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Premessa Con l’entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, ed ancor di più in seguito all’esito del referendum tenutosi nel 1993, l’approfondimento della natura delle so- stanze presenti sul mercato clandestino sfugge al controllo dei consulenti nominati dal Tribunale, poiché ai loro accer- tamenti si sono venuti man mano a sostituire quelli dei Ga- binetti di polizia scientifica e, nello stesso tempo, molti magistrati ritengono di raggiungere le finalità processuali indipendentemente dal disporre o meno di un quadro anali- tico completo della droga in sequestro. Un atteggiamento diverso da quello descritto è seguito da numerose Procure, tra le quali quella di Piacenza, le quali procedono in maniera tradizionale, ritenendo essen- ziale al buon andamento del processo disporre di una con- sulenza che evidenzi tutte le caratteristiche della droga in sequestro, in funzione delle esigenze processuali. Presso il Tribunale di Piacenza ha operato, come unico consulente, nel corso dei quindici anni considerati, il prof. Marozzi, del laboratorio di Tossicologia Forense dell’Isti- tuto di Medicina Legale dell’Università di Milano. In con- seguenza di ciò la casistica qui esposta è da considerarsi non solo esaustiva per quanto riguarda i reperti sequestrati, ma anche conforme alla realtà del mercato clandestino di Piacenza e della sua provincia (Lodi, 1975; Marozzi et al., 1982; Marozzi et al., 1989; Chiarotti et al., 1996, King, 1997). Lo scopo del lavoro presentato è di verificare se nel corso del periodo 1987-2000 la composizione della “droga da strada” si sia modificata oppure se, nonostante i notevo- li mutamenti merceologici avvenuti nel mercato clandesti- no, legati, in particolare, alla nazionalità degli spacciatori ed al loro modo di trattare la “merce” prima di immetterla sul mercato, sia rimasta sui livelli quali-quantitativi riscon- trati nel corso del decennio precedente, quando Marozzi 57 Articoli Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Nota I: casistica Paola Tirelli 1 , †Emilio Marozzi 1 , Fausto Gigli 1 Riassunto Nel presente lavoro è stata effettuata una verifica dell’andamento del mercato clandestino della droga nella città di Pia- cenza nel corso degli anni 1987-2000. Tale verifica è stata condotta sia da un punto di vista del numero e della natura di re- perti sequestrati, sia per quanto concerne la composizione quali-quantitativa degli stupefacenti più diffusi, sia per quanto ri- guarda i soggetti coinvolti nel traffico illecito degli stupefacenti e la tipologia della sostanza loro sequestrata. Le conclusio- ni sul materiale stupefacente concordano con quanto dimostrato in un precedente studio ed evidenziano un incremento nell’uso della cocaina e dei derivati della Cannabis rispetto a quello dell’eroina. Parole chiave: Sostanze stupefacenti sequestrate, Casistica, Mercato delle droghe, Distribuzione, Composizione delle so- stanze stupefacenti Abstract The illicit drug market in Piacenza between 1987 AND 2000. Trends of drug distribution and composition The study looked at the trends regarding the illicit drugs market in Piacenza between 1987 and 299, especially for he- roin, cocaine and cannabis derivates. The study focused in particular on the quantity, quality and composition of these th- ree most important “street drugs”, based on the samples seized by the police. The results confirm those of a previous study on street drugs in Piacenza. Keywords: Narcotic drugs seizures, Illicit drug market, Drug distribution, Drug composition 1 Sezione Autonoma di Tossicologia Forense, Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni - Università degli Studi di Milano - via L. Mangiagalli, 37 - 20133 Milano.

Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000 ... 2/p 57.pdf · più diffusi, - cocaina e preparazioni di Cannabis indica (ha- shish e marijuana) -, sia a quelli di più

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Premessa

Con l’entrata in vigore del nuovo codice di procedurapenale, ed ancor di più in seguito all’esito del referendumtenutosi nel 1993, l’approfondimento della natura delle so-stanze presenti sul mercato clandestino sfugge al controllodei consulenti nominati dal Tribunale, poiché ai loro accer-tamenti si sono venuti man mano a sostituire quelli dei Ga-binetti di polizia scientifica e, nello stesso tempo, moltimagistrati ritengono di raggiungere le finalità processualiindipendentemente dal disporre o meno di un quadro anali-tico completo della droga in sequestro.

