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I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO RIASSUNTO DI “I SUONI DELLE LINGUE I SUONI DELL’ITALIANO” P. MATURI INTRODUZIONE 1. LINGUISTICA E SCIENZE FONICHE Le lingue umane sono complessi sistemi di segni, cioé elementi dotati di un significante e di un significato. Le manifestazioni concrete delle lingue sono rappresentate da parole, scomponibili in lettere - a livello grafico - o in foni, suoni prodotti dalla voce umana, a livello parlato. Le unità linguistiche più piccole in cui si possono scomporre le parole sono in se stesse prive di significato: mentre la parola pane è un segno, dotato di un significato e di un significante sonoro e grafico, le quattro unità che lo compongono, cioé p-a-n-e, prese isolatamente, non hanno più alcun significato e dunque non sono più dei segni. Lo studio di questo livello di lingua che si trova al di sotto della soglia di significazione, costituisce l’oggetto di un vasto ambito disciplinare. Se ci limitiamo a considerare la forma orale, tale ambito è costituito dalle scienze foniche. Le scienze foniche studiano le unità minime (foni), in cui possono essere scomposte le parole, considerate a livello orale. 2. LA FONETICA TRA LE SCIENZE FONICHE 2.1 Fonetica e Fonologia L’operazione di scomposizione delle parole in unità più piccole porta a identificare, per ciascuna lingua umana, una serie di elementi costitutivi che tendono a ripresentarsi in combinazioni sempre diverse per formare tutte le parole di quella lingua. Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine. Nel fare il conteggio preciso di questi elementi, però, ci si scontra con un problema di vastissima portata, che ha condotto l’ambito delle scienze foniche alla nascita di due discipline separata. M-A-N-C-O M-A-N-D-O A differenza degli altri foni, le n delle due parole non hanno lo stesso suono. Da un punto di vista articolatorio sì ma, in realtà, la consonante nasale si modifica in maniera netta in funzione del contesto in cui è inserita. La presenza di una dentale come in mando e di una velare come in manco, subito dopo la nasale, ne determina una pronuncia del tutto diversa. Davanti a [d] la nasale diviene anch’essa dentale [n], mentre davanti a [k] la dentale diviene anch’essa velare [ŋ]. Ma allora, queste due diverse consonanti nasali, l’una dentale e l’altra velare, sono da considerare, avendo di fatto una stessa lettera n nell’ortografia italiana, due suoni diversi dell’inventario fonetico italiano? La risposta non è univoca e dipende dai diversi punti di vista adottati dalle due discipline foniche, dette fonetica e fonologia. La fonetica sostiene che se due suoni sono oggettivamente diversi allora andranno considerati come due suoni. La fonologia, invece, sostiene che se in una determinata lingua due suoni, pur essendo oggettivamente diversi, non possono essere usati per distinguere due diverse parole, allora vanno considerate varianti di uno stesso elemento dell’inventario. Ovvero: se pronunciamo la parola mando con una n velare al posto della n dentale otterremo una pronuncia insolita, certo, ma pur sempre quella della stessa parola. Nasale dentale e nasale dentale, per la fonologia, sono semplicemente due variabili di uno stesso elemento. La fonetica studia i foni, le unità foniche ricavate in base al principio della diversità, mentre la fonologia studia i fonemi, unità individuabili in base al principio della distintività. Pertanto, le due consonanti nasali, una dentale e l’altra velare, sono due diversi foni in fonetica ma costituiranno un unico fonema in fonologia. Le stesse due consonanti, inoltre, in altre lingue, possono essere non solo due foni ma anche due fonemi, come nel caso di sin “peccato” e sing “cantare” nella lingua inglese. 2.2 Articolazione Interna della Fonetica La fonetica si occupa della descrizione dei suoni delle lingue, o foni, nella loro oggettività e nella loro consistenza materiale. Abbiamo tre fasi: di 1 26

I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELLrsquoITALIANO

RIASSUNTO DI

ldquoI SUONI DELLE LINGUE

I SUONI DELLrsquoITALIANOrdquo

P MATURI INTRODUZIONE1 LINGUISTICA E SCIENZE FONICHE Le lingue umane sono complessi sistemi di segni cioeacute elementi dotati di un significante e di un significato Le manifestazioni concrete delle lingue sono rappresentate da parole scomponibili in lettere - a livello grafico - o in foni suoni prodotti dalla voce umana a livello parlato

Le unitagrave linguistiche piugrave piccole in cui si possono scomporre le parole sono in se stesse prive di significato mentre la parola pane egrave un segno dotato di un significato e di un significante sonoro e grafico le quattro unitagrave che lo compongono cioeacute p-a-n-e prese isolatamente non hanno piugrave alcun significato e dunque non sono piugrave dei segni

Lo studio di questo livello di lingua che si trova al di sotto della soglia di significazione costituisce lrsquooggetto di un vasto ambito disciplinare Se ci limitiamo a considerare la forma orale tale ambito egrave costituito dalle scienze foniche Le scienze foniche studiano le unitagrave minime (foni) in cui possono essere scomposte le parole considerate a livello orale

2 LA FONETICA TRA LE SCIENZE FONICHE21 Fonetica e FonologiaLrsquooperazione di scomposizione delle parole in unitagrave piugrave piccole porta a identificare per ciascuna lingua umana una serie di elementi costitutivi che tendono a ripresentarsi in combinazioni sempre diverse per formare tutte le parole di quella lingua

Cosigrave come le lettere dellrsquoalfabeto italiano anche i foni ovvero i suoni di cui sono formate le parole sono poche decine Nel fare il conteggio preciso di questi elementi perograve ci si scontra con un problema di vastissima portata che ha condotto lrsquoambito delle scienze foniche alla nascita di due discipline separata

M-A-N-C-O M-A-N-D-O

A differenza degli altri foni le n delle due parole non hanno lo stesso suono Da un punto di vista articolatorio sigrave ma in realtagrave la consonante nasale si modifica in maniera netta in funzione del contesto in cui egrave inserita La presenza di una dentale come in mando e di una velare come in manco subito dopo la nasale ne determina una pronuncia del tutto diversa Davanti a [d] la nasale diviene anchrsquoessa dentale [n] mentre davanti a [k] la dentale diviene anchrsquoessa velare [ŋ]

Ma allora queste due diverse consonanti nasali lrsquouna dentale e lrsquoaltra velare sono da considerare avendo di fatto una stessa lettera n nellrsquoortografia italiana due suoni diversi dellrsquoinventario fonetico italiano La risposta non egrave univoca e dipende dai diversi punti di vista adottati dalle due discipline foniche dette fonetica e fonologia

La fonetica sostiene che se due suoni sono oggettivamente diversi allora andranno considerati come due suoni

La fonologia invece sostiene che se in una determinata lingua due suoni pur essendo oggettivamente diversi non possono essere usati per distinguere due diverse parole allora vanno considerate varianti di uno stesso elemento dellrsquoinventario Ovvero se pronunciamo la parola mando con una n velare al posto della n dentale otterremo una pronuncia insolita certo ma pur sempre quella della stessa parola Nasale dentale e nasale dentale per la fonologia sono semplicemente due variabili di uno stesso elemento

La fonetica studia i foni le unitagrave foniche ricavate in base al principio della diversitagrave mentre la fonologia studia i fonemi unitagrave individuabili in base al principio della distintivitagrave

Pertanto le due consonanti nasali una dentale e lrsquoaltra velare sono due diversi foni in fonetica ma costituiranno un unico fonema in fonologia Le stesse due consonanti inoltre in altre lingue possono essere non solo due foni ma anche due fonemi come nel caso di sin ldquopeccatordquo e sing ldquocantarerdquo nella lingua inglese

22 Articolazione Interna della Fonetica La fonetica si occupa della descrizione dei suoni delle lingue o foni nella loro oggettivitagrave e nella loro consistenza materiale Abbiamo tre fasi

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1) Fonetica Articolatoria che studia la produzione concreta dei foni (movimenti dellrsquoapparato fonatorio e posizioni assunte)2) Fonetica Acustica che studia la fase di trasmissione dei foni (caratteristiche fisiche e composizione spettrale delle onde sonore) 3) Fonetica Uditiva e Percettiva che studia la fase di ricezione del suono (reazione dellrsquoorecchio trasmissione al cervello e decodifica del messaggio)

3 LA TRASCRIZIONE FONETICA 31 Oralitagrave e ScritturaLe lingue sono sistemi primariamente orali infatti1) nella vita delle lingue la forma orale si manifesta sempre per prima mentre la forma scritta si realizza solo se e quando una data societagrave raggiunge il livello culturale necessario allrsquoalfabetizzazione2) nella vita dellrsquoindividuo la lingua materna o nativa (L1) viene sempre appresa prima nella forma orale 3) alcune varietagrave linguistiche come i dialetti non raggiungono la forma scritta nemmeno nellrsquoambito di una cultura alfabetizzata in quanto in genere lrsquouso scritto egrave generalmente riservato alle sole lingue standard 32 Trascrizioni Descrittive e PrescrittiveLa normale forma grafica di una parola non indica coerentemente lrsquoeffettiva forma fonica Riprendendo lrsquoesempio di MANCO e MANDO vediamo che il suono nasale che abbiamo visto variare egrave graficamente uguale Ci si deve pertanto servire di un alfabeto fonetico un particolare sistema di simboli

La forma trascritta foneticamente deve essere inserita tra parentesi quadre mentre quella trascritta fonologicamente tra barre oblique La trascrizione fonetica puograve partire da

- una forma fonica reale ovvero una sequenza di suoni prodotta oralmente da un determinato individuo in una determinata occasione Tale sequenza rappresenteragrave una replica o token Ad esempio ldquociaordquo pronunciato nel momento in cui si egrave congedati da qualcuno Ersquo pertanto una trascrizione puramente descrittiva e che richiede un accurato ascolta della effettiva sequenza fonica In questo modo avremo una rappresentazione fedele della forma fonica reale con lo scopo di documentare un comportamento o un uso fonico particolare di un individuo considerato in quanto tale o assunto come rappresentante di una comunitagrave di parlantiUn esempio di trascrizione descrittiva egrave la trascrizione fonetica di brani di parlato a scopo di documentazione di una varietagrave linguistica standard

- una forma fonica ideale ovvero una sequenza di suoni tipica di una varietagrave linguistica considerata astrattamente e indipendentemente dalle realizzazioni concrete e che rientra nella definizione di tipo o type Ad esempio ldquociaordquo pronunciato secondo le norme della pronuncia dellrsquoitaliano standard o secondo quelle di una particolare varietagrave regionale o locale della lingua italiana Questa egrave una trascrizione o di senso prescrittivo o normativo che serviragrave per precisare la norma fonetica ovvero una corretta pronuncia di una data sequenza di una specifica varietagrave linguistica oppure di senso generalizzante o astratto nel caso in cui la sequenza appartenga a una varietagrave non standard o non normativizzata se riporteragrave graficamente non una realizzazione fonica particolare di un individuo ma quella che egrave ritenuta astrattamente la pronuncia media o corrente di una classe di individui o di una comunitagrave Un esempio di trascrizione sono le trascrizioni prescrittive che si trovano nei dizionari accanto ai lemmi nella parte fonetica di grammatiche didattice o le trascrizioni generalizzanti che si trovano in molti studi sociolinguistici e dialettologici

33 Trascrizione Fonetica e ldquoStatordquo delle LingueIl ricorso ad una trascrizione fonetica puograve essere necessario in diverse situazioni- quando una lingua o una varietagrave linguistica egrave del tutto priva di una tradizione scritta e pertanto la resa grafica non esiste in modo da rappresentare lrsquounica possibilitagrave di rendere per scritto il parlato- nel caso di lingue o varietagrave linguistiche dotate di tradizione scritta e ortografia la trascrizione fonetica consente rispetto alla forma ortografica la possibilitagrave di una resa grafica non ambigua e del tutto indipendente dalle relative specifiche norme ortografiche

34 Ortografia e FoneticaLe lingue che utilizzano un sistema di scrittura alfabetico hanno dato allrsquoortografia il compito di trasferire su carta i suoni del parlato basandosi - teoricamente - su un principio di corrispondenza biunivoca tra i suoni e le lettere dellrsquoalfabeto utilizzato (cioeacute un carattere grafico dovrebbe corrispondere sempre ad uno stesso suono e viceversa) Tuttavia questa corrispondenza anche ammesso che inizialmente sia stata ottimale oramai non egrave piugrave tale Abbiamo infatti ad esempio in italiano casi in cui 3 lettere corrispondono ad uno stesso suono (c k q per ldquoc durardquo) oppure casi in cui due suoni (e aperta e chiusa) corrispondano ad uno stesso carattere grafico (e)

Come mai esiste questrsquoambiguitagrave 1) A causa del rapporto tra i suoni di una lingua e lrsquoalfabeto che utilizza infatti quasi tutte le lingue europee moderne utilizzano lrsquoalfabeto latino (VIIVI sec aC) che possedeva lettere corrispondenti solamente ai suoni del latino e quindi era sprovvisto di quelli adatti ai suoni delle lingue moderne ma assenti in latino Questo ha reso necessario profondi adattamenti e stratagemmi come la creazione di nuovi segni come la lettera tedesca ouml [per oslash œ] o la lettera spagnola ntilde ň [ɲ] o di gruppi di due o piugrave lettere che indichino un solo suono come nel caso dellrsquoinglese sh del francese e portoghese ch dellrsquoitaliano sc del tedesco sch dellrsquoolandese e svedese sj tutti usati per rappresentare la fricativa palatale sorda [ʃ] O ancora lrsquoassegnazione di un diverso valore alle lettere latine come nel caso della lettera latina e che in francese rappresenta il suono della vocale centrale o neutra [ǝ]

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Questo ovviamente ha determinato soluzioni non sempre coerenti nellrsquoortografia delle singole lingue e spesso molto diverse tra una lingua e lrsquoaltra

2) Percheacute sebbene il livello ortografico tende alla massima conservazione il livello fonico delle lingue subisce invece profondissime evoluzioni Questo comporta che anche quando nelle prime fasi si sia venuto a stabilire un rapporto regolare di corrispondenza biunivoca tra suoni e lettere prima o poi si sono venuti a determinare degli scostamenti La grafia per il francese ldquouccellordquo egrave oiseau che oggi suona [warsquozo] grafia basata sulla pronuncia della lingua nella fase tardo-medievale che allrsquoincirca suonava molto simile alla parola scritta La forma fonica attuale perograve egrave molto variata e la forma ortografica non egrave stata corrispondemente modificata In altri termini la grafia moderna corrisponde spesso come in questo caso non alla pronuncia contemporanea ma ad una molto lontana nel tempo

35 Trascrizioni Larghe e StrettePer le trascrizione lrsquoalfabeto egrave provvisto di moltissimi segni a cui si aggiungono i cosiddetti diacritici volti a precisare anche piugrave nel dettaglio le modalitagrave di articolazione Poicheacute il suo uso puograve essere poco pratica alla trascrizione si puograve optare per una trascrizione piugrave accurata e completa (trascrizione stretta) o una piugrave rapida e approssimativa (trascrizione larga) Ersquo pur sempre possibile immaginare diversi livelli intermedi di accuratezza

36 LrsquoAlfabeto Internazionale IPATra i sistemi di trascrizione fonetica uno che ha avuto per diverso tempo unrsquoampia diffusione in Europa egrave stato quello dei Romanisti cioeacute degli studiosi di linguistica romanzaNel 1886 unrsquoassociazione francese di insegnanti lrsquoAssociation Phoneacutetique des Professeurs drsquoAnglais poi divenuta lrsquoAssociation Phoneacutetique Internationale (API) o International Phonetic Association (IPA) propose un nuovo sistema di trascrizione che si egrave pian piano imposto come alfabetico fonetico universale diffusosi in tutti gli ambiti delle discipline linguistiche I simboli dellrsquoalfabeto IPA sono o ripresi dal latino dal greco dallrsquoantico inglese o creati ad hoc

In epoca relativamente recente si egrave diffuso anche lrsquoalfabeto SAMPA (Speech Assessment Methods Phonetic Alphabet) che include unicamente caratteri presenti nella tastiera dei PC rendendo lrsquooperazione della trascrizione piugrave facile e praticabile Tuttavia il SAMPA non egrave un alfabetico fonetico internazionale dal momento che ogni lingua o varietagrave linguistica ne ha uno

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CAPITOLO 1 - I SUONI DELLE LINGUE1 LETTERE E FONILa forma fonica di una parola precede sempre la forma scritta sia sul piano storico (tutte le lingue sono state prima parlate e poi eventualmente scritte) sia su quello individuale (ovvero tutti gli esseri umani imparano prima a parlare e poi eventualmente a scrivere) ed egrave costituita evidentemente non da caratteri grafici ma da elementi sonori detti foni e che preesistono alle lettere

2 MECCANISMO DELLA FONAZIONE21 Anatomia dellrsquoApparato FonatorioLrsquoapparato fonatorio egrave costituito dagli organi del corpo umano che partecipano alla produzione dei suoni delle lingue e che appartengono primariamente agli apparati respiratorio e digerenteRispetto al loro ruolo ldquovitalerdquo nel funzionamento del nostro organismo la partecipazione di tali organi alla fonazione rappresenta uno stadio evolutivo successivo e secondario

Apparato Fonatorio - Porzione Respiratoria Polmoni che mettono in movimento lrsquoaria spingendola verso lrsquoesternoBronchi e Trachea che incanalano lrsquoaria espiratoria dirigendola verso la laringeLaringe la cui porzione centrale la glottide contiene le pliche vocaliFaringe da cui lrsquoaria espiratoria proveniente dai polmoni puograve proseguire o verso le cavitagrave nasali o attraverso la bocca

Apparato Fonatorio - Porzione Digerente (Apparato Digerente Superiore) Faringe comune ai due apparatiPalato Molle o Velo Palatino che rappresenta la parte posteriore del palato priva di ossa che puograve restare inerte o sposarti allrsquoindietro Nel primo caso lrsquoaria puograve raggiungere liberamente le cavitagrave nasali nel secondo invece lrsquoaccesso risulta occluso Ugola propagine del palato molle sospesa al centro nella parte posteriore del cavo oraleLingua collocata al centro della cavitagrave orale e dotata di una radice fissata in basso alla muscolatura del collo di un dorso mobile e di un apice o punta che consente lrsquoassunzione di diverse forme e posizioniPalato Duro che sovrasta il cavo orale ed egrave fornito di una struttura ossea a forma di cupola rivestita di mucosa Alveoli parte interna delle gengive che costituiscono lrsquoelemento di transizione tra palato e dentiDenti tra i quali solo gli incisivi inferiori e superiori svolgono un ruolo articolatorioLabbra che rappresentano la parte piugrave esterna dellrsquoapparato digerente e che a loro volta grazie ai numerosi muscoli che le attraversano possono assumere diversi atteggiamenti e posizioni per lrsquoarticolazione de foni

Gli organi che hanno la possibilitagrave di compiere movimenti e di assumere diverse posizioni o atteggiamenti svolgono un ruolo attivo nellrsquoarticolazione dei foni e sono detti articolatori mobili (glottide velo palatino lingua denti) Gli altri sono invece fissi e pertanto detti articolatori fissi

22 La Voce La laringe puograve essere descritta come un tubo che porta lrsquoaria dalla trachea verso la faringe (espirazione) e viceversa (inspirazione) La glottide ne egrave la parte mediana attorno a cui si trovano alcune cartilagini (pomo drsquoAdamo) unite da fascetti muscolari e ricoperte internamente da mucosa In particolare sui due lati della parte mediana della laringe si trovano due pieghe della mucosa dette pliche vocaliGrazie allrsquoazione dei muscoli che uniscono i vari elementi cartilaginei della glottide e che attraversano le pliche stesse queste possono avvicinarsi lrsquouna allrsquoaltra fino a ostruire tutto il canale oppure possono restare a riposo e ben separate lasciando libero il passaggio o ancora possono avvicinarsi restringendo il tubo ma non completamente (mormorigraveo)

Lo spazio tra le due pliche egrave detto rima vocale che pertanto puograve essere aperta o chiusa

Se durante lrsquoespirazione la rima vocale egrave chiusa dallrsquoazione dei muscoli che determinano il combaciare delle due pliche vocali avremo una momentanea interruzione del flusso dellrsquoaria Tuttavia lrsquoaria espiratoria spinta fuori grazia allrsquoelasticitagrave della parete toracica e dei polmoni riesce presto a forzare la resistenza opposta dalle pliche e a separarle per riaprirsi la strada verso lrsquoesterno I piccoli muscoli della glottide perograve restano in tensione e questa tensione presto riprende a sua volta il sopravvento sulla forza dellrsquoaria tornando a chiudere la rima e cosigrave via

Questo gioco di aperture e chiusure della rima vocale dovuto al contrasto tra la forza dei muscoli glottidali e la spinta dal basso dellrsquoaria si svolge in una successione rapidissima (un ciclo completo di apertura-chisuura puograve durare da 05 a 2 centesimi di secondo circa) Il meccanismo si ripete fincheacute restano attive le due forze che si contrappongono cioeacute la pressione espiratoria e la tensione muscolare dando luogo alla vibrazione glottidale che chiamiamo voce o sonoritagrave

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23 Modi e Luoghi di Articolazione

24 Durata dei FoniQualunque fono ha una sua durata che consiste nel tempo che trascorre tra il momento in cui gli organi iniziano a spostarsi verso la configurazione articolatoria tipica di quel fono e il momento in cui lrsquoabbandonano per articolare il fono successiva La durata puograve variare in base alla velocitagrave drsquoeloquio (inversamente proporzionale) alle caratteristiche del fono (VgtC) alla posizione del fono nella parola o nella frase alle norme di pronuncia linguistica alle abitudini individuali Nella trascrizione fonetica non egrave ovviamente possibile dar conto della precisa durata di un fono e si segnala solamente lrsquoeventuale allungamento di un fono molto oltre la durata media dei foni nelle stesse condizioni

Si segnala con una ripetizione del simbolo [ss] (in genere per le consonanti) o con lrsquoaggiunta dei due punti dopo il simbolo [a] [s] (per consonanti e vocali) Ersquo importante evidenziare che in tutti i foni che consistono di una sola fase articolatoria la durata puograve essere prolungata attraverso il semplice protrarsi dellrsquoarticolazione mentre per i tioi consonantici che prevedono piugrave fasi articolatorie egrave sempre la prima fase (quella occlusiva) a protrarsi e non la seconda (quella di esplosione o frizione) Le consonanti affricate uniche che prevedono un doppio simbolo evidenziano il raddoppiamento dopo il primo simbolo quindi si ha [ts] o [tts] Vi sono lingue in cui la maggiore o minore durata di una consonante o di una vocale ha valore fonologico in Italiano vi egrave distinzione fonologica tra [s] e [ss] ad esempio in casa e cassa mentre in tedesco Mal e Mahl si differenziano per [a] e [a] Inoltre in molte lingua spesso un segno grafico doppio evidenzia un fono semplice written comment Nummer sono pronunciate con consonante breve

Modo

Fricativo se lrsquoarticolazione mobile si avvicina a un altro organo lasciando libero un breve spazio per lrsquoaria che uscendo provoca una frizione un fruscio

Vibrante se si ha unrsquoocclusione completa una breve esplosione e poi ancora altri cicli di occlusione-esplosione (2-36-7) che producono lrsquoeffetto vibrazione Sono monovibranti se crsquoegrave un unico colpo della lingua e quindi un suono simile ma piugrave debole di una occlusiva

Laterale se si ha unocclusione completa ma con uno spazio bilaterale che consente il passaggio dellrsquoaria espiratoria che cosigrave puograve fuoriuscire

Occlusivo quando lrsquoapparato fonatorio egrave per poco totalmente chiuso (occlusione) e poi si apre improvvisamente nel momento di generazione del suono (esplosione)

Affricato cominciano come occlusive e terminano come fricative ovvero lrsquoapertura (esplosione) non egrave immediata ma graduale Sono realizzabili solo nel caso in cui le due consonanti sia omorganiche

