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Pagina 1 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI” CARI MAESTRI IN UN PRATO PIENO DI COLORI OGGI HO COLTO DEI BELLISSIMI FIORI: A TE MAESTRA MIA LI VOGLIO DONARE PER AVERMI SAPUTO TANTO TANTO AMARE. IN UN BOSCO TUTTO INCANTATO OGGI HO COLTO LE MAGIE DEL CREATO: A TE MAESTRA MIA LE VOGLIO DONARE PER AVERMI SEMPRE INSEGNATO A SOGNARE. IN UN CAMPO TUTTO FIORITO OGGI HO COLTO LA GIOIA DI UN SORRISO: A TE MAESTRA MIA LO VOGLIO DONARE PER AVERMI SAPUTO SOPPORTARE. NELLA FAVOLA DELLA NATURA OGGI HO SMARRITO LA MIA PAURA: A TE MAESTRA MIA VOGLIO RINGRAZIARE PER AVERMI SAPUTO INSEGNARE A VOLARE. NELLA FIABA CHE MI HAI RACCONTATO NON MI AVEVI DETTO CHE TI AVREI LASCIATO NEL MONDO OGNI COSA HA UN SUO PERCHE’ ED IO COME FARO’ SENZA UNA MAESTRA CO- ME TE? ALLORA, DOPO LE FAVOLE VIENE LA VITA VERA DA TE VOLERO’ VIA IN MONGOLFIERA NEL CUORICINO MIO SEMPRE TU SARAI MAESTRA MIA DI ME NON TI SCORDARE MAI! Poesia dedicata agli insegnanti della Scuo- Poesia dedicata agli insegnanti della Scuo- Poesia dedicata agli insegnanti della Scuo- la Primaria di Carve da parte dei bambini la Primaria di Carve da parte dei bambini la Primaria di Carve da parte dei bambini di classe 2^ in onore della giornata mon- di classe 2^ in onore della giornata mon- di classe 2^ in onore della giornata mon- diale degli insegnanti. diale degli insegnanti. diale degli insegnanti. GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: Gennaio 2018 Numero 2 MOSAICO DI SAPERI GENITORI, BAMBINI E VOLONTARI DELLA SCUOLA PRIMARIA CARVE GIORNALINO DI CULTURA E SAPERI AVVISO !!! Stiamo ultimando il nostro sito!!! Ti aspettiamo su: www.mosaicodisaperi.it VIENI A TROVARCI “SCUOLE APERTE” A CARVE: (Tel: 0437 752080) MERCOLEDI’ 17 GENNAIO 2018 : dalle 11:20 alle 13:00 e dalle 14:15 alle 16:15 GIOVEDI’ 18 GENNAIO 2018 : dalle 11:15 alle 13:00 VENERDI’ 19 GENNAIO 2018 : dalle 14:15 alle 15:45 * ALTRE GIORNATE DA CONCORDARE CON GLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA

GENITORI, BAMBINI E VOLONTARI DELLA SCUOLA PRIMARIA … · cipi sani ed importanti, dove siamo certi che i nostri figli cresceranno sicuri e felici ... i piccoli laboriosi bambini

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Pagina 1 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

CARI MAESTRI

IN UN PRATO PIENO DI COLORI

OGGI HO COLTO DEI BELLISSIMI FIORI:

A TE MAESTRA MIA LI VOGLIO DONARE

PER AVERMI SAPUTO TANTO TANTO AMARE.

IN UN BOSCO TUTTO INCANTATO

OGGI HO COLTO LE MAGIE DEL CREATO:

A TE MAESTRA MIA LE VOGLIO DONARE

PER AVERMI SEMPRE INSEGNATO A SOGNARE.

IN UN CAMPO TUTTO FIORITO

OGGI HO COLTO LA GIOIA DI UN SORRISO:

A TE MAESTRA MIA LO VOGLIO DONARE

PER AVERMI SAPUTO SOPPORTARE.

NELLA FAVOLA DELLA NATURA

OGGI HO SMARRITO LA MIA PAURA:

A TE MAESTRA MIA VOGLIO RINGRAZIARE

PER AVERMI SAPUTO INSEGNARE A VOLARE.

NELLA FIABA CHE MI HAI RACCONTATO

NON MI AVEVI DETTO CHE TI AVREI LASCIATO

NEL MONDO OGNI COSA HA UN SUO PERCHE’

ED IO COME FARO’ SENZA UNA MAESTRA CO-

ME TE?

