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Giornalino Trimestrale della A.S.P. CORDENONESE “ARCOBALENO” Anno 2013 n° 1 In collaborazione con: Centro Diurno per anziani di Cordenons Scuola Media Statale “L.. Da Vinci Cordenons”

Giornalino Trimestrale della A.S.P. CORDENONESE ... n. 1... · Si ringraziano …-per la ... perché non ho mai avuto una vita frenetica. ... Anche qui come dappertutto ci sono le

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Giornalino Trimestrale della A.S.P. CORDENONESE “ARCOBALENO”Anno 2013 n° 1

In collaborazione con:Centro Diurno per anziani di CordenonsScuola Media Statale “L.. Da Vinci Cordenons”

Indice

Editoriale: pag. 1

“LE SCELTE DELLA TUA VITA”in famiglia, sul lavoro e ascuola,che hanno chiesto tutto il tuo coraggio..

- interviste degli anziani della Casa di Riposo pag. 2- interviste degli Anziani del Centro Diurno pag. 6

Inserto: pag. 9

- interviste dei ragazzi della Scuola Media “L.Da Vinci” pag. 13

Arcobaleno EVENTI pag. 21

Buon compleanno a… pag. 27

Benvenuto a… Per ricordare… pag. 29

Si ringraziano…- per la rilegatura: gli anziani, residenti nell’A.S.P., del gruppo delle

attività manuali;- per la stampa: la Cooperativa Sociale di Solidarietà PROMOZIONE

LAVORO Onlus.

MARZO 2013

Cari lettori amici di Megafono

E’ quasi arrivata la primavera, momento di cambiamentoanche in natura.

Nel corso della vita tutti noi abbiamo dovuto affrontaremomenti difficili che richiedevano delle scelte anchedolorose, coraggiose e anche impreviste.

“Le scelte della tua vita” in famiglia, sul lavoro e a scuola,che hanno richiesto tutto il tuo coraggio è il tema sul qualeanziani e ragazzi si sono impegnati e ci hanno descritto unpo’ i loro pensieri e le loro esperienze…

Lasciatevi appassionare alla lettura dei nostri raccontileggendo il giornalino…

A tutti gli amici lettori e agli anziani e ragazzi

ELISA MONICA CLARA E MARTINA

VI AUGURANO

COSTANTINA B.

Mi chiamo Costantina, ho sempre passato la mia vita da solae sono sempre stata da sola, sono sempre stata a casa eho sempre fatto la donna di casa.Di scelte importanti importanti non ne ho mai dovute prendere,perché non ho mai avuto una vita frenetica.Posso raccontarti di una scelta che mi ha proprio cambiato la giornata,la quotidianità e la vita. Quando sono caduta e mi sono fatta male al femore,la mia vita è cambiata, mi sono accorta di non poter stare più da solae non potevo più prendermi cura di me stessa,un mio nipote mi aveva chiesto se volevo stare in una stanza a casa sua,ma sai…orgogliosa come sono non volevo chiedere l’elemosina ai miei cari,allora con le poche risorse economiche che avevo e qualche soldino cheavevo messo da parte,ho preso coraggio e mi sono decisa di veniread abitare qui in casa di riposo.Non mi pento della scelta che ho fatto anche perché qui,sono in mezzo a persone fantastiche che mi coccolanoe mi fanno sentire a casa, posso dire che mi sento protetta sia durante il giorno,ma soprattutto durante la notte che è più lungae più pericolosa per persone anziane come noi,che siamo imprevedibili e può succedersi qualcosa improvvisamente.Cosa posso aggiungere? Ho preso poche decisioni,ma quelle poche sono state sempre ben pensate emi hanno sempre portato cose positive e gioia.

MARGHERITA F.

Sono Margherita, sono sempre stata una donna libera,non ho avuto figli ma ,anche con mio marito ho sempre cercato di essere indipendente espensierata. A me piaceva insegnare, mi piaceva leggere,imparare cose nuove, la mia scelta più grandeè stata quella di andare ad insegnare a Pasianoe nelle scuole della zona;per i miei genitoriquesta mia presa di posizione è stata ben accettata,anzi mi hanno sostenuto con forza e motivazione.Mi ricordo che siccome lavoravo troppo lontano,ma la mia sfrontatezza mi ha portato a fare una follia:mi sono comprata la moto da uomo con il serbatoio davanti;all’epoca le donne non potevano guidarla, ma io mi sono cucita una “gonna- calzoni”.Avevo una indipendenza economica e la cosa mi rendeva privilegiata per le persone di

quel tempo.”Quando fai la maestra ogni giorno è una scelta, bisogna avere coraggio peraffrontare tanti ragazzini pieni di energia!

ANNA V.

La mia vita è stata una vita dedicata a mia Mamma.Sono la seconda di dieci sorelle,quindi ho aiutato mia Mamma anche ad occuparmidelle mie sorelline più piccole.Ero molto attaccata alla Mamma e l’ho vista sacrificarsi sempre per noi figli…eravamotanti. Al giorno d’oggi sembra quasi incredibile crescere dieci figli, ma una volta eranaturale così.Ho studiato fino alla quinta elementare e poi a undici anni sono andata a lavorare alMakò, dove ho lavorato per quarant’anni…Anche questo era normale una volta.Mi piaceva andare a ballare quando ero giovane ma,il destino ha voluto che io non incontrassi un uomo per sposarmi e farmi una miafamiglia. Le mie sorelle si sono tutte sposate ed io sono rimasta a casa con mia Mammae, quando lei si è ammalata, mi sono occupata sempre io di Lei.Le mie sorelle avevano i loro impegni con le loro famiglie e pensavano a questo, miasorella più grande voleva metterla in una casa di Riposo.A mia sorella ho risposto: “Finchè sono viva io mi occupo io della Mamma”…..e così iltempo è passato e sono arrivata a sessant’anni vivendo per la Mamma….E’ stata una scelta difficile rinunciare ad una mia famiglia, ma non mi pento di questo,anzi l’ho sempre accettato con serenità.Il destino ha voluto che adesso sia io in Casa di Riposo perché così le mie sorelle hannoscelto per me…Non mi lamento mi trovo bene qui.Anche qui come dappertutto ci sono le persone buone e le persone cattive.

LUIGIA B.

Una volta si andava a lavorare nei campi,mi sarebbe piaciuto andare a scuola,ma ho dovuto andare a lavorare nei campia cercare “panocini” e “pestanaie”,io non tornerei indietro…sempre avanti!!!

IRENE C.Io sono la prima di dodici fratelli, sono andata a scuola fino alla terza, poi ho dovutosmettere, perché mia madre si è ammalata , e ho dovuto fare da mamma ai mieifratelli…ho sempre desiderato fare la casalinga, ma mi sarebbe piaciuto farlo da piùgrande! Ero ancora bambina quando ho conosciuto il mio futuro marito… abitavadall’altra parte della strada e quando ero in camera…lui mi guardava da camerasua…comunque col passare degli anni anche i miei fratelli e le mie sorelle sonocresciuti così ho potuto sposarmi anch’io!

