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Il team g ni giorn o in co r s i a PAGINA 9 p ionieri: Zanesco e Masello PAGINE 2 e 3 Campagna dell’Sms solidale PAGINA 9 Tutte le iniziative di sostegno PAGINE 10 e 11

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Il teamgni giorno

in corsiaPAGINA 9

pionieri:Zanesco

e MaselloPAGINE 2 e 3

Campagnadell’Sms

solidalePAGINA 9

Tutte le iniziativedi sostegno

PAGINE 10 e 11

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«Un lungo percorso, tanti risultati»Parla il professor Luigi Zanesco, direttore della Clinica

E’ il 16 dicembreviene fi rmatol’atto costitutivodella FondazioneCittà dellaSperanza

E’ il10 giugnoil ministro della SanitàRosy Bindiinaugura il Day Hospital

di SILVIA GIRALUCCI

Trent’anni fa la speranza di veder guarire un bimbo malato di leucemia era legata solo a un miracolo. Oggi sette bambini su dieci guariscono. E questo grazie agli enormi passi avanti fatti dalla scienza.Luigi Zanesco è direttore della

Clinica di Oncoematologia pediatrica di Padova. Professor Zanesco, a gennaio lei

compie 70 anni e dovrà lasciare la guida dell’Oncoematologia pediatrica. Quanto deve questo reparto alla Città della Speranza?“Tredici anni fa avevamo cominciato

a costruire il padiglione dove adesso c’è la degenza, grazie a un progetto eseguito e portato avanti dall’allora presidente dell’Ail Luigi Tombola, e a un fi nanziamento statale di due miliardi. Quei soldi bastarono appena per lo scavo archeologico e per le strutture grezze del padiglione. Chissà quando sarebbe stato terminato se non avessimo trovato l’uomo giusto per mettere insieme banche e imprenditori in questo progetto. Era Franco Masello e nel 1994 nacque la Fondazione Città della Speranza, che ha completato il primo padiglione e ne ha costruito un altro dove ci sono laboratori, studi medici e day hospital”.E per la ricerca?“Finito il lavoro per le strutture,

abbiamo pensato di non disperdere il patrimonio di energie della Città della Speranza. Le abbiamo convogliate nella ricerca, con lo stanziamento di un fondo di un milione di euro l’anno. Questo ci ha consentito di richiamare

validi ricercatori e di dotarci di apparecchiature all’ avanguardia”.Qual è il maggior successo

raggiunto in questi anni?“Il coordinamento dei centri

italiani per la diagnostica delle leucemie. Ogni ricerca parte dall’esatta defi nizione delle malattie da studiare. Tutti gli ospedali pediatrici d’Italia da Milano a Palermo a Bari inviano a Padova campioni di estratto di midollo, e qui formuliamo una diagnosi precisa, alla quale corrisponde un protocollo da seguire. Nel nostro database abbiamo circa 4 mila casi tra leucemie e tumori curati a Padova, altri 5 mila sono quelli diagnosticati per gli altri ospedali

italiani. Controlliamo l’andamento ogni sei mesi, e cerchiamo di capire perché alcuni pazienti guariscono e altri no”.Allora i casi risolti sono una

soddisfazione, ma anche una nuova frontiera della ricerca.“Quarant’anni fa le leucemie

infantili erano rifi utate a livello sociale. Poiché non c’erano risultati dal punto di vista medico, la ricerca stentava a decollare. Oggi per alcuni tipi di leucemie arriviamo alla guarigione nel 90 per cento dei casi. Il nostro primo impegno è abbattere quel dieci per cento di guarigioni ancora impossibili, e per questo servono studi di ampia portata, con collaborazioni internazionali, molto costose ma necessarie. Abbiamo ora molti bambini guariti, che sono la nostra soddisfazione, ma anche un nuovo campo di impegno perché oggi non è soltanto necessario guarirli ma è necessario guarirli senza conseguenze a lungo termine”.Che cosa lascia dietro di sé?“L’oncoematologia pediatrica

continua a progredire a tutti i livelli, nonostante le diffi coltà fi nanziarie che colpiscono attualmente la sanità, l’università, quindi la ricerca, e anche le famiglie. Tuttavia sono soddisfatto dei risultati raggiunti fi nora grazie alla buona volontà, all’entusiasmo e all’intelligenza di medici, biologi, infermieri, insegnanti e naturalmente alla Fondazione Città della Speranza per l’aiuto concreto che dà alla ricerca. Guardando indietro, sono orgoglioso di lasciare una clinica in cui vive una effervescente ricerca a favore dei bambini ammalati”.