Nasale se si ha unocclusione orale accompagnata dallrsquoapertura del velo palatino (che si abbassa) che consente allrsquoaria di fuoriuscire dalle cavitagrave nasali

Luogo

Bilabiale le labbra si avvicinano o vengono a contatto

Labio-dentale il labbro inferiore si muove verso i denti superiori Lrsquoaria fuoriesce dagli interstizi dei denti e essendo lo spazio molto ristretto determina una frizione molto forte

Interdentale la lingua si posizione tra i denti superiori e quelli inferiori

AlveolareDentale la punta della lingua si sposta verso gli alveoli dei denti superiori

Pre-Palatale la parte anteriore della lingua si accosta alla parte anteriore degli alveoli

CacuminaleRetroflesso

lrsquoapice della lingua (cacumen) si flette leggermente in alto e allrsquoindietro verso la parte anteriore del palato Sono dette anche coronali percheacute realizzati utilizzando la corona parte anteriore della lingua

Palatale la lingua viene a contatto con il palato duro a volte con la porzione centrale (foni medio-palatali)

Velare il dorsomassa della lingua viene a contatto con il velo palatino

Uvulare il dorso della lingua viene a contatto con lrsquougola (uvula)

Faringale la parte posteriore del dorso della lingua si avvicina alla parte posteriore della faringe

LaringaleGlottidale la sorgente di rumore si trova nella glottide nel caso delle occlusive si ha una chiusura totale della rima glottidale con conseguente esplosione Nel caso delle fricative le due pliche glottidali si avvicinano senza bloccare del tutto il passaggio dellrsquoaria cosa che determina la frizione

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3 CLASSIFICAZIONE DEI FONI 31 Vocali e ConsonantiAbbiamo visto che la produzione di un fono puograve prevedere la presenza o lrsquoassenza di vibrazione laringea e la presenza o lrsquoassenza di un ostacolo nel tratto fonatorio superiore Se entrambi i meccanismi sono assenti ci troviamo nel caso di unrsquoespirazione silenziosa priva di fonazione

Se invece egrave attivo solo il primo quindi abbiamo vibrazione (sonoritagrave) ma nessun ostacolo ci troviamo in presenza di una vocaleUna vocale egrave un fono che risulta dallrsquoattivazione della vibrazione glottidale senza che nel tratto superiore avvenga alcun ostacolo

Se invece abbiamo un ostacolo superiore sia con vibrazione glottidale che non ci troviamo nel caso di una consonante

Una consonante egrave un fono che prevede lrsquoattivazione di un ostacolo nel tratto fonatorio al di sopra della laringe- Si definiscono Sorde le consonanti in cui si ha solo lrsquoostacolo senza la vibrazione glottidale in contemporanea- Si definiscono Sonore le consonanti in cui si ha sia lrsquoostacolo che la vibrazione glottidale in contemporanea

32 VocaliI foni vocalici sono elementi continui non fricativi ogni vocale egrave caratterizzata dalla presenza di vibrazione laringea e dallrsquoassenza di

ulteriori ostacoli Ersquo pertanto ovvio che devono esserci altri elementi che distinguano la fonazione di suoni differenti In effetti bencheacute gli organi superiori non costituiscono un ostacolo al passaggio dellrsquoaria ciograve non vuol dire che restino immobili durante lrsquoarticolazione di una vocale

Esiste infatti una serie di configurazioni articolatorie prodotta da movimenti di lingua labbra e velo palatino che assegnano al tratto fonatorio una conformazione di volta in volta diversa producendo di conseguenza diversi foni vocalici

Pertanto i parametri di classificazioni delle vocali sono tre - lrsquoarticolazione linguale- lrsquoarrotodondamento labiale- lrsquoatteggiamento articolatorio del velo palatino

La LinguaDorso e punta della lingua possono spostarsi con molta libertagrave nel cavo orale I movimenti della lingua possono avvenire partendo da una posizione di riposo in senso verticale cioeacute verso lrsquoalto e in senso orizzontale cioeacute in avanti o allrsquoindietro

In base agli spostamenti in direzione verticale le vocali si distinguono tra basse medio-basse medio-alte alte via via che la 1

lingua spostandosi verso lrsquoalto si avvicina al palato o al velo palatino Ovviamente si ricorda che deve rimanere uno spazio sufficientemente ampio da consentire allrsquoaria di fuoriuscire liberamente

In base agli spostamenti in direzione orizzontale le vocali si possono distinguere in anterioripalatali centralipre-velari e posteriorivelari

Di fatto otteniamo uno schema ideale di base formato da 12 posizioni (4 verticale x 3 orizzontale) gli schemi vocalici basati su tale classificazione hanno una forma trapeziodale che appunto tiene conto del fatto che il movimento orizzontale egrave minore se la lingua egrave abbassata

oppure tra aperte semiaperte semichiuse chiuse se si fa riferimento alla maggiore o minore apertura dello spazio orale tra lingua 1

e palato di 6 26

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Vocali Cardinali PrimarieSono le articolazioni vocaliche che corrispondono ai quattro angoli del trapezio e alle due posizioni intermedie lungo i lati anteriore e posteriore Sono inoltre le vocali cardinali piugrave diffuse

[i] egrave vocale palatale chiusa (o anteriore alta) aprocheile[e] egrave vocale palatale semi-chiusa (o anteriore medio-alta) aprocheile[ɛ] egrave vocale palatale semi-aperta (o anteriore medio-bassa) aprocheile[a] egrave vocale palatale aperta (o anteriore bassa) aprocheile[ɑ] egrave vocale velare aperta (o posteriore bassa) aprocheile[ɔ] egrave vocale velare semi-aperta (o posteriore medio-bassa) procheile[o] egrave vocale velare semi-chiusa (o posteriore medio-alta) procheile[u] egrave vocale velare chiusa (o posteriore alta) procheile

Le LabbraLa dicitura ldquoprocheilerdquo (pro ldquoavantirdquo + -cheilos ldquolabbrordquo) o labializziata o arrotondata indica le vocali pronunciate con un arrotondamento delle labbra che va aumentando via via che si passa dalla medio-bassa alla alta

La dicitura ldquoaprocheilerdquo indica che tale arrotondamento manca ovvero che le labbra sono distese

Vocali Cardinali SecondarieOgni posizione della lingua nel cavo orale puograve essere combinata con ciascuna delle due posizioni delle labbra (procheile e aprocheile) e dunque ci saranno altrettante vocali in identica posizione ma con opposto atteggiamento delle labbra rispetto alle cardinali primarie Queste vocali dette Cardinali Secondarie risultano essere molto meno diffuse delle primarie alcune tuttavia hanno una larga diffusione in molte lingue europee

[y] vocale palatale chiusa (anteriore alta) procheile fr l[y]ne[oslash] vocale palatale semi-chiusa (anteriore medio-alta) procheile fr f[oslash] feu[œ] vocale palatale semi-aperta (anteriore medio-bassa) procheile fr b[œ]f beuf s[œ]l seul [Œ] vocale palatale aperta (anteriore bassa) procheile [ɒ] vocale velare aperta (posteriore bassa) procheile en c[ɒ]t cot[ʌ] vocale velare semi-aperta (posteriore medio-bassa) aprocheile en c[ʌ]p cup [ɤ] vocale velare semi-chiusa (posteriore medio-alta) aprocheile[ɯ] vocale velare chiusa (posteriore alta) aprocheile giapp s[ɯ]shiIl Velo PalatinoIl Velo Palatino in genere egrave prevalentemente collocato in posizione arretrata cieacute con il suo margine inferiore posto a contatto con la parete posteriore della faringe a bloccare il passaggio dellaria espiratoria verso le cavitagrave nasali Il tal modo il flusso drsquoaria egrave diretto interamente verso la bocca dove appunto si produce la maggior parte dei movimenti utilizzati per la produzione di foni Tutti i foni prodotti con tale meccanismo sono detti foni orali tra cui anche le vocali cardinali primarie e secondarie

Ma il velo palatino puograve incidere sullrsquoarticolazione delle vocali in base a se sia abbassato o meno mantenere il velo del palato abbassato consentendo di conseguenza allrsquoaria di fuoriuscire contemporaneamente sia attraverso il naso che attraverso la bocca determina le vocali nasalizzate o nasali indicate in IPA con la tilde posta sopra il simbolo della vocale corrispondente

Altre Vocali[aelig] vocale palatale quasi-aperta (palatale quasi-bassa) aprocheile pugl B[aelig]ri Bari ingl c[aelig]t cat

[ɪ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) aprocheile[ʏ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-anteriore quasi-alta) procheile ol h[ʏ]t hut (capanna)

[ɨ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) aprocheile[ʉ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) procheile lat clax t[ʉ]rannos tyrannos ingl b[ʉ]t boot

[ɘ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) aprocheile[ɵ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) procheile

[ə] vocale pre-velare media (centraleschwa) nap Napul[ə] ingl [ə]bove above fr l[ə] le

[ɜ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) aprocheile[ɞ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) procheile

[ɐ] vocale pre-velare quasi-aperta (centrale quasi-bassa) aprocheile ingl neoz c[ɐ]r

[ʊ] vocale quasi-velare quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) procheile ingl b[ʊ]k book

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 2: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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1) Fonetica Articolatoria che studia la produzione concreta dei foni (movimenti dellrsquoapparato fonatorio e posizioni assunte)2) Fonetica Acustica che studia la fase di trasmissione dei foni (caratteristiche fisiche e composizione spettrale delle onde sonore) 3) Fonetica Uditiva e Percettiva che studia la fase di ricezione del suono (reazione dellrsquoorecchio trasmissione al cervello e decodifica del messaggio)

3 LA TRASCRIZIONE FONETICA 31 Oralitagrave e ScritturaLe lingue sono sistemi primariamente orali infatti1) nella vita delle lingue la forma orale si manifesta sempre per prima mentre la forma scritta si realizza solo se e quando una data societagrave raggiunge il livello culturale necessario allrsquoalfabetizzazione2) nella vita dellrsquoindividuo la lingua materna o nativa (L1) viene sempre appresa prima nella forma orale 3) alcune varietagrave linguistiche come i dialetti non raggiungono la forma scritta nemmeno nellrsquoambito di una cultura alfabetizzata in quanto in genere lrsquouso scritto egrave generalmente riservato alle sole lingue standard 32 Trascrizioni Descrittive e PrescrittiveLa normale forma grafica di una parola non indica coerentemente lrsquoeffettiva forma fonica Riprendendo lrsquoesempio di MANCO e MANDO vediamo che il suono nasale che abbiamo visto variare egrave graficamente uguale Ci si deve pertanto servire di un alfabeto fonetico un particolare sistema di simboli

La forma trascritta foneticamente deve essere inserita tra parentesi quadre mentre quella trascritta fonologicamente tra barre oblique La trascrizione fonetica puograve partire da

- una forma fonica reale ovvero una sequenza di suoni prodotta oralmente da un determinato individuo in una determinata occasione Tale sequenza rappresenteragrave una replica o token Ad esempio ldquociaordquo pronunciato nel momento in cui si egrave congedati da qualcuno Ersquo pertanto una trascrizione puramente descrittiva e che richiede un accurato ascolta della effettiva sequenza fonica In questo modo avremo una rappresentazione fedele della forma fonica reale con lo scopo di documentare un comportamento o un uso fonico particolare di un individuo considerato in quanto tale o assunto come rappresentante di una comunitagrave di parlantiUn esempio di trascrizione descrittiva egrave la trascrizione fonetica di brani di parlato a scopo di documentazione di una varietagrave linguistica standard

- una forma fonica ideale ovvero una sequenza di suoni tipica di una varietagrave linguistica considerata astrattamente e indipendentemente dalle realizzazioni concrete e che rientra nella definizione di tipo o type Ad esempio ldquociaordquo pronunciato secondo le norme della pronuncia dellrsquoitaliano standard o secondo quelle di una particolare varietagrave regionale o locale della lingua italiana Questa egrave una trascrizione o di senso prescrittivo o normativo che serviragrave per precisare la norma fonetica ovvero una corretta pronuncia di una data sequenza di una specifica varietagrave linguistica oppure di senso generalizzante o astratto nel caso in cui la sequenza appartenga a una varietagrave non standard o non normativizzata se riporteragrave graficamente non una realizzazione fonica particolare di un individuo ma quella che egrave ritenuta astrattamente la pronuncia media o corrente di una classe di individui o di una comunitagrave Un esempio di trascrizione sono le trascrizioni prescrittive che si trovano nei dizionari accanto ai lemmi nella parte fonetica di grammatiche didattice o le trascrizioni generalizzanti che si trovano in molti studi sociolinguistici e dialettologici

33 Trascrizione Fonetica e ldquoStatordquo delle LingueIl ricorso ad una trascrizione fonetica puograve essere necessario in diverse situazioni- quando una lingua o una varietagrave linguistica egrave del tutto priva di una tradizione scritta e pertanto la resa grafica non esiste in modo da rappresentare lrsquounica possibilitagrave di rendere per scritto il parlato- nel caso di lingue o varietagrave linguistiche dotate di tradizione scritta e ortografia la trascrizione fonetica consente rispetto alla forma ortografica la possibilitagrave di una resa grafica non ambigua e del tutto indipendente dalle relative specifiche norme ortografiche

34 Ortografia e FoneticaLe lingue che utilizzano un sistema di scrittura alfabetico hanno dato allrsquoortografia il compito di trasferire su carta i suoni del parlato basandosi - teoricamente - su un principio di corrispondenza biunivoca tra i suoni e le lettere dellrsquoalfabeto utilizzato (cioeacute un carattere grafico dovrebbe corrispondere sempre ad uno stesso suono e viceversa) Tuttavia questa corrispondenza anche ammesso che inizialmente sia stata ottimale oramai non egrave piugrave tale Abbiamo infatti ad esempio in italiano casi in cui 3 lettere corrispondono ad uno stesso suono (c k q per ldquoc durardquo) oppure casi in cui due suoni (e aperta e chiusa) corrispondano ad uno stesso carattere grafico (e)

Come mai esiste questrsquoambiguitagrave 1) A causa del rapporto tra i suoni di una lingua e lrsquoalfabeto che utilizza infatti quasi tutte le lingue europee moderne utilizzano lrsquoalfabeto latino (VIIVI sec aC) che possedeva lettere corrispondenti solamente ai suoni del latino e quindi era sprovvisto di quelli adatti ai suoni delle lingue moderne ma assenti in latino Questo ha reso necessario profondi adattamenti e stratagemmi come la creazione di nuovi segni come la lettera tedesca ouml [per oslash œ] o la lettera spagnola ntilde ň [ɲ] o di gruppi di due o piugrave lettere che indichino un solo suono come nel caso dellrsquoinglese sh del francese e portoghese ch dellrsquoitaliano sc del tedesco sch dellrsquoolandese e svedese sj tutti usati per rappresentare la fricativa palatale sorda [ʃ] O ancora lrsquoassegnazione di un diverso valore alle lettere latine come nel caso della lettera latina e che in francese rappresenta il suono della vocale centrale o neutra [ǝ]

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Questo ovviamente ha determinato soluzioni non sempre coerenti nellrsquoortografia delle singole lingue e spesso molto diverse tra una lingua e lrsquoaltra

2) Percheacute sebbene il livello ortografico tende alla massima conservazione il livello fonico delle lingue subisce invece profondissime evoluzioni Questo comporta che anche quando nelle prime fasi si sia venuto a stabilire un rapporto regolare di corrispondenza biunivoca tra suoni e lettere prima o poi si sono venuti a determinare degli scostamenti La grafia per il francese ldquouccellordquo egrave oiseau che oggi suona [warsquozo] grafia basata sulla pronuncia della lingua nella fase tardo-medievale che allrsquoincirca suonava molto simile alla parola scritta La forma fonica attuale perograve egrave molto variata e la forma ortografica non egrave stata corrispondemente modificata In altri termini la grafia moderna corrisponde spesso come in questo caso non alla pronuncia contemporanea ma ad una molto lontana nel tempo

35 Trascrizioni Larghe e StrettePer le trascrizione lrsquoalfabeto egrave provvisto di moltissimi segni a cui si aggiungono i cosiddetti diacritici volti a precisare anche piugrave nel dettaglio le modalitagrave di articolazione Poicheacute il suo uso puograve essere poco pratica alla trascrizione si puograve optare per una trascrizione piugrave accurata e completa (trascrizione stretta) o una piugrave rapida e approssimativa (trascrizione larga) Ersquo pur sempre possibile immaginare diversi livelli intermedi di accuratezza

36 LrsquoAlfabeto Internazionale IPATra i sistemi di trascrizione fonetica uno che ha avuto per diverso tempo unrsquoampia diffusione in Europa egrave stato quello dei Romanisti cioeacute degli studiosi di linguistica romanzaNel 1886 unrsquoassociazione francese di insegnanti lrsquoAssociation Phoneacutetique des Professeurs drsquoAnglais poi divenuta lrsquoAssociation Phoneacutetique Internationale (API) o International Phonetic Association (IPA) propose un nuovo sistema di trascrizione che si egrave pian piano imposto come alfabetico fonetico universale diffusosi in tutti gli ambiti delle discipline linguistiche I simboli dellrsquoalfabeto IPA sono o ripresi dal latino dal greco dallrsquoantico inglese o creati ad hoc

In epoca relativamente recente si egrave diffuso anche lrsquoalfabeto SAMPA (Speech Assessment Methods Phonetic Alphabet) che include unicamente caratteri presenti nella tastiera dei PC rendendo lrsquooperazione della trascrizione piugrave facile e praticabile Tuttavia il SAMPA non egrave un alfabetico fonetico internazionale dal momento che ogni lingua o varietagrave linguistica ne ha uno

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CAPITOLO 1 - I SUONI DELLE LINGUE1 LETTERE E FONILa forma fonica di una parola precede sempre la forma scritta sia sul piano storico (tutte le lingue sono state prima parlate e poi eventualmente scritte) sia su quello individuale (ovvero tutti gli esseri umani imparano prima a parlare e poi eventualmente a scrivere) ed egrave costituita evidentemente non da caratteri grafici ma da elementi sonori detti foni e che preesistono alle lettere

2 MECCANISMO DELLA FONAZIONE21 Anatomia dellrsquoApparato FonatorioLrsquoapparato fonatorio egrave costituito dagli organi del corpo umano che partecipano alla produzione dei suoni delle lingue e che appartengono primariamente agli apparati respiratorio e digerenteRispetto al loro ruolo ldquovitalerdquo nel funzionamento del nostro organismo la partecipazione di tali organi alla fonazione rappresenta uno stadio evolutivo successivo e secondario

Apparato Fonatorio - Porzione Respiratoria Polmoni che mettono in movimento lrsquoaria spingendola verso lrsquoesternoBronchi e Trachea che incanalano lrsquoaria espiratoria dirigendola verso la laringeLaringe la cui porzione centrale la glottide contiene le pliche vocaliFaringe da cui lrsquoaria espiratoria proveniente dai polmoni puograve proseguire o verso le cavitagrave nasali o attraverso la bocca

Apparato Fonatorio - Porzione Digerente (Apparato Digerente Superiore) Faringe comune ai due apparatiPalato Molle o Velo Palatino che rappresenta la parte posteriore del palato priva di ossa che puograve restare inerte o sposarti allrsquoindietro Nel primo caso lrsquoaria puograve raggiungere liberamente le cavitagrave nasali nel secondo invece lrsquoaccesso risulta occluso Ugola propagine del palato molle sospesa al centro nella parte posteriore del cavo oraleLingua collocata al centro della cavitagrave orale e dotata di una radice fissata in basso alla muscolatura del collo di un dorso mobile e di un apice o punta che consente lrsquoassunzione di diverse forme e posizioniPalato Duro che sovrasta il cavo orale ed egrave fornito di una struttura ossea a forma di cupola rivestita di mucosa Alveoli parte interna delle gengive che costituiscono lrsquoelemento di transizione tra palato e dentiDenti tra i quali solo gli incisivi inferiori e superiori svolgono un ruolo articolatorioLabbra che rappresentano la parte piugrave esterna dellrsquoapparato digerente e che a loro volta grazie ai numerosi muscoli che le attraversano possono assumere diversi atteggiamenti e posizioni per lrsquoarticolazione de foni

Gli organi che hanno la possibilitagrave di compiere movimenti e di assumere diverse posizioni o atteggiamenti svolgono un ruolo attivo nellrsquoarticolazione dei foni e sono detti articolatori mobili (glottide velo palatino lingua denti) Gli altri sono invece fissi e pertanto detti articolatori fissi

22 La Voce La laringe puograve essere descritta come un tubo che porta lrsquoaria dalla trachea verso la faringe (espirazione) e viceversa (inspirazione) La glottide ne egrave la parte mediana attorno a cui si trovano alcune cartilagini (pomo drsquoAdamo) unite da fascetti muscolari e ricoperte internamente da mucosa In particolare sui due lati della parte mediana della laringe si trovano due pieghe della mucosa dette pliche vocaliGrazie allrsquoazione dei muscoli che uniscono i vari elementi cartilaginei della glottide e che attraversano le pliche stesse queste possono avvicinarsi lrsquouna allrsquoaltra fino a ostruire tutto il canale oppure possono restare a riposo e ben separate lasciando libero il passaggio o ancora possono avvicinarsi restringendo il tubo ma non completamente (mormorigraveo)

Lo spazio tra le due pliche egrave detto rima vocale che pertanto puograve essere aperta o chiusa

Se durante lrsquoespirazione la rima vocale egrave chiusa dallrsquoazione dei muscoli che determinano il combaciare delle due pliche vocali avremo una momentanea interruzione del flusso dellrsquoaria Tuttavia lrsquoaria espiratoria spinta fuori grazia allrsquoelasticitagrave della parete toracica e dei polmoni riesce presto a forzare la resistenza opposta dalle pliche e a separarle per riaprirsi la strada verso lrsquoesterno I piccoli muscoli della glottide perograve restano in tensione e questa tensione presto riprende a sua volta il sopravvento sulla forza dellrsquoaria tornando a chiudere la rima e cosigrave via

Questo gioco di aperture e chiusure della rima vocale dovuto al contrasto tra la forza dei muscoli glottidali e la spinta dal basso dellrsquoaria si svolge in una successione rapidissima (un ciclo completo di apertura-chisuura puograve durare da 05 a 2 centesimi di secondo circa) Il meccanismo si ripete fincheacute restano attive le due forze che si contrappongono cioeacute la pressione espiratoria e la tensione muscolare dando luogo alla vibrazione glottidale che chiamiamo voce o sonoritagrave

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23 Modi e Luoghi di Articolazione

24 Durata dei FoniQualunque fono ha una sua durata che consiste nel tempo che trascorre tra il momento in cui gli organi iniziano a spostarsi verso la configurazione articolatoria tipica di quel fono e il momento in cui lrsquoabbandonano per articolare il fono successiva La durata puograve variare in base alla velocitagrave drsquoeloquio (inversamente proporzionale) alle caratteristiche del fono (VgtC) alla posizione del fono nella parola o nella frase alle norme di pronuncia linguistica alle abitudini individuali Nella trascrizione fonetica non egrave ovviamente possibile dar conto della precisa durata di un fono e si segnala solamente lrsquoeventuale allungamento di un fono molto oltre la durata media dei foni nelle stesse condizioni

Si segnala con una ripetizione del simbolo [ss] (in genere per le consonanti) o con lrsquoaggiunta dei due punti dopo il simbolo [a] [s] (per consonanti e vocali) Ersquo importante evidenziare che in tutti i foni che consistono di una sola fase articolatoria la durata puograve essere prolungata attraverso il semplice protrarsi dellrsquoarticolazione mentre per i tioi consonantici che prevedono piugrave fasi articolatorie egrave sempre la prima fase (quella occlusiva) a protrarsi e non la seconda (quella di esplosione o frizione) Le consonanti affricate uniche che prevedono un doppio simbolo evidenziano il raddoppiamento dopo il primo simbolo quindi si ha [ts] o [tts] Vi sono lingue in cui la maggiore o minore durata di una consonante o di una vocale ha valore fonologico in Italiano vi egrave distinzione fonologica tra [s] e [ss] ad esempio in casa e cassa mentre in tedesco Mal e Mahl si differenziano per [a] e [a] Inoltre in molte lingua spesso un segno grafico doppio evidenzia un fono semplice written comment Nummer sono pronunciate con consonante breve

