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Il Liceo delle Scienze Umane Veronica Gambara di Brescia raccoglie la tradizione culturale e pedagogica maturata in più di 150 anni di impegno didattico e formativo. L’attuale corso di studi, in continuità con le proprie origini, si caratterizza per una proposta formativa ricca ed equilibrata, progettata sulla base di un percorso educativo rinnovato, che integra in modo armonico lo studio delle scienze umane con i diversi ambiti del sapere: linguistico-letterario, artistico, storico-filosofico e scientifico.Il Liceo delle Scienze Umane, infatti, si qualifica per l’attenzione nei confronti dello studio dell’uomo nella sua dimensione sociale, antropologica e psicopedagogica e come occasione di conoscenza, interpretazione e valorizzazione di ogni forma di pensiero, linguaggio e cultura.Il corso presta particolare attenzione all’educazione interculturale in un’ottica di conoscenza e valorizzazione della pluralità dei modi di vita, linguaggi, forme di pensiero, delle tradizioni e dei valori. In tale prospettiva lo studente matura la consapevolezza che ogni cultura è la testimonianza della creatività e dell’originalità con cui gli uomini hanno contribuito ad arricchire l’enciclopedia culturale del pianeta.Il complesso delle discipline favorisce un approccio critico, promuovendo il contatto sia con le più vive problematiche della contemporaneità sia con la conoscenza del passato, in un rinvio che arricchisce il presente di nuove indicazioni per una comprensione critica e consapevole.

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STORICITÀ DELL’INDIRIZZO

Si ritiene opportuno premettere una sintesi del percorso che dall’Istituto Magistrale ha portato all’attuale Liceo delle Scienze Umane nel segno di una tradizione che si è sedimentata al “Gambara”, raccogliendo al tempo stesso le sfide dell’innovazione e della sperimentazione.

A partire dall’anno scolastico 1992/1993, all’Istituto Magistrale si è affiancato il Liceo Socio-psico-pedagogico, frutto della progettazione curricolare predisposta in cinque anni di lavoro da un’apposita commissione ministeriale, la Commissione Brocca, che alla fine degli anni ’80 ebbe il compito di disegnare la riforma della Scuola Secondaria Superiore. Si trattava di un curricolo incentrato sulle scienze della formazione e fondato su un solido impianto culturale sia nell’area umanistica che in quella scientifica. Con la soppressione del corso di studi ordinario dell’Istituto Magistrale, a partire dall’anno scolastico 1998/99 ha preso avvio – su proposta ministeriale – la sperimentazione del Liceo delle Scienze Sociali. Ne è conseguito un profilo formativo del tutto nuovo, che ha posto al centro dell’attenzione la società complessa e le sue caratteristiche di globalizzazione e di comunicazione e ha proposto – sulla base delle più mature esperienze europee – di utilizzare gli strumenti e i metodi delle scienze sociali per una lettura critica del mondo contemporaneo.A partire dall’anno scolastico 2000/2001, nell’ambito del Liceo delle Scienze Sociali è stato attivato un indirizzo umanistico con l’obiettivo di favorire la consapevolezza del ruolo che le civiltà classiche hanno svolto nello sviluppo della cultura europea. Infine, con la recente “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei” è stato istituito il Liceo delle Scienze Umane, che sostituisce le precedenti sperimentazioni e raccoglie l’eredità del Liceo socio-psico-pedagogico e del Liceo delle Scienze Sociali a indirizzo umanistico.

CHE COSA SONO LE SCIENZE UMANE?

Si tratta di un gruppo di discipline (antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia) che, nel corso di un lungo processo di sperimentazione, sono state progressivamente introdotte nella scuola secondaria superiore, in particolare negli ex Istituti Magistrali.Le scienze umane hanno prodotto un imponente complesso di studi e di ricerche, che costituiscono strumenti indispensabili per una lettura critica e consapevole dei temi più urgenti della realtà contemporanea: che cos’è la globalizzazione? Quali sono le cause e le conseguenze dei recenti movimenti migratori? Che cosa significa vivere in una società multiculturale? Che cos’è cambiato nel mondo del lavoro e nelle politiche sociali? Qual è l’impatto delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione? Come cambiano gli stili di apprendimento e come devono cambiare gli stili di insegnamento?Se si considera che le scienze umane sono del tutto assenti nei curricoli degli altri indirizzi liceali, risulta evidente che questo corso di studi si fonda su un ben definito asse culturale, che garantisce l’acquisizione di strumenti aggiornati per la comprensione dei fenomeni sociali e dei nuovi bisogni formativi. Tuttavia, esso non si esaurisce nello studio dell’attualità, ma guarda al mondo contemporaneo come il risultato di processi di lunga durata.Infine, queste discipline si collocano in una posizione mediana tra cultura umanistica e cultura scientifica: studiano l’uomo nelle sue diverse dimensioni, condividendo il loro oggetto di studio con l’area della cultura umanistica (filosofia, storia, lingue classiche), ma procedono con metodi scientifici quali l’esperimento, l’osservazione sistematica, le indagini campionarie, la ricerca “sul campo” ecc. Questo fa di esse una sorta di “terza cultura” che consente di superare la presunta contrapposizione tra discipline umanistiche e scientifiche, favorendo un approccio interdisciplinare.

