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IIS SEVERI-CORRENTI
Formazione sicurezza ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Classi Terze
a.s. 2015/2016
““Potenziamento della cultura della Potenziamento della cultura della
prevenzione degli infortuni e della normativa prevenzione degli infortuni e della normativa
vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza
nel mondo del lavoro”nel mondo del lavoro”
UdA 4
La valutazione dei rischi in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza
• Videoterminali• Microclima• Movimentazione manuale dei carichi• Illuminazione• Rumore• Rischio elettrico
La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di igiene del lavoro
VIDEOTERMINALI
MICROCLIMA
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
ILLUMINAZIONE
RUMORE
ELETTRICITÁ
VIDEOTERMINALI(V.D.T.)
VIDEOTERMINALE = V.D.T.
Apparecchiature dotate di schermo in grado di riprodurre dati alfa-numerici, grafici e immagini.
MONITOR TASTIERA
Il videoterminale deve avere dimensioni, ed essere posizionato sul tavolo di lavoro, in modo tale che il margine superiore dell'apparecchio non si trovi ad un livello più elevato dell'occhio dell'utilizzatore, al fine di non causare indebiti movimenti di estensione del collo.
MONITOR
DISTANZA
OCCHI SCHERMO
Lo schermo deve essere orientabile ad inclinabile liberamente.
I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee; l'immagine sullo schermo deve essere stabile;
Luminosità e contrasto tra i caratteri devono poter essere facilmente regolabili da parte dell'utilizzatore del VDT
REGOLAZIONE
La tastiera deve essere tale da favorire una posizione delle mani e delle braccia che non affatichi l'operatoreA tal fine la tastiera deve essere
indipendente dagli altri componenti,inclinabile rispetto al piano di lavoro, consentire posizioni intermedie,possedere un bordo anteriore sottile al fine di permettere un corretto appoggio del polso sul tavolo, possedere una superficie opaca al fine di evitare possibili riflessi, fastidiosi per l'operatore.
Ambiente e Postazione
I monitor sono posti a 90° rispetto alle finestre
Le finestre sono schermate con “veneziane”
Le postazioni al VDT distano almeno 1 m dalle finestre
ADEGUATI
SINDROME DEL TUNNELCARPALE:
compressione del nervomediano all’altezza del CARPO chedetermina la comparsa di disturbi sensitivi e motori.
É stata dimostrata unaforte associazione tra esposizione alavori ripetitivi (ad es. utilizzo delMOUSE) e lo sviluppo di questa sindrome. La compressione del nervo mediano
causa la sindrome del tunnel carpale.
• ERGONOMIA• POSTAZIONE• RISCHIO
L'ergonomia è quella scienza che si occupa dell'interazione tra gli elementi di un sistema e la funzione per cui vengono progettati, allo scopo di migliorare la soddisfazione dell'utente e l'insieme delle prestazioni del sistema.
È la progettazione di prodotti, ambienti, servizi rispondenti alle necessità dell’utente, migliorando la sicurezza, la salute, il comfort, il benessere e la prestazione umana.
In pratica è quella scienza che si occupa dello studio dell'interazione tra individui e tecnologie per
rispondere alle necessità dell’organizzazione del lavoro, in modo da rispettare i bisogni dell’uomo
LA POSTURA
L'operatore deve assestarela propria postura comodamente regolando i varielementi del posto di lavoro
PREVENZIONE
Movimento per favorire la circolazione sanguignaPauseEsercizi di rilassamento
VISITE PERIODICHE
I lavoratori che utilizzano i videoterminali per più di 20 ore
settimanali sono sottoposti a sorveglianza sanitaria obbligatoria
da parte del medico competente per le seguenti problematiche:
- Rischi per la vista e per gli occhi
- Rischi per l’apparato muscolo-scheletrico
La periodicità delle visite di controllo è quinquennale;
biennale nei casi di lavoratori idonei con prescrizioni o limitazioni
e per i lavoratori che abbiano compiuto cinquant’anni.