Un atteggiamento diverso da quello descritto è seguitoda numerose Procure, tra le quali quella di Piacenza, lequali procedono in maniera tradizionale, ritenendo essen-ziale al buon andamento del processo disporre di una con-sulenza che evidenzi tutte le caratteristiche della droga insequestro, in funzione delle esigenze processuali.

Presso il Tribunale di Piacenza ha operato, come unicoconsulente, nel corso dei quindici anni considerati, il prof.Marozzi, del laboratorio di Tossicologia Forense dell’Isti-tuto di Medicina Legale dell’Università di Milano. In con-seguenza di ciò la casistica qui esposta è da considerarsinon solo esaustiva per quanto riguarda i reperti sequestrati,ma anche conforme alla realtà del mercato clandestino diPiacenza e della sua provincia (Lodi, 1975; Marozzi et al.,1982; Marozzi et al., 1989; Chiarotti et al., 1996, King,1997).

Lo scopo del lavoro presentato è di verificare se nelcorso del periodo 1987-2000 la composizione della “drogada strada” si sia modificata oppure se, nonostante i notevo-li mutamenti merceologici avvenuti nel mercato clandesti-no, legati, in particolare, alla nazionalità degli spacciatoried al loro modo di trattare la “merce” prima di immetterlasul mercato, sia rimasta sui livelli quali-quantitativi riscon-trati nel corso del decennio precedente, quando Marozzi

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Articoli

Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Nota I: casistica

Paola Tirelli1, †Emilio Marozzi1, Fausto Gigli1

Riassunto

Nel presente lavoro è stata effettuata una verifica dell’andamento del mercato clandestino della droga nella città di Pia-cenza nel corso degli anni 1987-2000. Tale verifica è stata condotta sia da un punto di vista del numero e della natura di re-perti sequestrati, sia per quanto concerne la composizione quali-quantitativa degli stupefacenti più diffusi, sia per quanto ri-guarda i soggetti coinvolti nel traffico illecito degli stupefacenti e la tipologia della sostanza loro sequestrata. Le conclusio-ni sul materiale stupefacente concordano con quanto dimostrato in un precedente studio ed evidenziano un incrementonell’uso della cocaina e dei derivati della Cannabis rispetto a quello dell’eroina.

Parole chiave: Sostanze stupefacenti sequestrate, Casistica, Mercato delle droghe, Distribuzione, Composizione delle so-stanze stupefacenti

AbstractThe illicit drug market in Piacenza between 1987 AND 2000. Trends of drug distribution and composition

The study looked at the trends regarding the illicit drugs market in Piacenza between 1987 and 299, especially for he-roin, cocaine and cannabis derivates. The study focused in particular on the quantity, quality and composition of these th-ree most important “street drugs”, based on the samples seized by the police. The results confirm those of a previous studyon street drugs in Piacenza.

Keywords: Narcotic drugs seizures, Illicit drug market, Drug distribution, Drug composition

1 Sezione Autonoma di Tossicologia Forense, Istituto di Medicina Legale e delle Assicurazioni - Università degli Studi di Milano -via L. Mangiagalli, 37 - 20133 Milano.

(Caligara et al., 1988) aveva affrontato il tema della com-posizione quali-quantitativa dei reperti d’eroina sequestratinel corso degli anni 1978-1987.

Con l’attuale elaborazione statistica si è inteso ripren-dere le considerazioni cui i tre Autori erano pervenuti, perverificarne la corrispondenza sui reperti d’eroina seque-strati fino al 1996 ed estenderle sia agli altri stupefacentipiù diffusi, - cocaina e preparazioni di Cannabis indica (ha-shish e marijuana) -, sia a quelli di più recente immissionesul mercato clandestino (amfetaminosimili).

Materiali e metodi

I corpi di reato (C.R.) relativi ai sequestri operati nelterritorio relativo al Tribunale di Piacenza negli anni 1987-2000 e pervenuti al laboratorio sono stati 866, con 6921 re-perti complessivi (Figura 1). Tutti i reperti sequestrati sonostati sottoposti ad analisi quali-quantitativa secondo le pro-cedure analitiche in uso presso la Sezione Autonoma diTossicologia Forense, qui di seguito riassunte.