Modo

Fricativo se lrsquoarticolazione mobile si avvicina a un altro organo lasciando libero un breve spazio per lrsquoaria che uscendo provoca una frizione un fruscio

Vibrante se si ha unrsquoocclusione completa una breve esplosione e poi ancora altri cicli di occlusione-esplosione (2-36-7) che producono lrsquoeffetto vibrazione Sono monovibranti se crsquoegrave un unico colpo della lingua e quindi un suono simile ma piugrave debole di una occlusiva

Laterale se si ha unocclusione completa ma con uno spazio bilaterale che consente il passaggio dellrsquoaria espiratoria che cosigrave puograve fuoriuscire

Occlusivo quando lrsquoapparato fonatorio egrave per poco totalmente chiuso (occlusione) e poi si apre improvvisamente nel momento di generazione del suono (esplosione)

Affricato cominciano come occlusive e terminano come fricative ovvero lrsquoapertura (esplosione) non egrave immediata ma graduale Sono realizzabili solo nel caso in cui le due consonanti sia omorganiche

Nasale se si ha unocclusione orale accompagnata dallrsquoapertura del velo palatino (che si abbassa) che consente allrsquoaria di fuoriuscire dalle cavitagrave nasali

Luogo

Bilabiale le labbra si avvicinano o vengono a contatto

Labio-dentale il labbro inferiore si muove verso i denti superiori Lrsquoaria fuoriesce dagli interstizi dei denti e essendo lo spazio molto ristretto determina una frizione molto forte

Interdentale la lingua si posizione tra i denti superiori e quelli inferiori

AlveolareDentale la punta della lingua si sposta verso gli alveoli dei denti superiori

Pre-Palatale la parte anteriore della lingua si accosta alla parte anteriore degli alveoli

CacuminaleRetroflesso

lrsquoapice della lingua (cacumen) si flette leggermente in alto e allrsquoindietro verso la parte anteriore del palato Sono dette anche coronali percheacute realizzati utilizzando la corona parte anteriore della lingua

Palatale la lingua viene a contatto con il palato duro a volte con la porzione centrale (foni medio-palatali)

Velare il dorsomassa della lingua viene a contatto con il velo palatino

Uvulare il dorso della lingua viene a contatto con lrsquougola (uvula)

Faringale la parte posteriore del dorso della lingua si avvicina alla parte posteriore della faringe

LaringaleGlottidale la sorgente di rumore si trova nella glottide nel caso delle occlusive si ha una chiusura totale della rima glottidale con conseguente esplosione Nel caso delle fricative le due pliche glottidali si avvicinano senza bloccare del tutto il passaggio dellrsquoaria cosa che determina la frizione

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3 CLASSIFICAZIONE DEI FONI 31 Vocali e ConsonantiAbbiamo visto che la produzione di un fono puograve prevedere la presenza o lrsquoassenza di vibrazione laringea e la presenza o lrsquoassenza di un ostacolo nel tratto fonatorio superiore Se entrambi i meccanismi sono assenti ci troviamo nel caso di unrsquoespirazione silenziosa priva di fonazione

Se invece egrave attivo solo il primo quindi abbiamo vibrazione (sonoritagrave) ma nessun ostacolo ci troviamo in presenza di una vocaleUna vocale egrave un fono che risulta dallrsquoattivazione della vibrazione glottidale senza che nel tratto superiore avvenga alcun ostacolo

Se invece abbiamo un ostacolo superiore sia con vibrazione glottidale che non ci troviamo nel caso di una consonante

Una consonante egrave un fono che prevede lrsquoattivazione di un ostacolo nel tratto fonatorio al di sopra della laringe- Si definiscono Sorde le consonanti in cui si ha solo lrsquoostacolo senza la vibrazione glottidale in contemporanea- Si definiscono Sonore le consonanti in cui si ha sia lrsquoostacolo che la vibrazione glottidale in contemporanea

32 VocaliI foni vocalici sono elementi continui non fricativi ogni vocale egrave caratterizzata dalla presenza di vibrazione laringea e dallrsquoassenza di

ulteriori ostacoli Ersquo pertanto ovvio che devono esserci altri elementi che distinguano la fonazione di suoni differenti In effetti bencheacute gli organi superiori non costituiscono un ostacolo al passaggio dellrsquoaria ciograve non vuol dire che restino immobili durante lrsquoarticolazione di una vocale

Esiste infatti una serie di configurazioni articolatorie prodotta da movimenti di lingua labbra e velo palatino che assegnano al tratto fonatorio una conformazione di volta in volta diversa producendo di conseguenza diversi foni vocalici

Pertanto i parametri di classificazioni delle vocali sono tre - lrsquoarticolazione linguale- lrsquoarrotodondamento labiale- lrsquoatteggiamento articolatorio del velo palatino

La LinguaDorso e punta della lingua possono spostarsi con molta libertagrave nel cavo orale I movimenti della lingua possono avvenire partendo da una posizione di riposo in senso verticale cioeacute verso lrsquoalto e in senso orizzontale cioeacute in avanti o allrsquoindietro

In base agli spostamenti in direzione verticale le vocali si distinguono tra basse medio-basse medio-alte alte via via che la 1

lingua spostandosi verso lrsquoalto si avvicina al palato o al velo palatino Ovviamente si ricorda che deve rimanere uno spazio sufficientemente ampio da consentire allrsquoaria di fuoriuscire liberamente

In base agli spostamenti in direzione orizzontale le vocali si possono distinguere in anterioripalatali centralipre-velari e posteriorivelari

Di fatto otteniamo uno schema ideale di base formato da 12 posizioni (4 verticale x 3 orizzontale) gli schemi vocalici basati su tale classificazione hanno una forma trapeziodale che appunto tiene conto del fatto che il movimento orizzontale egrave minore se la lingua egrave abbassata

oppure tra aperte semiaperte semichiuse chiuse se si fa riferimento alla maggiore o minore apertura dello spazio orale tra lingua 1

e palato di 6 26

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Vocali Cardinali PrimarieSono le articolazioni vocaliche che corrispondono ai quattro angoli del trapezio e alle due posizioni intermedie lungo i lati anteriore e posteriore Sono inoltre le vocali cardinali piugrave diffuse

[i] egrave vocale palatale chiusa (o anteriore alta) aprocheile[e] egrave vocale palatale semi-chiusa (o anteriore medio-alta) aprocheile[ɛ] egrave vocale palatale semi-aperta (o anteriore medio-bassa) aprocheile[a] egrave vocale palatale aperta (o anteriore bassa) aprocheile[ɑ] egrave vocale velare aperta (o posteriore bassa) aprocheile[ɔ] egrave vocale velare semi-aperta (o posteriore medio-bassa) procheile[o] egrave vocale velare semi-chiusa (o posteriore medio-alta) procheile[u] egrave vocale velare chiusa (o posteriore alta) procheile

Le LabbraLa dicitura ldquoprocheilerdquo (pro ldquoavantirdquo + -cheilos ldquolabbrordquo) o labializziata o arrotondata indica le vocali pronunciate con un arrotondamento delle labbra che va aumentando via via che si passa dalla medio-bassa alla alta

La dicitura ldquoaprocheilerdquo indica che tale arrotondamento manca ovvero che le labbra sono distese

Vocali Cardinali SecondarieOgni posizione della lingua nel cavo orale puograve essere combinata con ciascuna delle due posizioni delle labbra (procheile e aprocheile) e dunque ci saranno altrettante vocali in identica posizione ma con opposto atteggiamento delle labbra rispetto alle cardinali primarie Queste vocali dette Cardinali Secondarie risultano essere molto meno diffuse delle primarie alcune tuttavia hanno una larga diffusione in molte lingue europee

[y] vocale palatale chiusa (anteriore alta) procheile fr l[y]ne[oslash] vocale palatale semi-chiusa (anteriore medio-alta) procheile fr f[oslash] feu[œ] vocale palatale semi-aperta (anteriore medio-bassa) procheile fr b[œ]f beuf s[œ]l seul [Œ] vocale palatale aperta (anteriore bassa) procheile [ɒ] vocale velare aperta (posteriore bassa) procheile en c[ɒ]t cot[ʌ] vocale velare semi-aperta (posteriore medio-bassa) aprocheile en c[ʌ]p cup [ɤ] vocale velare semi-chiusa (posteriore medio-alta) aprocheile[ɯ] vocale velare chiusa (posteriore alta) aprocheile giapp s[ɯ]shiIl Velo PalatinoIl Velo Palatino in genere egrave prevalentemente collocato in posizione arretrata cieacute con il suo margine inferiore posto a contatto con la parete posteriore della faringe a bloccare il passaggio dellaria espiratoria verso le cavitagrave nasali Il tal modo il flusso drsquoaria egrave diretto interamente verso la bocca dove appunto si produce la maggior parte dei movimenti utilizzati per la produzione di foni Tutti i foni prodotti con tale meccanismo sono detti foni orali tra cui anche le vocali cardinali primarie e secondarie

Ma il velo palatino puograve incidere sullrsquoarticolazione delle vocali in base a se sia abbassato o meno mantenere il velo del palato abbassato consentendo di conseguenza allrsquoaria di fuoriuscire contemporaneamente sia attraverso il naso che attraverso la bocca determina le vocali nasalizzate o nasali indicate in IPA con la tilde posta sopra il simbolo della vocale corrispondente

Altre Vocali[aelig] vocale palatale quasi-aperta (palatale quasi-bassa) aprocheile pugl B[aelig]ri Bari ingl c[aelig]t cat

[ɪ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) aprocheile[ʏ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-anteriore quasi-alta) procheile ol h[ʏ]t hut (capanna)

[ɨ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) aprocheile[ʉ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) procheile lat clax t[ʉ]rannos tyrannos ingl b[ʉ]t boot

[ɘ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) aprocheile[ɵ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) procheile

[ə] vocale pre-velare media (centraleschwa) nap Napul[ə] ingl [ə]bove above fr l[ə] le

[ɜ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) aprocheile[ɞ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) procheile

[ɐ] vocale pre-velare quasi-aperta (centrale quasi-bassa) aprocheile ingl neoz c[ɐ]r

[ʊ] vocale quasi-velare quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) procheile ingl b[ʊ]k book

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 3: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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Questo ovviamente ha determinato soluzioni non sempre coerenti nellrsquoortografia delle singole lingue e spesso molto diverse tra una lingua e lrsquoaltra

2) Percheacute sebbene il livello ortografico tende alla massima conservazione il livello fonico delle lingue subisce invece profondissime evoluzioni Questo comporta che anche quando nelle prime fasi si sia venuto a stabilire un rapporto regolare di corrispondenza biunivoca tra suoni e lettere prima o poi si sono venuti a determinare degli scostamenti La grafia per il francese ldquouccellordquo egrave oiseau che oggi suona [warsquozo] grafia basata sulla pronuncia della lingua nella fase tardo-medievale che allrsquoincirca suonava molto simile alla parola scritta La forma fonica attuale perograve egrave molto variata e la forma ortografica non egrave stata corrispondemente modificata In altri termini la grafia moderna corrisponde spesso come in questo caso non alla pronuncia contemporanea ma ad una molto lontana nel tempo

35 Trascrizioni Larghe e StrettePer le trascrizione lrsquoalfabeto egrave provvisto di moltissimi segni a cui si aggiungono i cosiddetti diacritici volti a precisare anche piugrave nel dettaglio le modalitagrave di articolazione Poicheacute il suo uso puograve essere poco pratica alla trascrizione si puograve optare per una trascrizione piugrave accurata e completa (trascrizione stretta) o una piugrave rapida e approssimativa (trascrizione larga) Ersquo pur sempre possibile immaginare diversi livelli intermedi di accuratezza

36 LrsquoAlfabeto Internazionale IPATra i sistemi di trascrizione fonetica uno che ha avuto per diverso tempo unrsquoampia diffusione in Europa egrave stato quello dei Romanisti cioeacute degli studiosi di linguistica romanzaNel 1886 unrsquoassociazione francese di insegnanti lrsquoAssociation Phoneacutetique des Professeurs drsquoAnglais poi divenuta lrsquoAssociation Phoneacutetique Internationale (API) o International Phonetic Association (IPA) propose un nuovo sistema di trascrizione che si egrave pian piano imposto come alfabetico fonetico universale diffusosi in tutti gli ambiti delle discipline linguistiche I simboli dellrsquoalfabeto IPA sono o ripresi dal latino dal greco dallrsquoantico inglese o creati ad hoc

In epoca relativamente recente si egrave diffuso anche lrsquoalfabeto SAMPA (Speech Assessment Methods Phonetic Alphabet) che include unicamente caratteri presenti nella tastiera dei PC rendendo lrsquooperazione della trascrizione piugrave facile e praticabile Tuttavia il SAMPA non egrave un alfabetico fonetico internazionale dal momento che ogni lingua o varietagrave linguistica ne ha uno

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CAPITOLO 1 - I SUONI DELLE LINGUE1 LETTERE E FONILa forma fonica di una parola precede sempre la forma scritta sia sul piano storico (tutte le lingue sono state prima parlate e poi eventualmente scritte) sia su quello individuale (ovvero tutti gli esseri umani imparano prima a parlare e poi eventualmente a scrivere) ed egrave costituita evidentemente non da caratteri grafici ma da elementi sonori detti foni e che preesistono alle lettere

2 MECCANISMO DELLA FONAZIONE21 Anatomia dellrsquoApparato FonatorioLrsquoapparato fonatorio egrave costituito dagli organi del corpo umano che partecipano alla produzione dei suoni delle lingue e che appartengono primariamente agli apparati respiratorio e digerenteRispetto al loro ruolo ldquovitalerdquo nel funzionamento del nostro organismo la partecipazione di tali organi alla fonazione rappresenta uno stadio evolutivo successivo e secondario

Apparato Fonatorio - Porzione Respiratoria Polmoni che mettono in movimento lrsquoaria spingendola verso lrsquoesternoBronchi e Trachea che incanalano lrsquoaria espiratoria dirigendola verso la laringeLaringe la cui porzione centrale la glottide contiene le pliche vocaliFaringe da cui lrsquoaria espiratoria proveniente dai polmoni puograve proseguire o verso le cavitagrave nasali o attraverso la bocca

Apparato Fonatorio - Porzione Digerente (Apparato Digerente Superiore) Faringe comune ai due apparatiPalato Molle o Velo Palatino che rappresenta la parte posteriore del palato priva di ossa che puograve restare inerte o sposarti allrsquoindietro Nel primo caso lrsquoaria puograve raggiungere liberamente le cavitagrave nasali nel secondo invece lrsquoaccesso risulta occluso Ugola propagine del palato molle sospesa al centro nella parte posteriore del cavo oraleLingua collocata al centro della cavitagrave orale e dotata di una radice fissata in basso alla muscolatura del collo di un dorso mobile e di un apice o punta che consente lrsquoassunzione di diverse forme e posizioniPalato Duro che sovrasta il cavo orale ed egrave fornito di una struttura ossea a forma di cupola rivestita di mucosa Alveoli parte interna delle gengive che costituiscono lrsquoelemento di transizione tra palato e dentiDenti tra i quali solo gli incisivi inferiori e superiori svolgono un ruolo articolatorioLabbra che rappresentano la parte piugrave esterna dellrsquoapparato digerente e che a loro volta grazie ai numerosi muscoli che le attraversano possono assumere diversi atteggiamenti e posizioni per lrsquoarticolazione de foni

Gli organi che hanno la possibilitagrave di compiere movimenti e di assumere diverse posizioni o atteggiamenti svolgono un ruolo attivo nellrsquoarticolazione dei foni e sono detti articolatori mobili (glottide velo palatino lingua denti) Gli altri sono invece fissi e pertanto detti articolatori fissi

22 La Voce La laringe puograve essere descritta come un tubo che porta lrsquoaria dalla trachea verso la faringe (espirazione) e viceversa (inspirazione) La glottide ne egrave la parte mediana attorno a cui si trovano alcune cartilagini (pomo drsquoAdamo) unite da fascetti muscolari e ricoperte internamente da mucosa In particolare sui due lati della parte mediana della laringe si trovano due pieghe della mucosa dette pliche vocaliGrazie allrsquoazione dei muscoli che uniscono i vari elementi cartilaginei della glottide e che attraversano le pliche stesse queste possono avvicinarsi lrsquouna allrsquoaltra fino a ostruire tutto il canale oppure possono restare a riposo e ben separate lasciando libero il passaggio o ancora possono avvicinarsi restringendo il tubo ma non completamente (mormorigraveo)

Lo spazio tra le due pliche egrave detto rima vocale che pertanto puograve essere aperta o chiusa

Se durante lrsquoespirazione la rima vocale egrave chiusa dallrsquoazione dei muscoli che determinano il combaciare delle due pliche vocali avremo una momentanea interruzione del flusso dellrsquoaria Tuttavia lrsquoaria espiratoria spinta fuori grazia allrsquoelasticitagrave della parete toracica e dei polmoni riesce presto a forzare la resistenza opposta dalle pliche e a separarle per riaprirsi la strada verso lrsquoesterno I piccoli muscoli della glottide perograve restano in tensione e questa tensione presto riprende a sua volta il sopravvento sulla forza dellrsquoaria tornando a chiudere la rima e cosigrave via

Questo gioco di aperture e chiusure della rima vocale dovuto al contrasto tra la forza dei muscoli glottidali e la spinta dal basso dellrsquoaria si svolge in una successione rapidissima (un ciclo completo di apertura-chisuura puograve durare da 05 a 2 centesimi di secondo circa) Il meccanismo si ripete fincheacute restano attive le due forze che si contrappongono cioeacute la pressione espiratoria e la tensione muscolare dando luogo alla vibrazione glottidale che chiamiamo voce o sonoritagrave

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23 Modi e Luoghi di Articolazione

24 Durata dei FoniQualunque fono ha una sua durata che consiste nel tempo che trascorre tra il momento in cui gli organi iniziano a spostarsi verso la configurazione articolatoria tipica di quel fono e il momento in cui lrsquoabbandonano per articolare il fono successiva La durata puograve variare in base alla velocitagrave drsquoeloquio (inversamente proporzionale) alle caratteristiche del fono (VgtC) alla posizione del fono nella parola o nella frase alle norme di pronuncia linguistica alle abitudini individuali Nella trascrizione fonetica non egrave ovviamente possibile dar conto della precisa durata di un fono e si segnala solamente lrsquoeventuale allungamento di un fono molto oltre la durata media dei foni nelle stesse condizioni

Si segnala con una ripetizione del simbolo [ss] (in genere per le consonanti) o con lrsquoaggiunta dei due punti dopo il simbolo [a] [s] (per consonanti e vocali) Ersquo importante evidenziare che in tutti i foni che consistono di una sola fase articolatoria la durata puograve essere prolungata attraverso il semplice protrarsi dellrsquoarticolazione mentre per i tioi consonantici che prevedono piugrave fasi articolatorie egrave sempre la prima fase (quella occlusiva) a protrarsi e non la seconda (quella di esplosione o frizione) Le consonanti affricate uniche che prevedono un doppio simbolo evidenziano il raddoppiamento dopo il primo simbolo quindi si ha [ts] o [tts] Vi sono lingue in cui la maggiore o minore durata di una consonante o di una vocale ha valore fonologico in Italiano vi egrave distinzione fonologica tra [s] e [ss] ad esempio in casa e cassa mentre in tedesco Mal e Mahl si differenziano per [a] e [a] Inoltre in molte lingua spesso un segno grafico doppio evidenzia un fono semplice written comment Nummer sono pronunciate con consonante breve

Modo

Fricativo se lrsquoarticolazione mobile si avvicina a un altro organo lasciando libero un breve spazio per lrsquoaria che uscendo provoca una frizione un fruscio

Vibrante se si ha unrsquoocclusione completa una breve esplosione e poi ancora altri cicli di occlusione-esplosione (2-36-7) che producono lrsquoeffetto vibrazione Sono monovibranti se crsquoegrave un unico colpo della lingua e quindi un suono simile ma piugrave debole di una occlusiva

Laterale se si ha unocclusione completa ma con uno spazio bilaterale che consente il passaggio dellrsquoaria espiratoria che cosigrave puograve fuoriuscire

Occlusivo quando lrsquoapparato fonatorio egrave per poco totalmente chiuso (occlusione) e poi si apre improvvisamente nel momento di generazione del suono (esplosione)

Affricato cominciano come occlusive e terminano come fricative ovvero lrsquoapertura (esplosione) non egrave immediata ma graduale Sono realizzabili solo nel caso in cui le due consonanti sia omorganiche

Nasale se si ha unocclusione orale accompagnata dallrsquoapertura del velo palatino (che si abbassa) che consente allrsquoaria di fuoriuscire dalle cavitagrave nasali

Luogo

Bilabiale le labbra si avvicinano o vengono a contatto

Labio-dentale il labbro inferiore si muove verso i denti superiori Lrsquoaria fuoriesce dagli interstizi dei denti e essendo lo spazio molto ristretto determina una frizione molto forte

Interdentale la lingua si posizione tra i denti superiori e quelli inferiori

AlveolareDentale la punta della lingua si sposta verso gli alveoli dei denti superiori

Pre-Palatale la parte anteriore della lingua si accosta alla parte anteriore degli alveoli

CacuminaleRetroflesso

lrsquoapice della lingua (cacumen) si flette leggermente in alto e allrsquoindietro verso la parte anteriore del palato Sono dette anche coronali percheacute realizzati utilizzando la corona parte anteriore della lingua

Palatale la lingua viene a contatto con il palato duro a volte con la porzione centrale (foni medio-palatali)

Velare il dorsomassa della lingua viene a contatto con il velo palatino

Uvulare il dorso della lingua viene a contatto con lrsquougola (uvula)

Faringale la parte posteriore del dorso della lingua si avvicina alla parte posteriore della faringe

LaringaleGlottidale la sorgente di rumore si trova nella glottide nel caso delle occlusive si ha una chiusura totale della rima glottidale con conseguente esplosione Nel caso delle fricative le due pliche glottidali si avvicinano senza bloccare del tutto il passaggio dellrsquoaria cosa che determina la frizione

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3 CLASSIFICAZIONE DEI FONI 31 Vocali e ConsonantiAbbiamo visto che la produzione di un fono puograve prevedere la presenza o lrsquoassenza di vibrazione laringea e la presenza o lrsquoassenza di un ostacolo nel tratto fonatorio superiore Se entrambi i meccanismi sono assenti ci troviamo nel caso di unrsquoespirazione silenziosa priva di fonazione

Se invece egrave attivo solo il primo quindi abbiamo vibrazione (sonoritagrave) ma nessun ostacolo ci troviamo in presenza di una vocaleUna vocale egrave un fono che risulta dallrsquoattivazione della vibrazione glottidale senza che nel tratto superiore avvenga alcun ostacolo

Se invece abbiamo un ostacolo superiore sia con vibrazione glottidale che non ci troviamo nel caso di una consonante

Una consonante egrave un fono che prevede lrsquoattivazione di un ostacolo nel tratto fonatorio al di sopra della laringe- Si definiscono Sorde le consonanti in cui si ha solo lrsquoostacolo senza la vibrazione glottidale in contemporanea- Si definiscono Sonore le consonanti in cui si ha sia lrsquoostacolo che la vibrazione glottidale in contemporanea

32 VocaliI foni vocalici sono elementi continui non fricativi ogni vocale egrave caratterizzata dalla presenza di vibrazione laringea e dallrsquoassenza di

ulteriori ostacoli Ersquo pertanto ovvio che devono esserci altri elementi che distinguano la fonazione di suoni differenti In effetti bencheacute gli organi superiori non costituiscono un ostacolo al passaggio dellrsquoaria ciograve non vuol dire che restino immobili durante lrsquoarticolazione di una vocale

