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II CICLO LICENZA

II CICLO LICENZA - anselmianum.com · 2018. 1. 25. · è in grado di riconoscere nella Liturgia viva le radici bibliche della struttura stessa dei riti, della Liturgia della Parola,

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  • II CICLOLICENZA

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    LICENZACORSI PER L’ANNO ACCADEMICO 2017-2018

    Anno dispari (B)

    1º semestre - 1º anno

    Corsi obbligatori

    94001 Lettura liturgica dei Padri 3 ECTS

    M. Skeb

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente…conosce i contesti, pensieri e concetti di testi liturgici scelti nella let-teratura patristica greca e latino applica le conoscenze acquisite nel corso a testi non trattati per poter inserirli nella tradizione liturgica ed esamina criticamente l’uso di riferimenti patristici negli studi e manuali liturgici di oggi.

    Argomenti: Il corso inizia allo studio della letteratura patristica in vista dello studio della liturgia nei primi secoli. Si sceglieranno alcuni testi di tipi diversi ma sempre di carattere liturgico. I testi saranno spiegati nel contesto

    per evidenziare gli orizzonti ermeneutici da considerare nell’interpretazione delle fonti liturgiche in epoca patristica.

    I. IntroduzioneII. DidacheIII. GiustinoIV. Ireneo di LioneV. TertullianoVI. CiprianoVII. Traditio ApostolicaVIII. ConclusioneModalità di svolgimento: Lezioni frontali presentano i fatti; la lettura gui-data dei testi centrali fornisce conoscenze approfondite e competenza me-todologica nei riguardi di testi antichi.

    : Esami orali sulla base di testi che coprono i tre li-velli: ripetizione di conoscenze, applicazione di conoscenze, innovazione/conclusioni.

    : W. GeerlinGs – s. Döpp (edd.), Lexikon der antiken christli-chen Literatur, Roma 32002 (trad. ital. e ingl. della 2a ed.); A. Di BerArDino, Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, 3 voll., Genova 2006-

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    2010; C. MoresChini – e. norelli, Storia della letteratura cristiana antica greca e latina, 2 voll., Brescia 1995-1996; A. Fürst, Die Liturgie der Alten Kirche: Geschichte und Theologie, Münster 2008; B. stuDer, «Liturgia e Pa-dri», in Scientia Liturgica I, ed. A.J. Chupungco, Casale Monferrato 1998, pp. 67-94 (trad. ingl.).

    94002 Bibbia e Liturgia 3 ECTS

    R. De Zan

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:è in grado di conoscere l’origine biblica della Liturgia, cogliendo i tratti che legano l’identica genesi della due realtà, l’origine della Bib-bia è l’origine della Liturgia, di cui la Liturgia ha il primato; è in grado di riconoscere nella Liturgia viva le radici bibliche della struttura stessa dei riti, della Liturgia della Parola, dell’eucologia, dei riti e dei simboli usati nella liturgia in accordo con la cultura biblica e la transculturazione della liturgia attuale.

    Argomenti: Il corso è scandito in quattro tappe. Nella prima viene presentata la identica radice della Bibbia e della Liturgia. ambedue, infatti, hanno origine, sia per l’Antico sia per il Nuovo Testamento, nel mistero della Pasqua. Nella se-conda, viene illustrata la presenza della Liturgia nella testimonianza biblica ve-tero e neotestamentaria, mentre nella terza tappa trova posto l’illustrazione della presenza della Bibbia nella Liturgia della Chiesa (partendo da Sc 24 e andando

    presenza dei testi eucologici della chiesa nascente negli scritti neotestamentari. Il corso si articola fondamentalmente in quattro parti, a loro volta scandite

    da più passaggi:1. Il continuum Bibbia e Liturgia §1. La struttura della Pasqua ebraica §2. La struttura della Pasqua cristiana §3. Contiguità e isotopie2. La Liturgia nella Bibbia §1. Luoghi, tempi, persone §2. Riti3. La Bibbia nella Liturgia §1. Strutture bibliche e Liturgia §2. Il Lezionario ed eucologia §3. Riti e simboli4. L’eucologia nella Chiesa nascente

    §2. Un inno prepaolino

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    Modalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezio-

    contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli studenti dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del tutto. Lungo le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti informatici di vario genere) forniti dall’università.

    -

    impegni del candidato: la conoscenza della materia del corso e la presenta-zione di un’opera a scelta tra quelle suggerite dal docente.

    W. BrueGGeMAnn, Worship in an-cient Israel: an essential guide, Nashville, Tenn. 2005; r. De ZAn, «Bible and Liturgy», in I, ed. A.J. ChupunGCo, Colle-geville 1997, pp. 331-365 (trad. it., Scientia Liturgica I, Casale Monferrato 1998); P. Grelot, Introduzione al Nuovo Testamento 9. La liturgia nel Nuovo Testamento, Roma 1992; K.P. Jörns, Liturgie: berceau de l’Écriture, in «La MaisonDieu» 189(1992) pp. 55-78; J.A. soGGin, Israele in epoca biblica: isti-

    , Torino 2000.

    94010 Libri liturgici 3 ECTS

    C. Folsom

    Studio dei libri liturgici secondo la loro origine, la loro storia e il loro sviluppo. Loro utilizzazione come fonti della tradizione liturgica e come stru-

    esercitazioni pratiche sulle fonti.Modalità di svolgimento: 1. La lettura personale prima della lezione2. La lezione del professore3. La ricerca sulle fonti presentate nella lezione: questa ricerca viene poi redatta in un elaborato scritto

    C. VoGel, Introduction aux sources de l’histoire du culte chrétien au Moyen-Age, Spoleto 1981 (trad. ingl., Medieval Liturgy: An Introduction to the Sources, Washington 1986); A. noCent, I libri liturgici, in Anàmnesis 2, Casale Monferrato 1978, pp. 131-183; e. pAlAZZo, Histoire des livres liturgiques: le moyen âge, Paris 1993 (trad. ingl.,

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    Liturgical Books, Collegeville 1998); C. FolsoM, Roman Rite, in A.J. ChupunGCo (ed.), I, Collegeville 1997, pp. 245-314 (trad. it., “Libri liturgici del rito romano”, in Scientia Liturgica I, Casale Monferrato 1998).

    94015 Introduzione alle liturgie occidentali non romane 3 ECTS

    N. Valli

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:dovrebbe conoscere e collocare storicamente le fonti delle liturgie occidentali non romane (sacramentari, messali, capitolari lezionari, evangeliari...);saper esprimere i tratti distintivi dal punto divista teologico-liturgico in particolare delle liturgie ambrosiana e ispanica e avere nozioni ba-silari in merito alle altre liturgie occidentali.

    Argomenti: Dopo una presentazione delle questioni fondamentali riguar-danti la formazione e lo sviluppo delle liturgie occidentali nei primi secoli dell’era cristiana, nella prima parte del corso si delineeranno le caratteristiche principali di alcune di esse (africana, gallicana, celtica, bracarense, aquileiese e le liturgie di area campana), affrontando poi in modo più analitico lo stu-dio delle liturgie ambrosiana e ispanica, con particolare attenzione all’ordo

    -scenza di questi due riti, ancora oggi rilevanti nel contesto latino, avverrà

    corso saranno offerti alcuni elementi di analisi comparata, assumendo come punto di riferimento il lezionario adottato dalle diverse tradizioni.

    Modalità di svolgimento: Il docente durante le lezioni si avvale di schemi mediante i quali gli studenti possono seguire più agevolmente i contenuti. La presenza in aula del video facilita l’accesso non solo descrittivo, ma anche esperienziale alle tradizioni liturgiche ancora vive.

    L’esame prevede una prima domanda in merito a una tradizione liturgica occidentale per la quale lo studente manifesta la sua preferenza e una seconda domanda relativa al resto del corso, con partico-lare attenzione ai riti gallicano, ispanico e ambrosiano.

    A. KinG, Land Co, London-New York-Toronto 1957; J. pinell – G. rAMis, Liturgie locali antiche, in Liturgia, edd. D. sArtore – A. M. triACCA – C. CiBien, Cinisello Balsamo 2001, pp. 1098-1109; G. rAMis, , in Scientia liturgica 1, ed. A. ChupunGCo, Casale Monferrato 1998, pp. 40-46; G. rAMis, Libri liturgici occidentali non romani, in Scientia liturgica 1, ed. A.

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    Chupungco, Casale Monferrato 1998, pp. 331-342; M. sMith, «Ante altaria». Le rites antiques de la messe dominicale en Gaule, en Espagne et en Italie du

    Nord, Paris 2007.

    94016 Introduzione alle liturgie orientali 3 ECTS

    M. Nin

    Argomenti: 1. Introduzione generale sulle Chiese orientali; 2. Fonti del-le liturgie orientali; 3. Formazione delle liturgie orientali; 4. Famiglie delle anafore; 5. Descrizione delle singole liturgie; 6. Aspetti architettonici delle liturgie orientali.

    n. Bux, La liturgia degli orientali (Quaderni di O Odigos 12), Bari 1996; Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, vol. 1: Introduzione alla liturgia, vol. 2: vol. 3: L’eucaristia, ed. A.J. Chu-punGCo, Casale Monferrato 1998; i.-h. DAlMAis, Le Liturgie orientali, Roma 1982; e. FArruGiA (ed.), Dizionario Enciclopedico dell’Oriente Cristiano, Roma 2000; D. Gelsi, Liturgie orientali, in D. sArtore - A.M. triACCA (ed.), Nuovo Dizionario di Liturgia, Roma 1984, pp. 983-1007; o. rAqueZ, «Roma Orientalis». Approcci al patrimonio delle Chiese d’Oriente, Roma 2000; r. tAFt, Oltre l’Oriente e l’Occidente, Roma 1999; M. nin, Tempo di Dio, tempo della Chiesa, Milano 2011.

    94017 Storia della liturgia secondo le epoche culturali 3 ECTS

    K. Pecklers

    Argomenti: Visione generale della storia della liturgia dall’epoca del Nuo-

    analizza in ogni epoca i fattori responsabili dello sviluppo del culto cristiano e indica le loro conseguenze nelle epoche seguenti. Viene messo in rilievo

    J. BAlDoVin, Roma 1987;

    vol. 1, ed. A.J. ChupunGCo, Collegeville 1997, pp. 95-114, pp. 131-178 (trad. it., Scientia Liturgica, vol. 1, Casale Mon-ferrato 1998, pp. 145-194); e. CAttAneo, Il culto cristiano in Occidente, Roma 1984; M. MetZGer, Histoire de la liturgie. Les grandes étapes, Paris 1994 (trad. it., Storia della liturgia. Le grandi tappe, Cinisello Balsamo 1996); B. neunheuser, Storia della liturgia attraverso le epoche culturali, Roma 1999.

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    94018 Lettura di testi liturgici latini (I parte) 5 ECTS

    G. Orsola

    Argomenti: Attraverso la lettura e la traduzione di testi liturgici (eucologia, -

    cono gli studenti ad acquisire le conoscenze di base per una migliore analisi ed ermeneutica delle fonti liturgiche latine. Il corso - che dura l’intero anno ac-cademico - presuppone la conoscenza della grammatica e della sintassi latina.

    Dispense di testi scelti. Riferimenti alla sintassi latina dal libro, r. GioMini - p. Cosi, Parilia - teoria, Città di Castello (Ed. Dante Alighieri), 2010.