Per quanto attiene le analisi qualitative, eseguite me-diante TLC (cromatografia su strato sottile), sono statiadottati gli stessi protocolli già descritti da Marozzi e Lodi(Lodi et al., 1980; Caligara et al., 1988).

Le analisi quantitative sono state eseguite con un ga-scromatografo Fison equipaggiato di una colonna capillareMega della lunghezza di 12,5 m, diametro interno 0,32 mme con film di rivestimento di tipo SE54 dello spessore di0,4-0,45 mcm, e con rivelatore FID. Come carrier è statoimpiegato idrogeno alla pressione d’esercizio di 0,40 kPa.Nel caso della determinazione quantitativa sui repertid’eroina e/o cocaina la temperatura dell’iniettore e del ri-velatore sono state mantenute rispettivamente a 260°C e300°C, per quelli di Cannabis indica a 200°C e 300°C, pergli amfetaminici, infine, a 200°C e 250°C.

In rapporto al tipo di stupefacente le temperature delforno sono state così programmate:

a) Eroina, cocaina e sofisticanti in genere: isoterma a170°C per 1 min; da 170°C a 240°C (10°C/min); isotermaa 240°C per 1 min; da 240°C a 290°C (15°C/min); isoter-ma a 290°C per 5 min.

b) Amfetaminici: isoterma a 100°C per 1 min, da100°C a 180°C (15°C/min); isoterma a 180°C per 1 min.

c) Cannabis indica: isoterma a 200°C per 1 min, incre-mento di 10°C/min fino a 270°C.

I campioni da analizzare sono stati addizionati di solu-zioni contenenti lo standard interno (ISTD) appropriato:

1) L’eroina ed i morfinici in genere, la cocaina e i sofi-sticanti (20 mg) vengono solubilizzati in una soluzione me-tanolica contenente 8 ml di etaverina (1 mg/ml) qualeISTD.

2) Gli amfetaminici (20 mg di campione) vengonoestratti con 1 ml di soda 1 N e con 4 ml di una n-esanicacontenente come ISTD 1,51 mg/ml C14 in n-esano;

3) Per le preparazioni della Cannabis indica si procedeall’estrazione di 50 mg di campione con 5 ml di una solu-

zione cicloesanica contenente, come ISTD, 0,25 mg/ml diC22.

Risultati

I sequestri operati dalla Procura di Piacenza nel periodoconsiderato sono stati 866, per un totale di complessivi6921 reperti. La suddivisione dei sequestri per tipologia distupefacente è riportata nella Tabella I, mentre nella Tabel-la II vengono posti a confronto, suddivisi per tipologia eper anno, i reperti rinvenuti nei corpi di reato sequestrati inquesti anni e valutata la loro rappresentanza rispetto al to-tale dei reperti sequestrati. Si può notare come l’eroina, purrestando lo stupefacente più diffuso, abbia subito nel corsodegli ultimi cinque anni, un brusco decremento, contraria-mente a quanto osservato, per la Cannabis indica e la co-caina. I risultati sono riassunti nella Figura 2.

Eroina. Il punto di massima nel numero dei reperti se-questrati si verifica nel 1991, mentre il punto di minima sirealizza nel 1997.

Cocaina. Il maggior numero di sequestri si registra nel1993 e, dopo una forte flessione nel biennio 1994-95, si os-serva una ripresa nel 1996, che porta, nel 1999, ad un raddop-pio dei sequestri registrati nel 1993 (Marozzi et al., 1992).

Cannabis indica e sue preparazioni. In questo caso è dasottolineare che la diminuzione dei sequestri si verifica nelcorso del 1990 e del 2000, mentre negli altri anni tale stu-pefacente trova fiorente mercato in Piacenza e nel territoriodella sua provincia

Altre sostanze. Gli amfetaminosimili compaiono in mo-do preponderante nel 1994. Nel corso dei quindici anni lapercentuale di reperti sequestrati segue immediatamentequella dell’eroina, condividendo tale posizione con quelladella Cannabis. Per gli “amfetaminici dell’ultima genera-zione”, MDMA e congeneri, va segnalato che il primo se-questro sulla piazza piacentina è stato effettuato nel 1993 esi riferisce ad un unico reperto. Nell’anno successivo i re-perti sequestrati ammontano a 455, mentre dal 1995 la per-centuale di sequestro subisce un andamento altalenante, fi-no ad annullarsi nel 1999 ed a raggiungere un massimodell’88% nel corso del 2000.