Esiste infatti una serie di configurazioni articolatorie prodotta da movimenti di lingua labbra e velo palatino che assegnano al tratto fonatorio una conformazione di volta in volta diversa producendo di conseguenza diversi foni vocalici

Pertanto i parametri di classificazioni delle vocali sono tre - lrsquoarticolazione linguale- lrsquoarrotodondamento labiale- lrsquoatteggiamento articolatorio del velo palatino

La LinguaDorso e punta della lingua possono spostarsi con molta libertagrave nel cavo orale I movimenti della lingua possono avvenire partendo da una posizione di riposo in senso verticale cioeacute verso lrsquoalto e in senso orizzontale cioeacute in avanti o allrsquoindietro

In base agli spostamenti in direzione verticale le vocali si distinguono tra basse medio-basse medio-alte alte via via che la 1

lingua spostandosi verso lrsquoalto si avvicina al palato o al velo palatino Ovviamente si ricorda che deve rimanere uno spazio sufficientemente ampio da consentire allrsquoaria di fuoriuscire liberamente

In base agli spostamenti in direzione orizzontale le vocali si possono distinguere in anterioripalatali centralipre-velari e posteriorivelari

Di fatto otteniamo uno schema ideale di base formato da 12 posizioni (4 verticale x 3 orizzontale) gli schemi vocalici basati su tale classificazione hanno una forma trapeziodale che appunto tiene conto del fatto che il movimento orizzontale egrave minore se la lingua egrave abbassata

oppure tra aperte semiaperte semichiuse chiuse se si fa riferimento alla maggiore o minore apertura dello spazio orale tra lingua 1

e palato di 6 26

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Vocali Cardinali PrimarieSono le articolazioni vocaliche che corrispondono ai quattro angoli del trapezio e alle due posizioni intermedie lungo i lati anteriore e posteriore Sono inoltre le vocali cardinali piugrave diffuse

[i] egrave vocale palatale chiusa (o anteriore alta) aprocheile[e] egrave vocale palatale semi-chiusa (o anteriore medio-alta) aprocheile[ɛ] egrave vocale palatale semi-aperta (o anteriore medio-bassa) aprocheile[a] egrave vocale palatale aperta (o anteriore bassa) aprocheile[ɑ] egrave vocale velare aperta (o posteriore bassa) aprocheile[ɔ] egrave vocale velare semi-aperta (o posteriore medio-bassa) procheile[o] egrave vocale velare semi-chiusa (o posteriore medio-alta) procheile[u] egrave vocale velare chiusa (o posteriore alta) procheile

Le LabbraLa dicitura ldquoprocheilerdquo (pro ldquoavantirdquo + -cheilos ldquolabbrordquo) o labializziata o arrotondata indica le vocali pronunciate con un arrotondamento delle labbra che va aumentando via via che si passa dalla medio-bassa alla alta

La dicitura ldquoaprocheilerdquo indica che tale arrotondamento manca ovvero che le labbra sono distese

Vocali Cardinali SecondarieOgni posizione della lingua nel cavo orale puograve essere combinata con ciascuna delle due posizioni delle labbra (procheile e aprocheile) e dunque ci saranno altrettante vocali in identica posizione ma con opposto atteggiamento delle labbra rispetto alle cardinali primarie Queste vocali dette Cardinali Secondarie risultano essere molto meno diffuse delle primarie alcune tuttavia hanno una larga diffusione in molte lingue europee

[y] vocale palatale chiusa (anteriore alta) procheile fr l[y]ne[oslash] vocale palatale semi-chiusa (anteriore medio-alta) procheile fr f[oslash] feu[œ] vocale palatale semi-aperta (anteriore medio-bassa) procheile fr b[œ]f beuf s[œ]l seul [Œ] vocale palatale aperta (anteriore bassa) procheile [ɒ] vocale velare aperta (posteriore bassa) procheile en c[ɒ]t cot[ʌ] vocale velare semi-aperta (posteriore medio-bassa) aprocheile en c[ʌ]p cup [ɤ] vocale velare semi-chiusa (posteriore medio-alta) aprocheile[ɯ] vocale velare chiusa (posteriore alta) aprocheile giapp s[ɯ]shiIl Velo PalatinoIl Velo Palatino in genere egrave prevalentemente collocato in posizione arretrata cieacute con il suo margine inferiore posto a contatto con la parete posteriore della faringe a bloccare il passaggio dellaria espiratoria verso le cavitagrave nasali Il tal modo il flusso drsquoaria egrave diretto interamente verso la bocca dove appunto si produce la maggior parte dei movimenti utilizzati per la produzione di foni Tutti i foni prodotti con tale meccanismo sono detti foni orali tra cui anche le vocali cardinali primarie e secondarie

Ma il velo palatino puograve incidere sullrsquoarticolazione delle vocali in base a se sia abbassato o meno mantenere il velo del palato abbassato consentendo di conseguenza allrsquoaria di fuoriuscire contemporaneamente sia attraverso il naso che attraverso la bocca determina le vocali nasalizzate o nasali indicate in IPA con la tilde posta sopra il simbolo della vocale corrispondente

Altre Vocali[aelig] vocale palatale quasi-aperta (palatale quasi-bassa) aprocheile pugl B[aelig]ri Bari ingl c[aelig]t cat

[ɪ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) aprocheile[ʏ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-anteriore quasi-alta) procheile ol h[ʏ]t hut (capanna)

[ɨ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) aprocheile[ʉ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) procheile lat clax t[ʉ]rannos tyrannos ingl b[ʉ]t boot

[ɘ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) aprocheile[ɵ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) procheile

[ə] vocale pre-velare media (centraleschwa) nap Napul[ə] ingl [ə]bove above fr l[ə] le

[ɜ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) aprocheile[ɞ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) procheile

[ɐ] vocale pre-velare quasi-aperta (centrale quasi-bassa) aprocheile ingl neoz c[ɐ]r

[ʊ] vocale quasi-velare quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) procheile ingl b[ʊ]k book

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 4: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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CAPITOLO 1 - I SUONI DELLE LINGUE1 LETTERE E FONILa forma fonica di una parola precede sempre la forma scritta sia sul piano storico (tutte le lingue sono state prima parlate e poi eventualmente scritte) sia su quello individuale (ovvero tutti gli esseri umani imparano prima a parlare e poi eventualmente a scrivere) ed egrave costituita evidentemente non da caratteri grafici ma da elementi sonori detti foni e che preesistono alle lettere

2 MECCANISMO DELLA FONAZIONE21 Anatomia dellrsquoApparato FonatorioLrsquoapparato fonatorio egrave costituito dagli organi del corpo umano che partecipano alla produzione dei suoni delle lingue e che appartengono primariamente agli apparati respiratorio e digerenteRispetto al loro ruolo ldquovitalerdquo nel funzionamento del nostro organismo la partecipazione di tali organi alla fonazione rappresenta uno stadio evolutivo successivo e secondario

Apparato Fonatorio - Porzione Respiratoria Polmoni che mettono in movimento lrsquoaria spingendola verso lrsquoesternoBronchi e Trachea che incanalano lrsquoaria espiratoria dirigendola verso la laringeLaringe la cui porzione centrale la glottide contiene le pliche vocaliFaringe da cui lrsquoaria espiratoria proveniente dai polmoni puograve proseguire o verso le cavitagrave nasali o attraverso la bocca

Apparato Fonatorio - Porzione Digerente (Apparato Digerente Superiore) Faringe comune ai due apparatiPalato Molle o Velo Palatino che rappresenta la parte posteriore del palato priva di ossa che puograve restare inerte o sposarti allrsquoindietro Nel primo caso lrsquoaria puograve raggiungere liberamente le cavitagrave nasali nel secondo invece lrsquoaccesso risulta occluso Ugola propagine del palato molle sospesa al centro nella parte posteriore del cavo oraleLingua collocata al centro della cavitagrave orale e dotata di una radice fissata in basso alla muscolatura del collo di un dorso mobile e di un apice o punta che consente lrsquoassunzione di diverse forme e posizioniPalato Duro che sovrasta il cavo orale ed egrave fornito di una struttura ossea a forma di cupola rivestita di mucosa Alveoli parte interna delle gengive che costituiscono lrsquoelemento di transizione tra palato e dentiDenti tra i quali solo gli incisivi inferiori e superiori svolgono un ruolo articolatorioLabbra che rappresentano la parte piugrave esterna dellrsquoapparato digerente e che a loro volta grazie ai numerosi muscoli che le attraversano possono assumere diversi atteggiamenti e posizioni per lrsquoarticolazione de foni

Gli organi che hanno la possibilitagrave di compiere movimenti e di assumere diverse posizioni o atteggiamenti svolgono un ruolo attivo nellrsquoarticolazione dei foni e sono detti articolatori mobili (glottide velo palatino lingua denti) Gli altri sono invece fissi e pertanto detti articolatori fissi

22 La Voce La laringe puograve essere descritta come un tubo che porta lrsquoaria dalla trachea verso la faringe (espirazione) e viceversa (inspirazione) La glottide ne egrave la parte mediana attorno a cui si trovano alcune cartilagini (pomo drsquoAdamo) unite da fascetti muscolari e ricoperte internamente da mucosa In particolare sui due lati della parte mediana della laringe si trovano due pieghe della mucosa dette pliche vocaliGrazie allrsquoazione dei muscoli che uniscono i vari elementi cartilaginei della glottide e che attraversano le pliche stesse queste possono avvicinarsi lrsquouna allrsquoaltra fino a ostruire tutto il canale oppure possono restare a riposo e ben separate lasciando libero il passaggio o ancora possono avvicinarsi restringendo il tubo ma non completamente (mormorigraveo)

Lo spazio tra le due pliche egrave detto rima vocale che pertanto puograve essere aperta o chiusa

Se durante lrsquoespirazione la rima vocale egrave chiusa dallrsquoazione dei muscoli che determinano il combaciare delle due pliche vocali avremo una momentanea interruzione del flusso dellrsquoaria Tuttavia lrsquoaria espiratoria spinta fuori grazia allrsquoelasticitagrave della parete toracica e dei polmoni riesce presto a forzare la resistenza opposta dalle pliche e a separarle per riaprirsi la strada verso lrsquoesterno I piccoli muscoli della glottide perograve restano in tensione e questa tensione presto riprende a sua volta il sopravvento sulla forza dellrsquoaria tornando a chiudere la rima e cosigrave via

Questo gioco di aperture e chiusure della rima vocale dovuto al contrasto tra la forza dei muscoli glottidali e la spinta dal basso dellrsquoaria si svolge in una successione rapidissima (un ciclo completo di apertura-chisuura puograve durare da 05 a 2 centesimi di secondo circa) Il meccanismo si ripete fincheacute restano attive le due forze che si contrappongono cioeacute la pressione espiratoria e la tensione muscolare dando luogo alla vibrazione glottidale che chiamiamo voce o sonoritagrave

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23 Modi e Luoghi di Articolazione

24 Durata dei FoniQualunque fono ha una sua durata che consiste nel tempo che trascorre tra il momento in cui gli organi iniziano a spostarsi verso la configurazione articolatoria tipica di quel fono e il momento in cui lrsquoabbandonano per articolare il fono successiva La durata puograve variare in base alla velocitagrave drsquoeloquio (inversamente proporzionale) alle caratteristiche del fono (VgtC) alla posizione del fono nella parola o nella frase alle norme di pronuncia linguistica alle abitudini individuali Nella trascrizione fonetica non egrave ovviamente possibile dar conto della precisa durata di un fono e si segnala solamente lrsquoeventuale allungamento di un fono molto oltre la durata media dei foni nelle stesse condizioni

Si segnala con una ripetizione del simbolo [ss] (in genere per le consonanti) o con lrsquoaggiunta dei due punti dopo il simbolo [a] [s] (per consonanti e vocali) Ersquo importante evidenziare che in tutti i foni che consistono di una sola fase articolatoria la durata puograve essere prolungata attraverso il semplice protrarsi dellrsquoarticolazione mentre per i tioi consonantici che prevedono piugrave fasi articolatorie egrave sempre la prima fase (quella occlusiva) a protrarsi e non la seconda (quella di esplosione o frizione) Le consonanti affricate uniche che prevedono un doppio simbolo evidenziano il raddoppiamento dopo il primo simbolo quindi si ha [ts] o [tts] Vi sono lingue in cui la maggiore o minore durata di una consonante o di una vocale ha valore fonologico in Italiano vi egrave distinzione fonologica tra [s] e [ss] ad esempio in casa e cassa mentre in tedesco Mal e Mahl si differenziano per [a] e [a] Inoltre in molte lingua spesso un segno grafico doppio evidenzia un fono semplice written comment Nummer sono pronunciate con consonante breve

Modo

Fricativo se lrsquoarticolazione mobile si avvicina a un altro organo lasciando libero un breve spazio per lrsquoaria che uscendo provoca una frizione un fruscio

Vibrante se si ha unrsquoocclusione completa una breve esplosione e poi ancora altri cicli di occlusione-esplosione (2-36-7) che producono lrsquoeffetto vibrazione Sono monovibranti se crsquoegrave un unico colpo della lingua e quindi un suono simile ma piugrave debole di una occlusiva

Laterale se si ha unocclusione completa ma con uno spazio bilaterale che consente il passaggio dellrsquoaria espiratoria che cosigrave puograve fuoriuscire

Occlusivo quando lrsquoapparato fonatorio egrave per poco totalmente chiuso (occlusione) e poi si apre improvvisamente nel momento di generazione del suono (esplosione)

Affricato cominciano come occlusive e terminano come fricative ovvero lrsquoapertura (esplosione) non egrave immediata ma graduale Sono realizzabili solo nel caso in cui le due consonanti sia omorganiche

Nasale se si ha unocclusione orale accompagnata dallrsquoapertura del velo palatino (che si abbassa) che consente allrsquoaria di fuoriuscire dalle cavitagrave nasali

Luogo

Bilabiale le labbra si avvicinano o vengono a contatto

Labio-dentale il labbro inferiore si muove verso i denti superiori Lrsquoaria fuoriesce dagli interstizi dei denti e essendo lo spazio molto ristretto determina una frizione molto forte

Interdentale la lingua si posizione tra i denti superiori e quelli inferiori

AlveolareDentale la punta della lingua si sposta verso gli alveoli dei denti superiori

Pre-Palatale la parte anteriore della lingua si accosta alla parte anteriore degli alveoli

CacuminaleRetroflesso

lrsquoapice della lingua (cacumen) si flette leggermente in alto e allrsquoindietro verso la parte anteriore del palato Sono dette anche coronali percheacute realizzati utilizzando la corona parte anteriore della lingua

Palatale la lingua viene a contatto con il palato duro a volte con la porzione centrale (foni medio-palatali)

Velare il dorsomassa della lingua viene a contatto con il velo palatino

Uvulare il dorso della lingua viene a contatto con lrsquougola (uvula)

Faringale la parte posteriore del dorso della lingua si avvicina alla parte posteriore della faringe

LaringaleGlottidale la sorgente di rumore si trova nella glottide nel caso delle occlusive si ha una chiusura totale della rima glottidale con conseguente esplosione Nel caso delle fricative le due pliche glottidali si avvicinano senza bloccare del tutto il passaggio dellrsquoaria cosa che determina la frizione

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3 CLASSIFICAZIONE DEI FONI 31 Vocali e ConsonantiAbbiamo visto che la produzione di un fono puograve prevedere la presenza o lrsquoassenza di vibrazione laringea e la presenza o lrsquoassenza di un ostacolo nel tratto fonatorio superiore Se entrambi i meccanismi sono assenti ci troviamo nel caso di unrsquoespirazione silenziosa priva di fonazione

Se invece egrave attivo solo il primo quindi abbiamo vibrazione (sonoritagrave) ma nessun ostacolo ci troviamo in presenza di una vocaleUna vocale egrave un fono che risulta dallrsquoattivazione della vibrazione glottidale senza che nel tratto superiore avvenga alcun ostacolo

Se invece abbiamo un ostacolo superiore sia con vibrazione glottidale che non ci troviamo nel caso di una consonante

Una consonante egrave un fono che prevede lrsquoattivazione di un ostacolo nel tratto fonatorio al di sopra della laringe- Si definiscono Sorde le consonanti in cui si ha solo lrsquoostacolo senza la vibrazione glottidale in contemporanea- Si definiscono Sonore le consonanti in cui si ha sia lrsquoostacolo che la vibrazione glottidale in contemporanea

32 VocaliI foni vocalici sono elementi continui non fricativi ogni vocale egrave caratterizzata dalla presenza di vibrazione laringea e dallrsquoassenza di

ulteriori ostacoli Ersquo pertanto ovvio che devono esserci altri elementi che distinguano la fonazione di suoni differenti In effetti bencheacute gli organi superiori non costituiscono un ostacolo al passaggio dellrsquoaria ciograve non vuol dire che restino immobili durante lrsquoarticolazione di una vocale

Esiste infatti una serie di configurazioni articolatorie prodotta da movimenti di lingua labbra e velo palatino che assegnano al tratto fonatorio una conformazione di volta in volta diversa producendo di conseguenza diversi foni vocalici

Pertanto i parametri di classificazioni delle vocali sono tre - lrsquoarticolazione linguale- lrsquoarrotodondamento labiale- lrsquoatteggiamento articolatorio del velo palatino

La LinguaDorso e punta della lingua possono spostarsi con molta libertagrave nel cavo orale I movimenti della lingua possono avvenire partendo da una posizione di riposo in senso verticale cioeacute verso lrsquoalto e in senso orizzontale cioeacute in avanti o allrsquoindietro

In base agli spostamenti in direzione verticale le vocali si distinguono tra basse medio-basse medio-alte alte via via che la 1

lingua spostandosi verso lrsquoalto si avvicina al palato o al velo palatino Ovviamente si ricorda che deve rimanere uno spazio sufficientemente ampio da consentire allrsquoaria di fuoriuscire liberamente

In base agli spostamenti in direzione orizzontale le vocali si possono distinguere in anterioripalatali centralipre-velari e posteriorivelari

Di fatto otteniamo uno schema ideale di base formato da 12 posizioni (4 verticale x 3 orizzontale) gli schemi vocalici basati su tale classificazione hanno una forma trapeziodale che appunto tiene conto del fatto che il movimento orizzontale egrave minore se la lingua egrave abbassata

oppure tra aperte semiaperte semichiuse chiuse se si fa riferimento alla maggiore o minore apertura dello spazio orale tra lingua 1

e palato di 6 26

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Vocali Cardinali PrimarieSono le articolazioni vocaliche che corrispondono ai quattro angoli del trapezio e alle due posizioni intermedie lungo i lati anteriore e posteriore Sono inoltre le vocali cardinali piugrave diffuse

[i] egrave vocale palatale chiusa (o anteriore alta) aprocheile[e] egrave vocale palatale semi-chiusa (o anteriore medio-alta) aprocheile[ɛ] egrave vocale palatale semi-aperta (o anteriore medio-bassa) aprocheile[a] egrave vocale palatale aperta (o anteriore bassa) aprocheile[ɑ] egrave vocale velare aperta (o posteriore bassa) aprocheile[ɔ] egrave vocale velare semi-aperta (o posteriore medio-bassa) procheile[o] egrave vocale velare semi-chiusa (o posteriore medio-alta) procheile[u] egrave vocale velare chiusa (o posteriore alta) procheile

Le LabbraLa dicitura ldquoprocheilerdquo (pro ldquoavantirdquo + -cheilos ldquolabbrordquo) o labializziata o arrotondata indica le vocali pronunciate con un arrotondamento delle labbra che va aumentando via via che si passa dalla medio-bassa alla alta

La dicitura ldquoaprocheilerdquo indica che tale arrotondamento manca ovvero che le labbra sono distese

Vocali Cardinali SecondarieOgni posizione della lingua nel cavo orale puograve essere combinata con ciascuna delle due posizioni delle labbra (procheile e aprocheile) e dunque ci saranno altrettante vocali in identica posizione ma con opposto atteggiamento delle labbra rispetto alle cardinali primarie Queste vocali dette Cardinali Secondarie risultano essere molto meno diffuse delle primarie alcune tuttavia hanno una larga diffusione in molte lingue europee

[y] vocale palatale chiusa (anteriore alta) procheile fr l[y]ne[oslash] vocale palatale semi-chiusa (anteriore medio-alta) procheile fr f[oslash] feu[œ] vocale palatale semi-aperta (anteriore medio-bassa) procheile fr b[œ]f beuf s[œ]l seul [Œ] vocale palatale aperta (anteriore bassa) procheile [ɒ] vocale velare aperta (posteriore bassa) procheile en c[ɒ]t cot[ʌ] vocale velare semi-aperta (posteriore medio-bassa) aprocheile en c[ʌ]p cup [ɤ] vocale velare semi-chiusa (posteriore medio-alta) aprocheile[ɯ] vocale velare chiusa (posteriore alta) aprocheile giapp s[ɯ]shiIl Velo PalatinoIl Velo Palatino in genere egrave prevalentemente collocato in posizione arretrata cieacute con il suo margine inferiore posto a contatto con la parete posteriore della faringe a bloccare il passaggio dellaria espiratoria verso le cavitagrave nasali Il tal modo il flusso drsquoaria egrave diretto interamente verso la bocca dove appunto si produce la maggior parte dei movimenti utilizzati per la produzione di foni Tutti i foni prodotti con tale meccanismo sono detti foni orali tra cui anche le vocali cardinali primarie e secondarie

Ma il velo palatino puograve incidere sullrsquoarticolazione delle vocali in base a se sia abbassato o meno mantenere il velo del palato abbassato consentendo di conseguenza allrsquoaria di fuoriuscire contemporaneamente sia attraverso il naso che attraverso la bocca determina le vocali nasalizzate o nasali indicate in IPA con la tilde posta sopra il simbolo della vocale corrispondente

Altre Vocali[aelig] vocale palatale quasi-aperta (palatale quasi-bassa) aprocheile pugl B[aelig]ri Bari ingl c[aelig]t cat

[ɪ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) aprocheile[ʏ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-anteriore quasi-alta) procheile ol h[ʏ]t hut (capanna)

[ɨ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) aprocheile[ʉ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) procheile lat clax t[ʉ]rannos tyrannos ingl b[ʉ]t boot

[ɘ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) aprocheile[ɵ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) procheile

[ə] vocale pre-velare media (centraleschwa) nap Napul[ə] ingl [ə]bove above fr l[ə] le

[ɜ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) aprocheile[ɞ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) procheile

[ɐ] vocale pre-velare quasi-aperta (centrale quasi-bassa) aprocheile ingl neoz c[ɐ]r

[ʊ] vocale quasi-velare quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) procheile ingl b[ʊ]k book

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 5: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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23 Modi e Luoghi di Articolazione

24 Durata dei FoniQualunque fono ha una sua durata che consiste nel tempo che trascorre tra il momento in cui gli organi iniziano a spostarsi verso la configurazione articolatoria tipica di quel fono e il momento in cui lrsquoabbandonano per articolare il fono successiva La durata puograve variare in base alla velocitagrave drsquoeloquio (inversamente proporzionale) alle caratteristiche del fono (VgtC) alla posizione del fono nella parola o nella frase alle norme di pronuncia linguistica alle abitudini individuali Nella trascrizione fonetica non egrave ovviamente possibile dar conto della precisa durata di un fono e si segnala solamente lrsquoeventuale allungamento di un fono molto oltre la durata media dei foni nelle stesse condizioni

Si segnala con una ripetizione del simbolo [ss] (in genere per le consonanti) o con lrsquoaggiunta dei due punti dopo il simbolo [a] [s] (per consonanti e vocali) Ersquo importante evidenziare che in tutti i foni che consistono di una sola fase articolatoria la durata puograve essere prolungata attraverso il semplice protrarsi dellrsquoarticolazione mentre per i tioi consonantici che prevedono piugrave fasi articolatorie egrave sempre la prima fase (quella occlusiva) a protrarsi e non la seconda (quella di esplosione o frizione) Le consonanti affricate uniche che prevedono un doppio simbolo evidenziano il raddoppiamento dopo il primo simbolo quindi si ha [ts] o [tts] Vi sono lingue in cui la maggiore o minore durata di una consonante o di una vocale ha valore fonologico in Italiano vi egrave distinzione fonologica tra [s] e [ss] ad esempio in casa e cassa mentre in tedesco Mal e Mahl si differenziano per [a] e [a] Inoltre in molte lingua spesso un segno grafico doppio evidenzia un fono semplice written comment Nummer sono pronunciate con consonante breve

