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I SITI DELLA TURCHIA ISCRITTI NELLA LISTA DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO L'umanità ha dato un nuovo valore ai luoghi dove ha vissuto e dove ha lasciato capolavori che trasmettono la sua cultura alle generazioni successive. Per affermare i valori accettati come patrimonio comune di tutta l'umanità e per promuoverli e trasferirli alle generazioni future, l'UNESCO ha adottato la "Convenzione sul Patrimonio Mondiale dell’Umanità" nella sua conferenza generale tenutasi a Parigi nel 1972. La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità è un elenco di siti presenti in ogni parte del mondo, riconosciuti di eccezionale valore dal punto di vista culturale e naturale. L'UNESCO, che ha l’obiettivo di garantire la cooperazione internazionale nella difesa dei valori che costituiscono il patrimonio comune dell'umanità, assume questi valori nel rispetto di criteri culturali e naturali. Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'Umanità tra il 10 e il 17 luglio 2016, i siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità sono in totale 1.052. Questi comprendono 814 siti culturali, 203 naturali e 35 misti, presenti in 165 nazioni del mondo. La Turchia ha ratificato la Convenzione UNESCO il 23 maggio 1982. Ha attualmente 16 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità e altri 69 siti sono candidati per entrare nella Lista. 1. AREE STORICHE DI ISTANBUL Provincia di Istanbul Istanbul, l’unione dei continenti Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 06.12.1985 Riferimento : 356 Criterio : Culturale Le aree storiche di Istanbul, che è stata la capitale di tre grandi imperi, sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1985. Istanbul, che ha una storia di più di 2.500 anni, è situata su una penisola circondata dal Mar di Marmara, dal Bosforo e dal Corno d'Oro. Le aree storiche di Istanbul, l'unica città al mondo a cavallo tra due continenti, sono composte di quattro settori principali : il Parco Archeologico (Piazza Sultanahmet e l’area circostante), la Moschea di Solimano, la Moschea del quartiere di Zeyrek (in precedenza Chiesa di Cristo Pantocratore) e l’area circostante di tutela e le mura della città di Istanbul. Istanbul è una città santa, dove moschee, chiese e sinagoghe vivono fianco a fianco proclamando la loro fraternità. Istanbul è anche famosa per i suoi palazzi, le ville e gli edifici monumentali : ciascuno un esempio unico degli stili architettonici ereditati dagli Ottomani. Il Dolmabahce Palace, la Moschea di Tophane, la Torre di Galata (Christea Turris) costruita dai Genovesi, la Moschea di Sultanahmet, Ayasofya (Hagia Sophia), uno degli edifici monumentali del cristianesimo, e i suoi straordinari mosaici, il Palazzo di Topkapi, centro amministrativo dell’Impero ottomano, la Moschea di Solimano, capolavoro dell'architetto imperiale Mimar Sinan, lo storico Grande Bazaar (Kapali Carşi), la Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnici), la musica danzante nella cupola di Hagia Irene (Aya Irini) fanno di Istanbul la capitale della storia e della cultura. Ayasofya fu costruita su uno dei più importanti siti storici di Istanbul e gli edifici presenti furono completati tra il 532 ed il 537 d.C. Costruita come una cattedrale, è stata il più importante centro della cristianità per circa 1000 anni. Dopo la conquista di Istanbul da parte degli Ottomani, fu trasformata in una moschea. L'edificio è attualmente usato come museo e si sa che, per la sua costruzione, fu spesa una somma enorme di denaro e diecimila operai vi lavorarono. La caratteristica più importante della Moschea di Sultanahmet, proprio di fronte ad Ayasofya, è che si tratta dell'unica moschea costruita con 6 minareti. Per la moschea, che ha più di 36 finestre, sono state utilizzate più di 20.000 tessere di ceramica di Iznik. Il Palazzo di Topkapi fu il centro amministrativo dell'Impero ottomano e oggi ospita lo Spoonmaker's Diamond (Kasikci Diamond) che ha fama mondiale. Attualmente il Palazzo è un museo che espone reperti unici della gloriosa storia dell'Impero ottomano. La Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnici), costruita tra il 527 ed il 567 allo scopo di fornire acqua a tutto l'insediamento circostante, si trova all'interno del Parco Archeologico. Secondo la mitologia greca, la Medusa trasformava in pietra chiunque osasse guardarla

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I SITI DELLA TURCHIA ISCRITTI NELLA LISTA DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO L'umanità ha dato un nuovo valore ai luoghi dove ha vissuto e dove ha lasciato capolavori che trasmettono la sua cultura alle generazioni successive. Per affermare i valori accettati come patrimonio comune di tutta l'umanità e per promuoverli e trasferirli alle generazioni future, l'UNESCO ha adottato la "Convenzione sul Patrimonio Mondiale dell’Umanità" nella sua conferenza generale tenutasi a Parigi nel 1972. La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità è un elenco di siti presenti in ogni parte del mondo, riconosciuti di eccezionale valore dal punto di vista culturale e naturale. L'UNESCO, che ha l’obiettivo di garantire la cooperazione internazionale nella difesa dei valori che costituiscono il patrimonio comune dell'umanità, assume questi valori nel rispetto di criteri culturali e naturali. Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'Umanità tra il 10 e il 17 luglio 2016, i siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità sono in totale 1.052. Questi comprendono 814 siti culturali, 203 naturali e 35 misti, presenti in 165 nazioni del mondo. La Turchia ha ratificato la Convenzione UNESCO il 23 maggio 1982. Ha attualmente 16 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità e altri 69 siti sono candidati per entrare nella Lista.

