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 · gente che sta al K3. Non ho alcuna paura: le bugie hanno le gambe corte. In Lega ormai ci sono tanti panchinari, ma io le panchine le ho già tagliate una volta. E posso farlo

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Ci ha pensato su una notte epoi, a mente fredda, è esplosomandando in frantumi anchequel poco di diplomazia cheancora esisteva con i verticiprovinciali e regionali dellaLega. Giancarlo Gentilini, inpoche parole, è tornato a ruggi-re: «Da Re, e mi rivolgo solo alui perché gli altri non m'inte-ressano, mi deve delle scuseufficiali. Se non me le farà vuoldire che anche lui è uno deifarisei della Lega, uno di queisepolcri imbiancati ma copertida una coltre rossa e nonverde». Lo Sceriffo non si con-tiene. Se l'è presa a morte perl'espulsione di Enrico Chinella-to, ex segretario di circoscrizio-ne e suo fedelissimo, accusatodai vertici del Carroccio diaverlo sobillato e spinto a spa-rare a zero contro alcuni tesse-rati durante la cena di circo-scrizione: «Chi dice che Chinel-lato mi ha suggerito cosa direalla cena, sta dicendo una bu-gia bestiale - esplode - tuttoquesto è degno di una dittaturabolscevica. Invito chi ha ripetu-

to questa storia davanti ai verti-ci leghisti, a venire da me: davecchio balilla fascista gli spac-cherò il muso. Scriva propriocosì: gli spaccherò il muso».

Detto che in Lega ci sonostati militanti espulsi per moltoma molto meno, lo Scerifforincara anche la dose: «Mi

sento colpito nella mia onestà.Mettere in giro queste falsitàvuol dire che mi vogliono farpassare per un arterioscleroti-co, uno che non c'è più con latesta, che ha bisogno dei sugge-rimenti altrui per sapere cosadire. Ma come si permettono?È una cosa che non possotollerare in alcun modo. Mihanno offeso. Per questo vogliodal segretario nazionale Da Rele scuse ufficiali. Tutta questastoria mi fa pensare che nellaLega si stia ricreando un nuovocerchio magico da cui Gentiliniè escluso».

Gentilini però non si senteescluso dalla Lega: «Sono unleghista della prima ora, fedelea principi come ordine, discipli-na, rispetto delle leggi e talerimarrò sempre. Ma gli eventipotranno anche cambiare que-sto mio modo di agire e pensa-re. Sono più leghista io di tantegente che sta al K3. Non hoalcuna paura: le bugie hanno legambe corte. In Lega ormai cisono tanti panchinari, ma io lepanchine le ho già tagliate unavolta. E posso farlo ancoramandando tutta queste gentecon il culo per terra».

URBANISTICA

Piano Manildo«Più verdee meno case»

Benazzi«Cittadella:ecco i tempi»

Losfogo di Gentilini«Da Re deve scusarsi» TREVISO - (pcal) Una città più euro-

pea, più verde, impreziosita da unamobilità sostenibile e da un consumodel territorio ridotti al minimo. Questoil futuro illustrato con grande soddisfa-zione dal primo cittadino Giovanni Ma-nildo (nella foto) contenuto nel "Docu-mento del Sindaco", la variante generale

al Piano degli Interventi, lostrumento che dovrà attua-re concretamente gli indiriz-zi di sviluppo urbanisticogià individuati nel Piano diAssetto del Territorio (Pat).Uno degli strumenti innova-tivi del Piano degli Interven-ti, redatto dall'architettoGiuseppe Capocchin, è loscambio "di crediti di super-ficie": per ogni nuova costru-

zione su terreno libero dovrà essereripristinata a uso agricolo e "seminatura-le come verde urbano e reti ecologiche"un terreno di medesima ampiezza magià urbanizzato e in decadenza. Inquesto modo si preserverebbe il princi-pio di "consumo zero" del territorio. Trai tanti punti che compongono il piano c'èanche la viabilità: il principale interven-to infrastrutturale del futuro dovràessere il collegamento stazione ferrovia-ria-aeroporto; poi seguono i lavori diriqualificazione viaria di via Santa BonaVecchia, S. Pelaio, viale della Repubbli-ca, il collegamento tra via S. Barbara e33. Reggimento Artiglieria e il prolunga-mento di viale Brigata Marche, viaBrigata Treviso e via San Pelaio.

