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venerdì 31 15:00-19:00 venerdì 31 20:00 venerdì 31 22:00 sabato 1 10:00-13:00 PROGRAMMA Riunione segreteria nazionale + responsabili regionali + assemblea dei delegati VERSO IL CONGRESSO 2015 In parallelo potranno svolgersi gruppi di lavoro autorganizzati a cura di circoli e regionali CENA SELF SERVICE Proiezione di corti e documentari (vedi pagina 6) LE PROSSIME SFIDE PER LʼASSOCIAZIONE 1. SBLOCCA FUTURO VS SBLOCCA ITALIA Raramente un intervento legislativo, come Sbloccaitalia, aveva incrociato così tanti terreni nostri: infrastrutture ferroviarie e stradali, acqua, dissesto, depurazione, bonifiche, termovalorizzatori, energia, edilizia… La visione di paese che ne emerge è chiara e allarmante, vecchia e contraria con le prospettive di sviluppo e di lavoro di cui il paese avrebbe bisogno. Come possiamo rispondere? Abbiamo quattro piani: 1) il contraddittorio, punto per punto, delle misure argomentando perché sono sbagliate, 2) creare alleanze con altri soggetti (imprenditoriali, di movimento, amministrazioni locali) e proporre iniziative di denuncia a livello nazionale, 3) implementare #sbloccafuturo per spiazzare il senso comune dellʼambientalismo schiacciato sul NO e sulla protesta che è contento se tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche #sbloccaroma, #sbloccafirenze, ecc. ([email protected]) 1 NELLA LEGAMBIENTE CHE VORREI: PRATICHE, STRUMENTI, VOLONTARIATO E MOBILITAZIONI PER COSTRUIRE BELLEZZA INSIEME 16 a ASSEMBLEA DEI CIRCOLI DI LEGAMBIENTE rispescia (gr), 31 ottobre - 2 novembre

GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE …...tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche

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Page 1: GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE …...tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche

venerdì 31 15:00-19:00

venerdì 31 20:00

venerdì 31 22:00

sabato 1 10:00-13:00

PROGRAMMA

Riunione segreteria nazionale + responsabili regionali + assemblea dei delegatiVERSO IL CONGRESSO 2015In parallelo potranno svolgersi gruppi di lavoro autorganizzati a cura di circoli e regionali

CENA SELF SERVICE

Proiezione di corti e documentari (vedi pagina 6)

LE PROSSIME SFIDE PER L̓ ASSOCIAZIONE

1. SBLOCCA FUTURO VS SBLOCCA ITALIA Raramente un intervento legislativo, come Sbloccaitalia, aveva incrociato così tanti terreni nostri: infrastrutture ferroviarie e stradali, acqua, dissesto, depurazione, bonifiche, termovalorizzatori, energia, edilizia… La visione di paese che ne emerge è chiara e allarmante, vecchia e contraria con le prospettive di sviluppo e di lavoro di cui il paese avrebbe bisogno. Come possiamo rispondere? Abbiamo quattro piani: 1) il contraddittorio, punto per punto, delle misure argomentando perché sono sbagliate, 2) creare alleanze con altri soggetti (imprenditoriali, di movimento, amministrazioni locali) e proporre iniziative di denuncia a livello nazionale, 3) implementare #sbloccafuturo per spiazzare il senso comune dellʼambientalismo schiacciato sul NO e sulla protesta che è contento se tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche #sbloccaroma, #sbloccafirenze, ecc.([email protected])

2. LA CITTÀ SI MUOVE: RIGENERAZIONE E MOBILITÀ NUOVA PER LA BELLEZZA NEI CENTRI URBANI Lo sviluppo dello sharing come modalità di trasporto alternativa all'auto privata, la moltiplicazione di esperienze di un nuovo servizio di "trasporto pubblico" casa-scuola a piedi o in bici, l'esplosione del fenomeno bici e delle social street così come il diffondersi di progetti per quartieri a velocità moderata testimoniano che il muoversi bene, analogamente all'esigenza del mangiar bene che s'era affermata negli anni ʻ90, possono essere una delle chiavi principali del cambiamento e della rigenerazione urbana. Un modo di guardare alle città non soltanto in chiave ambientale, ma riproponendo anche un modo di vivere lo spazio pubblico meno conflittuale e un ritorno alla vita comunitaria. Tutte le esperienze positive, assai variegate, affrontano solo parzialmente, da un punto di vista particolare, il tema della rigenerazione urbana, oppure lo lasciano sullo sfondo. Legambiente può essere il collante di queste esperienze, può elaborare una proposta politica un po' più universale e, soprattutto, può usare la mobilità per mobilitare persone.([email protected][email protected])

3. IN MARCIA PER IL CLIMA I cambiamenti climatici sono un tema centrale della mobilitazione di Legambiente e dovranno esserlo ancora con più forza, e in forma nuova, nel futuro. Dobbiamo infatti far crescere la consapevolezza tra i cittadini delle conseguenze di un innalzamento della temperatura del pianeta legato alla dinamica delle emissioni di CO2, e dobbiamo farlo ora perché il tempo per le decisioni in grado di fermare le conseguenze più disastrose sta passando. A Parigi alla Conferenza sul Clima di dicembre 2015 si deve arrivare con un accordo internazionale vincolante e ambizioso. Ma questa prospettiva non è per nulla scontata, per riuscirci dobbiamo mettere in campo in Italia e in tutto il mondo mobilitazioni capaci di far sentire sui capi di Stato la pressione dell'opinione pubblica. Come gli ambientalisti hanno fatto il 21 settembre in 156 Paesi, da New York e passando per la mobilitazione promossa da Legambiente e altre associazioni a Roma a via dei Fori. E come dovremo fare coinvolgendo associazioni, imprenditori, sindaci, cittadini per far capire come la mobilitazione per il clima sia una straordinaria occasione per uscire dalla crisi economica creando opportunità per le persone e le comunità. E in questa mobilitazione si legano tanti fili che vanno collegati: dal dramma dei profughi ambientali e le iniziative di cooperazione, la costruzione di reti di associazioni impegnate per la difesa dell'ambiente e la solidarietà, le iniziative di protezione civile e di manutenzione del territorio come adattamento al cambiamento del clima fino alla diffusione di tecnologie e competenze per un modello energetico distribuito e rinnovabile a partire dal Mediterraneo.([email protected][email protected])

4. ECONOMIA SOCIALE PER IL LAVORO DEL FUTUROI nuovi stili di vita e di consumo, gli emergenti bisogni sociali, offrono occasioni di economia dal basso, opportunità di lavoro innovative, accessibili ai giovani che vogliono intraprendere e rendersi protagonisti del proprio progetto di vita e di lavoro con attività volte a migliorare l'ambiente, a sviluppare cultura ed innovazione sociale, a valorizzare le risorse del territorio.Le buone pratiche imprenditoriali nell'economia sociale e partecipata e le attività concrete per verificare le idee da tradurre in progetto saranno gli aspetti principali attorno a cui ruoterà l'incontro.Sarà l'occasione per conoscere quanto la Legambiente ha già realizzato sul territorio ad esempio su agricoltura sociale, gestione strutture, gestione dei beni culturali, ristorazione, stazioni non presenziate ma soprattutto immaginare insieme quale potrebbe essere il nostro ruolo, attraverso ad esempio la creazione di attività economiche sostenibili, nel favorire quell'economia diffusa e solidale che rende i territori più coesi e protagonisti del cambiamento durevole necessario nei consumi nella creazione di valore economico.([email protected][email protected])

PRANZO AL SACCO O SELF SERVICE

Riunione nazionale dei CEAG LEGAMBIENTE (CENTRI AZIONE GIURIDICA)[email protected]

GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE PIÙ FORTE1. IL VALORE EDUCATIVO E FORMATIVO DELLE ESPERIENZE ASSOCIATIVE: COSA È CAMBIATO, COME DOBBIAMO CAMBIARE NOIAttraverso la partecipazione alle attività associative offriamo opportunità di educazione e formazione rivolte a tutti i cittadini, contribuendo a dare risposte all'emergenza sociale, culturale e ambientale in atto nel nostro Paese. Alla luce delle trasformazioni in atto e delle proposte di cambiamento nel settore del lavoro, della scuola e delle politiche giovanili, come possiamo rafforzare il nostro ruolo per generare conoscenza, coesione e partecipazione? Come relazionarci con i soggetti del volontariato, dellʼistruzione e della formazione?([email protected])

2. UNO, NESSUNO, 100.000. IDEE PER CONTARE DI PIÙPresi dalle tante iniziative che mettiamo in campo, spesso trascuriamo la cosa più importante: Legambiente è fatta di persone. Soci, volontari e sostenitori sono risorse imprescindibili per un'associazione che si appresta ad affrontare il suo decimo congresso. In questo gruppo proveremo insieme ad analizzare, uscendo dai ruoli consueti, le nostre capacità e difficoltà nell'attrarre soci, donazioni e consenso verso le nostre attività. Perché un'associazione non è fatta solo di numeri, ma i numeri sono importanti per essere un'associazione che conta.([email protected])

3. FESTAMBIENTENET: CRESCE LA RETE E LA MOBILITAZIONE SUI TERRITORI!È stata unʼestate straordinaria, ricca di FESTAMBIENTE lungo tutto lo stivale. Questo incontro sarà lʼoccasione per fare un punto su questo straordinario strumento associativo dandoci nuovi obiettivi e una strategia comuni per dare forza allʼintera rete dei festival di Legambiente([email protected])

4. FONDI STRUTTURALI OCCASIONE PER IL TERRITORIO: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI! In previsione del rafforzamento della nostra azione sui fondi comunitari abbiamo deciso di organizzare un incontro per definire gli obiettivi politici e il percorso formativo interno in modo che sia a livello nazionale che territoriale diventiamo capaci di interloquire con lʼimpostazione di questi fondi (che per i prossimi sei anni saranno sostanzialmente le uniche risorse in circolazione) e con la loro gestione. Questo anche per la possibilità di accedere allʼelaborazione e gestione di progetti e alle diverse forme di partenariato.([email protected])

5. COMUNICARE SOCIAL: FACCIAMOCI CAPIRE.Aprire una pagina facebook o un profilo su twitter è semplice, il bello viene dopo. Sappiamo davvero come funzionano? Li usiamo nel modo corretto e più efficace? Riusciamo, attraverso i nostri profili, a rendere lʼimmagine associativa, la complessità e la ricchezza della nostra azione sul territorio? Riusciamo, insomma, a sfruttare le potenzialità del web per mobilitarci anche nelle piazze virtuali? Facciamo finta di rispondere “no” a ogni domanda, apriamo i profili dei nostri circoli e parliamone insieme, scambiandoci dritte, strumenti, curiosità tecniche e idee per migliorare la nostra presenza e per costruire campagne di mobilitazione on line. portate il portatile! ([email protected])

6. PENSARE GLOBALMENTE: IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE E LA SFIDA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI: A CONFRONTO CON IL NETWORK ALLIANCE Il lavoro si concentrerà sull'identificazione di possibile strategie di mobilitazione internazionale che abbiano l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui cambiamenti climatici. Si vuole, nello specifico, avviare la costruzione di un percorso di lungo termine in cui i circoli e il nazionale sviluppino insieme al network Alliance un progetto che ci porti tutti insieme alla Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Parigi a dicembre 2015. Il gruppo di lavoro vuole in generale anche valorizzare le opportunità per tutta Legambiente di partecipare alle reti di volontariato internazionale.([email protected])

I GEMELLAGGI TRA CIRCOLI...NOI LO FACCIAMO COSÌ!1. Erosione costiera e progetti insensati: ci stanno rubando il mare!A cura dei circoli del ragusano e del salernitanoDietro al fenomeno dellʼerosione costiera si nascondono spesso progetti portuali e di cementificazione mal progettati e inutili, lo sperpero di ingenti risorse pubbliche a favore di progetti antierosione incompatibili a livello ambientale e paesaggistico oltre che per nulla risolutivi, come pennelli e barriere di cemento. L̓ obiettivo del gruppo di lavoro è quello di mettere a confronto le esperienze dei circoli che vivono il problema dellʼerosione costiera sui propri territori. A partire dai circoli del salernitano e del ragusano, il gruppo vuole facilitare lo scambio delle esperienze per organizzare un fronte condiviso di azione per salvare le nostre “ultime” spiagge: come si valutano i progetti antierosione, quali interessi si celano dietro le mega barriere, come sono stati portati avanti i ricorsi della nostra associazione, cosa propongono gli ambientalisti, come si informa e si mobilita la popolazione.

2. Nuovi strumenti di gestione per un nuovo modello agricolo (Orti, custodi del territorio, Festa dell'albero e altri)A cura di Legambiente BasilicataL̓ agricoltura che vogliamo si fonda sul rispetto di minimi criteri ambientali per garantire in primis la sicurezza e la qualità dellʼagroalimentare. Sono dei punti di partenza per riconoscere allʼagricoltura un ruolo centrale nella lotta e mitigazione dei cambiamenti climatici. Il ritorno allʼagricoltura non si configura con il semplice ritorno alla terra, ma implica un nuovo modello di gestione delle risorse naturali e del territorio. L̓ agricoltura come la intendiamo accorcia il gap tra campagna e città, interviene ridisegnando anche la gestione delle terre pubbliche e il verde cittadino, indirizzando e migliorando la qualità della vita con nuovi stili di vita. Quali strumenti associativi usare per promuovere lʼagricoltura così come la intendiamo? Un confronto su progetti e campagne per individuare i nuovi strumenti.

3. La sfida della gestione dei beni culturaliA cura di Legambiente Abruzzo, Legambiente Battipaglia, Legambiente MarcheLa campagna sulla bellezza ci ha portato a leggere in maniera più puntuale il ruolo centrale dei beni culturali nel lavoro di tutela e valorizzazione del territorio che i nostri circoli fanno quotidianamente. La nostra radice storica e culturale è lʼidentità delle nostre comunità, è lʼindicatore principale che entra in sofferenza quando si aggredisce il territorio, è lʼoggetto intorno al quale riusciamo ad aggregare i cittadini in maniera attiva, è alla base di un modello di sviluppo che in discontinuità con il passato ci può portare fuori dalla crisi, costruendo posti di lavoro e opportunità per la tanta “manodopera” intellettuale formata nelle nostre università. Ora è il momento di fare un passo in avanti per una nuova concezione della gestione dei beni culturali, in cui il volontariato ed il mondo del no profit, abbia un ruolo più definito e riconosciuto.

