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i recente è uscito nelle sale cine- Dmatografiche italiane il film “On the road”, adattamento dell'omonimo romanzo di Jack Kerouac. Pubblicato nel 1957, il libro diviene una sorta di manifesto per la cosiddetta “beat ge- neration”, ed è considerato tra i mi- gliori cento testi del secolo. La storia, ambientata negli anni Quaranta, nar- ra del viaggio di due amici che attra- versano gli States alla ricerca di un nuovo modo di vivere (libero da vinco- li e da regole) oltre che di se stessi. Il libro ha segnato un'intera generazio- ne, tanto dal punto di vista letterario quanto da quello della ricerca di for- me e stili di vita alternativi; di fatto, l'on the road, ma più in generale pro- prio il viaggio, è diventato metafora di un cammino interiore che poi conduce a cambiamenti profondi. Per certi a- spetti affine è “Into the wild”, film del 2007 scritto e diretto dallo statuniten- se Sean Penn, che narra la storia di un giovane benestante che, dopo la lau- rea, cede tutti i suoi risparmi, abban- dona amici e famiglia per sfuggire ad una società in cui non riesce più a vi- vere. Anche il suo viaggio, con tutti gli incontri che ne nascono e le esperien- ze che si trova ad affrontare, conduce ad un profondo mutamento interiore. Il tema, dunque, ha sempre riscosso un grande successo. Il perché può essere forse spiegato con un'esigenza insita in ciascun individuo, in forme più o meno forti, che nasce dal bisogno di e- vadere, per un periodo più o meno lun- go, dalla realtà circostante, ma spesso anche dal bisogno di crearsi una vita alternativa, di ritrovare altrove stimo- li che nella propria realtà non si rie- scono più ad ottenere, vuoi per moti- vazioni personali, vuoi per congiun- ture esterne. Ebbene, non mi sorpren- de, allora, che questa esigenza sia av- vertita in modo particolarmente forte nell'ultimo periodo in Italia. La grave crisi economica ed occupazionale che stiamo attraversando e la sempre cre- scente difficoltà per i giovani di affer- marsi, anche dopo un lungo periodo di studi, spingono gli stessi ad “emigra- re” per tentare di far valere altrove la propria professionalità o, quantome- no, per cercare di conquistare, anche con mille sacrifici, una propria indi- pendenza economica. E, proprio negli ultimi mesi, in tantissimi hanno fatto questa stessa scelta di vita e si sono trasferiti all'estero, sfidando le diffi- coltà di inserirsi in un Paese stranie- ro, di dover cercare casa e lavoro, di doversi adattare ad una realtà diver- sa, pur di tentare di avere uno “spa- zio” che qui sembra non esserci. For- se allora la situazione è davvero giun- ta ad un punto di non ritorno… l problema dell'inquinamento dei introdotto dal Dott. Luigi Montano, nanzi alle violazioni del diritto alla sa- Isuoli campani è argomento di di- che ha illustrato, con cifre e statistiche lute, per il Dott. Alfredo Mazza, auto- scussione oramai da decenni. Tutta- inconfutabili, che l'area campana più re del noto articolo sul "triangolo del- via non molti, forse, conoscono la fi- colpita da tumori e infertilità è quella la morte": “In Italia regna la politica gura dei Medici per l'Ambiente, che Nord-Occidentale. Il Dott. Giuseppe delle emergenze, manca una norma- studiano le connessioni tra la pato- Comella, Oncologo presso l'Istituto tiva ordinata e sensibile al problema logia tumorale e il dissesto naturale. Nazionale Tumori e Presidente del- ambientale, per non citare gli illeciti Allo scopo di informare il cittadino a- l’Ass. Medici per l'Ambiente ha riper- dal carattere malavitoso delle ecoma- cerrano, l'Associazione “Èidos” ha corso lo snervante iter necessario per fie”. Nessuna delle teorie su esposte organizzato, presso il Castello Baro- l'approvazione della legge sulla pre- sembra infondata. Ogni evento è frut- nale, un meeting al quale ha preso par- venzione oncologica. Un dato confor- to di reazioni a catena, è influenzato te un'equipe di oncologi di fama inter- tante è venuto dal Dott. Alfonso Ruf- da un numero infinito di variabili: sì, è nazionale. Nel corso dell'evento è sta- fo, Direttore de "Il Denaro", che, in- colpa delle ecomafie, della classe di- to anche presentato il libro “Campa- vece, ha sottolineato la recente atten- rigente, della “mollezza” delle istitu- nia, terra di veleni”, un dossier su zione mediatica verso tale tema. Oggi zioni romane e anche dell'insensibili- salute e ambiente nella nostra regio- se ne parla di più, è vero, ma ciò non tà dei cittadini. "Lavoro di squadra" è ne. Scritto a quattro mani dal Dott. basta, c' è bisogno di rivalutare la fi- la parola magica proposta dal Presi- Antonio Giordano (Direttore dello gura del medico; egli non deve limi- dente della Commissione per le Peti- “Sbarro Institute” presso la “Temple tarsi a diagnosticare, prescrivere, cu- zioni al Parlamento Europeo, On. Er- University of Philadelphia”) e dal rare e prevenire, ma deve anche in- minia Mazzoni: sinergia, progetti, co- Dott. Giulio Tarro (Primario del- formare e “schierarsi” attivamente raggio, onestà e nessuna speculazione l'Ospedale Cotugno e Presidente della dalla parte dell'ambiente. Ci si è poi sulla salute. Sono questi gli elementi “Fondazione Bonelli”), si tratta della interrogati sulle cause dell'inquina- sui cui puntare al fine di ottenere ri- riedizione di un loro precedente lavo- mento; se per il Dott. Bruno Zucca- sultati positivi per l’ambiente e, quin- ro, risalente a quasi quarant'anni fa, relli, Presidente dell'Ordine dei Medi- di, per la nostra salute. che, di fatto, è il primo trattato di Pa- ci di Napoli e Provincia, i veri respon- tologia Ambientale. Il dibattito è stato sabili siamo noi, poco indignati di- Marilena Laudando na grande famiglia presente in Uogni angolo del mondo che da circa un secolo opera nel sociale per essere un punto fermo e una testimo- nianza credibile nei territori in cui a- gisce. È proprio con questo monito e con questa scelta rinnovata che il Club Lions “Acerra – Valle di Suessola” ha festeggiato, di recente, il suo terzo an- no di attività nella nostra città. Tre anni di crescita costante, di impegno con- creto, di sviluppo e di supporto a molte attività del territorio. Un club, come afferma uno dei suoi fondatori e primo Presidente il Dr. Raffaele Tagliamon- te: “Che punta ad avere radici solide e ad operare con costanza e dedizione, al servizio di chi è meno fortunato e del- l'intera area della Valle. Lo spirito con cui noi guardiamo al nostro tenimento e con cui intendiamo operare è quello sottolineatoci dal nostro Presidente In- ternazionale”. Egli, ricorda il Dr. Ta- gliamonte, ha più volte dichiarato: “Il nostro scopo è quello di essere faro e luce per le esigenze delle terre dove operiamo, essere un punto fermo, una guida, un riferimento vivo per gli uo- mini e le donne che ci passano accanto ogni giorno”. Nella sua presentazione l'Avv. Vito Vincesilao, il Presidente di quest'anno, ha sottolineato l'impegno che questo club si candida a rappresen- tare e il suo obiettivo principale: “Vor- remmo rendere concreta la nostra esi- stenza all'interno della zona, promuo- vendo la nascita di una nuova cultura, di un nuovo modo di agire e di pensare, improntato all'unione tra i club limi- trofi, per operare in tandem su attività di interesse comune. Come dire, uniti nella diversità, ma con un unico, gran- de obiettivo: ribadire che <<I Lions ci sono>>”. Forti ed emblematiche le pa- role conclusive della carta d'impegno sottoscritta dai nuovi soci: “Crediamo che ciascuno di noi non debba fare co- se straordinarie, bensì cose ordinarie in modo straordinario. Crediamo che sia importante mantenere una conti- nuità d'azione e portare avanti i vari programmi che la nostra fantasia e l'a- scolto del nostro territorio ci suggeri- ranno. Il nostro è un paese difficile, ma anche ricco di storia e di icone capaci di ispirare e segnare il nostro agire”. Primo impegno di questo nuovo anno la campagna di raccolta degli occhiali usati; un gesto concreto per tanti, so- prattutto bambini, che, nei paesi pove- ri, purtroppo, non possono avere il diritto e la gioia della vista a causa del costo elevato degli occhiali. Da de- cenni, infatti, l'Associazione si occupa di raccogliere, ricondizionare e ridi- stribuire in questi territori un semplice ma utile strumento di promozione, svi- luppo e crescita umana. Lello Tagliamonte La nostra Regione, terra di veleni Ad Acerra il dossier su salute ed ambiente in Campania l tempo che viviamo è particolare, a le, economica e sociale. Come non ri- in Parlamento, nel 1992, avesse di- Icausa di una crisi economica ed e- cordare allora gli statisti della Prima chiarato che tutti i bilanci erano truc- tica spaventosa, senza una classe diri- Repubblica, tra cui Alcide De Gaspe- cati. Bisognava salvare il Pci e la sini- gente nazionale all'altezza e costretta, ri, che volava negli Stati Uniti per re- stra democristiana! Oggi troppi soldi per necessità, dal Presidente della Re- girano nelle tasche dei parlamentari; pubblica, Giorgio Napolitano, a con- sono quelli dei rimborsi elettorali, la segnarsi nelle mani dei tecnici monti- trovata “truffaldina” della Seconda niani. Una resa senza condizioni, pur Repubblica, che cancellò il finanzia- di mantenere il loro pingue stipendio, mento pubblico che aveva sotterrato con i benefici collaterali. Negli ultimi la Prima. E così si comprano ville, venti anni la politica italiana, fameli- suv, si fanno viaggi, vacanze, cene lu- camente, ha divorato una montagna di culliane con cozze pelose ed ostriche. soldi, mettendo in scena tanti scandali Di fronte a questo spettacolo non si di spesa pubblica e malcostume, varie può pensare che la gente dimentichi, inchieste giudiziarie e festini carne- che il tempo stemperi le cose, perché valeschi, con gli invitati dalla testa di cuperare la credibilità e la fiducia del resta un rifiuto, un rigetto di fiducia maiale e con le zampe nelle natiche di Paese, pensando alle future genera- verso una classe dirigente che ha mi- femmine compiacenti e lascive. Così, zioni? Al ritorno si riuniva nella sede nato la democrazia. Tagliate il bub- ben gioiosi e soddisfatti, come posso- della Dc per informare, dialogare e bone regionale, tagliate il numero dei no capire il dramma del Paese, con la trovare consenso. Così, i dirigenti del consiglieri, tagliate il loro stipendio, gente che non ce la fa a tirare avanti, Pci andavano a Mosca e poi si riuni- che non trova riscontro in quello dei con l'ansia dei temuti licenziamenti, vano con i compagni alle Botteghe O- laureati, se riescono a trovare lavoro. con i giovani che non trovano lavoro, scure. Nei partiti c'era il collegamento Quanto è pesante il futuro se non ci li- e le difficoltà di chi si ammala e deve tra il centro e la società. Oggi non ci beriamo di questa zavorra! Sono stato comprare i farmaci e pagare i ticket? sono più le Frattocchie, non c'è più un convinto regionalista, ho creduto e Cala il tenore di vita degli italiani e quell'Azione Cattolica, ove si forma- credo nella politica. Ma come si esce aumentano i nuovi poveri, che si re- vano i vari Dossetti, La Pira, Moro, da questo Pantano? Bisogna ricomin- cano alla mensa della Caritas, mentre Andreotti. La cultura politica allora e- ciare da capo, cambiando il sistema e i nostri ministri festeggiano con ostri- ra quella dossettiana, intesa cioè come la cultura politica, che deve essere in- che e champagne. Perciò, cresce l'in- servizio totale, estenuante, con orari terpretata come servizio e non come sofferenza e lo sdegno della gente, debilitanti, vissuta sempre con gratui- occupazione di potere. Ai discepoli, che non trova risposta in una politica tà e nel rispetto della professionalità. che discutevano chi fosse tra loro il guastata e festaiola. È la nuova arro- No alla politica intesa come profes- primo, il Maestro disse: “Se uno vuo- ganza del Potere! Ciò aumenta l'anti- sione! Col tempo tutto è cambiato, le essere il primo, deve essere l'ultimo politica, ovvero una reazione a questa con le “mazzette” ai partiti; ma il di tutti ed il servitore di tutti”. cattiva politica, che non ha più leader conto a “Mani Pulite” fu pagato dalla capaci di arginare l'emergenza mora- Dc e dal Pci, nonostante Bettino Craxi Antonio Santoro Il fangoso Pantano della politica italiana OTTOBRE 2012 ANNO II NUMERO 8 Distribuzione Gratuita L’ESPRESSO DEL DIRETTORE Lions Club Corretto Angelo Maria Castaldo La maison delle ceramiche PAVIMENTI RIVESTIMENTI

