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IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’ (DDAI) Girardi Silvia, Pedagogista, Esperta in Psicopatologia dell’Apprendimento, SOCIA AIRIPA, ADHD HT IC PORTO VIRO 28.11.2012

Girardi Silvia, Pedagogista, Esperta in Psicopatologia dell’Apprendimento, SOCIA AIRIPA, ADHD HT IC PORTO VIRO 28.11.2012

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  • Girardi Silvia, Pedagogista, Esperta in Psicopatologia dellApprendimento, SOCIA AIRIPA, ADHD HT IC PORTO VIRO 28.11.2012
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  • ... DOVE ERAVAMO RIMASTI...
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  • LINTERVENTO A SCUOLA Predisposizione di un ambiente facilitante Gestione delle lezioni La metacognizione e la didattica metacognitiva
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  • OBIETTIVO PRINCIPALE DI UN INTERVENTO PSICOLOGICO IN ETA EVOLUTIVA E IL BENESSERE DEL BAMBINO STARE BENE NEGLI AMBIENTI IN CUI E INSERITO, ESPRIMENDO AL MEGLIO LE SUE POTENZIALITA, IN CONNESSIONE CON LA FASE DI CRESCITA CHE STA ATTRAVERSANDO.
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  • Questi bambini sono una costante preoccupazione per gli insegnanti costretti a pensare ogni giorno quali atteggiamenti adottare per contenere il loro comportamento. Esistono alcuni accorgimenti che permettono ai docenti di ridurre la gravit delle manifestazioni tipiche.
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  • CARATTERISTICHE DI INSTABILITA E IRREQUIETEZZA IN ETA PRE-SCOLARE POSSONO DIVENTARE FATTORI DI RISCHIO SUCCESSIVI PER LINSORGENZA DI PROBLEMATICHE PIU GRAVI IN ETA ADOLESCENZIALE LINDIVIDUAZIONE PRECOCE E LA PRESA IN CARICO, IN ETA DI SCUOLA PRIMARIA, FAVORISCE LA PREVENZIONE DI DISTURBI PSICHIATRICI ASSOCIATI
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  • LAPPROCCIO EVOLUTIVO CI PERMETTE DI AFFRONTARE LA PROBLEMATICA TENENDO CONTO DEL CAMBIAMENTO ESPRESSIVO DEL DISTURBO STESSO AL FINE DI RISPONDERE ADEGUATAMENTE AI BISOGNI CHE CAMBIANO CON LETA SCUOLA DELLINFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I/II GRADO
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  • SCUOLA DELLINFANZIA BISOGNO IRREFRENABILE DI MOVIMENTO NECESSITA DI CAMBIARE SPESSO ATTIVITA RICERCA DI NOVITA E STIMOLAZIONI SEMPRE PIU ECCITANTI VELOCE SATURAZIONE E ABBASSAMENTO DELLA MOTIVAZIONE ABBASSAMENTO DELLA MOTIVAZIONE
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  • SCUOLA PRIMARIA LINGRESSO NELLA SCUOLA PRIMARIA, LAUMENTO DELLE RICHIESTE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI, DETERMINA UN PARALLELO INCREMENTO E INTRECCIO DI PROBLEMATICHE COGNITIVE E COMPORTAMENTALI. COSA SI RICHIEDE AL BAMBINO? FLESSIBILITA COGNITIVA PRONTEZZA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA RISPETTO DEI TEMPI ABILITA SOCIALI
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  • E POSSIBILE OSSERVARE UNA VARIABILITA DI COMPORTAMENTO CHE DISORIENTA GLI INSEGNANTI SE SI APPROFONDISCE LOSSERVAZIONE SI PUO NOTARE CHE IL BAMBINO RENDE NELLE ATTIVITA CHE RICHIEDONO: POCO SFORZO MINOR TEMPO CONTROLLO IMMEDIATO DELLA CORRETTEZZA (CON CONSEGUENTE RINFORZO)
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  • SCUOLA SECONDARIA SCUOLA SECONDARIA INTERVENTI POCO OPPORTUNI DIMENTICANZE (MATERIALE, STUDIO, COMPITI SCRITTI, INTERROGAZIONI ) DISORDINE MINOR IRREQUIETEZZA MOTORIA
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  • DALLOSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO ALLA CONCETTUALIZZAZIONE DELLE DIFFICOLTA: CREAZIONE DI UNA RETE EDUCATIVA ALLO SCOPO DI DEFINIRE E ATTUARE UN PERCORSO COMUNE ED INTEGRATO.
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  • PUNTI DI FORZA LIVELLO COGNITIVO NELLA NORMA (BUONA COMPRENSIONE) MAGGIOR CONTROLLO SE: ATTIVITA INTERESSANTE, STRUTTURATA CON RISCONTRO IMMEDIATO
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  • ATTENZIONE ALLA DIVERGENZA NELLE ATTRIBUZIONI!!!!BAMBINO OPERATORI ESTERNI INSEGNANTIGENITORI
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  • Una significativa remissione dei comportamenti problematici dei bambini con DDAI maggiormente probabile impostando un intervento multifocale che coinvolga il bambino, i genitori ma anche gli insegnanti. Infatti quello scolastico uno degli ambiti in cui le difficolt caratteristiche del bambino iperattivo e disattento si manifestano in modo pi evidente e con maggiore frequenza
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  • LE GRIGLIE DI OSSERVAZIONE
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  • Si tratta di esercizi utili ad allenare la consapevolezza sul funzionamento attentivo, evitando di cadere nella categorica sentenza: non mai attento! Il metodo ABC Il metodo ABC : ANTECEDENTE COMPORTAMENTO (BEHAVIOUR) CONSEGUENZE
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  • ATTRAVERSO LOSSERVAZIONE STRUTTURATA DI COMPORTAMENTI SELEZIONATI (TARGET) E POSSIBILE RINTRACCIARE EVENTUALI SITUAZIONI ANTECEDENTI CHE POSSANO FUNGERE DA STIMOLO INIZIALE PER LA LORO COMPARSA. OBIETTIVO PREVEDERE CONSEGUENZE ASSOCIATE IDENTIFICARE I PRECURSORI SPECIFICI
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  • OBIETTIVO PRINCIPALE: SUPPORTARE DALLESTERNO UNA FUNZIONE DI AUTOREGOLAZIONE DELLE RISORSE ATTENTIVE ED ESECUTIVE ATTRAVERSO SPECIFICI INTERVENTI E CONTEMPORANEAMENTE ALLENARE LA FUNZIONE STESSA.