Paolo CaliaTREVISO

TREVISO - (pcal) Le prossimetappe intermedie del progettodi pedonalizzazione saranno ilcompletamento del disciplina-re per l'uso dei varchi e l'instal-lazione della nuova segnaleticaturistica che dovrebbe esserepronta per la fine di agosto.Come sottolineato dal sindacoGiovanni Manildo, non ci saran-no più pause. Questo però nonblocca le polemiche. Il capo-gruppo leghista Mario Conte èstato particolarmente duro:«Avete portato avanti questoprogetto attraverso incontri do-ve era già tutto deciso, fattiassieme a quattro gatti per poi

dire che le categorie sono d'ac-cordo con voi. Non avete tenutoconto della delibera d'indirizzoche noi della Lega avevamopresentato sei mesi primadell'approvazione del progettodi pedonalizzazione. Dentroc'era tutto: la riflessione suiparcheggi, sui varchi, sul cen-tro storico. L'avete presa inconsiderazione solo otto mesidopo, quando tutto era approva-to. Chiediamo al sindaco eall'assessore Camolei di aprirei tavoli di discussione anche aiconsiglieri comunali».

Sandro Zampese ha invecefatto le pulci al progetto: «Il

sindaco è convinto di averetutti dalla propria parte, mabasta vedere cosa sta accaden-do per la ciclabile di vialeMontegrappa per capire chenon è così. Un vero processo dipedonalizzazione presuppor-rebbe risorse e un trasportopubblico pensati solo per ilcentro storico con costi elevati.Siamo stati noi gli unici a farequalcosa di concreto per pedo-nalizzare, realizzando parcheg-gi come il Miani e il Dal Negro.Prima di andare avanti nemanca ancora uno in centro eun progetto per la logisticadelle merci».

LA PEDONALIZZAZIONE Il capogruppo del Carroccio: «Incontri aperti ai consiglieri»

La stoccata di Conte: «Tutto deciso»

SCONTRO NELLA LEGA Chinellato espulso: «Falsità su di me»

TREVISO - (pcal) Rientra proprio all'ulti-mo secondo la protesta di Sel, che haconcretamente pensato di non votare ilprotocollo d'intesa sul Risiko immobiliarerischiando così una vera e propria crisi dimaggioranza. Dopo l'astensione in commis-sione le avvisaglie c'erano tutte. A salvarela situazione un documento, redatto dalcapogruppo del Pd Giovanni Tonella (nellafoto), che ha rimesso le cose a posto e

modulato la posizione del Comune in mododa accogliere anche le richieste dell'ala piùa sinistra della coalizione. E così Sel havotato la delibera che lascia in città laprefettura e trasferisce all'Appiani l'ufficoAmbiente e una parte dei Lavori Pubblici.Unica astensione quella di Michela Nieri(Pd), che ha replicato a palazzo dei Trecen-to quanto già espresso proprio in commis-sione.

ARRABBIATOIl capogruppo

della LegaMario Conte

criticala giunta

sui progettiper il centro

Treviso

SEPARATIin casa:

il segretarioveneto

della LegaGianantonio

Da Ree Giancarlo

Gentilini

L’INTERVENTOin Consigliodi FrancescoBenazzi(a destra)affiancatodal sindacoManildoe dal presidentedell’assembleaFranco Rosi

TREVISO - (pcal) Ilprogetto definitivo del-la Cittadella della Salu-te, con l'esatta suddivi-sione degli spazi, arri-verà in Conferenza deiServizi al massimo en-tro ottobre. Poi si po-trà iniziare con la co-struzione vera e pro-pria: Francesco Benaz-zi, direttore generaledell'Usl 9, lo ha garanti-to intervenendo per laprima volta in consi-glio comunale, dove hafatto il punto sullo sta-to del progetto.