IL CAFFE' Ottobre 2012

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Anno II Numero 8

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Page 1: IL CAFFE' Ottobre 2012

i recente è uscito nelle sale cine-Dmatografiche italiane il film “On the road”, adattamento dell'omonimo romanzo di Jack Kerouac. Pubblicato nel 1957, il libro diviene una sorta di manifesto per la cosiddetta “beat ge-neration”, ed è considerato tra i mi-gliori cento testi del secolo. La storia, ambientata negli anni Quaranta, nar-ra del viaggio di due amici che attra-versano gli States alla ricerca di un nuovo modo di vivere (libero da vinco-li e da regole) oltre che di se stessi. Il libro ha segnato un'intera generazio-ne, tanto dal punto di vista letterario quanto da quello della ricerca di for-me e stili di vita alternativi; di fatto, l'on the road, ma più in generale pro-prio il viaggio, è diventato metafora di un cammino interiore che poi conduce a cambiamenti profondi. Per certi a-spetti affine è “Into the wild”, film del 2007 scritto e diretto dallo statuniten-se Sean Penn, che narra la storia di un giovane benestante che, dopo la lau-rea, cede tutti i suoi risparmi, abban-dona amici e famiglia per sfuggire ad una società in cui non riesce più a vi-vere. Anche il suo viaggio, con tutti gli incontri che ne nascono e le esperien-ze che si trova ad affrontare, conduce ad un profondo mutamento interiore. Il tema, dunque, ha sempre riscosso un grande successo. Il perché può essere forse spiegato con un'esigenza insita in ciascun individuo, in forme più o meno forti, che nasce dal bisogno di e-vadere, per un periodo più o meno lun-go, dalla realtà circostante, ma spesso anche dal bisogno di crearsi una vita alternativa, di ritrovare altrove stimo-li che nella propria realtà non si rie-scono più ad ottenere, vuoi per moti-vazioni personali, vuoi per congiun-ture esterne. Ebbene, non mi sorpren-de, allora, che questa esigenza sia av-vertita in modo particolarmente forte nell'ultimo periodo in Italia. La grave crisi economica ed occupazionale che stiamo attraversando e la sempre cre-scente difficoltà per i giovani di affer-marsi, anche dopo un lungo periodo di studi, spingono gli stessi ad “emigra-re” per tentare di far valere altrove la propria professionalità o, quantome-no, per cercare di conquistare, anche con mille sacrifici, una propria indi-pendenza economica. E, proprio negli ultimi mesi, in tantissimi hanno fatto questa stessa scelta di vita e si sono trasferiti all'estero, sfidando le diffi-coltà di inserirsi in un Paese stranie-ro, di dover cercare casa e lavoro, di doversi adattare ad una realtà diver-sa, pur di tentare di avere uno “spa-zio” che qui sembra non esserci. For-se allora la situazione è davvero giun-ta ad un punto di non ritorno…

