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LA GESTIONE DEL CATETERE LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE VESCICALE A cura di: A cura di: Inf. Carotta Manuela Inf. Carotta Manuela

LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE

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LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALE. A cura di: Inf. Carotta Manuela. IL CATETERISMO VESCICALE. Il Cateterismo vescicale è l’introduzione, con posizionamento provvisorio o permanente, di un catetere sterile, in vescica per via transuretrale o  sovrapubica a scopo: diagnostico terapeutico - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

LA GESTIONE DEL LA GESTIONE DEL CATETERE VESCICALECATETERE VESCICALE

A cura di:A cura di:

Inf. Carotta ManuelaInf. Carotta Manuela

Page 2: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

IL CATETERISMO VESCICALEIL CATETERISMO VESCICALE

Il Il Cateterismo vescicaleCateterismo vescicale è è l’introduzione, con posizionamento l’introduzione, con posizionamento provvisorio o permanente, di un provvisorio o permanente, di un catetere sterile, in vescica per via catetere sterile, in vescica per via transuretrale o  sovrapubica a scopo:transuretrale o  sovrapubica a scopo:

• diagnosticodiagnostico• terapeutico terapeutico • evacuativoevacuativo

Page 3: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

L’URETRA MASCHILEL’URETRA MASCHILEL’uretra maschile, che serve da L’uretra maschile, che serve da condotto, sia del sistema condotto, sia del sistema urinario, che di quello genitale, si urinario, che di quello genitale, si estende dal meato interno nella estende dal meato interno nella vescica urinaria fino al meato vescica urinaria fino al meato esterno, all’estremità del glande. esterno, all’estremità del glande. E’ divisa in tre segmenti: uretra E’ divisa in tre segmenti: uretra prostatica circa 3 cm , prostatica circa 3 cm , membranosa circa 2/2,5 cm e membranosa circa 2/2,5 cm e peniena(circa 15 cm). .peniena(circa 15 cm). .

Page 4: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

L’URETRA MASCHILEL’URETRA MASCHILE

Schema dell’anatomia dell’uretra anteriore: uretra navicolare Schema dell’anatomia dell’uretra anteriore: uretra navicolare in celeste; uretra peniena in viola; uretra bulbare in verde; in celeste; uretra peniena in viola; uretra bulbare in verde; corpo spongioso in pallinato rosa.corpo spongioso in pallinato rosa.

Page 5: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

L’uretra femminileL’uretra femminile

• L’uretra femminile è lunga circa 4 cm e larga 6 mm, L’uretra femminile è lunga circa 4 cm e larga 6 mm, inizia dal meato interno vescicale e decorre inizia dal meato interno vescicale e decorre strettamente adesa alla parete anteriore della strettamente adesa alla parete anteriore della vagina. Termina, all’orifizio uretrale esterno, che è vagina. Termina, all’orifizio uretrale esterno, che è una fessura verticale, situata in posizione una fessura verticale, situata in posizione immediatamente anteriore rispetto all’apertura della immediatamente anteriore rispetto all’apertura della vagina e circa, 2,5 cm dietro il glande del clitoride. vagina e circa, 2,5 cm dietro il glande del clitoride. 

• L’uretra femminile rappresenta per la vescica L’uretra femminile rappresenta per la vescica l’intero meccanismo sfinteriale, ha una robusta l’intero meccanismo sfinteriale, ha una robusta parete  muscolare composta da 2 strati. Uno interno, parete  muscolare composta da 2 strati. Uno interno, in continuità con la muscolatura del detrusore, ed in continuità con la muscolatura del detrusore, ed uno semicircolare esterno, in continuità con lo strato uno semicircolare esterno, in continuità con lo strato esterno del detrusore. L’uretra femminile è più esterno del detrusore. L’uretra femminile è più facilmente distendibile di quella maschile.facilmente distendibile di quella maschile.

Page 6: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

L’URETRA FEMMINILEL’URETRA FEMMINILE

Page 7: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

QUANDO USARE IL QUANDO USARE IL CATETERE ? CATETERE ?

