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Causa:Causa: rivoluzione industriale, cambiamento rivoluzione industriale, cambiamento ““consumiconsumi””, crescita , crescita economica e demografica anni economica e demografica anni ‘‘50 50
1972: 1972: Club di Roma pubblica Club di Roma pubblica ““I limiti dello sviluppoI limiti dello sviluppo””
IL CONCETTO DI SOSTENIBILITAIL CONCETTO DI SOSTENIBILITA’’
1973 e 1979: 1973 e 1979: crisi energeticacrisi energetica
Crisi concetto sviluppo economico anni Crisi concetto sviluppo economico anni ‘‘5050
1987 Rapporto Brundtland:1987 Rapporto Brundtland: “ Lo sviluppo è sostenibile quando ècapace di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i loro propri bisogni”
SostenibilitSostenibilitàà ambientale:ambientale: si riferisce alle condizioni sistemiche per cui le attività umane non devono disturbare i cicli naturali con cui
interagiscono oltre la resilienza del pianeta e non devono impoverire il capitale naturale da trasmettere alle generazioni future
CONSUMO RISORSECONSUMO CONSUMO RISORSERISORSE
EMISSIONI INQUINANTI
EMISSIONI EMISSIONI INQUINANTIINQUINANTI
IL CONCETTO DI SOSTENIBILITAIL CONCETTO DI SOSTENIBILITA’’
ECODESIGN………progettazione ambientalmente consapevole
ECODESIGNECODESIGN………………progettazione progettazione ambientalmente consapevoleambientalmente consapevole
Valutazione dell’eco-compatibilitàValutazione dellValutazione dell’’ecoeco--compatibilitcompatibilitàà
Materiali e componenti
Etichettature ambientali: scopo di sollecitare la competizione delle aziende e fornire
informazioni ambientali a chi compra
Etichettature ambientaliEtichettature ambientali: scopo di : scopo di sollecitare la competizione delle aziende e fornire sollecitare la competizione delle aziende e fornire
informazioni ambientali a chi comprainformazioni ambientali a chi compra
Etichette di tipo I (ISO 14024):ECOLABEL certificato da organismo indipendente e
basato sul raggiungimento di un requisito minimo di soglia
Etichette di tipo II (ISO 14021): ANAB-IBO-IBN non validato da ente certificatore e non
prevista soglia minima; fabbricante dichiara solo aspetti ambientali che ritiene utile evidenziare
Etichette di tipo III (ISO 14025): EPD (ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION) certificato da organismo indipendente; non prevede
soglia minima ma rispetto di un formato della comunicazione dei dati che faciliti confronto tra prodotti
e analisi eco-profilo secondo linee guida dettate dallo Swedish Environmental Management Council
Etichette di tipo I (ISO 14024):Etichette di tipo I (ISO 14024):ECOLABEL ECOLABEL certificato da organismo indipendente e certificato da organismo indipendente e
basato sul raggiungimento di un requisito minimo di basato sul raggiungimento di un requisito minimo di sogliasoglia
Etichette di tipo II (ISO 14021): Etichette di tipo II (ISO 14021): ANABANAB--IBOIBO--IBN IBN non validato da ente certificatore e non non validato da ente certificatore e non
prevista soglia minima; fabbricante dichiara solo aspetti prevista soglia minima; fabbricante dichiara solo aspetti ambientali che ritiene utile evidenziareambientali che ritiene utile evidenziare
Etichette di tipo III (ISO 14025): Etichette di tipo III (ISO 14025): EPD EPD (ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION) (ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION) certificato da organismo indipendente; non prevede certificato da organismo indipendente; non prevede
soglia minima ma rispetto di un formato della soglia minima ma rispetto di un formato della comunicazione dei dati che faciliti confronto tra prodotti comunicazione dei dati che faciliti confronto tra prodotti
e analisi ecoe analisi eco--profilo secondo linee guida dettate dallo profilo secondo linee guida dettate dallo SwedishSwedish EnvironmentalEnvironmental Management Management CouncilCouncil
ECOECO--COMPATIBILITACOMPATIBILITA’’Si considera un solo aspetto: l: l’’alluminio ecoalluminio eco--
compatibile perchcompatibile perchéé riciclabile o il legno perchriciclabile o il legno perchéénaturale.naturale.
Concetto di materiale naturale:
se se ““naturalinaturali”” può avere prestazioni in fase dpuò avere prestazioni in fase d’’uso uso ridotte rispetto ad altri materiali con maggior ridotte rispetto ad altri materiali con maggior
impatto, richiesta di maggiori cicli di produzione, impatto, richiesta di maggiori cicli di produzione, inquinamento di origine biologica per funghi e inquinamento di origine biologica per funghi e
muffemuffe
se se ““trattatotrattato”” con additivi e impregnanti non con additivi e impregnanti non èè pipiùùnaturalinaturali
Concetto di riciclabile:
non basta che sia riciclabile in potenza, bisogna non basta che sia riciclabile in potenza, bisogna progettarlo perchprogettarlo perchèè sia disassemblabile a fine vita sia disassemblabile a fine vita
ed ed èè necessario che esista un sistema di necessario che esista un sistema di riciclaggio per riciclare effettivamente il materiale, riciclaggio per riciclare effettivamente il materiale,
valutando anche la sua distanza dal cantiere valutando anche la sua distanza dal cantiere consideratoconsiderato
Ciclo di vita del prodottoCiclo di vita del prodottoCiclo di vita del prodotto
ECOECO--COMPATIBILECOMPATIBILE
CICLO DI VITA DI UN PRODOTTOCICLO DI VITA DI UN PRODOTTO
SISTEMA SISTEMA PRODOTTOPRODOTTO
PREPRE--PRODUZIONEPRODUZIONE
PRODUZIONEPRODUZIONE
DISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONE
USOUSO
DISMISSIONEDISMISSIONE
SISTEMA SISTEMA AMBIENTEAMBIENTE
Materie prime, Materie prime, acqua, acqua,
energiaenergia……
INPUTINPUT
Emissioni Emissioni
OUTPUTOUTPUT
