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Gli ausili in riabilitazione
neuropsicologica
P. Fiore
La dimostrazione dell’esistenza di una plasticità cerebrale
dipendente dall’esperienza ci consente di avere tra gli
obiettivi della riabilitazione quello di ricostituire le
funzioni cognitive compromesse, così come di cercare di
costruire delle strategie di compenso per le funzioni
distrutte
Definizione diRiabilitazione Cognitiva
Uso sistematico di istruzioni ed esperienze strutturate per
modificare il funzionamento dei sistemi cognitivi al fine di
migliorare la qualità o la quantità del processo cognitivo in
un dominio particolare
Gli obiettivi dellariabilitazione cognitiva
(I.H. Robertson, Current Opinion in Neurology, 1999, 12: 703-708)
Ricostituzione delle Strategie di compenso
funzioni cognitive compromesse
Ambito
Cognitivo (attenzione, memoria, percezione, gnosia,
prassia, ragionamento, controllo esecutivo)
Alcuni interventi riabilitativi a carattere generale (ad es. sulla
depressione o la partecipazione alle attività quotidiane) possono avere
effetto anche sulle funzioni cognitive, ma non sono un intervento
specifico e pianificato di riabilitazione cognitiva.
Gli interventi riabilitativi mirano a vari aspetti della patologia:
1. ASPETTI COGNITIVI
2. ASPETTI FUNZIONALI
3. ASPETTI COMPORTAMENTALI
4. ASPETTI AFFETTIVI
Riabilitazione Cognitiva
Variabili neurobiologiche
Studio del potenziale plastico del sistema nervoso
Deprivazioni sensoriali
Apprendimento di particolari abilità
Plasticità del cervello adulto in seguito a lesioni del SNC
(riduzione/aumento delle informazioni
dalla periferia ai centri nervosi)
Deprivazioni sensoriali
Siccome il sistema somatosensitivo rappresenta
la periferia corporea
secondo regole somatotopiche,
la sezione/lesione di un determinato nervo
depriva in maniera selettiva ed ordinata
la sua rappresentazione centrale
Apprendimento di particolari abilità
L’apprendimento implica cambiamenti funzionali
e/o strutturali nel SN e,
in assenza di specifiche patologie,
può aver luogo a qualunque età.
Apprendimento di particolari abilità
Ampliamento delle aree di rappresentazione nervosa (corteccia
somatosensitiva, corteccia motoria primaria) riguardanti
elettivamente strutture coinvolte nell’apprendimento di un
determinato compito
reversibilità dei cambiamenti che supporta ulteriormente l’elevata
dinamicità connessionale del cervello anche in età adulta
Apprendimento di particolari abilità
Mutamenti dinamici delle rappresentazioni cerebrali
legate all’apprendimento di compiti specifici nell’uomo
(studi PET, fMRI, stimolazione magnetica transcranica)
(es.: rappresentazione somatosensitiva delle dita della
mano sinistra in suonatori di archi, lettori di Braille)
Plasticità del cervello adulto in seguito a lesioni del SNC
Studio delle possibilità riorganizzative del cervello leso
Nell’uomo:
- studi PET in pazienti con lesioni vascolari del braccio posteriore della
capsula interna: i campi motori associati a movimenti delle dita
vengono allargati alla zona abitualmente occupata dalla faccia (Chollet
e Weiller, 1994)
- la stimolazione magnetica transcranica evoca potenziali motori in aree
dello scalpo più ampie dopo una terapia riabilitativa mirata (espansione
della rappresentazione nervosa danneggiata da una lesione vascolare,
Taub et al., 1998)
STRATEGIE PER LA RIABILITAZIONE COGNITIVA
Adattamento alle condizioni ambientali
Stimolazioni e sostegno
Ausili esterni
Training cognitivi
Tecniche comportamentali
Ausili: definizione
“Tutti i prodotti, gli strumenti, le procedure usati da persone disabili o
anziane sia prodotti in modo specifico sia che si tratti di prodotti
comunemente disponibili per prevenire, compensare, alleviare o
neutralizzare la menomazione, la disabilità o l’handicap e migliorare
l’autonomia e la qualità della vita delle persone, permettendo loro di
realizzare le loro piene potenzialità”
Eustat, 1999 e Nomenclatore Tariffario
AUSILIIl percorso dell'autonomia
"Efficacia" (come "capacità dell'ausilio di apportare un reale
miglioramento alla qualità della vita della persona") e "Flessibilità"
(come la "disponibilità di accessori e la facilità di personalizzazione
per adattarsi all'ampliamento delle esigenze di autonomia") sono due
dei criteri di valutazione generalmente utilizzati riguardo agli ausili.
