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Il documento che inizi a sfogliare è il progetto educativo · 2013-01-29 · parte come animatori nel gioco ma si diventa educatori che “educano” tutto l'ambiente. ... diocesane

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Il documento che inizi a sfogliare è il progetto educativo del nostro oratorio Cà Giò, nato dalle riflessioni fatte in questi ultimi anni dal Consiglio e dagli animatori e dai più stretti collaboratori.Non è e non può essere una parola definitiva su cosa è il nostro oratorio e su come si evolverà, ma è la traccia di lavoro del prossimo triennio. E' sicuramente frutto dello sforzo di pensare e ripensare il nostro oratorio collocato nella nostra realtà parrocchiale e cittadina, in una società che ha visto parecchi cambiamenti. Non avendo dalla nostra una storia e una lunga esperienza (abbiamo festeggiato da poco il ventennale), offriamo questo progetto come strumento di lavoro per chi opera in oratorio e come presentazione per chi non lo conosce ancora e desidera farlo.

imparare a conoscere e amare Gesù attraverso gli incontri di gruppo e l'Eucarestia domenicale favorendo

la crescita in oratorio.

1. Perché parlare e investire sull'oratorio

All'interno della nostra comunità parrocchiale è certamente importante investire sulle giovani generazioni, perché è lì che si gioca il futuro e la continuità della fede cristiana, trasmessa con la testimonianza degli adulti.

L'oratorio è un luogo di aggregazione dove vita e fede si interrogano vicendevolmente e poggia su una comunità educativa. E' un ambiente di crescita nel quale si favorisce l'agio creando un clima di accoglienza, favorevole alla crescita cristiana dei ragazzi, verso una loro progressiva maturità. Offre in sostanza gli strumenti per diventare adulti responsabili, capaci di testimoniare anche in ambito civile e di volontariato la propria fede cristiana

2. Rapporto con la comunità parrocchiale e cittadina

Ogni persona che opera in oratorio ricoprendo qualsiasi ruolo, ha una funzione educativa: deve maturare la consapevolezza che il ruolo di educatore è carico di responsabilità e necessita quindi di formazione continua che deve esser offerta dalla comunità parrocchiale e diocesana. I rapporti tra oratorio e vita cittadina saranno svolti in rete con le altre realtà di volontariato presenti sul territorio, per non disperdere le forze.

Catechisti:

Sono cristiani chiamati dalla comunità a servire l'annuncio del Vangelo, sono testimoni, maestri, educatori in costante crescita come persone e come credenti. Nel corso dell'anno sono previsti tempi e spazi di preghiera e di formazione a livello di contenuti e metodo per loro.

Animatori:

Sono giovani che oltre al loro cammino di fede nel gruppo si affiancano agli adulti e ai catechisti per offrire delle occasioni di animazione in oratorio quali le feste mensili, l'Estate Ragazzi e il Campo Scuola. Per loro sono previsti dei corsi di formazione:

corso aiuto-animatori per i ragazzi del dopo-cresima: viene organizzato nel periodo di aprile, maggio insieme ad altri oratori per introdurre i ragazzi all'esperienza dell'animazione che avverrà nell'Estate ragazzi.

corso animatori: rivolto ai ragazzi delle Superiori che hanno già avuto esperienza di animazione e che saranno i protagonisti dell'estate seguiti dal Coordinatore.

Consiglio:

Il Consiglio di Amministrazione è formato da 8 membri laici scelti da una assemblea formata da persone impegnate in attività parrocchiali, giovani e non, più i religiosi che sono membri di diritto. Dura in carica tre anni, sceglie al suo interno come dividere le cariche e i compiti, cura tutto l'andamento dell'oratorio sia per la manutenzione che per la gestione ordinaria, programmando e coordinando gli interventi di animazione svolti poi dai giovani. Il Consiglio dell’Oratorio assume le funzioni del Consiglio ANSPI.L’ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) è un’Associazione privata, ecclesiale e civile, senza fine di lucro, di oratori e circoli, costituita nel 1965.L’Associazione si propone di indicare e sostenere in campo sociale, ecclesiale e civile le istanze degli aderenti agli oratori, circoli ed altre istituzioni similari in modo da contribuire alla loro educazione integrale, attraverso l’attivazione di iniziative nel campo formativo e ricreativo, secondo la concezione cristiana dell’uomo e per la sua elevazione sociale.L’Oratorio si costituisce come Circolo ANSPI per avere un’identità civile che permetta l’organizzazione e la gestione delle attività culturali, pastorali e sportive e la relativa copertura assicurativa.

