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IL COMPLESSO
PERCORSO NELLA
RIQUALIFICA DELLA
PUBBLICA
ILLUMINAZIONEDIEGO ARDIZZONE LIBERO PROFESSIONISTA
Aggiornamento dei CAM 2013
• AGGIORNAMENTO DEL 18-10-2017
• CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER L’AQUISIZIONE DI:
• SORGENTI LUMINOSE
• APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE
• PROGETTAZIONE IMPIANTI ILLUMINAZIONE
Criteri ambientali minimi (CAM)
3
Criteri ambientali minimi (CAM)
4
• Cogenti per effetto art. 34 e 71 codice contratti 50/2016, art. 18 legge 221/2015
• Appalti di qualunque importo
• L’applicazione, ai sensi dell’art. 213 comma 9, verrà monitorata a cura dell’Osservatorio nazionale sui contratti pubblici
• Variazioni di concetto rispetto ai CAM 2013: introduzione del concetto di servizio
• Consapevolezza, a livello ministeriale, che le Amministrazioni operano:– in contesti e condizioni molto diverse tra loro;
– In molti casi con scarne conoscenze degli impianti;
– che gli impianti non hanno tutti la stessa qualità costruttiva (non solo tra Ammnistrazioni diverse)
• Aggiornamento periodico dei CAM
• Applicazione dei CAM anche per privati che acquistano per la PA.
Diego Ardizzone
© copyright, tutti i diritti riservati
Criteri ambientali minimi (CAM)
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• CAMPO DI APPLICAZIONE– Scheda 4.1 Lampade e moduli LED
– Scheda 4.2 Apparecchi
– Scheda 4.3 Progettazione di impianti
• Ogni Scheda divisa in 4 sezioni – Requisiti dei candidati
– Specifiche tecniche
– Clausole contrattuali
– Criteri premianti
• Introdotti ausili per la ”verifica”
• Obbligo di utilizzo specifiche tecniche e clausole contrattuali contenute nei CAM
• Preferenza della applicazione dell’offerta economicamente vantaggiosa
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Criteri ambientali minimi (CAM)
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• Affidamento a seguito di una attenta analisi da parte della
Amministrazione atta a valutare:
– Consistenza e stato impianti
– Reali esigenze della Amministrazione
– Qualità del servizio richiesto
• Introduzione di concetto di TCO (Total Cost Ownership)
• Scelta di mantenimento e/o sostituzione impianto in base a analisi
• Inquinamento luminoso, biodiversità e paesaggio
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Criteri ambientali minimi (CAM)
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• Introduzione di importanti concetti tecnici atti a contenere fenomeni di difformità presenti nel mercato della pubblica illuminazione
• Regolamentazione della modifica di apparecchi di illuminazione (ricertificazione del prodotto modificato)
• Suddivisione chiara tra Amministrazione Fornitore del bene di eventuali benefici economici derivanti dalla riqualifica (TEE e altro)
• Previsione di un ausilio tecnico esterno per i lavori quale rappresentate per l’Amministrazione (vale anche per CONSIP)
• Comunicazione dei dati degli impianti per la esecuzione di appalti
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Criteri ambientali minimi (CAM)
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• Nei CAM si introducono concetti nuovi legati alla ricostruzione e gestione degli impianti, in particolare con l’utilizzo del risparmio per coprire i costi di riqualifica
• Appare, tra parentesi, la possibilità che a breve si affaccino dei CAM relativi ai servizi di illuminazione pubblica…
• Già nei precedenti CAM 2013 si ventilava la predisposizione da parte del Ministero di CAM relativi ai servizi.
• I CAM servizi sono attesi per l’inizio del prossimo anno
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• GIURISPRUDENZA DEL CONSIGLIO DI STATO
• “IL SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE DELLE STRADE
COMUNALI HA CARATTERE DI SERVIZIO PUBBLICO
LOCALE”
• (CFR. CONS. STATO, SEZ. V, 25/11/2010, N. 8231 E CONS. STATO, SEZ. V, 25/11/2010, N. 8232).