4. Inutile fare la raccolta differenziata dei rifiuti perché poi rimettono tutto insieme? Campagne e strumenti per la gestione dei rifiutiA cura di Legambiente Marche e Legambiente Campania. Sarà presente Pierluigi Gorani di Conai.I cittadini da convincere a separare i rifiuti in casa per contribuire alla raccolta differenziata del Comune ormai sono diventati una minoranza. Su questo fronte il nostro lavoro ha raggiunto importanti risultati (anche se non dobbiamo abbassare la guardia).Quello che invece dobbiamo fare con sempre più forza è raccontare cosa succede ai rifiuti dopo la raccolta differenziata. Anche alcuni cittadini virtuosi sono convinti (sbagliando) che il loro sforzo casalingo non venga finalizzato nel riciclaggio industriale e su questo dobbiamo lavorare. Fortunatamente nella nostra vita quotidiana siamo circondati di beni e manufatti realizzati grazie al riciclaggio dei rifiuti e questo va raccontato con storie ed esempi di successo. Insieme al Consorzio nazionale imballaggi, che parteciperà al gruppo di lavoro, sfateremo le "leggende metropolitane" sul ciclo dei rifiuti e si parlerà di nuove campagne di sensibilizzazione, come RiciclaEstate, che ad esempio portano la raccolta differenziata anche nei luoghi turistici in piena estate.

5. Grandi carnivori e coesistenza con lʼuomoA cura di Legambiente AbruzzoMentre si moltiplicano i casi di intolleranza nei confronti dei grandi carnivori presenti sul nostro territorio quali lupo e orso bruno, alimentati da luoghi comuni e ataviche paure oggi ormai ingiustificabili e frutto della scarsa conoscenza e della mancanza di una cultura scientifica e del rispetto del patrimonio comune (quale può essere considerato il patrimonio naturale italiano al pari di quello storico o artistico), altre situazioni in giro per il nostro Paese insegnano invece come una coesistenza tra uomo e grandi predatori sia non solo praticabile, ma del tutto auspicabile, come insegnano i successi conseguiti da determinati progetti, alcuni dei quali hanno visto anche Legambiente protagonista, attraverso i quali la convivenza è diventata un vero e proprio modo di vivere ed una buona pratica da esportare in altri contesti territoriali.

6. La siderurgia in Italia tra rischi di chiusura e opportunità di innovazioneA cura di Legambiente Piombino, Terni, Aosta, TarantoDopo le recenti crisi dei poli siderurgici italiani per l'inevitabile intervento della magistratura (come a Taranto) o per disimpegno deciso dalla proprietà (come a Piombino), si apre un nuovo scenario per l'industria italiana. Come già avvenuto in altri settori produttivi ad alto impatto ambientale (come la chimica), se non si pratica la strada dell'innovazione tecnologica, nei prodotti e nei processi, il rischio di desertificazione industriale è alto. Con i circoli che in questi anni hanno vissuto il "solito" scontro tra lavoro e protezione dell'ambiente e della salute, proveremo a delineare strategie comuni per rendere concreta in Italia una nuova industria manifatturiera, fondata su ricerca, innovazione e integrazione col territorio, come già avvenuto in alcuni territori del Paese dove sono stati inaugurati nell'ultimo anno nuovi siti produttivi della Green economy Made in Italy.

7. Ripensare lʼidroelettricoA cura di Legambiente Friuli Venezia Giulia, Legambiente Veneto e Legambiente Valle DʼAostaIl gruppo affronterà quelli che per noi sono i limiti ambientali oggi esistenti che condizionano un ulteriore ricorso allʼidroelettrico in montagna, i criteri ambientali condivisibili per la gestione delle autorizzazioni in atto, e per il controllo delle stesse avendo lʼobiettivo della qualità dei corsi dʼacqua e in ultimo il carattere socioeconomico nella gestione delle concessioni, il cui valore deve produrre ricadute nel territorio montano, in particolare garantendo una governance dellʼacqua e della produzione idroelettrica che favorisca il rafforzamento dei gestori pubblici.

HAPPY GREEN HOUR

CENA BUFFET DEGUSTAZIONE (un poʼ seduti, un poʼ appoggiati, un poʼ in piedi, un poʼ sdraiati)

NEL PARCO AD OSSERVAR LE STELLE

SILENT DISCO

ASSEMBLEA PLENARIA E CONSIGLIO NAZIONALELE SFIDE DEL 2015: IL VOLONTARIATO, LA PARTECIPAZIONE, LA MOBILITAZIONE PER SBLOCCARE IL FUTURO!

Accoglienza dei delegati internazionali di primo congresso del network ALLIANCE (con brindisi pomeridiano)L̓ Alliance of European Voluntary Service Organisations è network di 100 associazioni europee ed extra europee, tra cui Legambiente Lunaria e Yap, che muove ogni anno circa 20.000 volontari. DallʼUcraina alla Spagna, dalla Serbia alla Francia, ed ancora dallʼEcuador alla Germania, dagli Stati Uniti alla Grecia, saranno più di 150 i rappresentanti delle associazioni che da tutto il mondo arriveranno a Rispescia per confrontarsi rispetto al ruolo del volontariato in questo particolare momento storico.

TUTTI AL CINEMA!

PANCA POPOLARE ITALIANA di Werther Germondari (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili– 14ʼ) - Le immagini di ʻPanca Popolare Italianaʼ sono state realizzate nellʼarco di circa 6 anni, inquadrando sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dallʼinizio del nuovo millennio, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone.

AMERICA di Alessandro Stevanon (corto vincitore Co.co.Co. di Festambiente Mondi Possibili – 13ʼ) - Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, a un passo dall'eternità.

UN ALTRO MONDO di Thomas Torelli (documentario vincitore Clorofilla 2014 – 60ʼ) - Un film documentario che racconta il viaggio dellʼumanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e lʼuniverso come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese.

IL VICINO di Andrea Canova (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili – 14ʼ) - Napoli, quartieri spagnoli. Sopra il tetto di una palazzina, un uomo solo e malinconico sopravvive in condizioni precarie e si ripara come può dal caldo torrido dell'estate. Una tensione misteriosa lo accompagna mentre decide di rispolverare una vecchia tromba che non suonava da tempo. Sul tetto affianco, il vicino, un uomo invadente e rumoroso, prepara la griglia, la tv e una piscina gonfiabile per godersi al meglio la partita della nazionale di calcio. Confinati ognuno sul proprio tetto, come due mondi opposti ma vicini tra loro, tra i due s'innesca un conflitto silenzioso che culmina gradualmente in una resa dei conti spietata e definitiva.

IL FAGIANO di Francesco DʼIgnazio (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili - 14ʼ) - Cortometraggio realizzato con i ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di Recitazione Cinematografica 2013/2014 di Francesco D'Ignazio. Si tratta di una commedia nonsense, dove alcune persone di diversissima umanità si danno appuntamento per poter telefonare da un misterioso telefono che continua a funzionare mentre tutti gli altri apparecchi pare abbiano deciso di dare forfait.

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NELLA LEGAMBIENTE CHE VORREI:

PRATICHE, STRUMENTI, VOLONTARIATO E MOBILITAZIONI

PER COSTRUIRE BELLEZZA INSIEME

16a ASSEMBLEA DEI CIRCOLI DI LEGAMBIENTErispescia (gr), 31 ottobre - 2 novembre

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PROGRAMMA

Riunione segreteria nazionale + responsabili regionali + assemblea dei delegatiVERSO IL CONGRESSO 2015In parallelo potranno svolgersi gruppi di lavoro autorganizzati a cura di circoli e regionali

CENA SELF SERVICE

Proiezione di corti e documentari (vedi pagina 6)

LE PROSSIME SFIDE PER L̓ ASSOCIAZIONE

1. SBLOCCA FUTURO VS SBLOCCA ITALIA Raramente un intervento legislativo, come Sbloccaitalia, aveva incrociato così tanti terreni nostri: infrastrutture ferroviarie e stradali, acqua, dissesto, depurazione, bonifiche, termovalorizzatori, energia, edilizia… La visione di paese che ne emerge è chiara e allarmante, vecchia e contraria con le prospettive di sviluppo e di lavoro di cui il paese avrebbe bisogno. Come possiamo rispondere? Abbiamo quattro piani: 1) il contraddittorio, punto per punto, delle misure argomentando perché sono sbagliate, 2) creare alleanze con altri soggetti (imprenditoriali, di movimento, amministrazioni locali) e proporre iniziative di denuncia a livello nazionale, 3) implementare #sbloccafuturo per spiazzare il senso comune dellʼambientalismo schiacciato sul NO e sulla protesta che è contento se tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche #sbloccaroma, #sbloccafirenze, ecc.([email protected])

sabato 1 13:00-15:00

sabato 1 14:00

2. LA CITTÀ SI MUOVE: RIGENERAZIONE E MOBILITÀ NUOVA PER LA BELLEZZA NEI CENTRI URBANI Lo sviluppo dello sharing come modalità di trasporto alternativa all'auto privata, la moltiplicazione di esperienze di un nuovo servizio di "trasporto pubblico" casa-scuola a piedi o in bici, l'esplosione del fenomeno bici e delle social street così come il diffondersi di progetti per quartieri a velocità moderata testimoniano che il muoversi bene, analogamente all'esigenza del mangiar bene che s'era affermata negli anni ʻ90, possono essere una delle chiavi principali del cambiamento e della rigenerazione urbana. Un modo di guardare alle città non soltanto in chiave ambientale, ma riproponendo anche un modo di vivere lo spazio pubblico meno conflittuale e un ritorno alla vita comunitaria. Tutte le esperienze positive, assai variegate, affrontano solo parzialmente, da un punto di vista particolare, il tema della rigenerazione urbana, oppure lo lasciano sullo sfondo. Legambiente può essere il collante di queste esperienze, può elaborare una proposta politica un po' più universale e, soprattutto, può usare la mobilità per mobilitare persone.([email protected][email protected])

3. IN MARCIA PER IL CLIMA I cambiamenti climatici sono un tema centrale della mobilitazione di Legambiente e dovranno esserlo ancora con più forza, e in forma nuova, nel futuro. Dobbiamo infatti far crescere la consapevolezza tra i cittadini delle conseguenze di un innalzamento della temperatura del pianeta legato alla dinamica delle emissioni di CO2, e dobbiamo farlo ora perché il tempo per le decisioni in grado di fermare le conseguenze più disastrose sta passando. A Parigi alla Conferenza sul Clima di dicembre 2015 si deve arrivare con un accordo internazionale vincolante e ambizioso. Ma questa prospettiva non è per nulla scontata, per riuscirci dobbiamo mettere in campo in Italia e in tutto il mondo mobilitazioni capaci di far sentire sui capi di Stato la pressione dell'opinione pubblica. Come gli ambientalisti hanno fatto il 21 settembre in 156 Paesi, da New York e passando per la mobilitazione promossa da Legambiente e altre associazioni a Roma a via dei Fori. E come dovremo fare coinvolgendo associazioni, imprenditori, sindaci, cittadini per far capire come la mobilitazione per il clima sia una straordinaria occasione per uscire dalla crisi economica creando opportunità per le persone e le comunità. E in questa mobilitazione si legano tanti fili che vanno collegati: dal dramma dei profughi ambientali e le iniziative di cooperazione, la costruzione di reti di associazioni impegnate per la difesa dell'ambiente e la solidarietà, le iniziative di protezione civile e di manutenzione del territorio come adattamento al cambiamento del clima fino alla diffusione di tecnologie e competenze per un modello energetico distribuito e rinnovabile a partire dal Mediterraneo.([email protected][email protected])

4. ECONOMIA SOCIALE PER IL LAVORO DEL FUTUROI nuovi stili di vita e di consumo, gli emergenti bisogni sociali, offrono occasioni di economia dal basso, opportunità di lavoro innovative, accessibili ai giovani che vogliono intraprendere e rendersi protagonisti del proprio progetto di vita e di lavoro con attività volte a migliorare l'ambiente, a sviluppare cultura ed innovazione sociale, a valorizzare le risorse del territorio.Le buone pratiche imprenditoriali nell'economia sociale e partecipata e le attività concrete per verificare le idee da tradurre in progetto saranno gli aspetti principali attorno a cui ruoterà l'incontro.Sarà l'occasione per conoscere quanto la Legambiente ha già realizzato sul territorio ad esempio su agricoltura sociale, gestione strutture, gestione dei beni culturali, ristorazione, stazioni non presenziate ma soprattutto immaginare insieme quale potrebbe essere il nostro ruolo, attraverso ad esempio la creazione di attività economiche sostenibili, nel favorire quell'economia diffusa e solidale che rende i territori più coesi e protagonisti del cambiamento durevole necessario nei consumi nella creazione di valore economico.([email protected][email protected])

PRANZO AL SACCO O SELF SERVICE

Riunione nazionale dei CEAG LEGAMBIENTE (CENTRI AZIONE GIURIDICA)[email protected]

GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE PIÙ FORTE1. IL VALORE EDUCATIVO E FORMATIVO DELLE ESPERIENZE ASSOCIATIVE: COSA È CAMBIATO, COME DOBBIAMO CAMBIARE NOIAttraverso la partecipazione alle attività associative offriamo opportunità di educazione e formazione rivolte a tutti i cittadini, contribuendo a dare risposte all'emergenza sociale, culturale e ambientale in atto nel nostro Paese. Alla luce delle trasformazioni in atto e delle proposte di cambiamento nel settore del lavoro, della scuola e delle politiche giovanili, come possiamo rafforzare il nostro ruolo per generare conoscenza, coesione e partecipazione? Come relazionarci con i soggetti del volontariato, dellʼistruzione e della formazione?([email protected])

2. UNO, NESSUNO, 100.000. IDEE PER CONTARE DI PIÙPresi dalle tante iniziative che mettiamo in campo, spesso trascuriamo la cosa più importante: Legambiente è fatta di persone. Soci, volontari e sostenitori sono risorse imprescindibili per un'associazione che si appresta ad affrontare il suo decimo congresso. In questo gruppo proveremo insieme ad analizzare, uscendo dai ruoli consueti, le nostre capacità e difficoltà nell'attrarre soci, donazioni e consenso verso le nostre attività. Perché un'associazione non è fatta solo di numeri, ma i numeri sono importanti per essere un'associazione che conta.([email protected])

3. FESTAMBIENTENET: CRESCE LA RETE E LA MOBILITAZIONE SUI TERRITORI!È stata unʼestate straordinaria, ricca di FESTAMBIENTE lungo tutto lo stivale. Questo incontro sarà lʼoccasione per fare un punto su questo straordinario strumento associativo dandoci nuovi obiettivi e una strategia comuni per dare forza allʼintera rete dei festival di Legambiente([email protected])

4. FONDI STRUTTURALI OCCASIONE PER IL TERRITORIO: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI! In previsione del rafforzamento della nostra azione sui fondi comunitari abbiamo deciso di organizzare un incontro per definire gli obiettivi politici e il percorso formativo interno in modo che sia a livello nazionale che territoriale diventiamo capaci di interloquire con lʼimpostazione di questi fondi (che per i prossimi sei anni saranno sostanzialmente le uniche risorse in circolazione) e con la loro gestione. Questo anche per la possibilità di accedere allʼelaborazione e gestione di progetti e alle diverse forme di partenariato.([email protected])

