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IL MODELLO SUPERABILITY:UN APPROCCIO GLOBALE PER L’AUTISMO
E I DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO
DOTT. LUCIO MODERATO PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA
L’INTEGRAZIONE DEI CONCETTI pag. 3CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE O.M.S. (ICDH1980) pag. 4INTEGRAZIONE DEI CONCETTI CLASSIFICAZIONE O.M.S. pag. 5INTEGRAZIONE DEI CONCETTI CLASSIFICAZIONE O.M.S. pag. 6QUALITA’ DELLA VITA pag. 7CARATTERISTICHE NELL’APPRENDIMENTO NEL RITARDO MENTALE pag. 8CURVA SVILUPPO INTELLETTIVO pag. 9NORMALIZZAZIONE, PARTECIPAZIONE, DISABILITA’ pag. 10ABILITAZIONE/EDUCAZIONE pag. 11DISABILITA’ INTELLETIVA pag. 12DISABILITA’ INTELLETIVA pag. 13IL MODELLO TEORICO MULTIDIMENSIONALE pag. 14LE CINQUE DIMENSIONI pag. 15 DOMINIO pag. 16I BISOGNI DELLA PERSONA pag. 17PROGETTO DI VITA pag. 18IL MODELLO SUPERABILITY pag. 19 MODELLO SUPERABILITY pag. 20 IL MODELLO COGNITIVO COMPORTAMENTALE SUPERABILITY pag. 21OBIETTIVI pag. 22METODO pag. 23IL MODELLO SUPERABILITY SI ARTICOLA IN TRE LIVELLI pag. 24PRIMO E SECONDO LIVELLO pag. 25 AI SOGGETTI pag. 26UN TERZO LIVELLO pag. 27ORGANIZZAZIONE pag. 28ORGANIZZAZIONE pag. 29ORGANIZZAZIONE pag. 30ORGANIZZAZIONE pag. 31ORGANIZZAZIONE pag. 32RISULTATI pag. 33ATTENZIONE CONDIVISA E ASSOCIARE FUNZIONALMENTE 2 OGGETTI DIVERSI pag. 34GRAFICI MINORABILITY pag. 35PERCORSI pag. 36CONCLUSIONI pag. 37
INDICEINDICE
L’INTEGRAZIONE DEI CONCETTI MENOMAZIONE DISABILITA’ ED HANDICAP
ASSISTENZA ABILITAZIONEEDUCAZIONE E SOSTEGNI
3 di 37
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITAORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’’
ICDH 1980ICDH 1980
NellNell’’ambito delle evenienze inerenti alla salute ambito delle evenienze inerenti alla salute èè MENOMAZIONE MENOMAZIONE qualsiasi perdita o anormalitqualsiasi perdita o anormalitàà a carico di una struttura a carico di una struttura o di una funzione fisiologica, anatomica o psicologicao di una funzione fisiologica, anatomica o psicologica
NellNell’’ambito delle evenienze inerenti alla salute si intende per ambito delle evenienze inerenti alla salute si intende per DISABILITADISABILITA’’ qualsiasi limitazione o perdita qualsiasi limitazione o perdita
(conseguente a menomazione) della capacit(conseguente a menomazione) della capacitàà di compiere di compiere unun’’attivitattivitàà nel modo o nellnel modo o nell’’ampiezza considerati normali per un ampiezza considerati normali per un
essere umano.essere umano.
NellNell’’ambito delle evenienze inerenti alla salute lambito delle evenienze inerenti alla salute l’’HANDICAP HANDICAP èè la la condizione di svantaggio (conseguente ad una menomazione e/o condizione di svantaggio (conseguente ad una menomazione e/o
disabilitdisabilitàà) che in un soggetto limita o) che in un soggetto limita oimpedisce limpedisce l’’adempimento del ruolo normale per tale soggetto in adempimento del ruolo normale per tale soggetto in
relazione allrelazione all’’etetàà, sesso, e fattori socio, sesso, e fattori socio--culturali.culturali.4 di 37
INTEGRAZIONE DEI CONCETTI INTEGRAZIONE DEI CONCETTI CLASSIFICAZIONE O.M.S.CLASSIFICAZIONE O.M.S.