Integrazione tra i due modelliteorici di riferimento
Modello ICF
Modello dell’Assistive Technology
Ausilio come elemento di mediazione tra capacità
e performance
Attività e partecipazione
La capacità è ciò che la persona sa fare in un ambiente sconosciuto,
standard come quello di un ambulatorio medico,
senza alcun ausilio
La performance è ciò che la stessa persona riesce
a fare nel suo abituale ambiente di vita e generalmente
con ausili ed adattamenti.
Tecnologie Assistive(Legge Stanca n. 4/2004- Disposizioni per favorire l’accesso dei
soggetti disabili agli strumenti informatici)
Gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono
alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di
svantaggio, di accedere alle informazioni e ai
servizi erogati dai sistemi informatici
Ausilio ed accessibilità informatica Altri aspetti dell’accessibilità ai siti web ambientale
L’ausilio informatico
Definizione secondo classificazione ISO 9999, ICF.
“qualsiasi prodotto, strumento, apparecchiatura o
sistema tecnico utilizzato da una persona con disabilità,
prodotto appositamente o disponibile comunemente,
che previene, compensa, controlla, allevia
o neutralizza” la disabilità.
Accessibilità(Legge Stanca n. 4/2004- Disposizioni per favorire l’accesso dei
soggetti disabili agli strumenti informatici)
La capacità dei sistemi informatici,
nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche,
di erogare servizi e fornire informazioni fruibili,
senza discriminazioni,
anche da parte di coloro che a causa di disabilità
necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari
L’aid technology della sopravvivenza consente di mantenere
attive le funzioni vitali del cuore, della respirazione,
dell’alimentazione, dell’espulsione; es. la tecnologia dei reparti di
rianimazione.
L’aid technology delle attività umane, detta anche assistive
technology, si occupa prevalentemente delle attività umane possibili,
solo, in relazione alle funzioni corticali superiori. Attività, dunque, di
tipo sensoriale, motorio, della comunicazione e cognitive. L’aid
technology delle attività è il campo in cui si sviluppa l’argomento
relativo agli ausili ed in particolare modo relativo agli ausili
informatici.
Gli strumentiCostituiscono la componente tecnologica di un sistema INFORMATICO
Strumento di amplificazione Strumento di chiamata Computer Sistema domotico Lettore multimediale Navigatore Radiofoni Video ingranditore
Le modalità di accessoModalità di input e di output, semplici e composte per
consentire l’accesso allo strumento e ai dispositivi di interfaccia.
Requisiti generali :
Il requisito di sicurezza per il quale la modalità adottata deve garantire la
massima sicurezza all’utilizzatore.
Il requisito di contenimento per il quale la modalità adottata non deve
permettere la comparsa di situazioni di disagio o eccessivo impegno; es.
modalità che sfavoriscono la comparsa di distonie.
Il requisito di efficacia per il quale la modalità adottata deve risultare efficace
nello svolgimento dell’attività per la durata dell’impegno psico-fisico.
I metodi
I metodi consentono la realizzazione di percorsi applicativi
per il raggiungimento di un obiettivo in ambiente
tecnologico. Il metodo risulta un elemento fondamentale
per la costruzione di una soluzione che risulti efficace ai
fini del soddisfacimento dei bisogni di una persona che si
trovi in una condizione di disabilità.
L'autonomia
Definiamo come tutor le persone che seguono lo user nello
svolgimento delle proprie attività.
Definiamo come tempo/tutor il tempo di presenza di un
tutor accanto ad uno user per lo svolgimento di un’attività.
Ausili per la comunicazione
Il linguaggio
Quando non possiamo comunicare i nostri
pensieri, non possiamo domandare ciò che
ci serve sapere, quando non possiamo
conversare,siamo in una condizione di
isolamento e frustrazione…
…questa è la condizione in cui si trovano molte persone in conseguenza di patologie
severe che impediscono l'uso della voce per comunicare e interferiscono con la
capacità motoria e in alcuni casi anche con le prestazioni mentali
Riabilitazione nei disturbi del linguaggio
- aspetti produttivi e di comprensione
- la rieducazione delle difficoltà articolatorie
- la riabilitazione delle afasie
- la rieducazione dei disturbi di lettura
- la rieducazione dei disturbi della scrittura
- la rieducazione dei disturbi del calcolo e dell’uso dei
numeri
L’esigenza derivata dai malati e dai loro familiari è statatesa a far si che l’intervento fosse anticipato e mirato aiparenti e al paziente di conseguenza.
