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Il bilancio ambientale: uno strumento di - Provincia di Torino · Il bilancio ambientale: uno strumento di ... Il Bilancio ambientale è in primo luogo uno strumento di “trasparenza”

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Il bilancio ambientale: uno strumento di partecipazione per il governo locale Con la presentazione del Bilancio ambientale – Rendiconto 2004 nella sede del Forum plenario di Agenda 21, la Provincia di Torino vuole proseguire il percorso di rafforzamento della partecipazione e di innovazione degli strumenti per il governo locale. Nella misura in cui per governare occorre conoscere il territorio, valutare le azioni e le risorse, questo documento raccoglie le informazioni sulle politiche, sugli indicatori e sui conti ambientali della Provincia di Torino per l’anno 2004 e le condivide con i soggetti interessati e con la cittadinanza. La nostra convinzione è che la condivisione delle criticità da affrontare, degli obiettivi e dei mezzi per raggiungerli, rafforzi i processi decisionali e migliori l’efficienza e l’efficacia delle politiche pubbliche. Il Bilancio ambientale – Rendiconto 2004 è frutto della sperimentazione del sistema di contabilità CLEAR, realizzata attraverso il progetto LIFE – CLEAR con altri 18 enti locali italiani. Esso raccoglie e rende conto degli impegni ambientali assunti dall’ente nell’anno 2004, della spesa sostenuta per le attività di protezione e valorizzazione ambientale, e degli indicatori sullo stato e le pressioni delle principali variabili ambientali.

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Come funziona il Bilancio ambientale. Il Bilancio ambientale è in primo luogo uno strumento di “trasparenza” e permette all’ente di rendere conto dei propri impegni e delle attività per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente.

A tal fine il sistema di contabilità CLEAR predispone una struttura logica che permette di collegare logicamente impegni a parametri di misurazione. Tale struttura di rendicontazione è stata ottenuta incrociando le competenze attribuite all’ente dalle leggi vigenti con i criteri di sostenibilità della valutazione ambientale strategica (VAS), utilizzata dall’Unione europea per valutare le ricadute ambientali di politiche, piani, progetti. Il primo livello della struttura di rendicontazione è costituito dalle aree di competenza, che rappresentano le principali “macrocompetenze ambientali di un’amministrazione. Per le province sono previste 10 aree di competenza. All’interno di ogni area di competenza vengono individuati gli ambiti di rendicontazione che rappresentano le azioni concrete su cui si deve rendere conto.

STRUTTURA DI RENDICONTAZIONE 1. Ambiente naturale 2. Risorse idriche 3. Atmosfera, energia, rumore, elettromagnetismo 4. Territorio e uso del suolo 5. Attività produttive 6. Rifiuti 7. Trasporti e viabilità 8. Informazione, educazione, formazione, partecipazione 9. Gestione ambientale interna 10. Altre competenze ambientali

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Il sistema di contabilità ambientale.

L’obiettivo della definizione del sistema contabile è quello di costruire un sistema parametrico che permetta di misurare gli effetti, e quindi di misurare gli esiti, delle politiche ambientali. Tale sistema è il Piano dei Conti, ovvero un sistema di misurazione costituito da una tabella di Conti fisici, formata da indicatori sensibili al cambiamento delle variabili ambientali, e una tabella di Conti monetari,

che rappresenta la dimensione monetaria, della spesa, dell’azione ambientale dell’ente. Il collegamento tra politiche e sistema dei conti fisici e monetari è reso possibile dalla struttura di rendicontazione, che funge da schema di interfaccia tra i tre distinti sistemi.

1. Ambiente naturale2. Risorse idriche3. Atmosfera, energia, rumore, elettromagnetismo4. Territorio e uso del suolo5. Attività produttive6. Rifiuti7. Trasporti e viabilità8. Informazione, educazione, formazione e partecipazione9. Gestione ambientale interna

CONTI FISICI

20017523Indic.2

CONTI MONETARI

PIANO DEI CONTI

2002……

2003……

20032002……

200112403580

……

Indic.1

STRUTTURA di RENDICONTAZIONE

POLITICHE

Impegni prioritari

Attività 1Attività 2Attività …

Figura 1 – Schema del sistema di contabilità ambientale

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Il sistema di governance

Il sistema di rendicontazione ambientale, deve confrontarsi con i portatori d’interessi interni ed esterni e integrarsi con i processi ordinari dell’ente. Per quanto concerne i portatori d’interesse interni, il sistema di contabilità ambientale si integra con i sistemi di contabilità economico – finanziaria, e il suo processo di redazione e approvazione si accompagna nei tempi e nelle modalità all’approvazione del Bilancio previsionale e al Conto consuntivo. Rispetto ai soggetti esterni e alla cittadinanza, il sistema di contabilità ambientale si pone come strumento di trasparenza, ma anche di integrazione delle istanze che provengono dal territorio nella programmazione politica dell’ente.