    94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (I parte) 5 ECTS

    D. Jurczak

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:è in grado di pubblicare una edizione semi-critica di un testo liturgico inedito, con relativo apparato critico in più registri (fonti liturgiche, patristiche, bibliche; varianti) e con l’introduzione pertinente che illu-stri la codicologia, la scrittura, la stemmatica, la storia e le caratteri-stiche del contenuto del manoscritto edito;

    critico-letterario e teologico il testo eucologico; inoltre è in grado di

    è in grado di confezionare un nuovo testo eucologico, rispettandone la struttura e le altre caratteristiche che contraddistinguono il testo eucologico del rito romano.

    Argomenti: Il corso è composto dalle due parti, per cui nella prima si af--

    parte invece, si studia i testi liturgici dal punto di vista della loro interpreta-zione assieme con alcuni dei problemi legati ad essa.

    1. Brevi nozioni di codicologia2. I principi della critica testuale

    3. L’apparato critico e le edizioni (meccaniche, semi-diplomatiche, diplo-matiche, critiche)

    -tico, edizione)

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    semiotica di Gremais)6. Critica storica e analisi dell’autenticità7. Critica letteraria (fonti, contesto, struttura, stilistica)8. Genere letterario9. Storia della tradizione e della redazione del testo10. Teologia del testo eucologico (dimensioni e fondamento)11. La Traduzione classica e la dinamico-funzionaleModalità di svolgimento: Il corso si svolge attraverso lezioni frontali, data la fragilità e la disomogeneità di preparazione degli studenti. Le lezio-

    contempleranno ampie parentesi che illustrino quelle tematiche che gli studenti dovrebbero conoscere, ma che di fatto ignorano in parte o del tutto. Lungo le lezioni ci si serve dei moderni materiali didattici (supporti informatici di vario genere) forniti dall’università.

    primo quadrimestre è proposto un esame scritto per la critica testuale.

    studente. Egli presenta e discute con il docente un breve elaborato scritto

    -same.

    G. BonACCorso, Introduzione allo studio della Liturgia, Padova 1990; r. De ZAn,Texts, in A.J. ChupunGCo (ed.), Col-legeville - Minnesota 1998 (trad. it., Scienza Liturgica I, Casale Monferrato, 1998), pp. 331-365; L. CAnForA, Il copista come autore, Palermo 2002; e. oVerGAAuW, «Fast or slow, professional or monastic. The writing speed of some medieval scribes», in Scriptorium 49(1995) pp. 211-227.

    Pro Seminario

    P.A. Muroni - O.M. Sarr

    Obiettivi: Il Pro Seminario di Ricerca scientifica intende offrire agli studenti gli strumenti necessari per poter affrontare un lavoro di

    ricerca scientifica.Argomenti: Metodo di studio dell’Ateneo S. Anselmo. Le fonti bibliche,

    patristiche, liturgiche e magisteriali. Metodologia e applicazione informatica

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    per la redazione di un lavoro scientifico.Modalità di svolgimento: Lezioni in aula e in biblioteca per la consulta-

    zione diretta delle fonti .: Elaborati scritti.

    : Muroni p.A.-sArr o.-M., Metodologia , Aracne 2016.

    1º semestre - 2º anno

    Corsi obbligatori

    95001 Introduzione alla Teologia della liturgia 3 ECTS

    J.J. Flores

    Il corso sarà articolato in quattro parti: Nella prima si studiano gli ante-

    teorici della teologia liturgica (L. Beauduin, M. Festugière, R. Guardini, O. Casel, C. Vagaggini e S. Marsili). Il primo capitolo della Sacrosanctum Con-cilium offre una visione teologica della liturgia e perciò costituisce la terza parte del corso, mentre nella quarta si valutano le conseguenze che si possono trarre in rapporto alla teologia e ai teologi attuali. Nella conclusione si stu-diano le componenti essenziali di un’azione liturgica: la liturgia come azione cultuale della Chiesa e come attuazione del Mistero di Cristo e le leggi della Teologia liturgica.

    s. MArsili, «La liturgia, momento storico della salvezza», in Anàmnesis 1, Casale Monferrato 1984, pp. 33-156; iD., «‘Liturgia’ e ‘Teologia liturgica’», in Liturgia, ed. D. sArtore - A.M. triACCA - C. CiBien, Milano 2001, pp. 1037-1054; pp. 2001-2019; A. CAtellA, Teologia della liturgia, in Scientia Liturgica, vol. 2, ed. A.J. ChupunGCo, Casale Monferrato 1998, pp. 17-45; Liturgia opus Trinitatis. Epistemologia liturgica. Atti del VI Congresso Internazionale di liturgia (Studia Anselmiana 133, Analecta Liturgica 24), Roma 2002; J.J. Flores, Introducción a la teología litúrgica (Biblioteca litur-gica 20), Barcelona 2003.

    M. Tymister

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:conoscerà i passi più importanti dello sviluppo storico dell’unzione degli infermi e della liturgia della morte.

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    conoscerà le fonti più importanti per la teologia e la storia della prassi celebrativa dell’unzione e dei funerali nella Chiesa occidentale.saprà da dove partire per approfondire ulteriormente l’argomento

    avrà acquistato le basi necessarie per valutare criticamente le pos-sibilità di celebrazione liturgica e la prassi pastorale del sacramento dell’unzione e dei funerali oggi.

    Argomenti: La religione, non solo quella cristiana, si è formata a confronto con la morte. Come l’uomo è l’unico essere che seppellisce i suoi morti, egli è anche l’unico che ha coscienza della sua morte, già prima che questa lo colpisca. La religione fornisce l’interpretazione della malattia e della morte (A. Angenendt). Il corso indaga sulle liturgie dell’unzione e dei funerali, per capire il loro sviluppo storico e la risposta espressa in esse riguardo alle re-altà della malattia e della morte. Al centro del corso sta l’analisi delle fonti liturgiche medioevali ( ) e dei rituali post-conciliari ( del 1972 e Ordo exequiarum del 1969). L’indagine storica vuole dare allo studente la possibilità di valutare le possibilità celebrative offerte nei libri liturgici vigenti del rito romano.

    1. L’unzione dei malati 1.1. Malattia e unzione nella Sacra Scrittura 1.2. La tradizione della chiesa 1.2.1. Fino all’epoca carolingia 1.2.2. Fino al Vaticano II

    2. La morte del cristiano 2.1. Il viatico: la morte come pasqua 2.2. La raccomandazione del moribondo 2.3. La celebrazione dei funerali 2.3.1. La tradizione della chiesa 2.3.2. L’ Ordo exsequiarum del 1969Modalità di svolgimento: 12 lezioni di 90 minuti. Durante le lezioni sarà presentato la storia dell’unzione e dei funerali e le relative fonti cominciando

    starà la presentazione e l’analisi delle fonti liturgiche. Le lezioni saranno af-

    ma anche con materiale utile per l’approfondimento e lo studio privato: sche-

    Questo materiale sarà messo a disposizione dello studente sul sito internet del corso: http://www.tymister.eu/95010. Ogni studente deve portare in aula il materiale che per ciascuna lezione viene messo a disposizione in questo sito.

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    : La prova di accertamento è orale con una durata di 10 minuti. Allo studente sarà chiesto l’interpretazione di un testo tratto dalle fonti presentate in classe. Partendo dall’interpretazione si cercherà di entrare in un dialogo aperto sulla materia e/o seguirà una domanda su un altro capitolo del corso. Lo studente potrà portare all’esame tutto quello che vuole, anche il proprio testo. Si può rispondere in una delle seguenti lingue: italiano, latino, inglese, croato, tedesco, francese o spagnolo.

    A. AnGenenDt, Sterben, Tod und Jenseits, in iDeM, Geschichte der Religiösität im Mittelalter, Darmstadt 2005, pp. 659-716; Ch. W. GusMer, «Liturgical Traditions of Christian Illness: Rites of the Sick», in Worship 46 (1972) pp. 528-543; Ph. rouillArD, , in Anàmnesis 7, Genova-Milano 1992, pp. 193-227; Ph. rouillArD, Histoire des liturgies chrétiennes

    , Paris 1999; I. sCiColone, , in Anàmnesis 3/1, Genova-Milano 2005, pp. 205-242.

    95026 Il sacramento dell’ordine 3 ECTS

    V. Viola

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente acquisisce:conoscenza della teologia liturgica del sacramento dell’Ordine;capacità di lettura esegetica delle fonti liturgiche.

    Argomenti: Il corso predilige la lettura analitica delle singole fonti liturgi-che nelle diverse epoche (presentazione sintetica della fonte; elementi rituali; analisi dei testi eucologici; conclusioni teologico-liturgiche).

    Modalità di svolgimento: Lezione frontale; lettura analitica delle fonti. Esame orale.

    Aa.Vv. Le liturgie di ordinazione. Atti della XXIV Settembre

    settembre 1995 = BELS 86 (Roma 1996); B. Kleinheyer, Ordinazioni e mi-nisteri in Aa.Vv. La liturgia della Chiesa. Manuale di scienza liturgica. Cele-

    -

    nedizioni, Esorcismo vol. 9 (Leumann-Torino 1994) pp. 26 –102; J. léCuyer, Le sacrament de l’ordination. Recherche historique et théologique = Théo-logie historique 65 (Paris 1983); E. loDi, Teologia liturgico-ecumenica del ministero ordinato = Caro Salutis Cardo. Studi, 6 (Padova 1987); A. sAntAntoni-s. pArenti Gli ordini sacri e i ministeri

    Liturgia. IV. Sacramenti e sacramentali (Roma 1998) pp. 209 – 266.

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    95033 Pastorale liturgica 3 ECTS

    G. Midili

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:Deve essere in grado di comprendere quali sono i principi essenziali della pastorale liturgica, per applicarli alla situazione ecclesiale in cui andrà a svolgere il suo ministero.Avrà acquisito una conoscenza del pensiero dei principali autori che scrivono su questo tema e saprà esprimere una valutazione critica del loro pensiero, in riferimento a una applicazione delle loro intuizioni nella prassi ecclesiale.

    Argomenti: Il corso offre un percorso che si articola in tre fasi. Nella prima si --

    zione (specialmente nei seminari e nelle case religiose). Si conclude con l’analisi -

    ad un uditorio internazionale, il corso offre gli strumenti da applicare alla situa-zione in cui ciascuno svolgerà il ministero. Sarà favorita, inoltre, la comunica-

    Modalità di svolgimento: Il corso viene insegnato con l’aiuto di slides. In riferimento ai singoli temi trattati viene indicata agli studenti una biblio-

    Esame orale.

    G. ColoMBo, «Le ragioni di una sintesi», in RL 79 (1992), pp. 39-53; L. DellA torre, «Liturgia pastorale e pastorale liturgica nella costituzione “De Sacra Liturgia”», in Rivista Liturgica 1964, pp. 63-75; L. DellA torre, Pa-storale Liturgica, in Liturgia, ed. D. sArtore, A.M. triACCA, C. CiBien, Cinisello Balsamo 2001, pp. 1450-1471; L. DellA torre, Prospettive ed esigenze per una pastorale liturgica, in Una liturgia per l’uomo. La liturgia pastorale e i suoi compiti, ed. Visentin p. – terrin A. n. – CeCColin r., Padova 1986, pp. 83-105; R. TAGliAFerri, «Quale modello di pastorale liturgica emerge dal Concilio. Ri-

    Rivista Liturgica 1992, pp. 25-38.

    95034 Liturgia e antropologia 3 ECTS

    I.

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:acquisire una buona conoscenza dei temi principali dell’antropolo-gia liturgica, della storia della questione e delle proposte teoriche;

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    antropologico-teologico contemporaneo.

    temi principali di liturgia fondamentale. Argomenti

    culturale della antropologia e della liturgia. Partendo da una ricognizione dell’origine della questione presente nel Movimento liturgico (O. Casel, R. Guardini), si sofferma alle prospettive emergenti in Sacrosanctum Concilium ed esamina alcune proposte teoriche recenti.

