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La parola ebò deriva dalla lingua yoruba (Nigeria) e significa fondamentalmente offerta per un Orixà. Ogni Orixà è onorato con offerte differenti, in base alla sua natura, che vengono portate in luoghi diversi a seconda dellentità e in momenti differenti della giornata. Il concetto di ebò/offerta rituale è strettamente legato al concetto di axè, infatti ogni ebò è composto da elementi (frutta, candele, cibi...) che vibrano in ragione dellentità a cui vengono devoluti, in questo modo si crea una sorta di complicità spirituale di vibrazione in grado di influire sul piano materiale. Ecco perchè gli ebò sono spesso considerati dai profani delle pratiche magiche, dal momento che creano dei cambiamenti sostanziali nella realtà. Gli ebò però trascendono la magia, sono da considerare come delle preghiere olistiche che, unite alla fede del fedele (mi si pedoni il gioco di parole), emettono unenergia così forte da compiere in certi casi veri e propri miracoli. Perchè non manchi mai il pane in casa e per propiziare la ricchezza 1 candela bianca mais per popcorn 1 vassoio di vimini 1 bicchiere dacqua Preparare i popcorn e metterli nel vassoio di vimini. Mettere il vassoio in un luogo alto (sopra un mobile della cucina, per esempio) a fianco una candela ed un bicchier dacqua. Accendere la candela e chiedere ad Omolù benedizione e prosperità. Lasciare nello stesso posto per quindici giorni. Passato questo periodo rimuovere e ripetere il rito. Lacqua può essere gettata tranquillamente nello scarico, i popcorn invece in un giardino, affinchè gli animali possano cibarsene. Per assorbire le negatività in casa Mettere dietro alla porta di casa un bicchiere colmo di acqua e un pezzo di carbone di legna. Quello per il barbecue andrà benissimo. Recitare un Padre Nostro. Cambiare acqua e carbone quando questo inizierà ad affondare. Entrambi, acqua e carbone, andranno gettati in strada e il bicchiere si dovrà lavare, prima di riutilizzarlo, con acqua e sale. Qualora il carbone affondasse dopo poche ore significa che lambiente è "carico di energie disarmoniche". In questo caso si provvederà a gettare immediatamente carbone e acqua in casa, lavare il bicchiere con acqua e sale e ripetere la pratica. Per favorire gli introiti in unattività commerciale 6 tipi di frutta 6 spighe di grano 6 monete correnti miele dapi Collocare la frutta, le monete e le spighe in un piatto bianco e cospargere con miele chiedendo prosperità. Lasciare sei giorni in un luogo alto, allinterno dellattività commerciale. Passato questo periodo portare tutto ai piedi di un albero ben frondoso. Per fare tornare una persona che si è allontanata Questo ebò viene eseguito anche per richiamare un familiare o un amico lontano, anche se nella maggior parte dei casi viene eseguito per i ritorni amorosi. In un lunedì, dietro alla porta di casa collocare un bicchiere con acqua. Sotto a questo mettere il nome della persona scritto su un foglietto di carta bianco. A fianco accendere una candela bianca. Inginocchiarsi, e fissarsi nella mente per bene la fisionomia della persona che si desidera chiamare. Dire: "XYZ, io sto fissando qui la tua Negrada, il tuo Angelo della Guardia, qui è casa tua. Ritorna". Ripetere tre volte la richiesta. Quando la candela è finita gettare l'acqua fuori dal portone. Ottenuta la grazia offrire dietro alla porta di casa una candela a Pai Mineiro. Attraverso il Jogo dos Buzios i sacerdoti e le sacerdotesse oltre a prevedere gli avvenimenti e svelare la sorte possono anche influire e scongiurare le situazioni nefaste tramite gli ebò appropriati. Quelli che seguono sono esempi di ebò classici dellUmbanda eseguiti per propiziarsi la benevolenza degli Orixàs.

