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L’ENERGIA DEL COLORE, LA NATURALEZZA DEL LEGNO E SE OGGI FOSSE IL 31 FEBBRAIO? A 250 ALL’ORA CON LE LENTI A CONTATTO IL SOLE FA BENE O FA MALE? E SE OGGI FOSSE IL 31 FEBBRAIO? A 250 ALL’ORA CON LE LENTI A CONTATTO IL SOLE FA BENE O FA MALE?

Glasses & Fashion

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Magazine dedicato al consumatore finale, ogni sei mesi propone tutte le novità moda e interessanti approfondimenti legati al benessere visivo, oltre a una serie di servizi di costume e attualità. Protagonista assoluto, l’occhiale. Allegato a Il Sole 24 Ore, rappresenta l’ideale trait d’union tra le imprese produttrici e distributrici di occhiali, le maison della moda e il pubblico finale. Il target è un consumatore evoluto, sensibile al benessere e a un’elevata qualità della vita, che cerca anche nei prodotti ottici informazioni, idee e consigli di alto livello professionale.

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L’energia deL coLore, La naturaLezza deL Legno

e se oggi fosse iL 31 febbraio? a 250 aLL’ora con Le Lenti a contatto iL soLe fa bene o fa maLe?

e se oggi fosse iL 31 febbraio? a 250 aLL’ora con Le Lenti a contatto iL soLe fa bene o fa maLe?

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i dettagli fanno la differenzaLo stile Oxydo è frutto di una minuziosa ricerca volta a trovare la sintesi ideale tra funzionalità ed estetica, tra tecnologia e design, come nell ’originale cerniera “ad uncino”, i l cui disegno registrato rappresenta al tempo stesso un’innovativa soluzione tecnica e un’ icona di stile delle collezioni vista e sole.

LA TECNICA: la cerniera scompare all ’ interno della montatura, conferendo all ’occhiale rigorosa pulizia e leggerezza. LO STILE: pochi tratti bastano a definire i l design di questo dettaglio iconico, protagonista versatile di originali soluzioni sti l istiche e cromatiche.

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03 Editoriale /

Proteggeregliocchi(non)persport

04 Cover Story /

Eseoggifosseil31febbraio?

06 Moda /

Asteestile

Colorea360gradi

Revival

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Daverio:gliocchialisono…oro

16 Lenti oftalmiche/

Ilsolefabeneofamale?

26 Attualità

VisionOttica,l’advertisingè“super”

28 Benessere Visivo /

A250all’oraconlelentiacontatto

Disciplinachefai,lenteacontattochetrovi

36 Shopping /

Primavera-estate2012

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Incopertina:Feb31

Romeo Gigli Modelli sole donna

in acetato dai colori vivaci

Rodenstock Glasant uomo, senza bordatura intorno alle lenti

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Proteggere gli occhi (non) per sport

di Angelo Magri

Spesso chi soffre di problemi visivi importanti e, al tempo stesso, ama fare attività all’aria aperta in estate o addirittura praticare sport impe-gnativi, si sente in difficoltà: come posso conciliare buona visione e per-formance soddisfacenti? In un’intervista esclusiva Claudio Corti, pilota italiano di Moto2, dimostra ai lettori di Glasses & Fashion che questo è possibile, eccome! Anche quando, come nel suo caso, i deficit visivi sono più di uno e la velocità cui gli occhi devono sottoporsi supera i 200 km all’ora. Tutto merito di un valido contattologo, di un buon paio di lenti a contatto, nonché di una costante applicazione da parte del professio-nista della visione e del paziente. Per fortuna, nella vita di tutti i giorni, le prestazioni sportive risultano più “normali”, ma la filosofia di fondo non cambia: oggi esistono supporti visivi in grado di soddisfare le più delicate esigenze, sia tra gli occhiali sia tra le lenti a contatto. Tanto che, nelle pagine successive, vengono svelati i segreti di un sapiente utilizzo di queste ultime in base alle singole discipline sportive. Meglio ancora se protette da un paio di occhiali da sole con le lenti giuste: quelle adatte a bloccare la trasmissione dei raggi UV e della cosiddetta “luce blu”, che possono essere anche graduate per gli ametropi. Consigli utili tutto l’anno, perché il benessere visivo non va mai in vacanza, ma ancora di più nelle lunghe giornate estive.

Carrera 6000 / È la temperatura della fotosfera intorno al sole, che segna la nascita di questo modello dalla forma squadrata e dal gusto vintage per uno stile iconico e senza tempo

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/ E se oggi fosse il 31 febbraio? /di Francesca Tirozzi

/ Questa data, utopica e immaginaria, è il punto di partenza di FEB31st, brand tutto italiano che fa dell’occhiale in legno il proprio core business /

Legno e colore: sono questi gli ingredienti di FEB-31st, brand di occhiali nato dall’incontro tra Stefa-no e Silvano Minelli, provenienti da una famiglia leader mondiale da tre generazioni nella lavorazio-ne ad alto livello del legno, e Stefano Sarti Cipriani, giovane imprenditore con la passione per il mondo dell’eyewear. Da questo connubio è scaturita una nuova realtà aziendale di occhiali realizzati in le-gno, il più nobile e antico dei materiali, che mani-festa il fascino e il calore della materia, abbinato a colori attuali, sinonimo di eleganza, armonia e amore per l’ambiente, tutti cardini della filosofia di FEB31st. Una filosofia che trae forza e ispirazio-

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ne dalle proprie radici, dal proprio passato, dal ri-spetto per le persone e le risorse del pianeta, per contemplare un futuro che somigli sempre di più ai propri sogni e ai propri valori. FEB31st ha, quindi, eletto il legno a interprete della sua utopia, attra-verso collezioni innovative espressione di una sen-sibilità contemporanea alla ricerca di unicità nel-la sobrietà, che coniuga passato e futuro, in una sintesi di leggerezza, essenzialità, sostenibilità. Interprete dell’a-spirazione di contempo-raneità dell’azienda è

In queste pagine, alcuni modelli delle collezioni di Feb31st

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Legno e colore: ecco la sfida di FEB31st

Gli occhiali FEB31st hanno richiesto un impe-gnativo programma di ricerca e sviluppo che ha visto l’osmotico scambio di competenze tra alto artigianato e industria: il sandwich degli occhiali è stato studiato e messo a punto con la collaborazione del maestro ebanista Mario Moriggi. Successivamente la produzione è stata industrializzata con l’ausilio di macchi-nari ad alta tecnologia. Alla fine del processo produttivo l’intervento è, invece, manuale con l’applicazione della migliore minuteria e la lucidatura a olio o a cera. Un processo che consente ampi margini di personalizzazione dell’occhiale. Il legno utilizzato per realizzare la collezione è rigorosamente certificato FSC. Le collezioni FEB31st comprendono modelli da uomo, da donna e unisex sia da sole sia da vi-sta. Le proposte cromatiche attingono ampia-mente ai colori moda, poiché desiderano parla-re alla contemporaneità ed essere al contempo eleganti e trasversali.

il designer Valerio Cometti, dal cui estro visionario è scaturita l’idea di far convivere e interagire la na-turalezza del legno e l’energia del colore, fil rouge delle collezioni FEB31st.

