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Ing. C. Sbocchi I RISCHI CONNESSI ALL'UTILIZZO DI VEICOLI AZIENDALI Rimini 22 Marzo 2011

I RISCHI CONNESSI ALL'UTILIZZO DI VEICOLI AZIENDALI · Ing. C. Sbocchi I RISCHI CONNESSI ALL'UTILIZZO DI VEICOLI AZIENDALI. Rimini 22 Marzo 2011

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Ing. C. Sbocchi

I RISCHI CONNESSI ALL'UTILIZZO DI

VEICOLI AZIENDALI

Rimini 22 Marzo 2011

Ing. C. Sbocchi

Il tema della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro rappresenta da

sempre un argomento delicato, che nel corso degli anni si è sviluppato

esponenzialmente in ambito legislativo - giurisprudenziale, con relative

ripercussioni in ambito sociale e nella ricerca scientifica.

LA SICUREZZA ALLA GUIDA: UN MONDO SOMMERSO

PREMESSA

Ing. C. Sbocchi

PREMESSA

Gli incidenti stradali ad oggi rappresentano una vera e propria EMERGENZA SOCIALE, NESSUNA ATTIVITÀ CRIMINALE

(terrorismo, mafia, camorra, n’drangheta, sacra corona, microcriminalità, criminalità organizzata ecc..)

PRODUCE LO STESSO NUMERO DI VITTIME.

INTERVENIRE si puòAnzi è DOVEROSO!!

Ing. C. Sbocchi

DATI E STATISTICHE

Ing. C. Sbocchi

• Gli incidenti stradali in Italia sono la principale causa di morte per i lavoratori. Nel 2008 il 54,5% degli infortuni mortali per cause lavorative si conta proprio sulla strada, tra infortuni in itinere e infortuni propriamente detti !

• Su un totale di 1.120 morti bianche, 335 decessi (il 29,9%) si sono verificati durante lo svolgimento delle mansioni lavorative su strada e 276 (il 24,6%) sono da attribuire al percorso casa/lavoro.

Questi dati inducono una riflessione se considerati anche in ambito lavorativo ..

DATI E STATISTICHE

Ing. C. Sbocchi

Come si vede dalla tabella nel biennio 2008-2009 a fronte di unadiminuzione degli incidenti stradali del 1,6% si è registrato un calodella mortalità del 10,3%.......

DATI E STATISTICHE

Ing. C. Sbocchi

Da questa tabella si evidenzia invece che la diminuzione dei casimortali è stata nettamente maggiore nelle autostrade (-22,6%)rispetto alle strade urbane e extraurbane..

DATI E STATISTICHE

Ing. C. Sbocchi

Interessante notare da questi due grafici come la fascia oraria conpiù incidenti è quella delle 17.00-19.00…

MA I DATI SONO OMOGENEI SUTUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE??

DATI E STATISTICHE

Ing. C. Sbocchi

L’obiettivo è quello di fornire indicazioni ed offrire spunti diriflessione per il miglioramento dell'approccio tecnico-culturale aquello che deve essere a pieno titolo considerato come unrischio lavorativo, in un contesto in cui la strada rappresenta il“luogo di lavoro” e il veicolo potrebbe configurarsi come

un’”attrezzatura”.

Anche se per il trasporto su strada di veicoli vi sono specifichenormative (c.d.s., t.t.c., a.d.r. ecc..) qui non evidenziate, si ritienedoveroso chiarire alcuni concetti.

OBIETTIVO

Ing. C. Sbocchi

Il D.Lgs. 81/’08 del 9 Aprile 2008 chiarisce in maniera inequivocabile le

responsabilità attribuite al Datore di lavoro, il quale ha l’obbligo di

valutare, con il supporto del SPP, tutti i rischi presenti nella propria

azienda e tutti i rischi associati alle varie mansioni (vedi art. 3 - c.1), ivi

comprese quelle che comportano l’utilizzo di veicoli.

LA SICUREZZA ALLA GUIDA: RIFERIMENTI NORMATIVI

Ing. C. Sbocchi

D.Lgs. 81/08 : l’iter valutativo

• art. 17 : obbligo di valutare tutti i rischi legati alle attività lavorative;

• art. 28: valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori anchenella scelta delle attrezzature di lavoro;

D.Lgs. 81/08 : l’iter formativo

• artt. 36 e 37: obbligo per il Datore di Lavoro di informare e formare il lavoratore inmaniera sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza;

• art.73: obbligo per il Datore di Lavoro di formare ed addestrare il lavoratorerelativamente alle condizioni di impiego delle attrezzature e alle situazioni anormaliprevedibili;L’unica sezione del Testo Unico che non si applica esplicitamente “ai posti di guida di veicoli o macchine” è il titolo VII – “Attrezzature munite di videoterminali”, come indicato dall’art. 172, comma 2, lett. a.