1. AREE STORICHE DI ISTANBUL Provincia di Istanbul Istanbul, l’unione dei continenti Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 06.12.1985 Riferimento : 356 Criterio : Culturale Le aree storiche di Istanbul, che è stata la capitale di tre grandi imperi, sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1985. Istanbul, che ha una storia di più di 2.500 anni, è situata su una

penisola circondata dal Mar di Marmara, dal Bosforo e dal Corno d'Oro. Le aree storiche di Istanbul, l'unica città al mondo a cavallo tra due continenti, sono composte di quattro settori principali : il Parco Archeologico (Piazza Sultanahmet e l’area circostante), la Moschea di Solimano, la Moschea del quartiere di Zeyrek (in precedenza Chiesa di Cristo Pantocratore) e l’area circostante di tutela e le mura della città di Istanbul. Istanbul è una città santa, dove moschee, chiese e sinagoghe vivono fianco a fianco proclamando la loro fraternità. Istanbul è anche famosa per i suoi palazzi, le ville e gli edifici monumentali : ciascuno un esempio unico degli stili architettonici ereditati dagli Ottomani. Il Dolmabahce Palace, la Moschea di Tophane, la Torre di Galata (Christea Turris) costruita dai Genovesi, la Moschea di Sultanahmet, Ayasofya (Hagia Sophia), uno degli edifici monumentali del cristianesimo, e i suoi straordinari mosaici, il Palazzo di Topkapi, centro amministrativo dell’Impero ottomano, la Moschea di Solimano, capolavoro dell'architetto imperiale Mimar Sinan, lo storico Grande Bazaar (Kapali Carşi), la Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnici), la musica danzante nella cupola di Hagia Irene (Aya Irini) fanno di Istanbul la capitale della storia e della cultura. Ayasofya fu costruita su uno dei più importanti siti storici di Istanbul e gli edifici presenti furono completati tra il 532 ed il 537 d.C. Costruita come una cattedrale, è stata il più importante centro della cristianità per circa 1000 anni. Dopo la conquista di Istanbul da parte degli Ottomani, fu trasformata in una moschea. L'edificio è attualmente usato come museo e si sa che, per la sua costruzione, fu spesa una somma enorme di denaro e diecimila operai vi lavorarono. La caratteristica più importante della Moschea di Sultanahmet, proprio di fronte ad Ayasofya, è che si tratta dell'unica moschea costruita con 6 minareti. Per la moschea, che ha più di 36 finestre, sono state utilizzate più di 20.000 tessere di ceramica di Iznik. Il Palazzo di Topkapi fu il centro amministrativo dell'Impero ottomano e oggi ospita lo Spoonmaker's Diamond (Kasikci Diamond) che ha fama mondiale. Attualmente il Palazzo è un museo che espone reperti unici della gloriosa storia dell'Impero ottomano. La Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnici), costruita tra il 527 ed il 567 allo scopo di fornire acqua a tutto l'insediamento circostante, si trova all'interno del Parco Archeologico. Secondo la mitologia greca, la Medusa trasformava in pietra chiunque osasse guardarla

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direttamente. La testa della Medusa, scolpita alla base di una colonna, può essere intravista nelle acque basse della cisterna ed è una delle attrazioni più visitate del Parco. Centinaia di palazzi e case in legno nei quartieri di Zeyrek e Suleymaniye, che costituiscono una parte importante delle aree storiche di Istanbul, sono riuscite a sopravvivere fino ad oggi. Istanbul è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti grazie alla sua storia e alle sue bellezze naturali. Innumerevoli poesie e canzoni sono state scritte e composte per Istanbul. Istanbul, che è di una bellezza affascinante grazie alla sua ricchezza storica e culturale, attende tutti coloro che vogliono testimoniare il grande amore tra i continenti.

2. SAFRANBOLU Provincia di Karabuk Originale esempio del tradizionale Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 17.12.1994 Riferimento : 614 Criterio : Culturale Safranbolu, una città anatolica che porta in vita la storia attraverso le sue moschee, il mercato, i quartieri, le strade e le sue originali case, è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1994. La città

si trova nella regione della Paflagonia, che fu descritta da Omero nel suo poema epico Iliade, e la sua storia conosciuta risale al 3000 a.C. La città fu governata dagli Ittiti, dai Frigi, dai Lidi, dai Persiani, dai Regni Ellenici (Ponto), dai Romani (Bizantini), dai Selgiuchidi, dai principati dei Cobanoglu e dei Candaroglu e infine dagli Ottomani. L’attuale struttura di Safranbolu e le sue caratteristiche risalgono al XVII e al XVIII secolo. Safranbolu, una delle poche città rimaste intatte anche nella seconda metà del XIX secolo, si è sviluppata in conformità con il mutare delle esigenze nel corso del tempo, ma in assoluta armonia con la natura. La forza economica di Safranbolu si riflette nella vita della città e le case di Safranbolu rivelano in modo originale la cultura della città. Le case di Safranbolu sono rappresentano fortemente la cultura della città turca, il cui ricordo è vivo ancora oggi. Ci sono circa 2000 case tradizionali turche nel capoluogo del distretto. Oltre a queste, circa altre 800 case sono sotto protezione giuridica. Le case hanno una pianta che riflette lo stile di vita turco, i costumi e le tradizioni, in una disposizione ricca degli spazi. Le case sono modesti edifici realizzati nel pieno rispetto della natura e del vicinato. Le sporgenze emergenti del primo piano delle case di Safranbolu disturbano l’eccessiva uniformità di tutte le case. Le finestre di casa sono progettate appositamente come finestre strette e alte. I pannelli ed i telai in legno delle finestre caratterizzano le griglie di legno dette "musabak". Dettagli come i soffitti in legno, le pareti in legno decorate, gli accessori per porte in ferro battuto, le serrature e le chiavi, i malakari in gesso, ovvero decorazioni applicate sugli esterni in legno, e la qualità dei lavori di muratura sono fattori importanti e completano l’insieme. Safranbolu è un must per tutti coloro che desiderano esplorare la città e respirare la storia. Godete della splendida architettura e stringete la mano all'ospitalità dell’Anatolia!