PREPRE--PRODUZIONEPRODUZIONE
FASE IN CUI SI PRODUCONO I MATERIALI SEMI-LAVORATI UTILIZZABILI PER LA PRODUZIONE DEI COMPONENTI
1) ACQUISIZIONE MATERIE PRIME
2) TRASPORTO RISORSE DA LUOGO ACQUISIZIONE A SITO PRODUTTIVO
3) TRASFORMAZIONE RISORSE IN MATERIALI ED ENERGIA
FASE IN CUI SI PRODUCONO I MATERIALI SEMIFASE IN CUI SI PRODUCONO I MATERIALI SEMI--LAVORATI LAVORATI UTILIZZABILI PER LA PRODUZIONE DEI COMPONENTIUTILIZZABILI PER LA PRODUZIONE DEI COMPONENTI
1)1) ACQUISIZIONE MATERIE PRIMEACQUISIZIONE MATERIE PRIME
2)2) TRASPORTO RISORSE DA LUOGO ACQUISIZIONE A SITO TRASPORTO RISORSE DA LUOGO ACQUISIZIONE A SITO PRODUTTIVOPRODUTTIVO
3)3) TRASFORMAZIONE RISORSE IN MATERIALI ED ENERGIATRASFORMAZIONE RISORSE IN MATERIALI ED ENERGIA
MATERIALI PRODOTTI A PARTIRE DA DUE TIPI DI RISORSE:
1) PRIMARIE O VERGINI (RINNOVABILI E NON)
2) SECONDARIE (PRE O POST CONSUMO)
MATERIALI PRODOTTI A PARTIRE DA DUE TIPI DI RISORSE:MATERIALI PRODOTTI A PARTIRE DA DUE TIPI DI RISORSE:
1)1) PRIMARIE O VERGINI (RINNOVABILI E NON)PRIMARIE O VERGINI (RINNOVABILI E NON)
2)2) SECONDARIE (PRE O POST CONSUMO) SECONDARIE (PRE O POST CONSUMO)
PRODUZIONE E DISTRIBUZIONEPRODUZIONE E DISTRIBUZIONE
PRODUZIONE VERA E PROPRIA DEI PRODOTTI
1) TRASFORMAZIONE MATERIALI
2) ASSEMBLAGGIO
3) FINITURA
PRODUZIONE VERA E PROPRIA DEI PRODOTTIPRODUZIONE VERA E PROPRIA DEI PRODOTTI
1)1) TRASFORMAZIONE MATERIALITRASFORMAZIONE MATERIALI
2)2) ASSEMBLAGGIOASSEMBLAGGIO
3)3) FINITURAFINITURA
DISTRIBUZIONE PRODOTTO
1) IMBALLAGGIO
2) TRASPORTO
3) IMMAGAZZINAMENTO
DISTRIBUZIONE PRODOTTODISTRIBUZIONE PRODOTTO
1)1) IMBALLAGGIOIMBALLAGGIO
2)2) TRASPORTOTRASPORTO
3)3) IMMAGAZZINAMENTOIMMAGAZZINAMENTO
USO E DISMISSIONEUSO E DISMISSIONE
DUE ATTIVITA’ FONDAMENTALI
1) USO O CONSUMO
2) SERVIZIO
DUE ATTIVITADUE ATTIVITA’’ FONDAMENTALIFONDAMENTALI
1)1) USO O CONSUMOUSO O CONSUMO
2)2) SERVIZIOSERVIZIO
DISMISSIONE
1) SMALTIRE (DISCARICA)
2) RECUPERARE FUNZIONALITA’ PRODOTTO O SUE PARTI (RIUSO)
3) VALORIZZAZIONE CONTENUTO MATERICO O ENERGETICO (RICICLO O TERMOVALORIZZAZIONE)
DISMISSIONEDISMISSIONE
1)1) SMALTIRE (DISCARICA)SMALTIRE (DISCARICA)
2)2) RECUPERARE FUNZIONALITARECUPERARE FUNZIONALITA’’ PRODOTTO O SUE PARTI PRODOTTO O SUE PARTI (RIUSO)(RIUSO)
3)3) VALORIZZAZIONE CONTENUTO MATERICO O ENERGETICO VALORIZZAZIONE CONTENUTO MATERICO O ENERGETICO (RICICLO O TERMOVALORIZZAZIONE)(RICICLO O TERMOVALORIZZAZIONE)
LCALCA
LCA = LIFE CYCLE ASSESSMENTLCA = LIFE CYCLE ASSESSMENTLCA = LIFE CYCLE ASSESSMENT
STRUMENTO DI ANALISI ENERGETICA ED STRUMENTO DI ANALISI ENERGETICA ED AMBIENTALE DI UN PRODOTTOAMBIENTALE DI UN PRODOTTO
QUANTIFICARE INPUT ED OUTPUT DEL QUANTIFICARE INPUT ED OUTPUT DEL SISTEMA SISTEMA -- PRODOTTOPRODOTTO
1) CONFRONTARE I PRODOTTI GIA’ PRESENTI SUL MERCATO PER SCEGLIERE QUELLO PIU’ ECO-COMPATIBILE
2) EVIDENZIARE LE FASI MENO ECO-COMPATIBILI ED APPORTARE MIGLIORAMENTI PER RENDERE IL PRODOTTO PIU’ SOSTENIBILE MARCHI AMBIENTALI, STRATEGIE DI SVILUPPO
PER LE AZIENDE, STARTEGIE DI MARKETING
1)1) CONFRONTARE I PRODOTTI CONFRONTARE I PRODOTTI GIAGIA’’ PRESENTI SUL MERCATO PRESENTI SUL MERCATO PER SCEGLIERE QUELLO PER SCEGLIERE QUELLO PIUPIU’’ ECOECO--COMPATIBILECOMPATIBILE
2)2) EVIDENZIARE LE FASI MENO ECOEVIDENZIARE LE FASI MENO ECO--COMPATIBILI ED COMPATIBILI ED APPORTARE MIGLIORAMENTI PER RENDERE IL PRODOTTO APPORTARE MIGLIORAMENTI PER RENDERE IL PRODOTTO PIUPIU’’ SOSTENIBILE SOSTENIBILE MARCHI AMBIENTALI, STRATEGIE DI SVILUPPO MARCHI AMBIENTALI, STRATEGIE DI SVILUPPO
PER LE AZIENDE, STARTEGIE DI MARKETINGPER LE AZIENDE, STARTEGIE DI MARKETING
LCALCA
ANNI ’70: PROGETTO REPA ( resources and environmental profileanalysis) - BILANCIO ENERGETICO E CONSUMO RISORSE
• Coca Cola Company (contenitore meno impattante)
• Mobil Chemical Company ( prodotti per incartare alimenti)
ANNI ANNI ’’70: PROGETTO REPA ( 70: PROGETTO REPA ( resourcesresources and and environmentalenvironmental profileprofileanalysisanalysis)) -- BILANCIO ENERGETICO E CONSUMO RISORSEBILANCIO ENERGETICO E CONSUMO RISORSE
•• Coca Cola Company (contenitore meno impattante)Coca Cola Company (contenitore meno impattante)
•• MobilMobil ChemicalChemical Company ( prodotti per incartare alimenti)Company ( prodotti per incartare alimenti)
ANNI ’90: PUBBLICAZIONE QUADRO DI RIFERIMENTO ACCETTATO A LIVELLO INTERNAZIONALE (SETAC, Society of environmental
toxicology and chemistry, 1993)
“ La LCA è un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso
l’identificazione e la quantificazione dei consumi di materia, energia ed emissioni nell’ambiente e la valutazione delle opportunità per
diminuire questi impatti.
L’analisi riguarda l’intero ciclo di vita ( from cradle to grave): dall’estrazione delle materie prime, alla produzione, trasporto e
distribuzione del prodotto, al suo uso, manutenzione, fino al riciclo o smaltimento (perdita di funzionalità)”
ANNI ANNI ’’90: PUBBLICAZIONE QUADRO DI RIFERIMENTO ACCETTATO A 90: PUBBLICAZIONE QUADRO DI RIFERIMENTO ACCETTATO A LIVELLO INTERNAZIONALE (SETAC, Society of LIVELLO INTERNAZIONALE (SETAC, Society of environmentalenvironmental
toxicologytoxicology and and chemistrychemistry, 1993), 1993)
““ La LCA La LCA èè un processo che permette di valutare gli impatti ambientali un processo che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attivitassociati ad un prodotto, processo o attivitàà, attraverso , attraverso
ll’’identificazione e la quantificazione dei consumi di materia, eneidentificazione e la quantificazione dei consumi di materia, energia rgia ed emissioni nelled emissioni nell’’ambiente e la valutazione delle opportunitambiente e la valutazione delle opportunitàà per per
diminuire questi impatti.diminuire questi impatti.