Gli Ebo

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La parola ebò deriva dalla lingua yoruba (Nigeria) e significa fondamentalmente offertaper un Orixà. Ogni Orixà  è onorato  con offerte differenti,  in base  alla  sua natura,  chevengono  portate  in  luoghi  diversi  a  seconda  dellentità  e  in  momenti  differenti  dellagiornata. Il concetto di ebò/offerta rituale è strettamente legato al concetto di axè, infattiogni ebò è composto da elementi (frutta, candele, cibi...) che vibrano in ragione dellentitàa  cui  vengono  devoluti,  in  questo  modo  si  crea  una  sorta  di  complicità  spirituale  divibrazione in grado di influire sul piano materiale.Ecco perchè gli ebò sono spesso considerati dai profani delle pratiche magiche, dalmomento che creano dei cambiamenti sostanziali nella realtà.Gli ebò però trascendono la magia, sono da considerare come delle preghiere olisticheche, unite alla fede del fedele (mi si pedoni il gioco di parole), emettono unenergia cosìforte da compiere in certi casi veri e propri miracoli.

Perchè non manchi mai il pane in casa e per propiziare la ricchezza

­        1 candela bianca­        mais per popcorn­        1 vassoio di vimini­        1 bicchiere dacqua

Preparare  i popcorn e metterli nel vassoio di vimini. Mettere  il vassoio  in un  luogo alto(sopra un mobile della cucina, per esempio) a fianco una candela ed un bicchier dacqua.Accendere  la  candela  e  chiedere  ad  Omolù  benedizione  e  prosperità.  Lasciare  nellostesso  posto  per  quindici  giorni.  Passato  questo  periodo  rimuovere  e  ripetere  il  rito.Lacqua può essere gettata tranquillamente nello scarico, i popcorn invece in un giardino,affinchè gli animali possano cibarsene.

Per assorbire le negatività in casa

Mettere dietro alla porta di casa un bicchiere colmo di acqua e un pezzo di carbone dilegna. Quello per il barbecue andrà benissimo. Recitare un Padre Nostro. Cambiareacqua  e  carbone  quando  questo  inizierà  ad  affondare.  Entrambi,  acqua  e  carbone,andranno  gettati  in  strada  e  il  bicchiere  si  dovrà  lavare,  prima  di  riutilizzarlo,  conacqua e sale. Qualora il carbone affondasse dopo poche ore significa che lambiente è"carico  di  energie  disarmoniche".  In  questo  caso  si  provvederà  a  gettareimmediatamente  carbone  e  acqua  in  casa,  lavare  il  bicchiere  con  acqua  e  sale  eripetere la pratica.

Per favorire gli introiti in unattività commerciale

­        6 tipi di frutta­        6 spighe di grano­        6 monete correnti­        miele dapi

Collocare la frutta, le monete e le spighe in un piatto bianco e cospargere con mielechiedendo prosperità. Lasciare sei giorni in un luogo alto, allinterno dellattività commerciale.Passato questo periodo portare tutto ai piedi di un albero ben frondoso.

Per fare tornare una persona che si è allontanata

Questo ebò viene eseguito anche per richiamare un familiare o un amico lontano, anche senella maggior parte dei casi viene eseguito per i ritorni amorosi. In un lunedì, dietro alla portadi casa collocare un bicchiere con acqua. Sotto a questo mettere il nome della personascritto su un foglietto di carta bianco. A fianco accendere una candela bianca.Inginocchiarsi, e fissarsi nella mente per bene la fisionomia della persona che si desiderachiamare. Dire: "XYZ, io sto fissando qui la tua Negrada, il tuo Angelo della Guardia, qui ècasa tua. Ritorna". Ripetere tre volte la richiesta. Quando la candela è finita gettare l'acquafuori dal portone. Ottenuta la grazia offrire dietro alla porta di casa una candela a PaiMineiro.

Attraverso il Jogo dos Buzios i sacerdoti e le sacerdotesse oltre aprevedere gli avvenimenti e svelare la sorte possono anche influire escongiurare le situazioni nefaste tramite gli ebò appropriati.Quelli che seguono sono esempi di ebò classici dellUmbandaeseguiti per propiziarsi la benevolenza degli Orixàs.