““Limitare l’utilizzo del cateterismo vescicale Limitare l’utilizzo del cateterismo vescicale e la durata della cateterizzazione”e la durata della cateterizzazione”

( ( Linee guida per la prevenzione delle infezioni Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a catetere del 2009)associate a catetere del 2009)

Page 8: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

Il catetere a permanenza Il catetere a permanenza NON VA UTILIZZATONON VA UTILIZZATO::

- gestione routinaria dell’incontinenzagestione routinaria dell’incontinenza

- controllo non intensivo della diuresicontrollo non intensivo della diuresi

- pazienti immobilizzatipazienti immobilizzati

FORME ALTERNATIVE AL CATETEREFORME ALTERNATIVE AL CATETERE

Page 9: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

ALTERNATIVE AL CATETERE ALTERNATIVE AL CATETERE A PERMANENZAA PERMANENZA

• condom – negli uominicondom – negli uomini

• pannolonepannolone

• cateterizzazione estemporaneacateterizzazione estemporanea

• auto- cateterizzazione a intermittenza per auto- cateterizzazione a intermittenza per persone , con ritenzione cronica, in grado di persone , con ritenzione cronica, in grado di eseguirlaeseguirla

• drenaggio sovrapubico ( studi non sufficienti per drenaggio sovrapubico ( studi non sufficienti per l’uso di routine)l’uso di routine)

Page 10: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

QUANDO E’ NECESSARIO IL QUANDO E’ NECESSARIO IL CATETERE VESCICALE?CATETERE VESCICALE?

a) a) Situazioni specificheSituazioni specifiche

• Ritenzione urinaria acuta o ostruzione vescicale;Ritenzione urinaria acuta o ostruzione vescicale;• Monitoraggio intensivo ( ogni 1-2 ore) della diuresi in Monitoraggio intensivo ( ogni 1-2 ore) della diuresi in

pazienti critici (stato di shock, coma);pazienti critici (stato di shock, coma);• Utilizzo peri-operatorio per selezionate procedure Utilizzo peri-operatorio per selezionate procedure

chirurgiche / Tempo strettamente necessario ( ch. chirurgiche / Tempo strettamente necessario ( ch. Urologica o tratto genito-urinario, interventi ch. di Urologica o tratto genito-urinario, interventi ch. di lunga durata..);lunga durata..);

• Lesioni cutanee sacrali di 3° o 4° stadio in persone Lesioni cutanee sacrali di 3° o 4° stadio in persone incontinenti (donne)incontinenti (donne)

• Migliorare il comfort, se richiesto (in fase di fine vita)Migliorare il comfort, se richiesto (in fase di fine vita)

Page 11: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

b) b) Altre situazioni …Altre situazioni …

• Disfunzione neurologica permanente della vescica Disfunzione neurologica permanente della vescica solo nel caso in cui non sia possibile il cateterismo solo nel caso in cui non sia possibile il cateterismo intermittenteintermittente

• Interventi di chirurgia generale di livello medio alto Interventi di chirurgia generale di livello medio alto per i quali sia prevista durata tale da ritenere per i quali sia prevista durata tale da ritenere opportuno il monitoraggio della diuresi per il opportuno il monitoraggio della diuresi per il bilancio idrico intra-operatoriobilancio idrico intra-operatorio

• Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci citotossici topicicitotossici topici

Page 12: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

c) Altre situazioni …c) Altre situazioni …

• Gravi casi di ematuria e piuria per evitare il Gravi casi di ematuria e piuria per evitare il tamponamento vescicale;tamponamento vescicale;

• Esecuzione di test di funzionalità dell’apparato Esecuzione di test di funzionalità dell’apparato urinario (indagini radiologiche, inquadramento urinario (indagini radiologiche, inquadramento urodinamico) per il tempo strettamente limitato agli urodinamico) per il tempo strettamente limitato agli stessi;stessi;

• Pazienti di sesso femminile – incontinente con Pazienti di sesso femminile – incontinente con rilevanti fratture ossee (bacino) per le quali sia rilevanti fratture ossee (bacino) per le quali sia indicata l’immobilità assoluta; nel paziente maschio indicata l’immobilità assoluta; nel paziente maschio è indicato l’uso del condom.è indicato l’uso del condom.