3. HATTUSHA Provincia di Corum Un museo a cielo aperto Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 28.11.1986 Riferimento : 377 Criterio : Culturale Hattusha, che fu la capitale dell'impero ittita durante l'antichità, è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1986 sulla base di criteri culturali. Hattusha, che è un vero e proprio museo archeologico a cielo

aperto, fu fondata intorno al 1600 a.C. e divenne il centro dell’arte e dell'architettura dell’epoca. Hattusha si compone di due siti, la Città Bassa e la Città Alta. Visibili nella Città Bassa si trovano i resti di edifici

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associabili alla vita civica. Il Tempio Grande è il principale edificio di culto della città. Nella Città Alta è degno di nota il quartiere del Tempio, che comprende diversi edifici religiosi. Grazie alle sue due sale di culto, si pensa che questo Tempio fosse dedicato al dio della tempesta e alla dea del sole di Arinna, le più importanti divinità dell'impero. La Città Alta è situata su un ampio arco ed era protetta da mura sul lato meridionale. Nelle mura c’erano cinque portoni. Sul lato meridionale delle mura della città, che è anche il punto più alto della città, sorgono i bastioni di Yerkapi e la Porta della Sfinge. La Porta del Re e la Porta del Leone sono situate alle estremità delle mura meridionali. I leoni scolpiti sulla facciata esterna della Porta del Leone sono tra i migliori esempi di scultura in pietra dell’epoca ittita. Il santuario di Yazilikaya, che si trova a 2 km a nord-ovest di Hattusha, è considerato il tempio a cielo aperto più importante della città. Si compone di due stanze tagliate nella roccia separate da un singolo edificio che riflette lo stile architettonico degli Ittiti. Le camere tagliate nella roccia del santuario di Yazilikaya vengono chiamate Galleria Maggiore (sala A) e Galleria Minore (sala B). L'estremità occidentale della parete rocciosa della Galleria Maggiore (sala A) è decorata con rilievi che raffigurano divinità maschili, mentre l'estremità orientale è decorata con rilievi che raffigurano divinità femminili. Le figure di entrambe le estremità si trovano di fronte alla sezione centrale, esattamente nel punto in cui le pareti di roccia orientale e occidentale incontrano la parete nord. Qui è dove veniva posizionato il palco principale. La Galleria Minore (sala B), che ha un ingresso separato, è protetta da rilievi che raffigurano demoni con teste di leone, corpi umani e ali. Il rilievo che decora la parete occidentale della sala B raffigura dodici divinità allineate alla loro sinistra, mentre sulla parete orientale vi sono rilievi raffiguranti una spada che esce in verticale dalla testa della divinità, che si ritiene rappresenti il dio dell’oltretomba Nergal, e il dio Sarruma che accompagna il re Tudhaliya IV. In questa sezione, oltre ai rilievi ben conservati, vi sono tre nicchie scavate nella roccia. Si ritiene che queste nicchie siano state utilizzate per depositare i regali o forse le urne contenenti le ceneri dei membri della famiglia reale ittita. Hattusha è in attesa di tutti coloro che vorrebbero seguire le tracce della civiltà ittita, testimoniandone la storia.

4. PARCO NAZIONALE DI GOREME E SITI ROCCIOSI DELLA CAPPADOCIA Provincia di Nevsehir Cappadocia : disegnata dalla natura Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 06.12.1985 Riferimento : 357 Criterio : Naturale / Culturale La Cappadocia, che è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1985 sulla base di criteri naturali e culturali, si trova ad una distanza di circa 14 km da Nevsehir e copre un'area di circa 40 kmq tra

i capoluoghi dei distretti di Avanos e Urgup. Il Parco Nazionale di Goreme e la Cappadocia sono un unico disegno della natura con pendii ricoperti dai camini delle fate, ricchi di risorse idriche nel fondovalle, una vegetazione abbondante e numerose chiese ricavate nella roccia ed affrescate. La Cappadocia, che è stata scolpita in milioni di anni nel tufo delle montagne Erclyes e Hasan dall’erosione della sabbia e dell’acqua, è stata la culla di diverse civiltà ed un testimone silenzioso della storia culturale dell’Anatolia. La Cappadocia comprende anche città sotterranee. Si ritiene che queste incantevoli città sotterranee della Cappadocia, solo parzialmente riemerse, abbiano altri livelli più profondi ancora in attesa di esplorazione. Le città sotterranee più straordinarie si trovano nelle regioni di Kaymakli, Derinkuyu, Mazi Ozkonak e Tatlarin. Le città sotterranee, per lunghi periodi utilizzate come santuari, sono state recentemente restaurate e messe a disposizione dei visitatori. I visitatori che si recano in Cappadocia incontrano gli esempi più selezionati dell’arte e dell’architettura selgiuchide e ottomana. I caravanserragli di Egri Minare, Alayhan e Sultanhani, il caravanserraglio di Sarihan, la Moschea Taskinpasa di Urgup, le Moschee di Sungur Bey e di Aladino a Nigde sono tra i molti edifici da visitare. Per esplorare questo territorio misterioso e per testimoniare la sua armonia tra uomo e natura, si dovrebbero anche visitare Urgup, Uchisar, Avanos, Goreme, Cavusin, Ortahisar, Ihlara Gorge, Sinnassos (Mustafapasa), Soganli Gorge, Zelve Gorge e Guverclnlik Gorge. La Cappadocia, che riflette l'armonia tra natura e umanità, attende tutti coloro che vogliono scoprire questo territorio misterioso e testimoniare lo straordinario disegno della natura.

