Upload
others
View
4
Download
1
Embed Size (px)
Citation preview
Il cervello musicale e il linguaggioPotenziare il linguaggio attraverso la musica
Alessandro Antonietti, Alice Cancer,Serena Germagnoli, Marco Guida
Polimus-SPAEE - Università Cattolica del Sacro Cuore
Con l’intervento dello Studium Musicale di Ateneo(coordinamento: Martino Tosi)
14 Marzo 2019
1.
BASI COMUNIA MUSICA E LINGUAGGIO
AA
Linguaggio Musica
(verbale)
Costituiti di suoni
. Aria come medium
. Segnale che decade
. Co-presenza emittente-destinatario
Codificati con notazione scritta
. Segni discreti
. Da sinistra a sinistra
. Da alto a basso
Inscritti in società/cultura
. Oggetto di insegnamento
. Categorie specializzate di “decodificatori”
. Pratiche di produzione e fruizione AA
Linguaggio Musica
(verbale)
Natura composizionale
. Unità elementari + Combinazioni
. Regole di ammissibilità
. Raggruppamenti gestaltici
. Struttura gerarchica
AA
Ma …
nella musica manca il referente
AA
IL LONFO
Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.
E' frusco il Lonfo! E' pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t'alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.
Fosco Maraini
AA
DATI DALLA RICERCA NEUROSCIENTIFICA
AC
Pratica musicaleEsperienza multisensoriale motoria tipicamente appresa in età precoce
ABILITÀ COINVOLTE NELLA PRATICA DI UNO STRUMENTO MUSICALE:
◎ Lettura di un complesso sistema simbolico (notazione)
◎ Traduzione in attività bimanuale sequenziale motoria dipendente da un feedback
multisensoriale
◎ Sviluppo di abilità fino-motorie coordinate con precisione metrica
◎ Memorizzazione di lunghi passaggi musicali
Schlaug, G., Norton, A., Overy, K., & Winner, E. (2005). Effects of music training on the child's brain and cognitive development. Annals of the New York Academy of Sciences, 1060(1), 219-230.
AC
Attitudine
Non ci sono differenze cognitive o strutturali tra bambini di 5-7 anni che hanno o non hanno intenzione di iniziare un percorso musicale
Differenze strutturali e funzionali: ATTITUDINE o ADATTAMENTO?
Adattamento
Dopo 1 anno di pratica musicale si rilevano cambiamenti significativi nelle abilità fino-motorie e di discriminazione uditiva + cambiamenti funzionali bilaterali
Improbabile che esistano marker biologici dell’attitudine musicale
Effetti di trasferimento in altri domini della cognizione implicati
AC
MUSICISTI PROFESSIONISTI VS MUSICISTI AMATORIALI
Differenze strutturali:
+ volume materia grigia non soltanto nelle aree legate ai movimenti fino motori e discriminazione
uditiva ma anche al di fuori delle aree primarie che controllano le funzioni musicali
(es. giro frontale inferiore)
Schlaug, G., Norton, A., Overy, K., & Winner, E. (2005). Effects of music training on the child's brain and cognitive development. Annals of the New York Academy of Sciences, 1060(1), 219-230.
Plasticità neurale: potenziamento funzionalità aree di integrazione multimodale
AC
Studi con MRI mostrano differenze strutturali nell'organizzazione cerebrale tra musicisti e non musicisti:
◆ Differenze morfologiche della corteccia uditiva, nelle aree motorie e visuo-spaziali
◆ Corpo calloso e un planum temporale di volume più ampio nei musicisti, soprattutto coloro con esperienza musicale precoce
Queste differenze anatomiche hanno implicazioni sul piano funzionale: le differenze morfologiche sono risultate correlate con differenze sul piano della
performance (compiti di discriminazione melodica)
AC
Il cervello dei musicisti ha un adattamento funzionale per processare la
tonalità e il timbro, di conseguenza i musicisti sono più sensibili alla
struttura acustica del suono
AC
MECCANISMI COMUNI PER L’ELABORAZIONE DI MUSICA E LINGUAGGIO
AC
Indagine fMRI: Aree coinvolte nel riconoscimento ed elaborazione di parole e accordi
3 condizioni sperimentali:
Aree di attivazione condivise
tra musica e linguaggio:
• Circonvoluzione frontale
inferiore sinistro (IFG)
• Circonvoluzione frontale
superiore (SFG)
• Insula
• Circonvoluzione temporale
media (MTG)
• Corteccia parietale inferiore
AC
ATTIVITÀ MUSICALE N. 1
ABBINA IL BRANO AL TESTO!
