sembranosempre più labili e sfumati. Questa nuova, affascinanteavventura non possiede una metaprecisa ed è caratterizzata da unosperimentalismo delirante - freejazz, psichedelia e persino musicacontemporanea - fortementecomunicativo, espresso con unlinguaggio che oramai ha superatoogni estetismo e formalismo.Assistiamo agli sfoghi tribali diCome Here Woman, Down By TheBordeline e della sfrenata JungleFire. Il sound proposto è semplice eripetitivo, quasi ossessivo: idealetrampolino di lancio per lemulticolori evoluzioni del frontman.All'insegna del delirio edell'improvvisazione piùspregiudicata, The Healing Festivalè uno di quei brani che non cistancheremo mai di ascoltare,scoprendo ogni volta altresfumature e sensazioni diverse.Song To The Siren è una dolcissimaballata concepita secondo i piùclassici canoni melodici. E poiancora, I Woke Up, il rock

Le monografie di Musik Box: Tim Buckley

repertorio di Tom Waits (estrattadall'album d'esordio Closing Time)e la sincera rivisitazione di Dolphins,un brano di Fred Neil, allietata dailucidi riff della chitarra diUnderwood. Sulla scia della precedenteproduzione si muove l'ultimotrentatregiri di Buckley Look At TheFool, stampato nel novembre 1974.Si salvano dal mazzo solo un paiodi canzoni: la sgargiante title-track,Who Could Deny You, Down TheStreet e la conclusiva Wanda Luuscita anche su singolo. Sembrano essere passati anni luceda quell'intervista rilasciata dopo unconcerto al Troubadour di LosAgeles in cui Tim Buckley dichiaravaconvinto: «Bisogna strapparel'America dalle mani del business eaffidarla nella mani della gente...Nella musica come - in qualsiasialtra cosa - l'unico momentodavvero creativo è il caos... La mia più grande frustrazione èincidere dischi in mezzo ad altrimusicisti senza la benché minimapersonalità.... tanti lavori chevengono venduti a loro volta apersone che non posseggono unaprecisa personalità. Persone senzavolto. Perdute... Penso che la pazziasia osare l'esplorazione di unanuova dimensione, al di là dellarealtà».Il navigatore delle stelle se ne va inpunta di piedi nella notte tra il 28 eil 29 giugno del 1975 per una fataleoverdose di eroina e alcool. Cercatei suoi preziosi dischi nei negozi, suinternet, fra le cantine polverose e lebancarelle dell'usato... è un attonobile nei confronti di un grandepersonaggio, a cui molti si sonoispirati e pochi hanno creduto.

Anselmo Patacchini

mantenere - un prodotto di facileconsumo, una sorta dicompromesso tra le sue spericolatesperimentazioni e quelle sonoritàche strizzano l'occhio all'airplayradiofonico. Fin dal pezzo diapertura si capisce perfettamenteche aria tira: Move With Me è,infatti, un funky commercialissimocon coretti, piano rag-time evaporosi interventi del sax, mentre ilblues Devil Eyes scorre senzaparticolari sussulti. Ritmichedinamiche vivacizzano Get On Top,che vede in azione il bravo Collinsalle congas e l'Hammond di EddieGreen. Arrangiamenti scorrevolicaratterizzano Make It Right, con lavoce che ammicca ai soul-man delpassato. Banale il boogie rock diNighthawkin', tambureggiante eraffinato Sweet Surrender - uno deipezzi migliori dell'ellepi, sottolineatoda sontuosi interventi degli archi -dove Tim ritorna a divertirsi con lasua ugola. Chitarra acustica e battitodi mani accompagnano il percorsodi Hong Kong Bar, un bluesviscerale ben interpretato. E’ iniziata, purtroppo, unairreversibile parabola discendente,anche se dal vivo - finalmente è dinuovo on the road - l'artista riesceancora a incantare. Il passo successivo Sefronia vieneedito nel maggio 1974. Lefunkeggianti Stone In Love e PeanutMan assieme a Because Of Yourisentono di un sound fin troppomagniloquente e pretenzioso,mentre brani come I Know I'dRecognize Your Face e Quicksandsono piacevoli ma non hannospessore. Sicuramente migliori lestrutture musicali di Sally Go'Round The Roses e Honey Man. Di pregio assoluto, invece, la coverdi Martha, appartenente al

folleggiante di Monterey, e lacuriosa e nostalgica Moulin Rougecantata in lingua francese. La title-track è la punta di diamantedell'intera raccolta. Autentico tripsonoro per sola voce, che si sdoppiae si moltiplica, muore e si rigenera.Acrobatici saliscendi di timbro e ditono - distorti e modulati, incisi eviolenti - sempre incredibilmentepoetici. L'album offre un ritrattocompleto di un musicistainnovatore; un contatto inizialesenz'altro traumatizzante mastraordinario, una catarsi reale, forseirripetibile. La critica specializzatadegli States - per la maggior parte -snobba o maltratta il long-playing,mentre le vendite sono fallimentari.Buckley risente del colpo entrandoin un profondo stato di crisi,accentuato dalla mancata possibilitàdi esprimersi dal vivo: nessunpromoter accetta di organizzargli unconcerto. Per più di due anni smette discrivere, e dopo aver toccato ilfondo, riesce lentamente a risalire lachina. Liberatosi da alcool e droghe,si presenta lucido e in grandespolvero per le incisioni del suonuovo album Greetings From L.A.pubblicato nell'ottobre 1972. E’evidente che la casa discografica haimposto a Buckley - con pochi soldiin tasca e con due famiglie da

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DiscografiaTim Buckley Trentatregiri d’esordio pubblicato nel dicembre 1966 - Edizione stereo (Elektra EKS 74004) mono (Elektra EKL 4004). Quotazione di 40/50 Euro.

