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Re della Matematica
FILIPPO BARNI
Scuola Primaria “T.Falasca”
VC
Concorso grafico “INVENTA
UN’IMMAGINE SIMBOLO PER
IL BICENTENARIO DELLA BAN-
DA DEL TUO PAESE
Lorenzo Navarra Elena Turco
Leonardo Kullojka
IIC
IIIB
IIIB
Concorso fotografico
“ATTRAVERSO L’OBIETTIVO”
Ass. Culturale ITINESEGNI
PUCELLO EMILIANO RAIMONDI ANISIA
VARI EMANUEL
MASSARI PETRA
BONOIFAZIO SARAMARIA COLUZZI BENEDETTA VITTORI GIULIA
GAGLIARDUCCI ALESSIA
VALENZI BENEDETA
SPORTOLETTI NICOLE
MONELLI MARTRINA
IIIC
IC
IB
1B
IA
IIA IIC
IIC
IIIA
IIIA
IIIC
PROGETTO ROSAD “Il cielo in
una scuola”
COLUZZI BENEDETTA SINIBALDI FRANCESCA
VARI NICOLO’
XHELILAJ ILARIA
IIA
IIIA
IIIA
IIIC
CONCORSO “La donna un pianeta
da esplorare”
Unitre’
TUMMOLO NICOLA
TUMMOLO LORENZO
TUMMOLO SIMONE
QUATTROCIOCCHI FLAVIO
GUERGUIEVA DEBORA .
IIIC
IIIC
IIIC
IIIC
IIIC
CONCORSO PREMIO “P.L.NERVI”
LORENZI ELENA VALENZI BENEDETTA
PUCELLO BEATRICE
DERME FRANCESCO
IIIA
IIIA
IIIA
IIIA
Concorso Letterario LA GOCCIA
D’ORO
ALESSIO VERONICA
IIC
LEPINIADI 2016 ISTITUTO
DON CESARE IONTA ECCELLE
NELL’ATLETICA LEGGERA
MARTINA DE VITA
BONOMO ARIANNA
NAVARRA GIULIA
DRAGUTINOVIC VALENTINO
IIB
IIB
IC
IA
IL MEDAGLIERE
RUBRICA
QUESTO DICONO DI NOI
Pag 14
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S E G N I
VOLUME 1 NUMERO 4 Giugno 2016
VISITE GUITATE E
VIAGGI D’ ISTRU-
ZIONE
BAGNAIA -
CAPRAROLA
2
VISITE GUITATE E
VIAGGI D’ ISTRU-
ZIONE
TARQUINIA
3
Testi a confronto
Visita al NINFEO
di Segni
4-6
WhatsApp 7
Dopo il’esasme
TRINITY
… Emozione
Olimpico
8
Progetto Rosad
Astrofili
9
AVIS 10
Da Mario… A
scuola di Pizza
11
A.Romiti 12
Lepiniadi 2016 13
Nordic Walking 15
Sommario:
Di seguito i vincitori dei numerosi concorsi a cui
l’Istituto Comprensivo ha partecipato
nata che portava alla fonta-
na principale , chiamata
la"Fontana dei Mori"; cir-
condata da fiori, labirinti
ed altre piccole fontane.
Infine ci siamo riposati su
un grande prato e poi sia-
mo ripartiti per Segni.
Noemi Priori
Francesca Raviglia
IIA
Il 29 Aprile
siamo andati
in gita a Caprarola e Bagnaia, 2 bellissimi
uoghi da visitare.
La partenza è stata alle ore 7:30 di mattina ,
dopo circa 2 ore siamo arrivati a Caprarola ,
per visitare Palazzo Farnese.
Entrati nella villa, grazie alla guida,abbiamo
potuto ascoltare le descrizioni degli affreschi
che impreziosivano le grandi stanze. Le came-
re si dividevano in 2 categorie, invernali ed
estive. Le stanze invernali possedevano in
particolare i camini che la famiglia Farnese
usava per riscaldare l'ambiente. Spesso negli
affreschi era rappresenta-
to lo stemma della fami-
glia Farnese formato da 6
gigli. All' interno del pa-
lazzo c'era una stanza af-
frescata da diverse scene
religiose, questa, prende
il nome di cappella, infatti
veniva usata per pregare.
All'esterno, si trovavano i
giardini, decorati da maestose fontane, labi-
rinti e tanto verde. La più affascinante tra
quest'ultime é stata una particolare grotta, che
nel corso dei secoli
grazie all'acqua che
cadeva sul terreno si
é formato un picco-
lo laghetto. Succes-
sivamente abbiamo
pranzato a Bagnaia
in un bar. Dopo es-
serci riposati, abbia-
mo visitato i giardini
di Villa Lante. All'
ingresso si trovava
una bellissima fonta-
na, chiamata la
"Fontana di Pegaso".
Accanto alla fontana
si trovava una scali-
TUTTI IN GITA!!!
VILLE , PALAZZI E GIARDINI
A BAGNAIA E CAPRAROLA
Pagina 2 La Voce dello Studente
Foto di XHELILAJ ILARIA IIIC
24 Maggio 2016 ancora una
gita scolastica per le classi pri-
me. La partenza era program-
mata alle ore 7:30 ma a causa
di alcuni controlli sul mezzo di
trasporto è stata rimandata alle
ore 8:00.
Arrivati a Tarquinia ci hanno
accolto due gentilissime gui-
de:Luca e Maddalena. Dopo
averci salutato ci hanno spiega-
to la storia della necropoli dei
Monterozzi e dell’antica città
etrusca di Tarquinia. Nella Ne-
cropoli c’erano oltre 6000 se-
polture e circa 200 tombe cono-
sciute, che contengono alcuni
affreschi. Le tombe erano quasi
tutte ipogee,abbiamo visitato le
più importanti:quella della Cac-
cia e della Pesca,quella dei Ca-
ronti ,quella dei Leopardi e del-
le Leonesse. Le tombe dipinte,
ornate con scene figurate tra cui
cacciatori, pescatori, suonatori,
danzatori, giocolieri, atleti, rap-
presentano la ricchezza ed il
potere dei defunti per cui furo-
no eseguite: so-
no il simbolo
del loro elevato
rango sociale.