“Una profonda, ma mobile calma mi prende quando
penso al futuro. I pensieri si succedono nella mia
mente, ora legandosi gli uni agli altri, ora con
qualche lieve guizzo e un contenuto mormorio li
accompagna”
1. Schumann – Kinderszenen op. 15, n.15 - Träumerai
2. Schumann – Kinderszenen op. 15, n.1 - Von fremden Ländern und Menschen
3. Wieck – Soirées musicales op. 6, n.2 - Notturno
CONSEGNA: “Di seguito verranno proposti tre brani. Ti verrà chiesto di abbinare il brano al testo di riferimento”
PERCHÉ LA PRATICA MUSICALE MIGLIORA IL LINGUAGGIO?
mamma
Linguaggio
AC
AC
(da Brandt, Gebrian & Slavc, 2012)
AC
(da Brandt, Gebrian & Slavc, 2012)
AC
Neonati distinguono lingue sulla base delle loro caratteristiche ritmiche (Nazi et al., 1998)
La complessità melodica del pianto cresce nei primi mesi di vita e i bambini che non mostrano questo progresso hanno prestazioni linguistiche inferiori a distanza di 2 anni (Wermer et al., 2007)
Bambini preferiscono il linguaggio con prosodia infantile (motherese) (Werker & McLeod,
1989)
AC
Abilità musicali correlano con:
• Discriminazioni di suoni linguistici (Delogu et al., 2010)
• Discriminazione e imitazioni di suoni del Mandarino (Gottfried et al., 2004)
• Competenze fonologiche in L2 (Milovanov et al., 2008)
AC
mamma
Apprendimento di una lingua tonale(es. Mandarino) migliora:
• Discriminazione di altezze (Guiliano et al., 2011)
• Identificazione degli intervalli e dell’andamento di una melodia (Bradley, 2012)
• Discriminazione di melodie (Bidelman et al., 2013)
• Ricordo di melodie (Bidelman et al., 2013)
• Produzione di intervalli musicali (Pfordresher & Brown, 2009)
AC
mamma
AC
Bambini di 4-6 anni
madre-lingua inglese, mai studiato francese
Training di 20 ore
- musicale: ritmo, altezza, melodia ecc.
- francese: lessico, conversazione ecc.
Visione di un filmato (sul cui contenuto i bambini sarebbero stati valutati)
con concomitante paradigma oddball (bambini istruiti ad ignorare i suoni)
- vocali francesi [u vs. ou (deviante; 15% delle volte)]
- note [la vs. la# (deviante; 15% delle volte)]
AC
AC
Un testocon schede praticheper il potenziamentodelle competenze di letturatramite attività a base musicale.
Editore RUGGINENTI
AC
2.
LA MUSICA
FACILITA LA LETTURA
AC
PERCHÉ LA PRATICA MUSICALE MIGLIORA LA LETTURA?
