Il Centro Aprile 2016

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  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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     Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.2014 - Posteitaliane

      Anno XVI - n° 165   Aprile 2016  Aprile 2016  Aprile 2016  Aprile 2016  Aprile 2016

     segue a pag. 2

    Viaggio da quando avevo 13 anni: per pia-cere e per mestiere. Ho seguito per lavoroanche un paio di guerre (Somalia 1993, Ku-wait 1991). Di ritorno dal Camerun, l’altrogiorno, dovevo fare scalo a Bruxelles, pas-sando per il terminale A dell’aeroporto alle9 del mattino. Per stanchezza, ho deciso dianticipare il rientro di 24 ore, ed ho avutofortuna: sono finito nel luogo sbagliato, ma

    nel momento giusto, 24 ore prima. Se aves-si mantenuto il programma originale non sose sarei qui a scrivere queste cose. Con tut-to che sono un incallito viaggiatore, e cheho anche seguito un paio di guerre, devoconfessare che a pensarci mi viene un bri-vido anche ora.Penso alle vittime; penso – in modo diver-so – ai carnefici. Penso a quello che ho sen-tito dire in queste settimane di dibattito sulterrorismo (argomento su cui siamo tuttid’accordo) e sull’Islam. A riguardo non sia-

    mo tutti d’accordo, e io non sono d’accor-do con tante cose che ho sentito dire, pri-ma e dopo Bruxelles.Daesh vuole che scoppi uno scontro di ci-viltà, come quello teorizzato da Bush ai tem-

     pi della guerra in Iraq. Daesh spera che inquesto scontro qualcuno, prima o poi, sidecida ad usare magari l’atomica. Daesh,infine, sa che le sue sconfitte non sonoquando perde Palmira, ma quando AngelaMerkel, per una volta con la lungimiranzadella statista, apre le frontiere ai disperatiche vengono dalla Siria. Hanno raccontato

    alcuni ostaggi occidentali, liberati nel frat-tempo, che quando i tedeschi correvano aiconfini a raccogliere i profughi, fra i lorocarcerieri s’era sparso lo sgomento. Quelloche Daesh teme, infatti, è che si scopra cheesiste quella che loro chiamano la zona gri-

    Domenica 17 aprile gli italianisaranno inopinatamente chia-mati a votare per il referendumabrogativo riguardante il bloc-co delle ricerche e della produ-zione di idrocarburi al momen-to della scadenza delle conces-sioni prevista tra una decina dianni, voluto soprattutto da al-cune regioni bagnate dal mareAdriatico. Nell’appoggiare la proposta re-

    ferendaria, oltre alle Regioni, visono il M5stelle, sempre in pri-ma linea a distruggere, i movi-menti ecologisti e, naturalmen-te, in questa “allegra brigata”non poteva mancare la sinistradel PD quella, per intenderci,costantemente con un piedequasi dentro e l’altro, quasi fuo-ri, dalla linea del proprio partito.Sono le bizzarrie di una stagio-ne politica che sta procurando

    solo danni all’immagine ed al progresso del nostro paese:sembra che esista, in questeforze, una logica perdente che

    Quello che il terrorismonon vuole

    L’Editoriale di Enrico Dello Sbarba

    [email protected] 

    Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno

    Lunedì 11 Aprile, h. 18Incontro con

    Lorenzo BacciSegretario PD

    della Federazione di Livorno

    Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno

    Martedì 19 Aprile, h. 17.30

    Assemblea

    generale dei sociOrdine del giorno:

     Approvazione bilancio esercizio 2015 

    Rinnovo cariche sociali 

     Ma se perfino Romano Prodi....

    di Nicola Graziani

     segue a pag. 2

    gia: in un mondo bianco (gli infedeli) o nero(il loro) non ci deve essere posto per luo-ghi in cui si impara a vivere secondo rego-le comuni, chiare ed accettate. Ognuno conla sua identità.

    MODERATORE

    Enrico Dello Sbarba

    Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno

    Venerdì 29 Aprile, h. 18

    Incontro con il 

    Andrea Raiano Maestro di Scacchi

     parlerà sul tema

    L a b a t t a g l i a c o n t r o  

    l e Sl o t Ma c h i n e  

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    e-mail: [email protected] Politica

    dalla prima pagina

    mira ad impedire la ripresa economica

     prostrata da otto anni di grave crisi.E’ prevedibile che la scarsissima simpa-tia degli italiani nei confronti dell’istitutoreferendario (con l’eccezione di quelliriguardanti la sfera personale), impedi-sca il raggiungimento del quorum e cosìquesta “ulteriore boutade” voluta , in particolare, dal mondo ambientalista, sirisolverà solo in una perdita di tempo e ditanti soldi (si parla 400 milioni) ritardan-done la ripresa e quindi la ricerca e la produzione di idrocarburi, così importan-te per l’economia del nostro paese.Ma la contraddizione assume grosse di-mensioni se consideriamo che tutti i pa-esi della ex Jugoslavia presenti sull’altrasponda dell’Adriatico proseguirannotranquillamente ricerche e produzionesenza limite alcuno, con la permanenzadei rischi strumentalmente denunciati dalclan dei referendari.Si tratta, insomma, di una classica “stu- pidata” tutta italiana a cui, perfino, Ro-mano Prodi si sta tenacemente opponen-do quando afferma “trattarsi di una pa-

    Redazione ed Amministrazione:

    Via Trieste 7 - 57124 Livorno

    e.mail: [email protected]

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:Enrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia il 5/4/2016

    Hanno collaborato a questo numero:Paolo Arzilli, Franco Biancani, Fran-cesco Butini, Sandro Cerri, LauraConforti, Bruno Damari, Nicola Gra-ziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini,Ruggero Morelli, Angela Simini, Fran-co Spugnesi, Lorenzo Taccini.

    COMITATO DI REDAZIONE:

    Massimo Cappelli,

    Laura Conforti Benvenuti,

    Sergio Cini, Valeria Grillo,

    Luca Lischi,

    Mario Lorenzini, Marisa Speranza,

    Franco Spugnesi.

    STAMPA:  Editrice «Il Quadrifoglio»,

    Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 2/3/2005

    lese assurdità, concettualmente fuori luo-go, sbagliata e superflua anche perché,in caso di prevalenza del “si” la produ-zione proseguirebbe fino alla scadenzaultradecennale prevista dai contratti diconcessione in essere”.E’ pertanto auspicabile, per gli interessidel paese e per il mantenimento dei li-velli occupazionali (solo nel ravennatele compagnie petrolifere presenti assi-curano ben 6000 posti di lavoro) chequesta assurda proposta venga sonora-mente bocciata trattandosi di una “merascelta demagogica” voluta ed impostada alcuni governatori in cerca di pubbli-cità e coordinata dal presidente dellaPuglia, Michele Emiliano, un ex magi-strato, noto per i suoi eccessi verbali etribunalizi ed appoggiata, senza riserve,

    oltreché dagli estremisti del firmamentoambientalista, anche dal M5stelle i cuiesponenti proseguono, imperterriti, nel-la loro linea politica populista e qualun-quista.La stoltezza del quesito e la inutilità diquesta consultazione trovano confermasul costo a cui lo Stato va incontro: sonocirca 400 i milioni di euro inutilmentesprecati. Ci viene, a questo punto, spon-tanea una considerazione, molto ovvio,sui nostri eroici parlamentari del Movi-

    mento 5Stelle che si sono assunti il com- pito del rigore, del controllo sulle spesesuperflue.Ma la domanda è rivolta, in prima battu-ta, a questi integerrimi fustigatori degliitalici costumi ma anche ai “pallidi espo-nenti della sinistra PD”: non sarebbe sta-to più congruo ed opportuno utilizzarequella somma non indifferente per in-dennizzare, in misura maggiore, i rispar-miatori, specialmente quelli maggiormen-te esposti, delle 4 banche fallite?

    Ma, cari lettori, la demagogia e la pro- paganda più sfacciata rappresentano an-cora l’elemento prevalente di una classe politica che ne ha fatto, ormai, l’elemento

    Ma se perfino 

    Quello che il terrorismo Scontro e morte e bombe come quelle diBruxelles sono ciò che vogliono i fonda-mentalisti. Chi le tira e chi ci muore sonoun particolare secondario: l’importante èche vinca, satanicamente, l’odio.

    Se queste sono le premesse del ragiona-mento, non c’è che una possibile conclu-sione: accoglienza, pazienza e polso fer-mo. Con chi viene e non rispetta le regole,come con chi trama per rovesciare i nostrivalori democratici, che – sia chiaro – nonsono esclusivamente della nostra civiltà.Sono universali. E, sul fronte interno del-le nostre società, uno sforzo titanico per non cadere vittime delle sirene delle facilisoluzioni e dell’altrettanto comoda intol-leranza. Meno rabbia, meno orgoglio, piùrazionalità. E più coraggio: bombardare èroba da deboli. Lo è anche lasciarsi pren-dere dalla paura.Tre giorni dopo essere passato da Bruxel-les, ho voluto riprendere l’aereo. Sonoandato negli Stati Uniti, ed ho seguito un

     pezzo di campagna elettorale. Di ritornoho fatto scalo a Londra e mi sono detto:“Anche qui potrebbero far esplodere, inquesto esatto momento, bombe come quel-le di Bruxelles”. Dopo di che ho girato

     pagina e ho continuato serenamente a leg-gere il giornale. C’era scritto che Donald

    Trump vuole chiudere le moschee ed in-terdire ai musulmani l’ingresso in Ameri-ca. Speriamo che non sia lui il prossimoPresidente.

    essenziale, la materia prima per acquisireconsensi.Quello che proprio non continuiamo a ca- pire è “il karakiri” della minoranza PD che, pur di affossare Renzi ed il renzismo, èdisposta. anche a fare patti con il diavolo e

    quindi a favorire, scientemente, la dissolu-zione ed a aumentare il caos nel paese.

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    e-mail: [email protected] 4  Economia

    Costruire molini a ventoHo sul tavolo dei dati che hanno avuto poca diffusione e che, essendo positivi, poco hanno acceso il dibattito politico,economico e sociale: le cose che vanno bene non favoriscono gli scontri televi-sivi e le dispute sulla carta stampata. Laresponsabilità della carente diffusione è

    dovuta, in piccola parte, anche al mon-do camerale, costretto in questi ultimimesi ad una lotta per la propria “soprav-vivenza” che, inevitabilmente, lo ha di-stolto da altri compiti. Questi ed altri datisono stati raccolti dalla FondazioneSymbola, che ha lavorato in collabora-zione con vari Enti ed Associazioni, tra iquali anche la nostra Unioncamere na-zionale.

    La bilancia manifatturiera 

    L’Italia è uno dei cinque Paesi al mondoche può vantare, dati 2014, un surplusmanifatturiero superiore ai 100 milionidi dollari:Cina + 999; Germania + 411; Giappone+ 218; Corea del Sud + 183; Italia +131.Francia – 43; Regno Unito – 136; StatiUniti – 720.

