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IL FENOMENO DELLE IL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN SARDEGNADIPENDENZE IN SARDEGNA
Tra Tra crisi e bisogni: crisi e bisogni: come come i i Ser.DSer.D si si ripensanoripensano
Convegno FeDerSer.D SardegnaOristano – 14 Giugno 2016
Dr. Antonio Canu Direttore Ser.D Quartu Sant’Elena
L’imputabilità del consumatore di sostanze autore di reatoreato
Dr. Antonio Canu
Direttore Ser.D
Quartu Sant’Elena
. L’art. L’art. 97 97 del codice penale stabilisce che non è imputabile chi al momento in cui ha commesso il fatto non aveva compiuto 14 anni
L’art. 98 L’art. 98 del codice penale afferma che: è imputabile L’art. 98 L’art. 98 del codice penale afferma che: è imputabile chi al momento in cui ha commesso il fatto ha compiuto 14 anni ma non ancora 18, se aveva capacità di intendere e di volere, ma la pena è diminuita.
La maggiore età, dal momento in cui vengono compiuti i 18 anni, coincide con la piena imputabilità.
Fra i 14 e i 18 anni, la capacità di intendere e di volere deve essere concretamente accertata di volta in volta dal giudice, che non è tenuto a particolari tecniche d’indagine, ma ha facoltà, come nel caso in esame, di “utilizzare ogni mezzo a sua disposizione” (Cass. Sent. 13/01/73)
L’artL’art.. 8585 c.p. recita infatti: nessuno può essereL’artL’art.. 8585 c.p. recita infatti: nessuno può esserepunito per un fatto preveduto dalla legge comereato, se, al momento del fatto, in cui l’hacommesso non era imputabile.
È imputabile chi ha la capacità di intendere e di volere.
Da ciò si desume che, salvo sia dimostrata una menomazione o esclusione della capacità di intendere e di volere, la piena imputabilità è presunta per ogni cittadino adulto.
Ciò fa sì che sia disposta perizia psichiatrica solo nei casi in cui il Giudice o il PM abbiano fondati
motivi per ritenere che, quando ha commesso il reato, l’indagato non si
trovasse nella condizione di piena imputabilità prevista per ogni
cittadino adulto. .
Quello che è rilevante ai fini
dell’imputabilità è una condizionedi effettiva e reale modificazionedella coscienza o del rapporto direaltà che ne alterino in manierapenalmente rilevante il liberoarbitrio.arbitrio.
La capacità di intendere può esseredefinita come l'attitudine dell'uomoad orientarsi nel mondo esterno in unquadro di esatta e non distortapercezione della realtà, ossiasecondo parametri di normalità, equindi come l'idoneità psichica delsoggetto a comprendere a pieno lesoggetto a comprendere a pieno leproprie azioni, a conoscere ciò chelo circonda, a rendersi conto,interpretare e dare un significato agliaccadimenti o agli stessi atti checompie, rivestendoli così di valoresociale.
�Si tratta, in sostanza, del possessodelle facoltà cognitive, dicomprensione e di previsionepresenti in ciascuno di noi
�Tale capacità manca in tutte leipotesi-limite di sviluppo intellettivoipotesi-limite di sviluppo intellettivoritardato o deficitario daprecludere al soggetto il potere diorientarsi nel rapporto col mondoesterno
CAPACITA’ DI INTENDERE
• Coscienza di realtà• Consapevolezza di ciò che accade• Consapevolezza della propria possibilità di rapportarsi
col mondo interno• Capacità di critica
CAPACITA’ DI VOLERE
• Momento sensoriale percettivo• Fase ideativa (rappresentazione mentale)
• Fase deliberativa (valutazione) • Fase esecutiva
La capacità di volere
� consiste, invece, nel potere di esercitareil controllo sui normali impulsi ad agire, edi auto-determinarsi in modo autonomosecondo il motivo che appare più
.
secondo il motivo che appare piùragionevole o preferibile in base ad unaconcezione di valore.
Essendo la determinazione libera evolontaria del proprio comportamento,essa prevede la possibilità di optare per lacondotta che appare più razionale, diresistere agli stimoli degli avvenimentiesterni e di volere ciò che l'intelletto inmaniera autonoma ha reputato giustomaniera autonoma ha reputato giustodoversi fare, e di comportarsicoerentemente con tale scelta.
Una persona non è imputabile se almomento del fatto era presenteun’infermità o un'altra causa che sia ditale gravità, da escludere o da ridurrenotevolmente (pur senza escluderla) lacapacità di intendere e di volere delsoggetto.