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Richiesta di aiuto per se o per un amico

Comperare  sette  candele  bianche,  accenderne  una  ogni  lunedì,  nella  pota  di  una  chiesa,offrendola  alle  Almas  Benditas  (Anime  Benedette,  Pretos  Velhos)  e  fare  la  propriarichiesta con fede. Le Almas Benditas non mancano mai di ascoltare qualcuno, purchè  larichiesta  sia  giusta  ed  onesta. Attenzione. Questo  ebò  deve  essere  fatto  per  sette  lunedìconsecutivi, in caso contrario non terrà effetto alcuno.

Per allontanare una persona che ci sta facendo del male

Scrivere il nome della persona su un foglietto di carta 15x15 cm, prendere una pietra di colorechiaro o bianca e avvolgerla nel pezzo di carta. Avvolgerla con dello spago comperato apposta,come a fare un pacchetto. Andare al mare, possibilmente in un luogo dove l'acqua è profonda,tre giorni dopo la luna piena. Dire queste parole:"Sirena Squalo dei Mari, chiedo che XYZ escadal mio cammino, che sia catturato dalle tue acque in modo che mai più possa farmi del male.Fai in modo che si penta di tutto il male che mi ha fatto, che diventi mansueto come un agnelloo che la sua malvagità sia distrutta dalle tue sacre acque". Completare la richiesta in accordocon ciò che si desidera richiedere. Una volta terminato chiedere licenza (agò) e ritirarsi. Unavolta attesi è bene ringraziare Iemanjà con un'offerta.

Canjica bianca per Oxalà

La  canjica  (mais  bianco  spezzettato)  è  una  delle  offerte  più  importanti  di  Oxalà.  E'considerata un alimento sacro. Si esegue questo ebò ad Oxalà non solo per chiedere unagrazia, ma anche per onorare il potente Orixà africano.

­ 500 grammi di canjica bianca, ben pulita­ miele­ una terrina di ceramica bianca­ una candela da sette giorni bianca o 10 candele bianche (Oxalufà)/8 candele bianche(Oxaguiàn)­ 10 gladioli bianchi (8 se per Oxaguiàn)­ 1 bottiglia di acqua minerale naturale­ 1 bicchiere trasparente­ 1 metro quadrato di stoffa bianca

Cucinare  la  canjica  bianca  in  acqua,  finchè  non  diventa  ben  tenera.  Lasciareraffreddare. Una volta fredda mettere nella terrina. Portare in un bel prato verde o in uncampo aperto. Stendere a tera la stoffa, al centro mettere la terrina con la canjica, vicinoa questa i gladioli disposti a ventaglio, e il bicchiere colmo di acqua di bottiglia. A lato labottiglia.  Versare  sulla  canjica  il  contenuto  di  un  vaso  di  miele  e  fare  la  richiesta  adOxalà. Accendere la candela da sette giorni o le candele singole attorno alla terrina.Questa offerta va fatta di venerdì, prima del calae del sole, preferibilmente di mattina. Attenzione se  l'ebò è dedicato ad Oxalufà occorre coprire  la  terrina con  la canjica conbatuffoli di cotone.

Manjar per Iemanjà

Questo ebò viene preparato per onorare la Signora del Mare, Iemanjà o per ottenere unagrazia dalla madre di tutti i Santi dell'Umbanda.

­ 1 pacco di crema di riso­ 4 uova­ una confezione di latte di cocco­ un piatto bianco­ zucchero­ fiori bianchi­ 7 candele bianche o celesti­ una bottiglia di Champagne o spumante­ un metro di stoffa bianca­ un bicchiere a calice