IL RISIKO IMMOBILIARE Accolte molte richieste dell’ala sinistra della coalizione

Tonella media: rientra la protesta di Sel

VI TV Venerdì 29 luglio 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.54.236.126

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PONZANO

VillorbaPd, le nomine

IL SINDACO

«Ho invitatola gente

a mettercila faccia»

Estate a piedi in via Pioppe«È mancato il confronto»

Elena FiliniSPRESIANO

LA CHIUSURAVia Pioppeè vietataalle autofino all’11settembre:una decisionedel Comuneche hascatenatola rabbiadi negoziantie opposizioniconsigliari

Neon e cicale. Motori e spo-stamenti d'aria. Asfalto. Sulciglio della strada si aspetta.Non di contrattare e salire inauto, ma di mettersi in mar-cia. Perchè questa notte, apasseggiare lungo la Ponteb-bana non ci sono le squillo,ma i cittadini. Che, radunatidal sindaco Marco della Pie-tra, portano avanti la prote-sta. E insieme coltivano unprogetto al momento utopi-co: aprire una casa di tolle-ranza. Non bastassero le let-tere a Renzi, che Della Pie-tra invia con certosina meto-

dicità, servirà forse la solle-vazione. Pronti al distributo-re della Esso arrivano circaun centinaio di persone: an-ziani, famiglie, ragazzi inbicicletta, consiglieri. Indos-sano una maglietta biancacon scritta fluo: «Spresiano ènostra di giorno e di notte».Fischietti e slogan e si parte.Il progetto iniziale prevede-va che il corteo si dividesseper transitare sia in direzio-ne Spresiano sia verso Visna-dello. Ma si opta per il grup-po unico alla volta del centrodel paese. Il corteo muovecompatto. Finchè, di fronteal municipio, non avvista laprima lucciola. Rapida oc-

chiata alla manifestazione ela ragazza volta l'angolo al-zando poco elegantemente ildito medio. «Sono circa unadecina le ragazze che batto-no nel centro del paese- spie-ga Giovanna De Lazzari, as-sessore alle attività produtti-ve- iniziano verso le 21, e inestate il fenomeno è più senti-to». Ecco spiegata la scelta difine luglio, all'apparenza noncosì premiante. «Se tutte lepersone che ogni giorno tele-fonano e mandano mail perdenunciare il fenomeno fos-sero presenti- commenta ilsindaco- questo distributoresarebbe pieno. Io ho volutorispondere al loro disagio

invitando i cittadini a scende-re in strada, a metterci lafaccia». Parzialmente soddi-sfatto il primo cittadino rilan-cia anche l'idea di una casachiusa in zona industriale.Solidali le opposizioni che,attraverso l'ex sindaco Mis-siato confermano l'appoggioalla manifestazione, fatta latara di posizioni molto distan-ti sull'argomento bordello.«Non vogliamo demonizzareil loro mestiere- spiega Ange-lo Verde, capogruppo di mag-gioranza- ma non possiamotollerare questo commerciodavanti agli occhi dei nostrifigli». Marco e Leonardo, 18anni, confermano «quando

passiamo in bicicletta ci ade-scano». Il corteo arriva alcimitero poi inverte la mar-cia. E reincontra due giova-nissime squillo. Fischi, urla:«andatevene a casa». Le ra-gazze rispondono per le ri-me. Più in là c’è già un’autoche le aspetta.

il corteoanti lucciole

Cento in marcia:«Basta prostitute»A Spresiano intere famiglie con fischietti e slogan contestano l’invasione notturna

LA SOLLEVAZIONEGli abitanti esasperatidalle "belle di notte"