    La competi tivitàdell e imprese 

    L’Italia, su un totale di 5.117 prodotti, ilmassimo livello di disaggregazione sta-tistica del commercio mondiale, nel cor-so del 2012, è risultata prima al mondo per attivo commerciale con l’estero per  ben 376 prodotti; è risultata seconda almondo per 235 prodotti e terza 321 pro-dotti: un totale quindi di ben 932 prodottiche ci vedono tra i primi al mondo.

    L’ I tali a batte la Germania Su circa 4.000 manufatti non alimentari

    scambiati internazionalmente e statisti-camente censiti l’Italia ne vanta oltre2.000 che presentano un surplus di bi-lancia commerciale e per 1.235 manu-fatti precede per attivo la Germania, pre-sa come “benchmark”: in quest’ambito

    il surplus con l’estero è di ben 146 mi-liardi di dollari (7,2% del PIL italiano). Nel mondo solamente la Cina è più com- petitiva della Germania in un numeromaggiore di casi. Gli Stati Uniti sono alterzo posto ed il Giappone al quarto. Non si tratta solo di gioielleria, di calza-

    ture, borsette, accessori, occhiali, mo- bili ecc. Tra i 2.000 prodotti citati infat-ti ben 405 appartengono al comparto“macchine ed apparecchi meccanici”.Considerato inoltre che la Germania èritenuta il Paese più competitivo al mon-do nel commercio estero è importantenotare che l’Italia può vantare 179 pro-dotti “meccanici” con un surplus piùelevato di quello tedesco.

    La stima e l’ autostima L’industria manifatturiera italiana è riu-scita in buona parte a sopravvivere allacrisi grazie alle sue peculiari caratteri-stiche: cura estetica, qualità ed eccel-lenza delle materie prime, expertise ar-tigianale, creatività. I prodotti del “Madein Italy” rappresentano e racchiudonoal loro interno valori, informazioni edassociazioni di idee razionali ed emoti-ve, tangibili ed intangibili, uniche almondo. Tuttavia gli italiani sottostima-

    no l’importanza delle nostre impresemanifatturiere: solamente il 29% di uncampione di intervistati ha ritenuto cre-dibile quella che è invece una granderealtà, ovvero che siamo al secondo po-sto in Europa, dopo la Germania, per numero di imprese manifatturiere.Mentre invece è da rilevare che l’espres-sione “Made in Italy” suscita sensa-zioni positive per il 79% degli americanie per l’80% dei cinesi.

    L’agroalimentare La filiera agroalimentare italiana vantamolti primati, a partire dal maggior nu-mero di produzioni alimentari certifica-te a livello comunitario. Siamo il Paese più forte al mondo per i “prodotti di-

    stintivi”, con 264 prodotti Dop e Igp e ben 4.698 specialità tradizionali regio-nali. Nel settore del vino contiamo ben332 Doc, 73 Docg e 118 Igt.L’Italia è il primo Paese europeo per nu-mero di agricoltori biologici: 43.852 im- prese (17% di quelle europee).

    Sui 704 prodotti in cui viene disaggre-gato il commercio agroalimentare mon-diale l’Italia, per quote di mercato, sitrova al primo posto su 36 prodotti, alsecondo su 27 ed al terzo su 26.Un totale quindi di 89 prodotti che cicollocano nei primi posti a livello glo- bale e tra questi sono ben 27 i prodottiche non hanno rivali al mondo, quali adesempio: pasta, pomodori interi o in pezzi, carni suine secche o affumicate, paste alimentari farcite, aceti e succe-danei, formaggi a pasta erborinata.

    L’eco-efficienza Il modello produttivo italiano è tra i piùinnovativi in campo ambientale, con 104tonnellate di anidride carbonica per mi-lione di euro prodotto; la Germania neimmette in atmosfera 143 e il RegnoUnito 130; con 41 tonnellate di rifiuti precediamo la Germania e il Regno Unito(65) e la Francia (93).

    I l turismo L’Italia è il primo Paese dell’Unione Eu-ropea per il numero di pernottamenti dituristi provenienti da Paesi extra-UE,con 56 milioni di notti nel 2013, la Spa-gna 43 milioni, la Francia 39 milioni e laGermania 28 milioni.Inoltre l’Italia è il primo Paese europeo per numero di pernottamenti di turisticinesi (2,8 mln), sud coreani (750 mila),giapponesi (2,8 mln), brasiliani (1,8

    mln), australiani (2,3 mln), statunitensi(11,7 mln) e canadesi (2 mln).

    I l debito Considerato il debito aggregato (Stato,

    L'editoriale di Sergio Costalli sul numero 3/4/2016 di CentrostudiLivorno.news,il periodico di informazione economica e statistica del Centro Studi e Ricerche

     segue a pag. 5

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it  5 Economia

    Sono stati un centinaio i parteci-

    panti al seminario “LA LEGGE DI

    STABILITA’ 2016: LE NOVITA’ FI-

    SCALI E LE MODIFICHE AL WEL-

    FARE AZIENDALE”, che Confin-

    dustria Livorno, con la collabo-

    razione dell’Ordine dei Dottori

    Commercialisti ed Esperti conta-

    bili e dell’Ordine dei Consulentidel Lavoro di Livorno, ha orga-

    nizzato per oggi pomeriggio nel-

    la sede di via Roma 54.

    Il convegno, che si inserisce nel-

    l’ambito degli incontri dedicati

    alla formazione specialistica e al-

    l’aggiornamento degli imprendi-

    tori associati in materia fiscale e

    finanziaria, è stato l’occasione

    per approfondire le numerosenovità introdotte a rilevante im-

    patto operativo per le Imprese edin particolare: l’esenzione del-

    l’IMU sui macchinari “imbullona-

    t i”, i l super ammortamento, i l

    patent box, il regime fiscale dei

    premi di produttività e il welfare

    aziendale.

    “Si tratta di una manovra espan-

    siva da più di 35 miliardi di euro

    e oltre 50 misure fiscali da sud-

    dividere nei prossimi tre anni” ,afferma Alberto RICCI, Presiden-

    te d i Conf indust r ia L ivorno.

    “Complessivamente sembra co-

    gliere l’opportunità per rafforza-

    re la debole crescita economica

    e cominciare a recuperare il ter-

    reno perduto, in quanto intervie-

    ne positivamente su quattro di-

    rettrici che, nell’attuale scenario,

    sono tra le priorità individuate da

    Confindustria per r iavviare la

    crescita: rafforzare il sostegnoagli investimenti,

     pubblici e priva-

    ti; consolidare la

    riduzione del co-sto del lavoro e il 

    sostegno dell’oc-

    cupazione; a f -frontare la fragi-

    le condizione di 

    liquidità delle im- prese; sos ten e-

    re l ’ in te rnaz io-nalizzazione” .“E’ stato un ap-

     pun tament o im-

     portante, con re-latori di prest i-

    g io ” , cont inua

    RICCI. “AnzituttoFrancesca MA-

    RIOTTI, Diretto-

    re delle PoliticheFiscal i d i Con-

    findustria nazio-nale, che ha fat-to il punto sulle

    misure a favore

    degli investimen-ti, della liquidità

    “Buone opportunità per rafforzare

    la debole crescita economica”

    LEGGE DI STABILITÀ 2016 - Molti i partecipanti al convegno di Confindustria

    delle imprese e sugli interventi 

    in materia di IRES e fiscalità in-ternazionale; ha continuato Gio-

    vanni VERUGI, Presidente del-

    l’Ordine dei Dottori Commercia-listi ed Esperti contabili di Livor-

    no, che ha approfondito la nor-

    mativa relativa al Patent Box e

    all’ammortamento dei marchi; in-fine Francesco NATALINI, Con-

    sulente del Lavoro, esperto del-la Fondazione Studi Consulenti 

    del Lavoro, ha concluso con una

    trattazione specifica delle age-volazioni fiscali per le imprese

    che concedono servizi e presta-

    zioni di welfare aziendale ai di- pendenti, oltre che della detas-

    sazione dei premi produttività e

    delle altre voci di salario legate

    agli incrementi di performance”.

    famiglie, imprese) l’Italia è tra i Paesimeno indebitati al mondo in percentua-le del PIL (dati 2013): Giappone 412%,Spagna 305%, Regno Unito 284%, Stati

    Uniti 264%, Italia 261%, Francia 255%,Germania 195%.Scrivono i commentatori dello studioche per ben fare è necessario conosce-re i propri limiti ed i propri difetti ma èanche opportuno riconoscere le propriequalità e le proprie eccellenze: quandol’Italia fa l’Italia, quella laboriosa, intel-ligente, creativa e orgogliosa di sé e della propria storia, vince.Il quaderno di “Symbola” si apre conuna citazione cinese che non posso fare

    a meno di riprendere: “quando soffiail vento del cambiamento alcuni co-struiscono muri, altri mulini a ven-

    to”.Ecco: noi dobbiamo costruire mulini avento.

    da pag. 4

    Costruire molini a vento

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    e-mail: [email protected] 6   Attualità

     La denuncia del professore e direttore didattico Demiro Marchi nel suo libro del 1991

    Adolescenti: il problema non è di oggi

    “Adolescenti al bivio-conflittualità-di-

    sagio-devianze” . Non è un libro del

    2000, ma del 1991.

    L’autore è Demiro Marchi con la col-

    di Mario Lorenzini

    Volotea, la compagnia aerea low-cost checollega medie e piccole destinazioni inEuropa, scalda i motori e scende in pistalunedì 4 aprile, riattivando il collegamen-to da Pisa alla volta di Nantes. Basterà,invece, aspettare una sola settimana per raggiungere Bordeaux, la cui ripartenza è

     prevista per lunedì 11 aprile. Confermato,infine, per martedì 28 giugno il volo inau-gurale della nuova rotta che collegherà ilGalileo Galilei con Palma di Maiorca.“Dopo i risultati registrati durante la scor-sa stagione, abbiamo deciso di ripristina-re anche per questa estate i voli alla voltadella Francia - afferma Valeria Rebasti,Commercial Country Manager di Volo-tea in Italia –. Vogliamo, infatti, dare la

     possibilità a tutti i viaggiatori pisani didecollare alla volta di due città ricche di

    fascino, storia e cultura come Nantes eBordeaux. Allo stesso tempo ci auguria-mo di contribuireall’incremento del traffico incoming, sup-

     portando l’economia della Toscana, unadelle regioni più belle d’Italia”.Per tutto il periodo estivo, i passeggeri

     pisani potranno quindi raggiungere Nan-tes e Bordeaux con collegamenti bisetti-manali diretti, comodi e veloci. Ma le no-vità firmate Volotea non sono certo finitequi: per chi a paté e quiche, preferisce

     paella e sangria, la low cost ha in program-

    ma di decollare alla volta di Palma di Ma-iorca da martedì 28 giugno.Tutte le rotte da e per Pisa sono disponi-

     bili sul sito www.volotea.com, nelle agen-zie di viaggio o chiamando il call center Volotea all’895 895 44 04.