Infatti, l’artl’art.. 8585 cc..pp.. definisceInfatti, l’artl’art.. 8585 cc..pp.. definiscel’imputabilitàl’imputabilità come la capacità diintendere e volere nel momento dellacommissione del fatto costituente ilreato.
LaLa colpevolezzacolpevolezza non è solo della
persona imputabile ma è rintracciabileanche in persone non imputabili per lapresenza dell’art. 222 c.p. che prevedeval’adozione del ricovero in OspedaliPsichiatrici Giudiziari (chiusi il 31.03.2015 oraREMS!), della persona prosciolta per vizio diREMS!), della persona prosciolta per vizio dimente anche alla natura dolosa o colposadel delitto commesso.
“
”
non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità d’intendere o volere
”Art. 88 Codice Penale
VIZIO TOTALE DI MENTEVIZIO TOTALE DI MENTE
“
”
chi, nel momento in cui ha commesso il fatto era, per infermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità d’intendere o volere, risponde del reato commesso; ma la pena è diminuita
”Art. 89 Codice Penale
VIZIO PARZIALE DI MENTEVIZIO PARZIALE DI MENTE
� Questa premessa giuridica rende evidente il fatto
che le sostanzesostanze stupefacentistupefacenti ee l’alcoll’alcol pur
avendo il potere, interferendo con le funzionipsichiche di un soggetto, di “annullare o scemaregrandemente” l’imputabilità, tale condizione nonsempre è facilmente dimostrabile.
� Se da una parte appare rilevante il ruologiocato dalle sostanze nelle sceltegiocato dalle sostanze nelle sceltecomportamentali del soggetto, sul versantegiuridico, invece, la situazione è molto piùcomplessa in quanto ai fini della nonimputabilità bisogna valutare il tipotipo didiintossicazioneintossicazione..
Gli effetti penali variano a seconda se si è in
presenza di un’intossicazione abituale, acuta o cronica
� Art. 92 c.p. (per l’alcol) e Art. 93 c.p. (per le
sostanze stupefacenti) affermano che:
L’ubriachezza e l’azione di sostanze stupefacentinon derivate da caso fortuito o forza maggiore nonnon derivate da caso fortuito o forza maggiore nonescludono né diminuiscono l’imputabilità (similiall’87).
Anzi, se l’alterazione psichica da ubriachezza oaltra sostanza era preordinata al fine di compiereun reato, o trovarsi una scusa, la pena èaumentata.
.. L’art. 87 c.p. si basa sul principiodell’actio libera in causa.
In caso di intossicazione preordinatao volontaria c’è la pienaresponsabilità dell’individuo autoredi reato in quanto seppur compiutodi reato in quanto seppur compiutoin uno stato di non imputabilità,rappresentano la conseguenza diuna libera scelta (iniettarsi una doseo bere una sostanza alcolica).
“
”
L’interferenza delle sostanzestupefacenti sulla capacità di intenderee di volere viene quindi ammessa,potendosi verificare sia l’ipotesidell’esclusione che della capacitàgrandemente scemata, solonell’intossicazione da caso fortuito o
forza maggiore (art. 91 c.p.) e può”forza maggiore (art. 91 c.p.) e puòesserlo nell’intossicazione cronica incaso di stadio avanzato e patologicoraggiunto dall’affezione.
Leoni, Fatigante, Marchetti, 1992
Intossicazione abituale
� nell’art. 94 c.p. per ubriachezza abituale si intende
“chi essendo dedito all’uso di bevande alcoliche (o stupefacenti) trovandosi in uno stato di frequente stupefacenti) trovandosi in uno stato di frequente
ubriachezza (o intossicazione)”.
� In questo caso viene previsto un aumento della pena in quanto non solo viene punito il singolo atto di intossicarsi ma va colpito ancora di più lo stile di vita di colui che è dedito agli stupefacenti e all’alcool.
Cronica intossicazione da sostanze stupefacenti
� L’art. 95 c.p. parla della cronica intossicazione da alcol o sostanze stupefacenti che condiziona tutto il comportamento del soggetto incidendo sulla sfera neuropsichica, provocando danni sulla sfera neuropsichica, provocando danni permanenti alla personalità così da escludere o diminuire grandemente la capacità di intendere e di volere.
� Da questa va tenuta distinta l’intossicazione transitoria anche se acuta e patologica, la quale non esclude né diminuisce l’imputabilità, se non nell’ipotesi che sia derivata da caso fortuito o forza maggiore.
(Fornari, 1984)
Confine sfumato
� Intossicazione abituale penaaumentata
� Intossicazione cronica il reo può nonessere imputabile se si configura un vizioparziale o totale di mente.
