96
Tematiche istituzionali Luglio 2003 I conti finanziari dell’Italia

I conti finanziari dell’Italia

Embed Size (px)

DESCRIPTION

I conti finanziari dell’Italia

Citation preview

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    1/96

    Tematiche istituzionali

    Luglio 2003

    I conti finanziari dellItalia

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    2/96

    Tematiche istituzionali

    I pagamenti interbancari in Italia:

    linee di riforma

    Il progetto dopo la consultazione con il sistema bancario

    BANCA DITALIA - Roma - 2003

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    3/96

    Riproduzione riservata. Il testo pu essere riprodotto parzialmente o integralmente a

    condizione che venga citata la fonte.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    4/96

    I conti finanziari dellItalia

    (seconda versione)

    Luglio 2003

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    5/96

    A cura di L. Bartiloro, R. Bonci, M. Coletta, R. De Bonis, V. Di Giacinto, G. Se-

    meraro.

    Si ringraziano A. Di Cesare, G. Grande, G. Marchese, M. T. Pandolfi, L. F. Si-gnorini e R. Tedeschi per gli utili commenti forniti a una precedente versione.

    Le opinioni contenute nel testo sono quelle degli autori e non impegnano la re-

    sponsabilit della Banca dItalia.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    6/96

    5

    INDICE

    Introduzione ........................................................................................... 7

    CAPITOLO 1 - I settori istituzionali ......................................................... 17

    1.1 Societ non finanziarie.............................................................. 191.2 Societ finanziarie..................................................................... 211.3. Amministrazioni pubbliche....................................................... 24

    1.4. Famiglie e istituzioni senza scopo di lucro al servizio dellefamiglie ..................................................................................... 26

    1.5 Resto del mondo ....................................................................... 271.6 Le principali innovazioni rispetto al passato............................. 27

    CAPITOLO 2 - Gli strumenti finanziari.................................................... 29

    CAPITOLO 3 - I principi contabili del SEC95 ......................................... 41

    3.1 La valutazione ai prezzi di mercato .......................................... 413.2 La registrazione in base al principio della competenza

    economica ................................................................................. 42

    CAPITOLO 4 - Fonti e metodologie di stima dei conti finanziari italiani 45

    4.1 Depositi e prestiti ...................................................................... 454.2 Titoli e strumenti derivati.......................................................... 464.3 La stima delle Azioni e altre partecipazioni.............................. 504.4 Quote di fondi comuni .............................................................. 564.5 Riserve tecniche di assicurazione ............................................. 564.6 I crediti commerciali: situazione attuale e sviluppi................... 574.7 Altri conti attivi e passivi.......................................................... 584.8 Statistiche del Resto del mondo................................................ 58

    Appendice - La produzione dei conti finanziari..................................... 60

    Tavole..................................................................................................... 63

    Riferimenti bibliografici......................................................................... 63

    Articoli e opere sui conti finanziari o che utilizzano statistiche trattedai conti finanziari.................................................................................. 91

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    7/96

    6

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    8/96

    7

    Introduzione

    I conti finanziari registrano le attivit e le passivit finanziarie di unpaese, in termini di consistenze e di flussi annuali.1Attraverso i conti fi-nanziari possibile valutare la composizione del risparmio e della ricchez-za finanziaria delle famiglie; lampiezza dei fondi raccolti dalle imprese edalle Amministrazioni pubbliche; il livello e la variazione delle attivit edelle passivit di un paese nei confronti del resto del mondo; levoluzionedella struttura finanziaria rispetto a indicatori quali la ricchezza reale o il

    reddito disponibile.2

    I conti finanziari integrano le informazioni desumibili dalla contabi-lit reale di un paese. La contabilit nazionale reale si articola in una seriedi conti economici (cfr. tav. 1); questi registrano lammontare dei beni edei servizi prodotti, consumati o risparmiati da un paese. Il conto dellaformazione del capitale, in particolare, segna leccedenza del risparmiosugli investimenti reali dei diversi settori istituzionali. Completandolarticolazione della contabilit nazionale, i conti finanziari registrano glistrumenti finanziari emessi e detenuti dai settori istituzionali, mostrando iflussi di finanziamento dei settori in deficit da parte dei settori con avanzifinanziari.3

    In termini di consistenze, i conti finanziari compongono, assiemealle attivit reali, il conto patrimoniale, che misura la ricchezza o il debitoaccumulati (cfr. tav. 2).

    Se al conto patrimoniale di inizio periodo (bilancio di apertura) si ag-giungono le variazioni che intervengono durante il periodo per effetto delleoperazioni di accumulazione registrate nel conto della formazione del capi-tale (per le attivit reali) e nei conti finanziari (per quelle finanziarie), si ot-tiene a saldo, in breve, il conto patrimoniale di fine periodo (bilancio di chiu-sura).

    1I conti finanziari italiani sono prodotti anche su base trimestrale.2Cfr. Cotula (1979), Cotula e Filosa (1989).3 Cfr. Cotula ed Ercolani (1969), Siesto (1977). Diverse ragioni rendono impossibile la

    realizzazione di una coincidenza esatta fra i saldi del conto della formazione del capitale e il saldodesumibile dai conti finanziari (si veda, ad esempio, Marchese, 2002). Su questo punto si rimanda aicontributi del progetto sullintegrazione tra contabilit reale e finanziaria coordinato dallIstituto per lacontabilit nazionale (Iscona), al quale hanno partecipato, tra gli altri, lIstat, il CNR e la Banca dItalia.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    9/96

    8

    Tav. 1

    LA SEQUENZA DEI CONTI ECONOMICI

    RISORSE IMPIEGHI

    CONTO DELLA PRODUZIONE(CONTO DEL RESTO DEL MONDO DEI BENI E DEI SERVIZI)

    Produzione di beni e servizi

    (Importazioni di beni e servizi)

    Imposte al netto deicontributi sui prodotti

    Consumi intermedi

    (Esportazioni di beni e servizi)

    Prodotto interno lordo /

    Valore aggiunto lordo

    (Conto con lestero)

    CONTO DELLA GENERAZIONE DEI REDDITI PRIMARI

    Prodotto interno lordo /Valore aggiunto lordo

    Redditi da lavoro dipendente

    Imposte sulla produzione e sulle

    importazioni Contributi

    Risultato lordo di gestione

    Reddito misto lordo

    CONTO DELLA ATTRIBUZIONE DEI REDDITI PRIMARI

    Risultato lordo di gestione /

    Reddito misto lordo

    Redditi da lavoro dipendente

    Imposte sulla produzione e sulle im-portazioni

    Contributi

    Redditi da capitale

    Redditi da capitale

    Reddito nazionale lordo /

    Saldo dei redditi primari lordo

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    10/96

    9

    Tav.1 (segue)

    RISORSE IMPIEGHI

    CONTO DELLA DISTRIBUZIONE SECONDARIA DEL REDDITO

    Reddito nazionale lordo /

    Saldo dei redditi primari lordo

    Imposte correnti sul reddito, sul pa-

    trimonio, ecc.Contributi sociali

    Prestazioni sociali

    Altri trasferimenti correnti

    Imposte correnti sul reddito,sul patrimonio, ecc.

    Contributi sociali

    Prestazioni sociali

    Altri trasferimenti correnti

    Reddito disponibile lordo

    CONTO DI UTILIZZAZIONE DEL REDDITO DISPONIBILE

    Reddito disponibile lordo

    Rettifica per la variazione dei dirittinetti delle famiglie sulle riserve deifondi pensione

    Spesa per consumi finali

    Rettifica per la variazione dei dirittinetti delle famiglie sulle riserve deifondi pensione

    Risparmio lordo

    CONTO DELLA FORMAZIONE DEL CAPITALE

    Risparmio lordo

    Trasferimenti in conto capitale attivi

    Trasferimenti in conto capitale passivi

    Investimenti fissi lordi

    Variazione delle scorte

    Acquisizioni cessioni di oggetti divalore

    AmmortamentiAcquisizioni cessioni di attivitnon finanziarie non prodotte

    Accreditamento (+)

    oppure Indebitamento ()

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    11/96

    10

    Bilancio di apertura(consistenze)

    +/ Variazioni nette(flussi)

    = Bilancio di chiusura(consistenze)

    ovvero

    Ricchezza nazionale(patrimonio netto) di

    inizio periodo

    +/ TotaleVariazioni nette

    = Patrimonio netto difine periodo

    Nel secondo dopoguerra il prevalere della teoria keynesiana con lasua enfasi sulle grandezze macroeconomiche contribu ai miglioramentidella contabilit nazionale. Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, con lacostruzione dei conti finanziari lintegrazione fra la contabilit reale e iflussi monetari e creditizi fu posta su base sistematica. In particolare negliStati Uniti, i lavori metodologici di M. A. Copeland e le successive ricer-che condotte presso il National Bureau of Economic Research diedero im-pulso alla rilevazione dei flussi finanziari accanto alla misurazione di quellireali.Negli anni cinquanta la Federal Reserve inizi a pubblicare con con-tinuit iflow of funds.4Oltre che dalla prevalenza dellapproccio keynesia-no, la crescita di interesse per i conti finanziari deriv dalla linea di ricercaprekeynesiana sul ciclo economico, in particolare dallinteresse per

    lanalisi dei movimenti delle grandezze finanziarie durante recessioni oespansioni.5

    Alla misurazione dei flussi segu la rilevazione delle consistenzedelle attivit e delle passivit finanziarie. Interrogandosi sui diversi metodidi analisi dinamica, Hicks sottoline come lo studio del cambiamento eco-nomico sia stato possibile a partire dallintroduzione di un sistema di con-tabilit basato su consistenze e flussi. Lanalogia preferita da Hicks quella tra contabilit aziendale dove si utilizzano i conti della situazionepatrimoniale e dei profitti/perdite e analisi dinamica di uneconomia,anchessa basata sulla misurazione di consistenze e flussi. I risultati eco-nomici di unimpresa in un determinato periodo, i flussi, influenzano lasituazione patrimoniale di fine periodo, le consistenze. Allo stesso modo,

    in uneconomia sequenziale gli agenti detengono moneta e altre attivitfinanziarie e le loro scelte correnti, misurate dai flussi, influenzano quellefuture, rilevate dalle consistenze.6

    4Cfr. Copeland (1952), Cohen (1975) e Roe (1992).5Sul punto si rimanda a Della Torre (2000).6Si veda soprattutto Hicks (1956).