    Toscana Aeroporti è lieta di annunciarel’arrivo della ventesima compagnia aerea,Air Moldova, presso lo scalo di Firenze.A partire dal 14 giugno 2016, il vettoremoldavo opererà il volo diretto da Firenze

     per Chisanau due volte a settimana, marte-dì e sabato, con Embraer 190 da 100 posti.

    Orario Martedì Sabato

    Firenze- Chisinau 15.50 -18.50 15.30 -18.30Chisinau -Firenze 13.40- 15.00 13.20- 14.40

    I biglietti possono essere acquistati, a partire da E.69 solo andata tasse incluse,online dal sito internet della compagniawww.airmoldova.md, presso i ticket offi-ces della stessa Air Moldova e pressoqualunque agenzia autorizzata in Molda-via e all’estero.

    Per Toscana Aeroporti, società di gestio-ne degli aeroporti di Firenze e Pisa, “ L’ar-rivo di Air Moldova e l’apertura dellanuova rotta Firenze-Chisinau hannoun’importanza particolare, se conside-riamo il valore sociale e culturale che licaratterizza. Siamo sicuri che questanuova rotta soddisferà le esigenze dimolte persone, rendendo un servizioestremamente utile”.Vi ricordiamo che Air Moldova opera volidiretti da Chisinau su 26 destinazioni: Ate-ne, Barcellona, Bologna, Dublino, Vero-

    na, Vienna, Larnaca, Lisbona, Londra, Mi-lano, Mosca, Parigi, Roma, San Pietrobur-go, Surgut, Istanbul, Francoforte, Vene-zia, Torino, oltre alle seguenti destinazio-ni stagionali: Antalya, Bodrum, Heraklion,Tivat, Corfù e Rodi.

     Nuovo Volo a Chisanu

    TOSCANA AEROPORTI: news

    FIRENZE

    Voli a Bordeauxe Palma di Maiorca

    P I S A

    laborazione di Ebe Franceschini pub-blicato con il patrocinio della Provin-

    cia di Livorno dall’editrice Nuova for-

    tezza.

    Chi non ricorda Demiro Marchi, uomo

    di scuola, direttore didattico di Rosi-

    gnano, professore alla Facoltà di Ma-

    gistero dell’Università di Firenze, au-tore di numerosi testi di pedagogia cui

    si sono formate migliaia di maestre

    elementari, uomo politico di sinistra.

    Perché vogliamo ricordare questo li-

    bro forse introvabile?

    Perché quelli che sembrano i proble-

    mi di oggi non sono il frutto di una

    società che secondo gli esperti, sta

    cambiando in questo nuovo secolo

    con tutti i risvolti negativi ma invece

    sono sempre esistiti. E la denuncia

    del 1990 è un esempio probante.

    E allora ci si pone una domanda.Perché non siamo stati capaci di ri-

    solverli ieri se a distanza di oltre tre

    lustri questi problemi quasi quotidia-

    namente si ripresentano alla ribalta

    tramite la cronaca sempre impietosa?

    Scriveva Demiro Marchi nel 1991.

    “L’adolescenza è stata considerata

    soprattutto in questi ultimi decenni 

    di grande trasformazione sul piano

    scientifico e tecnologico,ideale e cul-

    turale, politico e sociali come un pe-

    riodo critico dello sviluppo”.Quante volte abbiamo sentito queste

    affermazioni in questi ultimi anni del

    nuovo secolo?

    E ancora: “giornali, riviste e program-

    mi televisivi affrontano ormai il pub-

    blico, con descrizioni spesso con-

    tradditorie, dei valori, degli atteggia-

    menti e del comportamento degli ado-

    lescenti dei nostri giorni nei confron-

    ti dei problemi scolastici, delle pro-

    spettive del lavoro, delle amicizie, del 

     problema sessuale,della famiglia tra-

    endone conclusioni quasi sempre af-

    frettate o addirittura pessimistiche.

    Secondo alcuni osservatori la gioven-

    tù è più ribelle,maggiormente afflitta

    da turbe emotive,meno soggetta agli 

    ideali dominanti e più critica nei con-

    fronti dei valori e dei modelli compor-

    tamentali della cultura adulta,più di-

    simpegnata da tali valori, più dedita

    alla promiscuità sessuale che non i 

    giovani del passato”.

    Non resta che prenderne atto e chi

    ha responsabilità in questo importan-te settore forse farebbe bene ad ag-

    giornarsi alla luce degli studi e delle

    ricerche che nel passato anche re-

    cente sono stati condotti con una pre-

    parazione non indifferente.

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it  7   Attualità

    La FIDAPA BPW Italy sezione di Livor-no, presieduta da Giuseppina Bombaci,giovedì 24 marzo, presso i locali dello YachtClub, ha presentato una interessante con-ferenza sul “CAR SHARING”. Un argo-mento attuale e molto interessante curatoda Alfredo Bacci, uomo di grande espe-rienza nazionale ed internazionale nelmondo dei veicoli.E' stato chiarito come la ditta “Share'ngo”del C.S. Group SpA Italia, azienda tutta

    livornese, ha un programma per la mobili-tà urbana: viene offerto un servizio ad im-

     patto zero con auto esclusivamente elet-triche ad alte prestazioni.Le automobili hanno 100 chilometri di au-tonomia fornita da una batteria al litio, didue posti, più un ampio bagagliaio di cir-ca 300 litri. Esse dispongono di cambioautomatico e molti accessori per la como-dità dell'utente.

    Il tutto contro un prezzo molto ac-cessibile.L'auto è chiama-ta “EQUOMO-BILE”. Può circo-lare anche nellezone pedonali re-cluse al normaletraffico veicola-re. Il principaleobiettivo di que-sto veicolo èquello di poten-

    ziare i servizi dimobilità sosteni-

     bile riducendo gliimpatti negatividel traffico sulle

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    L’Equomobile parla livornesedi Laura Conforti Benvenuti

    città (smog, polveri, emissioni di CO2, ecc).Tutto questo risulta in linea con quantosta accadendo in Europa ed in Asia.Il servizio risulta comodo perché si pren-de l'auto quando occorre e si lascia nel-

    l'ambito del-l'area operati-

    va, quandonon serve più(questa speci-fica modalitàdel servizio

     pr en de ilnome di car sharing in freefloating). I co-sti di questoservizio di car sharing saran-no personaliz-zati e varieran-no secondo lautilizzazione.Essi sono pre-

    visti da un massimo di E. 0,28 ad un mini-mo di 0,14 al minuto (da E. 8,40 a E. 16,80

     per ora). L'utente può registrarsi attraver-so il sito www.equomobili.it Ci sono pure delle attività importanti per l'utente e riguardano sconti e servizi dedi-cati per i pendolari, per le mamme, per gli

    studenti fuori sede, per le persone chevivono in periferia e per coloro che svol-gono un lavoro di pubblica utilità.Le donne potranno usare gratuitamentel'equomobile dalle ore una di notte finoalle ore sei del mattino per un rientro in

     piena sicurezza a casa. Tale servizio di car sharing free floating è già attivo e Milano,Firenze e Roma. Queste auto sono già inuso nelle città di Milano, Roma, BolognaFirenze, Pisa, Modena Torino.

     Nell'occasione di questa conferenza sonostate messe a disposizione del pubblicodue vetture sulle quali, fra le altre, sonosalite le due past presidenti nazionali del-la FIDAPA, Nicla Capua e GiuseppinaBombaci.

     È stata lanciata dalla C.S. Group Italia di via dei Pelaghi

     Le “Share'ngo” nel giorno della presentazione nel centro di Firenze.

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    e-mail: [email protected] 8  Cinguettare

    @ “Ho desiderato ardentemente di man-giare questa Pasqua con voi, prima dellamia passione”. Siamo gente senza più de-sideri. Abbiamo impoverito e reso mono-

    tone anche le più sacre celebrazioni. Ci basta qualche ramoscello di ulivo per si-stemare le inquinate coscienze. Senza piùardore e passione avanziamo nel mondoglobalizzato con i nostri corpi stanchi e lenostre menti stracolme di cose per lo piùfutili e “usa e getta”. Siamo fautori con inostri silenzi e le nostre omissioni di ripe-tute crocifissioni. Inermi di fronte a mi-granti che non hanno neppure il nientesu cui poter piangere. Stiamo disseminan-do il buio e la notte anche quando do-vrebbe splendere il giorno ed esplodere

    nella sua potenza la luce. Auspichiamonuovi tempi che ci aiutino a desiderareardentemente il Signore, che viene sem-

     pre! Cerchiamo Colui che è vita, che cichiama a mangiare di Lui e veramente que-sto pane possa sfamare e saziare in ab-

     bondanza! “Questo pane è per tutti!” Ciaccompagnino in questo periodo le paro-le del poeta David Maria Turoldo: “ognu-no sia libero almeno di sperare: dai cuoricome vulcano erompa la Pasqua”.

    @ Siamo nel periodo pasquale, il temporeligioso più importante per la Chiesa. Il periodo della rinascita, della vita che vin-ce la morte. Se ci fermassimo a quello cheaccade nel mondo saremmo schiacciatidalla negatività, dal male che domina ovun-que. I migranti costretti a lasciare le loroterre per guerre. Milioni di persone in con-dizioni di povertà e di fame. Attentatorisuicidi che seminano morte in luoghi chedovrebbero essere di vita. Il male esisteed è sempre esistito. Sconfiggere il male,superarlo richiede una conversione eco-logica. Operiamo per favorire sempre il

     bene, per essere costruttori di pace, digiustizia! Per arginare i “deserti interiori”fautori dei “deserti esteriori”!

    @ Educazione è il tema che il ProgettoCulturale della Diocesi di Livorno ha vo-luto mettere al centro nel percorso di dia-logo con la città avviato quest’anno. E’intervenuto il prof. Franco Nembrini, difronte ad una platea numerosissima inVescovado, trattando l’argomento edu-

    cazione in chiave ecologica. L’educazio-ne è introduzione alla realtà. “L’educazio-ne è cosa che riguarda tutti gli uomini etutte le donne. Certo, in particolare è ilmestiere dei genitori e, in altro modo, ilmestiere dell’insegnante; ma è prima di

    tutto il mestiere dell’uomo. L’uomo per come è fatto e ha relazione con altri uomini,educa: l’uomo educa sempre”. Educazio-ne è quindi testimonianza. “L’educatorenon ha altro da fare che testimoniare, ren-dere conto nei fatti -non solo nelle parole-di un’esperienza di positività.” “L’educa-zione è la testimonianza di un bene che sivive”.(F. Nembrini, Di padre in figlio).

    @ Dobbiamo essere fieri dei tanti educa-tori positivi che testimoniano con il loro

    vivere il bene e “introducono alla realtà”le giovani generazioni. Essi non sono fa-mosi e noti alle cronache, sono persone

    semplici e anonime ai media, ma con il loroesempio di genitori, di insegnanti, di lavo-ratori danno ogni giorno vita e speranzaalle nostre comunità.