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5. GRANDE MOSCHEA E OSPEDALE DI DIVRIGI Provincia di Sivas La moschea dove le pietre erano rivestite d’amore Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 06.12.1985 Riferimento : 358 Criterio : Culturale Primi edifici turchi ad essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, la Grande Moschea e l’Ospedale di Divrigi furono costruiti nel XIII secolo dallo Scià Ahmed e da sua moglie Melike Turan della dinastia dei

Mengugekidi. Progettata dall'architetto Hurrem, Scià di Ahlat, nel 1288, la Grande Moschea di Divrigi è rinomata per la sua architettura monumentale, per la sua cupola esagonale e per le sue originali decorazioni scolpite nella pietra. La Grande Moschea e l’Ospedale hanno una facciata lineare. Lo status di capolavoro unico si basa invece sulla qualità delle decorazioni scolpite nella pietra che ornano il grande portale dell’Ospedale, il portale nord della Moschea, il portale occidentale della Moschea e il portale del palco dello Scià. Nelle decorazioni ciascuna figura è una meraviglia unica di arte e architettura, ma allo stesso tempo un prodigio di ingegneria. Storici dell'arte e architetti concordano sul fatto che non ci sono altri esempi di stili dalla geometria così intricata e tri-dimensionale né esistono rappresentazioni di piante così fluttuanti. I suoi portali sembrano avere preso in prestito dallo stile barocco, selgiuchide e gotico, ma rappresentano comunque uno stile unico e completamente autonomo. Tutte le figure scolpite sui portali e sui muri erano asimmetriche e ogni riquadro ha migliaia di figure scolpite nella pietra. La caratteristica principale dei disegni presenti nei portali è la loro unicità : ciascun disegno è differente dalle altre decorazioni. Per esempio, la corona della vita usata sul portale della facciata nord è degna di nota poiché raffigura una pianta del mondo totalmente immaginaria, che esisteva solo nella fantasia dell'artigiano che l’ha realizzata. Allo stesso modo i portali, tutte le basi, i fusti e i capitelli delle colonne e la superficie interna della cupola erano decorati con uno stile differente, distinto e unico. L'Ospedale, situato vicino alla Grande Moschea, è di per sé, un capolavoro di scultura in pietra. Condivide la splendida unità della Grande Moschea. L'Ospedale è un edificio di due piani con un cortile centrale circondato da portici ed è concepito come un ospedale in cui le cure includevano il suono rilassante dell'acqua che scorreva dalle fontane. Questo emozionante capolavoro in pietra modellato con amore sta aspettando i suoi visitatori.

6. MONTE NEMRUT Provincia di Adiyaman Il sole sorge e tramonta con una maestosità unica al Monte Nemrut ! Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 11.12.1987 Riferimento : 448 Criterio : Culturale Il Monte Nemrut, con il tumulo contenente la tomba del re Antioco del Regno di Commagene e diverse statue giganti, è stato iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1987. Il Monte Nemrut è conosciuto

anche come il più alto museo a cielo aperto del mondo. Con le sue affascinanti statue che si ergono per dieci metri di altezza e le iscrizioni lunghe metri e l'antico santuario di Commagene, è situato nel distretto di Kahta nella provincia di Adiyaman. Il Monte Nemrut è stato uno dei luoghi di culto più maestosi dell'antica Anatolia. Secondo le iscrizioni, Antioco costruì una tomba monumentale, con un tumulo di pietre tagliate eretto sopra la tomba e terrazze lungo i tre lati del tumulo. Quelle terrazze sono note come Terrazza Est, Ovest e Nord. Nella Terrazza Est e nella Terrazza Ovest si trovano statue giganti, iscrizioni e rilievi. Cinque statue raffigurano gli dei e, tra le divinità, si trova la figura di Antioco. La Terrazza Est e la Terrazza Ovest hanno cinque statue di divinità, posizionate nello stesso ordine su entrambe le terrazze. Le statue sono fatte di blocchi di pietra, ciascuno del peso di 7-8 tonnellate, e sono sedute su troni di circa sette metri sopra il piano della terrazza. Le teste delle statue sono cadute e sono sparse sulle terrazze. La fila di statue

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inizia con una statua di un leone e di un’aquila. Il leone, il re degli animali, rappresenta il potere terreno, e l'aquila, la messaggera degli dei, rappresenta il potere celeste. La Terrazza Est contiene la Galleria degli Dei, la Galleria degli Antenati e l'Altare. La Terrazza Ovest fu costruita in modo simile, ma si è molto meglio conservata. La Terrazza Nord era utilizzata come via di passaggio tra la Terrazza Est e la Terrazza Ovest ed era circondata da un muro di pietra arenaria. Dietro i blocchi di pietra che compongono i troni delle statue nella Terrazza Est e nella Terrazza Ovest, vi è un’iscrizione di culto di 237 righe, composta in lettere greche. L'iscrizione rappresentava la volontà di Antioco e contiene informazioni sul santuario e sui rituali che devono essere utilizzati per praticare il culto. Il Monte Nemrut, con i panorami più maestosi del mondo all’alba e al tramonto, così come le statue giganti e la tomba monumentale, attende i suoi visitatori.