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IL PIANO DEGLI STUDI

Il regolamento di “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei”, all’art. 9, fornisce le seguenti indicazioni sul Liceo delle Scienze Umane:

1. Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane.

2. Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali.

3. L’orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali e di 990 nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

QUADRO ORARIO

1º Biennio 2º Biennio V anno1º 2º 3º 4º 5º

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti

Orario settimanale

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4Lingua e cultura latina 3 3 2 2 2Storia e geografia 3 3Storia 2 2 2Filosofia 3 3 3Scienze umane * 4 4 5 5 5Diritto ed economia politica 2 2 2 su

progetto #2 su

progetto #Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3Matematica** 3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2Scienze naturali*** 2 2 2 2 2Storia dell’arte 2 2 2Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2Religione cattolica o Attività alternative

1 1 1 1 1

TOTALE ORE

27 27 30 30 30

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Nel quinto anno è previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche. * Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia ** con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra# Progetto d’Istituto: Diritto e Economia in compresenza e/o semiclasse nelle classi 3^ e 4^ per due ore settimanali ( salvo verifica della nomina di Docenti sull’organico dell’autonomia e del progetto del Consiglio di classe ).

La proposta del Piano degli Studi del Liceo delle Scienze Umane si caratterizza per:

a) L’insegnamento della lingua e letteratura italiana e latina, della filosofia e della storia dell’arte, che garantiscono una sicura preparazione umanistica.

b) Una ben definita area d’indirizzo (psicologia, sociologia, antropologia, pedagogia), ambito del sapere del tutto assente negli altri percorsi liceali.

c) La presenza di un asse scientifico-matematico (matematica, fisica, scienze naturali, scienze motorie) utile ad assicurare un serio supporto alla ricerca e la preparazione necessaria per un’ampia scelta universitaria.

d) L’insegnamento della lingua e letteratura inglese per l’intero quinquennio con la possibilità di accedere alle certificazioni linguistiche Cambridge.

e) L’introduzione, oggi indispensabile, allo studio del Diritto e dell’Economia (vedi progetto)

f) Flessibilità del curriculum mediante possibili curvature disciplinari.

g) La proposta di percorsi pomeridiani facoltativi coerenti con il profilo liceale, finalizzati ad arricchire e caratterizzare il curricolo. La positiva frequenza di tali percorsi concorre alla crescita complessiva dello studente.

h) Attenzione all’individuo e alla valorizzazione delle inclinazioni personali. Il Liceo delle Scienze Umane ha come obiettivo primario la piena realizzazione dello studente ed il suo benessere nell’ambiente scolastico.

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i) L’adesione al progetto regionale Alternanza Scuola-Lavoro, che prevede la partecipazione a stage formativi presso enti, istituzioni e aziende presenti sul territorio.

Profilo in uscita dello studente del Liceo delle Scienze Umane

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver acquisito le conoscenze dei principali campi di indagine delle scienze umane mediante gli

apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica; aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del

passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;

saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;

saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

Sbocchi al termine del percorso formativo

Alla fine del quinquennio l’allievo si trova dotato di una solida preparazione di base nel campo delle discipline in ambito pedagogico, umanistico, storico-sociale, socio-sanitario.

Il profilo in uscita consente l’accesso a:Lauree magistrali e lauree brevi in Psicologia, Scienze dell'Educazione, Scienze della For-mazione primaria, Antropologia, Filosofia, Lettere moderne, Scienze storiche, Scienze della Comunicazione, Sociologia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Medicina, Scienze infermieristiche, Ostetricia, Fisioterapia, Logopedia, Scienze motorie, Scienze naturali, Biologia, Biotecnologie, Conservazione dei Beni ambientali e culturali.Corsi di specializzazione post-secondari: tutti i corsi professionalizzanti in ambito socio-educativo; educatori nelle comunità terapeutiche, animatori nei centri residenziali per anziani, animatori di biblioteca, di colonia, di centri estivi, archivisti, organizzatori di eventi culturali, conservatori di beni ambientali e culturali.