    @Il prossimo 17 aprile ci sarà il referen-dum sulle trivelle! Francamente notiamoun disinteresse allarmante su questo refe-rendum. Ogni Comune ha messo i pannel-li elettorali….e a pochi giorni dal voto sonovuoti. Nessun manifesto. Qualcosa si ècominciato a dire e sicuramente si dirà intv. Trivelle si? Trivelle no? Noi abbiamouna certezza il diciassette (ci sconfesse-rà?) non sarà raggiunto il quorum!

    @ Il cacciucco, preparato nel tegame gi-gante di oltre un metro che ha trionfatoad Expo, l’8 marzo ha invaso il News Cafèdi Firenze, il locale recentemente rinnova-to di Marco “ir pugliese” e Sabrina in Viadel Giglio, a due passi dalle Cappelle Me-dicee. Lo chef Michelangelo Rongo e lamoglie Betty del ristorante Aragosta diLivorno hanno servito cacciucco a volon-tà, accompagnato da ottimi vini toscani erigorosamente rossi! Naturalmente unsuccesso e davvero un bell’esempio diincontro e di confronto tra Livorno e Fi-

    renze grazie alla cucina e al cacciucco!Bravi Marco e Michelangelo, un 8 marzomemorabile e da 10 e lode!

    Cinguettare di Luca Lischi 

    AREZZOSan Giovanni ValdarnoMontevarchiTerranuova BraccioliniLoro CiuffenaViale Santa Margherita (AR).............................................SIENA

    Abbadia san SalvatoreSovicille.............................................FIRENZEViale Guidoni (FI) *San Polo (FI)Fucecchio  * in ristrutturazione.............................................

    DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano

    LUCCAGallicano

    AntraccoliAltopascioPonte alla Ciliegia.............................................

    PISTOIAPanicagliora

    .............................................LIVORNOVia Cattaneo (LI).............................................

    PISAMontecatini Val di Cecina (Loc. La Bacchettona).............................................

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it  7 Spigolature 9 

     Non si salva nessuno!!I grillini potranno andare anche al potere,ed allora per molti italiani si porrà seria-

    mente il problema di emigrare, ma certa-mente continuano "a rompere" sempre di più.L'ultima l'hanno combinata a Rosignanodove la consigliera comunale Serena Man-cini, la cosiddetta " minipasionaria" con-testata ed isolata, a quanto sembra, anchedal proprio gruppo, ha protestato controla elezione di Lucia Croce a presidente delCcn di Rosignano Solvay: voleva un ri-cambio generazionale ed ha contestato la

     presenza della neopresidente in consigliocomunale ed al vertice di una commissio-ne.

     I grillini alleaticon la Meloni e Salvini...Sempre a proposito dei grillini ora hannoanche il sostegno dei postfascisti e deirazzisti della LegaAttraverso dichiarazionui ufficiali sia laGiorgia Meloni - candidata a sindaco diRoma - sia Matteo Salvini - il celestialeleader della Lega - hanno dichiarato che,in caso di ballottaggio, tra il candidato delPd e quello di 5Stelle travaserebbero, teo-ricamente, i propri voti sulla candidata di5Stelle.Ecco, una buona notizia per quegli elettoridel firmamento della sinistra che, per con-trastare il candidato del PD, sono orientatia votare per i 5Stelle. Chi è causa del suomal pianga se stesso, oppure vale anche

     per quel marito tradito che ecc, ecc.

     Ma questo Di Maioè anche bugiardo

     Nel corso della commemorazione delle vit-time della mafia, svoltasi nei giorni scorsi,il vicepresidene della Camera dei Deputati- on. Luigi Di Maio - autocandidatosi a

     presidente del Consiglio nel caso di unsuccesso elettorale dei 5Stelle nelle ele-zioni politiche del 2018 (sic!) - ha incolpa-

    to il governo Renzi di avere ridotto o, ad-dirittura sospeso, i finanziamenti nella lot-ta contro la mafia.E' stata la on. Rosy Bindi - presidente del-la Commissione Antimafia a smentire "lagrossolona ed irresponsabile dichiarazio-

    ne" dell'esponente grillino. Una confer-ma della scarsa serietà, della superficiali-tà e della immaturità faziosa e pretestuosa

    di un personaggio cresciuto, in gran par-te, per merito delle continue presenze te-levisive che, all'inizio della sua carriera,aborriva e criticava!!Questo episodio conferma il comporta-mento irresponsabile di questa nuovaclasse dirigente che vorrebbe rivoltare "il

     paese come un calzino".Ma noi livornesi stiamo imparando, a no-stre spese, di che pasta sono fatti "i grilli-ni".....

    Supplisce la Società Porta a Mare alle assenzedella giunta pentastellataL'approdo turistico nel Porto Mediceo lorealizzerà la Soc. Porta a Mare. Si trattadecisamente di una buona notizia che fi-nalmente riempie un vuoto di decine edecine di anni e che annulla i ritardi ed icontinui "distinguo"della giunta Nogarin.In effetti, la logica del rinvio e del "ripar-

    larne" è divenuta una costante negativadella tecnica utilizzata dal Sindaco di Li-vorno.L'importante è frapporre continui, inusi-tati ostacoli alle iniziative in corso da partedelle altre Istituzioni od Enti livornesi che,finalmente, dopo anni di ritardi legati an-che ad assurde problematiche burocrati-che , hanno finito con il facilitare la cadu-ta, senza fine, della nostra città.Se quella di Nogarin e cioè la tattica delrinvio e della ridiscussione, quindi degli

    ulteriori ritardi, è il nuovo che la giunta pentastellata intende riservare a questanostra sfortunata città, è bene che i livor-nesi che lo hanno votato ne prendonoatto e si affrettino, insieme agli altri elet-tori, a sconfessarlo.

      S  p  i g o  l a  t

      u  r e

    Una cena tra amiconi.Sul finir della ribotta,mentre scorron whisky e grappa,uno alticcio rutta e sbotta:

    “Che mortorio questa sera!Chi mi da una sigaretta?”Mentre accende: “Forza Giorgio,dicci qualche barzelletta!”

    Giorgio, con gli occhini lustrie la voce che s’impasta,

    si alza in piedi barcollando:“Ve ne dico una e basta!

    La signora Bertinotti,da pochino in vedovanza,e la vedova Dalemavanno a fare un’onoranza.

     Nel fervore di un comizio,mentre sbraccia e grida arzillo,un potente coccolonemette fuori gioco Grillo.

    Or, composto nella bara,è attorniato dai grillini;in un angolo è presente

     pur la vedova Salvini.Qualche lacrimuccia sfuggealla vedova di Prodie la vedova di Fittodel defunto fa le lodi.

    Altre vedove in un crocchio,del Berlusca, Renzi e Fini,stan sparlando un po’ di tuttitra sghignazzi e gridolini…..”

    S’interrompe il narratore,resta muto, imbarazzato,fruga nella sua memoria,scuote il capo amareggiato.

    Alza il braccio a chieder scusa: “La storiella qui abbandono.Il finale non rammentoma l’inizio sembra buono!”

    Franco Biancani

     Lo manderemoall'Accademia dei Lincei

    "Mi dà giusto - afferma l'allenatore del Na-

     poli - questo finale di campionato, mi ar-rapa (sic!) perché ci sono dentro compo-nenti perchè ci sono dentro:..... ecc. ecc," Dopo avere dato del "finocchio"  a Manci-ni, precisando poi,"potevo dargli anchedel "democristiano" , Maurizio Sarri, alle-natore del Napoli.Con queste nuove ed esaltanti dichiara-zioni di alto livello culturale è pronto per l'Accademia dei Lincei.

      Barzelletta politica  Barzelletta politica  Barzelletta politica  Barzelletta politica  Barzelletta politica 

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

    10/24

    e-mail: [email protected] 10  Livorno

    Crociere: Verso gli 800 mila pax

     Porto di Livorno 2000 al rientro dal Sea Trade Cruise Global di Fort Lauderale:consolidamento delle presenze e segnali di crescita per il nostro Porto e per la Toscana

    Si è conclusa pochi giorni fa la missionecongiunta di Porto di Livorno 2000 e del-l’Autorità portuale in Florida per il Sea Tra-de Cruise Global, la fiera più importante almondo delle crociere che si è svolta nellacittà di Fort Lauderdale.La delegazione della Società che gestisceil traffico crociere nel nostro porto, com-

     posta dal Presidente, Massimo Provincia-li, dai dirigenti Federica Matteucci e Gio-vanni Paolo Spadoni, da Fabrizio Mazzei,

     port operation manager e da Serena Vero-ni, responsabile marketing e comunicazio-ne si dichiara molto soddisfatta. E’ tornatainfatti dalla capitale mondiale delle crocie-re dopo aver compiuto un fitto lavoro direlazioni con tutti i gruppi armatoriali checonfermano la loro presenza per il 2016 aLivorno e assicurano un crescendo di toc-cate nave che scaleranno il nostro Portonel 2017 con un programma nutrito di scalianche in home-port parziale.In particolare segnaliamo che per l’anno

    2016 sono stati ad oggi schedulati 413 scali per un totale di circa 800 mila passeggeri,un recupero significativo rispetto alla fles-sione registrata nel 2013 destinato a cre-scere ancora nel 2017 fino all’auspicato ri-torno al traguardo di un milione di passeg-geri già registrato nel 2012.A Fort Lauderdale la delegazione di Portodi Livorno 2000 ha consolidato gli accordiesistenti con tutte le Compagnie incon-trando i massimi vertici dei Gruppi Arma-toriali più importanti al mondo (Carnival,

     NCL, Royal Caribbean) che si sono dichia-rati soddisfatti degli accordi in essere edei servizi fin qui ricevuti confermando al-

    l’unisono che prevedono un aumento ditraffici e di scali per il 2017.Da segnalare i rapporti con Royal Carib-

     bean con il quale si stanno gettando le basi di un accordo che potrà prevederel’arrivo a Livorno delle unità più grandi.Con Carnival sono stati confermati i crite-ri dell’accordo pluriennale in essere e è

    stata data particolare attenzione al prossi-mo viaggio inaugurale della nuova naveCarnival Vista previsto a Livorno il 13 giu-gno prossimo con a bordo 5000 passeg-geri che scalerà Livorno da maggio ad ot-tobre ben 18 volte.Con il Gruppo Prestige (NCL, Oceania,Regent Seven Seas) con il quale Porto diLivorno 2000 vanta un importante accor-do, sono state potenziate le opportunitàdi scalo delle grandi navi come la Norve-gian Epic, Spirit e Jade tant’è che ad iniziodi questo autunno sono previsti scali del-la Epic in particolare anche in home port

     parziale, grazie al recente ampliamento del

    Terminal Alto Fondale che si è dotato dispazi anche per operazioni home port.Oltre agli armatori, Porto di Livorno 2000ha incontrato agenti marittimi e tour ope-rator che hanno apprezzato lo stand di di-mensioni rilevanti, 54 mq condiviso, nel-l’ottica della riforma portuale, con il portodi Piombino e incentrato sulla promozionedei due porti come porti per la Toscana egates privilegiati per raggiungere le famo-se città d’arte ma anche porte di accesso

    dei territori della costa, Livorno, Bolgheri,la Costa degli Etruschi e l’Isola d’Elba chesono entrate a far parte delle proposte diitinerari complementari ed alternativi dellaToscana della Costa.La promozione del Porto di Livorno comePorto per la Toscana continua ad esserevincente: la Regione Toscana, attraversol’Agenzia di Toscana Promozione, ha rico-nosciuto alla Società Terminalista un nuo-vo co-finanziamento per il quarto annoconsecutivo confermando perciò l’interes-

    se strategico per le crociere e gli interventidi marketing territoriale messi in campo daPorto di Livorno 2000.“Un bilancio positivo – commenta il Presi-dente di Porto di Livorno 2000, MassimoProvinciali– sia in relazione alla qualitàdella comunicazione e dell’azione di pro-mozione svolta al Sea Trade di Fort Lau-derdale, quest’anno ottimamente coordi-nata da Assoporti, sia per la valenza degliincontri avuti con le più importanti lineearmatoriali che guardano con molto inte-resse a Livorno in una prospettiva di sicu-ra crescita e potenziamento della loro pre-senza sul nostro scalo”.

