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GESTIONE DEL CATETERE GESTIONE DEL CATETERE VESCICALEVESCICALE
Corso di Laurea in Infermieristica - II annoUniversità degli Studi di Perugia
Dr.ssa Michela Sereni
INDICAZIONI AL CATETERISMO INDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE PERMANENTEVESCICALE PERMANENTE
� I cateteri uretrali devono essere inseriti solo in presenza di una specifica indicazione medica e devono essere rimossi il più presto possibile
� Tutte le evidenze scientifiche affermano che un catetere vescicale deve essere posizionato solo quando èstrettamente necessario e rimosso il prima possibile e, soprattutto, non va posizionato solo per una “convenienza del personale”
Considerare fra le alternative:� cateterismo intermittente� posizionamento di un condom o pannoloni per incontinenza urinaria
� cateterismo sovrapubico
INDICAZIONI AL CATETERISMO INDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE PERMANENTEVESCICALE PERMANENTE
Le indicazioni
� Ostruzione acuta delle vie urinarie e ritenzione urinaria
� Disfunzione neurologica della vescica� Monitoraggio della diuresi nelle persone in fase critic a� Monitoraggio della diuresi nelle persone durante gli
interventi chirurgici� Intervento chirurgico che richieda una vescica vuota� Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci
citotossici topici e trattamenti locali con cesio radioattivo
INDICAZIONI AL INDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE CATETERISMO VESCICALE
PERMANENTEPERMANENTE
� Esecuzione di test di funzionalità vescicale, per il tempo strettamente limitato agli stessi
� Svuotamento della vescica prima del parto, laddove la paziente non sia in grado di urinare spontaneamente
� Incontinenza urinaria, laddove esistano motivate controindicazioni cliniche all’uso di metodi alternativi al cateterismo uretrale a permanenza, a minor rischio di IVU
� Persone gravemente incontinenti con lesioni da pressione sacrali di 3°o 4° stadio
� Gravi casi di macroematuria e piuria per evitare il tamponamento vescicale
INDICAZIONI AL INDICAZIONI AL CATETERISMO VESCICALE CATETERISMO VESCICALE
PERMANENTEPERMANENTE
Le controindicazioni
� Processi infettivi acuti a carico dell’uretra o della prostata
� Sospetto trauma uretrale
COMPLICANZE LEGATE AL COMPLICANZE LEGATE AL CATETERISMO VESCICALE A CATETERISMO VESCICALE A PERMANENZAPERMANENZA
� Infezioni delle vie urinarie� Dolore, sanguinamento, contrazioni spastiche vescicali� Traumatismo uretrale con esiti stenotici� Rischio di rimozione traumatica del catetere con pallone di insufflazione disteso
� Formazione a lungo termine di incrostazioni e calcoli;� Alterazione dell’immagine corporea
MATERIALE/PRESIDI PER IL MATERIALE/PRESIDI PER IL POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO VESCICALE PERMANENTEVESCICALE PERMANENTE
Tutto il materiale per il posizionamento di un catetere vescicale STANDARD DEVE ESSERE STERILE.
� Kit per Cateterismo (Pronto all’uso)
• 1 paio di guanti sterili• 1 telino chiuso • 1 telino fenestrato• 1 paio guanti sterili • garze e gnocchetti• 1 busta con il disinfettante per la disinfezione del meato urinario• 1 siringa con acqua per gonfiare il palloncino• 1 siringa con il cono arrotondato con lubrificante idrogel (con o senza lidocaina)• 1 sacchetto per rifiuti speciali
MATERIALE/PRESIDI PER IL MATERIALE/PRESIDI PER IL POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO VESCICALE PERMANENTEVESCICALE PERMANENTE
� Catetere Foley in lattice siliconato a due strati (di colore giallo o arancione)
� E’ indicato per cateterismi a breve termine (massimo 7 giorni).