L'importanza
della pittura e-
trusca è data
anche dalla tota-
le perdita della
pittura greca, di cui possiamo
farci un'idea tramite le decora-
zioni di alcune eccezionali tom-
be tarquiniesi, dove infatti si è
ipotizzata la mano di artisti gre-
ci, attirati in Italia a decorare i
sepolcri dei ricchi etruschi. Vi-
sitate le tombe ci siamo raduna-
ti tutti quanti e siamo saliti sul
pullman per andare a visitare il
centro storico di Tarquinia,città
più importante dell’etruria me-
ridionale e oggi, luogo archeo-
logico di fama internazionale e
di intensa vita culturale. Nel
centro storico abbiamo visitato
il Museo Archeologico Nazio-
nale Tarquiniense, che ha sede
nell’aristocratico Palazzo Vitel-
leschi, capolavoro
dell’architettura gotico-
rinascimentale. Se vi ca-
piterà di passeggiare nel
centro della città scoprire-
te angoli suggestivi, verre-
te dominati dalle alte torri,
percorrerete anguste viuz-
ze che sfociano improvvi-
samente in ampie piazze dove
le facciate delle chiese fanno da
scenario, fino ad arrivare ai li-
miti delle antiche mura urbane a
strapiombo sulla roccia, oltre le
quali si apre un suggestivo pa-
norama caratterizzato dal con-
fondersi dei colori: il giallo oro
dei campi di grano che si intra-
mezza al verde della campagna,
le diverse tonalità di marrone
dei terreni ondulati che arrivano
all’azzurro del mare.
Apprendere la storia, gli usi e i
costumi della civiltà etrusca,
scoprire i segreti delle antiche
necropoli, comprendere gli ec-
cezionali reperti etruschi è fon-
damentale per calarsi in un
mondo così lontano e ricco di
suggestioni.
Anisia Raimondi IC
Beatrice Iatomasi IC
Giorgia Roazzani IA
Daniela Maniscalco IB
Pagina 3
3 METRI... SOTTO TERRA!
Visita guidata a Tarquinia
In occasione del proget-
to«Acqua, fonte di vita» orga-
nizzato da Federica Colaiaco-
mo, la responsabile del Museo
Archeologico di Segni e arche-
ologa. Accompagnati dalle pro-
fessoresseLiberati e Gagliar-
ducci, il giorno 4 maggio, sia-
mo andati a visitare il NINFE-
O.Siamo partiti a piedi alle
10:00 dalla nostra scuola ovve-
ro "don Cesare Ionta" e dopo un
po' di minuti eravamo già stan-
chi e avevamo molto caldo.
Sotto il solo splendente, passato
il "Lago della Fontana", una
piccola ma faticosa salita e un
uliveto, finalmente siamo arri-
vati! Federica ci ha accolto con
una spiegazione generale sul
monumentocioè che prima ap-
parteneva ad una proprietà privata
e faceva da muro ad un garage.
Poi quando è stato scoperto ( nel
2012) fureso un reperto comunale
cioè appartenente a tutto il paese e
aperto ai cittadini.
Dopo essere entrati in una piccola
casetta che conteneva il monu-
mento, l'archeologa ha cominciato
ad essere più dettagliata. Ci ha
spiegato che il NINFEO erauna
Fontana costruita sfruttando la
formazione del territorio e prende
questo nome perché l'architetto si
era ispirato al luogo dovevivevano
le Ninfe. Sotto c'è una grande va-
sca ricoperta di coccio pesto e nel-
la parte finale di esso un foro col-
legato a un tubo che prendeva
l'acqua da una cisterna posta vici-
no al monumento. È formato da
rocce che dovevano rappresentare
spugne e alghe di mare. Nella par-
te centrale ci sono molte nicchie
formate da perline di colore blu
egiziano, gusci di ostriche e varie
conchiglie, inoltre anche da pez-
zetti di vetro che con il riflettersi
nell'acqua formavano giochi di
luce. All'interno di questi archi
dovevano esserci delle statue ma
non sono state ancora ritrovate.I
colori non si sono molto conser-
vati a parte qualche schi,zo di blu
e rosso qua e là. La cosa più im-
portante è che è stato il primo
NINFEO ad avere lafirma dell'ar-
chitetto in greco cioè Quinto Mu-
zio. Successivamente l'archeologa
ci ha assegnato un compito, dove-
vamo inventare la sto-
ria dell'architetto e del NINFEO
sottoforma di fumetto. È stata
un'attività molto piacevole e inter-
essante.
Gloria Priori 1B
Testi a confronto:
Dalla scuola
primaria alla
secondaria di primo
grado
Pagina 4 La Voce dello Studente
Noi bambini della clas-
se III C , alle ore 9:15
siamo andati a visitare il
“Ninfeo” di Segni, con
le nostre insegnanti.
Per arrivare al Ninfeo
siamo usciti da scuola,
abbiamo percorso la
strada per arrivare alla
Porta Saracena, abbia-
mo imboccato uno stra-
dello in discesa e …
finalmente siamo arri-
vati!
Lì ci attendeva l’ arche-
ologa Federica , dopo
un po’ siamo entrati e…
che meraviglia!
Federica ci ha spiegato
l’ importanza di questo
sito archeologico per la
nostra cittadina. Il Nin-
feo risale circa al se-
condo secolo a.C. ed
era un' importante fonte
di acqua per la popola-
zione Segnina. Era col-
locata entro le mura ci-
clopiche. Il Ninfeo deri-
va da ninfa, la ninfa era
una divinità delle acque
e si pensa che nelle nic-
chie ci fossero delle
statue di ninfe.