Per stabilire ciò bisogna documentare che cisiano dei danni psichici-organici permanentia causa dell’assunzione delle sostanze equindi un quadro che rientri nell’intossicazionecronica, anche se da un punto di vistadiagnostico e nosografico non c’è una nettadifferenza tra i due.
Danno psico-organico
� Il danno organico nell’alcolismo puòdeterminare disturbi psicotici-organici quali:Sindrome di Korsakoff, Demenza alcolicaetc.
� Nell’assunzione di sostanze stupefacenti è� Nell’assunzione di sostanze stupefacenti èmolto più difficile evidenziare una similedegenerazione organica.
In questi casi, l’uso di batterie di test comeBender, MMSE, Wais aiutano ad evidenziare unpossibile deterioramento mentale.
Cronica intossicazione
� Abbiamo detto che per la cronica
intossicazione (art. 95 c.p.) la
giurisprudenza sostiene che perescludere o diminuire l’imputabilità,deve essere presente un’alterazione nondeve essere presente un’alterazione nontransitoria dell’equilibrio fisico-psichicodel soggetto con conseguentealterazione patologica dei processivolitivi e intellettivi, che configurino unavera e propria infermità.
� La non imputabilità presuppone che il soggettosia affetto da una “infermità mentalepenalmente rilevante” che incida sulle capacitàvolitive ed intellettive, in modo totale o parziale acausa dell’assunzione di sostanze stupefacenti oalcol.
Dato che lo stato di abuso di sostanze non Dato che lo stato di abuso di sostanze non equivale a quello di cronica intossicazione diviene decisiva la perizia psichiatrica per
dirimere le diverse situazioni di uso di sostanze/alcol
Concetto di infermità in Psichiatria Forense
Concetto di infermità è diverso da quello di malattia!
Al Giudice non interessa una eventualediatriba nosografica bensì sapere se equali conseguenze ne siano derivate acarico della capacità di intendere e voleredel reo al momento del fatto.
Perizia Psichiatrica 1
Come si comprende la perizia psichiatricapresenta grosse difficoltà, in quanto, non sempre èfacile stabilire il confine tra normalità e anomalia ein secondo luogo il momento in cui l’imputato èsottoposto a perizia non coincide quasi mai con ilmomento della commissione del reato che puòmomento della commissione del reato che puòessere anche di molto antecedente.
Lo stato psichico dell’imputato, può quindi venirericostruito solo per deduzione e ove possibile sullabase della documentazione clinica eventualmentedisponibile, soprattutto quando il periziando si trovagià da diverso tempo in carcere o in una strutturariabilitativa, in cui gli è ovviamente preclusol’accesso alle sostanze o all’alcol ed effettuaspecifiche terapie.
Per individuare una cronica intossicazione dastupefacenti, rilevante ai fini forensi, ci deve essere lapresenza di una sindrome organica o di unapatologia psichiatrica rilevante. Non solo, ma idisturbi a carico delle funzioni psichiche devonoessere osservabili anche a distanza di tempo
Perizia Psichiatrica 2
essere osservabili anche a distanza di tempodall’interruzione dell’assunzione della sostanza.
Comunque sia, le perplessità rimangono sul fatto diconsiderare la “patologia” solo in caso di cronicaintossicazione, mentre, per i tossicodipendenti“abituali” ciò non viene preso in considerazione.
“
”
Affinché si possa ritenere esclusa odiminuita la imputabilità dell'agente,l'intossicazione da sostanze stupefacentideve essere caratterizzata dallapermanenza e dall'irreversibilità e, cioè,da condizioni psichiche chepermangono indipendentemente dalrinnovarsi dell'assunzione o meno disostanze stupefacenti, condizioni che, inogni caso, debbono essere valutate con ”ogni caso, debbono essere valutate conriferimento al momento in cui il fatto-reato è stato commesso.
CRONICA INTOSSICAZIONE DA ALCOL O SOSTANZE STUPEFACENTI
Sez. 2, Sentenza n. 44337 del 15/10/2013 Ud. (dep. 31/10/2013) Rv. 257521
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Ai fini del riconoscimento del vizio totale oparziale di mente, nessun rilievo può assumerela presenza, in capo all'autore della condottadelittuosa, di un generico stato di agitazionedeterminato da una crisi di astinenzadall'abituale consumo di sostanze stupefacenti,e non accompagnato da una grave epermanente compromissione delle sue funzioniintellettive e volitive.