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  • III INCONTRO Dallosservazione funzionale allelaborazione del SISTEMA DI REGOLE e delle STRATEGIE DI CONTROLLO; Gli interventi di prevenzione a scuola: i laboratori con il gruppo classe; La gestione dellemotivit; Buone prassi educative da esperienze scolastiche; La figura dell ADHD HT: training di potenziamento a supporto di funzioni esecutive carenti.
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  • IL METODO ABC ANTECEDENTE COMPORTAMENTO (BEHAVIOUR) CONSEGUENZE
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  • Il metodo ABC un metodo semplice che permette di approfondire le osservazioni compiute rispetto alla frequenza di comparsa di un certo comportamento
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  • Secondo questa tecnica, attraverso unosservazione strutturata di comportamenti target possibile individuare: Situazioni ANTECEDENTI stimolo per la loro comparsa; CONSEGUENZE associate a quei determinati comportamenti e che spesso possono RAFFORZARNE la comparsa.
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  • D DD DUE ESEMPI DI OSSERVAZIONE ABC VALENZA POSITIVA VALENZA NEGATIVA ANTECEDENTE Suona la campanella e inizia il corso di chitarra (ATTIVITA MANUALE E CREATIVA) BEHAVIOR Il ragazzo si concentra sullo strumento. CONSEGUENZE Linsegnante fa i complimenti al ragazzo e gli da un voto positivo. ANTECEDENTE Inizia la spiegazione di italiano e la prof parla senza pause. BEHAVIOR Dopo 5 minuti il ragazzo guarda fuori dalla finestra. CONSEGUENZE Non segue la lezione e riceve un rimprovero.
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  • PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA DEL METODO ABC PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Identificazione di precursori specifici e conseguenze prevedibili associate a determinati comportamenti di disattenzione e distrazione. Incentiva il dialogo sulle difficolt di attenzione. Allena il bambino/ragazzo a cogliere le associazioni tra alcuni comportamenti e il suo stile attentivo. Necessita di un lavoro di rete Necessita di un intervento strutturato
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  • STRATEGIE DI INTERVENTO SUL COMPORTAMENTO Fornire strategie in tali contesti risponde ad un duplice obiettivo: COMPENSARE COMPENSARE funzioni carenti ESERCITARE ESERCITARE funzioni carenti Questo tipo di interventi si basa su due principi fondamentali: GRADUALITA GRADUALITA (atteggiamento mentale) GRATIFICAZIONE
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  • ATTENZIONE! FUNZIONAMENTO ATTENTIVO/ COMPORTAMENTA LE MODALITA EDUCATIVE PUNIZIONI (ADEGUATE E PROPORZIONATE) RICOMPENSE ( ADEGUATE E PROPORZIONATE )
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  • REGOLE SEMPLICI BREVI SPECIFICHE POCHE FERMEZZA E COERENZA NELLA DECISIONE
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  • PER FARE UN ESEMPIO REGOLA GENERICA REGOLA SPECIFICA FATE I BRAVI! BISOGNA IMPEGNARSI ALZARE LA MANO PARLARE A VOCE BASSA N.B. OCCORRE SELEZIONARE AZIONI
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  • FUNZIONE DELLA REGOLA GESTIRE ECCESSI COMPORTAMENTALI CONTROLLARE ECCESSI COMPORTAMENTALI RENDERE DISPONIBILE IL COMPORTAMENTO ADEGUATO RENDERE DISPONIBILE MODALITA PER ATTUARE IL COMPORTAMENTO IN MODO ADEGUATO
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  • LE REGOLE NECESSITANO DI ESSERE SPIEGATE IN UN MOMENTO IN CUI VI E LA POSSIBILITA DI CONFRONTO E CONDIVISIONE GRATIFICARE IL RISPETTO DELLA REGOLA AUMENTA LA PROBABILITA CHE IL COMPORTAMENTO POSITIVO SI RIPRESENTI, IL NON GRATIFICARE SVALUTA LA REGOLA STESSA!
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  • ESEMPI DI REGOLE CON SUPPORTO GRAFICO ALZO SEMPRE LA MANO ASPETTO IL MIO TURNO IL BAMBINO DEVE ESSERE COSTRUTTORE ATTIVO DEL PROCESSO DI GESTIONE COMPORTAMENTALE! DEL PROCESSO DI GESTIONE COMPORTAMENTALE!
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  • IL CONTRATTO EDUCATIVO Il contratto non estingue la complessit della problematica. Il bambino non si attiva autonomamente nella gestione del proprio comportamento. Ladulto (genitore/insegnante) assumono contemporaneamente il ruolo di motivatori e controllori.
