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system technologies HS AMICA

HS Amica Cartellina - ATS Medicalatsmedicalegy.com/yahoo_site_admin/assets/docs/HSAMICA_1... · 2016. 11. 4. · polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente,

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Page 1: HS Amica Cartellina - ATS Medicalatsmedicalegy.com/yahoo_site_admin/assets/docs/HSAMICA_1... · 2016. 11. 4. · polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente,

AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

The new generation of interstitial probes

for microwave andradiofrequency thermoablation

HS HOSPITAL SERVICE S.P.ASede legale/Registered o�ce:

Via Zosimo 13 - 00178 Roma, ITALY

Stabil imento di produzione/Factory:Via Angela Vacchi 23/25

04011 April ia (Latina), ITALY

Tel. : +39 06 9201961Fax: +39 06 92727871

email : [email protected] system technologies

H S A M I C A

HS AMICA è l’unico sistema al mondo a racchiudere le due principali tecnologie per termoablazione a radio-frequenza (RFA) e a microonde (MWA) nel medesimo hardware.

BENEFICI TERAPIA LOCO-REGIONALE• mini-invasiva, precisa, semplice, sicura e poco costosa [1], [15]• intervento praticabile per via percutanea, laparoscopica o anche in contesto intraoperatorio • compatibile con le principali tecniche di imaging (US, TC e talvolta anche RMI) [2],[7]• eseguibile in anestesia generale, oppure in sedazione profonda. Talvolta è sufficiente un’analgesia locale e sedazione blanda.• ben tollerata dai pazienti e di larga applicabilità [3]• sedute di breve durata e rapido decorso post-operatorio• immediato beneficio terapeutico• basso tasso di complicanze [4]• eseguibile in sala operatoria, ma anche in sala TAC o in contesto ambulatoriale [5]• abbattimento dei costi a carico delle strutture sanitarie

BENEFICI RFA• volume di ablazione regolare e ripetibile[16] • efficacia dimostrata nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6]• visualizzazione real-time dello sviluppo della zona di coagulazione

BENEFICI MWA• ripetibilità, uniformità e omogeneità del volume di ablazione (no skipping) [8], [9], [14]• maggiore dimensione del volume di ablazione[10], [11],[21] • accurata visualizzazione real-time dello sviluppo della zona di coagulazione• elevata velocità di riscaldamento del tessuto sottoposto al trattamento (molto meno sensibile al fenomeno dell’heat sinking) [8]• possibilità di trattare una vasta gamma di tessuti (grassi, spugnosi e irregolari, tessuti ossei e fibre muscolari) come: fegato, polmone, rene, osso, utero, seno etc…[10], [11], [12] • possibilità di trattamento di pazienti con dispositivi metallici impiantati (pacemaker, protesi, clip, stent, etc…)

Il sistema ibrido HS AMICA, integrando in un unico generatore le due tecnologie termoablative RF e MW, da all’operatore la possibilità di scegliere la tecnologia più adatta a secondo:- delle caratteristiche morfologiche, istologiche del tumore da trattare- della tipologia del tessuto da trattare- della presenza di strutture adiacenti al tumore (es. vasi, colon, etc.)- dal rapporto costo-beneficio atteso

HS AMICA is the only system in the world that combi-nes the two main thermal ablation technologies, radio-frequency (RFA) and microwave (MWA), in the same hardware.

BENEFITS OF LOCO-REGIONAL TREATMENTS• minimally invasive, precise, simple to use, safe and inexpensive [1], [15]• may be performed via the percutaneous or laparoscopic route or even in an intraoperative setting• compatible with the principal imaging techniques (US, CT, MRI) [2],[7]• may be performed under general anaesthesia or deep sedation. Sometimes a local anaesthetic and mild sedation are sufficient• well tolerated by patients and widely applicable [3]• short sessions and rapid post-operative course• immediate therapeutic effect• low complication rate [4]• may be performed in the operating theatre, but also in the CT room or an outpatient department [5]• reduction of costs for health care facilities

BENEFITS OF RFA• regular and repeatable ablation volume [16] • proven efficacy in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm [6]• real-time display of the development of the coagulation zone

BENEFITS OF MWA• repeatability, uniformity and homogeneity of the ablation volume (no skipping) [8], [9], [14]• larger ablation volume [10], [11],[21] • accurate real-time display of the development of the coagulation zone• rapid heating of the tissue subjected to treatment (much less sensitive to heat sinking) [8]• possibility of treating a vast range of tissues (fatty, spongy and irregular tissues, bone tissues and muscle fibres) such as: liver, lung, kidneys, bone, breast, etc. [10], [11], [12] • possibility of treating patients with implanted metal devices (pacemaker, prosthesis, clip, stent, etc.)

The HS AMICA hybrid system, which combines the RF and MW technolo-gies in a single generator, allows the operator to choose the most suitable technology according to:- the morphological and histological characteristics of the tumour to be treated- the type of tissue to be treated- the presence of structures beside the tumour (e.g. vessels, colon, etc.)- the expected cost-benefit ratio

HS AMICA 1 System 2 Technologies

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AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

* Dimensione della necrosi ottenuta dalla media di tre ripetizioni su fegato di bovino adulto, inizialmente alla temperatura ambiente (~20°C): tutte le dimensioni sono ottenute usando un singolo applicatore e singola inserzione. Le dimensioni delle necrosi coagulative in vivo potrebbero variare (stimato -10% in diametro and -20% in lunghezza) a causa della perfusione sanguigna.** Potenza netta alla porzione radiante dell’applicatore*** Erogazione di energia continua**** Solo con cavo coassiale di lunghezza 1,5 m (-S1.5)

DIMENSIONE(LxD, in mm)*

POTENZA**

TEMPO***

10 min

15 min

5 min

3 min

PERFORMANCE COAGULATIVA DI AMICA-PROBE SU FEGATO BOVINO

20W 40W 60W 80W 100W****

24x16 29x20 37x25 46x32 52x3627x20 36x28 48x34 52x37 57x3831x27 49x36 54x40 66x46 71x4838x33 50x42 61x48 73x55 80x57

Ogni dispositivo è accompagnato da unkit monouso contenete:- protettore rimovibile in polietilene montato sopra lo stelo dell’applicatore- indicatore di profondità di inserzione- bisturi mono-uso per la preincisione della cute del paziente - telo operatorio con foro centrale- applicatore con spugna per la disinfezione della cute del paziente

CODICI AMICA-PROBE MODELLO DESCRIZIONE

APK11150T19V5*1 11Gx150mm Calibro 11G, lunghezza 150mmAPK14150T19V5*1 14Gx150mm Calibro 14G, lunghezza 150mmAPK14200T19V5*1 14Gx200mm Calibro 14G, lunghezza 200mmAPK14270T19V5* 14Gx 270mm Calibro 14G, lunghezza 270mmAPK16150T19V51 16Gx150mm Calibro 16G, lunghezza 150mmAPK16200T19V51 16Gx200mm Calibro 16G, lunghezza 200mmAPK16270T19V5 16Gx270mm Calibro 16G, lunghezza 270mm* per la versione ad alta potenza con cavo coassiale corto (1.5m) aggiungere al codice il suffisso: –S1.51 per la versione con cavi staccabili aggiungere al codice il suffisso: –DC

* da test su fegato di bovino ex-vivo a temperatura ambiente

* *brevetto mondiale del Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR) in licenza esclusiva a HS

[19] J. H. Baek, J. H. Lee, J.Y Sung, Jae-Ik Bae, K. T. Kim,J. H. Shin, etc; “Complications Encountered in the Treatment of Benign Thyroid Nodules with US-guided Radiofrequency Ablation: A Multicenter Study” Radiology 262 1 (2012).[20] Daniel I. Rosenthal, MD, F. J. Hornicek, MD, PhD, M. Torriani, MD, Mark C. Gebhardt, MD and Henry J. Mankin, MD. Osteoid Osteoma: “Percutaneous Treatment with Radiofrequency Energy” Radiology 2003; 229:171–175[21] G Poggi, B Montagna, P Di Cesare, G Riva, G Bernardo, M Mazzucco, A Riccardi. “Microwave Ablation of Hepatocellular Carcinoma Using a New Percutaneous Device: Preliminary Results”. Anticancer Res. 2013 Mar;33(3):1221-1227.[22] I.Longo, G. Biffi Gentili, M.Cerretelli, N.Tosoratti; “A Coaxial Antenna With Miniaturized Choke for Minimally Invasive Interstitial Heating”, IEEE Trans. on Biomed. Eng., 50 82 2003[23] M. Cavagnaro, C. Amabile , P. Bernardi, S. Pisa, N. Tosoratti; “A Minimally Invasive Antenna for Microwave Ablation Therapies: Design, Performances, and Experimental Assessment”, IEEE Trans. on Biomed. Eng. 58 949 2011[24] Riccardo Bartoletti, Tommaso Cai, Galliano Tinacci, Iginio Longo, Andrea Ricci, Maria Pia Massaro, Nevio Tosoratti, Enzo Zini and Novello Pinzi "Transperineal Microwave Thermoablation in Patients with Obstructive Benign Prostatic Hyperplasia: A Phase I Clinical Study with a New Mini-Choked Microwave Applicator” JOURNAL OF ENDOUROLOGY VOL. 22, NO. 7, JULY 2008[25] Riccardo Bartoletti, Tommaso Cai, Nevio Tosoratti, Claudio Amabile, Alfonso Crisci, Galliano Tinacci, Nicola Mondaini, Paolo Gontero, Sandro Gelsomino and Gabriella Nesi. "In vivo microwave-induced porcine kidney thermoablation: results and perspectives from a pilot study of a new probe” (JOURNAL COMPILATION BJU INTERNATIONAL, NOVEMBER 2009). [26] Riccardo Bartoletti, Enrico Meliani, Alchiede Simonato, Paolo Gontero, Giovanna Berta, Paolo dalla Palma, Elena Leonardi, Tommaso Cai and Giorgio Carmignani. “Microwave-induced thermoablation with Amica-probe is a safe and reproducible method to treat solid renal masses: Results from a phase I study”. ONCOLOGY REPORTS, JUNE 2012. [27] Olivier Planché, Christophe Teriitehau, Sana Boudabous, Joey Marie Robinson, Pramod Rao, Frederic Deschamps, Geoffroy Farouil, Thierry De Baere. “In Vivo Evaluation of Lung Microwave Ablation in a Porcine Tumor Mimic Model”. CARDIOVASC INTERVENT RADIOL, APRIL 2012. [28] Claudio Pusceddu, Barbara Sotgia, Rosa Maria Fele and Luca Melis. “Treatment of Bone Metastases with Microwave Thermal Ablation”. (J VASC INTERV RADIOL, VOL. 24, NO. 2, FEBRUARY 2013). [29] Microwave Thermal Ablation for Hepatocarcinoma: Six Liver Transplantation Cases. G. Zanus, R. Boetto, E. Gringeri, A. Vitale, F. D’Amico, A. Carraro, D. Bassi, P. Bonsignore, G. Noaro, C. Mescoli, M. Rugge, P. Angeli, M. Senzolo, P. Burra, P. Feltracco and U. CIllo (TRANSPLANTATION PROCEEDINGS, VOL. 43, FEBRUARY 2011). [30] O. M. Hetta, N. H. Shebrya, S. K. Amin. “Ultrasound-guided microwave ablation of hepatocellular carcinoma: Initial institutional experience”. (THE EGYPTIAN JOURNAL OF RADIOLOGY AND NUCLEAR MEDICINE, AUGUST 2011). [31] Umberto Cillo, Alessandro Vitale, Davide Dupuis, Stefano Corso, Daniele Neri, Francesco D’Amico, Enrico Gringeri, Fabio Farinati, Valter Vincenzi, Giacomo Zanus. “Laparoscopic Ablation of Hepatocellular Carcinoma in Cirrhotic Patients Unsuitable for Liver Resection or Percutaneous Treatment: A Cohort Study” (PLOS ONE, VOL. 8, FEBRUARY 2013). [32] Tito Livraghi, Franca Meloni, Luigi Solbiati, Giorgio Zanus. “Complications of Microwave Ablation for Liver Tumors: Results of a Multicenter Study”. (CARDIOVASC INTERVENT RADIOL, AUGUST 2011). [33] Maria Franca Meloni, Anita Adreano, Giorgio Bovo, Bartolomeo Chiarpotto, Claudio Amabile, Sandro Gelsomino, Sergio Lazzaroni and Sandro Sironi. "Acute Portal Venous Injury After Microwave Ablation in an in Vivo Porcine Model: A Rare Possible Complication”. (J VASC INTERV RADIOL, VOL. 22, NO. 7, JULY 2011). [34] Rudiger Hoffmann, Hansjorg Rempp, Ludwig Enhard, Gunnar Blumenstock, Philippe L. Pereira, Claus D. Claussen and Stephan Clasen. “Comparison of Four Microwave Ablation Devices: An Experimental Study in ex Vivo Bovine Liver”. (RADIOLOGY RSNA, FEBRUARY 2013).[35] Paola Tombesi, Francesca Di Vece, Sergio Sartori. “Resection vs thermal ablation of small hepatocellular carcinoma: What's the first choice?”. World J Radiol 2013 January 28; 5(1): 1-4

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HS AMICA Apparato a microonde e a radiofrequenza

• This form of heating is particularly efficient in materials with high water content, like most biological tissues.• A microwave applicator may deposit radiant energy inside the human body in a localized and controlled way, irrespective of the electrical properties of the tissue and without any need for dispersion plates.