Sez. 6, Sentenza n. 17305 del 20/04/2011 Ud. (dep. 05/05/2011) ”
IMPUTABILITÀ - VIZIO DI MENTE - IN GENERE
Sez. 6, Sentenza n. 17305 del 20/04/2011 Ud. (dep. 05/05/2011) Rv. 250067
In motivazione, la S.C. ha precisato che la sudescritta condizione integra gli estremi di uno statoemotivo e passionale, valutabile nelladeterminazione del trattamento sanzionatorio
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La situazione di tossicodipendenza cheinfluisce sulla capacità di intendere e di volereè solo quella che, per il suo carattereineliminabile e per l'impossibilità di guarigione,provoca alterazioni patologiche permanenti,cioè una patologia a livello cerebraleimplicante psicopatie che permangonoindipendentemente dal rinnovarsi di un'azionestrettamente collegata all'assunzione disostanze stupefacenti, tali da fare apparire ”sostanze stupefacenti, tali da fare apparireindiscutibile che ci si trovi di fronte a una verae propria malattia psichica
IMPUTABILITÀ - CRONICA INTOSSICAZIONE DA ALCOOL O SOSTANZE STUPEFACENTI
Sez. 3, Sentenza n. 35872 del 08/05/2007 Ud. (dep. 01/10/2007) Rv. 237284
“
”
Ai fini del riconoscimento del vizio totale oparziale di mente, i "disturbi della personalità"possono rientrare nel concetto di "infermità”,purché siano di consistenza, intensità e gravitàtali da incidere concretamente sulla capacitàdi intendere o di volere, escludendola oscemandola grandemente, e a condizioneche sussista un nesso eziologico con laspecifica condotta criminosa, per effetto delquale il fatto di reato sia ritenuto causalmente ”quale il fatto di reato sia ritenuto causalmentedeterminato dal disturbo mentale.
IMPUTABILITÀ - VIZIO DI MENTE - IN GENERE Disturbi di Personalità
Sez. 1, Sentenza n. 52951 del 25/06/2014 Ud. (dep. 19/12/2014) Rv. 261339
Il problema della doppia diagnosidiagnosi
Pani e coll , 1991
106 tossicodipendenti in
trattamento
MTD
53,80% disturbi psichiatrici maggiori
44,30% disturbi di personalità
Carrà e Clerici, 1996
606 eroinomani ln
trattamento c/o
Ser.T lombardi
26,40% disturbi psichiatrici
maggiori55,80% disturbi di personalità
Gerra e coll , 2003
265 tossicodipendenti in
trattamento
MTD a
mantenimento
32,8% disturbi psichiatrici maggiori
19% depressione, 8% disturbo
d'ansia,
5,8% psicosi
37,70% disturbi di personalità
Gerra e coll , 2004
76 tossicodipendenti in
trattamento
BPN
23,70% disturbi psichiatrici maggiori
35,40% disturbi di personalità
Berto e coll., 2005 Tossicodipendenti
carcerati
50,80% disturbi psichiatrici maggiori
45,80% disturbi di personalità
Carrà Clerici et al. , 2015
2143 utenti con Doppia
Diagnosi in carico ai
DSMD
28% disturbi psicotici
17,5% disturbi dell’umore
12,5% nevrosi
37,2% D. Personalità
Caso Clinico
� L.F. donna di 45 anni; imputata del delitto di cui all’art 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia) (denunciata dal marito)
QUESITI
1. capacità di partecipare al giudizio
2. capacità di intendere e di volere all’epoca dei fatti
3. presenza di pericolosità sociale.
Sintesi del caso
� 2 figli, da diversi compagni; un ricovero coattodi 2 mesi risalente a circa 10 anni prima dei fattie dimessa con la diagnosi di Disturbo Bipolare;inizia a usare alcol e cocaina, in modooccasionale intorno ai 37 anni; viene seguita indoppia diagnosi dal SERD e dal CSM con terapianeurolettica e stabilizzanti del tono dell’umore;neurolettica e stabilizzanti del tono dell’umore;dopo circa 6-7 anni, a seguito di separazionericade nel bere e nell’assunzione di cocaina.
� All’epoca dei fatti contestati, viene ricoveratacon TSO per “agitazione psicomotoria”,preceduti da insonnia e comportamenti bizzarri;in reparto rilevati deliri a sfondo paranoideo.Diagnosi alla dimissione: Disturbo Bipolare tipo I;D.P. Borderline, Abuso di Alcool, Abuso diCocaina.
Conclusioni Peritali
� DIAGNOSI: viene confermato un Disturbo Bipolare dell’Umore e Abuso di alcol e Cocaina.
� IPOTESI CONCLUSIVE: problema aperto …� IPOTESI CONCLUSIVE: problema aperto …
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione
Dr. Antonio CanuDirettore Ser.DQuartu Sant’Elena