Un nostro compagno ha
notato che sul muro di
fondo c’ erano incise
delle lettere; Federica
ci ha spiegato che quel-
le lettere erano la firma
dell’ architetto che l’ a-
veva progettata: Quinto
Mutius.
Il Ninfeo tanto tempo fa
era tutto decorato, nelle
nicchie erano incasto-
nate conchiglie e pez-
zetti di vetro blu che
luccicavano e delle sta-
tue di ninfe intorno.
Ad un certo punto, men-
tre tutti eravamo attenti,
è arrivato un simpatico
intruso : un dolcissimo
gattino bianco e nero
che si aggirava tra di
noi. Federica lo ha chia-
mato Merlino.
Siamo usciti dal Ninfeo
e abbiamo fatto meren-
da, dopo un po’ abbia-
mo ripreso il cammino
verso la scuola, abbia-
mo cantato e ascoltato
musica.
Poi la maestra Stefania
ci ha fatto fare la foto di
gruppo sotto la Porta
Saracena.
Abbiamo ripreso la
strada per la scuola; c’
era chi raccoglieva fiori
e chi ascoltava musica;
siamo arrivati in classe
stanchi, ma felici: è stata
una giornata meravi-
gliosa.
Classe III C
Scuola primaria
“T. Falasca”
Visita al “ Ninfeo”
Pagina 5 La Voce dello Studente
Di seguito i disegni dei bambini
Pagina 6
Ormai ogni persona che ha uno
smartphone possiede anche
whatsapp. Ecco, whatsapp.
Whatsapp è un’applicazione
che ti permette di scambiare
messaggi gratuitamente con tut-
te le persone di cui hai il nume-
ro. Ormai è il principale pensie-
ro di quasi ogni persona al
mondo. Per rendere il discorso
più semplice dividerò le perso-
ne in due categorie: i
“Mammamia chi mi ha scritto!”
e i “Mi ha scritto qualcuno e
chissene frega”. Io faccio più
parte dei “Mammamia chi mi
ha scritto!”, però diciamo che io
sono meno patologica. Analiz-
ziamo queste due categorie.
Partiamo con la prima. Della
prima categoria fanno parte più
o meno il 70% delle persone
che hanno whatsapp, queste
persone hanno una patologia
vera e propria per questa appli-
cazione, tipo per esempio la-
sciano costantemente la connes-
sione attiva in attesa che qual-
cuno gli scriva, ma non deve
essere per forza qualcosa di im-
portante, può anche essere il
messaggio della mamma che gli
dice di tornare a casa. Questa
cosa è una delle meno gravi.
Dei “Mammamia chi mi ha
scritto!” fanno parte anche gli
stalker. Gli stalker sono quelli
che controllano continuamente:
lo stato, la foto del profilo e
l’ultimo accesso di una deter-
minata persona. Anche queste
cose sono dei problemi. Perché
queste persone non solo guar-
dano o leggono, analizzano
ogni singola cosa, come per
esempio: quel mio amico ha
messo come stato le iniziali dei
suoi amici, vediamo se ha
messo anche quella del mio
nome, quell’altro mio amico
ha cambiato lo foto del profilo,
vediamo se sta da solo o se sta
in compagnia o addirittura ve-
diamo se sta in compagnia ma
senza di me. Poi c’è l’”ultimo
accesso”, queste due parole
sono il principale problema
dentro whatsapp. Perché non è
solo il problema dei
“Mammamia chi mi ha scrit-
to!” ma diventa anche quello
dei “Mi ha scritto qualcuno e
chissene frega”. Perché
l’”ultimo accesso” una persona
maschio o femmina che sia, lo
controlla ancora prima dello
stato e della foto profilo.
Anch’io sono vittima
dell’”ultimo accesso” e penso
neanche in un modo leggero.
Perché le vittime dell’”ultimo
accesso” sono così: controlla-
no sempre se qualcuno, di soli-
to il ragazzo o la ragazza che
gli piace, è online. Una volta
che hanno visto che è online
controllano se “sta scrivendo”,
ma di solito non succede mai.
Poi controllano anche se hanno
letto il messaggio e se l’hanno
fatto perché non hanno risposto.
Da come la penso io, anche se
faccio parte di questa categoria,
è una cosa ridicola, però pur-
troppo ne sono vittima. Passia-
mo alla seconda categoria. A
loro non importa niente, puoi
anche morire, ma se chiedi aiu-
to a loro su whatsapp, prima
che ti vengono ad aiutare già ti
hanno cremato, quindi immagi-
nate un po’. Queste persone so-
no l’esatto opposto della prima
categoria. Loro non vanno su
whatsapp o addirittura non ac-
cendono il telefono per giorni
interi. Quindi tu li chiami, gli
scrivi, ma loro non ti faranno
mai luce. Ho voluto fare
l’esempio di queste due catego-
rie per far capire la gente che
uso ne fa. Io sinceramente pen-
so che non sia così utile con-
trollare continuamente il telefo-
no e soprattutto non trovo giu-
sto che certe cose siano dette in
chat. Per esempio, se io dovessi
dire una cosa ad un mio amico
penso che lo incontrerei o al
massimo lo chiamerei. Spero
che questo testo vi sia piaciuto
e che forse vi abbia anche stam-
pato un sorriso in faccia.
NOEMI GALLO
2°A
Pagina 7 La Voce dello Studente
Come fai ad annoiarti? Questa
scuola è ricca di risorse! I nostri
professori riescono con un’ ac-
curata programmazione a farci
studiare e a regalarci momenti di
forte emozione.
Abbiamo potuto così assaporare
il brivido di un esame difficile
come quello per superare il cor-
so TRINITY per la certificazio-
ne linguistica di inglese e il pal-
pitio del cuore per aver potuto
accedere allo stadio Olimpico di
Roma.
