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Gli alunni della Classe Seconda A
della Scuola Primaria di Ripalta Cremasca
presentano
NEL PAESE
DI
ZICLANDIA
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Presentazione:
La scrittura collettiva non è solo l’atto formale che dà corpo a un pensiero già stabilito:
nella scrittura individuale si sviluppa un’idea che prefigura il percorso esplicativo; nella
scrittura collettiva lo schema e l’intuizione prendono corpo strada facendo. (Non ho parole,
pag.75 – M.Parodi)
A scuola insegniamo a leggere e a scrivere. I bambini lo desiderano, per imitazione, perché
è un passaggio determinante nella fase di crescita. Ma come tenere alta e costante la
motivazione, affinchè i bambini non arrivino a chiedersi …ma perché? Per chi?
Si scrive per comunicare, per ricordare, per fissare il proprio pensiero. Prima della
scrittura i bambini lasciano traccia con il colore, con il disegno. E cosa fanno? Piegano il
foglio e con un sorriso lo regalano, dapprima alla mamma e al papà e ai nonni, poi alle
maestre, all’amico e a chi viene in contatto con loro in modo empatico. Il disegno comunica
il desiderio di stabilire una relazione affettiva. Comunicare significa un po’ donarsi.
Nell’apprendimento della letto scrittura lo scopo della comunicazione deve essere acceso
costantemente, stimolando i bambini a condividere ciò che scrivono inizialmente
mostrando il proprio elaborato. Lo scopo non è la valutazione di un esterno, ma la
soddisfazione personale nello scoprire che l’altro legge ciò che tu hai scritto come se ti
leggesse nel pensiero. Via via la scrittura si evolve, i bambini comunicano pensieri e
sentimenti come didascalie ai loro disegni che donano a chi vogliono bene. Poi la loro
fantasia ha bisogno di lasciare traccia e nascono storie paurose o che strappano il sorriso
dei compagni; perché lo scopo è che gli altri conoscano ciò che la mente ha scaturito. Il
bambino legge il proprio elaborato, si ferma e scruta le reazioni dei compagni; il sasso
nello stagno di Gianni Rodari è stato gettato. Il momento della scrittura creativa diventa
una lettura condivisa e si scopre che due idee sono meglio di una. Nasce il desiderio di
creare insieme.
In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando
interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano
giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze (Indicazioni)
Il progetto
Nel paese di ….
I bambini delle nostre classi provengono da paesi limitrofi diversi. Un bel gruppetto di
bimbi lo scorso anno è arrivato da noi senza conoscere il paese che ospita la nostra scuola.
Quindi abbiamo camminato e scoperto Ripalta Cremasca e le sue frazioni andando a
cercare le abitazioni dei compagni. Abbiamo scoperto che i paesi hanno dei punti di
riferimento comuni utili all’orientamento: la chiesa, la piazza, l’oratorio, il ristorante …
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Per stimolare la fantasia dei bambini e nello stesso tempo aiutarli ad apprendere i
prerequisiti geometrici e geografici, abbiamo
proposto loro di costruire il plastico di un paese
immaginario. Chiaramente si sono mostrati entusiasti
e dopo aver progettato una mappa, raccogliendo
materiale di recupero (scatole, rotoli di carta, erba
finta e altro …) hanno realizzato un plastico su un
cartone
cercando di
rispettare il progetto (utilizzando misure
approssimative essendo in classe prima), noi diciamo
un po’ stile naif.
Quest’anno abbiamo deciso di completarlo,
migliorandolo e aggiungendo altri particolari, per
esempio dando il nome alle vie, al fiume, alla chiesa
… e poi di raccontare in un libro le
esperienze, le avventure degli abitanti di
questo paese.
Prima fase: Per condividere il nome di
questo paese abbiamo proceduto tramite
votazione. Abbiamo usato i lego per
rappresentare i risultati delle votazioni.
Abbiamo proseguito fino a trovare la
condivisione quasi totale.
Seconda fase: Poi i bambini hanno scelto il nome
dei protagonisti (due bambini, un maschio e una
femmina) e dei personaggi principali.
Quindi a coppie hanno iniziato con le descrizioni
del paese, del fiume e dei personaggi.
Terminate le descrizioni si è passati ad illustrare
il proprio personaggio.
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Terza fase: Dopo aver condiviso con la lettura le varie descrizioni, sempre a coppie
flessibili si è iniziato a scrivere le avventure. Terminata ogni avventura si è passati
all’illustrazione di essa.
Quarta fase: prima che l’interesse andasse a scemare, abbiamo deciso la data in cui si
dovesse terminare la produzione delle storie. Ultimati gli ultimi disegni le insegnanti
hanno proceduto all’impaginazione.
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IL PAESE DI ZICLANDIA
Ziclandia è un paese piuttosto caldo, tutti si divertono.
Vicino alla scuola primaria c’è il parchetto dove tutti trascorrono il tempo
libero e portano i cani a giocare e a sfogarsi .
Vicino al parchetto c’è il
boschetto.
Il fiume Cip attraversa tutto il paese. Due
ponti uniscono le due rive.
Vicino al bosco c’è il campo da calcio, c’è la
palestra e vicino al campo da calcio c’è il
parchetto, dietro c’è un ponte.
Al di là dal ponte c’è il cimitero e vicino a esso c’è la caserma dei carabinieri
con accanto quella della polizia.