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  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it  11 Livorno

    Gallanti: per Livorno un segnale

    di fiducia da parte dell’Europa

    La Bei investe 90 milioni di euro sul nostro Porto

    «Egregi Signori, ho il piacere di comu-nicarvi che il nostro Management Com-mitee ha approvato un prestito all’Au-torità Portuale di Livorno per un ammon-tare di 90 milioni di euro ed una duratadi 20 anni». A dare la notizia ufficiale èstato nei giorni scorsi il funzionario dellaBEI (Banca Europea degli investimenti)

    con delega ai finanziamenti in Italia eMalta, Andrea Kirschen.L’Authority potrà usare i soldi della Ban-ca Europea degli Investimenti per finan-ziare gli interventi già inseriti nel program-ma triennale 2016/2018 delle opere pub-

     bliche approvato in Comitato Portuale il12 novembre scorso: su un fabbisognotriennale di 120 milioni di euro, 90 saran-no quindi messi a disposizione dall’isti-tuto di credito europeo per realizzare ope-re quali, ad esempio, l’escavo dei fondali

     prospicienti la Darsena Toscana, il dra-gaggio dell’imboccatura sud, il rifacimen-to della Bengasi, la realizzazione del mi-crotunnel per il passaggio dei tubi del-l’ENI, l’allargamento del Canale di Acces-so e la costruzione di un nuovo magazzi-no per i forestali in zona MK alla radicedel Terminal Alto Fondale. L’obiettivodegli interventi, secondo quanto riporta-to dalla Bei nella web publication formdiramata agli inizi di marzo è quello di ren-dere Livorno un nodo core delle Reti TEN-T ancora più competitivo ed efficiente.

    Commentando l’interesse della Bei per il porto di Livorno, il presidente dell’APL,Giuliano Gallanti, si è detto molto soddi-sfatto: «Credo che l’attenzione della Bei

     sia un segnale importante che testimo-nia del prestigio e della fiducia che il  porto di Livorno sta acquisendo in Eu-ropa», ha detto.

    «La Bei – ha aggiunto l’avvocato deimoli - svolge un ruolo fondamentale nel  finanziamento delle infrastrutture e non può che finanziare opere cantierabili.Chiaramente, il suo supporto è per noiuna certificazione di qualità anche per i progetti da cantierare, su cui il porto punta molto».È infatti sugli scenari futuri che si con-centra l’attenzione di Gallanti, in parti-colare su quella Piattaforma Europa il cui

     bando di gara è stato pubblicato a genna-io e per il quale gli investitori intenzionatia partecipare hanno tempo sino al 30 giu-gno per presentare le manifestazioni di in-teresse: per il numero uno dello scalo la-

     bronico, le attenzioni della Bei avranno uneffetto positivo sul bilancio dell’Ente, che

     potrà così liberare importanti risorse dadestinare all’opera: «Abbiamo a fianco anoi l’Unione Europea e la Regione To- scana, continueremo a migliorare lo sca-lo portuale esistente, in attesa che diven-ti realtà il grande progetto di ampliamen-to a mare del porto. Chi a Livorno teme-va, o forse auspicava, risultati negativecon riferimento all’acquisizione degli in-vestimenti internazionali, ora dovrà ri-credersi: per dirla alla Renzi le paure dei gufi stanno a zero, a dimostrarlo ci sonooggi 90 milioni di buone ragioni».

    Giuliano Gallanti, presidente dell’Autorità Pprtuale Livorno

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    e-mail: [email protected] 12  Livorno

    Quando, tempo addietro, abbiamo fis-sato l’incontro con Antonello Riccelli,giornalista di Telegranducato, volto no-tissimo in città, per parlare della sua pro-fessione e del prete livornese Don Gio-vanni Battista Quilici abbiamo involon-

    tariamente dimostrato un eccezionaletempismo.Il 4 marzo il Papa Francesco ha firma-to il decreto che riconosce le “virtù eroi-che” di don Giovanni Battista Quilici, proclamandolo “venerabile” e acceleran-do il percorso per una sua possibile san-tificazione.Pochi giorni dopo Riccelli, si era recatoa Matera al congresso nazionale dei gior-nalisti cattolici ed era stato eletto vice- presidente nazionale dell’Ucsi. Perciò Lunedì 21 Marzo il “Centro”

    ha voluto innanzitutto festeggiare il suoospite e amico Antonello con una targaricordo per il prestigioso traguardo rag-giunto e per l'alto livello della sua pro-fessionalitàL’incontro con gli amici intervenuti èiniziato proprio da qui, cioè da comefare del giornalismo sul territorio, le-gando con intelligenza argomenti o pro- blemi locali a temi anche più generalima anche come fare il giornalista dacattolico cioè rispettoso della verità,come tutti dovrebbero essere (ma i cat-tivi esempi sono quotidiani), ma anchedella dignità e dei sentimenti delle per-sone incontrate, rinunciando a facili sen-sazionalismi.Antonello Riccelli ha poi presentato ilsuo ultimo lavoro: il video su Don Gio-vanni Battista Quilici, realizzato da Te-legranducato, con la collaborazione de-gli “Amici del Quilici”, su incarico del-le Suore “Figlie del Crocefisso” da Lui

    fondate 175 anni orsono. Non si tratta,ha detto, del lavoro professionalmente più importante tra quelli svolti in tantianni di professione, ma certamente del più coinvolgente, appassionante. Un la-voro che diventa esperienza di vita, per 

    le persone incontrate, i rapporti perso-nali intrecciati, che diventa prima cono-scenza e quindi affezione a un personag-gio prima poco conosciuto.Aiutato da alcune clip tratte dal video,ha tracciato una sintesi della vita delQuilici (per la quale rimando i lettori alnumero di Marzo pag. 14) e ancor di più dell’attualità della sua opera, testimo-niata da personaggi della chiesa (donCiotti, il Cardinale Bassetti, Don Zappo-lini, don Verdi) preti di oggi che come

    aveva fatto Lui duecento anni fa, ani-mati dall’amore per Dio e per gli uomini,hanno frequentato le periferie della no-stra società, mettendo al primo posto lacarità operosa, la ricerca della giustizia,l’annuncio di un Dio misericordioso.Altre testimonianze provengono da per-sonaggi della nostra e di altre città vo-lontari, ex carcerati, ex prostitute, per-sone che hanno cambiato la loro vita,che hanno incontrato il nostro“venerabile”nell’opera quotidianamente

     proseguita dalle “sue” suore qui a Livor-no ma anche a Roma, in Peru’ tra i bam- bini della “casa del Nino”, sui montidella Calabria, là, in tutti i luoghi dove sisono stabilite con il loro patrimonio diumanità e di fede in questi 175 anni.

    Il Papa e Don G.B. Quilici

    Sua Santità ha firmato il decreto che riconosce le “virtù eroiche” del prete livornese, proclamandolo “venerabile” e accelerando il percorso per una sua possibile santificazione.

    Un quadro su Don Giovanni Battista Quilici (Livorno 1791 - 1844).

    di Franco Spugnesi

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it  13   Livorno

    Raffineria Eni: un’eccellenzaper produzione e sicurezza

    Gli ex dipendenti , oggi in pensione, hanno visitato lo stabil imento a distanza di vari anni 

    Una strana e piacevole sensazione quel-la che ha pervaso gran parte del gruppodei cinquanta visitatori che il 22 marzoscorso hanno visitato, o meglio, hannorimesso piede, in Raffineria. Già, per-ché, si trattava di ex dipendenti, oggi pensionati, che sono tornati sul postodi lavoro dove hanno trascorso trenta,ma anche quaranta, anni della loro vita,quando ancora la raffineria si chiamavaStanic, poi AgipPlas (1985), Agip Pe-troli (1995) fino all’attuale Eni (2003).Per la verità, al momento della inaugu-razione, avvenuta nel 1938, la prima de-nominazione fu Anic, acronimo di As-sociazione Nazionale IdrogenazioneCombustibili. Il passaggio da “anicini”a “stanicini” - così erano chiamati i la-voratori - avvenne nel dopoguerra, dopola ricostruzione a seguito dei tragici bom- bardamenti: il primo del 28 maggio 1943e quello successivo del mese di agosto(entrambi ad opera delle incursioni ae-ree degli angloamericani) ebbero effettidevastanti, provocando la quasi com- pleta distruzione degli impianti, nume-rose perdite umane e feriti.La ricostruzione dello stabilimento fuultimata nel 1949 grazie ad un accordo

    in compartecipazione al 50% tra l’Anice la statunitense Standard Oil Co del New Jersey (ESSO) che dettero vita,appunto, alla Stanic (in pratica alla de-nominazione Anic furono aggiunte,come iniziali, le prime due lettere di Stan-dard).Quella di Livorno è stata una tra le raf-finerie più importanti d’Italia ed ancheoggi rappresenta un caposaldo nel pa-norama Eni, il primo operatore nel set-tore della raffinazione con cinque raffi-

    nerie di proprietà: Sannazzaro de’ Bur-gondi (PV), Porto Marghera, Taranto eGela e, appunto, Livorno. La nostra però, oltre alla produzione di carburanti(benzine, gasoli, oli combustibili), èl’unica del gruppo Eni a produrre oli lu-

     brificanti e paraffine.Ed è rimasta, purtroppo, anche l’uni-ca, insieme al porto, a “reggere” l’eco-nomia livornese. Per varie decine dianni, a partire dal periodo compresotra le due guerre, a fianco dello stabi-limento di Stagno erano difatti vive evegete altre importanti fabbriche, comela Vetreria Italiana Balzaretti e Modi-gliani, la SELT (Società Ligure Tosca-na ed Elettricità), la Peroni, la Spica

    (poi trasformata in Delphi e Trw), laPirelli, il Cantiere Navale, la Cmf che purtroppo, col tempo, una dietro l’al-tra, hanno inesorabilmente chiuso icancelli, mettendo praticamente in gi-nocchio la città.Ma tornando alla visita degli ex dipen-denti promossa dall’Apve, l’Associa-zione Pionieri e Veterani Eni, che a Li-vorno fa capo a Augusto Bachini, in-stancabile e perfetto organizzatore,dopo il benvenuto del direttore, ing.