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO (LEGGE 107/2015) – CLASSI TERZE E QUARTE A.S. 2016/2017

Il rapporto con il territorio per l’innovazione didattica

E’ un’esperienza strettamente connessa al curricolo, che proponiamo ormai da più di dieci anni,rivista e ampliata alla luce dell’introduzione della legge 107/2015. Rappresenta il richiamo alla dimensione operativo-pragmatica; coniuga il sapere e il fare; implica una riflessione

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sull’esperienza; consente allo studente una riflessione su se stesso, sulle proprie capacità relazionali e lo orienta rispetto alle scelte di studio future. Lo stage ha un forte radicamento nel piano di studi dell’indirizzo e il Consiglio di Classe dedica alla sua progettazione tempo e spazio rilevanti perché lo considera determinante ai fini della formazione e dello sviluppo delle competenze dello studente. Esso infatti sposta l’attenzione sul soggetto che apprende, che cresce ed acquisisce abilità riconosciute come utili nel mondo esterno, per le quali la scuola coltiva saperi e consente spazi di riflessione non altrimenti possibili.Il percorso delle Scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative e dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità e delle relazioni umane e sociali. Il progetto di alternanza scuola-lavoro porta dentro la scuola le stesse questioni che si manifestano nel territorio e diventa quindi l’occasione per una riflessione sulla realtà sociale e sul mondo del lavoro. Sul piano formativo lo stage favorisce processi di autonomia nei confronti dell’insegnante e della scuola e impone maggiori responsabilità allo studente: durante l’esperienza di stage gli studenti sono posti spesso di fronte a situazioni problematiche e devono sapersi mettere in gioco al di fuori del territorio rassicurante della scuola. E’ in questo quadro che si può parlare di “orientamento”. Quando infatti la scuola costruisce più occasioni per mettersi alla prova, per confrontarsi con realtà vicine e lontane, con ruoli adulti diversi, con ambienti nuovi, gli allievi sono in grado di conoscere e sperimentare le proprie attitudini e, quindi, di scegliere.

Modalità di organizzazione

Il Consiglio di classe, organo responsabile della progettazione, della gestione, del controllo e della valutazione del progetto nomina al suo interno un Tutor che svolge un ruolo propositivo e di coordinamento in collaborazione con il Tutor aziendale.Fase organizzativamesi di ottobre –novembre

Docenti StudentiCostruiscono il progettoConcordano i percorsi multidisciplinariPrendono accordi con gli operatori e si occupano della parte burocraticaPresentano il progetto alla classe e ai genitori

Collaborano alla stesura del progetto e suggeriscono percorsi e scelte personali o di gruppo

Fase teoricamesi di novembre-gennaio

Docenti StudentiIntroducono i riferimenti concettuali e le componenti teoriche del tema oggetto del percorso di stage

Definiscono modalità di osservazione precisando il campo e gli strumenti di indagine e di intervento.

Fase praticaIndicativamente nei mesi di gennaio-febbraio, ma può variare in rapporto alle disponibilità degli Enti

Docenti StudentiSono a disposizione per affrontare eventuali difficoltà di percorso e per mantenere la

Fanno l’esperienza di stage presso gli Enti e le Associazioni a cui sono stati assegnati.

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comunicazione fra i gruppiFase di riflessione e valutazione mesi di marzo- maggio

Docenti StudentiControllano la produzione scritta e i materiali raccolti Gestiscono la comunicazione fra i gruppi e un momento di confronto con il Consiglio di classe.

Stendono relazioni, ordinano i materiali,scrivono riflessioni

L’esperienza di stage si conclude con la consegna di una scheda di valutazione compilata e sottoscritta dal tutor aziendale; di un attestato, compilato dalla scuola, in cui sono certificate le ore effettivamente svolte; di un questionario di soddisfazione compilato dagli studenti.

I dati dei questionari di soddisfazione vengono poi tabulati in una scheda di monitoraggio.

Classe terza. Lo stage all’esterno della scuola ha una durata di non meno di 50 ore, in parte con sospensione delle lezioni, in parte da svolgere il pomeriggio o durante le vacanze.In classe, sono previste almeno 30 ore di preparazione, da svolgersi attraverso attività laboratoriali, lezioni teoriche degli insegnanti e interventi in classe di operatori degli Istituti e degli Enti convenzionati.Il progetto di Alternanza prevede per tutte le classi terze l’inserimento in Istituti scolastici come scuole dell’infanzia e scuole primarie ( vedi tabella successiva) e comunque riguarda esperienze in ambito pedagogic- educativo.Gli studenti devono individuare con chiarezza un progetto di azione- intervento da concordare con l’Ente ospitante e devono dotarsi degli strumenti necessari, dalla ricerca bibliografica alla stesura di una scheda di osservazione, dall’uso di strumenti informatici a diverse tipologie di scrittura: diario, relazione, commento, saggio breve.