Quadro normativo
9
Quadro normativo
10
• Negli anni 20 i primi impianti di illuminazione utilizzano i supporti della distribuzione di energia o altri supporti esistenti. L’esigenza di luce è limitata.
• Dagli anni 50 esplosione della circolazione motorizzata porta alla richiesta di maggiore illuminazione.
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Quadro normativo
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• Dagli anni 50 l’esigenza di strade cresce con la
motorizzazione dell’ItaliaAnno 1950
Legnano (MI) – Corso Sempione
Anno 2015
Legnano (MI) – Corso Sempione
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La Luce non è solo RISPARMIO
La luce non è solo risparmio. Al contrario, il risparmio è unaconseguenza che non dipende solo da un buon lavoro diprogettazione. Il primo obiettivo deve essere la qualità del serviziodi illuminazione reso alla popolazione e inteso come:
• Qualità della luce nella circolazione stradale;
• Fruibilità e socialità degli spazi aperti;
• Turismo serale e piacere nella frequentazione serale delle vie;
• Ordine visivo diurno e qualità architettonica;
• Arredo urbano;
• Sensazione di sicurezza e di buona percezione degli ostacoli.
Rimanere legati al solo concetto di risparmio non permette di sfruttare una imperdibile occasione di migliorare la qualità della vita nella propria città.
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Di notte le vie cambiano aspetto….
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Una buona illuminazione aumenta la qualità della vita e la percezione della sicurezza
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Anche di giorno gli impianti di illuminazione sono visibili….
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….e modificano la percezione dell’ambiente circostante....
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….diventando o elementi di arredo o elementi di disordine visivo.
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Anche il centro storico ha le sue esigenze
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Le consuetudini della Amministrazione
Con il patto di stabilità si modifica lo scenario nella realizzazione degli impianti di illuminazione.
Prima: Appalto di lavori
Amministrazione acquista
Progettista decide
Installatore costruisce
Collaudo impianto
Gestione Ufficio Tecnico comunale
Dopo: Concessione in PPP
Amministrazione propone
Progettista costruisce un bando
La gara in alcuni casi va deserta
Un Gestore si occupa del servizio con regole di ingaggio chiare
Si passa dal controllo totale delle operazioni di realizzazione e gestione del
patrimonio impiantistico a nuove forme di concessione di servizi con riqualifiche in
partenariato pubblico privato o in Finanziamento Tramite Terzi.
La costruzione del bando di riqualifica richiede figure professionali nuove e team di
professionisti.
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NELLA RIQUALIFICA CON PPP NON ESISTE APPORTO DI CAPITALE DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE.
– SPESA ODIERNA ENERGIA+ MANUTENZIONE = 100
– SPESA DOPO RIQUALIFICA ENERGIA + MANUTENZIONE =60
– RISPARMIO = 100 – 60 = 40
– GESTIONE PER 20 ANNI = 40 x 20 = 800
– SOMMA A DISPOSIZIONE PER LA RIQUALIFICA = 800
CON LA SOMMA DISPONIBILE SI RIQUALIFICANO GLI IMPIANTI E SI OTTENGONO I RISPARMI. LA SOMMA VIENE
EROGATA IN 20 ANNI. E’ NECESSARIO ANTICIPARE IL CAPITALE.
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
PRIMA DOPO
RISPARMIO
MANUTENZIONE
ENERGIA
Le consuetudini della Amministrazione
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Le consuetudini della Amministrazione
Poche le figure presenti sul panorama nazionale. Specialmente nella pubblica illuminazione, dove
le problematiche legate alla conoscenza dell’installato e alla qualità del servizio sono
sostanzialmente dipendenti dalla estensione degli impianti.
Problematiche: basso valore degli investimenti, scarsa conoscenza degli impianti, poca
professionalità dei consulenti, scarsa o nulla conoscenza del problema da parte
dell’Amministrazione, proprietà degli impianti, difficoltà nel coordinare attività tecniche, legali e
amministrative, bassa conoscenza dello strumento da parte del personale degli uffici pubblici,
troppe persone coinvolte nei processi decisionali.