    Fabrizio Loddo, che molti ricordanoall’epoca della sua assunzione, frescodi laurea, già capace e propositivo, edel dott. Giovanni Gervino, responsa- bile del personale, il gruppo è stato con-dotto dall’ing. Silvia Giusti, responsa-

     bile Soi lubrificanti, prima alla visita delMuseo storico - creato di recente e quin-di sconosciuto ai più - poi allo Stap (Sta- bilimento produzione oli lubrificanti) einfine nelle sale controllo lubrificanti,carburanti e pompaggi. Molte le doman-de rivolte alla disponibilissima Giusti, piùche altro riguardanti il passaggio dallevecchie alle nuove tecniche che ha fattocapire agli ex dipendenti come sia statoveloce il progresso rispetto anche al pas-sato presente e come la raffineria si siacompletamente trasformata nel giro di pochi anni. Passi da gigante, infatti, sonostati compiuto sia per quanto riguardal’impatto ambientale, con gli impianti diRaffineria ormai progettati, gestiti e co-stantemente monitorati per garantire una produzione compatibile con l’ecosiste-ma, che per la sicurezza degli oltre 450lavoratori che ogni giorno operano al suointerno e per l’intera comunità.

    Questi i nominativi degli ex dipendenti efamiliari che hanno partecipato alla visi-ta della Raffineria:Pietro Ara, Augusto Bachini, FabianoBarboni, Sergio Baldassarri, Marco Ber-nini, Francesca Birzilleri, Giancarlo Bo-naccorsi, Walfredo Bracci, GiancarloCarmassi, Giancarlo Cascinelli, Giancar-lo Casini, Giancarlo Ciani, Salvatore

    Cini, Daniele Ciucci, Lucia Ciurli, Do-menico Costantini, Bruno Damari, Car-lo Damari, Giampaolo Dani, Enrico DelloSbarba, Alaide Del Rio, Albo Favilli, Bru-nella Favilli, Roberto Ferrucci, OttorinoFranchi, Livio Gelli, Gianfranco Gelli,Fernando Giorgi, Francesco Giovannet-ti, Giulio Giovannetti, Paolo Giovannet-ti, Olimpio Giusti, Vittorio Guidi, PieroMaffei, Giancarlo Mantellassi, SergioMartelli, Amos Meoni, MassimilianoMolesti, Matteo Molesti, Silvano Mon-

    terastelli, Milvia Morganti, Toscano Ni-sta, Clemente Novellino, Roberto Papi-ni, Gino Pellegrini, Francesca Pera, Gio-vanni Piombanti, Boris Rubinich, Ga- briella Spadacci, Francesco Spinetti, Al- berta Vannucci.

     Enrico Dello Sbarba, ex dipendente Agip, l'ing. Fabrizio Loddo, attuale direttore della Raffine-ria, ed Augusto Bachini, ex dipendente e re-

     sponsabile dell'Apve locale.

    di Bruno Damari

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    e-mail: [email protected] 14  Livorno

     Dopo la sparizione delle squadre di basket, del TAN e (forse) dell'ippicaanche la squadra amaranto rischia di andare nell'anonimato della Lega Pro

    Una città alla derivaanche nello sportIl rischio di una retrocessione de LivornoCalcio (i miracoli possono sempre accade-re) e quindi la probabile sparizione dal cal-

    cio che conta, quella ormai datata del basket ai livelli nazionali, la fine ingloriosadell'ippica - un fiore all'occhiello della cittàdopo le vicende, quasi tragicomiche chehanno travolto questo sport e coinvolto ilglorioso Caprilli, la sparizione del TAN, ilTrofeo Accademia Navale Città di Livor-no, che ha detto stop dopo 32 edizioni allequali hanno partecipato regatanti di tuttoil mondo e che quindi proiettavano la cittàin ambito internazionale, offrono un qua-dro esauriente della gravissima crisi chesta facendo precipitare Livorno negli abis-si dell'anonimato.Mai nella storia di questa città abbiamoattraversato una stagione così critica conuna caduta in verticale preoccupante esenza vie di uscita: in effetti nessuna seria

     prospettiva si profila all'orizzonte.Si pagano i ritardi, le inconcludenze, i pres-sapochismi ma anche "la prosopopea" ditanti livornesi che "da perfetti ganzi" nonhanno mai saputo affrontare con la neces-saria serietà e concretezza i crescenti mavisibili problemi che la città stava attra-

    versando e vivendo, purtroppo, sulla pro- pria pelle ormai da molti anni.

    E le dimensioni della grave crisi che stiamovivendo si identifica anche attraverso letragicomiche vicende successive alle ele-zioni amministrative del giugno 2014 allor-chè nessuna delle poche "teste d'uovo"livornesi, volle esporsi ed assumere la re-sponsabilità per salvare una città quasi incoma. La dissoluzione della vecchia mag-gioranza postcomunista ha spalancato cosìle porte ad "un carneade" che rifiutato, aquanto si dice nei loro ambienti, dai "grilli-ni rosignanesi" quale candidato a sindacodi quel comune, è stato accolto, come unsalvatore "a braccia aperte"dai livornesi conle conseguenze che stanno quotidianamen-te emergendo in tutta la loro gravità.Ormai Livorno è divenuto "l'optional" del-le rinunce e dei niet a tutto: no al nuovoospedale, non all'adesione a Rete Ambien-te con conseguenze drammatiche per la fu-tura sopravvivenza di AAMPS, opposizio-

    ne e ricorso al TAR e dopo la sentenza ne-

    gativa addirittura al Consiglio di Stato con-tro il Consorzio Regionale dei Trasporti Ur-

     bani, ostacoli a non finire al PRG del Portodi Livorno ed ai programmi di sviluppo del-l'unica realtà economica rimasta nella città.Una conflittualità permanente con la Regio-ne, con il Governo, con gli Enti Economici econ i Comuni vicini: un incredibile ed assur-do comportamento con i sindacati ed il mon-do imprenditoriale, insomma siamo di fron-te ad una situazione che rasenta veramentel'assurdo.Il rischio di far precipitare Livorno negli abis-si ancor più profondi è ormai un pericolocostante.Di fronte a tutto questo sconquasso i livor-nesi, nella loro quasi totalità, si preparano,imperterriti, all'apertura della prossima sta-gione estiva: tutti quanti (o quasi), irresisti-

     bilmente al mare e a prendere il sole.Madonna di Montenero, l'unica cosa seria

    che, almeno per ora, ci è rimasta, salvaci Tu!

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    Una sfortunata azio-ne degli amarantonell'ultimo match ca- salingo con la ProVercelli.(foto Onorati)

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it  15 Livorno

    ISTORECO - Cambio di guardia al vertice dopo il mandato triennale di Gabriele Cantù

    Carla Roncaglia è il nuovo presidente del-l’Istituto Storico della Resistenza e dellaSocietà Contemporanea nella provincia diLivorno. Roncaglia prende il testimone daGabriele Cantù che era al timone dell’Isto-reco dal novembre 2013.Il Consiglio direttivo dell’Istoreco ha prov-veduto all’elezione della professoressaRoncaglia nella riunione del 10 marzo scor-so, nominando Cantù come vicepresiden-te dell’Istituto.Carla Roncaglia è nata a Livorno il 15 gen-

    naio 1943. Laureata in Pedagogia pressol’Università degli Studi di Firenze si è spe-cializzata in Metodologia della ricerca di-dattica e Sistemi di valutazione scolastica

     presso l'Università La Sapienza di Roma.Ha conseguito l'abilitazione per l'insegna-mento di Materie letterarie nella scuolamedia e di Storia e Filosofia nei licei.Ha esercitato la propria attività di inse-gnante di Lettere nella scuola media, par-tecipando, fin dagli inizi, all’esperienza del-la Istituzione sperimentale “Villaggio sco-

    lastico” di Corea, del cui Comitato scienti-fico è stata presidente dal 1980 al 1995.

    In qualità di docente a contratto ha inse-gnato Pedagogia sociale presso la Facol-tà di Scienze della Formazione dell'Univer-sità di Firenze dal 2007 al 2012.

    È autrice di pubblicazioni su temi pedago-

    Carla Roncaglia neo presidentegici e didattici ed ha collaborato con diver-se riviste del settore.

     Nel periodo 1999-2004 è stata Vicepresi-dente della Provincia di Livorno con ledeleghe per l’istruzione e la qualità socia-le. Dal luglio 2004 al giugno 2014 è stataAssessore al Comune di Livorno con ladelega per le politiche educative e la for-mazione.A Gabriele Cantù, che nell’ultimo trienniocon grande passione e competenza ha gui-dato e fatto crescere l’Istituto, va tutto il

    ringraziamento dell’Istoreco.

     Anche noi de Il Centro siamo particolar-mente lieti della nomina di Carla Ronca- glia alla presidenza di un organismo im- portante come l'ISTORECO, un personag- gio che già si è fatto apprezzare nella pubblica amministrazione per le sue dotiumane e per lo spessore culturale. Auguriamo un buon lavoro alla neo elet-ta, senza dimenticare il ruolo svolto dal  presidente uscente Gabriele Cantù nel-l'ultimo triennio, che resta nella struttu-ra come vice.

    Carla Roncaglia

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    e-mail: [email protected] 16    Rosignano

    SCAPIGLIATO - Lo dichiara Alessandro Giari, amministratore unico di Rit e Rea Impianti

    “ Lavoriamo al meglio sia per l ’ impatto visivo

    che per le condizioni di vita per le persone”Da pochi mesi si sta occupando di questa

    importante realtà del Comune di Rosigna-

    no. Ci racconti il percorso che l’ha porta-

    to a diventare Amministratore Unico di

    RIT e REA Impianti.

    Parto da lontano: noi ci siamo conosciutiquando svolgevo in questo territorio lafunzione di amministratore pubblico comesindaco di Castellina e Presidente dell’As-sociazione tra i comuni della Val di Cecina.Oltre 20 anni fa.Alla fine degli anni 90 lavoravo presso ilComune di Cascina e lì è nata l’idea di unPolo Scientifico e Tecnologico.  Sono diventato prima AmministratoreUnico, poi Presidente e AmministratoreDelegato e infine Direttore Generale e Pro-curatore fino alla conclusione dell’impe-gno, nel giugno dello scorso anno.In quel periodo il Sindaco di Rosignanomi ha contattato chiedendomi la disponi-

     bilità ad assumere la responsabilità di Am-

    ministratore Unico di RIT, la nuova so-cietà che il Comune di Rosignano ha co-stituito per gestire Scapigliato, l’infra-struttura destinata al trattamento e allosmaltimento sia di rifiuti solidi urbani, siadi rifiuti non pericolosi di derivazione in-dustriale.Devo dire che la proposta mi sorprese no-tevolmente. Tuttavia l’idea di poter con-tribuire e portare un po’ di innovazione inquesto settore, mutuandola dalle prece-denti esperienze, mi sembrò notevolmente

    interessante. Quindi ho iniziato questanuova avventura. A settembre Amministra-tore Unico di Rit, a Novembre Amministra-tore Unico di REA Impianti.Quali sono ad oggi i rapporti tra Comune,

    RIT, Rea Impianti e REA Spa?