PROGRAMMAZIONE POLITICA DELL’ENTE

SISTEMA DI CONTABILITA’ AMBIENTALE

STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO

AGENDA 21

RELAZIONE PREVISIONALE PROGRAMMATICA

BILANCIO DI PREVISIONE

PEG

RENDICONTO ECONOMICO FINANZIARIO

BILANCIO AMBIENTALE DI PREVISIONE

BILANCIO AMBIENTALE CONSUNTIVO FORUM DI AGENDA 21

SETTEMBRE –GENNAIO

MAGGIO –LUGLIO

Figura 2 – Schema del sistema di reporting e governance ambientale

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Il Bilancio ambientale 2004. I contenuti

1. Premessa1. Premessa

2. Aspetti metodologici2. Aspetti metodologici

3. Il contesto territoriale3. Il contesto territoriale

4. Le aspettative della comunità4. Le aspettative della comunità

5. Gli impegni prioritari5. Gli impegni prioritari

6. I conti fisici6. I conti fisici

6. I conti monetari6. I conti monetari

Le questioni a cui si rispondeL’indice

Come funziona il Bilancio ambientale? Come funziona il Bilancio ambientale?

Quali sono le aspettative dei soggetti interessati dalle politiche ambientali della Provincia di Torino?

Quali sono le aspettative dei soggetti interessati dalle politiche ambientali della Provincia di Torino?

Quali sono gli impegni dell’ente per l’ambiente?

Quali sono gli impegni dell’ente per l’ambiente?

Qual è lo stato dell’ambiente? Quali risultati sono stati raggiunti? Quali sono le criticità ancora da risolvere?

Qual è lo stato dell’ambiente? Quali risultati sono stati raggiunti? Quali sono le criticità ancora da risolvere?

Quanto ha speso la Provincia per l’ambiente nel 2004? Per quali temi ambientali?

Quanto ha speso la Provincia per l’ambiente nel 2004? Per quali temi ambientali?

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Le aspettative della comunità Il Bilancio ambientale – Rendiconto 2004 rende conto ai soggetti portatori d’interesse i risultati ambientali della Provincia di Torino nel 2004 e, a sua volta, recepisce gli indirizzi espressi dal territorio attraverso il Forum di Agenda 21. Tali indirizzi sono stati definiti nel corso del VII incontro plenario di Agenda 21, tenutosi nel mese di Febbraio 2004, con la metodologia dell’Open Space Technology. Gli attori del forum hanno indicato, mediante gruppi di lavoro autogestiti, oltre 20 temi connessi allo sviluppo sostenibile, che successivamente sono stati riorganizzati, a partire dagli obiettivi del Piano d’Azione, dai dati del rapporto sullo Stato della Sostenibilità e dalle successive elaborazioni programmatiche della Provincia, in 4 temi aventi rilevanza strategica. Tali temi sono:

a) Percorsi e strumenti di “governance” per lo sviluppo locale sostenibile. b) Costruire sostenibile: incentivi e strumenti per la diffusione della bioedilizia. c) Prodotti e consumi sostenibili: verso una politica integrata di prodotto nella Provincia di Torino. d) Ridurre la mobilità, accrescere l’accessibilità.

Per ciascuno dei predetti temi è stato elaborato un documento di base successivamente discusso, in 4 gruppi di lavoro di approfondimento, svoltisi il 15/4/2004 presso l’Environment Park. L’insieme dei risultati è andato ad aggiornare il Piano d’Azione per la Sostenibilità, ed è stato assunto dalla Giunta provinciale con DGP n.142152 del 17/05/2004 come documento di orientamento e indirizzo della futura programmazione provinciale, in relazione ai programmi settoriali aventi attinenza con i suddetti temi.

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Gli impegni prioritari per il 2004

Nel Bilancio ambientale si rende conto degli impegni prioritari, intesi come gli indirizzi strategici che caratterizzano l’azione dell’ente in campo ambientale. Gli impegni strategici espressi nel Bilancio ambientale – Rendiconto 2004, sono stati ricavati dai seguenti passaggi:

a) Analisi dei documenti politici e tecnici redatti dall'Ente (Programma di Governo, e delle RPP 2001-2003);

b) Interviste condotte agli assessori ed ai dirigenti dell'Ente La definizione degli impegni prioritari ha permesso di individuare con più precisione le linee di azione ambientale dell’ente per il 2004, costituite dalle finalità da conseguire e dagli obiettivi gestionali approvati nella Relazione Previsionale Programmatica 2004-2006 e nel Piano esecutivo di Gestione 2004. Complessivamente l’insieme di strategie e attività per l’ambente di cui la Provincia di Torino rende conto nel Bilancio ambientale 2004 è costituito da 41 impegni prioritari, 113 finalità da conseguire, 105 obiettivi gestionali.

