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IN COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA DELLE AGENZIE AMBI ENTALI
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
Parma, 16 luglio 2007
Alberto LuchettaARPAV - Dipartimento Regionale per la Difesa del Ter ritorio
Hanno collaborato: ARPAER: S. Pecora, M. PretiARPAV: I. Saccardo, G. Sanavio
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Il Delta del Po è un ambiente naturale di particolare pregio e valore, molto complesso e in continua evoluzione , e proprio per queste caratteristiche èanche molto fragile e sensibile alle variazioni introdott e sia dall’azione antropica sia dalle principali componenti naturali del “sistema”.
E’ zona umida di rilevanza internazionale e rappresenta un elemento strategico per la rete ecologica del bacino del Po e può assumere un ruolo di “indicatore di sintesi” dello stato di salute ambientale dell’in tero bacino .
Le recenti condizioni di magra idrologica con l’ingresso del cuneo salino nell’entroterra hanno messo in evidenza una situazione di grande criticità per il Delta e di sensibilità ai cambiamenti climatici
IL DELTA DEL PO: ECOSISTEMA SENSIBILE TRA UOMO E NATURA
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
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LA COMPLESSITA’ DEL “SISTEMA”DELTA DEL PO E LE MODIFICHE
CLIMATICHE
MARE ADRIATICO
• Aumento livello
• Aumento energia delle onde
Il BACINO IDROGRAFICO
• Accentuazione degli eventi estremi ( magre e piene)
• Modifica nell’utilizzo della risorsa idrica
• Ridotto apporto dei sedimenti
Il TERRITORIO DEL DELTA
• Subsidenza
• Intrusione salina
• Attività produttive
LE CRITICITA’ NEL TERRITORIO DEL DELTA RIGUARDANO SOPRATTUTTO I SEGUENTI ASPETTI:
Gli ecosistemi
Gli approvvigionamenti idrici (idropotabili, irrigui ed industriali)
L’assetto idromorfologico
La vulnerabilità dalle piene e dalle mareggiate
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TEMATICHE PARTICOLARMENTE SENSIBILI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI:
Lo stato ecologico;La presenza di habitat e specie di flora e fauna ri levanti d’interesse regionale,
nazionale, comunitario;L’idrologia del Po e la gestione della risorsa idri ca a scala di bacino;L’idrologia del Delta;La risalita del cuneo salino nei principali rami de l Delta e l’intrusione in falda;Il livello del Mare Adriatico;L’energia delle onde;L’evoluzione morfologica;La vulnerabilità idraulica.
Si tratta in ogni caso di temi tutti fortemente interrelati tra loro.
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
L’INNALZAMENTO DEL MARE
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RECENTI OSSERVAZIONI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI A
SCALA GLOBALE (IPCC 2007)
Aumento temperatura ultimi 100 anni: 0,74°C
Aumento del livello del mare ultimi 100 anni: 0,17 m (3,1 mm/anno nel periodo 1993/2003)
Riduzione dell’estensione del manto nevoso: 10% dal 1966 ad oggi
Il 40% di tale aumento èimputabile alla fusione dei ghiacciai e delle calotte polari
Attualmente il contributo da fusione dei ghiacciai delle regioni tropicali e temperate èdue volte superiore a quello delle calotte polari
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LIVELLO MEDIO MARE A TRIESTE E A VENEZIA
L’innalzamento del livello del mare nell’Adriatico è sino ad oggi minore rispetto a quello su scala globale in quanto:
-Il Mediterraneo è un mare “chiuso”
- Le precipitazioni nel bacino del Mediterraneo appaio no in diminuzione mentre l’evaporazione e l’evapotraspirazione sono c ertamente in aumento
- Gli apporti dei fiumi sono in diminuzione (sopratt utto negli affluenti del Mar Nero) anche a motivo dei maggiori utilizzi irri gui
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Livello medio mare a Trieste e Venezia
-10
-5
0
5
10
15
20
25
30
35
1890 1895 1900 1905 1910 1915 1920 1925 1930 1935 1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010
Live
