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22.02.2013 N°1 facebook.com/LinkGiornalinoMorin Il giornale dei ragazzi informati Per una volta – e sarà davvero una sola chiedo ospitalità alla pubblicazione promossa dagli studenti. Lo faccio per ringraziarli di avere avuto il coraggio di mettersi in gioco in prima persona e rispolverare una tradizione nobile delle scuole secondarie, come quella del giornale scolastico. I luoghi di dibattito e di scambio di idee sono importanti. La costruzione della democrazia, il confronto tra differenti posizioni, le riflessioni su tematiche di interesse comune passano anche attraverso strumenti come questo. Magari, insieme a spunti più leggeri, tempo di saldi. Nel momento in cui avvia la sua attività, questa iniziativa è spontanea. Col tempo, credo sarebbe interessante coinvolgere quei docenti che si rendessero disponibili a partecipare. Non tanto per guidare il lavoro: i ragazzi, in queste cose, se la cavano benissimo da soli. Quanto, piuttosto, per le suggestioni, i punti di vista, la prospettiva culturale e sociale che possono mettere a disposizione di questa attività. Per parte mia, ho voluto riservarmi il piacere di una lettura preventiva degli articoli. Non per esercitare un potere di censura, che è piuttosto lontano dalla mia idea di vita e di lavoro. Ciascuno studente deve sentirsi libero di esprimere il proprio pensiero: anche quello più critico. Lo è e lo sarà. Tuttavia, anche questa iniziativa, come altre, ci rappresenta: porta fuori dalle aule l'immagine e lo stile del nostro Liceo. È fondamentale, quindi, che ciascuno condivida pubblicamente le proprie analisi e le proprie convinzioni nel rispetto delle norme del nostro Paese e con la correttezza e il rispetto che ogni persona merita: indipendentemente dalle posizioni che rappresenta, dal lavoro che svolge e dalle idee che sostiene. L'auspicio, del resto, è che questa iniziativa si consolidi, si ampli e coinvolga un numero sempre più consistente di persone. Questa è una delle occasioni grazie a cui considero dirigere questo Liceo un raro e insostituibile privilegio. dott. Valter Rosato – Dirigente Liceo U. Morin Ciao a tutti e buon 2013 che prevedo intenso e faticoso visti gli avvenimenti che si susseguono incalzanti in questo periodo.E’con gioia che presento a nome di tutta la Redazione, il giornalino studentesco L’INK.A prima vista non sembrerebbe altro che una banale impaginazione di carattere tipografico, ma l’altra faccia della medaglia, quella meno superficiale, ci rivela una miriade di nuovi aspetti che giovani. Pensate, un giornalino tutto per noi, in cui gli studenti abbiano la possibilità di esprimersi, di dibattere e di avere anch’essi voce in capitolo in questa società che ha bisogno di noi, dove dobbiamo farci sentire e prenderci più spazio. Questo giornalino è una piattaforma dove condividere opinioni ed argomentazioni e poterle mettere a disposizione di tutti. Naturalmente lo scopo del giornalino è quello di informare. L’informazione qui trascritta sarà verificata a più riprese e pertanto attendibile. Sin da ora devo fare una premessa; la chiave di lettura deve essere neutra e gli scritti sono sottoposti a revisione: l’intera redazione si impegna a non esplicitare, nei limiti delle sue possibilità deontologiche, ideologie troppo anticonformiste o contrarie alla “weltanschauung” della direzione. Naturale è però che ci si possa opporre e protestare, a giusto titolo, per una causa, essa però non deve essere lo scopo ultimo del giornale ma vero è che l’occhio dotato di acume e puntuale sottigliezza la potrà trovare celata tra le righe, in quanto non sempre la redazione riuscirà a sottostare alla tentazione di esprimere le proprie opinioni personali. Ognuno ha il diritto di curare ogni