    Nella seconda parte verrà proposto lo studio del linguaggio simbolico di signa sensibilia e ritus et preces in vista del loro sfondo antropologico-cultura-le e sbocco liturgico-rituale, esaminando tre unità fondamentali: simbolo, im-

    del culto e culto dell’uomo declinati dalla pluralità dei linguaggi presenziali nell’ actio celebrativa. In conclusione viene rilevato il rapporto tra uomo ed evento sacramentale alla luce della poietica e dell’estetica liturgica.

    I. Introduzione all’argomento (antropologia e teologia, implicazioni teori-che nella dimensione rituale, pensare l’uomo alla luce del rito); II. Antecedenti della questione e posizionamento della questione (breve presentazione delle proposte teoriche di Guardini, Casel, Chenu, Chauvet); III. Il Concilio Vatica-no II e la questione antropologica della liturgia; IV. Trattazione antropologica del simbolo; V. Trattazione antropologica dell’immagine; VI. Trattazione an-tropologica del linguaggio; VII. L’uomo del culto e culto dell’uomo: rito ritua-lità ed esperienza religiosa; VIII. Culto cristiano e uomo cristiano; IX. Azione liturgica – linguaggi liturgici; X. Aperture: Estetica e Poietica liturgica.

    Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni.: esame orale.

    C. VAlenZiAno, Liturgia e antropologia, Bologna 1998; J. sCherMAnn, Il linguaggio nella liturgia. I segni di un incontro, Assisi 2004; A.M. triACCA - A. pistoiA (ed.) Liturgie et anthropologie (Conferences Saint-Serge, XXXVI semaine d’études liturgiques, Paris 27-30 juin 1989), Roma 1990; s. MAGGiAni, Il linguaggio liturgico, in Scientia Liturgica, vol. 2, ed. A. J. ChupunGCo, Casale Monferrato 1998; G. BonACCorso, Il rito e l’altro. La liturgia come tempo, linguaggio e azione, Città del Vaticano 2001.

    95036 Spiritualità liturgica 3 ECTS

    O.-M. Sarr

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:-

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    rituale nel mondo contemporaneo, la molteplicità di tante “spirituali-tà” e ai diversi approcci intorno al suo insegnamento.Scoprire i metodi e i modelli che fanno della liturgia una “fonte che alimenta la spiritualità e il culmine che la celebra”.

    Argomenti: Il corso ha l’intento di introdurre gli studenti all’aspetto spiri-tuale del vissuto liturgico ecclesiale, specialmente come la liturgia è la «prima scuola della nostra vita spirituale», poiché essa “è fonte primaria dell’ admira-bile commercium tra Dio e gli uomini, dove la vita di Dio è data ai fedeli. Il corso è strutturato da cinque capitoli che mirano a una migliore conoscenza dei termini “spiritualità, vita spirituale, spiritualità liturgica”, dei Fondamenti biblici del rapporto tra culto e spiritualità, dell’espressione “Liturgica: Cul-

    Modalità di svolgimento: Lezioni frontali in aula con dispositivi multi-mediali.

    Lo studente è pregato di preparare un argomento a scelta basato su un capitolo del corso (cf. Programma del corso, disponibile sul blog) . Mandare il lavoro al professore uno o due giorni prima dell’esa-me. Presentare tutto in una pagina A4 ( fronte solo) , il testo in Times New Roman , corpo 12. Dopo la presentazione dello studente, il docente farà qualche domanda su un altro tema del corso.

    Artuso l., Liturgia e spiritualità cristiana, Bologna 2005; AuGé M., santo e gradito a Dio», Cinesello Balsamo 1998; Boselli G., Il senso spiri-tuale della liturgia, Magnano 2011; CorBon J., Liturgia alla sorgente, Roma 1982; pAternoster M., Liturgia e spiritualità cristiana (Studi e ricerche di liturgia), Bologna 2005.

    1º semestre - 1º e 2º anno

    Corsi a scelta

    M. Bonomo

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:- Deve saper riconoscere, datare le diverse scritture affrontate durante il corso;- Leggere e comprendere le diverse scritture affrontate durante il corso1o semestre - 1o e 2o anno;- Saper delineare gli elementi caratteristici delle scritture prese in esa-

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    PIL

    - Sciogliere le abbreviazioni contenute nei testi, saper leggere e analizzare i testi proposti.Argomenti: Il corso intende condurre gli studenti a riconoscere e apprezzare il

    a fornire gli strumenti necessari per poter riconoscere, datare e contestualizzare, sciogliere le abbreviazioni e legature e leggere le principali scritture librarie a par-

    1. Materia e forma dei manoscritti: Materie scrittorie; Forma dei mano-scritti; Strumenti di scrittura; inchiostro;

    2. Scrittura romana: Capitale libraria, capitale corsiva, onciale e semionciale3. Abbreviazioni;4. Scritture medievali (sec. VIII-XII): precaroline, beneventana, visigotica,

    merovingica; scritture insulari di Irlanda e Inghilterra; la riforma scrittori dai Carlo Magno e la scrittura carolina.

    5. Scritture nei codici dei sec. XIII-XV: gotica e umanistica.Modalità di svolgimento: Le lezioni sono strutturate su modalità frontale e dialogica per valorizzare le rielaborazioni degli studenti. I sussidi didat-tici utilizzati sono principalmente il libro di testo e la LIM, materiale tratto

    -mento degli obiettivi proposti tiene conto delle conoscenze acquisite, della strutturazione di tali conoscenze all’interno di un sapere personale, della capacità dei singoli di effettuare collegamenti e di esporre in forma

    strutturazione del proprio pensiero e di saperlo formulare secondo criteri razionali, critici e oggettivi. Costituiscono elemento di valutazione l’atten-zione manifestata durante le lezioni, il grado di impegno mostrato verso la

    decifrare, distinguere e datare.

    : G. BAttelli, , Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2002. G. CenCetti, Lineamenti di storia della scrittura lati-na, Patron, Bologna 1997. B. BisChoFF, . Antichità e Medio-evo (Medioevo e umanesimo), Antenore, Padova

    94128 Il Martyrologium Romanum 3 ECTS

    M. Barba

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:Dovrà avere maggiore competenza riguardo all’analisi del libro liturgico.

    Dovrà conoscere quali sono i martirologi più importanti e quali le caratteri-

  • 349

    PIL

    stiche. Dovrà appropriarsi delle dinamiche teologico – rituali sottese al Mar-tirologio del Concilio Vaticano II. Dovrà essere competente sulle questioni spirituali e pastorali legate al culto dei Santi.

    Argomenti: Il corso intende introdurre lo studente nell’analisi del libro li-turgico. L’approccio sarà di ordine storico, teologico, pastorale e spirituale. Attraverso l’analisi dei maggiori martirologi storici si giungerà a guardare più da vicino il martirologio romano del Concilio Vaticano II evidenziandone le caratteristiche formali e di contenuto teologico. 1. Dal culto dei Santi alla

    dei principali martirologi storici. 3. Il Martyrologium Romanum del 1586. 4. Il Concilio Vaticano II, il Consilium e il nuovo martirologio. 5. Fonti e criteri redazionali. 6. Analisi del libro liturgico: Praenotanda , lectiones breves , ora-tiones , elogia .

    Modalità di svolgimento: Sessioni presenziali magisteriali, audizioni e analisi delle fonti: partiture, testi, libri liturgici. Sessioni si pratica della musica liturgica.

    : Martyrologium Romanum ex decreto Sacrosancti Oecume-nici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Ioannis Pauli PP. II promul-

    gatum. Editio typica, Typis Vaticanis, 2001; J. DuBois, Les martyrologes du Moyen Âge latin, Turnhout 1987. h. DelehAye, Martyrologium Romanum ad

    , Société des Bollan-distes, Bruxelles 1940; J. DuBois, Martyrologes d’Usuard au Martyrologe romain. Articles réédités pour son soixante-dixième anniversaire, Abbeville 1990; r. AiGrAin, Reproduction inchangée de l’édition originale de 1953. Avec un complément bibliographique par Robert Godding, Bruxelles 2000, pp. 11-106; h. DelehA-ye, «Le témoignage des martyrologes», in Analecta Bollandiana 26 (1907) pp. 78-99; h. quentin, Les Martyrologes historiques du Moyen Âge, Paris 1908; J. GiBert i tArruell – J. eVenou, La preparazione della nuova edizione del «Martyrologium Romanum», in A. Moroni – C. pinto – M. BArtoluCCi (edd.), Sacramenti, Liturgia, Cause dei Santi: Studi in onore del Cardinale Giuseppe

    -

    na dei Sacramenti, nel 60° anniversario di ordinazione sacerdotale, Napoli, 1992, pp. 457-479; Si veda il numero speciale di Ephemerides Liturgicae 116 (2002) pp. 3-125 e quello di Rivista Liturgica 91 (2004) pp. 177-274; M. soDi (ed.), Testimoni del Risorto. Martiri e Santi di ieri e di oggi nel Martirologio Romano, Edizioni Messaggero, Padova 2006 (= Studi religiosi, 34).

  • 350

    PIL

    94160 Teologia, Liturgia e Musica 3 ECTS

    J.-A. Piqué

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:Al termine del corso gli studenti dovranno individuare da un punto di vista teologico la funzione della musica nella liturgia e la sua po-tenzialità simbolico-estetica per esprimere la trascendenza empati-ca dell’esperienza di Dio. Deve poter individuare le fonti liturgiche musicali e il loro fondamento teologico a partire dei Libri liturgici, i Padri della Chiesa, I teologi e il Magistero più recente.Aver acquistato un criterio proprio sul valore del musicale nella li-turgia, valorizzare le loro fonti, conoscerne la loro storia, e poter

    liturgia.Argomenti: Il corso intende affrontare dal punto di vista teologico lo studio

    dell’esperienza estetica nell’ambito della liturgia come locus della percezione del mistero di Dio. L’argomento verrà sviluppato su tre livelli: teologico, li-turgico e musicale, con una particolare attenzione all’ “arte dei suoni” quale espressione del mistero celebrato nell’ Hodie della liturgia. In un primo mo-mento verranno presi in esame i documenti del Magistero sulla musica litur-gica, per poi analizzare il pensiero dei Padri (Agostino) e dei teologi contem-poranei (Ratzinger, Sequeri) in relazione al rapporto liturgia - musica - arte. Verranno presentate alcune delle grandi opere musicali create per la liturgia (Palestrina, Mozart, Bruchner). Al termine del corso gli studenti dovranno individuare da un punto di vista teologico la funzione della musica nella li-turgia e la sua potenzialità simbolico-estetica per esprimere la trascendenza empatica dell’esperienza di Dio. Introduzione.