5. COMUNICARE SOCIAL: FACCIAMOCI CAPIRE.Aprire una pagina facebook o un profilo su twitter è semplice, il bello viene dopo. Sappiamo davvero come funzionano? Li usiamo nel modo corretto e più efficace? Riusciamo, attraverso i nostri profili, a rendere lʼimmagine associativa, la complessità e la ricchezza della nostra azione sul territorio? Riusciamo, insomma, a sfruttare le potenzialità del web per mobilitarci anche nelle piazze virtuali? Facciamo finta di rispondere “no” a ogni domanda, apriamo i profili dei nostri circoli e parliamone insieme, scambiandoci dritte, strumenti, curiosità tecniche e idee per migliorare la nostra presenza e per costruire campagne di mobilitazione on line. portate il portatile! ([email protected])

6. PENSARE GLOBALMENTE: IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE E LA SFIDA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI: A CONFRONTO CON IL NETWORK ALLIANCE Il lavoro si concentrerà sull'identificazione di possibile strategie di mobilitazione internazionale che abbiano l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui cambiamenti climatici. Si vuole, nello specifico, avviare la costruzione di un percorso di lungo termine in cui i circoli e il nazionale sviluppino insieme al network Alliance un progetto che ci porti tutti insieme alla Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Parigi a dicembre 2015. Il gruppo di lavoro vuole in generale anche valorizzare le opportunità per tutta Legambiente di partecipare alle reti di volontariato internazionale.([email protected])

I GEMELLAGGI TRA CIRCOLI...NOI LO FACCIAMO COSÌ!1. Erosione costiera e progetti insensati: ci stanno rubando il mare!A cura dei circoli del ragusano e del salernitanoDietro al fenomeno dellʼerosione costiera si nascondono spesso progetti portuali e di cementificazione mal progettati e inutili, lo sperpero di ingenti risorse pubbliche a favore di progetti antierosione incompatibili a livello ambientale e paesaggistico oltre che per nulla risolutivi, come pennelli e barriere di cemento. L̓ obiettivo del gruppo di lavoro è quello di mettere a confronto le esperienze dei circoli che vivono il problema dellʼerosione costiera sui propri territori. A partire dai circoli del salernitano e del ragusano, il gruppo vuole facilitare lo scambio delle esperienze per organizzare un fronte condiviso di azione per salvare le nostre “ultime” spiagge: come si valutano i progetti antierosione, quali interessi si celano dietro le mega barriere, come sono stati portati avanti i ricorsi della nostra associazione, cosa propongono gli ambientalisti, come si informa e si mobilita la popolazione.

2. Nuovi strumenti di gestione per un nuovo modello agricolo (Orti, custodi del territorio, Festa dell'albero e altri)A cura di Legambiente BasilicataL̓ agricoltura che vogliamo si fonda sul rispetto di minimi criteri ambientali per garantire in primis la sicurezza e la qualità dellʼagroalimentare. Sono dei punti di partenza per riconoscere allʼagricoltura un ruolo centrale nella lotta e mitigazione dei cambiamenti climatici. Il ritorno allʼagricoltura non si configura con il semplice ritorno alla terra, ma implica un nuovo modello di gestione delle risorse naturali e del territorio. L̓ agricoltura come la intendiamo accorcia il gap tra campagna e città, interviene ridisegnando anche la gestione delle terre pubbliche e il verde cittadino, indirizzando e migliorando la qualità della vita con nuovi stili di vita. Quali strumenti associativi usare per promuovere lʼagricoltura così come la intendiamo? Un confronto su progetti e campagne per individuare i nuovi strumenti.

3. La sfida della gestione dei beni culturaliA cura di Legambiente Abruzzo, Legambiente Battipaglia, Legambiente MarcheLa campagna sulla bellezza ci ha portato a leggere in maniera più puntuale il ruolo centrale dei beni culturali nel lavoro di tutela e valorizzazione del territorio che i nostri circoli fanno quotidianamente. La nostra radice storica e culturale è lʼidentità delle nostre comunità, è lʼindicatore principale che entra in sofferenza quando si aggredisce il territorio, è lʼoggetto intorno al quale riusciamo ad aggregare i cittadini in maniera attiva, è alla base di un modello di sviluppo che in discontinuità con il passato ci può portare fuori dalla crisi, costruendo posti di lavoro e opportunità per la tanta “manodopera” intellettuale formata nelle nostre università. Ora è il momento di fare un passo in avanti per una nuova concezione della gestione dei beni culturali, in cui il volontariato ed il mondo del no profit, abbia un ruolo più definito e riconosciuto.

4. Inutile fare la raccolta differenziata dei rifiuti perché poi rimettono tutto insieme? Campagne e strumenti per la gestione dei rifiutiA cura di Legambiente Marche e Legambiente Campania. Sarà presente Pierluigi Gorani di Conai.I cittadini da convincere a separare i rifiuti in casa per contribuire alla raccolta differenziata del Comune ormai sono diventati una minoranza. Su questo fronte il nostro lavoro ha raggiunto importanti risultati (anche se non dobbiamo abbassare la guardia).Quello che invece dobbiamo fare con sempre più forza è raccontare cosa succede ai rifiuti dopo la raccolta differenziata. Anche alcuni cittadini virtuosi sono convinti (sbagliando) che il loro sforzo casalingo non venga finalizzato nel riciclaggio industriale e su questo dobbiamo lavorare. Fortunatamente nella nostra vita quotidiana siamo circondati di beni e manufatti realizzati grazie al riciclaggio dei rifiuti e questo va raccontato con storie ed esempi di successo. Insieme al Consorzio nazionale imballaggi, che parteciperà al gruppo di lavoro, sfateremo le "leggende metropolitane" sul ciclo dei rifiuti e si parlerà di nuove campagne di sensibilizzazione, come RiciclaEstate, che ad esempio portano la raccolta differenziata anche nei luoghi turistici in piena estate.

5. Grandi carnivori e coesistenza con lʼuomoA cura di Legambiente AbruzzoMentre si moltiplicano i casi di intolleranza nei confronti dei grandi carnivori presenti sul nostro territorio quali lupo e orso bruno, alimentati da luoghi comuni e ataviche paure oggi ormai ingiustificabili e frutto della scarsa conoscenza e della mancanza di una cultura scientifica e del rispetto del patrimonio comune (quale può essere considerato il patrimonio naturale italiano al pari di quello storico o artistico), altre situazioni in giro per il nostro Paese insegnano invece come una coesistenza tra uomo e grandi predatori sia non solo praticabile, ma del tutto auspicabile, come insegnano i successi conseguiti da determinati progetti, alcuni dei quali hanno visto anche Legambiente protagonista, attraverso i quali la convivenza è diventata un vero e proprio modo di vivere ed una buona pratica da esportare in altri contesti territoriali.

6. La siderurgia in Italia tra rischi di chiusura e opportunità di innovazioneA cura di Legambiente Piombino, Terni, Aosta, TarantoDopo le recenti crisi dei poli siderurgici italiani per l'inevitabile intervento della magistratura (come a Taranto) o per disimpegno deciso dalla proprietà (come a Piombino), si apre un nuovo scenario per l'industria italiana. Come già avvenuto in altri settori produttivi ad alto impatto ambientale (come la chimica), se non si pratica la strada dell'innovazione tecnologica, nei prodotti e nei processi, il rischio di desertificazione industriale è alto. Con i circoli che in questi anni hanno vissuto il "solito" scontro tra lavoro e protezione dell'ambiente e della salute, proveremo a delineare strategie comuni per rendere concreta in Italia una nuova industria manifatturiera, fondata su ricerca, innovazione e integrazione col territorio, come già avvenuto in alcuni territori del Paese dove sono stati inaugurati nell'ultimo anno nuovi siti produttivi della Green economy Made in Italy.

7. Ripensare lʼidroelettricoA cura di Legambiente Friuli Venezia Giulia, Legambiente Veneto e Legambiente Valle DʼAostaIl gruppo affronterà quelli che per noi sono i limiti ambientali oggi esistenti che condizionano un ulteriore ricorso allʼidroelettrico in montagna, i criteri ambientali condivisibili per la gestione delle autorizzazioni in atto, e per il controllo delle stesse avendo lʼobiettivo della qualità dei corsi dʼacqua e in ultimo il carattere socioeconomico nella gestione delle concessioni, il cui valore deve produrre ricadute nel territorio montano, in particolare garantendo una governance dellʼacqua e della produzione idroelettrica che favorisca il rafforzamento dei gestori pubblici.

HAPPY GREEN HOUR

CENA BUFFET DEGUSTAZIONE (un poʼ seduti, un poʼ appoggiati, un poʼ in piedi, un poʼ sdraiati)

NEL PARCO AD OSSERVAR LE STELLE

SILENT DISCO

ASSEMBLEA PLENARIA E CONSIGLIO NAZIONALELE SFIDE DEL 2015: IL VOLONTARIATO, LA PARTECIPAZIONE, LA MOBILITAZIONE PER SBLOCCARE IL FUTURO!

Accoglienza dei delegati internazionali di primo congresso del network ALLIANCE (con brindisi pomeridiano)L̓ Alliance of European Voluntary Service Organisations è network di 100 associazioni europee ed extra europee, tra cui Legambiente Lunaria e Yap, che muove ogni anno circa 20.000 volontari. DallʼUcraina alla Spagna, dalla Serbia alla Francia, ed ancora dallʼEcuador alla Germania, dagli Stati Uniti alla Grecia, saranno più di 150 i rappresentanti delle associazioni che da tutto il mondo arriveranno a Rispescia per confrontarsi rispetto al ruolo del volontariato in questo particolare momento storico.

TUTTI AL CINEMA!

PANCA POPOLARE ITALIANA di Werther Germondari (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili– 14ʼ) - Le immagini di ʻPanca Popolare Italianaʼ sono state realizzate nellʼarco di circa 6 anni, inquadrando sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dallʼinizio del nuovo millennio, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone.

AMERICA di Alessandro Stevanon (corto vincitore Co.co.Co. di Festambiente Mondi Possibili – 13ʼ) - Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, a un passo dall'eternità.

UN ALTRO MONDO di Thomas Torelli (documentario vincitore Clorofilla 2014 – 60ʼ) - Un film documentario che racconta il viaggio dellʼumanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e lʼuniverso come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese.

IL VICINO di Andrea Canova (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili – 14ʼ) - Napoli, quartieri spagnoli. Sopra il tetto di una palazzina, un uomo solo e malinconico sopravvive in condizioni precarie e si ripara come può dal caldo torrido dell'estate. Una tensione misteriosa lo accompagna mentre decide di rispolverare una vecchia tromba che non suonava da tempo. Sul tetto affianco, il vicino, un uomo invadente e rumoroso, prepara la griglia, la tv e una piscina gonfiabile per godersi al meglio la partita della nazionale di calcio. Confinati ognuno sul proprio tetto, come due mondi opposti ma vicini tra loro, tra i due s'innesca un conflitto silenzioso che culmina gradualmente in una resa dei conti spietata e definitiva.

IL FAGIANO di Francesco DʼIgnazio (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili - 14ʼ) - Cortometraggio realizzato con i ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di Recitazione Cinematografica 2013/2014 di Francesco D'Ignazio. Si tratta di una commedia nonsense, dove alcune persone di diversissima umanità si danno appuntamento per poter telefonare da un misterioso telefono che continua a funzionare mentre tutti gli altri apparecchi pare abbiano deciso di dare forfait.

Page 3: GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE …...tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche

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PROGRAMMA

Riunione segreteria nazionale + responsabili regionali + assemblea dei delegatiVERSO IL CONGRESSO 2015In parallelo potranno svolgersi gruppi di lavoro autorganizzati a cura di circoli e regionali

CENA SELF SERVICE

Proiezione di corti e documentari (vedi pagina 6)

LE PROSSIME SFIDE PER L̓ ASSOCIAZIONE

1. SBLOCCA FUTURO VS SBLOCCA ITALIA Raramente un intervento legislativo, come Sbloccaitalia, aveva incrociato così tanti terreni nostri: infrastrutture ferroviarie e stradali, acqua, dissesto, depurazione, bonifiche, termovalorizzatori, energia, edilizia… La visione di paese che ne emerge è chiara e allarmante, vecchia e contraria con le prospettive di sviluppo e di lavoro di cui il paese avrebbe bisogno. Come possiamo rispondere? Abbiamo quattro piani: 1) il contraddittorio, punto per punto, delle misure argomentando perché sono sbagliate, 2) creare alleanze con altri soggetti (imprenditoriali, di movimento, amministrazioni locali) e proporre iniziative di denuncia a livello nazionale, 3) implementare #sbloccafuturo per spiazzare il senso comune dellʼambientalismo schiacciato sul NO e sulla protesta che è contento se tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche #sbloccaroma, #sbloccafirenze, ecc.([email protected])

2. LA CITTÀ SI MUOVE: RIGENERAZIONE E MOBILITÀ NUOVA PER LA BELLEZZA NEI CENTRI URBANI Lo sviluppo dello sharing come modalità di trasporto alternativa all'auto privata, la moltiplicazione di esperienze di un nuovo servizio di "trasporto pubblico" casa-scuola a piedi o in bici, l'esplosione del fenomeno bici e delle social street così come il diffondersi di progetti per quartieri a velocità moderata testimoniano che il muoversi bene, analogamente all'esigenza del mangiar bene che s'era affermata negli anni ʻ90, possono essere una delle chiavi principali del cambiamento e della rigenerazione urbana. Un modo di guardare alle città non soltanto in chiave ambientale, ma riproponendo anche un modo di vivere lo spazio pubblico meno conflittuale e un ritorno alla vita comunitaria. Tutte le esperienze positive, assai variegate, affrontano solo parzialmente, da un punto di vista particolare, il tema della rigenerazione urbana, oppure lo lasciano sullo sfondo. Legambiente può essere il collante di queste esperienze, può elaborare una proposta politica un po' più universale e, soprattutto, può usare la mobilità per mobilitare persone.([email protected][email protected])

3. IN MARCIA PER IL CLIMA I cambiamenti climatici sono un tema centrale della mobilitazione di Legambiente e dovranno esserlo ancora con più forza, e in forma nuova, nel futuro. Dobbiamo infatti far crescere la consapevolezza tra i cittadini delle conseguenze di un innalzamento della temperatura del pianeta legato alla dinamica delle emissioni di CO2, e dobbiamo farlo ora perché il tempo per le decisioni in grado di fermare le conseguenze più disastrose sta passando. A Parigi alla Conferenza sul Clima di dicembre 2015 si deve arrivare con un accordo internazionale vincolante e ambizioso. Ma questa prospettiva non è per nulla scontata, per riuscirci dobbiamo mettere in campo in Italia e in tutto il mondo mobilitazioni capaci di far sentire sui capi di Stato la pressione dell'opinione pubblica. Come gli ambientalisti hanno fatto il 21 settembre in 156 Paesi, da New York e passando per la mobilitazione promossa da Legambiente e altre associazioni a Roma a via dei Fori. E come dovremo fare coinvolgendo associazioni, imprenditori, sindaci, cittadini per far capire come la mobilitazione per il clima sia una straordinaria occasione per uscire dalla crisi economica creando opportunità per le persone e le comunità. E in questa mobilitazione si legano tanti fili che vanno collegati: dal dramma dei profughi ambientali e le iniziative di cooperazione, la costruzione di reti di associazioni impegnate per la difesa dell'ambiente e la solidarietà, le iniziative di protezione civile e di manutenzione del territorio come adattamento al cambiamento del clima fino alla diffusione di tecnologie e competenze per un modello energetico distribuito e rinnovabile a partire dal Mediterraneo.([email protected][email protected])