41 Impegni prioritari

113 Finalità da conseguire individuate nella Relazione

Previsionale Programmatica (RPP) 2004-2006

105 Obiettivi gestionali individuati dal Piano esecutivo di Gestione

(PEG) 2004

Impe

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ogra

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ativ

a

Figura 3 – Politiche ambientali della Provincia di Torino per il 2004

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Gli impegni prioritari per l’ambiente nel 2004 1. Ambiente naturale 1. Tutelare la flora e fauna e la biodiversità provinciali

2. Acquisire la competenza su alcuni parchi regionali e biotopi d'interesse comunitario 2. Risorse idriche 1. Prevenire il sovrasfrustramento della falda sotterranea e garantire il DMV dei fiumi

2. Tutelare la qualità dei corpi idrici sotterranei e superficiali provinciali 3. Promuovere una gestione integrata del ciclo delle acque

3. Atmosfera, energia, rumore, elettromagnetismo

1. Garantire le attività di controllo dell’inquinamento atmosferico 2. Definire le strategie per il miglioramento della qualità dell’aria 3. Conseguire progressivamente gli obiettivi di qualità dell'aria previsti dalle norme 4. Incrementare l'efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili 5. Sviluppare fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione delle risorse energetiche locali 6. Ridurre l’esposizione della popolazione al rumore, per i livelli sonori superiori a 65 dBA (diurni) e 55 dBA (notturni) 7. Avviare programmi di monitoraggio e controllo delle emissioni sonore delle grandi infrastrutture di trasporto

4. Territorio e uso del suolo

1. Varare la realizzazione coordinata con gli altri soggetti territoriali degli strumenti di piano 2. Partecipare alla pianificazione regionale e a quella dell'autorità di bacino del Po 3. Formulare proposte di interventi e indicazioni rilevanti ai fini della pianificazione territoriale ed urbanistica per l'individuazione e la tutela delle aree coinvolte o potenzialmente interessate da fenomeni di dissesto 4. Attuare l'attività di previsione e di prevenzione dei rischi con l'adozione dei connessi provvedimenti amministrativi 5. Predisporre i piani provinciali di emergenza, sulla base degli indirizzi regionali

5. Attività produttive 1. Rivalutare gli elementi propri del territorio e la cultura materiale per rafforzare l'identità delle comunità locali 2. Rendere fruibili le risorse turistiche inespresse del territorio 3. Valorizzare la funzione ecologica delle attività agricole 4. Ridurre l'impatto ambientale associato alle attività agricole 5. Orientare l'agricoltura locale verso una produzione di qualità collegata allo sviluppo del settore enogastronomico 6. Promuovere l'innovazione tecnologica dei processi produttivi e l'introduzione di SGA

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6. Rifiuti 1. Ridurre la produzione di rifiuti, sostenere i progetti di riuso dei beni 2. Riorganizzare i consorzi e le imprese pubbliche per la realizzazione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti

7. Trasporti e viabilità 1. Contenere l'incremento della domanda di mobilità, orientandola verso le alternative modali a più ridotto consumo 2. Ri-orientare i modelli di mobilità e trasporto verso sistemi a basso impatto ambientale 3. Programmare tempi e orari per appiattire le punte del traffico 4. Redistribuire i flussi a beneficio degli itinerari più congestionati 5. Adeguare le caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali delle infrastrutture viarie ai livelli previsti per la loro categoria dal Codice della strada: approntare le attrezzature e le misure di gestione atte a garantire le migliori condizioni di sicurezza, un soddisfacente livello d'esercizio e la tutela della qualità ambientale 6. Liberare dall'attraversamento veicolare i centri abitati al fine di migliorare la qualità dei centri storici e della vita

8. Informazione, educazione, formazione, partecipazione

1. Rafforzare la capacità di governare localmente “verso lo sviluppo sostenibile e di praticare una più forte integrazione delle politiche da parte delle amministrazioni locali 2. Rafforzare la capacità degli attori locali di contribuire positivamente allo sviluppo sostenibile, e quindi promuovere il loro coinvolgimento nei processi decisionali e nell’azione diretta

9. Gestione ambientale interna

1. Incentivare il telelavoro presso i circondari e i comuni del territorio 2. Sostituire il parco auto esistente con vetture elettriche 3. Avviare una politica di "acquisti sostenibili" 4. Adottare in modo più sistematico criteri di sostenibilità ambientale (uso di materiali, efficienza energetica) nelle opere relative a nuove costruzioni e ristrutturazioni 5. Incentivare il risparmio energetico nelle scuole 6. Concludere la bonifica degli edifici dalla presenza di amianto 7. Sostenere le iniziative dei Patti Territoriali 8. Sperimentare la "Contabilità ambientale" all'interno dell'Ente