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    12/96

    11

    Tav. 2

    IL CONTO PATRIMONIALE

    CONTO PATRIMONIALE (BILANCIO)

    ATTIVIT NON FINANZIARIE PASSIVIT FINANZIARIE

    Attivit prodotte Biglietti, monete e depositi Capitale fisso Titoli diversi dalle azioni Scorte Prestiti Oggetti di valore Azioni e altre partecipazioniAttivit non prodotte Riserve tecniche di assicurazione Beni materiali non prodotti Altri conti attivi o passivi Beni immateriali non prodotti

    ATTIVIT FINANZIARIE

    Oro monetario e DSPBiglietti, monete e depositiTitoli diversi dalle azioniPrestitiAzioni e altre partecipazioniRiserve tecniche di assicurazioneAltri conti attivi o passivi

    Patrimonio netto

    Un impulso ulteriore alla costruzione dei conti finanziari vennedallevoluzione delle teorie sulla domanda di moneta. Keynes poselaccento sulle determinanti della domanda di moneta in termini di flussi.Nella Teoria Generale il periodo di tempo esaminato cos breve che iflussi non producono variazioni degli stock. Fu Tobin, in particolare, asviluppare lanalisi della domanda di attivit finanziarie in termini di consi-stenze. Nellimpostazione di Tobin gli agenti economici gestiscono il pro-prio portafoglio finanziario domandando attivit che differiscono per gradodi liquidit, rischio e rendimento. Queste caratteristiche spiegano perch leattivit siano tra loro non perfettamente sostituibili. Le attivit verso lequali si rivolgono le scelte dei soggetti economici moneta, depositi, titoli,

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    13/96

    12

    azioni sono quelle usualmente considerate nei conti finanziari. Tobin hainsistito sulla metodologia della costruzione di modelli che tengano contodi consistenze e flussi mediante lanalisi delle scelte di portafoglio che gui-dano laccumulazione di attivit patrimoniali.7

    Uno dei primi impieghi sistematici dei conti finanziari nellanalisieconomica si trova nelle ricerche di Goldsmith,8che rappresent le pi im-portanti caratteristiche della struttura finanziaria di un paese con indicatorisintetici: il rapporto tra le attivit finanziarie lorde e la ricchezza nazionalereale (financial interrelations ratio, FIR); il rapporto tra le attivit finanzia-rie delle banche e le attivit (o le passivit) finanziarie degli altri settori

    istituzionali (financial intermediation ratio, FIN); il rapporto tra le emis-sioni totali di passivit in uneconomia e il reddito nazionale.

    In Banca dItalia i lavori sui conti finanziari si sono sviluppati insincronia con levoluzione del dibattito internazionale. La Relazione an-nuale sul 1948 present una prima tavola, molto semplificata, sui flussifinanziari (Bilancio monetario nazionale), con un numero ridotto di settori.Durante gli anni cinquanta, la disponibilit limitata di informazioni statisti-che continu a circoscrivere i conti finanziari allesame di pochi settori. LaRelazione della Banca d'Italia sullanno 1964 present per la prima voltauno schema completo: furono presentati dati relativi al 1963; le attivit e lepassivit finanziarie di famiglie e imprese furono ricostruite a partire dal1950.9Da allora la pubblicazione dei conti finanziari assunse carattere pe-riodico.

    Le prime versioni del modello econometrico della Banca dItaliapresentarono uno schema completo delle relazioni tra risparmio, investi-mento e flussi monetari e finanziari delleconomia italiana. Lobiettivo delsettore finanziario del modello era quello di spiegare la variazione delleprincipali attivit e passivit finanziarie delleconomia, in funzione dellevariabili reali e degli strumenti di politica monetaria (cfr. Fazio, Caligiuri,Cotula e Savona, 1970 e Fazio, 1974).

    Dal 1970 i conti finanziari sono stati costruiti applicando i concettiintrodotti dal Sistema europeo dei conti economici integrati (SEC), elabo-rato dallIstituto statistico delle comunit europee (Eurostat). Il dataset conle serie storiche dei conti finanziari ha assunto formato elettronico negli

    7Cfr., in particolare, Tobin 1980 e 1998. Gnesutta (1992) descrive le varie interpretazioni della

    relazione tra stock e flussi nei modelli di ispirazione keynesiana.8Si veda, ad esempio, Goldsmith (1969).9Sullevoluzione storica si vedano Baffi (1957), Cotula e Ercolani (1969), Caron e Cotula

    (1971).

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    14/96

    13

    anni ottanta. Nello stesso periodo furono introdotti i settori istituzionali, glistrumenti finanziari e gli altri standard del SEC79.

    Diversi studi, seguendo il metodo di Goldsmith, hanno analizzato irapporti esistenti in Italia tra attivit e passivit finanziarie e indicatori rea-li, ponendoli a confronto con i dati disponibili per altri paesi industrializza-ti.10Fino ai primi anni novanta, tuttavia, lesame comparato delle economieeuropee stato difficoltoso per la scarsit di dati omogenei e confrontabili.

    La necessit di una piena armonizzazione delle statistiche europee si manifestata dopo la firma del trattato di Maastricht, per lesigenza di un

    calcolo uniforme, tra paesi, delle grandezze per le quali erano fissati i re-quisiti di convergenza per la partecipazione alla terza fase dellUnione mo-netaria e, pi in generale, per le necessit informative delle politiche co-munitarie. Dal 1992 al 1995 alcuni gruppi di lavoro coordinatidallEurostat hanno redatto il Sistema europeo dei conti 1995 (poi appro-vato e pubblicato come SEC95), che prevede tra i diversi conti anche ilconto finanziario dei settori istituzionali. Nel giugno del 1996 il ConsigliodellUnione europea ha emanato un regolamento (2223/96), di cui ilSEC95 costituisce il primo allegato, in cui vengono indicati gli obblighistatistici per i paesi membri, fissando nel 2000 il termine limite per la tra-smissione delle nuove informazioni allEurostat.

    Nellassetto vigente, compito della Commissione europea, in parti-

    colare dellEurostat, stabilire la metodologia dei conti finanziari, che for-mano parte integrante della contabilit nazionale. Il Memorandum of un-derstandingstra lEurostat e il Sistema europeo di banche centrali collocatuttavia la contabilit finanziaria nella sfera di responsabilit condivisatra i due organismi, in virt dellinteresse diretto che queste statistiche rive-stono per lo svolgimento delle attivit istituzionali del SEBC e del ruolodeterminante in molti casi svolto dalle BCN nella compilazione dei datinazionali. Dal 2001, dati basati sui conti finanziari dei vari paesi dellareadelleuro sono trasmessi alla BCE, secondo i criteri stabiliti dal gruppo dilavoro Monetary Union Financial Accounts, e sono utilizzati nel BollettinoMensiledella BCE per la compilazione delle tavole su risparmio, investi-menti e fonti di finanziamento nellarea delleuro.11

    Intensa la collaborazione con lIstat nella produzione dei conti fi-nanziari italiani annuali e trimestrali, in particolare per gli aspetti concer-nenti la misurazione delle attivit e passivit finanziarie delle Amministra-

    10Cfr., ad esempio, Biscaini e Ciocca (1979), Balducci, Marconi, Marinelli e Niccoli (1979),Banca dItalia (1986, 1993 e 1997).

    11 Una Guideline sui criteri per la trasmissione delle informazioni statistiche in materia di contifinanziari trimestrali stata emanata dalla BCE il 21 novembre 2002 (ECB/2002/7).

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    15/96

    14

    zioni pubbliche. Le decisioni riguardanti la classificazione delle unit isti-tuzionali seguono i criteri indicati dallIstat. LIstituto cura altres la tra-smissione allEurostat dei conti finanziari annuali, i quali sono parte dellestatistiche ufficiali dellUnione europea.

    Gi dal 1999 i conti finanziari italiani hanno in gran parte recepito laclassificazione delle unit istituzionali e degli strumenti finanziari previstadal SEC95. Nel settembre 2000, con la produzione di serie storiche trime-strali ininterrotte a partire dallinizio del 1995, si concluso il processo diadeguamento dei conti finanziari ai criteri previsti dal SEC95.

    I conti finanziari sono tra le statistiche pi complesse prodotte dallaBanca dItalia. In primo luogo, per lesistenza di regole internazionali, co-me il SEC95, che ne disciplinano la produzione. In secondo luogo, perlutilizzo di una settorizzazione analitica. Regole internazionali e dati suisettori istituzionali caratterizzano tuttavia anche la produzione di altre stati-stiche, ad esempio quelle monetarie e bancarie (si pensi ai regolamentiemanati in materia dalla Banca centrale europea). Le specificit dei contifinanziari risiedono in altri tre aspetti: la necessit di ricorrere a informa-zioni raccolte da numerose istituzioni diverse dalla Banca centrale edallUfficio italiano dei cambi; ladozione di principi contabili compe-tenza economica e valore di mercato che talvolta rendono i conti finan-ziari non confrontabili con le altre statistiche pubblicate dalla BancadItalia; lutilizzo di procedimenti di stima (ad esempio imputazione di datimancanti), quando su un fenomeno economico sono disponibili solo infor-mazioni parziali (un esempio rappresentato dai crediti commerciali).

    Nelle tavole sulle attivit e passivit finanziarie del Paese gli stru-menti finanziari sono presentati nelle righe, insieme al dettagliodellemittente. Nelle colonne sono riportati i settori istituzionali (cfr. le ta-vole finali).

    La scelta degli strumenti presentati stata dettata dal desiderio diottemperare a due esigenze principali: da un lato, il rispetto dei requisiti delSEC95, dallaltro, il tentativo di offrire agli utenti il maggior numero pos-sibile di informazioni. Si disegnato uno schema a tre dimensioni, inmodo tale che per ciascun dato sia possibile risalire non solo al detentore(riportato nelle colonne), ma anche allemittente dello strumento finanzia-rio selezionato (applicazione del principio del from whom to whom), in li-nea con la tradizione dei conti finanziari italiani e con le analoghe pubbli-cazioni dei principali paesi dellOCSE. Ad esempio, considerando, nellecolonne, il settore Istituzioni finanziarie monetarie, lindicazione dei titolidetenuti dal settore riportato nelle righe arricchito dallinformazionesui vari emittenti, riportato sempre sulle righe.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    16/96

    15

    Lobiettivo di questo manuale di illustrare la struttura, la metodo-logia e le fonti delle statistiche riportate nei conti finanziari. In futuro, essosar aggiornato in occasione di cambiamenti significativi. Il testo suddi-viso in quattro capitoli, seguiti da unappendice. Il primo capitolo sintetizzala composizione dei settori istituzionali italiani, sottolineando le principalimodifiche rispetto al passato. Il secondo descrive larticolazione deglistrumenti finanziari dei vari settori. Il terzo capitolo riassume le innovazio-ni di natura contabile derivanti dal SEC95. Il quarto capitolo descrive lefonti e le metodologie utilizzate nei conti finanziari italiani per la presenta-zione dei diversi strumenti finanziari; particolare attenzione rivolta allastima della voce Azioni e altre partecipazioni. Lappendice fornisce infor-mazioni sul processo di produzione dei conti finanziari. Sono inoltre ri-portate le tavole sulle consistenze e i flussi annuali delle attivit e passivitfinanziarie del Paese dal 1997 al 2002. La bibliografia finale contiene, sen-za alcuna pretesa di completezza, un elenco di lavori italiani ed esteri sui conti finanziari o che hanno utilizzato statistiche desunte dai conti fi-nanziari del nostro Paese. Anchessa sar aggiornata periodicamente, pertenere conto della segnalazione di contributi mancanti e di quelli nuovi.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    17/96

    16

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    18/96

    17

    CAPITOLO 1

    I SETTORI ISTITUZIONALI

    Le attivit e le passivit finanziarie del Paese, oggetto dei conti fi-nanziari, sono classificate in base a due criteri: la natura dello strumentofinanziario (ad esempio, titoli a breve termine o azioni) e il settore che de-

    tiene o ha emesso lo strumento (ad esempio Famiglie o Societ finanzia-rie). Questo capitolo dedicato ai settori istituzionali, mentre gli strumentifinanziari sono descritti nel capitolo 2.