Relativamente al metadone ed all’LSD, tali sostanzesono state rinvenute solo in C.R. misti (in genere in asso-ciazione con preparazioni di Cannabis) e, mentre la percen-tuale di sequestro del metadone è risultata la più bassa delperiodo considerato, quella dell’LSD, coincide con quelladella cocaina.

Reperti di specifico interesse sono rappresentati dacompresse di Temgesic (1987), dal “peyote” (1993) e dallepiante di papavero somniferum, fiorite e complete di ca-psule (1994-95).

Composizione quali-quantitativa della “droga da strada”

Per valutare in modo esaustivo l’eventuale variazionedel contenuto di principio attivo nel corso di questo decen-

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nio, i singoli reperti (o “bustina”) dei tre stupefacenti piùdiffusi sono stati suddivisi in base al peso lordo del mate-riale in essi contenuto (King, 1997).

Quantitativamente, eroina e cocaina, che presentano un“taglio” di mercato (aspetto e forma del reperto, consisten-za della sostanza) analogo, sono state suddivise nei seguen-ti gruppi:

a) reperti di peso inferiore a 0,1 g “dose” o “quartino” esequestrati, in genere, a tossicodipendenti “spacciatori pernecessità” (vendono per comprare);

b) reperti di peso compreso fra 0,1 g e 0,5 g;c) reperti di peso compreso fra 0,5 g e 5 g;d) reperti di peso compreso fra 5 g e 100 g;e) reperti di peso superiore a 100 g sequestrati, in linea

di massima, a spacciatori “non consumatori”.Per i reperti appartenenti ai tre gruppi intermedi non è

possibile una classificazione a priori dell’imputato in unadelle due categorie di appartenenza in quanto, per fare ciò,sarebbe opportuno conoscerne la storia.

Va rilevato che dal 1993 al 1996 tornano a comparire ireperti di eroina di peso superiore a 100 g, in altre parolequelli destinati più alla detenzione “a scopo di spaccio” chenon a quella “per uso personale”, che mancavano dal 1989sulla piazza piacentina.

Per quanto concerne il mercato della cocaina, è impor-tante sottolineare che i reperti di entità inferiore a 0,1 g so-no presenti nel triennio 1991-93, nel biennio 1997-98 e nel2000 mentre quelli di peso superiore a 100 g mancano dalmercato nel triennio 1989-91, nel 1993 e nel 2000.

I reperti di canapa indiana sono stati suddivisi in quat-tro gruppi ponderali:

1) reperti di peso inferiore a 0,5 g;2) reperti di peso compreso fra 0,5 g e 5 g;3) reperti di peso compreso fra 5 g e 150 g;4) reperti di peso superiore a 150 g.Per questi reperti negli anni ‘80 si ha una sovrapposi-

zione dei gruppi 2) e 3), e ciò sta ad indicare che i sequestria carico del consumatore sono equiparabili a quelli a caricodello spacciatore; negli anni ‘90 prevalgono nettamente ireperti del gruppo 2), mentre quelli appartenenti al gruppodi peso maggiore tendono, con l’unica eccezione del 1991,ad un progressivo aumento fino al 1999 (quando raggiun-gono il valore massimo, con un 122 reperti su 310), per di-minuire drasticamente nel 2000.

Da quanto sopra riportato emerge che il mercato clan-destino della droga relativamente al territorio della Procuradi Piacenza si sposta progressivamente verso la cocaina ela cannabis, il cui uso è meno facilmente riconoscibile diquello dell’eroina.

Eroina. Per quanto riguarda la composizione qualitati-va dell’eroina, Marozzi (Kaaa et al., 1886;Caligara et al.,1988) aveva appurato che sul mercato piacentino non esi-stevano differenze di composizione significative fra i re-perti di eroina di peso diverso, ossia che non venivano rea-lizzate grosse operazioni di taglio e che il contenuto inprincipio attivo puro tendeva a diminuire fino al 1986 perpoi risalire rapidamente nel corso del 1987.