4. ECONOMIA SOCIALE PER IL LAVORO DEL FUTUROI nuovi stili di vita e di consumo, gli emergenti bisogni sociali, offrono occasioni di economia dal basso, opportunità di lavoro innovative, accessibili ai giovani che vogliono intraprendere e rendersi protagonisti del proprio progetto di vita e di lavoro con attività volte a migliorare l'ambiente, a sviluppare cultura ed innovazione sociale, a valorizzare le risorse del territorio.Le buone pratiche imprenditoriali nell'economia sociale e partecipata e le attività concrete per verificare le idee da tradurre in progetto saranno gli aspetti principali attorno a cui ruoterà l'incontro.Sarà l'occasione per conoscere quanto la Legambiente ha già realizzato sul territorio ad esempio su agricoltura sociale, gestione strutture, gestione dei beni culturali, ristorazione, stazioni non presenziate ma soprattutto immaginare insieme quale potrebbe essere il nostro ruolo, attraverso ad esempio la creazione di attività economiche sostenibili, nel favorire quell'economia diffusa e solidale che rende i territori più coesi e protagonisti del cambiamento durevole necessario nei consumi nella creazione di valore economico.([email protected][email protected])

PRANZO AL SACCO O SELF SERVICE

Riunione nazionale dei CEAG LEGAMBIENTE (CENTRI AZIONE GIURIDICA)[email protected]

sabato 1 15:00-17:00

GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE PIÙ FORTE1. IL VALORE EDUCATIVO E FORMATIVO DELLE ESPERIENZE ASSOCIATIVE: COSA È CAMBIATO, COME DOBBIAMO CAMBIARE NOIAttraverso la partecipazione alle attività associative offriamo opportunità di educazione e formazione rivolte a tutti i cittadini, contribuendo a dare risposte all'emergenza sociale, culturale e ambientale in atto nel nostro Paese. Alla luce delle trasformazioni in atto e delle proposte di cambiamento nel settore del lavoro, della scuola e delle politiche giovanili, come possiamo rafforzare il nostro ruolo per generare conoscenza, coesione e partecipazione? Come relazionarci con i soggetti del volontariato, dellʼistruzione e della formazione?([email protected])

2. UNO, NESSUNO, 100.000. IDEE PER CONTARE DI PIÙPresi dalle tante iniziative che mettiamo in campo, spesso trascuriamo la cosa più importante: Legambiente è fatta di persone. Soci, volontari e sostenitori sono risorse imprescindibili per un'associazione che si appresta ad affrontare il suo decimo congresso. In questo gruppo proveremo insieme ad analizzare, uscendo dai ruoli consueti, le nostre capacità e difficoltà nell'attrarre soci, donazioni e consenso verso le nostre attività. Perché un'associazione non è fatta solo di numeri, ma i numeri sono importanti per essere un'associazione che conta.([email protected])

3. FESTAMBIENTENET: CRESCE LA RETE E LA MOBILITAZIONE SUI TERRITORI!È stata unʼestate straordinaria, ricca di FESTAMBIENTE lungo tutto lo stivale. Questo incontro sarà lʼoccasione per fare un punto su questo straordinario strumento associativo dandoci nuovi obiettivi e una strategia comuni per dare forza allʼintera rete dei festival di Legambiente([email protected])

4. FONDI STRUTTURALI OCCASIONE PER IL TERRITORIO: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI! In previsione del rafforzamento della nostra azione sui fondi comunitari abbiamo deciso di organizzare un incontro per definire gli obiettivi politici e il percorso formativo interno in modo che sia a livello nazionale che territoriale diventiamo capaci di interloquire con lʼimpostazione di questi fondi (che per i prossimi sei anni saranno sostanzialmente le uniche risorse in circolazione) e con la loro gestione. Questo anche per la possibilità di accedere allʼelaborazione e gestione di progetti e alle diverse forme di partenariato.([email protected])

5. COMUNICARE SOCIAL: FACCIAMOCI CAPIRE.Aprire una pagina facebook o un profilo su twitter è semplice, il bello viene dopo. Sappiamo davvero come funzionano? Li usiamo nel modo corretto e più efficace? Riusciamo, attraverso i nostri profili, a rendere lʼimmagine associativa, la complessità e la ricchezza della nostra azione sul territorio? Riusciamo, insomma, a sfruttare le potenzialità del web per mobilitarci anche nelle piazze virtuali? Facciamo finta di rispondere “no” a ogni domanda, apriamo i profili dei nostri circoli e parliamone insieme, scambiandoci dritte, strumenti, curiosità tecniche e idee per migliorare la nostra presenza e per costruire campagne di mobilitazione on line. portate il portatile! ([email protected])

6. PENSARE GLOBALMENTE: IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE E LA SFIDA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI: A CONFRONTO CON IL NETWORK ALLIANCE Il lavoro si concentrerà sull'identificazione di possibile strategie di mobilitazione internazionale che abbiano l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui cambiamenti climatici. Si vuole, nello specifico, avviare la costruzione di un percorso di lungo termine in cui i circoli e il nazionale sviluppino insieme al network Alliance un progetto che ci porti tutti insieme alla Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Parigi a dicembre 2015. Il gruppo di lavoro vuole in generale anche valorizzare le opportunità per tutta Legambiente di partecipare alle reti di volontariato internazionale.([email protected])

I GEMELLAGGI TRA CIRCOLI...NOI LO FACCIAMO COSÌ!1. Erosione costiera e progetti insensati: ci stanno rubando il mare!A cura dei circoli del ragusano e del salernitanoDietro al fenomeno dellʼerosione costiera si nascondono spesso progetti portuali e di cementificazione mal progettati e inutili, lo sperpero di ingenti risorse pubbliche a favore di progetti antierosione incompatibili a livello ambientale e paesaggistico oltre che per nulla risolutivi, come pennelli e barriere di cemento. L̓ obiettivo del gruppo di lavoro è quello di mettere a confronto le esperienze dei circoli che vivono il problema dellʼerosione costiera sui propri territori. A partire dai circoli del salernitano e del ragusano, il gruppo vuole facilitare lo scambio delle esperienze per organizzare un fronte condiviso di azione per salvare le nostre “ultime” spiagge: come si valutano i progetti antierosione, quali interessi si celano dietro le mega barriere, come sono stati portati avanti i ricorsi della nostra associazione, cosa propongono gli ambientalisti, come si informa e si mobilita la popolazione.

2. Nuovi strumenti di gestione per un nuovo modello agricolo (Orti, custodi del territorio, Festa dell'albero e altri)A cura di Legambiente BasilicataL̓ agricoltura che vogliamo si fonda sul rispetto di minimi criteri ambientali per garantire in primis la sicurezza e la qualità dellʼagroalimentare. Sono dei punti di partenza per riconoscere allʼagricoltura un ruolo centrale nella lotta e mitigazione dei cambiamenti climatici. Il ritorno allʼagricoltura non si configura con il semplice ritorno alla terra, ma implica un nuovo modello di gestione delle risorse naturali e del territorio. L̓ agricoltura come la intendiamo accorcia il gap tra campagna e città, interviene ridisegnando anche la gestione delle terre pubbliche e il verde cittadino, indirizzando e migliorando la qualità della vita con nuovi stili di vita. Quali strumenti associativi usare per promuovere lʼagricoltura così come la intendiamo? Un confronto su progetti e campagne per individuare i nuovi strumenti.

3. La sfida della gestione dei beni culturaliA cura di Legambiente Abruzzo, Legambiente Battipaglia, Legambiente MarcheLa campagna sulla bellezza ci ha portato a leggere in maniera più puntuale il ruolo centrale dei beni culturali nel lavoro di tutela e valorizzazione del territorio che i nostri circoli fanno quotidianamente. La nostra radice storica e culturale è lʼidentità delle nostre comunità, è lʼindicatore principale che entra in sofferenza quando si aggredisce il territorio, è lʼoggetto intorno al quale riusciamo ad aggregare i cittadini in maniera attiva, è alla base di un modello di sviluppo che in discontinuità con il passato ci può portare fuori dalla crisi, costruendo posti di lavoro e opportunità per la tanta “manodopera” intellettuale formata nelle nostre università. Ora è il momento di fare un passo in avanti per una nuova concezione della gestione dei beni culturali, in cui il volontariato ed il mondo del no profit, abbia un ruolo più definito e riconosciuto.

4. Inutile fare la raccolta differenziata dei rifiuti perché poi rimettono tutto insieme? Campagne e strumenti per la gestione dei rifiutiA cura di Legambiente Marche e Legambiente Campania. Sarà presente Pierluigi Gorani di Conai.I cittadini da convincere a separare i rifiuti in casa per contribuire alla raccolta differenziata del Comune ormai sono diventati una minoranza. Su questo fronte il nostro lavoro ha raggiunto importanti risultati (anche se non dobbiamo abbassare la guardia).Quello che invece dobbiamo fare con sempre più forza è raccontare cosa succede ai rifiuti dopo la raccolta differenziata. Anche alcuni cittadini virtuosi sono convinti (sbagliando) che il loro sforzo casalingo non venga finalizzato nel riciclaggio industriale e su questo dobbiamo lavorare. Fortunatamente nella nostra vita quotidiana siamo circondati di beni e manufatti realizzati grazie al riciclaggio dei rifiuti e questo va raccontato con storie ed esempi di successo. Insieme al Consorzio nazionale imballaggi, che parteciperà al gruppo di lavoro, sfateremo le "leggende metropolitane" sul ciclo dei rifiuti e si parlerà di nuove campagne di sensibilizzazione, come RiciclaEstate, che ad esempio portano la raccolta differenziata anche nei luoghi turistici in piena estate.

5. Grandi carnivori e coesistenza con lʼuomoA cura di Legambiente AbruzzoMentre si moltiplicano i casi di intolleranza nei confronti dei grandi carnivori presenti sul nostro territorio quali lupo e orso bruno, alimentati da luoghi comuni e ataviche paure oggi ormai ingiustificabili e frutto della scarsa conoscenza e della mancanza di una cultura scientifica e del rispetto del patrimonio comune (quale può essere considerato il patrimonio naturale italiano al pari di quello storico o artistico), altre situazioni in giro per il nostro Paese insegnano invece come una coesistenza tra uomo e grandi predatori sia non solo praticabile, ma del tutto auspicabile, come insegnano i successi conseguiti da determinati progetti, alcuni dei quali hanno visto anche Legambiente protagonista, attraverso i quali la convivenza è diventata un vero e proprio modo di vivere ed una buona pratica da esportare in altri contesti territoriali.

6. La siderurgia in Italia tra rischi di chiusura e opportunità di innovazioneA cura di Legambiente Piombino, Terni, Aosta, TarantoDopo le recenti crisi dei poli siderurgici italiani per l'inevitabile intervento della magistratura (come a Taranto) o per disimpegno deciso dalla proprietà (come a Piombino), si apre un nuovo scenario per l'industria italiana. Come già avvenuto in altri settori produttivi ad alto impatto ambientale (come la chimica), se non si pratica la strada dell'innovazione tecnologica, nei prodotti e nei processi, il rischio di desertificazione industriale è alto. Con i circoli che in questi anni hanno vissuto il "solito" scontro tra lavoro e protezione dell'ambiente e della salute, proveremo a delineare strategie comuni per rendere concreta in Italia una nuova industria manifatturiera, fondata su ricerca, innovazione e integrazione col territorio, come già avvenuto in alcuni territori del Paese dove sono stati inaugurati nell'ultimo anno nuovi siti produttivi della Green economy Made in Italy.

7. Ripensare lʼidroelettricoA cura di Legambiente Friuli Venezia Giulia, Legambiente Veneto e Legambiente Valle DʼAostaIl gruppo affronterà quelli che per noi sono i limiti ambientali oggi esistenti che condizionano un ulteriore ricorso allʼidroelettrico in montagna, i criteri ambientali condivisibili per la gestione delle autorizzazioni in atto, e per il controllo delle stesse avendo lʼobiettivo della qualità dei corsi dʼacqua e in ultimo il carattere socioeconomico nella gestione delle concessioni, il cui valore deve produrre ricadute nel territorio montano, in particolare garantendo una governance dellʼacqua e della produzione idroelettrica che favorisca il rafforzamento dei gestori pubblici.

HAPPY GREEN HOUR

CENA BUFFET DEGUSTAZIONE (un poʼ seduti, un poʼ appoggiati, un poʼ in piedi, un poʼ sdraiati)

NEL PARCO AD OSSERVAR LE STELLE

SILENT DISCO

ASSEMBLEA PLENARIA E CONSIGLIO NAZIONALELE SFIDE DEL 2015: IL VOLONTARIATO, LA PARTECIPAZIONE, LA MOBILITAZIONE PER SBLOCCARE IL FUTURO!

Accoglienza dei delegati internazionali di primo congresso del network ALLIANCE (con brindisi pomeridiano)L̓ Alliance of European Voluntary Service Organisations è network di 100 associazioni europee ed extra europee, tra cui Legambiente Lunaria e Yap, che muove ogni anno circa 20.000 volontari. DallʼUcraina alla Spagna, dalla Serbia alla Francia, ed ancora dallʼEcuador alla Germania, dagli Stati Uniti alla Grecia, saranno più di 150 i rappresentanti delle associazioni che da tutto il mondo arriveranno a Rispescia per confrontarsi rispetto al ruolo del volontariato in questo particolare momento storico.

TUTTI AL CINEMA!

PANCA POPOLARE ITALIANA di Werther Germondari (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili– 14ʼ) - Le immagini di ʻPanca Popolare Italianaʼ sono state realizzate nellʼarco di circa 6 anni, inquadrando sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dallʼinizio del nuovo millennio, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone.

AMERICA di Alessandro Stevanon (corto vincitore Co.co.Co. di Festambiente Mondi Possibili – 13ʼ) - Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, a un passo dall'eternità.

UN ALTRO MONDO di Thomas Torelli (documentario vincitore Clorofilla 2014 – 60ʼ) - Un film documentario che racconta il viaggio dellʼumanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e lʼuniverso come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese.

IL VICINO di Andrea Canova (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili – 14ʼ) - Napoli, quartieri spagnoli. Sopra il tetto di una palazzina, un uomo solo e malinconico sopravvive in condizioni precarie e si ripara come può dal caldo torrido dell'estate. Una tensione misteriosa lo accompagna mentre decide di rispolverare una vecchia tromba che non suonava da tempo. Sul tetto affianco, il vicino, un uomo invadente e rumoroso, prepara la griglia, la tv e una piscina gonfiabile per godersi al meglio la partita della nazionale di calcio. Confinati ognuno sul proprio tetto, come due mondi opposti ma vicini tra loro, tra i due s'innesca un conflitto silenzioso che culmina gradualmente in una resa dei conti spietata e definitiva.