    Le definizioni recepiscono i criteri del SEC95, adattandoli al casoitaliano.12Alla base del sistema di classificazione vi il concetto di unitistituzionale, definita come centro elementare di decisione economica, ca-ratterizzato da uniformit di comportamento, da autonomia nelleserciziodella propria funzione principale, nonch dal possesso di una contabilitcompleta ovvero dalla possibilit, dal punto di vista economico e giuridico,di redigere una contabilit completa, qualora ne sia fatta richiesta. Unaunit dispone di contabilit completa se redige il conto economico e lostato patrimoniale. Una unit dispone di autonomia decisionale quando

    (cfr. Eurostat, 1996) ha il diritto di possedere, a pieno titolo, beni o attivite quindi in grado di scambiare la propriet degli stessi mediante opera-zioni effettuate con altre unit istituzionali; ha la capacit di prendere deci-sioni economiche e di esercitare unattivit economica di cui ha diretta re-sponsabilit; ha la capacit di assumere, a proprio nome, impegni e di per-fezionare contratti.

    Il SEC95 considera unit istituzionali:

    a) le societ di capitali pubbliche e private;

    b) le societ cooperative e le societ di persone riconosciute comeentit giuridiche indipendenti;

    c) le famiglie, considerate unit istituzionali anche se non dispon-gono di contabilit completa;

    12 Le indicazioni del SEC95 sono recepite dalla Banca dItalia nel documento Istruzioni

    relative alla classificazione della clientela per settori e gruppi di attivit economica , al quale sirimanda per completezza.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    19/96

    18

    d) le unit residenti fittizie,13anche se dispongono di una contabilitparziale e non sempre godono di autonomia di decisione;

    e) i produttori pubblici dotati di personalit giuridica in forza di unanormativa specifica;

    f) gli organismi senza scopo di lucro dotati di personalit giuridica;

    g) gli Enti amministrativi pubblici;

    h) le quasi-societ, entit senza personalit giuridica che dispongonodi contabilit completa e, convenzionalmente, di autonomia deci-

    sionale, in quanto il loro comportamento economico e finanziariosi distingue da quello dei proprietari.

    Le unit istituzionali sono raggruppate in insiemi omogenei, deno-minati settori istituzionali. I settori sono suddivisi in sottosettori per con-sentire una definizione pi precisa del comportamento economico delleunit.

    I conti finanziari italiani prevedono la suddivisione delle unit istitu-zionali in cinque settori (cfr. tav. 3): Societ non finanziarie; Societ finan-ziarie; Amministrazioni pubbliche; Famiglie e istituzioni senza scopo dilucro al servizio delle famiglie; Resto del mondo.

    Quando la funzione principale di una unit istituzionale consiste nelprodurre beni e servizi, per poter stabilire in quale settore essa vada classi-ficata necessario distinguere il tipo di produttore cui appartiene. Il SEC95distingue tre tipi di produttori: i produttori di beni e servizi, privati e pub-blici, destinabili alla vendita (in questo caso le unit istituzionali sono clas-sificate, a seconda della loro attivit, tra le Societ non finanziarie, le So-ciet finanziarie e le Famiglie); i produttori privati di beni e servizi perproprio uso finale, classificati nel settore delle Famiglie, unitamente alleimprese, non costituite in societ, di propriet delle famiglie; i produttori dialtri beni e servizi, privati e pubblici, non destinabili alla vendita, classifi-cati nei settori delle Amministrazioni pubbliche o delle Istituzioni senzascopo di lucro al servizio delle famiglie.

    Il Resto del mondo comprende le unit istituzionali non residenti cheeffettuano operazioni con unit istituzionali residenti.

    13Per unit residenti fittizie si intendono: a) le parti di unit non residenti che hanno un centro

    di interesse economico nel territorio del paese (ad esempio, in quanto effettuano di norma operazionieconomiche per un periodo pari o superiore a un anno); b) le unit non residenti proprietarie di terreni ofabbricati nel territorio economico del paese, per le sole operazioni connesse a tali terreni o fabbricati.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    20/96

    19

    Tav. 3

    I SETTORI ISTITUZIONALI

    SOCIET NON FINANZIARIE

    Societ e quasi-societ private

    Societ e quasi-societ pubbliche

    SOCIET FINANZIARIE

    Istituzioni finanziarie monetarie (Banca dItalia, banche, fondi comuni

    monetari)

    Altri intermediari finanziari (ad esempio, SIM, SICAV e fondi comuni)

    Ausiliari finanziari (ad esempio, Autorit centrali di controllo dei mer-cati finanziari, societ di gestione dei fondi, enti preposti al funziona-

    mento dei mercati)

    Imprese di assicurazione e fondi pensione

    AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

    Amministrazioni centrali (Tesoro e Amministrazione statale, Cassa de-positi e prestiti, altri enti)

    Amministrazioni locali (ad esempio, Regioni, Province e Comuni, Azien-

    de sanitarie locali) Enti di previdenza e assistenza (ad esempio, INPS, INAIL)

    FAMIGLIE E ISTITUZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO AL SERVIZIO DELLE FAMIGLIE

    Famiglie consumatrici e istituzioni senza scopo di lucro al servizio dellefamiglie

    Famiglie produttrici

    RESTO DEL MONDO

    Unit non residenti

    Nei conti finanziari italiani le statistiche dei settori non sono conso-lidate: sono riportate anche le transazioni tra unit appartenenti allo stessosettore, che figurano sia allattivo sia al passivo del settore stesso.14 Ad

    14Questa scelta stata operata dalla Banca dItalia nella Relazione Annuale e nel Supplemento

    trimestrale al Bollettino Statistico Conti finanziari; le tavole finali di questo manuale riproducono lostesso schema. Il SEC95 prevede la produzione di conti finanziari nel formato consolidato e in quello

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    21/96

    20

    esempio, i dati sulle Istituzioni finanziarie monetarie (cfr. infra) compren-dono anche le operazioni attive e passive tra Banca d'Italia e banche, non-ch le operazioni interbancarie. Le transazioni interne aumentano lentitdellattivo e del passivo dei settori, senza influenzarne il saldo.

    Di seguito viene riportato in dettaglio il contenuto dei vari settoriistituzionali, con la descrizione dei criteri generali di settorizzazione (para-grafi 1.1-1.5). Nella descrizione di ogni settore si indica, in parentesi, ilrelativo codice del SEC95, riportato in Eurostat (1996). Si accenna, infine(paragrafo 1.6), alle modifiche nei conti finanziari derivanti dal passaggiodalla settorizzazione del SEC79 a quella del SEC95, illustrando alcuni casi

    di particolare interesse.

    1.1 Societ non finanziarie (codice SEC95, S11)

    Il settore comprende le unit istituzionali che producono beni e ser-vizi non finanziari destinabili alla vendita. La loro attivit distinta daquella dei proprietari.

    Secondo la classificazione della Banca dItalia e dellIstat, le unitistituzionali di questo settore sono selezionate guardando sia alla forma

    giuridica sia alla tipologia di attivit. Il settore include societ di capitalipubbliche e private; societ cooperative; imprese pubbliche dotate di per-sonalit giuridica; istituzioni e associazioni senza scopo di lucro al serviziodelle societ non finanziarie, dotate di personalit giuridica, che agisconoda produttori di beni e servizi destinabili alla vendita e la cui funzioneprincipale consiste nel produrre beni e servizi non finanziari; quasi-societnon finanziarie. Sono considerate non finanziarie le holding che control-lano e dirigono societ la cui attivit prevalente la produzione di beni eservizi non finanziari (ad esempio, le holding dei gruppi industriali).

    Il settore delle Societ non finanziarie composto dai sottosettoriSociet non finanziarie pubbliche e Societ non finanziarie private. Le so-ciet non finanziarie pubbliche producono beni e servizi destinabili allavendita, con ricavi in grado di coprire stabilmente almeno il 50 per centodei costi di produzione; queste societ hanno natura giuridica pubblica osono controllate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni pub-bliche. Tra queste societ figurano le aziende autonome, le Ferrovie delloStato, le aziende municipalizzate e consortili, lEnel, le imprese a parteci-non consolidato. Questa prescrizione si applica ai dati annuali inviati allEurostat entro il 30 settembredi ogni anno.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    22/96

    21

    pazione statale e le altre imprese pubbliche. Il sottosettore delle Societnon finanziarie private comprende le imprese non controllate da Ammini-strazioni pubbliche.

    Una particolare attenzione meritano le quasi-societ non finanziarie.Si definiscono cos quegli organismi senza personalit giuridica che di-spongono di una contabilit completa e il cui comportamento economico efinanziario si differenzia da quello dei proprietari, nel senso che la relazio-ne de factotra lunit produttiva e i proprietari analoga a quella esistentetra una societ di capitali e i suoi azionisti.

    Sono comprese nellambito delle quasi-societ non finanziarie le so-ciet in nome collettivo, in accomandita semplice, le societ semplici, lesociet di fatto, le imprese individuali (artigiani, agricoltori, piccoli im-prenditori, liberi professionisti e comunque coloro che svolgono unattivitin proprio), purch abbiano un numero di addetti superiore alle cinqueunit.

    1.2 Societ finanziarie (codice SEC95, S12)

    Il settore delle societ finanziarie comprende tutte le societ e le

    quasi-societ la cui funzione principale consiste nel fornire servizi di in-termediazione finanziaria e/o nellesercitare attivit finanziarie ausiliarie.

    Lattivit di intermediazione finanziaria consiste nel convogliarefondi da terzi che ne dispongono in eccedenza a terzi che non ne dispongo-no in misura sufficiente; tale attivit viene realizzata mediante lacquisto diattivit finanziarie per proprio conto e lemissione di passivit a propriorischio.