Modo

Fricativo se lrsquoarticolazione mobile si avvicina a un altro organo lasciando libero un breve spazio per lrsquoaria che uscendo provoca una frizione un fruscio

Vibrante se si ha unrsquoocclusione completa una breve esplosione e poi ancora altri cicli di occlusione-esplosione (2-36-7) che producono lrsquoeffetto vibrazione Sono monovibranti se crsquoegrave un unico colpo della lingua e quindi un suono simile ma piugrave debole di una occlusiva

Laterale se si ha unocclusione completa ma con uno spazio bilaterale che consente il passaggio dellrsquoaria espiratoria che cosigrave puograve fuoriuscire

Occlusivo quando lrsquoapparato fonatorio egrave per poco totalmente chiuso (occlusione) e poi si apre improvvisamente nel momento di generazione del suono (esplosione)

Affricato cominciano come occlusive e terminano come fricative ovvero lrsquoapertura (esplosione) non egrave immediata ma graduale Sono realizzabili solo nel caso in cui le due consonanti sia omorganiche

Nasale se si ha unocclusione orale accompagnata dallrsquoapertura del velo palatino (che si abbassa) che consente allrsquoaria di fuoriuscire dalle cavitagrave nasali

Luogo

Bilabiale le labbra si avvicinano o vengono a contatto

Labio-dentale il labbro inferiore si muove verso i denti superiori Lrsquoaria fuoriesce dagli interstizi dei denti e essendo lo spazio molto ristretto determina una frizione molto forte

Interdentale la lingua si posizione tra i denti superiori e quelli inferiori

AlveolareDentale la punta della lingua si sposta verso gli alveoli dei denti superiori

Pre-Palatale la parte anteriore della lingua si accosta alla parte anteriore degli alveoli

CacuminaleRetroflesso

lrsquoapice della lingua (cacumen) si flette leggermente in alto e allrsquoindietro verso la parte anteriore del palato Sono dette anche coronali percheacute realizzati utilizzando la corona parte anteriore della lingua

Palatale la lingua viene a contatto con il palato duro a volte con la porzione centrale (foni medio-palatali)

Velare il dorsomassa della lingua viene a contatto con il velo palatino

Uvulare il dorso della lingua viene a contatto con lrsquougola (uvula)

Faringale la parte posteriore del dorso della lingua si avvicina alla parte posteriore della faringe

LaringaleGlottidale la sorgente di rumore si trova nella glottide nel caso delle occlusive si ha una chiusura totale della rima glottidale con conseguente esplosione Nel caso delle fricative le due pliche glottidali si avvicinano senza bloccare del tutto il passaggio dellrsquoaria cosa che determina la frizione

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3 CLASSIFICAZIONE DEI FONI 31 Vocali e ConsonantiAbbiamo visto che la produzione di un fono puograve prevedere la presenza o lrsquoassenza di vibrazione laringea e la presenza o lrsquoassenza di un ostacolo nel tratto fonatorio superiore Se entrambi i meccanismi sono assenti ci troviamo nel caso di unrsquoespirazione silenziosa priva di fonazione

Se invece egrave attivo solo il primo quindi abbiamo vibrazione (sonoritagrave) ma nessun ostacolo ci troviamo in presenza di una vocaleUna vocale egrave un fono che risulta dallrsquoattivazione della vibrazione glottidale senza che nel tratto superiore avvenga alcun ostacolo

Se invece abbiamo un ostacolo superiore sia con vibrazione glottidale che non ci troviamo nel caso di una consonante

Una consonante egrave un fono che prevede lrsquoattivazione di un ostacolo nel tratto fonatorio al di sopra della laringe- Si definiscono Sorde le consonanti in cui si ha solo lrsquoostacolo senza la vibrazione glottidale in contemporanea- Si definiscono Sonore le consonanti in cui si ha sia lrsquoostacolo che la vibrazione glottidale in contemporanea

32 VocaliI foni vocalici sono elementi continui non fricativi ogni vocale egrave caratterizzata dalla presenza di vibrazione laringea e dallrsquoassenza di

ulteriori ostacoli Ersquo pertanto ovvio che devono esserci altri elementi che distinguano la fonazione di suoni differenti In effetti bencheacute gli organi superiori non costituiscono un ostacolo al passaggio dellrsquoaria ciograve non vuol dire che restino immobili durante lrsquoarticolazione di una vocale

Esiste infatti una serie di configurazioni articolatorie prodotta da movimenti di lingua labbra e velo palatino che assegnano al tratto fonatorio una conformazione di volta in volta diversa producendo di conseguenza diversi foni vocalici

Pertanto i parametri di classificazioni delle vocali sono tre - lrsquoarticolazione linguale- lrsquoarrotodondamento labiale- lrsquoatteggiamento articolatorio del velo palatino

La LinguaDorso e punta della lingua possono spostarsi con molta libertagrave nel cavo orale I movimenti della lingua possono avvenire partendo da una posizione di riposo in senso verticale cioeacute verso lrsquoalto e in senso orizzontale cioeacute in avanti o allrsquoindietro

In base agli spostamenti in direzione verticale le vocali si distinguono tra basse medio-basse medio-alte alte via via che la 1

lingua spostandosi verso lrsquoalto si avvicina al palato o al velo palatino Ovviamente si ricorda che deve rimanere uno spazio sufficientemente ampio da consentire allrsquoaria di fuoriuscire liberamente

In base agli spostamenti in direzione orizzontale le vocali si possono distinguere in anterioripalatali centralipre-velari e posteriorivelari

Di fatto otteniamo uno schema ideale di base formato da 12 posizioni (4 verticale x 3 orizzontale) gli schemi vocalici basati su tale classificazione hanno una forma trapeziodale che appunto tiene conto del fatto che il movimento orizzontale egrave minore se la lingua egrave abbassata

oppure tra aperte semiaperte semichiuse chiuse se si fa riferimento alla maggiore o minore apertura dello spazio orale tra lingua 1

e palato di 6 26

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Vocali Cardinali PrimarieSono le articolazioni vocaliche che corrispondono ai quattro angoli del trapezio e alle due posizioni intermedie lungo i lati anteriore e posteriore Sono inoltre le vocali cardinali piugrave diffuse

[i] egrave vocale palatale chiusa (o anteriore alta) aprocheile[e] egrave vocale palatale semi-chiusa (o anteriore medio-alta) aprocheile[ɛ] egrave vocale palatale semi-aperta (o anteriore medio-bassa) aprocheile[a] egrave vocale palatale aperta (o anteriore bassa) aprocheile[ɑ] egrave vocale velare aperta (o posteriore bassa) aprocheile[ɔ] egrave vocale velare semi-aperta (o posteriore medio-bassa) procheile[o] egrave vocale velare semi-chiusa (o posteriore medio-alta) procheile[u] egrave vocale velare chiusa (o posteriore alta) procheile

Le LabbraLa dicitura ldquoprocheilerdquo (pro ldquoavantirdquo + -cheilos ldquolabbrordquo) o labializziata o arrotondata indica le vocali pronunciate con un arrotondamento delle labbra che va aumentando via via che si passa dalla medio-bassa alla alta

La dicitura ldquoaprocheilerdquo indica che tale arrotondamento manca ovvero che le labbra sono distese

Vocali Cardinali SecondarieOgni posizione della lingua nel cavo orale puograve essere combinata con ciascuna delle due posizioni delle labbra (procheile e aprocheile) e dunque ci saranno altrettante vocali in identica posizione ma con opposto atteggiamento delle labbra rispetto alle cardinali primarie Queste vocali dette Cardinali Secondarie risultano essere molto meno diffuse delle primarie alcune tuttavia hanno una larga diffusione in molte lingue europee

[y] vocale palatale chiusa (anteriore alta) procheile fr l[y]ne[oslash] vocale palatale semi-chiusa (anteriore medio-alta) procheile fr f[oslash] feu[œ] vocale palatale semi-aperta (anteriore medio-bassa) procheile fr b[œ]f beuf s[œ]l seul [Œ] vocale palatale aperta (anteriore bassa) procheile [ɒ] vocale velare aperta (posteriore bassa) procheile en c[ɒ]t cot[ʌ] vocale velare semi-aperta (posteriore medio-bassa) aprocheile en c[ʌ]p cup [ɤ] vocale velare semi-chiusa (posteriore medio-alta) aprocheile[ɯ] vocale velare chiusa (posteriore alta) aprocheile giapp s[ɯ]shiIl Velo PalatinoIl Velo Palatino in genere egrave prevalentemente collocato in posizione arretrata cieacute con il suo margine inferiore posto a contatto con la parete posteriore della faringe a bloccare il passaggio dellaria espiratoria verso le cavitagrave nasali Il tal modo il flusso drsquoaria egrave diretto interamente verso la bocca dove appunto si produce la maggior parte dei movimenti utilizzati per la produzione di foni Tutti i foni prodotti con tale meccanismo sono detti foni orali tra cui anche le vocali cardinali primarie e secondarie

Ma il velo palatino puograve incidere sullrsquoarticolazione delle vocali in base a se sia abbassato o meno mantenere il velo del palato abbassato consentendo di conseguenza allrsquoaria di fuoriuscire contemporaneamente sia attraverso il naso che attraverso la bocca determina le vocali nasalizzate o nasali indicate in IPA con la tilde posta sopra il simbolo della vocale corrispondente

Altre Vocali[aelig] vocale palatale quasi-aperta (palatale quasi-bassa) aprocheile pugl B[aelig]ri Bari ingl c[aelig]t cat

[ɪ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) aprocheile[ʏ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-anteriore quasi-alta) procheile ol h[ʏ]t hut (capanna)

[ɨ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) aprocheile[ʉ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) procheile lat clax t[ʉ]rannos tyrannos ingl b[ʉ]t boot

[ɘ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) aprocheile[ɵ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) procheile

[ə] vocale pre-velare media (centraleschwa) nap Napul[ə] ingl [ə]bove above fr l[ə] le

[ɜ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) aprocheile[ɞ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) procheile

[ɐ] vocale pre-velare quasi-aperta (centrale quasi-bassa) aprocheile ingl neoz c[ɐ]r

[ʊ] vocale quasi-velare quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) procheile ingl b[ʊ]k book

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 6: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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3 CLASSIFICAZIONE DEI FONI 31 Vocali e ConsonantiAbbiamo visto che la produzione di un fono puograve prevedere la presenza o lrsquoassenza di vibrazione laringea e la presenza o lrsquoassenza di un ostacolo nel tratto fonatorio superiore Se entrambi i meccanismi sono assenti ci troviamo nel caso di unrsquoespirazione silenziosa priva di fonazione

Se invece egrave attivo solo il primo quindi abbiamo vibrazione (sonoritagrave) ma nessun ostacolo ci troviamo in presenza di una vocaleUna vocale egrave un fono che risulta dallrsquoattivazione della vibrazione glottidale senza che nel tratto superiore avvenga alcun ostacolo

Se invece abbiamo un ostacolo superiore sia con vibrazione glottidale che non ci troviamo nel caso di una consonante

Una consonante egrave un fono che prevede lrsquoattivazione di un ostacolo nel tratto fonatorio al di sopra della laringe- Si definiscono Sorde le consonanti in cui si ha solo lrsquoostacolo senza la vibrazione glottidale in contemporanea- Si definiscono Sonore le consonanti in cui si ha sia lrsquoostacolo che la vibrazione glottidale in contemporanea

32 VocaliI foni vocalici sono elementi continui non fricativi ogni vocale egrave caratterizzata dalla presenza di vibrazione laringea e dallrsquoassenza di

ulteriori ostacoli Ersquo pertanto ovvio che devono esserci altri elementi che distinguano la fonazione di suoni differenti In effetti bencheacute gli organi superiori non costituiscono un ostacolo al passaggio dellrsquoaria ciograve non vuol dire che restino immobili durante lrsquoarticolazione di una vocale

Esiste infatti una serie di configurazioni articolatorie prodotta da movimenti di lingua labbra e velo palatino che assegnano al tratto fonatorio una conformazione di volta in volta diversa producendo di conseguenza diversi foni vocalici

Pertanto i parametri di classificazioni delle vocali sono tre - lrsquoarticolazione linguale- lrsquoarrotodondamento labiale- lrsquoatteggiamento articolatorio del velo palatino

La LinguaDorso e punta della lingua possono spostarsi con molta libertagrave nel cavo orale I movimenti della lingua possono avvenire partendo da una posizione di riposo in senso verticale cioeacute verso lrsquoalto e in senso orizzontale cioeacute in avanti o allrsquoindietro

In base agli spostamenti in direzione verticale le vocali si distinguono tra basse medio-basse medio-alte alte via via che la 1

lingua spostandosi verso lrsquoalto si avvicina al palato o al velo palatino Ovviamente si ricorda che deve rimanere uno spazio sufficientemente ampio da consentire allrsquoaria di fuoriuscire liberamente

In base agli spostamenti in direzione orizzontale le vocali si possono distinguere in anterioripalatali centralipre-velari e posteriorivelari

Di fatto otteniamo uno schema ideale di base formato da 12 posizioni (4 verticale x 3 orizzontale) gli schemi vocalici basati su tale classificazione hanno una forma trapeziodale che appunto tiene conto del fatto che il movimento orizzontale egrave minore se la lingua egrave abbassata

oppure tra aperte semiaperte semichiuse chiuse se si fa riferimento alla maggiore o minore apertura dello spazio orale tra lingua 1

e palato di 6 26

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Vocali Cardinali PrimarieSono le articolazioni vocaliche che corrispondono ai quattro angoli del trapezio e alle due posizioni intermedie lungo i lati anteriore e posteriore Sono inoltre le vocali cardinali piugrave diffuse

[i] egrave vocale palatale chiusa (o anteriore alta) aprocheile[e] egrave vocale palatale semi-chiusa (o anteriore medio-alta) aprocheile[ɛ] egrave vocale palatale semi-aperta (o anteriore medio-bassa) aprocheile[a] egrave vocale palatale aperta (o anteriore bassa) aprocheile[ɑ] egrave vocale velare aperta (o posteriore bassa) aprocheile[ɔ] egrave vocale velare semi-aperta (o posteriore medio-bassa) procheile[o] egrave vocale velare semi-chiusa (o posteriore medio-alta) procheile[u] egrave vocale velare chiusa (o posteriore alta) procheile

Le LabbraLa dicitura ldquoprocheilerdquo (pro ldquoavantirdquo + -cheilos ldquolabbrordquo) o labializziata o arrotondata indica le vocali pronunciate con un arrotondamento delle labbra che va aumentando via via che si passa dalla medio-bassa alla alta

La dicitura ldquoaprocheilerdquo indica che tale arrotondamento manca ovvero che le labbra sono distese

Vocali Cardinali SecondarieOgni posizione della lingua nel cavo orale puograve essere combinata con ciascuna delle due posizioni delle labbra (procheile e aprocheile) e dunque ci saranno altrettante vocali in identica posizione ma con opposto atteggiamento delle labbra rispetto alle cardinali primarie Queste vocali dette Cardinali Secondarie risultano essere molto meno diffuse delle primarie alcune tuttavia hanno una larga diffusione in molte lingue europee

[y] vocale palatale chiusa (anteriore alta) procheile fr l[y]ne[oslash] vocale palatale semi-chiusa (anteriore medio-alta) procheile fr f[oslash] feu[œ] vocale palatale semi-aperta (anteriore medio-bassa) procheile fr b[œ]f beuf s[œ]l seul [Œ] vocale palatale aperta (anteriore bassa) procheile [ɒ] vocale velare aperta (posteriore bassa) procheile en c[ɒ]t cot[ʌ] vocale velare semi-aperta (posteriore medio-bassa) aprocheile en c[ʌ]p cup [ɤ] vocale velare semi-chiusa (posteriore medio-alta) aprocheile[ɯ] vocale velare chiusa (posteriore alta) aprocheile giapp s[ɯ]shiIl Velo PalatinoIl Velo Palatino in genere egrave prevalentemente collocato in posizione arretrata cieacute con il suo margine inferiore posto a contatto con la parete posteriore della faringe a bloccare il passaggio dellaria espiratoria verso le cavitagrave nasali Il tal modo il flusso drsquoaria egrave diretto interamente verso la bocca dove appunto si produce la maggior parte dei movimenti utilizzati per la produzione di foni Tutti i foni prodotti con tale meccanismo sono detti foni orali tra cui anche le vocali cardinali primarie e secondarie

Ma il velo palatino puograve incidere sullrsquoarticolazione delle vocali in base a se sia abbassato o meno mantenere il velo del palato abbassato consentendo di conseguenza allrsquoaria di fuoriuscire contemporaneamente sia attraverso il naso che attraverso la bocca determina le vocali nasalizzate o nasali indicate in IPA con la tilde posta sopra il simbolo della vocale corrispondente

Altre Vocali[aelig] vocale palatale quasi-aperta (palatale quasi-bassa) aprocheile pugl B[aelig]ri Bari ingl c[aelig]t cat

[ɪ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) aprocheile[ʏ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-anteriore quasi-alta) procheile ol h[ʏ]t hut (capanna)

[ɨ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) aprocheile[ʉ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) procheile lat clax t[ʉ]rannos tyrannos ingl b[ʉ]t boot

[ɘ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) aprocheile[ɵ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) procheile

[ə] vocale pre-velare media (centraleschwa) nap Napul[ə] ingl [ə]bove above fr l[ə] le

[ɜ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) aprocheile[ɞ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) procheile

[ɐ] vocale pre-velare quasi-aperta (centrale quasi-bassa) aprocheile ingl neoz c[ɐ]r

[ʊ] vocale quasi-velare quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) procheile ingl b[ʊ]k book

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 7: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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Vocali Cardinali PrimarieSono le articolazioni vocaliche che corrispondono ai quattro angoli del trapezio e alle due posizioni intermedie lungo i lati anteriore e posteriore Sono inoltre le vocali cardinali piugrave diffuse

[i] egrave vocale palatale chiusa (o anteriore alta) aprocheile[e] egrave vocale palatale semi-chiusa (o anteriore medio-alta) aprocheile[ɛ] egrave vocale palatale semi-aperta (o anteriore medio-bassa) aprocheile[a] egrave vocale palatale aperta (o anteriore bassa) aprocheile[ɑ] egrave vocale velare aperta (o posteriore bassa) aprocheile[ɔ] egrave vocale velare semi-aperta (o posteriore medio-bassa) procheile[o] egrave vocale velare semi-chiusa (o posteriore medio-alta) procheile[u] egrave vocale velare chiusa (o posteriore alta) procheile

Le LabbraLa dicitura ldquoprocheilerdquo (pro ldquoavantirdquo + -cheilos ldquolabbrordquo) o labializziata o arrotondata indica le vocali pronunciate con un arrotondamento delle labbra che va aumentando via via che si passa dalla medio-bassa alla alta

La dicitura ldquoaprocheilerdquo indica che tale arrotondamento manca ovvero che le labbra sono distese

Vocali Cardinali SecondarieOgni posizione della lingua nel cavo orale puograve essere combinata con ciascuna delle due posizioni delle labbra (procheile e aprocheile) e dunque ci saranno altrettante vocali in identica posizione ma con opposto atteggiamento delle labbra rispetto alle cardinali primarie Queste vocali dette Cardinali Secondarie risultano essere molto meno diffuse delle primarie alcune tuttavia hanno una larga diffusione in molte lingue europee

[y] vocale palatale chiusa (anteriore alta) procheile fr l[y]ne[oslash] vocale palatale semi-chiusa (anteriore medio-alta) procheile fr f[oslash] feu[œ] vocale palatale semi-aperta (anteriore medio-bassa) procheile fr b[œ]f beuf s[œ]l seul [Œ] vocale palatale aperta (anteriore bassa) procheile [ɒ] vocale velare aperta (posteriore bassa) procheile en c[ɒ]t cot[ʌ] vocale velare semi-aperta (posteriore medio-bassa) aprocheile en c[ʌ]p cup [ɤ] vocale velare semi-chiusa (posteriore medio-alta) aprocheile[ɯ] vocale velare chiusa (posteriore alta) aprocheile giapp s[ɯ]shiIl Velo PalatinoIl Velo Palatino in genere egrave prevalentemente collocato in posizione arretrata cieacute con il suo margine inferiore posto a contatto con la parete posteriore della faringe a bloccare il passaggio dellaria espiratoria verso le cavitagrave nasali Il tal modo il flusso drsquoaria egrave diretto interamente verso la bocca dove appunto si produce la maggior parte dei movimenti utilizzati per la produzione di foni Tutti i foni prodotti con tale meccanismo sono detti foni orali tra cui anche le vocali cardinali primarie e secondarie

Ma il velo palatino puograve incidere sullrsquoarticolazione delle vocali in base a se sia abbassato o meno mantenere il velo del palato abbassato consentendo di conseguenza allrsquoaria di fuoriuscire contemporaneamente sia attraverso il naso che attraverso la bocca determina le vocali nasalizzate o nasali indicate in IPA con la tilde posta sopra il simbolo della vocale corrispondente

Altre Vocali[aelig] vocale palatale quasi-aperta (palatale quasi-bassa) aprocheile pugl B[aelig]ri Bari ingl c[aelig]t cat

[ɪ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) aprocheile[ʏ] vocale quasi-palatale quasi-chiusa (quasi-anteriore quasi-alta) procheile ol h[ʏ]t hut (capanna)

[ɨ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) aprocheile[ʉ] vocale pre-velare chiusa (centrale alta) procheile lat clax t[ʉ]rannos tyrannos ingl b[ʉ]t boot

[ɘ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) aprocheile[ɵ] vocale pre-velare semi-chiusa (centrale medio-alta) procheile

[ə] vocale pre-velare media (centraleschwa) nap Napul[ə] ingl [ə]bove above fr l[ə] le

[ɜ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) aprocheile[ɞ] vocale pre-velare semi-aperta (centrale medio-bassa) procheile

[ɐ] vocale pre-velare quasi-aperta (centrale quasi-bassa) aprocheile ingl neoz c[ɐ]r

[ʊ] vocale quasi-velare quasi-chiusa (quasi-posteriore quasi-alta) procheile ingl b[ʊ]k book

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 8: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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Dittonghi Si considera dittongo una successione di due vocali di una stessa sillaba cioeacute non deve esserci iato

Ad esempio cau-sa ha [au] come dittongo ma pa-u-ra no Non si ha dittongo nel fenomeno legamento [j w] + vocale come in pieno o buono

Da un punto di vista articolatorio la produzione di un dittongo prevede naturalmente una prima fase corrispondente alla prima vocale una fase di transizione in cui la lingua si sposta da una posizione allrsquoaltra attraverso il trapezio vocalico e una seconda fase corrispondente alla seconda Pertanto un dittongo puograve essere descritto come una sorta di percorso attraverso lo spazio vocalico oppure una vocale dinamica

Segni Diacritici [u] indica una vocale un porsquo avanzata[i] indica una vocale un porsquo arretrata[e] indica una vocale abbassata[e] indica una vocale innalzata SonoritagraveEssendoci vibrazione glottidale le vocali sono foni sonori ma in realtagrave egrave possibile unrsquoarticolazione sorda che determina il sottovoce e quindi anche vocali mormorate presenti nelle lingue amerindiane

33 Legamenti Corrispondono a quei foni troppo chiusi per essere considerati vocali e troppo aperti per essere considerati consonanti Sono anche detti approssimanti o semivocali o semiconsonanti la dicitura legamento motiva il legame-ponte presente per tali suoni tra vocali e consonanti La dicitura approssimanti indica che sono articolazioni prodotte con gli organi articolari molto ravvicinati ma non quanto avviene per le fricative pertanto non egrave presente la frizione