LA SICUREZZA ALLA GUIDA: RIFERIMENTI NORMATIVI

Ing. C. Sbocchi

I° FASE: Identificazione dell’attività lavorativa, descrizione delle mansioni e del cicloproduttivo, analisi dei processi, impianti e valutazione dei modelli organizzativi;

II°FASE: Individuazione dei FATTORI di rischio:

1) analisi delle MANSIONI aziendali con riferimento ai rischi specifici - art. 28 c. 2 lett. ftra cui gruppi di lavoratori esposti a stress da lavoro, gestanti, ediff. età/genere/stranieri e delle sostanze/preparati chimici impiegati

2) analisi degli AMBIENTI DI LAVORO con riferimento alla struttura/macchine/attrezzaturepresenti e verifica delle misure di sicurezza attuate nell’U.P./valutazioni dei fattori arischio residuo

III°FASE: Scelta della metodologia e dei criteri adottati (stima del rischio e quantificazione)

Le FASI procedurali per una valutazione dei rischi esaustiva:

RISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

II° FASE: Individuazione dei FATTORI di rischio

RISCHI:

SICUREZZA

SALUTE

TRASVERSALI

RISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

II° FASE: Individuazione dei FATTORI di rischioRISCHI

(A) SICUREZZA :Aree di transitoSpazi di lavoroScaleMacchineAttrezzi manualiManipolaz. man. di oggettiImmag. di oggetti Imp.ti elettriciApparecchi a pressioneReti e app. distrib. gasApparecchi sollevamentoMezzi di trasportoRischi incendio ed esplosioneRischi chimici

(B) SALUTE :Esp. ag. ChimiciEsp. ag. FisiciEsp. ag. BiologiciVentilaz. industrialeClimatiz. localiEsp. a vibrazioniEsp. a rumoreMicroclima termicoEsp. a rad. Ionizz.Esp. a rad. non Ionizz.IlluminazioneCarico lavoro fisicoCarico lavoro mentaleLavoro ai VDT

(C) TRASVERSALI :Org. del lavoroCompiti, funz. e resp.tàAnalisi, pianificaz. e controlloFormazioneInformazionePartecipazione-consultazioneNorme e proc. di lavoroManutenzioneDPIEmergenza e pronto soccorsoSorveglianza sanitaria Lavoratori stranieriStress da LavoroLavoratrici gestantiIn itinere

RISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

Alcuni esempi di fattori di RISCHIO/MANSIONI che tipicamente sono sottostimatinella Valutazione dei Rischi

(anche causa della poca evidenza nella Conferenza Stato-Regioni):

• Lavorare da soli o in solitudine (man down/uomo a terra)• Lavori ad altezze maggiori di 2 mt. (e non lavori in quota) • Uso di veicoli aziendali/propri all’interno dell’orario di lavoro (incidenti

stradali - diverso dal R in itinere)• Luoghi di lavoro in ambienti sospetti d’inquinamento (spazi confinati)• Giardinaggio (specie su aree sensibili es. atex, affogamento, altezze ecc..)• Campionatori di acque (reflue, prima pioggia, da pozzetti ecc..)• Fulminazione (Imp.ti di terra/scariche atm. Mancata verifica postfulminazione)• Dispositivi di Protezione Individuale III° cat. (DPI ovvero formazione-

addestramento carenti nei contenuti e nelle verifiche. Figure chiave assenti: Resp. manutenzione e Resp. formazione)

e ancora…• Emergenza (e non solo antincendio/pr. soccorso) ad es. spandimenti (spill)• Mancati incidenti (o near miss)…

RISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

ALCUNI ESEMPI DI FIGURE/ATTIVITA’ CHE TIPICAMENTE PREVEDONO L’UTILIZZO DI VEICOLI AZIENDALI :

Esempi di attività normalmente considerate:• trasportatori• corrieri • società di noleggio auto con conducente (NCC)• società di distribuzione di cibi e bevande, ecc…

Esempi di attività/mansioni sottostimate nella Valutazione dei Rischi:• dirigenti aziendali;• preposti aziendali addetti alla vigilanza e/o coordinamento di attività aziendali vs. squadre dilavoratori (anche ditte esterne) che operano presso luoghi di lavoro esterne all’azienda; • lavoratori addetti alle commissioni esterne (banca, posta, ecc..);• manutentori (acquisto materiali di consumo, minuterie, ecc..);• lavoratori addetti alle consegne aziendali;• dipendenti in trasferta (con utilizzo di mezzo proprio/aziendale);• dipendenti distaccati (con utilizzo di mezzo proprio/aziendale - es. di attività: cantieri temporanei o mobili, ditte di manutenzione del verde, ditte di pulizie e ditte di gestione di mense aziendali);

• dipendenti che accompagnano altri lavoratori sul luogo di lavoro.

RISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

Per quanto riguarda la guida dell'autoveicolo, possono essereconsiderati come “fonti di Rischio” i seguenti punti:

• Le condizioni del veicolo; • Le condizioni del guidatore; • Le condizioni che si incontreranno durante il viaggio. • Le capacità di reagire agli imprevisti del guidatore

Detti fattori dovranno essere considerati e valutati nella stesura delDVR (Documento di Valutazione dei Rischi) e devono essere ridotti il

più possibile attraverso l’adozione di adeguate misure.

Ovvero…

RISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

RISK ASSESSMENT

FATTORE UMANO

FATTORI AMBIENTALI VEICOLO

Ing. C. Sbocchi

COMPORTAMENTI A RISCHIO

USO-ABUSO DI SOSTANZE AD AZIONE PSICOTROPA:

FARMACIDROGHEALCOL

ALIMENTAZIONE INAPPROPRIATA

UTILIZZO DI APPARECCHAITURE DI COMUNICAZIONE, USO DI APPARECCHIATURE MULTIMEDIALI (definiti INTERFERENZE);

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E PERCEZIONE DELLA FATICA

STRESS PSICOFISICO CORRELATO ALLA GUIDA

FATTORE UMANO

FATTORI AMBIENTALI VEICOLORISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

CARATTERISTICHE DEL MEZZO

DESTINAZIONE USO: veicoli aziendali (citycar, utilitarie, compatte, trevolumi, sw, ammiraglie), monovolumi per trasporto persone, veicolicommerciali, mezzi pesanti, ecc….

DOTAZIONE DISPOSITIVI DI SICUREZZA (ABS, ESP, EDS, ASR, AIRBAG,DISPOSITIVI CONTROLLO USURA FRENI ecc..)

DISPOSITIVI SATELLITARI DI NAVIGAZIONE:Utilità sia per l’organizzazione del lavoro (meno Km = meno costi) ma altresìper la riduzione del rischio (meno Km = meno incidenti stradali).

EQUIPAGGIAMENTI A BORDO: segnale mobile di pericolo ("triangolo“),giubbotto rifrangente conforme alla norma "UNI EN 471, ecc..)

MANUTENZIONE PERIODICA* (Preventiva/Correttiva)* rif.to norma UNI EN 13306:2003

VEICOLO

FATTORE UMANO

FATTORI AMBIENTALI

RISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

FATTORE STRADA PERCORSO: - Viabilità

- Tipologie strade- Condizioni del manto stradale

DATI STATISTICI INCIDENTALI DI RIFERIMENTO (aree geografiche di pertinenza vs dati ISTAT e INAIL)

TIPOLOGIA DEL VIAGGIO (locale, nazionale, internazionale,normative di riferimenti differenti, tempo di percorrenza, ecc..)

Problematiche legate alle OPERAZIONI EFFETTUATE A TERRA, con rischio di investimento..

CONDIZIONI METEOROLOGICHE: Pioggia, Neve, Ghiaccio, ecc..

GESTIONE DELLE EMERGENZE SU STRADA: Gestione dei guasti del mezzo, gestione dei sinistri, ecc..

FATTORI AMBIENTALI

FATTORE UMANO

VEICOLORISK ASSESSMENT

Ing. C. Sbocchi

I COSTI DELLA NON SICUREZZA

• L’European Agency for Safety and Health and Work stima che:

COSTI MANIFESTATI: 1

COSTI NASCOSTI: 11

Ing. C. Sbocchi

IL FENOMENO INFORTUNISTICO IN CIFRE

• Costo sociale annuo complessivo*: 4% PIL

• Costo sociale annuo complessivo sistema Italia per infortuni e m.p.**:

45,5 mld €3,21% del PIL

Da ciò si evince che un Italia priva di infortunipotrebbe risanare la propria economia!!

Fonti: *ILO, 04/09** INAIL ‘07

Ing. C. Sbocchi

• Costo umano per i lavoratori e le loro famiglie(dietro ogni statistica ci sono persone reali)

• Costo per le organizzazioni/aziende(assenteismo, costi assicurativi, produttività, competività ecc..)