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I conti fisici Il Piano dei conti fisici riporta gli indicatori per misurare l’andamento delle principali variabili ambientali, distribuiti secondo le aree di competenza e gli ambiti di rendicontazione del sistema contabile CLEAR. Gli indicatori ambientali sono stati in parte individuati negli indicatori che costituiscono il sistema di monitoraggio e reporting della sostenibilità della Provincia di Torino (http://www.agenda21locale.polito.it/provinciatorino.htm) e sono suddivisi in:

a) Indicatori di caratterizzazione ambientale, articolati secondo il modello PSR (Pressione - Stato - Risposta), costituiti da indicatori descrittivi, prestazionali e di efficienza, aggiornabili periodicamente.

b) Indicatori chiave, (headline indicator), set ristretto di indicatori ambientali, derivato dagli indicatori di caratterizzazione ambientale, per la valutazione dei progressi verso la sostenibilità ambientale, con frequenza di aggiornamento di 6 mesi - 1 anno.

c) Indicatori comuni europei per la sostenibilità locale (European Common Indicators - Towards a Local Sustainability Profile), serie di 10 indicatori sperimentati a livello europeo sulla sostenibilità della comunità locale.

Il set di indicatori del piano dei conti fisici è completato, da un ulteriore gruppo di indicatori specifico per le singole politiche dell’ente, individuati con ai Dirigenti dei Servizi della Provincia di Torino. La selezione degli indicatori ha portato alla definizione di un set molto esteso di circa 90/100 indicatori. Di seguito riportiamo la “pagella ambientale 2004”, costruita sulla base degli indicatori contenuti nei conti fisici del Bilancio ambientale 2004.

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Competenza 1. Ambiente naturale Indicatore Descrizione Trend Stato 1.1 Estensione della superficie boscata

Un patrimonio boschivo in espansione. La percentuale di superficie boscata è in aumento: la rilevazione del 2002 stima un estensione di 219.000 ettari, corrispondenti al 32% della superficie provinciale, in espansione rispetto 26% rilevati nel 1991 (22,7% media nazionale). ☺

1.2 Evoluzione delle superfici protette su base provinciale

Aumenta la superficie di patrimonio naturale protetto. Il patrimonio naturale della provincia di Torino è in larga parte sottoposto a regime di tutela, con più dell'11% del territorio provinciale classificato come area protetta. Con l’istituzione di quattro nuovi parchi provinciali la superficie naturale protetta complessiva è di 82.144 ettari, il 12% della superficie provinciale ☺

1.3 Indice di naturalità Un patrimonio di naturalità concentrato nell’area montana e pedemontana. Il grado di naturalità di un territorio è sensibile ai modelli di uso del suolo i quali influiscono sulla varietà degli organismi viventi e sulla loro quantità: in un termine sulla biodiversità. Il territorio montano è il luogo in cui, relativamente alla situazione generale provinciale, la naturalità è più alta e il patrimonio più consistente. Se invece si pone a confronto (sempre considerando i 237 comuni sui quali è stato calcolato l’indice) l’area del torinese e il resto della provincia, il patrimonio di naturalità è presente nell’AMT per solo il 3.55 % a fronte di quasi l’11% di superficie occupata.

-

1.4 Stato delle specie faunistiche d’interesse naturalistico

Luci ed ombre dello stato della fauna provinciale. Anche per effetto dello spopolamento delle aree montane, si consolida e in alcuni casi si ripristina il patrimonio di biodiversità. Permangono alcune criticità, con una quota significativa di uccelli e mammiferi segnalata in diminuzione soprattutto nelle aree di pianura dove è maggiore la frammentazione degli habitat e il disturbo delle infrastrutture viarie, l'omologazione delle colture agricole e la pressione venatoria.

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Competenza 2. Risorse idriche Indicatore Descrizione Trend Stato 2.1 Capacità impianti di depurazione

Una buona capacità depurativa. Il livello di copertura del servizio di depurazione è largamente superiore alla media nazionale e delle regioni settentrionali, riuscendo a coprire attualmente il 97% del carico inquinante stimato (civile + industriale), con una capacità di 2.972.000 abitanti equivalenti (A.E.), di fronte ad un carico organico potenziale di 3.040.000 A.E.. L'87% della popolazione residente è allacciata ad impianti di depurazione con trattamento secondario.