    RICERCAREI. Approccio biblico - teologico 1. L’arte come epifania del Mistero 2. La Bibbia come storia della rivelazione del Mistero 2.1 Il «sacro» e il «santo» 2.2 La Bibbia in musica 3. La storia della teologia. La musica come «possibile» Locus TheologicusII. Approccio ecclesiale 1. Chiesa, liturgia e arte oggi 2. Magistero contemporaneo e musica 2.1 Il MP di S. Pio X sulla musica sacra 2.2 Il Testo del MP « Tra le sollecitudini » 3. Un’analisi sulla musica nella liturgia e nella chiesa 3.1 Il gregoriano

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    3.2 La polifonia 3.3 La musica contemporaneaIII. Tomás Luís de Victoria (1548-1611). Vox, Cantus, Verbum 1. Tomás Luis de Victoria: Dal gregoriano alla polifonia 1.1 Il Concilio di Trento e la Musica 1.2 Il mondo musicale nell’epoca di Victoria

    1.4 Lo «stile Victoria»

    2.1 Officium Hebdomadae Sanctae : Il Mistero contemplato nel dolore 2.2 Testo, modo ed « affectus »

    -cium Hebdomadae Sanctae

    3.1 Pueri Hebraeorum : la gioia 3.2 Lectio Prima in Coena Domini : la Parola 3.3 O vos omnes : il dialogo nel dolore

    4. Teologia dell’emozione: la musica di Victoria letta teologicamente IV. Approccio fenomenologico 1. La musica come linguaggio ambivalente 2. L’ambivalenza simbolica della musica: il sacro 3. L’ambivalenza simbolica della musica: il profanoV. Lettura trasversale degli approcci realizzatiVI. J.S. Bach: una lettura cristologica fra musica e teologia celebrata nella

    liturgia. La Passione secondo Giovanni (1724) 1. Dalla teologia alla Cristologia 2. La Bibbia in musica. La Parola come ispirazione della musica 3. La Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach 3.1 Introduzione ( Chorus ): descrizione retorico – teologica

    della Kenosis 3.2 La contemplazione empatica del dolore: ( Arioso ) Be-

    trachte, meine Seel. Affectus 3.3 Ermeneutica del testo attraverso la retorica musicale: Sei

    gegrüsset ... 3.4 Testo: Es ist vollbracht ! L’ermeneutica

    4. ConclusioniVII. Sant’Agostino. Cantus, Discantus et Organum 1. Sant’Agostino: la musica dell’esperienza come « Sensus Intellectu-

    sque Particeps » 1.1 La musica come esperienza estetica nei Padri 1.2 Sant’Agostino e la musica: « melos» ed « iubilus»

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    1.3 Una proposta per l’interpretazione del tema della musica in Sant’Agostino

    2. L’esperienza musicale di Sant’Agostino così come si trova nelle sue opere 2.1 Ineffabilità enunciata: alcuni Sermones (trascendenza)

    2.3 Il paradosso di dire l’ineffabile: Confessiones (il festivo) 3. Sant’Agostino nella teologia medievale: ordine, musica, bellezza

    3.1 La teologia musicale in Rabano Mauro 3.2 La teologia musicale in Ildegarda di BingenVIII. Olivier Messiaen (1908-1992). La musica/colore o la contemplazione del Mistero 1. Olivier Messiaen e la musica del XX secolo come linguaggio teo-

    logico: il senso 1.1 Messiaen: Misteri cristiani in musica per la liturgia 1.2 Messiaen e la musica-colore

    1.4 Musico e teologo; musico del colore; musico del ritmo: il linguaggio incondizionato

    2. La contemplazione del Mistero di Dio nella musica di Messiaen 2.1 H. Plessner: un approccio antropologico 2.2 Messiaen musico modale 2.3 Messiaen, musico di suono e colore 2.4 Messiaen: musico di ritmo e senza tempo 2.5 Messiaen: tappe ed evoluzione3. Teologia dell’«abbagliamento» 3.1 La Messe de la Pentecôte . Comunione: immagine e adorazione 3.2 Sortie de la Messe de la Pentecôte di Olivier Messiaen:

    eco dello SpiritoIX Hans Urs von Balthasar 1. Hans Urs von Balthasar o la musica come bellezza razionale 1.1 Rivelazione e bellezza 1.2 Forma 1.3 Estetica teologica 2. Il musicale nelle opere di Hans Urs von Balthasar 2.1 Die Entwicklung der musikalischen Idee . La forma

    dell’ineffabile 2.2 Die Wahrheit ist symphonisch , l’ineffabile enunciato nella «forma» 2 .3 Lo studio di P. Sequeri sul musicale nell’opera di Balthasar 3. Mozart, Balthasar, Tommaso d’Aquino: fuga a tre voci X. Pierangelo Sequeri 1. L’approccio teologico di Pierangelo Sequeri: teologia della musica

    2. Il musicale nell’opera di Sequeri

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    PIL

    -

    -tica del Mistero

    porta ad affetto

    Modalità di svolgimento-

    Pío x Motu Proprio «Tra le sollecitudini», 1903V. janKéléVitCh La musica e l’ineffabile j-a.

    PiQué Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental sobre la sacramentalidad de la percepción estética del Misterio

    siaen), Roma 2006; J. RatzingeR, Cantate al Signore un canto nuovo P. seQueRi Estetica e teologia

    95115 Ecclesiologia e Liturgia 3 ECTS

    Obiettivi-

    -

    Saprà riconoscere i fondamenti ecclesiologici della riforma liturgica

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    Argomenti --

    soffermerà sui nuclei ecclesiologici delle Costituzioni del Concilio Vaticano

    -

    Modalità di svolgimento -

    Documenti del Concilio Vaticano II d. del Gaudio Il meto-do in ecclesiologia. Problemi e prospettive alla luce del Concilio Vaticano II

    C. militello Lo stato della ricerca in ecclesio-logia. Per un dialogo con la scienza liturgica Liturgia. Itinerari di ricerca La Chiesa «il corpo crismato». Trattato di ecclesiologia n. mitChell, Ecclesiologia liturgica a. j. ChuPunGCo Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia m. FaGGioliVera riforma. Liturgia ed ecclesiologia nel Vaticano II

    94190 Teologia liturgico-sa-cramentaria 3 ECTS

    Argomenti

    -

    -

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    lastica: Ivo di Chartres, Ugo di S. Vittore e Pietro Lombardo. Tommaso d’Aqui-no. Una voce dell’Oriente: Nicola Cabasilas. I grandi concili e il magistero della Chiesa romana: Lateranense IV, Lione, Firenze, Costanza, Trento, Vaticano II, catechismo della Chiesa cattolica. La voce dei teologi contemporanei: O. Casel, Rahner, Schillebeekx, Chauvet, Theissen, etc.

    : Per ritus et preces, Sacramentalità della liturgia. Atti del VIII Congresso Internazionale di liturgia

    Maggio 2007), ed. p. A, Muroni, Roma 2010; J.J. Flores, la evolución del concep-to de sacramento a través de los siglos. Una visión litúrgica de la sacramentali-dad de la Iglesia, Biblioteca Liturgica 48, Biblioteca Litúrgica, Barcellona 2016.

    F. Ryan

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:- Lo studente sarà capace di esprimere il percorso di qualche tema nella

    celebrazione della liturgia che ha subito cambiamenti con la riforma liturgica del concilio dai desideri di riforma espressi dai vescovi, il percorso delle idee nelle varie fasi di preparazione e celebrazione del concilio e l’applicazione delle indicazioni dei padri conciliari.

    - Lo studente avrà le direzioni per proseguire una ricerca personale nella riforma liturgica fatta nelle varie fasi di preparazione e celebrazione del concilio e l’applicazione delle indicazioni per la riforma nei nuovi libri liturgi-ci. Argomenti : I percorsi di qualche tema di riforma liturgica saranno studiati nel loro contesto storico ed ecclesiale, seguendo i desideri di riforma espressi dai pastori e dai liturgisti, discusse nelle varie fasi del concilio (preparazione, celebrazione), e l’applicazione dopo concilio delle indicazioni dei padri con-ciliari, soprattutto nelle editiones typicae dei libri liturgici.

    Argomenti: Con ogni tema di riforma scelta, il professore presenterà la pras-si e la legge prima del concilio, come si sono espressi i vescovi sul tema prima del concilio, come il tema fu trattato dal concilio stesso e come fu messo in atto dopo concilio. I temi possibili: lo sviluppo della partecipazione vocale con il tono di recitazione; l’introduzione del rito penitenziale comune nella messa romana; e l’introduzione della varietà nei canti proprii della messa romana; l’uso liturgico della lingua vernacolare. L’approccio faciliterà agli studenti nella loro ricerca futura sulla riforma liturgica in qualsiasi epoca e su qualsiasi tema di quella riforma

    Modalità di svolgimento: Lezioni magisteriali durante le quali il profes-sore presenterà lo sviluppo di qualche tema della riforma liturgica vissuta prima, durante e dopo il concilio Vaticano II, usando le fonti dell’epoca del lavoro di riforma dagli anni 1950 e 1960.

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    : Un elaborato scritto, composta da 10 a 12 pagine, su un tema di riforma che è successo tramite il concilio, ricercato dallo studente.

    -

    parando. Series I: Antepraeparatoria, Typis Polyglottis Vaticanis, Città del Vaticano 1960-1961; Acta et Documenta Concilio Oecumenico Vaticano II apparando. Series II: Praeparatoria, Typis Polyglottis Vaticanis, Città del Vaticano 1964-1969; Acta Synodalia Sacraosancti Concilii Oecumenici Vati-cani, Typis Polyglottis Vaticanis, Città del Vaticano 1970-1980; BArBA M., La

    (BELS 120), C.L.V. Edizioni Litur-giche, Roma 2008; Gil hellín F., Constitutio De Sacra Liturgia Sacrosanc-tum Concilium: Concilii Vaticani II Synopsis in ordinem redigens schemata

    cum relationibus necnon patrum oratione atque animadversiones (Studi sul Concilio Vaticano II 5), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003; lAMeri A. -cilii Vaticani II’. Documenti, Testi, Verbali (BELS 168), C.L.V. Edizioni Li-turgiche, Roma 2013; petitJeAn A-M.,

    , Aschendorffschen, Mün-ster 2016.

    94205 La dimensione relazionale dell’homo liturgicus. Un approccio antro-

    pologico-personale 3 ECTS

    S. Geiger

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente è in grado di manifestare le seguenti competenze:

    Conoscenza di un approccio alla liturgia che prende in considerazio-ne tutto l’agire dell’uomo considerato come persona in relazione.Conoscenza del valore dell’espressione simbolica, rituale e corporale per la fede.

    Argomenti: Liturgia è sempre un’azione liturgica: l’ atto del “opus nostrae Redemptionis” (SC 2). Per questo è un atto relazionale, cioè incontro fra per-sone mediante l’azione simbolica del rito. Il corso vuole presentare un ap-proccio antropologico-personale all’azione liturgica e valutare teologicamente l’agire dell’ homo liturgicus come indispensabile espressione della fede.

    - La “svolta antropologica” della liturgia in SC.

    -gico (Guardini, “Liturgical theology”).

    - L’ homo liturgicus come animal symbolicum (E. Cassirer) – il valore del simbolo.

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    - L’ actio liturgica come espressione dell’ actio personale dell’uomo: la rela-zione indispensabile fra simbolo e rito – liturgia come azione simbolica.

    - L’ homo liturgicus come “actio simbolico”: essere persona “in mezzo” fra simbolo e rito.

    Modalità di svolgimento: Lezioni frontali, discussione. Esame orale.

    : M. KunZler, La liturgia della Chiesa (Amateca 10), Milano 1996; D. FAGerBerG, Theologia prima. What is Liturgical Theology? , Chicago 2004; A. Grillo, Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai sacramenti cristiani (Caro Salutis Cardo, Sussidi 9), Padova 2011; r. GuArDini, , Brescia 2008; A. KAVAnAGh, On Liturgi-cal Theology , New York 1984.

    94206 Spiritualità dell’Eucaristia e il Messale di Paolo VI (1970) 3 ECTS

    G. Gresko

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:Conosce i contenuti e i temi della spiritualità dell’Eucaristia, elabo-randoli al livello teologico, sacramentario, e liturgico.È capace di applicare le conoscenze sulla spiritualità dell’Eucaristia ad una migliore comprensione del contenuto del Messale di Paolo VI nel suo testo comprensivo.Integra il contenuto simbolico e sacramentaria dell’Eucaristia per svi-luppare una teologia dell’Eucaristia riferendo ai testi e alla struttura della messa nel Missale.Può comunicare chiaramente una teologia spirituale adeguata dell’Eu-caristia ai specialisti e ai fedeli, notando temi e riti corrispondenti del Messale.Sviluppa una spiritualità integrante dell’Eucaristia nella ricerca auto-noma sui testi e riti.