    Le attivit finanziarie ausiliarie sono volte a favorire operazioni ine-renti ad attivit e passivit finanziarie o la trasformazione o la riorganizza-zione di fondi. Gli ausiliari finanziari non si espongono al rischio connessoallacquisto di attivit finanziarie o allemissione di passivit, ma si limita-

    no a facilitare lintermediazione finanziaria.Nei conti finanziari italiani, le unit istituzionali incluse in questo

    settore sono societ di capitali pubbliche e private, societ cooperative,produttori pubblici dotati di personalit giuridica in forza di una normativaspecifica, istituzioni senza scopo di lucro dotate di personalit giuridica alservizio delle societ finanziarie, fondi comuni dinvestimento consideratiper convenzione unit istituzionali distinte dalle societ finanziarie che li

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    23/96

    22

    gestiscono, quasi-societ finanziarie. Rientrano nel settore anche holdingche controllano e dirigono societ che operano principalmente nellambitodei servizi di intermediazione finanziaria e/o in quello delle attivit finan-ziarie ausiliarie.

    Gli ausiliari finanziari (brokers, cambiavalute, agenti di assicurazio-ne, promotori finanziari, ecc.) organizzati in forma di societ vanno classi-ficati tra le Societ finanziarie se hanno almeno un addetto.15In caso con-trario tali unit sono ricondotte nel sottosettore delle Famiglie produttrici.

    Il SEC95 prevede la suddivisione del settore nei cinque sottosettori

    Autorit bancarie centrali, Altre Istituzioni finanziarie monetarie, Altri in-termediari finanziari, Ausiliari finanziari e Imprese di assicurazione e fondipensione. Nei conti finanziari italiani le statistiche dei sottosettori Autoritbancarie centrali e Altre Istituzioni finanziarie monetarie rientrano nei datiaggregati delle Istituzioni finanziarie monetarie (cfr. tavole finali).

    Istituzioni finanziarie monetarie (IFM, codice SEC95 S121, S122).Esse includono la Banca centrale, le banche, i fondi comuni monetari e lealtre istituzioni finanziarie residenti, la cui attivit consiste nel ricevere de-positi e/o fondi altamente sostituibili ai depositi da enti diversi dalle IFM, enel concedere crediti e/o effettuare investimenti in titoli per proprio conto.Fino al 1998 venivano classificati come Banca centrale sia la Banca d'Italiasia lUfficio italiano dei cambi; i dati facevano riferimento al bilancio con-

    solidato delle due unit. In seguito al riordino dellUIC, attuato con ilD.lgs. n. 319/98, e alla conclusione del processo di trasferimento delle sueriserve alla Banca d'Italia, esso stato classificato tra gli Ausiliari finanzia-ri (cfr. infra).

    Le banche comprendono gli istituti autorizzati in Italia e le succur-sali di banche estere comunitarie stabilite nel territorio italiano e iscritteallapposito albo tenuto dalla Banca dItalia (D.lgs. n. 385/93).

    I fondi comuni di investimento monetario sono un caso particolare difondi aperti (cfr. infra, alla voce Altri intermediari finanziari); si distinguo-no per avere il patrimonio investito in attivit a breve termine, caratteriz-zate da un elevato grado di sostituibilit con i depositi bancari. Il sito Inter-

    net della BCE (www.ecb.int) contiene una lista aggiornata nominativa deifondi monetari nellarea delleuro.

    Altri intermediari finanziari (codice SEC95 S123). Comprende gliintermediari finanziari, diversi dalle assicurazioni e dai fondi pensione, la

    15Per addetto si intende il lavoratore dipendente a tempo pieno, presente nellimpresa alla fine

    dellanno.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    24/96

    23

    cui funzione principale consiste nel fornire servizi di intermediazione fi-nanziaria mediante lassunzione di passivit in forme diverse dalla moneta,dai depositi e da strumenti assimilabili (provenienti da soggetti diversidalle Istituzioni finanziarie monetarie) e dalle riserve tecniche di assicura-zione. In Italia fanno parte di questo sottosettore: le societ di intermedia-zione mobiliare (SIM); le holding finanziarie pubbliche e private; le fonda-zioni bancarie;16le merchant bank; le societ di leasing; le societ di facto-ring; le societ di credito al consumo; le societ fiduciarie di gestione; ifondi comuni di investimento mobiliare; le societ di investimento a capi-tale variabile (Sicav); altri Organismi di investimento collettivo del rispar-mio (OICR); tutti gli intermediari finanziari che non trovano precisa collo-cazione in uno dei sottogruppi indicati.

    Ausiliari finanziari (codice SEC95 S.124).Sono unit istituzionali lacui funzione principale consiste nellesercitare attivit strettamente connes-se allintermediazione finanziaria, ma non costituenti esse stesse interme-diazione finanziaria. Il sottosettore caratterizzato da unelevata eteroge-neit; vi appartengono le autorit centrali di controllo dei mercati finanzia-ri, quali la Consob, lIstituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e diinteresse collettivo (Isvap), e la Commissione di vigilanza sui fondi pen-sione (Covip), in precedenza classificati tra le Amministrazioni pubbliche.Vi rientrano inoltre: le societ di gestione dei fondi, le societ fiduciarie diamministrazione, gli enti preposti al funzionamento dei mercati (es. Monte

    Titoli Spa, Borsa Spa), le associazioni bancarie e tra imprese finanziarie eassicurative, gli agenti di cambio, i mediatori, gli agenti e i consulenti diassicurazione, i promotori finanziari e gli altri ausiliari finanziari che nontrovano collocazione nei sottogruppi elencati.17Dal dicembre 1998 il sotto-settore include lUfficio italiano dei cambi, in precedenza classificato tra leAutorit bancarie centrali. La linea di demarcazione tra gli Altri interme-diari finanziari e gli Ausiliari finanziari nellassunzione del rischio: iprimi rischiano in proprio, mentre i secondi svolgono servizi per agevolarelintermediazione, senza per assumersene i rischi.

    Imprese di assicurazione e fondi pensione (codice SEC95 S125). Ilsottosettore comprende quegli intermediari finanziari la cui attivit di in-termediazione si realizza mediante la trasformazione di rischi individuali in

    rischi collettivi.

    16 Nel 1998 tali organismi sono stati convenzionalmente inclusi nel sottosettore, data la

    rilevanza delle partecipazioni detenute nelle banche. La classificazione potr essere rivista in futuro,tenuto conto dellevoluzione normativa e operativa.

    17 Gli agenti di cambio, i mediatori, agenti e consulenti di assicurazione e i promotorifinanziari sono inclusi tra gli ausiliari finanziari se hanno almeno un addetto alle loro dipendenze. Incaso contrario devono essere classificati tra le famiglie produttrici.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    25/96

    24

    Vi appartengono:

    a) le imprese di assicurazione, le cui risorse principali sono costi-tuite da premi contrattuali;

    b) i fondi pensione, che erogano prestazioni assicurative e previden-ziali in favore dei lavoratori di unimpresa, settore o categoriaprofessionale, volti a integrare o a sostituire il trattamento pen-sionistico pubblico ai sensi del D.lgs. n. 124/93;

    c) gli altri fondi previdenziali, rappresentati dai fondi complementa-ri di assistenza e previdenza del personale precedenti la riformadel 1993.

    Le passivit delle unit appartenenti al settore sono costituite princi-palmente da riserve tecniche di assicurazione.

    1.3 Amministrazioni pubbliche (codice SEC95, S13)

    Il settore comprende le unit istituzionali che agiscono da produttoridi beni e servizi non destinabili alla vendita, soddisfacendo bisogni collet-tivi e operando una redistribuzione del reddito e della ricchezza del Paese.Il criterio per stabilire se i beni prodotti siano o meno destinabili alla ven-dita dato dalla soglia del 50 per cento del costo di produzione: le unitincluse nel settore realizzano stabilmente ricavi inferiori al 50 per cento deicosti sopportati.

    Le risorse principali delle Amministrazioni pubbliche sono costituiteda versamenti obbligatori in gran parte imposte, tasse e contributi previ-denziali effettuati da unit appartenenti agli altri settori.

    Le unit istituzionali sono classificate in questo settore se detenute(ovvero controllate) dalle Amministrazioni pubbliche. Lunit deve svolge-re attivit di produzione di servizi non destinabili alla vendita; se lunit unistituzione senza scopo di lucro, oltre a essere controllata da soggettiappartenenti alle Amministrazioni pubbliche, deve anche essere da questeprevalentemente finanziata con trasferimenti a fondo perduto che non sianocontributi ai prodotti. Per gli enti che svolgono attivit di tipo previdenzia-le, per controllo pubblico deve intendersi la capacit dellAmministrazionepubblica di fissare o approvare i livelli dei contributi e delle prestazioni;inoltre i soggetti assicurati devono essere tenuti a partecipare al regime e aversare contributi in forza di disposizioni legislative o regolamentari.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    26/96

    25

    In Italia le Amministrazioni pubbliche si suddividono in tre sotto-settori: Amministrazioni centrali, Amministrazioni locali, Enti di previden-za e assistenza sociale. Il SEC95 prevede anche il sottosettore delle Ammi-nistrazioni degli Stati federali.

    Amministrazioni centrali (codice SEC95 S1311). Il sottosettorecomprende tutti gli organi amministrativi dello Stato e gli altri enti centralila cui competenza si estende normalmente alla totalit del territorio, esclusigli enti centrali di previdenza e assistenza sociale. Ne fanno parte anche leistituzioni senza scopo di lucro, con competenza estesa allintero territorionazionale, controllate e finanziate in prevalenza dalle Amministrazioni

    centrali.Appartengono al sottosettore: lAmministrazione statale e gli Organi

    costituzionali; il Tesoro dello Stato, la Cassa DD.PP. e le Casse di rispar-mio postali; gli enti produttori di servizi economici e di regolazionedellattivit economica (ma non le autorit amministrative indipendenti);gli enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali; gli enti diricerca.

    Amministrazioni locali (codice SEC95 S.1313).Il sottosettore com-prende gli enti pubblici la cui competenza si estende a una parte soltantodel territorio nazionale, esclusi gli Enti locali di previdenza e assistenzasociale. Vi rientrano le istituzioni senza scopo di lucro controllate e finan-ziate in prevalenza da Amministrazioni locali, la cui competenza limitata

    al territorio di tali Amministrazioni. In dettaglio, ne fanno parte: le Ammi-nistrazioni regionali, provinciali e le citt metropolitane; le Amministra-zioni comunali e le unioni di comuni; gli enti produttori di servizi sanitari(aziende sanitarie locali, ospedali pubblici); gli enti produttori di servizieconomici e di regolazione dellattivit economica (enti provinciali per ilturismo, istituti autonomi case popolari, enti regionali di sviluppo); gli entiproduttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali (universit e istitutidi istruzione universitaria pubblici, istituti di assistenza e beneficenza).