= ☺ 2.2 Consumi idrici ed efficienza acquedottistica

Consumi idrici procapite ed efficienza acquedottistica. Annualmente sono prelevati per il servizio acquedottistico un totale di 350 Mm3 annui per complessivi 250 Mm3/anno di acqua distribuita ed un consumo idrico procapite di 300 l/ab/giorno. Il 92% della popolazione provinciale è allacciata alla rete fognaria. Le perdite sono del 28/30% a fronte di una media regionale del 30/35% e nazionale che sfiora il 40%.

2.3 Qualità ambientale dei corpi idrici superficiali (SACA)

Non migliora la qualità dei corpi idrici superficiali. Al 2003 solo il 32% dei punti di monitoraggio dei corsi d’acqua provinciali ha un parametro di qualità buono o elevato, mentre il 41% viene classificato “sufficiente”, il 21% “scadente” e il 4% “pessimo”. Le principali criticità rispetto allo stato ambientale dei corpi idrici superficiali provinciali sono individuabili nei torrenti Tepice, Chisola e Banna che presentano valori ambientali scadenti in tutte le sezioni di rilevamento.

2.4 Stato chimico delle acque sotterranee SCAS

Permane il rischio di inquinamento della falda profonda. Lo stato di qualità degli acquiferi sotterranei presenta alcuni elementi di criticità che testimoniano la presenza di una forte pressione antropica sulla risorsa. Al 2004 la situazione della falda profonda presentava l’11% di punti in classe 4 (Impatto antropico rilevante) e il 16% in classe 3 (Impatto antropico significativo e con caratteristiche idrochimiche buone, ma con segnali di compromissioni)

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Competenza 3. Atmosfera, energia, rumore, elettromagnetismo Indicatore Descrizione Trend Stato 3.1 Raggiungimento dei valori obiettivo di qualità dell'aria

Il raggiungimento degli standard di qualità dell’aria una sfida ancora da vincere. La qualità dell’aria nelle Provincia di Torino – e in particolare nell’area metropolitana e nel comune di Torino – mantiene alcuni elementi di criticità, sia rispetto alle indicazioni normative sia in rapporto ad altre aree urbane. Nel 2004 sono stati raggiunti gli obiettivi di qualità dell’aria per quanto riguarda il monossido di carbonio ed il Benzene e, parzialmente, per gli ossidi di azoto; resta fuori controllo la situazione per il PM10 e per l’ozono, che hanno superato i limiti previsti per la protezione della salute in tutte le centraline

=

3.2 Consumi energetici totali, procapite e per settore

Consumi energetici in diminuzione. Nel 2003 i consumi energetici complessivi ammontano a 4.689 Ktep, in diminuzione del 5% rispetto al 2001. La contrazione riguarda principalmente i prodotti petroliferi mentre rimangono stabili le altre fonti energetiche. Residuale, ma in aumento la quota di teleriscaldamento (2,4% nel 2003). Risulta complessivamente stabile la distribuzione dei consumi per settore: al 2003, gli usi civili rappresentano il 41,4% dei consumi energetici totali, contro il 32,3% del settore produttivo ed 26,3% dei trasporti.

3.3 Emissioni di Co2 eq totali e procapite

Emissioni climalteranti in flessione, ma rimane lontano l’obiettivo di Kyoto. Nel 2003 le emissioni di CO2 da usi energetici si sono leggermente contratte rispetto al valore massimo registrato nel 2001, ma rimane una distanza di circa 930 kton. di CO2 rispetto agli obiettivi di Kyoto.

3.4 Zonizzazione acustica

Inquinamento acustico e misure di prevenzione e abbattimento delle emissioni sonore. E’ in calo nel 2003 (285 contro 455 del 2002) il numero degli esposti arrivati all’ARPA da privati cittadini o da enti pubblici contro disturbi da rumore. In aumento nel 2004 la quota di Comuni che hanno approvato il piano di zonizzazione acustica (131 Comuni, con l’24,7% della popolazione).

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Competenza 4. Territorio e uso del suolo Indicatore Descrizione Trend Stato 4.1 Struttura dell’uso del suolo

Il bilancio del modello insediativo nel periodo 1990 - 2000. Nel periodo 1990 – 2000 è aumentata la percentuale di superficie boscata e naturale (circa +0,1%) e di superficie modellata artificialmente (+0,6%) a discapito delle superfici classificate come praterie, seminativi e arbusteti.

- 4.2 Evoluzione della superficie artificializzata

In aumento la percentuale di territorio artificializzazione. Nel periodo 1990 – 2000, a fronte di un calo del 1% della popolazione (pur con una crescita dei nuclei familiari), l’espansione dell’abitato a discapito di aree vergini o dell’agroecotessuto è andata avanti alla media di 240 ha all’anno. L'intensità dei processi di urbanizzazione è più accentuata nell'area metropolitana (la sup. urbanizzata dell’AMT, nel 2000 è il 43% del totale), ma in altre aree della provincia lo sviluppo delle attività e della residenzialità turistiche o la realizzazione di infrastrutture di trasporto continuano ad avere un ruolo rilevante nei processi di consumo dei suoli, contribuendo all’occlusione e frammentazione delle unità di paesaggio, a discapito della connettività ecologica degli habitat naturali.