MWA: ITS ADVANTAGES OVER RFA…• Greater heating efficiency, that is, a higher ablation speed for the same power inserted: Microwaves heat the entire volume of tissue reached by the

radiation directly, uniformly and without any delays due to propagation. The RF currents only directly heat a few millimetres of tissue around the active electrode and then spread their effect to the adjacent regions relatively slowly through thermal conduction inside the tissue.

This means: - Shorter duration of MWA treatment for the same desired volume of necrosis (less than half that of RF) - Lower sensitivity to heat sinking due to the transit of body fluids, which, for RF, may prevent complete and homogeneous necrosis near large blood vessels or bile ducts.[33]• More homogeneous, repeatable and uniform coagulation performance: Microwave propagation in tissues is much less subject to physical constraints

and limitations than RF currents, so the technique can be used to treat a much wider variety of tissues (from fatty tissues to irregular tissues, bone tissue and muscle fibres) without leaving any uncoagulated residues of tissue inside the volume subjected to ablation treatment – a problem known as “skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Greater confinement of the energy deposited: While an RF electrode requires a dispersion plate to be applied to the patient for current return, a micro-wave applicator is an antenna (i.e. intrinsically a dipole) that requires no other devices to close its electrical circuit and operates with maximum localization around its active part.

This means: - Less broad stimulation of the patient’s nerve endings; - No impact on pacemakers or other implanted devices at a risk of electromagnetic interference. - Elimination of problems associated with dispersion plates. [10]• Possibility of using multiple applicators at the same time: While it is practically impossible to use more than one RF applicator at a time, as the

currents would tend to close between pairs of nearby electrodes rather than flow from each electrode to the dispersion plates, this does not happen with microwave applicators, which may therefore be used simultaneously, either to ablate large volumes of tissue or to treat multifocal lesions without prolonging the overall duration of the operation.[12], [10]

RFA maintains an important role, however, above all for the: - Treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm [6] - Treatment of benign bone tumours (Osteoid Osteoma)[19] - Treatment of thyroid nodules [17], [18] - Non-aggressive treatment of lesions located near important structures such as: Colon, biliary tract, liver capsule, gallbladder, stomach, pericardium, etc…

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AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

CODICE DESCRIZIONE

AGN-3.0 Generatore MW a stato solido, programmabile, 2450MHz/140W, con pompa peristaltica integrataAGN-H-1.0 Generatore programmabile RF (450kHz/200W @ 50 Ohm) e MW (2450MHz/140W), con pompa peristaltica integrata

MODELLI DISPONIBILICODICI RF AMICA-PROBE MODELLO INDICAZIONI PREFERENZIALI

RFH18070E07V1 18Gx70mm, 7mm punta espostaRFH18070E10V1 18Gx70mm, 10mm punta esposta RFH18070E15V1 18Gx70mm, 15mm punta esposta RFH18100E07V1 18Gx100mm, 7mm punta esposta RFH18100E10V1 18Gx100mm, 10mm punta esposta RFH18100E15V1 18Gx100mm, 15mm punta esposta RFH17100E20V1 17Gx100mm, 20mm punta esposta RFH17100E30V1 17Gx100mm, 30mm punta esposta RFH17150E05V1* 17Gx150mm, 5mm punta espostaRFH17150E07V1* 17Gx150mm, 7mm punta esposta RFH17150E10V1* 17Gx150mm, 10mm punta esposta RFH17150E20V1 17Gx150mm, 20mm punta espostaRFH17150E25V1 17Gx150mm, 25mm punta esposta RFH17150E30V1 17Gx150mm, 30mm punta esposta RFH17150E35V1 17Gx150mm, 35mm punta esposta RFH17200E20V1 17Gx200mm, 20mm punta esposta RFH17200E25V1 17Gx200mm, 25mm punta esposta RFH17200E30V1 17Gx200mm, 30mm punta esposta RFH17200E35V1 17Gx200mm, 35mm punta esposta RFH17250E30V1 17Gx250mm, 30mm punta espostaRFH17270E20V1 17Gx270mm, 20mm punta esposta RFH17270E25V1 17Gx270mm, 25mm punta esposta RFH17270E30V1 17Gx270mm, 30mm punta esposta RFH17270E35V1 17Gx270mm, 35mm punta esposta

* per la versione dedicata al trattamento dell’Osteoma Osteoide (OO) aggiungere al codice il suffisso: -OS

* da test su fegato di bovino ex-vivo a temperatura ambiente

PROCEDURE IN LAPAROSCOPIA

USO GENERALE(Fegato - Polmone

Fibroma UterinoMetastasi Ossee – Rene)

OSTEOMA OSTEOIDE - FEGATO

TIROIDE

*Dimensione della necrosi ottenuta dalla media di tre ripetizioni su fegato di bovino adulto, inizialmente alla temperatura ambiente (~20°C): tutte le dimensioni sono ottenute usando un singolo applicatore e singola inserzione. Le dimensioni delle necrosi coagulative in vivo potrebbero variare a causa della perfusione sanguigna.

DIMENSIONE(LxD)*

Modalita di erogazione AUTO, 200W, 10 minuti

Lunghezza della punta esposta (mm)PERFORMANCE COAGULATIVA DI RF AMICA-PROBE SU FEGATO BOVINO

10 mm 20 mm 30 mm

13 x 11 mm 30 x 22 mm 41 x 33 mm

Ogni dispositivo è accompagnatoda un kit monouso contenete:- telo operatorio con foro centrale- applicatore con spugna per la disinfezione della cute del paziente- elettrodi dispersivi monouso (n°2 pezzi)

Page 4: HS Amica Cartellina - ATS Medicalatsmedicalegy.com/yahoo_site_admin/assets/docs/HSAMICA_1... · 2016. 11. 4. · polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente,

AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

CODICE DESCRIZIONE

AGN-3.0 Generatore MW a stato solido, programmabile, 2450MHz/140W, con pompa peristaltica integrataAGN-H-1.0 Generatore programmabile RF (450kHz/200W @ 50 Ohm) e MW (2450MHz/140W), con pompa peristaltica integrata

MODELLI DISPONIBILICODICI RF AMICA-PROBE MODELLO INDICAZIONI PREFERENZIALI

RFH18070E07V1 18Gx70mm, 7mm punta espostaRFH18070E10V1 18Gx70mm, 10mm punta esposta RFH18070E15V1 18Gx70mm, 15mm punta esposta RFH18100E07V1 18Gx100mm, 7mm punta esposta RFH18100E10V1 18Gx100mm, 10mm punta esposta RFH18100E15V1 18Gx100mm, 15mm punta esposta RFH17100E20V1 17Gx100mm, 20mm punta esposta RFH17100E30V1 17Gx100mm, 30mm punta esposta RFH17150E05V1* 17Gx150mm, 5mm punta espostaRFH17150E07V1* 17Gx150mm, 7mm punta esposta RFH17150E10V1* 17Gx150mm, 10mm punta esposta RFH17150E20V1 17Gx150mm, 20mm punta espostaRFH17150E25V1 17Gx150mm, 25mm punta esposta RFH17150E30V1 17Gx150mm, 30mm punta esposta RFH17150E35V1 17Gx150mm, 35mm punta esposta RFH17200E20V1 17Gx200mm, 20mm punta esposta RFH17200E25V1 17Gx200mm, 25mm punta esposta RFH17200E30V1 17Gx200mm, 30mm punta esposta RFH17200E35V1 17Gx200mm, 35mm punta esposta RFH17250E30V1 17Gx250mm, 30mm punta espostaRFH17270E20V1 17Gx270mm, 20mm punta esposta RFH17270E25V1 17Gx270mm, 25mm punta esposta RFH17270E30V1 17Gx270mm, 30mm punta esposta RFH17270E35V1 17Gx270mm, 35mm punta esposta

* per la versione dedicata al trattamento dell’Osteoma Osteoide (OO) aggiungere al codice il suffisso: -OS

* da test su fegato di bovino ex-vivo a temperatura ambiente

PROCEDURE IN LAPAROSCOPIA

USO GENERALE(Fegato - Polmone

Fibroma UterinoMetastasi Ossee – Rene)

OSTEOMA OSTEOIDE - FEGATO

TIROIDE

*Dimensione della necrosi ottenuta dalla media di tre ripetizioni su fegato di bovino adulto, inizialmente alla temperatura ambiente (~20°C): tutte le dimensioni sono ottenute usando un singolo applicatore e singola inserzione. Le dimensioni delle necrosi coagulative in vivo potrebbero variare a causa della perfusione sanguigna.

DIMENSIONE(LxD)*

Modalita di erogazione AUTO, 200W, 10 minuti

Lunghezza della punta esposta (mm)PERFORMANCE COAGULATIVA DI RF AMICA-PROBE SU FEGATO BOVINO

10 mm 20 mm 30 mm

13 x 11 mm 30 x 22 mm 41 x 33 mm

Ogni dispositivo è accompagnatoda un kit monouso contenete:- telo operatorio con foro centrale- applicatore con spugna per la disinfezione della cute del paziente- elettrodi dispersivi monouso (n°2 pezzi)

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AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

MW Field Dipoles Oscillations

La Termoablazione Mediante Fonti di Energia ElettromagneticaFONDAMENTI FISICI

Page 6: HS Amica Cartellina - ATS Medicalatsmedicalegy.com/yahoo_site_admin/assets/docs/HSAMICA_1... · 2016. 11. 4. · polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente,

AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

MW Field Dipoles Oscillations

La Termoablazione Mediante Fonti di Energia ElettromagneticaFONDAMENTI FISICI

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RF AMICA PROBE is a single-use interstitial electrode for percutaneous or intraoperative use for the radiofre-quency thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Coagulation up to a transverse diameter of 3.5 cm in 12 minutes at 200W in AUTO output mode *. • Maximum coagulation performance obtained through automatic control of the power output (AUTO mode) and internal cooling that prevents carbonization of the tissues around the exposed tip • Power available at the RF AMICA-PROBE radiofrequency electrode: up to 200W with an impedance of 50Ω measured between the electrode and the dispersion plates.• Excellent visibility under US and CT guidance• Sharp trocar tip for easy penetration of the tissues and excellent US visibility• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Internally cooled straight monopolar electrode• Temperature sensor beside the tip of the electrode for measuring cooling efficiency• Centimetred cannula• Built-in hydraulic line and power cable• Multiple use per patient

AMICA GEN AGN-H-1.0 is a programmable solid-state generator that can output, control and release radiofre-quency power (RF, at 450 kHz) and microwave power (MW, at 2450 MHz).

PRODUCT• Automatic identification of the type of applicator (RF or MW), the model (gauge, length and exposure) and automatic selection of the corresponding type of energy to be supplied.• Automatic control peristaltic pump built into the generator for internal cooling of both types of applicator.• Essential and user-friendly grafic interface: LCD touch screen and rotary knob for browsing through the setup menus.• Possibility of adjusting the power output (MW and RF) during both the setup and the treatment phases.• Storage of data and settings from the latest ablation session.

SAFETY CHARACTERISTICS• Constant monitoring of the energy output: continuous measurement of direct and reflected MW power; continuous measurement of power, current and RF impedance. • Calculation of net MW and RF energy deposited in the tissues. • Self-diagnosis of MW and RF amplifiers. Automatic shut-off of energy output in case of an alarm or error.• Local or remote control of energy output (MW and RF).• Direct energy output emergency stop button.

TECHNICAL CHARACTERISTICS• Microwave (2450 MHz /140 W) and radiofrequency (450 kHz /200 W on 50 Ω load) dual generator• Three radiofrequency energy output modes: AUTO (power regulated automatically according to impedance), MAN (preset power output) and TEMP (power regulated automatically according to the temperature set)• Equipped with an automatic procedure for cauterizing the applicator entry path at the end of treatment (track ablation)• Built-in AMICA-PUMP peristaltic pump• LCD touch screen and rotary knob• Connectivity: AMICA GEN is interfaceable with a PC or other external devices via Bluetooth or a specific serial communication port (RS 232)• Service output (30 VDC /100 mA) for powering external devices• Maximum portability and compactness: the lightest (12 kg) and smallest (45x38x13 cm) thermal ablation device in the world.