Classe quarta: il progetto continua (terminerà in classe quinta). Le competenze degli alunni si fanno più corpose così come il bagaglio teorico che consentirà osservazioni e interventi più mirati e approfonditi. Il gruppo classe si suddivide stavolta in quattro o cinque ambiti diversi (vedi tabella successiva). La durata dello stage sarà sempre di almeno 80 ore, da svolgere nella settimana di sospensione delle lezioni e da completare il pomeriggio e/o durante le vacanze. Anche in quarta le attività di formazione previste in classe avranno una durata di circa 30 ore.

Elenco delle principali convenzioni attivate negli ultimi anni:

Assistenza ragazzi C.A.G. “Impronta”

Istituto Razzetti, C.A.G. Pavoniana,

Ass. ONLUS “Bimbo chiama bimbo”

onlus,

Assistenza anziani Centro diurno per anziani “Odorici”, Brescia. Centro diurno per anziani. “Franchi”

Comune di Brescia , Settore Servizi Sociali Casa Industria,Via Gambara

Assistenza sanitaria Spedali Civili Brescia

Area socio-assistenziale Coop. “La Mongolfiera”,

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Ospedale PediatricoNeuropsichiatria InfantileLABORATORIO CLINICO-PEDAGOGICO E RICERCA BIOMEDICA

Ospedale FatebenefratelliCentro Salute Mentale

Vill. Sereno FoBAP onlus ANFFAS

S. Polo

Assistenza poveri Mensa Menni/Casa Betel Dorm. S. Vincenzo/Casa

Oznam

Ambito giuridico Ass. “Carcere e Territorio”

Via Spalti S. Marco Fiom CGIL Ufficio Vertenze CISL Ufficio Vertenze

Ambito Economia solidale CTM Altromercato

Assistenza stranieri Ambasciata Zavidovici

Casa delle associazioni Ass. Centro migranti Onlus

Via Antiche Mura

Formazione scolastica Scuola primaria

AudioFoneticaMompiano

Scuola primaria “Torricella” Scuola primaria “Rodari”

V circolo Scuola Primaria “Manzoni” Ist. Compr. Brescia Nord 1 Scuola Primaria “Rinaldini” Scuola Primaria “Divisione

Acqui” Scuola Primaria

“Quasimodo”

Ambito umanistico Fondazione Brescia Musei, Via Musei Musei Civici Fondazione Civiltà Bresciana onlus Fondazione Calzari Trebeschi, Via Crispi Fondazione CAB Istituto di Cultura Giovanni Folonari, Via Trieste Fondazione Teatro Grande, Via Paganora, Centro Teatrale Bresciano, Contrada delle

Bassiche, Associazione Artisti Bresciani, Vicolo delle Stelle Biblioteca Queriniana, Via Mazzini,

PERCORSI LABORATORIALI

Nell’ambito del Liceo delle Scienze Umane i singoli docenti, i Consigli di Classe e i Dipartimenti del Liceo promuovono ogni anno numerose attività curriculari ed extra-curriculari con lo scopo di approfondire e integrare il lavoro didattico. Alcuni progetti sono stabili e continuativi, altri sono introdotti di anno in anno. Qui di seguito presentiamo una sintesi delle più significative esperienze (alcune in corso, altre concluse) per dare un’idea della varietà dei temi e delle metodologie di volta in volta adottate.

Laboratorio di Diritto e EconomiaE’ stato inserito nel PTOF, a partire dal 2016/17, un progetto laboratoriale motivato dalla riconosciuta necessità di un maggiore approfondimento delle tematiche giuridico-economiche che

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devono essere sviluppate perciò oltre il biennio, per consentire un inserimento consapevole e critico dei giovani nel tessuto sociale e culturale contemporaneo. Molte situazioni che noi stessi e la società affrontiamo quotidianamente hanno un contenuto complesso, in cui la dimensione economica si mescola con quella giuridica, etica, sociologica, politica.. Si e’ presentata perciò la necessita’ di un lavoro di collaborazione tra diverse discipline.In particolare il progetto prevede che vengano introdotte due ore di Diritto ed Economia settimanali per le classi terze e quarte, entrambe in orario curricolare e in compresenza con Scienze umane e/o un’altra disciplina del curricolo su progetto di ogni Consiglio di classe.Il percorso sarà condotto interdisciplinarmente, in collaborazione fra tutte le discipline del curricolo.Gli obiettivi trasversali deliberati dai rispettivi Consigli di Classe sono integrati da quelli specifici delle discipline giuridiche ed economiche, volti alla formazione del cittadino in quanto tale, che promuovano e sviluppino: la consapevolezza delle diversità delle dinamiche sociali; la capacità di correlare gli istituti giuridici e i fenomeni economici ai diversi contesti storici e culturali; la maturazione di una coscienza civica.