Mauro FavaroPONZANO

Non si placano le polemichesulla pedonalizzazione estivadi via Pioppe. Dopo aver deci-so di chiudere la strada altraffico dal 15 luglio all'11settembre, la giunta Bianchinè stata bersagliata dalle criti-che di chi è convinto che lasperimentazione non sia statacondivisa a dovere con com-mercianti e residenti. «L'ammi-nistrazione e la Polizia locale-denuncia Antonello Baseggio,capogruppo di Progetto in Co-mune- in modo forse un po’arrogante hanno convocato direcente solo una parte deinegozianti. E solo per comuni-care loro la decisione, non perascoltarli». L'incontro si è tenu-to cinque giorni prima dellachiusura. Sulla stessa linea c'èanche il Movimento 5 Stelle.«Non è stato chiesto alcunparere ai residenti e agli eser-centi della via prima di inizia-re questa sperimentazione-spiega Ambra Biondo, capo-gruppo dei pentastellati- sap-

piamo che all'inizio di luglio ilsindaco ha inviato loro la comu-nicazione di un incontro con ilmero scopo di metterli di fron-te alla decisione già presa».«Pur in presenza di buone

intenzioni -aggiunge- ritenia-mo che fosse necessario infor-mare con largo anticipo gliinteressati, per lo meno perpoter concordare condizioni e

soluzioni comuni a eventualicriticità, note soprattutto a co-loro che in quella strada vivo-no e lavorano». Già il 18 luglio,tra giorni dopo la chiusura, èstata recapitata in municipiouna richiesta di riapertura divia Pioppe. E negli ultimi gior-ni tra i negozi ha preso corpouna raccolta di firme arrivataa cento sottoscrizioni. La giun-ta Bianchin ha già rispostosottolineando che si tratta diuna sperimentazione estiva eche a settembre si farà ilbilancio di com'è andata. «Au-spichiamo che al termine delprogetto -conclude Biondo-venga organizzato un incontroper tirare le somme assieme airesidenti, esercenti e minoran-ze in consiglio. Così da valuta-re al meglio se sia opportunoriproporre questa pedonalizza-zione. Speriamo di non dover aquel punto quantificare perdi-te per i commercianti».

LA RICHIESTAAprire una casa chiusaper liberare le strade

SpresianoPonzano

VILLORBA - (mf) De-cisi i nuovi vertici delPd di Villorba. Il se-gretario Enrico Bellioha nominato come vi-ce Alessandra Calle-gari, ingegnere ener-getico di 25 anni. Poici sono Michele De-bertolis (segretariooperativo), PasqualeScarcia (tesoriere),Sandra Milani (rap-porti con la segrete-ria provinciale), Ma-rio Carraro (coordina-mento gruppi di lavo-ro) e Antonio Petrelli(organizzazione even-ti).

X TV Venerdì 29 luglio 2016

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I DISSIDENTI

Mogliano fuori dal coro:«Sono donne da tutelare»La voce di Carola Arena si stacca dall’opinione degli altri colleghiche vorrebbero la legalizzazione: «Una situazione non più accettabile»

PONZANO Presentati ieri sera tutti i vertici

L’ex assessore Zanattaal timone della Pro locoPONZANO - (mf) Ora anchePonzano ha la sua Pro Loco. E c'ègià in calendario la prima mani-festazione: una rassegna-merca-to di prodotti locali a novembre.Ieri sera la nuova associazione èstata presentata nel salone dellabarchessa di villa Rubbi-Serena.Qui sono stati svelati i vertici. Ilpresidente del gruppo promoto-re è Paolo Zanatta, pensionato,ex assessore allo sport e alleattività produttive tra il 2005 e il2009 con l'allora sindaco ClaudioNiero, già consigliere regionaledel Pd. Ci sono poi due vicepresi-denti: Emanuele Faccin e Vitto-rio Paccagnan. Il quadro è com-pletato dal segretario e tesoriereRoberto Zabotti e da cinqueconsiglieri: Lucio Benetton,Emanuele Menuzzo, Ivano Zanat-ta, Adriano Zago e Gabriele San-ton. Per iniziare ad operare eraindispensabile avere un presi-dente e un consiglio direttivo. Adoggi la Pro loco conta 25 soci.