ALLORA, DOPO LE FAVOLE VIENE LA VITA VERA

DA TE VOLERO’ VIA IN MONGOLFIERA

NEL CUORICINO MIO SEMPRE TU SARAI

MAESTRA MIA DI ME NON TI SCORDARE MAI!

Poesia dedicata agli insegnanti della Scuo-Poesia dedicata agli insegnanti della Scuo-Poesia dedicata agli insegnanti della Scuo-la Primaria di Carve da parte dei bambini la Primaria di Carve da parte dei bambini la Primaria di Carve da parte dei bambini di classe 2^ in onore della giornata mon-di classe 2^ in onore della giornata mon-di classe 2^ in onore della giornata mon-diale degli insegnanti.diale degli insegnanti.diale degli insegnanti.

GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI:GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI:GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI:

Gennaio 2018

Numero 2

MOSAICO DI SAPERI

GENITORI, BAMBINI E VOLONTARI DELLA SCUOLA PRIMARIA CARVE

GIORNALINO DI CULTURA E SAPERI

AVVISO !!!

Stiamo ultimando il nostro sito!!!

Ti aspettiamo su:

www.mosaicodisaperi.it

VIENI A TROVARCI

“SCUOLE APERTE” A CARVE:

(Tel: 0437 752080)

MERCOLEDI’ 17 GENNAIO 2018: dalle 11:20 alle 13:00 e dalle 14:15 alle 16:15

GIOVEDI’ 18 GENNAIO 2018: dalle 11:15 alle 13:00

VENERDI’ 19 GENNAIO 2018: dalle 14:15 alle 15:45

* ALTRE GIORNATE DA CONCORDARE CON GLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA

Pagina 2 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Nella bellissima ed importan-

te realtà della scuola Primaria

di Carve, dove al centro di

tutto c’è il bambino, sono stati mesi di

denso lavoro quelli tra Novembre e me-

tà Dicembre per gli alunni che ne fanno

parte.

I bambini infatti, durante i laboratori

del venerdì pomeriggio, si sono impegna-

ti ad ideare lavoretti natalizi da presen-

tare al mercatino di Natale tenutosi

sabato 16 Dicembre, presso il Centro

Commerciale di Trichiana. Il loro lavoro

di preparazione è continuato anche a

casa con genitori e nonni ed il risultato

ha dato i frutti sperati. Sono stati e-

sposti centinaia di manufatti (dolci, bi-

scotti, presine, angioletti fatti ad unci-

netto e tanto altro ancora) che hanno

catturato l’attenzione e la curiosità di

quei visitatori che hanno dedicato un po’

del loro tempo ad osservare ed acqui-

stare quanto ideato.

E’ stato molto emozionante osservare i

bambini pronti a fermare i passanti in-

vogliandoli non tanto a fare un’ offerta

alla scuola quanto a soffermarsi a cono-

scere la realtà nella quale sono inseriti.

Realtà fatta di regole semplici e di prin-

cipi sani ed importanti, dove siamo certi

che i nostri figli cresceranno sicuri e

felici.

MERCATINI DI NATALE 2017 MERCATINI DI NATALE 2017 MERCATINI DI NATALE 2017

A TRICHIANAA TRICHIANAA TRICHIANA

La nostra mail:

[email protected]

Anche quest’anno, i piccoli laboriosi bambini della scuola primaria di Carve hanno

realizzato un bellissimo regalo per donarlo ai nonni, un porta tovaglioli. Durante i

laboratori del venerdì i bambini hanno lavorato a lungo per realizzare questi pensie-

rini. Il 15 Dicembre i 57 alunni sono stati divisi in tre gruppi e, accompagnati da

insegnanti e volontari, sono partiti per le vie di Carve con mappa e regalini alla mano

in tre direzioni opposte. Anche quest’anno ho avuto la possibilità di seguirli e devo

dire che anche se faceva molto freddo i bambini erano entusiasti…mi sa che ero

l’unica a sentire il freddo, ah ah ah. Negli sguardi di questi nonni c’è sempre tanta

gioia e si scusano perché non hanno caramelle o altro da dare. Ma i nostri bambini li

hanno rassicurati dicendo che non serviva niente…sono stati tenerissimi. Sono stati consegnati a delle mamme

degli alunni dei regalini in modo che anche i nonni dei paesi limitrofi possano ricevere questo pensierino. A tal

proposito i bambini di queste frazioni si ritroveranno e, accompagnati dai genitori, consegneranno con ritrovata

gioia il dono ai nonni. Devo dire che questa iniziativa diventa ogni anno più bella e anche se il lavoro per questi

piccoli aumenta, loro sono sempre molto propositivi. Ringraziamo di cuore chi si propone per insegnare agli alun-

ni a realizzare questi regali, grazie davvero!