MALATTIA O DISTURBO situazione intrinseca
MENOMAZIONE esteriorizzata
DISABILITA’ oggettivizzata
HANDICAP socializzata
CURARE
GUARIRE
PRENDERSI CURA
ASSISTERE
ABILITARE
MIGLIORARE LA MIGLIORARE LA QUALITAQUALITA’’ DELLA VITADELLA VITA
5 di 37
aspettiaspettibiologicibiologici
psicologicipsicologici
socialisociali
Livello biologicoLivello biologico
Livello funzionaleLivello funzionale
Livello socialeLivello sociale
PREVENZIONEPREVENZIONE
MENOMAZIONEMENOMAZIONE
DISABILITADISABILITA’’
HANDICAPHANDICAP
intervento medicointervento medico
interventointerventoriri--abilitativo/ riabilitativo/ ri--educativoeducativo
intervento sociointervento socio-- culturaleculturale
complessivocomplessivo6 di 37
QUALITAQUALITA’’ DELLA VITADELLA VITA
LA LA ““QUALITAQUALITA’’ DELLA VITADELLA VITA”” VIENE RIFERITA AL GRADOVIENE RIFERITA AL GRADODI AUTONOMIA, REALIZZAZIONE PERSONALE, E DI INTEGRAZIONEDI AUTONOMIA, REALIZZAZIONE PERSONALE, E DI INTEGRAZIONE
SOCIALE DI UNA PERSONASOCIALE DI UNA PERSONA
IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITAIL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’’ DELLA VITA EDELLA VITA E’’ CONSIDERABILECONSIDERABILECOME LA MISURA FONDAMENTALE DELLCOME LA MISURA FONDAMENTALE DELL’’EFFICACIA DEI PROGRAMMIEFFICACIA DEI PROGRAMMIDI RIABILITAZIONE E DI SVILUPPO E COME INDICATORE DEL GRADO DI RIABILITAZIONE E DI SVILUPPO E COME INDICATORE DEL GRADO
DI ADATTAMENTO DELLE PERSONE AL LORO AMBIENTE.DI ADATTAMENTO DELLE PERSONE AL LORO AMBIENTE.((ShalockShalock & ALTRI 1989)& ALTRI 1989)
IL GRADO DI ADATTAMENTO VIENE CALCOLATO COME PERCENTUALEIL GRADO DI ADATTAMENTO VIENE CALCOLATO COME PERCENTUALEDI RICHIESTE AMBIENTALI CHE VENGONO SODDISFATTE DALLE DI RICHIESTE AMBIENTALI CHE VENGONO SODDISFATTE DALLE
ABILITAABILITA’’ PRESENTI NELLA PERSONA CON HANDICAP.PRESENTI NELLA PERSONA CON HANDICAP.((KrejcKrejc, , FrankforterFrankforter & & ShalockShalock 1986)1986)
7 di 37
Caratteristiche nellCaratteristiche nell’’apprendimento nel apprendimento nel Ritardo MentaleRitardo Mentale
Repertorio cognitivo comportamentale
adeguato
Repertorio cognitivo comportamentale
deficitario
Alto
Veloce
Caratteristiche prevalentiParametri di valutazione Lento
Stimolate
Basso
Ritmo diapprendimento
Interazioni Ambientali
Bambino a sviluppo tipico Bambino Ritardato
RapportoStimolazione/
Ritenzione
Spontanee
==
8 di 37
CURVA DI SVILUPPO INTELLETTIVOCURVA DI SVILUPPO INTELLETTIVO
ETAETA’’LA DISABILITALA DISABILITA’’ EE’’ LL’’UNICA CONDIZIONE UNICA CONDIZIONE
NORMALE DELLA VITA DI UN ESSERE UMANONORMALE DELLA VITA DI UN ESSERE UMANO
AB
ILIT
AA
BIL
ITA ’
’
5 ANNI5 ANNI 25 ANNI25 ANNI 50 ANNI50 ANNI 70 ANNI70 ANNI0 ANNI0 ANNI
9 di 37
ASSISTENZAASSISTENZA
PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE NORMALIZZAZIONE NORMALIZZAZIONE
EVOLUZIONE PERSONALE EVOLUZIONE PERSONALE
DISABILITADISABILITA’’++
-- ++
++--
LIBERTALIBERTA’’
INTERVENTO INTERVENTO SOSTITUTIVOSOSTITUTIVO
INTERVENTO INTERVENTO COMPENSATIVOCOMPENSATIVO
- ++
ABILITAZIONEABILITAZIONE
10 di 37
--
++
++
++
AUTONOMIAAUTONOMIA
INDIPENDENZAINDIPENDENZA
LIBERTALIBERTA’’
ABILITAZIONE / EDUCAZIONEABILITAZIONE / EDUCAZIONEABILITAZIONE / EDUCAZIONE
11 di 37
DISABILITADISABILITA’’ INTELLETTIVAINTELLETTIVA
Definizioni e Sistemi di sostegnoDefinizioni e Sistemi di sostegno
American American AssociationAssociation on on MentalMental RetardationRetardation (2002)(2002)
12 di 37
•• Le limitazioni nel funzionamento presente devono essere Le limitazioni nel funzionamento presente devono essere considerate allconsiderate all’’interno del contesto degli ambienti comunitari interno del contesto degli ambienti comunitari
tipici per ettipici per etàà e cultura del soggettoe cultura del soggetto..
