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Ma potrebbe Ma potrebbe bastarmi evidenziare bastarmi evidenziare che esiste una faglia che esiste una faglia che attraversa il che attraversa il batolite batolite dell’Adamello. dell’Adamello. Notate che questa figura potrebbe essere ulteriormente semplificata! Geological Setting

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Ma potrebbe Ma potrebbe bastarmi evidenziare bastarmi evidenziare che esiste una faglia che esiste una faglia che attraversa il che attraversa il batolite batolite dell’Adamello.dell’Adamello.

Notate che questa figura potrebbe essere ulteriormente semplificata!

Geological Setting

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3.1.5. I grafici: didascalie e unità di misura.Evitate di inserire direttamente il grafico di Excel!inserire direttamente il grafico di Excel! Per i grafici

valgono le stesse regole delle figure. Inoltre devono essere chiari simboli e didascalie. Chi vi ascolta deve essere in grado di leggere che cosache cosa riportate nel grafico.

tSDtMD

t, m

m

w, mm

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La soluzione migliore: figura grandefigura grande! Rimane anche impressa.

tSD

tMD

thic

knes

s, m

m

width, mm

Anche questa figura può essere migliorata: come?

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3.1.6. Le animazioni.

Per favore...

non fate impazzire chi vi ascolta!

Usate le animazioni con criterio (troppe possono dare fastidio) e ricordatevi che se le comparse durano troppo poco... non c’è tempo per vederle!

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3.1.7. Il linguaggio delle slideNon caricate di testo le diapositiveNon caricate di testo le diapositive. Chi vi ascolta non è lì per

leggere un romanzo. Il linguaggio da impiegare nelle diapositive deve essere essenzialeessenziale, e serve a voi e a chi vi ascolta per comprendere e ricordare i punti fondamentali di quella diapositiva. Inoltre chi vi ascolta sa, in genere, leggere. Quindi evitate di leggere la diapositiva!Quindi evitate di leggere la diapositiva! Il linguaggio può quindi essere “sgrammaticato” e senza punteggiatura. Per esempio la frase:

“Le analisi EPMA ci suggeriscono che il contenuto in “Le analisi EPMA ci suggeriscono che il contenuto in FeOFeOdell’dell’epidotoepidoto è compatibile con un è compatibile con un epidotoepidoto tipo tipo pistacitepistacite””

può essere riassunta in:““FeOFeO in in EpidotoEpidoto (EPMA)= (EPMA)= pistacitepistacite” ” e a voce spiegate e introducete la punteggiatura. In questo

modo avete più spazio per la figura (la figura è quello che conta!)

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3.1.8. La distribuzione del testo

In genere è buona regola iniziare ogni diapositiva con una riga in alto che descrive le conclusioni della diapositiva stessa.

Se riuscite a fare iniziare la prima riga sempre dallo stesso punto in ogni diapositiva, è più facile seguirvi per chi vi ascolta.

3.1.9. l collegamenti tra diapositive successive

E’ un’arte e si aggiusta mentre preparate la presentazione. L’importante è che vi sia un filo logico. Faremo degli esempi nelle presentazioni che vi mostrerò alla fine.

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3.1.10. Quante diapositive in tutto?

Se avete rispettato i punti 1-9, specie quelli riguardo il formato dei font, delle figure e dei grafici, può darsi che quelle che inizialmente erano 15 diapositive sono adesso diventate 40. Dovete tagliare se la presentazione dura 12 minuti!

Una regola di massima è mostrare una diapositiva ogni 30-45 secondi. Questo tempo dipende però dalla quantità d’informazione contenuta nella diapositiva, dalla complessità del grafico mostrato o dall’importanza che voi volete dare a quella figura. Se volete che chi vi ascolta rimanga impressionato da un messaggio particolare, tenete per più secondi quella diapositiva o fatela passare più volte durante la stessa presentazione.

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IndiceIndice1. Motivazioni 2. Andare a congressi3. Il talk

3.1. La forma3.2. I contenuti3.2. I contenuti3.3. L’organizzazione3.4. La presentazione

3.4.1. Almeno 3 settimane prima3.4.2. Pochi giorni prima3.4.3. Il giorno prima3.4.4. Il D-Day3.4.5. The day after

4. Appendice

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3.2. I contenuti3.2. I contenuti (Il vostro pollo)

Come rovinare un buon pollo…

Come far passare per pollo un tacchino?

Cosa mostrare?

RICORDATEVI: mostrate sempre e solo l’indispensabile! Anche se vi è costato 2 anni di un lavoro durato 3 anni, potrebbe non essere essenziale. Quel lavoro va eliminato.

Evidenziate il vostro lavoro, non spendete troppo tempo sul lavoro di altri. La gente è lì per ascoltare voi!

Equilibrio tra semplificazione e rigore scientifico (un difficile equilibrio): conservare delle slide di scorta.

Non siate troppo tecnici o li avete già persi!