AVAILABLE MODELS

ACCESSORIES

ITC: disposable 19G gauge temperature sensor for making intracorporeal temperature measurements via the percutaneous, laparoscopic or intraoperati-ve route during thermal ablation treatment so as to avoid thermal damage to organs situated close to the target tissues of the treatment or to monitor its progression at a given distance from the applicator.AGN-CART: medical grade trolley for moving the AMICA GEN generator with wheels, drawers, support surface, rod for coolant and arm for holding the AMICA-PROBE cable. This makes the device and cables easier to handle. AGN-POLE: rod with hook for coolant, which can be connected directly to the AMICA GEN generator.AGN-VAL2: trolley suitcase for AMICA GEN

The disposable kit that comes with the device comprises:- Polyethylene removable guard assembled above the probe of the applicator- Insertion depth indicator- Disposable scalpel for preliminary cutting of the patient’s skin - Operating drape with hole at the centre- Applicator with sponge for disinfecting the patient’s skin

AMICA-PROBE CODES MODEL DESCRIPTION

APK11150T19V5*1 11Gx150mm Gauge 11G, length 150mmAPK14150T19V5*1 14Gx150mm Gauge 14G, length 150mmAPK14200T19V5*1 14Gx200mm Gauge 14G, length 200mmAPK14270T19V5* 14Gx 270mm Gauge 14G, length 270mmAPK16150T19V51 16Gx150mm Gauge 16G, length 150mmAPK16200T19V51 16Gx200mm Gauge 16G, length 200mmAPK16270T19V5 16Gx270mm Gauge 16G, length 270mm* for the high-power version with a short coaxial cable (1.5m), add the following suffix to the code: –S1.51 for the version with detachable cables, add the following suffix to the code: –DC

* Size of necrosis obtained from the mean of three repetitions on adult bovine liver, initially at room temperature (~20°C): all sizes were obtained using a single applicator and single insertion. The in-vivo sizes of coagulation necrosis could vary (a diameter of -10% and a length of -20% are estimated) due to blood perfusion.** Net power in the radiant part of the applicator*** Continuous energy output**** Only with 1.5 m coaxial cable (-S1.5)

SIZE(LxD, in mm)*

POWER**

TIME***

10 min

15 min

5 min

3 min

COAGULATION PERFORMANCE OF AMICA-PROBE ON BOVINE LIVER

20W 40W 60W 80W 100W****

24x16 29x20 37x25 46x32 52x3627x20 36x28 48x34 52x37 57x3831x27 49x36 54x40 66x46 71x4838x33 50x42 61x48 73x55 80x57

AVAILABLE MODELS

INTRODUCTION TO THERMAL ABLATION

The ablation of a biological tissue consists in destroying it with a physical or chemical agent capable of killing its cells. In particular, thermal ablation is the coagulation necrosis induced in a mass of tissue by effect of local overheating: cell death is practically instantaneous at temperatures of 60°C or more. Ablation is currently used in clinical practice for destroying pathological tissues (for example, tumours or hypertrophic masses) in cases in which surgical resection is not practicable or contraindicated: hence the prevalence of interstitial or intracavitary ablation applicators, which are minimally invasive.The pathological tissues most frequently subjected to ablation are solid tumours. The incidence of cancer increases with the age of individuals while the capacity to withstand surgical operations decreases. The increase in the average age of the population thus causes an ever-increasing demand for local and regional treatments less invasive than traditional surgery. In addition, compared to surgical resection, an interstitial ablation operation has shorter times and lower costs and risks before, during and after the operation, above all due to the significant reduction in invasiveness and the trauma suffered by the patient, the consequent reduction in the complication rate and side effects and the shortening of the post-operative course.

FUNDAMENTAL REQUIREMENTS OF A THERMAL ABLATION SYSTEM

At present, heating from electromagnetic energy sources satisfies the most diverse needs better than any other ablation system (cryoablation, percu-taneous ethanol injection (PEI), irreversible electroporation, “TACE” transarterial chemoembolization, ”HIFU” high-intensity focused ultrasound, etc.): • Control of necrosis pattern - Predictability of the therapeutic outcome (shape and size of the ablated volume) under assigned operating conditions (type of target tissue, type and dose of energy administered, method and duration of energy output) - Minimum and maximum coagulation performance (shapability of thermal lesion) - Confinement (sphericity, preservation of tissues around the target, lack of interference with implanted medical devices and prostheses) • Heating speed - Short duration of treatment- Low sensitivity to heat sinking effects due to blood circulation or bile ducts) • Safety- Minimal invasiveness, low intra- and post-operative complication rate, EMC compatibility and electrical safety, availability of alarms and hardware and software protective devices• Ease of use - Short learning curve, full compatibility with the principal imaging techniques, easy access to the tumour, real-time control of the progress of treatment.• Accessible costsIt is therefore no surprise that the ablation techniques most commonly used today are radiofrequency thermal ablation (RFA) and microwave thermal ablation (MWA).

RADIOFREQUENCY THERMAL ABLATION (RFA)

• Radiofrequency (RF) consists of alternating electric currents at radio frequencies (typically around 450 kHz) that heat the tissues through the Joule effect and ionic agitation (the heat produced is directly proportional to the current density). • RF applicators are thin interstitial electrodes (between 14G and 20G), capable of penetrating into the lesion to be subjected to ablation, where they inject RF currents of a suitably adjustable intensity. The electrical circuit is closed by special dispersion plates applied to the patient’s skin. • RF currents only heat the tissue near the exposed tip of the electrode: propagation of the heat takes place more slowly by thermal conduction.• RF technology is a reliable and economical method of generating, controlling and supplying energy to the tissues safely and effectively with low

complication rates.• RF ablation is now widely used in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm and, to a lesser degree, lung cancer,

osteoid osteoma and bone metastases; less systematically, there are reports in the literature of RF treatments on kidney, prostate and breast tumours.

MICROWAVE THERMAL ABLATION (MWA)

• Microwaves are electromagnetic radiation with a frequency of between 300 MHz and 300 GHz that induces atomic and molecular dipole rotation, creating a kind of friction that converts part of the energy of the field applied into heat (dielectric heating)

* From ex vivo tests on bovine liver at room temperature.

** World patent of the Italian National Research Council (CNR), on an exclusive licence to HS

HS AMICA Apparatus for MICrowave and radiofrequency Ablation

AMICA PROBE is a single-use interstitial applicator for percutaneous or intraoperative use for the microwave thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Ablation up to a transverse diameter of 5.7 cm in 15 minutes at 100W* [23],[34]• Clinical efficacy and safety of use demonstrated on a wide range of tissues [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Power output: up to 90 W with the standard 2.5 m coaxial extension cable, up to 105 W with the 1.5 m coaxial extension cable (identified by the suffix –S1.5).• Size and sphericity index adjustable by varying the duration and power of ablation [34]• Full control of the necrotic area, maximum repeatability and safety of treatment due to the combined action of the patented mini-choke device and the cooling inside the applicator [23]• Excellent visibility under US and CT guidance • Better ratio between power output and available gauge than all other microwave applicators on the market• Sharp metal trocar tip to facilitate penetration of the tissues and excellent US visibility• Patented device for trapping reflected microwaves (mini-choke **), which eliminates the effects of retrograde heating (comet effect), maintaining maximum miniaturization at the same time [22]• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Possibility of using multiple applicators at the same time [10]• Internal cooling • Internal temperature sensor for measuring the temperature of the applicator probe• Built-in or separable hydraulic line and coaxial power cable• Multiple use per patient• Centimetred cannula• No dispersion plates applied to the patient

Page 8: HS Amica Cartellina - ATS Medicalatsmedicalegy.com/yahoo_site_admin/assets/docs/HSAMICA_1... · 2016. 11. 4. · polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente,

RF AMICA PROBE is a single-use interstitial electrode for percutaneous or intraoperative use for the radiofre-quency thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Coagulation up to a transverse diameter of 3.5 cm in 12 minutes at 200W in AUTO output mode *. • Maximum coagulation performance obtained through automatic control of the power output (AUTO mode) and internal cooling that prevents carbonization of the tissues around the exposed tip • Power available at the RF AMICA-PROBE radiofrequency electrode: up to 200W with an impedance of 50Ω measured between the electrode and the dispersion plates.• Excellent visibility under US and CT guidance• Sharp trocar tip for easy penetration of the tissues and excellent US visibility• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Internally cooled straight monopolar electrode• Temperature sensor beside the tip of the electrode for measuring cooling efficiency• Centimetred cannula• Built-in hydraulic line and power cable• Multiple use per patient

AMICA GEN AGN-H-1.0 is a programmable solid-state generator that can output, control and release radiofre-quency power (RF, at 450 kHz) and microwave power (MW, at 2450 MHz).

PRODUCT• Automatic identification of the type of applicator (RF or MW), the model (gauge, length and exposure) and automatic selection of the corresponding type of energy to be supplied.• Automatic control peristaltic pump built into the generator for internal cooling of both types of applicator.• Essential and user-friendly grafic interface: LCD touch screen and rotary knob for browsing through the setup menus.• Possibility of adjusting the power output (MW and RF) during both the setup and the treatment phases.• Storage of data and settings from the latest ablation session.

SAFETY CHARACTERISTICS• Constant monitoring of the energy output: continuous measurement of direct and reflected MW power; continuous measurement of power, current and RF impedance. • Calculation of net MW and RF energy deposited in the tissues. • Self-diagnosis of MW and RF amplifiers. Automatic shut-off of energy output in case of an alarm or error.• Local or remote control of energy output (MW and RF).• Direct energy output emergency stop button.

TECHNICAL CHARACTERISTICS• Microwave (2450 MHz /140 W) and radiofrequency (450 kHz /200 W on 50 Ω load) dual generator• Three radiofrequency energy output modes: AUTO (power regulated automatically according to impedance), MAN (preset power output) and TEMP (power regulated automatically according to the temperature set)• Equipped with an automatic procedure for cauterizing the applicator entry path at the end of treatment (track ablation)• Built-in AMICA-PUMP peristaltic pump• LCD touch screen and rotary knob• Connectivity: AMICA GEN is interfaceable with a PC or other external devices via Bluetooth or a specific serial communication port (RS 232)• Service output (30 VDC /100 mA) for powering external devices• Maximum portability and compactness: the lightest (12 kg) and smallest (45x38x13 cm) thermal ablation device in the world.

AVAILABLE MODELS

ACCESSORIES

ITC: disposable 19G gauge temperature sensor for making intracorporeal temperature measurements via the percutaneous, laparoscopic or intraoperati-ve route during thermal ablation treatment so as to avoid thermal damage to organs situated close to the target tissues of the treatment or to monitor its progression at a given distance from the applicator.AGN-CART: medical grade trolley for moving the AMICA GEN generator with wheels, drawers, support surface, rod for coolant and arm for holding the AMICA-PROBE cable. This makes the device and cables easier to handle. AGN-POLE: rod with hook for coolant, which can be connected directly to the AMICA GEN generator.AGN-VAL2: trolley suitcase for AMICA GEN

AVAILABLE MODELS

RF AMICA-PROBE CODES MODEL PREFERENTIAL INDICATIONS

RFH18070E07V1 18Gx70mm, 7mm exposed tipRFH18070E10V1 18Gx70mm, 10mm exposed tip RFH18070E15V1 18Gx70mm, 15mm exposed tip RFH18100E07V1 18Gx100mm, 7mm exposed tip RFH18100E10V1 18Gx100mm, 10mm exposed tip RFH18100E15V1 18Gx100mm, 15mm exposed tip RFH17100E20V1 17Gx100mm, 20mm exposed tip RFH17100E30V1 17Gx100mm, 30mm exposed tip RFH17150E05V1* 17Gx150mm, 5mm exposed tipRFH17150E07V1* 17Gx150mm, 7mm exposed tip RFH17150E10V1* 17Gx150mm, 10mm exposed tip RFH17150E20V1 17Gx150mm, 20mm exposed tipRFH17150E25V1 17Gx150mm, 25mm exposed tip RFH17150E30V1 17Gx150mm, 30mm exposed tip RFH17150E35V1 17Gx150mm, 35mm exposed tip RFH17200E20V1 17Gx200mm, 20mm exposed tip RFH17200E25V1 17Gx200mm, 25mm exposed tip RFH17200E30V1 17Gx200mm, 30mm exposed tip RFH17200E35V1 17Gx200mm, 35mm exposed tip RFH17250E30V1 17Gx250mm, 30mm exposed tipRFH17270E20V1 17Gx270mm, 20mm exposed tip RFH17270E25V1 17Gx270mm, 25mm exposed tip RFH17270E30V1 17Gx270mm, 30mm exposed tip RFH17270E35V1 17Gx270mm, 35mm exposed tip

* in the version for the treatment of Osteoid Osteoma (OO), add the suffix -OS

* From ex-vivo test on bovine liver at room temperature

LAPAROSCOPIC PROCEDURE

GENERAL USE(Liver - Lung

Uterine FibroidBone Metastasis

Kidney, Etc)

OSTEOID OSTEOMA – LIVER

THYROID GLAND

*Size of necrosis obtained from the mean of three repetitions on adult bovine liver, initially at room temperature (~20°C): all sizes were obtained using a single applicator and a single insertion. The size of the in-vivo coagulation necrosis could vary due to blood perfusion.

SIZE(LxD)*

AUTO output mode, 200W, 10 minutes

Length of exposed tip (mm)COAGULATION PERFORMANCE OF RF AMICA-PROBE ON BOVINE LIVER

10 mm 20 mm 30 mm

13 x 11 mm 30 x 22 mm 41 x 33 mm

The disposable kit that comes with the device comprises:- Operating drape with hole at the centre- Applicator with sponge for disinfecting the patient’s skin- Single-use dispersion elec- trodes (2 units)

INTRODUCTION TO THERMAL ABLATION

The ablation of a biological tissue consists in destroying it with a physical or chemical agent capable of killing its cells. In particular, thermal ablation is the coagulation necrosis induced in a mass of tissue by effect of local overheating: cell death is practically instantaneous at temperatures of 60°C or more. Ablation is currently used in clinical practice for destroying pathological tissues (for example, tumours or hypertrophic masses) in cases in which surgical resection is not practicable or contraindicated: hence the prevalence of interstitial or intracavitary ablation applicators, which are minimally invasive.The pathological tissues most frequently subjected to ablation are solid tumours. The incidence of cancer increases with the age of individuals while the capacity to withstand surgical operations decreases. The increase in the average age of the population thus causes an ever-increasing demand for local and regional treatments less invasive than traditional surgery. In addition, compared to surgical resection, an interstitial ablation operation has shorter times and lower costs and risks before, during and after the operation, above all due to the significant reduction in invasiveness and the trauma suffered by the patient, the consequent reduction in the complication rate and side effects and the shortening of the post-operative course.