sorta di articolo, anche se la sua vocazione è di recensire può benissimo trattare un articolo di propaganda come di politica estera cosi come di varietà. Un altro scopo, magari minore ma non meno importante del giornale, è quello di testare le nostre capacità nello scrivere, la nostra apertura al dialogo e alla discussione (come dice Godwin, essa è l’unico mezzo per formare il carattere), il nostro senso critico, la nostra visione obbiettiva e non influenzabile da agenti esterni ma solo dal buon senso e dalla morale. Questo scopo di formazione nell’ambito giornalistico è già stato intrapreso in passato nell'istituto. Tra le persone allora aderenti al progetto spiccano due giovani “Moriniani”, adesso adulti universitari che, attratti da questa ripresa in mano del progetto, si sono incaricati di revisionare i nostri scritti. Ho l’onore di presentare Giulia Ribaudo e Nicolò Porcelluzzi che mi hanno incoraggiato ad avviare l’iniziativa.Ringrazio, a nome di tutti, il Preside dell’istituto dottor Valter Rosato per la sua gentile disponibilità nell’accettazione del progetto e per averci permesso di usufruire in ore extrascolastiche delle aule dell’istituto per le consulte della Redazione. Ringrazio inoltre tutti i collaboratori per il loro impegno e tutta la Redazione è dispostissima ad accettare di buon grado tutti coloro che vorranno aggiungersi per partecipare all’iniziativa. Concludo questa mia presentazione invitandovi a leggere; poiché questo dono prezioso, vincolo di emancipazione ed arricchimento culturale è indice di grande progresso e di civiltà all’avanguardia. Spero che l’iniziativa abbia successo e che il progetto venga continuato anche negli anni avvenire. Buona Lettura negli anni avvenire. Buona Lettura! #1 THE FIRST Luca Lebon e la Redazione AFFARI? MAGARI! Giornalino della scuola. Idea geniale. Insomma, rientra un po’ quell’insieme di cose che ognuno ritiene indispensabile parlando di “scuola ideale”, quella dei film americani che sembra quasi entusiasmante frequentare: cheerleaders, squadra di basket coi migliori fustacchioni, armadietti, provini per il musical di fine anno, aula scienze con le ampolle piene di roba fluorescente fumante, e l’immancabile giornalino della scuola. Così, appena ho saputo del progetto “giornalino del Morin”, non ho proprio saputo resistere. Mi è toccato partecipare. Colpa di tutti quei film che mi son sorbita da dodicenne. Perdonatemi. Arrivando al sodo, la mia presenza nello “staff” prevede un intervento riguardante i principali appuntamenti mensili da non perdere, una specie di agenda per chi come me non ha la minima propensione alla ricerca autonoma di alcun tipo di evento stuzzicante (non per mancanza di interesse, ma più che altro perché proprio mi manca l’abilità necessaria per poterlo fare. Si, serve un’abilità sovrumana per informarsi riguardo tutto ciò che c’è in programma e per non dimenticarsi nulla nel corso delle settimane). In sostanza, farò del mio meglio per fornire una breve ma chiara lista di ciò che potremmo accorgerci troppo tardi di aver perso (assemblee, incontri, feste, concerti, e chi più ne ha più ne metta). Parlando di gennaio, e dato che è il primo numero (in futuro, giuro, mi impegnerò in cose un attimino più costruttive), quale argomento migliore per rompere il ghiaccio dei tanto sospirati saldi di fine stagione? (per chi non lo avesse ancora chiaro, io sono quella che si occupa della parte frivola del tutto).Dunque, dicevamo, SALDI: la gioia di ogni fanciulla abitante questo pianeta che abbia raggiunto perlomeno un’età sufficiente a rendersi conto che quelli che abbiamo alla fine delle gambe sono piedi e servono per poterci attaccare due Segue a pagina 2 trattano di ciò che più interessa a noi ! come i consigli per lo shopping in