E un complimento ai bambini, BRAVISSIMI!!

REGALO DI NATALE PER I NONNIREGALO DI NATALE PER I NONNIREGALO DI NATALE PER I NONNI

Pagina 3 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Aspettavo con ansia il 12/09/2017

da almeno 3 anni…momento in cui ho realiz-

zato che anche per la piccola sarebbe arrivato

quel momento….oddioooo il primo giorno di

scuola di una bimba che appena pochi mesi

prima se avesse potuto ritornare in pancia

quando si trattava di uscire dalla propria

casetta e lasciare i suoi giochi, lo avrebbe

fatto subito…come faremo? Mi sono fatta

1000 film mentali, preparazioni psicologiche

sull ’ affrontare “ QUEL ” momento con il

giusto atteggiamento educativo come previ-

sto della check list del “ perfetto genitore ” e

intanto pensavo “ oddio ,farà una tragedia,

piangerà come non ci fosse un domani, sarà

disperata, la vedo già attaccata alla mia gam-

ba, mentre io resisto e combatto a quella

terribile voglia di prendermela in braccio,

fuggire a casa, nasconderci sotto le coperte

asciugandoci i lacrimoni a vicenda….

(mannaggia se ci vedessero Bowlby e

company avrebbero da ridire sul “ n ostro ”

stile di attaccamento…) ….Suona la prima

campanella e sapete che vi dico … non so se

ho doti di preveggenza…ma è successo pro-

prio quello che mi aspettavo!!!

CIACK SI GIRA: INSIDE OUT

(IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA)

..se non avete visto l ’ originale ve lo consiglio….

RABBIA : No fermi tutti ora basta ma che sce-

ne sono queste fi-ni-te-la!!!! mica è morto

nessuno.. .è solo il primo giorno di scuola !!!

GIOIA: Sì appunto, dai dai, sta diventando

grande siatene felici!

ANSIA: primo giorno, oddio che ansia! Gran-

de? Nooo! Non ce a farà senza di me , senza

di noi ..ad affrontare tutte queste nuovo espe-

rienze…rivoglio la mia piccolina…

TRISTEZZA: eh già la mia piccolina sta cre-

scendo….

RABBIA: Ma allora, continuiamo con sta storia?

Bisogna lasciarla crescere, ne ha bisogno, lo

desidera, è ora di finirla di proteggerla in con-

tinuazione! Sono andati a scuola tutti, e tutti

ne sono usciti vivi! Smettiamola con ‘ ste

tragedie...per forza poi la bimba non si distac-

ca … ” percepisce ” tutto!

TRISTEZZA: l ’ ho sempre protetta troppo..

GIOIA: ma no! Che dici mamma, forse un po ’

si.. ma l ’ hai fatto per amore e ora capisci che

è giunta l ’ ora che lei inizi a camminare con le

sue gambe…

TRISTEZZA: devo proprio?

PAURA: e se non ce la fa? E se ha paura?

ANSIA: e se non l ‘ accetteranno? E se non

riuscirà a farsi capire ? E se si sentirà sola ?

GIOIA: dalle tempo mamma …sarà felice lei è

pronta..

ANSIA: no non lo è…

TRISTEZZA : Non lo sono nemmeno io…

GIOIA: Guardala adesso mamma, il primo

giorno è passato, anche il secondo , e il ter-

zo…ora è là prende il suo zaino e si incammi-

na verso il cancello, qualche lacrima ancora

scappa, ma attende con gioia il suo maestro e

le sue maestre, torna a casa e ti racconta le

tante cose che ha visto , scoperto , imparato, ti

fa vedere il suo quaderno…inizia a scrivere e

riconosce le vocali, e poi ci sono i compiti…

non sempre li vuole fare, ma ci mette tutta se

stessa, ti parla delle sue amiche e dei bei labo-

ratori del venerdì pomeriggio…

Mamma non sarà tutto facile io lo so e anche

tu lo sai, cadrò ma mi rialzerò, a volte con

fatica, ma ce la farò…

Si amore ..ce la farai…e io sarò la con te ad

aiutarti a rialzarti se ne avrai bisogno…oppure

ti aiuterò a fare da sola perché come dici sem-

pre “ sei grande ” . Buona avventura a te e a

tutti i tuoi compagni piccola mia.