IL FAGIANO di Francesco DʼIgnazio (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili - 14ʼ) - Cortometraggio realizzato con i ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di Recitazione Cinematografica 2013/2014 di Francesco D'Ignazio. Si tratta di una commedia nonsense, dove alcune persone di diversissima umanità si danno appuntamento per poter telefonare da un misterioso telefono che continua a funzionare mentre tutti gli altri apparecchi pare abbiano deciso di dare forfait.

Page 4: GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE …...tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche

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PROGRAMMA

Riunione segreteria nazionale + responsabili regionali + assemblea dei delegatiVERSO IL CONGRESSO 2015In parallelo potranno svolgersi gruppi di lavoro autorganizzati a cura di circoli e regionali

CENA SELF SERVICE

Proiezione di corti e documentari (vedi pagina 6)

LE PROSSIME SFIDE PER L̓ ASSOCIAZIONE

1. SBLOCCA FUTURO VS SBLOCCA ITALIA Raramente un intervento legislativo, come Sbloccaitalia, aveva incrociato così tanti terreni nostri: infrastrutture ferroviarie e stradali, acqua, dissesto, depurazione, bonifiche, termovalorizzatori, energia, edilizia… La visione di paese che ne emerge è chiara e allarmante, vecchia e contraria con le prospettive di sviluppo e di lavoro di cui il paese avrebbe bisogno. Come possiamo rispondere? Abbiamo quattro piani: 1) il contraddittorio, punto per punto, delle misure argomentando perché sono sbagliate, 2) creare alleanze con altri soggetti (imprenditoriali, di movimento, amministrazioni locali) e proporre iniziative di denuncia a livello nazionale, 3) implementare #sbloccafuturo per spiazzare il senso comune dellʼambientalismo schiacciato sul NO e sulla protesta che è contento se tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche #sbloccaroma, #sbloccafirenze, ecc.([email protected])

2. LA CITTÀ SI MUOVE: RIGENERAZIONE E MOBILITÀ NUOVA PER LA BELLEZZA NEI CENTRI URBANI Lo sviluppo dello sharing come modalità di trasporto alternativa all'auto privata, la moltiplicazione di esperienze di un nuovo servizio di "trasporto pubblico" casa-scuola a piedi o in bici, l'esplosione del fenomeno bici e delle social street così come il diffondersi di progetti per quartieri a velocità moderata testimoniano che il muoversi bene, analogamente all'esigenza del mangiar bene che s'era affermata negli anni ʻ90, possono essere una delle chiavi principali del cambiamento e della rigenerazione urbana. Un modo di guardare alle città non soltanto in chiave ambientale, ma riproponendo anche un modo di vivere lo spazio pubblico meno conflittuale e un ritorno alla vita comunitaria. Tutte le esperienze positive, assai variegate, affrontano solo parzialmente, da un punto di vista particolare, il tema della rigenerazione urbana, oppure lo lasciano sullo sfondo. Legambiente può essere il collante di queste esperienze, può elaborare una proposta politica un po' più universale e, soprattutto, può usare la mobilità per mobilitare persone.([email protected][email protected])

3. IN MARCIA PER IL CLIMA I cambiamenti climatici sono un tema centrale della mobilitazione di Legambiente e dovranno esserlo ancora con più forza, e in forma nuova, nel futuro. Dobbiamo infatti far crescere la consapevolezza tra i cittadini delle conseguenze di un innalzamento della temperatura del pianeta legato alla dinamica delle emissioni di CO2, e dobbiamo farlo ora perché il tempo per le decisioni in grado di fermare le conseguenze più disastrose sta passando. A Parigi alla Conferenza sul Clima di dicembre 2015 si deve arrivare con un accordo internazionale vincolante e ambizioso. Ma questa prospettiva non è per nulla scontata, per riuscirci dobbiamo mettere in campo in Italia e in tutto il mondo mobilitazioni capaci di far sentire sui capi di Stato la pressione dell'opinione pubblica. Come gli ambientalisti hanno fatto il 21 settembre in 156 Paesi, da New York e passando per la mobilitazione promossa da Legambiente e altre associazioni a Roma a via dei Fori. E come dovremo fare coinvolgendo associazioni, imprenditori, sindaci, cittadini per far capire come la mobilitazione per il clima sia una straordinaria occasione per uscire dalla crisi economica creando opportunità per le persone e le comunità. E in questa mobilitazione si legano tanti fili che vanno collegati: dal dramma dei profughi ambientali e le iniziative di cooperazione, la costruzione di reti di associazioni impegnate per la difesa dell'ambiente e la solidarietà, le iniziative di protezione civile e di manutenzione del territorio come adattamento al cambiamento del clima fino alla diffusione di tecnologie e competenze per un modello energetico distribuito e rinnovabile a partire dal Mediterraneo.([email protected][email protected])

4. ECONOMIA SOCIALE PER IL LAVORO DEL FUTUROI nuovi stili di vita e di consumo, gli emergenti bisogni sociali, offrono occasioni di economia dal basso, opportunità di lavoro innovative, accessibili ai giovani che vogliono intraprendere e rendersi protagonisti del proprio progetto di vita e di lavoro con attività volte a migliorare l'ambiente, a sviluppare cultura ed innovazione sociale, a valorizzare le risorse del territorio.Le buone pratiche imprenditoriali nell'economia sociale e partecipata e le attività concrete per verificare le idee da tradurre in progetto saranno gli aspetti principali attorno a cui ruoterà l'incontro.Sarà l'occasione per conoscere quanto la Legambiente ha già realizzato sul territorio ad esempio su agricoltura sociale, gestione strutture, gestione dei beni culturali, ristorazione, stazioni non presenziate ma soprattutto immaginare insieme quale potrebbe essere il nostro ruolo, attraverso ad esempio la creazione di attività economiche sostenibili, nel favorire quell'economia diffusa e solidale che rende i territori più coesi e protagonisti del cambiamento durevole necessario nei consumi nella creazione di valore economico.([email protected][email protected])

PRANZO AL SACCO O SELF SERVICE

Riunione nazionale dei CEAG LEGAMBIENTE (CENTRI AZIONE GIURIDICA)[email protected]

GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE PIÙ FORTE1. IL VALORE EDUCATIVO E FORMATIVO DELLE ESPERIENZE ASSOCIATIVE: COSA È CAMBIATO, COME DOBBIAMO CAMBIARE NOIAttraverso la partecipazione alle attività associative offriamo opportunità di educazione e formazione rivolte a tutti i cittadini, contribuendo a dare risposte all'emergenza sociale, culturale e ambientale in atto nel nostro Paese. Alla luce delle trasformazioni in atto e delle proposte di cambiamento nel settore del lavoro, della scuola e delle politiche giovanili, come possiamo rafforzare il nostro ruolo per generare conoscenza, coesione e partecipazione? Come relazionarci con i soggetti del volontariato, dellʼistruzione e della formazione?([email protected])

2. UNO, NESSUNO, 100.000. IDEE PER CONTARE DI PIÙPresi dalle tante iniziative che mettiamo in campo, spesso trascuriamo la cosa più importante: Legambiente è fatta di persone. Soci, volontari e sostenitori sono risorse imprescindibili per un'associazione che si appresta ad affrontare il suo decimo congresso. In questo gruppo proveremo insieme ad analizzare, uscendo dai ruoli consueti, le nostre capacità e difficoltà nell'attrarre soci, donazioni e consenso verso le nostre attività. Perché un'associazione non è fatta solo di numeri, ma i numeri sono importanti per essere un'associazione che conta.([email protected])

3. FESTAMBIENTENET: CRESCE LA RETE E LA MOBILITAZIONE SUI TERRITORI!È stata unʼestate straordinaria, ricca di FESTAMBIENTE lungo tutto lo stivale. Questo incontro sarà lʼoccasione per fare un punto su questo straordinario strumento associativo dandoci nuovi obiettivi e una strategia comuni per dare forza allʼintera rete dei festival di Legambiente([email protected])

4. FONDI STRUTTURALI OCCASIONE PER IL TERRITORIO: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI! In previsione del rafforzamento della nostra azione sui fondi comunitari abbiamo deciso di organizzare un incontro per definire gli obiettivi politici e il percorso formativo interno in modo che sia a livello nazionale che territoriale diventiamo capaci di interloquire con lʼimpostazione di questi fondi (che per i prossimi sei anni saranno sostanzialmente le uniche risorse in circolazione) e con la loro gestione. Questo anche per la possibilità di accedere allʼelaborazione e gestione di progetti e alle diverse forme di partenariato.([email protected])

5. COMUNICARE SOCIAL: FACCIAMOCI CAPIRE.Aprire una pagina facebook o un profilo su twitter è semplice, il bello viene dopo. Sappiamo davvero come funzionano? Li usiamo nel modo corretto e più efficace? Riusciamo, attraverso i nostri profili, a rendere lʼimmagine associativa, la complessità e la ricchezza della nostra azione sul territorio? Riusciamo, insomma, a sfruttare le potenzialità del web per mobilitarci anche nelle piazze virtuali? Facciamo finta di rispondere “no” a ogni domanda, apriamo i profili dei nostri circoli e parliamone insieme, scambiandoci dritte, strumenti, curiosità tecniche e idee per migliorare la nostra presenza e per costruire campagne di mobilitazione on line. portate il portatile! ([email protected])

6. PENSARE GLOBALMENTE: IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE E LA SFIDA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI: A CONFRONTO CON IL NETWORK ALLIANCE Il lavoro si concentrerà sull'identificazione di possibile strategie di mobilitazione internazionale che abbiano l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui cambiamenti climatici. Si vuole, nello specifico, avviare la costruzione di un percorso di lungo termine in cui i circoli e il nazionale sviluppino insieme al network Alliance un progetto che ci porti tutti insieme alla Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Parigi a dicembre 2015. Il gruppo di lavoro vuole in generale anche valorizzare le opportunità per tutta Legambiente di partecipare alle reti di volontariato internazionale.([email protected])

sabato 1 17:00-19:00

I GEMELLAGGI TRA CIRCOLI...NOI LO FACCIAMO COSÌ!1. Erosione costiera e progetti insensati: ci stanno rubando il mare!A cura dei circoli del ragusano e del salernitanoDietro al fenomeno dellʼerosione costiera si nascondono spesso progetti portuali e di cementificazione mal progettati e inutili, lo sperpero di ingenti risorse pubbliche a favore di progetti antierosione incompatibili a livello ambientale e paesaggistico oltre che per nulla risolutivi, come pennelli e barriere di cemento. L̓ obiettivo del gruppo di lavoro è quello di mettere a confronto le esperienze dei circoli che vivono il problema dellʼerosione costiera sui propri territori. A partire dai circoli del salernitano e del ragusano, il gruppo vuole facilitare lo scambio delle esperienze per organizzare un fronte condiviso di azione per salvare le nostre “ultime” spiagge: come si valutano i progetti antierosione, quali interessi si celano dietro le mega barriere, come sono stati portati avanti i ricorsi della nostra associazione, cosa propongono gli ambientalisti, come si informa e si mobilita la popolazione.

2. Nuovi strumenti di gestione per un nuovo modello agricolo (Orti, custodi del territorio, Festa dell'albero e altri)A cura di Legambiente BasilicataL̓ agricoltura che vogliamo si fonda sul rispetto di minimi criteri ambientali per garantire in primis la sicurezza e la qualità dellʼagroalimentare. Sono dei punti di partenza per riconoscere allʼagricoltura un ruolo centrale nella lotta e mitigazione dei cambiamenti climatici. Il ritorno allʼagricoltura non si configura con il semplice ritorno alla terra, ma implica un nuovo modello di gestione delle risorse naturali e del territorio. L̓ agricoltura come la intendiamo accorcia il gap tra campagna e città, interviene ridisegnando anche la gestione delle terre pubbliche e il verde cittadino, indirizzando e migliorando la qualità della vita con nuovi stili di vita. Quali strumenti associativi usare per promuovere lʼagricoltura così come la intendiamo? Un confronto su progetti e campagne per individuare i nuovi strumenti.

3. La sfida della gestione dei beni culturaliA cura di Legambiente Abruzzo, Legambiente Battipaglia, Legambiente MarcheLa campagna sulla bellezza ci ha portato a leggere in maniera più puntuale il ruolo centrale dei beni culturali nel lavoro di tutela e valorizzazione del territorio che i nostri circoli fanno quotidianamente. La nostra radice storica e culturale è lʼidentità delle nostre comunità, è lʼindicatore principale che entra in sofferenza quando si aggredisce il territorio, è lʼoggetto intorno al quale riusciamo ad aggregare i cittadini in maniera attiva, è alla base di un modello di sviluppo che in discontinuità con il passato ci può portare fuori dalla crisi, costruendo posti di lavoro e opportunità per la tanta “manodopera” intellettuale formata nelle nostre università. Ora è il momento di fare un passo in avanti per una nuova concezione della gestione dei beni culturali, in cui il volontariato ed il mondo del no profit, abbia un ruolo più definito e riconosciuto.

4. Inutile fare la raccolta differenziata dei rifiuti perché poi rimettono tutto insieme? Campagne e strumenti per la gestione dei rifiutiA cura di Legambiente Marche e Legambiente Campania. Sarà presente Pierluigi Gorani di Conai.I cittadini da convincere a separare i rifiuti in casa per contribuire alla raccolta differenziata del Comune ormai sono diventati una minoranza. Su questo fronte il nostro lavoro ha raggiunto importanti risultati (anche se non dobbiamo abbassare la guardia).Quello che invece dobbiamo fare con sempre più forza è raccontare cosa succede ai rifiuti dopo la raccolta differenziata. Anche alcuni cittadini virtuosi sono convinti (sbagliando) che il loro sforzo casalingo non venga finalizzato nel riciclaggio industriale e su questo dobbiamo lavorare. Fortunatamente nella nostra vita quotidiana siamo circondati di beni e manufatti realizzati grazie al riciclaggio dei rifiuti e questo va raccontato con storie ed esempi di successo. Insieme al Consorzio nazionale imballaggi, che parteciperà al gruppo di lavoro, sfateremo le "leggende metropolitane" sul ciclo dei rifiuti e si parlerà di nuove campagne di sensibilizzazione, come RiciclaEstate, che ad esempio portano la raccolta differenziata anche nei luoghi turistici in piena estate.