LL’’analisi riguarda lanalisi riguarda l’’intero ciclo di vita ( intero ciclo di vita ( fromfrom cradlecradle toto grave): grave): dalldall’’estrazione delle materie prime, alla produzione, trasporto e estrazione delle materie prime, alla produzione, trasporto e
distribuzione del prodotto, al suo uso, manutenzione, fino al ridistribuzione del prodotto, al suo uso, manutenzione, fino al riciclo o ciclo o smaltimento (perdita di funzionalitsmaltimento (perdita di funzionalitàà))””
ISOISO
ISO 14040 “VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA” UNI EN ISO 14040ISO 14040 ISO 14040 ““VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITAVALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA”” UNI EN ISO 14040UNI EN ISO 14040
GOAL AND SCOPE
DEFINITION (ISO 14041)
GOAL AND GOAL AND SCOPE SCOPE
DEFINITION DEFINITION (ISO 14041)(ISO 14041)
INVENTORY ANALYSIS (LCI
ISO 14041)
INVENTORY INVENTORY ANALYSIS (LCI ANALYSIS (LCI
ISO 14041)ISO 14041)
IMPACT ASSESSMENT
(LCIA ISO 14042)
IMPACT IMPACT ASSESSMENT ASSESSMENT
(LCIA ISO (LCIA ISO 14042)14042)
INTERPRETATION (ISO 14043)
INTERPRETATION INTERPRETATION (ISO 14043)(ISO 14043)
STRUTTURA STRUTTURA LCA LCA
PROPOSTA PROPOSTA DALLA ISO DALLA ISO
1404014040
GOAL AND SCOPE DEFINITIONGOAL AND SCOPE DEFINITION
1) DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLO STUDIO: “ Gli obiettivi e gliscopi di una LCA devono essere definiti con chiarezza ed essere coerenti con
l’applicazione prevista. L’obiettivo di una LCA deve stabilire senza ambiguità quali siano l’applicazione prevista, le motivazioni che inducono a realizzare lo studio e il tipo di pubblico a cui è destinato, cioè a quali persone si intendono comunicare
i risultati dello studio”
1) DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLO STUDIO: 1) DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLO STUDIO: ““ Gli obiettivi e gliGli obiettivi e gliscopi di una LCA devono essere definiti con chiarezza ed essere scopi di una LCA devono essere definiti con chiarezza ed essere coerenti con coerenti con
ll’’applicazione prevista. Lapplicazione prevista. L’’obiettivo di una LCA deve stabilire senza ambiguitobiettivo di una LCA deve stabilire senza ambiguitàà quali quali siano lsiano l’’applicazione prevista, le motivazioni che inducono a realizzareapplicazione prevista, le motivazioni che inducono a realizzare lo studio e lo studio e il tipo di pubblico a cui il tipo di pubblico a cui èè destinato, ciodestinato, cioèè a quali persone si intendono comunicare a quali persone si intendono comunicare
i risultati dello studioi risultati dello studio””
2) CAMPO APPLICAZIONE O DEFINIZIONE SISTEMA2) CAMPO APPLICAZIONE O DEFINIZIONE SISTEMA2) CAMPO APPLICAZIONE O DEFINIZIONE SISTEMA
FUNZIONE DEL SISTEMAFUNZIONE DEL SISTEMA
CONFINI SISTEMACONFINI SISTEMA
UNITAUNITA’’ FUNZIONALE FUNZIONALE
QUALITAQUALITA’’ DEI DATIDEI DATI
GOAL AND SCOPE DEFINITIONGOAL AND SCOPE DEFINITION
Funzione del sistema caratteristiche e prestazioni prodottoFunzione del sistema Funzione del sistema caratteristiche e prestazioni prodottocaratteristiche e prestazioni prodotto
Confini sistema bisogna determinare le unità di processo che devono essere incluse nella LCA. E’ utile rappresentare attraverso un diagramma di flusso le unità di processo e le loro interrelazioni, anche con lo scopo di pianificare la raccolta dei dati e delle informazioni, delineando in tal modo il campo di azione.
La scelta del confine dell’analisi deve essere adeguatamente motivata e sempre segnalata nella redazione dello studio.
Confini sistema Confini sistema bisogna determinare le unitbisogna determinare le unitàà di processo che di processo che devono essere incluse nella LCA. Edevono essere incluse nella LCA. E’’ utile rappresentare attraverso un utile rappresentare attraverso un diagramma di flusso le unitdiagramma di flusso le unitàà di processo e le loro interrelazioni, di processo e le loro interrelazioni, anche con lo scopo di pianificare la raccolta dei dati e delle anche con lo scopo di pianificare la raccolta dei dati e delle informazioni, delineando in tal modo il campo di azione. informazioni, delineando in tal modo il campo di azione.
La scelta del confine dellLa scelta del confine dell’’analisi deve essere adeguatamente analisi deve essere adeguatamente motivata e sempre segnalata nella redazione dello studio.motivata e sempre segnalata nella redazione dello studio.
Flussi elementari in ingresso
Flussi elementari Flussi elementari in ingressoin ingresso
Flussi elementari in ingresso
Flussi elementari Flussi elementari in ingressoin ingresso
Flussi elementari in uscita
Flussi elementari Flussi elementari in uscitain uscita
Flussi elementari in uscita
Flussi elementari Flussi elementari in uscitain uscita
Unità di processoUnitUnitàà di processodi processo
Unità di processoUnitUnitàà di processodi processo
GOAL AND SCOPE DEFINITIONGOAL AND SCOPE DEFINITION
Confini del sistemaEstrazione delle materie
prime
Riuso, riciclo, recupero energetico
Smaltimento in discarica
Utilizzo del prodotto
Distribuzione
Produzione e assemblaggio
Lavorazione dei materiali
Energia
Materie prime
Acqua
Emissioni in aria
Emissioni in acqua
Rifiuti solidi
Altri rilasci
Co-prodotti
GOAL AND SCOPE DEFINITIONGOAL AND SCOPE DEFINITION
Unità funzionale misura della prestazione del sistema prodotto, a cui legare tutti i flussi in entrata e in uscita permette di comparare vari prodotti a parità di unità funzionale
Il sistema ha una varietà di funzione e la scelta di tale funzione èarbitraria, ma comunque dipende dall’obiettivo, dal campo di applicazione e dal prodotto studiato. Deve essere definita e misurabile.
UnitUnitàà funzionale funzionale misura della prestazione del sistema prodotto, misura della prestazione del sistema prodotto, a cui legare tutti i flussi in entrata e in uscita a cui legare tutti i flussi in entrata e in uscita permette di comparare permette di comparare vari prodotti a paritvari prodotti a paritàà di unitdi unitàà funzionalefunzionale
Il sistema ha una varietIl sistema ha una varietàà di funzione e la scelta di tale funzione di funzione e la scelta di tale funzione èèarbitraria, ma comunque dipende dallarbitraria, ma comunque dipende dall’’obiettivo, dal campo di obiettivo, dal campo di applicazione e dal prodotto studiato. Deve essere definita e applicazione e dal prodotto studiato. Deve essere definita e misurabile.misurabile.