La preparazione per l’esame di
certificazione internazionale del
“Trinity College London” è
durata tutto l’anno scolastico e la
maggior parte di noi una volta a
settimana ha proseguito l’orario
scolastico anche nel pomeriggio
per seguire questo corso coordi-
nato dalle professoresse di lin-
gua Inglese Elisabetta Porqued-
du e Anna Rossiello, le quali con
pazienza e dedizione hanno sa-
puto portare tutti noi
all’obiettivo prefissato, cioè af-
frontare con successo un esame
così difficile.
Ognuno di noi ha reagito in mo-
do diverso a questa prova, tutti
siamo entrati a scuola con timore
e tanta paura di sbagliare e non
superare l’esame e, dopo, alcuni
hanno scaricato la tensione con
un pianto liberatorio, altri con
urla di contentezza, altri ancora
sono riusciti a mantenere i nervi
saldi.
La ricompensa di tutti gli sforzi
fatti durante l’anno scolastico è
stata la bellissima giornata tra-
scorsa il 26 maggio all'Olimpi-
co di Roma in occasione della
manifestazione “Emozione O-
limpico 2016” organizzata dal
CONI Lazio.
Con seria organizzazione sia-
mo entrati passando prima allo
Stadio dei Marmi, bellissima
struttura circondata da enormi
statue di marmo che riproduco-
no gli sport praticati alle anti-
che Olimpiadi greche, fino ad
arrivare con un passaggio sot-
terraneo all’interno dello stadio
Olimpico e…. CHE EMOZIO-
NE!... Trovarci li, non sulle
tribune, bensì sul campo! Pro-
tagonisti di tantissime attività
sportive e alla presenza di cam-
pioni Olimpici di varie discipli-
ne ai quali abbiamo potuto
chiedere da vicino curiosità,
dedizione e passione sulle pro-
prie specifiche specialità.
Appena entrati abbiamo potuto
anche vedere gli spogliatoi
delle due formazioni calcisti-
che della Capitale, Roma e La-
zio, e sederci sulle poltrone dei
nostri calciatori preferiti e
poi… di nuovo in campo, pron-
ti a vivere l’emozione di imme-
desimarsi nel portiere e parare
un rigore, ma anche soltanto di
Dopo l’esame del Trinity per la certificazione
linguistica …. Emozione Olimpico!
toccare il manto erboso dello
Stadio Olimpico. Ma non
c’era solo il calcio! Abbiamo
potuto provare numerose di-
scipline sportive grazie alla
presenza di istruttori e rap-
presentanti che hanno coordi-
nato le attività: rugby, tennis,
pallavolo, taekewondo, scher-
ma, ginnastica artistica, ed
anche i giochi di una volta:
tiro alla fune, piastrelle, tam-
burelle…
Ovviamente non eravamo
solo noi ma tantissimi ragazzi
provenienti da tutte le scuole
del Lazio, tutti insieme per
una giornata di sport e di cu-
riosità.
Clara Tummolo IB
Serena Quattrino 1A
Pagina 8
Studiare, studiare, studiare e
sempre studiare … ma “non so-
lo”, questo è proprio il bello della
nostra scuola: l’Istituto Don Ce-
sare Ionta. Tipico di questa scuo-
la è, infatti, partecipare a nume-
rosi progetti, tra i quali possiamo
nominar il progetto ROSAD. Ma
che cos’è? È il progetto che ha
visto la collaborazione del MIUR
con l’UAI (Unione Astrofili Ita-
liani) per valorizzare e dare risal-
to agli osservatori astronomici
amatoriali e ai piccoli planetari in
modo da diffondere la cultura
scientifico/astronomica tra i gio-
vani: in particolare quelli di età
tra gli 11 e 13 anni.
La fortuna dei ragazzi di Segni è
la vicinanza con l’osservatorio
molto importante e ben attrezzato
di Gorga, un paese vicino al no-
stro, dove è stato possibile incon-
trare gli astrofili che lo gestisco-
no.
L’associazione che se ne occupa
è il GAML che organizza confe-
renze, osservazioni pubbliche,
laboratori scientifici, giornate di
studio e mostre.
Il programma del progetto preve-
deva i primi incontri con gli a-
strofili a scuola con lezioni fron-
tali e interattive durante le quali
sono stati presentati argomenti
diversi a seconda della classi.
Così le classi prime hanno assi-
stito alla conferenza sul Sole, le
seconde sulla Luna e le fasi luna-
ri, e le terze sulla Terra, la sua
formazione, le sue caratteristiche,
i suoi moti e, infine, il tema
dell’inquinamento luminoso,
argomento quest’ultimo partico-
larmente interessante perché ri-
guarda una problematica già dif-
fusa ma ancora non molto cono-
sciuta.
Le classi terze hanno inoltre avu-
to l’occasione di andare a visita-
re l’osservatorio di Gorga.
Dopo una serie di incontri, a
scuola si è sostenuto una sorta di
esame al quale è seguita una re-
lazione sugli argomenti trattati.
In base al punteggio ottenuto si
sono distinti quattro alunni che
hanno mostrato impegno, serietà
e interesse sull’argomento. Pro-
prio questi giovani alunni hanno
avuto l’opportunità di partecipa-
re ad uno stage che prevedeva
due giorni ed una notte all’hotel
Eden di Campo Catino. Lì han-
no svolto diverse attività, tutte
relative allo studio dell’universo.