A lato della caserma della polizia c’è una casa
dipinta di arancione, poi vicino alla casa si trova un
grattacielo azzurro.
Ecco la chiesa di Sant’Antonio, con una bella
piazza, con una fontana e due aiuole di fiori. Alla
fine della piazza c’è un altro ponte e al di là c’è il
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Comune e vicino al Comune si trova la farmacia con accanto la casa del
farmacista Pablo.
Vicino al parchetto e al campo c’è la palestra e vicino
ci sono le scuole: la primaria e la secondaria.
È un paese bellissimo perché alla luce del sole splende di tantissimi colori.
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IL FIUME DI ZICLANDIA, FIUME CIP
Il fiume di Ziclandia, fiume Cip attraversa il paese.
Il fiume di Cip è ricco di pesci.
I pescatori possono pescarli. Si possono pescare: trote, lucci, carpe e altri
pesci di fiume.
Sul fiume volano e nuotano molti uccelli: gallinelle d’acqua, anatre, aironi,
garzette e gabbianelle.
Sulla riva del fiume Cip si possono fare le camminate. Si può anche correre
e si può andare a fare i pic nic .
Molte persone portano a passeggio i loro cani .
Due ponti collegano le due rive del fiume.
Le persone che attraversano i ponti si soffermano a osservare le acque del
fiume per cercare di vedere i pesci.
In primavera, passeggiando sulle rive del fiume, si può sentire il dolce
profumo dei fiori.
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I PROTAGONISTI
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SERENA
Serena è una bambina felice che fa tante avventure e incontra tante
creature molto spaventose.
Serena ha undici anni e ha i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Le piace il colore rosso e indossa sempre le gonne colorate. Le sue scarpe
preferite sono le ballerine dorate. Le piace stare con suo fratello e le
piace giocare con i lego. È ghiotta, il suo piatto preferito è la cotoletta con
la maionese.
Adora dipingersi le unghie con lo smalto fucsia con i brillantini, ma non le
dispiace anche lo smalto rosso.
L’animale che le piace di più è la farfalla
perché è tutta colorata. Serena ama la
natura.
Suo fratello
Giorgio ha otto
anni ed è
appassionato di gatti.
A Giorgio piacciono le patatine ed è allergico al
limone.
Un giorno è successo che un uccellino è caduto e lui l’ha preso in mano. L’ha
curato e l’ha cresciuto e dopo un po’ gli ha fatto imparare a volare.
A Serena e
Giorgio piace
stare insieme.
Giocano volentieri
con le carte
“Uno”, ma
nascondino è il loro gioco preferito.
Serena ha un amico che si chiama Rudolo e nel paese di Ziclandia fanno un
sacco di avventure.
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RUDOLO
Rudolo ha nove anni. È magro e basso ha gli occhi verdi ed è allergico alle
fragole.
È un bambino felice e allegro, mangia poco.
Pratica quattro sport il primo è nuoto, il
secondo è calcio, il
terzo football e il
quarto karate.
Il suo piatto preferito sono le lasagne. Gli piacciono tanto i dolci. Ha un
gatto che si chiama Virgola.
La sua settimana è impegnativa, oltre allo
sport e alla scuola va a lezioni di chitarra.
È figlio unico perciò si è fatto molti amici,
per non restare solo.
Il suo tempo libero lo passa con loro. Con
gli amici gioca a nascondino.
Serena è la sua migliore amica, con lei fa un sacco di avventure.
I genitori di Ruolo si chiamano Stefania e Luca. Luca ha un ristorante che si
chiama “Matto”.
Stefania aspetta un bambino.
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I PERSONAGGI
DELLE AVVENTURE
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SILVIA E FEDERICO
Silvia e Federico sono i genitori di Serena.
Il papà Federico ha gli occhi marroni, ha i capelli biondi, il suo piatto
preferito è la pasta alle vongole e il suo dolce preferito è il gelato al puffo e
alla violetta. Il papà di lavoro fa il farmacista in un paese vicino a Ziclandia.
La mamma Silvia ha gli
occhi marroni e ha i capelli
castani e le piace il colore
arancio perché le piacciono
i mandarini. Indossa abiti
tutti luccicanti con
brillantini arancio. La
mamma di lavoro vende i
vestiti.
I genitori sono
molto coccolosi
con i loro figli.
Tutti insieme
guardano la
televisione sul
divano
abbracciati.
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STEFANIA E LUCA, I GENITORI DI RUDOLO
Rudolo vive con la sua mamma e il suo papà in una villetta arancio vicino alla
farmacia a Ziclandia, proprio di fronte alla casa di Serena la sua migliore
amica.
La mamma di Rudolo si chiama Stefania.
Stefania è una mamma bella: ha gli occhi
marroni, i capelli lunghi e castani ed è alta e
magra. Stefania fa l’oculista.
Ogni sera a casa cucina un dolce diverso, fa
del pane buonissimo e un purè che è la fine
del mondo. La domenica si mangia sempre
hamburger e patatine fritte e una torta al
cioccolato per dessert.
La mamma di Rudolo aspetta un bambino sarà
una femmina. Rudolo è contento e agitato.
Il papà Luca invece ha gli occhi verdi come Rudolo
e i capelli neri e ricci. È bello e anche molto forte
infatti gli piace andare in palestra.
Il papà di Rudolo è bravo in cucina lavora come
cuoco nel ristorante del paese. Il ristorante si
trova vicino al campetto da calcio e si chiama
“Ristorante Matto”.