    Argomenti: Partendo da un approfondimento dei concetti fondamentali della spiritualità dell’Eucaristia, il corso esamina l’Eucaristia al livello sim-bolico e sacramentale per poter approfondire una spiritualità eucaristica al livello testuale e strutturale del Messale di Paolo VI.

    I. Concetti fondamentali della spiritualità dell’Eucaristia

    I.2 Il Memoriale dell’Ultima Cena e della Croce I.3 Il Cuore eucaristico di Cristo (E. Glotin, C. Bernard) I.4 L’Eucaristia come actio trinitario I.5 Nozioni Biblico-Patristica di mysterion e sacramentum I.6 Pio XII: Mediator Dei e Haurietis aquas

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    I.7 Mysterion e sacramentum – Vaticano II e il Messale di Paolo VI (1970)

    II. Simbolo e sacramento dell’eucaristia II.1 Prospettiva simbolico-nuziale (G. Mazzanti, F. Pilloni) II.2 Prospettiva simbolico-pasquale (L-M. Chauvet) II.3 Simbolica antropologica-linguistica e simbolica teologica II.4 R. Guardini (Preghiera – Stile – Simbolismo della liturgia) II.5 H.U. von Balthasar (dono totale di sè, credibilità dell’amore) II.6 J. Ratzinger (Liturgia e vita, il sacro, immagini liturgiche, movimenti)III Esaminazione investigativa ed elaborativa del Messale di Paolo VI (1970) III.1 Struttura della messa nel Messale di Paolo VI III.1.1 Liturgia della Parola III.1.2 La presentazione dei doni III.1.3 Anafore (preghiere eucaristiche) III.1.4 Comunione III.2 Esaminazione dei temi nel Messale durante l’anno liturgico III.2.1 Antifone III.2.2 Collette III.2.3 Prefazioni

    Modalità di svolgimento: Lezioni frontali, con attenzione anche ad esem-

    attraverso il dibattito in gruppi. L’esame è orale.

    pio xii, Mediator Dei e Haurietis aquas (lingue varie); rAtZinGer, J. San Francisco 2000; rAtZinGer, J., Behold the Pierced One: An Approach to a Spiritual Christology , trans. Eng. Harrison, G., Ignatius, San Francisco 1986; Von BAlthAsAr, h.u., Theo-Dra-ma (vv., lingue varie) e Only Love Is Credible (lingue varie); ouellet, M.,

    per la nuova evangelizzazione , Siena, 2007; ouellet, M., “L’Eucharistie, ca-deau nuptial”, in Communio 25 (3), May-Jun 2000, pp. 19-40; GuArDini, r.,

    New York 1998; Glotin, e., La Bible du Coeur de Jésus , Presses de la Renaissance, Paris 2007; BernArD, C., Le Coeur du Christ et ses Symboles , Téqui, Paris 1981; lAFFitte, J. , “Le Corps Eucharistique et le Corps de l’Église”, in Id., Le Christ destin de l’homme , Mame, Paris 2012, pp. 237-263; pilloni, F. “Il Simbolo nuziale nella teologia dei Padri”, in Id., “La comunione nuziale”. Oriente e Occidente in dialogo sull’amore umano e

    Siena, 2011, pp. 67-118

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    94207 Teologia del mistero e antropologia liturgica in Odo Casel e Romano

    Guardini 3 ECTS

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:Conoscerà il quadro storico-culturale della produzione teologica di Odo Casel e Romano Guardini all’interno del contesto di Movimento liturgico;Saprà analizzare ed interpretare le tematiche emerse dalla lettura dei

    teologiche e culturali dell’epoca.Argomenti: La prima parte del corso offre una presentazione panoramica

    della teologia del Mistero di Odo Casel e dell’antropologia liturgica di Roma-no Guardini situata nel contesto culturale e teologico del primo Novecento.

    -te si pone in luce la prospettiva fondamentale proposta dai due padri del Mo-vimento liturgico affrontando le tematiche seguenti: l’identità di una teologia liturgica, simbolo e rito all’orizzonte della Rivelazione, la logica dell’azione e della partecipazione liturgica, la liturgia come attuazione del Mistero ed avvenire del soggetto credente, l’estetica della forma liturgica e il sapere e l’esperienza della fede nell’atto di celebrazione. Verranno letti e commentati dei testi scelti dei due autori.

    Modalità di svolgimento: Letture dei testi, elaborati, lezioni.. Lo studente è invitato di preparare un argomento trat-

    to dalle tematiche esposte durante le lezioni e di presentarlo nel colloquio. o. CAsel, -

    to cristiano, Edizioni Messaggero, Padova 2001; iD. Il Mistero del culto cri-stiano, Roma 1985; Id. Liturgia come mistero, Milano 2002; r. GuArDini, Lo spirito della liturgia - I santi segni, Brescia 2000; Id. Milano 1988; Id. Testamento di Gesù, Milano 1993; Id. “Vom liturgischen Mysterium”, in Id. Liturgie und liturgische Bildung, Mainz-Padeborn 2 1991, pp. 171-169; Id. in , 1 (1921), pp. 97-108; sensibilità nella conoscenza religiosa”, in II, Milano 1964, pp. 137-190; A. BoZZolo, Mistero, simbolo e rito in Odo Casel, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003; A. sChilson, Theologie als Sakramenten-theologie. Die Mysterientheologie Odo Casels, Mainz 1982; M. MArsChAll, I , St. Ottilien 1986; G. BusAni, “I compiti del movimento liturgico: la proposta di Romano Guardini”, in Liturgia: temi e autori. Saggi di studio sul movimento liturgico, (ed. F. Brovelli), Roma 1990, pp. 83-138.

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    3 ECTS

    P. Marini

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:Conoscenza generale della Riforma liturgica attuata dal Concilio Vaticano Conoscenza dell’adattamento e della inculturazione come elementi caratteristici della liturgia.

    Argomenti: Esame degli avvenimenti fondamentali che hanno accompag-nato la Riforma liturgica del Concilio. Riferimenti al Movimento liturgico e al periodo delle assise conciliari. Attenzione ad alcuni problemi di attualità: Ordinamento Generale del Messale Romano, Ordo Missæ, Preghiere Eucaris-tiche, i luoghi della celebrazione. Valutazione della portata storica della Ri-forma del CV II e linee di prospettiva per il futuro.

    2. Conoscenza preliminare allo studio: conoscenza generale della Liturgia e in particolare della storia della liturgia del Rito Romano.

    3. l periodo oggetto del corso: dal 4 dicembre 1963 ad oggi.4. Il movimento liturgico. Le riforme di Pio XII. La Costituzione conciliare5. Periodo oggetto di studio particolare: 10 ottobre 1963-7 marzo 1965.6.

    Sottodistinzioni del periodo di studio: 1963-1965; 1963-1969; 1970-1975; dal 1975 ad oggi - per l’iniziazione cristiana.7. Problemi importanti sul conte-nuto della Riforma: Ordo Missæ, Canone Romano, Preghiere Eucaristiche del Messale Romano, Preghiere Eucaristiche di nuova composizione

    (Lettera circolare Eucharistiæ participationem).8. A conclusione: studio comparato tra la Liturgia tridentina e la Liturgia

    del Concilio Vaticano II nei suoi principi, norme e libri liturgici. Prospettive per il futuro

    Modalità di svolgimento: Consegna agli studenti di un volumetto rilegato con la storia dal 1963 al 1965 (Cfr. il volume A Challenging Reform. Real-izing the Vision of the Liturgical Renewal 1963-1975).Consegna agli studenti di documentazione e articoli su varie tematiche.Vari temi e riferimenti tratti dal volume di Bugnini, La riforma liturgica (1948-1975).

    : L’esame è orale. Il Professore prepara una cinquan-tina di domande sulle varie parti della materia studiata e su tali domande interroga lo studente.

    h. sChMiDt, La Costituzione sulla Sacra Liturgia , Testo, Genesi, Commento, Documentazione , Roma 1966; A. BuGnini,liturgica (1948-1975) , CLV, Roma 1997; e. MAZZA, Le Odierne Preghiere Eu-

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    caristiche , Ed. Dehoniane, Bologna 2014; p. MArini, . Liturgical Press,

    Collegeville, Minnesota 2007 (Cfr. p. MArini, La nascita del «Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia» (Gennaio-Marzo 1964) in Ephemerides Liturgicæ , 1992 nn. 4-5, pp. 289-318: l’articolo sul “CE” aiuta a comprendere la suddivisione del periodo dello studio e dà alcune valutazioni globali utili; Id., Il primo periodo di attività del «Consilium»: prospettive e

    (Marzo-giugno 1964) in Ephemerides Liturgicæ , 1993 n.6, pp. 401-439; Id., L’Istruzione «Inter Oecumenici», una svolta decisiva (Luglio-Ottobre 1964) in Ephemerides Liturgicæ , 1994 n. 3, pp. 205-231; Id., Il «Consilium»

    (Ottobre 1964 – Marzo 1965) in Ephe-merides Liturgicæ , 1995 n. 2, pp. 97-158; Id., Attività complessiva dei gruppi di Studio del «Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia»

    (Gennaio 1964 – Marzo 1965) in Ephemerides Liturgicæ , 1998 nn. 4-5, pp. 289-309; Id., Il «Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Litur-

    in Ephemerides Liturgicæ , 1999 n. 1, pp. 3-30.

    1º semestre - 2º anno

    Seminari

    J.-A. Piqué

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:avere le nozioni basiche per poter analizzare le opere polifoniche da un punto di vista musicale e testuale. Il fondamento teologico della musica liturgica sarà la base su cui poggerà il seminario.Conoscere la storia del Movimento Ceciliano, i principali autori, il con-

    Argomenti: Il seminario intende essere uno studio della polifonia, forma primordiale della musica liturgica insieme al canto

    gregoriano, dal punto di vista della teoria e della prassi. Il percorso inclu-derà l’approfondimento del Movimento Ceciliano , il recupero della polifonia romana, lo studio di autori quali L. Perosi, F. X. Haberl, G. Amelli, D. Pothier insieme al loro contributo al Movimento Liturgico . Verranno inoltre analiz-zate alcune opere di P. Palestrina, R. Lassus, T.L. Victoria. Un accenno alla polifonia contemporanea nella liturgia – A. Pärt, Taizè, Bose – completerà il percorso. Durante gli incontri verranno date agli studenti le nozioni basi-che per poter analizzare le opere polifoniche da un punto di vista musicale

  • 362

    PIL

    e testuale. Il fondamento teologico della musica liturgica sarà la base su cui poggerà il seminario.

    Modalità di svolgimento: Due sessioni magistrali per presentare il tema.

    pubbliche per ogni partecipante. Si valuterà l’esposizione pubblica di ogni studente e

    sul tema scelto dallo studente.

    e. FuBini, Estetica della Musica, Bologna 2003. J-A. piqué, Teologia e Musica. Dialoghi di trascendenza, Milano 2013. iD., Teología y Música: Una contribución dialéctico-trascendental sobre la sacramentalidad

    de la percepción estética del Misterio (Agustín, Balthasar, Sequeri; Victoria, Schönberg, Messiaen), Roma 2006. F. rAinolDi, Sentieri della musica sacra, CLV, Roma 1996.