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  • LA GESTIONE DEL COMPORTAMENTO Losservazione e lanalisi funzionale del comportamento Il monitoraggio Luso di gratificazioni e punizioni
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  • Quasi tutti i nostri comportamenti vengono appresi nelle relazioni con le persone e con lambiente.
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  • SECONDO LA LETTERATURA ABBIAMO IMPARATO AD ATTUARE ALCUNI COMPORTAMENTI IN BASE A DIVERSI MECCANISMI : Apprendimento basato sulle conseguenze: quando un comportamento viene emesso seguito da conseguenze positive, negative o neutre; la valenza delle conseguenze determiner la frequenza con cui lo stesso comportamento verr emesso in futuro. Apprendimento osservativo: un comportamento osservato nelle altre persone pu essere messo in atto e acquisito dal soggetto. Non tutti i modelli hanno la stessa efficacia.
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  • Apprendimento basato sullassociazione tra stimoli neutri e stimoli incondizionati (condizionamento classico): la risposta condizionata avviene quando uno stimolo originariamente neutro, in seguito allassociazione con uno stimolo significativo, acquista la capacit di evocare lo stesso tipo di reazione provocata da tale stimolo. DIALOGO INTERIORE Un potente stimolo condizionato di tipo interno costituito dal DIALOGO INTERIORE, cio da quello che diciamo a noi stessi in determinate situazioni.
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  • DIALOGO INTERIORE Il DIALOGO INTERIORE in grado di attivare risposte emotive condizionate quali ansia, collera, tristezza. E importante distinguere tra imparare unazione o un comportamento ed eseguirlo nella realt. Il bambino sa che cosa fare? Il bambino sa come farlo? Il bambino sa quando farlo? Il bambino pu conoscere quali sono i comportamenti o le abilit appropriati e quando esibirli, ma pu non eseguirli ancora.
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  • I fattori che controllano un comportamento problema possono essere identificati e, in una certa misura, controllati con un intervento educativo. Tale intervento non esclude a priori la punizione, ma lindividuazione precisa di situazioni stimolo rispetto a comportamenti negativi, permette di affrontare il problema in maniera alternativa. ANALISI FUNZIONALE DEL COMPORTAMENTO
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  • LE FASI DELLANALISI STRUTTURALE E FUNZIONALE EVENTI ANTECEDENTI CONSEGUENTI Dopo aver identificato e definito accuratamente un comportamento problema ed aver scelto una tecnica di osservazione adeguata, si possono formulare delle ipotesi relative agli EVENTI ANTECEDENTI o CONSEGUENTI associati a tale comportamento. Bailey propone una la lista dei quesiti utili nellanalisi strutturale/funzionale: 1. Vi sono delle situazioni nelle quali il comportamento-problema si manifesta sempre oppure altre in cui non si presenta mai? 2. Il soggetto manifesta tale comportamento per evitare una situazione frustrante o faticosa o per far fronte alla noia o alla solitudine? 3. Il comportamento si presenta solo in presenza di determinate persone?
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  • A = SITUAZIONE, EVENTO SCATENANTE la maestra chiede di aprire il quaderno per il dettato B = COMPORTAMENTO Paolo inizia a urlare e a girare freneticamente tra i banchi C = CONSEGUENZA la maestra abbandona il compito e cerca di contenere Paolo; il resto della classe si lamenta
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  • DALLOSSERVAZIONE ALLA MODIFICAZIONE DEL COMPORTAMENTO Un programma di modificazione del comportamento si basa sulla sequenza di 3 componenti che costituiscono gli elementi fondamentali: EVENTI ANTECEDENTICOMPORTAMENTOCONSEGUENZE
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  • EVENTI ANTECEDENTI Gli stimoli antecedenti sono vitali dato che dirigono il nostro comportamento; imparare a rispondere appropriatamente agli stimoli unabilit di adattamento dellindividuo. Gli eventi antecedenti rappresentano lINPUT del sistema ABC Gli ANTECEDENTI possono essere: REGOLE ASPETTATIVE COMUNICAZIONI PENSIERI
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  • COMPORTAMENTO Il termine comportamento indica qualcosa di osservabile, di cui si pu contare la frequenza e che si pu modificare. Il comportamento non ci che il bambino non fa necessario considerare che i comportamenti problematici rientrano in 4 categorie fondamentali: Rapporti con i genitori Rapporti con i fratelli Rapporti con i compagni Rapporti con se stessi.
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  • CONSEGUENZE Le conseguenze sono di due tipi: PREMI e PUNIZIONI. I PREMI possono essere suddivisi in due sottotipi: Assegnare una conseguenza positiva (oggetto, ricompensa sociale) Rimuovere una conseguenza negativa (togliere il bambino da una situazione a lui sgradita).
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  • Le PUNIZIONI possono essere suddivise in due sottotipi: Assegnare una conseguenza negativa (rimprovero) Rimuovere una conseguenza positiva (togliere un giocattolo o unopportunit di svolgere una bella attivit). RINFORZI = CONSEGUENZE PREMIANTI
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  • I COSTI E I RISCHI DELLA PUNIZIONE Insegnare modelli di comportamento aggressivo Danneggiare la relazione di aiuto Produrre comportamenti di evitamento o addirittura di rinforzo del comp. problema (inizialmente) Produrre ansia, disagio e disturbi emozionali
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  • LE TIPOLOGIE DI RINFORZI RINFORZI TANGIBILI: consistono in premi materiali. RINFORZI SOCIALI: sono manifestazioni di approvazione e affetto quali complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc.. RINFORZI SIMBOLICI: consistono in bollini o gettoni che una volta accumulati vengono scambiati con premi tangibili o danno diritto a qualche forma di rinforzo dinamico. RINFORZI DINAMICI: consistono in attivit gratificanti o privilegi particolari che hanno una valenza positiva per la persona che ne beneficia.