Page 13: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

CRITERI DI SCELTA del CRITERI DI SCELTA del CATETERE VESCICALECATETERE VESCICALE

“ “ Selezionare il catetere con diametro più Selezionare il catetere con diametro più piccolo possibile e scegliere il materiale in piccolo possibile e scegliere il materiale in base alla durata della cateterizzazione “ base alla durata della cateterizzazione “

( Linee guida per la prevenzione delle infezioni ( Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a catetere del 2009)associate a catetere del 2009)

Page 14: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

TIPOLOGIA di CATETERE TIPOLOGIA di CATETERE VESCICALEVESCICALE

Cinque sono i parametri che li distinguono e li Cinque sono i parametri che li distinguono e li differenziano:differenziano:

1.  il calibro1.  il calibro

2.  il materiale e  la consistenza2.  il materiale e  la consistenza

3.  il numero delle vie3.  il numero delle vie

4.  l’estremità prossimale4.  l’estremità prossimale

5. tipologia a dimora5. tipologia a dimora

Page 15: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

1. IL CALIBRO DEL 1. IL CALIBRO DEL CATETERECATETERE

CalibroCalibroL’unità di misura del catetere è la scala di Charrière L’unità di misura del catetere è la scala di Charrière

(1 Ch = 1/3 di mm) e corrisponde al diametro (1 Ch = 1/3 di mm) e corrisponde al diametro esterno del catetere stesso. Quindi un foley da 18 esterno del catetere stesso. Quindi un foley da 18 ha un diametro di 6 mm.ha un diametro di 6 mm.

La scala colore dei cateteri La scala colore dei cateteri ((Riconosciuta a a livello europeo identifica mediante colore le livello europeo identifica mediante colore le dimensione del catetere usato.)  dimensione del catetere usato.) 

CH COLORECH COLORE1010 Nero, 12 Bianco, Nero, 12 Bianco, 1414 Verde, Verde, 16 16 Arancio, Arancio, 1818 Rosso, Rosso, 2020 Giallo, Giallo, 22 22 Blu, Blu, 2424 Azzurro. Azzurro.

Page 16: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

IL CALIBROIL CALIBRO

CALIBRO INDICAZIONI

- 12 e 14 CH ( 4 mm e 4,7 mm)

- 16 CH (5,3 mm)

- 18 CH ( 6 mm)

- 20 e 22CH

- Urine chiare , senza sabbia/sedimento/ematuria

- Urine leggermente torbide, sabbia assente o in modesta quantità, ematuria lieve senza coaguli

- Presenza di sabbia e sedimento in quantità elevata, ematuria con coaguli

- In caso di situazioni quali ematuria o interventi alla vescica o alla prostata.

Page 17: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

2. IL MATERIALE2. IL MATERIALE

MATERIALE VANTAGGIO SVANTAGGIO INDICAZIONE

Silicone 100%

Biocompatibile con l’uretra, resistente alle incrostazioni, ipoallergenico

Meno flessibile del lattice/s.

Lunga permanenza > 30gg

Lattice siliconato

Morbido, flessibile, economico, confortevole

Allergie, facili a incrostazioni

Breve permanenza< 30 gg (15-20 gg)

PVC Poco costosi, buon drenaggio

Rigidi, disagevoli, si incrostano

Ad intermittenza o estemporaneo

Lega d’argento

Riduce la batteriuria ma non il rischio di infezione urinaria sintomatica

Risultati inconsistenti degli studi, più costosi

Lunga permanenza , in pz immuno-depressi

Page 18: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

3. IL NUMERO DI VIE3. IL NUMERO DI VIE

NUMERO DI VIE CARATTERISTICHEUna via esclusivamente per il cateterismo

provvisorio / estemporaneo

Due vie 1. deflusso delle urine;2. dotata di valvola, permette  la

distensione di un palloncino all’interno della vescica per un posizionamento stabile del catetere

Tre vie 1. drenaggio delle urine2. palloncino3. irrigazione vescicale

Page 19: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

4. L’ ESTREMITÀ 4. L’ ESTREMITÀ PROSSIMALEPROSSIMALE

PUNTA ESTREMITA’ PROSSIMALE

INDICAZIONE

Nelaton Punta arrotondata e rettilinea, 2 fori contrapposti con la mucosa uretrale

Cateterismo nella donna

Mercier Punta arrotondata con angolatura di 30°-45° con 1 o 2 fori di drenaggio

Cateterismo maschile: ipertrofia prostatica

Tiemann Semirigido, punta a forma conica rettilinea o con angolatura di 30°

Cateterismo maschile: restringimento dell’uretra

Couvelaire

Semirigido, punta con foro a becco di flauto e 2 fori laterali

Emorragia vescicale o dopo interventi ch. urologici

Page 20: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

5. TIPOLOGIA A DIMORA5. TIPOLOGIA A DIMORA

DUE VIE o FOLEY TRE VIE o DUFOUR

A dimora, con punta Tiemann o Nelaton con 2 fori contrapposti a 2 – 3 cm dall’estremità. Due vie: - via palloncino gonfiabile - via di drenaggio dell’urina