GRADO DI RIFLESSIONE DEL LOCALE Le pareti dei locali dovranno essere tinteggiate di colore chiaro opaco, ma non bianco e non riflettente
ILLUMINAZIONESi è rilevato che un illuminamento orizzontale tra i 200/400 lux rappresenta il miglior compromesso
Colore della luce:Sono da preferire lampade fluorescenti di colore bianco o bianco a tonalità calda che sono meno soggette a fenomeni di sfarfallamento e rispondono alle crescenti esigenze di confort nell’ambiente lavorativo
LUCE ARTIFICIALE
La luce artificiale deve avere una ubicazione che non consenta riflessi sulla superficie del video.
Pertanto i locali vanno illuminati con lampade a strisce continue disposte a 90° rispetto al VDT
Ambiente e arredo
LUCE NATURALE
É indispensabile posizionare l’unità video in modo che le finestre non vengano mai a trovarsi davanti o dietro, ma parallele allo sguardo dell’operatore
LAY-OUT DEI POSTI DI LAVORO AL PCAmbiente e Postazione
ESEMPI DI TAVOLO IDONEO E TAVOLO DI DIMENSIONI RIDOTTE
Ambiente e arredo
Utilizzo appropriato videoterminali
Ambiente e Postazione
Il videoterminalista deve
potersi alzare
agevolmente dal sedile e
transitare liberamente
intorno al posto di lavoro.
IL SEDILE
Il sedile deve essere stabile, appoggiare su 5 razze, dotate di ruote girevoli per consentire la libertà di movimento e facilitare piccoli spostamenti.
NON è obbligatoria, ma consigliata la presenza di braccioli
Il sedile deve comunque consentire una certa libertà di movimento ed una postura comoda.
Ambiente e arredo
Rispettare la corretta distribuzione delle pause
4 ore di lavoro consecutive, pausa di 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione continuativa ai VDT
SANZIONI per il datore di lavoro
a) con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 fino a 6.400 euro per la violazione degli articoli 174,comma 2 e 3, 175, commi 1 e 3, e 176, commi 1, 3, 5;
b) con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 750 a 4.000 euro per la violazione degli articoli 176, comma 6, e 177
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Informare e formare i videoterminalistiPermettere una pausa di 15 minuti perogni 120 minuti di lavoro continuativoal videoterminale
• DOLORI E RIGIDITA’ ALLA MUSCOLATURA DEL BUSTO, DEGLI ARTI INFERIORI ED ALLE ESTREMITA’
(POLSI E DITA)
• Le cause di tali disturbi possono essere riconducibili alla inadeguatezza del posto di lavoro che obbliga l’operatore a posture scorrette
• disturbi causati dall’irraggiamento
Effetti dannosiUtilizzo scorretto videoterminali
LA POSTURA
L'operatore deve
assestare la propria
postura comodamente
regolando i vari
elementi del posto di
lavoro:
POSIZIONE CORRETTA
Regolare correttamente la posizione del videoterminale
LA POSTURA
Il tronco deve essere in posizione tendenzialmente eretta, con appoggio del tratto lombare allo schienale,
per ridurre la compressione dei dischi intervertebrali.
Durante la digitazione, le spalle non devono essere contratte e le braccia devono poggiare sui braccioli.
Gli angoli "braccio-avambraccio" e "coscia-gamba" devono essere di circa 90° (retti) per ridurre al minimo l'affaticamento muscolare e permettere una buona circolazione periferica
LA POSTURA
Gli avambracci devono appoggiare al piano di lavoro.I polsi in linea con gli avambracci e non piegati né verso l’alto né verso il basso.
l'angolo "tronco-coscia" deve essere all'incirca di 100° per garantire una adeguata distribuzione dei carichi sull'apparato osteoarticolare ed impedire dannose compressioni pelvico-addominali
LA POSTURA
MOVIMENTAZIONE CARICHI
Per movimentazione manuale dei carichi
(MMC) si intendono tutte le operazioni di
trasporto o di sostegno di un carico
effettuate da uno o più lavoratori, comprese le
azioni del sollevare, deporre, spingere,
tirare, portare o spostare un carico che
potrebbero comportare rischi di patologie da
sovraccarico biomeccanico,
in particolare dorso-lombari.