NERINA C.

Ho lavorato trent’anni al makò, lì ero “maestra” a “covar le spole”,la signora che era maestra prima di me è rimasta incinta e mi ha lasciato il posto…eraun posto di responsabilità, avevamo 38 macchine da seguire in tre di noi,all’inizio ero un po’ spaventata, dopo però sono stata contenta di aver accettato il posto,mi ha dato tanta soddisfazione….poi quando sono andata in pensione, e dopo essererimasta vedova, per non sentirmi sola, ho deciso diandare a lavorare con mia nipote a cucire le maglie,mi piaceva molto!

MARIA V.

Volete che Vi racconto alcune cose della mia vita?..Io mi chiamo Maria e sono statacresciuta dalla mia nonna Lucia (la mamma di mio Papà), perchè purtroppo la miamamma è morta di parto che io avevo quattro anni. Pensate che la mia mamma era giàla seconda moglie di mio papà, che era rimasto vedovo della prima moglie morta diSpagnola. Pensate che sfortuna.Io ho ascoltato sempre i consigli della mia nonna perché era una donna molto espertadelle persone e della vita. Di sicuro è stata come una mamma per me, e quindi è stata ilmio grande punto di riferimento. Ho avuto tanti pretendenti a Cimolais che mi facevanola corte e mi volevano sposare. In particolare uno che vendeva il pesce per le case: ungiorno ha chiesto a mio papà se poteva fidanzarsi con me…io non ne ho voluto sapereproprio perché una volta sposarsi era come “un terno al lotto”e, rischiavi di trovare unuomo che prima ti faceva vedere “rose e fiori” e poi diventava prepotente esgarbato…… e dovevi anche stare zitta esopportare….e allora diventavano spine e dolori. Questo nonsi poteva neanche prevedere, prima di sposarsi, perché da fidanzatierano tutti gentili, e dopo, da sposati invece alcuni diventavanoprepotenti e violenti…..No no! Meglio non rischiare io ho fatto lamia scelta di non sposarmi!!!….(ho ascoltato i consigli di mia nonna Lucia).Gli ho detto al venditore di pesce: “tu sposati con qualcun'altra e siifelice! Io ti mando un telegramma di auguri!…. Dopo poco tempo lui si è sposato e miha portato i confetti a casa mia, poi voleva che io lo andassi a trovare a casa sua, ma iogli ho detto: “No no che poi tua moglie è gelosa”. Alla fine sono andata a trovarlo, maper sicurezza, insieme a mia cognata…. lui aveva occhi solo per me, e parlava solo conme…Ehh che vi posso dire…aveva una gran simpatia per me….(ma io NO!).Sono statafelice per lui che si è sposato. L’ho rivisto poi più avanti, e mi ha raccontato che erafelice del suo matrimonio…Questa scelta non mi è costata nessun sacrificio….eroproprio convinta di stare da sola. Ho fatto la secondamamma a tutti i miei nipoti, e questa è stata una scelta gioiosa…Adesso mi vogliono bene come se fossero miei figli.

MARIALUISA N.Anche scegliere di stare con la Chiesa è una scelta, prima ero cattolica, manon molto praticante (però andavo sempre a messa)….poi ho cominciato apormi delle domande: “Ero della Chiesa o non ero della Chiesa?”Così sono andata a Lourdes , sono andata dentro la vascadell’Acqua Benedetta e sono uscita asciutta!Poi sono andata in Terra Santa, sono andata a Roma , hoavuto tante prove dell’esistenza di Gesù…e così ho fattola scelta definitiva di credere in Lui e di aiutare anche gli altria crederci…anche se alle volte è difficile aiutare gli altri,perché si va controcorrente...devo dire però che ho avutotante esperienze positive!

AUGUSTA Z.A me non piaceva lavorare la terra, avrei preferito

fare la sarta, e infatti ero andata da un’ amicasarta ad imparare il mestiere, mio padre non

voleva che cucissi, perché secondo lui erauna perdita di tempo, così mi

alzavo la mattina alle cinque per cucire dinascosto…

mi piaceva proprio tanto!Avevo delle zie che avevano un negozio di

stoffe e alimentari a Pasiano e ogni tantoandavo ad aiutarle:

era bellissimo…un altro mondo!Poi però sono dovuta tornare sui campi…

ARMANDO G.Da bambino ero abbastanza vivace e dispettoso, e molte volte “ho scelto” difar arrabbiare la mia povera nonna Amalia! Sono andato a scuola soltantofino alla 5^ elementare, perché i miei genitori non han potuto mandarmi allescuole successive. Se avessi potuto scegliere, avrei proseguito negli studi…come mi piaceva la matematica!!Un’ottima scelta della mia vita è stata quella di aver sposato mia moglieDina… e dopo tanti anni si rivela ancora la mia miglior scelta! Ci siamoconosciuti a Bibione: lei lavorava in un bar, e io dovevo fare gli impiantielettrici in un albergo.

MEGAFONO. A cura degli anziani del Centro Diurno

PIETRO P.Nella mia vita ho lavorato tanto, più per obbligo che per scelta. Sono natocontadino, poi sono emigrato prima in Svizzera e poi a Milano per lavoro.Quando papà è venuto a mancare, mi sono trovato a lavorare anche 13 oreal giorno per riuscire a tirare avanti e sopravvivere con tutta la mia famiglia, eper costruire una casa tutta mia! Tanta fatica ma anche tanta soddisfazione!A Milano ho incontrato la ragazza che poi, ormai più di50 anni fa, è diventata mia moglie. Se devo proprio dirla tutta, è stata lei cheha scelto me! E io ne sono stato lusingato! Ed è così che io e mia moglieabbiamo sperimentato che volersi bene è una scelta che aiuta nella vita,soprattutto nei momenti di difficoltà. Quindi posso dire che una delle sceltepiù importanti della mia vita è stata quella di vivere amando il prossimo, ed èuna scelta che consiglio a tutti!Concludo raccontandovi come ho scelto di chiamare i miei figli.Ho avuto due fantastici figli maschi, che ho scelto di chiamarerispettivamente Stanislao e Sladislao, sulla base del mio forte credopolitico di allora. Pensato che persino il parroco che dovevabattezzarli si è stupito di questi nomi… ma io ormai avevo scelto!