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01. Kenzo / Le aste di questo modello presentano la rivisitazione della caratteristica floreale presente nella linea Fedora gioielli / 02. Tommy Hilfiger / Effetto legno e righe colorate per le aste di questi occhiali da vista in acetato azzurro / 03. Contemporary Heroes / L’effetto marmorizzato sulle aste vivacizza i classici neri da vista /

/ Aste e stile /

/ Sembra quasi impossibile che un piccolo elemento sulle aste possa dare un tocco speciale a un paio di occhiali. Inutile dire che la fantasia spazia all’infinito. Dalle righe ai fiori fino al pizzo, passando per gomma e dettagli originali /

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di Luisa Espanet

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GOODLOOKING

OUTClassglasses s.r.l.Via Correggio 1120149 Milan, Italy

Phone nr.: + 39.02.36553322E-mail address: [email protected]

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04. Nau! / Il pizzo, protagonista incontrastato nella moda, arriva anche sugli occhiali / 05. Alfred Dunhill / Garantisce comfort lo strato interno in gomma inserito nelle aste in fibra di carbonio di questo modello vista / 06. Converse / Gusto per l’originalità e attenzione ai dettagli per questo occhiale da vista /

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/ Colore a 360 gradi /

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/ Vedere il mondo più colorato e vivace forse aiuta a vivere meglio. E allora perché non usare degli occhiali con lenti in technicolor? Dall’azzurro al rosa, dall’arancione al giallo, le tonalità ci sono proprio tutte /

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01. Nau! / Per la vie en rose ecco una montatura superlineare in metallo nickel free e smalto mat / 02. Boss Orange / Occhiale da sole femminile in iniettato con un’ampia linea butterfly, declinata in colorazioni sfumate e trasparenti / 03. Ralph Lauren / Turchese intenso per le lenti del modello aviatore rivi-sitato, dal peso piuma /

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04. Converse / Forma ovale per questo modello sole, in materiale ultraleggero e resistente e lenti sfumate / 05. Italia Independent / Montatura trasparente e lenti I-Chromic che, a seconda della luce, passano dal 15% all’80% di colorazione / 06. Smith / Forma aerodinamica e look futuribile per gli occhiali dalle lenti turchesi /

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/ Revival /

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/ Con la loro forma un po’ a triangolo ispirata agli occhi dei gatti, gli occhiali anni Cinquanta sono tra le sicure armi di seduzione della donna. Sia con le lenti scure per il mistero sia nei modelli da vista per un look da intellettuale fatale /

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01. Contemporary Heroes / Gli anni Cinquanta rivivono in pieno nella linea allungata degli occhiali da vista / 02. Okki Factory / Occhiale a gatto con tempesta di strass sul ciliare / 03. Max Mara / Appeal contemporaneo e gusto vintage per l’occhiale da sole dalla linea ovale, impreziosito da raffinate nuance opaline /

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04. Romeo Gigli / Modello che fonde elementi stilistici vintage, minimalisti e fluo / 05. Moschino / Optical ma di gusto rétro per gli occhiali in acetato dalla linea tondeggiante / 06. Gianfranco Ferrè / Perfetti per le dive di The Artist gli occhiali dalla montatura nero fumo /

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/ Daverio: gli occhiali sono… oro /di Luisa Espanet

/ Li usa così Philippe Daverio nelle sue serate televisive. «Ma ne ho quattro o cinque paia, che cambio secondo l’umore, la necessità o l’abito» /

Storico e critico d’arte, ex gallerista, ex assessore alla Cultura a Milano, scrittore e ora anche condut-tore televisivo, Philippe Daverio, con il suo stile eccentrico, incarna il dandy contemporaneo. E gli occhiali giocano un ruolo importante nel suo look.

Da quando porta gli occhiali?Da quando avevo 14 anni.Li ha sempre scelti personalmente?Sì, sempre.Quali sono le caratteristiche che ricerca in un paio di occhialiDevono essere leggeri, stabili.

E dal punto di vista estetico?L’estetica è un tema libero, deve corrispondere al carattere. Gli occhiali devono stare bene con la forma del viso. Io ho la faccia tonda, quindi porto degli occhiali tondi.E i materiali?Certo sono importanti. Un tempo si aveva un solo paio di occhiali, ora se ne hanno diverse paia, an-che in materiali diversi. Lei quanti ne ha?Quattro o cinque, in uso.Secondo quale criterio li cambia?Secondo l’umore, la necessità, l’abito. Anni fa

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avevo dei modelli per lo sport che dovevano stare bene attaccati al viso. Ora non ne ho più la neces-sità, perché non faccio più sport…Ha degli occhiali da sera?Sì, sono molto leggeri, in oro. Non li porto di gior-no, li troverei eccessivi.E i suoi occhiali da giorno come sono?Sempre tondi, in genere neri o di tartaruga. Ma non completamente di tartaruga, perché sono troppo fragili.Quindi come colori solo nero e tartaruga e oro per la sera?No, in passato ho avuto occhiali colorati, verdi, rossi, gialli per la lettura. Sono divertenti. Ma ora da quando porto i multifocali, non li uso più.Ha degli occhiali estivi e degli occhiali invernali?Ho degli occhiali da sole.Mi sembra di capire che per lei gli occhiali non sono solo un accessorio funzionale…Gli occhiali, come tutto quello che si indossa, de-vono stare bene. Anche la cintura ha una sua funzione precisa, deve tenere su i pantaloni, ma è un accesso-rio che deve stare bene con l’in-sieme.Ha mai pensato alle lenti a contatto?No mai, mi fa impressione

infilare qualcosa nell’occhio. Perfino mettermi il collirio mi crea qualche problema.Gli occhiali se li fa fare o li acquista nei negozi?Li compro nei negozi, anche usati. Per gli usati vado da Foto Veneta Ottica, in un primo piano di Via Torino, a Milano.

In queste foto Philippe Daverio con un paio di occhiali da giorno e mentre si prepara per la sera, con occhiali d’oro

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/ Il sole fa bene o fa male? /di Gianmario Reverdy*

/ Esistono due tipi di radiazioni dalle quali dobbiamo difenderci: la cosiddetta “luce blu” e, soprattutto, i raggi UV, ben conosciuti e contrastati quando si tratta di proteggere la pelle; molto meno, invece, quando ci sono di mezzo i nostri occhi /

* ottico e docente, titolare del centro PV 2000 a Milano

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Disse Dio: “Si faccia la luce” E la luce fu. Vide Dio che la luce era buona …”. Questa frase è tratta dalla Genesi: alla creazione del mondo la luce era buona, ma poi lo è diventata sempre meno per colpa dell’uomo.Fino ad alcuni anni orsono, infatti, l’esposizione ai raggi solari era considerata solo apportatrice di innumerevoli benefici. Oggi gli studi e le eviden-ze cliniche ci hanno ormai convinto che il sole fa bene soltanto a determinate condizioni e in pre-cise situazioni. E la cosa interessa non solamen-te la pelle, sulla quale ormai il grande pubblico è convinto, ma anche gli occhi, le palpebre e tutta la zona intorno agli occhi.L’aumento notevole delle cataratte, l’insorgere di questa malattia in età sempre più precoce e la diagnosi di un sempre più elevato numero di de-generazioni maculari sono senz’altro da attribu-ire, come concausa, agli effetti dei raggi UV e di quella parte della luce visibile, denominata luce blu, appartenente allo spettro visibile, ma di scar-so interesse per la visione.

