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I RICORDI DELLA MEMORIA
Giornata di Studio
per gli studenti degli Istituti Secondari Superiori - XXIV Distretto27 gennaio 2011
AULA MAGNA
IISS A. Volta –A. Ceccherelli
E.I.P ITALIASCUOLA STRUMENTO DI PACE
presentain collaborazione con
Assessorato alle Politiche della Scuola
Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Volta-Ceccherelli - Roma
RICORDARE PER NON DIMENTICARE
Le Autrici• Licia D’Urso Ligresti ha curato la raccolta di
testimonianze di esperienze realmente vissute o del racconto di esse trasmesso direttamente ai figli oggi adulti.
• Alberta Levi Temin ha dato forza, con i suoi contatti con gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, a tenere vivo il ricordo per non dimenticare e a chiarire il vero senso della Shoah.
• L’Associazione EIPITALIA Scuola Strumento di Pace ha finanziato la pubblicazione per disseminare il progetto “ I ricordi della memoria” nelle scuole e a livello nazionale.
INTERVISTA a… ALBERTO SORDI
La Tomba di Anna Frank
Io so cosa vuol dire non tornare
e attraverso il filo spinato
ho visto il sole scendere e morire
ho sentito lacerarmi la carne
le parole del vecchio profeta:
“Possono i soli cadere e tornare:
a noi, quando la breve luce è spenta
una notte infinita è da dormire.
Primo Levi
La morte non è la cosa peggiore, ma
lo è la facilità con cui
dimentichiamo i nostri morti.
Christian Boltanski
Pietre d’inciampo (Stolpersteine) a Roma
Altre 54 nuove pietre d’inciampo, a Roma, dopo quelle collocate nel febbraio scorso. Il 12 e il 13 gennaio si ripete a Roma l’operazione “Stolpersteine”, la bella e geniale iniziativa promossa
dallo scultore tedesco Gunter Demnig per ricordare con un piccolo sampietrino lucente chi non c’è più, nel posto in cui fu strappato dalla sua casa e portato via verso i luoghi di
sterminio del nazifascismo
• BERLINO pietra d’ inciampo
ROMA Corso Trieste n.85
Le pietre d’ inciampo a Roma
cura di ADACHIARA a ZEVI
• 22 MILA PIETRE – L’iniziativa di Demnig si arricchisce di altri luoghi della memoria, stavolta in cinque municipi.
• Curata da Adachiara Zevi questa nuova deposizione di pietre è avvenuta il 12 e il 13 gennaio. Presentata alla Casa della Memoria illustrata da Paola Corcos, Stefano Gambari, Bruno Tobia, Alessandro Portelli, la curatrice Zevi.
• “Ho messo pietre in Germania, Austria, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Olanda, Danimarca, Italia…”, ricorda Denmig. In quindici anni Demnig ne ha installate oltre 22 mila, in 530 città dell’intera Europa. Ventiduemila Stolpersteine, sampietrini lucenti dieci centimetri per dieci con su scritto il nome del deportato, la data di nascita, il posto e la data della morte.
GUNTER DEMNIG Scultore
• OLTRAGGI – Gunter Demnig, 62 anni, scultore e pittore di Colonia, ne ha fatto ormai una ragione di vita.
• Neonazisti e negazionisti hanno anche tentato di distruggerli. «Quante volte, Demnig?» «Hanno attaccato 400 sampietrini. In una quarantina di casi scavando e cercando di estrarli dal selciato. E’ successo in Germania e in Olanda. E anche qui a Roma, a Monteverde, di fronte alla casa dei Terracina. Però li abbiamo subito restaurati…».
• Promossa da Aned, Anei, Cdec, Federazione amicizia ebraico cristiana italiana, Incontri internazionali d’arte, Museo storico della liberazione, Ucei e Comunità ebraica romana l’iniziativa gode dell’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Pietre d'inciampo a via della Reginella, al Ghetto di Roma