CARICHIL'organizzazione del lavoro permette a tutto il personale di
intervallare periodi di lavoro in piedi e periodi di lavoro seduti. Se esistono carichi (attrezzi, cose) gravosi da sollevare,
anche occasionalmente, di peso superiore a 25 kg per gli uomini, 15 kg per donne e adolescenti maschi, 10 kg per adolescenti femmine è
stata adottata ogni misura tecnica, organizzativa, procedurale, controllo sanitario, informazione e formazione che possa eliminare o
anche solo ridurre i rischi per la salute.
CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO (secondo il metodo NIOSH)COSTANTE DI PESO (kg)
CARICO LAVORO FISICO (MOVIMENTAZIONE MANUALE) Età MASCHI FEMMINE
> 18 anni 25 15Postura ideale: spalle morbide, schiena dritta, ginocchia piegate e piedi leggermente aperti.
I disturbi lombari sono molto diffusi tralavoratori e lavoratrici dei seguenti settori
produttivi:
• Impiegati 34%• Fattorini 44%• Lavoratori edili 50-60%• Personale assistenza pazienti 50-60%• Addetti ai carrelli elevatori 65%• Lavoratori agricoli 50-60%• Addetti alla manutenzione 27%
Le lesioni dorso-lombari riguardano lesioni a carico delle strutture ossee tendinee nervose e vascolari a livello dorso-lombare. Le vertebre lombari sono quelle destinate a sopportare il carico maggiore.
La colonna vertebrale (detta rachide o spina dorsale)è il principale sostegno del corpoumano.Oltre alla funzione di sostegnoassolve altre importanti funzioniquali quella protettiva e quellamotoria.I costituenti fondamentali dellacolonna vertebrale sono levertebre. La colonna vertebrale ècomposta da 33 vertebre ed èsuddivisa in 5 sezioni:• cervicale• dorsale• lombare• sacrale• coccigea
LESIONI DORSO-LOMBARI
Tra le patologie più frequenti a carico delrachide si evidenziano:
• Artrosi – malattia cronica di tipodegenerativo che colpisce learticolazioni; è caratterizzata dallaperdita della cartilagine articolare che viene sostituita da nuovo tessuto osseo
• Ernia del disco – è determinata dalla fuoriuscita del disco intervertebraledalla sua sede
Entrambe possono comprimere unnervo determinando irritazione edolore - lombalgia o sciatalgia -quando il nervo più colpito è quellosciatico
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Per la valutazione del rischio relativo allamovimentazione manuale dei carichi è necessariofar riferimento ai seguenti aspetti:
- Caratteristiche del carico
- Sforzo fisico richiesto
- Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
- Esigenze connesse all’attività
- Fattori individuali di rischio
Per assumere una atteggiamentocorretto nella movimentazionemanuale dei carichi occorreapplicare alcuni principi che siacquisiscono sia in campoformativo sia nell’addestramento A cura dei datori di lavoro. Per eseguire in maniera corretta laMMC occorre:
• Non superare mai i limiti di pesosopra riportati
• Evitare la flessione del rachidesfruttando il massimo equilibrio
• Evitare di sottoporre la colonnavertebrale ed il resto del corpo atensioni nocive
1° CASO – SE IL CARICO E’ PESANTE• prendere posizione vicino al carico con i piedi su una base stabile e leggermente divaricati a circoscrivere parzialmente il carico (foto 1)• flettere le anche e le ginocchia e non la colonna (foto 2)• allungare i muscoli della schiena prima di spostare il carico ed afferrarlo con una presa sicura (foto 3)• portare l’oggetto verso sé stessi e sollevarsi allungando le gambe (foto 4)• eseguire il movimento con gradualità (foto 5)
2° CASO – IL CARICO E’ MOLTO PESANTESe il carico è molto pesante e l’ausilio di altre persone non risulta sufficiente è necessario seguire le seguenti manovre:• far scivolare il carico senza inarcare mai la schiena in avanti o indietro, spingendolo anziché tirarlo; preferibilmente aiutarsi mettendo sotto il carico da spostare un carrello tenere le mani in modo da evitare di essere stretti pericolosamente tra carrello ed ingombri fissi (pareti, colonne, ecc.);utilizzare un carrello a 2 ruote o a 4 ruote
3° CASO – IL CARICO E’ LEGGEROIl carico leggero – superiore a 3 kg (al di sotto di questa soglia il rischio di lesioni è irrilevante) – deve essere movimentato correttamente secondo quanto di seguito indicato:
suddividere il carico in 2 contenitori diversi per bilanciare il pesose l’oggetto è munito di manico, si può portare lungo il corpo (se non è molto pesante) con l’accortezza di cambiare frequentemente il latose devono essere trasportati vari carichi con manico, è opportuno prenderne uno per ogni lato facendo in modo di dividere equamente il peso
Se si deve riporre un oggetto in alto è consigliabile utilizzare unosgabello o una scaletta per evitare di inarcare la schiena
Se si devono spostare degli oggetti da una parte ad un’altra ènecessario girare tutto il corpo e non ruotare soltanto il tronco
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Il datore di lavoro adotta le misure organizzativenecessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.