Lettura
AC
Basi neurali comuniStudi di neuroimmagine hanno rilevato una sovrapposizione significativa delle aree deputate all’elaborazione dei segnali acustici verbali e non verbali
Deficit elaborazione musicaleI bambini con dislessia tipicamente hanno performance peggiori nell’elaborazione e manipolazione dei segnali dei acustici verbali e non verbali
Trasferimento degli effettiIpotesi di trasferimento degli effetti dell’allenamento musicale sull’elaborazione acustica di base al dominio del linguaggio
Deficit fonologicoDislessia tipicamente associata a
difficoltà nella consapevolezza fonologica e nell’elaborazione acustica rapida
Abilità musicali sono predittoriLe capacità di discriminazione di
ampiezza, durata e frequenza dei suoni sono predittori delle capacità fonologiche e di lettura
MUSICA COME STRUMENTO DI POTENZIAMENTO DELLA LETTURA
AC
TEMPORAL SAMPLING THEORY
Deficit di elaborazione temporale degli stimoli acustici
Ridotta sensibilità alla struttura metrica del linguaggio parlato e della musica
Difficoltà di acquisizione delle rappresentazioni fonologiche e delle corrispondenze grafema-
fonema
Ba
Huss, et al., 2011
Corriveau , et al., 2007
Deficit di entrainment neurale alle caratteristiche spettro-acustiche degli stimoli uditivi per le basse
frequenze (delta e theta)Giraud & Ramus, 2013
Goswami et al., 2011
Gaab et al., 2007
AC
DEFICIT DI ELABORAZIONE TEMPORALE NEL DOMINIO MOTORIO:
▸ Deficit di riproduzione di pattern ritmici
▸ Deficit di coordinazione dei movimenti ritmici ad uno stimolo acustico esterno (finger tapping)
INTERVENTI DI POTENZIAMENTO A BASE RITMICO-MUSICALE
AC
Effetti significativi dei training musicali su lettura e abilità
fonologiche spesso comparabili a interventi linguistici
AC
COMBINARE L’ALLENAMENTO DI LETTURA E RITMOPotenziare contemporaneamente i meccanismi comuni
Programma computerizzato di potenziamento della lettura
a base ritmica
TRAINING LETTURA RITMICA
Cancer, et al., 2016, Pervarsive computing paradigms for mental health
AC
TLR: LE CARATTERISTICHE
CARATTERISTICHE DEL TLR:
▪ Esercizi di lettura con accompagnamento ritmico
▪ Aumento graduale della velocità del ritmo della stimolazione acustica
▪ Guida visiva (stimolo target evidenziato in rosso)
▪ Modulazione della complessità degli stimoli verbali (crowding visivo, diminuzione della grandezza del font, assenza della guida visiva, compiti secondari simultanei)
▪ 3 categorie di esercizi: ’Sillabe’, ‘Fusione’, ’Parole’
▪ La velocità della stimolazione acustica è personalizzata in funzione delle caratteristiche di ciascun soggetto
SG
ATTIVITÀ MUSICALE N. 2A
LETTURA RITMICA!
STUDIUM
J. S. BachIl clavicembalo ben temperato – Libro I
Preludio in do magg.
Intensità
J. S. BachIl clavicembalo ben temperato – Libro I
Preludio in re magg.
LETTURA DI BRANO COMPOSTO DA NON PAROLE
Intensità
J. S. BachIl clavicembalo ben temperato – Libro I
Preludio in re min
Intensità
LETTURA POESIAGiovanni Alfredo Cesareo, Campane a sera
Percorso
psico-educativo
basato su
tema di Haydn
www.psyprint.jimdo.com
ATTIVITÀ MUSICALE N. 2B
LETTURA RITMICA!
STUDIUM
PROVIAMO ASSIEME LA LETTURA
RITMICA
CONSEGNA: Due gruppi dovranno leggere una strofa a turno della poesia “Jaudrè Rudel” di G. Carducci cercando di seguire il ritmo del brano proposto dallo Studium Musicale”
G. Carducci, Jaufrè Rudel
POEMUS
Lettura ritmico-musicale attraverso la poesia italiana
Vari studi documentano che la lettura sincronizzata con una base musicale produce miglioramenti
nella correttezza e velocità della decodifica delle parole. I materiali operativi raccolti nella presente
pubblicazione propongono questo approccio con testi attinti dalla storia della poesia italiana. Per
ogni lirica è fatto corrispondere un breve motivo musicale così da leggere i versi dei componimenti
sincronizzando la pronuncia delle sillabe con le note della melodia. Oltre alla specifica finalità di
potenziamento dei meccanismi della lettura, le attività qui proposte costituiscono un’opportunità
per fare esperienza di un patrimonio letterario che merita di essere conosciuto per avere
consapevolezza di come in una cultura il presente si collega al passato e delle trasformazioni della
lingua e delle sue forme espressive. Il percorso qui descritto può essere rivolto anche a chi soffre
di problematiche – come la disprassia verbale – che esitano in una ridotta automatizzazione della
lettura o – come l’ipoacusia – che si associano a una lettura priva di cadenze espressive. Inoltre è
possibile un impiego con bambini che, avviandosi all’apprendimento della lettura, incontrano
difficoltà o ritardi, magari in relazione alla sola lingua italiana in quanto lingua non materna.