Goodbye And Hello Secondo album di Buckley del '67 (Elektra EKS 7318) vale 30 Euro in stereo, e circa 28 euro (Elektra EKL 318) in mono.

Happy Sad è del luglio 1969, e esce nella doppia versione stereo (Elektra EKS 74045; Euro 30) e mono (Elektra EKL 4045; Euro 32).

Blue Afternoon (Straight STS 1060) è del Febbraio 1970 e vale 25 euro circa , e Stairsailor (Straight STS 1064) si assestano sui 25 Euro

Lorca (Elektra EKS 74074), di fine '70 (Novembre) vale in ottime condizioni 25 euro

Starsailor (Straight STS 1064) Bel disco di inizio '71 (Gennaio), vale in perfetto stato 25 euro

Greetings From LA (Warner Bros. BS 2631), splendido disco del 1972, dal valore di 22 euro circa

Sefronia (Discreet MS 2157) di Maggio 74 vale in ottime condizioni 22 euro

Look At The Fool (Discreet DS 2201) di fine 1974 vale 22 euro se vinile in buono stato

Dream Letter Live in London 1968 (Demon D FIEND 200), splendido live con brani inediti, prezzo di mercato

The Peel Sessions (Strange Fruit SFPS 082), live radiofonico con tre pezzi inediti. Valore circa 25 euro

Live At The Troubadour (Edsel EDCD 400). Live del 1969 con alcuni inediti. Valore di mercato.

Honeyman (Edsel EDCD 450) Live del Novembre '73 con brani da Greetings from L.A. e Sefronia. Prezzo di mercato.

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Tim Buckley: la discografia

Goodbye & Hello1967 - Elektra EKS 7318

Starsailor1970 - Straight STS 106

Dream Letter1968 - Demon D FIEND 200

Happy Sad1969 - Elektra EKS 74045

Greetings From L.A.1972 - Warner Bros. BS 2631

The Peel SessionsStrange Fruit SFPS 082

Blue Afternoon1970 - Straight STS 1060

Sefronia1974 - Discreet MS 2157

Live at the Troubadour1969 - Edsel EDCD 400

Lorca1970 - Elektra EKS 74074

Look At The Fool1974 - Discreet DS 2201

Honeyman1973 - Edsel EDCD 450

Tim Buckley1996 - Elektra EKS 74004

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Questa è un po’ la filosofia di GianniBuzzi, il titolare di Buzzi Alta Fedeltàe Dischi, un negozio storico di BustoArsizio al quale buona parte degliappassionati di molte generazioni sisono rivolti. Gianni è una delle“memorie storiche” del nostrosettore, un professionista attento emolto stimato sia dai clienti che da iprofessionisti del settore. Lachiacchierata con lui è stata fluida einteressante; con Gianni si respiraaria di professionalità, passione egrande correttezza, valore che talunevolte si sta perdendo.Gammadelta: Si nasceappassionati di Hi-Fi ? Da doveproviene questa tua passione?Gianni Buzzi: Mi sono diplomatoa Milano all’Istituto Tecnico Beltrami,e mi sono appassionato all’altafedeltà fin da giovane. Hocominciato vendendo televisori 40anni fa, e poi con il passare deltempo ho ampliato l’assortimento.Al momento mi ritengo una realtàaffermata nel settore dell’audio e delvideo a 360°.

I miglioririvenditori: Buzzi

“Non faccio distinzioni in base al tipodi cliente. Per me sono tutti uguali, siachi investe basse cifre, sia chi siimpegna in impianti molto costosi,tutti vanno serviti nello stesso modo”

Gammadelta: Quindi hai unaesperienza vastissima nel campo.Gianni Buzzi: Il negozio è allaterza generazione. Gianni Buzzi èaperto da quasi 60 anni, da metàanni ’50.Gammadelta: A proposito digenerazioni e d’anni che passano,oggi assistiamo ad un continuomiglioramento dei player digitali,con macchine sempre più musicalie performanti. Dal punto di vistadell’amplificazione, l’avvento deidigitali sta portando aria nuova.Pensi ci sia ancora un futuro per ilmercato dei valvolari?Gianni Buzzi: Non c’è un veroincremento delle prestazioni negliamplificatori a valvole, nel sensoche le vecchie generazioni diapparecchi avevano e conservanotuttora un gran fascino, così come cisono molti apparecchi a valvolemoderni validissimi. E’ il suono dellavalvola in se che tiene vivol’interesse. Quello che manca,piuttosto, sono valvole di alta qualitàche prima si trovavano facilmente eche oggi sono diventate moschebianche. E parliamo delle vecchieGolden Lion, delle valvole inglesi,delle Mullard, delle Telefunken.Sovente si trovano valvole falsemolto costose, ma che poi allaprova dell’orecchio” mostranoevidenti limiti. Chi ha in manoancora certe valvole originali o è ingrado di averle ha indubbiamenteun valvolare di alto livello, anche sedatato.Gammadelta: Qual è il suono chepreferisci?Gianni Buzzi: Si sono fatti deigrossi passi avanti nello stato solido,sicuramente. L’affidabilità, la velocità,la dinamica, la trasparenza. C’è da