MARIA D.Avrei tanto voluto scegliere di poter continuare a frequentare le scuole,invece per una scelta obbligata della mia famiglia ho dovuto abbandonaregli studi prima di quanto voluto. E un po’ ne ho sofferto, perché mi sembravadi non essere giusta e uguale agli altri. Ma in quegli anni abbiamo dovutoseguire il papà e il suo lavoro, quindi più che una scelta è stata una necessità.Mio padre è sempre stato un grande lavoratore, e mia mamma era unadonna davvero molto fine e per bene.A chi dei due ero più affezionata?!?Ecco: questa è per me una scelta impossibile da fare!Però posso dirti che durante la mia vita ho semprescelto la famiglia. Sempre con mamma e papà prima,e con mio marito e le mie figlie poi. Ecco la mia sceltacoraggiosa: la mia famiglia! E a dirla tutta, credo chenon esista scelta migliore!

MEGAFONO. A cura degli anziani del Centro Diurno

EDDA C.Purtroppo nella prima parte della mia vita ho dovuto fare molte rinunce, acausa delle mie cagionevoli condizioni di salute. Non ho potuto mai lavorare,e non ero solita uscire in compagnia. Vivevo a casa con la mia mamma, cheha sempre scelto di tenermi a sicuro sotto la sua ala protettiva, a voltesfociando anche nell’invadenza. Poi finalmente, verso i 50 anni, un medico èriuscito a trovarmi la cura giusta…e da quel momento ho scelto di vivere! Unanno dopo mi sono sposata con Adelfino, e sono andata a vivere con lui,lasciando la mamma e la nonna. Ero un po’ preoccupata perché fino a quelmomento mi ero occupata io di loro, ma la mia cara nonna mi ha dato unconsiglio che mai dimenticherò: “Vai e fai la tua vita. Segui il tuo destino! Enon pensare a noi, che noi ci arrangiamo.” E così ho fatto, ho scelto di seguireil mio destino.

LUIGI V.“Quando finii la Scuola di Avviamento, sapendo che, più che la voglia distudiare, non possedevo i mezzi, mi proposero un’alternativa singolare perquei tempi: proseguire gli studi presso il collegio dei Francescani di Lonigo (VI),oppure avviarmi al lavoro di… sindacalista. In famiglia decidemmo di optareper questa seconda soluzione. Infatti, nello stesso periodo, si tenne una sera aRosa di San Vito, nell’abitazione di Pietro Sartori, una riunione di contadinipresieduta dal sindacalista Angelo Galante familiarmente noto come “Cititi”.Nella riunione si parlò anche del fatto che i figli dei contadini, pur se bravi ascuola, non potevano proseguire gli studi in quanto privi dei mezzi necessari.(…)”Una delle mie scelte più coraggiose?!? È stata quella di diventare unsindacalista, e di battermi per “…ottenere condizioni di lavoro più umane, peril rispetto della dignità della persona, per i diritti sacrosanti alla sicurezza nellavoro, alla salute, alla previdenza, al riconoscimento del Sindacato nei luoghidi lavoro. Il livello di vita oggi non è stato regalato da alcuno. Esso è anche ilfrutto dell’impegno dei lavoratori per lo sviluppo industriale, quindi delle lottesindacali, che hanno contrassegnato tutto il secondo dopoguerra e chehanno conquistato anche quelle regole di democrazia economica e di vitademocratica che vengono messe in discussione da padronato e talora daglistessi governi.Anche questa mia testimonianza rappresenta perciò un modesto contributoalla conoscenza della storia sociale della nostra Provincia. Spero che altrepersone approfondiscano, in maniera più organica, la storia del movimentooperaio, trasmettendola alle giovani generazioni, perché esse sappianoquanti e quali sacrifici hanno dovuto affrontare i loro nonni e bisnonni perottenere i loro diritti fondamentali ed una società più giusta.”(Tratto da “ESPERIENZE DI VITA SINDACALE E POLITICA” – LUIGI VIDAL –ELLERANI TIPOGRAFIA)

MEGAFONO. A cura degli anziani del Centro Diurno

INSERTO

Durante l’anno 2012, tra le tante attività che abbiamo avviato, c’è né una chiamata “Ioe il mio spazio”, in cui un’educatrice insieme ad un gruppetto di anziane, si prende curadello spazio comune (la sala da pranzo al nucleo verde) e a volte della propria camera;quest’attività nasce per permettere alle signore che lo desiderano di “riordinare” e/o“spolverare” lo spazio in cui vivono per poterlo, così , sentire come casapropria…ovviamente però abbiamo anche dato molto spazio alla relazione e al raccontodei ricordi su come si puliva una volta…eccoli…

Come si pulivano i pavimenti?

ODINA T.: Per pulire il pavimento si usava acqua evarechina.

LUIGIA C.: I pavimenti delle camere, che erano in legno si lavavano con la“lissia”, perché non si poteva usare la varechina sul

legno.

LUIGIA B.: Prima si scopava, poi si bagnava coi secchi e poi si tirava su losporco…

MARGHERITA F.: Per i pavimenti si usava acqua e varechina, oppure acqua eaceto rosso (che è quello che costava meno), adesso le donne usano un sacco diprodotti e nessuno gli va bene!!!

MARIA C.: Quando i pavimenti erano sporchi ,io usavo acqua e varechina…

Come si lavavano i piatti?

ODINA T.: come si lavava i piatti? Si metteva la cenere sull’acqua, si mescolava, epoi si usava l’acqua bollente limpida…

LUIGIA C.: si passava la farina sui piatti e poi si risciacquava….

MARGHERITA F.: Se c’era da pulire pentole,se le portava fuori e le si sfregava con la sabbia

Come si lavavano i vestiti?

ODINA T.: facevamo il sapone in casa: si disfava gli ossi di maiale con l’acidomuriatico, si aggiungeva una fialetta di profumo e poi si bolliva fino a quando siscioglievano del tutto e infine si metteva ad asciugare, dopo di che si tagliava inpezzi.

ODINA e LUIGIA: i vestiti si lavavano sul fiume, si insaponavano e si lasciavanoun po’ lì, poi si sciacquavano sul fiume…

ODINA: l’acqua del fiume era fredda, ma fredda fredda…avevamo sempre le manipiene di tagli; per guarirle prendevamo un pezzetto di lardo e lo sfregavamo sullemani finchè si scioglieva…e quello ti aiutava a guarire…

E per stirare?

LUIGIA e ODINA: il ferro da stiro era fatto di ferro, si riempiva di bracee…stirando i vestiti venivano più sporchi che netti…a me piaceva stirare(Odina) ein famiglia stiravo tutto io!

E per lavarsi ?

ODINA e LUIGIA: si usava il sapone che si faceva in casa , o con la cenere bollita(lissia)…insomma si usava la stessa cosa che si usava per lavare i vestiti, però non èche proprio si profumasse…

Si facevano le pulizie di Primavera? E cosa si faceva?

OFELIA Z. : in primavera si può sbiancare le pareti; per pulire la stufa si usava la“scussa” di una zucca per togliere la cenere…

LUIGIA C.: Le coperte invernali si sbattevanoe si mettevano a prendere aria…epoi si mettevano via.