Giornalino scolastico N°1

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22.02.2013 N°1

facebook.com/LinkGiornalinoMorin

Il giornale dei ragazzi informati

Per una volta – e sarà davvero una sola – chiedo ospitalità alla pubblicazione promossa dagli studenti. Lo faccio per ringraziarli di avere avuto il coraggio di mettersi in gioco in prima persona e rispolverare una tradizione nobile delle scuole secondarie, come quella del giornale scolastico. I luoghi di dibattito e di scambio di idee sono importanti. La costruzione della democrazia, il confronto tra differenti posizioni, le riflessioni su tematiche di interesse comune passano anche attraverso strumenti come questo. Magari, insieme a spunti più leggeri,

tempo di saldi.

Nel momento in cui avvia la sua attività, questa iniziativa è spontanea. Col tempo, credo sarebbe interessante coinvolgere quei docenti che si rendessero disponibili a partecipare. Non tanto per guidare il lavoro: i ragazzi, in queste cose, se la cavano benissimo da soli. Quanto, piuttosto, per le suggestioni, i punti di vista, la prospettiva culturale e sociale che possono mettere a disposizione di questa attività.

Per parte mia, ho voluto riservarmi il piacere di una lettura preventiva degli articoli. Non per esercitare un potere di censura, che è piuttosto lontano dalla mia idea di vita e di lavoro. Ciascuno studente deve sentirsi libero di esprimere il proprio pensiero: anche quello più critico. Lo è e lo sarà.

Tuttavia, anche questa iniziativa, come altre, ci rappresenta: porta fuori dalle aule l'immagine e lo stile del nostro Liceo. È fondamentale, quindi, che ciascuno condivida pubblicamente le proprie analisi e le proprie convinzioni nel rispetto delle norme del nostro Paese e con la correttezza e il rispetto che ogni persona merita: indipendentemente dalle posizioni che rappresenta, dal lavoro che svolge e dalle idee che sostiene.

L'auspicio, del resto, è che questa iniziativa si consolidi, si ampli e coinvolga un numero sempre più consistente di persone.

Questa è una delle occasioni grazie a cui considero dirigere questo Liceo un raro e insostituibile privilegio.

dott. Valter Rosato – Dirigente Liceo U. Morin

Ciao a tutti e buon 2013 che prevedo intenso e faticoso visti gli avvenimenti che si susseguono incalzanti in questo periodo.E’con gioia che presento a nome di tutta la Redazione, il giornalino studentesco L’INK.A prima vista non sembrerebbe altro che una banale impaginazione di carattere tipografico, ma l’altra faccia della medaglia, quella meno superficiale, ci rivela una miriade di nuovi aspetti che

giovani. Pensate, un giornalino tutto per noi, in cui gli studenti abbiano la possibilità di esprimersi, di dibattere e di avere anch’essi voce in capitolo in questa società che ha bisogno di noi, dove dobbiamo farci sentire e prenderci più spazio. Questo giornalino è una piattaforma dove condividere opinioni ed argomentazioni e poterle mettere a disposizione di tutti. Naturalmente lo scopo del giornalino è quello di informare. L’informazione qui trascritta sarà verificata a più riprese e pertanto attendibile. Sin da ora devo fare una premessa; la chiave di lettura deve essere neutra e gli scritti sono sottoposti a revisione: l’intera redazione si impegna a non esplicitare, nei limiti delle sue possibilità deontologiche, ideologie troppo anticonformiste o contrarie alla “weltanschauung” della direzione. Naturale è però che ci si possa opporre e protestare, a giusto titolo, per una causa, essa però non deve essere lo scopo ultimo del giornale ma vero è che l’occhio dotato di acume e puntuale sottigliezza la potrà trovare celata tra le righe, in quanto non sempre la redazione riuscirà a sottostare alla tentazione di esprimere le proprie opinioni

personali. Ognuno ha il diritto di curare ogni sorta di articolo, anche se la sua vocazione è di recensire può benissimo trattare un articolo di propaganda come di politica estera cosi come di varietà.