l problema dell'inquinamento dei introdotto dal Dott. Luigi Montano, nanzi alle violazioni del diritto alla sa-Isuoli campani è argomento di di- che ha illustrato, con cifre e statistiche lute, per il Dott. Alfredo Mazza, auto-scussione oramai da decenni. Tutta- inconfutabili, che l'area campana più re del noto articolo sul "triangolo del-via non molti, forse, conoscono la fi- colpita da tumori e infertilità è quella la morte": “In Italia regna la politica gura dei Medici per l'Ambiente, che Nord-Occidentale. Il Dott. Giuseppe delle emergenze, manca una norma-studiano le connessioni tra la pato- Comella, Oncologo presso l'Istituto tiva ordinata e sensibile al problema logia tumorale e il dissesto naturale. Nazionale Tumori e Presidente del- ambientale, per non citare gli illeciti Allo scopo di informare il cittadino a- l’Ass. Medici per l'Ambiente ha riper- dal carattere malavitoso delle ecoma-cerrano, l'Associazione “Èidos” ha corso lo snervante iter necessario per fie”. Nessuna delle teorie su esposte organizzato, presso il Castello Baro- l'approvazione della legge sulla pre- sembra infondata. Ogni evento è frut-nale, un meeting al quale ha preso par- venzione oncologica. Un dato confor- to di reazioni a catena, è influenzato te un'equipe di oncologi di fama inter- tante è venuto dal Dott. Alfonso Ruf- da un numero infinito di variabili: sì, è nazionale. Nel corso dell'evento è sta- fo, Direttore de "Il Denaro", che, in- colpa delle ecomafie, della classe di-to anche presentato il libro “Campa- vece, ha sottolineato la recente atten- rigente, della “mollezza” delle istitu-nia, terra di veleni”, un dossier su zione mediatica verso tale tema. Oggi zioni romane e anche dell'insensibili-salute e ambiente nella nostra regio- se ne parla di più, è vero, ma ciò non tà dei cittadini. "Lavoro di squadra" è ne. Scritto a quattro mani dal Dott. basta, c' è bisogno di rivalutare la fi- la parola magica proposta dal Presi-Antonio Giordano (Direttore dello gura del medico; egli non deve limi- dente della Commissione per le Peti-“Sbarro Institute” presso la “Temple tarsi a diagnosticare, prescrivere, cu- zioni al Parlamento Europeo, On. Er-University of Philadelphia”) e dal rare e prevenire, ma deve anche in- minia Mazzoni: sinergia, progetti, co-Dott. Giulio Tarro (Primario del- formare e “schierarsi” attivamente raggio, onestà e nessuna speculazione l'Ospedale Cotugno e Presidente della dalla parte dell'ambiente. Ci si è poi sulla salute. Sono questi gli elementi “Fondazione Bonelli”), si tratta della interrogati sulle cause dell'inquina- sui cui puntare al fine di ottenere ri-riedizione di un loro precedente lavo- mento; se per il Dott. Bruno Zucca- sultati positivi per l’ambiente e, quin-ro, risalente a quasi quarant'anni fa, relli, Presidente dell'Ordine dei Medi- di, per la nostra salute.che, di fatto, è il primo trattato di Pa- ci di Napoli e Provincia, i veri respon-tologia Ambientale. Il dibattito è stato sabili siamo noi, poco indignati di- Marilena Laudando

na grande famiglia presente in Uogni angolo del mondo che da circa un secolo opera nel sociale per essere un punto fermo e una testimo-nianza credibile nei territori in cui a-gisce. È proprio con questo monito e con questa scelta rinnovata che il Club Lions “Acerra – Valle di Suessola” ha festeggiato, di recente, il suo terzo an-no di attività nella nostra città. Tre anni di crescita costante, di impegno con-creto, di sviluppo e di supporto a molte attività del territorio. Un club, come afferma uno dei suoi fondatori e primo Presidente il Dr. Raffaele Tagliamon-te: “Che punta ad avere radici solide e ad operare con costanza e dedizione, al servizio di chi è meno fortunato e del-l'intera area della Valle. Lo spirito con cui noi guardiamo al nostro tenimento e con cui intendiamo operare è quello sottolineatoci dal nostro Presidente In-ternazionale”. Egli, ricorda il Dr. Ta-gliamonte, ha più volte dichiarato: “Il nostro scopo è quello di essere faro e luce per le esigenze delle terre dove operiamo, essere un punto fermo, una guida, un riferimento vivo per gli uo-mini e le donne che ci passano accanto ogni giorno”. Nella sua presentazione l'Avv. Vito Vincesilao, il Presidente di quest'anno, ha sottolineato l'impegno che questo club si candida a rappresen-tare e il suo obiettivo principale: “Vor-remmo rendere concreta la nostra esi-stenza all'interno della zona, promuo-vendo la nascita di una nuova cultura, di un nuovo modo di agire e di pensare, improntato all'unione tra i club limi-trofi, per operare in tandem su attività di interesse comune. Come dire, uniti nella diversità, ma con un unico, gran-de obiettivo: ribadire che <<I Lions ci sono>>”. Forti ed emblematiche le pa-role conclusive della carta d'impegno sottoscritta dai nuovi soci: “Crediamo che ciascuno di noi non debba fare co-se straordinarie, bensì cose ordinarie in modo straordinario. Crediamo che sia importante mantenere una conti-nuità d'azione e portare avanti i vari programmi che la nostra fantasia e l'a-scolto del nostro territorio ci suggeri-ranno. Il nostro è un paese difficile, ma anche ricco di storia e di icone capaci di ispirare e segnare il nostro agire”. Primo impegno di questo nuovo anno la campagna di raccolta degli occhiali usati; un gesto concreto per tanti, so-prattutto bambini, che, nei paesi pove-ri, purtroppo, non possono avere il diritto e la gioia della vista a causa del costo elevato degli occhiali. Da de-cenni, infatti, l'Associazione si occupa di raccogliere, ricondizionare e ridi-stribuire in questi territori un semplice ma utile strumento di promozione, svi-luppo e crescita umana.

Lello Tagliamonte

La nostra Regione, terra di veleni Ad Acerra il dossier su salute ed ambiente in Campania

l tempo che viviamo è particolare, a le, economica e sociale. Come non ri- in Parlamento, nel 1992, avesse di-Icausa di una crisi economica ed e- cordare allora gli statisti della Prima chiarato che tutti i bilanci erano truc-tica spaventosa, senza una classe diri- Repubblica, tra cui Alcide De Gaspe- cati. Bisognava salvare il Pci e la sini-gente nazionale all'altezza e costretta, ri, che volava negli Stati Uniti per re- stra democristiana! Oggi troppi soldi per necessità, dal Presidente della Re- girano nelle tasche dei parlamentari; pubblica, Giorgio Napolitano, a con- sono quelli dei rimborsi elettorali, la segnarsi nelle mani dei tecnici monti- trovata “truffaldina” della Seconda niani. Una resa senza condizioni, pur Repubblica, che cancellò il finanzia-di mantenere il loro pingue stipendio, mento pubblico che aveva sotterrato con i benefici collaterali. Negli ultimi la Prima. E così si comprano ville, venti anni la politica italiana, fameli- suv, si fanno viaggi, vacanze, cene lu-camente, ha divorato una montagna di culliane con cozze pelose ed ostriche. soldi, mettendo in scena tanti scandali Di fronte a questo spettacolo non si di spesa pubblica e malcostume, varie può pensare che la gente dimentichi, inchieste giudiziarie e festini carne- che il tempo stemperi le cose, perché valeschi, con gli invitati dalla testa di cuperare la credibilità e la fiducia del resta un rifiuto, un rigetto di fiducia maiale e con le zampe nelle natiche di Paese, pensando alle future genera- verso una classe dirigente che ha mi-femmine compiacenti e lascive. Così, zioni? Al ritorno si riuniva nella sede nato la democrazia. Tagliate il bub-ben gioiosi e soddisfatti, come posso- della Dc per informare, dialogare e bone regionale, tagliate il numero dei no capire il dramma del Paese, con la trovare consenso. Così, i dirigenti del consiglieri, tagliate il loro stipendio, gente che non ce la fa a tirare avanti, Pci andavano a Mosca e poi si riuni- che non trova riscontro in quello dei con l'ansia dei temuti licenziamenti, vano con i compagni alle Botteghe O- laureati, se riescono a trovare lavoro. con i giovani che non trovano lavoro, scure. Nei partiti c'era il collegamento Quanto è pesante il futuro se non ci li-e le difficoltà di chi si ammala e deve tra il centro e la società. Oggi non ci beriamo di questa zavorra! Sono stato comprare i farmaci e pagare i ticket? sono più le Frattocchie, non c'è più un convinto regionalista, ho creduto e Cala il tenore di vita degli italiani e quell'Azione Cattolica, ove si forma- credo nella politica. Ma come si esce aumentano i nuovi poveri, che si re- vano i vari Dossetti, La Pira, Moro, da questo Pantano? Bisogna ricomin-cano alla mensa della Caritas, mentre Andreotti. La cultura politica allora e- ciare da capo, cambiando il sistema e i nostri ministri festeggiano con ostri- ra quella dossettiana, intesa cioè come la cultura politica, che deve essere in-che e champagne. Perciò, cresce l'in- servizio totale, estenuante, con orari terpretata come servizio e non come sofferenza e lo sdegno della gente, debilitanti, vissuta sempre con gratui- occupazione di potere. Ai discepoli, che non trova risposta in una politica tà e nel rispetto della professionalità. che discutevano chi fosse tra loro il guastata e festaiola. È la nuova arro- No alla politica intesa come profes- primo, il Maestro disse: “Se uno vuo-ganza del Potere! Ciò aumenta l'anti- sione! Col tempo tutto è cambiato, le essere il primo, deve essere l'ultimo politica, ovvero una reazione a questa con le “mazzette” ai partiti; ma il di tutti ed il servitore di tutti”.cattiva politica, che non ha più leader conto a “Mani Pulite” fu pagato dalla capaci di arginare l'emergenza mora- Dc e dal Pci, nonostante Bettino Craxi Antonio Santoro