PRIMO P.: Si pulivano le finestre, la tavola,si pulivano anche gli armadi(quando si faceva il cambio dei vestiti).

OFELIA Z.: i vetri delle finestre si pulivanosolo in primavera ed estate…

LUIGIA C.: si pulivano (i vetri) anche d’inverno…ma solo per le feste, si usava lacarta di giornale…

PRIMO P.:Si pulivano prima i vetri delle finestre , e poi anche i telai!

MARIA S.: In primavera si puliscono gli armadi, se c’è una vetrina, bisogna pulireil vetro, in modo che si veda bene dentro!

OFELIA Z.:Io avevo le posate d’argento, dovevo lucidarle prima delle feste(Natale e Pasqua)!

A cura degli Alunni della Classe 3^A – Istituto Comprensivo Cordenons

Scelte della vita

La vita è piena di scelte, facili come scegliere la pizza e difficili come scegliere il proprio futuro.Per noi adolescenti la maggior parte delle scelte sono di vitale importanza, anche le più banali.Possono essere i vestiti da indossare per uscire con gli amici o il trucco che risalta meglio.Ci sono però le scelte VERAMENTE importanti:quella per la scuola superiore e quindi il propriofuturo ad esempio, oppure i propri amici.Per fortuna non si è mai soli, insegnanti e genitori ti sono sempre accanto ma chi conta davvero peri ragazzi sono gli amici: ti aiutano davvero nelle tue scelte dandoti coraggio nelle situazioni difficili.

Purtroppo scegliere è inevitabile ed è necessario farlo con coraggio, senza paura, con grinta poichéalla fine scegliere è necessario ed è preferibile non farlo di malavoglia.

D'Andrea Maya,Brunetti Giulia,Popovici Angela,Castelletto Vanni

Sono molte le scelte da fare in questa vita:alcune più difficili altre meno, giuste o sbagliate è nostrocompito scegliere la nostra vita.In questo nostro periodo di grandi cambiamenti le scelte sono numerose, importanti e riguardantitutte il nostro futuro.Fra amicizie, sport e scuola di scelte ce ne sono parecchie da fare.Noi siamo ancora indecisi ma il tempo non è infinito.Io credo che quella più importante sia stata quella relativa la scuola superiore.All'inizio dell'anno le idee erano poche e confuse ma grazie a varie attività di orientamento, visite adiverse scuole e consultazioni con i nostri genitori, siamo riusciti, gradino per gradino, ad arrivaread una scelta definitiva.Le iscrizioni sono ormai concluse, quel che è fatto è fatto, seguiamo i nostri sogni e andiamo per lanostra vita.

Venerus Valentina,Gangi Gabriele,Busiello Tommaso,Rado Filippo

Nella vita è inevitabile fare scelte: scuola superiore, amici, politica, futuro, lavoro, famiglia,...Ma come affrontarle?Certamente bisogna avere coraggio, essere equilibrati, valutare le possibilità, farsi aiutare, pensarcibene,..La prima scelta importante che noi ragazzi dobbiamo fare è quella della scuola superiore, peraffrontarla parliamo con amici, insegnanti, genitori, scopriamo ciò che ci piace e ciò che sappiamofare meglio, visitiamo varie scuole, assistiamo a lezioni di prof. della scuola da noi favorita.Bisogna cercare di non farsi prendere dal senso di difficoltà per scegliere bene e per non averefuturi ripensamenti e nel caso della scuola superiore, non bisogna scegliere una scuola solo perchéci va un amico ma perché soddisfa i nostri piaceri e le nostre abilità.A volte una persona non gradisce le possibilità proposte, così si affida al caso per scegliere.Questa scelta porta però la persona a qualcosa che non la rispecchia e che non la stimola a dare ilmeglio di sé.Non si deve soddisfare il volere degli altri. Per esempio: se i genitori vogliono che il figlio vada inuna determinata scuola solo perché loro avrebbero voluto andare lì, il figlio deve far valere la suaopinione.

Brunetta Simone, Gottardi Giulia,De Giosa Antonella,Oliva Veronica

I ragazzi di terza media sono sempre perseguitati dall'esame e hanno paura di cosa aspettarsi per lascuola superiore ma è anche una cosa positiva, perché uscire dalle medie e andare avanti nella vitaè una grandissima tappa.A questo punto si deve anche pensare al proprio futuro e alle scelte della vita che si mettono alprimo posto, poi si devono ampliare i propri sogni.

Degano Luca, De Biasi Alessio,Dal Bianco Samuele

A cura degli alunni della classe 3C – Istituto Comprensivo di Cordenons

LE SCELTE DELLA TUA VITA, IN FAMIGLIA, CON GLI AMICI, A SCUOLA E ALLAVORO CHE HANNO RICHIESTO TUTTO IL TUO CORAGGIO...RACCONTA!

La scelta della scuola superiore…Cari genitori, ora come non mai i vostri figli hanno bisogni di voi per la scelta della scuola superiore, vistoche fra poco le iscrizioni termineranno. Ormai anch’io che sono una studentessa, ho compiuto la miacoraggiosissima e faticosa scelta. Ho usato questi due aggettivi per farvi capire come i vostri figli sipotrebbero sentire durante questo difficile momento. Oggi vi racconterò il lungo “viaggio” che hocompiuto io durante l’iscrizione che è avvenuta pochi giorni fa. Innanzitutto vi dirò la scuola che volevofrequentare e alla quale finalmente mi sono iscritta: Liceo Majorana con indirizzo Scienze Umane. Lematerie principali di questo istituto sono legate alla psicologia. Nella maia famiglia questa scelta è semprestata approvata da tutti, tranne da mio papà. Lui voleva che io andassi a fare un liceo scientifico perchédiceva che preparava meglio per l’università. E’ proprio per questo che il mio viaggio verso l’iscrizione èstato pieno di tempeste e tormente. Io e mio papà siamo sempre andati molto d’accordo, ma non su questascelta e ogni volta che sfioriamo questo argomento diventiamo tutti e due nervosi. Per questo, consiglio aigenitori di non cercare di ostacolare le scelte del figlio, perché si rischia di rovinare un bel rapporto eanche il futuro del figlio. Inoltre, quando andavamo a visitare le scuole, io mi interessavo di tutto, mentremio papà cercava di farmi capire solo le cose migliori per cercare di farmi cambiare idea. Io, però, hosempre spiegato a mio papà perché volevo frequentare le Scienze Umane. E’ per questo che consiglio diparlare di quello che si è visto, capito dopo aver concluso la visita alla scuola. Una cosa molto importanteche a me è servita, inoltre, è chiedere consiglio. Alcune volte i consigli sono ben accettati, tante altrevolte no, perché al ragazzo sembrerà quasi un obbligo quello che gli si sta dicendo, proprio come èsuccesso a me. Per me, questa è stata una delle fasi più difficili e coraggiose di tutta la mia vita perchédovevo sempre ripetere a mio papà che non volevo andare nella scuola che voleva scegliere lui per me e luifaceva finta di non sentire. E’ stato anche coraggioso perché ho dovuto farmi forza per continuare asostenere la mia scelta e non mollare. Quindi, la cosa migliore che consiglio ai ragazzi è non mollare e nonfarsi sopraffare dagli adulti. L’ importante è capire cosa vuole fare il ragazzo in futuro, o meglio se vuolecontinuare a studiare o no. Se vuole continuare con l’ università come ho scelto io, gli consiglierei un liceo.Se non ha molta voglia di studiare, forse è meglio che si iscriva ad un istituto tecnico o professionale. Ioormai ho fatto la mia scelta e mi sono iscritta. Se dovessi dare un aiuto ai ragazzi che sono ancoraindecisi, direi loro che se a loro piace proprio una cosa, non si fa fatica a studiarla e se come nel mio casoscelgo uno Scienze Umane, questo non significa che non potrò andare a studiare scienze motorie all’università. Ora concludo, dicendo a tutti i genitori che mi stanno leggendo, di ascoltare il loro figlio e diaiutarlo, ma senza fargli cambiare le idee in un modo che a lui non piace.