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IndiceIndice1. Motivazioni 2. Andare a congressi3. Il talk

3.1. La forma3.2. I contenuti3.3. L’organizzazione3.3. L’organizzazione3.4. La presentazione

3.4.1. Almeno 3 settimane prima3.4.2. Pochi giorni prima3.4.3. Il giorno prima3.4.4. Il D-Day3.4.5. The day after

4. Appendice

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3.3. L’organizzazione3.3. L’organizzazione

La struttura “classica” di un articolo:

AIMRDCAbstract,Introduction,Methods,Results,Discussion,Conclusions

La struttura di una presentazione orale:

O(Mo+I)(M?)(R+D)COutline, Motivations+introduction, (Methods?),Result+Discussion, Conclusions

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IndiceIndice1. Motivazioni 2. Andare a congressi3. Il talk

3.1. La forma3.2. I contenuti3.3. L’organizzazione3.4. La presentazione3.4. La presentazione

3.4.1. Almeno 3 settimane prima3.4.1. Almeno 3 settimane prima3.4.2. Pochi giorni prima3.4.2. Pochi giorni prima3.4.3. Il giorno prima3.4.3. Il giorno prima3.4.4. Il D3.4.4. Il D--DayDay3.4.5. The day after3.4.5. The day after

4. Appendice

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3.4.1. La 3.4.1. La presentpresent.: almeno 3 settimane prima.: almeno 3 settimane prima

i) La “copertinacopertina” (1 diapositiva)

Titolo (breve!!!), autori, istituzione di appartenenza, indirizzo email, ecc.Presentare con foto i coautori: in genere non si fa in presentazioni brevi.

ii) L’indiceindice (1 diapositiva!)

4-6 righe maxPensare di ripresentare l’indice ogni volta che si chiude una sezione della vs. presentazione

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iii) Le motivazionimotivazioni (2-4 slide max)

Possono precedere l’indice per spiegare il titolo. Devono inquadrare il tema e spiegare a chi vi ascolta perché voi avete speso tre anni della vostra vita dietro questo tema.

E’ l’occasione per buttare l’escaesca: l’ultima diapositiva delle motivazioni può già mostrare la conclusione principale del lavoro*.

*La vostra presentazione non è un giallo, dite subito chi è l’assassino e nella presentazione spiegate perché l’assassino è lui!

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iv) MetodiMetodi (1-2 diapositive max)

Noia mortale! In genere le persone non stanno lì per ascoltare che avete usato un fascio di 15 micron di diametro – a meno che questa informazione sia essenziale. Se necessario, tenete diapositive di scorta per questi dettagli da mostrare in caso di domande.

v) Risultati e discussioneRisultati e discussione (liberi!)

La discussione va fatta nella stessa diapositiva che mostra i risultati.P.e. se mostrate un’analisi chimica, dite quale conclusione avete ricavato dall’analisi. Se avete fatto 100 analisi, mostrate la più significativa….

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…ma dite che avete fatto 100 analisi che mostrano lo stesso risultato! La “conclusione” della singola diapositiva può fare da titolo alla diapositiva… fai l’esempio delle analisi XRF.

vi) Le conclusioniLe conclusioni (1 diapositiva)

Pochi punti (3-4) meglio se in due righe massimo per punto.Devono rimanere impresse in chi vi ascolta!E’ il risultato di anni di lavoro!

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3.4.2. La presentazione (pochi giorni prima)3.4.2. La presentazione (pochi giorni prima)

Ascoltarsi: le prove con il registratore e il video (i veri professionisti). Usare un cronometro: dovete stare nei tempi senza mangiarvi le parole. Ripetere fin quando state nei tempi e siete “scorrevoli”.

Farsi ascoltare: i vostri colleghi vi possono aiutare moltissimo, ma anche chi vi vuole bene. Un vero amico deve criticarvi. Inoltre un non specialista vi sarà di grande aiuto.

Prepararsi alle domande possibili e scegliere le diapositive di scorta.

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3.4.3. La preparazione (il giorno prima)3.4.3. La preparazione (il giorno prima)

Siete dei professionisti e siete probabilmente lì a spese del contribuente. Inoltre, state investendo sul vostro futuro. E’ la vostra occasione per mostrare cosa avete fatto e quanto valete:

1. Se possibile, visitate la sala dove darete il talk: diventate familiari con l’ambiente e le luci.

2. Se avete dei film e cambiate PC, ricreate i link.3. Stampate una presentazione e tenetevela con voi4. Andate a dormire presto il giorno prima, siate

riposati

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3.4.4. La presentazione (Il D3.4.4. La presentazione (Il D--Day)Day)

Gli indicatori, laser, ecc.. Non agitateli troppo.Rivolgetevi verso la platea: non parlate con lo schermo!Muovetevi in direzione dell’audience.Tenete una voce ferma (difficile, eh!?)Rispettate i tempi (12-13 minuti).Lasciate sempre del tempo per le domande.Se non capite la domanda, non iniziate mai a rispondere! Chiedete “please… can you repeat your question?” E’ sulle risposte che potreste essere valutati

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3.4.5. La presentazione (The day after…)3.4.5. La presentazione (The day after…)

Avete avuto feedback?Vi hanno fatto domande?Perché sì?Perché no?Siete soddisfatti?Ecc.

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4. Appendice: la valutazione di un talk all’AGU4. Appendice: la valutazione di un talk all’AGU

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