FUNDAMENTAL REQUIREMENTS OF A THERMAL ABLATION SYSTEM

At present, heating from electromagnetic energy sources satisfies the most diverse needs better than any other ablation system (cryoablation, percu-taneous ethanol injection (PEI), irreversible electroporation, “TACE” transarterial chemoembolization, ”HIFU” high-intensity focused ultrasound, etc.): • Control of necrosis pattern - Predictability of the therapeutic outcome (shape and size of the ablated volume) under assigned operating conditions (type of target tissue, type and dose of energy administered, method and duration of energy output) - Minimum and maximum coagulation performance (shapability of thermal lesion) - Confinement (sphericity, preservation of tissues around the target, lack of interference with implanted medical devices and prostheses) • Heating speed - Short duration of treatment- Low sensitivity to heat sinking effects due to blood circulation or bile ducts) • Safety- Minimal invasiveness, low intra- and post-operative complication rate, EMC compatibility and electrical safety, availability of alarms and hardware and software protective devices• Ease of use - Short learning curve, full compatibility with the principal imaging techniques, easy access to the tumour, real-time control of the progress of treatment.• Accessible costsIt is therefore no surprise that the ablation techniques most commonly used today are radiofrequency thermal ablation (RFA) and microwave thermal ablation (MWA).

RADIOFREQUENCY THERMAL ABLATION (RFA)

• Radiofrequency (RF) consists of alternating electric currents at radio frequencies (typically around 450 kHz) that heat the tissues through the Joule effect and ionic agitation (the heat produced is directly proportional to the current density). • RF applicators are thin interstitial electrodes (between 14G and 20G), capable of penetrating into the lesion to be subjected to ablation, where they inject RF currents of a suitably adjustable intensity. The electrical circuit is closed by special dispersion plates applied to the patient’s skin. • RF currents only heat the tissue near the exposed tip of the electrode: propagation of the heat takes place more slowly by thermal conduction.• RF technology is a reliable and economical method of generating, controlling and supplying energy to the tissues safely and effectively with low

complication rates.• RF ablation is now widely used in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm and, to a lesser degree, lung cancer,

osteoid osteoma and bone metastases; less systematically, there are reports in the literature of RF treatments on kidney, prostate and breast tumours.

MICROWAVE THERMAL ABLATION (MWA)

• Microwaves are electromagnetic radiation with a frequency of between 300 MHz and 300 GHz that induces atomic and molecular dipole rotation, creating a kind of friction that converts part of the energy of the field applied into heat (dielectric heating)

AMICA PROBE is a single-use interstitial applicator for percutaneous or intraoperative use for the microwave thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Ablation up to a transverse diameter of 5.7 cm in 15 minutes at 100W* [23],[34]• Clinical efficacy and safety of use demonstrated on a wide range of tissues [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Power output: up to 90 W with the standard 2.5 m coaxial extension cable, up to 105 W with the 1.5 m coaxial extension cable (identified by the suffix –S1.5).• Size and sphericity index adjustable by varying the duration and power of ablation [34]• Full control of the necrotic area, maximum repeatability and safety of treatment due to the combined action of the patented mini-choke device and the cooling inside the applicator [23]• Excellent visibility under US and CT guidance • Better ratio between power output and available gauge than all other microwave applicators on the market• Sharp metal trocar tip to facilitate penetration of the tissues and excellent US visibility• Patented device for trapping reflected microwaves (mini-choke **), which eliminates the effects of retrograde heating (comet effect), maintaining maximum miniaturization at the same time [22]• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Possibility of using multiple applicators at the same time [10]• Internal cooling • Internal temperature sensor for measuring the temperature of the applicator probe• Built-in or separable hydraulic line and coaxial power cable• Multiple use per patient• Centimetred cannula• No dispersion plates applied to the patient

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RF AMICA PROBE is a single-use interstitial electrode for percutaneous or intraoperative use for the radiofre-quency thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Coagulation up to a transverse diameter of 3.5 cm in 12 minutes at 200W in AUTO output mode *. • Maximum coagulation performance obtained through automatic control of the power output (AUTO mode) and internal cooling that prevents carbonization of the tissues around the exposed tip • Power available at the RF AMICA-PROBE radiofrequency electrode: up to 200W with an impedance of 50Ω measured between the electrode and the dispersion plates.• Excellent visibility under US and CT guidance• Sharp trocar tip for easy penetration of the tissues and excellent US visibility• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Internally cooled straight monopolar electrode• Temperature sensor beside the tip of the electrode for measuring cooling efficiency• Centimetred cannula• Built-in hydraulic line and power cable• Multiple use per patient

AMICA GEN AGN-H-1.0 is a programmable solid-state generator that can output, control and release radiofre-quency power (RF, at 450 kHz) and microwave power (MW, at 2450 MHz).

PRODUCT• Automatic identification of the type of applicator (RF or MW), the model (gauge, length and exposure) and automatic selection of the corresponding type of energy to be supplied.• Automatic control peristaltic pump built into the generator for internal cooling of both types of applicator.• Essential and user-friendly grafic interface: LCD touch screen and rotary knob for browsing through the setup menus.• Possibility of adjusting the power output (MW and RF) during both the setup and the treatment phases.• Storage of data and settings from the latest ablation session.

SAFETY CHARACTERISTICS• Constant monitoring of the energy output: continuous measurement of direct and reflected MW power; continuous measurement of power, current and RF impedance. • Calculation of net MW and RF energy deposited in the tissues. • Self-diagnosis of MW and RF amplifiers. Automatic shut-off of energy output in case of an alarm or error.• Local or remote control of energy output (MW and RF).• Direct energy output emergency stop button.

TECHNICAL CHARACTERISTICS• Microwave (2450 MHz /140 W) and radiofrequency (450 kHz /200 W on 50 Ω load) dual generator• Three radiofrequency energy output modes: AUTO (power regulated automatically according to impedance), MAN (preset power output) and TEMP (power regulated automatically according to the temperature set)• Equipped with an automatic procedure for cauterizing the applicator entry path at the end of treatment (track ablation)• Built-in AMICA-PUMP peristaltic pump• LCD touch screen and rotary knob• Connectivity: AMICA GEN is interfaceable with a PC or other external devices via Bluetooth or a specific serial communication port (RS 232)• Service output (30 VDC /100 mA) for powering external devices• Maximum portability and compactness: the lightest (12 kg) and smallest (45x38x13 cm) thermal ablation device in the world.

AVAILABLE MODELS

ACCESSORIES

ITC: disposable 19G gauge temperature sensor for making intracorporeal temperature measurements via the percutaneous, laparoscopic or intraoperati-ve route during thermal ablation treatment so as to avoid thermal damage to organs situated close to the target tissues of the treatment or to monitor its progression at a given distance from the applicator.AGN-CART: medical grade trolley for moving the AMICA GEN generator with wheels, drawers, support surface, rod for coolant and arm for holding the AMICA-PROBE cable. This makes the device and cables easier to handle. AGN-POLE: rod with hook for coolant, which can be connected directly to the AMICA GEN generator.AGN-VAL2: trolley suitcase for AMICA GEN

CODE DESCRIPTION

AGN-3.0 2450MHz/140W programmable solid-state MW generator, with built-in peristaltic pumpAGN-H-1.0 Programmable RF (450kHz/200W @ 50 Ohm) and MW (2450MHz/140W) generator, with built-in peristaltic pump

INTRODUCTION TO THERMAL ABLATION

The ablation of a biological tissue consists in destroying it with a physical or chemical agent capable of killing its cells. In particular, thermal ablation is the coagulation necrosis induced in a mass of tissue by effect of local overheating: cell death is practically instantaneous at temperatures of 60°C or more. Ablation is currently used in clinical practice for destroying pathological tissues (for example, tumours or hypertrophic masses) in cases in which surgical resection is not practicable or contraindicated: hence the prevalence of interstitial or intracavitary ablation applicators, which are minimally invasive.The pathological tissues most frequently subjected to ablation are solid tumours. The incidence of cancer increases with the age of individuals while the capacity to withstand surgical operations decreases. The increase in the average age of the population thus causes an ever-increasing demand for local and regional treatments less invasive than traditional surgery. In addition, compared to surgical resection, an interstitial ablation operation has shorter times and lower costs and risks before, during and after the operation, above all due to the significant reduction in invasiveness and the trauma suffered by the patient, the consequent reduction in the complication rate and side effects and the shortening of the post-operative course.

FUNDAMENTAL REQUIREMENTS OF A THERMAL ABLATION SYSTEM

At present, heating from electromagnetic energy sources satisfies the most diverse needs better than any other ablation system (cryoablation, percu-taneous ethanol injection (PEI), irreversible electroporation, “TACE” transarterial chemoembolization, ”HIFU” high-intensity focused ultrasound, etc.): • Control of necrosis pattern - Predictability of the therapeutic outcome (shape and size of the ablated volume) under assigned operating conditions (type of target tissue, type and dose of energy administered, method and duration of energy output) - Minimum and maximum coagulation performance (shapability of thermal lesion) - Confinement (sphericity, preservation of tissues around the target, lack of interference with implanted medical devices and prostheses) • Heating speed - Short duration of treatment- Low sensitivity to heat sinking effects due to blood circulation or bile ducts) • Safety- Minimal invasiveness, low intra- and post-operative complication rate, EMC compatibility and electrical safety, availability of alarms and hardware and software protective devices• Ease of use - Short learning curve, full compatibility with the principal imaging techniques, easy access to the tumour, real-time control of the progress of treatment.• Accessible costsIt is therefore no surprise that the ablation techniques most commonly used today are radiofrequency thermal ablation (RFA) and microwave thermal ablation (MWA).

RADIOFREQUENCY THERMAL ABLATION (RFA)

• Radiofrequency (RF) consists of alternating electric currents at radio frequencies (typically around 450 kHz) that heat the tissues through the Joule effect and ionic agitation (the heat produced is directly proportional to the current density). • RF applicators are thin interstitial electrodes (between 14G and 20G), capable of penetrating into the lesion to be subjected to ablation, where they inject RF currents of a suitably adjustable intensity. The electrical circuit is closed by special dispersion plates applied to the patient’s skin. • RF currents only heat the tissue near the exposed tip of the electrode: propagation of the heat takes place more slowly by thermal conduction.• RF technology is a reliable and economical method of generating, controlling and supplying energy to the tissues safely and effectively with low

complication rates.• RF ablation is now widely used in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm and, to a lesser degree, lung cancer,

osteoid osteoma and bone metastases; less systematically, there are reports in the literature of RF treatments on kidney, prostate and breast tumours.

MICROWAVE THERMAL ABLATION (MWA)

• Microwaves are electromagnetic radiation with a frequency of between 300 MHz and 300 GHz that induces atomic and molecular dipole rotation, creating a kind of friction that converts part of the energy of the field applied into heat (dielectric heating)

AMICA PROBE is a single-use interstitial applicator for percutaneous or intraoperative use for the microwave thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Ablation up to a transverse diameter of 5.7 cm in 15 minutes at 100W* [23],[34]• Clinical efficacy and safety of use demonstrated on a wide range of tissues [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Power output: up to 90 W with the standard 2.5 m coaxial extension cable, up to 105 W with the 1.5 m coaxial extension cable (identified by the suffix –S1.5).• Size and sphericity index adjustable by varying the duration and power of ablation [34]• Full control of the necrotic area, maximum repeatability and safety of treatment due to the combined action of the patented mini-choke device and the cooling inside the applicator [23]• Excellent visibility under US and CT guidance • Better ratio between power output and available gauge than all other microwave applicators on the market• Sharp metal trocar tip to facilitate penetration of the tissues and excellent US visibility• Patented device for trapping reflected microwaves (mini-choke **), which eliminates the effects of retrograde heating (comet effect), maintaining maximum miniaturization at the same time [22]• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Possibility of using multiple applicators at the same time [10]• Internal cooling • Internal temperature sensor for measuring the temperature of the applicator probe• Built-in or separable hydraulic line and coaxial power cable• Multiple use per patient• Centimetred cannula• No dispersion plates applied to the patient

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RF AMICA PROBE is a single-use interstitial electrode for percutaneous or intraoperative use for the radiofre-quency thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Coagulation up to a transverse diameter of 3.5 cm in 12 minutes at 200W in AUTO output mode *. • Maximum coagulation performance obtained through automatic control of the power output (AUTO mode) and internal cooling that prevents carbonization of the tissues around the exposed tip • Power available at the RF AMICA-PROBE radiofrequency electrode: up to 200W with an impedance of 50Ω measured between the electrode and the dispersion plates.• Excellent visibility under US and CT guidance• Sharp trocar tip for easy penetration of the tissues and excellent US visibility• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Internally cooled straight monopolar electrode• Temperature sensor beside the tip of the electrode for measuring cooling efficiency• Centimetred cannula• Built-in hydraulic line and power cable• Multiple use per patient

AMICA GEN AGN-H-1.0 is a programmable solid-state generator that can output, control and release radiofre-quency power (RF, at 450 kHz) and microwave power (MW, at 2450 MHz).