Il fangoso Pantano della politica italiana

OTTOBRE 2012ANNO II NUMERO 8

Distribuzione Gratuita

L’ESPRESSO DEL DIRETTORE Lions Club

Corretto

Angelo Maria Castaldo

La maison delle ceramiche

PAVIMENTIRIVESTIMENTI

Page 2: IL CAFFE' Ottobre 2012

e difficoltà insite in una richiesta sopprime o si ignora il contesto in cui alla fine della loro vita, uno psichiatra difica. E questa percezione può essere una parola viene pronunciata? Le cir- americano, Harvey M. Chochinov, ha acuita dal fatto che le persone che lo di morte risiedono nel fatto che Lcostanze non influenzano sempre le affermato che l'80% delle persone che circondano, alle prese con la loro an-qualcuno che dichiara di voler morire domande che vengono formulate, le reclamano una morte anticipata ha do- goscia, non sanno sempre combattere sembra affermare la sua soggettività e aspettative che si nutrono, le risposte lori male alleviati ed il 60% è grave- questa sorta di senso di spersonalizza-al tempo stesso negarla: la afferma, che ci si augura? Dietro una richiesta mente depresso. A ciò poi bisogna ag- zione del malato. In questi soggetti, il poiché la richiesta è espressa alla pri-di morte – “Finiamola!”, “Voglio mo- giungere la perdita di autostima, la desiderio di vivere e quello di morire ma persona, “Voglio morire” ma, con rire!”, “Fate qualcosa!”, “Non è più sensazione di essere un peso per chi li fluttuano costantemente. Sono suscet-ciò stesso, la nega, giacché il desi-vita!”, vi è l'espressione di una soffe- circonda, la vergogna di dover offrire tibili di cambiare in ogni momento, e derio espresso è quello di una cancel-renza che non sa dirsi in altro modo. In agli altri un'immagine degradata di sé, specialmente in funzione della qualità lazione di sé. Difficoltà che ha quasi ogni richiesta di questo tipo c'è una che generano la triste idea che la vita delle cure, dell'accompagnamento e sempre come conseguenza una desta-parte di dubbio, di insondabile, di am- non valga la pena di essere vissuta. Il della disponibilità delle famiglie. Ec-bilizzazione profonda di chi ascolta la bivalente, di ambiguo. A partire da ri- malato ha l'impressione di non essere co perché quindi si deve prestare sem-richiesta, salvo nel caso in cui questi si cerche che ha effettuato su individui più lui perché la sua immagine si mo- pre un'attenzione estrema a quanto si ponga come esecutore freddo e non

dice, senza mai essere certi del suo si-compassionevole. Di fronte a questo gnificato. I bisogni della persona sono tipo di istanze, ciascuno viene riman-rispettati? Il malato è adeguatamente dato alla propria impotenza. Dire sollevato nei suoi dolori? Si dedica un qualcosa, esprimersi, porre problemi, lasso di tempo abbastanza sufficiente formulare domande, è sempre rivol-ad ascoltarlo? Il suo ritmo e la sua inti-gersi a qualcuno. Ogni parola mira ad mità vengono rispettati? Si dicono pa-essere ascoltata, qualunque cosa ne role di conforto per alleviare la sua an-faccia in seguito. Colui che ascolta goscia? Di fatto, c'è una grande dif-può accettare questa parola o rifiutar-ferenza fra un malato che chiede si la. Ma quel che è certo è che una pa-ponga fine alla sua vita, uno che espri-rola può significare molte cose. Non me il desiderio di morire e uno che ha bisogna credere a un legame neces-bisogno di parlarne. Questa richiesta sario, oggettivo e costante fra signi-di morte è talvolta, per il paziente, un ficanti e significati: si possono signi-modo per uscire dalla sua solitudine, ficare cose differenti con la stessa fra-un tentativo di rompere la diga del si-se, così come si può significare la stes-lenzio, di combattere il senso di impo-sa cosa con proporzioni differenti. tenza e la fragilità della natura umana, Come si fa allora ad avere accesso alla un mezzo per poter finalmente parlare significazione specifica di una richie-della morte che, inesorabilmente, pian sta in un dato momento? Questione al-piano si avvicina.tamente complessa, che resta forse

senza risposta. Ma si può sperare di Aurelio Paradisocomprendere una simile richiesta se si

n riconoscimento importante è acquisto da spendere presso gli eser-Ustato assegnato ad Acerra dal cizi commerciali che hanno aderito al Conai (Consorzio Nazionale Imbal- progetto. Le novità non finiscono laggi), ente privato senza scopi di lu- qui; si pensa, infatti, di creare un'ap-cro, formato da ben 1.200.000 azien- plicazione per smartphone in modo de produttrici e ultilizzatrici di imbal- che sia possibile sapere sempre dove laggi, con lo scopo di tutelare l'am- gettare un rifiuto, in quale giorno e a biente e di responsabilizzare Comuni che ora. Ha concluso la cerimonia il e cittadini affinché il mondo diventi Presidente del Conai che ha illustrato un posto più pulito. Nel corso della le motivazioni di tale premio: “Con cerimonia svoltasi presso il Castello questo riconoscimento vogliamo sot-Baronale, alla quale sono intervenuti tolineare come si possano conseguire il Sindaco Raffaele Lettieri e vari e- significativi miglioramenti nella ge-sponenti del mondo politico locale, il stione dei rifiuti di imballaggio anche Presidente Roberto De Santis ha con- nelle Regioni del Mezzogiorno, gra-segnato il premio “Start-up” alla no- zie all'impegno e alla responsabilità stra città, per gli ottimi risultati con- dei cittadini e degli Amministratori seguiti nella raccolta differenziata, la locali. Noi continueremo a renderci cui percentuale, estesa sul territorio disponibili ad assistere quei Comuni comunale, è passata dal 10% al 62% che intendono elaborare progetti cre-in soli diciotto mesi. A ritirare il pre- dibili di sviluppo della raccolta”. No-mio il Primo Cittadino che ha dichia- nostante questo risultato, però, c'è an-rato: “La comunità di Acerra si è mes- cora tanto da fare; bisogna continuare sa all'opera e ha dimostrato di avere sul cammino intrapreso e sperare che amore per la propria terra e un forte aumenti il numero di coloro che effet-senso civico; è solo grazie ai nostri tuano la differenziata, mentre scom-concittadini se oggi riceviamo questa paia del tutto l'indecorosa pratica di targa”. Durante la manifestazione è gettare i rifiuti sulle rampe autostra-stata comunicata ed illustrata un'altra dali. Abbiamo il dovere di salvaguar-iniziativa, che prevede un sistema di dare la nostra terra e di garantire un premialità per coloro che conferiran- ambiente pulito e sano alle future ge-no i rifiuti differenziati presso l'isola nerazioni.ecologica, ai quali verranno ricono-sciuti crediti corrispondenti a buoni Maria Bianca Russo

Il bisogno di conforto di chi “richiede” la morteUn desiderio reale di porre fine all'esistenza o un modo per uscire dalla solitudine?