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dire che il transistor quando distorcenon perdona, si indurisce. La valvolainvece ha un comportamento dolceanche nei confronti della distorsione,e l’orecchio si accorge difficilmente–se non in casi limite- del clipping diun tubo. Il fatto di avere unrigonfiamento nella gamma bassae/o medio bassa delle valvole lerende preferibilinell’interfacciamento con undiffusore piccolo, tipicamente piùcarente in quella regione dellospettro sonoro. Gli abbinamenti lifaccio insieme al cliente: ovviamentedipende molto da cosa egli vuoleottenere dall’impianto. C’èl’appassionato che chiede un bassolungo e profondo a discapito dellaqualità e un altro che invecepredilige bassi chiari, solidi,profondi; in quel caso ci vuole unostato solido.Gammadelta: Riguardo le nuoveamplificazioni che stanno prendendopiede adesso, riferendoci inparticolare alla classe D di ultimagenerazione, qual è la tua posizione?E come sta rispondendo il mercato?Gianni Buzzi: Siamo a un giro diboa generazionale con leamplificazioni in classe D. JeffRowland, per esempio, offre degliapparecchi di qualità elevatissimaprodotti con quella tecnologia. E’arrivato finalmente il momento nelquale l’industria ha trovato il mododi realizzare amplificatori validi chenon pesano obbligatoriamente 50kg!Gammadelta: Parliamo di un nodospinoso, che è l’assistenza tecnica, difondamentale importanza, ma cheriveste un ruolo ancora piùimportante negli apparecchi di costoelevatissimo, come alcuni tra quelliche tu stesso commercializzi.Gianni Buzzi: Non facciodistinzioni in base al tipo di cliente.

Per me sono tutti uguali, sia chiinveste basse cifre, sia chi siimpegna in impianti molto costosi,tutti vanno serviti nello stessomodo. La stessa cosa vale perl’assistenza, sia per il nuovo che perl’usato. Cerco di dare il massimo,ma purtroppo a volte ci sono deiproblemi di tempi, non indifferenti,per il reperimento dei pezzi diricambio, ma questo non è daimputare a una mia cattiva volontà.Io mi prodigo più che posso, e imiei clienti sono sempre soddisfatti.Gammadelta: Qual è la tua politicadi vendita? Offri il ritiro dell’usato?Gianni Buzzi: Io faccio ritirodell’usato solo a fronte dell’acquistodel nuovo, non faccio ritirodell’usato per farne un commerciovero e proprio. E’ un servizio perme. La lista degli apparecchi è suinternet www.buzzi.it, e su tutti offrogaranzie: di un anno sulleelettroniche e di 3 mesi sui player.Gammadelta: Si assiste ad unsempre maggior ritorno del duecanali, spesso di appassionati che sierano fatti tentare dal penta-canalee che poi sono tornati sui loro passi.Registri anche tu questo fenomeno?Gianni Buzzi: Si, lo registro ancheio. Effettivamente c’è stato un calodel due canali rispetto agli anniscorsi, ma altrettanto sto registrandonegli ultimi mesi un ritorno allastereofonia con impianti di buonlivello, e qualcuno sta ancherispolverando i dischi. Il vinile stavivendo un grande “revival”. Alcunicambiano le testine, altri compranoil giradischi nuovo. Da vent’annidico che il vinile suona meglio, edopo essere stato preso in giro ederiso, vedo gente che torna alvinile con grande soddisfazione. Iolo avevo sempre detto e finalmenteè successo!

Gammadelta: Questo è unfenomeno che stiamo registrandoun po’ tutti, effettivamente.Gianni Buzzi: Si, c’è propriorichiesta, sia di testine che digiradischi. Incuriositi da ciò che “sidice in giro”, cioè che suonanomeglio, molti vogliono “riprovare”l’emozione del disco. C’è poi unaricerca spasmodica di vinili, moltagente li paga anche delle cifre folli emolti, come me, vanno in giro permercatini, dove si possono trovaredischi in ottime condizioni a prezzipiù che abbordabili. Molti se nesono disfatti all’epoca del CD, etaluni se ne stanno pentendoamaramente visto che molti titoli inCD non esistono. Gammadelta: Che ne pensi deinuovi formati, come DVD Audio eSACD? E quanto pensi che lapolitica dei grandi costruttori stiainfluenzando il mercato dellevendite del player?Gianni Buzzi: Io pensavo avessepiù successo il DVD-audiosemplicemente per il grandeproselitismo che ha avuto il DVDvideo e il multicanale. E’ molto piùsemplice per un utente comprareun disco DVD Audio avendo già adisposizione l’impianto. Ma questomercato probabilmente non è fattodi persone interessate alla musica,intenzionate a spendere 40 o 50Euro per un disco. Il SACD, invece,lo trovo molto coinvolgente; dopoun primo momento di incertezza,dovuto anche a registrazioni un po’“fantasiose” con accompagnamentio chitarre sui canali posteriori, cheerano assolutamente impensabili enon realistiche, l’ho rivalutato. Gliultimi super-audio sono incisi inmodo realistico e anche la musica