7. XANTHOS E LETOON Provincia di Antalya Terra di epopee Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 09.12.1988 Riferimento : 484 Criterio : Culturale Xanthos, che fu la capitale della Licia tra il 700 ed il 300 a.C., è conosciuta per essere stata il più grande centro amministrativo della Licia durante l'antichità. Letoon, che è stata iscritta alla World Heritage List dell'UNESCO

insieme a Xanthos nel 1988, fu invece uno dei centri religiosi più importanti dell'antichità. Xanthos è il luogo dove visse Sarpedonte. Sarpedonte incoraggiò il principe Ettore durante la guerra di Troia, scrivendogli una poesia. Il sito è sulla strada tra Fethiye e Kas, a 46 km da Fethiye. Fa parte dell’attuale paese di Kinik, sul ruscello Esen che separa le province di Mugla e Antalya. Il valore archeologico di Xanthos e Letoon li rende parte molto importante del patrimonio mondiale. I siti sono a circa 4 km di distanza. I sarcofagi originali della Licia, una volta situati appena sopra l'anfiteatro, e l'originale Tomba dell’Arpia si trovano al British Museum. Il santuario di Latona fu scoperto nel 1840. Ci sono un teatro a sei file di gradinate, una basilica, tavole con iscrizioni, tre templi, un portico circolare collegato all’edificio di culto dell'impero e una stoà a forma di L. Nella città antica, ci sono tre templi dedicati a Latona e ai suoi due figli gemelli. I gemelli di Latona, Apollo e Artemide, erano divinità e sono stati onorati, come la loro madre, con un tempio ciascuno. Il tempio più grande, dedicato alla madre di Artemide e Apollo, è il Tempio di Latona costruito sul lato ovest in stile periptero. Misura 30.25 x 15,75 m. Sul lato orientale, il Tempio di Apollo è in stile dorico e misura 27.90 x 15.07m. Il Tempio di Apollo appare esattamente come le case raffigurate nelle tombe licie. I resti della fondazione sono particolarmente degni di nota per la loro struttura in legno. Il tempio più piccolo di Artemide è situato tra gli altri due templi. Misura 18.20 x 8.70m. Poiché il livello dell'acqua è aumentato fin dall'antichità, la parte inferiore degli edifici è ora sott’acqua. Con il suo spettacolare teatro, i resti delle strutture, i mosaici e le rovine sotterranee, Xanthos è in attesa di essere scoperto e Letoon, con i templi di Latona, Apollo e Artemide, il monastero, la fontana e le rovine del teatro romano, è in attesa di visitatori per raccontare la sua storia.

8. PAMMUKKALE E HIERAPOLIS Provincia di Denizli Una terra sacra vestita di bianco Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 09.12.1988 Riferimento : 485 Criterio : Naturale / Culturale Secondo la leggenda che narra il mistero di Hierapolis al mondo intero, una brutta pastorella, gravata dal peso della vita, si gettò in acqua ma si trasformò in una bella fanciulla nelle acque di Hierapolis. Hierapolis fu

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fondata durante l'era Frigia e il suo nome deriva da Hiera, la bella moglie di Telefo re di Pergamo. Hierapolis ha giocato un ruolo importante nella diffusione del cristianesimo in Asia Minore ed è il luogo dove morì Filippo, uno dei dodici Apostoli di Gesù. Per questo motivo, Hierapolis diventò un importante centro religioso nel IV secolo d.C. Più tardi assunse il ruolo di Guida dell'Oriente e vide il suo più brillante periodo tra il 96 ed il 162 d.C. Hierapolis passò sotto il dominio bizantino nel 395 e divenne diocesi vescovile. A Pamukkale storia e natura si incontrano in modo straordinario. Il nome di Hierapolis significa anche città sacra. Vi si trovano la necropoli, la strada e la Porta domiziana, il tempio di Plutonio posizionato in una piazza, il teatro con rilievi raffiguranti la mitologia di Apollo e Artemide, la strada e la Porta di Frontino, l'Agorà, la Porta Bizantina Nord, la Porta Bizantina Sud, il Ginnasio, la Fontana con Tritone, la Casa con capitelli ionici, l’area sacra ad Apollo, gli acquedotti ed il Ninfeo, le mura della città, il Martyrium di San Filippo e il ponte, la Colonna Chiesa, le rovine della Basilica e delle Terme Romane. Questi sono ancora in piedi in tutta la loro gloria. Il travertino di Pamukkale si è creato da un’acqua termale che deposita il carbonato di calcio in essa contenuto. La meraviglia naturale dei depositi di travertino di Pamukkale si estende in una cascata lunga 160 metri di altezza e 2700 metri di lunghezza. Con il suo colore bianco brillante, può essere vista ad una distanza di 20 km. A Pamukkale vi sono 17 sorgenti termali con una temperatura dell'acqua che oscilla tra i 35 ed i 100 gradi. Le sorgenti di acque minerali termali e lo straordinario paesaggio hanno impressionato le persone fin dall'antichità. Le persone ricche venivano da Roma e dalle altre città dell'Anatolia per trascorrere i loro ultimi anni a Hierapolis. Ed è per questo motivo che la necropoli è piena di tombe monumentali decorate con stili di differenti regioni. I reperti storici rinvenuti negli scavi sono esposti al Museo Archeologico di Hierapolis. La città antica di Tripoli nel distretto di Buldan e l’antico insediamento di Colossea nel distretto di Hozanz sono i più importanti di tutti gli insediamenti antichi della regione. Questa terra sacra vestita di bianco è in attesa di tutti coloro che vogliono guarire nelle sue acque grazie alle terapie naturali.