5. Grandi carnivori e coesistenza con lʼuomoA cura di Legambiente AbruzzoMentre si moltiplicano i casi di intolleranza nei confronti dei grandi carnivori presenti sul nostro territorio quali lupo e orso bruno, alimentati da luoghi comuni e ataviche paure oggi ormai ingiustificabili e frutto della scarsa conoscenza e della mancanza di una cultura scientifica e del rispetto del patrimonio comune (quale può essere considerato il patrimonio naturale italiano al pari di quello storico o artistico), altre situazioni in giro per il nostro Paese insegnano invece come una coesistenza tra uomo e grandi predatori sia non solo praticabile, ma del tutto auspicabile, come insegnano i successi conseguiti da determinati progetti, alcuni dei quali hanno visto anche Legambiente protagonista, attraverso i quali la convivenza è diventata un vero e proprio modo di vivere ed una buona pratica da esportare in altri contesti territoriali.

6. La siderurgia in Italia tra rischi di chiusura e opportunità di innovazioneA cura di Legambiente Piombino, Terni, Aosta, TarantoDopo le recenti crisi dei poli siderurgici italiani per l'inevitabile intervento della magistratura (come a Taranto) o per disimpegno deciso dalla proprietà (come a Piombino), si apre un nuovo scenario per l'industria italiana. Come già avvenuto in altri settori produttivi ad alto impatto ambientale (come la chimica), se non si pratica la strada dell'innovazione tecnologica, nei prodotti e nei processi, il rischio di desertificazione industriale è alto. Con i circoli che in questi anni hanno vissuto il "solito" scontro tra lavoro e protezione dell'ambiente e della salute, proveremo a delineare strategie comuni per rendere concreta in Italia una nuova industria manifatturiera, fondata su ricerca, innovazione e integrazione col territorio, come già avvenuto in alcuni territori del Paese dove sono stati inaugurati nell'ultimo anno nuovi siti produttivi della Green economy Made in Italy.

7. Ripensare lʼidroelettricoA cura di Legambiente Friuli Venezia Giulia, Legambiente Veneto e Legambiente Valle DʼAostaIl gruppo affronterà quelli che per noi sono i limiti ambientali oggi esistenti che condizionano un ulteriore ricorso allʼidroelettrico in montagna, i criteri ambientali condivisibili per la gestione delle autorizzazioni in atto, e per il controllo delle stesse avendo lʼobiettivo della qualità dei corsi dʼacqua e in ultimo il carattere socioeconomico nella gestione delle concessioni, il cui valore deve produrre ricadute nel territorio montano, in particolare garantendo una governance dellʼacqua e della produzione idroelettrica che favorisca il rafforzamento dei gestori pubblici.

HAPPY GREEN HOUR

CENA BUFFET DEGUSTAZIONE (un poʼ seduti, un poʼ appoggiati, un poʼ in piedi, un poʼ sdraiati)

NEL PARCO AD OSSERVAR LE STELLE

SILENT DISCO

ASSEMBLEA PLENARIA E CONSIGLIO NAZIONALELE SFIDE DEL 2015: IL VOLONTARIATO, LA PARTECIPAZIONE, LA MOBILITAZIONE PER SBLOCCARE IL FUTURO!

Accoglienza dei delegati internazionali di primo congresso del network ALLIANCE (con brindisi pomeridiano)L̓ Alliance of European Voluntary Service Organisations è network di 100 associazioni europee ed extra europee, tra cui Legambiente Lunaria e Yap, che muove ogni anno circa 20.000 volontari. DallʼUcraina alla Spagna, dalla Serbia alla Francia, ed ancora dallʼEcuador alla Germania, dagli Stati Uniti alla Grecia, saranno più di 150 i rappresentanti delle associazioni che da tutto il mondo arriveranno a Rispescia per confrontarsi rispetto al ruolo del volontariato in questo particolare momento storico.

TUTTI AL CINEMA!

PANCA POPOLARE ITALIANA di Werther Germondari (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili– 14ʼ) - Le immagini di ʻPanca Popolare Italianaʼ sono state realizzate nellʼarco di circa 6 anni, inquadrando sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dallʼinizio del nuovo millennio, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone.

AMERICA di Alessandro Stevanon (corto vincitore Co.co.Co. di Festambiente Mondi Possibili – 13ʼ) - Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, a un passo dall'eternità.

UN ALTRO MONDO di Thomas Torelli (documentario vincitore Clorofilla 2014 – 60ʼ) - Un film documentario che racconta il viaggio dellʼumanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e lʼuniverso come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese.

IL VICINO di Andrea Canova (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili – 14ʼ) - Napoli, quartieri spagnoli. Sopra il tetto di una palazzina, un uomo solo e malinconico sopravvive in condizioni precarie e si ripara come può dal caldo torrido dell'estate. Una tensione misteriosa lo accompagna mentre decide di rispolverare una vecchia tromba che non suonava da tempo. Sul tetto affianco, il vicino, un uomo invadente e rumoroso, prepara la griglia, la tv e una piscina gonfiabile per godersi al meglio la partita della nazionale di calcio. Confinati ognuno sul proprio tetto, come due mondi opposti ma vicini tra loro, tra i due s'innesca un conflitto silenzioso che culmina gradualmente in una resa dei conti spietata e definitiva.

IL FAGIANO di Francesco DʼIgnazio (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili - 14ʼ) - Cortometraggio realizzato con i ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di Recitazione Cinematografica 2013/2014 di Francesco D'Ignazio. Si tratta di una commedia nonsense, dove alcune persone di diversissima umanità si danno appuntamento per poter telefonare da un misterioso telefono che continua a funzionare mentre tutti gli altri apparecchi pare abbiano deciso di dare forfait.

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PROGRAMMA

Riunione segreteria nazionale + responsabili regionali + assemblea dei delegatiVERSO IL CONGRESSO 2015In parallelo potranno svolgersi gruppi di lavoro autorganizzati a cura di circoli e regionali

CENA SELF SERVICE

Proiezione di corti e documentari (vedi pagina 6)

LE PROSSIME SFIDE PER L̓ ASSOCIAZIONE

1. SBLOCCA FUTURO VS SBLOCCA ITALIA Raramente un intervento legislativo, come Sbloccaitalia, aveva incrociato così tanti terreni nostri: infrastrutture ferroviarie e stradali, acqua, dissesto, depurazione, bonifiche, termovalorizzatori, energia, edilizia… La visione di paese che ne emerge è chiara e allarmante, vecchia e contraria con le prospettive di sviluppo e di lavoro di cui il paese avrebbe bisogno. Come possiamo rispondere? Abbiamo quattro piani: 1) il contraddittorio, punto per punto, delle misure argomentando perché sono sbagliate, 2) creare alleanze con altri soggetti (imprenditoriali, di movimento, amministrazioni locali) e proporre iniziative di denuncia a livello nazionale, 3) implementare #sbloccafuturo per spiazzare il senso comune dellʼambientalismo schiacciato sul NO e sulla protesta che è contento se tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche #sbloccaroma, #sbloccafirenze, ecc.([email protected])

2. LA CITTÀ SI MUOVE: RIGENERAZIONE E MOBILITÀ NUOVA PER LA BELLEZZA NEI CENTRI URBANI Lo sviluppo dello sharing come modalità di trasporto alternativa all'auto privata, la moltiplicazione di esperienze di un nuovo servizio di "trasporto pubblico" casa-scuola a piedi o in bici, l'esplosione del fenomeno bici e delle social street così come il diffondersi di progetti per quartieri a velocità moderata testimoniano che il muoversi bene, analogamente all'esigenza del mangiar bene che s'era affermata negli anni ʻ90, possono essere una delle chiavi principali del cambiamento e della rigenerazione urbana. Un modo di guardare alle città non soltanto in chiave ambientale, ma riproponendo anche un modo di vivere lo spazio pubblico meno conflittuale e un ritorno alla vita comunitaria. Tutte le esperienze positive, assai variegate, affrontano solo parzialmente, da un punto di vista particolare, il tema della rigenerazione urbana, oppure lo lasciano sullo sfondo. Legambiente può essere il collante di queste esperienze, può elaborare una proposta politica un po' più universale e, soprattutto, può usare la mobilità per mobilitare persone.([email protected][email protected])

3. IN MARCIA PER IL CLIMA I cambiamenti climatici sono un tema centrale della mobilitazione di Legambiente e dovranno esserlo ancora con più forza, e in forma nuova, nel futuro. Dobbiamo infatti far crescere la consapevolezza tra i cittadini delle conseguenze di un innalzamento della temperatura del pianeta legato alla dinamica delle emissioni di CO2, e dobbiamo farlo ora perché il tempo per le decisioni in grado di fermare le conseguenze più disastrose sta passando. A Parigi alla Conferenza sul Clima di dicembre 2015 si deve arrivare con un accordo internazionale vincolante e ambizioso. Ma questa prospettiva non è per nulla scontata, per riuscirci dobbiamo mettere in campo in Italia e in tutto il mondo mobilitazioni capaci di far sentire sui capi di Stato la pressione dell'opinione pubblica. Come gli ambientalisti hanno fatto il 21 settembre in 156 Paesi, da New York e passando per la mobilitazione promossa da Legambiente e altre associazioni a Roma a via dei Fori. E come dovremo fare coinvolgendo associazioni, imprenditori, sindaci, cittadini per far capire come la mobilitazione per il clima sia una straordinaria occasione per uscire dalla crisi economica creando opportunità per le persone e le comunità. E in questa mobilitazione si legano tanti fili che vanno collegati: dal dramma dei profughi ambientali e le iniziative di cooperazione, la costruzione di reti di associazioni impegnate per la difesa dell'ambiente e la solidarietà, le iniziative di protezione civile e di manutenzione del territorio come adattamento al cambiamento del clima fino alla diffusione di tecnologie e competenze per un modello energetico distribuito e rinnovabile a partire dal Mediterraneo.([email protected][email protected])

4. ECONOMIA SOCIALE PER IL LAVORO DEL FUTUROI nuovi stili di vita e di consumo, gli emergenti bisogni sociali, offrono occasioni di economia dal basso, opportunità di lavoro innovative, accessibili ai giovani che vogliono intraprendere e rendersi protagonisti del proprio progetto di vita e di lavoro con attività volte a migliorare l'ambiente, a sviluppare cultura ed innovazione sociale, a valorizzare le risorse del territorio.Le buone pratiche imprenditoriali nell'economia sociale e partecipata e le attività concrete per verificare le idee da tradurre in progetto saranno gli aspetti principali attorno a cui ruoterà l'incontro.Sarà l'occasione per conoscere quanto la Legambiente ha già realizzato sul territorio ad esempio su agricoltura sociale, gestione strutture, gestione dei beni culturali, ristorazione, stazioni non presenziate ma soprattutto immaginare insieme quale potrebbe essere il nostro ruolo, attraverso ad esempio la creazione di attività economiche sostenibili, nel favorire quell'economia diffusa e solidale che rende i territori più coesi e protagonisti del cambiamento durevole necessario nei consumi nella creazione di valore economico.([email protected][email protected])

PRANZO AL SACCO O SELF SERVICE

Riunione nazionale dei CEAG LEGAMBIENTE (CENTRI AZIONE GIURIDICA)[email protected]

GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE PIÙ FORTE1. IL VALORE EDUCATIVO E FORMATIVO DELLE ESPERIENZE ASSOCIATIVE: COSA È CAMBIATO, COME DOBBIAMO CAMBIARE NOIAttraverso la partecipazione alle attività associative offriamo opportunità di educazione e formazione rivolte a tutti i cittadini, contribuendo a dare risposte all'emergenza sociale, culturale e ambientale in atto nel nostro Paese. Alla luce delle trasformazioni in atto e delle proposte di cambiamento nel settore del lavoro, della scuola e delle politiche giovanili, come possiamo rafforzare il nostro ruolo per generare conoscenza, coesione e partecipazione? Come relazionarci con i soggetti del volontariato, dellʼistruzione e della formazione?([email protected])

2. UNO, NESSUNO, 100.000. IDEE PER CONTARE DI PIÙPresi dalle tante iniziative che mettiamo in campo, spesso trascuriamo la cosa più importante: Legambiente è fatta di persone. Soci, volontari e sostenitori sono risorse imprescindibili per un'associazione che si appresta ad affrontare il suo decimo congresso. In questo gruppo proveremo insieme ad analizzare, uscendo dai ruoli consueti, le nostre capacità e difficoltà nell'attrarre soci, donazioni e consenso verso le nostre attività. Perché un'associazione non è fatta solo di numeri, ma i numeri sono importanti per essere un'associazione che conta.([email protected])

3. FESTAMBIENTENET: CRESCE LA RETE E LA MOBILITAZIONE SUI TERRITORI!È stata unʼestate straordinaria, ricca di FESTAMBIENTE lungo tutto lo stivale. Questo incontro sarà lʼoccasione per fare un punto su questo straordinario strumento associativo dandoci nuovi obiettivi e una strategia comuni per dare forza allʼintera rete dei festival di Legambiente([email protected])

4. FONDI STRUTTURALI OCCASIONE PER IL TERRITORIO: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI! In previsione del rafforzamento della nostra azione sui fondi comunitari abbiamo deciso di organizzare un incontro per definire gli obiettivi politici e il percorso formativo interno in modo che sia a livello nazionale che territoriale diventiamo capaci di interloquire con lʼimpostazione di questi fondi (che per i prossimi sei anni saranno sostanzialmente le uniche risorse in circolazione) e con la loro gestione. Questo anche per la possibilità di accedere allʼelaborazione e gestione di progetti e alle diverse forme di partenariato.([email protected])

5. COMUNICARE SOCIAL: FACCIAMOCI CAPIRE.Aprire una pagina facebook o un profilo su twitter è semplice, il bello viene dopo. Sappiamo davvero come funzionano? Li usiamo nel modo corretto e più efficace? Riusciamo, attraverso i nostri profili, a rendere lʼimmagine associativa, la complessità e la ricchezza della nostra azione sul territorio? Riusciamo, insomma, a sfruttare le potenzialità del web per mobilitarci anche nelle piazze virtuali? Facciamo finta di rispondere “no” a ogni domanda, apriamo i profili dei nostri circoli e parliamone insieme, scambiandoci dritte, strumenti, curiosità tecniche e idee per migliorare la nostra presenza e per costruire campagne di mobilitazione on line. portate il portatile! ([email protected])

6. PENSARE GLOBALMENTE: IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE E LA SFIDA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI: A CONFRONTO CON IL NETWORK ALLIANCE Il lavoro si concentrerà sull'identificazione di possibile strategie di mobilitazione internazionale che abbiano l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui cambiamenti climatici. Si vuole, nello specifico, avviare la costruzione di un percorso di lungo termine in cui i circoli e il nazionale sviluppino insieme al network Alliance un progetto che ci porti tutti insieme alla Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Parigi a dicembre 2015. Il gruppo di lavoro vuole in generale anche valorizzare le opportunità per tutta Legambiente di partecipare alle reti di volontariato internazionale.([email protected])

sabato 1 19:00-20:00

sabato 1 20:00

sabato 1 22:00

sabato 1 23:00

I GEMELLAGGI TRA CIRCOLI...NOI LO FACCIAMO COSÌ!1. Erosione costiera e progetti insensati: ci stanno rubando il mare!A cura dei circoli del ragusano e del salernitanoDietro al fenomeno dellʼerosione costiera si nascondono spesso progetti portuali e di cementificazione mal progettati e inutili, lo sperpero di ingenti risorse pubbliche a favore di progetti antierosione incompatibili a livello ambientale e paesaggistico oltre che per nulla risolutivi, come pennelli e barriere di cemento. L̓ obiettivo del gruppo di lavoro è quello di mettere a confronto le esperienze dei circoli che vivono il problema dellʼerosione costiera sui propri territori. A partire dai circoli del salernitano e del ragusano, il gruppo vuole facilitare lo scambio delle esperienze per organizzare un fronte condiviso di azione per salvare le nostre “ultime” spiagge: come si valutano i progetti antierosione, quali interessi si celano dietro le mega barriere, come sono stati portati avanti i ricorsi della nostra associazione, cosa propongono gli ambientalisti, come si informa e si mobilita la popolazione.