•• Una valutazione efficace deve considerare sia le diversitUna valutazione efficace deve considerare sia le diversitàà culturali e linguistiche, sia le differenze nella comunicazione culturali e linguistiche, sia le differenze nella comunicazione e e
nei fattori sensoriali, motori e comportamentalinei fattori sensoriali, motori e comportamentali
•• In una stessa persona le limitazioni spesso coesistono con i In una stessa persona le limitazioni spesso coesistono con i punti di forzapunti di forza
•• Un obiettivo fondamentale nella descrizione delle limitazioni Un obiettivo fondamentale nella descrizione delle limitazioni èè quello di sviluppare un profilo dei sostegni necessariquello di sviluppare un profilo dei sostegni necessari
•• Con un adeguato sistema individualizzato di sostegni, forniti Con un adeguato sistema individualizzato di sostegni, forniti per un certo periodo di tempo, il funzionamento della persona per un certo periodo di tempo, il funzionamento della persona con ritardo mentale tende a migliorarecon ritardo mentale tende a migliorare
13 di 37
I. CAPACITAI. CAPACITA’’ INTELLETTIVEINTELLETTIVE
II. COMPORTAMENTO II. COMPORTAMENTO ADATTIVOADATTIVO
III. PARTECIPAZIONE, III. PARTECIPAZIONE, INTERAZIONI, RUOLI INTERAZIONI, RUOLI SOCIALISOCIALI
IV. SALUTEIV. SALUTE
V. CONTESTOV. CONTESTOso
steg
n iso
ste g
n i
Funzionamento Funzionamento
IndividualeIndividuale
IL MODELLO TEORICO IL MODELLO TEORICO MULTIDIMENSIONALEMULTIDIMENSIONALE
14 di 37
••
••
••
••
••
LE CINQUE DIMENSIONILE CINQUE DIMENSIONI
CapacitCapacitàà intellettiveintellettiveComportamento adattivo (abilitComportamento adattivo (abilitàà concetti, concetti, sociali e pratiche) sociali e pratiche) Partecipazione, interazioni e ruoli socialiPartecipazione, interazioni e ruoli sociali
Salute (salute fisica, salute mentale e fattori Salute (salute fisica, salute mentale e fattori eziologici)eziologici)
Contesti ambiente e culturaContesti ambiente e cultura
15 di 37
DOMINIODOMINIO
•• AutodeterminazioneAutodeterminazione
•• Benessere materialeBenessere materiale
•• Benessere fisicoBenessere fisico
•• Sviluppo personaleSviluppo personale
•• Benessere emozionaleBenessere emozionale
16 di 37
I bisogni della persona con I bisogni della persona con disabilitdisabilitàà mentale sono mentale sono
esistenzialiesistenziali
Per affrontare tali bisogni Per affrontare tali bisogni èè necessario necessario attivare risorse diverse e articolate attivare risorse diverse e articolate
presenti solo allpresenti solo all’’interno interno ……..