I giorni interessati sono stati il
14 e il 15 Maggio e sono stati
così organizzati: all’arrivo i ra-
gazzi sono stati subito ben ac-
colti e hanno avuto la possibilità
di riposarsi e rifocillarsi. Nel po-
meriggio si sono svolte delle le-
zioni di approfondimento degli
argomenti già appresi in preceden-
za ai quali sono seguiti altri nuovi
e molto interessanti. Dopo la cena
era prevista una visita
all’osservatorio di Campo Catino
ma, a causa del mal tempo, i ra-
gazzi sono rimasti in albergo e
hanno svolto varie attività. Il gior-
no seguente, dopo aver fatto cola-
zione, hanno partecipato ad altre
interessantissime lezioni e, dopo
aver pranzato, sono ripartiti. I ra-
gazzi raccontano che tra studio e
svago si sono molto divertiti, che è
stata un’esperienza costruttiva e
che sicuramente la rifarebbero.
Benedetta Coluzzi IIA
Francesca Sinibaldi IIIA
Ilaria xhelilaj IIIC
Nicolò Vari IIIA
www.osservatoriogorga.org
Pagina 9
http://www.osservatoriogorga.org
Il 26 Aprile alle ore 11:00 pres-
so l'aula conferenze della nostra
scuola,sono venuti due operato-
ri AVIS (Associazione Volon-
tari Italiani del Sangue) per
sensibilizzarci a contribuire alla
donazione del sangue . Prima si
sono presentati e poi ci hanno
introdotto l'argomento e in una
piccola lezione ci hanno spiega-
to tante cose. L' associazione è
attiva in più di 3000 comuni in
tutta Italia ma il sangue donato
non è sufficiente, sarebbe ne-
cessario il 4% ma ce n'è a di-
sposizione solo il 2,5 % del
fabbisogno. Nel nostro piccolo
paese di Segni i donatori
sono68, se raggiungessimo 100
il risultato sarebbe migliore, più
persone potrebbero trarne van-
taggio, questo è l'obiettivo che
si è posto l'associazione.
Ci hanno mo-
strato un filma-
to dove due ra-
gazzi dovevano
girare un video
su i giovani e
sull'opportunità
di donare e una
ragazza che
doveva preparare una tesina sul
sangue.
Mentre i ragazzi erano in giro,
la ragazza era in biblioteca per
la sua ricerca. La ragazza non
trovando interessante l'argo-
mento decide di smettere la ri-
cerca e torna a casa. Fuori dalla
biblioteca c'è stato un incidente
e incontra un ragazzo dell'AVIS
i due chiacchierano e lui si pre-
senta come un donatore e si of-
fre di aiutarla per la tesina, la
invita alla sede AVIS. La ragaz-
za allora capisce quantro sia
importante il sangue e si appas-
siona all'argomento che non
trova più noioso. Terminato il
video Vincenzo e Aldo, i due
signori dell'AVIS, ci hanno for-
nito molte indicazioni: per do-
nare si deve pesare più di 50
Kg, si deve essere maggioren-
ne, prima di donare si devono
fare le analisi per vedere se si è
idonei o no e conoscere il pro-
prio gruppo sangugno perché
non si può donare a qualsiasi
persona ma il gruppo, A, B,
AB, 0 , sia Rh positivo o Rh
negativo, deve essere compati-
bile con il ricevente. Tante e
tante altre sono state le notizie
che ci hanno fornito e che noi
non conoscevamo. L'incontro è
stato piacevole, interessante e
per nulla noioso. Abbiamo ca-
pito quanto sia importante do-
nare, significa salvare le perso-
ne in caso di malattie, di inci-
denti, di interventi chirurgici.
Donando il sangue fai del bene,
non costa niente,non perdi nul-
la,perchè il sangue che viene
prelevato si rigenera, è indolo-
re. Questo incontro ci è servito
per spronarci a parlarne anche
a casa a genitori e parenti e a
noi per ricordarlo quando avre-
mo 18 anni.
E' un gesto di solidarietà e se si
ha la possibilità di donare, bi-
sogna farlo perchè si deve aiu-
tare il prossimo, e un giorno
anche noi stessi potremmo a-
verne bisogno.
Infine ci hanno consegnato dei
libricini, “Dizionarietto del
sangue” dove possiamo trovare
tutte le risposte alle nostre insi-
curezze.
Anglano Matilde
Bonelli Martina
Bisegna Valerio
Guerguieva Debora
Neccia Veronica
Tummolo Lorenzo
Tummolo Nicola
III C
Pagina 10
Durante il mese di aprile, abbia-
mo avuto l'opportunità di impa-
rare alcune nozioni basilari sul-
la pizza e poi di realizzarla pra-
ticamente presso la pizzeria di
Mario, che sta a Segni in corso
Vittorio Emanuele. Tra le cose
che abbiamo imparato vogliamo
riassumervi quelle più impor-
tanti.
Lo sapevate che oggi la pizza
non sarebbe la stessa se non ci
fossero stati gli Egizi e se Cri-
stoforo Colombo non avesse
scoperto l'America?
Se oggi possiamo assaporare
questo piatto, simbolo del MA-
DE IN ITALY e dichiarato pa-
trimonio dell'UNESCO, é pro-
prio grazie ad un passato glorio-
so che ha portato alla diffusione
della pizza in tutto il mondo.
Agli antichi Egizi si deve la
scoperta del lievito, mentre gra-
zie alla scoperta dell'America si
deve il pomodoro, importato dal
Perù.
PERCHÉ LA CHIAMIAMO
MARGHERITA?
Nel 1889 Re Umberto I e sua
moglie Margherita visitarono
Napoli e, il miglior pizzaiolo
dell'epoca, Raffaele Esposito,
serví la pizza ai sovrani. La Re-
gina Margherita apprezzò tal-
mente tanto quel piatto che rin-
graziò per iscritto Esposito. Il
pizzaiolo partenopeo, per ri-
cambiare i ringraziamenti della
sovrana, chiamo la pizza farcita
con pomodoro e mozzarella con
il nome della Regina. Fu allora
che nacque la pizza Margherita.