www.cittadellasperanza.org2

Il professor Luigi Zanesco

19961994

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www.cittadellasperanza.org 3

di FRANCO MASELLO*

Il 16 dicembre ricorrono i dieci anni della costituzione della Fondazione Città della Speranza; in questo periodo di attività sono molti i risultati che abbiamo raggiunto anche grazie alla collaborazione di aziende, enti, privati cittadini e volontari. Abbiamo costruito la Clinica di Oncoematologia Pediatrica, quindi il Day Hospital e i Laboratori di Ricerca. Attualmente tutte le nostre forze sono orientate al sostegno della ricerca scientifi ca sulle malattie neoplastiche infantili. Da allora ad oggi, ciascuno di noi ha continuato a portare il suo contributo, in diversi modi, per il raggiungimento dell’obiettivo che ci accomuna tutti: debellare le malattie neoplastiche infantili.Quello che all’inizio sembrava solo un

progetto è diventato una realtà, grazie soprattutto alla responsabilità sociale divenuta consapevolezza di fronte a una situazione di emergenza a cui la sanità pubblica non riusciva a porre rimedio. Abbiamo gestito e gestiamo la nostra Fondazione in maniera imprenditoriale in modo che i fondi raccolti non vadano dispersi in azioni estemporanee, ma possano diventare un investimento per il futuro: il sostegno alla ricerca scientifi ca con l’appoggio delle strutture e dei ricercatori dell’Università di Padova e un Comitato scientifi co internazionale che valuta i progetti fi nanziati per raggiungere un altro importante obiettivo. La Clinica è già un centro diagnostico a livello nazionale per le leucemie; oggi grazie al nostro patrimonio di esperienza scientifi ca, professionale e umana possiamo

proporci all’Europa per eguagliare l’eccellenza dei centri diagnostici europei. Ma il traguardo più importante è

di essere riusciti a entrare nel cuore della gente, infatti sul milione e 450

mila euro raccolti nel 2003 solo 450 mila derivano dall’imprenditoria; ma soprattutto di aver promosso la cultura dell’impegno sociale e della trasparenza spinti dalla convinzione che il piccolo impegno di ognuno può diventare il grande patrimonio di tutti. Attualmente sono 18 i comuni gemellati con la Fondazione Città della Speranza mediante un impegno istituzionale delle amministrazioni a sostenere “il sociale”, e le richieste di gemellaggio aumentano consentendoci di ipotizzare una vera e propria rete al servizio dell’impegno civile. Per questo Natale 2004 voglio

unirmi agli operatori, i ricercatori, i soci fondatori e a tutti coloro che in ogni modo ci hanno sostenuto per augurare un Natale colmo di serenità per tutti i bambini malati e per le loro famiglie.

*presidente Fondazione Città della Speranza

Così un progetto imprenditoriale si è trasformato in un impegno di tutta la società civile

«La scelta di investire sul futuro»

A novembre lo stadio di Padova ospita la partita della Nazionale cantanti a favore della Fondazione

Completatala costruzione dei laboratori inizia l’attività di ricerca scientifi ca che sarà fi nanziata dalla Fondazione

19991996

La Clinica costruita dalla Fondazione e, sotto, Franco Masello con il presidente Ciampi

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La vita di reparto conosce anchequalche momentodi gioco per dare un po’ di serenitàai piccoli pazienti

Carlo Azeglioe Franca Ciampivisitano la Città della Speranzae incontranoil personalele famiglie e i bambini

20022001

VOLONTARI

Missione d’amore

Il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo in visita alla Città della Speranza

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Un Pollicinovestito diazzurroporta il logo della Fondazionein tutta Padova

All’ospedaleSan Bortolodi Vicenzaviene inaugurato un reparto di degenza della Città della Speranza

20042003

www.cittadellasperanza.org 5

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Uffa, uffa e strauffa! Non ne posso più di stare qui dentro, voglio andare a casa, subito!” pensò Lalla buttando all’aria le coperte. Va bene, erano tutti gentili, i medici e gli infermieri ma lei voleva tornare alla vita di sempre, come prima della malattia.