…….di un progetto di vita che attivi una .di un progetto di vita che attivi una rete integrata di servizi socio sanitari rete integrata di servizi socio sanitari
integratiintegrati17 di 37
PROGETTO DI VITAPROGETTO DI VITA
LL’’INSIEME ORGANIZZATO DELLE RISPOSTE E DEGLI INTERVENTI, INSIEME ORGANIZZATO DELLE RISPOSTE E DEGLI INTERVENTI, CHE ACCOMPAGNANO LA PERSONA DISABILE NEI SUOI CICLI DI CHE ACCOMPAGNANO LA PERSONA DISABILE NEI SUOI CICLI DI
VITA, SEGUENDONE LA MODIFICAZIONE DEI BISOGNI NELLE VITA, SEGUENDONE LA MODIFICAZIONE DEI BISOGNI NELLE DIFFERENTI FASCE DI ETADIFFERENTI FASCE DI ETA’’, CON L, CON L’’OBIETTIVO DI GARANTIRGLI OBIETTIVO DI GARANTIRGLI
UNUN’’ALTA QUALITAALTA QUALITA’’ DELLA VITADELLA VITA
IL PROGETTO EIL PROGETTO E’’ UNA VISIONE DINAMICA DELLUNA VISIONE DINAMICA DELL’’INTERVENTO A INTERVENTO A FAVORE DELLA PERSONA DISABILE E SI SVILUPPA TENENDO FAVORE DELLA PERSONA DISABILE E SI SVILUPPA TENENDO
CONTO DEGLI ECOSISTEMI DI RIFERIMENTO PER IL SOGGETTO SIA CONTO DEGLI ECOSISTEMI DI RIFERIMENTO PER IL SOGGETTO SIA NEL PRESENTE CHE NEL PIUNEL PRESENTE CHE NEL PIU’’ PROBABILE FUTURO, CON LO SCOPO PROBABILE FUTURO, CON LO SCOPO
DI INDIVIDUARE E FORNIRE QUELLE ABILITADI INDIVIDUARE E FORNIRE QUELLE ABILITA’’ PER LA VITA PER LA VITA QUOTIDIANA CHE GLI SONO E GLI SARANNO INDISPENSABILI PER QUOTIDIANA CHE GLI SONO E GLI SARANNO INDISPENSABILI PER
AVERE UNAVERE UN’’ALTA QUALITAALTA QUALITA’’ DI VITA E IL MIGLIOR GRADO DI DI VITA E IL MIGLIOR GRADO DI ADATTAMENTO POSSIBILEADATTAMENTO POSSIBILE
18 di 37
IL MODELLO SUPERABILITYIL MODELLO SUPERABILITY
19 di 37
APPROCIO GLOBALE ALLAPPROCIO GLOBALE ALL’’ABILITAZIONE DELLE ABILITAZIONE DELLE PERSONE CON RITARDO MENTALE ATTRAVERSO PERSONE CON RITARDO MENTALE ATTRAVERSO PROCESSI DI OCCUPAZIONALITAPROCESSI DI OCCUPAZIONALITA’’ STRUTTURATA. STRUTTURATA.
20 di 37
IL MODELLO COGNITIVO COMPORTAMENTALE SUPERABILITY,prevede:
• Assessment funzionale
• Programmazione individualizzata
• Definizione precisa e operativa degli obiettivi
• Training individualizzati
• Attività occupazionali di generalizzazione
• Controllo del follow-up
• Approcio multidisciplinare generalista
• Coinvolgimento dei genitori al progetto
21 di 37
L’abilitazione ha lo scopo di fornire agli utenti con ritardo mentale, anche grave, abilità cognitive, motorie, sociali e relazionali al più alto
livello possibile.
Questo rende gli stessi utenti sufficientemente autonomi da poter affrontare situazioni di vita diverse aumentando i loro livelli di
indipendenza e di libertà.
Il possesso del numero più alto possibile di abilità nelle diverse aree di sviluppo, (cognitiva, motoria, comunicativa, relazionale) incrementa la
qualità della vita dell’utente e dei suoi familiari attraverso l’uso dell’abilità in contesti di vita differenti e articolati.