Claudia Pessot

Nella mia vita ho fatto molte piccole scelte, ma la più importante, per me, è stata quella appena compiuta:la scelta della scuola superiore. Quest'estate ero già indirizzato verso una scuola di ambito scientifico eall’inizio dell’anno ero convinto per il Liceo Grigoletti. Ma nel corso delle attività di orientamento a scuolale cose sono cambiate. Mi ha spaventato l’importanza di tale scelta, che prima non avevo considerato ed itest e il software per l'orientamento mi indirizzavano più verso un istituto tecnico. A scuola e fuori iconsigli erano diversi: qualcuno mi proponeva di studiare latino, qualcuno di provare gli indirizzi nuovi,perché erano una buona prospettiva per i giovani ed avevamo più ore in laboratorio. Questa decisioneavrebbe influenzato enormemente il mio futuro e sbagliarla o affrettarla sarebbe stato un grave errore.Per questo è servito tutto il mio coraggio: per non spaventarmi di fronte alla scelta, per seguire i consigligiusti e per scegliere con calma. I miei interessi riguardavano soprattutto la scienza e la matematica edun liceo scientifico poteva essere una buona soluzione. Ascoltando anche i discorsi di alcune amiche dellamamma che hanno i figli al Grigoletti mi sono convinto che poteva essere una buona scelta per me. L'ultimacosa da decidere era se frequentare l'indirizzo ordinario o l'indirizzo scienze applicate. Io avrei volutostudiare il latino, dato che molti me lo consigliavano e lo ritenevano utile soprattutto per il prosieguo deglistudi, anche se tutti i miei amici volevano andare a scienze applicate. Quest'ultimo interessava anche a meper le materie e le ore di laboratorio, ma sentivo che l'indirizzo ordinario avrebbe soddisfatto di più imiei interessi. Con tutto il mio coraggio ho fatto la mia scelta, indipendentemente dai miei amici, ma ho

aspettato l'ultima settimana per iscrivermi, alla fine, all'ordinario. Riguardando le attività di orientamentosvolte durante l'anno e ripensando ai consigli che avevo ricevuto, mi sono convinto di aver fatto la sceltagiusta per il mio futuro. La mia famiglia condivide questa scelta e ne abbiamo discusso molto insieme.L'unico dubbio che mi resta è di non cambiare idea durante il corso dell'anno!

Filippo Rinieri

…e non solo…

Tante volte nel corso della vita si è costretti a fare delle scelte di cui si farebbe volentieri a meno!Quando ci si trova in queste situazioni si pensa:-Perché capita tutto a me??- senza pensare al motivo percui accadono certe cose; io sono dell'idea che tutto accada per un motivo, magari perché si cresce, omagari perché così si conoscono persone nuove, ma ogni decisione comporta delle conseguenze, quindibisogna pensarci per bene e decidere con calma. Di recente mi è capitato due volte di dover prenderedelle decisioni: a dicembre-gennaio ho dovuto scegliere la scuola superiore da prendere. Ero abbastanzasicura della mia scelta, non avevo dubbi: mi piacciono le lingue straniere, ma non sopporto le scienze, quindialla fine ho deciso di andare al linguistico. L'unica cosa che mi ha creato più problemi è stata la sceltadella terza lingua straniera: inglese, tedesco e poi? La scelta era tra francese, spagnolo o russo. I mieigenitori mi dicevano di scegliere russo, ma ero insicura perché mi sembrava troppo difficile. Poi ho deciso,anzi, a dire il vero mi sono buttata, ho provato e ho scelto il russo. Adesso sono contenta, ho ancoraqualche dubbio, ma sono dubbi generali, credo che rappresentino solo la paura di entrare in un mondo piùgrande e totalmente diverso e penso sia normale! Da un lato mi sento pronta per questo passo perché unaparte dei miei amici è più grande e quindi entrerei finalmente nel loro mondo, ma d'altro canto non midispiacerebbe rimanere nella mia piccola scuola dove tutti ci conosciamo! In ogni caso, non ho scelta!Bene, andiamo avanti: mi sono inserita, nel doposcuola, ad un corso per l'approfondimento dell'inglese, mapurtroppo coincide perfettamente con l'orario del mio allenamento. Dopo aver parlato con la miaallenatrice si è verificato il vero e proprio problema:lei mi ha detto che non importava se saltavoquell’allenamento, ma avrei dovuto andare alla lezione dopo che coincideva con la lezione di pianoforte! Imiei genitori mi hanno detto che dovevo fare una scelta: frequentare il corso d'inglese o continuare astudiare pianoforte? Dopo due giorni di pensieri e riflessioni, ho deciso di fare il corso d'inglese. Ilpianoforte non l’ho mollato, solo che vado a lezione quando ho tempo e non regolarmente! Inoltre, quandomia sorella tornerà dal suo viaggetto di studi in America, ricominceremo insieme a prendere lezioni dipianoforte. Alla fine, ad ogni problema c'è una soluzione, bisogna solo stare lì a pensare e ragionare finchénon ti si accende una lampadina che ti fa sentire terribilmente stupido per non averci pensato prima!L'unica cosa da evitare è mollare, rinunciare a ciò che ci piace perché si ha paura di scegliere! Eh, lo dico elo ripeto: la vita è fatta di problemi e decisioni e senza di essi, non ci sarebbe divertimento!

