4
7 . , BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia NUMERO SPECIALE ORATORIO NOSTRO ORATORIO Mi compiaccio con il gruppo di persone, che collaborano con don Maurizio, per il buon anda- mento della vita educativa del nostro Oratorio Parrocchiale. Mi compiaccio anche per la bella ini- ziativa di preparare un numero speciale del Bollettino Parroc- chiale, in occasione della festa di S. Giovanni Bosco. Voglio di- re una parola sul metodo educa- tivo di don Bosco, perchè valga ad invogliare quanti vogliono be- ne ai ragazzi. Don Bosco ha aiu- tato tanti giovani a crescere o- nesti con un metodo educativo che va attentamente considera- to. Egli viveva con i ragazzi, fa- cendo suoi i loro problemi gran- di e piccoli, favorendo la loro crescita con tanta stima e con tanto cuore, come un buon papà, come una buona mamma. Sugge- riva ai suoi cooperatori: stiamo con i ragazzi, I i conosceremo meglio, li correggeremo con mo- do giusto e misurato e impedire- mo le cattive riuscite. II meto- do repressivo, diceva, è più fa- cile, ma spesso non corregge e non convince e molte volte de- nota mancanza di sufficente re- sponsabilità da parte di chi è educatore. Egli aiutava i ragazzi a cresce- re non solo a livello umano, ma anche a livello cristiano; per questo l'insegnamento del Van- gelo, cioè delle verità della fede, è parte importantissima del suo metodo educativo. Egli che era un buon 'Prete, che credeva ve- ramente al Signore, sapeva in- namorare i giovani della pre- ghiera, dei sacramenti della Confessione e della Eucaristia e della devozione alla Madonna. II gioco, la parte ricreativa, sono pure aspetti importanti nel- lo sviluppo armonico della vita del ragazzo. Nel suo Oratorio la ricreazione è stata sempre te- nuta in grande considerazione. Auguro che il nostro Oratorio si ispiri sempre al metodo edu- cativo di Don Bosco, in modo che i ragazzi e i giovani che lo frequentano, trovino attraverso esso un qualche cosa che raffor- zi e completi il loro modo di vi- vere nella famiglia e nella so- cietà. L'ARCIPRETE Questo numero speciale del Bol- lettino Parrocchiale esce per infor- mare la popolazione di Azzano De- cimo sulle iniziative che l'Oratorio intende programmare in questo pe- riodo per riesprimere la sua presen- za educativa e per dar modo a quan- ti lo desiderano di entrare con idee ed iniziative concrete a far parte di questa istituzione di formazione umana e cristiana. Oggi gli ambien- ti dove si può passare il tempo li- bero si sono moltiplicati anche nei nostri paesi ed è difficile competere con molti ambienti che hanno molti mezzi a disposizione ed attrattive di ogni genere: la comunità cristia- na deve saper sfruttare le proprie strutture in maniera intelligente per- chè possano essere veramente a ser- vizio dei suoi membri giovani o adulti che siano, in caso contrario diventeranno sempre più: «catte- drali nel deserto» belle ma inutili. Con questo spirito di partecipazio- ne e di collaborazione un gruppo di persone espresso per la maggioran- za da gente che già partecipa attiva- mente alla vita dell'Oratorio ha vo- luto affiancarsi al Direttore dell'O- ratorio stesso per formare un Comi- tato organizzativo e propositivo che abbia il compito di far proposte e di collaborare per il miglior anda- mento del'istituzione. Questo co- mitato non ha statuto nè presidenti, in quanto vuoi essere strumento di lavoro aperto a quanti altri vorran- no partecipare. Esso è formato dai sigg. Mio Claudio, Turbian Pasqua- le, Bariviera Paolo, Sartori Marina, Deponte Franco, Belluz Luigina Virgilia, Silvestre Sergio e Ragogna Antonio. In questo bollettino, oltre la vo- ce di quanti operano o desiderano operare per l'Oratorio, viene espo- sto il piano della iniziativa che in- tendiamo attuare nei prossimi me- si: la festa di don Bosco, il santo educatore di giovani e Patrono del- l'Oratorio, il carnevale dei bambi- ni, la grande mostra su «la vecchia A zzano» per tener desta la cultura la vita di un tempo passato, valido nei suoi valori anche oggi e, con il ricavato per dotare il nostro Orato- rio di qualche ambiente caldo e più accogliente. Noi speriamo che que- sto notiziario possa avere altre sca- denze per poter avvisare su quanto l'Oratorio farà volta per volta: non grandi cose, ma piccole tappe, con la collaborazione e l'impegno di ciascuno. Don Maurizio Busetti