4.3 Esposizione al rischio idrogeologico

Un territorio esposto ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Il territorio della provincia è particolarmente esposto ad eventi alluvionali e soggetto a fenomeni franosi e di dissesto idrogeologico. Il rischio esondazione riguarda complessivamente 565 Km2, l’8% della superficie provinciale ed il 4,6% della popolazione residente in provincia. A rischio frana sono invece 370 km2, il 5,5% della superficie provinciale, e una popolazione residente di più di 4.400 persone

- 4.4 Siti contaminati e bonifiche

In aumento i casi segnalati di contaminazione. La Provincia di Torino, anche rispetto alle altre province piemontesi, è particolarmente interessata dal problema dei siti contaminati. Al 2004 sono censiti 242 siti contaminati, circa 35 ogni km2, la maggior parte dei quali concentrata nell’area metropolitana

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Competenza 5. Attività produttive. Agricoltura, industria, commercio, turismo Indicatore Descrizione Trend Stato 5.1 Agricoltura biologica

Agricoltura Biologica in aumento, ma ancora marginale. Il contributo del biologico rispetto al settore agricolo provinciale denota una crescita costante della superficie coltivata a biologico o in conversione, anche se la percentuale del biologico sul totale della superficie coltivata continua ad essere ben al di sotto della media nazionale (1.9% contro il 7% nazionale).

5.2 Carico eutrofizzante da fitofarmaci e fertilizzanti

Restano costanti le pressioni ambientali del settore agricolo. Diminuisce l’uso dei mezzi di prodotti fitosanitari (538 kg/ha di SAU nel 1997 contro i 330 kg/ha di SAU del 2003), ma cresce l’apporto dei fertilizzanti (332 kg/ha di SAU del 1997 contro i 365 kg/ha del 2003), una media superiore sia a quella Piemontese che nazionale.

5.3 Sistemi di gestione ambientale

Segnali di l’innovazione ambientale nel sistema industriale. Il sistema industriale sta progressivamente riducendo i propri impatti ambientali, anche per effetto della diffusione di sistemi di certificazione ambientale. Nel 2004 sono 295 le organizzazioni che hanno introdotto sistemi di gestione ambientale (ISO 14000 e EMAS). Complessivamente, la quota di sistemi di gestione ambientali in provincia di Torino rispetto all’insieme dell’Italia è pari a ca. il 7% e superiore alla quota di valore aggiunto (circa il 5% sia come totale che come settore industriale) generato dall’area rispetto al totale nazionale.

☺ 5.4 Pressione turistica Una bassa pressione turistica, più marcata in alcuni comuni alpini. Complessivamente, le presenze

turistiche, apparentemente caratterizzate da una discreta stabilità, non incidono in maniera significativa sull'insieme della popolazione: nel 2004 i turisti rappresentavano lo 0,5% dei residenti su scala provinciale, con una punta dello 0,9% nelle aree montane (pinerolese e Val di Susa). Sulle principali località alpine, in particolare le località sciistiche, l'incidenza è però molto più marcata e si esercita una pressione rilevante sulle risorse ambientali e territoriali. In molti comuni, i posti letto turistici sono multipli degli abitanti.

=

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Competenza 6. Rifiuti Indicatore Descrizione Trend Stato 6.1 Produzione totale e procapite di rifiuti urbani

Aumentano produzione totale e procapite di rifiuti urbani. In Provincia di Torino negli ultimi anni, a fronte di una lieve diminuzione della popolazione, la produzione dei rifiuti denota una tendenza ad un progressivo aumento. Si è infatti passati dalle 950.000 t/a del 1996 alle circa 1.170 mila tonnellate del 2004. A sua volta la produzione procapite di rifiuti passa dai 521 kg/ab del 2003 ai 523 kg/ab del 2004, un livello nella media nazionale (524 kg/ab/anno), ma comunque superiore a quella piemontese (504 kg/ab/a).

6.2 Rifiuto residuo in discarica.

Rimane preponderante lo smaltimento del rifiuto in discarica. Lo smaltimento in discarica continua a rappresentare sul territorio provinciale il principale sistema di trattamento dei rifiuti. La quantità di rifiuti urbani indifferenziati conferita in discarica nel 2004 (circa 777.000 t.) è pari al 66% della quantità di rifiuti prodotta.