Esaminando i dati relativi al 2000 (Figura 3) emerge

chiaramente il continuo e progressivo aumento del conte-nuto di eroina pura sia nei gruppi riferibili agli assuntori(reperti di peso inferiore a 0,1 g e, rispettivamente, com-preso fra 0,1 g e 0,5 g), sia in quelli relativi a medi (repertidi peso compreso fra 5 g e 100 g) e grossi spacciatori (re-perti di peso superiore a 100 g). Relativamente a quest’ulti-mo gruppo, vi è da rilevare che i reperti in esso inclusi pre-sentano nel 1993 un contenuto percentuale assimilabile aquello del 1988, anno in cui erano stati effettuati gli ultimisequestri di tale entità. I reperti di peso compreso fra 0,5 ge 5 g presentano alla fine del 1996 un contenuto percentua-le di principio attivo puro notevolmente elevato ed, inoltre,un altrettanto elevato contenuto di impurezze di origine(narcotina, soprattutto), contenuto percentuale che si ritro-verà solo nel 2000.

Per quanto concerne il “taglio” (Figura 4a), continua laprogressiva diminuzione della presenza di reperti sofistica-ti rilevata fino al 1998; nel corso del 1999 tale manipola-zione aumenta bruscamente, e nel 2000 raggiunge il valorepiù basso. Il sofisticante più diffuso rimane la procainapresente, da sola o in associazione, in 170 campioni su untotale di 1318 reperti esaminati nel corso dei quindici anni(13%). Fanno eccezione i reperti esaminati nel 1991, annoin cui il sofisticante più diffuso è risultato essere la caffei-na (6 reperti su un totale di 98 esaminati nel corso dell’an-no). La diluizione con zuccheri (Figura 4b) è stata, invece,rilevata nella maggior parte di reperti (1068 su 1318) madal 1996 anche questo tipo di diluizione della sostanza stu-pefacente tende velocemente a diminuire: solo 29 campionisui 107 analizzati in quell’anno (pari al 27,1%) sono risul-tati contenere uno o più diluenti (in genere lattosio e/o glu-cosio), fino a quasi scomparire nel 2000, quando risultanosofisticati solo 4 campioni su un totale di 56 analizzati(7%).

Significativamente diverso si presenta, invece, il mer-cato “all’ingrosso” dell’eroina: a Piacenza, nei sequestri ef-fettuati durante il biennio 1987-88 e nel quadriennio 1993-96: nel primo periodo sono stati riscontrati valori percen-tuali molto bassi, segno questo che lo spacciatore piacenti-no tagliava ulteriormente la droga prima di immetterla sulmercato, mentre nel secondo periodo la percentuale di eroi-na pura tendeva ad aumentare, anche se i campioni sofisti-cati rimangono in numero elevato.

Cocaina. La composizione qualitativa dei reperti di co-caina presenta un andamento più lineare, non sussistendoquell’ampia varietà di sostanze utilizzate sia per la sua so-fisticazione, sia per la sua diluizione (Clarke, 1987).

A Piacenza la sofisticazione aumenta progressivamentedal 20% del 1987 al 63% del 1989, per scendere senza ina-spettate variazioni al 50% nel 1991, e decrescere brusca-mente al 23,8% nel 1996. Dopo un progressivo decremen-to, tale percentuale tende a riportarsi, nel corso del 2000, aivalori del 1996 (Figura 5a). Sofisticante “principe” dellacocaina è la lidocaina, utilizzata in genere singolarmente(59 riscontri su 352 reperti esaminati, pari al 17%), ma an-che in associazione con caffeina (2 caso) o con procaina (5casi). La presenza di diluenti, invece, è elevata nel 1987 enulla nel 1989; nel biennio successivo risale bruscamente

Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Casistica 59

Articoli

al 20% (1990), per riportarsi a livelli bassi nel 1991 (7%);è il 100% nel 1992 e nel 1995 ma tende a diminuire nelcorso del 1996, pur mantenendosi elevata (85,7%) ed at-tuata quasi esclusivamente con mannite. La tendenzaall’aumento della diluizione prosegue anche nel quadrien-nio finale del periodo considerato. Complessivamente sonostati verificati 159 rilievi singoli di mannite e 28 riscontrimultipli, di cui 11 con lattosio e 13 con glucosio (Figura5b).