    Enti di previdenza e assistenza sociale (codice SEC95 S.1314). Visono comprese tutte le unit istituzionali, centrali e locali, la cui attivitprincipale consiste nellerogare prestazioni sociali (INPS, INAIL, INPDAPe altri), e per le quali si verificano le seguenti condizioni:

    a) in forza di disposizioni legislative o regolamentari determinatigruppi della popolazione sono tenuti a partecipare al regime diassistenza o a versare contributi;

    b) le Amministrazioni pubbliche sono responsabili della gestionedellistituzione per quanto riguarda la fissazione o lapprovazionedei contributi e delle prestazioni, indipendentemente dal lororuolo di organismo di controllo o di datore di lavoro.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    27/96

    26

    1.4 Famiglie e istituzioni senza scopo di lucro al servizio dellefamiglie(codice SEC95, S.14, S.15)

    Nei conti finanziari i due settori delle Famiglie e delle Istituzionisenza scopo di lucro al servizio delle famiglie vengono rappresentati informa aggregata.

    Famiglie (codice SEC95 S.14). Il settore comprende individui ogruppi di individui nella loro funzione di consumatori e nella eventualefunzione di imprenditori, che producono beni e servizi non finanziari e ser-vizi finanziari destinabili alla vendita purch, in questultimo caso, il loro

    comportamento economico e finanziario non sia tale da configurare unaquasi-societ. Le risorse principali di queste unit provengono da redditi dalavoro dipendente, da redditi da capitale, da trasferimenti effettuati da altrisettori, da entrate derivanti dalla vendita della produzione o da entrate im-putate per i prodotti destinati allautoconsumo.

    Nel settore Famiglie rientrano: gli operai, gli impiegati, i lavoratoridipendenti, i pensionati, i redditieri, i beneficiari di altri trasferimenti. Fan-no inoltre parte delle Famiglie le societ semplici, le societ di fatto, le im-prese individuali, la cui funzione principale sia produrre beni e servizi nonfinanziari destinabili alla vendita, con un numero di addetti fino a cinqueunit.

    Pur non essendo obbligatorio ai sensi del SEC95, lItalia distinguetra attivit e passivit finanziarie di famiglie consumatrici, da un lato, e im-prese individuali (o famiglie produttrici), dallaltro. Al momento questeinformazioni non sono pubblicate con evidenza separata.

    Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (codiceSEC95 S.15).Il settore comprende le unit istituzionali senza scopo di lu-cro al servizio delle famiglie, dotate di personalit giuridica o alle quali siriconosce rilevanza economica, che producono beni e servizi non destina-bili alla vendita. Le risorse principali delle unit appartenenti a questo set-tore, oltre a quelle derivanti da vendite occasionali, provengono da contri-buti volontari in denaro o in natura versati dalle famiglie nella loro funzio-ne di consumatori, da pagamenti effettuati dalle Amministrazioni pubbli-che e da redditi da capitale.

    Per convenzione rientrano nel settore le seguenti istituzioni anche senon ricorrono le condizioni sopra indicate: le istituzioni e gli enti ecclesia-stici e religiosi; i partiti politici e le organizzazioni ausiliarie, come le or-ganizzazioni giovanili associate a un partito politico; i sindacati e le asso-ciazioni con fini prevalentemente sindacali; le organizzazioni e gli ordiniprofessionali.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    28/96

    27

    1.5 Resto del mondo (codice SEC95, S.2)

    Il settore comprende le unit non residenti nella misura in cui effet-tuino operazioni, o intrattengano relazioni economiche, con unit istituzio-nali residenti. I conti di questo settore sintetizzano le relazioni economicheche esistono tra leconomia del paese e il resto del mondo.

    Il settore Resto del mondo consolidato al suo interno, poich le re-lazioni tra soli non residenti (che non alterano il saldo del settore versolItalia) non compaiono n allattivo n al passivo. La nozione rilevante perla definizione della residenza conforme alla definizione prevista dal ma-

    nuale della bilancia dei pagamenti pubblicato dal Fondo monetario interna-zionale (cfr. Fondo monetario internazionale, 1993).18

    1.6 Le principali innovazioni rispetto al passato

    La settorizzazione del SEC95 ha comportato lintroduzione di nuovisettori e la scomparsa di settori preesistenti. Per esempio, il sottosettoredegli Ausiliari finanziari di nuova introduzione, mentre la Banca centralenon ha pi, come in passato, una evidenza separata nei conti finanziari ita-

    liani, essendo ora compresa tra le Istituzioni finanziarie monetarie. In altricasi i settori sono rimasti gli stessi, ma sono stati ridefiniti i criteri di ap-partenenza.

    La variazione di maggior rilievo ha riguardato la ridefinizione delconfine tra il settore delle Famiglie e quello delle Societ non finanziarie,con un ampliamento del secondo. Il SEC95 non fornisce un criterio quan-titativo (ad esempio, fatturato o numero dei dipendenti) per distinguere traFamiglie e Societ non finanziarie.

    Nella vecchia classificazione dei conti finanziari italiani, le famigliecomprendevano le imprese individuali fino ai venti addetti (limite stabilitodallIstat). Nel recepire le indicazioni del SEC95, adattandole al caso ita-

    liano, si deciso di ridurre tale soglia a cinque addetti. Tra le unit in pre-cedenza classificate come Famiglie, e oggi classificate come Societ nonfinanziarie, rientrano:

    18Una unit istituzionale viene definita residente in un Paese se ha sul territorio economico di

    tale Paese il suo centro di interesse economico, ovvero se compie per un lungo periodo (1 anno o pi)operazioni economiche e finanziarie su tale territorio.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    29/96

    28

    a) le societ in accomandita semplice e quelle in nome collettivo fi-no a venti addetti;

    b) le societ semplici, le societ di fatto e le imprese individuali conun numero di addetti superiore a cinque e inferiore a venti.

    Altra revisione importante stata il passaggio di alcune unit istitu-zionali dagli Enti di previdenza alle Imprese di assicurazione e fondi pen-sione; tale cambiamento di classificazione ha riguardato i fondi di previ-denza che erogano le prestazioni secondo il criterio della capitalizzazionedei contributi versati dai lavoratori.

    Uninnovazione ha caratterizzato la presentazione delle statistichesui fondi comuni di investimento. Essi sono patrimoni privi di personalitgiuridica, suddivisi in quote di partecipazione, la cui gestione affidata asociet che ne curano linvestimento in strumenti finanziari (SGR), creditio altri beni mobili o immobili. Il patrimonio del fondo distinto sia daquello della societ di gestione, sia da quello dei partecipanti. I fondi sonoinclusi nel sottosettore degli Altri intermediari finanziari, mentre le societche li gestiscono sono classificate nel sottosettore degli Ausiliari finanziari.Questultimo di nuova introduzione; in passato le sue unit istituzionalierano presentate indistintamente nel sottosettore Altri intermediari finan-ziari, in cui confluivano anche i fondi.

    Infine, mutata la classificazione settoriale dellUfficio italiano dei

    cambi. Nelle precedenti statistiche, lUIC rientrava separatamente nel set-tore delle Autorit bancarie centrali. In seguito alla totale cessione dellorodellUIC alla Banca dItalia e al contestuale trasferimento alla Banca delleriserve valutarie residue, sono venuti meno i presupposti per la classifica-zione dellUfficio tra le autorit bancarie centrali. Infatti, secondo il SEC95sono Autorit bancarie centrali tutte le societ e quasi-societ finanziariela cui funzione principale consiste nellemettere moneta, nel garantirne ilvalore allinterno e allesterno e nel detenere, in tutto o in parte, le riserveinternazionali del paese (SEC95, 2.45). LUfficio italiano dei cambi hacompiti attuativi nellambito della gestione delle riserve per conto dellaBanca d'Italia.

    Il carattere di ente strumentale con compiti attuativi [art.21 del

    D.lgs. 26.8.1998, n. 319] assunto dallUIC concorda con la classificazionetra gli Ausiliari finanziari. Tale classificazione anche coerente con le fun-zioni svolte dallUIC in materia di antiriciclaggio, usura e controllo sugliintermediari [art.22]: lart. 2.47 del SEC95 prevede infatti che gli enti di-versi dalla Banca centrale e svolgenti funzioni di controllo dei mercati fi-nanziari vengano classificati tra gli Ausiliari finanziari. Ci spiega lattualeclassificazione non solo dellUIC, ma anche di organismi quali la Consob elIsvap.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    30/96

    29

    CAPITOLO 2

    GLI STRUMENTI FINANZIARI

    Nei conti finanziari italiani i vari strumenti sono presentati sulle ri-ghe (cfr. tavole finali). Dopo loro monetario e i Diritti speciali di prelievo(DSP),19gli strumenti sono ordinati in ordine decrescente secondo il loro

    grado di liquidit; si va dunque dai biglietti e monete ai crediti commercia-li. I titoli e i prestiti sono ulteriormente suddivisi in base alla loro scadenzaoriginaria. Secondo il SEC95, per breve termine si intende una scadenzainferiore o uguale a un anno, mentre con medio/lungo termine si indicanogli strumenti con scadenza superiore a un anno.

    Il dettaglio degli strumenti, ovvero il numero di righe, maggiore diquello richiesto dal Regolamento dellUnione europea (cfr. Introduzione):oltre alle spaccature per scadenza e per tipologia di strumento, nelle righedei nei conti finanziari italiani presente, quando la disponibilit dei dati loconsente, il dettaglio relativo al settore emittente (creditore nel caso di pre-stiti). Talvolta tra gli emittenti non figurano tutti i settori, ma solo quelliche possono avere lo strumento considerato tra le proprie passivit (attivit

    nel caso di prestiti).

    Ove non altrimenti specificato, le consistenze sono valutate ai prezzidi mercato correnti alla fine del periodo di riferimento e i flussi ai prezzi aiquali sono avvenute le transazioni. Le consistenze espresse in valuta esterasono calcolate in valuta nazionale in base al tasso di cambio corrente altermine del periodo di riferimento; per la conversione dei flussi si utilizza iltasso di cambio in vigore al momento della transazione.

    Si illustrano di seguito le caratteristiche principali degli strumenti deiconti finanziari. Come nel caso dei settori istituzionali, nella descrizione diogni strumento si indica, tra parentesi, il relativo codice del SEC95, attintoda Eurostat (1996). Inoltre, si riporta il contenuto effettivo degli strumenti

    pubblicati nei conti finanziari italiani, dettato dalla disponibilit dei dati.

    19Unit di conto composta fino al 31 gennaio 1998 da quantit fisse delle valute degli Stati

    Uniti, Giappone, Germania, Francia e Regno Unito. Dal 1 gennaio 1999 le valute di Francia eGermania sono state sostituite dalleuro, con un peso pari alla somma dei pesi da esse precedentementedetenuti.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    31/96

    30

    Oro monetario e Diritti speciali di prelievo (codice SEC95 F.1). Peroro monetario si intendono le riserve auree detenute dalle autorit moneta-rie. Anche i DSP sono attivit di riserva allattivo della Banca dItalia. Lecontropartite di queste due attivit sono registrate, per convenzione, nellepassivit dei conti del Resto del mondo. I conti finanziari italiani si disco-stano dal SEC95 che, per oro e DSP, non prescrive di registrare contropar-tite a fronte delle due attivit della Banca centrale.