OBIETTIVIOBIETTIVI
22 di 37
METODOMETODO
La metodologia consiste nellLa metodologia consiste nell’’insegnare in via prioritaria le insegnare in via prioritaria le singole abilitsingole abilitàà necessarie per lnecessarie per l’’esecuzione corretta esecuzione corretta
delldell’’attivitattivitàà..L'attenzione si sposta sull'apprendimento delle abilitL'attenzione si sposta sull'apprendimento delle abilitàà, in , in modo tale che queste possano essere utilizzate, non solo modo tale che queste possano essere utilizzate, non solo per l'esecuzione di quella particolare attivitper l'esecuzione di quella particolare attivitàà ma anche per ma anche per
tutte quelle utili nella vita quotidiana, che necessitano il tutte quelle utili nella vita quotidiana, che necessitano il possesso di capacitpossesso di capacitàà discriminative, fino motorie, logico discriminative, fino motorie, logico
deduttive etc.deduttive etc.
23 di 37
Il modello Il modello SuperabilitySuperability si articola in tre livelli:si articola in tre livelli:
•• Valutazione funzionaleValutazione funzionale
•• Training individualizzatiTraining individualizzati
•• AttivitAttivitàà occupazionali di generalizzazioneoccupazionali di generalizzazione
24 di 37
Un primo livello si occupa dellUn primo livello si occupa dell’’assessmentassessment e della e della valutazione funzionale attraverso lvalutazione funzionale attraverso l’’uso di strumenti uso di strumenti criterialicriteriali. .
Questa valutazione permette di definire gli obiettivi Questa valutazione permette di definire gli obiettivi identificati in abilitidentificati in abilitàà..
Il curriculum dellIl curriculum dell’’abilitabilitàà da insegnare da insegnare èè costruito in modo costruito in modo gerarchicamente organizzato, dal pigerarchicamente organizzato, dal piùù semplice al pisemplice al piùù
complesso. complesso. Questo costituisce il programma abilitativo.Questo costituisce il programma abilitativo.
Il secondo livello riguarda lIl secondo livello riguarda l’’implementazione dei training implementazione dei training individualizzati basati sulle capacitindividualizzati basati sulle capacitàà di apprendimento di apprendimento
residue di ogni singolo soggetto. In questo modo residue di ogni singolo soggetto. In questo modo viene viene assicurata attenzione assicurata attenzione ai diversi ai diversi tempi tempi e modalite modalitàà di di
apprendimento apprendimento della singola persona disabile. della singola persona disabile.
25 di 37
Ai soggetti, in una situazione ambientale controllata e con Ai soggetti, in una situazione ambientale controllata e con ll’’uso di precise tecniche e strategie della psicologia uso di precise tecniche e strategie della psicologia
delldell’’apprendimento (apprendimento (promptingprompting, fading, , fading, chainingchaining, , shapingshaping etc.), vengono insegnate singole abilitetc.), vengono insegnate singole abilitàà nelle diverse aree di nelle diverse aree di
sviluppo. sviluppo.
Le Le performancesperformances dei soggetti vengono rilevate con specifici dei soggetti vengono rilevate con specifici strumenti che permettono la costruzione di curve strumenti che permettono la costruzione di curve
dd’’apprendimento individuali.apprendimento individuali.
Questo rende piQuesto rende piùù facile il monitoraggio delle difficoltfacile il monitoraggio delle difficoltàà di di apprendimento al fine di correggere eventuali errori apprendimento al fine di correggere eventuali errori
metodologici nelle procedure abilitative.metodologici nelle procedure abilitative.
26 di 37
Un terzoUn terzo livello si occupa direttamente livello si occupa direttamente della della generalizzazione nelle diverse articolazioni, delle abilitgeneralizzazione nelle diverse articolazioni, delle abilitàà
acquisite durante il training.acquisite durante il training.
In tale livello sono studiate opportune modalitIn tale livello sono studiate opportune modalitàà di task e di task e jobjob--analysisanalysis per rendere piper rendere piùù agevole lagevole l’’uso della abilituso della abilitàà che che
favorisca la generalizzazione del compito in diversi contesti favorisca la generalizzazione del compito in diversi contesti e attivite attivitàà..
Questo livello vede impegnati, oltre agli educatori del primo Questo livello vede impegnati, oltre agli educatori del primo livello, terapisti della riabilitazione, operatori socio livello, terapisti della riabilitazione, operatori socio
assistenziali, istruttori e volontari che hanno il compito di assistenziali, istruttori e volontari che hanno il compito di formulare diverse proposte di attivitformulare diverse proposte di attivitàà occupazionali occupazionali
costruite in modo sinergico e uniforme.costruite in modo sinergico e uniforme.