Le radiazioni UVQuella che comunemente chiamiamo luce è un insieme di radiazioni con lunghezza d’onda com-presa fra 400 e 800 nm circa; per queste radiazio-ni il nostro occhio mostra sensibilità ed è quindi capace di percepirle come sensazione luminosa. Agli estremi di questo spettro si trova, verso le cor-te lunghezze d’onda, l’ultravioletto, mentre verso quelle a più elevata lunghezza d’onda l’infrarosso.L’irradiazione solare, infatti, così come quella di molte lampade utilizzate giornalmente, contiene non solo radiazioni visibili, ma anche una parte non percepita come luce dall’occhio, quale l’ultra-violetto e l’infrarosso. Per quanto riguarda il sole, i raggi che arrivano fino a noi sono il risultato di una serie di mutazioni

rodenstock: prevenzione è anche un’adeguata protezione UV

Parlare oggi di protezione UV ha un significato particolarmente importante in termini di pre-venzione contro l’insorgenza di patologie ocu-lari. Oltre alla colorazione per interni L 400, di leggera tonalità marrone 12% e protezione UV 400, le lenti a protezione solare di Rodenstock, disponibili sia come filtri solari sia come colora-zioni applicabili su lenti da vista, sono in grado di offrire una protezione UV 400 nei colori più tradizionali (Sun Protect) o l’UV 400 associato a un parziale filtro blue blocker per aumento del contrasto (Sun Contrast).Una soluzione sempre a protezione UV 400, ma ancora più versatile, è offerta dalle lenti fotocro-matiche ColorMatic IQ (nella foto), che, in pre-senza di cambiamenti di luminosità, adattano velocemente il loro livello di scurimento, rega-lando agli occhi una fisiologica sensazione di benessere. Quanto più dinamico è il nostro stile di vita, tanto più sapremo apprezzare i vantaggi delle lenti fotocromatiche, per affrontare con se-renità gli stress dovuti ai cambi di luminanza cui i nostri occhi vengono sottoposti durante l’inte-ra giornata. ColorMatic IQ significa automatico e intelligente adattamento dell’intensità della colorazione della lente alle diverse condizioni luminose. I candidati a ColorMatic IQ sono tutti quei portatori che richiedono una buona visio-ne priva da abbagliamento attraverso lenti di elevata qualità, sia per esterno sia per interno, durevoli ed esteticamente belle. Grazie alla pro-tezione UV 400 il target di utenza non ha limiti di età, già a partire dai bambini, più facilmente esposti alle radiazioni UV a causa della maggio-re trasparenza dei mezzi diottrici. E anche in una lente da sole graduata è prevista una protezio-ne solare di qualità.

dall’origine complessa; processi di assorbimento, diffusione e riflessione, che avvengono nell’atmo-sfera, le modificano in termini di spettro, direzione e intensità. Ciò che arriva a noi è, pertanto, una ra-diazione filtrata dove la parte più pericolosa viene fortemente attenuata.

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Stiamo parlando di “radiazioni non visibili”, quindi an-cora più pericolo-se in quanto prive di qualsiasi sinto-

mo. Il loro effetto è ancora aumentato per il conti-nuo assottigliamento di quello strato protettivo, al limite della troposfera, detto “strato di ozono”, che ha il benefico compito di ridurre l’apporto di queste radiazioni sulla superficie terrestre.

La PericoLosità degLi UVIl grado di pericolosità della radiazione solare di-pende dalla sua energia e, quindi, dalla lunghezza d’onda. Quanto più la lunghezza d’onda è corta e tanto più la sua pericolosità è maggiore: può es-sere capace di danneggiare, anche in modo irre-versibile, i tessuti degli esseri viventi.I danni indotti dai raggi UV sui tessuti oculari pos-sono manifestarsi in forma acuta, per un ecces-sivo assorbimento delle radiazioni da parte dei tessuti stessi, o, molto più frequentemente, in maniera cronica, a causa di una prolungata espo-sizione alla luce solare.Il risultato è che tali radiazioni possono essere globalmente più dannose per la nostra salute e a livello oculare sono le responsabili di fotochera-

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lo spettro della radiazione visibile

essilor: una lente da vista che protegge dal sole

Dai laboratori Ricerca & Sviluppo di Essilor è nata la lente chiara che garantisce il più elevato livello di protezione dai raggi UVA e UVB.Crizal UV, infatti, è una lente esclusiva che im-pedisce ai raggi ultravioletti di raggiungere gli occhi sia attraverso la parte frontale della lente sia, per riflesso, sulla superficie interna, pur garantendo un’ineguagliabile chiarezza di visione. È costituita da un nuovo strato antiri-flesso sul lato posteriore della lente, denomina-to Broad Spectrum Technology, che elimina la riflessione della luce UV negli occhi garantendo la massima trasparenza della lente.Essilor presenta anche il nuovo fattore E-SPF (Eye-Sun Protection Factor) per le lenti che s’ispira ai

sistemi utilizzati per classificare l’efficienza delle creme solari dedicate alla cura della pelle. Questo sistema di valutazione fornisce un indice di labora-torio obiettivo che certifica la protezione UV com-plessiva di una lente da vista. Per la prima volta i portatori potranno comprendere il livello di prote-zione UV fornito dalle loro lenti. I valori variano da 2 a 25 per le lenti chiare e raggiungono 50+ per le lenti colorate e le lenti polarizzanti. Con un E-SPF pari a 25 i portatori saranno 25 volte più protetti rispetto a chi non indossa lenti. Le lenti Crizal UV sono le uniche a raggiungere il miglior livello di protezione nella categoria delle lenti chiare superando abbon-dantemente le altre lenti disponibili sul mercato.

titi e congiuntiviti attiniche: tanto per intendersi, sono quelle da cui dobbiamo proteggerci con ade-guati filtri solari, intesi sia come creme dermatolo-giche sia come lenti oftalmiche.Occorre ricordare che in alcuni casi parte delle ra-diazioni UV viene emessa anche da lampade uti-lizzate per usi domestici, quali lampade alogene, lampade sterilizzatrici, lampade abbronzanti. i danni ProVocati daLLa LUce soLareLe patologie oculari più importanti causate dalla luce solare comprendono la cataratta, la degene-razione maculare, lo pterigio, il carcinoma epite-liale della congiuntiva e le fotocheratiti. Anche la degenerazione maculare, infatti, può trovare fra le concause l’esposizione alle radiazioni solari, ma di quella parte di luce visibile denominata “luce blu”. Nella nostra società, in tutto il mondo, la cataratta e la degenerazione maculare sono le cause princi-pali della perdita della vista e le cause primarie del-la cecità. La cataratta è senz’altro una malattia “co-stosa” sia in termini di danni alla salute (cecità) sia in termini economici. Già nel decennio 1982-1992 negli USA erano stati spesi 50 miliardi di dollari per interventi chirurgici per cataratta, con ben più di un milione di interventi eseguiti ogni anno. Si stima che nel 2020 il numero di persone colpite nel mon-do da cataratta sarà di quasi 5 milioni. Oggi è più

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cr istal l i -no. Que-sto assor-b i m e n t o dà luogo a un’azio-ne dan-nosa di accumulo che com-promette nel tempo la trasparenza della lente cristallino. Questo accumulo che si protrae nel tempo è or-mai ritenuto corresponsabile della formazione di cataratte. Inoltre, mentre notevole è l’attenzione che normalmente riserviamo alla protezione dal sole della nostra pelle, risulta quasi inesistente la preoccupazione di evitare lunghe e problematiche esposizioni ai raggi UV per il nostro occhio.

Proteggere gLi occhi dei Più PiccoLi aiUta a PreVenire distUrbi da grandiQuasi il 67% dei bambini dai 4 ai 10 anni non por-ta gli occhiali da sole e se porta occhiali da vista le lenti non sono a protezione UV. Un dato scon-fortante visto che la mancata protezione degli oc-chi aumenta il rischio di incorrere in seri disturbi della vista in futuro.Gli occhi vanno protetti soprattutto nell’infan-zia, quando il cristallino presenta la maggiore trasparenza: il grafico dimostra che a 10 anni il cristallino trasmette oltre l’80% delle radiazioni della banda UVA. Molte mamme, infatti, in primavera-estate pen-sano a proteggere la pelle dei loro figli con cre-me apposite (un’abitudine per altro importan-tissima), ma tralasciano di pensare alla qualità degli occhiali da vista e da sole, senza sapere che un occhio non protetto da piccoli può es-sere soggetto a disturbi, anche molto seri, da adulti. I danni da raggi UV sono danni a lun-go termine, ovvero il risultato di effetti dannosi che si sono accumulati nel tem-po: la cataratta, ad esempio, nella mag-gior parte dei casi è il risultato di un ef-

probabile che una persona con una durata di vita normale si sottoponga a un intervento di cataratta che a qualsiasi altro tipo di operazione. Rallentare l’invecchiamento minimizzando l’esposi-zione alle radiazioni UV e ai raggi viola/blu visibili può ritardare l’insorgenza di queste malattie oculari.