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  • COME INTERVENIRE?
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  • CONOSCERE IL COMPORTAMENTO Il COMPORTAMENTO PROBLEMA : Osservabile e misurabile (non deve essere causato da una condizione fisica) E controllato dallambiente (contestuale) Serve ad uno scopo (funzionalit) Abituale (iper-appreso) e quindi difficile da cambiare in poco tempo
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  • FUNZIONI DEI COMPORTAMENTI PROBLEMA A)COMUNICATIVA 1.Ottenere lattenzione (+) 2.Fuga /evitamento di situazioni spiacevoli (-) 3.Ottenere gratificazioni concrete: oggetti, attivit (+) B)AUTOREGOLATORIA 1.Sensoriale = mantenuta dalla stimolazione stessa (+) 2.Omeostatica = per equilibrare il proprio livello di attivazione a seconda della stimolazione ambientale (+/-)
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  • INTERVENTI BASATI SUGLI ANTECEDENTI Gli interventi basati sulla gestione degli antecedenti si riferiscono ai tentativi di cambiare lambiente che circonda i bambini con iperattivit e difficolt attentive o con altri disturbi del comportamento. Gli sforzi sono diretti verso il cambiamento prima che il problema si presenti.
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  • IMPORTANTE CONSIDERARE ALCUNI ASSUNTI: possibile insegnare a tutti i bambini che il loro comportamento pu essere modificato. Il fallimento nellapprendimento deve essere visto come un fallimento nellinsegnamento e non come una disfunzione del bambino. Il fallimento nel comportarsi in modo appropriato deve essere visto come un fallimento nella strutturazione dellambiente: organizzare lambiente fisico in modo adeguato rende pi probabile che il comportamento sia quello desiderato. I bambini con prestazioni scadenti hanno bisogno di intensificare il ritmo di apprendimento, non di abbassarlo. I programmi di insegnamento progettati per loro devono essere molto pi strutturati.
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  • GLI INTERVENTI SUGLI ANTECEDENTI RIGUARDANO: STRUTTURAZIONE DELLA CLASSE APPROCCI CENTRATI SUL BAMBINO - Favorire il dialogo interiore - Modellare le istruzioni - Modellare il problem solving - Insegnare lautomonitoraggio APPROCCI CENTRATI SULLINSEGNANTE - Fornire un programma degli orari regolari - Evitare un sovraccarico di informazioni - Stabilire chiaramente le priorit - Gestire i materiali
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  • IL DIALOGO INTERNO: Pu costituire un importante strumento di crescita personale. Fondamentale il ruolo delle autoistruzioni, cio la capacit di dire a se stessi cosa fare nelle diverse situazioni.
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  • A scuola il dialogo interno pu essere utilizzato anche per ricordare le strategie tipiche del PROBLEM SOLVING. Le AUTOISTRUZIONI che il bambino pu interiorizzare possono essere: Cosa devo fare? Considero le varie risposte Mi fermo a riflettere Scrivo la mia risposta Controllo la mia risposta N.B. probabile che questo metodo funzioni meglio con gli alunni che hanno buone capacit verbali piuttosto che con quelli che elaborano le informazioni in maniera pi visiva.
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  • MODELLARE LE ISTRUZIONI MODELLARE MODELLARE (da modellamento) Tecnica di apprendimento basata sullosservazione e limitazione di un modello importante dare istruzioni semplici e chiare, insegnando al bambino con DDAI a ripeterle e a rivederle prima di iniziare il compito. Ripetere le istruzioni contrasta la tendenza del bambino con DDAI a iniziare con impulsivit il compito. La procedura di modellamento pu essere usata anche con altri bambini, in modo che allalunno problematico sia resa possibile losservazione della procedura.
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  • Da tener presente che se viene ripetuto 10, 20, 100 volte a un bambino ci che deve fare e il bambino continua a non farlo, non il bambino che ha difficolt ad imparare...
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  • INSEGNARE LAUTOMONITORAGGIO Lesecuzione del lavoro del bambino pu essere migliorata attraverso limpiego di alcuni segnali che lo aiutino a sviluppare labilit di monitoraggio. Lautomonitoraggio consiste nel verificare la presenza o lassenza di un dato comportamento nel momento in cui viene trasmesso il segnale. Ha lo scopo di rendere il bambino pi consapevole del proprio comportamento e quindi di modificarlo, migliorando la capacit di attenersi al compito.
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  • POSSIBILE FAVORIRE TALI MECCANISMI, PROPONENDO AI BAMBINI ALCUNE ATTIVIT: - Uso di un timer che suoni ad intervalli stabiliti, permettendo di verificare il livello di attenzione; - Incentivare a fare un segno sul quaderno quando ci si accorge di aver perso il filo; - Fare un segno sul quaderno quando si accorge di essere distratto nel momento in cui linsegnante utilizza un segnale concordato. Luso di segnali concordati con il bambino pu rivelarsi molto utile per migliorarne la consapevolezza rispetto ai propri meccanismi attentivi, senza coinvolgere lintera classe nella sottolineatura di un comportamento inadeguato.