FASE PRATICA E INGRE-
DIENTI
Venerdì 22 aprile, alle ore 9:00,
ci siamo recati presso la pizzeri-
a di Mario per fare la pizza. Ap-
pena entrati abbiamo lavato le
mani e indossato grembiuli e
cappelli. Ognuno di noi aveva
la sua postazione per realizzare
l'impasto con le seguenti dosi:
500 ml di acqua
800 gr di farina
15 gr di lievito
1 bicchiere scarso di olio EVO
( extravergine di oliva)
20 gr di sale
15 gr di zucchero
Procedimento
La prima cosa che abbiamo fat-
to è stata versare l'acqua tiepida
in contenitori di plastica per
miscelarla con l'olio. Dopo ab-
biamo aggiunto farina e lievito
e cominciato a impastare con le
mani, per poi aggiungere 15 gr
di zucchero e 20 gr di sale.
L'impasto che abbiamo ottenuto
era piuttosto morbido.
Mario ha poi messo a disposi-
zione dei dischi di pizza già
pronti perché non c'era il tempo
per far lievitare la massa. Noi
abbiamo condito le pizze pre-
cotte con pomodoro e mozza-
rella. Inoltre abbiamo imparato
ad informare con la pala e a
sfornare le pizze senza scottar-
ci. Una volta cotte tutte le pizze
le abbiamo messe negli appositi
contenitori e portati a scuola per
gustarle insieme a qualche com-
pagno e condividere con loro e
con il Dirigente Scolastico un
momento di gioia e di arricchi-
mento personale.
Ci piacerebbe tanto ripetere
quest'attività o farne altre che ci
aiutino a capire quello che vo-
gliamo fare da grandi.
Busillo Cristian,
Massari Petra,
Prosperi Michela Sofia.
A scuola di "pizza"...da Mario
Grazie Mario per
averci ospitato!
Pagina 11 La Voce dello Studente
La mattina del 26 Novem-
bre 2015, le classi secon-
de della Scuola Media
"Don Cesare Ionta" di Se-
gni, hanno incontrato la
campionessa mondiale di
Nuoto in acque libere Ales-
sandra Romiti nell'ambito
del progetto "I giovani in-
contrano i campioni" pro-
mosso dal CONI.
A fare gli onori di casa la re-
sponsabile di plesso, nonché
docente di educazione fisica,
Prof.ssa Paola Fiore che ha
portato i saluti del Dirigente
Scolastico Marco Saccucci sot-
tolineando l'importanza di que-
sto progetto.
Presente all'iniziativa per conto
dell'Amministrazione Comuna-
le l'Assessore allo Sport Elisa-
betta Carabella, che ha ringra-
ziato il CONI e Alessandra Ro-
miti per aver dato al nostro i-
stituto la possibilità di cono-
scere da vicino una grande
campionessa. Lo Sport rappre-
senta un importante ambito di
crescita personale, ci insegna a
conoscere i nostri limiti e a
perseguire i nostri obiettivi con
tenacia e grande forza di vo-
lontà. La Città di Segni offre
moltissime opportunità per la
pratica sportiva grazie alla pre-
senza di numerose strutture e
soprattutto grazie all'impegno
delle tante associazioni sporti-
ve che quotidianamente diffon-
dono la cultura dello sport ed i
valori che stanno alla base del-
lo stesso.
Alessandra Romiti, dopo aver
raccontato la sua esperienza ha
risposto alle numerosissime
domande dei ragazzi in parti-
colare è stato chiesto se prima
di una gara è solita fare riti di
buon augurio; lei con un sottile
sorriso sul volto per l’insolita
domanda ha dato una sempli-
cissima risposta “passare del
tempo con i miei amici la sera
prima della gara è quello che
solitamente faccio, perché mi
aiuta a far diminuire la tensio-
ne tipica che precede una ga-
ra”; poi le è stato chiesto cosa
pensasse del doping e se ne
avesse mai fatto uso. Lei ha
risposto che non ammette que-
sta pratica perché in una gara
deve vincere il più forte, colui
che con il sudore e il sacrificio
ha meritato quella medaglia e
quegli applausi e non chi ha
raggiunto queste mete con una
pasticca o una puntura che in
quel momento lo ha reso invin-
cibile. La campionessa ha poi
concluso affermando che
"nello sport, cosi come nella
vita in generale, è importante
fissare, programmare e perse-
guire degli obiettivi precisi. Io
sono sempre stata una sogna-
trice e con sacrificio e grande
forza di volontà ho raggiunto
mete che mi rendono orgoglio-
sa. Indipendentemente dal fatto
che si possa diventare o no
campioni nello sport e nella
vita, la cosa importante è che si
faccia tutto con passione e con
la consapevolezza di aver dato
il massimo".
Barni Elisa
Gagliarducci Giorgia
Fivoli David
Felici Pascal
IIB
Pagina 12
Gli studenti della scuola media di Segni incontrano la campionessa di nuoto
Alessandra Romiti
Come ogni anno nel campo
sportivo di Segni si sono svolte
le LEPINIADI, siamo ormai
giunti alla VI edizione. Ma che
cosa sono? Gare sportive tra le
scuole dei comuni di Segni,
Montelanico, Artena e Carpi-
neto Romano.
Alcuni alunni, selezionati dai
rispettivi docenti di educazione
fisica, si sono ritrovati protago-
nisti in mezzo al campo da cal-
cio del nostro bellissimo im-
pianto sportivo che, attrezzato
e ben curato, presenta un cam-
po da rugby con le tribune, due
campi da tennis, un campetto
da calcetto e uno da calcio, tut-
to circondato da spazi verdi
dedicati alle attività
dell’atletica leggera.