MATERIALE/PRESIDI PER IL MATERIALE/PRESIDI PER IL POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO VESCICALE PERMANENTEVESCICALE PERMANENTE
Catetere Foley in Lattice Siliconato a tre strati – Breve
Permanenza
� Il catetere presenta tre strati, uno esterno e uno interno in silicone e uno mediano in lattice per renderlo più morbido
� Può rimanere in situ fino ad un massimo di 14 giorni
MATERIALE/PRESIDI PER IL MATERIALE/PRESIDI PER IL POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO POSIZIONAMENTO DEL CATETERISMO VESCICALE PERMANENTEVESCICALE PERMANENTE
Catetere Foley in silicone al 100% trasparente scanalato –Lunga permanenza
� E’ considerato il miglior catetere per la lunga permanenza (anche oltre trenta giorni)
� Le scanalature longitudinali che permettono il normale drenaggiodelle secrezioni uretrali
� Permanenza: fino a 30 giorni e oltre
MATERIALE/PRESIDI: CATETERI MATERIALE/PRESIDI: CATETERI PRECONNESSIPRECONNESSI
Pre-connesso breve permanenza
Pre-connesso media e lunga permanenza
MATERIALE/PRESIDI: CATETERIMATERIALE/PRESIDI: CATETERI
CALIBRO� Per ridurre il rischio di lesioni, utilizzare il catetere
delle dimensioni più piccole possibili, in grado di assicurare un buon drenaggio
MATERIALE/PRESIDI: CATETERIMATERIALE/PRESIDI: CATETERI
Il diametro del catetere Il diametro del catetere èè misurato in misurato in CharriCharrièèrere ((ChCh o CH), e indica il o CH), e indica il diametro esterno: 1mm = 3 diametro esterno: 1mm = 3 ChCh e la gamma di dimensioni da e la gamma di dimensioni da ChCh 6 a 30.6 a 30.
PER USO PEDIATRICO: Ch. 6-10
PER GLI ADULTI:
� Ch.12-14 – per urine chiare, no detriti, nessuna incrostazione, senza ematuria
� Ch. 16 – per urine concentrate, con microematuria con o senza piccoli grumi, con presenza di detriti
� Ch. 18 – per urine molto corpuscolate, con moderata o grave presenza di detriti e con ematuria con coaguli moderati
� Ch. 20-24 – da usare solo in presenza di forte ematuria e con la presenza di coaguli e a 3 vie per instaurare un lavaggio continuo
MATERIALE/PRESIDI: CATETERIMATERIALE/PRESIDI: CATETERIPALLONCINO
� E’ un meccanismo di “ancoraggio”inventato da Frederick FOLEY per non far fuoriuscire il catetere dalla vescica.
� Il palloncino va gonfiato con 4-8 ml di acqua sterile e vanno sempre rispettate le indicazioni riportate sul catetere stesso.
� Non bisogna superare i ml indicati dalla casa produttrice
� Non usare Soluzione Fisiologica per gonfiare il palloncino
� Non usare aria per gonfiare il palloncino: la valvola dei cateteri, essendo calibrata per i liquidi, non mantiene l’aria e quindi il palloncino si può sgonfiare.