    Le consistenze di oro monetario sono valutate al prezzo fissato suimercati di questo metallo, mentre i DSP sono registrati in base al valorefissato giornalmente dal Fondo monetario internazionale (i conti finanziari

    riportano dunque per le consistenze i valori prevalenti alla fine di ogni tri-mestre).

    Biglietti, monete e depositi a vista (codice SEC95 F.21 e F.22). Perdepositi a vista si intendono quei depositi che sono immediatamente (ovve-ro senza alcun preavviso) convertibili in moneta, o che sono trasferibilisenza alcuna restrizione e penalit. In Italia questa tipologia costituita perlo pi da conti correnti e depositi a risparmio liberi.

    In applicazione del principio della competenza economica (cfr. para-grafo 3.2), i depositi sono comprensivi dei ratei di interesse, ciodellammontare degli interessi maturati, ma non ancora liquidati.

    Le consistenze di biglietti e monete sono registrate al valore facciale.I depositi, strumento per cui non esiste un mercato secondario, sono regi-strati al valore del capitale che i debitori sono contrattualmente obbligati apagare alla scadenza del contratto (valore nominale).

    Per mancanza di informazioni sul fenomeno, non sono incluse nelleserie pubblicate le banconote e le valute emesse da non residenti e i ratei diinteresse sui depositi detenuti allestero.

    I depositi delle banche presso la Banca dItalia comprendono anchela riserva obbligatoria, valutata alla fine del mese.20

    20 Dal 1 gennaio 1999 la riserva obbligatoria nellarea delleuro disciplinata dalRegolamento n. 2531/1998 del Consiglio europeo e dal Regolamento della BCE n. 2818/1998. IlRegolamento della BCE ha stabilito che laggregato soggetto comprende le seguenti passivit dellebanche denominate in qualsiasi valuta: depositi, titoli di debito, titoli di mercato monetario. Si applicaunaliquota pari a zero alle passivit con scadenza superiore ai due anni e per i pronti contro termine, al2 per cento a quelle rimanenti. Il periodo di mantenimento va dal 24 del mese al 23 di quellosuccessivo: le banche sono tenute a rispettare lobbligo di riserva con riferimento ai saldi medi delperiodo. Per maggiori informazioni cfr. la sezione GlossarionellAppendice alla Relazione annualedella Banca dItalia.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    32/96

    31

    Lo strumento viene disaggregato a seconda del settore emittente,come nel caso di biglietti e monete, o del detentore, come nel caso dei pre-stiti. Qui, e nel resto del capitolo, per ciascuna voce disaggregata vienefornito un elenco dettagliato delle poste che la compongono. Le liste nonsono esaustive dei possibili fenomeni e rispecchiano la disponibilit deidati riportati nei conti finanziari:

    a) Biglietti, monete e depositi a vista presso Istituzioni finanziariemonetarieBanconote in circolazione, emesse dalla Banca dItalia21

    Depositi a vista presso la Banca dItalia, compresa la riserva ob-

    bligatoria,22per i conti allattivo delle bancheDepositi bancari liberi in conto correnteDepositi bancari liberi a risparmioDepositi del Tesoro presso la Banca dItalia: conto disponibilitper il servizio di tesoreria e fondo per lammortamento dei titolidi StatoVaglia emessi dalla Banca dItaliaConti Target23per i pagamenti tra banche dellUnione europea;

    b) Biglietti, monete e depositi a vista presso Amministrazioni cen-

    traliMonete in circolazione, emesse dal Tesoro

    Depositi presso il TesoroDepositi postali in conto corrente;

    c) Biglietti, monete e depositi a vista presso il Resto del mondoDepositi a vista presso esteroConti Target per i pagamenti tra banche dellUnione europea.

    21 Lintroduzione delleuro rende impossibile, dal 2002, la misurazione delle circolazione

    nazionale, a causa della migrazione di banconote e monete da un paese allaltro dellarea. Questa

    migrazione poteva in Italia ritenersi trascurabile prima del 2002, quando la circolazione era denominatasolo in lire. Per stimare la circolazione in ogni paese, lEurosistema ha adottato il cosiddetto CapitalShare Mechanism (CSM). Dai dati riferiti al gennaio 2002, la quota della circolazione delle banconotein euro dellarea contabilmente attribuita a ciascuna BCN sar proporzionale alla quota versata nelcapitale della BCE. Per informazioni ulteriori si rimanda alle due Decisioni della BCE (la 15/2001 e la16/2001), disponibili nel sito Internet della stessa.

    22 Per ulteriori informazioni cfr. la sezione Glossario nellAppendice alla Relazione dellaBanca dItalia sullanno 2000.

    23 Sistema di regolamento lordo in tempo reale che le banche centrali della UE hannorealizzato per la terza fase della UEM per la gestione dei pagamenti dimporto rilevante in euro.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    33/96

    32

    Altri depositi (codice SEC95 F.29).Questa categoria comprende tuttii depositi diversi da quelli a vista, precedentemente definiti, e le operazionipronti contro termine passive delle Istituzioni finanziarie monetarie. I de-positi bancari, i libretti postali e i buoni postali fruttiferi comprendono iratei di interesse.

    Gli altri depositi includono:

    a) Altri depositi presso Istituzioni finanziarie monetarieDepositi a scadenza presso la Banca dItaliaPronti contro termine

    Depositi vincolatiDepositi a risparmioBuoni fruttiferiCertificati di depositoBuoni fruttiferi e certificati di deposito scaduti da rimborsareFondi di terzi in amministrazione;

    b) Altri depositi presso Amministrazioni centraliLibretti postaliBuoni postali fruttiferiDepositi cauzionali delle imprese presso la Cassa DD.PP.;

    c) Altri depositi presso il Resto del mondo

    Altri depositi presso esteroCrediti da trasferimento delle riserve alla Banca centrale europeaDSP nella reserve tranche24

    Pronti contro termine.

    Titoli a breve termine (codice SEC95 F.331). I titoli a breve terminesono attivit finanziarie al portatore, rappresentate, secondo il SEC95, dadocumenti destinati a circolare, negoziabili sul mercato e che non garanti-scono al possessore un diritto di propriet nei confronti delle attivitdellemittente. I titoli danno diritto a un reddito, che in genere si concretiz-

    za in un interesse. Ci che principalmente differenzia un titolo da un depo-sito o da un prestito la sua negoziabilit: depositi e prestiti normalmentenon vengono scambiati in mercati organizzati. Qualora le transazioni sudeterminati titoli siano scarse o del tutto assenti, questi andrebbero regi-strati tra i depositi (in Italia questo il caso dei certificati di deposito e dei

    24La reserve tranche lammontare di attivit di riserva conferite dagli Stati membri al Fondo

    monetario internazionale.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    34/96

    33

    buoni fruttiferi postali) o tra i prestiti. Ad esempio, in Spagna e Portogallo,come in Italia, i certificati di deposito sono classificati tra i depositi mentrenel Regno Unito, a causa dellesistenza di un mercato secondario, sono in-clusi nei titoli a breve termine.

    I titoli a breve termine hanno scadenza inferiore o pari a un anno;come gli altri titoli, sono espressi al valore di mercato (cfr. paragrafo 4.2),con leccezione delle accettazioni bancarie, registrate al valore nominale.Ai fini del calcolo delle emissioni nette, quelle lorde sono contabilizzate alvalore di aggiudicazione.

    Nei conti finanziari italiani lo strumento consta delle voci seguenti:

    a) Titoli a breve termine emessi dalle Amministrazioni pubblicheBuoni ordinari del Tesoro (BOT);

    b) Titoli a breve termine emessi da altri residentiAccettazioni emesse da banche, Altri intermediari finanziari eSociet non finanziarie;

    c) Titoli a breve termine emessi dal Resto del mondoTitoli esteri.

    Titoli a medio/lungo termine (codice SEC95 F.332).Si differenzianodai titoli a breve termine solo per la scadenza, che superiore a un anno.Le consistenze sono contabilizzate al valore di mercato tel quel, compren-sivo dei ratei di interesse, con leccezione dei titoli emessi dalle Ammini-strazioni locali, registrati, per assenza di informazioni, al valore nominale.

    Nei conti finanziari italiani i titoli a medio/lungo termine compren-dono:

    a) Titoli a medio/lungo termine emessi da Istituzioni finanziariemonetarieObbligazioni bancarie, comprese quelle emesse allestero;

    b) Titoli a medio/lungo termine emessi dalle Amministrazioni cen-trali: CCTCertificati di credito del Tesoro (a cedola variabile)Certificati del Tesoro a sconto (CTS)Certificati del Tesoro reali (CTR)Certificati del Tesoro con opzione (CTO)Certificati del Tesoro in ecu (CTE)Certificato di credito del Tesoro a tasso fisso;

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    35/96

    34

    c) Titoli a medio/lungo termine emessi dalle Amministrazioni cen-trali: altriBuoni del Tesoro poliennali (BTP)Cartelle Cassa DD.PP.Certificati del Tesoro zero-coupon (CTZ) e altri titoli di StatoObbligazioni Crediop per conto del TesoroCertificati speciali del TesoroPrestiti della Repubblica emessi allestero sotto forma di obbliga-zioniObbligazioni delle Ferrovie dello Stato con onere di rimborso acarico del Tesoro;

    d) Titoli a medio/lungo termine emessi dalle Amministrazioni locali;

    e) Titoli a medio/lungo termine emessi da altri residentiObbligazioni emesse da imprese pubblicheObbligazioni emesse da imprese privateObbligazioni emesse da altri intermediari finanziariObbligazioni emesse da imprese di assicurazione;

    f) Titoli a medio/lungo termine emessi dal Resto del mondoTitoli esteri.

    Derivati (codice SEC95 F.34). I derivati sono attivit finanziarie ilcui valore dipende da un altro strumento. Tale strumento di normaunaltra attivit finanziaria (ad esempio, un titolo), ma pu anche consisterein un bene o un indice. Per il SEC95 rientrano nella categoria dei derivatitutte le opzioni, i warrant, i future, gli swap e i forward rate agreement chesono negoziabili o che possono comunque essere controbilanciati (offset)sul mercato mediante una operazione di segno opposto;25vanno quindi re-gistrati tutti i derivati negoziabili o per i quali esiste un valore di mercato,indipendentemente dal tipo di mercato considerato (regolamentato o non).Nei conti finanziari italiani sono registrati i seguenti tipi di contratto: for-ward, future, opzioni, swap e forward rate agreement. Tutte le registrazionisono al valore di mercato. Recependo una recente revisione del SEC95 (3

    Dicembre 2001), i flussi di pagamenti relativi a swaps e forward rateagreement sono registrati come ulteriori acquisizioni del derivato finanzia-rio sottostante.