sinfonica è ottimamente riprodotta,con grande rispetto dellaricostruzione scenica e un eccellenteriverbero posteriore. Molticostruttori stanno poi fabbricandoplayer SACD e CD solo stereo, equesta mi sembra una sceltaprecisa, niente affatto sbagliata. Unapparecchio per “audiofili” puri. Gammadelta: La nuova Serie 800di B&W ha apportato dei radicalicambiamenti rispetto alla vecchiaserie. Cosa ne pensa il pubblico ecosa ne pensi tu, che sei unnegoziante con una così lungaesperienza.Gianni Buzzi: Le nuove 800 sononaturalissime e hanno una grandeprofondità, sono paragonabili acasse elettrostatiche e/oisodinamiche. Sono davveroeccezionali. E vedo tutti i clientirimanere veramente colpiti daquesti diffusori. Un passo avantiincredibile.Gammadelta: Tu sei unappassionato di musica, mi sembradi capire…Gianni Buzzi: Si, certo, è prima ditutto la passione per la musica chemuove il mio “commercio”. Mafaccio una precisazione importante.Spesso i clienti mi chiedono cosa hoin casa: ovviamente ho un impianto,ma non sono di quelle persone chenel tempo libero si mettono adascoltare seduti con attenzione, lofaccio già tutto il giorno e preferiscodedicarmi ad altri hobbies.Gammadelta: Quindi a casa haiun compattino di quelli Koreani?Gianni Buzzi: No, certo,assolutamente no, ma preferisconon fare nomi.Gammadelta: E’ il momento diparlare di video.

I migliori rivenditori

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Gianni Buzzi: Credo molto nelvideo e nell’alta definizione. Innegozio ho Barco, InFocus e SIM2.In questo periodo i prezzi sonoscesi in modo vertiginoso e dicontro le macchine sono salite diqualità e di affidabilità.Gammadelta: Sta bussando alleporte l’alta definizione. Prima conAstra, adesso con le trasmissioni diSKY e poi con i nuovi formati BluRay e HD-DVD. Credi che tuttoquesto darà nuovo impulso almercato?Gianni Buzzi: Senza dubbio,cambierà completamente il modo divedere la TV. Del resto la qualitàofferta è eccezionale, anche se poiinfluisce ovviamente la grandezzadello schermo. Per godere a pienodell’alta definzione è sensato parlarealmeno di schermi da 42”.Riguardo, poi, le nuove sorgenti BluRay o HD-DVD, aspettiamo tutti contrepidazione la loro uscita visto cheadesso, anche per colpa loro, ilmercato è fermo. E’ ovvio che ilcliente aspetta sempre la novità, easpettando passano gli anni. Gammadelta: Qual è la ricetta cheutilizzi per capire le esigenze delcliente? Come fai a guidarli almeglio nelle loro scelte?Gianni Buzzi: Parlo con loro,capisco le loro esigenze el’ambiente dove vogliono installarel’impianto. Mi procuro una piantina,commento con loro ilposizionamento e quali apparecchiinstallare; se c’è da fare lavori sottotraccia faccio spesso un sopralluogoper rendermi conto. Uno degliargomenti chiave da capire è se il

I migliori rivenditori

Rowland e Jadis sono due prodottidi alto livello, non gli unici, ma tra imigliori. Vendo questi prodotti enon seguo le mode dei marchidecantati, che si vendono meglio inquel momento o che sono piùspinti dalle riviste. Io ho i mieiprodotti da sempre. Gammadelta: Parliamo di cavi. E’ovvio e oramai acclarato quanto essipossano influire sul suonodell’impianto. Che approccio haicon essi e come procedi con la loroscelta?Gianni Buzzi: Hanno unaimportanza enorme, anche separadossalmente ancora non tutti cicredono. Per conto mio l’impianto sicuce sull’interfaccia dei prodottirispetto ai gusti personali. I cavi disolito li faccio provare al cliente enon è detto che un cavo o unamarca suoni meglio di un'altra,l’unica certezza è la prova sulcampo. Proporre un 10%dell’investimento totaledell’impianto in cavi, a volte puòspiazzare il cliente. Ad egli consegno3 cavi di 3 livelli di prezzo diversi, èlui che sceglie liberamente lamigliore soluzione.

Lasciamo Gianni nel suo belnegozio di 2 piani, che è oramai unpunto di riferimento assoluto sia pergli appassionati di vecchia data cheper il nuovo pubblico che vuoleaffacciarsi al mondo dell’audio, 2canali o multi-canale che sia, e/o aquello del video. La sensazionenell’allontanarci da “Buzzi AltaFedeltà e Dischi” è quella di averavuto a che fare con un pezzo distoria del settore, e con unapersona che ha un profondorispetto del cliente, e questo, forse,è tutto.

appannaggio di pochi. Così non è enoi lo sappiamo bene. Nel tuonegozio c’è richiesta di impianti low-budget?Gianni Buzzi: Il problema certo èquello della fascia bassa e in questonon ci aiutano le grandi superfici,che vendono l’impianto di primoprezzo senza informare l’acquirenteche possono esistere sviluppi futuri.Chi si affaccia al mercato dellagrande distribuzione è convinto dicomprare con 1000? un impianto adalta fedeltà o Hi-End. Ma nessunoparla loro di un eventualemiglioramento, e quindi di unupgrade dei diffusori o dellasorgente o dell’amplificatore. Questiclienti non crescono, e li perdiamosemplicemente perché non sono aconoscenza delle possibilità dimiglioramento.Un amplificatore dimedia potenza, un diffusoreabbastanza efficiente, e una buonasorgente fanno un impianto con cuigodersi la musica, e partiamo dapoco più di 1500? tutto compreso! Gammadelta: Tu vendi marchi dilivello assoluto come Jeff-Rowland eJadis, come collochi questi duemarchi nel panorama di prodotti Hi-End?Gianni Buzzi: Il suono valvolareper eccellenza è senza dubbio Jadis:dolcezza, grande presenza nelmedio, eufonicità, ma non lentezza.Spesso si commette l’errore dicredere che valvola voglia direlentezza. Ciò perché in commercioesistono molte elettroniche a valvoledi basso costo e di prestazioniincerte. Jadis è “il Valvolare”, con unsuono molto dolce, in poche parole:bello. Se poi vuoi un suonorapidissimo, perentorio, dinamico econ una trasparenza incredibilesenza dubbio sei un clienteRowland. Sono cose molto diverse.