MATERIALE/PRESIDI: SACCA MATERIALE/PRESIDI: SACCA DIDI DRENAGGIODRENAGGIO
La sacca di drenaggio urine da raccordare a un catetere a permanenza, DEVE ESSERE STERILE a CIRCUITO CHIUSO
Le sacche sono:� sterili in confezione singola
monouso� dotate di un “sito di prelievo” per
effettuare il prelievo colturale delle urine
� dotate di valvola antireflusso � dotate di Valvola di Pasteur o
gocciolatore con filtro� di materiale resistente� dotate di un tubo di drenaggio di
un buon diametro (20-22 ch)� provviste di un rubinetto di
scarico (meglio se a scomparsa) per lo svuotamento
Esistono due diversi tipi di sacche di drenaggio sterili:
� sacche a breve permanenza� sacche a lunga permanenza
1.PUNTO PRELIVO
2. FORMA UNIVERSALE
3. CAPSULA DI PROTEZIONE
4. CLAMP STRINGITUBO
5. RUBINETTO SCARICO A T
6. SEDE DIPOSIZIONAMENTO A RIPOSO DEL RUBINETTO
7. SCALA GRADUATA
8. CAMERA DIGOCCIOLAMENTO CON CAMERA SI NON RITORNO
9. MAMBRANA PRESA ARIA CON FILTRO ANTIBATTERICO
10. MANIGLIA UNIVERSALE CON CORDONE
11. CLIP DI FISSAGGIO TUBO
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALEGESTIONE DEL CATETERE VESCICALE
Igiene meato uretrale
� La pulizia della zona del meato uretrale, va eseguita almeno due volte al giorno con acqua e detergente
Gestione della sacca di drenaggio
� La sacca a circuito chiuso non va mai scollegata dal catetere
� Deve essere posizionata sull’apposito supporto e posta al di sotto del piano del letto e al di sopra del pavimento e in modo tale che il rubinetto di scarico non tocchi il pavimento
� Va svuotata prima che raggiunga il suo massimo contenimento (con la sacca troppo piena l’urina può stazionare in vescica e quindi nel tubo)
GESTIONE DEL CATETERE VESCICALEGESTIONE DEL CATETERE VESCICALE� Per vuotare la sacca di raccolta vanno adottate le seguenti precauzioni:
� Lavaggio sociale delle mani� Indossare guanti puliti� Utilizzare un contenitore
pulito per lo svuotamento della sacca a circuito chiuso oppure una sacca monouso non sterile (sacca satellite)
� Evitare che i bordi del contenitore vengano a contatto con il rubinetto di scarico durante lo svuotamento
� Vuotare l’urina raccolta nel WC o nella vuota
� Togliere i guanti ed effettuare il lavaggio delle mani
GESTIONE DEL CATETERE GESTIONE DEL CATETERE VESCICALEVESCICALE
Lavaggio vescicali � L’instillazione in vescica di liquidi di lavaggio (wash out) non è
efficace nel ridurre le IVU, potrebbe causare effetti avversi e pertanto non deve essere utilizzata.
� Sostituire il catetere vescicale in presenza di incrostazioni del lume che ne compromettono il normale funzionamento
Irrigazione vescicale� In caso di interventi che causano sanguinamento nel tratto
urinario può essere necessario irrigare le vie escretrici (Gould etal., 2010)
� In questo caso deve essere utilizzato un circuito chiuso a tre vie, che deve essere inserito con tecnica sterile e che va irrigato con soluzione sterile
GESTIONE DEL CATETERE GESTIONE DEL CATETERE VESCICALEVESCICALE
Ginnastica vescicale
� Il clampaggio intermittente del catetere (ginnastica vescicale) non è efficace nel migliorare la funzionalitàvescicale ed è probabilmente dannoso. Non deve quindi essere effettuato.
PRELIEVO URINOCOLTURA
� Nelle persone portatrici di catetere vescicale a permanenza non èraccomandato,
l’effettuazione di un’urinocoltura di routine o standardizzata
� Effettuare il prelievo tramite il “sito di prelievo”che si trova sul connettore delle sacche sterili a circuito chiuso
PRELIEVO URINOCOLTURA
� Per la corretta raccolta del campione urine per es. urine o
urinocoltura, si devono osservare le seguenti regole:
� clampare il tubo della sacca di drenaggio con l’apposito mollettone o con pinza circa 1 ora prima del prelievo;
� eseguire il lavaggio antisettico delle mani;� indossare guanti protettivi non sterili;� disinfettare esternamente la parte gommata della valvola coprendola
con garze e clorexidina o alcool al 70% rispettando i tempi d’azione;� al momento di effettuare il prelievo, aprire asetticamente il
contenitore ;� indossare guanti sterili;� effettuare il prelievo per mezzo di siringa con ago sterile;� introdurre nel contenitore sterile 10-20 ml d’urina;� controllare nome, cognome e generalità del paziente; � portare il campione in laboratorio.