La cocaina presenta, a partire dal 1992 e solo occa-sionalmente, sofisticazioni diverse: alle classiche lidocai-na e caffeina si affiancano il metamizolo (rilevato in ununico caso nel 1992), l’aminofenazone (rilevato in duecasi relativi al 1993), fenacetina (nel 1998, 1 caso) e pa-racetamolo (2 casi nel 2000). Viene comunque confer-mata la variazione in negativo del numero di reperti dicocaina sofisticati che, dal 50% del 1991, del 1995 e del1997, diminuisce dal 1996 (5 su un totale di 21 seque-strati nel corso dell’anno, pari al 23,8%) al 1999 (3 su68 casi, pari al 4,4%), mentre nel 2000 torna ad aumen-tare, fino a giungere al 47,5%.

Per quanto riguarda il contenuto percentuale medio dicocaina nei cinque gruppi ponderali in cui lo stupefacente èstato suddiviso, si può affermare che questo mercato pre-senti, nell’arco dell’intero periodo, un andamento moltoparticolare (Figura 6).

Ai consumatori di cocaina viene sequestrato con mag-giore frequenza il “quartino” (ovvero i reperti appartenential gruppo di peso compreso fra 0,1 g e 0,5 g: un “quartino”corrisponde a circa 250 mg), il cui contenuto percentualedi cocaina raggiunge valori molto alti nel corso del 1994 edel 1995, per decrescere bruscamente nel 1996 ed altrettan-to bruscamente aumentare nel 1998-99 (96,7% e 70,7% ri-spettivamente). Questo andamento non trova spiegazionenella valutazione del contenuto percentuale dei reperti dimaggiore entità (peso superiore a 100 g), assenti dal mer-cato piacentino nel periodo compreso fra il 1989 e il 1993,mentre nel 1995, quando la percentuale del “quartino” è ri-sultata la più elevata, il contenuto di cocaina è il più bassodi tutto il decennio. Nel 1996 ad un valore minimo del re-perto sequestrato al tossicodipendente, fa riscontro un va-lore medio-alto nei reperti di peso maggiore; nel 2000, in-fine, i due contenuti percentuali si avvicinano tra loro, es-sendo del 34,6% e del 46,8%, rispettivamente.

Cannabis indica. Un importante parametro di confrontodel mercato della Cannabis, oltre a quello quantitativo rap-presentato dalla percentuale in principio attivo (D-9-tetrai-drocannabinolo, THC), è rappresentato dal tipo di prepara-zione rinvenuto dalle forze dell’ordine: hashish, marijuanao spinello (Figura 7a).

Relativamente al mercato di Piacenza degli anni 1987-2000, non fa testo il 1990 in quanto i reperti sequestrati ap-partengono solo a due gruppi, quello di peso compreso fra0,5 g e 5 g e quello di peso superiore a 150 g. Analoga-mente, va menzionata l’assenza di reperti di peso superiorea 150 g nel 1988 (Figura 7b).

In genere, la percentuale di THC tende ad aumentarenel corso degli anni e per ogni gruppo ponderale, attestan-

dosi nel 1996 in un intervallo di valori fra 4,4% e 7,1%; ta-le evoluzione in positivo si è verificata a partire dal 1992(Figura 8). Il gruppo di reperti di peso compreso fra 5 g e150 g presenta, come tutti gli altri, una tendenza all’au-mento nel contenuto percentuale nei reperti sequestrati ne-gli ultimi due anni considerati.

Si rammenta che il contenuto di D-9-tetraidrocannabi-nolo è legato al tipo di preparazione considerata: sul mer-cato di Piacenza sono risultati molto frequenti i sequestri dipiante intere di Cannabis indica o di reperti di marijuanagià pronta per l’uso (si passa dai 7 sequestri del 1987 ai 77del 1996) e ciò ha contribuito alla diminuzione del valorepercentuale medio riportato nella Figura 8, nello stilare laquale non si è tenuto conto del tipo di preparazione ma so-lo del suo peso. Tale diminuzione prosegue fino al 1999,anno nel quale la percentuale di D-9-tetraidrocannabinolotende ad avvicinarsi al 10% in ogni gruppo ponderale incui lo stupefacente è stato suddiviso. Nel 2000 solo il grup-po di peso maggiore presenta valori percentuali elevati diprincipio attivo, mentre negli altri gruppi tale valore tendea quelli dei primi anni ‘90.