PRODUCT• Automatic identification of the type of applicator (RF or MW), the model (gauge, length and exposure) and automatic selection of the corresponding type of energy to be supplied.• Automatic control peristaltic pump built into the generator for internal cooling of both types of applicator.• Essential and user-friendly grafic interface: LCD touch screen and rotary knob for browsing through the setup menus.• Possibility of adjusting the power output (MW and RF) during both the setup and the treatment phases.• Storage of data and settings from the latest ablation session.

SAFETY CHARACTERISTICS• Constant monitoring of the energy output: continuous measurement of direct and reflected MW power; continuous measurement of power, current and RF impedance. • Calculation of net MW and RF energy deposited in the tissues. • Self-diagnosis of MW and RF amplifiers. Automatic shut-off of energy output in case of an alarm or error.• Local or remote control of energy output (MW and RF).• Direct energy output emergency stop button.

TECHNICAL CHARACTERISTICS• Microwave (2450 MHz /140 W) and radiofrequency (450 kHz /200 W on 50 Ω load) dual generator• Three radiofrequency energy output modes: AUTO (power regulated automatically according to impedance), MAN (preset power output) and TEMP (power regulated automatically according to the temperature set)• Equipped with an automatic procedure for cauterizing the applicator entry path at the end of treatment (track ablation)• Built-in AMICA-PUMP peristaltic pump• LCD touch screen and rotary knob• Connectivity: AMICA GEN is interfaceable with a PC or other external devices via Bluetooth or a specific serial communication port (RS 232)• Service output (30 VDC /100 mA) for powering external devices• Maximum portability and compactness: the lightest (12 kg) and smallest (45x38x13 cm) thermal ablation device in the world.

AVAILABLE MODELS

ACCESSORIES

ITC: disposable 19G gauge temperature sensor for making intracorporeal temperature measurements via the percutaneous, laparoscopic or intraoperati-ve route during thermal ablation treatment so as to avoid thermal damage to organs situated close to the target tissues of the treatment or to monitor its progression at a given distance from the applicator.AGN-CART: medical grade trolley for moving the AMICA GEN generator with wheels, drawers, support surface, rod for coolant and arm for holding the AMICA-PROBE cable. This makes the device and cables easier to handle. AGN-POLE: rod with hook for coolant, which can be connected directly to the AMICA GEN generator.AGN-VAL2: trolley suitcase for AMICA GEN

INTRODUCTION TO THERMAL ABLATION

The ablation of a biological tissue consists in destroying it with a physical or chemical agent capable of killing its cells. In particular, thermal ablation is the coagulation necrosis induced in a mass of tissue by effect of local overheating: cell death is practically instantaneous at temperatures of 60°C or more. Ablation is currently used in clinical practice for destroying pathological tissues (for example, tumours or hypertrophic masses) in cases in which surgical resection is not practicable or contraindicated: hence the prevalence of interstitial or intracavitary ablation applicators, which are minimally invasive.The pathological tissues most frequently subjected to ablation are solid tumours. The incidence of cancer increases with the age of individuals while the capacity to withstand surgical operations decreases. The increase in the average age of the population thus causes an ever-increasing demand for local and regional treatments less invasive than traditional surgery. In addition, compared to surgical resection, an interstitial ablation operation has shorter times and lower costs and risks before, during and after the operation, above all due to the significant reduction in invasiveness and the trauma suffered by the patient, the consequent reduction in the complication rate and side effects and the shortening of the post-operative course.

FUNDAMENTAL REQUIREMENTS OF A THERMAL ABLATION SYSTEM

At present, heating from electromagnetic energy sources satisfies the most diverse needs better than any other ablation system (cryoablation, percu-taneous ethanol injection (PEI), irreversible electroporation, “TACE” transarterial chemoembolization, ”HIFU” high-intensity focused ultrasound, etc.): • Control of necrosis pattern - Predictability of the therapeutic outcome (shape and size of the ablated volume) under assigned operating conditions (type of target tissue, type and dose of energy administered, method and duration of energy output) - Minimum and maximum coagulation performance (shapability of thermal lesion) - Confinement (sphericity, preservation of tissues around the target, lack of interference with implanted medical devices and prostheses) • Heating speed - Short duration of treatment- Low sensitivity to heat sinking effects due to blood circulation or bile ducts) • Safety- Minimal invasiveness, low intra- and post-operative complication rate, EMC compatibility and electrical safety, availability of alarms and hardware and software protective devices• Ease of use - Short learning curve, full compatibility with the principal imaging techniques, easy access to the tumour, real-time control of the progress of treatment.• Accessible costsIt is therefore no surprise that the ablation techniques most commonly used today are radiofrequency thermal ablation (RFA) and microwave thermal ablation (MWA).

RADIOFREQUENCY THERMAL ABLATION (RFA)

• Radiofrequency (RF) consists of alternating electric currents at radio frequencies (typically around 450 kHz) that heat the tissues through the Joule effect and ionic agitation (the heat produced is directly proportional to the current density). • RF applicators are thin interstitial electrodes (between 14G and 20G), capable of penetrating into the lesion to be subjected to ablation, where they inject RF currents of a suitably adjustable intensity. The electrical circuit is closed by special dispersion plates applied to the patient’s skin. • RF currents only heat the tissue near the exposed tip of the electrode: propagation of the heat takes place more slowly by thermal conduction.• RF technology is a reliable and economical method of generating, controlling and supplying energy to the tissues safely and effectively with low

complication rates.• RF ablation is now widely used in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm and, to a lesser degree, lung cancer,

osteoid osteoma and bone metastases; less systematically, there are reports in the literature of RF treatments on kidney, prostate and breast tumours.

MICROWAVE THERMAL ABLATION (MWA)

• Microwaves are electromagnetic radiation with a frequency of between 300 MHz and 300 GHz that induces atomic and molecular dipole rotation, creating a kind of friction that converts part of the energy of the field applied into heat (dielectric heating)

MW Field Dipoles Oscillations

AMICA PROBE is a single-use interstitial applicator for percutaneous or intraoperative use for the microwave thermal ablation of soft tissues.

PERFORMANCE AND TECHNICAL CHARACTERISTICS• Ablation up to a transverse diameter of 5.7 cm in 15 minutes at 100W* [23],[34]• Clinical efficacy and safety of use demonstrated on a wide range of tissues [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Power output: up to 90 W with the standard 2.5 m coaxial extension cable, up to 105 W with the 1.5 m coaxial extension cable (identified by the suffix –S1.5).• Size and sphericity index adjustable by varying the duration and power of ablation [34]• Full control of the necrotic area, maximum repeatability and safety of treatment due to the combined action of the patented mini-choke device and the cooling inside the applicator [23]• Excellent visibility under US and CT guidance • Better ratio between power output and available gauge than all other microwave applicators on the market• Sharp metal trocar tip to facilitate penetration of the tissues and excellent US visibility• Patented device for trapping reflected microwaves (mini-choke **), which eliminates the effects of retrograde heating (comet effect), maintaining maximum miniaturization at the same time [22]• Integrated memory chip for identifying the applicator and recording the factory settings• Possibility of using multiple applicators at the same time [10]• Internal cooling • Internal temperature sensor for measuring the temperature of the applicator probe• Built-in or separable hydraulic line and coaxial power cable• Multiple use per patient• Centimetred cannula• No dispersion plates applied to the patient

Thermal Ablation Using Electromagnetic Energy SourcesPHYSICAL FUNDAMENTALS

Page 11: HS Amica Cartellina - ATS Medicalatsmedicalegy.com/yahoo_site_admin/assets/docs/HSAMICA_1... · 2016. 11. 4. · polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente,

AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

* Dimensione della necrosi ottenuta dalla media di tre ripetizioni su fegato di bovino adulto, inizialmente alla temperatura ambiente (~20°C): tutte le dimensioni sono ottenute usando un singolo applicatore e singola inserzione. Le dimensioni delle necrosi coagulative in vivo potrebbero variare (stimato -10% in diametro and -20% in lunghezza) a causa della perfusione sanguigna.** Potenza netta alla porzione radiante dell’applicatore*** Erogazione di energia continua**** Solo con cavo coassiale di lunghezza 1,5 m (-S1.5)

DIMENSIONE(LxD, in mm)*

POTENZA**

TEMPO***

10 min

15 min

5 min

3 min

PERFORMANCE COAGULATIVA DI AMICA-PROBE SU FEGATO BOVINO

20W 40W 60W 80W 100W****

24x16 29x20 37x25 46x32 52x3627x20 36x28 48x34 52x37 57x3831x27 49x36 54x40 66x46 71x4838x33 50x42 61x48 73x55 80x57

Ogni dispositivo è accompagnato da unkit monouso contenete:- protettore rimovibile in polietilene montato sopra lo stelo dell’applicatore- indicatore di profondità di inserzione- bisturi mono-uso per la preincisione della cute del paziente - telo operatorio con foro centrale- applicatore con spugna per la disinfezione della cute del paziente

CODICI AMICA-PROBE MODELLO DESCRIZIONE

APK11150T19V5*1 11Gx150mm Calibro 11G, lunghezza 150mmAPK14150T19V5*1 14Gx150mm Calibro 14G, lunghezza 150mmAPK14200T19V5*1 14Gx200mm Calibro 14G, lunghezza 200mmAPK14270T19V5* 14Gx 270mm Calibro 14G, lunghezza 270mmAPK16150T19V51 16Gx150mm Calibro 16G, lunghezza 150mmAPK16200T19V51 16Gx200mm Calibro 16G, lunghezza 200mmAPK16270T19V5 16Gx270mm Calibro 16G, lunghezza 270mm* per la versione ad alta potenza con cavo coassiale corto (1.5m) aggiungere al codice il suffisso: –S1.51 per la versione con cavi staccabili aggiungere al codice il suffisso: –DC

* da test su fegato di bovino ex-vivo a temperatura ambiente

* *brevetto mondiale del Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR) in licenza esclusiva a HS