2. Nuovi strumenti di gestione per un nuovo modello agricolo (Orti, custodi del territorio, Festa dell'albero e altri)A cura di Legambiente BasilicataL̓ agricoltura che vogliamo si fonda sul rispetto di minimi criteri ambientali per garantire in primis la sicurezza e la qualità dellʼagroalimentare. Sono dei punti di partenza per riconoscere allʼagricoltura un ruolo centrale nella lotta e mitigazione dei cambiamenti climatici. Il ritorno allʼagricoltura non si configura con il semplice ritorno alla terra, ma implica un nuovo modello di gestione delle risorse naturali e del territorio. L̓ agricoltura come la intendiamo accorcia il gap tra campagna e città, interviene ridisegnando anche la gestione delle terre pubbliche e il verde cittadino, indirizzando e migliorando la qualità della vita con nuovi stili di vita. Quali strumenti associativi usare per promuovere lʼagricoltura così come la intendiamo? Un confronto su progetti e campagne per individuare i nuovi strumenti.

3. La sfida della gestione dei beni culturaliA cura di Legambiente Abruzzo, Legambiente Battipaglia, Legambiente MarcheLa campagna sulla bellezza ci ha portato a leggere in maniera più puntuale il ruolo centrale dei beni culturali nel lavoro di tutela e valorizzazione del territorio che i nostri circoli fanno quotidianamente. La nostra radice storica e culturale è lʼidentità delle nostre comunità, è lʼindicatore principale che entra in sofferenza quando si aggredisce il territorio, è lʼoggetto intorno al quale riusciamo ad aggregare i cittadini in maniera attiva, è alla base di un modello di sviluppo che in discontinuità con il passato ci può portare fuori dalla crisi, costruendo posti di lavoro e opportunità per la tanta “manodopera” intellettuale formata nelle nostre università. Ora è il momento di fare un passo in avanti per una nuova concezione della gestione dei beni culturali, in cui il volontariato ed il mondo del no profit, abbia un ruolo più definito e riconosciuto.

4. Inutile fare la raccolta differenziata dei rifiuti perché poi rimettono tutto insieme? Campagne e strumenti per la gestione dei rifiutiA cura di Legambiente Marche e Legambiente Campania. Sarà presente Pierluigi Gorani di Conai.I cittadini da convincere a separare i rifiuti in casa per contribuire alla raccolta differenziata del Comune ormai sono diventati una minoranza. Su questo fronte il nostro lavoro ha raggiunto importanti risultati (anche se non dobbiamo abbassare la guardia).Quello che invece dobbiamo fare con sempre più forza è raccontare cosa succede ai rifiuti dopo la raccolta differenziata. Anche alcuni cittadini virtuosi sono convinti (sbagliando) che il loro sforzo casalingo non venga finalizzato nel riciclaggio industriale e su questo dobbiamo lavorare. Fortunatamente nella nostra vita quotidiana siamo circondati di beni e manufatti realizzati grazie al riciclaggio dei rifiuti e questo va raccontato con storie ed esempi di successo. Insieme al Consorzio nazionale imballaggi, che parteciperà al gruppo di lavoro, sfateremo le "leggende metropolitane" sul ciclo dei rifiuti e si parlerà di nuove campagne di sensibilizzazione, come RiciclaEstate, che ad esempio portano la raccolta differenziata anche nei luoghi turistici in piena estate.

5. Grandi carnivori e coesistenza con lʼuomoA cura di Legambiente AbruzzoMentre si moltiplicano i casi di intolleranza nei confronti dei grandi carnivori presenti sul nostro territorio quali lupo e orso bruno, alimentati da luoghi comuni e ataviche paure oggi ormai ingiustificabili e frutto della scarsa conoscenza e della mancanza di una cultura scientifica e del rispetto del patrimonio comune (quale può essere considerato il patrimonio naturale italiano al pari di quello storico o artistico), altre situazioni in giro per il nostro Paese insegnano invece come una coesistenza tra uomo e grandi predatori sia non solo praticabile, ma del tutto auspicabile, come insegnano i successi conseguiti da determinati progetti, alcuni dei quali hanno visto anche Legambiente protagonista, attraverso i quali la convivenza è diventata un vero e proprio modo di vivere ed una buona pratica da esportare in altri contesti territoriali.

6. La siderurgia in Italia tra rischi di chiusura e opportunità di innovazioneA cura di Legambiente Piombino, Terni, Aosta, TarantoDopo le recenti crisi dei poli siderurgici italiani per l'inevitabile intervento della magistratura (come a Taranto) o per disimpegno deciso dalla proprietà (come a Piombino), si apre un nuovo scenario per l'industria italiana. Come già avvenuto in altri settori produttivi ad alto impatto ambientale (come la chimica), se non si pratica la strada dell'innovazione tecnologica, nei prodotti e nei processi, il rischio di desertificazione industriale è alto. Con i circoli che in questi anni hanno vissuto il "solito" scontro tra lavoro e protezione dell'ambiente e della salute, proveremo a delineare strategie comuni per rendere concreta in Italia una nuova industria manifatturiera, fondata su ricerca, innovazione e integrazione col territorio, come già avvenuto in alcuni territori del Paese dove sono stati inaugurati nell'ultimo anno nuovi siti produttivi della Green economy Made in Italy.

7. Ripensare lʼidroelettricoA cura di Legambiente Friuli Venezia Giulia, Legambiente Veneto e Legambiente Valle DʼAostaIl gruppo affronterà quelli che per noi sono i limiti ambientali oggi esistenti che condizionano un ulteriore ricorso allʼidroelettrico in montagna, i criteri ambientali condivisibili per la gestione delle autorizzazioni in atto, e per il controllo delle stesse avendo lʼobiettivo della qualità dei corsi dʼacqua e in ultimo il carattere socioeconomico nella gestione delle concessioni, il cui valore deve produrre ricadute nel territorio montano, in particolare garantendo una governance dellʼacqua e della produzione idroelettrica che favorisca il rafforzamento dei gestori pubblici.

HAPPY GREEN HOUR

CENA BUFFET DEGUSTAZIONE (un poʼ seduti, un poʼ appoggiati, un poʼ in piedi, un poʼ sdraiati)

NEL PARCO AD OSSERVAR LE STELLE

SILENT DISCO

ASSEMBLEA PLENARIA E CONSIGLIO NAZIONALELE SFIDE DEL 2015: IL VOLONTARIATO, LA PARTECIPAZIONE, LA MOBILITAZIONE PER SBLOCCARE IL FUTURO!

Accoglienza dei delegati internazionali di primo congresso del network ALLIANCE (con brindisi pomeridiano)L̓ Alliance of European Voluntary Service Organisations è network di 100 associazioni europee ed extra europee, tra cui Legambiente Lunaria e Yap, che muove ogni anno circa 20.000 volontari. DallʼUcraina alla Spagna, dalla Serbia alla Francia, ed ancora dallʼEcuador alla Germania, dagli Stati Uniti alla Grecia, saranno più di 150 i rappresentanti delle associazioni che da tutto il mondo arriveranno a Rispescia per confrontarsi rispetto al ruolo del volontariato in questo particolare momento storico.

TUTTI AL CINEMA!

PANCA POPOLARE ITALIANA di Werther Germondari (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili– 14ʼ) - Le immagini di ʻPanca Popolare Italianaʼ sono state realizzate nellʼarco di circa 6 anni, inquadrando sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dallʼinizio del nuovo millennio, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone.

AMERICA di Alessandro Stevanon (corto vincitore Co.co.Co. di Festambiente Mondi Possibili – 13ʼ) - Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, a un passo dall'eternità.

UN ALTRO MONDO di Thomas Torelli (documentario vincitore Clorofilla 2014 – 60ʼ) - Un film documentario che racconta il viaggio dellʼumanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e lʼuniverso come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese.

IL VICINO di Andrea Canova (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili – 14ʼ) - Napoli, quartieri spagnoli. Sopra il tetto di una palazzina, un uomo solo e malinconico sopravvive in condizioni precarie e si ripara come può dal caldo torrido dell'estate. Una tensione misteriosa lo accompagna mentre decide di rispolverare una vecchia tromba che non suonava da tempo. Sul tetto affianco, il vicino, un uomo invadente e rumoroso, prepara la griglia, la tv e una piscina gonfiabile per godersi al meglio la partita della nazionale di calcio. Confinati ognuno sul proprio tetto, come due mondi opposti ma vicini tra loro, tra i due s'innesca un conflitto silenzioso che culmina gradualmente in una resa dei conti spietata e definitiva.

IL FAGIANO di Francesco DʼIgnazio (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili - 14ʼ) - Cortometraggio realizzato con i ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di Recitazione Cinematografica 2013/2014 di Francesco D'Ignazio. Si tratta di una commedia nonsense, dove alcune persone di diversissima umanità si danno appuntamento per poter telefonare da un misterioso telefono che continua a funzionare mentre tutti gli altri apparecchi pare abbiano deciso di dare forfait.

Page 6: GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE …...tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche

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PROGRAMMA

Riunione segreteria nazionale + responsabili regionali + assemblea dei delegatiVERSO IL CONGRESSO 2015In parallelo potranno svolgersi gruppi di lavoro autorganizzati a cura di circoli e regionali

CENA SELF SERVICE

Proiezione di corti e documentari (vedi pagina 6)

LE PROSSIME SFIDE PER L̓ ASSOCIAZIONE

1. SBLOCCA FUTURO VS SBLOCCA ITALIA Raramente un intervento legislativo, come Sbloccaitalia, aveva incrociato così tanti terreni nostri: infrastrutture ferroviarie e stradali, acqua, dissesto, depurazione, bonifiche, termovalorizzatori, energia, edilizia… La visione di paese che ne emerge è chiara e allarmante, vecchia e contraria con le prospettive di sviluppo e di lavoro di cui il paese avrebbe bisogno. Come possiamo rispondere? Abbiamo quattro piani: 1) il contraddittorio, punto per punto, delle misure argomentando perché sono sbagliate, 2) creare alleanze con altri soggetti (imprenditoriali, di movimento, amministrazioni locali) e proporre iniziative di denuncia a livello nazionale, 3) implementare #sbloccafuturo per spiazzare il senso comune dellʼambientalismo schiacciato sul NO e sulla protesta che è contento se tutto si blocca, 4) attrezzarci sui territori per avviare iniziative analoghe (dossier #sbloccafuturo) a scala regionale, ma anche #sbloccaroma, #sbloccafirenze, ecc.([email protected])

2. LA CITTÀ SI MUOVE: RIGENERAZIONE E MOBILITÀ NUOVA PER LA BELLEZZA NEI CENTRI URBANI Lo sviluppo dello sharing come modalità di trasporto alternativa all'auto privata, la moltiplicazione di esperienze di un nuovo servizio di "trasporto pubblico" casa-scuola a piedi o in bici, l'esplosione del fenomeno bici e delle social street così come il diffondersi di progetti per quartieri a velocità moderata testimoniano che il muoversi bene, analogamente all'esigenza del mangiar bene che s'era affermata negli anni ʻ90, possono essere una delle chiavi principali del cambiamento e della rigenerazione urbana. Un modo di guardare alle città non soltanto in chiave ambientale, ma riproponendo anche un modo di vivere lo spazio pubblico meno conflittuale e un ritorno alla vita comunitaria. Tutte le esperienze positive, assai variegate, affrontano solo parzialmente, da un punto di vista particolare, il tema della rigenerazione urbana, oppure lo lasciano sullo sfondo. Legambiente può essere il collante di queste esperienze, può elaborare una proposta politica un po' più universale e, soprattutto, può usare la mobilità per mobilitare persone.([email protected][email protected])

3. IN MARCIA PER IL CLIMA I cambiamenti climatici sono un tema centrale della mobilitazione di Legambiente e dovranno esserlo ancora con più forza, e in forma nuova, nel futuro. Dobbiamo infatti far crescere la consapevolezza tra i cittadini delle conseguenze di un innalzamento della temperatura del pianeta legato alla dinamica delle emissioni di CO2, e dobbiamo farlo ora perché il tempo per le decisioni in grado di fermare le conseguenze più disastrose sta passando. A Parigi alla Conferenza sul Clima di dicembre 2015 si deve arrivare con un accordo internazionale vincolante e ambizioso. Ma questa prospettiva non è per nulla scontata, per riuscirci dobbiamo mettere in campo in Italia e in tutto il mondo mobilitazioni capaci di far sentire sui capi di Stato la pressione dell'opinione pubblica. Come gli ambientalisti hanno fatto il 21 settembre in 156 Paesi, da New York e passando per la mobilitazione promossa da Legambiente e altre associazioni a Roma a via dei Fori. E come dovremo fare coinvolgendo associazioni, imprenditori, sindaci, cittadini per far capire come la mobilitazione per il clima sia una straordinaria occasione per uscire dalla crisi economica creando opportunità per le persone e le comunità. E in questa mobilitazione si legano tanti fili che vanno collegati: dal dramma dei profughi ambientali e le iniziative di cooperazione, la costruzione di reti di associazioni impegnate per la difesa dell'ambiente e la solidarietà, le iniziative di protezione civile e di manutenzione del territorio come adattamento al cambiamento del clima fino alla diffusione di tecnologie e competenze per un modello energetico distribuito e rinnovabile a partire dal Mediterraneo.([email protected][email protected])

4. ECONOMIA SOCIALE PER IL LAVORO DEL FUTUROI nuovi stili di vita e di consumo, gli emergenti bisogni sociali, offrono occasioni di economia dal basso, opportunità di lavoro innovative, accessibili ai giovani che vogliono intraprendere e rendersi protagonisti del proprio progetto di vita e di lavoro con attività volte a migliorare l'ambiente, a sviluppare cultura ed innovazione sociale, a valorizzare le risorse del territorio.Le buone pratiche imprenditoriali nell'economia sociale e partecipata e le attività concrete per verificare le idee da tradurre in progetto saranno gli aspetti principali attorno a cui ruoterà l'incontro.Sarà l'occasione per conoscere quanto la Legambiente ha già realizzato sul territorio ad esempio su agricoltura sociale, gestione strutture, gestione dei beni culturali, ristorazione, stazioni non presenziate ma soprattutto immaginare insieme quale potrebbe essere il nostro ruolo, attraverso ad esempio la creazione di attività economiche sostenibili, nel favorire quell'economia diffusa e solidale che rende i territori più coesi e protagonisti del cambiamento durevole necessario nei consumi nella creazione di valore economico.([email protected][email protected])