ANNO II NUMERO 8

ell'Ottobre 1943, i nazisti in riti- ha dichiarato: "Sono passati quasi set-Nrata trucidano 200 acerrani “col- tant'anni da quei terribili giorni in cui pevoli” di aver accennato alla ribel- la "furia" dei tedeschi in ritirata semi-lione. Nel Giugno 1999 Acerra ottie- nò lutti e dolore. Un lasso di tempo ne la medaglia d'oro al valor civile. A certo troppo lungo sia per la memoria quasi 70 anni dalla strage, all'ingresso individuale sia collettiva. Non suffi-del Comune, è stata apposta una lapi- ciente, però, per considerare quella de che ricorda il conferimento dell'o- "ecatombe" come un evento da archi-norificenza e le sue motivazioni. Pre- viare. Richiamare alla memoria ogni senti alla cerimonia: Mons. Giovanni anno le tragiche giornate vissute dagli Rinaldi, il Sindaco Raffaele Lettieri Acerrani nell'Ottobre del 1943 assu-ed alcuni ex amministratori, tra cui il me il valore di una nobile lezione di Dott. Antonio Santoro, la Prof.ssa Im- etica civile. Assolve al compito di tra-macolata Verone, il Dott. Tommaso smettere ai più giovani una pagina di Esposito, e l’On. Michele Giardiello, storia triste ma alta della loro Città. Tutti hanno sottolineato l'importanza, Ammonisce a non dimenticare gli or-per la memoria storica, dell'apposi- rori della guerra. E richiama ciascuno zione di questa targa, per commemo- di noi al dovere morale di essere pro-rare un momento di forte unità e senso tagonista attivo nella difficile opera di civico della comunità, che combatté rendere realizzabili e concreti, nella per difendere il proprio diritto alla li- misura maggiore possibile, gli ideali bertà. L’impegno delle varie Ammini- di giustizia e di pace. La medaglia, de-strazioni, affinché alla città fosse con- stinata nell’immediato dopoguerra a cesso il riconoscimento, è sempre sta- Mons. Nicola Capasso, giustamente è to attivo. Già nel Gennaio 1995, l'On. stata attribuita, anche se con ritardo Giardiello scrive al Presidente della ultracinquantennale, alla Città. Que-Repubblica Scalfaro, per informarlo sta, però, ha il dovere di essere all'al-del tragico episodio e chiedere la me- tezza del riconoscimento ottenuto. La daglia per Acerra. La richiesta viene lapide deve essere occasione di ricor-rinnovata dal Sindaco Verone, per do dell’evento, ma anche sollecita-essere poi accolta durante il mandato zione alle virtù civili per tutti, Am-di Michelangelo Riemma. L'impor- ministratori e cittadini".tanza del ricordo è stata sottolineata anche dal Prof. Aniello Montano, che Angelo Maria Castaldo

Quei giorni di Ottobre...La differenziata premia!

aro Direttore, ho trascorso i me-Csi estivi di sole forte e caldo in-tenso tra zucche, patate e carciofini sott'olio. Ogni giorno alternavo, co-me mia consuetudine, la zappa con la penna, il lavoro dei campi alla scrit-tura delle mie riflessioni. Ho scritto un libro su un mio amico: un po' ma-go, un po' profeta, un po' matto, un po' prete. Mi accorgo, in questi casi, di non essere di “parola”. Negli ultimi anni mi ripeto di continuo che le pa-role sono diventate ormai un'inutile droga. La droga delle parole. E poi mi ritrovo, quasi senza rendermene con-to, di nuovo a scrivere un libro. No-stre piccole contraddizioni quotidia-ne. Avverto sempre un certo disagio a parlare. Non voglio parlare più. L'era delle parole inutili è finita. Questa è l'era dei fatti. L'era dei segni. Della società concreta. C'è una sola parola che sopravvive al giorno d'oggi. È la parola che crea emozioni, che affa-scina, che entusiasma. La musica. La poesia. La favola. Queste sì! Ma i di-scorsi, le prediche, gli articoli, i libri sono diventati ormai fuori moda. Nes-suno più sembra ascoltarli. Spesso sono solo un parlarsi addosso. Inuti-le, sterile, nevrotico. Tra poco il mon-do intero tornerà al silenzio. Avanza ovunque e sempre più potente la vo-glia, il bisogno di silenzio. La fortuna della terra quindi saranno le monta-gne, i deserti. Luoghi nei quali anco-ra gli uomini potranno rifugiarsi per abitare il silenzio. Oggi è il mercatino del Martedì qui in Locanda. Arrivano Laura, Angelo, Mimmo, Michela, A-lessandro. Sono quelli del pane: ven-gono, prendono il pane della Locanda e lo portano a chi lo vuole. Oggi è ve-nuta, a sorpresa, anche Maria, la mia amica Maria La Faiette. “Volevo sa-lutarvi. Sono tormentata. Vorrei fare di più per La Locanda, ma raccolgo rifiuti, apatia”. Cerco di spiegarle allora che la partecipazione è già un miracolo, oggi. Partecipare, infatti, è un modo concreto di amare. È la sfida dell'amore. È l'amore a fatti. Ricordo vagamente quella lettera: “Cara Ni-netta, ti amo. Ti Amo tanto. Per te sca-lerei anche le montagne. Farei un lun-go viaggio per raggiungerti. Farei di tutto. Cara Ninetta, ci vediamo Vener-dì, se non piove?” Il libro che ho scrit-to è il racconto di un incontro con An-tonio. È anche un'opportunità per raccontare La Locanda, le storie di questo posto. I volti. Quelli visibili ed invisibili. C'è anche l'incontro con il mio amico fantasma. Una pagina, so-lo una pagina rivela la storia di una ragazza che di notte vaga per le cam-pagne del Bosco di Acerra. Una ra-gazza scomparsa mentre si preparava a diventare sposa, con suo bel vestito lungo. Il titolo del libro è “Caro Anto-nio”. È un po' un libro gemello di “Droghe e Favole”. Anche tra i libri, infatti, ci sono i gemelli. Ho dimenti-cato di dire che scrivo libri per fame, perché voglio aiutare la Locanda a vivere.

LETTERE

Corretto

2

L'Amministrazione Comunale ha e- '500-'700-'800, collabora con varie spresso parere favorevole in merito testate giornalistiche locali. Pode-alla richiesta del Dott. Santoro, ine- roso è il lavoro del Catasto Onciario rente il conferimento della cittadi- della Città di Acerra di prossima nanza onoraria a Mons. Francesco pubblicazione.Perrotta. Laureato in Teologia, Ca- ***nonico della Cattedrale di Acerra, Protocollata al Comune una richie-ha ricoperto l'incarico di Docente sta del Dott. Antonio Santoro affin-di Latino presso il Seminario locale ché si provveda al restauro conser-e di Direttore dell'Archivio Storico e vativo della statua di Gaetano Ca-della locale Biblioteca Diocesana. porale sita in Piazza Castello, spes-Arciprete della Collegiata di San- so vittima di atti vandalici, ultimo la t'Andrea Apostolo di Arienzo, Ispet- colorazione di nero del capo. Il mo-tore onorario della Sopraintenden- numento, voluto da un comitato di za e Direttore della Rivista Storica Acerrani, tra cui il Preside Luigi De di Terra di Lavoro, è autore di molte Rosa, fu inaugurato il 28/10/1942. pubblicazioni, tra cui quelle sulla Questo oltraggio, afferma il Dotto-Valle di Suessola e sui Mestieri del re, offende tutta la cittadinanza.

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Page 3: IL CAFFE' Ottobre 2012

OTTOBRE 2012

Storie di donne acerrane

Annamaria Volpeuesto mese la protagonista della mento scolastico del bambino. Conti-Qrubrica è Annamaria Volpe, che nua intanto l’impegno nel sociale, an-