Insieme a loro vive
anche il gatto Virgola.
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IL SINDACO DEL PAESE
Alvaro Alvaria è il sindaco di Ziclandia un paese molto affollato.
Il sindaco è molto socievole con
le persone. Ha tre cani.
È molto disponibile e aiuta tutti
i cittadini di Ziclandia.
È molto magro perché va ogni
giorno in palestra. È molto alto e
ha gli occhi azzurri. È un
trentenne.
La mamma del sindaco ogni giorno gli porta i dolcetti in comune, è una
mamma molto premurosa e affettuosa e lui è molto goloso.
Il sindaco Alvaro ogni giorno riceve i cittadini nel suo ufficio.
A volte protestano perché i water della scuola sono intasati, la strada è
piena di buche, i marciapiedi sono rotti …
Allora il Sindaco Alvaro li ascolta e s’impegna per trovare un rimedio.
Alvaro s’impegna a salvaguardare il suo paese perché rimanga molto bello.
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LE MAESTRE
La maestra Viola ha i capelli neri e ha
le mani grandi e le dita lunghe. Viola
ha i capelli lunghi.
Si veste sempre di azzurro.
La maestra Viola è gentile con tutti i
suoi alunni.
A lei piace molto leggere i libri ad alta voce, i bambini la ascoltano con molta
attenzione.
La maestra Giulia ha i capelli lunghi tinti di azzurro, infatti, è una maestra
giovane. È molto vivace e molto bella.
Insegna molto bene è simpatica perché quando i bambini giocano a calcio, lei
è l’arbitro. Le piace fare gli
esperimenti.
Non rispetta i tempi tradizionali, per
esempio un giorno inglese lo fa il
mercoledì e un'altra settimana lo fa
di lunedì.
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Poi c’è la maestra Alice che è molto giovane, ha gli occhi azzurri e i capelli
cortissimi. Ad Alice piace fare ginnastica. Tutti i giorni porta gli alunni delle
varie classi in palestra. Li fa saltare,
provare a fare le ruote e le capriole. Fa
provare ai bambini ogni tipo di sport:
basket, pallavolo, calcio, karate,
atletica e judo. Alla fine della lezione
per rilassare i bambini la maestra Alice
fa fare un po’ di yoga.
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IL SACERDOTE DI ZICLANDIA.
Nel paese di Ziclandia c’è un sacerdote che recita ogni domenica una
preghiera strana e curiosa perché non parla di Dio.
Ha quarantaquattro anni è basso, indossa una tuta rock e ha una lunga barba;
ha i capelli castani.
È robusto e simpatico ma severo allo stesso
tempo.
Lo stravagante sacerdote si chiama DON
LEONARDO, ma è chiamato da tutti don Leo.
Ha una fattoria perciò porta il cavallo in
chiesa.
Appena entra in chiesa, gli lanciano i fiori perché
è famoso.
A Don Leo piace andare in bici e va spesso alle
gare o a fare un
giretto.
Quando esce, le
persone seguono la sua corsa in bici e fanno il
tifo per lui. Don Leo arriva sempre nei primi
dieci.
Fa anche tanti altri sport, tipo pallanuoto,
calcio e basket.
Ma al primo posto rimane la bici.
Ha una famiglia ricca e gentile che presta i
soldi ai poveretti.
Il papà del sacerdote in fattoria munge le mucche, la mamma tiene i maiali
nel porcile.
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La fattoria è lontana dal centro del paese.
Però di fianco c’è un vicino al quale dà fastidio la puzza dei maiali.
Allora don Leo gli regala ogni anno a Natale un prosciutto e un salame.
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IL FARMACISTA PABLO
Il farmacista Pablo è spagnolo, si è trasferito a Ziclandia perché è un paese
molto tranquillo e può pescare
tanto. Vicino al paese c’è, infatti,
il bellissimo fiume Cip.
Il farmacista Pablo è alto e
magro perché adora fare tutti i
giorni tanto sport: calcio, basket,
rugby, pesca. Il sabato e la
domenica fa una camminata per
tutto il paese.
Pablo è’ anche un bravissimo
batterista.
Durante le sue passeggiate raccoglie
le foglie di acero rosso per
preparare la tisana rossa che fa
venire voglia di mangiare le ciliegie;
i fiori di camomilla che servono per
far dormire; le foglie di
castagno per preparare la
torta che fa passare il
mal di gola, le foglie e i
fiori del nespolo per
preparare una crema che
guarisce le ferite.
Pablo è biondo e ha i
capelli corti e ha due
occhi color giallo polenta.
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Il farmacista di Ziclandia è molto triste perché è da solo. Nella sua farmacia
non va mai nessuno perché a Ziclandia non si ammala mai nessuno. Per passare
il tempo Pablo riordina le medicine negli scaffali e prova a fare degli
esperimenti da far vedere ai bambini della scuola, oppure prepara le sue
famose tisane.
Pablo ha un gatto che
si chiama Pollo che gli
fa compagnia. Pollo è
bianco con le macchie
nere, è molto
affettuoso e lo segue
sempre da tutte le
parti. Pollo è molto
bravo a cacciare gli
uccellini e i topi.
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AVVENTURE A ZICLANDIA
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SERENA E RUDOLO TIFOSI DELL’ABC
L’allenatore di basket che allena la squadra dì nome ABC è molto buono e in
gamba. Si chiama Pierino, ha i capelli biondi.