Obiettivi:
- Istruire i familiari sulla conoscenza del linguaggio
- Rassicurarli sulle possibilità cognitive del paziente
- Insegnare loro le modalità iniziali di comunicazione
con il loro parente
AUSILI PER LA COMUNICAZIONE
Esistono strumenti tecnologici che rendono possibile una
comunicazione in forma di messaggi scritti o messaggi in voce
esplicitando così in forma chiara per l'ascoltatore richieste che
altrimenti rimarrebbero inespresse.
AUSILI PER LA COMUNICAZIONE
Permettono o facilitano la comunicazione interpersonale
(comunicatori), lo scambio di informazioni a distanza (telefoni,
audio-video, internet...) e lo svolgimento di tutte quelle attività
collegate allo studio e al lavoro che richiedono lettura, scrittura,
acquisizioni e scambio di dati.
Il “comunicatore” è uno strumento capace di tradurre il pensiero in domande verbali.
ausili per la comunicazione interpersonale ausili per la produzione (lettura, scrittura, calcolo, disegno,...) ausili per l'accesso al Personal Computer ausili per la vista ausili per l'udito ausili per telefonare ausili per la segnalazione e indicazione apparecchi audio e video
Classi della classificazione ISO 9999, ICF
Ausili per la comunicazione interpersonale
Tabelle di comunicazione
Comunicatori vocali o "VOCAs" (Vocal Output Communication Aids)
Comunicatori alfabetici
Software per la comunicazione
Software per l'elaborazione di testi
Ausili per la produzione (lettura, scrittura, calcolo, disegno...)
Ausili per la lettura (leggii, volta pagine..)
Macchine per scrivere
Programmi per la produzione di testi
Ausili per il disegno e la scrittura manuale
Calcolatrici
Ausili per l'apprendimento
Ausili per il disegno e la scrittura manuali
- adattamenti e accessori per migliorare la presa
- sostegni per penne, matite, pennelli
- supporti per scrivere e disegnare
- normografi
- guide e timbri per la firma
- carte e plastiche speciali per la scrittura
Ausili per l'apprendimento non informatici
Testi scolastici e libri facilitati
Ausili per ipo-vedenti e non-vendenti
Sono ausili specifici che permettono o facilitano l'esecuzione delle
diverse materie scolastiche.
– Per la matematica e la geometria
· Calcolatrice facilitante
· Quaderni facilitati (con tratto più o meno marcato, di varie
grandezze, con rilievo tattile...)
· Strumenti per l'esecuzione della matematica in braille (cubaritmo)
Righe, squadre, goniometri, compassi, ecc. con segnalazioni tattili
e/o forte contrasto di colore per persone con deficit visivo
Due categorie di problemi nell’utilizzo del computer
In che modo la persona può inviare input e comandi al
computer (uso delle periferiche di input);
In che modo la persona riceve output dal computer
(schermo e/o stampanti e/o sintesi vocali).
Ausili per l'apprendimento informatici
Ausili per l'accesso al PC
L'Accesso Facilitato
Periferiche di input
Periferiche di output
Periferiche di inputSono gli strumenti che servono ad immettere dati nel computer, a
controllarlo, per eseguire i comandi.
Tastiere
Dispositivi di puntamento
Scanner
Sensori
Software di riconoscimento vocale
Periferiche di outputSono gli strumenti atti a ricevere la informazioni, i risultati di cio'
che abbiamo chiesto di fare al computer.