Quando l'elenco si allungherà(possono iscriversi tutti i residen-ti), ci sarà un'assemblea conrelative elezioni per il rinnovodei vertici. Ieri è stato svelatoanche il logo del nuovo gruppo,di recente finito in mezzo allepolemiche su Facebook, che ri-calca lo stemma nazionale dellePro loco con in più tre cerchistilizzati (richiamanti le tre fra-zioni) con borgo giallo-verde (co-lori del Comune) e con simbolicome le spighe (indicanti l'agri-coltura), due ingranaggi (l'indu-stria) e una villa veneta (il turi-smo). C'è inoltre una linea azzur-ra che richiama il torrente Giave-ra. La sede della nuova Pro locoè nella Casa delle associazioni divia Santandrà. L'elenco delle ca-riche si chiude con i revisori deiconti: Deborah Zamberlan, Nico-la Uva e Giorgio Martini. E con ilcollegio dei probiviri: Dina Polo,Giorgio Grosso e Andrea Favero.Mauro Favaro

ISOLATAIl sindacodi MoglianoCarola Arenaè contrariaall’aperturadei bordelli

SPRESIANO - (mf) Chi vorrebberiaprire i bordelli, chi scrive regola-menti per indurre le prostitute aspostarsi nelle case, chi colpisce iclienti con multe da 500 euro e chipunta sui controlli e sugli interventisociali a protezione delle donne. Tra iComuni di Pontebbana e Terraglioemergono mille idee diverse su comecontrastare la prostituzione sulle stra-de. Spresiano ha rilanciato le passeg-giate anti-prostituzione. Il sindacoDella Pietra è pronto ad aprire unbordello comunale, se mai sarà con-sentito. A Godega hanno invece ap-provato un regolamento netto: sullestrade è vietato contrattare prestazio-ni sessuali a pagamento, ma in casaognuno può fare quello che vuole. «Ildivieto -si legge- non si applica a chiesercita meretricio liberamente, auto-nomamente, singolarmente e e all'in-terno di una casa». Sempre che nondisturbi. «Dopo le multe, abbiamo lastrategia del bastone e della carota-spiega il sindaco Alessandro Bonet-ma sarebbe ora che il governo sidecidesse a legalizzare la prostituzio-ne». Lui ha una proposta: «Le questio-ni sanitarie dovrebbero essere regola-te dallo Stato -fa il punto- le Regionidovrebbero decidere la forma: sequartieri a luci rosse, case chiuse ecosì via. E i Comuni, infine, scegliereil luogo». A Villorba, poco più a sud diSpresiano, il problema della prostitu-zione è identico. «Va legalizzata -sot-tolinea il vicesindaco Giacinto Bo-nan- ben vengano le iniziative come

le passeggiate. Non denigro chi siimpegna, ma non so cosa potrannofar guadagnare, oltre a a un po’ divisibilità». Lungo il Terraglio non lavedono in modo troppo diverso. «Tut-to serve per sensibilizzare -spiegaPaolo Galeano, sindaco di Pregan-ziol- ma è tempo di fare chiarezza alivello nazionale: si deve decidere

cosa è reato ecosa no. Lasciarandare le cose co-sì vuol dire nonrisolverle». Men-tre a Mogliano so-no apertamentecontro il tipo dicase chiuse chepotrebbero na-scere dalla lega-lizzazione. «Lamaggior partedelle donne chesi prostituisconoper strada sonosfruttate. E sonoqueste che an-drebbero a popo-lare le case chiu-se -spiega il sin-

daco Carola Arena, sottolineando l'im-portanza dei controlli e dei program-mi di protezione per le donne- lepoche che lo fanno liberamente nonsono per strada. Dare l'okay a unacose del genere vorrebbe dire appog-giare lo sfruttamento». Qui l'idea delbordello comunale di Della Pietranon piace.

SpresianoPonzano

COMPATTIIl sindacoDella Pietrasi è messoalla testadel corteodi spresianesi

TV XIVenerdì 29 luglio 2016

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