6.3 Raccolta differenziata

Aumenta sensibilmente la quota di differenziato, ma non abbastanza. In Provincia di Torino lo sviluppo delle raccolte differenziate prosegue con un trend positivo, ma non sufficiente a raggiungere gli obiettivi di legge (35%, previsto dal “Decreto Ronchi”). A livello provinciale la percentuale media di raccolta differenziata ha raggiunto nel 2004 il 31,2%.

6.4 Dotazione infrastrutturale per la gestione dei rifiuti

Da sciogliere il nodo delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti. La situazione della dotazione infrastrutturale nella gestione dei rifiuti segnala l’ emergenza relativa agli impianti di discarica di rifiuti non pericolosi: al 2004 il sistema provinciale di discariche presentava una capacità residua di 1.200.000 m3, mentre già il Bacino 17C, essendosi esaurita la discarica di Strambino, conferisce fuori provincia. Al fine di gestire questa situazione di emergenza e’ stato autorizzata la discarica di Basse di Stura Torino per 2.180.000 m3 che dovrebbe esaurirsi al 31/12/2009.

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Competenza 7. Mobilità e trasporti Indicatore Descrizione Trend Stato 7.1 La struttura della mobilità

Aumentano gli spostamenti e con essi l’uso dell’auto privata. Complessivamente la mobilità motorizzata (pubblica + auto privata) è in aumento rispetto a due anni fa (3.661.679 spostamenti, +13,8%). Più accentuata la quota di spostamenti con auto privata nei comuni della cintura di Torino (83,7%) e nel resto della Provincia (91,3%), rispetto a quelli di Torino (67,2%), dove “tengono” peraltro gli spostamenti con mezzi pubblici (+0,2% rispetto al 2002).

7.2 Indice di motorizzazione autoveicolare

Crescono le immatricolazioni, ma migliora l’efficienza ambientale del parco automobilistico. L’aumento assoluto degli spostamenti con l’auto privata è in linea con l’andamento delle immatricolazioni (1.422.627, +1,6% rispetto al 2002). Tendono a diminuire invece i consumi di carburante per autotrazione (-4,1% rispetto al 2002) tornati al livello del 1996.

7.3 Densità della rete stradale

Resta importante l’impatto delle infrastrutture stradali sul territorio. La presenza di infrastrutture per la viabilità influisce sulla naturalità di un territorio ponendosi come ostacolo alla migrazione delle biocenosi e al mantenimento della biodiversità. La costante crescita dell’estensione della rete viaria contribuisce inoltre all’isolamento degli habitat e delle popolazioni animali, interrompendo i sempre più scarsi corridoi ecologici. L’indice di densità stradale, dato dal rapporto fra sviluppo della viabilità sovracomunale e superficie territoriale, è di 590 metri di strada ogni km2 di superficie (la media nazionale è 530 m. per km2).

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7.4 Piste ciclabili In crescita la dotazione di percorsi ciclabili provinciali. Nel 2004 la rete dei percorsi ciclabili provinciali ammonta a complessivi 444 km, considerando sia le ciclostrade che le piste ciclopiste. Rispetto all’anno precedente la rete delle piste ciclabili provinciali si è arricchita del completamento della “Ciclostrada della Val Sangone - lotto per il tratto Beinasco-Sangano”. Inoltre sono in fase di appalto i lavori per il collegamento fra la ciclostrada pinerolo stupinigi e la ciclostrada della Val Sangone, completamento del tratto Bruino - Piossasco.

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Competenza 8. Informazione, educazione, formazione e partecipazione Indicatore Descrizione Trend Stato 8.1 Avanzamento dei processi di A21 in Provincia di Torino

Aumentano le Agende 21, in attesa che si rafforzino i processi. Al 2004 risultano attivati 22 processi di A21; 6 sono i soggetti dotatisi di un Rapporto sullo stato dell’ambiente e altrettanti quelli con un forum locale aperto e un Piano d’azione approvato. Infine sono quattro le amministrazioni locali che stanno implementando azioni e progetti definiti in maniera condivisa dal Piano d’azione di Agenda 21.

8.2 Volume di spesa per le attività del Laboratorio Territoriale per l’Educazione ambientale

Una rete strutturata sul territorio per la diffusione della cultura ambientale. Il programma regionale INFEA supporta una rete di soggetti istituzionali operanti sul territorio provinciale, che è composta da 3 Laboratori territoriali per l’educazione ambientale, 10 Centri di Esperienza, 6 tra musei ed Ecomusei, 7 Centri visita dei Parchi naturali ed altre 2 strutture ricettive. Nel 2004 il laboratorio territoriale della provincia di Torino ha progettato percorsi di educazione ambientale per scuole materne, elementari e medie per più di 372 mila euro.