A modo tuo

Andrai, a modo tuo

Camminerai e cadrai, ti alzerai

Sempre a modo tuo

Sarà difficile vederti da dietro

Sulla strada che imboccherai

Tutti i semafori

Tutti i divieti

E le code che eviterai

Sarà difficile

Mentre piano ti allontanerai

A cercar da sola

Quella che sarai

Una mamma

INSIDE OUT...IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA !!!!INSIDE OUT...IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA !!!!INSIDE OUT...IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA !!!!

ANSIA: Ok, ci siamo. Dai mamma resisti non

piangere , respira trattieni le lacrime.

GIOIA : Brava mamma così…coraggio siiii dai è

arrivato il primo giorno…ci siamo!!Evviva!

ANSIA:… o no ..o no.. su papà ti prego tieni

botta non commuoverti pure tu…o nooooo

vedo occhi lucidi anche nella sorella

maggioreeeeeeeee, questa è la fine!

PAURA: attenzione rischio pianto disperato in

arrivo!!!!Nooooo nooooo ..ops pianto in avvici-

Pagina 4 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

I bambini della scuola primaria di Carve hanno approfittato della nevicata di novembre per uscire dalla scuola e ricercare le tracce degli animali, ben visibili sul bianco mantello che ricopre prati e boschi. Ma atten-zione, abbiamo delle tracce proprio davanti agli occhi ogni volta che guardiamo un prato e alle volte non le vediamo, sapete a cosa mi riferisco? Ai cumuletti di terra che fanno le talpe nel loro incessante scavare. Ah maledette talpe, le più acerrime nemiche dei vostri non-ni!!!!!

Ma sarà proprio così?

Ho pensato e ripensano, ho cercato ed ho trovato la risposta fra i più vecchi e bigotti scrittori naturalisti che hanno dovuto loro malgrado inserire la talpa fra “Gli Ausiliari” cioè negli animali utili all’agricoltura.

E così vi racconto che “…Lo zio Paolo” aveva preso in trappola una talpa che da alcuni gior-ni metteva sottosopra piantagioni e vivai in un angolo del giardino. Faceva notare ai fanciulli la nera pelliccia della bestia, più dolce del più fine velluto; mostrava loro il suo muso atto a scavare, le sue zampe anteriori- larghe pale che smuovono la terra con una stupefacente rapidità.

I suoi occhi ridotti a punti press’a poco inatti-vi, e soprattutto la sua dentiera, armata di denti di così terribile aspetto.

Paolo – “E’ un gran peccato che la talpa ci dan-neggi con i suoi scavi, giacché al mondo non esiste un più accanito distruttore d’insetti e parassiti.”

Luigi, uno dei bambini che stava a sentire il racconto di zio Paolo obiettò che tutti dicevano che la talpa mangiava radici ed erba!

Ma zio Paolo rispose: “ …vi ho sempre detto che basta esaminare la dentiera di un animale per capire se sia erbivoro o carnivoro, ricorda-te bambini: mostrami i tuoi denti e ti dirò quel-lo che mangi. La talpa ve li mostra. Ve ne sono quarantaquattro fra i più acuti del regno ani-male.”

In effetti devo dar ragione a zio Paolo: denti del genere assomigliano a quelli del lupo, che di certo non mangia carote. Sono denti che si chiamano carnassiali.

Ma Luigi non ha la faccia convinta, non ci crede insomma. Allora lo zio Paolo racconta quella che è verità scientifica perché frutto di un orri-bile esperimento:

- due talpe chiuse in un barile a cui viene dato loro nutrimento vegetale, la notte porterà consiglio; ma alla mattina la macabra sorpresa una talpa aveva divorato l’altra partendo dal ventre dove più tenera e ricca si presentava la carne della vittima.

Un animale tanto schivo quanto feroce. E per fugare ogni dubbio un esperimento ancor più sconvolgente l’esame del contenuto della pan-cia di una talpa catturata nei campi ”Apriamo lo stomaco della talpa e vediamo. Contiene ora dei pezzi rossi del verme comune o lombrico; ora una polpa di coleotteri, ora una marmellata di larve soprattutto di vermi bianchi e di larve di maggiolino, delle quali si ritrovano segni distintivi quali le possenti mandibole e il duro involucro del cranio.”