risultato atteso è più improntato suun sistema video o audio; a questopunto o si fa prima un sistemastereofonico e si aggiunge unprocessore, o l’esatto contrario. Poi,certo, molto dipende dal budget delcliente. Non tutti hanno le ideechiare e molti pensano che un 5.1possa riprodurre bene anchemusica 2 canali o multicanale.Questo non è affatto vero maquando glielo dici rimangono unpo’ disorientati. Di solito realizzo unottimo impianto 2 canali sul qualepoi poter aggiungere il resto. Ma ècerto fondamentale che sia il clientea scegliere, io faccio sempre inmodo che egli compri ciò che gli èpiaciuto veramente, e non quelloche mi conviene vendere. Lavendita basata su motivicommerciali non paga mai, anzi c’èil rischio in quel caso che il clientetorni in negozio per cambiare ilprodotto a distanza di pochi giorni.In quel caso si crea un forteimbarazzo. Dovrei svalutarel’oggetto, ma perderei il cliente. Maneanche posso rimettere quelprodotto sullo scaffale e venderloper nuovo, perché nuovo non è, almassimo è una macchinad’occasione! Un cliente nonsoddisfatto che torna in negozio èin ogni caso una perdita, sotto tutti ipunti di vista, ed è per quello chefaccio di tutto per soddisfare i suoigusti e farlo uscire dal negozioappagato.Gammadelta: Uno dei problemiprincipali del mercato Hi-Fi è che lagente lo percepisce oramai comeun settore di nicchia e ad

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MUSIKBOX: la rivista da collezionare

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In questo numero: PFM (1971 - 1987)oltre quindici anni di storia del più popolare gruppo rock progressivo italiano sono narrati in È festa!

Un esaustivo articolo ricco di curiosità e aneddoti con guida all'ascolto e relativa discografia di tutti i 45 giri e 33 giri realizzati dalla band.

e poi ancora...

Rofrigo Y Gabriela, Judas Priest, Devin Townsend, Roberto Vecchioni, Paul Motian Band, AcquaFragile Project, Horus, Necronomicon, Abiogenesi, The Tolkien Ensemble, Ricordi d'Infanzia,

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Il softwaredi riferimento

Per non essendo il mio ruolo quello delcommentatore o dell’opinionista inmerito al mercato dell’alta fedeltà, daappassionato e soprattutto daprofessionista della musica mi sento indovere almeno di commentare unatendenza a mio avviso poco coerente neltrattare macchine e supportimulticanale.

sistemi e non sparando a zero sututto ciò che abbia più di 2 canali!Ed è per questo motivo che hodeciso anche in questo numero dirimanere contro corrente scegliendodei titoli di notevole interesseartistico e tecnico, privilegiandoproprio dei prodotti pubblicati susupporti molto vicini all’idealeconcetto di multistandard.

Depeche Mode“Violator” (Collectors Edition)(Mute/EMI Music)Disco 1 SACD/CD ibridoTraccia SACD 5.1Traccia SACD StereoTraccia CD AudioDisco 2 DVDTraccia DTS 5.1 96kHz/24 bitTraccia Dolby Digital 5.1Traccia Stereo PCM (DVD Video)

Depeche Mode“Playing The Angel”(Mute/EMI Music)Disco 1 SACD/CD ibridoTraccia SACD 5.1Traccia SACD stereoTraccia CD AudioDisco 2 DVDTraccia DTS 5.1 96 kHz/24 bit(lettori DVD audio e/o Video)

I Depeche Mode sonoindubbiamente un’icona del rockelettronico e da oltre vent’annirappresentano l’essenza stessadell’electro-pop a livello planetario.Il successo del gruppo è rimastopraticamente immutato nel corsodegli anni, merito soprattutto di unacostante qualità dei loro dischi e deifantastici live a cui hanno abituatomilioni di fan in tutto il mondo,tuttavia “Violator” (pubblicato

Leggo in quasi tutte leriviste di settore unostracismo a mioavviso ingiustificato neiconfronti di tutto ciòche non sia stereo. Tanto per fare unesempio ho letto direcente una provadell’Esoteric X-O1 nellaquale poco o niente sidiceva della possibilitàdi riproduzione deiSACD e tanto menodei SACD in modalità5.1. Che dire? Irritante!Ok, si tratta di unamacchina da sognoche legge a meravigliaanche i vecchi CD manon si può trascurareche essa offreprestazionistraordinarie anchecon i nuovi supporti.Ho avuto modo diprovarla nel mioimpianto e pur avendoun lettoremultistandard di fascia

medio alta (un Marantz DVDAudio/SACD da circa 3.300 Euro)ho scoperto quanto sia importante ilvalore di una sorgente di alta qualitàe soprattutto quante informazioni(quindi musica!) si perdono nongodendo di sorgenti adeguate.Spero che questa tendenza allo“snobismo anti multicanale” finiscae che si cerchi di parlare delleproprietà di questo mondoaffascinante magari spiegandomeglio ai lettori le difficoltàoggettive (tra tutte il costo,l’installazione e messa a punto,l’ambiente , ecc.) di assemblare tali