    25Si parla di offsetabilityquando possibile eliminare il rischio associato a un determinato de-

    rivato creandone uno nuovo con caratteristiche tali da annullare il rischio del primo. Ad esempio, se ilprimo derivato associa a un certo evento un rischio di perdita pari a 10, il secondo garantisce, al verifi-carsi dello stesso evento, un guadagno pari a 10. Lacquisto, teorico, del nuovo derivato sarebbe deltutto equivalente alla vendita del primo, in quanto comporta leliminazione del rischio.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    36/96

    35

    Nei conti finanziari italiani per le consistenze si registrano i contrattiforward, future, opzioni, swap e forward rate agreement considerati al va-lore di mercato.26

    Prestiti a breve termine (codice SEC95 F.41). Vengono creati nelmomento in cui un prestatore concede fondi a un altro soggetto. Non sonogeneralmente rappresentati da un titolo di credito; qualora lo fossero, ne-cessario che il documento non sia negoziabile, altrimenti si dovrebbe parla-re di titoli. I prestiti danno diritto a un interesse.

    Ai fini della distinzione tra prestiti e depositi, il SEC95 stabilisce che

    la transazione registrata tra i depositi nel caso in cui scaturiscadalliniziativa del prestatore, mentre va inclusa tra i prestiti se trae origineda iniziativa del debitore. Si definiscono a breve termine i prestiti con sca-denza inferiore a un anno.

    I prestiti bancari a breve termine comprendono i ratei dinteressematurati, ma non ancora liquidati. Trattandosi di attivit che non hanno unmercato secondario, le consistenze dei prestiti, sono registrate al valorenominale, ossia al valore del capitale che i debitori sono contrattualmenteobbligati a restituire alla scadenza del contratto.

    Diversamente da quanto accade per gli altri strumenti, per i prestiti ildettaglio pubblicato si riferisce al settore che concede il credito, ovvero alla

    controparte attiva. Nei conti finanziari italiani i prestiti a breve termine in-cludono:

    a) Prestiti a breve termine di Societ non finanziariePrestiti a breve termine a non residenti;27

    b) Prestiti a breve termine di Istituzioni finanziarie monetarieAnticipazioni ordinarie e altre operazioni di finanziamento a bre-ve termine della Banca dItalia alle bancheRischio di portafoglio (effetti scontati)

    26 Il trattamento dei flussi di derivati stato recentemente rivisto nel SEC95. Il 3 dicembre

    2001 stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunit europee una modifica al Regolamento

    SEC95 che rivede il trattamento degli swap e dei forward rate agreement, prevedendo che questi ven-gano registrati tra gli strumenti finanziari derivati. Precedentemente essi erano considerati come com-ponente del conto del reddito e non come partita finanziaria; nelle pubblicazioni attuali swap e forwardrate agreement sono pertanto esclusi dai conti finanziari. Si dovr in futuro provvedere a una opportunarevisione della metodologia, al fine di tener conto dellinnovazione al SEC95.Per ulteriori chiarimentisulla registrazione dei derivati si rimanda al paragrafo 4.2.

    27Linformazione tratta dalle statistiche valutarie. Non sono disponibili dati sui prestiti abreve termine di Societ non finanziarie a residenti. Questi possono essere ritenuti, ad eccezione deicrediti commerciali (cfr. infra), di entit contenuta e rivolti soprattutto a imprese appartenenti agli stessigruppi industriali.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    37/96

    36

    Prestiti in conto correnteAltri prestiti a breve terminePronti contro termine al passivo di settori diversi dalle Istituzionifinanziarie monetarie;

    c) Prestiti a breve termine di altre Societ finanziariePrestiti per operazioni di factoringPrestiti a breve termine di societ finanziarie a non residenti;

    d) Prestiti a breve termine di Amministrazioni pubblichePrestiti a breve termine del Tesoro a Enti di previdenza e a non

    residenti;e) Prestiti a breve termine del Resto del mondo

    Prestiti a breve termine a residenti non bancariRapporti passivi di banche residenti con filiali allesteroFinanziamenti a banche residenti da organismi internazionali.

    Prestiti a medio/lungo termine (codice SEC95 F.42).Nei conti fi-nanziari italiani comprendono:

    a) Prestiti a medio/lungo termine di Istituzioni finanziarie moneta-rie

    Cessate gestioni ammassi e altri prestiti a medio/lungo terminedella Banca dItalia al TesoroAnticipazioni speciali a medio/lungo termine ex DM 27.9.74 abanche28

    Altri prestiti a medio/lungo termine della Banca dItalia nei con-fronti del Fondo monetario internazionaleRischio di portafoglio a medio/lungo termineCrediti in conto corrente a medio/lungo termineMutuiAltri prestiti a medio/lungo termineSofferenze e protesti bancari;

    b) Prestiti a medio/lungo termine di altre Societ finanziarie

    LeasingCredito al consumoMutui erogati dalle imprese di assicurazione;

    28Il decreto prevede che la Banca dItalia possa concedere anticipazioni all1 per cento per una

    durata fino a 24 mesi a banche intervenute nel salvataggio di altri intermediari.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    38/96

    37

    c) Prestiti a medio/lungo termine di Amministrazioni pubblicheDebiti della Banca dItalia nei confronti del TesoroPrestiti a medio/lungo termine della Cassa DD.PP. a Enti locali eimprese pubblichePrestiti a medio/lungo termine ad altri residenti e a non residenti;

    d) Prestiti a medio/lungo termine del Resto del mondoConto DSP, comprendente altre passivit a medio/lungo terminedella Banca dItalia verso il Fondo monetario internazionalePrestiti a medio/lungo termine a residentiMutui a residenti

    Finanziamenti a medio/lungo termine a banche residenti da orga-nismi internazionali.

    Azioni e altre partecipazioni (codice SEC95 F.51). La categoriacomprende le attivit finanziarie, escluse le quote di fondi comuni, cherappresentano un diritto di propriet su una societ o quasi-societ. In ge-nere le azioni e le altre partecipazioni attribuiscono il diritto a una quotadelleventuale profitto della societ o, in caso di liquidazione, del suo pa-trimonio netto. Si distingue tra azioni quotate, non quotate e altre parteci-pazioni: si classificano come quotate le azioni negoziate su un mercatoazionario organizzato o su un altro tipo di mercato secondario. Le altrepartecipazioni comprendono gli strumenti diversi dalle azioni quali, adesempio, le quote di partecipazione al capitale delle imprese non costituitein forma di societ per azioni.

    Le consistenze di azioni quotate sono contabilizzate al valore dimercato; per le azioni emesse da societ non quotate la valutazione unastima del prezzo di mercato o riflette il patrimonio netto di bilancio, a se-conda della dimensione e della branca di attivit della societ. Fanno ecce-zione le banche di credito cooperativo, le cui azioni sono valutate al patri-monio netto di bilancio.

    Si compongono delle seguenti voci:

    a) Azioni e altre partecipazioni emesse da residentiAzioni quotate e non quotate emesse da societ non finanziarie,banche, altri intermediari finanziari, imprese di assicurazioneQuote di partecipazione emesse da societ non finanziarie, ban-che, altri intermediari finanziari, imprese di assicurazione, quan-do siano costituite in forma di societ di capitaliCapitale sociale della Banca dItalia

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    39/96

    38

    Partecipazioni emesse dagli Enti locali;

    b) Azioni e altre partecipazioni emesse dal Resto del mondoAzioni quotate, non quotate e altre partecipazioni emesse da nonresidenti.

    Quote di fondi comuni (codice SEC95 F.52). Sono quote emesse daspecifiche societ finanziarie, il cui scopo investire sui mercati finanziari.Le consistenze, coerentemente con quanto previsto dal SEC95, sono regi-

    strate al valore corrente di rimborso. Le emissioni e gli acquisti netti diquote comprendono i redditi da capitale conseguiti nel periodo consideratomediante la gestione del fondo, che si considerano attribuiti ai sottoscrittorie simultaneamente reinvestiti nel fondo.

    In particolare rientrano in questa categoria:

    a) Quote di fondi comuni emesse da residentiQuote di fondi comuni monetariQuote di fondi comuni non monetari;

    b) Quote di fondi comuni emesse dal Resto del mondoQuote di fondi comuni esteri, monetari e non monetari.

    Riserve tecniche di assicurazione (codice SEC95 F.6). Per riservetecniche si intendono le somme accantonate dalle imprese di assicurazionee dai fondi pensione (autonomi e non autonomi) al fine di provvedere aifuturi pagamenti ai beneficiari.

    Le riserve tecniche sono registrate in base al valore corrente dei di-ritti degli assicurati al pagamento del capitale o di una rendita.

    Le riserve sono ripartite in Riserve ramo vita e fondi pensione (codi-ce SEC95 F.61) e Riserve premi e sinistri (codice SEC95 F.62). Nella pri-ma categoria vengono registrati i diritti netti delle famiglie sulle riserve

    delle imprese di assicurazione del ramo vita e sui fondi pensione. I dirittinetti sono calcolati come somma dei premi (o contributi nel caso dei fondipensione) pagati e degli interessi maturati sul capitale accumulato, da cuivanno detratti i costi di gestione delle polizze (o dei fondi pensione) e leprestazioni e altri versamenti percepiti dalle famiglie. In breve, in questavoce rientrano tutte le somme accantonate dalle imprese di assicurazione edai fondi pensione, e che verranno riconosciute agli assicurati al momentodella morte o del pensionamento.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    40/96

    39

    I fondi di quiescenza sono qui registrati perch vengono assimilati aifondi pensione.

    Non si registrano riserve al passivo degli enti di previdenza pubblici,perch questi enti erogano le prestazioni secondo il criterio a ripartizione,ovvero utilizzano entrate correnti per il pagamento delle pensioni e quindinon detengono alcun fondo per laccantonamento dei contributi versati.

    Nella voce Riserve premi e sinistri rientrano invece le riserve mate-matiche del ramo danni, che includono gli importi stornati per premi giriscossi, ma non interamente di competenza del periodo di riferimento (ri-

    sconto), e le riserve sinistri (sia del ramo danni sia del ramo vita), ovverogli accantonamenti per sinistri che sono gi avvenuti, ma che non sono statiancora liquidati.

    Le riserve tecniche di assicurazione includono:

    a) Riserve ramo vita e fondi pensione (codice SEC95 F.61)Riserve matematiche e premi del ramo vitaFondi pensioneFondi di quiescenza, accantonati da Societ non finanziarie, So-ciet finanziarie e Famiglie, per i propri dipendenti (non sonoquindi inclusi i fondi di quiescenza dei dipendenti pubblici);29

    b) Riserve premi e sinistri (codice SEC95 F.62)Riserve matematiche e premi del ramo danniRiserve sinistri del ramo vitaRiserve sinistri del ramo danni.