È vecchio ma non vuole andarsene. Va alla palestra e prende a pallonate i
castelli del Sindaco perché giocano a castelli insieme.
Tiene gli occhiali da sole perché ha gli occhi chiari. Si dice che il sole dia
parecchio fastidio a chi ha gli occhi chiari.
Lui e la sua squadra vincono sempre perché egli dà buoni consigli.
La sua squadra sale di livello in classifica. È un bravo allenatore e quando i
suoi giocatori ci mettono tutte le forze, lui è molto felice.
È lui che spinge la squadra.
Un giorno ci fu la
finale di basket,
giocava la squadra
dell’ABC contro la
squadra
ANALOGICA.
Andarono pure
Serena e Rudolo a
vederla.
Occuparono due
posti sugli spalti,
ma c’era molta gente e Serena e Rudolo non ci vedevano perché molta gente
era in piedi.
Le due squadre erano molto famose. I tifosi di ogni squadra sostenevano la
propria con cori e striscioni.
Gli spettatori erano per la maggior parte tifosi della squadra dell’ABC.
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Alla fine del primo tempo, il risultato era di parità.
Serena e Rudolo, mentre c’era, la pubblicità andarono a comprare qualcosa.
Comprarono da bere e un pacchetto di patatine.
Finite le patatine, ebbero ancora fame, ma la partita stava per incominciare e
volevano vederla tutta. Per fortuna c’era un cambio, corsero subito nel bar.
Furono fortunati perché non era caro. Presero i pop corn.
Arrivarono in tempo, era iniziata da poco, la squadra Analogica fece
subito un canestro da tre.
Ma la squadra dell’ABC dopo dieci minuti li aveva raggiunti e superati; quindi
il punteggio era di ben cinquanta a quarantotto.
Rudolo e Serena non si erano ancora stancati, mancavano cinque minuti alla
fine. Rudolo e Serena non smettevano di sostenere la loro squadra. La
squadra Analogica fece canestro all’ultimo minuto e il risultato fu di
cinquanta a cinquanta.
Alla fine della partita tutti gli spettatori uscirono dalla palestra. Rudolo e
Serena parlarono della partita, erano molto felici per un pareggio che
accontentava tutti.
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CI SIAMO PERSI NEL BOSCO
Una volta Serena e Rudolo si
persero nel Bosco Piccoletto.
Non riuscivano a tornare a casa.
Poi stanchi si addormentarono.
Quando si svegliarono,
cominciarono a camminare
camminare camminare fino a quando
trovarono qualcosa da mangiare.
Avevano trovato bacche, albicocche e ciliegie. Dopo aver mangiato la frutta,
ripartirono a cercare la loro casa.
Gridavano:
> qualcuno
rispose alle loro grida.
Era la mamma di Serena >.
>
disse Serena.
Si abbracciarono e ritornarono a
casa dai genitori di Rudolo che
stavano aspettando preoccupati.
I genitori furono felici e contenti
di averli ritrovati.
Rudolo e Serena giocarono perché
erano felici di essere a casa. Infine fecero una festa e mangiarono la torta.
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UN’ALTRA AVVENTURA PERICOLOSA
Rudolo e Serena andarono a
cercare il gatto Pollo che non
trovavano più. Entrarono nel
fitto bosco, ma si sentirono
osservati. Pensavano che fosse
Pollo e Rudolo si arrampicò
sull’albero. Infatti, era Pollo,
che vedendo Rudolo si mise a
miagolare e a fare le fusa!
Rudolo lanciò Pollo nelle braccia di
Serena. Ora che doveva scendere
Rudolo iniziò ad aver paura di cadere.
Il ramo si spezzò e Rudolo cadde nel
lago. Tutto bagnato, uscì dall’acqua,
ma si accorse che sanguinava,
qualcosa lo aveva morso.
Andarono a casa di Serena e
guardarono su Internet e credettero che fosse il morso di un serpente
velenoso d’acqua.
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Allora Rudolo e Serena corsero da
Pablo, Serena vide la gamba di
Rudolo gonfiarsi e diventare rossa
come una fragola. Pablo si agitò e si
preoccupò e corse in cantina a
prendere l’antidoto, una siringa
antiveleno, che teneva in
frigorifero.
Rudolo coraggiosamente si fece iniettare l’antidoto.
Per festeggiare Serena andò a comprare la pizza.
Più tardi Pablo accompagnò i bambini a casa e raccontò ai genitori di Rudolo
l’accaduto.
I genitori di Rudolo furono felici di rivederlo e vissero tutti felici e
contenti.
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PAURA NEL BOSCO
Una sera Rudolo e Serena invece di
andare a dormire si recarono a fare
una passeggiata nel bosco.
Era la sera di Halloween e a scuola
avevano ascoltato dagli amici una
storia sul Bosco Piccoletto. La
leggenda raccontava:
“ Nel Bosco Piccoletto c’erano tanti
rametti e cespugli e tra i rami
degli alberi, si nascondevano dei
mostri terrificanti!!!!
Nessuno li aveva mai visti, nessuno
sapeva com’erano fatti … si
sapeva solo che facevano baccano
e tanta paura”.
Rudolo e Serena avevano paura di
questi mostri, ma volevano vedere
com’erano fatti con i loro occhi.
“Stasera andiamo nel bosco?” Chiese
Rudolo a Serena.
“Ma certo! Scopriremo cosa c’è nel
Bosco Piccoletto.”.
I due amici si misero in cammino.