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  • INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE POSITIVE Le conseguenze positive aumentano la frequenza, lintensit e/o la durata di un dato comportamento, mentre quelle negative fanno diminuire la frequenza, lintensit e/o la durata di un comportamento. N.B. Le conseguenze positive aumentano la frequenza, lintensit e/o la durata di un dato comportamento, mentre quelle negative fanno diminuire la frequenza, lintensit e/o la durata di un comportamento. Il primo passo per programmare un intervento basato sulle conseguenze positive identificare quali conseguenze siano veramente rinforzanti per il bambino. Questo pu essere rilevato tramite un apposito questionario sulle preferenze personali o attraverso losservazione.
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  • LUTILIZZO DEI RINFORZI Alcuni accorgimenti Gli insegnanti possono sentirsi in difficolt se vengono usate particolari ricompense per i bambini con DDAI. Il successo di tale programma dipende dallattenzione e dallaccuratezza con cui vengono scelti i rinforzi da utilizzare con un bambino e dalla modalit con cui si comunica al bambino. Importante variare la tipologia di rinforzo da utilizzare. La somministrazione dei rinforzi deve essere immediata. La frequenza: quando il comportamento da incrementare si verifica raramente, necessario venga rinforzato molto. Usare spesso i Rinforzi Sociali per lincoraggiamento positivo.
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  • ERRORI NELLUSO DEI RINFORZI ERRORI NELLUSO DEI RINFORZI : Offrire enormi ricompense per un grande miglioramento. (Es. Ti compro una bici nuova se per 1 mese non litighi con tuo fratello) Rinforzare un comportamento prima che sia avvenuto. (Es. Se adesso ti lascio uscire, devi promettere che quando torni finisci gli esercizi) Promettere al bambino una ricompensa per far cessare il suo comportamento oppositivo. (Es. Se adesso smetti di fare i capricci e cominci a lavorare, dopo potrai usare il computer)
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  • INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE NEGATIVE TECNICHE COMPORTAMENTALI Ignorare strategico Incoraggiamento positivo Sgridata da un minuto Strategie di gestione delle contingenze (rinforzo-punizione-contratto comportamentale) Conseguenze logiche Token economy Comunicazione scuola-famiglia Problem solving Time-Out
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  • LESECUZIONE DI RICHIESTE FORMULARE LA RICHIESTA (attendere 5-10 secondi) LA RICHIESTA VIENE ESEGUITA LA RICHIESTA NON VIENE ESEGUITA RIPETERE LA RICHIESTA (ATTENDERE 5-10 SEC) RINFORZO IMMEDIATO LA RICHIESTA NON VIENE ESEGUITA LA RICHIESTA VIENE (ATTIVARE STRATEGIA ESEGUITAREGOLATIVA) (RINFORZO IMMEDIATO)
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  • DARE ISTRUZIONI E COMANDI CHIARI Dare istruzioni con una modalit che aiuti il bambino a ricordare ci che gli viene detto e ad eseguire con successo quanto gli viene richiesto; Fare una richiesta alla volta piuttosto che una sequenza di comandi; Dire al bambino in modo chiaro e concreto cosa si vuole che lui faccia piuttosto che dirgli ci che non deve fare; Ricorrere allincoraggiamento positivo.
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  • IGNORARE STRATEGICO: Adatto a comportamenti miranti ad attirare lattenzione. Il comportamento indesiderabile non riceve alcuna attenzione. Non adatto a comportamenti che arrecano forte disturbo, che possono mettere a repentaglio lincolumit fisica di qualcuno o che possono arrecare grave danno alla propriet. E necessario il coinvolgimento di tutti coloro che sono presenti
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  • LINCORRAGGIAMENTO POSITIVO: Descrivere il comportamento positivo dellalunno Comunicare apprezzamento per quel comportamento SGRIDATA DA UN MINUTO: Descrivere il comportamento indesiderabile del bambino Spiegare perch quel comportamento sbagliato Indicare quale dovrebbe essere il comportamento adeguato Comunicare i vantaggi delladottare il comportamento adeguato Occorre evitare qualsiasi commento svalutante nei confronti del bambino: si rimprovera il comportamento, non la persona.
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  • IL CORRESPONDENCE TRAINING: (Una forma particolare di token economy) Si tratta di un allenamento allapprossimazione successiva allobiettivo Il correspondence training implica lincremento della corrispondenza tra ci che il bambino dichiara riguardo a come sar il proprio comportamento e leffettivo comportamento che egli in seguito manifesta. Il bambino decide a priori quanti Token potr raggiungere DIMINUISCE LA DISCREPANZA TRA CIO CHE E PREVISTO E CIO CHE RAGGIUNGE
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  • COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA: COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA: si comunica al massimo landamento di 3 comportamenti, uno dei quali deve essere positivo. La comunicazione va compilata con il bambino, consegnata a casa, sottoscritta e riconsegnata allinsegnante. (non utilizzabile con famiglie che adottano uno stile educativo punitivo) CONSEGUENZE LOGICHE E una forma di punizione che consiste nel far scontare le logiche conseguenze di un comportamento, anzich infliggere una punizione arbitraria e non attinente al comportamento indesiderabile. (es. se uno disturba non pu scrivere 100 volte non devo disturbare)
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  • LA TECNICA DEL COSTO DELLA RISPOSTA Nella sua forma strutturata consiste nel consegnare allalunno alcuni bollini o punti premio allinizio della giornata di scuola comunicandogli che perder un punto o un bollino ogni volta che manifester uno dei comportamenti oggetto di intervento (di solito non pi di 2 o 3 comportamenti).
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  • Hai a disposizione 6 bollini premio al giorno. Ogni volta che offendi qualcuno ti verr annullato un bollino. Ogni 3 giorni si far il conteggio dei bollini, se avrai almeno 10 bollini potrai avere una bustina di figurine. DATA
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  • IL PROBLEM SOVING QUAL E IL MIO PROBLEMA? PENSA, PENSA, PENSA CHE COSA POTREBBE SUCCEDERE? (sarebbe utile?, sarebbe giusto?, come si sentir laltra persona?) PROVIAMO!