“La talpa è esclusivamente carnivora, tutto lo afferma.”

Bestiola dalle stupefacenti proprietà, dal fiuto estremamente sviluppato dalle grandi capacità ingegneristiche costruisce tane stupefacenti spesso sotto le siepi e i cespugli, rivelate a volte da cumuli di terra un poco più grandi del solito.

Un altro segno della presenza della galleria principale è dato da una striscia di erba ingialli-ta, a causa del taglio ripetuto delle radici dell’erba proprio in corrispondenza della galle-ria principale.

Pensate che per l’alone di mistero che le circon-da i popoli nordici pensavano fossero bestie magiche consumandone sangue e zampe!

Nel dopoguerra la loro pelliccia era molto ricer-cata per la fabbricazione di borse e tabacchiere.

Oggi le dobbiamo riconoscere il suo ruolo di accanito distruttore di insetti nocivi. Ecco per-ché la si include fra gli animali ausiliari, ci liberà dagli insetti nocivi, scava ed arieggia il sotto-suolo, rimescola il terreno, fa defluire veloce-mente l’eccesso d’acqua, ma aimè la bestia famelica nel suo scavare non risparmia tuberi e radici che si trovino sul suo sentiero, li taglia e se ne libera e quindi qualche danno lo produce per non parlare dei cumuli di terra tanto fasti-diosi per chi è addetto alla fienagione. Ma quale prezzo pagheremmo in assenza di tale bestiola? Orde di vermi e insetti di ogni specie che si ciberebbero dei succulenti vegetali dei prati e degli orti e se ciò non bastasse avremmo da coltivare un suolo duro come la roccia.

Pensiamoci e quantomeno dovremmo ammet-tere che anche lei, che sembra la più inutile delle creature viventi ha invece un ruolo impor-tante in natura. Qualcuno, nei libri, dice che esiste un giusto equilibrio fra le talpe e le colti-vazioni agricole, peccato che sia sempre l’uomo a decidere quale sia questo tipo di equilibrio.

LA TALPA (tratto da “Gli Ausiliari”- J.H. Fabre)

MINI-SUDOKU

ED ORA UN PO’ DI RICREAZIONE CON I NS. GIOCHI:

Pagina 5 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Sai di ruscello che si aggira accompagnato dal profumo

dei funghi

di acqua che corre scrosciando

di alberi

di sassi

di foglie che fanno crac crac.

BOSCO SILENZIOSO

OGGI MI SENTO

NATURA CHE VIVE NATURA CHE MUORE

Giganti Padri Natura

coi vostri capelli primitivi

vestiti di una giacca d’edera

di una coperta fredda di foglie e muschio

mentre camminiamo

ci tenete compagnia.

FORTI ALBERI

OGGI MI SENTO

NATURA CHE VIVE NATURA CHE MUORE

Famiglie sparse di nanetti

parlanti amichetti

con gambine ed ombrello

ad un giovane alberello

state abbracciati

a Fogliadoro affidati.

Il bosco dipingete leggeri

di colori giocosi a volte seri

freschi ombrellini

che attirate i bambini

Su ogni curioso alunno

spargete un profumo d’autunno

GENTILI FUNGHETTI

OGGI MI SENTO

NATURA CHE VIVE NATURA CHE MUORE

Sei i capelli scuri della foresta

parrucca di tanti piccoli ricci.

Sei mamma peluche che coccoli gli alberi

soffice cuscino leggero di fresca rugiada.

Rigoglioso nei muretti cresci piano

guardi le rondini ormai volate lontano.

CARO MUSCHIO

OGGI MI SENTO

NATURA CHE VIVE NATURA CHE MUORE

Grigia eppure rosa

sei panna immobile

fredda come il ghiaccio.

Sei volpe velocissima

cane che ci segue

impossibile da prendere

spinta dal vento nel cuore del cielo

zucchero filato volI e vai lontano.

Sei una specie di mistero

mi accarezzi

mi avvolgi

con un tenue velo grigio.

Quando entro nel bosco aspetto te

ma non ci sei

chissà perché.