[ʋ] approssimante labio-dentale sonora hindi [ʋ]aruna Varuna[ɹ] approssimante alveolare sonora ingl [ɹ]ose rosePossono occorrere in luogo delle vibranti come r moscia

[ɥ] approssimante labio-palatale sonora fr l[ɥ]i luiErsquo in serie dopo [i] aprocheile e [y] procheile in quanto ancora piugrave ristretto

[j] approssimante palatale sonora it [j]ena ienaErsquo sostanzialmente una [i] articolata con un ulteriore restringimento dellrsquoapparato fonatorio e quindi presenta una spinta maggiore In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica (piede) semivocale se la segue

[w] approssimante labio-velare sonora it [w]omo uomo In italiano egrave una semiconsonante se precede una vocale tonica semivocale se la segue (pausa)

[h] fricativa laringale sorda en to [h]ave

[ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda (colpo di glottide) Il fatto che sia da considerare legamento egrave dovuto ad alcuni comportamenti vocalici presenti in alcune lingue come quelle amerindiane In queste infatti la [m] nasalizza tutte le vocali successive di una sequenza (mṽṽṽ) ma se questa egrave interrotta da [ʔ] la nasalizzazione si ferma (mṽṽʔv) Si pronuncia come quando si separano le vocali chiudendo il fondo della gola o anche nellrsquoun-due delle marce militari [ʔ]un-due [ʔ]un-due Talvolta davanti a una vocale a inizio di parola se egrave preceduta da unrsquoaltra vocale eacute Andrea [ʔɛʔanrsquodrea] In ebraico e in arabo egrave registrato sistematicamente

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 9: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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34 Consonanti

Si classificano in base a tre parametri- modo di articolazione che tipo di rapporto reciproco assumono gli articolatori - luogo di articolazione quali articolatori sono coinvolti nella produzione della consonante- presenzaassenza di sonoritagrave egrave prevista o meno lrsquoattivazione della vibrazione laringea

Occlusive[p] occlusiva bilabiale sorda[b] occlusiva bilabiale sonora

[t] occlusiva alveolaredentale sorda[d] occlusiva alveolaredentale sonora

[ʈ] occlusiva retroflessacacuminale sorda sic [ʈɽɛno lsquoʈɽɛnu] treno trenu[ɖ] occlusiva retroflessacacuminale sonora sic [cavaɖɖu] cavadduSecondo Fanciullo sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [d][t] e finiscono come [ʂ] [c] occlusiva (medio-)palatale sorda it [c]iesa chiesa[ɟ] occlusiva (medio-)palatale sonora it [ɟ]iera ghieraSecondo alcuni sono per lo piugrave delle affricate percheacute iniziano come [k][g] e finiscono come [j] Notiamo che [c] e [ɟ] sono variantiallofoni combinatoriecontestuali di [k] e [g] che troviamo quando tali suoni sono seguiti dalle vocali palatali [i] ed [e] Si tratta di un fenomeno di assimilazione di un fono al luogo di articolazione del fono successivo evidenziato dalla trascrizione fonetica ma non da quella fonematica meno informata [k] occlusiva velare sorda[g] occlusiva velare sonora[q] occlusiva uvulare sorda ar Ira[q][ɢ] occlusiva uvulare sonora Ersquo presente in berbero ed egrave molto difficile da pronunciare [ʔ] occlusiva glottidalelaringale sorda o ldquocolpo di glottiderdquo

Fricative [ɸ] fricativa bilabiale sorda e continua fior sa[ɸ]ere[β] fricativa bilabiale sonora e continua sp ca[β]allo

[f] fricativa labio-dentale sorda e continua[v] fricativa labio-dentale sonora e continua

[θ] fricativa interdentale sorda ingl to [θ]ink to think [eth] fricativa interdentale sonora ingl [eth]is this

[s] fricativa alveolaredentale sorda e continua (sibilante) it [s]ale [z] fricativa alveolaredentale sonora (sibilante) it [s]badato

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 10: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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[ʃ] fricativa pre-palatale sorda e continua (sibilante)[ʒ] fricativa pre-palatale sonora e continua (sibilante) itfr gara[ʒ]e

[ʂ] fricativa retroflessacacuminale sorda rus Pu[ʂ]kin Pushkin[ʐ] fricativa retroflessacacuminale sonora

[ccedil] fricativa medio-palatale sorda fior [ccedil]iave chiave e td I[ccedil] Ich[ʝ] fricativa medio-palatale sonora sp ha[ʝ]a haya

[x] fricativa velare sorda tosc [x]asa casa[ɣ] fricativa velare sonora sp fue[ɣ]o fuegoIn tedesco abbiamo il fenomeno dellrsquoAch-Laut per [x] che si trova dopo le vocali velari (td Lo[x] Buuml[x]) e dellrsquoIch-Laut per [ccedil] che invece si trova dopo le vocali palatali (td Buuml[ccedil]er)

[χ] fricativa uvulare sorda arebr[ʁ] fricativa uvulare sonora fr [ʁ]oseIn tedesco [ʀ] e [ʁ] possono essere utilizzate nelle stesse sequenze come varianti libere In italiano invece [ʁ] riguarda il fenomeno della erre moscia

[ħ] fricativa faringale sorda ar Mu[ħ]ammad [ʕ] fricativale faringale sonora ar [ʕ]arabī lsquoarabī

[h] fricativa laringale sorda ingl [h]ouse house[ɦ] fricativa laringale sonora sscr [ɦ]ima hima

Affricate [pf] affricata labiodentale sorda td A[pf]el Apfel e gr ant Sa[pf]oacute

[ts] affricata alveolaredentale sorda it [ts]io zio[dz] affricata alveolaredentale sonora it [dz]ero

[tʃ] affricata pre-palatale sorda it [tʃ]era cera[dʒ] affricata pre-palatale sonora it [dʒ]ita gita[kx] affricata velare sorda gr ant Ba[kx]oacutes BakchoacutesNasaliLe nasali sono molto raramente sorde in quanto il loro suono sarebbe molto debole non udibile [m] nasale bilabiale sonora

[ɱ] nasale labio-dentale sonora it i[ɱ]verno inverno[n] nasale alveolare sonora[ɳ] nasale retroflessacacuminale sonora hindi Varu[ɳ]a Varuna[ɲ] nasale palatale sonora it [lsquoŋomo] gnomo

[ŋ] nasale velare sonora it a[ŋ]ca anca e ma[ŋ]go mango

[ɴ] nasale uvulare sonora sp e[ɴ]juto enjuto

Vibranti [ʙ] vibrante bilabiale sonora it [ʙ] freddo con le labbra[r] polivibrante alveolaredentale sonora e continua (liquida) it [r]aro raro[ɾ] monovibrante alveolaredentale sonora e continua en to [ɾ]un[ɽ] monovibrante retroflessacacuminale sonora hindi sā[ɽ]ī sāḍī[ʀ] vibrante uvulare sonora td [ʀ]at Questa vibrante egrave da molti italiani utilizzata al posto di [r] come variante libera (erre moscia) In Francia invece dalla Rivoluzione francese in poi Parigi ha irradiato la [ʀ] considerata inizialmente pronuncia dei bassifondi quindi volgare Diffusasi poi in Germania Italia Settentrionale e Svizzera oggi egrave la pronuncia standard per r in questi luoghi

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 11: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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mentre [r] egrave considerata errata o rozza

Laterali[ɬ] laterale dentale sorda (fricativa) irl [ɬ]oyd LLoyd[l] laterale dentale sonora e continua (liquida) it [l]ama lamaLa laterale dentale sorda [ɬ] era presente fino a inizio 1900 nel Livornese al posto della s- preconsonantica come in istoria i[ɬ]toria per il fenomeno denominato lisca [ʎ] laterale palatale sonora it fi[ʎ]io figlio

[ l ] laterale velare sonora it g[ l ]utine glutine e ingl c[ l ]ay clayIn italiano si trova tra consonante velare e vocale velare Nel livornese [ l ] viene utilizzata per [l] quindi per il grafema ll

4 OLTRE IL SEGMENTO 41 Aspetti di Fonetica Intersegmentale

CoarticolazioneQuando vengono inseriti nella catena parlata i foni tendono a subire un significativo condizionamento da parte dei foni precedenti eo di quelli successivi anche oltre i confini di parola Questo fenomeno detto coarticolazione egrave dovuto al fatto che i movimenti che gli organi fonatori devono eseguire per raggiungere una determinata configurazione articolatoria non sono sempre gli stessi ma variano in funzione della posizione che gli organi avevano assunto nel produrre il fono precedente Ad esempio il suono [t] se articolato tra due [u] quindi nella sequenza [utu] avragrave caratteristiche diverse dalla sequenza [ata] In [utu] la labializzazione prevista per produrre le due vocali posteriori alte si estende anche alla fase in cui produciamo la consonante quindi la dentale egrave labializzata In [ata] invece le labbrano restano distese nellrsquointera sequenza e quindi la dentale [t] non egrave labializzata

Il piugrave noto e diffuso effetto della coarticolazione egrave il fenomeno dellrsquoAssimilazionePer assimilazione si intende un processo che rende un fono simile o del tutto identico ad un altro fono adiacenteErsquo progressiva se si sviluppa da sinistra a destra regressiva se da destra a sinistra

Ad esempio nellrsquoinglese lrsquoalveolare sonora sorda [s] che si trova nei plurali ha realizzazione sorda se preceduta da consonante sorda (pe in cat[s]) ma ha realizzazione sonora se preceduta da consonante sonora (pe in dog[z]) Il tratto della sonoritagrave si estende in avanti dalla consonante finale del sostantivo fino alla desinenza -s del plurale si parla di assimilazione progressiva di sonoritagrave

Un esempio di assimilazione regressiva si ha nel fenomeno per cui una consonante nasale assume lo stesso luogo articolatorio della consonante seguente per cui si avragrave co[ɱ] voi ma co[n] te Si tratta nello specifico di unrsquoassimilazione regressiva di luogo di articolazione

Raddoppiamento Sintattico Ersquo un fenomeno caratteristico dellrsquoitaliano standard delle varietagrave regionali di italiano delle aree centro-meridionali e insulari e dei dialetti italiani delle stesse regioni Si tratta di quel meccanismo per cui si ha un allungamento della consonante iniziale in alcune sequenze a casa [arsquokkasa] come me [lsquokome mme] saragrave cosigrave [sarsquora kkorsquosi]hellip

Tempo Ipo e IperarticolazioneLa sequenza del parlato puograve essere pronunciata con varie velocitagrave La velocitagrave della realizzazione fonica egrave detta velocitagrave drsquoeloquio e si misura in foni per secondo Il parlato puograve essere allegro se ha ritmo piugrave veloce lento se lo egrave meno

Il parlato allegro presenta in genere fenomeni di coarticolazione molto piugrave netti poicheacute la velocitagrave dei movimenti fonatori puograve portare il parlante a una minore precisione articolatoria ovvero a un parlato ipoarticolato Un parlato ipoarticolato comporta inoltre la tendenza a semplificare i nessi vocalici e consonantici e a indebolire o addirittura a omettere alcuni foni e alcune sillabe si pensi alla parola cioeacute [tʃɔrsquoɛ] che molti realizzano con [ʃɛ]

Il parlato lento puograve essere invece iperarticolato come accade quando si legge ad alta voce nella dettatura o nel presentarsi con il proprio nome e cognome a uno sconosciuto Qui i fenomeni di indebolimento sono pochi e la coarticolazione si riduce ai soli casi previsti obbligatoriamente dalla varietagrave in questione

FonotassiLa fonotassi egrave lrsquoinsieme dei principi che regolano e limitano le possibilitagrave di successione dei foni nella catena parlata Ogni lingua infatti ha delle regole di restrizione che fissano ad esempio il numero massimo di foni vocalici consecutivi ammessi o il numero massimo di consonanti con le quali puograve iniziare o finire una parola o una sillaba Le parole sono soggette a regole molto precise che non permettono ai suoni di succedersi in qualunque ordine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 12: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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Alcune regole ad esempio impediscono a una determinata categoria di foni di essere seguita o preceduta da unrsquoaltra categoria

In italiano una parola puograve iniziale con una sequenza di massimo tre consonanti (strada sprone screanzato sfruttare) ma mai con la sequenza szr- percheacute non sono consentite la successione fricativa alveolare + affricata alveolare come in sz neacute quella affricata alveolare + vibrante alveolare come in zr

42 Aspetti di Fonetica Soprasegmentale La SillabaClassificando i foni abbiamo visto che- Una vocale egrave tanto piugrave aperta quanto piugrave egrave bassa- Le consonanti sono piugrave chiuse delle vocali in quanto prevedono un avvicinamento tra gli organi articolatori che produce un ostacolo al passaggio drsquoaria- Tra le consonanti le occlusive sono piugrave chiuse delle fricative piugrave chiuse di altri tipi consonanti (Vibranti Liquide)

Possiamo stabilire una Scala di Apertura anche detta di Sonoritagrave (cioeacute Forza Acustica) Intrinseca

Vocali BasseVocali Medio-BasseVocali Medio-Alte

Vocali AlteLegamenti

VibrantiLateraliNasali

FricativeAffricate

Occlusive

Osserviamo ora la parola coperto k o p ɛ r t o

vocale vocale vocale vibrante occlusiva occlusiva occlusiva

La struttura delle parole egrave dunque costituita da unrsquoalternanza tra foni piugrave aperti e piugrave chiusi e questo andamento alternante produce quella che la fonetica definisce struttura sillabica della parolaLa fonetica infatti riconosce lrsquoesistenza di unitagrave intermedie tra la parola e il fono dette sillabe

La parola coperto egrave composta da 3 sillabe co-per-to ovvero [ko-pɛr-to] la sillaba iniziale ha un minimo di apertura e raggiunge un massimo terminando prima del minimo successivo Di conseguenza ogni sillaba include un picco massimo di apertura che in Italiano e in molte altre lingue egrave costituito da una vocale

Il picco vocalico presente tre volte nella parola coperto viene anche definito Nucleo Sillabico ciograve che lo precede egrave detto Testa e ciograve che lo segue egrave la Coda Nucleo e Coda vengono raggruppati sotto il nome di Rima

Lrsquounico elemento indispensabile egrave il nucleo mentre coda e testa sono facoltativi e possono essere formati da piugrave di un elmento

Le sillabe si possono dividere tra- Sillabe aperte se prive di coda- Sillabe chiuse se dotate di cosa

In Italiano in cui sono presenti le geminate ovvero consonanti lunghe percheacute equivalenti a due brevi la prima parte della consonante lunga viene assegnata alla sillaba precedente come in pas-so Di conseguenza la sillaba che termina con il primo elemento di una geminata egrave una sillaba chiusa

In altre lingue il nucleo sillabico egrave invece costituito da consonanti (sonanti) ad esempio la parola inglese table [trsquoeɪb l ] Rappresentiamo la struttura in termini di apertura

trsquo e ɪ b l vocale vocale laterale occlusiva occlusiva

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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La parola risulta essere un bisillabo formato da [trsquoeɪ] e [b l ] Mentre la prima sillaba ha un nucleo vocalico formato da un dittongo nella seconda il picco egrave occupato dalla consonante laterale che quindi ne rappresenta il nucleo sillabico Questo ruolo di nucleo sillabico puograve essere occupato in alcune lingue non solo da consonanti laterali ma anche da vibranti e nasali grazie alla posizione intermedia di questi vari tipi consonantici nella scala di apertura

La sillabicitagrave di una consonante si indica con un diacritico [] posto sotto la consonante in questione come avviene in people [prsquoip l ] under (ingl americano) werden (tedesco) trg (serbo)

LrsquoAccento di ParolaLrsquoaccento egrave la prominenza di una sillaba sulle altre Questo significa che in ogni parola formata da due o piugrave sillabe ce nrsquoegrave una detta sillaba tonica che sotto qualche aspetto assume una posizione di rilievo rispetto alle altre sillabe dette sillabe atone

Naturalmente in parole formate da una sola sillaba non si puograve parlare di prominenza di una sillaba sulle altre e quindi non ha senso parlare della posizione dellrsquoaccento In parole di due o piugrave sillabe invece si puograve sempre individuare la sillaba prominente anche quando le regole ortografiche dei vari sistemi linguistici non la segnalano (es papa accento sulla prima)

Nel sistema di trascrizione IPA lrsquoaccento egrave segnato da [lsquo] collocato prima della sillaba prominente

La prominenza di una sillaba sulle altre puograve essere affidata nelle diverse lingue ad almeno uno dei tre parametri seguenti a) Intensitagrave che egrave la forza articolatoria con la quale ogni sillaba egrave prodotta Si ha quindi un maggiore volume sonorob) Altezza che egrave il grado di acutezza della voce Lrsquoaccento di altezza o accento musicale sta sulla sillaba prodotta con il tono piugrave alto c) Durata che egrave la lunghezza della vocale che costituisce il nucleo sillabico Lrsquoaccento di durata si trova sulla sillaba la cui vocale viene mantenuta piugrave a lungo

Le diverse lingue utilizzano questi parametri in modo molto diverso in alcuni casi si possono attivare tutti e tre in maniera simultanea e quindi la sillaba prominente saragrave sia la piugrave intensa che la piugrave alta che la piugrave lunga

Le lingue possono essere ad accento mobile in cui ogni sillaba puograve portare accento (es italiano) ad accento fisso in cui la posizione egrave prefissata (francese ultima sillaba ungherese prima finlandese e ceco idem polacco penultima) o misto (latino greco)

Esiste inoltre un accento secondario nelle parole composte o in quelle formate da quattro o piugrave sillabe Si tratta di un nucleo sillabico meno prominente rispetto a quello tonico ma comunque prominente rispetto alle altre sillabe della parola Ad esempio la parola cavatappi presenta sia un accento primario su [-tap-] ma [ka-] egrave prominente rispetto alle altre sillabe e pertanto egrave secondaria o semitonica Lrsquoaccento secondario si segnala nel sistema IPA con [] posto a sinistra della sillaba semitonica es [kavarsquotappi]

IsocroniaSi tratta di un principio regolativo dei rapporti di durata che funziona in modo molto diverso da lingua a lingua

- Isocronia sillabica egrave la tendenza di una lingua ad assegnare una durata uguale alle sillaba che in una parola hanno lo stesso ruolo Nella parola nazionale la sillaba tonica -na- dura piugrave delle altre tre ma queste (na- -zio- -le) atone hanno pressoccheacute uguale durata Se aggiungiamo alla parola prefissi e suffissi come in internazionale internazionalizzare internazionalizzazione ciascuna delle ulteriori sillabe riceveragrave una durata approssimativamente uguale e dunque la parola avragrave complessivamente una durata molto maggiore

- Isocronia accentuale egrave invece il principio opposto per cui in una lingua isoaccentuale come lrsquoinglese se alla parola national aggiungiamo via via suffissi e prefissi come in international internationalise internationalisation le sillabe tenderanno a comprimersi sempre di piugrave e lrsquoallungamento complessivo della durata della parola saragrave molto inferiore rispetto a quello che si ha in italiano lingua isosillabica

Intonazione Questo livello della fonetica soprasegmentale si sovrappone ai primi due (accento sillaba) e riguarda lrsquointonazione di frase La differenza tra unrsquointonazione dichiarativa (Fuori piove) e una interrogativa (Fuori piove) che in ortografia egrave segnalata dalla punteggiatura egrave dal punto di vista fonetico veicolata dagli stessi tre parametri prosodici elencati nel paragrafo precedente cioeacute intensitagrave altezza e durata anche se in generale si considera prevalente nel caso dellrsquointonazione di frase il parametro altezza detto frequenza fondamentale correlato strettamente alla velocitagrave di vibrazione delle pliche vocali

In Italiano la differenza tra queste due frasi egrave unicamente intonazionale mentre in altre lingue vi sono anche diverse strutture sintattiche che segnalano il diverso tipo di frase come accade in inglese francese o tedesco

In che modo interagiscono la struttura accentuale della parola e quella intonazionale dal momento che possono essere veicolate dagli stessi tre parametri

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 14: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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Prendiamo la sequenza ldquoFuori Pioverdquo lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve

Notiamo quindi un andamento accentuale Su questo si viene a sovrapporre quello intonazionale ovvero lrsquointera sequenza sempre conservando i propri accenti viene ulteriormente modificata sulla base del contorno intonazionale tipico della frase in questione Per esempio in molte varietagrave italiane il contorno intonazionale della frase affermativa egrave discendente

lsquofwɔ lsquopjɔ

ri ve Si nota che la parola conserva il proprio accento ma la sequenza nel suo insieme si egrave modificata e ha un contorno discendente Le sequenze interrogative al contrario sono spesso ascendenti e in questo caso potranno schematicamente essere rappresentate nel modo seguente

lsquopjɔlsquofwɔ ve ri

La frase interrogativa ldquoFuori pioverdquo egrave detta del tipo sigraveno in quanto presuppone una risposta a scelta binaria negativa o affermativa

Altre frasi come quelle ch- ovvero introdotte da pronomi avverbi o aggettivi interrogativi (chi che che cosa) o da quando quale dove come percheacute presuppongono invece una risposta aperta Sul piano intonazionale la differenza principale tra questi due tipi sta nel fatto che in una lingua come lrsquoitaliano che non ha specifiche strutture sintattiche caratterizzanti lrsquointerrogativa rispetto alla dichiarativa lrsquointonazione egrave lrsquounico strumento per riconoscere una interrogativa del tipo sigraveno mentre nel caso delle interrogative ch- giagrave la sola presenza del pronomeavverbioaggettivo segnalano il tipo di frase Dunque in questo secondo tipo lrsquointonazione svolge un ruolo secondario

Oltre allrsquointonazione di frase che appunto serve a distinguere una proposizione dichiarativa da una interrogativa o da una esclamativa etchellip lrsquointonazione puograve svolgere anche altri ruoli nel parlato Come nel caso dellrsquointonazione di contrasto in cui egrave sempre lrsquoandamento dei tre parametri prosodici a segnalare lrsquoelemento contrastivo sempre sovrapponendosi allrsquoandamento accentuale e combinandosi con quello dellrsquointonazione della frase o in quello dellrsquointonazione enfatica in cui pronunciando in modo piugrave alto eo lungo eo intenso una parola intendiamo sottolineare in modo particolare il concetto che essa esprime

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 15: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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CAPITOLO 2I SUONI DELLrsquoITALIANO1 LrsquoITALIANO STANDARD Per Italiano Standard si intende un livello di lingua fissato in termini normativi e astratti che in quanto tale non corrisponde allrsquouso effettivo dellrsquouna o dellrsquoaltra regione italiana neacute allrsquouso individuale di persone reali Si puograve dire che allo stato attuale solo alcune categorie professionali come quelle degli attori o dei doppiatori seguano integralmente (o quasi) le indicazioni della norma standard e solamente in ambito professionale (dizione) Fino a qualche tempo fa si usava come riferimento per lo standard il cosiddetto ldquoitaliano della RAIrdquo in quanto i lettori dei telegiornali e dei giornali radio erano addestrati ad applicare nella lettura le norme della ldquoortoepigraveardquo cioeacute della pronuncia secondo la norma standard ma oggi la lettura delle informazioni non segue piugrave la norma standard Lo standard inoltre rappresenta il principale riferimento nellrsquoinsegnamento della pronuncia dellrsquoitaliano sia come L1 sia e soprattutto come L2

11 Le Vocali Vocalismo Tonico

Per vocalismo tonico si intende lrsquoinsieme delle vocali che si possono trovare in sillaba tonica Nello standard il vocalismo italiano include sette delle otto vocali cardinali primarie in quanto non include la vocale posteriore bassa [ɑ] neacute le vocali cardinali secondarie neacute gli altri foni vocalici Inoltre non utilizza vocali nasalizzate

Regola di Compensazione QuantitativaErsquo la regola che determina la quantitagrave delle vocali italiane e si chiama di ldquocompensazionerdquo in quanto lrsquoallungamento vocalico in qualche moda risulta compensare lrsquoassenza di coda consonantica (sillaba aperta)