A dimora con punta Couvalaire a becco di flauto, con 2 fori laterali contrapposti. Tre vie:- via palloncino gonfiabile- via di drenaggio dell’urina- via di irrigazione continua a sistema chiuso

Page 21: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

TIPI DI SACCHE di TIPI DI SACCHE di RACCOLTARACCOLTA

• SACCHE CIRCUITO APERTOSACCHE CIRCUITO APERTO

• SACCHE A CIRCUITO CHIUSOSACCHE A CIRCUITO CHIUSO

• SACCHE A GAMBA SACCHE A GAMBA

(hanno capacità da 350 a 750 ml, vengono (hanno capacità da 350 a 750 ml, vengono indossate durante il giorno fissate alla indossate durante il giorno fissate alla coscia con appositi lacci)coscia con appositi lacci)

Page 22: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

CHECK LIST per il CHECK LIST per il CATETERISMO VESCICALECATETERISMO VESCICALE

MATERIALE: MATERIALE: • carrello/piano di appoggiocarrello/piano di appoggio

• telino sterile e guanti telino sterile e guanti sterili, una confezione di garze una confezione di garze sterili, lubrificante sterile idrosolubile, soluzione sterili, lubrificante sterile idrosolubile, soluzione sterilesterile

• due siringhe da 10 mldue siringhe da 10 ml

• soluzione antisetticasoluzione antisettica

• due cateteri tipo Foley due cateteri tipo Foley

• sistema di drenaggio per l’urina sterile (in base allo sistema di drenaggio per l’urina sterile (in base allo scopo del cateterismo); scopo del cateterismo);

• arcella e sacco per rifiutiarcella e sacco per rifiuti

Page 23: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

PRIMA DI INSERIRE IL PRIMA DI INSERIRE IL CATETERECATETERE

• Identificare attivamente l’utenteIdentificare attivamente l’utente

• Informare e tranquillizzare l’utente (tecnica di Informare e tranquillizzare l’utente (tecnica di respirazione)respirazione)

• Garantire la privacy dell’utenteGarantire la privacy dell’utente

• Sistemare l’utente in posizione supina, con le Sistemare l’utente in posizione supina, con le gambe estese l’uomo o divaricate nella donnagambe estese l’uomo o divaricate nella donna

• Eseguire l’antisepsi del meato uretraleEseguire l’antisepsi del meato uretrale

• Verificare che la biancheria del letto sia pulitaVerificare che la biancheria del letto sia pulita

• Sistemare il carrello con il materiale vicino la Sistemare il carrello con il materiale vicino la lettoletto

Page 24: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

““In ambienti ospedalieri per acuti utilizzare In ambienti ospedalieri per acuti utilizzare una tecnica asettica e materiale sterile per una tecnica asettica e materiale sterile per posizionare il catetere vescicale a dimora”posizionare il catetere vescicale a dimora”

( Linee guida per la prevenzione delle infezioni ( Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a catetere del 2009 – Gould et al., 2010 associate a catetere del 2009 – Gould et al., 2010 ))

Page 25: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

INSERIMENTO del CATETERE INSERIMENTO del CATETERE VESCICALEVESCICALE

• Lavaggio maniLavaggio mani

• Indossare i guanti sterili (operatore 1)Indossare i guanti sterili (operatore 1)

• Aprire la confezione del telino sterile e porgerla Aprire la confezione del telino sterile e porgerla all’operatore 1 ( operatori 2)all’operatore 1 ( operatori 2)

• Stendere il telino tra le gambe dell’utente per Stendere il telino tra le gambe dell’utente per evitare la contaminazione della parte distale del evitare la contaminazione della parte distale del cateterecatetere

• Porgere il sistema di drenaggio (operatore 2)Porgere il sistema di drenaggio (operatore 2)

• Afferrare la sacca e collegarla al catetere , Afferrare la sacca e collegarla al catetere , appoggiarla sul telino tra gli arti dell’utente appoggiarla sul telino tra gli arti dell’utente ( operatore 1)( operatore 1)

Page 26: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

a) a)