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  • IL TIME-OUT SOSPENSIONE DI ATTENZIONI E GRATIFICAZIONI SCOPO: Interrompere il comportamento problema e stimolare lautodisciplina Per bambini dai 3 ai 12 anni Breve: da 1 a 10 (secondo let): usare il timer Il messaggio: questo comportamento inaccettabile, necessario che tu stia per qualche minuto isolato per interrompere subito questo comportamento e perch tu possa pensare un modo diverso Scegliere un posto noioso e monotono, senza distrazioni Portare immediatamente il bambino nel posto del time-out, usando non pi di 10 parole e non pi di 10 secondi Evitare discussioni Usare sedia o sgabello Puntare il timer affinch il bambino possa sentirlo Alla fine chiedere perch era stato messo in time-out EVITARE DI CHIEDERE PROMESSE, UMILIARLO O INTIMORIRLO
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  • LA COMUNICAZIONE COL BAMBINO comunicare in modo preciso Dobbiamo comunicare in modo preciso ci che va bene e ci che non va bene nel comportamento del bambino interazione assertiva interesse Linterazione col bambino dovrebbe essere pacata e assertiva e deve trasmettere accettazione e interesse per il bambino comportamenti desiderabili lodatiricompensati immediatamente I comportamenti desiderabili dovrebbero essere lodati e ricompensati spesso e immediatamente negoziate Le ricompense dovrebbero essere negoziate e cambiate al fine di mantenere la motivazione conseguenzechiarespecifiche immediate Le conseguenze per aver infranto le regole dovrebbero essere chiare, specifiche e immediate
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  • IL TRAINING DI ABILIT SOCIALI: Ciclo di almeno 8 incontri con cadenza settimanale Piccolo gruppo (5-7 partecipanti) Utilizzo del videoregistratore Applicazione di token (costo della risposta) Coinvolgimento di un insegnante al fine di garantire la generalizzazione
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  • PROCEDURA PER LAPPRENDIMENTO DI ABILIT SOCIALI Individuazione dellabilit Modellamento Prova comportamentale Feedback con video registratore
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  • PRINCIPALI ABILIT DA INCLUDERE NEL TRAINING Chiedere il permesso Chiedere un favore Chiedere aiuto Unirsi agli altri in unattivit Dividere con gli altri Esprimere lamentele o disaccordo Aspettare il proprio turno Proporre unattivit Offrirsi di aiutare gi altri Ringraziare Scusarsi
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  • IL METODO ABC APPLICATO AL GRUPPO CLASSE
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  • OSSERVAZIONE IN CLASSE Il comportamento sempre il frutto di una relazione tra soggetto e contesto. Anche nel caso del bambino DDAI accade questo. Scopo dellosservazione cercare di capire la relazione tra un comportamento problematico e le conseguenze che lo mantengono o gli antecedenti che lo scatenano. Questa attivit necessaria per prevenire la comparsa di certi comportamenti (antecedenti) o per cambiare le conseguenze che in qualche modo lo mantengono.
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  • VANTAGGI DI UNOSSERVAZIONE IN CLASSE Si pu osservare il comportamento in un contesto naturale. Si possono raccogliere indici oggettivi sullemissione del comportamento (intensit, frequenza e durata). Si possono cogliere tutti gli elementi in gioco di una situazione, per una successiva analisi e riflessione. Pu essere fatta dallo stesso insegnante.
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  • COSA OCCORRE Le osservazioni devono essere svolte in alcuni momenti diversi della settimana. Possibilmente in diversi giorni, diverse ore e con materie diverse. E opportuno osservare anche alcuni momenti ricreativi.
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  • DALLOSSERVAZIONE ALLAPPLICAZIONE PRATICA: LE 8 FASI DELLINTERVENTO COMPORTAMENTALE 1. OSSERVAZIONE SPONTANEA 2. OSSERVAZIONE SISTEMATICA 3. SCELTA DEGLI OBIETTIVI 4. OSSERVAZIONE FUNZIONALE 5. PRESENTAZIONE DELLE REGOLE 6. SCELTA DEL PREMIO FINALE 7. OSSERVAZIONI IN ITINERE 8. OSSERVAZIONI FINALI
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  • OSSERVAZIONE SPONTANEA OSSERVAZIONE STRUTTURATA OSSERVAZIONE DELLA CLASSE IN DIVERSI MOMENTI DELLA GIORNATA AD INTERVALLI REGOLARI. SI APPUNTANO COMPORTAMENTI DISTURBANTI E/O PROBLEMATICI IN MANIERA DISCORSIVA. ES. La maestra fa una domanda a Stefano, ma Mattia risponde al suo posto senza aspettare il proprio turno ANALISI DELLE DIVERSE OSSERVAZIONI SPONTANEE. RILEVAZIONE DELLE TIPOLOGIE DEI COMPORTAMENTI PROBLEMATICI FORMULATI IN MANIERA AFFERMATIVA. ES. Parla senza aspettare il proprio turno, si alza durante il lavoro
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  • OSSERVAZIONE FUNZIONALE REGISTRAZIONE DEI COMPORTAMENTI ERILEVAZIONE DEGLI ANTECEDENTI E CONSEGUENTI: LOBIETTIVO CONSISTE NELLINTERROMPERE LE CONSEGUENZE POSITIVE CHE POSSONO CONTRIBUIRE A MANTENERE IL COMPORTAMENTO PROBLEMATICO. ABC
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  • SCELTA DEGLI OBIETTIVI TERMINATA LOSSERVAZIONE, SI PASSA ALLA SCELTA DEGLI OBIETTIVI SUI QUALI LAVORARE (3-4). SI POSSONO SCEGLIERE I COMPORTAMENTI PIU FREQUENTI O PIU DISTURBANTI.