- una vocale egrave lunga in sillaba tonica aperta non finale - una vocale egrave breve in sillaba tonica chiusa

In sillaba atona e in sillaba tonica finale le vocali rimangono sempre brevi

Vocalismo Atono Le vocali atone dellrsquoitaliano sono solo cinque

Le due vocali medie [e o] possono essere considerate come qualcosa a metagrave tra le medio-alte [e o] e le medio-basse [ɛ ɔ] Le vocali atone non risultano mai colpite dalla regola di compensazione quantitativa DittonghiUn dittongo egrave una sequenza di due vocali allrsquointerno di una stessa sillaba

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i u

e o

a

i u

e o ɛ ɔ

a

i u

e o ɛ ɔ

a

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 16: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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Pertanto le sequenze italiane formate da una consonante approssimante + vocale [je jɔ] non rientrano tecnicamente in questa categoria anche se alcuni li considerano dittonghi ascendenti

I (veri) dittonghi discendenti sono formati da due elementi vocalici di apertura decrescente in cui il primo elemento vocalico egrave quello piugrave aperto e quindi picco sillabico

I trittonghi [jɛi wei wɔi jai] come in miei tuoi quei odiai sono in realtagrave formati da una sequenza di approssimante + dittongo discendente

Non sono dittonghi gli iati ovvero gli incontri di vocali di due sillabe diverse come in boato rione paura

12 Le Consonanti Il sistema consonantico italiano include

Occlusive Velari [k g]Le occlusive velari [k g] sono interessate da un fenomeno di coarticolazione che davanti alle vocali anteriori [ɛ e i] e

Occlusiva bilabiale sorda [p] ape

bilabiale sonora [b] tubo

dentalealveolare sorda [t] note

dentalealveolare sonora [d] cade

velare sorda [k] oca

velare sonora [g] ago

Fricativa labiodentale sorda [f] afa

labiodentale sonora [v] beve

dentalealveolare sorda [s] casa

dentalealveolare sonora [z] uso

pre-palatale sorda [ʃ] sci

Affricata dentalealveolare sorda [ts] zio

dentalealveolare sonora [dz] zero

pre-palatale sorda [tʃ] cena

pre-palatale sonora [dʒ] Luigi

Nasali bilabiale [m] amo

labiodentale [ɱ] inverno tanfo

dentalealveolare [n] uno

palatale [ɲ] gnocchi

velare [ŋ] fango

Laterale dentalealveolare sonora [l] lama

palatale [ʎ] gl (+i) gli (+a e o u)

Vibrante dentalealveolare polivibrante [r] ora

Legamento approssimante palatale sonora [j] ieri

approssimante labiovelare sonora [w] uomo

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 17: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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allrsquoapprossimante palatale [j] ne anteriorizza il luogo di articolazione assimilandolo a quello palatale di tali vocali Avremo come esiti le occlusive palatali sorda e sonora [c ɟ] come in aghi [lsquoaɟi] o chiaro [lsquocjaro]

Fricative AlveolariDentali [z s] La fricativa alveolare sonora [z] egrave solamente breve come in [lsquokwazi] In italiano abbiamo- in posizione intervocalica [s z] in modo determinato solo a livello lessicale come in casa cosa Pisa crsquoegrave la sorda ma in caso quasi viso crsquoegrave la sonora- in posizione iniziale di parola crsquoegrave sempre la sorda [s] come in sale sordo sentire- allrsquoinizio del secondo elemento di un dittongo crsquoegrave sempre la sorda [s] come in semisordo risentire - prima di una consonante per la Regola di Assimilazione Regressiva di Sonoritagrave se la consonante sorda si ha la fricativa dentale sorda se egrave sonora quella sonora- davanti ai legamenti crsquoegrave sempre la sorda [s] come in siamo suola- dopo una consonante si ha sempre la sorda [s] come in Elsa orso psiche abside

Fricativa Pre-Palatale [ʃ] e Affricate Alveolari [ts dz]Sono sempre lunghe in italiano standard sia allrsquointerno di parola sia allrsquoinizio preceduta da vocale [striʃrsquoʃare] [lorsquoʃʃalle] [atrsquotsjone] [lsquogaddza] [lsquouno lsquottsio]

Sono brevi in posizione iniziale assoluta [lsquoʃalle] [lsquotsio] [lsquodzɛro [ronrsquodzio]Nasali Bilabiale Alveolare Palatale [m n ɲ] Mentre la nasale bilabiale [m] lrsquoalveolare [n] e la palatale [ɲ] possono ricorrere sia a inizio parola che in posizione intervocalica Bilabiale e Alveolare appaiono in posizione finale in tram non un conhellip

Le nasali [m n] possono essere sia brevi che lunghe mentre la palatale [ɲ] egrave sempre lunga tra vocali o a inizio di parola preceduta da vocale

Nasali Labiodentale e Velare [ɱ ŋ]Possono occorrere solo davanti ad una consonante prodotta nello stesso luogo di articolazione quindi possiamo avere una labiodentale [ɱ] solo davanti a [f v] una velare [ŋ] solo prima di [k g] Ovvero prima di una consonante in italiano puograve trovarsi solo la nasale omorganica per lrsquoapplicazione di una Regola di Assimilazione Regressiva che estende alla nasale il luogo di articolazione del fono consonantico successivo Questa regola agisce sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine di parola coinvolgendo la nasale finale della parola precedente

Cioeacute davanti a una consonante bilabiale avremo sempre la nasale bilabiale [m] davanti a una alveolare lrsquoalveolare [n] e cosigrave viahellip

Laterale Palatale [ʎ]La laterale palatale ricorre solamente tra vocali o a inizio parola Ersquo sempre lunga tra vocali e puograve occorrere in posizione postconsonantica interna di parola unicamente in forme di infinito seguite dal pronome clitico gli es far[ʎ]i

Polivibrante AlveolareDentale [r]La polivibrante alveolaredentale [r] puograve essere sia breve con 2-4 vibrazioni che lunga con 5-7 vibrazioni come in caro o carro Molti parlanti tuttavia o per ragioni geografiche o per abitudini individuali (difetti di pronuncia) e familiari sostituiscono la [r] con altri foni detti ldquoerre mosciardquo Si tratta di varianti libere In particolare si tratta della vibrante uvulare [R] che appunto presenta la vibrazione dellrsquougola anzicheacute quella della lingua della fricativa uvulare [ʁ] tipica del francese o del legamento labiodentale [ʋ] tipica dellrsquoHindi ma rintracciabile nel ldquoba[ʋ]one Fofograverdquo

Legamenti [j w]Possono essere seguiti solo da vocale e sono sempre brevi

13 La Struttura SillabicaLrsquoitaliano presenta alcune restrizioni fonotattiche

- il nucleo contiene sempre un elemento vocalico mai una sonante ma sono consentiti anche i dittonghi discendenti (hai voi)- la testa puograve essere vuota o contenere fino a tre consonanti compresi i legamentiUna testa monoconsonantica ad esempio la troviamo quando abbiamo dittonghi ascendenti i legamenti [j w] vengono considerati consonanti come in [j]eri in cui [j-] egrave testa monoconsonantica

Una testa biconsonantica puograve includere solo due tipi di sequenza a) occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare es [kre-] in credere [kwi] in qui [psi-] in psicologob) fricativa alveolare + consonante eccetto [s z ʃ dʒ dz ʎ ŋ] [sja-] in siamo [zden-] in sdentato [zro-] in srotolare

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 18: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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Una testa triconsonantica ha obbligatoriamente- fricativa alveolare + occlusivafricativa labiodentale + lateralevibrantelegamentofricativa alveolare [zbja-] in sbiadito [skwɔ-] in scuotere

- la coda sillabica puograve essere vuota monconsonantica o piugrave raramente biconsonantica come in alcune parole straniere [film] [spɔrt]

La coda monocosonantica puograve nascere da tre diversi tipi di struttura sillabica- la consonante della coda puograve essere finale di parola come in [dal] [per] [gas] [in]- la consonante della coda puograve eere seguita da una fricativa alveolare o una nasale laterale vibrante seguita da unrsquoaltra consonante appartenente alla sillaba seguente [lsquovis-po] [lsquopaŋ-ka] [lsquoal-ta] 2

- la consonante della coda puograve essere il primo elemento di una geminata come in [lsquobɔt-ta]

14 LrsquoAccento di ParolaAccento PrimarioLa posizione dellrsquoaccento in Italiano resta fondamentalmente libera nel senso che viene stabilita lessicalmente senza poter essere ricavata dalla struttura segmentale della parola

Si tratta quindi di un accento libero che puograve cadere su- ultima sillaba parole tronche o ossitone come cittagrave percheacute androgravehellip- penultima sillaba piane o parossitone come queacutesti cavaacutello importagravente internazionagravelehellip - terzultima sillaba sdrucciole o proparossitone come agravengolo pategravetici pagraverlano classigraveficahellip

- quartultima sillaba bisdrucciole come molte forme di terza personale plurale del presente (agravegitano cagravepitano telegravefonano) quando si lega un pronome clitico a una parola sdrucciola (igravendica-mi giugravedica-ci) o due clitici a una forma piana (pagraverla-me-ne vedeacutete-ve-la pegraverder-cisi)- quintultima sillaba trisducciole come quando si legano due clitici a una parola sdrucciola (ograveccupa-te-ne igravendica-me-lohellip)

Essendo lrsquoaccento qualcosa di ldquoprominenterdquo non egrave presente nei monosillabici che non hanno evidentemente una sillaba prominente e possono essere considerati sempre privi di accento quando presi isolatamente e non inseriti nella catena parlata ([tu] [non] [ki] [ma])

Distintivitagrave dellrsquoAccentoIn una lingua ad accento libero possono trovarsi parole identiche sul piano segmentale ma rese diverse dalla collocazione dellrsquoaccento in posizioni differenti in questo caso lrsquoaccento assume funzione distintiva Ad esempio prigravencipiprinciacutepi teacutemetemeacute sugravebitosubigraveto cagravepitocapigravetocapitogravehellip

In italiano tutti e tre i parametri prosodici (intensitagrave altezza durata) cooperano a segnalare la prominenza della sillaba tonica anche se sembra che la maggiore durata svolga il ruolo prevalente rispetto agli altri due

Accento SecondarioErsquo presente in italiano e lo ritroviamo regolarmente nei composti formati da almeno quattro sillaba come [pɔrtarsquoborse] [rompisrsquokatole]hellip

In genere la sua posizione coincide con la posizione originaria nellrsquoelemento che entra nel composto [lsquorompi + lsquoskatole] ma non sempre se in [sesrsquosanta] egrave sulla seconda in [sessantrsquouno] il secondario cade sulla prima Questo dipende dalla tendenza dellrsquoitaliano a porre lrsquoaccento secondario a distanza di almeno due sillabe rispetto allrsquoaccento primario alternando sillabe forti (accentate primariamente o secondariamente) a sillabe deboli (atone) Il fenomeno accade anche nelle parole di quattro o piugrave sillabe che non siano dei composti come [instarsquotaneo] e [rekupersquorare] e in certi casi puograve portare alla presenza di piugrave accenti secondari in funzione del numero di sillabe della parola Osserviamo infatti i polisillabi inconsapevolmente [iŋkonsapevolrsquomɛnte] o internazionalizzazione che puograve presentare diversi schemi di distr ibuzione degl i accent i secondari [ internat ts jona l idzat rsquo ts jone] [ in ternat ts jona l iddzat rsquo ts jone][internattsjonaliddzatrsquotsjone]hellip

Forme Clitiche e Parole FoneticheI monosillabi sono privi di accento percheacute non vi si puograve osservare una sillaba prominente Tuttavia quando vengono inseriti nella catena parlata possono comportarsi in due modi differenti riguardo alla struttura accentuale del sintagma o della frase di cui fanno parte

- monosillabi deboli o clitici si legano alle parole adiacenti comportandosi come sillabe atone di queste parole- monosillabi forti che invece conservano una propria autonomia accentuale Consideriamo i clitici [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] vedono lo stesso comportamento del pronome clitico [mi] che s appoggia in entrambi i casi allo stesso modo essendo fortemente legata dal punto di vista sintattico Sul piano fonetico e prosodico dunque

Si nota che nel caso di s+consonante la suddivisione in sillabe fonetiche [lsquovis-po] non corrisponde a quella ortografica (vi-spo) in 2

quanto il minimo di apertura viene raggiunto solo in corrispondenza dellrsquoocclusiva [p] e pertanto la [s] appartiene alla sillaba precedente di 18 26

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 19: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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ciascuna delle due sequenze costituisce una sola parola foneticaUna parola fonetica egrave una sequenza di sillabe appartenenti a una o piugrave parole lessicali che presenta una sola prominenza accentuale [lsquogwardami] e [mirsquogwardi] sono parole fonetiche La trascrizione fonetica prevede che i clitici non vengano separati ma in casi di illeggibilitagrave lo sono

Si comportano da clitici in italiano oltre alle forme atone dei pronomi (mi ti gli le) anche articoli preposizioni e congiunzioni monosillabici [larsquomama] [dirsquoparma] e Mauro [ersquomauro]

Alcuni monosillabi quelli forti come me non si comportano come i clitici avremo infatti [lsquogwarda me] con due parole fonetiche anzicheacute [lsquogwardami] Per segnalare piugrave chiaramente questa specifica autonomia dei monosillabi forti viene spesso riportato il simbolo dellrsquoaccento tonico anche davanti al monosillabo stesso [lsquogwarda lsquome]Infatti [lsquome] rappresenta un piccolo accentuale rispetto alla sillaba atona [-da] della parola precedente gwar gwar me da mi daAltri Fenomeni AccentualiRetrocessione a causa della tendenza ad evitare la giustapposizione di due sillabe toniche accade che se ad esempio nella frase una parola con lrsquoaccento sullrsquoultima sillaba come lunedigrave egrave seguita da una parola con lrsquoaccento sulla prima sillaba come scorso questo ldquoscontrordquo di due accenti provoca facoltativamente la retrocessione del primo dei due accenti quindi lunedigrave scorso [lunersquodi lsquoskorso] puograve diventare [lsquolunedi lsquoskorso] come papagrave tuo [parsquopa trsquotuo] puograve diventare [lsquopapa trsquotuo] Deaccentazione parziale o totale colpisce i bisillabi inseriti nella catena parlata Ad esempio dopo tutto [lsquodopo lsquotutto] puograve vedere la perdita del tutto o in parte della tonicitagrave del primo elemento e la sequenza di due parole puograve comportarsi come una parola composta con trasformazione dellrsquoaccento primario di [lsquodopo] in accento secondario (deaccentazione parziale) La perdita dellrsquoaccento puograve essere completa (deaccentazione totale) se la sequenza viene pronunciata come un semplice quadrisillabo piano [doporsquotutto] 15 Fenomeni Fonosintattici Elisione caduta della vocale finale di una parola quando la parola successiva inizia per vocale Questo fenomeno egrave obbligatorio in alcuni casi come bellrsquouomo [lsquobɛllrsquowɔmo] o nessunrsquoaltra [nessun lsquoaltra] facoltativo in altri come un altrrsquoannoun altro anno [un altr lsquoanno][un lsquoaltro lsquoanno] non accettato in altri ancora come in ottimo amico [lsquoɔttim arsquomiko]

Raddoppiamento Fonosintattico consiste nel fenomeno per cui alcune parole hanno la proprietagrave di raddoppiare la consonante iniziale della parola seguente come in a Pasquale [a ppasrsquokwale] Questa proprietagrave dipende dalla parola precedente ma colpisce la successiva Si ha

Non si ha- quando la parola seguente iniziale per fricativa alveolare [s z] seguita da altre consonanti non approssimanti ha parlato [a

Monosillabi Forti sostantivi aggettivi numerali come re blu tre tegrave re CCarlo blu nnotte tre vvolte fa ffreddo

forme verbali come eacute fu ho ha do dagrave sto sta so sa fa va puograve

sa ffare fa ccaldo egrave llui fu ddetto ho ccapito

pronomi come tu me te seacute che chi tu ddici me mmedesimo con te ppersonalmente per seacute ssolo

avverbi come qua qui la ligrave piugrave giagrave qua ssotto qui pproprio lagrave ffuori ligrave pper ligrave piugrave ccaro

i nomi delle lettere dellrsquoalfabeto a bi ci di e gi i o pi qu ti u vi vu

vu ddoppia pi ggreco i llunga

Monosillabi Deboli le preposizioni a da tra fra su da MMilano a NNapoli tra nnoi fra ddue

le congiunzioni e o neacute ma se che e ccosigrave o nno neacute llei neacute llui ma ssenti

il pronome relativo che colui che vviene quello che vvogliono

Bisillabi come qualche dove sopra come mme qualche vvolta dove ssei sopra ddi lui

Parole Tronche tutte le tronche terminanti in vocale verrograve ddomani cittagrave vvuota Gesugrave CCristo babagrave ccon panna caffegrave ffreddo

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 20: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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pparrsquolato] ma ha sbagliato [a zbaʎrsquoʎato]

- quando la parola successiva si trova separata da una pausa o appartiene a una unitagrave (sintagma clausola proposizione periodo) diversa da quella cui appartiene la parola ldquocatalizzatricerdquo del fenomeno te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ ddorsquomani] ma te lo dirograve domani [te lo dirsquorɔ dorsquomani]

- non producono raddoppiamento sintattico tutti i monosillabi deboli come di ne ci gli articolari determinativi e indeterminativi i pronomi mi ti si gli le ci vi e tutti i monosillabi terminanti in consonante

Raddoppiamento Spontaneo egrave lrsquoallungamento spontaneo delle consonanti [ʃ ʎ ɲ ts dz] quando si trovano in posizione intervocalica sia allrsquointerno di parola che in posizione iniziale preceduta da vocale In questo caso il raddoppiamento non egrave provocato dalla parola precedente ma si produce spontaneamente si verifica infatti anche dopo forme come si la di che non presentano raddoppiamento fonosintattico Esempi sono si scendeva [si ʃʃenrsquodeva] di zanzara [di ddzanrsquodzara]hellip

16 LrsquoIntonazione Considerato da un punto di vista standard lrsquoItaliano non ha precise regole esplicite e condivise che prescrivano determinati contorni intonazionali Si puograve solo parlare di intonazione media e di intonazioni regionali e eventualmente sociolettali e individuali

Il contorno intonazionale dichiarativo italiano puograve essere descritto come ldquodiscendenterdquo mentre quello interrogativo del tipo sigraveno come ldquodecisamente ascendenterdquo e quello interrogativo del tipo ch- come ldquomoderatamente ascendenterdquo Si tratta di una ascesa o discesa dellrsquoaltezza soprattutto ma anche dellrsquointensitagrave e della durata

In realtagrave a presentare un andamento tipicamente discendente oppure piugrave o meno ascendente non egrave mai lrsquointera frase ma soprattutto la sua porzione finale o contorno terminale in genere a partire dallrsquoultima sillaba tonica mentre il resto della frase tende a presentare in tutti i casi un andamento discendente definito declinazione e attribuito a tendenze fisiologiche generali dellrsquoapparato fonatorio che va perdendo spontaneamente energia via via che lrsquoespirazione prosegue Il punto in cui la declinazione spontanea si interrompe e inizia il contorno terminale egrave detto turning point

1) Si parte oggi2) Si parte oggi3) Chi parte oggi

In questi casi il contorno terminale coincide con la parola oggi che nei diversi tre casi presenta un andamento diverso dei tre parametri prosodici coinvolti1) [lsquoɔd dʒi] dʒi]

2) [lsquoɔd

dʒi]

3) [lsquoɔd

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 21: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

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2 LE VARIETArsquo REGIONALI DELLrsquoITALIANO La situazione linguistica e sociolinguistica dellrsquoItalia contemporanea egrave tale che praticamente nessun parlante adotta esattamente il modello standard ricorrendo piuttosto ad unrsquoampia gamma di varietagrave regionali di italiano ciascuna delle quali dotata di proprie caratteristiche specifiche In genere la nostra capacitagrave di individuare la regione di provenienza di un parlante si basa sulla presenza di tratti fonetici non standard come ad esempio le doppie in luogo delle scempie per il campano lrsquoassenza di raddoppiamento fonosintattico e la generalizzazione di [z] intervocalica nel dialetto lombardo

Naturalmente qui si sta facendo riferimento alla pronuncia regionale dellrsquoitaliano e non allrsquouso dei dialetti Tuttavia egrave storicamente vero che nella gran parte dei casi le caratteristiche locali riscontrabili nella pronuncia dellrsquoitaliano delle varie regione siano da attribuire a un influsso delle caratteristiche fonetiche dei dialetti delle stesse regioni

Questo trasferimento allrsquoitaliano di alcuni specifici elementi di pronuncia dialettale si egrave determinato nel momento in cui lrsquoitaliano per la prima volta tra i secoli XIX e XX egrave stato appreso da grandi masse di persone precedentemente dialettofone I tratti locali cosigrave introdotti negli italiani regionali si sono poi trasmessi alle generazioni seguenti conservandosi e stabilizzandosi anche nei casi in cui queste popolazione siano diventate ormai prevalentemente o esclusivamente italofone perdendo memoria dei dialetti drsquoorigine Tale influsso puograve esercitarsi in modo diretto attraverso una quasi automatica emersione di elementi fonetici dialettali nellrsquoitaliano regionale come la pronuncia doppia in gran parte dellrsquoItalia centrale e meridionale dovuta allrsquoassenza in molti dialetti di quelle regioni dei suoni corrispettivi scempi per lo meno in posizione intervocalica Lrsquoinflusso dialettale perograve puograve agire in modo del tutto inverso eliminando le caratteristiche ritenute dialetti persino laddove invece siano previste anche dallrsquoitaliano standard questo fenomeno definito ipercorrettismo lo si vede nelle pronunce centro-meridionali scempie per ldquoabbiamordquo [arsquobjamo] o ldquomaggiordquo [lsquomadʒo] Inoltre allrsquointerno di una stessa varietagrave regionale o locale di italiano esistono tratti fonetici piugrave resistenti detti indicatori che rimangono presenti nella pronuncia di qualunque parlante di quellrsquoarea in qualsiasi situazione indicandone cosigrave inequivocabilmente la provenienza (es doppie per il campano) e altri detti marcatori che invece alcuni o tutti i parlanti mostrano di saper controllare Va precisato che ldquoitaliano regionalerdquo non si riferisce alla Regione intesa in senso amministrativo eo geografico in quanto spesso allrsquointerno di una regione amministrativa o geografica possono trovarsi profonde differenze Ad esempio la Puglia egrave divisa tra unrsquoarea linguisticamente pugliese e una salentina Come le Marche il Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige o il Lazio Il termine italiano regionale rappresenta solo una prima necessaria approssimazione rispetto ad una realtagrave estremamente piugrave frastagliata

21 Le VocaliVocalismo TonicoLa maggior parte delle varietagrave regionali dellrsquoitaliano come quelle settentrionali centrali e alto-meridionali condivide il sistema eptavocalico dellrsquoitaliano standard Puograve comunque verificarsi una diversa distribuzione dei foni vocalici nei singoli elementi del lessico

Vocali MedieIn particolare la divergenza piugrave rilevante riguarda il frequente ricorso a timbri medio-alti in luogo di quelli medio-bassi dello standard o viceversa Inoltre egrave importante notare che la variazione che si ha nelle vocali medie egrave molto variegata nei diversi italiani regionali Ad esempio

Italiano Standard Lombardo (Milano) Campano (Napoli)

[tre] [trɛ] [tre]

[lsquoverde] [lsquoverde] [lsquovɛrde]

[lsquopɛnso] [lsquopenso] [lsquopɛnso]

[lsquowɔmo] [lsquowɔmo] [lsquowomo]

[lsquovjɛni] [lsquovjeni] [lsquovjeni]