9. SITO ARCHEOLOGICO DI TROIA Provincia di Canakkale La città della mitologia Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 02.12.1998 Riferimento : 849 Criterio : Culturale L'antica città di Troia, nota per la guerra descritta da Omero nel suo poema epico Iliade, è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1998. Con i suoi quattromila anni di storia, è uno dei siti

archeologici più famosi del mondo. Si trova alle pendici del mitologico Monte Ida, all’interno della provincia di Canakkale. Troia è stata menzionata la prima volta da Omero nel suo poema epico Iliade, come luogo della guerra di Troia. Secondo la leggenda, la dea del mare Teti ed il titano Atlante avevano una figlia di nome Elettra. Elettra sarebbe diventata la moglie di Zeus e avrebbe dato la luce a Dardano. Dardano avrebbe fondato la città di Dardania. Il figlio di Dardano, Troo, morì nelle terre di Turas e il nipote di Darnano, Ilo, fondò la città di Troia. Nei pressi del Monte Ida si svolse il famigerato concorso di bellezza che diede origine alla guerra di Troia. Le tre bellezze del concorso erano Era, Atena e Afrodite e il giudice era Paride. Paride scelse Afrodite, perché Afrodite gli aveva promesso l'amore di Elena di Sparta, moglie del re Menelao. Paride rapì Elena e la portò a Troia, provocando così la guerra. Troia è nota per avere nove strati archeologici, e, attualmente, le fondamenta delle case, i teatri, un sistema di depurazione dalla tecnologia piuttosto avanzata, i bagni pubblici e i vari oggetti che sono stati trovati datano questi diversi strati. Secondo gli scavi realizzati a Troia, la città fu fondata e devastata più volte nel corso della sua storia. Di conseguenza, gli strati degli insediamenti, numerati da 1 a 9, possono essere visti contemporaneamente. I Troiani sostituirono la dinastia degli Achemenidi nella satrapia di Sardi e governarono l’Anatolia per 505 anni fino all’avvento del regno del re di Lidia Candaule (735-718 a.C.). Gli scavi dell’archeologo Schliemann, iniziati nel 1871, hanno portato alla luce 9 resti delle città antiche e 42 abitazioni. Anche il Tesoro del re Priamo è stato trovato durante queste operazioni. Il sito archeologico della città di Troia è in attesa di tutti coloro che amano rintracciare la storia di antiche culture.

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10. MOSCHEA E COMPLESSO DI SELIMIYE AD EDIRNE Provincia di Edirne Capolavoro dell’architettura ottomana Data iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 27.06.2011 Riferimento : 1366 Criterio : Culturale La Moschea di Selimiye a Edirne è uno dei più straordinari esempi di architettura ottomana realizzati dal grande Mimar Sinan fra il 1568 ed il 1574. La grande moschea quadrata, grazie alla sua straordinaria cupola e

ai suoi quattro svettanti minareti di oltre 80 metri, domina il panorama dell’antica città ottomana di Edirne, l’antica Hadrianopolis, nella Turchia Europea. Sinan, il più celebre degli architetti ottomani del Cinquecento, considerava questo edificio come il suo più riuscito capolavoro. Mentre le moschee convenzionali erano costituite da un interno segmentato, lo sforzo di Sinan a Edirne fu quello di realizzare una struttura che consentisse di vedere il mihrab da qualsiasi posizione all'interno della moschea. Il complesso include anche una madrasa (un tempo adibita a scuola coranica, ospita oggi il museo di arte islamica), un mercato coperto, un ospedale, un hamam, una casa dell’orologio, una corte esterna ed una biblioteca. Tutt'intorno si estendono giardini molto curati. L'interno, a pianta ottagonale, è ragguardevole, soprattutto per la cupola di cui Sinan andava fiero e che ricalca quella di Aya Sofya ad Istanbul. La bellezza derivante dalle forme geometriche è il culmine della ricerca progettuale di una lunga vita, da parte di Sinan, per ottenere uno spazio unitario interno. La decorazione interna in ceramica di Iznik, nel momento della sua massima produzione, testimonia una forma d’arte che non avrà uguali nella storia per quanto riguarda l’utilizzo di questo materiale. L’insieme è considerato come l’espressione più armoniosa mai raggiunta da questo tipo di strutture ottomane külliye, un insieme di edifici legati ad una moschea e gestiti come un’unica struttura.

11. SITO NEOLITICO DI CATALHOYUK Provincia di Konya Un altro tempo, un’altra vita Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 2012 Riferimento : 1405 Criterio : Culturale Due colline formano il sito che si estende per un’area di 34 acri, nell’altopiano dell’Anatolia meridionale. Il tumulo più alto, posizionato ad est, contiene 18 livelli di insediamenti neolitici che risalgono al periodo tra

il 7400 e il 6200 a.C. e che comprendono dipinti murali, rilievi, sculture e altre figure simboliche ed artistiche. Ci sono anche raffigurazioni di divinità, specialmente femminili, legate al culto domestico della fertilità e della generazione. Presi nel loro insieme, questi livelli testimoniano l’evoluzione dell’organizzazione sociale e delle pratiche culturali nel momento in cui gli uomini si stavano adattando ad una vita sedentaria. Il tumulo posizionato ad ovest mostra l’evoluzione delle pratiche culturali nel periodo del Calcolitico, quindi dal 6200 al 5200 a.C. Çatalhöyük fornisce un’importante prova della transizione dai villaggi - ormai consolidatisi - all’agglomerato urbano che si è mantenuto nella stessa posizione per più di 2000 anni. È composto da un unico insediamento di case senza strade, addossate l’una all’altra con l’accesso al tetto negli edifici. Essendo poi di altezze diverse, ci si spostava passando da un tetto ad un altro e per molte case l'ingresso su quest'ultimo era l'unica apertura. La circolazione e gran parte delle attività domestiche avveniva dunque al livello delle terrazze. L'assenza di aperture verso l'esterno, nonché di porte a livello del terreno, difendeva la comunità dagli animali selvatici e da eventuali incursioni di popolazioni confinanti, anche se resta oscuro il livello di conflittualità tra le diverse comunità dell'epoca. L'unica via d'accesso all'intero complesso erano scale che potevano facilmente essere ritirate in caso di pericolo.