Qualità dei dati:
1) Provenienza: dati primari e secondari
2) Tempo: anzianità di dati (i.e. entro gli
ultimi 5 anni) ed estensione del tempo
(per 1 anno intero) rispetto ai quali i dati andranno raccolti
3) Geografia: zona in cui si raccolgono i dati (locale, regionale, nazionale…)
4) Altri: se si utilizza la migliore tecnologia disponibile; quello che non è stato considerato; valutazione dei dati (stime medie….)
QualitQualitàà dei dati: dei dati:
1) Provenienza: 1) Provenienza: dati primari e secondari dati primari e secondari
2) Tempo: 2) Tempo: anzianitanzianitàà di dati (i.e. entro gli di dati (i.e. entro gli
ultimi 5 anni) ed estensione del tempo ultimi 5 anni) ed estensione del tempo
(per 1 anno intero) rispetto ai quali i dati andranno raccol(per 1 anno intero) rispetto ai quali i dati andranno raccoltiti
3) Geografia: 3) Geografia: zona in cui si raccolgono i dati (locale, regionale, nazionalezona in cui si raccolgono i dati (locale, regionale, nazionale……))
4) Altri: 4) Altri: se si utilizza la migliore tecnologia disponibile; quello che nose si utilizza la migliore tecnologia disponibile; quello che non n èè stato stato considerato; valutazione dei dati (stime medieconsiderato; valutazione dei dati (stime medie…….).)
BUWAL 250
Pré STANDARD
ETH-ESU 96
IVAM
IDEMAT 2001
ECO-INVENT
I-LCA
Ricerca dati contatti diretti aziende
Ricerca dati contatti diretti aziende
INVENTARIOINVENTARIO
Parte contabile in cui si quantificano flussi input ed outputParte contabile in cui si quantificano flussi input ed ouParte contabile in cui si quantificano flussi input ed outputtput
QUESTIONARIO O DATA SHEETQUESTIONARIO O DATA SHEETQUESTIONARIO O DATA SHEETF O G L IO P E R L A R A C C O L T A D E I D A T I P R O C E S S O : D A T A : B IL A N C IO D I M A S S A : M A T E R IE P R IM E k g O U T P U T S k g P r o d o t to p r in c ip a le :
C o p r o d o tto : R ifiu t i so l id i :
IN P U T D I C O M P O N E N T I A U S IL IA R I
k g N O T E
IN P U T D I E N E R G IA F O N T I E N E R G E T IC H E k g / t G J / t N O T E D A T I R E L A T IV I A I T R A S P O R T I A T T IV IT A ’ D I T R A S P O R T O
M E Z Z O D IS T A N Z A (k m ) E N T IT A ’ D E L C A R IC O
D A T I A M B IE N T A L I E M IS S IO N I IN A R IA k g / t N O T E E M IS S IO N I IN A C Q U A k g / t N O T E E M IS S IO N I N E L T E R R E N O k g / t N O T E F O N T I D E I D A T I
INVENTARIOINVENTARIO
RIFERITI ALL’UNITA’ FUNZIONALERIFERITI ALLRIFERITI ALL’’UNITAUNITA’’ FUNZIONALEFUNZIONALE
ALLOCAZIONE: processi multifunzionaliALLOCAZIONE: processi multifunzionaliALLOCAZIONE: processi multifunzionali
1)1) PROPORZIONALITAPROPORZIONALITA’’ DI MASSADI MASSA
2)2) METODO DEL SURPLUSMETODO DEL SURPLUS
3)3) PRODUZIONE FITTIZIA DI UN PRODOTTOPRODUZIONE FITTIZIA DI UN PRODOTTO
VALUTAZIONE IMPATTIVALUTAZIONE IMPATTI
1) CLASSIFICAZIONE
2) CARATTERIZZAZIONE
1) CLASSIFICAZIONE1) CLASSIFICAZIONE
2) CARATTERIZZAZIONE2) CARATTERIZZAZIONE OBBLIGATORIEOBBLIGATORIEOBBLIGATORIE
3) NORMALIZZAZIONE
4) VALUTAZIONE O PESATURA
3) NORMALIZZAZIONE3) NORMALIZZAZIONE
4) VALUTAZIONE O PESATURA4) VALUTAZIONE O PESATURANON
OBBLIGATORIENON NON
OBBLIGATORIEOBBLIGATORIE
IMPATTO: IMPATTO: contatto violento tra due oggetti che entrano in contatto violento tra due oggetti che entrano in collisione: attivitcollisione: attivitàà antropica e lantropica e l’’ambienteambiente
Impatto: causa (processo Impatto: causa (processo emissione o consumo risorsa) ed emissione o consumo risorsa) ed effetto sulleffetto sull’’ambiente, inteso come sistema complesso di risorse ambiente, inteso come sistema complesso di risorse
naturali e umanenaturali e umane
VALUTAZIONE IMPATTI: LE CATEGORIE DI IMPATTOVALUTAZIONE IMPATTI: LE CATEGORIE DI IMPATTO
1) estrazione risorse abiotiche (rinnovabili e non)
2) estrazione risorse biotiche (in maniera sostenibile o non)
3) uso del territorio
4) effetto serra
5) assottigliamento strato ozono
6) acidificazione /eutrofizzazione
7) smog fotochimico
8) tossicità ed ecotossicità
1) estrazione risorse 1) estrazione risorse abioticheabiotiche (rinnovabili e non)(rinnovabili e non)
2) estrazione risorse 2) estrazione risorse biotichebiotiche (in maniera sostenibile o non)(in maniera sostenibile o non)
3) uso del territorio3) uso del territorio
4) effetto serra4) effetto serra
5) assottigliamento strato ozono5) assottigliamento strato ozono
6) acidificazione /eutrofizzazione6) acidificazione /eutrofizzazione
7) smog 7) smog fotochimicofotochimico
8) tossicit8) tossicitàà ed ed ecotossicitecotossicitàà
ESISTINO NUMETROSE CATEGORIE D’IMPATTO Working Group on LCIA (SETAC)
ESISTINO NUMETROSE CATEGORIE DESISTINO NUMETROSE CATEGORIE D’’IMPATTOIMPATTO Working Working GroupGroup on LCIA (SETAC)on LCIA (SETAC)
VALUTAZIONE IMPATTI: CLASSIFICAZIONEVALUTAZIONE IMPATTI: CLASSIFICAZIONE
INVENTARIO EMISSIONI E CONSUMI RISORSE
“COLLOCO” LE VARIE EMISSIONI NELLE CATEGORIE D’IMPATTO
RISULTATO: IN OGNI CATEGORIA AVRO’ TUTTE I MIEI INPUT ED OUTPUT
INVENTARIO INVENTARIO EMISSIONI E CONSUMI RISORSEEMISSIONI E CONSUMI RISORSE
““COLLOCOCOLLOCO”” LE VARIE EMISSIONI NELLE CATEGORIE LE VARIE EMISSIONI NELLE CATEGORIE DD’’IMPATTO IMPATTO
RISULTATO: IN OGNI CATEGORIA AVRORISULTATO: IN OGNI CATEGORIA AVRO’’ TUTTE I MIEI INPUT TUTTE I MIEI INPUT ED OUTPUTED OUTPUT
ASSEGNAZIONE RISULTATI INVENTARIOASSEGNAZIONE RISULTATI INVENTARIOASSEGNAZIONE RISULTATI INVENTARIO
COLLOCAZIONE AVVIENE IN BASE AGLI EFFETTI E DANNI POTENZIALI CONSIDERATI
COLLOCAZIONE AVVIENE IN BASE AGLI EFFETTI E DANNI COLLOCAZIONE AVVIENE IN BASE AGLI EFFETTI E DANNI POTENZIALI POTENZIALI CONSIDERATICONSIDERATI
VALUTAZIONE IMPATTI: CARATTERIZZAZIONEVALUTAZIONE IMPATTI: CARATTERIZZAZIONE
FATTORI DI CARATTERIZZAZIONE (WEIGHT FACTORS): misura l’intensità della sostanza sul problema ambientale consideratoFATTORI DI CARATTERIZZAZIONE (WEIGHT FACTORS): misura FATTORI DI CARATTERIZZAZIONE (WEIGHT FACTORS): misura
ll’’intensitintensitàà della sostanza sul problema ambientale consideratodella sostanza sul problema ambientale considerato
QUANTIFICAZIONE CONTRIBUTO SOSTANZE PER LE VARIE CATEGORIE D’IMPATTO
QUANTIFICAZIONE CONTRIBUTO SOSTANZE PER LE VARIE QUANTIFICAZIONE CONTRIBUTO SOSTANZE PER LE VARIE CATEGORIE DCATEGORIE D’’IMPATTOIMPATTO
CML 2000 (Centre of Environmental Science- Università di Leiden- Olanda)effetto serra = kg GWP (global warming potential) CO2eq.