llo m
edio
mar
e (c
m)
Trieste
Venezia
+ 1,3 mm/anno
+ 1,6 mm/anno + 3,8 mm/anno
+ 1,6 mm/anno
LIVELLO MEDIO MARE A TRIESTE E A VENEZIA
Innalzamento del Livello del Mare (cause climatiche )
Subsidenza del Suolo (cause naturali + antropiche)+
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Territorio potenzialmente innondato nell’anno 2100 con tempi di ritorno di 1 e
100 anni
(CENAS, 1997)Programma Costal Evolution of North Adriatic Sea
In considerazione anche dell’aumento dell’energia delle onde sulle coste particolarmente esposte
Da U. Simeoni e M. Bondesan
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
L’IDROLOGIA DEL BACINO DEL PO E DEL DELTA E LE MODI FICHE CLIMATICHE
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ANDAMENTO DELLE PORTATE MEDIE ANNUALI
FIUME PO A PONTELAGOSCURO (1923-2007)
0
500
1000
1500
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2500
3000
1923 1927 1931 1935 1939 1943 1947 1951 1955 1959 1963 1967 1971 1975 1979 1983 1987 1991 1995 1999 2003 2007
ANNO
Portata (m
3/s)
Media dell'anno
LE MAGRE DEL PO A PONTELAGOSCURO
Si osserva la sequenza di anni particolarmente crit ici :2003, 2004, 2005, 2006, 2007
Apr. 2007
Trend di -0,5 m 3/s/anno
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ANDAMENTO DELLE PORTATE MEDIE ANNUALI E MINIME MEDIE MENSILI
FIUME PO A PONTELAGOSCURO (1923-2007)
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
1923 1927 1931 1935 1939 1943 1947 1951 1955 1959 1963 1967 1971 1975 1979 1983 1987 1991 1995 1999 2003 2007
ANNO
Portata (m
3/s)
Minima mensile nell'anno
Minima mensile nel periodo GIUGNO-AGOSTO
Media dell'anno
LE MAGRE DEL PO A PONTELAGOSCURO
Si osserva la sequenza di anni particolarmente crit ici :2003, 2004, 2005, 2006, 2007
Apr. 2007
Trend di -0,5 m 3/s/anno
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA A MONTE DI PONTELAGOSCURO
Mutata gestione dei serbatoi di produzione idroelettrica negli ultimi anni
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
90,0%
100,0%
110,0%
120,0%
130,0%
140,0%
150,0%
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Mesi
(%) pr
ezzo
med
io m
ensi
le s
u pr
ezzo
med
io m
enis
le m
ax n
ell'a
nno 2002
2005
2006
Prezzo max picco (€/MWh):148,0 aprile 2006 378,5 luglio 2006
Prezzo medio picco (€/MWh):
98,4 aprile 2006 134,8 luglio 2006Avvio della borsa dell’energia dal 2004
Diversa richiesta di energia nei mesi dell’anno
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA A MONTE DI PONTELAGOSCURO
A seguito dell’aumento delle temperature nei mesi p rimaverili si osserva un incremento degli usi irrigui nei mesi da marzo a giugno. Incre mento imputabile anche:
• al sensibile cambio di colture in alcuni territori (specializzate, ortofrutticole, riso) • per l’anticipo delle semine
140
150
160
170
180
1964
1965
1966
1967
1968
1969
1970
1971
1972
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1974
1975
1976
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1979
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1984
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1992
1993
1994
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1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
gg
merlot Lineare (merlot) Media Mobile su 5 per. (merlot)
8 giugno: fioritura media merlot
Fioritura del Merlot a Conegliano Periodo 1964-2004 (fonte: Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano)
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• Influenza la dinamica del trasporto di sedimenti i n occasione delle piene, quindi la morfologia delle lagune e degli alvei dei rami.
• Influenza la risalita del cuneo salino in magra.
• Influenza gli usi della risorsa idrica nei singoli rami.
LA RIPARTIZIONE DELLE PORTATE NEL DELTA
Il problema è di rilevante importanza e per questo s ono già state avviate attivitàdi modellazione matematica (a cura A.I.PO e ARPAEr-S IM) e l’esecuzione di rilievi per la taratura del modello (a cura ARPAEr- SIM e ARPAV).