PRANZO AL SACCO O SELF SERVICE

Riunione nazionale dei CEAG LEGAMBIENTE (CENTRI AZIONE GIURIDICA)[email protected]

GLI STRUMENTI PER RENDERE LA NOSTRA AZIONE PIÙ FORTE1. IL VALORE EDUCATIVO E FORMATIVO DELLE ESPERIENZE ASSOCIATIVE: COSA È CAMBIATO, COME DOBBIAMO CAMBIARE NOIAttraverso la partecipazione alle attività associative offriamo opportunità di educazione e formazione rivolte a tutti i cittadini, contribuendo a dare risposte all'emergenza sociale, culturale e ambientale in atto nel nostro Paese. Alla luce delle trasformazioni in atto e delle proposte di cambiamento nel settore del lavoro, della scuola e delle politiche giovanili, come possiamo rafforzare il nostro ruolo per generare conoscenza, coesione e partecipazione? Come relazionarci con i soggetti del volontariato, dellʼistruzione e della formazione?([email protected])

2. UNO, NESSUNO, 100.000. IDEE PER CONTARE DI PIÙPresi dalle tante iniziative che mettiamo in campo, spesso trascuriamo la cosa più importante: Legambiente è fatta di persone. Soci, volontari e sostenitori sono risorse imprescindibili per un'associazione che si appresta ad affrontare il suo decimo congresso. In questo gruppo proveremo insieme ad analizzare, uscendo dai ruoli consueti, le nostre capacità e difficoltà nell'attrarre soci, donazioni e consenso verso le nostre attività. Perché un'associazione non è fatta solo di numeri, ma i numeri sono importanti per essere un'associazione che conta.([email protected])

3. FESTAMBIENTENET: CRESCE LA RETE E LA MOBILITAZIONE SUI TERRITORI!È stata unʼestate straordinaria, ricca di FESTAMBIENTE lungo tutto lo stivale. Questo incontro sarà lʼoccasione per fare un punto su questo straordinario strumento associativo dandoci nuovi obiettivi e una strategia comuni per dare forza allʼintera rete dei festival di Legambiente([email protected])

4. FONDI STRUTTURALI OCCASIONE PER IL TERRITORIO: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI! In previsione del rafforzamento della nostra azione sui fondi comunitari abbiamo deciso di organizzare un incontro per definire gli obiettivi politici e il percorso formativo interno in modo che sia a livello nazionale che territoriale diventiamo capaci di interloquire con lʼimpostazione di questi fondi (che per i prossimi sei anni saranno sostanzialmente le uniche risorse in circolazione) e con la loro gestione. Questo anche per la possibilità di accedere allʼelaborazione e gestione di progetti e alle diverse forme di partenariato.([email protected])

5. COMUNICARE SOCIAL: FACCIAMOCI CAPIRE.Aprire una pagina facebook o un profilo su twitter è semplice, il bello viene dopo. Sappiamo davvero come funzionano? Li usiamo nel modo corretto e più efficace? Riusciamo, attraverso i nostri profili, a rendere lʼimmagine associativa, la complessità e la ricchezza della nostra azione sul territorio? Riusciamo, insomma, a sfruttare le potenzialità del web per mobilitarci anche nelle piazze virtuali? Facciamo finta di rispondere “no” a ogni domanda, apriamo i profili dei nostri circoli e parliamone insieme, scambiandoci dritte, strumenti, curiosità tecniche e idee per migliorare la nostra presenza e per costruire campagne di mobilitazione on line. portate il portatile! ([email protected])

6. PENSARE GLOBALMENTE: IL VOLONTARIATO INTERNAZIONALE E LA SFIDA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI: A CONFRONTO CON IL NETWORK ALLIANCE Il lavoro si concentrerà sull'identificazione di possibile strategie di mobilitazione internazionale che abbiano l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui cambiamenti climatici. Si vuole, nello specifico, avviare la costruzione di un percorso di lungo termine in cui i circoli e il nazionale sviluppino insieme al network Alliance un progetto che ci porti tutti insieme alla Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici, che si svolgerà a Parigi a dicembre 2015. Il gruppo di lavoro vuole in generale anche valorizzare le opportunità per tutta Legambiente di partecipare alle reti di volontariato internazionale.([email protected])

domenica 2 10:00

I GEMELLAGGI TRA CIRCOLI...NOI LO FACCIAMO COSÌ!1. Erosione costiera e progetti insensati: ci stanno rubando il mare!A cura dei circoli del ragusano e del salernitanoDietro al fenomeno dellʼerosione costiera si nascondono spesso progetti portuali e di cementificazione mal progettati e inutili, lo sperpero di ingenti risorse pubbliche a favore di progetti antierosione incompatibili a livello ambientale e paesaggistico oltre che per nulla risolutivi, come pennelli e barriere di cemento. L̓ obiettivo del gruppo di lavoro è quello di mettere a confronto le esperienze dei circoli che vivono il problema dellʼerosione costiera sui propri territori. A partire dai circoli del salernitano e del ragusano, il gruppo vuole facilitare lo scambio delle esperienze per organizzare un fronte condiviso di azione per salvare le nostre “ultime” spiagge: come si valutano i progetti antierosione, quali interessi si celano dietro le mega barriere, come sono stati portati avanti i ricorsi della nostra associazione, cosa propongono gli ambientalisti, come si informa e si mobilita la popolazione.

2. Nuovi strumenti di gestione per un nuovo modello agricolo (Orti, custodi del territorio, Festa dell'albero e altri)A cura di Legambiente BasilicataL̓ agricoltura che vogliamo si fonda sul rispetto di minimi criteri ambientali per garantire in primis la sicurezza e la qualità dellʼagroalimentare. Sono dei punti di partenza per riconoscere allʼagricoltura un ruolo centrale nella lotta e mitigazione dei cambiamenti climatici. Il ritorno allʼagricoltura non si configura con il semplice ritorno alla terra, ma implica un nuovo modello di gestione delle risorse naturali e del territorio. L̓ agricoltura come la intendiamo accorcia il gap tra campagna e città, interviene ridisegnando anche la gestione delle terre pubbliche e il verde cittadino, indirizzando e migliorando la qualità della vita con nuovi stili di vita. Quali strumenti associativi usare per promuovere lʼagricoltura così come la intendiamo? Un confronto su progetti e campagne per individuare i nuovi strumenti.

3. La sfida della gestione dei beni culturaliA cura di Legambiente Abruzzo, Legambiente Battipaglia, Legambiente MarcheLa campagna sulla bellezza ci ha portato a leggere in maniera più puntuale il ruolo centrale dei beni culturali nel lavoro di tutela e valorizzazione del territorio che i nostri circoli fanno quotidianamente. La nostra radice storica e culturale è lʼidentità delle nostre comunità, è lʼindicatore principale che entra in sofferenza quando si aggredisce il territorio, è lʼoggetto intorno al quale riusciamo ad aggregare i cittadini in maniera attiva, è alla base di un modello di sviluppo che in discontinuità con il passato ci può portare fuori dalla crisi, costruendo posti di lavoro e opportunità per la tanta “manodopera” intellettuale formata nelle nostre università. Ora è il momento di fare un passo in avanti per una nuova concezione della gestione dei beni culturali, in cui il volontariato ed il mondo del no profit, abbia un ruolo più definito e riconosciuto.

4. Inutile fare la raccolta differenziata dei rifiuti perché poi rimettono tutto insieme? Campagne e strumenti per la gestione dei rifiutiA cura di Legambiente Marche e Legambiente Campania. Sarà presente Pierluigi Gorani di Conai.I cittadini da convincere a separare i rifiuti in casa per contribuire alla raccolta differenziata del Comune ormai sono diventati una minoranza. Su questo fronte il nostro lavoro ha raggiunto importanti risultati (anche se non dobbiamo abbassare la guardia).Quello che invece dobbiamo fare con sempre più forza è raccontare cosa succede ai rifiuti dopo la raccolta differenziata. Anche alcuni cittadini virtuosi sono convinti (sbagliando) che il loro sforzo casalingo non venga finalizzato nel riciclaggio industriale e su questo dobbiamo lavorare. Fortunatamente nella nostra vita quotidiana siamo circondati di beni e manufatti realizzati grazie al riciclaggio dei rifiuti e questo va raccontato con storie ed esempi di successo. Insieme al Consorzio nazionale imballaggi, che parteciperà al gruppo di lavoro, sfateremo le "leggende metropolitane" sul ciclo dei rifiuti e si parlerà di nuove campagne di sensibilizzazione, come RiciclaEstate, che ad esempio portano la raccolta differenziata anche nei luoghi turistici in piena estate.

5. Grandi carnivori e coesistenza con lʼuomoA cura di Legambiente AbruzzoMentre si moltiplicano i casi di intolleranza nei confronti dei grandi carnivori presenti sul nostro territorio quali lupo e orso bruno, alimentati da luoghi comuni e ataviche paure oggi ormai ingiustificabili e frutto della scarsa conoscenza e della mancanza di una cultura scientifica e del rispetto del patrimonio comune (quale può essere considerato il patrimonio naturale italiano al pari di quello storico o artistico), altre situazioni in giro per il nostro Paese insegnano invece come una coesistenza tra uomo e grandi predatori sia non solo praticabile, ma del tutto auspicabile, come insegnano i successi conseguiti da determinati progetti, alcuni dei quali hanno visto anche Legambiente protagonista, attraverso i quali la convivenza è diventata un vero e proprio modo di vivere ed una buona pratica da esportare in altri contesti territoriali.

6. La siderurgia in Italia tra rischi di chiusura e opportunità di innovazioneA cura di Legambiente Piombino, Terni, Aosta, TarantoDopo le recenti crisi dei poli siderurgici italiani per l'inevitabile intervento della magistratura (come a Taranto) o per disimpegno deciso dalla proprietà (come a Piombino), si apre un nuovo scenario per l'industria italiana. Come già avvenuto in altri settori produttivi ad alto impatto ambientale (come la chimica), se non si pratica la strada dell'innovazione tecnologica, nei prodotti e nei processi, il rischio di desertificazione industriale è alto. Con i circoli che in questi anni hanno vissuto il "solito" scontro tra lavoro e protezione dell'ambiente e della salute, proveremo a delineare strategie comuni per rendere concreta in Italia una nuova industria manifatturiera, fondata su ricerca, innovazione e integrazione col territorio, come già avvenuto in alcuni territori del Paese dove sono stati inaugurati nell'ultimo anno nuovi siti produttivi della Green economy Made in Italy.

7. Ripensare lʼidroelettricoA cura di Legambiente Friuli Venezia Giulia, Legambiente Veneto e Legambiente Valle DʼAostaIl gruppo affronterà quelli che per noi sono i limiti ambientali oggi esistenti che condizionano un ulteriore ricorso allʼidroelettrico in montagna, i criteri ambientali condivisibili per la gestione delle autorizzazioni in atto, e per il controllo delle stesse avendo lʼobiettivo della qualità dei corsi dʼacqua e in ultimo il carattere socioeconomico nella gestione delle concessioni, il cui valore deve produrre ricadute nel territorio montano, in particolare garantendo una governance dellʼacqua e della produzione idroelettrica che favorisca il rafforzamento dei gestori pubblici.

HAPPY GREEN HOUR

CENA BUFFET DEGUSTAZIONE (un poʼ seduti, un poʼ appoggiati, un poʼ in piedi, un poʼ sdraiati)

NEL PARCO AD OSSERVAR LE STELLE

SILENT DISCO

venerdì 31 22:00

ASSEMBLEA PLENARIA E CONSIGLIO NAZIONALELE SFIDE DEL 2015: IL VOLONTARIATO, LA PARTECIPAZIONE, LA MOBILITAZIONE PER SBLOCCARE IL FUTURO!

Accoglienza dei delegati internazionali di primo congresso del network ALLIANCE (con brindisi pomeridiano)L̓ Alliance of European Voluntary Service Organisations è network di 100 associazioni europee ed extra europee, tra cui Legambiente Lunaria e Yap, che muove ogni anno circa 20.000 volontari. DallʼUcraina alla Spagna, dalla Serbia alla Francia, ed ancora dallʼEcuador alla Germania, dagli Stati Uniti alla Grecia, saranno più di 150 i rappresentanti delle associazioni che da tutto il mondo arriveranno a Rispescia per confrontarsi rispetto al ruolo del volontariato in questo particolare momento storico.

TUTTI AL CINEMA!

PANCA POPOLARE ITALIANA di Werther Germondari (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili– 14ʼ) - Le immagini di ʻPanca Popolare Italianaʼ sono state realizzate nellʼarco di circa 6 anni, inquadrando sempre la stessa panchina, collocata in piazza delle Finanze, a Roma. Su di essa, dallʼinizio del nuovo millennio, si sono incontrati popoli di tutte le etnie ed hanno trovato riposo e rifugio centinaia di persone.

AMERICA di Alessandro Stevanon (corto vincitore Co.co.Co. di Festambiente Mondi Possibili – 13ʼ) - Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, a un passo dall'eternità.

UN ALTRO MONDO di Thomas Torelli (documentario vincitore Clorofilla 2014 – 60ʼ) - Un film documentario che racconta il viaggio dellʼumanità alla scoperta di se stessa ed esplora la relazione fra noi, il mondo e lʼuniverso come un tutto unico, riscoprendo connessioni universali ben note alle tradizioni antiche ed oggi spesso separate in maniera innaturale poiché incomprese.

IL VICINO di Andrea Canova (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili – 14ʼ) - Napoli, quartieri spagnoli. Sopra il tetto di una palazzina, un uomo solo e malinconico sopravvive in condizioni precarie e si ripara come può dal caldo torrido dell'estate. Una tensione misteriosa lo accompagna mentre decide di rispolverare una vecchia tromba che non suonava da tempo. Sul tetto affianco, il vicino, un uomo invadente e rumoroso, prepara la griglia, la tv e una piscina gonfiabile per godersi al meglio la partita della nazionale di calcio. Confinati ognuno sul proprio tetto, come due mondi opposti ma vicini tra loro, tra i due s'innesca un conflitto silenzioso che culmina gradualmente in una resa dei conti spietata e definitiva.

IL FAGIANO di Francesco DʼIgnazio (corto vincitore Co.co.co. di Festambiente Mondi Possibili - 14ʼ) - Cortometraggio realizzato con i ragazzi che hanno frequentato il Laboratorio di Recitazione Cinematografica 2013/2014 di Francesco D'Ignazio. Si tratta di una commedia nonsense, dove alcune persone di diversissima umanità si danno appuntamento per poter telefonare da un misterioso telefono che continua a funzionare mentre tutti gli altri apparecchi pare abbiano deciso di dare forfait.