Arrivarono nel bosco.
“C’è tanto buio! Rudolo hai portato una torcia?”
Rudolo le rispose “Sì, ora la accendo”.
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Accesero la torcia proprio mentre sentirono un rumore strano. Si guardarono
intorno, ma non videro nessun
mostro, ma solo rami e cespugli
mossi dal vento.
“Ma non ci sono i mostri! Sono solo
alberi!” esclamò Serena!
“Torniamo a casa, allora. Abbiamo
una scoperta da raccontare a
scuola domani!!!”.
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LA RACCOLTA DI MORE
Una mattina Pablo mentre si reca in farmacia incontra Rudolo.
- Ciao Pablo – lo saluta Rudolo - devo andare con Serena nel bosco a
raccogliere le more per fare la marmellata.
- Bene bene, bravi. Raccoglietene anche per me, farò anch’io la
marmellata.-.
- Va bene. Le raccoglieremo anche per te! Ciao, ciao-
Rudolo s’incammina e avvicinatosi al bosco si ritrova con Serena.
I bambini vanno insieme nel bosco. A un certo punto vedono uno scoiattolo.
- Guarda Serena ho visto uno scoiattolo! Era bello, era marrone e un
pochino bianco. –
Ecco che lo vede anche
Serena, allora iniziano a
inseguirlo.
I bambini l’hanno inseguito,
ma purtroppo non l’hanno
raggiunto.
-Peccato! – dice Serena –
Andiamo a raccogliere le
more. -
I bambini si recano a raccogliere le more e le mettono dentro due cestini. Ce
ne sono tantissime.
Serena e Rudolo sono elettrizzati!
I bambini si ritrovano con due ceste
piene di more e decidono di portarne
una cesta a Pablo.
Arrivati alla farmacia di Pablo,
suonano il campanello della casa di
Pablo:- Din, don!-.
- Chi è?- chiese Pablo -
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- Siamo Rudolo e Serena-
- Venite dentro, vi offro qualcosa?-
- No, grazie –
I bambini mostrano il cestino di more a Pablo e gli dicono che glielo regalano.
- Grazie mille, farò la marmellata. Volete venire a cena da me stasera? –
- Sì, certo – rispondono i bambini- chiediamo il permesso ai genitori.
Felici corrono a casa dai genitori e ottengono il permesso di andare a cena da
Pablo.
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CUCINA A CASA DI RUDOLO
Rudolo e Serena si ritrovano a casa per cucinare insieme.
- Facciamo delle crostatine? –
chiede Serena
- Ok, confermo- dice Rudolo.
Rudolo si mette il grembiule bianco
invece Serena un grembiule rosa.
Serena fa l’impasto delle tre
crostatine: unisce farina, uova e
zucchero.
Rudolo mette la marmellata su ogni crostatina.
I gusti delle tre crostatine sono: la prima è di albicocche, la seconda è di
more e l’ultima è di fragole.
Le mettono nel forno a cuocere. Sono
soddisfatti del loro risultato.
- È stato molto bello!- gridano
insieme.
Mentre aspettano che le crostatine
siano pronte Rudolo e Serena fanno un
disegno.
Poi le sfornano, le mettono su una teglia, e poi le spolverano di zucchero a
velo.
Verso sera decidono di andare al
Ristornate Matto per dare una mano in
cucina al papà di Rudolo.
Ai bambini piace molto andare al
ristorante perché si sentono allegri e felici
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come dei piccoli cuochi!
Ancora non sanno che cosa li aspetta al ristorante …
CENA AL RISTORANTE MATTO
… Dopo una giornata a scuola e una riunione molto lunga, le maestre Viola,
Giulia e Alice decidono di andare a mangiare qualcosa al Ristorante Matto
che si trova proprio vicino alla Scuola Secondaria.
Viola dice- È il ristorante del papà di Rudolo. Si mangia benissimo! -
Lì, infatti, lavora Luca il papà di Rudolo, un loro alunno. Sanno che il signor
Luca è un ottimo chef; vogliono assaggiare i suoi piatti.
Le maestre entrano al Ristorante Matto, e salutano. Vengono accompagnate
al tavolo.
-Buonasera! Vi lascio il menù- dice il cameriere.
-Grazie mille!
Le maestre iniziano a leggere il menù:
Menù del Ristorante Matto
Antipasti e contorni
Patatine fritte
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Verdure miste (carote, pomodori, insalata…)
Pizzette
Affettati
Primi piatti
Risotto alle carote
Orecchiette al pesto
Zuppa alle patate con crostini
Secondi piatti
Pizza ai tre formaggi
Arrosto con patate al forno affumicate
Hamburger
Dessert
Gelato
Torta cioccolato e panna
Arriva il cameriere:
- Che cosa volete ordinare?- La maestra Alice risponde:
- La maestra Viola ordinerebbe le pizzette e l’arrosto con le patate,
Giulia vorrebbe
dell’insalata e la zuppa
con crostini, mentre io
vorrei hamburger e
patatine fritte.
L’ordinazione arriva in cucina e
Luca si mette subito al lavoro.
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Nel frattempo, dopo una giornata passata insieme, arrivano al Ristorante
Matto Rudolo e Serena.
A loro piace dare una mano in cucina a Luca, si sentono allegri.
Vedono le loro maestre sedute al tavolo.
A Serena viene un’idea super:
- Rudolo!!! Facciamo una sorpresa alle maestre?