Stampanti
Monitor
Sintesi vocale
Modem
Prerequisiti e addestramento per l’utilizzo di sistemi informatici
Postura
Componente prassica
Processi attentivi
Ricerca visiva
Meccanismi di controllo/feedback
Coordinazione oculo-manuale
Ausili per la memoria
Riabilitazione nei disturbi della memoria
- valutazione e riabilitazione dei deficit mnesici ed intellettivi nel
contesto cognitivo
- metodi di valutazione della memoria
- adattamento delle condizioni ambientali, orientamento nella realtà e
ausili esterni
- strategie cognitive
MEMORIA A BREVE TERMINE
Strategia della ripetizione Utilizzare materiale emotivamente rilevante
WORKING MEMORY
Semplificare l’ambiente cognitivo Eliminare stimoli non pertinenti al compito Aumentare lentamente e progressivamente la complessità
del compito
ESEMPI Spelling di paroleConversazione
MEMORIA A LUNGO TERMINE
Esercitare il recupero tramite il riconoscimento o la libera
associazione
Utilizzare materiale ben acquisito dal paziente
MEMORIA ESPLICITA
Semplificazione della domanda
Indurre il paziente a rispondere attraverso un ragionamento
anziché rievocazione attiva
Chiedere al paziente di descrivere procedure note
MEMORIA SEMANTICA
Compiti di classificazione Compiti di produzione categoriale
MEMORIA IMPLICITA
Di solito è ben conservata
Mantenerla attiva attraverso l’esecuzione di procedure e
prassie (terapia occupazionale) e conversazioni
Svolgere le attività in modo regolare per instaurare
l’abitudine
AUSILI MNESICI ESTERNI
Sono strumenti che aiutano il paziente a convivere
con i propri disordini senza eliminarli ma
riducendone la disabilità conseguente
AUSILI MNESICI ESTERNI
Gli ausili passivi vengono forniti al soggetto
dall’ambiente
Gli ausili attivi sono gestiti direttamente dal paziente
dopo un periodo di addestramento. L’allenamento
all’uso degli ausili esterni si è dimostrato utile nel
migliorare la memoria prospettica.
AUSILI MNESICI ESTERNI
Gli ausili mnesici passivi : ROT
Gli ausili mnesici attivi (agende, diari, suonerie)
TERAPIA DI ORIENTAMENTO ALLA REALTA’ROT
Ha la finalità di riorientare il paziente rispetto a sé, alla propria
storia e all’ambiente circostante;
attraverso ripetute stimolazioni in varie modalità (verbale,
visiva,ecc..) si cerca di rafforzare le informazioni di base del
paziente rispetto alle coordinate spazio-temporali ed alla storia
personale;
.
1. ROT INFORMALE: un processo di stimolazione continua attraverso
l’introduzione di facilitazioni temporo-spaziali (calendari, colori alle
stanze, segnali chiaramente leggibili) che implica la partecipazione di
operatori sanitari e familiari, i quali, durante le 24 ore, forniscono
continue informazioni al paziente
2. ROT FORMALE: consiste di sedute giornaliere di 45’ condotte in
gruppi di 4-6 persone durante le quali un operatore impiega una
metodologia di stimolazione standardizzata
TERAPIA DI ORIENTAMENTO ALLA REALTA’ROT
MEMORY TRAINING
Tecniche di stimolazione più specifiche, che mirano a
stimolare l’apprendimento procedurale motorio, sensoriale
e cognitivo.
Training per la Memoria visuo-spaziele
Presentazione di ambienti domestici (cucina, camera da letto, garage) in cui
sono posizionati degli oggetti di uso quotidiano.
ESPLORARE, CODIFICARE, RICOLLOCARE,
RICONOSCERE,RIEVOCARE.
"Il miglioramento dell''attenzione costituisce il presupposto per il training di altre funzioni cognitive ed ha un significato fondamentale nel trattamento dei disturbi della memoria." (A .Mazzucchi)
Riabilitazione nei disturbi dell’attenzione
Semplificare l’ambiente cognitivo del paziente
Aiutare i pazienti a dirigere l’attenzione agli stimoli
rilevanti
Abituarli a svolgere determinate attività aiuta i
pazienti a prestare attenzione con meno fatica
Utilizzare la memoria implicita
Training di attenzione selettiva
Fornire al soggetto delle strategie
che aiutino un''efficace
esplorazione dello spazio alla
ricerca di stimoli rilevanti
tralasciando il resto dei feedback
che stimolino la presa di
consapevolezza del proprio
modo di utilizzare le funzioni
attentive (deficit che portano ad
errori, risorse) e incrementino le
abilità di automonitoraggio.
Ausili nei disturbi della cognizione spaziale
NEGLECT
Difficoltà a esplorare, prestare attenzione, percepire o agire nello spazio
PERSONALE O EXTRAPERSONALE
del lato opposto alla lesione
Lobulo parietale inferiore
(giunzione temporo parietale)
Aree premotorie
dorsolaterali e mediali
Aree sottocorticali
connesse
(talamo, nuclei della base e sostanza bianca)
EMISFERO DESTRO
La consapevolezza dello spazio extrapersonale e’ basata sul circuito frontale e temporale
La consapevolezza dello spazio personale e’ basata sui circuiti parietali
Committeri at al.,Neural bases of personal and extrapersonal neglect in humans Brain 2006 Sep, 28.