• Riempire la siringa d’aria, afferrare il catetere nella Riempire la siringa d’aria, afferrare il catetere nella parte distale ed eseguire la prova della tenuta del parte distale ed eseguire la prova della tenuta del palloncino (operatore 1)palloncino (operatore 1)

• Porre nel campo sterile la siringa da 10 cc riempita di Porre nel campo sterile la siringa da 10 cc riempita di soluzione sterile di NaCl 0,9%soluzione sterile di NaCl 0,9%

• Connettere il catetere v. al sistema di drenaggio Connettere il catetere v. al sistema di drenaggio chiusochiuso

• Lubrificare la parte terminale del catetere con Lubrificare la parte terminale del catetere con lubrificante sterilelubrificante sterile

• Inserire il catetere v. nel meato uretrale e procedere Inserire il catetere v. nel meato uretrale e procedere delicatamente fino alla fuoriuscita di urinadelicatamente fino alla fuoriuscita di urina

Page 27: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

NELL’UOMONELL’UOMO

• Retrarre il prepuzio se l’utente non è circoncisoRetrarre il prepuzio se l’utente non è circonciso• Afferrare il pene con il 3-4 dito della mano Afferrare il pene con il 3-4 dito della mano

dominante, mentre il 1 e 2 mantengono aperto il dominante, mentre il 1 e 2 mantengono aperto il meatomeato

• Tirare delicatamente il pene verso l’altoTirare delicatamente il pene verso l’alto• Al momento del passaggio del catetere Al momento del passaggio del catetere

nell’uretra membranosa il pene viene abbassato nell’uretra membranosa il pene viene abbassato tra le cosce per favorire il superamento tra le cosce per favorire il superamento dell’angolo peno - scrotale dell’uretra.dell’angolo peno - scrotale dell’uretra.

Page 28: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

NELLA DONNANELLA DONNA

• Separare le piccole labbra e visualizzare il Separare le piccole labbra e visualizzare il meato uretralemeato uretrale

• Inserire il catetere in uretra con delicatezza Inserire il catetere in uretra con delicatezza senza forzare fino a quando non fuoriesce senza forzare fino a quando non fuoriesce l’urina (operatore 1)l’urina (operatore 1)

Page 29: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

b)b)

• Quando fuoriescono le urine , far avanzare il Quando fuoriescono le urine , far avanzare il catetere per altri 3 cm, in modo che il tratto di catetere per altri 3 cm, in modo che il tratto di punta con il palloncino sia in vescicapunta con il palloncino sia in vescica

• Mantenere il catetere in posizione con la mano Mantenere il catetere in posizione con la mano non dominante e con l’altra gonfiare il non dominante e con l’altra gonfiare il palloncino di ancoraggio palloncino di ancoraggio

N.B: N.B: se si nota resistenza o il pz riferisce dolore se si nota resistenza o il pz riferisce dolore durante il gonfiaggio del palloncino, durante il gonfiaggio del palloncino, interrompere , aspirare il liquido iniettato nel interrompere , aspirare il liquido iniettato nel palloncino e far avanzare il catetere di altri 2-3 palloncino e far avanzare il catetere di altri 2-3 cm prima di gonfiare di nuovo il palloncinocm prima di gonfiare di nuovo il palloncino

Page 30: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

DOPO L’ INSERIMENTO DEL DOPO L’ INSERIMENTO DEL CATETERECATETERE

• Fissare il catetere e ancorare il sistema di Fissare il catetere e ancorare il sistema di drenaggio sotto il piano vescicaledrenaggio sotto il piano vescicale

• Smaltire i rifiuti e lavaggio maniSmaltire i rifiuti e lavaggio mani

• Aiutare la persona ad assumere la posizione Aiutare la persona ad assumere la posizione comodacomoda

• Documentare in cartella: data/ora, motivo, tipo e Documentare in cartella: data/ora, motivo, tipo e dimensione del catetere, tipo di drenaggio, dimensione del catetere, tipo di drenaggio, eventuali problemi, volume di residuo di urine, eventuali problemi, volume di residuo di urine, data prevista di rimozione del cateteredata prevista di rimozione del catetere