“Sorpresa! (Maaao) Guarda chi ti portato (Maaao) il dottore mi ha dato un permesso speciale (Maaao)” era la mamma, quella che parlava, e il gatto di casa, quello che miagolava nel cestino da trasporto.“Il mio Drim! _ esclamò la bimba _ Vieni piccolo” .“Maaao” e con un balzo il gatto rosso saltò fuori dal cesto andando a strusciarsi tra le sue braccia. Lalla lo annusò: puzzava di alghe e salsedine, come se fosse andato in spiaggia. “Sei scappato di nuovo da casa,briccone” lo sgridò sottovoce. La penultima volta che era sparito, invece, odorava di paglia, come uno che avesse dormito in un fienile. La volta precedente aveva addirittura cristalli di ghiaccio appiccicati al pelo folto.Lalla lo accarezzò a lungo, continuando a parlargli piano. Gli raccontò del dottore simpatico che le faceva il solletico, e dell’infermiera carina che sapeva imitare Topo Gigio. Gli disse anche delle iniezioni e delle flebo ma adesso, con Drim tra le braccia, non sembravano più così terribili.

“Per quanto tempo potrà restare?” chiese alla mamma.“Tutto il tempo che vorrai, purché non dia troppo fastidio”.

e andò un po’ in giro per le stanze a conoscere gli altri i poi, quando arrivò l’ora di cena, tornò da Lalla che gli a riempito la ciotola di crocchette. Quando fu ben sazio,ettò che la bambina si sistemasse sotto le coperte con rsetto preferito, quindi si acciambellò in fondo al letto e addormentò immediatamente. Lalla lo guardò incuriosita: ella palla di pelo ronfava, addirittura!

Maaao!” Il gatto improvvisamente miagolò nel sonno, e sse una zampa, come per afferrare qualcosa.ca, allora anche i gatti sognano!” esclamò la bambina tita. Poi, però, sgranò gli occhi per lo stupore.ente Drim aveva iniziato a galleggiare nell’aria,

addormentato, mentre la parte della stanza che non era illuminata dalla piccola lampada per la notte si colorava e prendeva la forma di un’aula, con i disegni alle pareti e banchetti di scuola. C’erano molti altri gatti che annusavano qua e là, saltavano sui banchi e si rincorrevano fra le sedie. Drim miagolava e partecipava ai giochi, sempre galleggiando tra il letto

Una favola di Gigliola Alvisi per i

I sogni di un gatto rossoI sogni di un

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e il soffitto. Poi cominciò a scolorire, fino a sparire del tutto. Con lui sparirono gli altri gatti, i banchi e i disegni colorati. La stanza tornò immobile e silenziosa. Lalla guardò il buio, oltre la luce della lampada, senza capire. Infine i suoi occhi si illuminarono: “Urca, è la scuola dell’ospedale”. Scese dal letto, spense la luce e si affacciò nel corridoio: “Via libera, nessun infermiere in giro”. Corse fino alla sala dove di giorno i bambini dell’ospedale frequentavano la scuola. Quando ci arrivò vide la stessa scena che si era materializzata nella propria stanza. I gatti, però, adesso erano immobili, pronti alla fuga. Un enorme drago nero, con una cresta rossa sul dorso, li fronteggiava. Era così grande che doveva stare un po’ chinato e lo stesso toccava con la testa il soffitto. Aveva gli occhi iniettati di sangue e dalle narici uscivano due sbuffi di fumo. Avanzava lentamente verso i gatti, soffiando minaccioso, pronto ad incenerirli.“Drim, Drim, svegliati!” urlò Lalla terrorizzata.Drim sussultò, mentre gli altri gatti e quell’enorme drago spaventoso svanivano nel nulla. Lalla prese in braccio il micio, che miagolava spaventato. “Urca, che paura ho avuto, Drim. Ecco dove sparisci! Vivi i tuoi sogni e poi chissà quanta strada devi fare per tornare a casa”. Lalla rientrò nella stanza e appoggiò il micio sul letto, poi accese la luce e si sedette accanto a lui.“Cosa devo fare con te? E se sogni di essere al Polo Nord, come farai a tornare indietro? E se incontrassi di nuovo quel terribile drago nero?”Drim arruffò il pelo e soffiò, mostrando i piccoli denti appuntiti.“Eh, ci vuole altro per spaventare un drago! Aspetta: forse, mi è venuta un’idea”.Lalla aprì la borsa del lavoro a ferri che la mamma aveva dimenticato e prese un gomitolo di lana. Calcolò bene la lunghezza e ne tagliò un pezzo. Legò un’estremità al collare verde del micio e l’altra alla spalliera del letto.“Ecco Drim, adesso potrai sognare tutto quello che vorrai senza, però, uscire dalla camera”.“Maaao!” protestò il micio: non gli andava proprio di essere legato come un cane da guardia. Provò a saltare sul comodino poi corse a nascondersi dentro il bagno: il filo era abbastanza lungo da permettergli i movimenti.Da quella sera Drim sognò galleggiando a mezz’aria, legato al letto, mentre Lalla guardava i sogni del proprio gatto, come al cinema. Presto, anche Lalla finiva per addormentarsi, e i suoi sogni si mischiavano con quelli di Drim.Dormivano così: una bambina arrotolata nelle lenzuola, stretta all’orsetto di peluche, e un gatto che galleggiava ad occhi chiusi, legato al letto con uno filo di lana.Insieme andarono sulla Luna con una navicella spaziale gonfiabile. Lalla aveva la tuta da astronauta e Drim era agghindato come il Gatto con gli Stivali. Insieme navigarono con il veliero di Capitan Uncino e trovarono anche l’Isola del Tesoro, dove infermiere gentili preparavano panini con la nutella e ciotole di crocchette. Insieme scoprirono l’America prima di Cristoforo Colombo ma era un paese abitato soltanto da cartoni animati.Il dottore simpatico non riuscì mai a capire perché alle volte, la mattina, quei due fossero così stanchi.