Tutti gli alunni che non erano
in campo hanno dato conforto
e aiuto ai loro compagni dalle
tribune con cori, applausi e
incitazioni. Ma chi vincerà? La
partecipazione delle associa-
zioni sportive del comune di
Segni è stata fondamentale,
infatti si sono adoperate per la
buona riuscita della manifesta-
zione con partecipazione attiva
e collaborativa e … anche il
tempo è stato favorevole. Le
specialità in cui si sono con-
frontati i nostri atleti sono state
la corsa di velocità, il lancio del
vortex, il salto in lungo per
l’atletica leggera a cui hanno
partecipato le classi prime e se-
conde; tennis, calcio e pallavolo
per i più grandi, gli alunni delle
classi terze. La scuola di Segni
è stata particolarmente eccelsa
nell’atletica leggera meritando
il primo posto. Volete sapere
invece della corsa di velocità?
Giulia Navarra delle classi pri-
me ha vinto la corsa femminile
e Valentino Dragutinovic quella
maschile. Siamo rimasti poco
contenti però nel lancio del vor-
tex perchè, nonostante i lanci
esplosivi di Fabrizio Gizzi,
Francesco Colaiacomo e Miche-
le Pucello, per soli 8 decimi non
ci siamo guadagnati il primo
posto. Le squadre di calcio e
pallavolo hanno dimostrato
grinta e rispetto verso le altre
squadre cercando in tutti i modi
di portare la nostra scuola sul
podio.
La manifestazione si è conclusa
con la premiazione delle squa-
dre degli atleti alla presenza di
figure di rilievo quali assessori
del comune di Segni Antonio
Bartolomei e Elisabetta Cara-
bella, il D.S. Marco Saccucci e
il direttore tecnico di tutte le
associazioni sportive.
È stato emozionante partecipare
sia da protagonisti che da spet-
tatori a questa magnifica mani-
festazione che speriamo vedrà
ancora tanta partecipazione. In
questa giornata la nostra scuola
ha dimostrato di saper rispettare
la regola fondamentale dello
sport:”L’IMPORTANTE NON
È VINCERE, MA PARTECI-
PARE”
Anisia Raimondi 1C
Evento
sportivo:
Le LEPINIADI
Pagina 13 La Voce dello Studente
È la professoressa mi-
gliore del mondo! È di
Segni ed ha una figlio.
Ha un fisico slanciato,
alcuni la vedono alta e
magra qualcuno dice che
è robusta. Ha capelli lun-
ghi, ricci e con meches di
colore biondo chiaro che
ricorda il bianco, spesso
li porta legati con una
simpatica coda alta tutta
arricciata, ma le piace
cambiare, infatti a volte li
lega con una treccia altre
volte li porta lisci. I suoi
occhi sono di un colore
celeste quasi abbagliante,
eppure ad alcuni sembrano
marroni. Ha labbra sottili,
un naso abbastanza pro-
nunciato e la carnagione
chiara. Non si può certo
dire che sia una brutta
donna! Non ha particolari
difetti, è perfetta così
com’è, è ottima!
Il suo aspetto fisico e le
espressioni del viso rispec-
chiano il suo carattere lu-
minoso e sempre solare, si
rivolge a noi sempre con
tono calmo e scherzoso
infatti non si innervosisce
quasi mai, ma … se succe-
de,alza il tono di voce e si
arrabbia non poco. È mol-
to simpatica e qualcuno
dice di avere con lei molte
cose in comune, come es-
sere molto sportivi, altri
dicono di conoscerla sin
dalla scuola dell’infanzia e
di avere con lei rapporti
molto confidenziali.
In genere ha un abbiglia-
mento curato anche se
sempre sportivo e ordina-
to. Indossa sempre tuta e
scarpe da ginnastica e non
può mancare l’assordante
fischietto che porta sem-
pre con sè. Ormai avete
capito di chi si parla, è
proprio lei, la professo-
ressa Paola Fiore! Inse-
gna Educazione Fisica,
una delle materie più bel-
le di tutte! Insegna molto
bene e se qualcuno non
riesce a fare qualcosa lei
cerca di incoraggiarlo con
un “BRAVO”. Ci fa pro-
vare diverse attività spor-
tive: pallavolo, basket,
atletica, rugby, nordic
walking, esercizi di gin-
nastica generale, percorsi
sportivi con piccoli e
grandi attrezzi.
Quest’anno è la responsa-
bile di plesso e, sempre
quest’anno, ha compiuto
…. non diciamo l’età ma
è un traguardo importante
e lei … non li dimostra
proprio!
Con affetto
Tutti gli alunni
RUBRICA Pagina 14
Questo dicono di noi: così come ci vedono e …
come ci vorrebbero!
Iniziamo l’ora di Educazione
Fisica come al solito con un po’
di corsa di riscaldamento, qual-
che andatura, stretching e poi ...
Arriva lui!.... chi è? La Profes-
soressa ci aveva avvisato che
durante l’anno scolastico a-
vremmo avuto delle lezione di-
verse tenute da specialisti di
varie discipline sportive … Ec-
co Marco Biancone esperto di
Nordic Walking; con lui ha por-
tato delle attrezzature.
Appena l’abbiamo visto siamo
rimasti stupiti per questa gran-
dissima sorpresa!
Anche se già lo conoscevamo si
è presentato e dopo averci illu-
strato questa disciplina ci ha
spiegato l’andatura e le tecniche
di base e poi, subito pronti per
provare, siamo usciti fuori nel
piazzale della scuola e abbiamo
cominciato a fare dei giri di
campo con l’attrezzatura che
aveva portato. Ad ognuno di
noi aveva assegnato due baston-
cini (simili alle racchette dello
sci di fondo) con i quali biso-
gnava coordinare braccia e
gambe: a guardare lui sembrava
facile! In realtà noi tutti abbia-
mo incontrato delle difficoltà
anche se con i suoi consigli e il
suo incoraggiamento subito do-
po siamo riusciti a prendere la
giusta coordinazione.