Rudolo esclama: - Quale sorpresa? -
- Ricordi le crostatine che abbiamo cucinato stamattina?Potremmo
offrirle alle maestre.
- Buona idea! Vado a prenderle- dice Rudolo e subito corre a casa.
Intanto le maestre iniziano a mangiare. Al momento del dessert arrivano
Rudolo e Serena con le tre crostatine.
Quando le maestre vedono le crostate, si stupiscono.
-Grazie mille Rudolo e Serena!!
Che sorpresa!-
Ma Serena non sapeva cosa dire.
-Che torte sono?- chiedono le
maestre
-Sono alle tre marmellate:
fragola, albicocca e more. -
-Chi è che le ha cucinate? Tuo papà?-
I bambini gridano entusiasti: - Siamo stati noi!-.
36
AL PARCO GIOCHI
C’era una volta un parco giochi divertentissimo. Tutti i giorni i bambini si
sedevano sopra le panchine per parlare. C’erano due scivoli e un’altalena e un
trampolino e una giostra.
Vicino al parco giochi c’era un campo
da calcio, dove tutti i bambini
potevano giocare e disputare le
partite.
Vicino al parco giochi c’era un fiume.
Un giorno Serena e Rudolo andarono
in quel parco giochi con la cugina di Serena.
Chiamarono Rudolo, lo invitano con loro a giocare. Nel parco giochi c’erano
tanti bambini .
I bambini giocavano
a mamme, a
percorsi a ostacoli
e a gattini.
Si divertivano
tantissimo.
Verso sera, Serena
chiese a Rudolo
Rudolo rispose di
sì perché era
stanco e i loro
genitori li stavano aspettando.
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CHE BELLO STARE INSIEME!
Un giorno Rudolo e Serena vanno a fare un picnic nel bosco.
A un certo punto incomincia a piovere e Rudolo e Serena si riparano sotto lo
scivolo del parchetto.
Quando smette di piovere Rudolo e Serena escono da sotto lo scivolo.
Dopo ritornano a casa e giocano a nascondino e conta Serena.
Giorgio, il fratello di Serena deve andare a chitarra e Serena e Rudolo
vorrebbero andare con lui. Ma Silvia, la mamma dei due bambini, dice che non
possono andare con lui perché non sono iscritti al corso di chitarra. Allora
non sapendo cosa fare a casa di Serena iniziano ad annoiarsi.
A Rudolo gli era venuta un’idea.
- Serena possiamo andare a casa
mia a dare la pappa al gatto, così
poi giochiamo con Virgola a
lanciargli il gomitolo.- Serena dice
di sì e vanno felici a casa di Rudolo.
38
UN’AVVENTURA SPAVENTOSA
Tanto tempo fa Rudolo e Serena fecero un’avventura molto spaventosa.
I compagni gli avevano detto che in città giravano dei mostri cattivi che
avvelenavano tutto così le piante, morivano. I mostri erano mille.
Tutti erano spaventati.
Il Sindaco Alvaro chiamava la polizia che
era sempre impegnata a distruggere i
mostri.
Ogni volta che la polizia aveva finito di
distruggere i mostri gommosi, si recavano
dal sindaco Alvaro che parlava con i
poliziotti.
Rudolo e Serena scappavano dai mostri gommosi che si ricreavano
continuamente.
Erano mostri immortali.
La moglie del capo dei mostri aveva trentaquattro dita e su ogni dito un
anello, quindi aveva trentaquattro anelli .
Avevano una figlia che era uguale a loro, ma aveva tre occhi.
Il fratellino più piccolo aveva quaranta gambe.
Rudolo e Serena un giorno incontrarono
tutta la famiglia di mostri, faceva paura,
ma in realtà erano gentili. Fecero
amicizia con i mostri gommosi e
giocarono fino la sera.
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L’indomani i mostri gommosi diventarono cattivi e distrussero tutta la città e
tutti erano spaventati.
Poi Rudolo e Serena si
ritrovarono nel nulla e si misero
a piangere per tanto tempo fino
a quando … Rudolo si risvegliò e capì che era tutto un sogno.
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CANI RANDAGI
Serena e Rudolo una mattina vanno al fiume Cip e a un certo punto
sentono un rumore provenire da dietro al cespuglio. È un cane golder retriver
senza collare.
Quando i bambini si avvicinano, il cane incomincia a correre verso la chiesa.
Serena e Rudolo lo seguono e sentono un rumore uguale al quello di prima.
Da dietro il cespuglio della chiesa salta fuori un altro cane, una femmina.
I cani si avvicinano a loro e Serena e Rudolo non sapendo cosa fare li portano
in comune.
Il sindaco Alvaro guarda i due bambini molto stupito ed esclama:
-Oh! Ma cosa fate???? Perché li portate qui??? –
- Possiamo tenerlo? - dicono in coro i due bambini
Il sindaco Alvaro risponde: - Dovete portarli al canile. -
Allora decidono di portarli al canile. Ma come?
Si accorgono di avere i soldi in tasca. Infatti, volevano andare a comprare le
figurine de “I cucciolotti”. Decidono di rinunciare all’acquisto e utilizzare la
somma per comprare dei croccantini per cani.
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Allora vanno al negozio di animali e prendono i croccantini per i cani.
Intanto i due cani gironzolano nei paraggi.
Poi decidono di fare come Pollicino. Corrono verso il canile e intanto spargono
per terra i croccantini.
I cani mangiando le crocchette seguono i due bambini.