Coro giovanile:

Cura da sempre l'animazione liturgica della Messa domenicale delle 9,30: negli anni tanti giovani hanno imparato a suonare e cantare nel coro, c'è stato un buon ricambio di voci e competenze; spesso il coro è chiamato a svolgere servizio in occasione di matrimoni e anima qualche evento speciale nell'arco dell'anno.

Direttore d’Oratorio:

Con il Consiglio seguirà la realizzazione del progetto e le successive fasi di lavoro, l’apertura dell’oratorio e il coordinamento tra i gruppi presenti. Sarà una presenza qualificata e seria che avrà particolare attenzione alla attività oratoriali, con fermezza nei valori e pazienza nell'educare.Dovrà soprattutto far crescere i ragazzi che sono pieni di buona

volontà e che vogliono fare animazione: crescere nella consapevolezza del ruolo di animatori, imparare tecniche e trucchi del mestiere, fare formazione personale poiché si parte come animatori nel gioco ma si diventa educatori che “educano” tutto l'ambiente.

Un buon educatore sa accogliere il ragazzo che arriva in oratorio così come è: lo accompagna nel suo quotidiano, lo abitua a fare scelte responsabili in piena libertà, non dice subito sì a tutto per accattivarselo.

Questi compiti fino a quando non entrerà in funzione questa figura saranno assunti dal Consiglio. Per le iniziative più complesse verrà comunque cercato un collaboratore- responsabile esterno.

I sacerdoti della parrocchia collaborano per gli incontri di carattere spirituale, secondo il loro ministero.

Il cammino catechistico inizia in terza elementare ma è auspicabile cominciare già dalla seconda, poiché l'esperienza insegna che i ragazzi arrivano sempre più digiuni di tutto e il programma, che rispecchia nelle fasi principali il catechismo CEI, è svolto con più cura se si parte dai bambini più piccoli. Si insegna a conoscere e amare Dio Padre, suo Figlio Gesù, attraverso la preghiera, la Messa, la riscoperta del sacramento del Battesimo, nel primo anno; nel secondo anno in preparazione alla Prima Comunione si affrontano più da vicino i sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucarestia; si passa poi al biennio in preparazione alla Cresima, affrontando i temi delle scelte cristiane, della

testimonianza, dei doni dello Spirito. Il cammino di formazione continua per i ragazzi con il gruppo giovanile.È posta una particolare attenzione alla formazione spirituale dei ragazzi: in un'età di pre e adolescenza già carica di tensioni devono imparare ad esser al servizio dei più piccoli. Sarà posta una grande cura nella loro formazione personale attraverso il colloquio diretto e appoggiandosi alle iniziative diocesane di LECTIO per i giovani e di ACR per i ragazzi delle medie.

Per attivare una presenza giornaliera dei ragazzi in oratorio: in questa fase bisognerà attivare sinergie con altre presenze cittadine: ad es. Ass. Valentini, Centro d’Incontro Villa Calini, CISAS, CIF, poiché c'è necessità di qualcuno che faccia da “bidello”, qualcuno qualificato che segua i ragazzi nei compiti come “insegnanti”, qualche educatore e animatore qualificato.

L'Estate Ragazzi è la più bella esperienza di oratorio che oggi riusciamo ad offrire: viene curata l'accoglienza dei ragazzi che passano insieme 20 giorni a luglio, dando sempre un tema conduttore al percorso, pieno di momenti di gioco organizzato e non, uscite in bici, gite ai parchi acquatici, preghiera, laboratori di tutti i tipi, ogni giorno una vera festa.

Il Grest è una grande occasione di crescita per gli aiuto- e gli animatori in quanto possono sperimentare le loro capacità, superando le chiusure e le difficoltà di organizzazione e relazione, tessendo nuovi rapporti personali, crescendo nella consapevolezza dei propri limiti, come primo step della comunità educante. L'animazione non è fine a se stessa ma è una proposta educativa: attraverso il gioco e i momenti insieme vengono espressi i valori dell'amicizia, della condivisione, dell'aiutarsi, per costruire insieme qualcosa di speciale.