    Il Comune ha sottoscritto con RIT un ac-cordo per la concessione di tutto l’impian-to e parallelamente RIT ha acquisito ReaImpianti srl, la società che a partire dal 2013è stata scorporata da Rea Spa, e che si sa-rebbe dovuta occupare della continuità digestione dello Scapigliato.

    Rea spa, che invece sviluppa le attività diservizi e di raccolta, andrà a confluire inunico nuovo soggetto, gestore della fa-scia costiera, che raggrupperà oltre 100comuni delle 4 province di Livorno, Pisa,Lucca e Massa. Al momento RIT è pro-

     prietaria del 100% di Rea Impianti e pre-sto le due realtà saranno incorporate inun’unica società.Quali sono i progetti e gli obiettivi per

    l’impianto di Scapigliato?

    Subito dopo l’assegnazione dell’incarico,è iniziato un percorso di analisi, di studio,di approfondimento e di attenta individua-zione dei punti di forza di questo settorecosì complesso e articolato e, nelle primesettimane di Gennaio, in collaborazionecon il Comune, siamo arrivati alla defini-zione di un nuovo programma.Il 22 Gennaio il progetto è stato presenta-to per la prima volta all’Assessore Regio-

    nale e ai rappresentanti della RegioneToscana. A seguire, è stato presentato aimembri del consiglio comunale del Comu-ne di Rosignano e, con progressione con-tinua e costante, a tantissime associazio-ni interessate e presenti nel territorio, agli

    organismi istituzionali e politici ed ai cit-tadini.E’ stato un tour de force necessario, con-siderata la rilevanza strategica e innovati-va del progetto.L’obiettivo fondamentale che noi ci po-niamo è quello di determinare una forteinversione di rotta nel carattere dell’im-

     pianto. Sempre meno impianto di discari-ca, sempre più impianto di selezione, trat-

    tamento e trasformazione dei rifiuti in ma-teria prima secondaria da utilizzare in nuo-vi cicli produttivi.Questo vale per le plastiche, per la carta,

     per i metalli, e per tutto ciò che da un in-tervento tecnologico sempre più sofisti-cato può derivare.Qui si inseriscono i primi importanti quat-tro progetti.Il primo è già partito ed è quello della pro-duzione del compost. Dagli sfalci e pota-ture raccolte sul territorio sarà prodotto

    un ammendante naturale, per un uso civi-le e produttivo.Da un rifiuto un nuovo prodotto di estre-ma qualità che farà partire una nuova atti-vità economica, una start up che noi so-sterremo sia dal punto di vista della forni-tura della materia prima, che dal punto divista del capitale di avvio necessario allacostituzione dell’impresa e che avrà comecompito quello di insaccare il compost

     prodotto.Le quantità sono importanti: circa 500.000sacchi di compost da 12 kg, di cui 100.000sacchi saranno regalati a tutte le famigliedei 13 comuni che attraverso Rea conferi-scono il verde al nostro impianto. Il mes-saggio è “se tu mi consegni correttamen-te uno scarto della tua attività, io lo tra-sformo e ti regalo nuovamente un prodot-to che serve per la tua attività”. Quindi uncircolo virtuoso tra un impianto e cittadi-ni.I rimanenti sacchi saranno commercializ-zati dalla società che sarà costituita nelle

     prossime settimane da noi stessi e giova-

    ni, provenienti dal nostro territorio.Il secondo importantissimo progetto èquello del biodi gestore anaerobico, unimpianto che utilizzerà il sempre crescen-te conferimento basato sulla raccolta dif-

     Alessandro Giari, AmministratoreUnico di RIT e REA Impianti.

     segue a pag. 17 

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    e-mail: [email protected] 18  Montecatini Val di Cecina

    Le varie Amministrazioni Comunali diMontecatini Val di Cecina, che si sonosuccedute negli ultimi anni, hanno sem- pre avuto una particolare attenzione alsettore scolastico ed ai servizi che ad essoattengono.Anche l’Amministrazione Comunale at-tuale sta portando avanti una politicascolastica tesa sempre all’attenzione mas-sima ai plessi scolastici, ai servizi di tra-

    sporto e mensa, alle varie agevolazioni per le famiglie che iscrivono i propri figliai quattro plessi scolastici del Comune.Dopo un periodo di associazione dellafunzione scolastica all’Unione Montanadi Pomarance, che non ha dato i risultatisperati, il Comune di Montecatini V.C. haritirato dall’Unione il “Servizio Istruzio-ne”, facendo una semplice convenzionecon il Comune di Volterra, in modo da poter meglio garantire le prerogative e leesigenze delle Scuole del Comune, deglialunni che le frequentano e delle loro fa-

    miglie.Attualmente gli alunni che frequentanole Scuole di Montecatini per l’anno sco-lastico in corso, sono complessivamente152, con un incremento numerico (+3 ri-spetto allo scorso anno e +14 rispetto al2013). L’incremento maggiore si è avutoalla Scuola Media di Montecatini, con +7 iscritti, raggiungendo il numero di 51

    ragazzi, cosa che non accadeva da mol-

    tissimi anni.Inoltre, dall’Ufficio Istruzione del Comu-ne di Montecatini risulta che gli iscritti al prossimo anno scolastico 2016-2017,sono ancora aumentati, con un incremen-to sostanziale soprattutto alla ScuolaMedia, che porterà ad un numero di iscritti pari a 58 alunni.L’aumento importante degli iscritti allaScuola Media di questi ultimi anni si èavuto grazie anche alle famiglie di Saline,che hanno scelto di iscrivere i propri figlialla Scuola Media di Montecatini Val di

    Cecina, che tra l’altro è ubicata nellosplendido borgo minerario e può usufru-ire degli impianti sportivi comunali, co-stituiti da una grande palestra polifun-zionale, un campo da calcio ed un campoda calcetto e tennis.Per sopperire al maggior numero di iscrit-ti, l’Amministrazione Comunale di Mon-tecatini ha acquistato un nuovo grandeScuolabus, già in servizio, al costo di €.115.000, per poter effettuare regolarmen-te il servizio scolastico per la Scuola Me-dia. Il Comune ha fatto una scelta, forse

    controcorrente rispetto ad altri Comuniche preferiscono privatizzare ed esterna-lizzare questa attività, mentre questo Co-mune vuole continuare a farlo direttamen-te per offrire un Servizio sempre attentoalle esigenza degli studenti e delle lorofamiglie. Inoltre il nuovo scuolabus saràutilizzato anche per effettuare le gite sco-lastiche, dato che ha 47 posti

    SONO 152 GLI ALUNNI CHE FREQUENTANO L'ANNO SCOLASTICO IN CORSO

    Dall’Ufficio Istruzione del Comune di

    Montecatini, ricaviamo la seguente sud-divisione degli iscritti ai 4 plessi scolasti-ci per l’anno scolastico in corso, sono cosìsuddivisi:- 26 alla Scuola dell’Infanzia di Montecati-ni, compresi 8 della “Sezione Primavera”(un’altra eccellenza dell’offerta scolasticadel Comune);- 25 alla Scuola dell’Infanzia di Ponteginori;- 53 alla Scuola Primaria di Ponteginori;- 51 alla Scuola Media di Montecatini.Il numero degli iscritti quindi alla Scuole diMontecatini è da considerare importante per 

    quella realtà; sono numeri che attualmentemettono al riparo da chiusure che, comun-que, sarebbero fortemente osteggiate dal-l’Amministrazione Comunale.Anche quest’anno il Comune ha inoltreconfermato gli importanti impegni finan-ziari per lo sdoppiamento della pluriclassealla Primaria di Ponteginori, per la “Sezio-ne Primavera” di Montecatini, e sono sta-te lasciate invariate le tariffe relative allamensa ed al trasporto scolastico. Inoltre,cosa molto inusuale, il Comune di Monte-catini rimborsa totalmente il costo dei libri

    scolastici agli alunni delle tre classi dellaScuola Media.Inoltre, dato che alcune famiglie di Ponte-ginori lo avevano chiesto, dall’anno sco-lastico in corso, il Comune riesce a garan-tire anche il ritorno a casa con lo scuola- bus comunale agli studenti della ScuolaMedia che usufruiscono del servizio CTT,in caso di sciopero di quest’ultimo.

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     ALLE ORIGINI DI LIVORNO

    di Lorenzo Taccini

    Il sito di Portus PisanusI più antichi insediamenti sul territorio li-vornese sono da collocarsi nell’ampia areadel Portus Pisanus.Il sito è stato nei secoli oggetto di studiodi eruditi, storici ed archeologi che hannotentato di individuarne l’antica posizionetopografica e di ricostruirne lo svilupponel tempo, allo scopo di approfondire lanascita e la storia della città labronica. No-

    nostante le numerose ricerche svolte, atutt’oggi non è possibile una definitivasoluzione al problema.L’origine di Portus Pisanus è da inserirenell’ambito del fenomeno di rafforzamen-to del sistema portuale voluto dai romaninel corso del III secolo a.C., che pose lacittà in contrasto con l’etrusca Volterra.Forme insediative a cavallo tra l’attualeterritorio livornese e quello pisano si svi-luppano a partire dalla fine del IV secoloa.C. e, sebbene già esistesse un Sinus Pi-

     sanus (principale scalo di riferimento per itraffici commerciali da Roma, prima dellafondazione di Luni, avvenuta nel 177 a.C.),non possiamo parlare di un vero e proprio Portus fino alla piena Età Imperiale.Di un Portus Pisanus “contiguus” ad unalocalità chiamata Triturrita parla lo stori-co romano Rutilio Namaziano nel “ De Re-ditu Suo”. Tale località risulterebbe topo-graficamente coincidente con la zona doveoggi sorge il porto di Livorno, come si puòvedere nella Tabula Peutingeriana (IV,1),una rappresentazione grafica del territoriodi tutto l’impero a cavallo tra il I sec. a.C.ed il I d.C.Altre fonti invece citano la suddetta loca-lità come Turrita (Guido nei Geographicae numerosi Itinerari) oppure Turrida (Ano-nimo Ravennate nella Cosmographia).

    “ Inde Triturritam petimus: sic villa voca-tur  quae latet expulsis insula paene fre-tis.”