Preparare la crema di riso con il latte di cocco e lo zucchero. Versare nel piatto bianco(fondina).  Cuocere  le  uova  e  togliere  il  guscio. Metterle  all'interno  del  piatto,  in  piedi,come  guarnizione,  attorno  ai  bordi.    Recarsi  in  una  spiaggia,  a  pochi  metri  dal  mare.Giunti  sul  posto  bussare  sulla  riva  tre  volte  chiedendo  licenza  (Agò)  a  Exù  Maré  esuccessivamente Ogùm Beira Mar, che è la guuardia d'onore di Nostra Signora Iemanjà.Avvicinarsi  alla  riva,  stendere  la  tovaglia.  Al  centro  mettere  il  piatto  con  il manjar.Attorno al piatto mettere i fiori, come adorno. Se si tratta di rose occorre in antecedenzatogliere  le  spine  a mano. Mettere  le  candele  attorno  al  piatto  e  accenderle. Agitare  labottiglia  di  champagne  e  stappare,  invocando  Iemanjà.  Lasciare  uscire  a  getto  lospumante  verso  il  mare,  quindi  colmarne  il  calice  e  metterlo  sulla  tovaglia.  Fare  larichiesta  a  Iemanjà  e  salutarla  dicendo  Odoyà.  Terminato  l'ebò  allontanarsi  condeferenza.Questo ebò va fatto di Sabato, giorno consacrato, nell'Umbanda, a Iemanjà e a ttutte leIyabàs (Orixàs femminili), preferibilmente in fase di luna crescente o piena.

Milho (mais) per Oxùm

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Questo  ebò  viene  eseguito  per  onorare  Oxùm  o  per  richiedere  all'Orixà  una  graziaparticolare. Occorrerà farlo di Sabato, in fase di luna crescente o piena.

­ un chilo di mais giallo in chicchi­ cannella in polvere­ cinque uova cotte sode e senza guscio­ miele­ fettine di cocco fresco­ vino bianco dolce spumante­ una scodella ampia, bianca­ un metro di stoffa gialla­ 5 rose gialle senza spine­ 1 candela da sette giorni gialla o cinque candele gialle

Cuocere il mais finchè non diventa ben tenero, scolare e mettere nella scodella. Lasciareraffreddare. Cospargere con miele. Decorare con le uova, poste a cerchio nella scodellae con le fettine di cocco. Cospargere sopra cannella in polvere. Recarsi sulla riva di unfiume. Qualche metro prima della riva bussare al suolo e chiedere licenza (Agò) a Exùdos  Rios  e  successivamente  a  Ogùm  Iarà,  nell'Umbanda  guardia  d'onore  di  Oxùm.Quindi stendere la stoffa. Al centro mettere la scodella con il milho. Circondare l'offertacon  le  rose.  A  lato  (o  attorno  alla  scodella)  le  candele.  Accendere  le  candele  (o  lacandela  da  sette  giorni).  Assaggiare  per  tre  volte  con  l'indice  e  il  medio  della  manodestra  il  miele  dell'offerta.  Stappare  la  bottiglia  e  spargere  il  vino  attorno  all'offerta,salutando Oxùm dicendo Ore yeyéo e facendo la richiesta. Allontanarsi con deferenza.

Frutta per Ibeji o Erés (spiriti di bambini)

Questo  ebò può venir  eseguito  in  onore  degli  Ibeji  o  per  le Erés,  spiriti  di  bambini  chescendono nelle giras (cerimonie) di Umbanda. Va eseguito di domenica, in orario diurno.Può essere eseguito sia in casa propria, caso si tenesse un luogo appropriato, che in ungiardino  o  un  parco  giochi.  Agli  Ibeji  ci  si  rivolge  anche  nella  risoluzione  di  situazioniconsiderata  impossibili. Quando poi  queste  circostanze  riguardassero  dei  bambini  (0­14anni)  si  può  essere  certi  di  venire  attesi.  E'  bene  eseguire  questo  ebò  con  la  lunacrescente.

­ 1 cesto di vimini­ 3 pere­ 3 mele­ 3 mangos­ 3 cespi di banane­ 3 grappoli d'uva­ 3 fragole­ tre bottiglie/lattine di guaranà o aranciata­ 3 candele rosa­ un metro di stoffa rosa­ miele­ 3 bicchieri di carta

Sistemare  la  frutta  nel  cesto.  Cospargere  con  miele.  Preparare  il  tavolo  (qualora  siesegua in casa) con sopra il cesto, stendendo sopra la stoffa rosa. Qualora si eseguissein esterno si potrà stendere la stoffa a terra. Aprire le bibite e spruzzare sopra alla fruttaun po' di liquido di ciascuna. Quindi si riempiono i bicchieri, ciascuno con il contenuto diuna  bottiglia  di  bevanda.  Accendere  le  candele  attorno  al  piatto  e  fare  la  richiesta.Salutare gli  Ibeji dicendo Oh Daùm. Volendo si potranno cambiare frutti o aggiungernealtri, sempre tre per tipo. L'importante è che siano dolci. Qualora si esegua l'ebò in casasi potrà disarmare il tavolo dopo tre giorni. I resti dell'ebò potranno allora essere portati inun prato o gettati nel pattume.