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i u

e o ɛ ɔ

a

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Sebbene si creda che una varietagrave ldquoapra del tuttordquo o ldquochiuda del tuttordquo le vocali in realtagrave ognuna possiede ambedue i gradi di apertura vocalici il medio-alto e il medio-basso e differisce dalle altre varietagrave unicamente per la loro distribuzione lessicale Peraltro puograve sorprendere il caso (vedi [lsquovjɛni]) in cui due varietagrave anche molto lontane concordino tra loro pur allontanandosi dallo standard

Possono comunque essere individuate delle regolaritagrave che spiegano almeno in parte la specificitagrave distributiva delle vocali medie- in gran parte dellrsquoItalia meridionale le sequenze [jɛ wɔ] come in vieni e uomo hanno invece vocali di timbro medio-alto [je wo] Per la sola sequenza [jɛ] si trova lo stesso [je] in buona parte delle varietagrave settentrionali - in gran parte dellrsquoItalia nord-occidentale in sillaba tonica di parola sdrucciola egrave ammessa solo [e] e non [ɛ] come in m[e]dico g[e]nere G[e]nova [e]lena stessa cosa avviene nelle parole piane davanti a consonante nasale come in [lsquosenti] anzicheacute [sɛnti] Altre Realizzazioni Particolari

[a] Tonica- in Emilia Romagna e Puglia alcune parole che in italiano hanno [a] tonica come vado parlo presentano invece [aelig] come in [lsquovaeligdo] [lsquopaeligrlo]

- in Piemonte Liguria e Campania alcune parole tendono a presentare nella stessa posizione di cui sopra la vocale posteriore bassa [ɑ] come in [lsquovɑdo] [lsquopɑrlo]

[ɛ]- in Lombardia e Veneto egrave la vocale anteriore medio-bassa [ɛ] che viene ad essere a volte sostituita da [aelig] come in [traelig kafrsquofaelig]

- a Roma in particolare tra i giovani si sta verificando un fenomeno analogo a quello di Lombardia e Veneto [lsquovjaeligni lsquobbaeligllo]

Il Sistema Pentavocalico Tonico Un Vocalismo Tonico strutturalmente molto diverso da quello dellrsquoItaliano Standard si trova in Sardegna e nellrsquoarea linguistica detta ldquobasso-meridionalerdquo o ldquomeridionale estremardquo che include la Sicilia il Salento e quasi tutta la Calabria

Le varietagrave regionali di queste aree come i loro dialetti hanno infatti un sistema vocalico a cinque elementi disposti su tre gradi di apertura con una sola vocale media anteriore e una posteriore (sistema appunto pentavocalico)

Il grado intermedio di apertura viene indicato come per il vocalismo atono dello standard con i foni vocalici medio-alti [e o] anche se nel caso degli italiani regionali lrsquoeffettiva realizzazione tende prevalentemente al grado medio-basso [ɛ ɔ] soprattutto in Sicilia e in Sardegna Pertanto avremo il seguente triangolo vocalico in cui i simboli [ɛ ɔ] non impediscono comunque lrsquoutilizzo in determinati termini o in alcune sottovarietagrave locali delle regioni in questione dei foni medio-alti

Vocalismo AtonoErsquo dappertutto pentavocalico a tre gradi di apertura esattamente come lrsquoitaliano standardTuttavia in Sicilia e in Calabria le vocali atone alte vengono realizzate con un timbro meno (ldquoquasirdquo) chiuso [ɪ ʊ] senza con questo alterare la pentavocalicitagrave del sistema

Alcune varietagrave regionali dellrsquoarea alto-meridionale in Campania e in Puglia spesso estendono allrsquoitaliano regionale una caratteristica vocalica degli originari dialetti per le quali le vocali atone finali (in particolare quelle finali di enunciato) tendono a centralizzarsi e ad essere realizzate come ldquoschwardquo cioeacute con il fono [ə] in sostituzione delle vocali [i e a o] dello standard Ad esempio felice [fersquoliʃə] non penso [nom lsquopɛntsə] Questa vocale centrale media [ə] inoltre emerge sia nelle stesse varietagrave alto-meridionali che in alcune varietagrave centrali in posizione finale di quelle parole per lo piugrave di origine straniera che terminano per consonante meeting [lsquomitiŋgə] film [filmə] Questrsquoaggiunta detta epitesi o paragoge viene ad aggiungere una sillaba in piugrave a queste parole Quando la consonante finale egrave unica come in bar amen top essa viene sistematicamente allungata davanti alla vocale paragogica [lsquobarrə] [lsquotɔppə] [lsquoamennə] sempre con un aumento del numero delle sillabe

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i u

e o

a

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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In altre regioni la vocale paragogica inserita in questi casi puograve essere diversa dalla vocale centrale media schwa [ə] infatti in alcune varietagrave regionali toscane e laziali si preferisce la [e] dunque [lsquofilme] [lsquobarre] mentre in quelle meridionali estreme si inserisce in fine di parola una vocale ldquoecordquo cioeacute simile o uguale alla tonica e quindi [lsquofilmi] [lsquospɔrto]

Molto simile a quello della paragoge egrave il caso dellrsquoanaptissi che consiste nellrsquoinserimento di una vocale allrsquointerno di una parola Questo fenomeno si verifica nelle stesse varietagrave regionali quando allrsquointerno della parola vi sia una sequenza di consonanti rara o estranea alla fonotassi italiana come nelle parole atmosfera tecnico afta In questi casi viene inserita una vocale tra le due o piugrave consonanti con allungamento di compenso della consonante precedente alla vocale anaptittica [attəmosfrsquoɛra] [lsquotɛkkəniko] [lsquoaffəta]hellip

In questi stessi casi per effetto della stessa reazione di estraneitagrave dei parlanti nei confronti delle finali consonantiche e dei gruppi consonantici stranieri tecnica o colta le varietagrave settentrionali adottano strategie molto diverse arrivano allrsquoabolizione totale di alcune consonanti p es meeting atmosfera possono essere realizzati come [lsquomitin] o [ammosrsquofera] Per esempio il calciatore tedesco Bergkamp [lsquobeʁkkamp] diviene regolarmente [lsquoberkaŋ] in Lombardia e [lsquobɛrgəkampə] nel Centro-Sud

DittonghiLe varietagrave regionali hanno una sostanziale tendenza a ridurre i dittonghi piugrave frequentemente e marcatamente in sillaba atona e in modo ancora piugrave significativo nel parlato ldquovelocerdquo o ldquoallegrordquo Tale riduzione puograve consistere in una drastica semplificazione o monottongazione del dittongo come in Maurizio laicitagrave che possono divenire [morsquorittsjo] [letʃirsquota] oppure in una ipoarticolazione che avvicina il timbro della vocale piugrave aperta a quello della vocale piugrave chiusa riducendo il percorso articolatorio previsto per il dittongo [mɑursquorittsjo][mɔursquorittsjo] [laeligitʃirsquota][lɛitʃirsquota]Particolarmente rilevante come numero di occorrenze nel parlato soprattutto radiofonico e televisivo degli ultimi anni egrave il caso del dittongo atono [eu] in parole oggi ad altissima frequenza come Europa europeo e derivati con realizzazioni che variano da [əʊrorsquopɛo] a [œoslashrorsquopɛo] a [oslashrorsquopɛo] a [ʊrorsquopɛo]

22 Le Consonanti Occlusive- Gorgia Toscana consiste nellrsquoaspirazione o fricativizzazione delle Occlusive Sorde [p t k] dellrsquoitaliano standard che in posizione intervocalica diventano appunto aspirate [prsquo trsquo krsquo] o piugrave spesso fricative [ɸ θ h] Ad esempio lupa [lsquoluprsquoa] o [lsquoluɸa] Luca [lsquoluha] le cose [le lsquohɔse] Lrsquoocclusiva velare sorda [k] puograve a volte addirittura dileguare completamente le cose [le lsquoɔse]

- Fricativizzazione Toscana delle occlusive sonore [b d g] dello standard che danno esito [β eth ɣ] in posizione intervocalica anche se con meno regolaritagrave spetto alla Gorgia i bambini [i βamrsquobini] ridere [lsquoriethere]

- Aspirazione Calabrese delle occlusive sorde e dellrsquoaffricata sorda [ts] di Catanzaro [di kʰatʰanrsquotsʰaro]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde precedute da nasale sia allrsquointerno di parola che attraverso il confine dalle Marche centrali fino alla Basilicata Ad esempio guanto [lsquogwanto] Non egrave vero che la sorda viene senzrsquoaltro sostituita dalla sonora come vorrebbe lo stereotipo della satira [lsquogwando]

- Parziale Sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica dalle Marche al Lazio al Molise Si hanno per di piugrave gradi intermedi di sonoritagrave e non estremi

- Sostituzione delle occlusive alveolari [t d] con i foni cacuminali [ʈ ɖ] allrsquointerno di gruppi consonantici come [tr] [dr] [str] dove la cacuminalizzazione riguarda in genere lrsquointero gruppo Avviene nellrsquoItalia meridionale estrema Quindi avremo treno [ʈɽɛno] Andrea [anrsquoɖɽɛa] nostro [nɔʂʈɽo]

- Realizzazione LungaIntensa della bilabiale occlusiva sonora nellrsquoItalia centro-meridionale problema [probrsquoblɛma] Fabio [lsquofabbjo]

Fricative - Mentre la norma prescrive in posizione intervocalica in alcuni casi la fricativa alveolare sorda e in altri la sonora come casa [lsquokasa] e viso [lsquovizo] in tutte le varietagrave regionali non toscane - dove comunque si sta perdendo - si discostano da tale schema Nel centro-meridionale si ha in posizione intervocalica sempre la sorda [s] mentre in quelle settentrionali sempre la sonora [z]

- NellrsquoItalia centrale e meridionale dopo le consonanti [n l r] si sostituisce la fricativa alveolare [s] dello standard con unrsquoaffricata alveolare sorda o sonora insomma [inrsquotsomma] o [inrsquodzomma] borsa [lsquobortsa] o [lsquobordza]

- Davanti a consonante alcuni italiani regionali del Centro e del Sud (pre-)palatalizzano lrsquoalveolare sorda [s] o sonora [z] dello standard in [ʃ] e [ʒ] Tuttavia questo avviene non in tutti i contesti preconsonantici la maggior parte della Campania palatalizza solo davanti a consonanti bilabiali [p b m] labiodentali [f v] velari [k g] ma non davanti alle alveolari [t d k r n] mentre in altre zone dellrsquoItalia meridionale prevale proprio la palatalizzazione davanti ad alveolare piuttosto che quella davanti ad altre consonanti

- Nelle varietagrave emiliane invece la palatalizzazione colpisce [s z] indipendentemente dalla loro posizione dunque sia davanti a

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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consonante che soprattutto davanti a vocale Lrsquoesito egrave quindi [ʃ ʒ] come in Sassuolo [ʃaʃrsquoʃwɔlo] o casa [lsquokaʒa]

- La fricativa palatale sorda [ʃ] egrave sempre lunga nello standard tra vocali ma nelle varietagrave regionali settentrionali questo fono si realizza sempre come breve uscire [ursquoʃire] la scia [la lsquoʃia]

- La fricativa labiodentale sorda [f] si sonorizza anche se parzialmente dopo nasale nelle aree centro-meridionali

Affricate - Le affricate alveolari sorda e sonora [ts dz] sono spesso distribuite lessicalmente in maniera diversa rispetto allo standard [dz] egrave molto diffuso in posizione iniziale sia nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali zucchero [lsquodzukkero]

- In una parte del Centro-Sud [ts] viene sostituito a [dz] in posizione post-consonantica alzare [alrsquodzare]

- Gli italiani regionali emiliano e romagnolo (e in Veneto) presentano in corrispondenza delle affricate alveolari standard [ts dz] dei foni affricati dentali [tθ deth] come in zio [tθio] zanzara [dethanrsquodethara]

- [ts] e [dz] che nello standard sono sempre lunghe tra vocali tendono nelle varietagrave settentrionali ad adeguarsi alla grafia realizzandosi lunghe nel caso in cui sia indicato graficamente pazzo [lsquopattso] ma vizio [lsquovitsjo]

- In Toscana le affricate palatali [tʃ dʒ] dello standard in posizione intervocalica vengono realizzate come fricative cioeacute perdendo la parte occlusiva ovvero [ʃ ʒ] luce [lsquoluʃe] grigi [lsquogriʒi]Se sono lunghe oppure in posizione postconsonantica invece restano tali anche in Toscana ho cenato [ɔ ttʃersquonato] oggi [ɔddʒi]

- Nelle varietagrave mediane (Marche centro-meridionali Umbria Lazio) e in alcune varietagrave meridionali (Abruzzo Molise Campania Puglia non salentina) lrsquoaffricata palatale sorda [tʃ] si comporta come in Toscana fricativizzandosi in posizione intervocalica luce [lsquoluʃe] La sonora essendo sempre lunga in posizione intervocalica nelle stesse varietagrave non si fricativizza la gente [la drsquodʒɛnte]

- La fricativizzazione di [tʃ] non produce nelle varietagrave interessate casi di ambiguitagrave infatti se pece (che in italiano standard egrave [lsquopetʃe]) si realizza come [lsquopeʃe] pesce ha invece sistematicamente una fricativa lunga conformemente allo standard ed egrave realizzato dunque sempre come [lsquopeʃʃe] La distintivitagrave egrave dunque garantita dalla lunghezza della fricativa

- Una interessante ambiguitagrave si puograve invece produrre in diatopia Se infatti confrontiamo pece e pesce osserviamo che [lsquopeʃe] egrave la realizzazione di pece nel Centro-Sud ma egrave contemporaneamente la realizzazione di pesce nel Nord mentre in italiano standard risulta essere impossibile in quanto [ʃ] egrave sempre lunga tra vocali

Nasali- In molte varietagrave settentrionali in posizione finale appare sistematicamente la nasale velare [ŋ] anzicheacute la normale alveolare [n] come in in arrivo [iŋ arrsquorivo] con Anna [koŋrsquoanna]

- In molte varietagrave settentrionali la nasale palatale [ɲ] che nello standard egrave sempre lunga tra vocali si realizza come scempia come avviene per la fricativa prepalatale [ʃ] e la laterale palatale [ʎ] dunque pegno [lsquopeɲo] vs standard [lsquopeɲɲo]

- Nelle varietagrave dellrsquoItalia Mediana (Lazio Abruzzo Umbria Marche centro-meridionali) il nesso nasale + [j] di parole come Aniene si palatalizza in [ɲɲ] dunque [aɲrsquoɲɛne] anzicheacute [arsquonjɛne]

Laterali - In Veneto e in Friuli-Venezia Giulia soprattutto in posizione preconsonantica la [l] viene palatalizzata a [ʎ] come in alto [lsquoaʎto]

- In tutto il Nord la laterale palatale egrave sempre breve anche in posizione intervocalica dove lo standard raddoppia paglia [lsquopaʎa] anzicheacute [lsquopaʎʎa]

- In alcuni regioni centro-meridionali infine la laterale palatale egrave sostituita dallrsquoapprossimante palatale [j] come in paglia [lsquopajja]

Vibranti - Erre Moscia le zone a maggior densitagrave di realizzazioni uvulari - vibrante [ʀ] e fricativa [ʁ] - sono quelle del Nord e in particolare il Piemonte lrsquoEmilia e il Trentino

- Quanto alla lunghezza alcune zone dellrsquoItalia centrale tra cui soprattutto il Lazio escludono la [r] lunga realizzando come brevi tutte le vibranti lunghe dellrsquoitaliano standard burro [lsquoburo] egrave rotto [ɛ lsquorotto] a Roma [a lsquoroma]

- NellrsquoItalia meridionale estrema infine la vibrante iniziale di parola egrave sempre lunga rosa [lsquorrɔsa]

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Legamenti - Nelle varietagrave centrali in particolare nel Lazio lrsquoapprossimante palatale [j] egrave sempre lunga tra vocali anche a inizio parola paio [lsquopajjo]

- Stessa cosa avviene per [w] che raddoppia ma solo in contesto di raddoppiamento sintattico che uomo [ke wrsquowɔmo] vs standard [ke lsquowɔmo]Lunghezza ConsonanticaGeneralmente leggendo sopra si egrave visto che a Nord si realizzano scempi [ts dz ʃ ʎ ɲ] quando nello standard sono lunghi mentre nel Centro e nel Sud [b dʒ] spesso si allungano Altri fenomeni sono i seguenti

- Nelle varietagrave settentrionali non si ha raddoppiamento sintattico

- Nelle varietagrave centro-meridionali il raddoppiamento sintattico (RS) egrave presente ma spesso si applica diversamente Da una parte non si ha RS dopo parola tronca come vorrebbe lo standard dunque caffeacute freddo egrave [kaffɛ lsquofreddo] vs standard [kaffɛ lsquoffreddo] Dallrsquoaltra egrave diversa da ragione a ragione la lista dei mono- e dei bisillabi che provocano RS Per esempio in molte regioni del Sud non hanno RS la preposizione da e la forma verbale ha da Taranto [lsquoda lsquotaranto] vs [da trsquotaranto] Provocano RS sempre in molte regioni meridionali anche le parole padre e madre padre Pio [lsquopadre prsquopio]

- Inoltre mentre nello standard non sono ammesse consonanti iniziali lunghe se non come esito di RS (a casa ho vistohellip) oppure - per certi foni in posizione iniziale non assoluta (la scena la zia e gli gnocchihellip) alcune varietagrave regionali centrali e meridionali ammettono consonanti lunghe indipendentemente da ogni considerazione di tipo fonosintattico e anche in posizione iniziale assoluta Esiste infatti una serie di elementi lessicali caratterizzati in molte varietagrave del Centro e del Sud proprio da una consonante iniziale intrinsecamente lunga Tra questi ci sono qua lagrave due dieci piugrave Dio chiesa sedia minestrahellip come in di qua [di kkwa] la chiesa [la krsquokjesa] la [lla] vs standard [la] (vale dunque anche in posizione iniziale assoluta) Ognuna di queste forme ha una sua diversa distribuzione geografica per esempio sedia ha una consonante iniziale lunga a Roma ma non nel Meridione mentre gli avverbi qua quihellip la presentano in tutta lrsquoItalia mediana e meridionale e cosigrave via

- In Sardegna le consonanti che precedono e seguono la vocale tonica tendono sempre a realizzarsi come lunga capace [kaprsquopattʃe] mercato [merrsquokatto]

- In alcune regioni del Nord invece si allungano solo le sorde che precedono e seguono la vocale tonica capelli [kaprsquopɛlli] Luca [lsquolukka]

23 LrsquoAccento di ParolaOccasionalmente nelle varietagrave regionali si possono osservare casi di spostamento dellrsquoaccento rispetto allo standard

- nel Nord in particolare in Lombardia si ha una certa tendenza allrsquoanticipazione dellaccento in parole piane dellrsquoitaliano standard che divengono sdrucciole mollika [lsquomɔllika] rubrica [lsquorubrika] amaca [lsquoamaka] - nel Sud invece si osserva una preferenza per la collocazione dellaccento sullultima vocale piena nelle parole che terminano in consonante Tuttavia la paragoge di ldquoschwa di questi casi crea unrsquoulteriore sillaba per cui in fin dei conti queste parole si presentano come piane In Campania avremo autobus [autobrsquobussə] pullman [pulrsquomannə] computer [kompjursquotɛrrə] 24 Lrsquointonazione della FraseDato che lrsquointonazione non risulta in Italia ldquostandardizzata egrave chiaro che costituisce per i parlanti uno degli strumenti piugrave diretti in base ai quali individuare la provenienza geografica di un interlocutore Quando infatti si fa riferimento allrsquo ldquoaccentordquo di una data regione si fagrave riferimento a tutto un insieme di caratteristiche regionali anche segmentali ma ci si riferisce molto spesso al contorno intonazionale della frase

Contorno Terminale in Frasi Dichiarative - nelle varietagrave settentrionali il contorno terminale egrave costante o addirittura ascendente come in buona parte del Veneto- nel Centro-Sud egrave piugrave o meno nettamente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo sigraveno- nelle varietagrave settentrionali egrave marcatamente ascendente- nel Centro egrave ascendente ma meno marcato- nel Sud egrave costante o leggermente discendente

Contorno Terminale in Frasi Interrogative del Tipo ch-- egrave dappertutto intermedio tra le dichiarative e le interrogative del tipo sigraveno

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I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELLrsquoITALIANO

3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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Page 26: I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELL’ITALIANO … · Così come le lettere dell’alfabeto italiano, anche i foni, ovvero i suoni di cui sono formate le parole, sono poche decine

I SUONI DELLE LINGUE - I SUONI DELLrsquoITALIANO

3 CENNI DI FONETICA DEI DIALETTI DrsquoITALIA A differenza di alcuni altri grandi Paesi Europei lrsquoItalia ha conservato fino a oggi lrsquouso vivo di moltissimi dialetti primari ovvero quelli nati direttamente dallrsquoevoluzione della lingua originaria il latino I dialetti primaria italiani sono infatti a tutti gli effetti dialetti del latino

Sono invece dialetti secondari quelle nati successivamente a partire dalla moderna lingua nazione cioeacute lrsquoitaliano sono detti dialetti dellrsquoitaliano

In Italia sono pertanto dialetti secondari tutti gli italiani regionali mentre sono dialetti primari gli idiomi locali come il dialetto padovano leccese abruzzesi trentino etc

Proprio percheacute nati indipendentemente a partire da un ceppo comune attraverso unrsquoevoluzione continua e millenaria le distanze strutturali e quindi anche fonetiche e fonologiche tra i diversi dialetti drsquoItalia sono molto piugrave grandi di quelle che invece si possono osservare tra gli italiani regionali degli ultii secoli in seguito alla diffusione nelle varie parti del Paese dellrsquoItaliano costituitosi a sua volta sulla base dialettale di Firenze tra 1300 e 1500

31 VocalismoVocali Anteriori Labializzate [y oslash œ]Si trovano in Piemonte Lombardia Liguria Emilia Settentrionale e Trentino come in [lsquolyne] [lsquofœgu][foslashk] Piugrave isolatamente in alcune zone interne di Marche Abruzzo Campania e Baslicata come a Cerreto Sannita dove amore egrave [amrsquomoslashre] frittura [friərsquotyrə]

Vocale Centrale Media o Schwa [ə]Ersquo presente in molti dialetti italiani soprattutto nellrsquoarea alto-meridianale come in Abruzzo Puglia Campania e Basilicata Si trova per lo piugrave in posizione atona finale o non finale come in abruzzese [lsquofemmənə] o in campano nord-orientale [lsquokəsə]

DittonghiRispetto al limitato repertorio dei dittonghi dellrsquoitaliano alcuni dialetti settentrionali e meridionali ne hanno sviluppati molti di piugrave Ad esempio dalla Romagna alla Puglia in Lunigiana e nellrsquoaria flegreo-vesuviana della Campania sono diffusi i dittonghi [ei] e [ou] come nel bolognese [kanrsquoteina] e [dutrsquotour] In gran parte della Puglia e nelle aree campane sopra menzionate si trovano anche i dittonghi [əi] [əu] [oslashi] [oslashu] come a Pozzuoli dove figlio egrave [lsquofoslashiʎʎə][lsquofəʎʎə]

32 ConsonantiIn toscano sono presenti le fricative sorde [ɸ θ h] in calabrese molte aspirate nellrsquoItalia meridionale estrema le retroflesse e cacuminali (vedi dialetti) In alcuni dialetti calabresi lucani siciliani e campani egrave presente la fricativa palatale sorda [ccedil] come nel calabrese fiume [lsquoccedilumi] Sempre in Calabria ma anche nei dialetti lombardi setttentrionali egrave attestato il fono fricativo laringale [h] farina [harsquorina]

33 FonotassiUna caratteristica della fonotassi consonantica di molti dialetti dellrsquoItalia settentrionale egrave quella di consentire sequenze di consonanti impossibili nellrsquoitaliano standard pe bolognese [lsquostmanana] ldquosettimanardquo piemontese [dne] ldquodanarordquo

Nei dialetti del meridione si incontra a inizio di parola la sequenza nasale+consonante come in campano pugliese lucano e calabrese [ntʃə] ldquoci ce glirdquo

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