    S. Geiger

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:Conoscerà la critica della liturgia conciliare sulla base di M. Mose-bach e sarà in grado di sistemarla in cambio criticamente nel discorso liturgico-teologico.

    della fede.Argomenti: Nel 2003 il premiato scrittore tedesco Martin Mosebach pub-

    blicò la sua diatriba liturgica, criticando la liturgia conciliare e rendendo forte la Missa Tridentina. Il seminario vuole esaminare la critica di Mosebach e valutare il rapporto fra forma e contenuto (“Gestalt und Gehalt”) della cel-ebrazione liturgica.

    - Lettura critica di capitoli scelti. Gli studenti elaborano un tema dato o scelto, lo presentano in classe e guidano la discussione. L’attenzione si dovrà concentrare sulla relazione fra la forma liturgica e la fede (personale ed eccle-siale). Le domande principali per la ricerca sono: Come può essere la forma (o informa) un’eresia? Come si può parlare dell’eresia liturgica – qual’è la norma normans dell’azione liturgica?

    Modalità di svolgimento: relazione introduttiva, lettura, presentazione de-gli studenti su un tema/aspetto scelto per l’elaborato scritto.

    Elaborato scritto.

    : M. MoseBACh,

  • 363

    PIL

    nemico , Siena 2009; r. GuArDini, Brescia 2008; J.A. JunG-MAnn, Missarum Sollemnia. Eine genetische Erklärung der römischen Messe , Freiburg/Br. 5 1962 (engl. The Mass. An historical, theological and pastoral survey , Collegeville 1972); J. rAtZinGer, -stica , In Id., Opera Omnia vol 11. Teologia della liturgia, Città del Vaticano 2011.

    94490 Simboli ed immagini per celebrare la speranza cristiana 3 ECTS

    S. Maggiani

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:È in grado di comprendere come si devono “leggere” e interpretare simboli e immagini nella liturgia cristiana; come affrontare la let-tura del non verbale che si riferisce alla virtù teologale della speranza negli Ordines.È in grado di interpretare alla luce di una iconologia simboli e im-

    Argomenti: L’estetica liturgica della speranza orienta la ricerca ai simboli e alle immagini reperibili nelle brevi sequenze rituali di alcuni Ordines e a

    -ali, in cui si fondano simboli e immagini, quale iconologia per il “visibile parlare” la speranza?

    1. Introduzione al “per ritus et preces”, aspetti metodologici.2. Confronto sulle Norme metodologiche del P. Ateneo S. Anselmo.3. Per un vocabolario comune: segno, immagine, metafora, iconologia,

    4. Illustrazione degli argomenti da scegliere per gli elaborati degli studenti.5. Lapidari, Erbari, Bestiari biblici, strumenti per approfondirli.Modalità di svolgimento: Il docente dedica diverse ore ai problemi me-

    prevista da parte degli studenti la recensione di un volume di attualità

    dell’elaborato oggetto di confronto durante il Corso.

    fatta. Si tiene conto anche della recensione compilata e della partecipazio-ne attiva durante il Seminario.

    : G. poZZi, Sull’orlo del visibile parlare, Milano, 1993; la trilo-gia: Lapidario biblico di Paolo Cultrera. Erbario biblico di Paolo Cultrera.

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    Bestiario biblico di Paolo Cultrera, ed. C. Valenziano, Città del Vaticano 2000: s. MAGGiAni, «Del “visibile parlare” la speranza cristiana. Simboli e immagini per una estetica liturgica», in La morte e i suoi riti ...ed. E. Sapori, Roma 2007, pp. 219-252; Liturgia e immagine, ed. R. Tagliaferri, Padova 2009.

    94491 Movimento liturgico: temi e autori 3 ECTS

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente...- conoscerà la storia del Movimento liturgico e la questione liturgica ;- potrà acquisire una buona conoscenza dei temi e delle categorie teo-

    logiche principali presenti nelle correnti del Movimento liturgico;- conoscerà gli autori con le proposte relative al rinnovamento e alla teolo-

    gia liturgica; saprà confrontare criticamente i temi e modelli proposti.- sarà in grado di elaborare, presentare e stendere un elaborato scritto su

    un tema scelto.Argomenti: Il seminario si propone di offrire letture diacroniche e compara-Il seminario si propone di offrire letture diacroniche e compara-

    tive dei temi e autori del Movimento liturgico. Sarà approfondito in modo partico-lare la genesi e le proposte di rinnovamento liturgico. Saranno presentati i quadri della ricerca e relativi autori. Movimento liturgico e il nuovo spirito umanistico-culturale; Liturgia e secolarizzazione; Movimento liturgico e il ritorno ad fontes ; Istituzioni, associazioni e centri del Movimento liturgico; Pastorale liturgica; Movimento liturgico e il Magistero della Chiesa; Correnti teologiche nel Movi-mento liturgico; Il Movimento liturgico all’orizzonte del Concilio Vaticano II.

    Modalità di svolgimento: letture dei testi, elaborati, lezioni, consultazioni. elaborato scritto..

    : C. BrAGA, Edi-zioni liturgiche, Roma 2003 ; A. FAVAle, Abbozzo storico del movimento litur-gico, in La costituzione sulla sacra liturgia, LDC, Torino 1967, pp. 3-52; o. rousseAu, Storia del movimento liturgico. Lineamenti storici dagli inizi del secolo XIX ad oggi, Paoline, Roma 1961; F. trolese (a cura), La liturgia nel XX secolo: un bilancio, EMP, Padova 2006; B. Botte, Il Movimento liturgico: testimonianza e ricordi, Effatà Editrice, Cantalupa 2009; F. BroVelli (ed.), Liturgia: temi e autori. Saggi di studio sul movimento liturgico, Edizioni Li-turgiche, Roma 1990; G. AnGelini, “Il movimento liturgico: rilettura critica di istanze, orientamenti e problemi”, in

    Casale Monferrato 1985, pp. 11-29; A. Grillo, La nascita della liturgia. Sag-gio sul rapporto tra Movimento Liturgico e (post-) modernità, Assisi 2003; M. pAiAno, Liturgia e società nel Novecento. Percorsi del movimento liturgico di

    , Roma 2000.

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    94492 Il ministero della donna diacono in Oriente ieri e oggi 3 ECTS

    S. Parenti

    Argomenti: Lettura dei testi liturgici e canonici orientali sul ministero

    alcune Chiese ortodosse.Modalità di svolgimento: Gli studenti verranno informati durante il se-minario.

    : Gli studenti verranno informati durante il seminario.

    pAul F. BrADshAWTheology, Collegeville 2013.

    N. Valli

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:1° potrà possedere una conoscenza approfondita delle fonti, romane e

    ambrosiane, del Triduo pasquale.

    dall’analisi comparata.Argomenti: il seminario si propone di analizzare le celebrazioni del Tri-

    duo pasquale ambrosiano a partire dalla documentazione offerta dalle fonti liturgiche disponibili, farne emergere le peculiarità in rapporto alle corrispon-denti modalità romane di rivivere Passione, Morte e Risurrezione del Signore.

    1. Santa Messa “nella Cena del Signore” a) Presentazione degli elementi ricavabili dalle fonti ambrosiane a

    riguardo dell’ordinamento rituale in rapporto alle fonti romane (Ge

    b) L’eucologia “minore” e i canti (compresi i Vespri) in rapporto alle fonti romane

    c) Analisi della Preghiera eucaristica V (in rapporto alla VI della Ve glia Pasquale).

    d) Il rito della Lavanda dei piedi e la sua interpretazione nelle fonti ambrosiane e romane.

    2. Venerdì santo. a) Presentazione degli elementi ricavabili dalle fonti ambrosiane a

    riguardo dell’ordinamento rituale in rapporto alle fonti romane (Gel

    La“questione” della Comunione eucaristica b) La proclamazione della parola con le sue modalità e i canti interle

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    zionari nelle fonti romane e ambrosiane c) L’adorazione della Croce a Milano e a Roma d) La celebrazione della Deposizione di Gesù3. Veglia Pasquale. a) Presentazione degli elementi ricavabili dalle fonti ambrosiane a

    riguardo dell’ordinamento rituale in rapporto alle fonti romane (Gel

    b) I riti lucernali della Veglia nelle fonti ambrosiane e romane: due Exsultet a confronto

    c) Le “catechesi” veterotestamentarie ambrosiana e romana d) La Liturgia battesimale prima e dopo la riforma liturgica (i due

    riti a confronto)Modalità di svolgimento: In ciascuno degli incontri successivi a quello iniziale i partecipanti saranno tenuti a relazionare il loro studio sulle diver-se parti delle celebrazioni, tenendo conto dei dati che emergono dalle fonti medievali, dai messali a stampa e dalla fase sperimentale post-conciliare,

    Relazione orale ed elaborato scritto.

    AlZAti, C., «Il Triduo pasquale nei nuovi libri liturgici della Chiesa ambrosiana», in Rivista Liturgica 66 (1979) pp. 61-89. VAlli, n., L’ ordo evangeliorum a Milano in età altomedievale , Città del Vaticano 2008, pp. 1-222; VAlli, n, Il Triduo pasquale ambrosiano (Bibliotheca Ephemeri-des Liturgicae Subsidia 176), CLV-Edizioni Liturgiche, Roma 2016; La cele-brazione del mistero pasquale. Anámnesis e mímesis. Atti del III Congresso

    Internazionale di Liturgia

    1988 (= Analecta Liturgica 14), ed. I. Scicolone, Roma 1990; le DeAut r., La

    d’Exode XII 42 (= Analecta Biblica 22), Biblical Institute Press, Roma 1963.

    2º semestre - 1º anno

    Corsi obbligatori (corsi che continuano dal 1º semestre)

    94018 Lettura dei testi liturgici latini (II parte) 5 ECTS

    G. Orsola

    94021 Critica ed ermeneutica dei testi liturgici (II parte) 5 ECTS

    D. Jurczak

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    2º semestre - 1º e 2º anno

    Corsi obbligatori

    95004 I Sacramentali 3 ECTS

    J. J. Flores asistente: d. Enrico Grassini

    Argomenti: Il corso tratterà le benedizioni, la dedicazione delle chiese e i -

    gia. Origine biblica e fondamento teologico delle benedizioni attuali, dei riti della dedicazione delle chiese, della liturgia degli esorcismi con uno studio approfondito dei nuovi rituali.

    : J.J. Flores, Los sacramentales, Benediciones, exorcismos y dedicación de las Iglesias , Biblioteca litúrgica 38, Barcelona 2010; Anàmnesis 7: I sacramentali e le benedizioni , Genova 1989; Scientia Liturgica 4: Sacra-menti e Sacramentali , ed. A. J. ChupunGCo, Casale Monferrato 1998; F. ChAVe Mahir, L’exorcisme des possédés dans l’Eglise d’Occident (X°-XIV° siècles) , BHCM 10, Tournhout 2011..

    95007 Il sacramento del matrimonio e la verginità 3 ECTS

    G. Midili

    Argomenti: Nella prima parte del corso sarà presentata la matrice biblica e lo sviluppo storico e teologico della vocazione verginale e sponsale. Nella seconda parte, attraverso l’analisi delle pericopi bibliche e dell’eucologia in uso negli or-dines antichi e contemporanei, saranno illustrate alcune tematiche fondamentali della dimensione teologica, liturgica e pastorale dell’ Ordo celebrandi matrimo-nium , dell’ Ordo consecrationis virginum e dell’

    Modalità di svolgimento: L’insegnamento cattedratico di ogni lezione si avvarrà di slides relative a ciascuno dei temi affrontati. Allo studente verrà chiesto di approfondire alcune tematiche mediante lo studio di una biblio-

    : L’esame orale.