anni fa ha adottato suo nipote Luca in che attraverso l’organizzazione di una seguito alla tragica morte della madre. serie di riunioni ed iniziative per quel-Il piccolo nasce prematuro, cosa che le mamme e quelle famiglie che non gli provoca una lieve asfissia celebra- accettano la disabilità dei propri figli. le; inoltre, riporta danni al cervello a Annamaria cerca di far comprendere causa dei maltrattamenti subiti da suo che questi bambini non sono una di-padre. Annamaria decide di aiutare il sgrazia, anzi, sono fonte di ispirazione nipote e di prendersi cura di lui, pur ed insegnamento. “Ho dovuto affron-consapevole dei tantissimi problemi tare molte situazioni difficili, ma non che dovrà affrontare. Negli anni Luca sono mai stata sola, perché con me viene sottoposto a svariati interventi c'era Luca; se oggi mi sento una donna chirurgici e a lunghi cicli di terapie. forte e ricca spiritualmente, devo rin-La situazione, pian piano, inizia a mi- graziare solo lui”, dichiara la Volpe, gliorare, grazie anche alla tenacia, alla che continua: “Non si deve avere mai forza d'animo e alla volontà della don- paura, perdere la speranza, demordere na. Fondamentale, nella vita di que- e pensare che sia finita; inoltre è solo st’ultima, è, poi, l'incontro con Gio- aiutando gli altri che si può veramente vanni Bembo, un disabile, il cui sup- capire quanto sia bella ed importante porto e la cui esperienza di vita, si ri- la vita, nonostante le avversità che velano, nel corso del tempo, di grande possono presentarsi”. Ed è proprio per aiuto sia per lei che per Luca. Proprio sottolineare l'importanza del sostegno il rapporto di amicizia con Giovanni a favore di coloro che vivono questi spinge Annamaria ad problemi che Annamaria ha fondato interessarsi attivamente al mondo del un'Associazione per disabili, “Raggio sociale. La donna diventa insegnante di Sole”. Intano, a breve Luca com-di sostegno presso un Istituto di Napo- pirà diciotto anni terminando così il li, città in cui vive prima del suo tra- ciclo di istruzione obbligatoria. Se-sferimento ad Acerra. Una volta giun- condo la legge, quindi, non potrà più ta nel nostro paese, però, Annamaria frequantare una scuola statale, cosa si trova ad entrare in contatto, secondo che sua madre accoglie con grande quanto lei stessa ha più volte dichiara- preoccupazione e rammarico, dal mo-to, con una realtà diversa, in cui non mento che un'istituzione come questa sempre ci sono centri altamente spe- è di fondamentale aiuto per i ragazzi cializzati per la cura e l’assistenza dei con difficoltà simili. diversamente abili. Per la donna ini-zia anche una nuova lotta per l'inseri- Maria Bianca Russo

impegnarsi ed

n Acerra moltissimi erano i sacer- essi attribuito. Questi, col compenso Idoti. Qui si descrive il loro ministe- di poche briciole, delegavano l'eser-ro. Prete, accorciativo derivato dalla cizio del ministero pastorale ad altri. Il radice greco/latina: presbitero, signi- livello culturale fu, poi, per diversi, fica persona anziana, cioè matura, re- molto basso. Insieme con teologi e pa-sponsabile. Il prete è ordinato per e- stori pieni di scienza e di zelo, trovia-vangelizzare il piano della salvezza da mo preti che neppure sapevano leg-Dio progettato per l'uomo peccatore; ger il latino; che interrogati circa i ru-per attualizzarlo in tutti, mediante la dimenti della fede non sapevano dare celebrazione dei sacramenti special- risposte adeguate; che non sapevano mente del battesimo, dell'eucarestia, assolvere e/o celebrare la Santa Mes-della riconciliazione; per essere, con sa. Infine, insieme con la santità di vi-la sua testimonianza esistenziale, mo- ta, di cui brilla la maggior parte di que-dello della vera testimonianza cristia- sti ministri, altri ce ne furono, che por-na, che ogni battezzato è chiamato a tavano armi, danneggiavano il patri-dare. La storia ha conosciuto momen- monio degli altri, davano poca edifi-ti nei quali il livello di povertà mate- cazione. “La verità vi fa liberi” ha det-riale dei sacerdoti fu grande e lo spes- to Gesù, e noi non abbiamo paura di sore culturale e spirituale di molti di gridarla. Forse capiremo meglio l'af-essi, modesto; in altri invece era ele- fermazione che il sacerdote è “ex ho-vato. Ci sono stati preti che per cam- minibus assunctus” e come, non sem-pare, anche in Acerra, furono costretti pre, esso si è sentito “pro hominibus a “manganare”; a fare i mediatori, i constitutus”. Il prete è uno che, con la coltivatori della terra, perfino i por- sua vita, deve “dimostrare Cristo” ed cari. La vita di questi preti era incerta, essere di esempio; ed è dovere grave pregna di sacrifici, al limite talvolta del popolo cristiano, invece di critica-della sopravvivenza. Al contrario ci re ingrandendo o addirittura inventan-furono altri che, titolari di benefici, do miserie, di pregare, perché i preti anche molto pingui, si godevano le siano numerosi e santi.rendite, trascurando personalmente i doveri pastorali legati all'ufficio ad Don Ciccio Perrotta

Periodico locale di informazione,cultura ed opinione

REDAZIONEVia Togliatti, 25 - 80011 Acerra (Na)

INFO & PUBBLICITÀ335.80.76.392

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Aut. Trib. Nola N°10/10 del 25/10/10

Direttore ResponsabileFlora Monda

Direttore EditorialeAngelo Maria Castaldo

RedazioneAntonio Santoro, Lello Tagliamonte, Aurelio Paradiso, Don Ciccio Perrotta, Carlo Petrella, Teresa Caporale, Martina Di Martino, Francesca Esposito, Mari-lena Laudando, Vincenzo Laudando, Andrea Luigi Mennitto, Giuseppe Pe-trella, Domenico Rao, Maria Bianca Russo, Ciro “Zeero” Bianco

Impaginazione, Grafica e StampaF.lli Capone - Acerra (Na)

La collaborazione a questa testata è da ritenersi completamente gratuita. Le foto e gli articoli inviati non si restituiscono. Gli articoli pubblicati riflettono il pensiero dei singoli au-tori, i quali se ne assumono la respon-sabilità civile e penale.

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Le lettere e le opinioni inviate a mezzo e-mail o posta devono sempre essere firmate con nome e cognome o pseu-donimo. Si prega di contenere il testo in 2700 battute.

Edizione del 28 Ottobre 2012

3Corretto

Corretto

Antichi mestieri locali

Il Sacerdote

'associazionismo è l'unione di tivi. La cultura, quindi, crea sviluppo mette a disposizione i fondi necessari Lpersone, uomini e donne, che si e crescita del Paese. Pensate che nel e, quando nel bilancio dei Comuni di mettono insieme per un'idea, per un 2011, il sistema produttivo culturale tutta Italia c'è qualcosa da tagliare, progetto, per un programma. Sulla ha prodotto il 5% del Pil, con un au- l'accetta cade sulla cultura e sulla ri-base dell'ambito di azione e del fine mento del 17,7 % di presenze in tea- cerca. Così, è crollata la casa dei gla-che si vuole raggiungere nascono di- tro; dell'11% per concerti e musica diatori a Pompei, una figuraccia mon-versi tipi di associazionismo; c'è classica e leggera. E, recentemente, diale; così, è stato sfrattato l'Istituto quello politico, quello religioso, quel- Adriano Celentano, nonostante la cri- degli Studi Filosofici; così, rischiano lo artistico (teatro, musica, pittura, ar- si, ha riempito l'Arena di Verona ed ha di crollare la Casina Spinelli e il por-chitettura), quello sportivo (Tennis, raggiunto addirittura uno share tele- tale del Ginnasio Parificato in Via Basket, Atletica leggera, Cicloama- visivo del 31% . Nei musei e siti ar- Trento e Trieste, ove si sono formate tori); ancora c'è quello della protezio- cheologici la presenza dei visitatori è tante generazioni acerrane. Nella no-ne civile e il volontariato nella sanità. salita del 6%. La cosa, però, non fun- stra nazione bisogna rifondare l'asso-L'associazionismo e la cultura sono ziona nell'associazionismo politico, ciazionismo politico, partendo dal-due facce della stessa medaglia. In perché la cultura dei Partiti è stata sna- l'etica politica, che è franata con uno che modo incidono e rappresentano u- turata dal fiume di danaro pubblico, spettacolo indecoroso che mina e de-na risorsa della società? Di solito, si che scorre nel sistema vascolare dei vasta la democrazia. La cultura rima-dice che la cultura non si mangia. In- singoli gruppi e monogruppi, che so- ne l'energia pulita per la crescita della vece, la cultura fa mangiare, perché e- no diventati la moda del momento, società. Ma il momento che viviamo è leva lo spirito, arricchisce l'uomo e con il Presidente che è il Presidente di il peggiore della Repubblica, per il de-crea lavoro con tante persone impe- se stesso. La cultura, linfa essenziale clino culturale e della scuola.gnate in questo mondo: teatro, musi- per ogni associazionismo, è ai margi-ca, biblioteche, musei, impianti spor- ni della politica nazionale che non Antonio Santoro