Arrivati al canile, il signor Filippo chiede: - Come vi chiamate? -
Rispondono dicendo di chiamarsi Serena e Rudolo.
Allora Filippo li ringrazia e accoglie i due cani.
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IL CAVALLO PIETRINO
Un giorno il sacerdote portò il cavallo in
chiesa perché il cavallo si sentiva solo.
Ma il cavallo nitriva in continuazione.
Allora lo portò nella stalla e restò
solo.
Il sacerdote tornò in chiesa. Finita la funzione religiosa andò all’oratorio e il
sacerdote pensò - Prenderò una carota per il mio cavallino Pietrino. -
Il sacerdote tornò dall’oratorio e andò nella stalla per dargli la carota.
La stalla era grande e larga e piena di fieno.
A Pietrino, il suo cavallino, la carota gli piacque e il cavallo fu soddisfatto.
Adorava il suo padrone perché il sacerdote si prendeva sempre cura di lui
quando tornava dalla chiesa.
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IL TESORO
Un giorno di sole Serena e Rudolo vanno al mare per farsi un bagno.
Quando i genitori di Rudolo li chiamano, escono dall’acqua, fanno la doccia e
dopo si asciugano. All’ombrellone, seduti sui lettini, mangiano una fetta di
pizza.
Poi decidono di costruire un castello di sabbia e mentre scavano trovano un
tesoro. È un baule rosso chiuso con un lucchetto ed i bambini lo vogliono
aprire. Prendono una chiave e aprono il baule. Dentro il baule c’è un cane
impaurito.
Serena tira fuori il cane dal bauletto e sotto dove il cane era sdraiato
Serena trova tantissimi soldi.
I genitori si stupiscono, ma pensano che i soldi serviranno ad accudire il cane
per alcuni anni.
Felici rientrano a Ziclandia.
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UN SOGNO STRANO
Al sindaco Alvaro piaceva far sogni. Un giorno andò a letto e fece un sogno
pauroso.
C’erano molti mondi spaventosi e difficili da superare. Il primo fu un mondo
dove se facevi un solo rumore cadevano le armi su di te, il secondo mondo era
tutto di sabbie mobili. L’ultimo mondo fu pieno di serpenti, due serpi erano
Serena e Rudolo, la Strega Robot Malefica li aveva maledetti.
Una seconda Strega Robot allora li fece ritornare normali e andarono a
maledire la Strega Robot Malefica.
Allora superando i mondi, i serpenti cercarono di avvelenare Alvaro, Serena e
anche Rudolo, ma Rudolo li prese e li strozzò e li buttò a terra e li fece
mordere da altri serpenti.
Poi camminando e camminando, arrivarono
alle sabbie mobili, cercando di non cadere.
Ma Alvaro precipitò dentro le sabbie
mobili e visto che Serena faceva nuoto,
nuotò dentro le sabbie mobili.
Con molti sforzi riuscì ad afferrarlo e lo
estrasse. Camminando camminando camminando arrivarono dove c’erano le
armi. Allora Alvaro ideò un piano, il piano era di fare rumore. Quindi Rudolo
e Serena fecero tanto rumore.
Le armi cadevano velocissime, ma Rudolo e
Serena le distrussero e la strada fu libera.
Arrivarono dalla Strega Robot Malefica con le
armi che avevano rotto e gli tolsero tutti i
bulloni e vissero tutti felici e contenti.
Al risveglio Alvaro capì che era tutto un sogno e rise.
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REGALI SPECIALI
Tanto tempo fa Rudolo e Serena, nel bosco, videro tanti alberi e vari animali
tipo: volpi, leprotti e
picchi, ma anche altri.
Ma proprio quel giorno era
il compleanno della mamma
di Rudolo.
E Rudolo era preoccupato
perchè non aveva pensato
che era il compleanno della
sua mamma, ma per
fortuna il bosco era il posto perfetto per trovarle un regalo.
Così, con l’aiuto di Serena, riempì un cestino di lamponi e more e prese un
coniglietto.
Poi a mezzo giorno portarono tutti i regali.
La mamma di Rudolo quando aprì
il regalo disse: >.
Rudolo e Serena si accorsero
che in tasca avevano un po’ di
soldi.
I bambini decisero di andare nel
negozio i animali, e presero la
gabbietta per il coniglietto.
Il coniglietto fece molto in fretta a fare amicizia con la mamma di Rudolo.
Divennero inseparabili. Nel tempo libero giocavano con la pallina.
Il coniglietto era una femmina e la mamma di Rudolo la chiamò Salterina.
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Un giorno quando la mamma di Rudolo la liberò per farla saltellare nell’erba si
accorse che zoppicava; perciò la portò dal veterinario. La mamma di Rudolo si
era accorta che Salterina aveva una spina nella zampina, e quando il
veterinario le tolse la spina tornarono a casa a giocare con la pallina.
Un giorno Rudolo e Serena andarono in
campagna e videro un cagnolino.
Proprio quel giorno era il compleanno
del papà di Serena quindi decisero di
regalare al papà di Serena il cagnolino.
Il papà di Serena lo chiamò Dixi. Fu
molto felice di ricevere quel regalo
perchè il papà di Serena desiderava
un cagnolino.
Rudolo e Serena furono orgogliosi dei loro regali.
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UNA SERA AL "RISTORANTE MATTO"
Una sera Rudolo chiama Serena e le dice se vuole andare
al "Risorante Matto" che è il ristorante di suo papà.