Effetto serra = … + kg CO2 * 1 + kg N2O * 310 + kg CH4 * 21 + kg CFC-11 *4000 + … = TOT. kg CO2-EQ
CML 2000 (Centre of Environmental Science- Università di Leiden- Olanda)effetto serra = kg GWP (global warming potential) CO2eq.
Effetto serra = … + kg CO2 * 1 + kg N2O * 310 + kg CH4 * 21 + kg CFC-11 *4000 + … = TOT. kg CO2-EQ
Stabilito da un’ Authority in funzione in base a considerazioni di carattere scientificoStabilito da unStabilito da un’’ AuthorityAuthority in funzione in base a considerazioni di in funzione in base a considerazioni di carattere scientificocarattere scientifico
VALUTAZIONE IMPATTI: NORMALIZZAZIONEVALUTAZIONE IMPATTI: NORMALIZZAZIONE
NORMALIZZAZIONE: contestualizza gli impatti stabilisce la magnitudo del sistema studiato, cioè il suo impatto su una determinata area geografica scelta come riferimento
NORMALIZZAZIONE: NORMALIZZAZIONE: contestualizzacontestualizza gli impattigli impatti stabilisce la stabilisce la magnitudo del sistema studiato, ciomagnitudo del sistema studiato, cioèè il suo impatto su una il suo impatto su una determinata area geografica scelta come riferimentodeterminata area geografica scelta come riferimento
DALLA CARATTERIZZAZIONE PROFILO AMBIENTALE (punteggi per ogni categoria d’impatto) spesso analisi si ferma qua
DALLA CARATTERIZZAZIONE DALLA CARATTERIZZAZIONE PROFILO AMBIENTALE (punteggi PROFILO AMBIENTALE (punteggi per ogni categoria dper ogni categoria d’’impatto) impatto) spesso analisi si ferma quaspesso analisi si ferma qua
Ni = Si/Ai dove Si= quantità di sostanza emessa per unità diprodotto e Ai= quantità di sostanza emessaannualmente in quel paese per tutte le attività svolte
•16 +
Ni = Si/Ai dove Si= quantità di sostanza emessa per unità diprodotto e Ai= quantità di sostanza emessaannualmente in quel paese per tutte le attività svolte
•16 +
Divido i valori della caratterizzazione per “valore di riferimento” o “effetto normale” derivante da dati medi su scala regionale, mondiale….
Divido i valori della caratterizzazione per Divido i valori della caratterizzazione per ““valore di riferimentovalore di riferimento”” o o ““effetto normaleeffetto normale”” derivante da dati medi su scala regionale, derivante da dati medi su scala regionale, mondialemondiale……..
Quanto la mia unitQuanto la mia unitàà funzionale inquina?funzionale inquina?
VALUTAZIONE IMPATTI: VALUTAZIONE O PESATURAVALUTAZIONE IMPATTI: VALUTAZIONE O PESATURA
RENDE PIU’ FACILE VALUTARE QUALE PRODOTTO GLOBALMENTE E’ PIU’ ECO-COMPATIBILE RISPETTO AD UN ALTRO CON LA MEDESIMA FUNZIONE
RENDE RENDE PIUPIU’’ FACILE VALUTARE QUALE PRODOTTO FACILE VALUTARE QUALE PRODOTTO GLOBALMENTE EGLOBALMENTE E’’ PIUPIU’’ ECOECO--COMPATIBILE RISPETTO AD UN COMPATIBILE RISPETTO AD UN ALTRO CON LA MEDESIMA FUNZIONEALTRO CON LA MEDESIMA FUNZIONE
ASSOCIARE AL SISTEMA STUDIATO UN INDICE AMBIENTALE FINALE PUNTEGGIO UNICO GLOBALE
ASSOCIARE AL SISTEMA STUDIATO UN INDICE AMBIENTALE ASSOCIARE AL SISTEMA STUDIATO UN INDICE AMBIENTALE FINALEFINALE PUNTEGGIO UNICO GLOBALEPUNTEGGIO UNICO GLOBALE
Moltiplico i risultati della normalizzazione per “fattori peso” che esprimono l’importanza attribuita ciascun problema ambientaleMoltiplico i risultati della normalizzazione per Moltiplico i risultati della normalizzazione per ““fattori pesofattori peso”” che che esprimono lesprimono l’’importanza attribuita ciascun problema ambientaleimportanza attribuita ciascun problema ambientale
ANALISI RISULTATI E MIGLIORAMENTIANALISI RISULTATI E MIGLIORAMENTI
analisi di sensibilità per avere percezione dello studio fruibile e comprensibile (es. rappresent. Istogrammi..); si verifica accuratezza dei dati di inventario, la loro influenza sui risultati ottenuti, si verifica ottenimento scopi prefissi dello studio….
analisi di sensibilitanalisi di sensibilitàà per avere percezione dello studio fruibile e per avere percezione dello studio fruibile e comprensibile (es. comprensibile (es. rappresentrappresent. Istogrammi..); si verifica . Istogrammi..); si verifica accuratezza dei dati di inventario, la loro influenza sui risultaccuratezza dei dati di inventario, la loro influenza sui risultati ati ottenuti, si verifica ottenimento scopi prefissi dello studioottenuti, si verifica ottenimento scopi prefissi dello studio……..