radiazioni UV e occhiaLiLa luce UV è scarsamente necessaria per la visio-ne in quanto non visibile. Esposizioni prolungate negli anni anche a fonti modeste di UV possono dar luogo a disturbi significativi per un effetto di accumulo, soprattutto a carico del cristallino.Per quanto riguarda la luce blu, appartenendo al visi-bile non può essere completamente eliminata, pena un’alterazione della visione dei colori, in particolare del blu che fra l’altro fa parte dei colori che devono essere riconoscibili durante l’attività di guida. L’o-biettivo, pertanto, dal punto di vista della protezio-ne è stato quello, non solo di preoccuparsi di filtrare completamente la parte di radiazione ultravioletta, ma anche di cercare di ridurre la quantità di luce “viola-blu” che raggiunge l’occhio e, in particolare, la retina. A queste due situazioni occorre, quindi, che rispondano le lenti oftalmiche, siano esse bianche da vista o ad assorbimento (lenti da sole) di potere neu-tro o per la correzione di un difetto visivo.

QUando “gUardarsi” daLLe radiazioni UVLa luce UV è particolarmente presente con i propri effetti in alcune situazioni, quali:• nelle ore centrali della giornata, in cui il sole a picco fa sentire in modo più consistente i propri ef-fetti e l’effetto filtro esercitato dall’atmosfera può essere fortemente attenuato; • in alta montagna, dove a ogni aumento dell’alti-tudine di mille metri la presenza dei raggi UV cre-sce quasi del 7-8%;• in situazioni di luce riflessa dalle superfici terrestri, quali acqua, neve, sabbia, ma anche asfalto o il sem-plice prato, sia pur con incidenze di riflessione diverse;• nelle zone più vicine alla fascia equatoriale: per il nostro paese, quindi, le regioni dell’Italia meridionale;• anche nelle giornate con copertura nuvolosa la radiazione UV è presente, pur in modo attenuato.Purtroppo è scarsa la protezione che l’occhio è in gra-do di mettere in atto nei confronti dei raggi UV: tra il 35% e il 55% delle radiazioni fra 320 e 360 nanome-tri, infatti, attraversa l’occhio e viene assorbita dal

l’assorbimento della radiazione UV da parte dell’occhio

l’assorbimento del cristallino in funzione dell’età

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Factor) for-nisce una valutazio-ne di labo-ratorio che c e r t i f i c a la prote-zione UV globale di una lente e consente, perciò, agli utenti di comprendere il livello di protezione UV for-nito dal proprio occhiale. I valori dell’E-SPF variano da 2 a 25, dove il valore più elevato indicherà la com-pleta protezione verso le radiazioni ultraviolette.

come difendersi dai raggi UVLa protezione dai raggi UV è data dal materiale del-la lentePer i materiali plastici (chiamati organici) la protezio-ne è buona, fino a 380 nm, per tutte le resine di indi-ce di rifrazione medio-alto (1,60-1,67-1,74). Materiali che danno un’ottima protezione sono i policarbonati

fetto di accumulo di radiazioni subito prima dei 30 anni.

informiamo iL PUbbLico: L’UV index e iL fattore e-sPfUn’idea molto interessante, tesa a sensibilizzare il grande pubblico verso i danni da radiazioni UV per gli occhi, è stata quella relativa alla messa a dispo-sizione di un fattore, chiamato UV index, capace di darci indicazioni sul grado di pericolosità dei raggi UV in una determinata giornata e in un ben preciso luogo. Tale valore, solitamente accompagnato da una scala didattica di raccomandazioni, è reperibi-le giornalmente su alcuni quotidiani o attraverso la consultazione di siti internet specializzati. Questo vuol essere un tentativo di sensibilizzare la popo-lazione sulla pericolosità della radiazione UV, met-tendo a disposizione una serie di indicazioni utili a proteggere il nostro occhio.Un’altra interessante iniziativa, apparsa da alcune settimane, è la realizzazione di una scala di protezio-ne per le lenti da vista, esattamente come avviene per i fattori di protezione cutanea dagli effetti sola-ri. L’indice di protezione E-SPF (Eye-Sun Protection

galileo: proteggersi sempre e comunque

Da Galileo arriva la selezione di 3 tipologie di prodotto per diversi e specifici ambiti protettivi.Pixel - Speciale post chirurgia refrattiva, computer, guida. Con la sua protezione UV sino a 400 nm è una lente indirizzata a chi, nel post operatorio, necessita di un’elevata difesa dagli ultravioletti. L’accentuazio-ne della radiazione gialla, che riduce la banda ultravioletta e blu, favorisce il contrasto e la nitidezza delle immagini. Chi lavora al computer l’apprezza per il miglioramento del contrasto e dei dettagli. La colorazio-ne selettiva “giallo ocra” a filtrazione delle radiazioni blu elimina le immagini fantasma e i riflessi residui, grazie anche all’antiriflesso. Alla guida favorisce la visione cromatica dei segnali stradali, anche in condi-zioni di luce precaria, ad esempio nelle ore notturne o nelle gallerie.Kontrast - filtri e colorazioni medicali. Difendono al 100% dalla radiazione UV e contrastano la luce blu, entrambe cause potenziali di riduzione dell’abilità visiva, per effetto degenerativo della retina e del cristal-lino. Inoltre apportano grande comfort visivo e un incremento della percezione dei contrasti.Neva Solaire - antiriflesso per lenti solari. Colorate e antiriflesso, sono le lenti ideali per stare serenamente all’aria aperta, anche in caso di forte luminosità, contando sulla totale protezione ultravioletta unita a un ottimo contrasto visivo e a una particolare nitidezza. L’antiriflesso Neva Solaire garantisce comfort, grazie al trattamento interno Neva+ che elimina le immagini fantasma riflesse sulla superficie interna delle lenti; ma anche totale assorbimento dei raggi UVA e UVB, resistenza grazie al trattamento Silex Plus sulla superficie esterna, che respinge gli agenti aggressivi, nonché facilità di pulizia per le qualità idrofobiche e oleofo-biche, che facilitano la manutenzione delle lenti e difendono a lungo la loro trasparenza.

un esempio di sito informativo sulle radiazioni UV al suolo

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(filtrano i raggi UV fino a 390 nm) e la resina NXT(fino a quasi 400 nm). La protezione fornita dalla resina CR39, cioè la plastica standard, invece è abbastanza modesta (non supera i 350 nm). Per i materiali vetro-si la protezione agli UVA è molto scarsa; sia il vetro standard sia i vetri ad alto indice non presentano, ge-neralmente, un effetto filtro oltre i 330 nm.La protezione ai raggi UV non è data dalla colora-zione della lenteLe colorazioni normali non sono specifiche per eser-citare un effetto filtro sui raggi UV. Quindi le lenti da sole, anche se scure, potrebbero non proteggere a sufficienza se non realizzate con materiali idonei. Spesso occhiali da sole di basso profilo montano filtri che danno scarsa protezione.La protezione non è data dai trattamenti superfi-ciali realizzati sulla lenteI normali trattamenti di indurimento superficiale, di tempera chimica o termica, di antiriflesso o di antimbrattamento, solitamente effettuati sulla su-perficie delle lenti, non proteggono dagli UV. Anzi, aumentando con un buon antiriflesso la quantità di luce trasmessa, aumenteranno anche le radiazioni UV che la lente lascia passare.Tutte le lenti fotocromatiche e polarizzanti forni-scono un buon taglio UV Generalmente tutte le lenti fotocromatiche organi-che, soprattutto quelle di ultima generazione, e le lenti polarizzanti hanno un’ottima protezione UV (fino a 390-400 nm) anche se realizzate in resina standard. Invece i materiali vetrosi, anche se foto-cromatici, mantengono una scarsa protezione (non oltre 360 nm).Proteggersi anche dai riflessi interniPoiché l’effetto filtro UV è realizzato dal materiale la radiazione per essere filtrata deve attraversare la lente. Tutti i raggi di luce, quindi, che, prove-nendo dai lati o da dietro al soggetto, si rifletto-no sulla superficie interna della lente e penetrano negli occhi non vengono ovviamente filtrati. Vero è, altresì, che si tratta di una minima quantità di radiazioni, se l’antiriflesso sulla superficie interna è di buona qualità.

