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carlota-lelli
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GOVERNANCE
Una definizione
Ambito economico
Si parla di corporate governance in riferimento al sistema delle regole che disciplina le relazioni di responsabilità e di potere tra gli azionisti, il management ed i principali stakeholder di un’impresa
L’uso politico della governance un inquadramento
generale
POLITICSPOLITICSPotere, alleanze, dinamiche
istituzionali
POLICYPOLICYPolitiche di settore: sanità,
ambiente, cultura, turismo
GOVERNMENTGOVERNMENT
Decisioni solo pubblicheLogica TOP-DOWN
GOVERNANCEGOVERNANCE
Decisioni e Gestione pubblico-private
Logica BOTTOM-UP
MODELLI DI GOVERNO
GOVERNMENT: indica le strutture di le strutture di governogoverno e il loro funzionamento (nella classica tripartizione tra potere legislativo,esecutivo, e giudiziario)
GOVERNMENT: fa riferimento ad attività che sono sostenute da una autorità formale per assicurare l’implementazione di politiche debitamente costituite
Governance
Nuovo stile di governoNuovo stile di governo diverso dal modello gerarchico top-down e caratterizzato da un maggiore grado di maggiore grado di cooperazione e di interazione tra Stato cooperazione e di interazione tra Stato e attori non statualie attori non statuali all’interno di reti decisionali miste pubblico private, con la con la previsione di una logica di governo previsione di una logica di governo dello sviluppo dal basso (bottom-up) dello sviluppo dal basso (bottom-up)
Ambito politico Processo di elaborazione, determinazione e
attuazione di azioni di policies, condotto secondo criteri di concertazione e partenariato tra soggetti pubblici , soggetti privati e/o del terzo settore, in cui tutti i soggetti partecipano al processo conferendo risorse, assumendo responsabilità, esercitando poteri e, di conseguenza, usufruendo per quota parte dei benefici attesi dall’esito delle stesse policies
GOVERNANCE: indica il political management che include non solo le strutture pubbliche ma anche i soggetti soggetti che interagiscono con lo statoche interagiscono con lo stato
GOVERNANCE: fa riferimento ad attività sostenute da obiettivi condivisi che possono anche non implicare responsabilità legali formalmente prescritte.
GovernanceGovernance Nuovi modelli istituzionali e di
regolazione politica:1. Dislocazione delle relazioni sociali,
socio-politiche ed economiche2. La loro crescente interdipendenza
GovernanceGovernance
Maggiore attenzione alla dimensione locale del governo
Maggiore coordinamento nelle relazioni tra amministrazioni poste a livelli territoriali differenti insieme ad una più forte integrazione intersettoriale (multilevel governance)
Evidenzia la centralità della dimensione locale del governo e della comunità amministrata
La scala locale è il terreno in cui le interdipendenze settoriali prendono corpo ed in cui le relazioni sociali dislocate si ricollocano in forme nuove
GovernanceGovernance
Rafforzamento delle relazioni tra attori pubblici e privati,
Maggiore e più forte condivisione delle funzioni pubbliche
Sposta l’attenzione sulla tendenza (oltre la privatizzazione e l’outsourcing) di nuova formulazione delle politiche pubbliche esplicitata:
1. Policy making interattivo2. Co-produzione delle politiche3. Contrattualizzazione delle politiche
GovernanceGovernance
Le basi della governance sarebbero deboli se non si promuovesse una più estesa e forte partecipazione dei cittadini e delle loro forme associate
Libro bianco sulla governance Europea
Approvato dalla Commissione Europea il 25/7/2001 Propone una maggiore apertura nel processo di
elaborazione delle politiche dell’Unione Europea ai cittadini, alle istituzioni regionali e locali così da garantire una partecipazione più ampia e politicamente significativa alla definizione e presentazione delle scelte di fondo, incoraggiando una maggiore apertura e responsabilizzazione delle parti in causa
Principi di base per una buona governance
1. Apertura2. Efficacia3. Responsabilità4. Partecipazione5. Coerenza
Apertura
Le regioni devono operare in modo più aperto, l’ente pubblico deve adoperarsi per spiegare meglio che cosa fa l’ente e in che cosa consistono le decisioni che esso adotta
Efficacia
Le politiche delle regioni devono essere efficace e tempestive producendo i risultati richiesti in base a obiettivi chiari, alla valutazione del loro impatto futuro e, ove possibile, delle esperienze acquisite in passato
Responsabilità
I ruoli all’interno dei processi legislativi ed esecutivi vanno definiti con maggiore chiarezza. Ogni istituzione definisce il suo ruolo e ne definisce le relative responsabilità
Partecipazione La qualità, la pertinenza e l’efficacia delle
politiche della Regione dipendono dall’ampia partecipazione che si saprà assicurare lungo tutto il loro percorso dalla prima elaborazione all’esecuzione.