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fare per il loro ultimo disco, “PlayingThe Angel”, che però essendoregistrato nel 2005 gode didinamiche sicuramente di maggioreimpatto. Artisticamente siamosempre su un buon livello (ma“Violator” rimane un capolavoro) ilsound tuttavia è veramenteincredibile. Effetti da capogiro ebassi poderosi nonché riff micidialiriescono ad essere “naturali” e maienfatizzati sulle mie B&W 801Nautilus. Un ultimo plauso alla EMIMusic che con questepubblicazioni hanno saputo offritesupporti per tutti i formati in undoppio CD/DVD. Davveroencomiabile. Speriamo di vederepresto altre pubblicazioni dellostesso tipo (a quando ad esempiodei remaster seri dei Pink Floyd?)

Donald Fagen“The Nightfly”(Warner Bros)Traccia 5.1 advanced resolution 48 kHz/24 bit (solo DVD audio)Traccia stereo advanced resolution.48 kHz/24 bit (solo DVD audio)Traccia DTS 5.1 (DVD Video)Traccia Dolby Digital 5.1 (DVD Video)

Donald Fagen“Morph The Cat”(Reprise – Import USA)Disco 1 DVD Audio:Traccia 5.1 advanced resolution 96 kHz/24 bit (solo DVD audio)Traccia stereo advanced resolution.96 kHz/24 bit (solo DVD audio)Traccia DTS 5.1 (DVD Video)Disco 2 CD Audio stereo

Anche in questo caso il vecchio e ilnuovo a confronto. Certo, tutt’altramusica rispetto ai Depeche Mode.Qui siamo in un ambito di grande

Il software di riferimento

originariamente nel 1990)rappresenta artisticamente la vettamassima della loro carriera.L’importanza di questo album stanon solo nella impressionantesequenza di brani diventati dei cultma anche per la straordinariaimpresa riuscita ai Depeche, quelladi coniugare il rock (senza suonareveramente rock) con il popelettronico (senza suonare i synth inmodo scontato come mille altreband). Questa ristampa in formatodeluxe pubblicata assieme a “SpeakAnd Spell” e “Music For TheMasses” (rispettivamente del 1981 e1987) dalla EMI si distingue per lascelta davvero intelligente di offrireagli appassionati un doppiosupporto con la possibilità diriproduzione con i CD tradizionali,con SACD sia stereo chemulticanale che con i lettori DVDcon traccia DTS. Rimasterizzatousando i nastri originali, questocapolavoro pop in versione SACD5.1 entusiasma davvero per come itecnici audio hanno realizzatol’effettistica e la distribuzione sui varicanali. E trattandosi di musica dibase realizzata con strumentielettronici l’ascolto in surroundaumenta non poco la godibilità e laspettacolarità delle canzoni.Eccellente la qualità del suono, inparticolare se paragonata allevecchie versioni CD, ottimo sia nellaversione SACD sia se riprodotto nelDVD con traccia DTS 96/24,sostanzialmente simili. Stupiscecome nella rimasterizzazione itecnici abbiano rielaborato il tuttosenza “pompare” i suoni in modoartificioso (cosa piuttosto comune inambito pop) mantenendo quindi lariproduzione molto gradevole e maiaffaticante. Stesso discorso si può

raffinatezza, al cospetto di un artistache ha realizzato una serie pazzescadi capolavori con gli Steely Dan (trai tanti i mitici “Aja” e “Gaucho”) ecreato uno degli album più belli edamati degli anni Ottanta: “TheNightfly”. Insomma Donald Fagen èun musicista geniale, tra i piùcreativi ed eclettici sia in coppia conWalter Baker (l’altra metà degliSteely Dan) sia da solista. Forse èanche riduttivo parlare ancora intermini artistici di un lavoro cosìnoto come “The Nightfly”, speroperò che con questa recensionequanti non abbiano ascoltato ildisco (possibile???) se lo vadanosubito a cercare. Magari proprio inquesta versione DVD Audio (maanche il CD va benissimo!). Già ildisco in vinile suonava all’epocamolto bene (in particolare la copiastampata negli States) e anche levarie edizioni in CD non eranomalaccio, con il DVD Audio siamoperò su un altro livello. Il remaster èstato fatto apposta nel 2002 perl’edizione DVD Audio in altarisoluzione (stranamente con unlimitato 48 kHz/24 bit sia stereo chemulti-channel) utilizzando il masteroriginale a 32 tracce digitali. Unlavoro fatto con grande maestria eche all’ascolto in surround offresicuramente un’emozione in più perun capolavoro di questa portata.Soprende anzi tutto la grandepulizia e nitidezza dell’emissione,con Fagen in ottima posizione difronte a noi e le sofisticate tramesonore (la produzione era delgeniale Gary Katz, producer di tuttiil lavori migliori degli Steely Dan)articolate e perfettamente a fuoco inogni particolare. Un suonoestremamente sofisticato anche se atratti un tantino esile nella parte più

