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I LAPIDEI I LAPIDEI ORNAMENTALIORNAMENTALI
LAPIDEI ORNAMENTALI
I LAPIDEI ORNAMENTALI NATURALI
Sono definiti LAPIDEI ORNAMENTALI tutti quei
materiali naturali che possiedono caratteristiche tecniche ed estetiche che ne consentono
l’impiego nell’edilizia.
Possono pertanto soddisfare sia esigenze strutturali sia esigenze
artistiche
Uso strutturale della pietra (San Michele di Murato, Corsica, Francia)
LAPIDEI ORNAMENTALI
I LAPIDEI ORNAMENTALI
NATURALI
Denominazione commerciale e scientifica di alcuni materiali lapidei
Non sempre esiste corrispondenza tra
denominazione NORMATA o COMMERCIALE e
nomenclatura PETROGRAFICA
LAPIDEI ORNAMENTALI
LAPIDEI ORNAMENTALI
UTILIZZO DEI LAPIDEI ORNAMENTALI
La destinazione d’uso dei materiali lapidei ornamentali è varia e non è ristretta alla sola edilizia…
Principali campi di impiego dei materiali lapidei e ripartizione
percentuale per categorie
CLASSIFICAZIONE dei LAPIDEI ORNAMENTALI
CLASSIFICAZIONE dei LAPIDEI ORNAMENTALI
Norma UNI 8458
MarmiGranitiPietre
Travertini
CLASSIFICAZIONE dei LAPIDEI ORNAMENTALI
Vengono definite commercialmente “marmi” tutte le rocce che possono essere estratte, lavorate ed impiegate con tecniche e destinazioni analoghe a quelle dei marmi s.s.
Durezza: valore max
4-5 nella scala di Mohs
I “marmi si suddividono in “marmi cristallini” e “marmi calcarei” ed in “marmi bianchi” e “marmi colorati”
I “MARMI”
CLASSIFICAZIONE dei LAPIDEI ORNAMENTALI
I “GRANITI”
Vengono definite commercialmente “graniti” tutte le rocce cristalline (magmatiche e metamorfiche) contraddistinte
da struttura porfirica
o granulare
Durezza: valore max
6-7 nella scala di Mohs
I “graniti” si suddividono in “uniformi”, “orientati” e “venati”
CLASSIFICAZIONE dei LAPIDEI ORNAMENTALI
I “TRAVERTINI”
I travertini spesso vengono inclusi nel gruppo dei “marmi” sebbene da un punto di vista di normativa italiana UNI
8458 debbano essere considerati una varietà commerciale a se stante
CLASSIFICAZIONE dei LAPIDEI ORNAMENTALI
In questa categoria vengono raggruppati tutti i materiali
lapidei che non rientrano nelle categorie già descritte
Sono materiali di valore commerciale ed estetico inferiore
Le “pietre” sono materiali che privilegiano l’ambito rurale, rustico o possono essere utilizzate come elementi strutturali
LE “PIETRE”
CLASSIFICAZIONE dei LAPIDEI ORNAMENTALI
LIMESTONE, SANDSTONE e SLATE
Nel mondo anglosassone le varietà commerciali sono arricchite da tre classi ulteriori che possiedono
caratteristiche tipiche delle “pietre”.
Sono materiali lapidei utilizzati prevalentemente con funzioni strutturali piuttosto che ornamentali, anche se i calcari s.s. appartengono alla categoria dei “limestones”
CARATTERISTICHE ESTETICHE
CARATTERISTICHE ESTETICHE
1)
COLORE2) TAGLIO a verso e contro3) STRUTTURA e fabric
del lapideo (DISEGNO)
4) GRANA/granulometria5) DIFETTI
1) COLORE
I lapidei si dividono in MONOCROMI
e POLICROMI. La maggior parte dei lapidei presentano policromaticità
sebbene si
possa individuare una colorazione dominante. Una roccia si definisce comunque monocroma se presenta una colorazione uniforme se osservata da una distanza di 50 cm.
Per il progettista o il direttore dei lavori le caratteristiche estetiche e decorative di un lapideo, e tra queste il COLORE, rappresentano il
fattore principale nella scelta tipologica.
Il colore dominante di un lapideo dipende:
• dal colore dei suoi costituenti cristallini (minerali) fondamentali;•
dal colore di alcuni costituenti accessori o dispersi, ma fortemente
pigmentanti;• da difetti reticolari dei minerali fondamentali;• dalla struttura e microstruttura della roccia.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
Commercialmente i lapidei ornamentali vengono denominati spesso utilizzando prefissi o suffissi indicanti il colore
dominante della roccia.