GESTIONE DEL CATETERE GESTIONE DEL CATETERE VESCICALEVESCICALE
� Le manovre che NON VANNO MAI EFFETTUATE per prelevare un campione urine/urinocoltura sono:
� CLAMPARE IL CATETERE
� FORARE IL CATETERE
� PRELEVARE LE URINE DALLA SACCA DI DRENAGGIO
GESTIONE DEL CATETERE GESTIONE DEL CATETERE VESCICALEVESCICALE
Assunzione di liquidi
� E’ necessario che la persona portatrice di catetere vescicale assuma una quantità adeguata di liquidi
� E’ consigliato assumere liquidi pari a 30 ml/kg del peso corporeo, sempre che non sia controindicato dalle condizioni cliniche
� Occorre mantenere una diuresi quotidiana di circa 1.500 ml; questo serve a mantenere l’urina diluita e contribuisce a fare diminuire le incrostazioni del catetere
RIMOZIONE DEL CATETERE RIMOZIONE DEL CATETERE VESCICALEVESCICALE
� Rimuovere il catetere vescicale a permanenza quando il suo uso non è più richiesto
� Il catetere vescicale a permanenza non va rimosso né a intervalli arbitrariamente fissati né come pratica di routine
� Non sostituire il catetere con uno di calibro maggiore, quando èpresente una perdita di urina intorno al corpo del catetere
FORMAZIONE DELLFORMAZIONE DELL’’UTENTE E DEI UTENTE E DEI LORO CARELORO CARE--GIVERGIVER
Addestramento, aggiornamento e supporto continuo del’assistito e dei care-giverdovrebbero essere disponibili per tutta la durata della cateterizzazione a lungo termine
CICI: DEFINIZIONE: DEFINIZIONE� Il CI è una pratica che
consente all’utente di svuotare la vescica regolarmente più volte al giorno
� I cateteri a intermittenza sono cateteri monouso che vengono inseriti in vescica attraverso l’uretra o la stomia
� Sono lasciati in sede per il tempo necessario a svuotare la vescica e vengono poi rimossi
CICI: INDICAZIONI: INDICAZIONI
� Sono generalmente utilizzati nei disturbi dello svuotamento della vescica
� Disturbi di ritenzione e in presenza di residuo minzionale.
� È il metodo di scelta per la gestione delle persone con vescica neurologica
CICI: INDICAZIONI: INDICAZIONI
� Il minore rischio di infezione in corso di cateterismo intermittente rispetto al cateterismo a permanenza e ne raccomandano l’uso ogni volta che questo sia praticabile (National Collaborating Centre for Nursing and Supportive Care, 2003; Gould et al., 2010; Hooton et al., 2010)
CICI: COMPLICANZE: COMPLICANZE
� Il cateterismo intermittente si associa a maggiore trauma sull’uretra
� Può causare falsi passaggi, uretriti, prostatiti � La persona deve essere collaborativa, è più difficoltoso negli uomini anziani (Tenke et al., 2008)
CONTROINDICAZIONI AL
CI
� Diverticoli e/o fistole uretrali � Stenosi uretrali serrate� Interventi chirurgici uretrali recenti� Difficoltà di autogestione del paziente
CATETERISMO INTERMITTENTE� L’opportunità di ricorrere al CI deve essere
opportunamente valutato e comunque è indispensabile un’adeguata formazione/informazione dell’assistito e di chi se ne prende cura per una gestione pulita del catetere
� I risultati di un trial dimostrano che in caso di CIintermittente non c’è differenza in termini di infezioni urinarie sintomatiche fra gestione asettica (più costosa ed elaborata) e gestione pulita del catetere (Duffy et al., 1995)
� In ogni caso molte LG o Protocolli, per l’inserimento del catetere urinario a intermittenza indicano una procedura asettica in ambiente ospedaliero, una procedura pulita in ambiente domestico