i bambini della Citta della Speranza

I sogni di un gatto rosson gatto rosso

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Ogni giorno più di 150 persone mettono la loro professionalità, le loro competenze, l’impegno e anche il loro cuore a disposizione dei piccoli pazienti della Città della Speranza e delle loro famiglie. Sono medici,

ricercatori, chirurghi, radioterapisti, biologi, psicologi, infermieri, tecnici di laboratorio, segretarie, volontari.Certo: in questo reparto svolgono

il loro lavoro. Ma chiunque sia entrato in contatto con loro sa che

la disponibilità e l’attenzione in certi momenti possono davvero fare la differenza. Il decennale della Fondazione Città della Speranza diventa allora anche l’occasione per dirgli, semplicemente, grazie.

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di FRANCESCA PONZECCHI

Da giovedì 4 novembre 2004 anche Vodafone sostiene i progetti di ricerca scientifi ca della Fondazione Città della Speranza, mettendo a disposizione il Super Messaggio Solidale. Proprio quel giorno nella biblioteca del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Super Messaggio Solidale - Sms, strumento che Vodafone mette a disposizione della Fondazione con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca nel campo delle neoplasie infantili.L’importanza

che questo i n n o v a t i v o strumento di raccolta fondi può avere è stata sottolineata da Stefano Baroni, r e s p o n s a b i l e Comunicazione e relazioni esterne Nord-est Vodafone: “Più di otto milioni di Sms ricevuti fi no a oggi in diverse campagne non sono solo un grande risultato in termini di fondi raccolti, ma anche un forte segnale della generosità degli italiani e dei nostri clienti in particolare che, per primi, hanno creduto in questo strumento. Tra loro ci sono molti giovani che in passato diffi cilmente partecipavano alle donazioni e che oggi grazie alla semplicità del gesto ormai quotidiano dell’invio

di un messaggio dal telefonino, contribuiscono ai progetti allargando una cultura di partecipazione e solidarietà”.Tutti i clienti Vodafone potranno

dunque, con un gesto semplice e quotidiano, devolvere 1 euro (Iva inclusa) a favore della Fondazione Città della Speranza, utilizzando il numero breve 4333250. Il costo del messaggio sarà automaticamente detratto dalla scheda ricaricabile o addebitato sul conto telefonico del cliente. Il servizio consente di inviare

uno o più Sms, di 160 caratteri, in cui si potrà esprimere, se si desidera, il proprio Pensiero Solidale. In risposta

si riceverà un Sms di ringraziamento con le coordinate utili per accedere al sito web della

Fondazione. Alcuni pensieri solidali ricevuti verranno pubblicati sul sito www.cittadellasperanza.org.L’iniziativa continua fi no a marzo 2005.Il Super Messaggio Solidale è

già stato utilizzato in passato con successo per molte iniziative sociali, come per il progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere”, la campagna per gli alluvionati del 2003 in Friuli, la Lega del Filo D’Oro e, quest’anno, in numerosi progetti per l’Airc, Telefono Azzurro e per i bimbi sopravvissuti al massacro di Beslan.