Po di Goro
Po di Maistra
Po di Venezia
Po di Gnocca
Po delle Tolle
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
MODELLO MATEMATICO DI RIPARTIZIONE DELLE PORTATE NEL DELTA E PROGRAMMA DI MISURA
DELLA RISALITA DEL CUNEO SALINO
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CAMPAGNE SPERIMENTALI DI MISURA DELLA RIPARTIZIONE DELLE PORTATE E DI INTRUSIONE SALINA
Ca’ Venier
Porto TolleCa’ Dolfin
Pila
Ariano
Le misure sono state effettuate il 30 Maggio 2007 d urante un emiciclo di marea, a partire dalle ore 7.00 GMT fino alle ore 15.30 ci rca GMT.Per le misure di portata è stata utilizzata strument azione doppler da natante, posizionando una barca per ogni ramo del delta. Ad ogni misura di portata è stata registrata l’altez za misurata dal teleidrometroed è stata letta l’asta idrometrica in corrispondenz a della sezione. Alla sezione di Pila è stato rilevato il profilo di salinità nel punto più profondo dell’alveo.
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MISURA DI PORTATA SUL PO A PILA 30 maggio 2007
Sezione di Pila
-800
-600
-400
-200
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200
400
600
800
1000
06.00 07.00 08.00 09.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.00
Tempo (hh.mm)
Por
tata
(m
^3/s
)
0.00
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40Sezione di Pila Interpolazione Medie Letture asta Altezze telemisura
Entra il mare
Esce il fiume
Portata di riferimento a Pontelagoscurointorno ai 500 m 3/s
20
0
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Conducibilità [mS]
Pro
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ità [m
] ore 8.10
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PROFILI DI SALINITA’ NEL PO A PILA
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Conducibilità [mS]
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PROFILI DI SALINITA’ NEL PO A PILA
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PROFILI DI SALINITA’ NEL PO A PILA
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Conducibilità [mS]
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PROFILI DI SALINITA’ NEL PO A PILA
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Conducibilità [mS]
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PROFILI DI SALINITA’ NEL PO A PILA
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Conducibilità [mS]
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PROFILI DI SALINITA’ NEL PO A PILA
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Conducibilità [mS]
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PROFILI DI SALINITA’ NEL PO A PILA
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Mare Fiume
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
LA RISALITA DEL CUNEO SALINO
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E’ un fenomeno naturale che si verifica sempre, per l’oscillazione della marea, e non rappresenta un problema in condizioni di equilibrio .
Tale fenomeno costituisce un problema quando questa ingressione di acque salate penetra molto all’interno del corso d’acqua.
La causa del marcato fenomeno di risalita del cuneo salino dal mare entro i tratti terminali del rami deltizi del Po e nelle falde è da ricercare :
RISALITA DEL CUNEO SALINO
• nel più accentuato abbassamento degli alvei del Delt a per la riduzione del trasporto di sedimento;
• nell’abbassamento di tutto il territorio rispetto a l livello del mare;
• nell’accentuarsi dei fenomeni di magra del fiume.
• nell’innalzamento del livello del mare;
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EFFETTI DELLA MARCATA RISALITA DEL CUNEO SALINO
• Interruzione delle derivazioni irrigue
• Interruzione degli approvvigionamenti acquedottisti ci
• Salinizzazione delle falde
• Inaridimento delle zone litoranee e microdesertific azioni
Con pesanti effetti anche sugli habitat e sugli eco sistemi
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
LA SUBSIDENZA
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E’ sia di origine naturale, per processi di compatta zione dei sedimenti nel tempo, sia, e per la maggior parte, per motivi antr opici (emungimento di gas naturale e di acque sotterranee).
Ha rilevanti effetti:
• sullo stato ecologico-morfologico del delta, in qua nto facilita l’ingressione di acque marine lungo la costa (con pe rdita di littorali e scanni), lungo i corsi d’acqua, e anche nelle falde acquifere
• sull’economia dell’area, in quanto ci sono forti ri percussioni sulle attivitàdi bonifica e agricoltura, con aumento dei costi re lativi
• sull’intero sistema di difesa idraulica (sia sui te rritori di bonifica idraulica, sia per la sicurezza delle arginature)
Influenza anche la ripartizione delle portate e, co me già visto, il fenomeno della risalita del cuneo salino.
LA SUBSIDENZA
Il territorio polesano è stato interessato dagli anni ’50 da un intenso fenomeno di abbassamento, soprattutto a seguito del l’estrazione del metano dal sottosuolo, con punte di 3-4 metri.