NEBBIA D’ARGENTO

OGGI MI SENTO

NATURA CHE VIVE NATURA CHE MUOR

Tra le strade deserte

tra le gocce di rugiada sui fiori accesi

Abbracciati agli alberi

seduti vicini vicini

stiamo noi bambini.

Lontane le giornate estive …

NATURA CHE MUORE NATURA CHE VIVE!!

Poesia ideata dagli alunni della Classe 4^ e recitata

durante la Castagnata a scuola.

NATURA CHE MUORE

NATURA CHE VIVE

Elena, Michele, Giorgia, Sebastian, Lorenza, Fede-

rico, Ginevra, Jacopo, Fabienne, Matteo, Elena

Nicole, Nicolò, Melany, Giovanni.

Pagina 6 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Le lezioni si svolgono quasi sempre all’aperto. II quaderno è un piccolo orto situato in un terreno prospiciente la scuola. Le penne e le mati-te sono vanga, zappa, rastrello, ma lo strumento più importante sono le mani, che possono affondare nelle pagine fresche e profumate fino a far emergere come per magia radici e animali. Chi può dire di avere un quaderno dal quale spuntano dalle pagine orbettini e lombrichi in quantità e dove ogni tanto passano con il loro incedere veloce ma serafico i porcellini di terra? Diciamo pure che è un quaderno multimediale e interattivo, che funziona ad energia solare e metabolica, in cui le pagine non si sporcano, si possono scrivere e riscrivere … sempre con cura e rispetto, ma soprattutto leggere quasi sempre con lentezza per osservare con più attenzione, per imparare l’attesa, perché le cose possano prendere il loro respiro. Anche quest’anno da settembre abbiamo iniziato le attività, mettendo in pratica le consegne che ci hanno assegnato la stagione e il ciclo di vita delle piante. Ad esempio abbiamo rac-colto pepite gialle, rosse e viola seminate in aprile in un’aiuola. Vi chiederete che tipo di pepite. Un aiutino: hanno una forma informe, si possono mangiare arrosto, lesse, fritte … Avete indovinato? Noi abbiamo scelto di fare gli gnocchi in un laboratorio del venerdì pomeriggio gestito da due nonne, ovviamente “gnocche”. Abbiamo conservato una parte delle pepite per l’anno prossimo, depositate nella nostra banca del seme. Non solo, ma abbiamo raccolto fagioli “nani”, donatici da un’altra nonna, la maga dell’orto, che abbiamo fatto seccare, non la nonna ma i fagioli, al sole e depositati anch’essi nella banca del seme, in cui si possono effettuare depositi e prelievi a costo zero.

In ottobre abbiamo proseguito con un’altra attività ortografica: la semina dei cereali … con la c dolce, senz’acca (grano tenero, monococco, segale, orzo). Queste antiche varietà ci sono state donate da un appassionato, facente parte di un gruppo chiamato “socialità contadina”, che ha deciso di coltivare le piante, conservare e scambiare gratuitamente i semi, attuando un progetto di PROPOST-AZIONE locale per ricreare cibo sano, vivo, organico, sostenibile e solidale in cui si generi un mutua-lismo tra piante, persone e luoghi fatto di piccoli passi non orientati al profitto, ma al dono e alla reciprocità. Noi della scuola vorremmo camminare lungo questo percorso comune verso un ritor-no alla terra che non deve essere più visto come un segno di arretratezza culturale, ma un segno di saggezza colturale, gettando, anzi deponendo con cura i semi di un futuro conviviale. I cereali seminati in autunno riposeranno dormienti tutto l’inverno per risvegliarsi in primavera con tempi e ritmi diversi a seconda della loro natura. Degli altri lavori non vi raccontiamo, ma sono altrettanto importanti: piccole azioni (zappare, compostare, sentire, ascoltare, annotare …) ma che sono essenziali per mantenere il quaderno vivo e “vegeto”.

Dopo le vacanze invernali, in cui la maestra di vita ha chiuso il quaderno con un manto di neve, riprenderemo le lezioni di ortografia, seminando dei piselli donati da un classe di bambini della scuola primaria di Villabruna, che tengono lezioni di ortografia come noi. Incredibile a dirsi, ma i bambini non vedono l’ora di continuare a svolgere questi esercizi di ortografia!

AAA: cercasi chiunque volesse scambiare e/o donare semi con noi.