27 di 37
Quelle delQuelle delll’’atelier atelier florofloro--vivaismovivaismo,, ad esempioad esempio,, sono sono improntate allimprontate all’’acquisizione, sia di abilitacquisizione, sia di abilitàà finofino--motorie, sia di motorie, sia di
abilitabilitàà cognitive, in quanto entrambe sono necessarie per cognitive, in quanto entrambe sono necessarie per svolgere correttamente le operazioni inerenti a quessvolgere correttamente le operazioni inerenti a ques’’ultimo ultimo
atelier.atelier.
ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONELa scelta di tali attivitLa scelta di tali attivitàà occupazionali occupazionali èè basata sulle abilitbasata sulle abilitàà da insegnare. Ad esempioda insegnare. Ad esempio,, quelle dellquelle dell’’atelier di ceramica atelier di ceramica sono maggiormente improntate allsono maggiormente improntate all’’acquisizione di abilitacquisizione di abilitàà motorie associate a competenze specifiche nellmotorie associate a competenze specifiche nell’’area delle area delle
abilitabilitàà logico deduttive.logico deduttive.
Quelle dellQuelle dell’’informaticainformatica,, ad esempioad esempio,, sono improntate sono improntate allall’’acquisizione di abilitacquisizione di abilitàà cognitive di base, discriminazioni cognitive di base, discriminazioni
complesse, logico deduttive attraverso il possesso di complesse, logico deduttive attraverso il possesso di abilitabilitàà finofino--motorie necessarie per usare mouse e tastiera.motorie necessarie per usare mouse e tastiera.
28 di 37
Di conseguenza, gli utenti pDi conseguenza, gli utenti partecipanoartecipano a diverse attivita diverse attivitàà, in , in quanto queste sono occasioni di generalizzazione degli quanto queste sono occasioni di generalizzazione degli
apprendimenti acquisiti durante le fasi di training apprendimenti acquisiti durante le fasi di training individualizzato. individualizzato.
Questi vengono condotti dagli educatori secondo gli Questi vengono condotti dagli educatori secondo gli obiettivi contenuti nel Programma Abilitativo obiettivi contenuti nel Programma Abilitativo Individualizzato realizzato attraverso lIndividualizzato realizzato attraverso l’’uso diuso di
CAPIRE e SAPERECAPIRE e SAPERE..
29 di 37
DallDall’’altro sono realizzati specifici algoritmi di lavoro (jobaltro sono realizzati specifici algoritmi di lavoro (job-- analysis) in cui lanalysis) in cui l’’identificazione delle operazioni da identificazione delle operazioni da
compiere compiere èè compatibile con le abilitcompatibile con le abilitàà/obiettivo contenute nel /obiettivo contenute nel Programma Abilitativo Individualizzato.Programma Abilitativo Individualizzato.
LL’’insieme degli obiettivi abilitativi e delle attivitinsieme degli obiettivi abilitativi e delle attivitàà occupazionali costituiscono il Progetto Abilitativo occupazionali costituiscono il Progetto Abilitativo
Individualizzato. Individualizzato.
In questo modo, le attività degli atelier diventano occasioni di generalizzazione in situazioni allargate,
articolate e diversificate delle abilità acquisite durante i training individualizzati.
In altre parole, da un lato In altre parole, da un lato éé presente il Programma presente il Programma Abilitativo Individualizzato, in cui sono indicate le abilitAbilitativo Individualizzato, in cui sono indicate le abilitàà da da
insegnare al soggetto.insegnare al soggetto.
30 di 37
LL’’equilibrio tra le abilitequilibrio tra le abilitàà possedute dallpossedute dall’’utente e le utente e le competenze richieste dallcompetenze richieste dall’’attivitattivitàà lavorativa/occupazionale lavorativa/occupazionale
garantisce la predisposizione di progetti adeguati ai bisogni garantisce la predisposizione di progetti adeguati ai bisogni riabilitativi dei singoli utenti.riabilitativi dei singoli utenti.