    Altri conti attivi e passivi (codice SEC95 F.7). In questa categoriarientrano le attivit finanziarie create in contropartita di una transazionefinanziaria o non finanziaria e caratterizzate dalla presenza di uno sfasa-mento tra il momento in cui avviene la transazione e quello del suo rego-lamento.

    La distinzione tra Crediti commerciali e Altri ricalca quella propostanel SEC95. In particolare si parla di crediti (debiti) commerciali nei casi incui alla consegna di un bene, o alla prestazione di un servizio, non ancoraseguito il pagamento. Sono classificati come Altri tutti gli altri conti attivi epassivi diversi dai crediti commerciali, cio tutti gli importi non liquidati,

    29Gli enti pubblici non detengono riserve per il pagamento del trattamento di fine rapporto deipropri dipendenti, ma utilizzano a tal fine le entrate correnti.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    41/96

    40

    ma gi maturati, relativi a tasse, contributi sociali, salari, rendite su terrenie dividendi. Gli Altri conti attivi e passivi non comprendono gli sfasamentitra cassa e competenza relativi agli interessi su titoli, che sono inclusi nellostrumento finanziario di pertinenza (cfr. paragrafo 3.2).

    Non sono attualmente disponibili dati sui crediti commerciali dellequasi-societ non finanziarie.

    Gli altri conti attivi e passivi comprendono:

    a) Crediti commerciali

    Crediti commerciali interni al settore delle Societ non finanzia-rie e tra le Societ non finanziarie e le famiglie produttriciCrediti commerciali tra societ non finanziarie residenti e il Restodel mondo;

    b) AltriCrediti/debiti per sfasamento tra flussi di cassa e di competenzarelativi a imposte, tasse, prestazioni sociali e altri trasferimenti.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    42/96

    41

    CAPITOLO 3

    I PRINCIPI CONTABILI DEL SEC95

    I nuovi conti finanziari recepiscono due innovazioni metodologichecontenute nel SEC95. In primo luogo, le attivit e passivit finanziarie, inpassato contabilizzate prevalentemente al valore nominale, sono ora

    espresse, nel caso degli strumenti finanziari quotati e degli strumenti deri-vati, al valore di mercato al termine del periodo di riferimento; negli altricasi viene utilizzata la migliore approssimazione disponibile del valore dimercato (cfr. paragrafo 3.1). In secondo luogo, per quanto attiene ai criteridi registrazione, stato adottato il principio della competenza economica,al posto di quello della cassa (cfr. paragrafo 3.2).

    Quando la disponibilit dei dati lo consente, il SEC95 invita a pro-durre serie distinte per le consistenze e i flussi annuali e trimestrali, perogni settore istituzionale e strumento finanziario. I flussi devono corri-spondere alle transazioni nette al valore di mercato, non necessariamenteuguali alla variazione delle consistenze. Ricavare i flussi come differenzatra le consistenze esporrebbe al rischio di ottenere valori influenzati da ri-

    valutazione dei prezzi (nel caso di titoli e azioni) e cancellazioni o riduzio-ni di valore (nel caso dei prestiti bancari). Il SEC95 ribadisce che rivaluta-zioni e cancellazioni o riduzioni di valore non sono transazioni e vannodunque escluse dai flussi. A seconda dello strumento considerato, diversesono le problematiche per il calcolo dei flussi; per le applicazioni nei contifinanziari italiani si rimanda al capitolo 4.

    3.1 La valutazione ai prezzi di mercato

    Ai fini della valutazione delle consistenze di attivit e passivit fi-

    nanziarie possibile seguire uno dei seguenti criteri di valutazione:a) valore nominale (o facciale);

    b) valore di bilancio, in genere pari al costo storico di acquisizione;

    c) fair value, definito come il valore atteso corrente dei flussi di cas-sa che lattivit generer in futuro;

    d) valore di mercato, in base ai prezzi correnti.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    43/96

    42

    Come principio generale il SEC95 (7.44) stabilisce che le attivit ele passivit finanziarie siano valutate al valore di mercato. Questo principionon si applica a quelle attivit per le quali non esiste un mercato secondario(depositi e prestiti bancari, altri conti attivi e passivi delleconomia), che, dinorma, vanno registrate al valore nominale.

    Un aspetto particolare presentano i titoli azionari e obbligazionarinon quotati sui mercati ufficiali. Pur trattandosi di attivit che possono es-sere scambiate tra soggetti economici, le transazioni su tali strumenti sonoinfrequenti; non esistono, di conseguenza, listini o quotazioni di riferi-mento. Il SEC95 prevede che per questi strumenti la valutazione vada ef-

    fettuata con riferimento ai prezzi osservati per titoli con caratteristicheanaloghe. In alternativa, consentito lutilizzo delfair value.

    Nel caso degli strumenti derivati, lesistenza di un mercato, regola-mentato o meno, dove le attivit siano trattate, una condizione essenzialeperch ne sia giustificata la registrazione nei conti finanziari. Questi stru-menti, infatti, essendo attivit condizionate (contingent), sarebbero, in viagenerale, esclusi dal novero delle attivit finanziarie riconosciute nel siste-ma della contabilit nazionale.

    3.2 La registrazione in base al principio della competenzaeconomica

    A tutela della coerenza interna del sistema, in particolare al fine digarantire luguaglianza teorica dei saldi del conto della formazione del ca-pitale e del conto finanziario, il SEC95 prevede che le transazioni poste inessere dalle unit istituzionali siano registrate in tutti i conti simultanea-mente, nellistante in cui il valore economico viene creato, trasformato oeliminato. Per competenza si intende il momento nel quale si manifesta ildiritto a una prestazione economica, indipendentemente dal fatto che a essosia associato un movimento di cassa.

    Nei conti finanziari, in passato compilati essenzialmente per cassa, ilprincipio della competenza trova applicazione nei seguenti casi:

    a) nella registrazione degli interessi, che sono contabilizzati nel mo-mento della loro maturazione sotto forma di reinvestimento nellostrumento finanziario che li ha generati;

    b) nei crediti commerciali, legati allo sfasamento tra il momento incui avviene lo scambio di beni o servizi e quello in cui avviene ilregolamento;

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    44/96

    43

    c) nella sottovoce Altri dello strumento Altri conti attivi e passivi, cheincorpora principalmente le poste di raccordo tra flussi di cassa e dicompetenza relative a imposte, contributi e prestazioni sociali.

    Per quanto attiene alla registrazione per competenza degli interessi,si distinguono tre possibilit di registrazione, in relazione al tasso di inte-resse adottato:30

    a) gli interessi vengono calcolati applicando al prezzo di offerta deltitolo il tasso corrispondente al momento dellemissione. Per i pe-riodi successivi al primo, lo stessotasso viene applicato al prezzo

    originario aumentato degli interessi gi maturati. Leventuale ven-dita del titolo sul mercato secondario non produce alcun effetto, aifini del calcolo cos impostato, perch non altera n linteresse e ilprezzo originari, n gli interessi gi maturati e sommati al prezzooriginario. Tale metodo detto criterio del debitore, o del costostorico;

    b) nel caso di vendita sul mercato secondario, applicabile un metodoalternativo, detto criterio del creditore, basato sul modo in cui ilnuovo acquirente registrerebbe gli interessi rimanenti. Tale metodoprevede lapplicazione del tasso di rendimento interno determinatosulla base del prezzo di acquisto sul secondario e dei pagamentifuturi di cedole e capitale. Tale tasso di rendimento interno sar in-

    fluenzato dalla struttura dei tassi di mercato del periodo in cui av-viene lacquisto sul secondario;

    c) possibile, infine, indipendentemente da eventuali vendite del ti-tolo sul secondario, calcolare in ogni periodo gli interessi, appli-cando il tasso corrente al prezzo corrente (o valore attuale coerentecon il tasso corrente). Tale metodo detto criterio full market.

    In assenza di una indicazione precisa del SEC95, nei conti finanziariitaliani si utilizzato il criterio del debitore, preferito anche da Eurostat(cfr. paragrafo 4.2).

    30 Eurostat, Report of the Task Force for the ESA 95. Handbook - Recording Interest on

    Accrual Basis, 1998.

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    45/96

    44

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    46/96

    45

    CAPITOLO 4

    FONTI E METODOLOGIE DI STIMA DEI CONTI FINANZIARI ITALIANI

    Manuali internazionali, come il SEC95, disciplinano la definizionedei settori istituzionali e degli strumenti che appaiono nei conti finanziari,nonch i criteri di valutazione delle attivit e delle passivit finanziarie.Nella realt, in tutti i paesi la produzione dei conti finanziari condizionata

    dalla disponibilit dei dati; la piena applicazione dei principi stabiliti dairegolamenti internazionali sarebbe impossibile senza il ricorso a proceduredi stima. Tra i vincoli pi importanti possono essere ricordatilindisponibilit di statistiche sulluniverso delle unit istituzionali checompongono i settori; errori di misurazione nei dati di base; incoerenze trainformazioni provenienti da fonti diverse; assenza di informazioni su parti-colari fenomeni; disponibilit di grandezze economiche misurate solo alvalore nominale.

    Nel 2000, in occasione delladozione dei nuovi principi contabili, si provveduto alla revisione generale delle metodologie dei conti finanziari.Questo capitolo descrive, per ogni strumento finanziario e per il settoredel Resto del mondo le fonti e le metodologie utilizzate, con lobiettivodi fornire una sintesi che sia daiuto per la comprensione e lutilizzazionedelle statistiche.

    4.1 Depositi e prestiti

    Per questi strumenti le fonti sono costituite dalle segnalazioni stati-stiche di vigilanza delle banche, dei fondi comuni monetari e degli inter-mediari finanziari non bancari; dal bilancio della Banca dItalia; da segna-lazioni allUIC e dalle informazioni fornite dalla Cassa DD.PP. (per il ri-sparmio postale).

    Prima della revisione del settembre 2000 le poste dei conti finanziarirelative a depositi e impieghi bancari si riferivano a un campione che co-

  • 5/26/2018 I conti finanziari dellItalia

    47/96

    46

    priva circa il 92 per cento del totale dei depositi e il 95 per cento dei presti-ti. Dal settembre 2000, tali poste si riferiscono alluniverso delle banche.31

    I flussi dei prestiti a medio e a lungo termine sono al netto dei crediticancellati perch non pi esigibili e delle riduzioni di valore dei finanzia-menti (rispettivamente, write-offs e write-downs). Secondo il SEC95, in-fatti, tali variazioni non sono classificate come operazioni finanziarie, inquanto non implicano interazioni consensuali tra le unit istituzionali. Unsecondo motivo che levoluzione della dinamica dei prestiti non pu li-mitarsi allanalisi delle consistenze: la loro riduzione tra due periodi punon dipendere, ad esempio, da un rallentamento congiunturale, ma essere

    determinato da operazioni straordinarie di write-offs e write-downs. Alnetto di queste ultime, le consistenze potrebbero essere cresciute.

    La correzione ai flussi ch