Una maggiore partecipazione aumenterà la fiducia nel risultato finale e nelle istituzioni da cui emanano le politiche
Coerenza Le politiche e gli interventi della
Regione devono essere coerenti e di facile comprensione. La coerenza richiede una leadership politica e una decisa assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni così da assicurare un’impostazione coerente all’interno di un sistema complesso
Governance tecnocratica
Il governo degli esperti, la competenza tecnica è oltre che la sua forza anche il suo elemento critico
Rischio: eccessiva riduzione dei processi politici ad opzioni tecniche
Governance concertativa Il governo delle rappresentanze forti, la sua forza dipende
dal consenso intorno alla rappresentanza RISCHIO: 1. esclusione di interlocutori organizzativamente
svantaggiati, marginali o emergenti2. mancanza di un consenso diffuso3. Distorsione dell’agenda delle priorità (attestata su equilibri
preesistenti piuttosto che su fenomeni emergenti)
Governance comunicativa
Il governo della comunicazione Centrale è la comunicazione pubblica delle politiche e
degli attori politici in un rapporto disintermediato tra istituzione e cittadini
Il modello di comunicazione è asimmetricoasimmetrico, agenda temi ed interlocutori sono scelti dalle istituzioni che tuttavia assumono un maggiore assumono un maggiore attenzione al feedback dei cittadini (es. uso dei attenzione al feedback dei cittadini (es. uso dei sondaggi)sondaggi)
Governance comunicativa
DEBOLEZZA: Necessità di disporre di una notevole competenza
comunicativa da parte dei soggetti pubblici Perdita di interesse da parte dei cittadini
politicamente più motivati verso esperienze che riducono il loro contributo al prendere parte ad un evento mediatico, ad una mera”rappresentazione simbolica” della partecipazione (Forum di (Forum di discussione promossi da un attore pubblico e discussione promossi da un attore pubblico e aperti solo a gruppi pre-selezionati di aperti solo a gruppi pre-selezionati di soggetti- sondaggi su scelta realizzata soggetti- sondaggi su scelta realizzata dall’istituzione pubblica)dall’istituzione pubblica)
Governance deliberativa
Il governo dell’ascolto, del confronto e del dialogo sociale esteso
FORZA: 1. capacità di dare vita ed alimentare
relazioni simmetriche2. far emergere nuovi bisogni e soggetti3. Costruire nuove sinergie
Governance deliberativa
DEBOLEZZA: Difficoltà (di metodo e di processo) di
promuovere percorsi di partecipazione orizzontale e di dare loro uno sbocco decisionale effettivo
Le cinque regole per una buona governance
La governance funziona quando:1. C’è una buona burocrazia pubblica2. I suoi strumenti sono snelli e flessibili3. I suoi obiettivi sono chiari e condivisi ed
i risultati misurabili4. A volerla non è solo l’attore pubblico5. C’è una forte leadership sia pubblica
che privata
Come si costruisce un processo di Come si costruisce un processo di governance: governance: le 7 tappele 7 tappe
1. Presenza di presupposti di fondo2. Partecipazione di attori pubblici, privati e della
società civile3. Definizione condivisa delle finalità4. Formulazione di una diagnosi condivisa 5. Approvazione del Piano, con condivisione di
strategie, obiettivi ed azioni6. Attuazione del piano7. Monitoraggio dell’attuazione del piano ed
eventuali interventi correttivi
Presupposti di fondo
La disponibilità/volontà ad usare il metodo della concertazione
La necessità/convincimento che con tale metodo si accresce la democrazia e si raggiungono meglio risultati di sistema
Strumenti formali della concertazione
Strumenti politiciIntese istituzionali di
programmaAccordi di programmaContratti d’areaPatti territorialiPiani di azione locale
(PAL)
Strumenti giuridici
Bandi (con o senza richiesta di project financing)
Convenzioni o contratti
Partecipazione di attori pubblici, privati e della società civile
La partecipazione dei soggetti privati o del terzo settore deve essere:
1. REALE E NON SOLO NOMINALE O FITTIZIA
2. INTEGRATIVA E NON COLLUSIVA3. PREVISTA DALL’INIZIO DEL
PROCESSO E IN TUTTE LE TAPPE SEGUENTI
Partecipazione di attori pubblici, privati e della società civile
I SOGGETTI PRIVATI TENDONO A PARTECIPARE CON:
INTERVENTI COLLUSIVI(dividersi risorse pubbliche)
PIUTTOSTO CHE CONINTERVENTI INTEGRATIVI(apportare risorse proprie)
Definizione condivisa delle finalità
Finalità le mete generali a cui tendere (es. Modernizzazione, internazionalizzazione del turismo)
Per diventare operative le finalità hanno bisogno di tradursi in obiettivi