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12. BURSA E CUMALIKIZIK Provincia di Bursa La nascita dell'Impero Ottomano Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 2014 Riferimento : 1452 Criterio : Culturale La città di Bursa fu la prima capitale dell'Impero Ottomano e conserva numerosi reperti storici dell’epoca della fondazione dell'Impero. Colpisce il fatto che il villaggio di Cumalıkızık, con i suoi 700 anni di storia, abbia

conservato la sua struttura abitativa fino a tempi molto recenti. Con la nomina di “Bursa e Cumalıkızık: La nascita dell'Impero Ottomano" si intende in realtà un insieme di sei componenti denominati “Area Hanlar” ovvero il Complesso Sociale di Orhangazi, il Complesso Sociale di Yıldırım Beyazid (Beyazid il Primo), Hüdavendigar (Murad il Primo), The Green (Mehmed il Primo), Muradiye (Murad il Secondo) e anche il villaggio di Cumalıkızık.

13. PERGAMO Provincia di Izmir L’acropoli e il paesaggio culturale stratificato Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 2014 Riferimento : 1457 Criterio : Culturale L’altro sito entrato ufficialmente nel 2014 nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, per il suo straordinario ed incontestabile valore culturale, è Pergamo (Bergama in turco) in provincia di Izmir. La città di Pergamo,

straordinaria porta d’accesso alla storia con il suo patrimonio culturale e la sua ricchezza, era considerata come uno dei più importanti centri di cultura e di arte nel periodo ellenistico. Vi era situata, tra le altre cose, una delle più grandi ed importanti biblioteche del periodo ellenistico. Ma la storia di Pergamo è continuata dall’epoca ellenistica a quella romana, dall’epoca bizantina a quella ottomana e la città è quindi composta da nove componenti denominati acropoli, sette tumuli intorno e il sito sacro di Cibele.

14. EFESO Provincia di Izmir Uno dei siti archeologici più famosi del Mediterraneo Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 2015 Riferimento : 1018rev Criterio : Culturale Situata all'interno di quello che un tempo era l'estuario del fiume Kaystros, la città antica di Efeso comprende insediamenti ellenistici e romani, che furono costruiti su aree sempre più nuove seguendo il

ritirarsi della costa verso ovest. Gli scavi hanno rivelato grandi monumenti di epoca imperiale romana tra cui la Biblioteca di Celso e il Grande Teatro. Poco rimane del famoso Tempio di Artemide, una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico, che ha attirato i pellegrini provenienti da tutto il Mediterraneo. Dal V secolo, la Casa della Vergine Maria, una cappella a croce sormontata da una cupola, a soli sette chilometri da Efeso, è diventata un luogo importante di pellegrinaggio cristiano. L'antica città di Efeso è un eccellente esempio di una città portuale romana.

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15. DIYARBAKIR Provincia di Diyarbakir La città fortificata e i Giardini di Hevsel Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 2015 Riferimento : 1488 Criterio : Culturale Situata su una scarpata del bacino superiore del fiume Tigri nella cosiddetta Mezzaluna Fertile, la città fortificata di Diyarbakır (con il paesaggio circostante) è stata un importante centro sin dal periodo

ellenistico, e successivamente in epoca romana, sassanide, bizantina, islamica e ottomana, fino ad oggi. Il sito comprende il castello interno detto İçkale, le mura della città lunghe 5,8 km con le loro numerose torri, le porte, i contrafforti e 63 iscrizioni di epoche diverse, così come i Giardini di Hevsel, un’area verde tra la città e il Tigri che riforniva la popolazione con cibo e acqua.

16. ANI Provincia di Kars Straordinario insediamento di epoca medievale Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 2016 Riferimento : 1518 Criterio : Culturale Questo sito, che si trova su un altopiano nel nord-est della Turchia, si affaccia su un burrone che forma un confine naturale con l'Armenia. Questa città medievale combina strutture residenziali, religiose e militari,

caratteristiche di un’urbanistica medievale costruita nel corso dei secoli da dinastie prima cristiane e poi musulmane. La città fiorì nel X e XI secolo d.C. quando divenne un punto di snodo importante di una diramazione della Via della Seta. Più tardi, sotto la sovranità bizantina, selgiuchide e georgiana, ha mantenuto il suo status di un importante crocevia per carovane mercantili. L'invasione mongola e un devastante terremoto nel 1319 segnò l'inizio del declino della città. Il sito presenta una panoramica completa dell'evoluzione dell'architettura medievale attraverso esempi di quasi tutte le diverse innovazioni architettoniche della regione tra il VII e XIII secolo.

