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Comitato consultivo provinciale INAIL di Cremona Tel.: 0372/499211 Netfax: 06/22798327 e-mail: [email protected] INAIL Sede di Cremona Via dei Comizi Agrari, 2 - 26100 Cremona Tel.: 0372/499211 Netfax: 06/22798327 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] www.inail.it È attivo il Servizio sociale per infortunati sul lavoro Tel. 0372/499253 e-mail: [email protected] CONOSCERE E PREVENIRE LE MALATTIE PROFESSIONALI I costi umani, sociali ed economici delle malattie professionali sono elevati. È necessario, quindi, utilizzare tutti gli strumenti disponibili per preve- nirle eliminando o riducendo l’esposizione dei lavoratori ai fattori di rischio. Il datore di lavoro svolge in questo un ruolo fondamentale insieme ai dirigenti, ai preposti e ai lavoratori, col sup- porto del responsabile del servizio di prevenzio- ne e protezione, del medico competente e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Le misure da mettere in atto per la prevenzione sono numerose e diverse a seconda del conte- sto aziendale e di lavoro. È importante che cia- scun soggetto coinvolto mantenga un elevato livello di attenzione al fenomeno. PREVENIRE SI PUÒ Sede di Cremona La salute e la sicurezza dei lavoratori e delle la- voratrici è tutelata da un ampio quadro di dispo- sizioni legislative generali e specifiche. Il D.lgs. 81/2008 e s.m.i. individua le fondamentali misu- re di carattere tecnico, organizzativo e procedu- rale da attuare nei luoghi di lavoro per garantire e prevenire i danni alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. La tutela assicurativa INAIL è regola- mentata dal D.p.r. n.1124/1965 e s.m.i. RIFERIMENTI Nel caso in cui la malattia professionale o il suo aggravamento derivi dalla omissione di misure obbligatorie di tutela, il datore di lavoro o altri soggetti aziendali possono essere chiamati a risponderne penalmente. L’Asl, tramite le Unità operative di prevenzione e sicurezza negli am- bienti di lavoro, effettua le indagini per verifica- re eventuali responsabilità di terzi nella malat- tia, informa l’autorità giudiziaria e prescrive le eventuali azioni correttive. LA RESPONSABILITÀ Asl Cremona Sede di Cremona e Casalmaggiore Via Belgiardino, 6 - 26100 Cremona Tel.: 0372/497544-45 Netfax: 0372/497457 e-mail: [email protected] Sede di Crema Via Meneghezzi, 14 - 26013 Crema Tel.: 0373/218532-33 Netfax: 0373/218595 e-mail: [email protected] CO.CO.PRO. INAIL DI CREMONA GUIDA PER I LAVORATORI LA NORMATIVA Ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Cremona Via Palestro, 66 - 26100 Cremona Tel.: 0372/35224 Fax: 0372/27368 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] 30 settembre 2014

I costi umani, sociali ed economici delle malattie INAIL ... · Nel 2013 le denunce di malattia professionale in Italia sono state circa 51.900 (circa 5.500 in più rispetto al 2012)

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Comitato consultivo provinciale INAIL di Cremona Tel.: 0372/499211 Netfax: 06/22798327 e-mail: [email protected]

INAIL Sede di Cremona Via dei Comizi Agrari, 2 - 26100 Cremona Tel.: 0372/499211

Netfax: 06/22798327 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] www.inail.it È attivo il Servizio sociale per infortunati sul lavoro

Tel. 0372/499253 e-mail: [email protected]

C O N O S C E R E E

P R E V E N I R E

L E M A L A T T I E P R O F E S S I O N A L I

I costi umani, sociali ed economici delle malattie professionali sono elevati. È necessario, quindi, utilizzare tutti gli strumenti disponibili per preve-nirle eliminando o riducendo l’esposizione dei lavoratori ai fattori di rischio. Il datore di lavoro svolge in questo un ruolo fondamentale insieme ai dirigenti, ai preposti e ai lavoratori, col sup-porto del responsabile del servizio di prevenzio-ne e protezione, del medico competente e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Le misure da mettere in atto per la prevenzione sono numerose e diverse a seconda del conte-sto aziendale e di lavoro. È importante che cia-scun soggetto coinvolto mantenga un elevato livello di attenzione al fenomeno.

P R E V E N I R E S I P U Ò

Sede di Cremona

La salute e la sicurezza dei lavoratori e delle la-voratrici è tutelata da un ampio quadro di dispo-sizioni legislative generali e specifiche. Il D.lgs. 81/2008 e s.m.i. individua le fondamentali misu-re di carattere tecnico, organizzativo e procedu-rale da attuare nei luoghi di lavoro per garantire e prevenire i danni alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. La tutela assicurativa INAIL è regola-mentata dal D.p.r. n.1124/1965 e s.m.i.

R I F E R I M E N T I

Nel caso in cui la malattia professionale o il suo aggravamento derivi dalla omissione di misure obbligatorie di tutela, il datore di lavoro o altri soggetti aziendali possono essere chiamati a risponderne penalmente. L’Asl, tramite le Unità operative di prevenzione e sicurezza negli am-bienti di lavoro, effettua le indagini per verifica-re eventuali responsabilità di terzi nella malat-tia, informa l’autorità giudiziaria e prescrive le eventuali azioni correttive.