Rapporto DIPE - CRESME 2015 sul partenariato pubblico privato
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Le consuetudini della Amministrazione
•
Estratto del Rapporto DIPE - CRESME
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Le consuetudini della Amministrazione
•
Estratto del Rapporto DIPE - CRESME
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•
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Da leggere …..
Amministrazione
Fissare
qualità
servizio
Definizione spesa
corrente
Esigenze
di
gestione
Operatore
Progettazione
Finanza
Costruzione
Prodotti
Energia
Gestione
INSIEME
PER LA
PUBBLICA
ILLUMINAZIONE
Partenariato Pubblico Privato
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Partenariato Pubblico Privato
Attività che prevede la collaborazione di due soggetti:
AMMINISTRAZIONE
OPERATORE
Cosa vuole l’Amministrazione:
• Fornire un servizio ottimale ai suoi cittadini
• Aumentare il livello di sicurezza sulle strade
• Eliminare le criticità e le inefficienze legate alla IP
• Una gestione ottimale della Illuminazione con servizi aggiuntivi
• Ridurre i rischi legati alle nuove tecnologie
• Aggiungere valore alla spesa
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Cosa vuole l’Operatore:
• Creare un elevato bacino di utenza per:– Distribuire su più realtà le spese generali
– Ottenere maggiori economie di gestione e acquisto
• Ridurre i rischi legati alla gestione degli impianti
• Predisporre e vendere nuovi servizi alle Amministrazioni
• Linee stabili di credito per lo sviluppo di più proposte
Partenariato Pubblico Privato
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ITER:
• Amministrazione deve sapere cosa ha e come funziona
• Il quadro economico predisposto in sede di gara deve avere consistenza
• Il lato finanziario deve essere garantito
• VFM - devono essere apportate le corrette comparazioni per giustificare il ricorso a finanziamenti privati
• Deve essere sviluppata correttamente la matrice dei rischi rispettando i parametri Eurostat
• Serve un piano gestionale che prescriva i contenuti minimi
• Servono regole chiare per l’attualizzazione dei canoni energetici, gestionali, per la modifica dei punti luce
• Servono regole per seguire la storia degli impianti
Partenariato Pubblico Privato
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La proprietà degli impianti
TUTTI GLI IMPIANTI DEVONO ESSERE DELLA
AMMINISTRAZIONE CHE INDICE LE GARA
La Devoluzione Onerosa di impianti di proprietà
del Gestore è Disciplinata Attraverso Il Rinvio Ai
Criteri Di Cui All’art.24 Del R.D. N.2578/1925.
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I veri rischi della illuminazione a led
Rispetto alla storia della illuminazione pubblica l’illuminazione a led è recente.
L’illuminazione a led ha stravolto tutti i canoni produttivi, progettuali e installativi.
Le esperienze pregresse nella IP non bastano a conoscere e risolvere preventivamente i
possibili rischi legati alla illuminazione a led.
I veri costi della illuminazione a led sono legati alla manutenzione straordinaria.
PRO
Bassi consumi
Qualità della luce
Facilità di regolazione
CONTRO
Ingegnerizzazione difficoltosa
Problemi nuovi
Delicatezza dell’elettronica
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I veri rischi della illuminazione a led
Sono state condotte statistiche sulla mortalità prematura degli apparecchi a led.
Negli ultimi 9 mesi del corrente anno (2017), le statistiche condotte su 24 comuni
riqualificati a led (ed alcuni con lavori non ancora conclusi), hanno fornito valori
impressionanti sulla mortalità attribuibile a sovratensione.
Le variabili considerate sono diverse: zona di installazione, periodo di guasto,
coefficienti orografici, complessità impiantistica, marca e tipologia di apparecchi,
tipologia di linee di alimentazione, tipologia di distribuzione, presenza di altri
componenti elettronici, presenza di scaricatori, ecc.
Incrociando i dati si sono potuti stabilire aspetti interessanti legati alla mortalità per
sovratensione.