Marta Manfrin

A cura degli Alunni della Classe 2^A – Istituto Comprensivo Cordenons

Noi ragazzi non siamo grandi abbastanza per aver affrontato grosse difficoltà e quindi essere staticoraggiosi. Comunque ci sono state delle situazioni in cui abbiamo dovuto dimostrare un certocoraggio, eccone alcune:

Rachele: Nella mia vita ho affrontato alcune situazioni che hanno richiesto tutto il mio coraggio,sebbene le difficoltà che mi si sono presentate finora non siano state grandi come quelle che puòincontrare una persona adulta. Quella volta che mi scelsero per “Dance Ability” per esempio, perchéper me era una situazione nuova. Mi divertii molto a ritrovarmi con alcuni dei miei compagni discuola per fare esercizi, anche con certi ragazzi disabili, ma quando arrivò il momento dell’esibizionefinale… aiuto!!!Dovevo ballare improvvisando con un mio compagno di scuola che però era… bendato! Io quindidovevo anche stare attenta che il mio partner non cadesse dal palco mentre ballavo una coreografiainventata sul momento davanti a tutta la scuola! Beh, è stato un po’ imbarazzante ma mi sono divertitae sono andata avanti facendomi coraggio. Quando finalmente l’esibizione finì, mi sentii sollevata esoddisfatta di quello che avevo fatto. Sono stata contenta di essere riuscita ad affrontare quelmomento.

Sarah: Nella mia vita ho affrontato delle situazioni dove ho dovuto far vedere il mio coraggio, comead esempio quando ho dovuto fare uno spettacolo in prima media….In quello spettacolo si parlava di come affrontare le emozioni quindi essere coraggiosi.Nello spettacolo la mia scena consisteva nel ballare il can-can; in quella situazione ho provato molteemozioni! Quando mi trovai sopra il palcoscenico ero molto agitata, infatti inciampai ma mi ripresisubito mantenendo la calma fino alla fine dello spettacolo.Sono stata proprio BRAVA!!!

Beatrice: A me è successo una volta in particolare, quando dovevo esibirmi tre anni fa al CentroCulturale A. Moro in diverse coreografie, per lo spettacolo della scuola di danza.A settembre del 2010 iniziai a frequentare una scuola di danza: “Urban Arts Academy” .Non presilezioni di danza classica, né moderna, ma di hip-hop. L’hip-hop richiede molto “atteggiamento”, eccoperché quando dovetti esibirmi al mio primo saggio mi sentii un po’ a disagio. Ma per fortuna c’eranole ragazze più grandi ed esperte ad incoraggiarmi. Oltre al disagio provai molta ma MOLTA paura,perché non ero sicura delle mie capacità e avevo il timore di sbagliare. Riuscii lo stesso ad esibirmi eanche con successo se si può dire. Quella serata ballai in più coreografie, però insieme alle miecompagne e con la mia sorellina. Facemmo una coreografia su una canzone che poi sentii riprodottaanche nel film “step up 3”e un’altra in una canzone che non avevo mai sentito. Mi divertii molto, eancora adesso ballo perché sono molto soddisfatta di esibirmi con coraggio: è una sensazionemagnifica!!

A cura degli Alunni della Classe 3^E – Istituto Comprensivo Cordenons

LE SCELTEScegliere... è una cosa molto difficile per tutti. Ognuno, almeno una volta nella vita sitrova nella condizione di dover affrontare una scelta. Scegliere vuol dire aprire unaporta e andare incontro al futuro, ma significa anche chiudere altre vie per seguirequella che ti porterà a realizzare i tuoi sogni.Scegliere vuol dire mettere in gioco le proprie capacità, le proprie passioni. È come inuna partita a carte in cui per vincere ti metti in gioco, a volte rischiando.Noi che siamo giovani abbiamo ancora molte scelte davanti, molte porte da aprire.La più grande che abbiamo dovuto affrontare fino ad ora è stata quella della scuolasuperiore.Per qualcuno è stato immediato: quando ha visto una scuola che gli piaceva ha detto ”civado“. Per qualcuno la scelta era già da molto tempo premeditata, infatti erano anni checi pensava ed era arrivato a una conclusione dalla quale era irremovibile. Altri ancorasono arrivati alla loro scelta dopo un lungo percorso di ragionamenti, di complicati calcolie valutazioni statistiche. Ma io credo che questi ultimi siano una piccola minoranza.Penso invece che la maggior parte di noi abbia scelto lasciandosi guidare dalle passioni,dalle cose che più gli piacciono e si sia buttato....... Poi magari ci ha ragionato un po’soprae ha scoperto che la sua scelta era giusta. La modalità con cui uno sceglie è moltosoggettiva, basti pensare che c’è anche chi, consumato dall’indecisione, sceglie lanciandouna moneta. Se si è in anticipo una volta fatta la scelta non è detto che questa siadefinitiva. Magari c’è qualcuno che a settembre voleva fare il fisico nucleare e adessovuole fare il cuoco. Non c’è niente di male nel cambiare idea, basta farlo quando si èancora in tempo, sennò inizia un brutto giro di “passerelle” da una scuola all’altra cheporta ancora più confusione.Per me questa non è stata una scelta troppo difficile...o almeno non all’inizio. Erano ormaimesi che ci pensavo, avevo deciso ed ero irremovibile. Qualcuno però non era d’accordocon la mia scelta e così mi ordinò molto gentilmente di informarmi comunque su altrescuole: che orari avevano, che materie si studiavano, quanti alunni c’erano in ogni classe,il volume di un professore mano il perimetro di un laboratorio...Al periodo delle informazioni ne seguì uno in cui la persona che non era d’accordo hacercato di convincermi con mille argomenti (secondo lei) validi e non perdeva occasioneper farmi conoscere il suo pensiero senza, pertanto, ascoltare il mio. Finalmente ungiorno cedette. O maglio, smise di tormentarmi e mi disse “ Fai quello che vuoi”. Maormai mi aveva messo il dubbio e così passai giorni a riflettere su entrambe le scelte e adiscutere con i miei genitori. Alla fine scelsi, questa volta sul serio. E la mia scelta era lastessa che avevo fatto all’inizio, soltanto ora più motivata e sicura. Ho dovuto lottare emettere in gioco tutto il mio coraggio, ma alla fine ce l’ho fatta e ho realizzato quelloche, fino a non tanto tempo fa era un sogno, ma presto diventerà realtà.E.S.

SCELTA

Secondo me una delle scelte più importanti è proprio quelladella scuola superiore. Perché scegliendo la prossima scuola

scegli anche il tuo futuro, la tua vita.Ma è anche una scelta difficile, di scuole ce ne sono molte,bisogna saper scegliere una scuola adatta a te, a ciò che ti

piace di essa e agli sbocchi che in futuro può darti.Forse, più il tempo passa, più capisci che è proprio la prima

scuola che hai escluso la più adatta a te…Per questo bisogna ragionarci sopra e non dare mai nulla per

scontato prima di fare la scelta.Ho impiegato ben quattromesi per confrontare scuole di ogni tipo e indirizzo,

escludendo volta per volta alcuni istituti fino a raggiungerequello migliore.