bassa dello spettro, ma questa èuna caratteristica voluta da Fagen eKatz e già in origine il disco avevaun suono un “sottile” sulle basse(intervenendo leggermente sulcontrollo del sub si può arricchireun po’ senza snaturare più di tantol’ascolto). Buona anche la tracciaDVD Audio stereo, mi chiedo peròse i tecnici avessero scelto unarisoluzione maggiore (ad es. unfantastico 192 kHz/24 bit) comesarebbe stato il suono? A propositodi ristampe... vi consigliocaldamente anche la verione DVDAudio di “Kamakiriad” sempre diDonald: spaziale! Ma arriviamo allanovità più esaltante dell’ultimoperiodo, il ritorno di Fagen a 13anni dal suo precedente album(l’appena citato “Kamakiriad”).“Morph The Cat” è un albumclassicamente nello stile di Fagen,senza grandi novità ma sempre inlinea con i suoi standard (cioèelevati!). Pop intelligente, forse unpo’ snob e leggermente staccatodall’attualità (ma questo può essereun pregio), con quelle venature dijazz che da semprecontraddistinguono il suono degliSteely. Importanti, graffianti, colti itesti, che fanno di Fagen un artistadavvero unico e anche un po’enigmatico. Strepitosa la qualitàaudio. “Morph The Cat” èproposto in un doppio supportocontenente sia il normale CD cheun DVD con audio in altarisoluzione (costa un po’ di più maalmeno si possono accontentaredavvero tutti gliappassionati/audiofili). Che dire? Sevi piace Fagen è davvero da nonperdere.

Marco Fullone

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a vanvera che voleva convincereche la compagnia telefonica Y èmigliore e più vantaggiosa dellacompagnia Z.Ci stiamo impegolando nel Caosdell’apparente, del provvisorio e delnon senso, dimenticando la veraragione delle cose. Parlando poi di cose di casa nostra,escludendo i pochissimi specialistiseri ed affidabili, provate ora apensare ai cosiddetti “rivenditori dialta fedeltà”: quanto tempo credetepassino a provare e sperimentareimpianti? Ad ascoltare combinazionie sinergie diverse? A capire lapersonalità dei vari prodotti ed astudiare come armonizzare lacatena di riproduzione? Forse l’1%del loro tempo viene dedicato aqueste operazioni ritenute ormaiprive di significato! A parte poche elodevoli eccezioni, tutti pensano acome vendere velocemente facendola minor fatica possibile eguadagnare di più, sposando ilprodotto tale o tal altro non perl’intrinseco valore, ma solo perl’utile monetario che può dare. Ecosì ci si avvita in una spirale ove laqualità è sempre più “Cenerentola”e dove i guasti, i malintesi, lecontestazioni e le insoddisfazioni

immergono tutto nellamelma, appunto, deldisservizio, con la logicaconseguenza di provocaredisaffezione e fuga da unmercato che non ha piùfascino, che non generapiù emozioni. Per nonparlare poi dei pareri chevengono dati sui prodottidai cosiddetti esperti delsettore; pareri chericalcano

Lo specchiodi Cassandradi Lorenzo Zen

La leggenda narra che il Dio Apollo erainnamorato di Cassandra, figlia diPriamo ed Ecuba. Egli aveva promessod'insegnarle a indovinare il futuro, seella avesse acconsentito a concedersi alui. Cassandra accettò lo scambio, ericevette le lezioni del dio; ma, unavolta istruita, si sottrasse a lui. AlloraApollo le sputò in bocca, ritirandolenon il dono della profezia, ma quellodella persuasione.

Pierre Grimal

Enciclopedia dei miti - Ed. Garzanti

A volte siamo vittime consenzientidi una spessa malinconia chescende ad avvilupparci come lenuvole basse di questi giorni, quasirigurgito di un inverno che non vuolfarsi dimenticare. I monti sonoinghiottiti dal cielo e lascianoscoperte solo le pendici più basse,ricche di un verde umido, opulentoe pigro… Anche il nostro mercatoin questo periodo è pigro emalinconico, vittima degli eventi,elettorali e non solo. Vittima di unacaduta sempre più vertiginosa diqualsivoglia proposta culturale,annebbiato e stordito da unainvadenza televisiva tutta tettine eculetti che si agitano in un nullademenziale di blateramenti elettoralie non… Come nelle fisicheconcezioni sul “progredire” dellanostra baracca terrestre, credo, in findei conti, che possiamo parlareanche per il nostro mercato di unaumento dell’entropia; vi è anchequi una incombente irreversibilità:non riusciamo a tornare indietro oalmeno ad arrestare il costanteaumento del “disservizio cronico”sia concettuale che pratico.“Non sono i servizi, ma i disserviziche costano!” gridavo l’altro giornoall’ennesimo venditore di telefonate