Scuole e metodo Montessori(in collaborazione con l’Associazione Montessori Brescia)Sarà avviata quest’anno la collaborazione con l'Associazione Montessori Brescia (costituitasi nel 2013 grazie alla collaborazione tra professionisti di pluriennale esperienza, esperti e appassionati del metodo Montessori). Il metodo Montessori gode, a differenza di altre esperienze di organizzazione educativa e didattica, di grande riconoscimento a livello internazionale. La ricerca scientifica più avanzata - in particolare la psicologia, le neuroscienze, la biologia, - confermano, infatti, direttamente o indirettamente la solidità dei principi scientifici dell’educazione montessoriana e la conseguente validità del suo metodo. Alcune classi hanno partecipato al recente convegno “La mente del bambino: M. Montessori e le neuroscienze” (Brescia, 18 ottobre 2014) e proseguiranno il percorso con l’intervento in aula di alcuni esperti dell’Associazione e la visita di scuole montessoriane in territorio bresciano.

Ricerca sul tema dell’integrazione In un Liceo delle Scienze Umane imparare a fare ricerca è un requisito essenziale. E’ stata avviata in una classe quarta una ricerca sul tema dell'integrazione, basata in particolare sull'analisi di un certo numero di progetti (a Brescia e provincia) rivolti a persone con disabilità. Si tratta in pratica di raccogliere un congruo numero di interviste con diverse figure professionali che a vario titolo sono impegnate sul fronte dell'inclusione. L’obiettivo è quello di riuscire a valutare le finalità di tali progetti, le modalità di realizzazione, le eventuali difficoltà, i risultati ecc.

Pedagogie speciali(in collaborazione con l’E.N.S., Ente Nazionale Sordomuti, e con il Centro Non Vedenti di Brescia)Corso introduttivo alla conoscenza dei rudimenti della LIS (Lingua Italiana dei Segni), tenuto da un insegnante non udente in presenza di un interprete.. La lingua dei segni è una lingua che veicola i propri significati attraverso un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo. È utilizzata dalle comunità dei segnanti, a cui appartengono in maggioranza persone sorde. Il corso costituisce anche l’occasione per approfondire il tema della comunicazione verbale e non verbale e per avvicinare la cosiddetta “cultura dei sordi”.Sono previsti alcuni incontri con la Responsabile Tiflologa del Centro Non Vedenti di Brescia Dott.ssa Sonia Benedan . Gli incontri hanno lo scopo di illustrare le diverse figure professionali,

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ruoli, funzioni e attività del Centro e di presentare strumentazioni e strategie didattiche per gli alunni con problemi visivi. Tra le attività laboratoriali proposte: sperimentare la condizione di “non visione” attraverso l’uso di bende e mascherine apposite (ascolto da bendati; strategie di esplorazione alternative alla vista); primo approccio alla lettoscrittura tattile (il sistema Braille). Infine, visita al Centro non vedenti di Brescia e alla mostra “Dialogo nel buio” presso l’Istituto dei ciechi di Milano.

Progetto “Health in School”(in collaborazione con la Cooperativa “Il Calabrone”)Il progetto intende migliorare e proteggere la salute e il benessere di tutta la comunità scolastica. “Health in School” propone all’interno della scuola un intervento sul tema della salute integrato alle attività curricolari con interventi destinati alla tutela della salute in una prospettiva di continuità, stabilità, interazione e sinergia propri del concetto di promozione della salute.In sintesi “Health in School” intende elaborare un piano di intervento che ha le seguenti finalità:1. Creare e sperimentare un modello di intervento integrato nel sistema scuola;2. Integrare il piano didattico e formativo con un approccio psico-pedagogico di tutela della saluteche offra al giovane strumenti concreti per affrontare le tappe evolutive nel proprio percorso dicrescita.

Corsi di educazione alla legalità Per ovviare alla scomparsa dell’insegnamento del diritto nel triennio la Commissione Liceo Scienze Umane ha ritenuto opportuno attivare una serie di proposte:

Progetto Carcere e Scuola(in collaborazione con la Camera Penale della Lombardia Orientale)Il progetto “Carcere & Scuola” ha come obiettivo la sensibilizzazione dei ragazzi delle classi quarte e quinte degli istituti secondari superiori in merito alle tematiche della pena, delle misure cautelari e delle condizioni carcerarie. Il percorso prevede una breve introduzione da parte di uno o più avvocati, la visione di filmati, il racconto di persone che hanno vissuto l’esperienza carceraria e la possibilità per gli studenti di interagire con i legali e/o con gli ex detenuti o con chi nel carcere lavora.