INTERPRETAZIONE RISULTATIINTERPRETAZIONE RISULTATIINTERPRETAZIONE RISULTATI
MIGLIORAMENTO: si evidenziano i punti critici e si valutano e selezionano le opzioni e i miglioramenti per ridurre il carico ambientale; si confrontano soluzioni con altre più eco-compatibili
MIGLIORAMENTO:MIGLIORAMENTO: si evidenziano i punti critici e si valutano e si evidenziano i punti critici e si valutano e selezionano le opzioni e i miglioramenti per ridurre il carico selezionano le opzioni e i miglioramenti per ridurre il carico ambientale; si confrontano soluzioni con altre piambientale; si confrontano soluzioni con altre piùù ecoeco--compatibilicompatibili
PROPOSTA TRA ALTERNATIVE MIGLIORI TRA CUI POTER SCEGLIEREPROPOSTA TRA ALTERNATIVE MIGLIORI TRA CUI POTER PROPOSTA TRA ALTERNATIVE MIGLIORI TRA CUI POTER SCEGLIERESCEGLIERE
CML 2000 (olandese)CML 2000 (olandese)
LA METODOLOGIA CML2000 (SU VERSIONE 1992) AGGREGA I RISULTATI DEI DANNI IN DIECI CATEGORIE VALUTATE SU SCALA
EUROPEA
LA METODOLOGIA CML2000 (SU VERSIONE 1992) AGGREGA I LA METODOLOGIA CML2000 (SU VERSIONE 1992) AGGREGA I RISULTATI DEI DANNI IN DIECI CATEGORIE VALUTATE SU SCALA RISULTATI DEI DANNI IN DIECI CATEGORIE VALUTATE SU SCALA
EUROPEAEUROPEA
L’indicatore di danno è il KG CO2-eq
L’indicatore di danno è il KG CFC-11-eq
L’indicatore di danno è il KG 1,4 DB (DICLOROBENZENE) –eq
HUMAN TOXICITYHUMAN TOXICITY
FRESH WATER ACQ. ECOTOX.
FRESH WATER ACQ. ECOTOX.
MARINE ACQ. ECOTOX.
MARINE ACQ. ECOTOX.
TERRESTRIAL ECOTOX.
TERRESTRIAL TERRESTRIAL ECOTOX.ECOTOX.
ABIOTIC DEPLETIONABIOTIC DEPLETION
GWPGWP
ODPODP
L’indicatore di danno è il KG Sb (antimonio)-eq
CML 2000 (olandese)CML 2000 (olandese)
PHOTOCHEMICAL OXIDATION
PHOTOCHEMICAL OXIDATION
ACIDIFICATIONACIDIFICATION
EUTROPHICATIONEUTROPHICATION
L’indicatore di danno è il KG C2H2 (ACETILENE)-eq
L’indicatore di danno è il KG SO2 (BIOSSIDO DI ZOLFO)-eq
L’indicatore di danno è il KG PO4 (FOSFATO)-eq
NORMALIZZAZIONE: Olanda 1997, Europa occidentale 1995, Mondo 1995, Mondo 1990
NORMALIZZAZIONE:NORMALIZZAZIONE: Olanda 1997, Europa occidentale Olanda 1997, Europa occidentale 1995, Mondo 1995, Mondo 1990 1995, Mondo 1995, Mondo 1990
ECOECO--INDICATOR 99 (olandese)INDICATOR 99 (olandese)
LA METODOLOGIA DEGLI ECO-INDICATORI AGGREGA I RISULTATI DEI DANNI IN TRE CATEGORIE VALUTATE SU SCALA EUROPEA
LA METODOLOGIA DEGLI ECOLA METODOLOGIA DEGLI ECO--INDICATORI AGGREGA I RISULTATI DEI INDICATORI AGGREGA I RISULTATI DEI DANNI IN TRE CATEGORIE VALUTATE SU SCALA EUROPEADANNI IN TRE CATEGORIE VALUTATE SU SCALA EUROPEA
DANNI SALUTE UMANA
DANNI SALUTE UMANA
DANNI QUALITÀ
ECOSISTEMA
DANNI QUALITÀ
ECOSISTEMA
ESAURIMENTO RISORSE
ESAURIMENTO RISORSE
• sostanze cancerogene• malattie respiratorie (sost. organiche) • malattie respiratorie (sost. inorganiche)• cambiamenti climatici• riduzione dello strato di ozono• radiazioni
• sostanze cancerogene• malattie respiratorie (sost. organiche) • malattie respiratorie (sost. inorganiche)• cambiamenti climatici• riduzione dello strato di ozono• radiazioni
• ecotossicità• eutrofizzazione/acidificazione • sfruttamento del suolo
• ecotossicità• eutrofizzazione/acidificazione • sfruttamento del suolo
• combustibili fossili • minerali• combustibili fossili • minerali
L’indicatore di danno è il DALY definito come il
numero di anni di vita persi da tutti i cittadini europei
L’indicatore di danno è il PDF/m2yr (=10PAF) definito
come la variazione della percentuale di specie animali o
vegetali che hanno un’alta probabilità di non sopravvivere a seguito degli impatti considerati
L’indicatore di danno è il MJ/SURPLUS che valuta il surplus di energia necessario per estrarre 1 kg di materiale quando il suo
consumo sarà 5 volte quello del 1990
ECOECO--INDICATOR 99INDICATOR 99
GLI IMPATTI VENGONO NORMALIZZATI E VALUTATI PER OTTENERE UN PARAMETRO UNIVOCO DI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO
GLI IMPATTI VENGONO NORMALIZZATI E VALUTATI PER OTTENERE UN GLI IMPATTI VENGONO NORMALIZZATI E VALUTATI PER OTTENERE UN PARAMETRO UNIVOCO DI VALUTAZIONE DELLPARAMETRO UNIVOCO DI VALUTAZIONE DELL’’IMPATTOIMPATTO
DALYDALYDALY PDF/m2yrPDF/m2yrPDF/m2yr MJ SURPLUSMJ SURPLUSMJ SURPLUS
NORMALIZZAZIONE E VALUTAZIONENORMALIZZAZIONE E VALUTAZIONENORMALIZZAZIONE E VALUTAZIONE
ECO-PUNTI (Pt)ECOECO--PUNTI (Pt)PUNTI (Pt)
EPS 2000 (svedese)EPS 2000 (svedese)
LA METODOLOGIA DELL’EPS 2000 AGGREGA I RISULTATI DEI DANNI IN QUATTRO CATEGORIE VALUTATE SU SCALA MONDIALE
LA METODOLOGIA DELLLA METODOLOGIA DELL’’EPS 2000 AGGREGA I RISULTATI DEI DANNI IN EPS 2000 AGGREGA I RISULTATI DEI DANNI IN QUATTRO CATEGORIE VALUTATE SU SCALA MONDIALEQUATTRO CATEGORIE VALUTATE SU SCALA MONDIALE
DANNI SALUTE UMANA
DANNI SALUTE UMANA
CAPACITA’PRODUTTIVA
DELL’ECOSISTEMA
CAPACITA’PRODUTTIVA
DELL’ECOSISTEMA
• speranza di vita• grave malattia • malattia • forte fastidio• fastidio
• speranza di vita• grave malattia • malattia • forte fastidio• fastidio
• capacità di crescita del raccolto• capacità di crescita del legno • produzione di carne e pesce• acidificazione del suolo• cap. prod. acqua per irrigare• cap. prod. acqua da bere
• capacità di crescita del raccolto• capacità di crescita del legno • produzione di carne e pesce• acidificazione del suolo• cap. prod. acqua per irrigare• cap. prod. acqua da bere
DISPONIBILITA’DI RISORSE ABIOTICHE
DISPONIBILITA’DI RISORSE ABIOTICHE
• esaurimento delle riserve• esaurimento delle riserve
BIODIVERSITA’BIODIVERSITA’ • estinzione specie• estinzione specie