[19] J. H. Baek, J. H. Lee, J.Y Sung, Jae-Ik Bae, K. T. Kim,J. H. Shin, etc; “Complications Encountered in the Treatment of Benign Thyroid Nodules with US-guided Radiofrequency Ablation: A Multicenter Study” Radiology 262 1 (2012).[20] Daniel I. Rosenthal, MD, F. J. Hornicek, MD, PhD, M. Torriani, MD, Mark C. Gebhardt, MD and Henry J. Mankin, MD. Osteoid Osteoma: “Percutaneous Treatment with Radiofrequency Energy” Radiology 2003; 229:171–175[21] G Poggi, B Montagna, P Di Cesare, G Riva, G Bernardo, M Mazzucco, A Riccardi. “Microwave Ablation of Hepatocellular Carcinoma Using a New Percutaneous Device: Preliminary Results”. Anticancer Res. 2013 Mar;33(3):1221-1227.[22] I.Longo, G. Biffi Gentili, M.Cerretelli, N.Tosoratti; “A Coaxial Antenna With Miniaturized Choke for Minimally Invasive Interstitial Heating”, IEEE Trans. on Biomed. Eng., 50 82 2003[23] M. Cavagnaro, C. Amabile , P. Bernardi, S. Pisa, N. Tosoratti; “A Minimally Invasive Antenna for Microwave Ablation Therapies: Design, Performances, and Experimental Assessment”, IEEE Trans. on Biomed. Eng. 58 949 2011[24] Riccardo Bartoletti, Tommaso Cai, Galliano Tinacci, Iginio Longo, Andrea Ricci, Maria Pia Massaro, Nevio Tosoratti, Enzo Zini and Novello Pinzi "Transperineal Microwave Thermoablation in Patients with Obstructive Benign Prostatic Hyperplasia: A Phase I Clinical Study with a New Mini-Choked Microwave Applicator” JOURNAL OF ENDOUROLOGY VOL. 22, NO. 7, JULY 2008[25] Riccardo Bartoletti, Tommaso Cai, Nevio Tosoratti, Claudio Amabile, Alfonso Crisci, Galliano Tinacci, Nicola Mondaini, Paolo Gontero, Sandro Gelsomino and Gabriella Nesi. "In vivo microwave-induced porcine kidney thermoablation: results and perspectives from a pilot study of a new probe” (JOURNAL COMPILATION BJU INTERNATIONAL, NOVEMBER 2009). [26] Riccardo Bartoletti, Enrico Meliani, Alchiede Simonato, Paolo Gontero, Giovanna Berta, Paolo dalla Palma, Elena Leonardi, Tommaso Cai and Giorgio Carmignani. “Microwave-induced thermoablation with Amica-probe is a safe and reproducible method to treat solid renal masses: Results from a phase I study”. ONCOLOGY REPORTS, JUNE 2012. [27] Olivier Planché, Christophe Teriitehau, Sana Boudabous, Joey Marie Robinson, Pramod Rao, Frederic Deschamps, Geoffroy Farouil, Thierry De Baere. “In Vivo Evaluation of Lung Microwave Ablation in a Porcine Tumor Mimic Model”. CARDIOVASC INTERVENT RADIOL, APRIL 2012. [28] Claudio Pusceddu, Barbara Sotgia, Rosa Maria Fele and Luca Melis. “Treatment of Bone Metastases with Microwave Thermal Ablation”. (J VASC INTERV RADIOL, VOL. 24, NO. 2, FEBRUARY 2013). [29] Microwave Thermal Ablation for Hepatocarcinoma: Six Liver Transplantation Cases. G. Zanus, R. Boetto, E. Gringeri, A. Vitale, F. D’Amico, A. Carraro, D. Bassi, P. Bonsignore, G. Noaro, C. Mescoli, M. Rugge, P. Angeli, M. Senzolo, P. Burra, P. Feltracco and U. CIllo (TRANSPLANTATION PROCEEDINGS, VOL. 43, FEBRUARY 2011). [30] O. M. Hetta, N. H. Shebrya, S. K. Amin. “Ultrasound-guided microwave ablation of hepatocellular carcinoma: Initial institutional experience”. (THE EGYPTIAN JOURNAL OF RADIOLOGY AND NUCLEAR MEDICINE, AUGUST 2011). [31] Umberto Cillo, Alessandro Vitale, Davide Dupuis, Stefano Corso, Daniele Neri, Francesco D’Amico, Enrico Gringeri, Fabio Farinati, Valter Vincenzi, Giacomo Zanus. “Laparoscopic Ablation of Hepatocellular Carcinoma in Cirrhotic Patients Unsuitable for Liver Resection or Percutaneous Treatment: A Cohort Study” (PLOS ONE, VOL. 8, FEBRUARY 2013). [32] Tito Livraghi, Franca Meloni, Luigi Solbiati, Giorgio Zanus. “Complications of Microwave Ablation for Liver Tumors: Results of a Multicenter Study”. (CARDIOVASC INTERVENT RADIOL, AUGUST 2011). [33] Maria Franca Meloni, Anita Adreano, Giorgio Bovo, Bartolomeo Chiarpotto, Claudio Amabile, Sandro Gelsomino, Sergio Lazzaroni and Sandro Sironi. "Acute Portal Venous Injury After Microwave Ablation in an in Vivo Porcine Model: A Rare Possible Complication”. (J VASC INTERV RADIOL, VOL. 22, NO. 7, JULY 2011). [34] Rudiger Hoffmann, Hansjorg Rempp, Ludwig Enhard, Gunnar Blumenstock, Philippe L. Pereira, Claus D. Claussen and Stephan Clasen. “Comparison of Four Microwave Ablation Devices: An Experimental Study in ex Vivo Bovine Liver”. (RADIOLOGY RSNA, FEBRUARY 2013).[35] Paola Tombesi, Francesca Di Vece, Sergio Sartori. “Resection vs thermal ablation of small hepatocellular carcinoma: What's the first choice?”. World J Radiol 2013 January 28; 5(1): 1-4

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HS AMICA Apparato a microonde e a radiofrequenza

• This form of heating is particularly efficient in materials with high water content, like most biological tissues.• A microwave applicator may deposit radiant energy inside the human body in a localized and controlled way, irrespective of the electrical properties of the tissue and without any need for dispersion plates.

MWA: ITS ADVANTAGES OVER RFA…• Greater heating efficiency, that is, a higher ablation speed for the same power inserted: Microwaves heat the entire volume of tissue reached by the

radiation directly, uniformly and without any delays due to propagation. The RF currents only directly heat a few millimetres of tissue around the active electrode and then spread their effect to the adjacent regions relatively slowly through thermal conduction inside the tissue.

This means: - Shorter duration of MWA treatment for the same desired volume of necrosis (less than half that of RF) - Lower sensitivity to heat sinking due to the transit of body fluids, which, for RF, may prevent complete and homogeneous necrosis near large blood vessels or bile ducts.[33]• More homogeneous, repeatable and uniform coagulation performance: Microwave propagation in tissues is much less subject to physical constraints

and limitations than RF currents, so the technique can be used to treat a much wider variety of tissues (from fatty tissues to irregular tissues, bone tissue and muscle fibres) without leaving any uncoagulated residues of tissue inside the volume subjected to ablation treatment – a problem known as “skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Greater confinement of the energy deposited: While an RF electrode requires a dispersion plate to be applied to the patient for current return, a micro-wave applicator is an antenna (i.e. intrinsically a dipole) that requires no other devices to close its electrical circuit and operates with maximum localization around its active part.

This means: - Less broad stimulation of the patient’s nerve endings; - No impact on pacemakers or other implanted devices at a risk of electromagnetic interference. - Elimination of problems associated with dispersion plates. [10]• Possibility of using multiple applicators at the same time: While it is practically impossible to use more than one RF applicator at a time, as the

currents would tend to close between pairs of nearby electrodes rather than flow from each electrode to the dispersion plates, this does not happen with microwave applicators, which may therefore be used simultaneously, either to ablate large volumes of tissue or to treat multifocal lesions without prolonging the overall duration of the operation.[12], [10]

RFA maintains an important role, however, above all for the: - Treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm [6] - Treatment of benign bone tumours (Osteoid Osteoma)[19] - Treatment of thyroid nodules [17], [18] - Non-aggressive treatment of lesions located near important structures such as: Colon, biliary tract, liver capsule, gallbladder, stomach, pericardium, etc…

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AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

* Dimensione della necrosi ottenuta dalla media di tre ripetizioni su fegato di bovino adulto, inizialmente alla temperatura ambiente (~20°C): tutte le dimensioni sono ottenute usando un singolo applicatore e singola inserzione. Le dimensioni delle necrosi coagulative in vivo potrebbero variare (stimato -10% in diametro and -20% in lunghezza) a causa della perfusione sanguigna.** Potenza netta alla porzione radiante dell’applicatore*** Erogazione di energia continua**** Solo con cavo coassiale di lunghezza 1,5 m (-S1.5)

DIMENSIONE(LxD, in mm)*

POTENZA**

TEMPO***

10 min

15 min

5 min

3 min

PERFORMANCE COAGULATIVA DI AMICA-PROBE SU FEGATO BOVINO

20W 40W 60W 80W 100W****

24x16 29x20 37x25 46x32 52x3627x20 36x28 48x34 52x37 57x3831x27 49x36 54x40 66x46 71x4838x33 50x42 61x48 73x55 80x57

Ogni dispositivo è accompagnato da unkit monouso contenete:- protettore rimovibile in polietilene montato sopra lo stelo dell’applicatore- indicatore di profondità di inserzione- bisturi mono-uso per la preincisione della cute del paziente - telo operatorio con foro centrale- applicatore con spugna per la disinfezione della cute del paziente

CODICI AMICA-PROBE MODELLO DESCRIZIONE

APK11150T19V5*1 11Gx150mm Calibro 11G, lunghezza 150mmAPK14150T19V5*1 14Gx150mm Calibro 14G, lunghezza 150mmAPK14200T19V5*1 14Gx200mm Calibro 14G, lunghezza 200mmAPK14270T19V5* 14Gx 270mm Calibro 14G, lunghezza 270mmAPK16150T19V51 16Gx150mm Calibro 16G, lunghezza 150mmAPK16200T19V51 16Gx200mm Calibro 16G, lunghezza 200mmAPK16270T19V5 16Gx270mm Calibro 16G, lunghezza 270mm* per la versione ad alta potenza con cavo coassiale corto (1.5m) aggiungere al codice il suffisso: –S1.51 per la versione con cavi staccabili aggiungere al codice il suffisso: –DC

* da test su fegato di bovino ex-vivo a temperatura ambiente

* *brevetto mondiale del Consiglio Nazionale per le Ricerche (CNR) in licenza esclusiva a HS

[19] J. H. Baek, J. H. Lee, J.Y Sung, Jae-Ik Bae, K. T. Kim,J. H. Shin, etc; “Complications Encountered in the Treatment of Benign Thyroid Nodules with US-guided Radiofrequency Ablation: A Multicenter Study” Radiology 262 1 (2012).[20] Daniel I. Rosenthal, MD, F. J. Hornicek, MD, PhD, M. Torriani, MD, Mark C. Gebhardt, MD and Henry J. Mankin, MD. Osteoid Osteoma: “Percutaneous Treatment with Radiofrequency Energy” Radiology 2003; 229:171–175[21] G Poggi, B Montagna, P Di Cesare, G Riva, G Bernardo, M Mazzucco, A Riccardi. “Microwave Ablation of Hepatocellular Carcinoma Using a New Percutaneous Device: Preliminary Results”. Anticancer Res. 2013 Mar;33(3):1221-1227.[22] I.Longo, G. Biffi Gentili, M.Cerretelli, N.Tosoratti; “A Coaxial Antenna With Miniaturized Choke for Minimally Invasive Interstitial Heating”, IEEE Trans. on Biomed. Eng., 50 82 2003[23] M. Cavagnaro, C. Amabile , P. Bernardi, S. Pisa, N. Tosoratti; “A Minimally Invasive Antenna for Microwave Ablation Therapies: Design, Performances, and Experimental Assessment”, IEEE Trans. on Biomed. Eng. 58 949 2011[24] Riccardo Bartoletti, Tommaso Cai, Galliano Tinacci, Iginio Longo, Andrea Ricci, Maria Pia Massaro, Nevio Tosoratti, Enzo Zini and Novello Pinzi "Transperineal Microwave Thermoablation in Patients with Obstructive Benign Prostatic Hyperplasia: A Phase I Clinical Study with a New Mini-Choked Microwave Applicator” JOURNAL OF ENDOUROLOGY VOL. 22, NO. 7, JULY 2008[25] Riccardo Bartoletti, Tommaso Cai, Nevio Tosoratti, Claudio Amabile, Alfonso Crisci, Galliano Tinacci, Nicola Mondaini, Paolo Gontero, Sandro Gelsomino and Gabriella Nesi. "In vivo microwave-induced porcine kidney thermoablation: results and perspectives from a pilot study of a new probe” (JOURNAL COMPILATION BJU INTERNATIONAL, NOVEMBER 2009). [26] Riccardo Bartoletti, Enrico Meliani, Alchiede Simonato, Paolo Gontero, Giovanna Berta, Paolo dalla Palma, Elena Leonardi, Tommaso Cai and Giorgio Carmignani. “Microwave-induced thermoablation with Amica-probe is a safe and reproducible method to treat solid renal masses: Results from a phase I study”. ONCOLOGY REPORTS, JUNE 2012. [27] Olivier Planché, Christophe Teriitehau, Sana Boudabous, Joey Marie Robinson, Pramod Rao, Frederic Deschamps, Geoffroy Farouil, Thierry De Baere. “In Vivo Evaluation of Lung Microwave Ablation in a Porcine Tumor Mimic Model”. CARDIOVASC INTERVENT RADIOL, APRIL 2012. [28] Claudio Pusceddu, Barbara Sotgia, Rosa Maria Fele and Luca Melis. “Treatment of Bone Metastases with Microwave Thermal Ablation”. (J VASC INTERV RADIOL, VOL. 24, NO. 2, FEBRUARY 2013). [29] Microwave Thermal Ablation for Hepatocarcinoma: Six Liver Transplantation Cases. G. Zanus, R. Boetto, E. Gringeri, A. Vitale, F. D’Amico, A. Carraro, D. Bassi, P. Bonsignore, G. Noaro, C. Mescoli, M. Rugge, P. Angeli, M. Senzolo, P. Burra, P. Feltracco and U. CIllo (TRANSPLANTATION PROCEEDINGS, VOL. 43, FEBRUARY 2011). [30] O. M. Hetta, N. H. Shebrya, S. K. Amin. “Ultrasound-guided microwave ablation of hepatocellular carcinoma: Initial institutional experience”. (THE EGYPTIAN JOURNAL OF RADIOLOGY AND NUCLEAR MEDICINE, AUGUST 2011). [31] Umberto Cillo, Alessandro Vitale, Davide Dupuis, Stefano Corso, Daniele Neri, Francesco D’Amico, Enrico Gringeri, Fabio Farinati, Valter Vincenzi, Giacomo Zanus. “Laparoscopic Ablation of Hepatocellular Carcinoma in Cirrhotic Patients Unsuitable for Liver Resection or Percutaneous Treatment: A Cohort Study” (PLOS ONE, VOL. 8, FEBRUARY 2013). [32] Tito Livraghi, Franca Meloni, Luigi Solbiati, Giorgio Zanus. “Complications of Microwave Ablation for Liver Tumors: Results of a Multicenter Study”. (CARDIOVASC INTERVENT RADIOL, AUGUST 2011). [33] Maria Franca Meloni, Anita Adreano, Giorgio Bovo, Bartolomeo Chiarpotto, Claudio Amabile, Sandro Gelsomino, Sergio Lazzaroni and Sandro Sironi. "Acute Portal Venous Injury After Microwave Ablation in an in Vivo Porcine Model: A Rare Possible Complication”. (J VASC INTERV RADIOL, VOL. 22, NO. 7, JULY 2011). [34] Rudiger Hoffmann, Hansjorg Rempp, Ludwig Enhard, Gunnar Blumenstock, Philippe L. Pereira, Claus D. Claussen and Stephan Clasen. “Comparison of Four Microwave Ablation Devices: An Experimental Study in ex Vivo Bovine Liver”. (RADIOLOGY RSNA, FEBRUARY 2013).[35] Paola Tombesi, Francesca Di Vece, Sergio Sartori. “Resection vs thermal ablation of small hepatocellular carcinoma: What's the first choice?”. World J Radiol 2013 January 28; 5(1): 1-4

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HS AMICA Apparato a microonde e a radiofrequenza

• This form of heating is particularly efficient in materials with high water content, like most biological tissues.• A microwave applicator may deposit radiant energy inside the human body in a localized and controlled way, irrespective of the electrical properties of the tissue and without any need for dispersion plates.