Un arrivederci da Gli orto…grafici del cavolo

A LEZIONE DI ORTO… GRAFIAA LEZIONE DI ORTO… GRAFIAA LEZIONE DI ORTO… GRAFIA

La scuola Primaria di Borgosatollo (Brescia) ha voluto rendere partecipe la scuola Primaria di

Carve di alcune notizie relative alla giornata del Ringraziamento, tenutasi il 18 e 26

Novembre scorso.

A questa iniziativa, organizzata dal Comune di Borgosatollo, dalla Coldiretti e dall’ Unione

agricoltori, sono stati invitati anche gli alunni della scuola Primaria del paese che, suddivisi per

classi, hanno partecipato ad esperienze diverse. Le classi prime hanno visitato una cascina, dove

hanno imparato come avveniva il lavoro in questi ambienti e scoprendo un po' il mondo

dell'agricoltura.

Le classi seconde hanno approfondito la lavorazione del grano, visitato una vecchia forneria per

imparare il processo di lavorazione del pane; gli alunni di classe si sono concentrati sul processo di

pastorizzazione del latte, visitato un caseificio per imparare la trasformazione del latte in formaggio.

Infine le classi quarta e quinta hanno approfondito la conoscenza del territorio, concentrandosi

sulle coltivazioni e sugli allevamenti tipici della zona. Si sono inoltre soffermati sulla ricerca del significato dello stemma del paese

ed hanno intervistato persone che hanno vissuto l'epoca dei contadini, proprio come accadeva una volta.

Abbiamo apprezzato la condivisione di questa importante esperienza nell’intento di poter farla vivere anche agli alunni della

scuola Primaria di Carve, facendo tesoro del territorio e dei prodotti che l’orto ideato da alunni ed insegnanti sapranno offrire.

Pagina 7 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

BENEDETTA – “Come passa in fretta il tempo”, “Sta per finire un altro anno”, “Cosa

farete l’ultimo? No, niente di particolare, una cosa tranquilla”. Frasi che ogni fine

dell’anno immancabilmente si ripresentano, alcune volte siamo noi stessi a pronunciarle.

Banali? Forse sì, probabilmente perché le abbiniamo alla quotidianità che il più delle

volte riteniamo essere ripetitiva e noiosa. Attenzione però: la quotidianità è il modo in

cui viviamo la nostra vita, attraverso quello che abbiamo costruito o stiamo costruendo

con le nostre scelte, azioni, gesti, affetti e soprattutto relazioni. Vista così, la quoti-

dianità fa anche un po’ paura, perché se non l’apprezziamo vuol dire che forse non ci

soddisfa appieno. Situazioni, condizionamenti, scelte obbligate talvolta la fanno andare

verso una direzione che non sempre è quella desiderata. Basta un attimo perché tutto

cambi. Allora, benedetta quotidianità, benedetta noiosa normalità. Ebbene sì, iniziamo ad apprezzare un po’ di più il no-

stro tempo, perché è troppo prezioso per passarci sopra con tanta disinvoltura. Ascoltiamolo, riviviamo dentro di noi gli

attimi importanti perché è di questo che ci nutriamo. Entusiasmiamoci, anche di nascosto senza farlo vedere che non si

sa mai che qualcuno ci possa credere ancora del tutto umani, quando riteniamo ne valga la pena. Ognuno sa il suo grado

di “quando ne vale la pena”. Credo di poter dire che la consapevolezza è ancor più importante della libertà. Libertà non

abbinata alla consapevolezza non ha significato; al contrario, la consapevolezza senza libertà è voglia di ribellarsi, di

cambiare il proprio destino. A volte, purtroppo, è anche tristezza, dolore ma pur sempre genitrice di un sentimento

forte. Fin qui ho parlato di tante cose, all’occhio del lettore forse slegate o comunque senza un vero e proprio filo con-

duttore. Eccomi al dunque, ora capirete il perché. Trovandomi a parlare con me stesso, ripensando al mio tempo, banal-

mente -ecco un’altra frase ricorrente- “a fare un bilancio del mio anno passato” mi son posto questa semplice domanda:

“Cos’è che hai fatto di diverso dal solito per cui ritieni che ne sia valsa la pena?”. In un lampo il mio ricordo è andato

dritto dritto a due momenti che mi hanno letteralmente entusiasmato, due volte che ho messo il piede al di fuori della

mia quotidianità per entrare in un mondo parallelo al mio, al nostro. Ho conosciuto e collaborato con persone che vivono

ogni singolo istante con difficoltà, costrizione, lottando e soffrendo nel momento in cui ne sono consapevoli. Queste

persone noi le riteniamo diverse; effettivamente diverse un po’ lo sono, soprattutto quando si dà un valore alla quotidia-

nità: per loro non c’è mai niente di banale e di scontato. Ogni conquista, la paura vinta, una persona nuova da conoscere,

una musica dolce o da “battere i piedi sempre più forte”, una piuma che vola col soffio, un vestito o un nastro colorato,

un bastone che guida il corpo ad un nuovo movimento, un inchino finale, una luce che manca ed un’altra che si accende,

due tende bordeaux che si aprono all’improvviso, gli applausi di altre persone sorridenti è pura poesia in questo mondo

parallelo. E poi ci sono loro, quelli che per lavoro o come volontari si dedicano ad aiutarli e seguirli. Sono angeli, non ser-

ve dire altro. Eh sì, che bello è stato esser lì con loro. Una sorpresa vera e propria l’ho avuta poi in questi giorni quando

ho iniziato a leggere il romanzo scritto da A. e che mi hanno regalato questi nuovi amici prima di tornare a casa. E’ pieno

di umanità, di amore per la vita e per le persone. A. è consapevole ma anche libera, ha un sorriso bellissimo e nella dedi-

ca finale mi ha scritto: “Anche gli –omissis- sanno essere gentili”. Cosa sta al posto di –omissis- non lo posso svelare,

però vi assicuro che mi ha fatto ridere di gusto. Sì, benedetta la quotidianità, meglio ancora se “allargata”. Volgendo lo

sguardo un po’ più in là del proprio naso, fare qualche passo in strade sconosciute per non fermarsi appena si incontrano

dei confini ci rende liberi e consapevoli di essere ancora uomini.

...SE VI PIACE LA RICREAZIONE...ANCORA QUALCHE GIOCO:

Pagina 8 Il giornalino del “MOSAICO DI SAPERI”

Per maggiori informazioni contattate i genitori

ai seguenti recapiti:

[email protected]

Daniela cell. 3387201416

Cristina cell. 3472308450

Fabrizio cell. 3285813722

Nell’ambito della vasta offerta formativa che fortunata-mente abbiamo nel nostro territorio, la scuola di Carve si caratterizza innanzitutto per essere una piccola comunità

che permette ai bambini di essere seguiti molto da vicino ed accompagnati alla scoperta dell’ambiente e delle realtà circostanti in un contesto educativo e culturale innovati-vo.

La peculiarità della nostra scuola e quella di essere una scuola aperta che consente a tutti i membri della “comunità educativa” di esprimersi liberamente e dar vita cosi a quello che potremmo definire un mosaico di saperi.

Nel pomeriggio del venerdì in particolare, dopo che l’assemblea convocata mensilmente in orario serale com-posta da alunni, genitori, volontari e insegnanti ha condi-viso le attività da svolgere, tutti i bambini si possono ci-mentare nelle varie proposte. I bambini stessi possono a loro volta gestire un laboratorio e diventare insegnanti

rafforzando cosi la loro capacita di organizzazione e di esprimere la propria personalità sviluppando la loro crea-tività ed autostima.

Crediamo che l’intelligenza non sia solo “un bagaglio” di conoscenze, ma che sia anche e soprattutto un modo di essere: riteniamo che l’opportunità di scegliere, decidere, condividere ed esprimersi in vari campi sia alla base di una formazione autentica e libera dell’individuo. Anche i genitori e altri volontari sono “parte attiva” della scuola nello scambio di saperi regalando con gioia e dedizione parte del loro tempo.

Tutto questo avviene in un clima di vivacità “familiare” che stimola i bambini ad aprirsi al dialogo ed all’espressione di se, ad essere più autonomi e felici di condividere questo tempo e questi “saperi” con tante per-sone di diversa età e provenienza.

Noi genitori degli alunni della scuola primaria di Carve avremmo piacere di far conoscere “da vicino” questa real-tà.

Se lo desiderate siamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione sulla scuola e se qualcuno di voi ha piacere di conoscere e partecipare alle nostre iniziative sarete certamente i benvenuti!!!

I genitori della Scuola Primaria di Carve

COS’E’ IL “MOSAICO DI SAPERI” ?

GRAZIE DI

All’Associazione “CARVE VIVA” che

ci ha donato un’importante cifra

che verrà utilizzata per l’acquisto di

materiale scolastico o progetti.