benessere VisiVo e Protezione UVBen l’80% dei raggi UV di un’ intera vita si sono ac-cumulati prima dei 18 anni, il che suggerisce misu-re protettive più adeguate per la vista di bambini e adolescenti. I raggi UV sono invisibili, per questo rappresentano una minaccia “invisibile, ma con-

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zeiss, con Photofusion scurimento superveloce

Lenti a scurimento automatico? Sì, ma con una reazione più rapida. Ecco perché Carl Zeiss Vision propone le lenti Photo-Fusion, che reagiscono con una velocità del 20% superiore alle precedenti versioni di lenti fotocromatiche del gruppo tedesco. Le lenti PhotoFusion, infatti, si scuriscono in 15-30 secondi e tornano chiare mediamente in 5-10 minuti. Risultano particolarmente chiare in ambienti interni (92% di trasparenza con trattamento antiriflesso) e diventano molto scure alla luce del sole (11% di trasparen-za con trattamento antiriflesso). Offrono il 100% di protezione ai raggi UV fino a 400 nm e un’eccellente stabilità cromatica per una visione naturale. Mantengono inoltre la loro capacità di scurimento automatico a lungo.

creta” sia per la qualità della vista sia per la salute degli occhi nel medio e lungo termine. L’esposi-zione ai raggi UV si verifica con qualsiasi livello di luce anche nelle giornate nuvolose, dove filtrano indisturbati fino all’80%. e rappresenta quindi, una possibile minaccia per gli occhi, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.

L’assorbimento deLLa “LUce bLU”La “luce blu visibile” è una concausa nello svi-luppo di alterazioni retiniche gravi, quali le dege-nerazioni maculari. Questa patologia, purtroppo in costante crescita, è oggi sempre più ritenuta

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collegata all’effetto che tali radiazioni hanno sul-la retina. Appare, quindi, importante che le len-ti siano in grado di effettuare un assorbimento selettivo anche della porzione visibile della luce blu, evitando un effetto di accumulo nel tempo a livello retinico. Tale componente, però, fa parte dello spettro visibile, pertanto una sua eventuale diminuzione renderebbe alterata la visione cro-

in molti non sanno che…• L’esposizione prolungata alle radiazioni ultraviolette

(UV) può danneggiare gli occhi; e che alcuni farmaci di uso comune possono incidere come aggravanti dell’effetto di accumulo nel medio/lungo termine (antidepressivi, antibiotici, anticoncezionali…).

• Molti danni alla vista causati dalle radiazioni UV sono irreversibili: gli occhi non sviluppano tolleran-za ai raggi UVA e UVB ma, anzi, diventano più sensi-bili a ogni esposizione.

• Solo il 15% delle persone indossa abitualmente oc-chiali protettivi quando pratica attività all’aria aperta e molto scarsa è la sensibilità e disponibilità alla ri-chiesta di lenti da vista con effetto protettivo agli UV.

• Il riverbero infastidisce principalmente gli individui dagli occhi chiari, per le stesse ragioni per cui la pel-le chiara è maggiormente soggetta alle scottature: occhi e pelle chiara sono infatti meno pigmentati di quelli scuri e, quindi, più sensibili.

• Ci si aspetta molto dagli occhi: nel corso di una gior-

nata normale gli occhi usano la medesima quantità di energia che le gambe usano per percorrere circa 50 chilometri.

…quindi bisogna• Utilizzare sempre lenti che bloccano i raggi UV alme-

no fino a 390 nm, cioè materiali con indice di rifra-zione 1,53 – 1,60 – 1,67 – 1,74, seguendo il consiglio di un negozio di ottica qualificato.

• Anche usando occhiali da sole richiedere sempre lenti a taglio UV: ricordatevi sempre non è il colore che protegge, ma il materiale.

• Usare negli occhiali da sole lenti alla melanina sinte-tica che attenuano gli effetti dei raggi HEV.

• Richiedere sempre lenti con un buon trattamento antiriflesso anche negli occhiali da sole, soprattutto sulla superficie interna.

• Utilizzare anche per i nostri figli lenti a protezione UV sia negli occhiali da vista sia da sole.

matica. A tutt’oggi, quindi, nessuna lente bianca è in grado di attenuare queste radiazioni. È possi-bile, invece, diminuirne la sua intensità nelle lenti colorate utilizzate negli occhiali da sole. Questa componente della luce visibile ad alta energia (lunghezza d’onda fra 400 e 500 nm) viene in par-te attenuata con speciali filtri detti alla melanina sintetica.

hoya: protezione totale dai raggi UV

Hoya propone una gamma completa di lenti per ogni condizione di luce. Dedica da sempre una notevole attenzione alle proprietà filtranti dei materiali e dei trattamenti proprio per as-sicurare la massima protezione dai dannosi raggi UV e aumentare comfort e prestazioni delle sue lenti, senza dimenticare le esigenze estetiche e funzionali dei portatori. Ciò signi-fica che è possibile combinare il prodotto che assicura una visione ottimale (protezione tota-le, antiabbagliamento, comfort visivo in ogni situazione) con la forma della lente secondo la montatura scelta, più o meno avvolgente, e la colorazione preferita. Ecco la gamma proposta da Hoya con 100% protezione dai raggi UV.• Lenti colorate: un vero benessere, anche in

condizioni di luce intensa, grazie all’ampia scelta di colorazioni e alla protezione dai dannosi raggi UV.

• Lenti polarizzate: visione nitida e ricca di contrasti, oltre alla protezione dai raggi UV. Infatti, le lenti colorate con filtro polarizzan-te neutralizzano il fastidioso abbagliamento da luce riflessa.

• Lenti fotocromatiche: una corretta protezio-ne nelle diverse condizioni di luce, si scuri-scono in presenza dei raggi UV e diventano trasparenti in un ambiente chiuso.

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Lenti Officelens ZEISS:

• Customizzate – per una visione a breve e media distanza basata sulle necessità individuali di visione.

• Confortevoli – niente più posture scomode, occhi affaticati e dolore al collo.

• Versatili – non solo per l’ufficio, ma per tutte le attività in cui la visione a media distanza è importante: cucinare, guardare la tv, condurre un hobby.

Non più con le lenti Officelens ZEISS.