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Competenza 9. Gestione ambientale interna Indicatore Descrizione Trend Stato 9.1 Acquisti pubblici ecologici

Aumenta la quota di beni e servizi con criteri ecologici acquistati dalla Provincia. Al 2004 in Provincia di Torino quasi il 60% della carta acquistata è riciclata, il 75% delle auto acquistate (nel 2004) ha un’alimentazione di tipo ibrido benzina/metano, ed il 100% dell’attrezzatura informatica acquistata (sempre nel 2004) gode una delle certificazioni previste nei criteri GPP (certificazione Ecolabel, Blaue Engel, ecc)

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I conti monetari La contabilità ambientale CLEAR prevede una sezione specifica di conti monetari basata sull’analisi e sulla riclassificazione dei documenti di bilancio dell’ente. L’obiettivo di questa analisi è l’identificazione delle spese con finalità ambientali sostenute dall’ente e la loro ripartizione secondo le aree di competenza utilizzate per la classificazione delle politiche ambientali e degli indicatori. L’analisi della spesa ambientale è stata effettuata a partire dall’individuazione delle politiche ambientali, degli obiettivi gestionali (ex PEG 2004), dei capitoli di spesa collegati e, infine dei singoli atti di spesa. Il criterio di selezione della spesa ambientale è stato di considerare come ambientali “le spese sostenute per attività di prevenzione, riduzione, eliminazione e monitoraggio dell’inquinamento, ripristino ambientale e gestione sostenibile del territorio”. La dimensione della spesa considerata sono i “pagamenti” effettuati dall’ente nell’esercizio 2004, suddivisi in spesa d’investimento e spesa corrente. Infine, le spese di personale e di “struttura” sono state ricavate dai dati forniti dal servizio responsabile del controllo di gestione. Lo schema di sintesi della spesa ambientale sostenuta dall’ente per il 2004 è riportato di seguito, assieme alla tabella di confronto con le spesa ambientale sostenuta dalle Province di Bologna e Napoli.

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Quadro generale della spesa ambientale per il 2004

Area di Competenza

Spese correnti

(A) Investimenti

(B)

Costo del personale

(C) Totale

(A+B+C) % sulla spesa

ambientale

% sulla spesa

dell’ente 1. Ambiente naturale 1.849.472 0 3.062.558 4.912.030 5,9% 0,8% 2. Risorse idriche 352.640 0 1.031.278 1.383.919 1,7% 0,2% 3. Atmosfera, energia, rumore, elettromagnetismo

852.682 1.175.113 1.054.048 3.081.843 3,7% 0,5%

4. Territorio e uso del suolo 993.030 3.178.712 2.090.726 6.262.468 7,5% 1,1% 5. Attività produttive 3.248.967 993.955 1.825.949 6.068.871 7,3% 1,0% 6. Rifiuti 2.180.184 73.669 1.103.735 3.357.588 4,0% 0,6% 7. Trasporti e viabilità 37.019.027 13.778.868 865.173 51.663.069 62,1% 8,9% 8. Informazione, educazione, formazione e partecipazione

1.462.803 758.816 698.837 2.920.456 3,5% 0,5%

9. Gestione ambientale interna 427.857 185.052 582.960 1.195.869 1,4% 0,2% 10. Altri impegni ambientali 1.210.203 731.028 633.343 2.574.574 3,1% 0,4% Totale 49.401.081 20.865.710 12.948.607 83.215.398 100,0% 14,4%

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Quadro di confronto dei conti monetari tra le Province di Torino, Bologna e Napoli

Provincia di Torino Provincia di Bologna Provincia di Napoli

Area di Competenza Totale % su spesa

ente Totale % su spesa

ente Totale % su spesa

ente 1 Ambiente naturale 4.912.030 0,8% 3.637.436 n.d. 2.460.750 1,0% 2 Risorse idriche 1.383.919 0,2% 795.524 n.d. 2.266.557 0,9% 3 Atmosfera, energia, rumore,

elettromagnetismo 3.081.843 0,5% 291.026 n.d. 723.926 0,3%

4 Territorio e uso del suolo 6.262.468 1,1% 1.288.797 n.d. 879.242 0,4% 5 Attività produttive 6.068.871 1,0% 1.715.512 n.d. 2.649.191 1,1% 6 Rifiuti 3.357.588 0,6% 195.460 n.d. 477.309 0,2% 7 Trasporti e viabilità 51.663.069 8,9% 40.662.223 n.d. 26.468.969 10,7% 8 Informazione, educazione,

formazione e partecipazione 2.920.456 0,5% 525.717 n.d. 622.747 0,3%

9 Gestione ambientale interna 1.195.869 0,2% 0 n.d. 0 0,0% 10 Altri impegni ambientali 2.574.574 0,4% 0 n.d. 0 0,0%

Totale 83.420.687 14,4% 49.111.694 n.d. 36.548.691 14,8%