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La condivisione della baseline, ovvero l’attuale spesa sostenuta dall’Amministrazione per la gestione del servizio di illuminazione pubblica richiede il coinvolgimento di più soggetti:
• Ufficio Tecnico
• Ufficio Ragioneria
• Segretario comunale
• Amministrazione
Come visto in precedenza i dati devono essere ricostruiti in base ad approfonditi rilievi e ricalibrati sull’impianto. Da esperienza risulta che in alcuni casi le cifre a bilancio non sono corrette. Superare il valore previsto a bilancio comporta notevoli difficoltà, specie politiche.
La condivisione della «baseline»
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Per definire correttamente e condividere le spese storiche è necessario
stabilire:
• La qualità del servizio attualmente erogata dall’impianto
• Le modalità di regolazione (nessuna, regolatore di flusso, notturno
serale)
• La modalità di gestione della manutenzione ordinaria
• L’utilizzo della manutenzione straordinaria per altre attività
• L’uso dell’energia erogata dal contatore di IP
La condivisione della «baseline»
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La definizione di una baseline scorretta comporta una errata valutazione dei risparmi tecnicamente possibili, precludendo di fatto l’aggiudicazione del bando.
Da analisi condotte su circa 40 bandi proposti nel nord Italia si è rilevato che:
• Più del 67% propongono a base d’asta importi inferiori alle prestazioni richieste
• Più del 48% vanno deserti
Significa che alcuni bandi vengono aggiudicati con importi inferiori alle prestazioni minime richieste e contenute nel bando.
La condivisione della «baseline»
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STATO DI FATTO
• RILIEVO IMPIANTO
• VERIFICA SERVIZIO
• BENCHMARK SPESA
• DATI A DISPOSIZIONE DEI COMUNI – UFFICIO TECNICO
NON ATTENDIBILI E FRAMMENTARI
• DATI SOLO QUANTITATIVI E NON QUALITATIVI
• CONSUMI ELETTRICI DA VERIFICARE
• MANCANZA DI QUALSIASI DATO SULLA QUALITA’ DEL
SERVIZIO
• NESSUNA VERIFICA IN CAMPO SUI VALORI DI LUCE
• ATTUALIZZARE LA SPESA CORRENTE
• CRITICITA’ SUI COSTI STORICI
• SPESA PER MANUTENZIONE STRAORDINARIA
• MANUTENZIONI OBBLIGATORIE NEI PROSSIMI ANNI
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Rilievo degli impianti
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DATI disponibili
•
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Rilievo degli impianti
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Rilievo degli impianti
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Suddivisione territorio
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La prima operazione è la suddivisione
del territorio in zone di studio
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Classe illuminotecnica ME4bConsumo 100
Classe illuminotecnica ME5Consumo 65
Classe illuminotecnica ME6Consumo 40
Luce OK
Così va bene di notte
Strada buia e pericolosa
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• I costi di riqualifica sono determinabili a seguito di una adeguata conoscenza dell’impianto e di precise
scelte operative.
• I costi di riqualifica dipendono da innumerevoli fattori, tra cui le scelte di regolazione, scelte
architettoniche, interramento di linee, ampliamenti compatibili con il quadro economico.
• I costi dipendono da quanto si riesce a recuperare del vecchio impianto
Analisi dei costi di riqualifica
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LA SOLA SOSTITUZIONE DEL CORPO ILLUMINANTE NON BASTA
• • IN ALCUNI CASI I COSTI DI RETE (SOSTEGNI-LINEE-QUADRI) SUPERANO ABBONDANTEMENTE I COSTI
DI SOSTITUZIONE DEI CORPI ILLUMINANTI
Analisi dei costi di riqualifica
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I DATI A DISPOSIZIONE NON SONO ATTENDIBILI
DATI DICHIARATI DAL COMUNE DATI REALI RILEVATI IN CAMPO
• +20,1 % (MEDIA DI 107 COMUNI)
DA +0,24% A +48,9%
• NUMERO PUNTI LUCE:VALORI MINIMI E MASSIMI
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Analisi dei costi di riqualifica
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I DATI A DISPOSIZIONE NON SONO ATTENDIBILI
• CONSUMO ENERGIA:
VALORI MINIMI E MASSIMI
DATI DICHIARATI DAL COMUNE DATI REALI RILEVATI IN CAMPO
• +14,8 % (MEDIA DI 96 COMUNI)
DA -9,3% A +79,4%
CONSUMI COMUNICATI DAL COMUNE (kWh) CONSUMI EFFETTIVAMENTE RILEVATI (kWh) DIFFERENZA (kWh) %
861.453 1.047.971 186.518 21,7%
646.382 714.405 68.023 10,5%
543.937 765.924 221.987 40,8%
1.614.375 2.895.945 1.281.570 79,4%
372.410 368.258 -4.152 -1,1%
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Analisi dei costi di riqualifica
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COSTO DELLA MANUTENZIONE ORDINARIA
• Vi sono modalità non confrontabili tra i comuni per il calcolo della manutenzione ordinaria
• Non esiste un piano gestionale comune, non esiste la cultura della manutenzione programmata e predittiva, non vi è una pianificazione degli investimenti di ammodernamento.