MWA: ITS ADVANTAGES OVER RFA…• Greater heating efficiency, that is, a higher ablation speed for the same power inserted: Microwaves heat the entire volume of tissue reached by the

radiation directly, uniformly and without any delays due to propagation. The RF currents only directly heat a few millimetres of tissue around the active electrode and then spread their effect to the adjacent regions relatively slowly through thermal conduction inside the tissue.

This means: - Shorter duration of MWA treatment for the same desired volume of necrosis (less than half that of RF) - Lower sensitivity to heat sinking due to the transit of body fluids, which, for RF, may prevent complete and homogeneous necrosis near large blood vessels or bile ducts.[33]• More homogeneous, repeatable and uniform coagulation performance: Microwave propagation in tissues is much less subject to physical constraints

and limitations than RF currents, so the technique can be used to treat a much wider variety of tissues (from fatty tissues to irregular tissues, bone tissue and muscle fibres) without leaving any uncoagulated residues of tissue inside the volume subjected to ablation treatment – a problem known as “skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Greater confinement of the energy deposited: While an RF electrode requires a dispersion plate to be applied to the patient for current return, a micro-wave applicator is an antenna (i.e. intrinsically a dipole) that requires no other devices to close its electrical circuit and operates with maximum localization around its active part.

This means: - Less broad stimulation of the patient’s nerve endings; - No impact on pacemakers or other implanted devices at a risk of electromagnetic interference. - Elimination of problems associated with dispersion plates. [10]• Possibility of using multiple applicators at the same time: While it is practically impossible to use more than one RF applicator at a time, as the

currents would tend to close between pairs of nearby electrodes rather than flow from each electrode to the dispersion plates, this does not happen with microwave applicators, which may therefore be used simultaneously, either to ablate large volumes of tissue or to treat multifocal lesions without prolonging the overall duration of the operation.[12], [10]

RFA maintains an important role, however, above all for the: - Treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm [6] - Treatment of benign bone tumours (Osteoid Osteoma)[19] - Treatment of thyroid nodules [17], [18] - Non-aggressive treatment of lesions located near important structures such as: Colon, biliary tract, liver capsule, gallbladder, stomach, pericardium, etc…

Page 13: HS Amica Cartellina - ATS Medicalatsmedicalegy.com/yahoo_site_admin/assets/docs/HSAMICA_1... · 2016. 11. 4. · polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente,

AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

The new generation of interstitial probes

for microwave andradiofrequency thermoablation

HS HOSPITAL SERVICE S.P.ASede legale/Registered o�ce:

Via Zosimo 13 - 00178 Roma, ITALY

Stabil imento di produzione/Factory:Via Angela Vacchi 23/25

04011 April ia (Latina), ITALY

Tel. : +39 06 9201961Fax: +39 06 92727871

email : [email protected] system technologies

H S A M I C A

HS AMICA è l’unico sistema al mondo a racchiudere le due principali tecnologie per termoablazione a radio-frequenza (RFA) e a microonde (MWA) nel medesimo hardware.

BENEFICI TERAPIA LOCO-REGIONALE• mini-invasiva, precisa, semplice, sicura e poco costosa [1], [15]• intervento praticabile per via percutanea, laparoscopica o anche in contesto intraoperatorio • compatibile con le principali tecniche di imaging (US, TC e talvolta anche RMI) [2],[7]• eseguibile in anestesia generale, oppure in sedazione profonda. Talvolta è sufficiente un’analgesia locale e sedazione blanda.• ben tollerata dai pazienti e di larga applicabilità [3]• sedute di breve durata e rapido decorso post-operatorio• immediato beneficio terapeutico• basso tasso di complicanze [4]• eseguibile in sala operatoria, ma anche in sala TAC o in contesto ambulatoriale [5]• abbattimento dei costi a carico delle strutture sanitarie

BENEFICI RFA• volume di ablazione regolare e ripetibile[16] • efficacia dimostrata nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6]• visualizzazione real-time dello sviluppo della zona di coagulazione

BENEFICI MWA• ripetibilità, uniformità e omogeneità del volume di ablazione (no skipping) [8], [9], [14]• maggiore dimensione del volume di ablazione[10], [11],[21] • accurata visualizzazione real-time dello sviluppo della zona di coagulazione• elevata velocità di riscaldamento del tessuto sottoposto al trattamento (molto meno sensibile al fenomeno dell’heat sinking) [8]• possibilità di trattare una vasta gamma di tessuti (grassi, spugnosi e irregolari, tessuti ossei e fibre muscolari) come: fegato, polmone, rene, osso, utero, seno etc…[10], [11], [12] • possibilità di trattamento di pazienti con dispositivi metallici impiantati (pacemaker, protesi, clip, stent, etc…)

Il sistema ibrido HS AMICA, integrando in un unico generatore le due tecnologie termoablative RF e MW, da all’operatore la possibilità di scegliere la tecnologia più adatta a secondo:- delle caratteristiche morfologiche, istologiche del tumore da trattare- della tipologia del tessuto da trattare- della presenza di strutture adiacenti al tumore (es. vasi, colon, etc.)- dal rapporto costo-beneficio atteso

HS AMICA is the only system in the world that combi-nes the two main thermal ablation technologies, radio-frequency (RFA) and microwave (MWA), in the same hardware.

BENEFITS OF LOCO-REGIONAL TREATMENTS• minimally invasive, precise, simple to use, safe and inexpensive [1], [15]• may be performed via the percutaneous or laparoscopic route or even in an intraoperative setting• compatible with the principal imaging techniques (US, CT, MRI) [2],[7]• may be performed under general anaesthesia or deep sedation. Sometimes a local anaesthetic and mild sedation are sufficient• well tolerated by patients and widely applicable [3]• short sessions and rapid post-operative course• immediate therapeutic effect• low complication rate [4]• may be performed in the operating theatre, but also in the CT room or an outpatient department [5]• reduction of costs for health care facilities

BENEFITS OF RFA• regular and repeatable ablation volume [16] • proven efficacy in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm [6]• real-time display of the development of the coagulation zone

BENEFITS OF MWA• repeatability, uniformity and homogeneity of the ablation volume (no skipping) [8], [9], [14]• larger ablation volume [10], [11],[21] • accurate real-time display of the development of the coagulation zone• rapid heating of the tissue subjected to treatment (much less sensitive to heat sinking) [8]• possibility of treating a vast range of tissues (fatty, spongy and irregular tissues, bone tissues and muscle fibres) such as: liver, lung, kidneys, bone, breast, etc. [10], [11], [12] • possibility of treating patients with implanted metal devices (pacemaker, prosthesis, clip, stent, etc.)

The HS AMICA hybrid system, which combines the RF and MW technolo-gies in a single generator, allows the operator to choose the most suitable technology according to:- the morphological and histological characteristics of the tumour to be treated- the type of tissue to be treated- the presence of structures beside the tumour (e.g. vessels, colon, etc.)- the expected cost-benefit ratio

HS AMICA 1 System 2 Technologies

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AMICA PROBE è un applicatore interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a microonde dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 5.7 cm di diametro trasversale in 15 minuti a 100W* [23],[34]• Efficacia clinica e sicurezza d’uso dimostrata su una vasta gamma di tessuti [21], [26], [27], [28], [29], [30], [31], [32], [35]• Potenza disponibile: fino a 90 W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza standard pari a 2,5m, fino a 105W con cavo coassiale di prolunga di lunghezza 1,5m (identificato dal suffisso –S1.5).• Dimensione e indice di sfericità regolabili mediante durata e potenza dell’ablazione [34]• Pieno controllo sulla figura di necrosi, massima ripetibilità e sicurezza del trattamento grazie all’azione combinata del dispositivo brevettato mini-choke e del raffreddamento interno all’applicatore [23]• Ottima visibilità sotto guida US e TAC • Migliore rapporto tra potenza erogata e calibro disponibile fra tutti gli applicatori a microonde presenti in commercio• Punta trocar metallica affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Dispositivo brevettato per l’intrappolamento delle microonde riflesse (mini-choke**) che elimina gli effetti del riscaldamento retrogrado (effetto cometa), conservando nel contempo la massima miniaturizzazione [22]• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli [10]• Raffreddamento interno • Sensore di temperatura interno per la misura della temperatura dello stelo dell’applicatore• Linea idraulica e cavo coassiale di alimentazione integrati o separabili• Utilizzo multiplo per paziente• Cannula centimetrata• No piastre di dispersione applicate al paziente

MODELLI DISPONIBILI

RF AMICA PROBE è un elettrodo interstiziale monouso ad uso percutaneo o intraoperatorio per la termoablazione a radiofrequenza dei tessuti molli.

PERFORMANCE E CARATTERISTICHE TECNICHE• Ablazione fino a 3.5 cm di diametro trasversale in 12 minuti a 200W, modalità di erogazione AUTO*. • Massima performance coagulativa ottenuta grazie al controllo automatico della potenza erogata (modalità AUTO) e al raffreddamento interno che evita la carbonizzazione dei tessuti nell’intorno della punta esposta • Potenza disponibile all’elettrodo a radiofrequenza RF AMICA-PROBE: fino a 200W su un impedenza di 50Ω rilevata tra elettrodo e piastre di dispersione.• Ottima visibilità sotto guida US e TAC• Punta trocar affilata per un’agevole penetrazione nei tessuti e un ottima visibilità ecografica• Chip di memoria integrato per l’identificazione dell’applicatore e registrazione dei dati di fabbrica• Elettrodo dritto monopolare internamente raffreddato• Sensore di temperatura adiacente alla punta dell’elettrodo per la misura dell’efficienza del raffreddamento• Cannula centimetrata• Linea idraulica e cavo di alimentazione integrati• Utilizzo multiplo per paziente

AMICA GEN AGN-H-1.0 è un generatore programmabile a stato solido che permette di erogare, controllare e rilasciare potenza a radiofrequenza (RF, a 450 kHz) e a microonde (MW, a 2450 MHz).

PRODOTTO• Identificazione automatica del tipo di applicatore (RF o MW), del modello (calibro, lunghezza ed esposizione) e selezione automatica del corrispondente tipo di energia da erogare.• Pompa peristaltica a controllo automatico integrata nel generatore per il raffreddamento interno di entrambe le tipologie di applicatore.• Interfaccia utente grafica, essenziale ed intuitiva : schermo LCD touchscreen e manopola rotativa per la navigazione tra i menu di impostazione.• Possibilità di regolare la potenza erogata (MW e RF) sia nella fase di set-up dei parametri sia durante il trattamento.• Memorizzazione dei dati e delle impostazioni dell’ultimo trattamento ablativo

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA• Monitoraggio costante dell’erogazione di energia: misura continua della potenza MW diretta e riflessa; misura continua di potenza, corrente e impedenza RF. • Calcolo dell’energia netta MW e RF depositata nei tessuti. • Autodiagnosi degli amplificatori MW e RF. Sospensione automatica dell’erogazione di energia in caso di allarme o errore.• Controllo locale o remoto dell’erogazione di energia (MW e RF).• Pulsante ad azione diretta per l’arresto d’emergenza dell’erogazione di energia.

CARATTERISTICHE TECNICHE• Generatore duale di microonde (2450 MHz /140 W) e di radiofrequenze (450 kHz / 200 W su carico da 50 Ω ) • Tre diverse modalità di erogazione di energia a radiofrequenza: AUTO (regolazione automatica della potenza in funzione dell’impedenza), MAN (potenza erogata pre-impostata) e TEMP (regolazione automatica della potenza in funzione della temperatura impostata)• Dotato di procedura automatica per la cauterizzazione del tragitto d’ingresso dell’applicatore a fine trattamento (track ablation)• Pompa peristaltica AMICA-PUMP integrata• Schermo LCD touchscreen e manopola rotativa• Connettività: AMICA GEN è interfacciabile con un PC o altri dispositivi esterni mediante Bluetooth o apposita porta di comunicazione seriale (RS 232)• Uscita di servizio (30 VDC / 100 mA) per l’alimentazione di eventuali periferiche esterne• Massima portabilità e compattezza: l’apparato per termoablazione più leggero (12Kg) e compatto (45x38x13 cm) al mondo.