L A R E S P O N S A B I L I T À

Asl Cremona Sede di Cremona e Casalmaggiore Via Belgiardino, 6 - 26100 Cremona Tel.: 0372/497544-45 Netfax: 0372/497457 e-mail: [email protected]

Sede di Crema Via Meneghezzi, 14 - 26013 Crema Tel.: 0373/218532-33 Netfax: 0373/218595 e-mail: [email protected]

CO.CO.PRO. INAIL DI CREMONA

G U I D A

P E R I L A V O R A T O R I

L A N O R M A T I V A

Ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Cremona

Via Palestro, 66 - 26100 Cremona Tel.: 0372/35224 Fax: 0372/27368 e-mail: [email protected] PEC: [email protected]

30 settembre 2014

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Per malattia professionale si intende una patologia le cui cause sono da ricondurre all’attività lavorativa svolta o all’ambiente di lavoro. Queste malattie si possono manifestare dopo periodi di esposizione al rischio brevi oppure lunghi e anche a distanza di molto tempo dall’esposizione.

C H E C O S A È U N A M A L A T T I A P R O F E S S I O N A L E

C H E C O S A D I C O N O L E S T A T I S T I C H E

Nel 2013 le denunce di malattia professionale in Italia sono state circa 51.900 (circa 5.500 in più rispetto al 2012) con un aumento di poco più del 47% rispetto al 2009. (*)

Alcune delle patologie più frequenti sono: • disturbi muscoloscheletrici, ossia patologie riferite

all’apparato osteo-artro-muscolo-tendineo • ipoacusie da rumore • malattie riferibili all’esposizione all’amianto • neuropatie periferiche • ipersensibilizzazione cutanea • malattie respiratorie

IL LAVORATORE È opportuno che il lavoratore segnali al medico competente dell’azienda, al proprio medico di base o anche al medico di patronato i di-sturbi che ritiene possano essere collegati all’attivi-tà lavorativa svolta, per contribuire alla diagnosi di una eventuale malattia professionale. Nel caso di diagnosi di probabile malattia profes-sionale, il lavoratore deve presentare il certificato medico al proprio datore di lavoro entro 15 gior-ni dal suo rilascio. Se il lavoratore non lavora più, può presentare all’INAIL la domanda di riconoscimento della ma-lattia professionale. IL MEDICO Il medico di base valuta la possibile origine lavo-rativa delle malattie dei propri assistiti, anche per facilitarne la cura precoce o l’allontanamento dal rischio. Se il lavoratore è affetto da una malattia di sospetta origine professionale, il medico redige il primo certificato di malattia professionale. Questo certificato è un atto necessario e consente all’ INAIL di valutare il caso. Il medico competente valuta la possibile origine lavorativa delle malattie dei lavoratori che segue in sorveglianza sanitaria, anche per porre eventuali limitazioni al lavoro svolto normalmente o disporre l’allontanamento dal rischio. Se il lavoratore è af-fetto da una malattia di sospetta origine professio-nale, il medico redige il primo certificato di malat-tia professionale. Deve inoltre attivarsi nei con-fronti del datore di lavoro segnalando la malattia e i fattori che possono averla causata, contribuendo alle conseguenti misure correttive. Qualunque medico è tenuto a segnalare la ma-lattia professionale, anche sospetta, a INAIL, Dire-zione Territoriale del Lavoro e Asl.

C H E C O S A F A R E I N C A S O D I M A L A T T I A P R O F E S S I O N A L E

C H E C O S A F A L ’ I N A I L I N C A S O D I

M A L A T T I A P R O F E S S I O N A L E

L’INAIL In Italia è obbligatorio assicurare presso l’INAIL i lavoratori che svolgono specifiche attività a rischio dai danni derivanti dall’attività lavorativa. Qualsia-si malattia causata dal lavoro può essere ricono-sciuta dall’INAIL come professionale: per facilitare questo compito esistono delle tabelle, in cui sono elencate le malattie e le lavorazioni che le posso-no causare per le quali vige la presunzione legale di origine. La tutela INAIL è comunque estesa anche alle altre malattie professionali “non tabel-late” per le quali spetta al lavoratore dimostrare l’origine professionale.

L’INAIL, in caso di assenza dal lavoro, eroga le prestazioni dal quarto giorno successivo a quello in cui si è manifestata la malattia professionale fino alla guarigione clinica. Viene anche valutato ed eventualmente indenniz-zato il danno biologico (menomazione dell’integri-tà psicofisica) e le sue conseguenze patrimoniali. Se la malattia non viene denunciata subito, il lavo-ratore può ottenere le prestazioni entro 3 anni e 150 giorni dal giorno della manifestazione della malattia stessa. Oltre alle prestazioni economiche l’INAIL eroga anche eventuali prestazioni sanitarie e integrative.

IL DATORE DI LAVORO Il datore di lavoro, ricevuto il primo certificato medico, invia la denuncia di malattia professionale all’INAIL entro 5 giorni. È poi necessario che verifichi le condizioni che possono averla causata per aggiornare la valuta-zione dei rischi in azienda e controllare che le mi-sure di prevenzione siano adeguate.

(*)Fonte: Relazione Annuale INAIL 2013, 9 luglio 2014.