    : M. ClAret, El matrimonio, comunidad de vida y amor , Bar-cellona 2010; A. M. triACCA, Matrimonio e verginità: teologia e celebrazione per una pienezza di vita in Cristo; M. soDi, F. AttArD (Edd.), LEV , Città del Vaticano 2005; p. BArBeri, La celebrazione del matrimonio cristiano: il tema negli ultimi decenni della teologia cattolica , CLV edizioni liturgiche, Roma 1982; , A.M. triACA, A. pistoiA (edd), CLV edizioni liturgiche, Roma 1994.

  • 368

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    95008 L’Eucaristia 3 ECTS

    N. Valli

    Obiettivi: 1° conoscerà le linee di sviluppo dell’ ordo celebrativo della santa messa2° sarà in grado di elaborare un quadro sintetico delle questioni teologi-

    -

    dell’eucaristia).Argomenti: il corso proporrà un’analisi storico-genetica della celebrazio-

    ne eucaristica e linee teologico sistematiche per la comprensione del mistero eucaristico.

    1. L’origine della celebrazione eucaristica: dati neotestamentari e prime documentazioni extra-bibliche

    2. Tradizione patristica3. Tradizione medievale4. La riforma e il concilio di Trento5. L’età moderna e contemporanea

    i costitutivi essenziali della celebrazione eucaristica; il “contenuto” del

    Modalità di svolgimento: Lezioni che spiegano l’argomento e che fanno riferimento alle diverse parti del messale e dell’Ordinamento, dimostrando il metodo che si usa per leggere questo libro liturgico. Altre lezioni che spiegano come vengono costruite una teologia e una spiritualità su questa base. Questioni e discussioni a qualsiasi punto della lezione.

    : Esame orale di 10 minuti in cui lo studente deve ri-spondere a questioni riguardo alle diverse parti della messa e il loro signi-

    rapporto con i riti e testi.

    : MAZZA e., La celebrazione euaristica. Genesi del rito e sviluppo dell’interpretazione , EDB, Bologna 2003; MAZZA e., Dall’Ultima cena all’eucaristia della Chiesa , EDB, Bologna 2014; CAspAni p., Pane vivo spezzato per il mondo. Linee di teologia eucaristica , Cittadella Editrice, As-sisi 2011.GirAuDo C., In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia , San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2001.

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    95029 Teologia dell’anno liturgico 3 ECTS

    J.A. Goñi

    Obiettivi: 1° Conoscere la nascita e lo sviluppo dell’anno liturgico del Rito Romano. 2° Conoscere la teologia della domenica e di ognuno dei tempi liturgici. 3° Conoscere gli aspetti celebrativi dell’anno liturgico.Argomenti: Fondamenti teologici del tempo: azione-spazio-tempo; il tem-

    po nella Bibbia; il tempo e la storia nella celebrazione.La domenica festa primordiale dei cristiani.I singoli tempi liturgici: sviluppo storico (nascita, medioevo, libri tridenti-

    ni, riforma del Vaticano II); teologia a partire dei testi liturgici. Per una teolo-gia generale dell’anno liturgico.

    Modalità di svolgimento: Lezioni.: Orale.

    AuGé, M., L’Anno liturgico. È Cristo presente nella sua Chiesa (Monumenta Studia Instrumenta Liturgica 56), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2009; AuGé, M.; noCent, A., L’anno liturgico: storia, teologia e celebrazione (Anàmnesis 6), Marietti, Genova - Milano 1988 (ristampa 2002); ChupunGCo, A. J. (ed.), Tempo e spazio liturgico (Scientia Liturgica V), Piemme, Casale Monferrato 1998; Goñi, J. A., Historia del Año Litúrgico y del Calendario Romano (Biblioteca Litúrgica 40), CPL, Barcelona 2010; tAlley, t., The Origins

    (A Pueblo book), The Liturgical Press, Collegeville MN 1986 (tr. italiano: Le origini dell’anno liturgico , Queriniana, Brescia 1991).

    M. Nin

    Argomenti: Il corso intende leggere e commentare alcune delle anafore delle diverse tradizioni liturgiche dell’Oriente cristiano. Verranno messi in rilievo

    AnAphorAe syriACAe, quotquot in codicibus adhuc repertae sunt

    3 voll. Roma, PIO, 1939-1981 [fasc. III/1]; AA.VV., Segno di unità. Le più antiche eucaristie delle chiese , Qiqajon, Bose 1996; A. BAuMstArK, Liturgie comparée , Chevetogne 19533; A. hänGGi, i. pAhl, Prex Eucharistica. Textus e variis liturgiis antiquioribus selecti , Éditions Universitaires, Friburg 1968;

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    e. MAZZA, Bibliotheca Ephemerides Liturgicae Subsidia 62, Roma 1992

    2º semestre - 1º e 2º anno

    Corsi a scelta

    94109 Ermeneutica del Lezionario 3 ECTS

    R. De Zan

    Argomenti: Il corso ha come obiettivo, attraverso lo studio dei Praenotan-da dell’Ordo Lectionum Missae , la formulazione e applicazione della metodo-logia liturgica della lettura delle pericopi bibliche del Lezionario. Per giungere a questo traguardo verrà compiuto un percorso: partendo dalla storia dei libri per le letture bibliche nella Liturgia, si proseguirà attraverso la conoscenza delle metodologie adoperate sia nel passato sia oggi nella lettura esegetica

    dell’esegesi liturgica del formulario biblico del Lezionario.

    : Ordo Lectionum Missae , Ed. typica altera, Città del Vaticano 1981; A. ChAVAsse, Les letionnaires romains de la Messe au VIIe et au VIIIe siècle. Sources et dérivés , 2 vol., Fribourg 1993; h. De luBACh, Esegesi medievale , Roma 1962 (ristam-pe); W. eGGer, del Nuovo Testamento , Bologna 1989; t. FeDeriCi, Per conoscere Lui e la potenza della Risurrezione di Lui. Per una lettura teologica del Lezionario , 3 vol., Roma 1987-1989.

    94156 L’Eucaristia - questioni particolari: concelebrazione, culto eucaristico 3 ECTS

    M. Tymister

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:1° conoscerà le fonti (patristiche, storiche, magisteriali e liturgiche) più importanti per la storia e la teologia dei due argomenti del corso (concele-brazione e culto eucaristico).2° conoscerà lo sviluppo storico della mentalità eucaristica.3° avrà studiato il rito della concelebrazione del 2002 e il rituale De Sacra comunione et de cultu Mysterii Eucharistici extra Missam del 1973.4° avrà colto il nesso tra eucaristia ed ecclesiologia che si esprime nelle di-verse forme della celebrazione del mistero eucaristico e del culto eucaristico.5° avrà acquisito le basi necessarie per valutare criticamente le possibilità di concelebrazione eucaristica e di celebrazione del culto eucaristico al di fuori della messa.

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    Argomenti: La prima metà del corso è dedicata alla concelebrazione, men-tre la comunione e il culto eucaristico al di fuori della Messa sta al centro della seconda metà. Si presenterà lo sviluppo storico della concelebrazione e del culto eucaristico con particolare riferimento al rito romano. Inoltre si evidenzieranno le implicazioni teologico-ecclesiologiche di questo sviluppo, sottolineando particolarmente i cambiamenti di mentalità medievali. Dopo la discussione della storia si analizzeranno e commenteranno i documenti con-ciliari e postconciliari, il rito della concelebrazione come si trova nel Messale Romano del 2008 e il Rituale De Sacra Communione et de cultu Mysterii Eucharistici extra Missam del 1973.

    1. Concelebrazione.

    sacramentale e concelebrazione cerimoniale. 1.2. Storia della concelebrazione eucaristica con riferimento particolare

    al rito romano. 1.3. Le prospettive teologiche alla veglia del Concilio Vaticano II: Pio

    XII e K. Rahner. 1.4. SC 57 e 58. 1.5. Il ripristino della concelebrazione dopo il Vaticano II. Commento

    del rito. Un rinnovo riuscito?2. Culto eucaristico. 2.1. Storia e teologia della comunione e della venerazione dell’eucari

    stia al di fuori della Messa. 2.2. Il cambiamento di mentalità riguardo all’eucaristia nel medioevo;

    communio. 2.3. Forme di culto eucaristico. 2.4. SC 55 e l’istruzione Eucharisticum Mysterium del 1967, il rituale

    De Sacra Communione et de cultu Mysterii Eucharistici extra Missam del 1973.Modalità di svolgimento: 12 lezioni magistrali di 90 minuti. Le lezioni

    importanti ma anche con materiale utile per l’approfondimento e lo studio privato: schemi, riassunti scritti dei capitoli più importanti e indicazioni

    sul sito internet del corso: www.tymister.eu/94156.: La prova di accertamento è orale con una durata di

    15 minuti. Lo studente sceglierà una tematica presentata in classe che ap-

    minuti) lo studente presenterà i risultati della sua ricerca personale/dell’ap-profondimento, seguito da una serie di domande probabili sulla materia

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    PIL

    approfondita e su altri argomenti presentati in aula.

    A. noCent, «Questioni particolari», in Scientia Liturgica 3, eD. A. ChupunGCo, CAsAle MonFerrAto 1998, pp. 307-333; (ConCeleBrAZione:) G. Boselli, «Les débats sur la concélébration après Vatican II. Bilan et per-spectives», in LMD 224 (2000), pp. 29-59; M. Tymister, «La concelebración: un vistazo a su historia», in Phase 56 (2016), pp. 415-452; (culto eucaristico:) r. CABié, «Il culto dell’eucaristia fuori della messa», in La Chiesa in preghiera 2, ed. A. G. MArtiMort, Brescia 1985, pp. 269-292; s. neGruZZo, Eucaristia: dalla celebrazione al culto eucaristico. A 30 anni dalla Eucharisticum Myste-

    rium, in RL 84 (1997), pp. 949-951.

    94157 Il linguaggio liturgico: estetica e poetica 3 ECTS

    S. Maggiani

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:- Sarà in grado di comprendere gli aspetti antropologici e quelli pro-

    priamente cristiani dell’ecologia e della etologia rituale.- Avrà gli strumenti adatti per approfondire i principali codici (verbale,

    sonoro-musicale, cinesico, iconico, ottico, tattile, olfattivo, gustativo), la loro fondatezza e problematicità anche in vista del loro uso in prospettiva dell’ars celebrandi.Argomenti: Ogni celebrazione liturgica, opera divino-umana, è strutturata

    in un processo rituale articolato in sequenze, formate a loro volta da elementi ver-bali e non verbali: Il linguaggio rituale. Per mezzo dei “signa sensibilia” (SC, 7), “per ritus et preces” (SC, 21, 48), l’azione liturgica è per sua natura estetica: mo-stra e fa percepire sensibilmente “le realtà a noi donate nella Parola attestata dalle

    le realtà a noi donate. Presentazione del metodo di studio. La prassi celebrativa interpretata alla luce della teologia, della storia, delle scienze umane.

    - Estetica e poietica in liturgia.- Fondamenti antropologici dei codici rituali.- Fondamenti teologici dei codici verbali e non verbali.- Approfondimento dello spazio e del tempo; segni, simboli, gesti.Modalità di svolgimento: Si privilegiano le lezioni frontali con possibilità di

    lezione si segnalano studi complementari di aggiornamento o novità bibliogra-

    --

    le. Sviluppa un tema scelto da un Tesario

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    predisposto che copre tutto il Corso: 5 minuti circa; seguono domande sul corso generale. Si consiglia di preparare uno Schema per illustrare il tema scelto.

    : s. MAGGiAni, “Il linguaggio liturgico”, in Scientia liturgica, 2, Casale Monferrato 1998, pp. 231-263; G, BonACCorso, liturgia come linguaggio, tempo e azione, Città del Vaticano 2001; J.y. hAMe-line, L’accordo rituale, Milano 2010; p. toMAtis, Accende lumen sensibus. La Liturgia e i sensi del corpo, Roma 2010; Celebrare il Mistero di Cristo, 3. La celebrazione e i suoi linguaggi, Roma 2012.