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26Un uomo, all’apparenza “normale”, è a passeg-gio con la famiglia, in una tipica piazza italiana. Improvvisamente, grazie al suo sesto senso, ri-esce a sventare la caduta di un paio di occhiali da un tavolino. Viene così svelata la vera identità dell’uomo: un ottico di VisionOttica, disposto a tutto per difendere il benessere visivo del proprio cliente. Anzi il “Super-Ottico”, protagonista del nuovo spot televisivo dell’insegna che oggi conta circa 220 centri ottici in tutta Italia e fa capo a Vision Group, il più grande gruppo del settore. Lo spot si chiude, infatti, con l’invito a non trascu-rare il proprio benessere visivo e a rivolgersi al centro VisionOttica più vicino anche per effettua-

/ VisionOttica, l’advertising è “super” /di Angelo Magri

/ Al via la nuova campagna tv dell’insegna che, attraverso la propria rete di 220 centri ottici lungo il territorio nazionale, invita tutte le famiglie italiane a porre sempre più attenzione al benessere visivo /

re l’esclusivo Test dello Stress Visivo.«Questa nuova campagna di brand ha l’obiettivo di aumentare l’awareness dell’insegna VisionOt-tica, supportando quindi concretamente la già capillare attività dei singoli imprenditori affiliati sul territorio, valorizzandone sia la professionali-tà sia l’alta qualità dei servizi certificati offerti», spiega Marco Procacciante, amministratore dele-gato di Vision Group. Benessere visivo del consumatore finale, servizio al cliente a 360 gradi, garantito dalla prima certifi-cazione del servizio nel settore, a livello europeo, e grande attenzione alle famiglie grazie alla pro-fessionalità, ma anche alla prossimità dei centri

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VisionOttica: sono questi i punti di forza dell’in-segna che la nuova campagna tv vuole evidenzia-re, dopo il successo degli spot con il Gabibbo e con Paolo Bonolis nell’ultimo anno e mezzo.La nuova campagna è partita il 13 maggio con una serie di spot da 20” sulle principali emittenti locali, firmati dal noto regista di corti pubblicitari Gaetano Vaudo, e avrà il suo culmine a diffusione nazionale, nel palinsesto di Sky. Inoltre la massic-cia campagna adv di VisionOttica, firmata dall’a-genzia Meloria, sotto la nuova direzione creativa di Jack Blanga, prevede anche lo sbarco sulla car-ta stampata e il debutto assoluto alla radio, ma con un unico protagonista: il benessere visivo. Per il debutto in radio è previsto un taglio ironi-co, on air dal 20 maggio nella versione 30” sulle

principali emittenti locali: rischia il due di picche un moderno “Romeo”, la cui e-mail d’amore, con tanto di proposta di matrimonio, è stravolta nella lettura a causa di una vista non perfetta.Se il benessere visivo è il motore della nuova campagna adv e dei servizi che caratterizzano i centri ottici accomunati dall’insegna, VisionOtti-ca non trascura le esigenze economiche dei con-sumatori, soprattutto in una fase congiunturale delicata come l’attuale. Così la call to action ri-guarda un super-buono di 100 euro, valida fino al 30 giugno 2012, e invita i clienti a non trascu-rare il proprio benessere visivo, rivolgendosi al centro VisionOttica più vicino e garantendo loro un importante risparmio su un tema ancora più importante.

In queste pagine, alcune immagini tratte dallo spot della campagna tv 2012 di VisionOttica, che ha per protagonista il “Super-Ottico”

UN TEST PER SCOPRIRE IL TUO STRESS (VISIVO)

Il “marchio di fabbrica” del benessere visivo secondo VisionOttica è il Test dello Stress Visivo (nella foto il logo), che è stato protagonista assoluto della prima campagna televisiva dell’insegna, sensibiliz-zando milioni di italiani a una maggiore attenzione al tema. Sul sito web di VisionOttica chiunque può fare il pre-test. Sempre sul portale dell’insegna si può scaricare il super-buono da 100 euro, cercare il centro VisionOttica più vicino tra quelli aderenti all’iniziativa, dove com-pletare il Test dello Stress Visivo e trovare la soluzione migliore in termini di montatura e di lenti oftalmiche. Il test dello stress visivo è un semplice e affidabile screening che permetterà agli esperti VisionOttica di individuare e consigliare la soluzione ottica più adatta alle specifiche esigenze dei consumatori, aumentando il loro benessere visivo. Il test, patrocinato dalla Società Oftalmologica Italiana, non sostituisce la visita del medico oculista, che VisionOtti-ca consiglia di effettuare periodicamente.

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Claudio Corti in azione e (nella pagina successiva) sul podio del GP di Le Mans del 20 maggio scorso, dove si è piazzato al secondo posto

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/ A 250 all’ora con le lenti a contatto /di Angelo Magri

/ L’esperienza di Claudio Corti, tra i protagonisti della Moto2, è uno stimolo per tutti quei giovani che vogliono abbinare una visione ottimale alla passione sportiva /

Sfrecciare anche a 250 chilometri all’ora, con l’a-ria che entra decisa nel casco, in qualsiasi condi-zione non solo di clima, caldo, pioggia o vento, ma anche di orario, mattina, pomeriggio e persi-no la sera. Quando non hai problemi visivi, parti già più sereno. Se invece sei astigmatico e mio-pe, con un occhio che vede meglio e compensa i deficit dell’altro… beh, o rinunci ai sogni di gloria o ti affidi a un buon contattologo. E quest’ultima è la scelta che ha fatto Claudio Corti, di Como, 25 anni a giugno, pilota emergente delle due ruote, con già un paio di stagioni alle spalle in Moto2 e molte aspettative su quella in corso. «È stato proprio Paolo Anzani, l’ottico cui mi sono rivol-to, a capire fino in fondo il mio problema visivo e a trovarmi una soluzione – rivela Corti – Così dal 2008 indosso lenti a contatto, inizialmente soltanto nel tempo libero, poi anche durante gli allenamenti e la gara».E la sua vita, quella di tutti i giorni, ma soprattut-to quando è in sella, è radicalmente cambiata. In meglio. «Ho calcolato che prima di portare regolar-mente le lenti a contatto perdevo almeno qualche secondo a gara, tendevo ad andare verso destra, la parte dell’occhio più deficitario, per compensa-re la visione con quello sinistro, il che mi procu-rava anche problemi di postura con conseguente mal di schiena – racconta il pilota comasco – Ora ho trovato una soluzione, peraltro neanche parti-colarmente costosa, di cui non posso più assolu-tamente fare a meno. Certo, gli ostacoli non man-cano, come in occasione del primo Gran Premio di quest’anno, nel Qatar: si correva in notturna e la sabbiolina proveniente dal deserto che si accumu-lava sull’asfalto faceva riflesso, impedendomi una buona profondità di visione. Ma con le ultime len-

ti a contatto applicate è andata meglio che nelle stagioni scorso. E poi per fortuna, è l’unico Gran Premio che si corre di sera…».Corti deve, inoltre, affrontare la secchezza ocu-lare che si determina a causa della grande quan-tità di aria che passa attraverso il casco e i dra-stici cambi di umidità, quando si trasferisce da una parte all’altra del mondo per le gare. «Ma ai giovani che amano la moto o altri sport, anche praticati ad alto livello, consiglio vivamente di trovare un contattologo esperto e professionale, perché possono tranquillamente e senza grandi investimenti abbinare una visione ottimale alla passione sportiva e alle migliori prestazioni», assicura Claudio.

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Chi l’ha detto che una lente ad hoc costi tanto?

L’applicatore di lenti a contatto che ha tra i propri clienti un atleta di alto livello è un po’ come l’inge-gnere di Fomula1: sperimenta soluzioni che torneranno utili nell’attività quotidiana a lui e, di riflesso, a tutti i portatori “normali”. «Quanto più è elevato il livello professionale del paziente tanto più il contattologo deve esprimere al massimo le proprie competenze, con una grande attenzione a non trascurare alcun dettaglio: un’esperienza che gli procurerà notevoli benefici nelle applicazioni di tutti i giorni», spiega Paolo Anzani, il “guru” della visione per Claudio Corti, titolare di 6 centri ottici tra le province di Como e Milano.Il lavoro svolto da Anzani con il pilota comasco è passato lungo diverse fasi, che si sono rivelate paradig-matiche per chi svolge questa professione. «Dalla conoscenza estrema e accurata del problema visivo, in relazione allo sport praticato, siamo arrivati all’intuizione: trovare la lente giusta, con la geometria, i materiali e la versatilità ideali, fino alla sperimentazione di tale intuizione – sottolinea Anzani – Per rag-giungere il risultato sperato, tuttavia, l’applicatore deve essere molto pignolo, mentre il paziente molto… paziente appunto. E, soprattutto, deve collaborare, fornendo tutte quelle informazioni su come si sente addosso la lente che per noi contattologi diventano fondamentali».Oggi Corti indossa un paio di lenti a contatto durante il tempo libero, che sono però diverse da quelle “da gara”. «Queste ultime pretendo che le porti anche durante gli allenamenti, per testarne regolar-mente l’efficacia – ricorda l’ottico lombardo – Inoltre Claudio indossa un paio di occhiali fotocromatici quando corre o va in bicicletta, che pure scegliamo insieme». Chissà quanto costa una soluzione di questo genere. «Non sempre la soluzione ideale risulta essere la più dispendiosa – afferma ancora Anzani – Ogni occhio necessita della lente a contatto di cui ha davvero bisogno, ma non è detto che questa sia per forza particolarmente costosa».