Puoi scegliere l’ indirizzo che vuoi, ma se sei tu a fare la tuascelta, senza farti influenzare da amici o dicerie farai

sicuramente la scelta giusta.

L' amicizia tra noi due : Ivan e Andrea 2^A

Noi due ci siamo conosciuti alla Scuola Primaria “E. De Amicis “ di Cordenons . Io, Andrea, frequentavo la sezione A ed Ivan faceva parte della sezione B. A queitempi non ci conoscevamo molto bene ed ogni tanto ci incontravamo durante laricreazione e chiacchieravamo per pochi minuti . Alle volte giocavamo nel giardinodella scuola. Altre volte ci scambiavamo dei giochi per il Nintendo e così la nostraamicizia è divenuta sempre piu' intensa a forza di scambiarci giochi .Quando siamo arrivati alle “Medie” , come le chiamiamo noi ragazzi di oggi, cisiamo ritrovati nella stessa classe ed è lì che la nostra amicizia si è consolidata. Daquel primo giorno di settembre del 2011 siamo diventati grandissimi amici ma solodopo aver avuto una “discussione verbale” di cui abbiamo scordato entrambi ilmotivo . E' vero che come tutte le amicizie abbiamo avuto dei battibecchi per futilimotivi, ma la nostra abilità nel capire che non dovevamo litigare e continuamenteconfrontarci ci ha rafforzato nello spirito e nei comportamenti. Infatti noi due ciaiutiamo molto spesso e affrontiamo con coraggio ogni “sventura” che ci capita comeper esempio: le derisioni da parte di altri allievi ; le interrogazioni comprese leverifiche sempre in “agguato” e le esclusioni dai gruppi che si formano nei momentidella ricreazione. Ci sentiamo di riferire a voce alta attraverso il nostro Megafonoche il sentimento dell' Amiciza quella con la A maiuscola, quella vera , è di fatto unsentimento impareggiabile e ineguagliabile al quale fare sempre riferimento. Essasovrasta tutto e tutti : qualsiasi sia il “colore della pelle”, qualsiasi sia la “classesociale “ o il gruppo di appartenenza o provenienza perchè è un sentimento che partedal cuore di tutti noi. A proposito di cio' volevamo ricordare che noi siamo “amiconi”tra noi ma non dimentichiamo anche altri amici fra cui citiamo : Diego, Danny,Enrico, Filippo e tanti altri . E' a tutti voi che scriviamo queste parole . Cordialmentea tutti da Ivan e Andrea.

Cordenons 12/03/2013Caro diario,quando mi hanno chiesto di parlare e di scrivere delle scelte nella mia vita mi sonovenute subito in mente due scelte importanti: la prima che riguarda la scelta dellascuola e la seconda che riguardo lo sport che farò il prossimo anno ( poi ti spiegherò).Recentemente ho dovuto affrontare un’importante scelta nell’ambito scolastico, lascelta per la scuola superiore. Una grande indecisione c’era dentro di me fino a pocotempo fa, ma alla fine mi sono iscritta al Liceo Scientifico Grigoletti indirizzo scienzeapplicate. Io ero indecisa tra Istituto Tecnico Geometri e Liceo Mayorana indirizzoscienze umane, ma alla fine sono arrivata a questa conclusione perché le due scuolemi piacevano entrambe allo stesso modo. Facendo il primo anno al Liceo ScientificoGrigoletti indirizzo scienze applicate ho la possibilità, l’anno seguente, di spostarmisia al Geometri che al Mayorana.Lo sport è un’alte scelta che dovrò affrontare. Al momento pratico due sport: danza epallavolo che mi impegnano molto entrambi. E’ faticoso essere presente e attiva sianella danza che nella pallavolo ma entrambi, gli sport, mi regalano emozioni e felicitàche l’altro non mi può regalare. Coordinare sport e scuola ora che sono alle medie mirisulta difficile ma non impossibile , ottenendo risultati buoni anche a scuola, ma ilprossimo anno, andando alle scuole superiori, le cose saranno più complicate. Questocomporta le scelta di uno sport. Parlandone con la mamma siamo arrivate allaconclusione di lasciare un allenamento di danza e farne uno al posto di due. Adessonon voglio parlare di abbandonare definitivamente quest’ultimo sport ma di lasciarlolentamente. Orribile da dire, mi sembra brutto perfino scriverlo ma piano piano midevo render consapevole della verità che dovrò rallentare il ritmo sportivo per nonrimetterci a scuola.In questo periodo della mia vita devo affrontare molte scelte, e ho grandi indecisioni.Ti scriverò ancora,

A.C

Giovedì 7 febbraio

Avviato un nuovo Gruppo Cucina,costituito dagli anziani del Nucleo Verde

inseriti nel Progetto “IO POSSO…LIBERAMENTE”(avviato nell’ottobre 2012 in cui Servizio Animazione,

Servizio Fisioterapico e Servizio Psicologicohanno unito idee e saperi per migliorare la

qualità di vita degli anziani residenti in quel nucleo).A fine mattinata, tra assaggi e qualche “pastrocchio”,

siamo giunti alla realizzazione di un succulento e dolce Tiramisù!

Venerdì 8 febbraio

Saggio di Danza delle bravissime ballerineche frequentano la Scuola “Scarpette Rosse”.

Domenica 10 febbraio

Partecipazione alla Festa dell’Anziano e dell’Ammalato,organizzata annualmente dalla Parrocchiadi Santa Maria Maggiore (Cordenons).Anche quest’anno abbiamo accolto con entusiasmol’invito estesoci da Don Alessandro e dai suoi parrocchiani.…Grazie della bellissima giornata!

Lunedì 11 febbraio

L’ormai consolidato gruppo di Pasticceri (residentinel Nucleo Arancione e Rosa) si sono messi all’operaper realizzare biscottini e crostate, per accogliere nelmigliore dei modi i Valutatori del Marchio di Qualità “Q & B”.Ovviamente il risultato è stato delizioso!!

Martedì 12 febbraio

Approfittando della Festa di Carnevaledel Martedì Grasso e della super

performance canora dell’Educatrice Clara,abbiamo organizzato una meravigliosa

Festa a Sorpresa per la collega Operatrice ELENA,che con il 31 dicembre ci ha lasciato per…

godersi la tanto meritata Pensione!! È stato unpomeriggio fantastico, carico di emozioni

e lacrime di gioia!

Mercoledì 13 febbraio

Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri, celebrata presso ilsalone della struttura dai Padri Comboniani.

Domenica 17 febbraio

Come ogni 3^ domenica del mese, il “CORO DELLE 11” partecipaalla Messa Domenicale della nostra Struttura, animandola con i loro canti.