Conclusione

Sulla base dei dati in nostro possesso si può ritenereche i punti salienti del mercato clandestino degli stupefa-centi nella città di Piacenza siano:

1. tendenza all’aumento del numero di reperti seque-strati dal 1987 al 2000;

2. assenza di amfetaminici fino al 1993;3. minor tendenza alla sofisticazione con conseguente

aumento dell’eroina rispetto ai primi anni considerati, maun suo progressivo aumento nel quadriennio 1996-1999,cui fa seguito una netta diminuzione nel corso del 2000;

4. tendenza alla sofisticazione della cocaina piuttostoche alla sua diluizione, utilizzando a tale scopo prevalente-mente lidocaina e mannite;

5. assenza di reperti di cocaina di peso inferiore a 0,1 ga tutto il 1990, nel triennio 1994-1996 e nel 1999; la lorocomparsa nel 1991 e nel 1998, è caratterizzata da un eleva-to grado di purezza;

6. mancanza, nel 1990, dei sequestri di reperti attribui-bili, per la loro entità, ai consumatori di preparazioni dellacannabis e, nel 1998, di quelli attribuibili allo spacciatore;

7. elevata frequenza di sequestri di piante intere di Can-nabis indica o di reperti di marijuana già pronta per l’uso;

8. tendenza ad un progressivo spostamento del mercatoclandestino della droga verso la cocaina e la cannabis, ilcui uso è meno facilmente riconoscibile di quello dell’eroi-na.

La situazione che viene descritta è esaustivamente rap-presentativa della realtà del mercato clandestino piacentinodella droga. Non è detto che tale rappresentazione si possariferire a città più grandi, come ad esempio Milano (che,tra l’altro, è il mercato cui è legato quello piacentino), delquale non abbiamo un quadro molto preciso e, quindi, scar-samente rappresentativo.

Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXV (1-2) 2002

60 Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Casistica

Vi è da aggiungere che, per quanto la situazione pia-centina, anche se vi è uno spostamento verso cocaina eCannabis che si fa più marcato negli anni successivi al1996, l’eroina resta sempre una droga di notevole diffusio-ne, con il suo ben noto carico di pericolosità sul piano tos-sicologico, mentre, sempre per quanto riguarda la casisticaconsiderata, amfetaminici ed affini non paiono giocare unruolo di un qualche rilievo, anche se minimo.

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9) Marozzi E:, Saligari E. (1982): Natura e caratteristiche delledroghe del mercato clandestino in Milano: risultanze deicontrolli effettuati nel periodo 1972-1980, Ann. Ist. Sup. Sa-nità 18, 789-796

10) Marozzi E., Caligara M., Lodi F. (1989): La comparazionedelle sostanze stupefacenti, Arch. Med. Leg. Ass., 11: 463-486

11) Marozzi E., Lodi F., Marozzi F. (1992): Abuso di cocaina:dati relativi alla sua diffusione nella città di Milano. Espe-rienze medico-legali e tossicologico-forensi” in “Cocainaoggi - Effetti sull’uomo e sulla società, UNICRI 44, 155-171

Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Casistica 61

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Figura 1. Sequestri a Piacenza negli anni 1987-2000

Figura 2. Variazione percentuale dei reperti sequestrati

Figura 3. Variazione del contenuto percentuale di eroina

Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXV (1-2) 2002

62 Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Casistica

Figura 4a. Sofisticazione reperti di eroina

Figura 4b. Diluizione reperti di eroina

Figura 5a. Sofisticazione dei reperti di cocaina

Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Casistica 63

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Figura 5b. Sofisticazione dei reperti di cocaina

Figura 6. Variazione del contenuto percentuale di cocaina

Figura 7a. Suddivisioni reperti Cannabis

Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXV (1-2) 2002

64 Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Casistica

Figura 7b. Suddivisione ponderale dei reperti di Cannabis

Figura 8. Variazione del contenuto percentuale di THC

Il mercato della droga a Piacenza negli anni 1987-2000. Casistica 65

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