L’indicatore di danno è il PERSON YEAR definito come il numero di anni di vita persi dalla comunità mondiale
L’indicatore di danno è il KG di prodotto e
in H+ moli equiv.(acidificazione)
L’indicatore di danno è l’ELU cioè la disponibilità a pagare per
la sostituzione delle risorse abiotiche in esaurimento
L’indicatore di danno è il NEX dato dal rapporto tra specie estinte a causa della
sostanza e numero totale di specie estinte in un anno
EPS 2000EPS 2000
GLI IMPATTI VENGONO SOLO VALUTATI E NON NORMALIZZATI
SI OTTIENE COSI’ UN PARAMETRO UNIVOCO DI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO ESPRESSO IN ELU cioè unità di carico ambientale
GLI IMPATTI VENGONO SOLO VALUTATI E NON NORMALIZZATIGLI IMPATTI VENGONO SOLO VALUTATI E NON NORMALIZZATI
SI OTTIENE COSISI OTTIENE COSI’’ UN PARAMETRO UNIVOCO DI VALUTAZIONE UN PARAMETRO UNIVOCO DI VALUTAZIONE DELLDELL’’IMPATTO ESPRESSO IN IMPATTO ESPRESSO IN ELU cioELU cioèè unitunitàà di carico ambientaledi carico ambientale
YOLL, Person YearYOLL, Person YearYOLL, Person Year KG o H+KG o H+KG o H+ ELUELUELU
VALUTAZIONEVALUTAZIONEVALUTAZIONE
ELU (Pt)ELU (Pt)ELU (Pt)
Il parametro in ELU si basa sul concetto della WTP, cioè la disponibilità a pagare per evitare cambiamenti che peggiorino le condizioni dell’ambiente e della salute
⇒ si attribuisce un valore economico all’ELU pari a quello di 1 euro
Il parametro in ELU si basa sul concetto della Il parametro in ELU si basa sul concetto della WTPWTP, cio, cioèè la disponibilitla disponibilitàà a pagare per a pagare per evitare cambiamenti che peggiorino le condizioni dellevitare cambiamenti che peggiorino le condizioni dell’’ambiente e della salute ambiente e della salute
⇒⇒ si attribuisce un valore economico allsi attribuisce un valore economico all’’ELU pari a quello di 1 euroELU pari a quello di 1 euro
DIFFERENZE TRA I DUE METODIDIFFERENZE TRA I DUE METODI
EE--I I 99 SI SCALA EUROPEA EPS2000 SU SCALA MONDIALE
CATEGORIE CATEGORIE ““QUALITAQUALITA’’ ECOSISTEMAECOSISTEMA”” IN EIN E--I99 EI99 E’’ DIVISA IN DUE NELLDIVISA IN DUE NELL’’EPS2000 EPS2000 ( capacit( capacitàà produttiva ecosistema e biodiversitproduttiva ecosistema e biodiversità’à’ ))
EPS 2000 CONTIENE CATEGORIE DI IMPATTO NON VALUTATE IN EEPS 2000 CONTIENE CATEGORIE DI IMPATTO NON VALUTATE IN E--I99: capacitI99: capacitàà di di crescita del raccolto, del legno e della carnecrescita del raccolto, del legno e della carne--pescepesce
EE--I99: ACQUA in minerali e acidific./eutrofizz.I99: ACQUA in minerali e acidific./eutrofizz.
EPS2000: ACQUA 2 categorie di impatto ( capacitEPS2000: ACQUA 2 categorie di impatto ( capacitàà prod. acqua irrigaz. e da bere )prod. acqua irrigaz. e da bere )
EE--I99 ( esaurimento risorse ) E EPS2000 ( disponibilitI99 ( esaurimento risorse ) E EPS2000 ( disponibilitàà risorse abiotiche ) UNICHE risorse abiotiche ) UNICHE CATEGORIE DI DANNO CORRISPONDENTI ANCHE SE ATTRIBUISCONO PESI DICATEGORIE DI DANNO CORRISPONDENTI ANCHE SE ATTRIBUISCONO PESI DIVERSI VERSI
ALLE SOSTANZE : gas naturale e rame piALLE SOSTANZE : gas naturale e rame piùù esauribili nellesauribili nell’’EPS2000 che nellEPS2000 che nell’’ EE--I99I99
CO2: IN ECO2: IN E--I99 ( salute umana: cambiamenti climatici) I99 ( salute umana: cambiamenti climatici) -- IN EPS2000 (salute umana, IN EPS2000 (salute umana, biodiversitbiodiversitàà e cap. prod. ecosistema) e in CAP. PROD. LEGNO emissioni sonoe cap. prod. ecosistema) e in CAP. PROD. LEGNO emissioni sono un un
vantaggiovantaggio
Lo SFRUTTAMENTO DEL SUOLO Lo SFRUTTAMENTO DEL SUOLO ha maggior peso nellha maggior peso nell’’EE--I99 che nellI99 che nell’’EPS2000EPS2000
L’APPLICAZIONE DI DUE O PIU’ METODI DIFFERENTI PERMETTE DI EVIDENZIARE EVENTUALI ASPETTI NON
EMERSI CON L’UTILIZZO DI UN SOLO METODO E OTTENERE COSI’ PIU’ ELEMENTI PER UNA MIGLIOR VALUTAZIONE
DELL’ECO-COMPATIBILITA’ DEL “PRODOTTO” STUDIATO
LL’’APPLICAZIONE DI DUE O APPLICAZIONE DI DUE O PIUPIU’’ METODI DIFFERENTI METODI DIFFERENTI PERMETTE DI EVIDENZIARE EVENTUALI ASPETTI NON PERMETTE DI EVIDENZIARE EVENTUALI ASPETTI NON
EMERSI CON LEMERSI CON L’’UTILIZZO DI UN SOLO METODO E OTTENERE UTILIZZO DI UN SOLO METODO E OTTENERE COSICOSI’’ PIUPIU’’ ELEMENTI PER UNA MIGLIOR VALUTAZIONE ELEMENTI PER UNA MIGLIOR VALUTAZIONE
DELLDELL’’ECOECO--COMPATIBILITACOMPATIBILITA’’ DEL DEL ““PRODOTTOPRODOTTO”” STUDIATOSTUDIATO
APPROCCI DIVERSI (DITANCE TO TARGET E MONETIZZAZIONE)APPROCCI DIVERSI (DITANCE TO TARGET E MONETIZZAZIONE)
ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL METODO LCAALCUNE CONSIDERAZIONI SUL METODO LCA
1) MANCANZA DI BANCHE DATI ITALIANE
2) MANCANZA DI METODO ITALIANO
3) VALUTA SOLO ASPETTI QUANTITATIVI
4) INCERTEZZE SUL METODO RELATIVE AD ALCUNE PROBLEMATICHE AMBIENTALI (SCIENZE AMBIENTALI
SONO ANCORA “GIOVANI”) SI POSSONO MODIFICARE GLI OBIETTIVI , SE NE POSSONO AGGIUNGERE ALTRI…..
5) INCERTEZZE SUL FUTURO: CONTESTO TECNOLOGICO, CULTURALE, NORMATIVO …PUO’ CAMBIARE RISPETTO
A QUELLO DEL MOMENTO IN CUI SI PROGETTA
1)1) MANCANZA DI BANCHE DATI ITALIANEMANCANZA DI BANCHE DATI ITALIANE
2)2) MANCANZA DI METODO ITALIANOMANCANZA DI METODO ITALIANO
3)3) VALUTA SOLO ASPETTI QUANTITATIVIVALUTA SOLO ASPETTI QUANTITATIVI
4)4) INCERTEZZE SUL METODO RELATIVE AD ALCUNE INCERTEZZE SUL METODO RELATIVE AD ALCUNE PROBLEMATICHE AMBIENTALI (SCIENZE AMBIENTALI PROBLEMATICHE AMBIENTALI (SCIENZE AMBIENTALI
SONO ANCORA SONO ANCORA ““GIOVANIGIOVANI””) ) SI POSSONO MODIFICARE SI POSSONO MODIFICARE GLI OBIETTIVI , SE NE POSSONO AGGIUNGERE ALTRIGLI OBIETTIVI , SE NE POSSONO AGGIUNGERE ALTRI……....