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ABBASSAMENTO (in cm) NEL PERIODO 1951 al 1962 DOVUTO
ALL’ESTRAZIONE DI ACQUE METANIFERE
Da:Brighenti, Borgia e Mesini “Subsidence studies in Italy”, subsidence due to fluid withdrawal, ELSEVIER science, 1995OGGI LA SUBSIDENZA ANTROPICA SI E’ NOTEVOLMENTE RIDO TTA: da recenti
rilievi di precisione effettuati da ARPAER risulta che nel Delta meridionale la subsidenza è pari a 7 – 8 mm/anno, quindi ormai pros sima ai livelli naturali.
Stima della subsidenza naturale
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Il Delta del Po nel cambiamento climatico
LA VULNERABILITA’ DEL DELTA ALLE ESONDAZIONI
Progressivo aumento delle portate di piena
Progressiva riduzione del trasporto solido
Azione del mare
Subsidenza
CRITICITA’
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RECENTE EVOLUZIONE DEL DELTA ED INFLUENZA DEL RIDOTTO
TRASPORTO SOLIDO
Stima dell’apporto torbido : 12,8 Mt/anno nel 1918-43
4,7 Mt/anno nel 1986-91A partire dagli anni ‘50 le estrazioni dagli alvei hanno registrato un notevole incremento, determinato dall o sviluppo del sistema viario e dell’edilizia. I valo ri estratti dal bacino del Po sono progressivamente aumentati dai 2,5 milioni di m 3/anno fino a raggiungere 12,0 milioni di m 3/anno negli anni ‘60-’80 . A partiredal 1983 si è avuta una inversione di tendenza (Da PAI).
Da U. Simeoni e M. Bondesan
Piena dicembre 2002
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• Sono la prima opera di difesa delle terre e degli abitati del Delta dal mare.
L’IMPORTANZA DEGLI SCANNI
Classi di pericolosità
idraulica
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SCANNO DI SCARDOVARI
2005
1991
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
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SENSIBILITA’ AI CAMBIAMENTI CLIMATICI DEGLI ECOSISTE MI
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
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SENSIBILITA’ AI CAMBIAMENTI CLIMATICI DEGLI ECOSISTEMI
A seguito dell’incremento degli eventi di piena :
• Le comunità biologiche subiscono un drastico impover imento in biodiversità e abbondanza a causa del loro trasporto verso il mare aperto;• Le sponde risultano impoverite e desertificate con diminuzione delle capacità di autodepurazione del corpo idrico;• Impoverimento della risorsa ittica per quanto rigua rda le specie che vivono bene in ambiente salmastro (molluschi, pesci, crostacei);
A seguito dell’accentuazione delle condizioni di ma gra:
• Aumento dei livelli di concentrazione dei principal i parametri chimico-fisici;• Riduzione dei gradienti di temperatura e salinità ne lla colonna d’acqua;• Stress distrofici con aumenti di fenomeni di bloom a lgali e fenomeni di morie di pesci.
A motivo anche dei cambiamenti climatici è possibile l’affermazione di specie animali e vegetali alloctone a discapito delle specie indigene.
A seguito del cambiamento della morfologia e del mo rfodinamismo delle lagune:• aumento del particolato sospeso e della sedimentazi one a livello lagunare che porta inevitabilmente alla diminuzione della profonditàdell’acqua;
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PROBLEMI RICONDUCIBILI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO NELLA COMPLESSITA’ DEL
“SISTEMA” DELTA DEL PO
MARE ADRIATICO
Problemi di carattere “globale”
� Soluzioni a scala mondiale
Il BACINO IDROGRAFICO
Problemi di carattere “globale”
� Soluzioni a scala mondiale
Problemi di bacino:
� Interventi di razionalizzazione e gestione delle ri sorse
� Interventi per la realizzazione di infrastrutture
Il TERRITORIO DEL DELTA
Costante adattamento ai continui cambiamenti:
� Mediante adeguate azioni e la realizzazione di opere che tengano conto sia della necessità di sviluppo del territorio, sia della sensibilità del “sistema Delta”
Il Delta del Po nel cambiamento climatico
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GRAZIE