Possiamo dire che è una splen-
dida attività da fare all’aria a-
perta adatta a tutti e a tutte le
fasce d’età, soprattutto in un
paese come Segni che offre una
varietà di magnifici luoghi dove
poterla praticare. Abbiamo sco-
perto che i bastoncini sono usati
per spingere e non come appog-
gio. Abbiamo anche capito
l’importanza di un gesto così
semplice e naturale come cam-
minare, e che questo gesto mo-
stra, invece, la sua complessità
infatti nella tecnica specifica
prevede una coordinazione al-
ternata e un’ampiezza di movi-
mento delle gambe e delle brac-
cia con spalle rilassate, schiena
dritta e rullata del piede. Grazie
Marco!
Eugenio Marchese
Gabriele Alvini
IC
MA QUANTE ATTIVITA’ SPORTIVE!
NORDIC
WALKING
SPORT
Pagina 15 La Voce dello Studente
INCONTRI CON:
ANNALISA CICCOTTI BIBLIOTECA COMUNALE DI SEGNI
COLAIACOMO FEDERICA MUSEO ARCHEOLOGICO DI SEGNI
D.S. Dott.MARCO SACCUCCI, M. ISABELLA COPPOLA, STEFANIA GIAPPICHINI confe-
renza su “BULLISMO E CYBERBULLISMO”
Prof.sse E.PORQUEDDU e A. ROSSIELLO (Trnity College London)
LA BANDA MUSICALE DI SEGNI
AVIS SEGNI
GRUPPO ASTROFILI DEI MONTI LEPINI
FRANCESCO DEL GIUDICE PER IL CONCORSO PRESEPI E L’INFIORATA.
ALESSANDRA ROMITI…… “ I GIOVANI INCONTRANO I CAMPIONI”
MARCO BIANCONE NORDIC WALKING
L’ASSOCIAZIONE ATLETICA SEGNI
L’ASSOCIAZIONE RUGBY SEGNI
L’ASSOCIAZIONE CALCIO SEGNI
ABBIAMO PARTECIPATO A:
CONCORSO PARLAWIKI
CONCORSO CIBO PER TUTTI
CONCORSO PREMIO P.L.NERVI
CONCORSO UNITRE COLLEFERRO : “La donna, un pianeta da esplorare””
CONCORSO LA GOCCIA D’ORO
CONCORSO ATTRAVERSO L’OBIETTIVO—ASS. ITINESEGNI
CONCORSO PRESEPI
LA PIAZZA INCANTATA
RUMOROSA ORCHESTRA
CONCORSO REGIONE LAZIO-MIUR: “Un brano contro le mafie”
PER UN PUGNO DI LIBRI (prima edizione scolastica)
CORSA CAMPESTRE
CAMPIONATI STUDENTESCHI SPORTIVI
EMOZIONE OLIMPICO - FORO ITALICO
SCHEGGE DI SPORT - FORO ITALICO
INTERNAZIONALI DI TENNIS - FORO ITALICO
RUGBY 6 NAZIONI - FORO ITALICO
GOLDEL GALA - FORO ITALICO
PALIO DEI COMUNI
Ringraziamo la Comunità Montana dei Monti Lepini e il Convento dei Frati Cappuccini
per averci ospitato in diverse occasioni
RINGRAZIAMO TUTTI PER AVER RESO QUESTO ANNO SCOLASTICO
COSI’ RICCO DI INIZATIVE ED EVENTI.
Riassumiamo brevemente tutte le attività svolte durante l’anno scolastico e ringraziamo tutti gli attori coinvolti
Pagina 16 La Voce dello Studente
Un caloroso abbraccio a tutti coloro
che ci hanno seguito durante questo
anno scolastico.
Auguriamo ai ragazzi delle classi terze
un “in bocca al lupo” per gli esami
e a tutti BUONE VACANZE!
ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI
La grammatica segnina
Si ringraziano i docenti che hanno colla-
borato a questo numero:
Gagliarducci A.
De Cammilis
Boccardelli A.
Marchetti L.
Santucci D.
Coluzzi M..
Porqueddu E.
Mercuri B.
Lanciotti A.
Collacchi E.
Della Vecchia Rita
Turco Stefania
REDAZIONE:
Roazzani Giorgia 1A
Coletta Leonardo 2C
Felici Pascal 2B
De Vita Martina 2B
Massari Petra 1B
Michela Sofia Prosperi 2A
Docenti Coordinatori del progetto:
M. Manni
E.Raviglia
F.Vari
S.Liberati
Contattabili al seguente indirizzo:
Regola Esempio
Il Nome nel dialetto di Segni ha 2 generi: maschile e femminile.
I nomi maschili singolari terminano in linea di massima in “o”
quelli maschili plurali in “i”
il cavallo – jo cavaglio
Il somaro – jo sumaro
la patata – la petata
I cavalli - i cavagli
I somari– i sumari
I nomi femminili singolari terminano in linea di massima in “a”
” quelli plurali in “e.
Le patate- le petate
Il Pronomi personali nel dialetto
Io - èo
Tu - tù
Lui - isso
Lei - essa
Noi- nù
Essi-Esse- issi esse
Nel dialetto di Segni non si usa mai l’articolo “il” . Esso è sostituito in
linea di massima con “jo” o “lo” sia per il nome maschile singolare
che per il nome di animali e cose.
Per esempio per dire prendi “prendi un po’ di pane” diciamo “togli
m’pesticcio de pa’”
.l’arancia – jo portogallo
Il falcetto – jo saricchio
Il fieno – lo féno
Il formaggio – lo caso
Nel dialetto di Segni gli aggettivi hanno una forma per il maschile, e
una per il femminile
stanco – stracco (m.s.)
stanca – stracca (f.S.)
Bello - béglio
Bella -bella
Stracchi (m.p.)
Stracche (f.p.)
Begli
Belle
Fabrizio Gizzi e Antonio Colabucci 1C