• Costo per la società(oneri a carico dei sistemi di assistenza sanitaria)

I COSTI DELLA NON SICUREZZA

Ing. C. Sbocchi

• L’INAIL stima che ogni infortunio costi in media 23.000 Euro

• I costi sostenuti dalle imprese rappresentano il 45-60% del costo complessivo

Ovvero il costo medio per un’Azienda è pari a:

10 – 13.000 Euro

I COSTI DELLA NON SICUREZZA

Ing. C. Sbocchi

PARAMETRI DI COSTO ASSOCIATI ALLANON SICUREZZA

COSTI DIRETTI

Tempo perso per il recupero del mezzo

Formazione per il personale sostitutivo

Ore di straordinario

Perdita o danneggia-mento del carico

Danni ai veicoli

Aumento del premio assicurativo INAIL e RCA

COSTI INDIRETTI

Danno di immagine

Calo di produttività del personale

Tempo speso dal personale e dal SPP a seguito dell’infortunio

Possibile ritardo della consegna

Ing. C. Sbocchi

INDICI DI CALCOLO DELLA NON SICUREZZA

Costo assenza lavoratore (retribuz/g X g. assenza –rimborso INAIL)

Costo interruzione lavoro (costo ora* X h interruzione)

Costo danni carico e mezzo*

Costi assicurativi (B/M INAIL ed RCA)

Costi prevenzionali (h ore di formazione + costo formatore + 0,4** x manutenzione)

*Funzione del mezzo e del tipo di azienda**% dedicata alla sicurezza; funzione del mezzo

Ing. C. Sbocchi

I RISPARMI DELLA PREVENZIONE: S.G.S.confronto tra aziende certificate OHSAS 18001 e le omologhe a

livello italianoGrande Gruppi di tariffa Settori

If* (%)

Ig** (%)

0 Servizi -23,8 -9,2

1 Pesca, alimenti, Agricoltura -38,6 0,3 2 Chimica, plastica, Carta, Pelli -46,3 -25,0 3 Edilizia -17,6 -4,1 4 Energia, Gas 87,6 -6,3 6 Metallurgia, Macchina -43,9 -64,0 7 Mineraria, vetro -62,0 -65,8 8 Tessile -57,4 -11,9 9 Trasporti, Magazzino -45,6 -56,3 TOTALE -15,4 -22,0

[1] If (x1000 addetti) = rapporto tra eventi lesivi indennizzati e numero degli esposti [2] Ig (x addetto) = rapporto tra le conseguenze degli eventi lesivi indennizzati e numero degli esposti.

M. I. BARRA; G. MORINELLI; A. TERRACINA -n. 18/2008 “Ambiente & Sicurezza” Il sole 24 ore

Ing. C. Sbocchi

Altro sistema prevenzionistico da considerare sono i corsi di GUIDA

SICURA, da cui è possibile:

• Usufruire di una serie di fondi interprofessionali per finanziare

parte dei costi da sostenere;

• Usufruire degli sgravi contributivi INAIL (BONUS/MALUS);

• La presentazione dell’attestato formativo presso alcune agenzie

assicurative può comportare riduzioni importanti dei premi

assicurativi RC AUTO (anche fino al 50%);

I RISPARMI DELLA PREVENZIONE: Formazione e addestramento

Ing. C. Sbocchi

Nell'ottica di una efficace valutazione e gestione dei Rischi derivanti dall’uso

di veicoli aziendali, è opportuno che il Datore di Lavoro/RSPP dell’azienda

RICEVA IDONEA FORMAZIONE SPECIFICA al fine di possedere capacità e

requisiti professionali adeguati nell’approfondimento delle seguenti

tematiche:

• dati Statistici (Inail + Istat)

• matching tra dati Statistici e attività aziendali

• consultazione e coinvolgimento dei lavoratori con conseguente elaborazione del

Mansionario aziendale per la Sicurezza

• valutazione globale del Rischio (veicolo/fattore umano/fattori ambientali)

• strategie di Prevenzione (Informazione/formazione/addestramento)

• gestione del Rischio Residuo (modelli di risk management es. BBS, manutenzione e

telemonitoraggio) inoltre..

CONCLUSIONI

Ing. C. Sbocchi

Al fine di garantire un processo di MIGLIORAMENTO CONTINUO ed efficaci

ECONOMIE DI GESTIONE è anche opportuno considerare nella scelta del

parco mezzi:

• i dispositivi di sicurezza e del rating dei test specifici (crash test, euroncap, spazi difrenata in funzione della distribuzione delle masse, h baricentro, destinazione uso delveicolo, tipologia di trazione, ecc..)

• l’ergonomia del posto di guida• l’impatto ambientale

ed in relazione all’Economia di Gestione:

• Costi (diretti, indiretti, indotti e sociali)• Corretta gestione del budget aziendale (costi di acquisto parco mezzi vs costisicurezza e manutenzione).

CONCLUSIONI

Ing. C. Sbocchi

Grazie per la Vs. attenzione !!!