Costruire legalità partendo dalle percezioni giovanili (in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia)Percorso di educazione alla legalità che si articola in tre fasi distinte: rilevazione su un campione di circa 600 studenti; analisi statistica dei dati e rielaborazione in quattro classi sperimentali di diverse scuole bresciane; costruzione di un “vademecum” sui temi di maggiore impatto per coinvolgere altre scuole nei problemi della legalità. I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel 2012.

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Progetto di ricerca sul carcere(in collaborazione con l’Associazione “Carcere e Territorio” di Brescia e con il Gruppo “Archimede” di Verona) Percorso di studio e di ricerca sui temi della devianza, del carcere e delle istituzioni del controllo sociale che prevede momenti diversi: analisi e discussione di ricerche di carattere quantitativo e qualitativo; incontri con i volontari dell’Associazione “Carcere e Territorio”; stage presso la medesima Associazione; visita alle strutture carcerarie di Verziano e Canton Mombello; incontro con i detenuti all'interno del carcere di Verona - Montorio, in collaborazione con il Gruppo “Archimede” di Verona; predisposizione di uno strumento di rilevazione per la raccolta di una serie d’interviste a un congruo numero di testimoni privilegiati (detenuti, agenti di polizia penitenziaria, direttori di istituti carcerari, insegnanti nelle sezioni carcerarie di alcune scuole, magistrati, operatori di rete, volontari, educatori ecc.); registrazione, trascrizione e commento alle interviste.

Incontri con gli antropologiGli incontri hanno lo scopo di mettere gli alunni in contatto diretto con ricercatori che operano nell’ambito del Corso di laurea in Scienze antropologiche ed etnologiche dell’Università di Milano Bicocca. Vengono affrontati aspetti centrali del mondo contemporaneo: convivenza interculturale, migrazioni e processi d’integrazione, cittadinanza e diritti, cooperazione e sviluppo, salvaguardia e valorizzazione dei patrimoni culturali, risorse e ambiente, forme di famiglia e trasformazione sociale, dialogo interreligioso.

Laboratorio di video-intervista etno-antropologica(a cura di S. Guerini e C. Fausti)Quest’anno verrà attivato un corso finalizzato all’apprendimento teorico e pratico del linguaggio audio-visuale come strumento di indagine etno-antropologica e come strumento di rappresentazione della realtà circostante. In particolare il corso sarà focalizzato sul cinema documentario. Scopo del corso è quello di apprendere le basi della tecnica di documentazione audio-visuale attraverso la raccolta di testimonianze di interesse etno-antropologico. Gli studenti dovranno realizzare una video-intervista (tema libero), che possa essere “archiviata” come bene culturale immateriale.

Progetti InterculturaLaboratorio sulla letteratura di migrazione (a cura di R. Parenzan) “Gli scrittori migranti sono i portavoce dei nuovi ‘intrusi’, di coloro di cui si teme e, nello stesso tempo, si desidera il “contagio”, di tutti coloro che per timore ci si ostina a non volere conoscere profondamente se non attraverso generalizzazioni fuorvianti. Portare la letteratura di migrazione in lingua italiana in classe diventa una occasione imprescindibile per conoscere il punto di vista dell’altro, della sua vicenda umana, del suo desiderio di raccontarsi e di favorire incontri alla pari e progettualità comuni anche su temi sociali. Conoscere e leggere la letteratura di migrazione in lingua italiana è, inoltre, una preziosa occasione per imparare e godere di nuovi stili e linguaggi letterari.”

Cinema e intercultura (a cura di M. Morelli) Un percorso attraverso la visione dei film più significativi sul tema della migrazione e dell’incontro fra culture spiegati e commentati da un esperto in grado di sviluppare anche un percorso di analisi formale del linguaggio cinematografico.

Progetti A.D.L.

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(in collaborazione con l’A.D.L. Ambasciata della Democrazia Locale - onlus e la comunità di Zavidovici in Bosnia) Elaborazione di un’area di progetto sul tema della cittadinanza plurale e della società multiculturale a partire dall’analisi dell’esperienza bosniaca (storia della ex Jugoslavia dalla dominazione ottomana alla seconda guerra mondiale alla situazione attuale; la guerra nei Balcani vista attraverso il cinema; il tema dell’identità e l’imbroglio etnico; i rifugiati, il diritto d’asilo, il tribunale dell’Aja). Viaggio d’istruzione in Bosnia.Altro progetto ADL :“Crocevia: Traiettorie Migranti fra Scuola e Spazi Urbani”