Da un cellulare Vodafone puoi inviare un sms al numero 4333250 al costo di 1Euro (Iva inclusa), Vodafone lo devolverà alla Fondazione (Iva esclusa)

... SE SEI CLIENTE ... SE SEI CLIENTE VODAFONE VODAFONE

MANDA UN SMS MANDA UN SMS AL NUMEROAL NUMERO 43332504333250

DONA 1 EURO CON UN SMS

ALLA RICERCA SCIENTIFICA SULLE MALATTIE NEOPLASTICHE INFANTILI

DELLA FONDAZIONE

CITTÀ DELLA SPERANZA...

www.cittadellasperanza.org www.vodafone.it

- Per i piccoli principi, con amore. - Sono felice di poter contribuire anche io

- Il sole ... I bambini... La gioia! - E’ una lotta molto dura ma riuscirete a vincere

- Mi dispiace non avere di più da offrire

- Ai nostri bambini con tanto amore - Nei nostri sogni esiste un altro mondo

- ”Quel che farete al piu piccolo l’avrete fatto a me”..

- Un aiutino- W i bambini- Vola speranza- Tenete sempre accesa la fi amma della speranza

- Solo un granellino di sabbia di una grande e splendida spiaggia

- Coraggio. Non fermatevi mai- Auguro a tutti i miei coetanei di guarire presto. Silvia 10 anni

- Con La Difesa Del Popolo set-timanale diocesano mi unisco in solidarietà della Città Della Speranza!

- Continuate- Dobbiamo essere tutti presenti- Aiutiamo i bambini a sconfi ggere il drago

- Coraggio e amore sono gli ingredienti della Città della Speranza

- Ciao, siete una speranza- Alla fi ne della vita resta solo l’amore. Un abbraccio dalla mamma di un fi glio della Città

PRIMI INVII

Le frasi più belle

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LE INIZIATIVE PadovaL’incontro dei soci fondatoriGiovedì 25 novembre la Città della Speranza ha riunito i soci fondatori

a dieci anni dalla nascita della Fondazione. C’è stata una visita al Day Hospital e il presidente Franco Masello, presente anche il presidete della Regione Giancarlo Galan, ha ricordato quanto è stato fatto e quanto si può ancora fare. L’incontro è proseguito alle Padovanelle. Ai soci sono state consegnate targhe di riconoscimento.

Tornano le Stelle di NataleStelle di Natale nei supermercati e nelle parrocchie della provincia di

Padova. Dal 10 al 12 dicembre hanno partecipato alla raccolta fondi i centri commerciali Aliper e Ca’ Grande di Abano Terme e l’Ipercity di Albignasego. Sabato 11 dicembre manifestazione nel punto vendita Metro Self Service di Rubano e al Famila di Due Carrare; domenica 12 dicembre invece nei sagrati delle chiese di Abano Terme e Montegrotto Terme.

I Virtuosi dell’Arco al VerdiLunedì 13 dicembre al Teatro Verdi di Padova, Concerto di Natale

organizzato dalla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Sul palcoscenico i Virtuosi dell’Arco con Roberto Baraldi, primo violino del Teatro La Fenice di Venezia in un repertorio di Mendelssohn.(2)

Una cena di SperanzaSabato 18 dicembre al Leone di Villa del Conte cena societaria per dirigenti,

giocatori e famiglie del Calcio San Giorgio in Bosco. Sottoscrizione a premi fra i 350 ospiti, parte del ricavato va alla Fondazione.

Accardo in Basilica del SantoLunedì 20 dicembre nella Basilica di Sant’Antonio, l’Orchestra di

Padova e del Veneto ha regalato il tradizionale Concerto di Natale alla città. Direttore e solista Salvatore Accardo. Sponsor dell’evento Vodafone con la promozione del Super Messaggio Solidale. (1)

Lotteria delle Botteghe L’Associazione Botteghe del Centro ripropone l’iniziativa “Segui la

cometa e vinci“. Nel periodo natalizio nei negozi che espongono il simbolo della cometa saranno consegnati gratta e vinci. In palio anche una Fiat Panda. I premi non ritirati saranno devoluti alla Città della Speranza assieme a un contributo versato dall’Associazione. (3)

Sport e solidarietàDomenica 5 dicembre la Federazione Ginnastica d’Italia della provincia

di Venezia ha organizzato la II° edizione della Festa della Ginnastica, a San Donà, con quattordici società sportive e circa 250 atleti dai 3 ai 60 anni. Sono stati premiati dirigenti e tecnici, di ieri e di oggi. La manifestazione ha ospitato uno spazio dedicato alla Fondazione.