    94159 Maria e la liturgia nel corso dei secoli 3 ECTS

    C. Maggioni

    Obiettivi

    parte degli studenti, la conoscenza sia delle fonti di indagine sia dei dati fondamen-tali circa la genesi e lo sviluppo storico della venerazione cultuale (liturgica ma anche non liturgica) espressa per la Vergine Maria in Oriente (nell’antichità) e in Occidente (dall’antichità a oggi), accostando le diverse tradizioni rituali, le loro ac-centuazioni teologiche e comparazioni. Imparare a leggere in sincronia e diacronia il nesso tra testimonianze oranti nei confronti della Vergine Maria, pronunciamenti del Magistero (Concili, insegnamento dei Padri), avvenimenti storico-culturali.

    Argomenti: L’accostamento al binomio “Maria e liturgia” viene affrontato da -

    logico, nelle varie aree geo-cultuali, in Oriente (Gerusalemme e Costantinopoli) e in Occidente. Dopo un’introduzione che inquadri l’argomento nelle coordinate proprie della mariologia e della liturgia, vengono evidenziate le radici neotestamentarie della venerazione mariana, insieme agli importanti indizi e documenti dei primi secoli circa la devozione mariana. Con l’affermarsi della festività del Natale (sec. IV), la me-moria di Maria si fa più esplicita nella celebrazione dei misteri di Cristo, per svilup-pare nei secc. V-VII, nelle diverse tradizioni rituali facenti capo a grandi Chiese, gui-

    Particolare attenzione viene data alle quattro festività mariane (2 febbraio, 25 marzo, 15 agosto e 8 settembre) che segneranno la pietà liturgica delle Chiese dal sec. VII in poi, soffermandosi quindi sugli accenti medievali della devozione mariana (messa

    moderna, si richiamano le feste che man mano trovano posto nel Calendario Romano

    -la liturgia romana odierna (Maria nell’anno liturgico e nell’economia sacramentale), senza dimenticare la liturgia ambrosiana e la liturgia ispano-mozarabica.

    Modalità di svolgimento: lezioni magistrali; proposta di letture e appro-

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    PIL

    fondimenti per singole parti del corso.: esame orale su una traccia tematica orientativa.

    : i.M. CAlABuiG, Il culto di Maria in Oriente e in Occidente, in A.J. Chupungco (ed.), Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, V. Tempo e spazio liturgico , Piemme, Casale Monferrato 1998, pp. 255-337; C. MAGGioni,

    Portalupi Editore, Casale Monferrato 2000; «Le feste mariane nell’antichità e nel primo medioevo», in Theotokos 16 (2008) pp. 127-154; Liturgia , in Mariologia , a cura di s. De Fiores, V. FerrAri sChieFer, s.M. perrellA, Dizionari San Pao-lo, Cinisello Balsamo 2009, pp. 726-737; Aa.Vv., La Madonna nel culto della Chiesa , Queriniana, Brescia 1966.

    94192 Il paradigma Lectio Cum Cantico nel Rito Romano 3 ECTS

    J. P. Rubio Sadia

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente: sará in grado di analiz-zare e interpretare le formule eucologiche che rispondono a la parola di Dio nella tradizione liturgica romana e avrà approfondito la loro teologia riguardo

    teologico-liturgico della liturgia come dialogo tra Dio e il suo popolo.Argomenti: Sacrosanctum Concilium 33 offre una visione teologica della

    liturgia come un dialogo tra Dio e il suo popolo, sempre attuale. Questo dia-

    lectio cum cantico , presente nelle diverse forme responsoriali della Messa e

    dimensione dialogale e pastorale della liturgia attraverso il corpus responso-riale romano. Si affronterà una analisi di questo momento di profonda densità teologica ed ecclesiologica da diverse prospettive, esaminando le forme di se-lezione testuale e la funzionalità del canto di risposta come luogo privilegiato

    2. La celebrazione liturgica come “dialogo” tra Dio e il suo popolo ( SC 33)

    4. Il responsoriale del Medioevo: analisi testuale5. Forme di risposta alla Parola di Dio nella Messa.Modalità di svolgimento: Le spiegazioni del professore presentano i concetti fondamentali. La lettura guidata dei testi responsoriali fornisce conoscenze approfondite e competenza metodologica nei riguardi della struttura dialogi-ca della liturgia. Le discussioni allargano l’orizzonte verso temi attuali.

    : Elaborato scritto su un tema a scelta tra quelli trattati

  • 375

    PIL

    durante il corso, concordato con il professore, nel quale si applicheranno le conoscenze sulle forme dialogiche della liturgia .

    : R.J. HesbeRt (ed.), , vol. IV, Roma 1970; F.M. ARocenA (ed.

    Città del Vaticano 2005; H. LecLeRcq, «Répons», in , pp. 2380-2381; A.G. MARtiMoRt,

    «Fonction de la psalmodie dans la liturgie de la Parole», in H. beckeR - R. kAzcynski, , Bd. 2, St. Ottilien 1983, pp. 517-539; J.P. Ru-bio sAdiA, «Strategie compositive dei testi liturgici medievali: il caso del respon-soriale de Tempore », in 129 (2015) pp. 76-100.

    F. Bonomo

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:- avrà familiarizzato con il pensiero e lo stile di Agostino e potrà ap-profondirne ulteriormente la conoscenza tramite la lettura personale; - sarà stato esposto criticamente alla predicazione di uno dei più grandi teologi e pastori cristiani e potrà ispirarsene nella propria attività omiletica;- avrà approfondito alcune tematiche fondamentali in teologia della liturgia.Argomenti: Il corso presenta una selezione di sermoni e di passaggi tratti da alcu-

    Il genere letterario dei Sermones e l’uso che ne fece Agostino. La selezione di sermoni affronterà le tematiche seguenti:

    Modalità di svolgimento: I testi di Agostino relativi ad ogni lezione saranno

    riassunto scritto. Questo favorirà una maggiore interattività durante la lezione.: 40% sui riassunti scritti dei testi che saranno ana-

    : AGostino, Traduzione di Suzanne Poque, Parigi 2003.; eRbRAken, P., -

    WiLLis, G. G., -tionary , London 1962.

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    94197 Lettura dei testi di Odo Casel 1,5 ECTS C. Krause (Corso Cancellato)

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:1. saprà collocare la teologia di Odo Casel nella panoramica del Movi-

    mento Liturgico.2. dimostrerà una conoscenza approfondita delle fonti e delle grandi li-

    nee sistematiche del pensiero Caseliano.Argomenti: Il corso fornisce la c€hiave ermeneutica per una rilettura siste-

    matica dei testi di Odo Casel sullo sfondo della questione liturgica nella prima

    Movimento Liturgico. Tramite la lettura e l‘interpretazione di testi scelti la te-ologia di Odo Casel emergerà nelle sue varie dimensioni ermeneutiche (svolta al mistero - ratio philologica - actio symbolica - unio pneumatica).

    Il corso si svolgerà in tre parti:I. La domanda liturgica agli albori del XX secolo (M. Festugière, R. Guar-

    dini) come sfondo della teologia CaselianaII. Introduzione alla teologia di Odo Casel a. La svolta al mistero b. La ratio philologica c. La actio symbolica d. La unio pneumaticaIII. Lettura guidata e commentata di alcuni testi teologici di Odo Casel (il

    Modalità di svolgimento: Lezioni frontali; lettura guidata di testi scelti; momenti di dibattito.

    : Elaborato scritto di 7 a 8 pagine

    : OdO Casel, Il mistero del culto cristiano , a cura di B. Neunheuser, Roma: Borla 1985; OdO Casel, Fede, gnosi e mistero. Saggio di teologia del culto cristiano , a cura di a. GrillO (Caro Salutis Cardo. Studi/Testi 14), Padova: Ed. Mes-saggero – Abbazia di S. Giustina 2001; andrea BOzzOlO, Mistero, simbolo e rito in Odo Casel. L’effettività sacramentale della fede (MSIL 30), Città del Vaticano 2003. Cyprian Krause, Mysterium und Metapher. Metamorphosen der Sakraments- und Worttheologie bei Odo Casel und Günter Bader (LQF 96), Münster 2007.

    94209 Domus Dei R. Monteiro

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:

    non facile incontro con il contenuto del kerigma con la cultura greco romana dom-

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    inante, e anche i criteri antropologici che hanno orientato le scelte dei cristiani.2. Con la conoscenza di tali criteri, lo studente può affrontare i temi urgenti del

    -tiche, l’inculturazione nelle chiese lontane dell’Europa, siccome nella stessa Europa travolta da grandi cambiamenti culturali.

    Argomenti: Nel nostro tempo conviviamo con tendenze diverse sulla costru--

    tare gli architetti e artisti incaricati coinvolti nei progetti. Il risultato sono chiese “che non sembrano chiese”. Il liturgista ha il compito di aiutare a capire il rap-porto tra la liturgia celebrata e lo spazio in cui si svolge. Questo corso vorrebbe offrire sussidi de com’è nata l’architettura cristiana e come si è sviluppata nei

    partenza è quella del contesto storico dei primi secoli, in speciali i grandi cam-biamenti culturali e religiosi del s. III, e come le forme architettoniche prendono spunto diretto della cultura religiosa pagana in base ad elementi antropologici naturalmente amministrati dalla parte dei committenti delle opere e costruzioni. Analisi di monumenti pagani del III e IV secoli aiuterà a capire lo stretto legame tra la forma e la funzione nel mondo antico e tardo antico, e anche il carattere oggettivo che serviva di norma naturale per le manifestazioni artistiche a servi-zio del Sacro. Si farà il percorso storico liturgico nelle basiliche longitudinali e

    Modalità di svolgimento: Le lezioni saranno frontali e accompagnate con proiezioni, e anche esercizi visuali per capire i metodi antichi. Ci saranno compiti con testi dei Padri o liturgici, o con gli argomenti trattati in aula.

    : I compiti a casa e in aula avranno una parte della

    : BurCKhArDt t., Principes et méthodes de l’art sacré, Derain, Lyon 1958 (tr. it. L’arte sacra in Oriente e in Occidente. L’estetica del sacro). ChAMpeAux G. - sterCKx s., Le monde des symboles , Zodiaque 1972 (tr. it. I simboli del Medio Evo ; tr. sp. Introducción a los simbolos ). MuZJ M.G., Visione

    Matriona, Milano 1995; GrABAr A., Martyrium. Recherches sur le culte des re-liques et l’art chrétien antique, Collège de France, Paris 1946, 2 voll. DAniélou J., , Parigi 1958 (tr. it. La teologia del giudeo-cristianesimo , EDB, Bologna 1990) spADA D. – sAlAChAs D. (ed.), Costituzioni dei Santi Apostoli per mano di Clemente , Urbaniana University Press, 2001.

    F. Bonomo

    Vedi primo semestre.

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    D. Mc Carthy 3 ECTS

    Obiettivi: Al termine del corso lo studente:1. to follow a method presented in understanding and interpreting a differ-

    ent collect during each session,2. to apply the given method to one named Latin collect, accounting for its

    Latin expression, and rendering it into standard English,3. to explain the principles behind the four pairs of interpretative keys:

    anamnesis (narration – ritual programme); epiclesis (presentation – invocation);

    theosis (a personal way of living in freedom and love).4. to interpret the named Latin collect in its liturgical-ritual context ac-

    cording to these four pairs of interpretative keys.Argomenti: This course comprises a detailed study of selected collects of