I lapidei vengono divisi su base cromatica
dominante in “ROSSI”, “NERI”, “VERDI”,
“GRIGI”, “BIANCHI”, etc…
CARATTERISTICHE ESTETICHE
Disponibilità commerciale dei diversi colori per ogni singola categoria di materiali. Una scarsa o nulla disponibilità commerciale non implica una scarsa o nulla reperibilità in natura dei colori riportati
1) COLORE
Il colore dominante del lapideo è determinato principalmente dal colore dei suoi costituenti fondamentali, cioè dal colore
intrinseco dei minerali che costituiscono la roccia.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
1) COLORE
Relazioni esistenti tra il colore di una roccia e la sua mineralogia. Sono riportati solamente i minerali principali
Il colore dominante del lapideo può anche essere determinato dalla presenza di elementi chimici concentrati nei minerali
accessori
che ne controllano la dominante cromatica principale
CARATTERISTICHE ESTETICHE
1) COLORE
Difetti e distorsioni strutturali nei minerali fondamentali
possono determinare il viraggio del colore in cristalli che sarebbero, naturalmente,
incolori. Questo è il caso della calcite che può virare all’azzurro in alcuni lapidei di origine metamorfica (marmi), o del
quarzo che può prendere colorazione bluastra in alcuni graniti.
Lastre di Azul
Macaubas
Le caratteristiche cromatiche di un lapideo, così come il disegno, possono essere esaltate dalla LUCIDATURA
delle
lastre, o dall’applicazione sul prodotto finito di VERNICI speciali o TRATTAMENTI
superficiali (es.Marmolux,
paraffina), le quali non alterano i cromatismi originali e possono rappresentare un ottimo protettivo per lapidei ornamentali utilizzati in esterni, soggetti ad ambienti
particolarmente aggressivi.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
1) COLORE
Struttura e microstruttura della roccia possono determinare variazioni cromatiche apprezzabili legate al differente taglio del
lapideo.Questa caratteristica è tipica in lapidei costituiti da minerali
fortemente
anisotropi che tendono ad iso-orientarsi
nella struttura della roccia.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
2) TAGLIO
Differente aspetto di lastre di travertino giallo e rosso tagliate “al verso” e “al contro”
Pilastro in Serizzo: la parte di destra corrisponde al taglio “al verso”, quella a sinistra al taglio “al contro”
Le caratteristiche STRUTTURALI e MICROSTRUTTURALI, cioè le caratteristiche legate alla disposizione e alle relazioni intergranulari interne alla roccia, possono creare particolari
effetti, quali disegni, venature e maculature, che in alcuni casi possono impoverire ed in altri arricchire il lapideo dedicato ad
usi ornamentali.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
3) DISEGNO
I lapidei si dividono in:materiali OMOGENEI, o privi di disegno; materiali ETEROGENEI o caratterizzati da disegno interno
CARATTERISTICHE ESTETICHE
3) DISEGNO
CARATTERISTICHE ESTETICHE
3) DISEGNO
La grana e/o la granulometria
di una roccia è un parametro di notevole importanza per quelle che sono le caratteristiche
tecnologiche del lapideo in esame, e può assumere importanza nella definizione delle sue caratteristiche cromatiche ed
estetiche.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
4) GRANA e GRANULOMETRIA
La grana e/o la granulometria
della roccia dipendono da vari fattori:
granulometria media del sedimento da cui derivano le rocce sedimentarie;
condizioni di cristallizzazione (velocità e profondità) per le rocce ignee;
grado metamorfico (T °C) per le rocce metamorfiche
Tanto più fine
è la grana della roccia quanto più omogenee saranno le caratteristiche cromatiche, ed eventuali venature
o imperfezioni si amalgameranno tra loro a valorizzare il rapporto estetico del lapideo.
4) GRANA e GRANULOMETRIA
Marmo cristallino a grana fine (Venatino
Carrara); le venature grigio scure, dai
contorni ben delineati, staccano nettamente sul fondo più chiaro.
Marmo cristallino a grana media (Nikisiani); le venature scure mostrano contorni poco netti e risultano mal definite sul fondo sottostante
CARATTERISTICHE ESTETICHE
4) GRANA e GRANULOMETRIA
CARATTERISTICHE ESTETICHE
Alcuni lapidei traggono il loro valore proprio dalla grana o granulometria
decise, o dalla estrema eterogeneità
che ne
definisce un disegno di valore.
Commercialmente i lapidei ornamentali con elementi di dimensioni da centimetriche a decimetriche
prendono il
nome di “Ghiandoni”
Marmetta di Arabescato Orobico: un esempio di materiale in cui la grana gioca un ruolo secondario nel
valore estetico e nel determinare l’aspetto complessivo
4) GRANA e GRANULOMETRIA
CARATTERISTICHE ESTETICHE
La presenza di variazioni di grana con venature evidenti può rappresentare elemento di pregio estetico, ma rappresentare un problema per la lavorabilità del materiale
(es. spaccabilità,
lucidabilità, scolpibilità, segabilità, etc.).