Qualora non sia possibile evitare la MMC, il datoredi lavoro adotta le misure organizzative necessarie,ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori imezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio checomporta la MMC.
In particolare il Ddl:
organizza i posti di lavoro in modo che la MMC assicuri condizioni di sicurezza e salute valuta le condizioni di sicurezza e di salute
connesse al lavoro, evita o riduce i rischi, soprattutto di patologie dorsolombari adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche
dell’ambiente di lavoro, delle esigenze che tale attività comporta sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria
Uso di attrezzi ausiliari
Per il trasporto o lo spostamento di carichi particolari o in posti particolari come le scale, è a volte necessario fare uso di appositi strumenti ausiliari; occorre inoltre fornire ai lavoratori sufficiente informazione e formazione sull'uso di tali strumenti, che devono essere a norma di legge e possedere la marcatura CE
Uso dei DPIPer evitare infortuni agli arti inferiori dovuti alla caduta accidentale degli oggetti movimentati, è necessario fare uso delle scarpe antinfortunistiche se la valutazione del rischio ha individuato questa possibilità.Allo stesso modo, per evitare contusioni e tagli alle mani, è necessario fare uso di guanti protettivi appropriati.Nel caso in cui si spostino oggetti ad elevata temperatura oppure sostanze corrosive, oltre ai guanti, è necessario anche l'uso di appositi grembiuli pettorali o protezioni specifiche.Spesso si rende necessario anche l'uso del casco o degli occhiali diprotezione
MICROCLIMA
MicroclimaL’insieme dei fattori fisici ambientali che caratterizzano l’ambiente di lavoro (non necessariamente confinato) e
che, assieme ai parametri individuali quali l’attività metabolica e l’abbigliamento, determinano gli scambi
termici tra l’ambiente stesso e gli individui che vi operano.
BENESSERE TERMICO:- è rappresentato da quelle condizioni in cui l’organismo riesce a mantenere l’equilibrio termico (omeotermia) senza l’intervento del sistema di termoregolazione propria.
- ISO 7730: "quello stato della mente che esprime la soddisfazione verso l'ambiente termico"
Microclima
MicroclimaAMBIENTI DI LAVORO Ambienti moderati- lievi variazioni dei parametri microclimatici;- il sistema di termoregolazionedel corpo umano è in grado di reagire efficacemente
Ambienti severi– pesanti variazioni dei parametri microclimatici;– il sistema di termoregolazione del corpo umano non è in grado di reagire
PARAMETRI DA MISURAREFattori fisici ambientali:
• Temperatura dell’aria Ta (°C)
• Velocità dell’aria VA (m/s)
• Temperatura media radiante TR (°C)
• Umidità relativa Ur (%)
Microclima
Stagione T° (°C) U.R. (%) v aria (m/s)
Inverno 19-22 40-50 0,05-0,1
Estate 24-26 50-60 0,1-0,2
Valori ottimali in assenza di irraggiamento e per individui che compiono lavori sedentari e sono vestiti adeguatamente
Fattori fisici ambientali
Microclima
VALORI OTTIMALIInverno: Temperatura 19°-22°Umidità 40-50%Velocità dell’aria 0,05-0,1 m/s
Estate: Temperatura 24°-26°Umidità 50-60%Velocità dell’aria 0,1-0,2 m/s
•La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.