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Lo specchio di Cassandra

pappagallescamente il commentogiornalistico che fa più comodo almomento, a seconda chel’operatore che tratta quel marchiosia fra gli “amici” o i “nemici”.Sempre meno si ha la capacità diprovare ed ascoltare e sempre più sitranciano giudizi interessati eincompetenti. Ho “litigato”recentemente con un vecchiocollega che stroncava un lettore Cd,costruito eccelsamente e di classeelevata (un prodotto suiquindicimila euro, tanto perintenderci), dicendo che non“suonava bene...”. Nel corso delladiscussione ho capito che egli nonaveva nessun parametro di giudizioconsapevolmente correlato. Per fareun esempio parlava come chicriticasse una filante Spider sportivadicendo che nel bagagliaio dellavettura non trovano posto grandivaligie. Giudicare un prodotto, perme, vuol dire capire qual è stato ilfine perseguito dal costruttore ecapire se quel “fine” è stato

raggiunto e se il risultato è per meinteressante. Nel lettore Cd inquestione io argomentavo che, amio giudizio, era eccezionale laqualità del “silenzio” che lamacchina riusciva ad esprimere evedevo con incredulità che il miointerlocutore non riusciva nemmenoa capire di cosa stessi parlando.Come dico ormai da tanti anni, lacaduta verticale della domanda coltasta imbarbarendo il mercato ebisogna rinserrarsi nelle nostrepiccole realtà, rimanendo fedeli finoin fondo alla volontà di qualità, condignità e coerenza sopportandotutte le inevitabili conseguenze.Riuscire a soddisfare qualche bravocliente è diventata l’unica possibilears operandi rinunciando a seguiremode e tendenze. Sempre in temadi malinconie a volte mi soffermosulla mia condizione e constato conamarezza che non avendo “eredi”che possano continuare il miolavoro, vedo andare perduta tuttauna storia, un’esperienza che,

comunque, potrebbe essereimportante momento dialetticonella costante costruzione edefinizione del mondo dellariproduzione musicale. Ormai sonovecchio e, dopo cinquant’anni diattività, so che abbastanza prestodovrò fermarmi: sarebbe stupendopoter donare, mettere adisposizione di qualche dotatotalento tutto il bagaglio accumulatonel corso di così tanti anni. Ma oggii giovani in genere vogliono tutto esubito, mentre, nel nostro lavoro,come in ogni serio lavoro, si devepassare per “lacrime e sangue” perarrivare a comprensioni chetrascendano il lavoro stesso econducano a consapevolezze esapori che diano significato a tuttala nostra stessa esistenza. Eppure soche da qualche parte v’è la sementebuona: bisognerebbe scovarla,metterla nella fertile terra e farlagermogliare. Pochi lavori sono“belli” come il nostro: sempre acontatto con la musica, sempre inbilico fra tecnologia ed umanesimo,fra elettronica e meccanica, fraarredamento ed acustica, semprealla ricerca del buon risultato chepassa per la soddisfazione di chi tida l’incarico di assemblargli lacatena di riproduzione. Permetterglidi poter gioire, quando lo desidera,nel proprio ambiente domestico,

nelle entusiasmanti melodie, nellecoinvolgenti armonie o negliintriganti impasti delle sonoritàsperimentali. Lo abbiamo sempre detto, lamusica è la colonna sonora dellavita e noi che siamo deputati amantenerla viva nella riproduzione,abbiamo la responsabilità di nontradire l’assunto. Ed è qui chedovrebbe scattare la volontàcollettiva di tutti gli operatoriilluminati: collaborare con umiltà epassione ad un programma digestione e comunicazione. Perchépochissimi sanno quanto siaimportante vivere nella bellamusica, allevare i figli nella bellamusica. Che differenze colossali,proprio a livello cerebrale, ci sianofra un bambino che fin da piccoloabbia ascoltato musica buona e benriprodotta, ed uno che invece siacresciuto tra i rumori dellatelevisione. Fare comunicazione inmaniera efficace diventa quindimomento tragicamente obbligatorioper cercare di conservare in vita ilmercato della riproduzione diqualità. Anche questa pagina, in findei conti, è un grido di dolore:possibile che fra tutti non si riesca,con un po’ di buona volontà, aperpetuare questo mondo cosìimportante, affascinante e speciale?

Lorenzo Zen

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GammaDeltaPeriodico d’informazione tecnica a cura di Audiogamma e Audiodelta

Anno III - Numero 9 - Giugno 2006Autorizzazione Tribunale Milano Numero 433 del 14-06-2004Direzione editoriale Guido BaccarelliDirettore responsabile Giancarlo VallettaArt director Andrea PenatiGrafica ed impaginazione XMediumCollaboratori Marco Fullone, Anselmo Patacchini, Francesca Pieralli,Roberto Missoli, Dario Vitalini, Lorenzo Zen.

Editore Audiogamma SpA20129 Milano Italy Via Pietro Calvi 16Telefono +39 02 [email protected] AG BellaviteAbbonamenti [email protected] PostaTarget

Copyright GammaDelta è un marchioregistrato da Audiogamma SpATutti i marchi, i marchi registrati e i nomi di prodotto citati sono di proprietà dei rispettivi proprietari. © 2006 - Audiogamma SpA

Informazioni sul copyrightLa riproduzione è vietata con qualsiasimezzo analogico o digitale senza il consensoscritto dell'editore. Sono consentite le citazioni a titolo dicronaca, studio o recensione, purchéaccompagnate dall'indicazione della fonte "GammaDelta" e l'indirizzo telematico"www.gamma-delta.it".

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Numero 5 - Giugno 2005Bowers & Wilkins 802DDenon AVC-A1XVRotel RA-03Classé SSP-600 e CA-5200InFocus ScreenPlay 777Jadis DA50 SignatureVPI Aries Black KnightVintage: B&W DM7/DM7 Mk2I migliori rivenditori: Domus Audia - Palermo

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Numero 7 - Dicembre 2005Bowers & Wilkins 805SRotel RMB-1077Denon S-301Esoteric X-01Tangent RadioCopland CTA-405Bowers & Wilkins Group ed ECMI migliori rivenditori:Tommasini - Oderzo

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