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  • ELABORAZIONE DEL SISTEMA DI REGOLE E DELLE STRATEGIE DI CONTROLLO LE REGOLE, DA PRESENTARE ALLA CLASSE, DEVONO ESSERE CHIARE, BREVI, DIRETTE, FORMULATE AL POSITIVO. ES. Devo attendere il mio turno prima di parlare, Alzo la mano per richiamare lattenzione
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  • ELABORAZIONE DEL SISTEMA DI REGOLE E DELLE STRATEGIE DI CONTROLLO SI SCEGLIE UNA META DA RAGGIUNGERE(NON ECCESSIVAMENTE LONTANO NEL TEMPO). SI DEFINISCONO LE MODALITA PER POTER ACQUISIRE PUNTI IN VISTA DEL SUO RAGGIUNGIMENTO (OCCORRE DEFINIRE LA FREQUENZA DI ASSEGNAZIONE). ES. Si attribuisce 1 punto ogni 2 ore in 3 particolari mattine per 4 settimane N.B. Si pu stabilire che lobiettivo viene raggiunto quando si totalizza l80% del totale del punteggio
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  • PRESENTAZIONE DELLE REGOLE La presentazione delle regole deve essere vissuta dagli alunni come uno strumento necessario al benessere di tutta la classe e NON come unimposizione dellinsegnante. In questo passaggio risulta utile luso di metodologie attive, quali il role playing o filmati inerenti questa tematica.
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  • SCELTA DEL PREMIO FINALE E MONITORAGGIO DELLA CLASSE Occorre incentivare la motivazione a seguire le regole con la scelta condivisa di un PREMIO FINALE che lintera classe potr guadagnare rispettando le regole. Si crea pertanto un CARTELLONE dove REGISTRARE I PUNTI ottenuti dalla classe (visibile a tutti).
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  • Il percorso prende avvio con la sottoscrizione da parte di insegnanti e alunni di un CONTRATTO EDUCATIVO CONTRATTO EDUCATIVO, dove questultimi si impegnano nel raggiungimento dello scopo prefissato.
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  • OSSERVAZIONE IN ITINERE OSSERVAZIONE FINALE Nel corso delle settimane linsegnante dovr decidere se assegnare o meno il punto alla CLASSE. Il punto NON viene assegnato al SINGOLO ma al GRUPPO, per cui occorre considerare in media i comportamenti N.B. una volta la settimana, occorre rilevare i comportamenti problematici manifestati dagli alunni. Al termine del percorso occorre effettuare nuovamente unosservazione sistematica, al fine di ottenere dati da confrontare con la situazione iniziale e verificare eventuali modifiche comportamentali.
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  • Il CARDINE di questo intervento lAPPROCCIO COOPERATIVO: Il sistema di gratificazioni deve essere pensato affinch il punto venga conquistato dalla classe intera. CLASSESQUADRA La CLASSE diviene una SQUADRA: o tutti vincono o tutti perdono
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  • PUNTI DI FORZA DELLINTERVENTO COMPORTAMENTALE IN CLASSE: Permette di migliorare il clima relazionale della classe; Produce maggior consapevolezza dei ragazzi in merito al rispetto delle regole, per cui essi stessi imparano a monitorare il proprio comportamento; I miglioramenti sono visibili, concreti e realistici; Gli insegnanti fanno unesperienza faticosa ma piacevole.
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  • LA GESTIONE DELLEMOTIVITA
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  • DDAI RISVOLTI EMOZIONALI DEL DDAI Bambini e ragazzi con ADHD possono sviluppare vari problemi emotivi, quali bassa autostima, depressione, ritiro sociale. Molti studenti con ADHD abbandonano prematuramente gli studi. Alcuni di questi soggetti possono in seguito darsi alluso di droga o alcol per rimediare al senso inadeguatezza
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  • LAUTOSTIMA Autostima LAutostima linsieme delle convinzioni e dei sentimenti che noi abbiamo riguardo a noi stessi. Il modo in cui noi definiamo noi stessi influenza enormemente le nostre motivazioni, i nostri atteggiamenti, il nostro comportamento
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  • RISCHI COLLEGATI ALLA BASSA AUTOSTIMA Peggioramento delle prestazioni scolastiche Tanto non ce la far mai Cronicizzazione dellumore triste Mi va sempre tutto storto Assunzione di comportamenti a rischio Siccome non valgo molto, posso anche fumare Frequentazione di coetanei problematici Almeno loro mi accettano anche se non valgo
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  • IL CIRCOLO VIZIOSO DELLAUTOSTIMA INSUCCESSO RIDUZIONE DELLIMPEGNO BASSE ASPETTATIVE DI RIUSCITA BASSA AUTOSTIMA
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  • IL MODELLO COGNITIVO DELLAUTOSTIMA Si basa sul modello di Ellis dei disturbi emotivi In seguito alle proprie esperienze gli individui si costruiscono convinzioni e assunti riguardo a se stessi e al proprio VALORE PERSONALE VALORE PERSONALE
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  • AUTOSTIMA E CONCETTO DI SE PERFORMANCE (come ho agito) CONCETTO DI SE (quali sono le mie capacit e i miei limiti) AUTOSTIMA (come mi valuto e come mi sento)
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  • I RISVOLTI DELLAUTOISTIMA Buona valorizzazione di s Fiducia nella propria capacit di superare le difficolt Fiducia nella possibilit di conseguire un buon livello di successo come conseguenza dei propri sforzi Sufficiente assertivit nellaffermare le proprie preferenze e i propri diritti
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  • COME LADULTO PU MINARE LAUTOSTIMA E LA MOTIVAZIONE DEL BAMBINO Assumere un atteggiamento intollerante attribuendo le difficolt del bambino a mancanza di impegno. Comunicare al bambino in modo svalutante. Ricorrere frequentemente a minacce e a punizioni. Incoraggiare eccessivamente la competitivit e facendo continui confronti. Trascurare di valorizzare il bambino e di incoraggiarlo per i suoi aspetti positivi (per quanto limitati possano essere).