• La temperatura ideale per i lavoratori è determinata dall’influenza che possono esercitare su di essa il grado di umidità ed ilmovimento dell'aria concomitanti
EVITARE SOLEGGIAMENTO ECCESSIVO
Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro
RISCHI DA MICROCLIMA E’ necessario considerare i seguenti aspetti:
-Indossare indumenti adeguati alle condizioni microclimatiche presenti (compatibilità con indumenti di lavoro quali tute o camici e vestiario proprio dei lavoratori; utilizzo di DPI per la protezione del corpo);
- Misurare la temperatura degli ambienti quando questinon risultano confortevoli;
- Verificare che vengano svolte da parte dell’entecompetente le verifiche periodiche sugli impianti e lamanutenzione ordinaria;
- Evitare la permanenza in luoghi troppo caldi o troppocaldi o troppo freddi
RISCHI DA MICROCLIMAINADEGUATO
DISCOMFORT FISICO – condizionemicroclimatica che può dar luogo alla sensazione di caldo o di freddo
STRESS TERMICO – condizionemicroclimatica nella quale l’organismo non riesce più a mantenere costante latemperatura interna; può causare effetti negativi sulla salute quali colpo di calore,assideramento, esaurimento
MISURE DI SICUREZZA CHE IL DDL PUO’ ADOTTARE
• Ruotare gli operatori che svolgono attivitàdiminuendo il tempo di esposizione
• Frequenti pause lavorative
• Sorveglianza sanitaria
AERAZIONE DEI LUOGHI DILAVORO CHIUSI
Nei luoghi di lavoro chiusi, è necessario far sìche tenendo conto dei metodi di lavoro e deglisforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori,
essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente
anche ottenuta con impianti diareazione
Impianti di condizionamento dell’aria e di aerazione meccanica
Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante
ILLUMINAZIONE
LE UNITÀ DI MISURA DELLA LUCE: IL LUX E IL LUMEN
Il lux - simbolo lx – è l'unità di misura perl'illuminamento del Sistema Internazionale.
Un luxè pari a un lumen per metro quadrato.Rappresenta il flusso incidentesu una data superficie diviso per la stessa superficie
QUANTO VALE UN LUX?
• la luce del Sole mediamente varia tra i 32 000 lx e i 100 000 lx
• sotto i riflettori degli studi televisivi si hanno circa 1 000 lx
• in un ufficio illuminato secondo l'attualenormativa europea Uni En 12464 vi sono 300 – 500 lx
• la luce riflessa della Luna piena è pari a circa 1 lx
IL LUMEN
• Il lumen, in sigla lm, èl’unità di misura del flussoluminoso. Rappresenta laquantità di luce emessada una sorgenteluminosa.
• Esso equivale al flussoluminoso rilevabile in unangolo solido di 1steradiante emesso intutte le direzioni da unasorgente con intensitàluminosa di 1 candela.
DIFFERENZA TRA LUX E LUMEN
Lux e lumen sono due diverse misure del flussoluminoso, ma mentre il lumen è una misura assolutadella "quantità di luce", il lux è una misura relativa ad un'area.
Ad esempio 1 lumen su un'area di 1 m2 corrispondead 1 lux, mentre lo stesso lumen concentrato in 1 cm2corrisponde a 10.000 lux
IlluminazioneL’illuminazione rappresenta uno dei
principali fattori ambientali atti ad assicurare il benessere nei luoghi di
lavoro.
Una correttailluminazioneoltre a contribuireall'incremento dellaproduttività, riveste grandeimportanza nellaprevenzione degli infortunisul lavoro
L’illuminazione dei luoghi di lavoro deve essere ottenutaper quanto è possibile con luce naturale poiché essa è piùgradita all’occhio umano e quindi meno affaticante.