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/ Disciplina che fai, lente a contatto che trovi /di Marco Tovaglia*

/ Con la stagione estiva aumentano le attività all’aria aperta. L’uso di lenti a contatto nello sport è di grande utilità e consigliabile, purché vengano tenute in considerazione alcune indicazioni di fondamentale importanza /

Chi si applica con un certo impegno nello sport fa già uso, o desidererebbe farlo, di lenti a contatto. Questa opportunità di compensare il difetto visivo, in alcune discipline sportive, necessita, peraltro, di particolari avvertenze e accorgimenti.Durante uno sforzo intenso, nella corsa a piedi o in bicicletta ad esempio, si possono instau-rare condizioni di acidosi in grado di provocare un’instabilità e un’alterazione del film lacrima-le, la sua contaminazione da parte della sudo-razione e la variazione del volume lacrimale a causa dell’aumentata velocità. Ne possono,

quindi, derivare conseguenze sulla qualità del-la visione: appannamenti frequenti, abbaglia-menti e discomfort, per citarne alcune. Inoltre la tipologia di lente a contatto utilizzata nello svolgere un’attività dinamica riveste una no-tevole importanza: durante uno sport di con-tatto può, infatti, provocare una lesione all’oc-chio o essere facilmente espulsa a seguito di un inaspettato e repentino decentramento. È opportuno, quindi, scegliere la giusta lente in relazione alla circostanza sportiva in cui verrà impiegata: le cosiddette “semirigide” sono in-dicate nel mezzofondo o nel ciclismo, mentre le morbide, sia convenzionali di lunga durata sia usa e getta, sono più adatte a sport di contatto o estremamente dinamici, quali il calcio, il ba-sket, ecc. In particolare possiamo confermare su base statistica che le lenti a contatto morbi-de, nelle conseguenze da trauma sportivo, non rappresentano mai una causa di danno: sem-mai, spesso si sono rivelate un fattore protet-tivo. Vi sono attività sportive, invece, che pos-sono indurre un prolungato utilizzo delle lenti a contatto, addirittura in circostanze di scarsa ossigenazione generale, ad esempio in monta-gna: in questi casi l’adozione di materiali per lenti a contatto ad alta trasmissione di ossige-no (cioè con un elevato Dk) e l’abbinamento a un sostituto lacrimale (detto anche umettante) ne consentono un porto sicuro. E questo vale anche in situazioni dove lo sforzo può indurre una condizione ipossica, che rischia di essere aggravata dall’utilizzo di una lente a contatto costituita da un materiale che permette il pas-saggio di una scarsa quantità di ossigeno.Vediamo, nel dettaglio, alcuni consigli sull’u-tilizzo delle lenti a contatto, in base alle varie discipline sportive.

*consulente applicatore di lenti a contatto presso centri ottici di Milano

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SPOrt ACQuAtICILa principale problematica nell’utilizzo di una lente a contatto in ambiente acqueo è rappre-sentata dalla facilità di smarrimento: è, perciò, opportuno l’impiego di occhialini protettivi come quelli per piscina. Peraltro, se l’uso del-le lenti a contatto avviene proprio in questo ambiente, con lenti a contatto morbide soprat-tutto convenzionali si può incorrere in infezio-ni importanti, come la contaminazione oculare da Acantamoeba: è consigliato, a tal proposito, l’impiego di lenti a contatto monouso, che ven-gono gettate non appena l’attività a contatto con l’acqua sia cessata. Al mare la presenza di un’alta concentrazione salina può indurre va-riazioni del grado di idratazione di una lente a contatto morbida, oltre che risultarne poco igienico l’impiego: anche in mare, infatti, è sta-ta riscontrata un’elevata presenza di batteri. Qualora, però, si voglia adottare ugualmente un ausilio a contatto per la compensazione del di-fetto visivo, volendo praticare delle immersioni, è preferibile l’utilizzo della comune maschera da sub, con la particolare raccomandazione di cambiare spesso il volume di aria contenuto al di sotto della stessa. Bisogna, inoltre, prestare sempre attenzione alla facilità di spostamento di una lente a contatto, soprattutto semirigida, in presenza di un inatteso aumento di volume di acqua: lo smarrimento di una lente, per un for-

te miope, può risultare molto rischioso, poiché verrebbero meno i riferimenti visivi per riemer-gere. Per chi ama l’apnea, esiste la possibilità di impiego di specifiche lenti a contatto morbi-de, costruite su misura, realizzate con diametri molto grandi e con una concentrazione diottrica nella parte centrale caratterizzata da un eleva-tissimo grado. Infine canottaggio, vela o rafting possono tranquillamente essere praticati con lenti a contatto morbide di vario tipo: non è, in-fatti, elevato il rischio di smarrimento e non vi sono condizioni specifiche di riduzione prolun-gata dell’ossigeno.

SPOrt IN PALEStrA tutte le attività dinamiche di palestra possono essere tranquillamente effettuate con lenti a contatto, pur tenendo conto di quanto scritto prima in fatto di ossigenazione: sport che ri-chiedono un grande sforzo fisico, prolungato, dove la richiesta di ossigeno è alta, necessita-no dell’adozione di polimeri a elevata trasmis-sibilità. In queste situazioni l’altra raccoman-dazione è fare attenzione a contatti violenti, che potrebbero influenzare la stabilità della lente a contatto e determinare un pericolo di trauma in caso di urto, se il portatore indossa lenti semirigide: basket, pallavolo o pallamano sono gli sport in cui bisogna considerare que-sta eventualità.

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CALCIOIl calcio, come tutti gli sport di contatto in ge-nerale, si adatta meglio all’impiego di lenti a contatto morbide, perché più solidali al bulbo e meno inclini, quindi, a un improvviso decen-tramento. L’unica possibile limitazione può derivare da particolari condizioni di correzione delle diottrie per soggetti con un elevato grado di astigmatismo, patologie complesse come il cheratocono o già sottoposti a trattamenti di chirurgia refrattiva: in queste circostanze la ti-pologia di lenti a contatto da impiegare può es-sere sofisticata e difficilmente concretizzabile con una comune morbida usa e getta. Nel caso, però, di un soggetto affetto da cheratocono, è possibile continuare a utilizzare la lente di tipo duro, generalmente rigida gas-permeabile, so-vrapponendole una lente morbida usa e getta, così da aumentarne la sicurezza nella stabiliz-zazione. Ovviamente si tratta di condizioni spe-cifiche che devono essere raccomandate sotto la supervisione dell’oculista e dello specialista applicatore di lenti a contatto, consigliandone, peraltro, un tempo di utilizzo limitato alla sola attività sportiva.

tENNISNel tennis non vi sono particolari limitazio-ni di utilizzo di una lente a contatto, sia essa

morbida o semirigida. Vi sono, però, alcune considerazioni da fare inerenti al terreno su cui verrà effettuata la pratica sportiva: la terra battuta, nel momento in cui la pallina colpisce la racchetta, provoca, infatti, una piccola nube di polvere che è sempre elemento di possibi-le abrasione se si dovesse frapporre tra lente a contatto e cornea, qualsiasi sia la tipologia di prodotto utilizzato per correggere il difetto visivo. Sia per questa ragione sia per proteg-gere anche la cornea dal potenziale urto con la pallina, è consigliabile l’adozione di occhialini specifici per la protezione degli occhi durante le partite di tennis, costituiti da lenti oftalmi-che in policarbonato a prova d’urto.