• Monitorare il deflusso delle urineMonitorare il deflusso delle urine

Page 31: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

URINOCOLTURAURINOCOLTURA

Es. colturale + antibiogrammaEs. colturale + antibiogramma

MATERIALEMATERIALE• Tecnica asettica - antisetticoTecnica asettica - antisettico

• Siringa sterile da 20 mlSiringa sterile da 20 ml

• Garze steriliGarze sterili

• Contenitore sterileContenitore sterile

• Guanti monousoGuanti monouso

Page 32: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

“ “ In ambienti per non acuti si può utilizzare In ambienti per non acuti si può utilizzare una tecnica pulita per la cateterizzazione una tecnica pulita per la cateterizzazione ad intermittenza ai pazienti che richiedono ad intermittenza ai pazienti che richiedono una cateterizzazione cronica”una cateterizzazione cronica”

( Linee guida per la prevenzione delle infezioni ( Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a catetere del 2009 – Gould et al., 2010 associate a catetere del 2009 – Gould et al., 2010 ))

Page 33: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

INFEZIONI del TRATTO INFEZIONI del TRATTO URINARIOURINARIO

COMPLICANZE STRATEGIE

- Biofilm

- Incrostazioni/sedimenti

- Accurato igiene personale ( 1 o 2 volte/die, dopo l’eliminazione di feci);

- Assunzione di liquidi ( diluire le urine, aumenta la frequenza delle minzioni, rimozione dei batteri con l’emissione di urina); NO caffeina

- Assunzione di cibi e bevande che acidificano le urine ( carne, uova, pane integrale, mirtilli, prugne, succo di mirtillo);

- Aumentare la concentrazione di citrati con l’assunzione di succo di limone

-Evitare la stasi fecale – assunzione di probiotici

Page 34: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

PREVENZIONE delle PREVENZIONE delle INFEZIONI DA CATETEREINFEZIONI DA CATETERE

• In ambienti ospedalieri per acuti, tecnica asettica e In ambienti ospedalieri per acuti, tecnica asettica e materiale sterile per posizionare il catetere a materiale sterile per posizionare il catetere a dimora dimora

• Cateteri di piccolo calibroCateteri di piccolo calibro

• Igiene delle mani prima e dopo la manipolazione Igiene delle mani prima e dopo la manipolazione del cateteredel catetere

• NON scollegare MAI NON scollegare MAI il catetere dal sistema di il catetere dal sistema di drenaggio a circuito chiuso drenaggio a circuito chiuso ( in caso di disconnessione ( in caso di disconnessione accidentale o fuoriuscita di urine rimuovere il catetere e accidentale o fuoriuscita di urine rimuovere il catetere e riposizionarlo con tecnica asettica)riposizionarlo con tecnica asettica)

• Mantenere la sacca SOTTO il livello della vescicaMantenere la sacca SOTTO il livello della vescica

Page 35: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

a)a)

• Campioni di urina: apposita “ porta” e tecnica Campioni di urina: apposita “ porta” e tecnica asetticaasettica

• Evitare l’irrigazione di routineEvitare l’irrigazione di routine

• Mantenere un buon flusso di urinaMantenere un buon flusso di urina

• Evitare trazioni o movimenti uretrali tramite Evitare trazioni o movimenti uretrali tramite fissaggio del cateterefissaggio del catetere

• Igiene peri-uretrale di routine con acqua e saponeIgiene peri-uretrale di routine con acqua e sapone

• Osservare quotidianamente qualità e quantità Osservare quotidianamente qualità e quantità delle urine, riferire cambiamentidelle urine, riferire cambiamenti

Page 36: LA GESTIONE DEL  CATETERE VESCICALE

ESEMPIESEMPI

1.1. Elisa con catetere a permanenza presenta urine Elisa con catetere a permanenza presenta urine moderatamente torbide. Che tipo di catetere moderatamente torbide. Che tipo di catetere posizioni? posizioni?

2.2. Maria presenta ematuria franca. Il medico prescrive Maria presenta ematuria franca. Il medico prescrive il posizionamento di un catetere a permanenza. Che il posizionamento di un catetere a permanenza. Che tipo di catetere posizioni?tipo di catetere posizioni?

3.3. Pia è stata operata e momentaneamente è Pia è stata operata e momentaneamente è allettata; nonostante gli interventi per favorire la allettata; nonostante gli interventi per favorire la minzione, non riesce ad urinare …minzione, non riesce ad urinare …

4.4. Francesca verrà dimessa a domicilio e dovrà portare Francesca verrà dimessa a domicilio e dovrà portare il catetere a permanenza per lungo tempo …il catetere a permanenza per lungo tempo …