Mercoledì 27 febbraio

Animazione musicale a cura di Ermanno e Gardenia,per festeggiare tutti i nati nel mese di Febbraio…e…TANTI AUGURI a VOI!!

Domenica 3 marzo

Ecco arrivato il tanto atteso concerto della nostrastupenda Banda Cittadina. Tradizionale appuntamento

per fine Carnevale con Sfilata dei carri allegorici inpiazza a Cordenons e Concerto della Banda in

Casa di Riposo. Il gruppo dei musicisti si è esibitocon grande entusiasmo, intrattenendo gli anziani

della Casa con i loro allegri brani musicali.E allora…MUSICA MAESTRO!!!

Lunedì 4 marzo

Visita ai Padiglioni della Fiera “ORTOGIARDINO”di Pordenone, con un gruppo di anzianiappassionati di fiori e di giardinaggio.

Domenica 17 marzo

Come ogni 3^ domenica del mese, il “CORO DELLE 11”partecipa alla Messa Domenicale della nostra Struttura,animandola con i loro canti.

Mercoledì 20 marzo

Pomeriggio di festeggiamenti per i nati del mese di Marzo…accompagnati dalla musica del Duo Ermanno & Gardenia.

Venerdì 22 marzo

Tradizionale appuntamento con i ragazzi del Catechismo della Parrocchia di Cordenons,che accompagnati dalla Catechista Rita, collaborano con i nostri anziani della Casa diRiposo e del Centro Diurno per la realizzazione dei Bigliettini di Pasqua.

Sabato 23 marzo

Continuano gli incontri con i Volontari dell’Associazione“CLAWNANDO” di Pordenone, che con il loro

entusiasmo e simpatia ci donano ore di spensieratezza.

Domenica 24 marzo

Santa Messa della Domenica delle Palme,animata dai canti liturgici del “MIDWAY CHORUS”.Durante la funzione è stato benedetto l’ulivoconfezionato dagli anziani del gruppodelle attività manuali.

Mercoledì 27 marzo

Appuntamento con i ragazzi della scuola media di Cordenons,per festeggiare insieme la collaborazione nella stesura di Megafono:

insieme a loro abbiamo letto alcuni articoli scritti dagli anzianie altri scritti dai ragazzi, questo per dimostrare che l’ incontro fragenerazioni dà sempre bei risultati. Per concludere la mattinata,

i ragazzi diretti dalle loro insegnanti di musica,ci hanno allietato con un bel concertino.

Giovedì 28 marzo

Uscita mattutina al Cimitero di Cordenons, per omaggiare con una preghiera iNostri Cari Defunti, perché “Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta”.In occasione della Settimana Santa, grazie alla collaborazione con i PadriComboniani di Cordenons, è stata celebrata nel pomeriggio la funzione delGiovedì Santo.

Venerdì 29 marzo

In occasione della Settimana Santaabbiamo celebrato in collaborazione con iPadri Comboniani la funzionedella Via Crucis.

Al termine della funzione Santa, momento di svagocon l’estrazione dei premi della Lotteria di Pasqua.

È doveroso da parte nostra ringraziare tutti i familiarie gli amici che hanno partecipato con solidarietà

a questa iniziativa!

Sabato 30 marzo

Concerto Pasquale del coro “SACRA FAMIGLIA”.

Domenica 31 marzo

Santa Messa di Pasqua, celebrata dai Padri Comboniani in collaborazionecon i Volontari. E… “È Pasqua ancora una volta

Un pensiero dedichiamo a voi,che possiate ricevere in dono

in questo Santo giornoun cesto di Sorrisi,

gioia e serenità.Buona Pasqua a tutti”

UN GRAZIE PARTICOLARE…

- a Dianella e Gianni, a Ida e Luisa, che ogni mercoledì e ogni domenica animano laSanta Messa mattutina con musica, canti e letture;

- ai Padri Comboniani, che ogni mercoledì e ogni domenica vengono a celebrare laSanta Messa, e che ogni sabato recitano insieme a noi il Santo Rosario;

- al “Coru delle 11” che ogni terza domenica del mese animano la Santa Messa conmusica e canti;

- alle Benemerite, al signor Ezio Santin e alla moglie Bruna, che ci supportano inalcune attività organizzate settimanalmente in struttura (Gioco della Tombola, torneidi Briscola, Stimolazione Cognitiva) e ci affiancano durante le uscite;

- ai parenti degli anziani residenti in struttura, che accolgono sempre con entusiasmole nostre richieste di collaborazione alle “attività straordinarie” in programma.

GENNAIOFILIPPINI ANNAMARIADEL BEN GIANCARLOPOLESEL FORTUNATODAL SOGLIO MARIAMASSARUTTO PRIMOROS ITALIAVENERUS LIVIAPEGORARO IOLANDAROMANIN GEMMACECCHIN ANGELOPIGNAT MARTA

FEBBRAIOFANTIN ORTENILLAROSSI AMALIATURRIN RINABOZZER GEMMABIANCHET MARIAMAURO CARLOBERTO GIANNINACOLINO BRUNO

MARZOSANTAROSSA TERESAMION SERGIOMAGORIC STELLINATURCHET RINACORAZZA EMILIAMASSARUT NORMAFREGONESE MARIAZANELLA CATERINABERITOGNOLO SERBOROMANIN JOLANDACRESCENZI GIUSEPPINAPICCININ ENORE

Un caloroso abbracciodi BENVENUTO

nel nostro“grande arcobaleno” a…

- MAURO CARLO- CEOLIN IRENE- FANTIN ORTENILLA- ONGARO TERESA- ZGAVEC AMALIA- SARTORI EGIDIA- BERITOGNOLO SERBO- VENARIA MARIA- ROMANIN IOLANDA

- D’ANDREA PIA- CRESCENZI GIUSEPPINA

- DE PIERO FEDERICA- PICCININ ENORE

Un ricordo affettuoso a…

“Non muore maichi vive nel

cuoredi chi

resta”.-ALBERTI SERGIO

-BIANCHET LIDIA- MENEGON VELIA- FERRARI BIANCA- VERIN IOLE- RAFFIN AUGUSTA- ZANIN BRUNO - DAL PONT ZAIRA

- PELLIZZER PRIMO -MAZZONI MADDALENA- ONGARO TERESA -NADAL ISIDORO- ZATTI MARIA - SANTUZ ANTONIETA

ASP CORDENONESE “ARCOBALENO”Anziani della Casa di RiposoEducatrici: Clara, Elisa, Monica, Martina

CENTRO DIURNO CORDENONSAnziani del Centro DiurnoEducatrici: Monica, Elisa

SCUOLA MEDIA “L. DA VINCI” CORDENONSRagazzi delle classi 2^A, 2^E, 3^A, 3^C e 3^EProf.sse Mior, Michelutti, Giust, Magoni, D’Amato

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