- Sì certo - risponde Serena.
- Vuoi andare a piedi o ci accompagna mio papà? – chiede
Rudolo.
- Ho voglia di camminare - dichiara Serena.
- Allora andiamo a piedi- decide Rudolo
Si incamminano e lungo il
tragitto trovano un gatto e
un cane randagi e
vogliono cercare i loro
padroni.
Il gatto è arancione e il
cane invece è bianco con
le macchie nere.
Avanti avanti trovano i
proprietari dei due
animali.
I proprietari
ringraziano Rudolo e
Serena.
I bambini si dirigono al
Ristorante Matto.
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Entrano piano piano e scelgono il tavolo 99.
Rudolo chiede a
Serena - Tu cosa
ordini?-
- Io ordino le
patatine con la
maionese.- risponde
- Io invece ordino
una bruschetta-
Serena chiede a
Rudolo - Tu cosa ordini da bere ?-
-Io ordino la Coca Cola -
- Io invece ordino la Fanta -
Rudolo chiede a Serena - Tu cosa prendi di dessert?-
- Io prendo il sorbetto invece tu, Rudolo, cosa prendi di
dessert?-
- Un ghiacciolo bianco. -
Arriva il cameriere - Cosa ordinate?-
I bambini fanno l' ordine.
Quando il cameriere serve il pasto Rudolo e Serena giocano e
parlano. Rudolo racconta che i suoi genitori si trasferiscono
perchè il papà ha intenzione di aprire un ristorante nuovo in un
altro paese
Rudolo ha saputo anche che sua mamma è incinta.
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Serena meravigliata dice - Sono contenta che tua mamma
aspetti un bambino, così quando sarai lontano non ti sentirai
solo.
-Certo che mi mancherai molto – aggiunge Serena e si commuove.
Anche Rudolo si emoziona.
Poi, però, mangiano, scherzano e ridono come fanno i veri
amici.
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CRUCIPUZZLE DEI PERSONAGGI DÌ ZICLANDIA
VERTICALE
2- IL MIGLIORE AMICO DÌ SERENA
3- IL SIGNOR ALVARIA, IL SINDACO DI ZICLANDIA
4- IL GATTO DI RUDOLO
5- LA MAMMA DÌ RUDOLO
6- IL FARMACISTA DELLA CITTA’ DÌ ZICLANDIA
7- IL PROPRIETARIO DEL RISTORANTE MATTO
9- LUI IL FIGLIO DÌ SILVIA E FEDERICO
11- LA MAMMA DI SERENA
12- IL MARITO DI SILVIA
ORIZZONTALE
1-È LA MIGLIORE AMICA DI RUDOLO, INSIEME VIVONO MILLE AVVENTURE
6- PABLO HA UN GATTO. COME SI CHIAMA?
8- È IL NOME DEL RAGAZZO CHE LAVORA AL CANILE DI ZICLANDIA
9- LA MAESTRA DELLA SCUOLA PRIMARIA CON I CAPELLI TINTI DI AZZURRO
10- È LA MAESTRA A CUI PIACE FARE GINNASTICA
13- UN DON UN PO’ PARTICOLARE
14- LEI È LA MAESTRA CHE SI VESTE SEMPRE DI AZZURRO
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1 2 3
6 7
9
13
14
4
8
5
10
O
11 12
52
Vuoi inventare un’altra avventura?
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INDICE
Presentazione Pag. 3
- Il paese di Ziclandia Pag. 6
- Il fiume di Ziclandia, fiume Cip Pag. 8
- Serena Pag. 10
- Rudolo Pag. 11
- Silvia e Federico, i genitori di Serena Pag. 13
- Stefania e Luca, i genitori di Rudolo Pag. 14
- Il Sindaco del paese Pag. 15
- Le maestre Pag. 16
- Il Sacerdote di Ziclandia Pag. 18
- Il farmacista Pablo Pag. 20
- Serena e Rudolo tifosi dell’ABC Pag. 23
- Ci siamo persi nel bosco Pag. 25
- Paura nel bosco Pag. 28
- La raccolta di more Pag. 30
- Cucina a casa di Rudolo e Cena la Ristorante Matto Pag. 32
- Al parco giochi Pag. 36
- Che bello stare insieme Pag. 37
- Un’avventura spaventosa Pag. 38
- Cani randagi Pag. 40
- Il cavallo Pietrino Pag. 42
- Il tesoro Pag. 43
- Un sogno strano Pag. 44
- Regali Speciali Pag. 45
- Un sera al Ristorante Matto Pag. 47
- Crucipuzzle Pag. 50
- Vuoi inventare un’altra avventura? Pag. 52
55
AUTORI
Barbaro Vera, Carrera Riccardo, Costantini Francesco, Crescini Giovanni,
De Simoni Linda, Denti Valentina, Diouf Mouhamed, Galmozzi Edoardo,
Groppelli Martina, Mandelli Diego, Miccolis Lucia, Perdisci Thomas,
Sagaria Gabriele, Severgnini Umberto, Shkina Erleta, Vannoni Alessio.
INSEGNANTI: Cattaneo Fabiana, Lupo Pasini A.Fabiola.
56 SCUOLA PRIMARIA DI RIPALTA CREMASCA – IC.E.FERMI DI MONTODINE
CLASSE SECONDA A – PROGETTO DI DATTICA INCLUSIVA “PASSO DOPO PASSO”