La cultura, sviluppo e crescita di un paese

resentato, presso il Castello Baro- sbronza e l'altra, però, deve districarsi Napoli dalla miseria atavica, dove nei Pnale di Acerra, l'ultimo romanzo tra mille problemi quotidiani: la con- bassi, prima abitati dai poveri, adesso di Antonio Di Costanzo “Non sono un vivenza con un gatto guercio che lo prosperano numerosi extracomunitari fottuto giornalista eroe”, edito da mette nei guai con il dentista del se- costretti a vivere in quei tuguri stretti e “Cento Autori”. Durante l'evento, or- condo piano; la strana coppia di idrau- malsani, pagando un esoso affitto che, ganizzato dal “Centro di Cultura A- lici simili a “due personaggi di Walt per la maggior parte dei casi, supera i cerra Nostra”, l'autore ha spiegato la Disney armati di trapani e martelli”; seicento euro. I contenuti sono, dun-genesi dell'opera e la fatica che com- l'incontro con l'ispettore di polizia, la que, quelli tipici della denuncia socia-porta scrivere un racconto come que- bella Flavia Pulvirenti che, dal primo le, attraverso la quale vengono sma-sto. La storia prende spunto da varie momento, considera come la sua futu- scherate le difficoltà di un sistema che esperienze, risultando così una sorta ra moglie e tanti altri personaggi che non permette di sentirsi sicuri e pro-di “saccheggio” della propria vita e di invadono la sua vita e lo trascinano, fessionali nell'adempimento del pro-quella altrui. Nel romanzo c'è, ad e- quasi senza volerlo, in un complicato prio lavoro. Ma la pesante e cupa at-sempio, tantissimo di Heinrich Karl caso di omicidio. Jacopo si trova così mosfera di una città succube di preva-Bukowski. Una prosa semplice, linea- immischiato nella morte di un cinga- ricazioni, prepotenze, corruzione vie-re, scorrevole ed incalzante, spesso ir- lese, situazione che lo porta a prende- ne stemperata dal goffo Fernandez il riverente, unita ad una visione tragi- re parte a spiacevoli episodi di camor- quale si ritrova, pur senza volerlo, ne-comica degli eventi, rende il racconto ra. Sullo sfondo vi è poi la città di Na- gli improbabili panni di un eroe. Pro-bello, interessante e piacevole alla let- poli, compromessa dalla malavita e da prio lui che si definisce: “Un poco sti-tura. Il romanzo non è un vero e pro- una frenesia eccessiva, cause queste mato giornalista ed aspirante scritto-prio giallo, poiché non vi ritroviamo di un forte degrado che, pur essendo re, mezzo alcolizzato, semidepresso, quella solita distinzione tra buoni e sotto gli occhi di tutti, suscita real- che passa le giornate facendo finta di cattivi; inoltre, l'autore non si prodiga mente l'interesse di pochi. Ci trovia- lavorare e le serate davanti alla tv, do-nel lasciare molti indizi sugli assas- mo così dinanzi a cronisti assetati di po aver girato con la sua Croma scas-sini. L'opera si potrebbe inquadrare fama pronti a scavalcare in qualsiasi sata per guardare trans e puttane in fila meglio nel genere del “realismo spor- modo chiunque si ponga sul loro cam- sui marciapiedi”, è l'unico che, men-co”. Il protagonista, Jacopo Fernan- mino; politici disattenti e corrotti; po- tre tutti gli altri stanno a guardare e vi-dez, è un giornalista alcolizzato, semi- liziotti stanchi dei continui tagli alla vono passivamente, forse, agisce dav-depresso che ha poca voglia di alzarsi sicurezza, che non permettono quindi vero, anche se lui, ignaro, dice di com-presto la mattina e “spaccarsi la schie- di svolgere adeguatamente il loro la- portarsi nel modo più sbagliato possi-na”; l'unica sua ambizione è quella di voro; alte cariche della polizia bramo- bile.diventare, grazie ad un suo romanzo, se di successo ma incapaci e ben poco uno scrittore ricco e famoso. Tra una qualificate. Emerge cioè il “ventre” di Vincenzo Laudando

“Non sono un fottuto giornalista eroe”

Page 4: IL CAFFE' Ottobre 2012

l Teatro Rostocco ha compiuto un gli ultimi anni: Ferdinando Smaldone e la Maestra di canto Maria Aprile, che si è voluto dare alla stagione, con at- le piece targate “Rostocco”. La serata anno. Ed allora, per festeggiare il e Vincenzo Morgillo. È proprio grazie da quest'anno hanno unito le loro due tori, autori e registi di chiara fama in- è stata densa di emozioni, ed è I

primo compleanno e presentare la al loro coraggio e alla loro determina- compagnie a quella dei “Rostocchi”. ternazionale ed altri emergenti ma co- proseguita con le “Pillole Rostocche”. nuova ricchissima stagione, presso lo zione, e ad un gruppo di amanti del- Il nuovo calendario, presentato dal munque di straordinaria bravura. Ad Per concludere, uno spettacolo degli Stabile di Via Calzolaio, è stata orga- l'arte scenica che li ha seguiti in questa “mentore” Smaldone, è ricco di novità arricchire ulteriormente il cartellone, attori della compagnia, che ha visto un nizzata una conferenza stampa segui- “folle” impresa, che essi sono riusciti e soprattutto denota l'alto profilo che ovviamente, gli spettacoli di propria surreale susseguirsi di personaggi ati-ta da un divertente spettacolo degli a dimostrare che in un territorio dif- produzione. Non mancheranno incon- pici, comici e grotteschi che hanno attori della compagnia. Ad aprire la ficile come il nostro l'innovazione e il tri, seminari, dibattiti, presentazioni di letteralmente catturato gli spettatori. serata un suggestivo video con clip dei talento possono far arrivare lontano. A libri, mostre, convegni ed altre ini- Ad Acerra quest'anno, con la chiusura momenti più importanti dello scorso porgere il loro saluto al numeroso ziative cittadine. Da citare anche una del Teatro Italia, la scena è occupata anno e frammenti tratti dalle rappre- pubblico in sala, tra cui spiccava la collaborazione avviata con il Museo dal Rostocco e deve essere un motivo sentazioni portate in scena nella pas- presenza di uomini della cultura loca- di Puclinella. Ma lo Stabile di Via Cal- d'orgoglio per la città l'avere una real-sata stagione e dalle proprie produzio- le (molti, però, anche i curiosi che di zolaio è anche scuola di teatro e per- tà del genere che guarda anche al mo-ni. A seguire i saluti, i ringraziamenti e passaggio hanno fatto il loro ingresso tanto ritornano i seminari di recitazio- derno teatro d'avanguardia e che è riu-gli interventi di coloro che hanno mes- nel Teatro), anche l’attore, cantautore ne e, novità, arrivano i corsi di canto a scita a riscuotere stima e ammirazione so su questa importante realtà cul- e cabarettista Ottavio Buonomo (che cura della new entry Maria Aprile. Gli ben oltre “Il Ponte di Napoli” in soli turale della città, questo che, al mo- ha già recitato in più di un'occasione allievi che prenderanno parte alle le- dodici mesi di attività.mento è il più interessante esperimen- sul palco di Via Calzolaio, con “La zioni, che si terranno sempre in sede, to teatrale che Acerra abbia avuto ne- passione secondo noi” e “Lo sfogo”), potranno partecipare direttamente al- Francesca Esposito