ALESSANDRO ANTONIETTI è professore di psicologia presso l’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano, ove coordina il Laboratorio di psicologia cognitiva e dirige il Centro di Ricerca
sull’Orientamento e lo Sviluppo Socio-professionale (CROSS) e il Servizio di Psicologia
dell’Apprendimento e dell’Educazione (SPAEE). I suoi interessi riguardano l’apprendimento, il
processi cognitivi, la creatività e la psicologia della musica.
ALICE CANCER….
CHIARA ANTONIETTI ….
POEMUS
Lettura ritmico-musicale
attraverso la poesia italiana
Alessandro Antonietti
Alice Cancer
Chiara Antonietti
PO
EM
US
A. A
nto
nie
tti - A. C
an
ce
r - C. A
nto
nie
tti
Raccolta di poesie
della letteratura
italiana
accompagnate da
motivi ritmico-
musicali
www.psyprint.jimdo.com
TLR: LE SPERIMENTAZIONI
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
BranoRAP ParoleRAP NonParoleRAP BranoACC ParoleACC NonParoleACC
SG
TLR e AFASIA
AFASIA → Perdita parziale o completa della capacità di esprimersi o comprendereparole scritte o verbali. E’ causata da un danno alle aree cerebrali che controllano illinguaggio
PERCHÉ APPLICARLO A PAZIENTI AFASICI?
Per la letteratura scientifica gli interventi musicali provanomiglioramenti nei pazienti afasici
La sede della lesione è coerente con l’area ipoattivata neipazienti dislessici
Interventi tipici per afasia lavorano su materiale simile aquello del training (a cui si aggiunge la sincronizzazioneritmica)
MG
STUDIO PILOTA
STUDIO PILOTA (Ospedale S.Gerardo, Monza)
▪ 2 Soggetti (1 uomo; 1 donna) ▪ TLR: 10 sedute da 30 min x 5 settimane ▪ Valutazione in 3 tempi (pre, post e follow-up )▪ Afasia fluente
PRIME OSSERVAZIONI
Aumentata rapidità
Aumentata accuratezza
Aumentata sincronizzazione
MG
Stimolazione elettrica transcranica (tES)
Modulazione dell’eccitabilità corticale attraverso l’applicazione di deboli correnti elettriche sullo scalpo
È possibile amplificare gli effetti del training TLR sfruttando la plasticità cerebrale?