Contributi e ricevuteLa ricevuta di versamento per le donazioni effettuate può essere

richiesta a Fondazione Città della Speranza, via Chiesa, 27 36034 Malo tel. 0445/602972.

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Valdagno tra i gemelliIl Comune di Valdagno ha sottoscritto la “Charta dei Comuni

gemellati”con la Fondazione Città della Speranza. In occasione del gemellaggio, concerto di Cheryl Porter e The International Gospel Messengers al Teatro Super con raccolta fondi.

Cantastorie 3, fi abe e disegniMartedì 23 novembre all’auditorium di Thiene è stato presentato

il “Cantastorie 3”. Il libro di fi abe è corredato da deliziose immagini disegnate da artisti vicentini. Prefazione di Edoardo Pittalis (vice direttore del Gazzettino), testi donati dai trevigiani Gian Domenico Mazzocato, Bruna Graziani, Giovanni Calza; i vicentini Lina Cocco, Claudio Cappozzo, Gabriella Bertelle, Laura Novello, Lorenza Farina, Patrizio Rigoni e Valeria Balasso. Disegni di Angela Gerosa, Claudia Franzina, Giovanni Castello, Lisa Verlato, Lorenzo De Pretto, Renzo Salgarollo. (1)

Applausi al Coro ValcanzoiSabato 27 novembre all’Hotel Antica Postumia di Vedelago (Tv) serata

di benefi cenza a favore della Fondazione Città della Speranza. Applausi per l’esibizione del Coro Valcanzoi di Castelfranco Veneto. (2)

L’arte dei giovani LeoIl Leo Club di Thiene ha organizzato nella galleria d’Arte moderna una

vendita di quadri il cui ricavato è interamente destinato alla Fondazione.

Canti nataliziSabato 11 dicembre al Cinema Aurora di Malo rassegna di Canti

Natalizi a favore della Fondazione.

Stelle di NataleNumerosi gruppi di volontari hanno promosso la vendita di stelle

di Natale a favore della Città della Speranza in molte località del Vicentino e del Veronese.

Incontro a MaloIl 16 dicembre il sindaco Antonio Antoniazzi riceve i sindaci dei

Comuni gemellati con la Fondazione Città della Speranza.

Mercatini nelle cittàMercatini di Natale pro Città della Speranza: a Castelfranco Veneto,

Feltre, Belluno e Pedavena. (3)

Concerto in tre dateConcerto “I tre tenori” organizzato da Guidolin Promotion a Rosà

il 7 dicembre, Cittadella il 10 dicembre e Bassano del Grappa il 28gennaio; l’incasso di ogni serata sarà conseganto alla Fondazione.

Errata corrigeNello scorso numero la persona indicata nella foto relativa al

gemellaggio del Comune di Malo non è Antonio Antoniazzi ma Ermenegildo Zaccaria, ex sindaco di Malo. Ce ne scusiamo.

Vicenza LE INIZIATIVE

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Sede:Via Chiesa, 2736034 Malo (Vicenza)Telefono 0445 602 972 Telefax 0445 584 070

Dipartimento di PediatriaClinica di Oncoematologia Pediatrica, Via Giustiniani, 335129 PadovaTelefono 049 821 8033 Telefax 049 821 3510

Direttore editoriale: Stefano Bellon

Direttore responsabile: Anna Sandri

Responsabile scientifico:Paolo De Coppi

Segreteria di redazione:Erica Bertipaglia

Hanno collaborato: Gigliola Alvisi, Leandro Barsotti, Francesca Buffa, Gianluigi Cortese, Paola Dal Bello, Silvia Giralucci, Nicola Maioli, Francesca Ponzecchi e Maddalena Rampin

Fotografie: G. Mattoschi, Ivano L. LachinaSi ringraziano per le immagini concesse il Mattino di Padova e fotoGraf

Copertina e disegni: Francesco Giordano

Coordinamento:rdb comunicazione

Grafica e stampa: Chinchio Industria GraficaRubano (Padova)

Registrazione Tribunale di Padova numero 1847 del 5.5.2003

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Immagini del Punto di via Pedrocchia PadovaIl taglio del nastro e i writers al lavoro con i colori