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SITI DELLA TURCHIA CANDIDATI AD ENTRARE NELLA LISTA UFFICIALE Con la data della richiesta tra parentesi Erano 21 nel 2009, sono diventati 69 quest’anno, grazie al grande impegno dedicato a questo obiettivo da parte del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia. 01. ANTALYA - Karain Cave, municipalità di Yenikoy, villaggio Yagca (1994) 02. TRABZON - Monastero di Sumela (Monastero di Maria Vergine) vicino Macka (2000) 03. MERSIN - Monastero di Alahan nei pressi di Içel (2000) 04. ANTALYA - Chiesa di S. Nicola a Demre (2000) 05. SANLIURFA - Insediamenti di Harran e Sanliurfa (2000) 06. BITLIS - Pietre tombali di Ahlat, la cittadella del periodo urartu e ottomano (2000) 07. PROVINCE VARIE - Caravanserragli selgiuchidi sulla strada da Denizli a Dogubeyazit (2000) 08. KONYA - Konya, Capitale della civiltà selgiuchide (2000) 09. ALANYA - Castello e Cantiere Navale di Alanya (2000) 10. MARDIN - Paesaggio culturale di Mardin (2000) 11. TARSUS - Chiesa e Pozzo di S. Paolo e quartieri storici circostanti (2000) 12. AGRI - Ishak Pasha Palace, distretto di Dogubeyazit (2000) 13. ANTALYA - area di Kekova, tra Kas e Finike (2000) 14. ANTALYA - Monte Gulluk nel Termessos National Park (2000) 15. AYDIN - Sito archeologico di Aphrodisias (2009) 16. ANTALYA - Antiche città della Licia (2009) 17. BURDUR - Sito archeologico di Sagalassos (2009) 18. ANTALYA - Sito archeologico di Perge (2009) 19. KONYA - Moschea di Esrefoglu, distretto di Beysehir (2011) 20. SANLIURFA - Sito archeologico di Gobeklitepe, nei pressi del villaggio Orencik (2011) 21. HATAY - Chiesa di San Pietro, distretto di Antakya (2011) 22. KUTAHYA - Antica città di Aizanoi, distretto di Cavdarhisar (2012) 23. NEVSEHIR - Complesso di Haci Bektas Veli, distretto di Hacibektas (2012) 24. GAZIANTEP - Sito archeologico di Zeugma, distretto di Nizip (2012) 25. ANKARA - Gordion, distretto di Polatli (2012) 26. IZMIR - Città storica di Birgi, distretto di Odemis (2012) 27. MUGLA - Mausoleo e area sacra di Hecatomnus, distretto di Milas (2012) 28. MUGLA - Città medievale di Beçin, distretto di Milas (2012) 29. NIGDE - Monumenti storici della città di Nigde (2012) 30. GAZIANTEP - Cava e laboratorio di scultura di Yesemek, distretto di Islahiye (2012) 31. ESKISEHIR - Sito storico della città di Odunpazari (2012) 32. MERSIN - Castello di Mamure, distretto di Anamur (2012) 33. MANISA - Antica città di Sardi e tumuli lidi di Ben Tepe, distretto di Salihli (2013) 34. DENIZLI - Sito archeologico di Laodicea, vicino ai villaggi di Goncali and Eskihisar (2013) 35. ANKARA-KONYA-AKSARAY - Riserva speciale protetta del Lago Tuz (2013) 36. PROVINCE VARIE - Stazioni di posta e fortificazioni sulle rotte genovesi (2013) 37. KONYA - Eflatun Pinar, santuario ittita, nel distretto di Beysehir (2014) 38. BURSA - La città di Iznik (2014) 39. MARDIN - Complesso della Moschea di Zeynel Abidin e Chiesa di S. Giacomo (2014) 40. KIRSEHIR - Tomba di Ahi Evran (2014) 41. ANTAKYA – Tunnel di Tito Flavio Vespasiano, distretto di Samandag-Cevlik (2014) 42. KASTAMONU - Moschea di Mahmut Bey, villaggio di Kasaba (2014)

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43. KAYSERI - Sito archeologico di Kultepe-Kanesh, distretto di Kocasinan (2014) 44. MUGLA - Città antica di Kaunos (2014) 45. PROVINCE VARIE - Madrase selgiuchidi anatoliche (2014) 46. MALATYA - Sito archeologico di Arslantepe, villaggio di Orduzu (2014) 47. MERSIN - Città antica di Korykos, distretto di Erdemli (2014) 48. ADANA - Città antica di Anazarbos, distretto di Kozan (2014) 49. CANAKKALE-GELIBOLU - Dardanelli e Gallipoli, Prima Guerra Mondiale (2014) 50. ANTALYA - Teatro e acquedotti dell’antica città di Aspendos (2015) 51. VAN - Chiesa di Akdamar, sull’Isola di Akdamar nel Lago di Van (2015) 52. MUGLA - Città antica di Stratonikeia, vicino al villaggio di Eskihisar (2015) 53. AFSIN - Complesso islamico-ottomano di Eshab-i Kehf o dei Sette Dormienti (2015) 54. BOLU - Città storica di Mudurnu (2015) 55. SIIRT - Tomba di Ismail Fakirullah e il meccanismo di rifrazione di luce, Aydınlar (2015) 56. AMASYA - Monte Harşena e le tombe rocciose dei re del Ponto (2015) 57. ESKISEHIR, KUTAHYA, AFYONKARAHISAR in Anatolia centrale, la Frigia montuosa (2015) 58. EDIRNE - Ponte di Uzunköprü, luogo strategico di passaggio tra Balcani e Asia (2015) 59. ISTANBUL - Complesso del Palazzo di Yildiz, distretto di Beşiktaş (2015) 60. BURDUR - Antica città di Kibyra (2016) 61. ANKARA, DISTRETTO DI ULUS - Moschea Haci Bayram e area circostante (Distretto Haci Bayram) (2016) 62. SAMSUN - Area umida di Kızılırmak e Santuario degli Uccelli (2016) 63. ISTANBUL, DISTRETTO DI FATIH - Complesso Nuruosmaniye (2016) 64. ESKIŞEHIR - Grande Moschea Sivrihisar (2016) 65. EDIRNE - Complesso del Sultano Bayezid II : Centro di Trattamento Medico (2016) 66. MUĞLA - Castello di Bodrum (2016) 67. DIYARBAKIR - Il Ponte Malabadi (2016) 68. VAN - Antica città di Van (2016) 69. ANTALYA - Moschea del Minareto Yivli (2016)