Illuminazione
In ogni caso, tutti i locali e i luoghi di lavoro devono essere
dotati di adeguata luce artificiale per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Illuminazione
Illuminazione
La luce solare diretta è sconsigliabile negli ambienti di lavoro in quanto determina abbagliamento o fastidiosi riflessi.
Per quanto riguarda postazioni di lavoro con videoterminali una cura particolare dovrà essere dedicata all’illuminazione.
PULIZIA E MANTENIMENTODELLE SUPERFICI ILLUMINANTI
Le superfici vetrateilluminanti ed i mezzi diilluminazione artificialedevono essere tenuticostantemente in buonecondizioni di pulizia e diefficienza.
A CAUSA DI UNA ILLUMINAZIONENON CORRETTA ….
L’effetto flicker o sfarfallamento può causare distrazione e provocare malessericome mal di testa
L’effetto stroboscopico - in determinati posti di lavoro con macchine in
movimento – può provocare una errata percezione dei motirotativi e quindi può determinare situazioni dipericolo
DELL’ABBAGLIAMENTO SULLAPRESTAZIONE VISIVA
• disability glare o abbagliamento debilitante:si intende un peggioramento istantaneo dellefunzioni visive. Impedisce la sensibilità al contrasto dell’occhio e quindi la visione;
• discomfort glare o abbagliamento molesto: èquello che più comunemente si riscontra negli interni e designa un tipo di abbagliamento che provoca una sensazione di disagio soggettivo
GLI EFFETTI DEL FENOMENO
RUMORE
Rumore
Il RISCHIO DA RUMORE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
• Valutazione del rischio in relazione alla normativa
Documento di valutazione dei rischiContiene i risultati del processo di valutazione; inoltre contiene le misure intraprese dall’azienda per eliminare, ridurre o controllare i vari rischi presenti.
La Relazione Tecnica Contiene i risultati delle misure effettuate; costituisce parte integrante del “Documento di valutazione dei rischi”.
RumoreLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
I LIVELLI DI ESPOSIZIONE
Sono quei livelli di esposizione al rumore (giornaliera o di “picco”), al cui superamento corrispondono
obblighi di intervento ben precisi.
RumoreD.Lgs. 81/08
Al superamento
dei valori inferiori di azione bisogna:
- Mettere a disposizione dei lavoratori i DPI - Permettere l’accesso dei lavoratori ai test
audiometrici
Rumore
• Esigere l’utilizzo dei DPI• Formalizzare ed applicare un programma di misure volte a ridurre l’esposizione
• Segnalare, delimitare e controllare l’accesso ai luoghi di lavoro
• Garantire i controlli audiometrici per i lavoratori• Adottare misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto di tali valori
RumoreAl superamento dei valori superiori di azione bisogna:
RISCHIO ELETTRICO
RISCHIO ELETTRICOIl rischio elettrico è perdefinizione la fonte di unpossibile infortunio o danno per la salute in presenza di energia elettrica di un impianto elettrico.
L’infortunio elettrico, ovvero la lesione personale oaddirittura la morte, può essere causato:
- da shock elettrico (o folgorazione),-da un’ustione elettrica, da arco elettrico, -o da incendio od esplosione originati dalla energia elettrica a seguito di una qualsiasi operazione di esercizio su un impianto elettrico.
In Italia si verificano mediamente 5 infortuni elettrici mortali la settimana (per folgorazione).
• I luoghi più pericolosi dal punto di vista elettrico sono i cantieri edili ed i locali da bagno o per doccia.
• La maggior parte degli infortuni sono causati dagli impianti a bassa tensione ed in misura minore dai componenti elettronici e da rischio umano.
• Il 10-15 % di tutti gli incendi hanno origine dall’impianto elettrico o dagli apparecchi elettrici utilizzati
IMPIANTO ELETTRICO:insieme dei componenti (cavi, canalizzazioni,
apparecchiature di manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina, ecc.)
compresi tra il punto di fornituradell’energia (contatore ENEL) e il punto di
utilizzazione.