Fagioli dell'occhio tostati per Ogùm

Ogùm è il grande guerriero dell'Umbanda, l'Orixà che può spezzare le demandas, ossia lerichieste  negative  fatte  agli  spiriti  da  persone  prive  di  scrupoli  e  di  bassa  evoluzione.Difende dai nemici e protegge da ogni male. Questa offerta va fatta in un martedì di lunacrescente, nei pressi di un passaggio a livello oppure lungo una strada, dal momento cheOgùm è anche il Signore dei cammini. 

­ mezzo chilo di feijao fradinho (fagioli dell'occhio)­ un piatto di coccio (un sottovaso andrà benissimo)­ olio di dendè (olio di palma rosso)­ 1 candela bianca­ 1 sigaro­ fiammiferi di legno­ birra chiara

Mettere in una padella un po' di olio di dendè e tostare i fagioli dell'occhio in modo che

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diventino  brunati. Metterli  nel  piatto  di  coccio.  Andare  nel  luogo  di  axè,  ossia  il  luogodove l'entità ha maggiore forza. Bussare tre volte al suolo e chiedere licenza ad Ogùm,quindi appoggiare il piatto. Accendere la candela bianca e metterla a lato. Accendere ilsigaro  con  i  fiammiferi  di  legno.  Dare  tre  boccate  verso  l'alto  e  poi  appoggiarlo  sullascatola di fiammiferi aperta, in modo che le capocchie siano rivolte verso di voi. Aprire labottiglia  di  birra  e  farne  cadere  un  po'  al  suolo  salutando  Ogùm  dicendo  Ogunhé!  Aquesto punto fate la richiesta. Allontanarsi dal luogo con deferenza.

Ebò a Xangò

Si esegue questa semplice offerta per onorare o ringraziare Xangò, il signore delle pietree della giustizia, ma anche per fare una richiesta a questo potente Orixà africano. L'ebòandrà  eseguito  in  un  mercoledì  di  luna  crescente,  in  orario  diurno,  possibilmente  nelpomeriggio, entro le 18. Il luogo migliore dove eseguire l'offerta è una pietraia, oppure aipiedi di un grosso masso.

­ 1 bottiglia di birra scura­ 1 candela rossa e bianca­ 1 pezzo di stoffa rossa­ 1 pezzo di stroffa bianca­ 12 monete correnti­ 6 garofani bianchi­ 6 garfofani rossi­ 1 sigaro grande­ fiammiferi di legno (modello "svedesi")­ 6 nastri bianchi­ 6 nastri rossi

Sistemare  la  stoffa  al  suolo,  dopo  aver  bussato  tre  volte  chiedendo  licenza  (Agò).  Sel'ebò è svolto per chiedere pace, perdono o armonia si posizionerà il panno bianco soprae  sotto  quello  rosso.  Viceversa,  se  l'ebò  è  per  chieder  giustizia  o  per  una  demanda(richiesta specifica) allora sarà il rosso ad essee posto sopra. Si stapperà la bottiglia e sispargerà un po', a cerchio, attorno ai panni, quindi la si metterà al centro della mensa. Lemonete  saranno  disposte  a  cerchio  attorno  alla mensa.  I  nastri  rossi  e  i  garofani  rossisaranno disposti  armoniosamente a destra, quelli bianchi  a  sinistra. Accendere  il  sigarocoi  fiammiferi  e  fare  la  richiesta,  salutando  Xangò  dicendo  Caò  Cabiésilè.  Dare  treboccate di fumo verso l'alto, quindi appoggiarlo sulla scatola di fiammiferi aperta, con lecapocchie rivolte verso di voi. Terminata la preghiera allontanarsi con deferenza.

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