AC
Meccanismi alla base dellaneurostimolazione
Stimolazione elettrica a bassa intensità induce una variazionedel potenziale di membrana dei neuroni
Variazione della soglia di risposta dei neuroni stimolati
Iperpolarizzazione
Stimolazione anodica
sull’area di interesse:
aumento
dell’eccitabilità corticale
Depolarizzazione
Stimolazione catodica su
un’area neutra:
diminuzione
dell’eccitabilità corticale
AC
Stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS)
• Erogazione di corrente a
bassissima intensità (1.5mA)
attraverso 2 elettrodi
posizionati sullo scalpo
alimentati da una batteria a 9
volt
• Generazione di un flusso di
corrente attraverso i tessuti
dal catodo all’anodo
AC
Sicurezza della tDCS
• Attualmente non vi è alcuna evidenza di effetti collateraligravi a seguito di trattamenti con tDCS
• Gli effetti indesiderati comuni comprendono lieve sensazione di prurito/pizzicore in prossimità dell’elettrodo e cefalea
• Controindicata esclusivamente in presenza di: epilessia, recente trauma cranico con perdita di coscienza, gravidanza, pacemaker
AC
▸ Attività ridotta della corteccia temporo-parietale (TP) sinistra(Maisog, Einbinder, Flowers, Turkeltaub, & Eden, 2008)
▸ Incremento della lateralizzazione sinistra delle aree TP in bambini con DE dopo un trattamento della lettura efficace(Simos et al., 2002)
CORRELATI NEUROFUNZIONALI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA:
MODELLO CLASSICO:anomalie nell’attivazione del circuito della lettura localizzato nell’emisfero sinistro
Deficit secondario del
sistema OT
Ipoattivazionedelle regioni TPIperattivazione
di IFG
AC
BASI NEURALI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA
NEUROSTIMOLAZIONE PER MIGLIORARE LA LETTURA NELLA DE:
▸ Turkeltaub et al. (2012): miglioramento della lettura di parole in adulti con difficoltà di lettura potenziando l’attivazione delle aree TP sinistre dopo 1 seduta di tDCS
▸ Costanzo et al. (2016): miglioramento della lettura dopo 1 sessione di tDCS anodica sx / catodica dx e un aumento degli errori dopo anodica dx / catodica sx in bambini e adolescenti con DE
▸ Costanzo et al. (2016): tDCS anodica sx / catodica dx in regioni TP in combinazione con un trattamento fonico per 18 sedute → miglioramento significativo delle abilità di lettura correlate alle abilità fonologiche
AC
COMBINARE TLR CON tDCS:
▸ 12 studenti universitari con diagnosi di DE▸ Intervento: TLR+ tDCS per 10 giorni consecutivi in 2 settimane▸ Sham-controlled parallel design: 2 gruppi bilanciati per anagrafiche, QI, livello di
lettura iniziale ed expertise musicale
▸ Stimolazione elettrica transcranica a corrente diretta (tDCS)
▸ HDC Series stimulator di Newronika (S.r.l, Milano)▸ Elettrodi in silicone 5x5cm▸ Anodo sx / Catodo dx in regioni TP▸ 1.5mA per 20 min (densità di corrente=
0.06mA/cm2)
STIMOLAZIONE:
ClinicalTrials.gov NCT03119402
AC
LOCALIZZAZIONE DEGLI ELETTRODI:
SISTEMA 10/20
Cz T8C4C3T7
Pz
Fz
P8
O2
P7
F7 F8
O1
Fp1 Fp2
F4F3
P3 P4
A1 A2
INION
NASION
FpZ
AF7AF3 AFZ AF4
AF8F9 F10
F5F1 F2
F6
FT9 FT7 FC5 FC3 FC1 FCZ FC2 FC4 FC6 FC8 FC10
T9 C5 C1 C2 C6 T10
TP9TP7 CP5 CP3 CP1 CPZ CP2 CP4 CP6 CP8
CP10
P9
P5 P1 P2 P6
P10
PO7PO3 POZ PO4
PO8
OZ
NZ
IZ
AC
3.
LA MUSICA
FACILITA
LA PRODUZIONE VERBALE
AA
Linguaggio Musica
(verbale)
Principi testuali
. Organizzazione discorsiva
. Formule “retoriche”
. Citazione e parafrasi
AA
ATTIVITÀ MUSICALE N. 3
INVENTA IL FINALE!
STUDIUM
COME FINIRESTI IL RACCONTO?
CONSEGNA: “Sulla base di quanto emerso fino ad ora ti chiediamo di inventare il finale: Come pensi potrebbe concludersi il racconto suscitato dall’ascolto del brano?”
STUDIUM: W. A. Mozart, Sonata K 333
Grazie ai musicisti
Anđela Jelic, violino
Bernardo Gaitán, pianoforte
Filippo Maria Fontana, pianoforte
Flavia Lippolis, violino
Luciana Lopes, violino
Martino Tosi, pianoforte
Grazie per l’attenzione!
SPAEEServizio di Psicologia
dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva
www.spaee.it [email protected]
POLIMUSPotenziamento Linguistico attraverso la Musica
www.polimus.it [email protected]