UTILIZZATORI ELETTRICI:apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica per
produrre lavoro, calore, luce, come pure le apparecchiature informatiche, le apparecchiature per
telecomunicazioni, ecc.
• TENSIONE DI ALIMENTAZIONE:unità di misura del S.I. volt (V)
• INTENSITÁ DELLA CORRENTE ELETTRICA:rapporto tra la quantità di carica q che attraversa unasezione qualsiasi del conduttore durante l’intervallo ditempo t e l’intervallo di tempo stesso.unità di misura del S.I. ampere (A) [unità fondamentale]
• POTENZA:unità di misura del S.I. watt (W)W = L/t (da cui W = VI)
EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO
Il corpo umano è un conduttore di elettricità, chepresenta una resistenza elettrica variabile da persona a persona e dalle condizioni ambientali
Se il corpo umano viene attraversato da correnteelettrica si possono verificare i seguentifenomeni:
a) tetanizzazione;b) arresto della respirazione;c) fibrillazione ventricolare.
Altri effetti derivanti dalla elettrocuzione sono quellidi tipo termico, come bruciature ed ustioni(generalmente profonde) che vanno spesso a sommarsi agli effetti precedenti
Tetanizzazione:- Consiste nella contrazione dei muscoli del corpo che spesso non permette il rilascio delle parti in tensione con cui si è venuto a contatto.- Il mancato rilascio inoltre consente alla corrente elettrica di continuare ad attraversare il corpo umano.- Il valore minimo della corrente per cui accade la tetanizzazione e il mancato rilascio delle parti in tensione è detta “corrente di rilascio”.
Arresto della respirazione:- Consistente nella tetanizzazione dei muscoli respiratori.- Il perdurare di tale tetanizzazione può condurre alla morte per asfissia
Fibrillazione ventricolare:
- Dovuta alla interferenza della corrente elettrica conla normale attività elettrica del cuore che dà luogo aduna contrazione irregolare dei ventricoli che conducenella maggior parte dei casi all’arresto cardiaco.
- La fibrillazione ventricolare è considerata unfenomeno quasi irreversibile, poiché quando si innesca ilcuore non ritorna a funzionare spontaneamente, salvocon l’applicazione di un defibrillatore di difficilereperibilità in tempo utile (generalmente 10 – 15 minuti).
Elettrocuzione
La pericolosità della corrente oltre che dalla sua intensità(che a parità di tensione dipende dalla resistenza delcorpo umano), dipende anche dalla durata del contatto, cioè dall’intervallo di tempo in cui la correnteagisce sul corpo umano.
• La dinamica dell’elettrocuzione dipende da molti fattori:
- la resistenza elettrica del corpo;- le condizioni della pelle;- la durata del contatto;- la superficie interessata al contatto.
La Marcatura CE è un logo che attesta la conformità diun prodotto ai requisiti di sicurezza previsti da una o piùdirettive comunitarie.• CE è l’acronimo di Conformità Europea e non dicomunità europea o altre sigle che erroneamentecircolano.• Non si tratta né di un marchio di qualità, né di unmarchio di origine.• La sua presenza su un prodotto attesta che questo èstato costruito nel rispetto delle direttive comunitarie
• Il marchio CE deve obbligatoriamenteessere apposto su un prodotto quandouna direttiva comunitaria lo preveda.• Se correttamene apposto, conferisce alprodotto il diritto alla libera circolazione intutto il territorio comunitario.• Negli altri casi, non potrà essere apposto.
• Il marchio CE che garantisce gli standard di qualità riconosciuti dalla Comunità Europea, è stato sapientemente copiato dalle aziende cinesi che hanno creato un nuovo marchio CE a danno dei consumatori: il China Export.
• Il marchio CE come Conformità Europea ha più spazio tra le lettere; vi è uno spazio ampio tra le due lettere che è quasi pari alla C rovesciata orizzontalmente. La C e la E devono essere ricavate da due cerchi che si compenetrano e la dimensione minima in altezza deve essere di 5 mm.• Il marchio CE come China Export, ha invece uno spazio tra le due lettere quasi nullo.