Nella fase acuta il paziente:
1) tende a tenere occhi e capo rivolti verso destra
3) non utilizza gli arti di sinistra anche se non ha emiplegia
2) se l’esaminatore gli rivolge la parola dal lato sinistro il
paziente lo ignora
4) dissociazione automatico-volontaria
Manifestazioni cliniche
Nella fase successiva il paziente:
Tende a non utilizzare le posate di sinistra e il cibo nella metà
sinistra del piatto;
A dimenticare di indossare la parte sinistra degli indumenti;
A urtare con la metà sinistra del corpo contro spigoli e ostacoli;
Ad avere difficoltà di orientamento poiché non integra i dati
dell’emispazio sinistro.
Test di Albert
Cancellazione di stelle
Bisezione di linee
Copia di disegni
Copia di disegni
Disegno a memoria
Il paziente considera le sue produzioni completeDa Halligan e Marshall (2001), Neuroimage
Neglect percettivo e motorio
percettivo
premotorio
(incapacita’ di percepire)
(incapacita’ di agire)
Neglect percettivo ma non esplorativo
Neglect percettivo ma non esplorativo
Riabilitazione del neglect
di solito viene fatta con carta e penna, talvolta nelle condizioni della vita quotidiana.
e’ indispensabile rieducare i pazienti alle attivita’ quotidiane; le prove carta e penna non sono
trasferibili
Come scegliere tra gli approcci?(Robertson I.H. et al., Psychol Bull 1999; 125, 544-575)
Riconnessione dei circuiti cerebrali danneggiati dipendente dall’esperienza
STATI POST LESIONALI
- piccola perdita nella connettività
recupero spontaneo
- perdita maggiore
deficit funzionale permanente(necessità di un approccio compensativo)
Dati sul miglioramento nei circuiti sottostanti al funzionamento
normale delle capacità visuo-spaziali dopo trattamento
riabilitativo (Pizzamiglio et al. Recovery of neglect after right
hemispheric damage: H215O Positron Emission Tomographic
Activation Study. Arch Neurol 1998; 55: 561-568)
Effetto delle lenti prismatiche su pazienti con eminegligenza
spaziale che determinano cambiamenti nella connettività sinaptica
all’interno del sistema percettivo-motorio dell’emisfero leso per
brevi periodi di tempo (Rossetti et al. Prism adaptation to a rightward
optical deviation rehabilitates left hemispatial neglect. Nature 1998;
395: 166-169)
Approccio compensativo vs. restitutivo
Approccio compensativo vs. restitutivo
Cambiamenti correlati a comportamenti funzionali specifici
- Recupero delle capacità di esplorazione dello spazio controlaterale alla
lesione in compiti con una componente motoria (es. bisezione di linee) in
assenza di una ricostruzione dei circuiti cerebrali sottostanti coinvolti, per
cui il deficit rappresentativo rimane (ad es. in compiti di giudizio percettivo)
Approccio compensativo vs. restitutivo(Robertson I.H. et al., Psychol Bull 1999; 125, 544-575)
In alcuni pazienti i circuiti lesionati sono “potenzialmente”
ricostruibili, ma il recupero dipende dalla capacità del terapista di
fornire input “top-down” e “bottom-up” finalizzati, mantenendo
adeguati livelli di arousal ed evitando l’attivazione di circuiti
competitivi che possano sopprimere l’attività nei circuiti target (cfr.
modelli dei network neurali).
Sviluppo dei modelli connessionistici delle funzioni cognitive
Limb Activation Training
Le neuroscienze cognitive hanno dimostrato che alcune informazioni
visive possono avere un accesso privilegiato al controllo delle risposte
motorie, ma possono non essere consapevoli
Modificazione delle manifestazioni del neglect tramite la manipolazione
degli scopi dell’azione di movimento verso un oggetto (afferrare vs.