Esperienze di TeatroNumerose esperienze nell’ambito del teatro sono rivolte ad alcune classi del Liceo:- Spettacolo teatrale "Zoom" a cura di Fobap Onlus, al teatro Santa Giulia, spettacolo che ha per protagonisti attori diversamente abili. Oltre allo spettacolo, in alcune classi verrà proposto un laboratorio teatrale a cura del drammaterapeuta A. Ghisoni.- Abbonamento alla stagione di prosa del Teatro Sociale di Brescia con la partecipazione ad alcuni spettacoli serali.- Laboratorio teatrale interno aperto agli studenti del Liceo delle Scienze Umane

L’insegnamento del Latino con il metodo naturaIn alcune classi viene praticata la didattica della lingua latina attraverso il cosiddetto “metodo natura”, che prevede il colloquio in latino come momento cardine per favorire lo sviluppo delle abilità linguistiche. Tale metodo si ispira alla glottodidattica (insegnamento delle lingue moderne) in cui si promuove il simultaneo apprendimento delle abilità di ascoltare, parlare, scrivere, leggere. I testi latini oggetto di studio potranno essere attinti dall’opera di Hans Orberg o da altri autori. Col tempo gli alunni saranno avviati anche all’uso del vocabolario.

Classe virtualeAmbiente virtuale online su PBWORKS per lo scambio e la condivisione di file, materiali e ricerche. Alcuni docenti utilizzano questa piattaforma per comunicare con gli alunni al di fuori dell’ambiente scolastico. Una volta accreditati, gli studenti sono in grado di scaricare e inviare elaborati personali, compiti, articoli e pagine di approfondimento, che possono essere condivisi con il resto della classe e con i docenti. L’ambiente si rivela utile anche nelle situazioni in cui lo studente debba essere assente alle lezioni per molti giorni.

Certificazioni linguistiche University of CambridgeGli esami per la certificazione delle competenze in lingua inglese sono uno strumento prezioso per lo studio e il lavoro. I certificati Cambridge facilitano la mobilità professionale e universitaria ed arricchiscono il curriculum. Più di 13.000 aziende, università e enti governativi riconoscono i titoli Cambridge. L’Istituto Gambara è sede degli esami Preliminary English Test (Livello B1) e First Certificate (B2); la scuola, inoltre, organizza corsi di preparazione per entrambi.

Il Quotidiano in ClasseIl progetto Il Quotidiano in Classe è nato nel 2000: quest’anno è giunto al suo tredicesimo anno di iniziativa. E’ promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori ed ha l’obiettivo di avvicinare i giovani alla lettura critica dei quotidiani. Partecipano all’iniziativa 2.001.080 studenti delle scuole superiori italiane e 43.859 insegnanti che ricevono diversi quotidiani per una lettura a confronto in classe. All’analisi critica di alcuni articoli si affianca un lavoro didattico sul linguaggio giornalistico.

Progetti di Orientamento

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Sono attive innumerevoli iniziative di orientamento universitario. Tra le altre si segnala il progetto Tandem, in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona.

Percorsi di Educazione Motoria e SportivaNumerose iniziative di stage sportivi a cura del Dipartimento di Educazione Motoria (arrampicata, canoa, ecc.)

Progetti in collaborazione con Coop Lombardia- Progetto sullo sviluppo sostenibile e sui temi dell’ecologia, in collaborazione con Coop. Lombardia- Laboratorio “Le mani in pasta” per l’educazione all’uso consapevole delle risorse. Incontri con esperti della Coop.

Percorsi interdisciplinariAll’interno dei singoli Consigli di Classe numerosi percorsi interdisciplinari vengono progettati da gruppi di docenti. Tra quelli attivi segnaliamo:-Preistoria e ominazione (Storia, Scienze Umane)-Il mito (Italiano, Scienze Umane)-Le religioni (Religione, Scienze Umane, Storia)-Incontro - Lezione con la Confraternita del Leone “L’Exercitus Romano: Tecnica e Lessico” (Latino, Storia)-L’adolescenza, l’educazione, la scuola (Scienze Umane, Italiano)-Le migrazioni (Geografia, Scienze Umane)-La famiglia patriarcale – I modelli educativi (Scienze Umane, Italiano)-La differenza di genere (Italiano, Storia, Scienze Umane, Diritto)-Il Cristianesimo – l’Islam (Religione, Storia)-La schiavitù (Storia, Geografia, Scienze Umane)-Il linguaggio pubblicitario (Italiano, Scienze Umane)

Visite e viaggi di istruzioneInnumerevoli visite guidate ai musei e ai luoghi di cultura presenti sul territorio. Ogni Consiglio di classe organizza uscite didattiche, visite a mostre d’arte e documentarie nonché viaggi di istruzione in Italia e all’estero in funzione della propria programmazione.