    ( Da lì ci dirigiamo a Triturrita: così è

    chiamata la villa  che si espande su unterrapieno stretto tra le correnti contra-rie)

    Rutilio Namaziano, De Reditu Suo, I 527-529

    Sebbene la villa menziona-ta da Rutilio non sia ricor-data da nessun’ altra fon-te, la località di Triturritaè, grazie a lui, facilmentecollocabile topografica-mente: Namaziano staviaggiando dal porto diVada Volaterrana  in dire-zione  Portus Pisanus  edincontra la suddetta villasubito dopo aver supera-

    to l’isola di Gorgona.Di un “ Portus Etruscus”

     parla ancora Claudianonel V secolo d.C., ma il

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     Portus Pisanus di età medievale non sem- brerebbe corrispondere al suo omonimo dietà antica.L’insediamento relativo al porto medievaledoveva trovarsi nella zona della  Padulet-ta, nell’area compresa tra l’attuale via Au-relia, il torrente Cigna e la Fonte di SantoStefano. In questo luogo, infatti, furono ri-

    trovati numerosi reperti archeologici tra il

    XVIII e il XIX secolo. La zona, difficileoggetto di studi poiché progressivamen-te inglobata nella periferia industriale diLivorno, fu comunque area delle ricerchearcheologiche svolte senza una correttametodologia scientifica dal collezionistaEnrico Chiellini. Buona parte dei materia-li andarono infatti a costituire la collezio-

    ne dell’antiquario labronico.

  • 8/18/2019 Il Centro Aprile 2016

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    Scheletri - Backstreet Boys – EverybodyTERZO APPUNTAMENTO

    di Paolo Arzilli

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    I Blue, Tiziano Ferro, Enrique Iglesias: maiuna donna, mai una band, sulla nostraamatissima rubrica Scheletri. E adessoloro. Everybody needs somebody to love? No,amici e amiche, everybody rock your body. Non i BB con gli occhiali scuri, maquelli con lo sguardo - serioso o furbetto- fisso nell’obiettivo del fotografo, quelliche piacciono alle mamme e fanno strilla-re le figlie.

     Non il 1980, ma il 1997; non nei fumosi escuri pub di Chicago, ma, sotto forma di

     poster, cartoline, fotografie e adesivi, nellecamerette rosa tutù di tutto di mondo.I Blue, Tiziano Ferro, Enrique Iglesias, eadesso loro: penserete che io sia gay. Lo

     pensate, vero? Bene, pensatelo: una vol-ta Gilberto Gil - fantastici, quei momentinei quali uno cita le parole che una per-sona molto famosa gli ha rivolto, comese con quella persona avesse un dialo-go fitto, costante, come se fosse la nor-

    malità: come ovvio io con Gilberto Gil ciho parlato solo una volta - mi rivelò di

     possedere “una tendenza all’eserciziofemminile dell’affetto”, e posso dirmi ra-gionevolmente sicuro del fatto che quellaespressione non costituisse nessun tipodi perifrasi.Questo per dire che si può essere etero-sessuali e allo stesso tempo godere del-le meraviglie, e a distanza di anni pen-sarvi con affetto, di canzoni come que-ste - ma che dico goderne: esserne lette-

    ralmente investiti, tanto più che all’epo-ca il sottoscritto era appena un undicen-

    ne, tanto più che il video della canzone,quel video, era una sorta di piccolo capo-lavoro cinematografico, un romanzo in 6minuti, un’epopea condensata nel tempodi un merendino e un estathè prima di ri-mettersi a studiare la struttura anatomicadell’occhio per la ricerca di Scienze.Sono un maschio eterosessuale, e ve lodimostro adesso: non ho un BackstreetBoys preferito (mentre, all’epoca, avevouna Spice Girl preferita, che era MelanieB: per tutti era Scary Spice, perché urlava

    sempre e per via di un caratterino che sidiceva essere particolarmente piccante);ho, a fasi alterne, guardato con attenzio-ne a Howie D - perché era oggettivamen-te il più brutto, se c’era riuscito lui avrei

     potuto riuscirci anche io -, a Brian Littrell-perchè nel 1998, per un problema serio alcuore stava per abbandonare questa val-le di lacrime (a proposito, ve lo ricordate ilvideo di Show Me the Meaning of Being  Lonely?), infine ad AJ perché era statotossico, e come tutti i modelli da evitare

    esercitava un fascino cui si resiste a malfatica.

     Everybody rock your body, dicevamo,ma non solo: la ricordate, la canzone, laricordate bene, e so che non vi siete di-menticati il momento in cui, nel video,

     Nick Carter, con la testa che fa capolinodal sarcofago nel quale è nascosto, chie-de con sfrontatezza Am I sexual?, e cosaavrebbero potuto rispondere gli altri senon Yeah?Il videoclip, appunto: disturbante e im-maginifico - poiché evocatore di sensa-zioni e tormenti reconditi - e non vi è rima

     più facile che quella con magnifico: ma-gnifici i costumi, magnifica la location,magnifiche le coreografie (e che personeumili, i BB! Quanto deve averlo gradito,Michael Jackson, l’omaggio a Thriller!).Quanta sana, insanabile, vorremmo dire

     pura inquietudine: da dove sono uscitetutte quelle persone che ballano con i BB?

     Non erano soli, i Nostri? Che sono tuttiquesti topi schifosi che scorrazzano libe-ramente sulla tavola imbandita? Come ha

     potuto il povero Nick affrontare un’espe-

    rienza del genere, a soli 17 anni?Solidarietà retroattiva, piccolo Nick ormaicresciuto; ed invidia per la tua mentalitàvincente.

     I Blue Tiziano Ferro  Enrique Iglesias

    FRATELLI NERI

    S.P.A.

    LIVORNO - ITALY

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    Sorprendente performance del teatro Gol-doni nei vari generi di spettacolo offerti al pubblico, come risulta dalla qualità del car-tellone 2015\ 2016, un cartellone nutrito dititoli invitanti e di cast di livello, in sensoassoluto prima manifestazione dell’ ammi-nistrazione pentastellata, come progetto ecome realizzazione. In tribuna d’onore vala Lirica con i suoi sei appuntamenti bencurati, tra cui non sono mancate anche punte di pregio, culminate nella suggesti-va rappresentazione di Aida, nel marzoscorso. Esito felice questo che trova lesue premesse in una oculata politica dellospettacolo svolta su territorio e con altriteatri, messa in cantiere già al tempo del-l’amministrazione di Marco Bertini, chene fu l’artefice, e proseguita con la suc-cessiva amministrazione. Il teatro si eradotato da tempo di una Bottega d’Arte edi Cantiere Lirico e Musicale ed organizzaMaster Class tenuti da illustri cantanti, unavera fucina di giovani artisti ai quali vieneofferta la possibilità di cimentarsi in una performance finale, una rappresentazio-ne completa sotto tutti i punti di vista, cheviene inserita in cartellone.Sono nate così la Traviata, che ha inaugu-rato la Stagione Lirica il 7 novembre 2015e il dittico di Pietro Mascagni CavalleriaRusticana - Zanetto, andato in scena l’11dicembre esecuzione musicale e interpre-tativa convincente, costumi e scene appa-ganti l’occhio e la fantasia dello spettato-re. Due appuntamenti ai quali hanno par-tecipato, come si espresse in quella circo-stanza il direttore artistico Alberto Palo-scia “i giovani allevati e cresciuti nei no-stri laboratori”, il che non significa “ma-novalanza a buon mercato”, perché comealtre volte abbiamo constatato, chi si pre-senta in scena, canta bene! I registi Rena-to Bonajuti (Traviata) e Alessio Pizzech(Cavalleria Rusticana) hanno dato lettureoriginali del melodrammi, senza peraltrostravolgerne il senso. Aria di casa nostrasi è respirata in Cavalleria, sia perché diPietro Mascagni, sia perché l’orchestra eraquella degli allievi e dei professori del-l’omonimo conservatorio cittadino, guida-ta da Valerio Galli. Chiara dimostrazione dicome si possa attingere alle scuderie delteatro, dando comunque al pubblico deilavori in piena regola, ai quali, oltretutto, il pubblico, com’era naturale, è accorso inmassa!

    di Angela Simini

    Ed ora ecco i “Mostri Sacri” della Lirica,quelli scaturiti da allestimenti in piena re-gola e, soprattutto, dalla collaborazionedi più teatri: una sinergia che, in tempi divacche magre come questi, quando è indiscussione anche la vita stessa dei tea-tri, costituisce un’arma vincente per con-tinuare a produrre e per mirare alto.Si parte col Simon Boccanegra (novem- bre 2015), titolo avvincente e importante,una delle opere più complesse e innova-tive della maturità di Giuseppe Verdi. Per la prima volta a Livorno, l’opera è andatain scena al Teatro Goldoni di Livorno. Sul podio un direttore croato di grande espe-rienza nel repertorio verdiano, Ivo Lipa-novic, alla guida della prestigiosa O.R.T.e del Coro Lirico Toscano, preparato dal bravo Maestro Marco Bargagna.Sul palco, il regista Lorenzo Maria Mucci(nato e cresciuto all’interno del TeatroVerdi di Pisa), che ha mirato ad una letturascenica asciutta e ‘shakespeariana’ del-l’opera dichiarando “Sotto la pelle del Si-mon Boccanegra (quello del 1881) scorre, profondo, sangue shakespeariano”. Suc-cesso assicurato dunque, che ha soddi-sfatto sotto il profilo della regia, dell’ese-cuzione musicale, di forte presa sul pub- blico, catturato dalla scenografia , dalle belle voci dei cantanti: Elia Fabbian, Vale-ria Sepe, Roberto Scandiuzzi e Ivan Mari-no.Bisogna rendere atto al Teatro Goldoni chein tutte le opere in cartellone ha assicura-to al pubblico la presenza in buca di un’or-chestra come l’O.R.T., il che ha sortito ilsuo effetto positivo.

    Ottima la prestazione vocale del soprano

    Donata D’Annunzio Lombardi nelle vestidi Cio-Cio-San in Butterfly, uno dei titoli più amati di Giacomo Puccini, che ha esor-dito nel gennaio 2016 nell’allestimento delTeatro del Giglio di Lucca che ha copro-dotto insieme al Goldoni di Livorno, So-ciale di Rovigo, Municipale di Piacenza ePavarotti di Modena. Interessanti anchele voci del tenore Lorenzo De Caro e delsoprano Alessandra Meozzi.E finalmente, a sollevare il pubblico da tan-te “tristezze”, il febbraio del 2016 ci ha portato sulla scena l’operetta e che ope-

    retta! L’intramontabile Vedova Allegra, conle travolgenti note di Franz Lehàr, che han-no fatto la delizia dei nostri nonni, ha fattoal Goldoni un exploit eccezionale! Un alle-stimento scenografico disposto su scali-nata ricca e signorile, ha strappato ap- plausi a scena aperta, bravi i ballerini, lecomparse e uno strepitoso Mario Bran-caccio nel ruolo di Njegus. Del resto pro- prio con questo titolo, come ha annotatoil regista, “l’operetta austriaca raggiungeil modello di una perfetta ambig