i siamo. “Ferdinando fa il bacia- teatro contemporaneo, risate, storia e gno civile, ha solo quattro tappe in vere le gesta di Donna Clotilde, la ba- mo; “Solo gli sciocchi muoiono per Cmano alla contessina Julie in una tanto altro. Si debutta con “Munno e Italia, di cui una ad Acerra, e poi girerà amore”, spettacolo musicale di Fabio ronessa borbonica che sceglie l'isola-terra di mezzo tra munno e terzo mun- terzo munno”, un'opera in versi di mezza Europa. Vi è il ritorno di Niko Soriano; “Che ora è?”, testo libera-mento come segno di disprezzo per la no. In quel luogo non si può restare Luigi Credendino diretta da Giovanni Mucci con il suo “Ida e Ada al bar di mente tratto dal film di Ettore Scola nuova cultura piccolo borghese del-mutu dinanzi alla metamorpho-si cul- Meola; al centro vi è la piazza di spac- Edo”. Pina De Gennaro con “Terra di con Mastroianni e Trosi e, a chiudere, l'unità d'Italia. Di nuovo ad Acerra an-turale che è in atto. Lì puoi incontrare cio più famosa d'Europa. Michele Da- mezzo” ci farà incontrare cinque don- la commedia di successo di Francis che Francesco Sisto, regista de “La Ida e Ada al bar di Edo o partecipare nubio e Antonella Morea, diretti da ne dell'inizio secolo scorso alle prese Veber “La cena dei cretini”. Riconfer-contessina Julie” di Strindberg. L'o-alla cena dei cretini. Che ora è? È dif- Agostino Chiummariello in “Meta- con la speranza ed il bi/sogno dell'e- mata la formula che prevede che il Ve-pera affronta le tematiche dell'inte-ficile da spiegare! La moglie dell'eroe morpho” ci raccontano, invece, di una migrazione. Tornano anche gli extra- nerdì precedente la messa in scena, il razione tra classi sociali differenti e lo sa che solo gli sciocchi muoiono per presunta gravidanza che, se svelata, vagantes con un testo di Manlio San- cast di attori e registi incontri gratui-tra il genere maschile e quello femmi-amore”! Ecco in 69 parole la seconda provocherebbe un grande delirio col- tanelli, “Il Baciamano”, nel quale due tamente il pubblico per introdurre la nile. E poi ci saranno le nostre produ-stagione del Rostocco. Tredici dunque lettivo che il protagonista non intende creature tanto lontane l'una dall'altra due giorni. Vi aspettiamo! Buon Ro-zioni: un cast tutto al femminile che gli spettacoli in cartellone: testi di for- affrontare. È poi la volta del “Premio si scoprono partecipi dello stesso de- stocco a tutti!omaggerà il “teatro delle donne” di te impatto e impegno sociale e civile, Avignone 2012”, “Mutu”, di Aldo Ra- stino. C'è poi “Ferdinando” di Anni- Stefano Benni; “Difficile da spiega-autori che hanno segnato la storia del pè. Questo spettacolo, di forte impe- bale Ruccello. Lucio Piezzo ci fa rivi- Ferdinando Smaldone re”, il nuovo lavoro di Ottavio Buono-

La nuova stagione del Teatro Rostocco raccontata in sessantanove parole

na massima recita: “Non c'è fe- sfilate e i concorsi canini. Grazie al- dopo una regolare procedura di regi- tre vincitori, che si sono poi rimessi in animali, ma lanciano un forte messag-Udeltà che non tradisca almeno u- l'Associazione Endas è stato possibile strazione, i simpatici partecipanti han- gioco per la competizione finale. Un gio a tutti, in quanto racchiudono un na volta, tranne quella di un cane”. La assistere ad un evento simile anche no avuto l'opportunità di esibirsi per ulteriore premio,“The best show”, è invito alla cura, alla tutela del cane co-cultura dell'animale domestico si im- nella nostra città. Presso il complesso un'intera giornata. Divisi in tre gruppi: stato assegnato al cane più bello di tut- me essere vivente, fungendo quasi da pone sempre più nelle case della mag- sportivo Arcoleo molti acerrani hanno da caccia, da compagnia e da difesa, ti. Per la prima volta ad Acerra è stata monito contro la pratica dell’abban-gior parte delle famiglie e il cane ri- potuto vantare i loro “amici” nel corso tutti i protagonisti hanno sfilato, uno organizzata una manifestazione del dono. C’è da dire inoltre che, anche se sulta essere uno dei più amati compa- della “Acerra dog's cup”, esposizione ad uno, accompagnati dai loro padro- genere, anche se, in chiusura è stato del tutto inconsapevolmente, i nostri gni della quotidianità. Coccolati, cu- amatoriale di cani con e senza pedi- ni. Più di duecento i concorrenti, tra formulato l'augurio di “arrivederci”; amici a quattro zampe hanno favorito rati, cresciuti e addestrati, i fedeli ami- gree e di meticci. La manifestazione, barboncini, maltesi, pastori tedeschi, gli organizzatori hanno lasciato inten- un piacevole momento di aggregazio-ci a quattro zampe ricoprono un ruolo patrocinata dal Comune di Acerra e ri- cocker, labrador, mastini ed altre raz- dere, insomma, che ci sarà una seonda ne della comunità acerrana, che ha di-importante nella vita degli uomini, fi- conosciuta anche dal Coni, ha richia- ze. Alla presenza del giudice di gara edizione. Eventi come questi sono im- mostrato di saper rispondere positiva-no a diventare, talvolta, anche un “pia- mato l'attenzione della cittadinanza e Ercole Del Gaudio, Responsabile Re- portantissimi non solo per gli appas- mente a queste iniziative. cere” da esibire. Ed è così che diventa- ha fatto registrare una forte affluenza. gionale dell'Asi settore cinofilo, sono sionati che da sempre coltivano una no sempre più frequenti le mostre, le Con una piccola quota d'iscrizione, e stati scelti per ogni categoria in gara cultura rispettosa nei confronti degli Martina Di Martino

4 zampe protagoniste ad Acerra con la I Edizione della “Dog's cup”

econdo un antico proverbio cine- grazie alla presenza del sassofonista sca gli influssi di un Futurismo non in evidenza le spinte propulsive delle Galleria Umberto I a Napoli, che lo Sse: “L'uomo che non fa niente non Peppe Renella e alla splendida voce di più agli albori), realizza quadri, seri- forme. Ma l'artista avverte anche l'in- consacra tra i fondatori di un nuovo sbaglia mai”. È questo il motto con cui Alessandra Iorio, sorella della cantan- grafie e stampe. La sua arte ingloba e fluenza delle sue origini e non si sot- movimento artistico, definito “Futu-è stata inaugurata, presso il Bar Ter- te Valentina Stella. L'evento è stato in- sintetizza le varie soluzioni del movi- trae alla sua “napoletanità”, anzi alla rismo Partenopeo”. A quasi otto anni minal di Acerra, sito nel Rione Ma- trodotto dal Maestro Modestino de mento d'avanguardia, rielaborandone sua “acerranità”, dipingendo oltre cin- dalla sua scomparsa, in un “Caffè A-donnelle, una mostra itinerante dedi- Chiara che, dopo aver ringraziato il e moderando ogni precetto, ma con- quanta Pulcinella, simbolo ed espres- cerrano” si ripropongono alcune sue cata all'artista acerrano Vittorio Pisco- numeroso pubblico, ha lasciato la pa- servando l'estetica della velocità e l'e- sione di uno spirito vicino alla gente, opere e si offre un momento di intrat-po. In un'atmosfera familiare, soffusa rola al Dott. Eustachio Paolicelli, per lemento dinamico. Il movimento co- una maschera popolare capace di evo- tenimento capace di riunire musica, e piacevole si è tentata una riproposi- la presentazione del protagonista di involge l'oggetto e lo spazio in cui es- care la tradizione e che diventa porta- cultura, storia e soprattutto di diffon-zione dei suggestivi “caffè letterari” questa prima tappa della rassegna so si muove, come si evince da un'o- voce e manifesto della sua gente. Il dere, come auspicano gli organizza-di un tempo. La manifestazione, cura- “Acerrani nel mondo”. Vittorio Pisco- pera del 1941 esposta al Bar Terminal: suo è, però, un Pulcinella lontano da- tori: “Una buona dose di patriottismo ta da alcune Associazioni e Circoli lo- po nasce ad Acerra il 24 Ottobre del “Sintesi di una cavalcata”, che consa- gli stereotipi, è il custode e l’erede del- e senso di appartenenza, per una città cali (“Centro di Cultura Acerra No- 1913 e muore a Napoli nel 2004; si cra a pieno l'effetto della velocità e l’antica saggezza popolare. Una cu- che possiede un potenziale culturale stra”; “La Botte” e “Don Pedro Alva- impone, con riscontri mondiali, come della corsa, grazie alla scomposizione riosità: Vittorio Piscopo nel 1933 or- di altissimo spessore”.rez de Toledo), ha dunque legato l'a- pittore e scenografo. Collocabile nella e ricomposizione di linee spezzate, ganizza una sua prima importante mo-spetto figurativo a momenti musicali, corrente futurista (sebbene egli subi- spigolose e veloci, capaci di mettere stra al “Caffè dello Sport” sito nella Martina Di Martino

Un esempio di “caffè letterario” in città. Vittorio Piscopo in mostra

4 ANNO II NUMERO 8Corretto

La virtù è na ricchezza sicura che nè tiempo la consuma, nè tempesta se la porta, nè càrola la reseca.

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La virtù è una ricchezza sicura che non teme né il passar del tempo né la furia delle tempeste.

Rostocco: un compleanno tra emozioni, ricordi e nuovi progetti Presentato il nuovo cartellone dello Stabile di Via Calzolaio che da quest'anno è anche laboratorio di canto

IL CAFFÈ SCorretto

> Preparazione per il nocillo