Marmetta di Gongola Grey
I difetti di tipo estetico rappresentano una caratteristica relativa
in quanto, in alcuni casi,
forte eterogeneità, variazioni cromatiche, venature, fissilità, etc. possono rappresentare elementi di
pregio ornamentale o tecnico
CARATTERISTICHE ESTETICHE
5) DIFETTI
In questo calcare corallino l’eterogeneità degli elementi costituenti rende le marmette
l’una diversa dall’altra, purtuttavia
perfettamente accettabili
I difetti possono essere divisi in:
difetti strutturali;difetti tessiturali;difetti cromatici.
I difetti STRUTTURALI
sono legati a caratteristiche giaciturali
e strutturali del giacimento, quali il grado di
fratturazione
macro e microscopico e l’eventuale coniugazione delle fratture.
La FRATTURAZIONE controlla anche la dimensione e la tecnica estrattiva di cava, e
l’orientazione dei blocchi da estrarre. Nonostante questi accorgimenti possono
permanere difetti strutturali nel lapideo in estrazione. Questi difetti prendono il nome di “peli” a cui si associano i “peli furbi” ed i
“peli ciechi”.
*Peli
ciechi = microfratture che si rivelano solo a segagione
avvenuta; peli furbi = microfratture evidenti soltanto se la lastra viene bagnata.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
5) DIFETTI
Le frecce indicano alcuni difetti simili a strappi che compromettono la qualità della lastra
I difetti TESSITURALI
sono legati a caratteristiche riguardanti il fabric
o la struttura e microstruttura
petrografiche
dei lapidei. Tra questi sono da notare la differenza in grana o granulometria, la presenza di eterogeneità planari (lineazioni, foliazioni, scistosità), eventuali vene, inclusi
e/o xenoliti, megacristalli o fenoblasti, etc….
CARATTERISTICHE ESTETICHE
5) DIFETTI
Questi difetti sono prevalentemente estetici, sebbene in taluni casi
possano rappresentare un problema per la lavorabilità del lapideo.
Situazione commercialmente inaccettabile: una lastra costituita da due graniti diversi
In alcuni casi i difetti sono così importanti da definire delle marmette
di scelta inferiore alla prima.
CARATTERISTICHE ESTETICHE
5) DIFETTII difetti CROMATICI
sono
comunque legati a difetti microstrutturali dovuti alla presenza di addensamenti di
minerali, e/o alla presenza di veri e propri elementi estranei alla
roccia magmatica o metamorfica, come vene, filoni, foliazioni,
xenoliti, inclusi
Selezione cromatica di marmette di Rosso Languedoc: la varietà più pregiata corrisponde al Rosso Languedoc
Classico (terza fila partendo dall’alto)
La DURABILITÀ di un materiale lapideo è definibile come la resistenza che il materiale stesso oppone al degrado dovuto all’azione meccanica, fisica e chimica e biologica.
Questi fattori possono essere suddivisi in azioni effettuate da fattori diversi:
DURABILITA’
DURABILITÀ
azione dell’atmosfera = meccanica (vento, pioggia, grandine), fisica (temperatura e sbalzi termici) e chimica (dissoluzione);
azione biologica = muschi e licheni
DURABILITA’
Reminder:•
la gelività
si determina su provini cubici di 7.1 cm di lato;
•
i provini vengono posti in H2
O distillata per 3 ore a 35 °C;•
successivamente vengono posti in un frigorifero per 3 ore a –10 °C;
•
l’operazione viene ripetuta ciclicamente 20 volte;•
il provino viene alla fine sottoposto ad una prova di resistenza
alla
compressione.
La gelività
di un materiale lapideo è direttamente correlabile con la sua durabilità.
GELIVITA’
La gelività
è un fenomeno che indebolisce fortemente la struttura del lapideo attraverso variazioni di volume
dell’acqua, penetrata nei pori e nelle microfessure
della roccia, che si trasforma ciclicamente in ghiaccio.
LAPIDEI ORNAMENTALI
PRODUZIONE LAPIDEA
Produttori (storici e nuovi) ImportatoriTrasformatori
LAPIDEI ORNAMENTALI
Europa > 50% -
Asia 35% -
Americhe 10 %
LAPIDEI ORNAMENTALI
LAPIDEI ORNAMENTALI
LAPIDEI ORNAMENTALI
LAPIDEI ORNAMENTALI
LUSERNA
PORFIDI
ARDESIA
ARENARIE