MODELLI DISPONIBILI

ACCESSORI

ITC: sensore di temperatura monouso di calibro 19G per rilevazioni termometriche intra-corporee per via percutanea, laparoscopica o intraoperatoria durante trattamenti termoablativi al fine di evitare il danneggiamento termico di organi circostanti i tessuti bersaglio del trattamento o per monitorare la progressione dello stesso ad una distanza data dall’applicatore.AGN-CART: carrello di grado medicale per il supporto del generatore AMICA GEN dotato di ruote, cassetti , piani di appoggio, asta per soluzione refrige-rante e braccio per il sostegno del cavo di AMICA-PROBE. Questo facilita le operazioni di gestione del dispositivo e dei cablaggi. AGN-POLE: asta con gancio, per soluzione refrigerante, collegabile direttamente al generatore AMICA GEN.AGN-VAL2: valigia trolley per AMICA GEN

INTRODUZIONE ALLA TERMOABLAZIONE

L’ablazione di un tessuto biologico consiste nella sua distruzione tramite un agente di tipo fisico o chimico in grado di provocare la morte cellulare. In particolare, si definisce termoablazione l’effetto di necrosi coagulativa indotta in una massa tessutale per effetto di un surriscaldamento locale: la morte cellulare è pressoché istantanea per temperature maggiori o uguali a 60°C. L’ablazione è attualmente impiegata nella pratica clinica per la distruzione di tessuti patologici (ad esempio masse cancerose o ipertrofiche) nei casi in cui risulti impraticabile o sia contro-indicata la resezione chirurgica: da qui la prevalenza di applicatori per ablazione di tipo interstiziale o endocavitario, minimamente invasivi.I tessuti patologici più frequentemente soggetti ad ablazione sono i tumori solidi. L’incidenza del cancro aumenta con l’età degli individui mentre la capacità di sopportare un intervento chirurgico diminuisce. L’aumento dell’età media della popolazione implica quindi una richiesta sempre maggiore di trattamenti loco-regionali meno invasivi della chirurgia tradizionale. Inoltre, a confronto con la resezione chirurgica, un intervento di ablazione interstiziale presenta tempi, costi e rischi inferiori nelle fasi pre-, intra- e post-operatorie, innanzi tutto in ragione della significativa riduzione del grado d’invasività e traumaticità a carico del paziente, al conseguente abbattimento del tasso di complicanze ed effetti collaterali e all’associato abbre-viamento del decorso post-operatorio.

REQUISITI FONDAMENTALI DI UN SISTEMA TERMOABLATIVO

Ad oggi il riscaldamento da fonti di energia elettromagnetica coniuga meglio di qualunque altro sistema ablativo (crioablazione, iniezione percutanea di etanolo (PEI), elettroporazione irreversibile, chemioembolizzazione “TACE”, ultrasuoni focalizzati ”HIFU”, etc.) le esigenze più diverse: • Controllo sulla figura di necrosi - Prevedibilità del risultato terapeutico (forma e dimensioni del volume ablato) in condizioni operative assegnate (tipo di tessuto-bersaglio, tipo e dose di energia somministrata, modalità e durata dell’erogazione di energia) - Prestazioni coagulative minimali e massimali (modellabilità della termolesione) - Confinamento (sfericità, preservazione di tessuti adiacenti al bersaglio, assenza di interferenze con eventuali dispositivi medici impiantati o protesi) • Velocità di riscaldamento - Breve durata del trattamento- Bassa sensibilità agli effetti di sottrazione del calore (ad es. heat sinking dovuto al circolo sanguigno o ai dotti biliari) • Sicurezza - Minimo grado di invasività, basso tasso di complicanze intra- e post-operatorie, compatibilità EMC e sicurezza elettrica, disponibilità di allarmi e protezioni hardware e software • Facilità d’uso - Curva d’apprendimento breve, compatibilità piena con le principali tecniche di imaging, accesso facile alla lesione, controllabilità in tempo reale dell’andamento del trattamento.• Costi accessibiliNon sorprende, allora, che le metodologie ablative oggi largamente più diffuse siano la termoablazione mediante radiofrequenza (RFA) e la termoa-blazione a microonde (MWA).

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE RADIOFREQUENZA (RFA)

• Le radiofrequenze (RF) sono correnti elettriche alternate a frequenze radio (tipicamente intorno a 450 kHz) che riscaldano i tessuti per effetto Joule e per agitazione ionica (il riscaldamento è direttamente proporzionale alla densità di corrente).• Gli applicatori RF sono sottili elettrodi interstiziali (tra 14G e 20G), in grado di penetrare fin dentro la lesione da sottoporre al trattamento ablativo, ove iniettano correnti RF d’intensità opportunamente regolabile. Il circuito elettrico si chiude su apposite piastre di dispersione applicate sulla cute del paziente. • Le correnti RF riscaldano per azione diretta solamente i tessuti nelle vicinanze della punta esposta dell’elettrodo: la propagazione del calore a distan-

za avviene, più lentamente, per conduzione termica.• La tecnologia RF costituisce un metodo affidabile ed economico per generare, controllare e fornire in modo sicuro ed efficace energia ai tessuti con

bassi tassi di complicanze.• L’ablazione RF trova oggi un largo utilizzo nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro e, in misura minore, dei tumori del

polmone, dell’osteoma osteoide e delle metastasi ossee; meno sistematicamente, si ha notizia in letteratura di trattamenti RF su tumori del rene, della prostata e della mammella.

LA TERMOABLAZIONE MEDIANTE MICROONDE (MWA)

• Le microonde sono radiazioni elettromagnetiche di frequenza compresa tra 300 MHz e 300 GHz che inducono la rotazione dei dipoli elettrici al livello atomico e molecolare generando una sorta di attrito che determina la conversione di una parte dell’energia del campo applicato in calore (riscaldamento dielettrico)

• Questa forma di riscaldamento è particolarmente efficiente in materiali ad elevato contenuto acquoso, proprio come la gran parte dei tessuti biologici.• Un applicatore a microonde può depositare energia radiante all’interno del corpo umano in modo localizzato e controllato, indipendentemente dalle caratteristiche elettriche del tessuto e senza necessità di piastre di dispersione.

MWA: QUALI VANTAGGI RISPETTO ALLA RFA…

• Maggiore efficienza di riscaldamento, ovvero una maggiore velocità di ablazione a parità di potenza immessa: Le microonde riscaldano per azione diretta, uniformemente e senza ritardi di propagazione l’intero volume tessutale raggiunto dalla radiazione. Le correnti RF, invece, scaldano diretta-mente solo pochi millimetri di tessuto intorno all’elettrodo attivo, per poi diffonderne l’effetto verso le regioni contigue in modo relativamente lento, semplicemente in virtù della conduzione termica intra-tessutale.

Ciò determina: - minore durata di un trattamento MWA a parità di volume di necrosi desiderato (meno della metà rispetto alle RF) - minore sensibilità al drenaggio di calore (heat sinking) dovuto al transito di fluidi corporei che, nel caso delle RF, rende incerto il conseguimento di una necrosi coagulativa completa e omogenea in prossimità di grandi vasi sanguigni o dotti biliari.[33]• Performance coagulative più omogenee, più ripetibili e più uniformi: La propagazione delle microonde nei tessuti risulta assai meno soggetta a vincoli

e limitazioni di ordine fisico rispetto alle correnti RF, permettendo il trattamento di una ben più vasta varietà di tessuti (dai più grassi, ai più spugnosi e irregolari, fino ai tessuti ossei e alle fibre muscolari) senza residui di tessuto non coagulato all’interno del volume sottoposto a trattamento ablativo “fenomeno di skipping”. [24], [25], [26], [27], [28]

• Maggiore confinamento dell’energia depositata: Mentre un elettrodo RF necessita di una piastra di dispersione applicata al paziente per il ritorno delle correnti, un applicatore a microonde è un’antenna (cioè, intrinsecamente, un bipolo) che non richiede altri dispositivi a chiusura del proprio circuito elettrico e che opera in modo massimamente localizzato nell’intorno della propria porzione attiva.

Ciò determina: - minore stimolazione a largo raggio delle terminazioni nervose del paziente; - nessun impatto su pacemaker o altri dispositivi impiantati a rischio d’interferenza elettromagnetica. - Eliminazione delle problematiche associate alle piastre di dispersione. [10]• Possibilità di utilizzo simultaneo di applicatori multipli: Mentre l’impiego simultaneo di più applicatori RF è praticamente impossibile, visto che le

correnti tenderebbero a chiudersi tra coppie di elettrodi vicini anziché fluire da ciascun elettrodo verso le piastre di dispersione, ciò non accade con gli applicatori a microonde, che possono quindi essere utilizzati in contemporanea, o per ablare volumi tessutali di notevoli dimensioni oppure per il trattamento di lesioni multifocali senza aggravio sulla durata complessiva dell’intervento.[12], [10]

La RFA conserva comunque un ruolo importante, soprattutto per il: - Trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6] - Trattamento delle lesioni benigne dell’osso (Osteoma Osteoide)[19] - Trattamento dei noduli tiroidei [17], [18] - Trattamento poco aggressivo di lesioni adiacenti a strutture importanti, quali: Colon, albero biliare, capsula epatica, cistifellea, stomaco, pericardio, etc…

The new generation of interstitial probes

for microwave andradiofrequency thermoablation

HS HOSPITAL SERVICE S.P.ASede legale/Registered o�ce:

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H S A M I C A

HS AMICA è l’unico sistema al mondo a racchiudere le due principali tecnologie per termoablazione a radio-frequenza (RFA) e a microonde (MWA) nel medesimo hardware.

BENEFICI TERAPIA LOCO-REGIONALE• mini-invasiva, precisa, semplice, sicura e poco costosa [1], [15]• intervento praticabile per via percutanea, laparoscopica o anche in contesto intraoperatorio • compatibile con le principali tecniche di imaging (US, TC e talvolta anche RMI) [2],[7]• eseguibile in anestesia generale, oppure in sedazione profonda. Talvolta è sufficiente un’analgesia locale e sedazione blanda.• ben tollerata dai pazienti e di larga applicabilità [3]• sedute di breve durata e rapido decorso post-operatorio• immediato beneficio terapeutico• basso tasso di complicanze [4]• eseguibile in sala operatoria, ma anche in sala TAC o in contesto ambulatoriale [5]• abbattimento dei costi a carico delle strutture sanitarie

BENEFICI RFA• volume di ablazione regolare e ripetibile[16] • efficacia dimostrata nel trattamento dell’epatocarcinoma (HCC) fino a 3 cm di diametro [6]• visualizzazione real-time dello sviluppo della zona di coagulazione

BENEFICI MWA• ripetibilità, uniformità e omogeneità del volume di ablazione (no skipping) [8], [9], [14]• maggiore dimensione del volume di ablazione[10], [11],[21] • accurata visualizzazione real-time dello sviluppo della zona di coagulazione• elevata velocità di riscaldamento del tessuto sottoposto al trattamento (molto meno sensibile al fenomeno dell’heat sinking) [8]• possibilità di trattare una vasta gamma di tessuti (grassi, spugnosi e irregolari, tessuti ossei e fibre muscolari) come: fegato, polmone, rene, osso, utero, seno etc…[10], [11], [12] • possibilità di trattamento di pazienti con dispositivi metallici impiantati (pacemaker, protesi, clip, stent, etc…)

Il sistema ibrido HS AMICA, integrando in un unico generatore le due tecnologie termoablative RF e MW, da all’operatore la possibilità di scegliere la tecnologia più adatta a secondo:- delle caratteristiche morfologiche, istologiche del tumore da trattare- della tipologia del tessuto da trattare- della presenza di strutture adiacenti al tumore (es. vasi, colon, etc.)- dal rapporto costo-beneficio atteso

HS AMICA is the only system in the world that combi-nes the two main thermal ablation technologies, radio-frequency (RFA) and microwave (MWA), in the same hardware.

BENEFITS OF LOCO-REGIONAL TREATMENTS• minimally invasive, precise, simple to use, safe and inexpensive [1], [15]• may be performed via the percutaneous or laparoscopic route or even in an intraoperative setting• compatible with the principal imaging techniques (US, CT, MRI) [2],[7]• may be performed under general anaesthesia or deep sedation. Sometimes a local anaesthetic and mild sedation are sufficient• well tolerated by patients and widely applicable [3]• short sessions and rapid post-operative course• immediate therapeutic effect• low complication rate [4]• may be performed in the operating theatre, but also in the CT room or an outpatient department [5]• reduction of costs for health care facilities

BENEFITS OF RFA• regular and repeatable ablation volume [16] • proven efficacy in the treatment of hepatocellular carcinoma (HCC) with a diameter of up to 3 cm [6]• real-time display of the development of the coagulation zone

BENEFITS OF MWA• repeatability, uniformity and homogeneity of the ablation volume (no skipping) [8], [9], [14]• larger ablation volume [10], [11],[21] • accurate real-time display of the development of the coagulation zone• rapid heating of the tissue subjected to treatment (much less sensitive to heat sinking) [8]• possibility of treating a vast range of tissues (fatty, spongy and irregular tissues, bone tissues and muscle fibres) such as: liver, lung, kidneys, bone, breast, etc. [10], [11], [12] • possibility of treating patients with implanted metal devices (pacemaker, prosthesis, clip, stent, etc.)

The HS AMICA hybrid system, which combines the RF and MW technolo-gies in a single generator, allows the operator to choose the most suitable technology according to:- the morphological and histological characteristics of the tumour to be treated- the type of tissue to be treated- the presence of structures beside the tumour (e.g. vessels, colon, etc.)- the expected cost-benefit ratio

HS AMICA 1 System 2 Technologies