� Il cateterismo intermittente deve essere attuato a scadenze tali da non superare volumi vescicali di 400/500 ml
� Il numero delle cateterizzazioni varia a seconda che si tratti di persone in età pediatrica o adulti,comunque da 4 a 6 al giorno
Cateterismo Intermittente
CI: TIPOLOGIE DI CATETERE
� Cateteri monouso tipo Nelaton da lubrificare con gel prima dell’uso
� Cateteri cosiddetti “autolubrificanti”
PROCEDURA CI: PREPARAZIONE
� Cercare di urinare prima della cateterizzazione� Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone in
dispenser� Predisporre il materiale necessario:• Detergente e materiale per l’igiene perineale• Catetere CH 12-14 nell’adulto• Lubrificante (non necessario in caso di catetere
autolubrificante)• Contenitore per raccolta urine• Specchio (solo nelle donne)• Sacchetto per la raccolta dei rifiuti� Trovare una posizione confortevole per eseguire la manovra
(seduti o in piedi)� Preparare il catetere autolubrificante secondo le istruzioni
della Ditta produttrice o lubrificare il catetere
CI: PROCEDURA NEL MASCHIO
� Se circonciso, lavare il pene con acqua tiepida e sapone, se noncirconciso abbassare il prepuzio e scoprire il glande e lavarlo con acqua tiepida e sapone
� Attaccare il sacchetto di raccolta alla fine del catetere, preparare una bacinella di raccolta, o posizionarsi di fronte alla toilette
� Sollevare il pene ad angolo retto rispetto all’asse del corpo� Inserire lentamente il catetere e quando le urine iniziano ad
uscire, spingere ulteriormente il catetere per qualche cm. e fardefluire le urine nel sacchetto, nella bacinella o nella toilette, contraendo infine i muscoli della parete addominale
� In caso di difficoltà all’inserimento in vescica, rilassarsi e fare dei respiri profondi, premendo leggermente fino a quando l’urina inizia ad uscire
� Per svuotare completamente la vescica è importante spostare il pene e il connettore del catetere verso il basso; inoltre è necessario rimuovere il catetere lentamente e fermarsi se l’urina ricomincia a scorrere
� Solo a svuotamento ultimato, rimuovere delicatamente il cateteree riposizionare il prepuzio
CI: PROCEDURA NELLA
DONNA
� Posizionarsi in piedi con una gamba sollevata su una sedia in modo da permettere una migliore identificazione del meato uretrale (eventualmente usare uno specchio), oppure seduta con gambe divaricate
� Divaricare le grandi labbra con l’indice e il medio della mano non dominante
� Lavare la zona circostante l’orifizio uretrale con acqua tiepida e sapone dall’avanti all’indietro per evitare la contaminazione dalla regione perineale
� Attaccare il sacchetto di raccolta alla fine del catetere, preparare una bacinella di raccolta o posizionarsi di fronte alla toilette
� Mentre si mantengono separate le grandi labbra, prendere il catetere con la mano dominante a 2cm. dalla punta ed inserirlo lentamente nel meato uretrale
CI: PROCEDURA NELLA
DONNA
� Appena le urine iniziano ad uscire continuare ad inserirlo ancora per qualche cm.
� Assicurarsi che il connettore del catetere sia diretto verso il basso, verso la toilette, il contenitore o la sacca di raccolta
� Quando termina di uscire l’urina, contrarre i muscoli addominali in modo da comprimere la vescica e se presente far uscire l’urina residua;inoltre è necessario rimuovere il catetere lentamente e fermarsi se l’urina ricomincia a scorrere
� Solo a svuotamento ultimato, rimuovere delicatamente il catetere