Il mondo del terzo settore (indagine esplorativa sulle cooperative sociali a Brescia)Prodotto finale di un percorso di ricerca triennale, collegato all’esperienza dello stage presso alcune di queste strutture. Costruzione di un questionario semistrutturato (derivato dalla lettura del testo di M. Ambrosini, Tra altruismo e professionalità: terzo settore e cooperazione in Lombardia) composto da 48 quesiti relativi a informazioni sulla tipologia di cooperativa, caratteristiche del personale, struttura organizzativa, profilo dell’intervistato e caratteristiche del presidente della cooperativa. Il questionario è stato somministrato in modo diretto a responsabili o operatori anziani di più di venti cooperative, nella loro sede amministrativa o operativa nel comune di Brescia. Decisivo è stato l’apporto di alcuni docenti della vicina Università Cattolica per la codifica e l’elaborazione statistica dei dati. Particolarmente interessante si è rivelata l’analisi del tema della differenza di genere in questo settore intensamente femminilizzato.

Immigrati ghanesi a Brescia

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Serie d’interviste a 18 immigrati ghanesi (una delle presenze più importanti in provincia di Brescia) resa possibile dalla collaborazione di un impiegato del locale Ufficio Stranieri. Le interviste sono state condotte, registrate e trascritte dagli studenti. L’uso di una metodologia qualitativa (intervista in profondità) consente di affrontare da un punto di vista inconsueto complesse tematiche come l’immigrazione, il pregiudizio, i media.

Progetto ES – Educazione alla Salute (in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Brescia e l’Associazione UNTERdenLINDEN)Progetto costruito intorno a un laboratorio audiovisivo a conclusione di una serie di incontri legati fra loro da temi di educazione alla salute. Nella prima fase i relatori hanno fatto riferimento agli stili di vita degli adolescenti, ad attività di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi al consumo di alcool e sostanze alcool-correlate, alla valorizzazione e alla promozione di abilità di comunicazione e relazione (life skills). Successivamente, un ristretto gruppo di alunni – con la guida di un tecnico del settore – ha lavorato alla produzione di un cortometraggio sulle medesime tematiche, dalla costruzione del soggetto al racconto per immagini.

Ricerca sull’uso del tempo da parte dei giovani (in collaborazione con l’Unità di Staff Statistica del Comune di Brescia)Ricerca esplorativa che – prendendo spunto dall’indagine multiscopo Istat “Il cittadino e il tempo libero” - prevede l’uso come strumento di rilevazione del “diario settimanale”, somministrato a un campione composto da 10 classi. Principali ipotesi: che l’uso del tempo dipenda dalle caratteristiche del nucleo familiare, dalla provenienza geografica, dall’età e dal sesso. Gli studenti hanno potuto seguire tutte le fasi della realizzazione di un’indagine statistica, assistiti da personale esperto. Inoltre, il tema si colloca in uno scenario complessivo che si è cercato di ricostruire attingendo ad altre ricerche, articoli di giornale ecc. Presentazione pubblica dei risultati presso la Sala Polifunzionale dell’Università Cattolica con il coinvolgimento dell’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Brescia e di varie associazioni che lavorano alla prevenzione del disagio giovanile.

PARTECIPAZIONE A RETI DI SCUOLE

Rete Passaggi e SISUS (www.scienzesocialiweb.it)Il Liceo delle Scienze Umane “Veronica Gambara” aderisce alla Rete Passaggi, una rete di più di trenta scuole che, sulla base dell’esperienza accumulata nelle sperimentazioni che hanno preceduto l’attuale Liceo delle Scienze Umane, pongono al centro della riflessione il tema della cittadinanza nel mondo contemporaneo. Il nome "Passaggi" allude alla condizione umana nei contesti complessi della vita metropolitana, così come li descrive W. Benjamin, ma anche agli incontri con l’altro inteso come straniero, di genere diverso ecc., in una concezione di molteplicità della identità individuale.La Rete punta sulla professionalità dei docenti che progettano e fanno buone pratiche e che una volta l'anno si incontrano in un convegno nazionale in una città diversa dove una scuola sia capace di costruire rapporti con il territorio, con l'università e con professionalità di altri campi della formazione per mettere in comune diverse prospettive che abbiano lo scopo di rafforzare il curricolo e di migliorare il fare scuola. Dal 2008 agisce in modo integrato con  SISUS (Società Italiana per le Scienze Umane e Sociali), un'associazione di professionisti - qualificata tra gli Enti di formazione con Decreto del MIUR - che condivide esperienze e pratiche nel campo della ricerca e dell'insegnamento delle scienze umane e sociali.