• Manutenzione ordinaria
• Gestita dall’UT comunale con contratti a:
• Chiamata a pagamento in caso di guasto
• Canone comprensivo di chiamata, intervento e materiale ordinario
• Canone comprensivo di chiamata e intervento e materiale a misura
• Canone gestionale compreso di materiale di consumo e servizi aggiuntivi programmati
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Analisi dei costi di riqualifica
I comuni non dispongono di dati sulla qualità del servizio erogato ai cittadini
TRATTI STRADALI SOVRAILLUMINATI 28%
TRATTI STRADALI ADEGUATAMENTE ILLUMINATI 18%
TRATTI STRADALI SOTTOILLUMINATI 53%
MEDIA GENERALE CALCOLATA SU 98 COMUNI
TRATTI STRADALI SOVRAILLUMINATI 38%
TRATTI STRADALI ADEGUATAMENTE ILLUMINATI 38%
TRATTI STRADALI SOTTOILLUMINATI 24%
TRATTI STRADALI SOVRAILLUMINATI 1%
TRATTI STRADALI ADEGUATAMENTE ILLUMINATI 2%
TRATTI STRADALI SOTTOILLUMINATI 97%
CASO MIGLIORE CASO PEGGIORE
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Analisi dei costi di riqualifica
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LA SPESA CORRENTE
• CONSUMO ELETTRICO
• MANUTENZIONE ORDINARIA
• MANUTENZIONE STRAORDINARIA
• ATTUALIZZARE IL CONSUMO ENERGETICO
• DATI ATTENDIBILI SUI CONSUMI – VERIFICA SU
BOLLETTE, CONTATORI E INSTALLATO
• ANALISI DIFFORMITA’ RISCONTRATE E CORREZIONI
GIUSTIFICABILI DEI VALORI
• ANALISI DELLA MODALITA’ DI GESTIONE
DELL’IMPIANTO
• RIELABORAZIONE DEI DATI IN VIRTU’ DELLE SCELTE
SULL’IMPIANTO
• INDIVIDUAZIONE DELLA MODALITA’ DI GESTIONE
DELLA MAUTENZIONE STRARDINARIA
• DEPURAZIONE DEI COSTI NON AFFERENTI
• MANUTENZIONI OBBLIGATORIE NEI PROSSIMI ANNI
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Analisi dei costi di riqualifica
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I RISPARMI DIPENDONO DA QUELLO CHE SI TROVA E DA QUANTO SI DEVE
OTTENERE
• Il risparmio non e’ solo legato al minore consumo energetico, ma
anche in funzione del sistema gestionale adottato.
• Alcune volte una complicazione inutile dei servizi aggiuntivi richiesti
(videosorveglianza , wifi, ecc.) su un canale non dedicato può
portare ad un aumento dei costi di adeguemento e di gestione,
senza reali benefici.
• «smart city» vuol dire citta’ intelligente … non complicata….
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Analisi dei costi di riqualifica
Le regole finanziarie del bando
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Poca conoscenza mercato energetico….
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Le regole finanziarie del bando
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Le regole finanziarie del bando
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Comune illuminato
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Grazie per l’attenzione
Diego Ardizzone
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