In tali algoritmi ogni attivitIn tali algoritmi ogni attivitàà/mansione viene suddivisa in /mansione viene suddivisa in sottounitsottounitàà in modo tale che ognuna di questa possa essere in modo tale che ognuna di questa possa essere
insegnata allinsegnata all’’utente singolarmente tenendo in utente singolarmente tenendo in considerazione da un lato il livello di difficoltconsiderazione da un lato il livello di difficoltàà di questa, di questa,
dalldall’’altro il livello di competenza dellaltro il livello di competenza dell’’utente.utente.
La predisposizione di specifici algoritmi, consente di La predisposizione di specifici algoritmi, consente di identificare per ogni mansione lidentificare per ogni mansione l’’attivitattivitàà pipiùù adatta per adatta per
favorire lfavorire l’’acquisizione della competenza da parte acquisizione della competenza da parte delldell’’utente, rendendo quindi la situazione occupazionale utente, rendendo quindi la situazione occupazionale mirata allmirata all’’apprendimento della singola abilitapprendimento della singola abilitàà, e non della , e non della
singola attivitsingola attivitàà..
31 di 37
In un momento successivo, quando gli utenti In un momento successivo, quando gli utenti hannohanno acquisito sufficienti abilitacquisito sufficienti abilitàà di autonomia e indipendenza di autonomia e indipendenza occupazionale, questi occupazionale, questi vengonovengono inseriti gradualmente in inseriti gradualmente in
attivitattivitàà sempre pisempre piùù complesse ed articolate. In questa fase complesse ed articolate. In questa fase vengono coinvolti i familiari perchvengono coinvolti i familiari perchéé richiedano ai propri richiedano ai propri figli, in ambito domestico, lfigli, in ambito domestico, l’’uso delluso dell’’abilitabilitàà acquisite nel acquisite nel
CentroCentro..
32 di 37
N. 250 casi trattati nei Centri Diurni
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
4 4 a 10 oltre 10
4
da 4 a 10
10
Obiettivi raggiunti
RISULTATIRISULTATI
33 di 37
Associare funzionalmente 2 oggetti diversi
0123456789
10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42
N° Sedute
Ris
ulta
ti
Attenzione condivisa
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50
N° sedute
Ris
ulta
ti
34 di 37
PROGETTO MINORABILITY OBIETTIVI RAGGIUNTI CON I TRAINING INDIVIDUALIZZATI
ANNO 2004-2005
DA 0 A 3 OBIETTIVI
DA 3 A 6 OBIETTIVI
DA 6 A 9 OBIETTIVI
> 9 OBIETTIVI
05
101520
N. OSPITI
1
OBIETTIVI RAGGIUNTI
PROGETTO MINORABILITI OBIETTIVI RAGGIUNTI NEI TRAINING INDIVIDUALIZZATI ANNO 2004-2005
DA 0 A 3 OBIETTIVI DA 3 A 6 OBIETTIVI DA 6 A 9 OBIETTIVI > 9 OBIETTIVI
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Da un punto di vista neuro fisiologico lDa un punto di vista neuro fisiologico l’’abilitazione produce una abilitazione produce una riorganizzazione delle strutture e dei circuiti neuronali attravriorganizzazione delle strutture e dei circuiti neuronali attraverso la erso la
creazione di nuove sinapsi.creazione di nuove sinapsi.
36 di 37
CONCLUSIONICONCLUSIONI
LL’’abilitazione condotta secondo il modello abilitazione condotta secondo il modello SuperabilitySuperability fornisce all'utente "dignitfornisce all'utente "dignitàà esistenziale" ed un ruolo esistenziale" ed un ruolo
sociale non totalmente subalterno rispetto alla collettivitsociale non totalmente subalterno rispetto alla collettivitàà permettendogli di essere soggetto partecipe della propria permettendogli di essere soggetto partecipe della propria
esistenza.esistenza.
Alla base di tutto quanto sopra descritto c'Alla base di tutto quanto sopra descritto c'èè il principio di il principio di "normalizzazione" inteso non tanto come volont"normalizzazione" inteso non tanto come volontàà di far di far
diventare "normali" gli utenti, ma come diventare "normali" gli utenti, ma come opportunitopportunitàà/necessit/necessitàà di fornire a loro occasioni di vita pidi fornire a loro occasioni di vita piùù
vicine possibili alla normalitvicine possibili alla normalitàà..
37 di 37