indicare)
Limb Activation Training
Le informazioni sullo spazio possono quindi giungere anche
da un canale integro disponibile per le risposte di tipo
motorio -manipolativo
Studi sperimentali nella NSU:
- Limb Activation Training (Robertson, 1992; 1998)
Piccoli movimenti “out-of-sight” dell’arto controlesionale nella parte
sinistra dello spazio producono miglioramenti a breve termine
nell’attenzione visiva in tale emicampo, in compiti più “ecologici”,
nella self-care, nella rappresentazione corporea, che determinano
minore durata del ricovero del paziente e un trattamento fisioterapico
più breve
Treatment of visual perceptual disorders post stroke.Topics in Stroke RehabilitationJune 22, 2003 | Jutai, Jeffrey W.; Bhogal, Sanjit K.; Foley, Norine C.;Bayley, Mark; Teasell, Robert W.; Speechley, Mark R. |
There is strong evidence that treatment utilizing primarily enhanced visual
scanning techniques improves visual neglect post stroke with associated
improvements in function. However, neglect appears to be a negative
prognostic factor even after focused treatment .
There is moderate evidence, based on one positive RCT, that use of Fresnel
prisms improves visual perception scores in stroke patients with homonymous
hemianopsia and visual neglect but is not associated with improvement in
ADL scores. Prisms were more effective for patients who had neglect than
those who had hemianopsia.
There is moderate evidence (one positive study) that bilateral half visual field
eye patches improve visual neglect and function.
There is moderate evidence that some patients with neglect respond to mirror
therapy. Its impact on functional outcomes has yet to be tested.
It has been noted that when cold water is funnelled into the right external ear
canal, the vestibular-ocular reflex induces nystagmus toward the stimulated
ear. If warm water is used, nystagmus is directed away from the stimulation.
Accordingly, Rubens suggested that caloric vestibular stimulation to produce
eye deviation and past-pointing the direction opposite the pathologically
acquired bias may reduce visual neglect.
Studi sperimentali nella NSU, Kerkhoff 1998
Training nello scanning e nell’esplorazione visiva
miglioramento nei compiti di ricerca visiva, nei tempi di lettura e negli errori di lettura
Studi sperimentali nella NSU, Kerkhoff 1998
Training visuo-spaziale
(discriminazione visiva dell’orientamento con feedback verbale del terapista)
miglioramento nel giudizio dell’orientamento di linee, nella percezione dell’orologio, nella trasposizione mentale di
angoli e nelle abilità visuo-spaziali
La presenza delle dissociazioni descritte conferma cheche la rappresentazione dello spazio avviene attraverso un
sistema complesso di moduli interagenti, i cui diversi circuiti neuronali
funzionano in maniera integrata
Concludendo…
Indicazioni di efficacia del trattamento
Si possono ottenere miglioramenti con trattamenti mirati a funzioni
cognitive apparentemente non correlate ai deficit comportamentali ma
che, in termini di riabilitazione neuropsicologica, lo sono
Predizioni teoretiche che derivano dalle neuroscienze cognitive possono
generare metodi riabilitativi non-intuitivi
Indicazioni di efficacia del trattamento Ad esempio:
I deficit nell’apparentemente non correlato sistema dell’attenzione
sostenuta sono predittivi per il recupero motorio dopo ictus emisferico
destro (Robertson et al., 1997; Buchner et al., 1999; Sterzi et al., 1993).
-cfr. ruolo dei sistemi attenzionali nel mediare la riorganizzazione
plastica cerebrale; bias attenzionali nei deficit motori.
L’eminegligenza spaziale può essere significativamente
modificata tramite cambiamenti nel funzionamento dei
sistemi di “arousal” cerebrale (phasic alerting).
L’utilizzo degli ausili è un work in progress
suscettibile di variazione in funzione dei feedback derivanti dal reale utilizzo.
Grazie per l’attenzione
3 soggetti (2M,1F) affetti da ictus emorragico con emiparesi (2dx e 1sin): flessione avambraccio e falangi, no disturbi sensitivi).
Dopo infiltrazione con tossina botulinica i pazienti sono stati sottoposti ad un programma riabilitativo comprendente, tra le varie tecniche, la motor imagery e la motor observation, per 1 mese.
CONCLUSIONI: I risultati del nostro studio ci autorizzano ad ipotizzare che
l’utilizzo della motor observation e della motor imagery possa
aver contribuito al recupero post-ictus
questa terapia sperimentale basata sull’osservazione e
l’immaginazione dell’atto motorio, potrebbe essere considerata
come uno strumento nuovo e semplice da applicare alla
neuroriabilitazione nella fase post-acuta dell’ictus.
Si ritiene che questo tipo di stimolazione produca un
miglioramento nelle performance motorie soprattutto in termini di
coordinazione motoria