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La tradizione italianaguarda al futuro

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/Shopping Primavera Estate 2012

di Luisa Espanet

/ Dal mondo fashion ed eyewear, alcune proposte dedicate all’evento sportivo dell’anno, le Olimpiadi. La bella stagione predilige, inoltre, le tonalità fluo, accese e forti, mentre si riconfermano regine dell’estate le stampe, dai fiori alle forme geometriche. Non manca, infine, l’attenzione per il lusso e per i dettagli di pregio, mai esagerati, ma sempre focalizzati sulla qualità /

/ Oxydo / Il design della cerniera a uncino, tema iconico per eccellenza del marchio, viene reinterpretato in modo originale sia nelle montature da vista sia negli occhiali da sole. È un dettaglio originale ed esclusivo che unisce ricerca tecnica e design, estetica e funzionalità. La cerniera stessa “scompare”, infatti, all’interno della montatura, conferendo all’occhiale linee estremamente pulite e leggere, senza per questo rinunciare a solidità e funzionalità. Dal punto di vista estetico, oltre a essere un elemento decorativo distintivo ed elegante, la cerniera funge da trait d’union tra frontale e aste, consentendo di esplorare soluzioni stilistiche e cromatiche innovative e originali /

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/ Verso le Olimpiadi /

/ Tutto è quasi pronto per le Olimpiadi. Mentre Londra si prepara ad accogliere atleti e pubblico, stilisti e creativi in ogni settore propongono oggetti e gadget in linea. Inutile dire che l’Union Jack fa la parte del leone /

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01. Geox / Per lui, sneaker in tessuto tecnico e camoscio con profili richiamo alla bandiera inglese, suola traspi-rante e impermeabile / 02. Speedo / Grafiche come fasci di luce per il costume della capsule collection, omaggio a Londra, in speciale tessuto Endurance / 03. Jimmy Choo / Occhiali dalla linea essenziale con, a sorpresa, l’Union Jack sulle astine / 04. Hackett London / Con l’Union Jack i flip flops della collezione celebrativa delle Olimpiadi / 05. Luisa Brini / Dedicata all’Inghilterra, ma al 100% made in Italy la sciarpa di seta /

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01. Moschino / I tipici pois bianchi su fondo nero per l’occhiale da vista in acetato / 02. Maliparmi / Con due cuciture e una striscia di canneté il foulard di seta si trasforma in top / 03. Braccialini / Anche in estate piove, ma l’ombrello è un prato fiorito con manico a farfalla in smalto /

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/ Visto, si stampi /

/ Ritornano ogni anno, soprattutto in estate. Se sugli abiti le stampe sono più diffuse, sugli accessori sono più inconsuete. Il fiore è il disegno più ricorrente, sia figurativo sia informale, ma anche le scritte o gli elementi geometrici giocano un ruolo di primo piano /

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04. Arfango / Piccoli cuori sono stampati sull’inserto in tessuto della décolleté di vernice rossa / 05. Blumarine Home Collection / Fantasie floreali stilizzate per la sedia Dalia / 06. Ferragamo / Una delle borse della linea Etichette realizzata con un patchwork di etichette storiche della maison / 07. Okki Factory / Occhiale con lente da diva e applicazione di tessuto con stampe e colori tipici anni ’50 /

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01. Giosa / Molto sottile e leggerissimo il porta iPad in coccodrillo azzurro dalla linea essenziale / 02. Miu Miu / Con piccoli manici ma anche pratica tracolla, la borsa in struzzo con arricciatura sull’apertura, della linea Pregiati / 03. Marco Bicego / Ricorda i gioielli tradizionali delle donne africane il girocollo con boules d’oro lavorate al bulino /

/ Prezioso, anzi funzionale /

/ In un momento in cui la qualità è la strada per il successo, sono privilegiati lavorazioni e soprattutto materiali. Lussuosi, ma mai di un lusso gridato e in linea con le esigenze contemporanee /

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04. Stuart Weitzman / Lungo laccio che avvolge la caviglia e pioggia di Swarovski per il sandalo gioiello argento, dal tacco a stiletto / 05. Porsche Design / Per celebrare i 40 anni dello storico brand del lusso una limited edition in titanio sabbiato, in una combinazione opaca grigio-argento e marrone, con lenti a specchio argentate, stile anni ‘70 / 06. Gucci / Piccoli anelli in metallo su aste e frontale sottolineano i nodi del bambù, donando un effetto naturale a questa montatura da vista squadrata / 07. Montblanc / Dedicata alla Princesse Grace de Monaco la stilografica in lacca rosa e oro con diamanti e zaffiri. In 29 esemplari come l’anno di nascita (1929) della principessa /

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01. Driade / Ha la forma di una maschera la poltrona Nemo disegnata da Fabio Novembre. Disponibile anche in giallo e arancio / 02. Romeo Gigli / L’impiego di materiali d’avanguardia consente di inserire colori shock, nel ri-spetto delle ultime tendenze, con uno sguardo al futuro / 03. Tod’s / Ha la stringa in pelle e la suola rigata il desert boot in camoscio Vibrant blue /

/ Fluo Pop /

/ I colori shock sono entrati con una certa prepotenza perfino nell’arredamento e nell’abbigliamento di lui. Rallegrano i giorni bui. E se il total look è riservato ai giovani, un accessorio può diventare un accento di stile anche per tutti gli altri/

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04. Zilli / Ideale per trovare immediatamente il passaporto la custodia in coccodrillo bicolore / 05. Henry Cotton’s / In cotone doppiato bicolore impermeabile la nuova sahariana con tre tasche e coulisse in vita / 06. Italia Independent-Façonnable / Motivo a righe tipico francese e design italiano per gli occhiali in edizione limitata / 07. Toy Watch / Con cinturino in uno speciale mix di policarbonato, il Velvety Chrono ha movimento al quarzo e cronografo /

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Direttore responsabileAngelo [email protected]

RedazioneFrancesca Tirozzicoordinamento [email protected]

CollaboratoriLuisa EspanetGianmario ReverdyMarco Tovaglia

Pubblicità[email protected]

Editore e RedazioneB2Vision spa / Via Ripamonti 44, 20141 Milanotel. +39 02 36638601, fax +39 02 [email protected] / www.glassesandfashion.com

Direttore generaleLuciano [email protected]

Grafica e impaginazioneMeloria

StampaMediagraf S.p.a.Viale della Navigazione Interna, 8935027 Noventa Padovana (PD)

Questo allegato è stato realizzato da B2Vision. Il Sole 24 Ore non ha partecipato alla sua realizzazione e non ha re-sponsabilità per il suo contenuto.

È vietata la riproduzione, memorizzazione in un sistema che ne permetta il recupero o qualsiasi forma di trasmissione parziale o totale di questa pubblicazione senza la precedente autorizza-zione dell’editore.

Tribunale di MilanoRegistrazione n. 601 del 18/09/2000Costo di copertina: 0,30 euro

Converse

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Romeo Gigli

Logoproject – tel. 06 8559348 www.logoproject.it

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Vision Group – tel. 02 92885300 www.visionottica.it

Zeiss

Carl Zeiss Vision Italia – tel. 0331 851111 www.vision.zeiss.it

Si ringraziano:Glasses and FashionGiugno 2012

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