Un altro scopo, magari minore ma non meno importante del giornale, è quello di testare le nostre capacità nello scrivere, la nostra apertura al dialogo e alla discussione (come dice Godwin, essa è l’unico mezzo per formare il carattere), il nostro senso critico, la nostra visione obbiettiva e non influenzabile da agenti esterni ma solo dal buon senso e dalla morale. Questo scopo di formazione nell’ambito giornalistico è già stato intrapreso in passato nell'istituto. Tra le persone allora aderenti al progetto spiccano due giovani “Moriniani”, adesso adulti universitari che, attratti da questa ripresa in mano del progetto, si sono incaricati di revisionare i nostri scritti. Ho l’onore di presentare Giulia Ribaudo e Nicolò Porcelluzzi che mi hanno incoraggiato ad avviare l’iniziativa.Ringrazio, a nome di tutti, il Preside dell’istituto dottor Valter Rosato per la sua gentile disponibilità nell’accettazione del progetto e per averci permesso di usufruire in ore extrascolastiche delle aule dell’istituto per le consulte della Redazione. Ringrazio inoltre tutti i collaboratori per il loro impegno e tutta la Redazione è dispostissima ad accettare di buon grado tutti coloro che vorranno aggiungersi per partecipare all’iniziativa.

Concludo questa mia presentazione invitandovi a leggere; poiché questo dono prezioso, vincolo di emancipazione ed arricchimento culturale è indice di grande progresso e di civiltà all’avanguardia. Spero che l’iniziativa abbia successo e che il progetto venga continuato anchenegli anni avvenire.

Buona Lettura

negli anni avvenire. Buona Lettura!

#1 THE FIRST

Luca Lebon e la Redazione

AFFARI? MAGARI!

Giornalino della scuola. Idea geniale. Insomma, rientra un po’

quell’insieme di cose che ognuno ritiene indispensabile parlando di “scuola ideale”, quella dei film americani che sembra quasi entusiasmante frequentare: cheerleaders, squadra di basket coi migliori fustacchioni, armadietti, provini per il musical di fine anno, aula scienze con le ampolle piene di roba fluorescente fumante, e l’immancabile giornalino della scuola.

Così, appena ho saputo del progetto “giornalino del Morin”, non ho proprio saputo resistere. Mi è toccato partecipare. Colpa di tutti quei film che mi son sorbita da dodicenne. Perdonatemi. Arrivando al sodo, la mia presenza nello “staff” prevede un intervento riguardante i principali appuntamenti mensili da non perdere, una specie di agenda per chi come me non ha la minima propensione alla ricerca autonoma di alcun tipo di evento stuzzicante (non per mancanza di interesse, ma più che altro perché proprio mi manca l’abilità necessaria per poterlo fare. Si, serve un’abilità sovrumana per informarsi riguardo tutto ciò che c’è in programma e per non dimenticarsi nulla nel corso delle settimane). In sostanza, farò del mio meglio per fornire una breve ma chiara lista di ciò che potremmo accorgerci troppo tardi di aver perso (assemblee, incontri, feste, concerti, e chi più ne ha più ne metta). Parlando di gennaio, e dato che è il primo numero (in futuro, giuro, mi impegnerò in cose un attimino più costruttive), quale argomento migliore per rompere il ghiaccio dei tanto sospirati saldi di fine stagione? (per chi non lo avesse ancora chiaro, io sono quella che si occupa della parte frivola del tutto).Dunque, dicevamo, SALDI: la gioia di ogni fanciulla abitante questo pianeta che abbia raggiunto perlomeno un’età sufficiente a rendersi conto che quelli che abbiamo alla fine delle gambe sono piedi e servono per poterci attaccare due

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trattano di ciò che più interessa a noi !

come i consigli per lo shopping in