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  • INTERVENTI COGNITIVI: LABC DELLE EMOZIONI
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  • COLLEGARE I PENSIERI ALLE EMOZIONI A AVVERSITA B CONVINZIONE C EMOZIONE Il bambino apprende a individuare quali sono i pensieri che compaiono nella propria mente in seguito al verificarsi di un evento spiacevole
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  • EVENTO ATTIVANTE (A) Qualsiasi azione, verbalizzazione, situazione, evento associata ad unemozione REAZIONE EMOTIVA E COMPORTAMENTALE ( C ) Lo stato danimo, lemozione e il comportamento che lindividuo manifesta dopo il verificarsi dellevento attivante IL SISTEMA DI CONVINZIONI (B) Quellaspetto della nostra personalit responsabile dei nostri modi di pensare: RAZIONALI, IRRAZIONALI
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  • ES. ABC DI RABBIA A: situazione in cui il bambino non riesce ad ottenere ci che vuole, o si verifica qualcosa di sgradevole B: Non giusto Devo avere quello che voglio Non sopporto non poter avere quello che voglio C: Rabbia, pianto, aggressivit
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  • ES. ABC DI DEPRESSIONE A: Situazione in cui il bambino viene rifiutato, escluso, preso di mira B: Tutti ce lhanno con me, nessuno vuole essere mio amico Non avr mai degli amici E troppo brutto, insopportabile non avere nessun amico C: Depressione, passivit o aggressivit
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  • ES. DI ABC DI ANSIA SOCIALE A:Situazione in cui il bambino si trova ad interagire con altre persone B: Potrei dire qualcosa di stupido o sembrare un incapace E indispensabile fare bella figura davanti agli altri Sarebbe orribile fare brutta figura C: Ansia, evitamento
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  • IPOTIZZIAMO LA SITUAZIONE B A: Gianni stato urtato da un compagno B: C: Si arrabbia e lo colpisce
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  • IPOTIZZIAMO LA SITUAZIONE B A: Lucia sa che ci sar una prova di verifica B: C: E in ansia e le viene mal di pancia
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  • CHI PENSA IN MODO OTTIMISTA Supera meglio momenti di sconforto Ottiene di pi di quanto gli consentirebbero le sue capacit Ha una migliore capacit di sopportazione
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  • I VIRUS MENTALI: PENSIERI IRRAZIONALI Pretese assolute Interpretazioni sbagliate Giudizi totali Catastrofismo Bassa tolleranza alla frustrazione Generalizzazione estrema
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  • COGNIZIONI IRRAZIONALI NEL BAMBINO Quanto il modo di pensare di un bambino sia pervaso da irrazionalit dipende: dallet dal temperamento dallambiente dallo stile genitoriale da quanto i genitori comunicano trasmettendo irrazionalit dagli eventi di vita negativi sperimentati dal bambino
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  • IDENTIFICAZIONE DEL PENSIERO: attraverso il dialogo interiore si chiede ai bambini di pensare ad una situazione in cui qualcosa andato storto. A cosa stavi pensando in quel momento? MESSA ALLA PROVA DEL PENSIERO: invece di dare per scontato che il tuo pensiero sia vero, cerca le prove che lo dimostrano TRASFORMAZIONE DEL PENSIERO: dopo aver messo alla prova un pensiero nocivo, questo viene sostituito con uno alternativo (razionale)
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  • LE CARTE DEL PENSIERO ALTERNATIVO I tuoi amici stanno organizzando una partita di basket, ma non sei stato invitato. Tu pensi. Non piaccio a nessuno! Cosaltro potresti pensare in questa situazione?
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  • COSA PU FARE LINSEGNANTE PER LIMITARE PROBLEMI EMOTIVI NELLALUNNO CON ADHD: Comprendere la diversit del bambino, comunicare serenamente con lui e dimostrargli accettazione Favorire nella classe un clima di accettazione dei limiti e delle difficolt che ogni bambino pu avere (ad esempio, chiedere ad ogni bambino della classe di esporre ai compagni una propria difficolt) Vigilare sulla tendenza a prendere in giro e deridere Far comprendere agli alunni che ognuno pu avere bisogni particolari in modo da far accettare il diverso trattamento che viene riservato in varie occasioni al loro compagno Utilizzare le risorse dei compagni di classe assegnando ad esempio un tutor al bambino con difficolt
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  • Le finalit della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con loriginalit del suo percorso individuale e con lunicit della rete di relazioni che lo legano alla famiglia e agli ambiti sociali Indicazioni per il curriculo D.M. 31.07.2007, 03.08.2007 Non c peggior ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono Don Lorenzo Milani
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  • La preoccupazione delluomo e del suo destino devono sempre costituire linteresse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni. Albert Einstein