5)5) INCERTEZZE SUL FUTURO: CONTESTO TECNOLOGICO, INCERTEZZE SUL FUTURO: CONTESTO TECNOLOGICO, CULTURALE, NORMATIVO CULTURALE, NORMATIVO ……PUOPUO’’ CAMBIARE RISPETTO CAMBIARE RISPETTO
A QUELLO DEL MOMENTO IN CUI SI PROGETTA A QUELLO DEL MOMENTO IN CUI SI PROGETTA
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
Scopo dello studio:
Valutazione del Valutazione del danno ambientaledanno ambientale e del e del costo economicocosto economico del ciclo di vita di un del ciclo di vita di un litro di latte UHT ed il confronto tra litro di latte UHT ed il confronto tra
diverse diverse tipologie di confezionetipologie di confezione
Confini dello studio:
Dalla Dalla nascitanascita della della vaccavacca allo allo smaltimentosmaltimento della della confezioneconfezione del latte, del latte, considerando gli LCA degli strumenti e considerando gli LCA degli strumenti e
dei macchinaridei macchinari
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
FlowFlow chartchart dello studiodello studioFabbricazione della stalla
Produzione insilato di mais
Produzione erba medica
Prelattazione
Produzione del latte
Spargimento del letame
Pastorizzazione
Miscelazione e titolazione
Primo stazionamento in silos
Trattamento termico
Trasporto produzione-lavorazione
Trasporto dalla lavorazione al consumatore
Preparazione bottiglie
Produzione bottiglie
Imbottigliamento
Etichettatura
Confezionamento
Spostamento con navetta laser guidata
Valutazione con Eco-Indicator 99
Produzione giornaliera
Prelattazione
HUMAN HEALTH 1,44E-5 DALY Dovuto per il 13,85% all’emissione di ciascuno dei 6 pesticidi e per il 4,4% al dust.
ECOSYSTEM QUALITY
5.38 PDF*m2yr Dovuto per il 52,4% all’occupazione del territorio per la produzione della soia (27,75%) e del mais (24.65%); per il 17.76% alla riconversione del suolo utilizzato per la produzione di erba medica.
RESOURCES 1.14 MJ Surplus dovuto per il 54.82% al crude oil ETH utilizzato particolarmente nel processo di prelattazione.
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
Valutazione con Eco-Indicator 99
Produzione giornaliera
Prelattazione
Il danno totale vale 0.724 Pt dovuti per il 68.45% alla produzione di latte giornaliera e per il 27.17 % alla
prelattazione.
Inoltre il danno è dovuto per il 42.87% a Human Health, per il 48.32% a Ecosystem Quality e per il 8.808% a Resources
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
Caratterizzazione con EPS 2000
Produzione di latte
giornaliera
Prelattazione
HUMAN HEALTH 6.88E-5 Personyr
Il danno massimo è in Nuisance (SOx(as SO2)) mentre in Severe Morbidity si ha un danno evitato (assorbimento di CO2 non fossil)).
ECOSYSTEM PRODUCTION CAPACITY
Wood Growth Capacity:vantaggio pari a –0.12kgFish and Meat production:vantaggio pari a –0.0016kgSoil acidification:danno pari a 0.0183H+eqWater:danno totale pari a 37kg
ABIOTICK STOCK RESOURCES 0.42 ELU Dovuto per il 34.87% a copper (in ore) e per il 21.27% a crude oil ETH entrambi principalmente nel processo di prelattazione
BIODIVERSITY 1.06E-14 Dovuto per il 118% all’emissione di CO2 e per il 80.57% a Occupation as organic meadow land; si ha invece un vantaggio del 145% per all’assorbimento della CO2 (non-fossil).
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
Valutazione con EPS 2000
Prelattazione Produzione giornaliera di
latte
Preparazione bottiglie
Il danno totale vale 1.84 Pt dovuti per il 48,26% alla prelattazione, per il 20,12% alla preparazione delle bottiglie e
per 18,18% alla produzione di latte giornaliera.
Inoltre il danno è dovuto per il 11,09% a Human Health, per il 66,06% a Ecosystem Production Capacity, e per il 22,79% a Abiotick Stock Resources e per il 0,06347% a Biodiversity
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
LCA delle fasi di produzione di un litro di latte UHT con Eco-Indicator 99
STALLA TRATTAMENTI TERMICI
PACKAGING
La più impattante delle fasi di produzione risulta essere quella di lavorazione in stalla con un danno di 0,698Pt.
Nella fase di lavorazione il danno massimo si trova sulla categoria Ecosystem Quality con 0,349Pt, seguita da Human Health con 0,300Pt e Resources con 0,0495Pt.
Bottiglia in HDPELa bottiglia triplo strato in HDPE pesa 48g ed è così composta:
- strato esterno HDPE vergine (19,2g pari al 40% del peso totale)
- strato di mezzo HDPE riciclato e carbonblack (21,6g pari al 45% del peso totale)
-strato esterno HDPE vergine (7,2g pari al 15% del peso totale).
La bottiglia viene fabbricata dalla ditta TECNE S.p.a. di San Lazzaro (BO) e poi trasportata allo stabilimento di Soliera(MO) per essere riempita.
Fine vita HDPE: riciclo plastica
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
Confezione Tetra PrismaLa confezione è così composta:
- 72% cartone
- 22% polyethylene
- 6% alluminio.
Le materie prime partono dall’Olanda per arrivare in Francia dove vengono lavorate e poi inviate allo stabilimento della TetraPak a Rubiera (RE) da cui vengono poi inviate alle destinazioni finali, nel nostroi caso a Soliera (MO).
Fine vita TBA: riciclo poliaccoppiati
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
Confronto delle due modalità di packaging con Eco-Indicator 99
HDPE
TETRA PRISMA
Dall’analisi dei risultati si evince che:•Il danno totale dell’HDPE vale 0.022Pt Emissioni polveri, NOx, consumo combustibile
per produzione plastiche; mentre quello del Tetra Prisma vale 0,0118Pt con una diminuzione del 46,85% Consumo combustibile trasporti
CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE CONFRONTO PER LA PRODUZIONE DI 1 LITRO DI LATTE ((GranaroloGranarolo-- ENEAENEA-- Emanuela Emanuela AradeoAradeo))
Confronto tra un litro di latte UHT in bottiglia HDPE e confezione Tetra Prisma con Eco-Indicator 99
HumanHealth
EcosystemQuality
Resources
Bottiglia HDPE
Confezione Tetra Prisma
Dall’analisi dei risultati della valutazione si nota che con la confezione in Tetra Prisma il danno si riduce dell’ 1,38%con un passaggio da 0,724Pt a 0,714PtIl danno dovuto all’HDPE rappresenta il 3,07% del totale (0,724Pt)mentre quello del Tetra Prisma rappresenta 1,65% del totale (0.714Pt)