Si tratta di una esperienza formativa vissuta come una vacanza, oppure di una vacanza vissuta come esperienza formativa. Ogni anno è sempre sviluppato su un tema differente per far crescere nel cuore dei partecipanti l'amicizia, l'amore, lo spirito di gruppo, la condivisione, la fede, il servizio, la preghiera. Non ci sono né voti né giudizi finali semplicemente bisogna viverlo per comprenderlo!

Si svolge alla fine di settembre e scandisce l'inizio del nuovo anno sociale e dell'anno catechistico. E' una festa soprattutto per i ragazzi, un'occasione di sano divertimento, che ogni anno viene organizzata in modo differente dagli animatori. Si cerca di ricavare anche qualche momento di incontro e/o formazione per i genitori, nonché qualche revival dell'estate appena trascorsa. Altre occasioni di festa durante l'anno sono rappresentate dalla Castagnata, dalla cena sociale, dalle manifestazioni di Carnevale, tutte occasioni di incontro anche per le famiglie: gli animatori si esercitano così nel loro ruolo, favorendo la crescita personale e di gruppo.

Vera e propria area di ritrovo per i ragazzi che prima e dopo il settimanale incontro di catechismo si svagano con una partitina a calcetto oppure una grande sfida a ping-pong. Viene spesso utilizzata anche per le feste di compleanno dei ragazzi. Naturalmente è aperta a tutti!

La presenza dei campi da calcio e basket/pallavolo rende ancora più elettrizzante il gioco in Oratorio. Le sere d’estate non si vorrebbe mai andare a casa senza aver disputato la partitella!

In questa sala si svolgono gli incontri con genitori, interventi di esterni che hanno voglia di confrontarsi con la nostra realtà, conferenze anche di interesse cittadino, piccole recite dei gruppi di catechismo e, naturalmente, non può non mancare la visione di qualche film!

Non manca un’area attrezzata per le prove del Coro Giovanile. In questa sala vengono ritirati strumenti musicali e relative attrezzature audio.

Luogo prediletto di aggregazione, quasi un salotto dove i genitori si intrattengono a parlare e primo luogo di accoglienza e lavoro per gli animatori: lì si incontrano i ragazzi, si coinvolgono nelle attività, sfruttato soprattutto durante l'oratorio estivo. Il cortile è contemporaneamente uno Spazio gioco con il campo da pallavolo e basket.

Questo piccolo spazio per i giochi dei più piccoli è stato ricavato nelle immediate vicinanze dell'oratorio ma nello stesso tempo appartato dalla zona giochi per i ragazzi più grandi. Le famiglie con i figli piccoli

possono così avvicinarsi alla realtà oratoriana, i bambini più piccoli accompagnando i fratelli prendono già confidenza con l'ambiente che non gli apparirà estraneo al momento dell'inizio del catechismo.

Situata nel seminterrato, è il Cuore della Casa. Luogo di preghiera per i gruppi di catechismo e per i gruppi della Fraternità Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù. La presenza di Gesù

caratterizza l'impegno degli adulti e dei ragazzi all'interno della casa.

Verifica e riprogettazione: verrà fatta dopo un anno dal Consiglio Allargato

Coinvolgimento delle famiglie : sarà una fase contestuale al progetto: con incontri formativi per migliorare la consapevolezza che sono i genitori i primi e veri educatori dei loro figli.

Il progetto che prende forma si chiama I CARE utilizzando uno slogan già ben conosciuto: ma è proprio nell’adesione personale di ognuno, dal proclamare quel “Io me ne curo” che nasce la forza per continuare ad essere una precisa presenza educativa nella nostra città.

“Resta una voglia di oratorio. Una voglia di qualcosa di più, di qualcosa di valido di un punto di riferimento sicuro, di un luogo dove vai, sei accolto, vivi e impari a vivere, esprimendo sempre e dovunque il meglio di te. Un luogo dove impari a progettare il tuo avvenire e a costruire il futuro di una società diversa. L'oratorio al di là di ogni metodologia, ha questo compito specifico ed esaltante, proporre Cristo”

Don Carlo Grossini