~Il- NOSTRO ORATORIO...porte aperte LAVORIAMO così Ogni sabato pomeriggio le ra gazze del gruppo" Porte Aperte» si incontrano presso la scuola materna parrocchiale per svolge re

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: ~Il- NOSTRO ORATORIO...porte aperte LAVORIAMO così Ogni sabato pomeriggio le ra gazze del gruppo" Porte Aperte» si incontrano presso la scuola materna parrocchiale per svolge re

~3B3 7 . ,

BOLLETTINO PARROCCHIALE di AZZANO DECIMO (Pordenone) Italia

NUMERO SPECIALE ORATORIO

~Il- NOSTRO ORATORIO Mi compiaccio con il gruppo

di persone, che collaborano con don Maurizio, per il buon anda­mento della vita educativa del nostro Oratorio Parrocchiale. Mi compiaccio anche per la bella ini­ziativa di preparare un numero speciale del Bollettino Parroc­chiale, in occasione della festa di S. Giovanni Bosco. Voglio di­re una parola sul metodo educa­tivo di don Bosco, perchè valga ad invogliare quanti vogliono be­ne ai ragazzi. Don Bosco ha aiu­tato tanti giovani a crescere o­nesti con un metodo educativo che va attentamente considera­to. Egli viveva con i ragazzi, fa­cendo suoi i loro problemi gran­di e piccoli, favorendo la loro crescita con tanta stima e con tanto cuore, come un buon papà, come una buona mamma. Sugge­riva ai suoi cooperatori: stiamo con i ragazzi, I i conosceremo meglio, li correggeremo con mo­do giusto e misurato e impedire­mo le cattive riuscite. II meto­do repressivo, diceva, è più fa­cile, ma spesso non corregge e non convince e molte volte de­nota mancanza di sufficente re-

sponsabilità da parte di chi è educatore.

Egli aiutava i ragazzi a cresce­re non solo a livello umano, ma anche a livello cristiano; per questo l'insegnamento del Van­gelo, cioè delle verità della fede, è parte importantissima del suo metodo educativo. Egli che era un buon 'Prete, che credeva ve­ramente al Signore, sapeva in­namorare i giovani della pre­ghiera, dei sacramenti della Confessione e della Eucaristia e della devozione alla Madonna.

II gioco, la parte ricreativa, sono pure aspetti importanti nel­lo sviluppo armonico della vita del ragazzo. Nel suo Oratorio la ricreazione è stata sempre te­nuta in grande considerazione.

Auguro che il nostro Oratorio si ispiri sempre al metodo edu­cativo di Don Bosco, in modo che i ragazzi e i giovani che lo frequentano, trovino attraverso esso un qualche cosa che raffor­zi e completi il loro modo di vi­vere nella famiglia e nella so­cietà.

L'ARCIPRETE

Questo numero speciale del Bol­lettino Parrocchiale esce per infor­mare la popolazione di Azzano De­cimo sulle iniziative che l'Oratorio intende programmare in questo pe­riodo per riesprimere la sua presen­za educativa e per dar modo a quan­ti lo desiderano di entrare con idee ed iniziative concrete a far parte di questa istituzione di formazione umana e cristiana. Oggi gli ambien­ti dove si può passare il tempo li­bero si sono moltiplicati anche nei nostri paesi ed è difficile competere con molti ambienti che hanno molti mezzi a disposizione ed attrattive di ogni genere: la comunità cristia­na deve saper sfruttare le proprie strutture in maniera intelligente per­chè possano essere veramente a ser­vizio dei suoi membri giovani o adulti che siano, in caso contrario diventeranno sempre più: «catte­drali nel deserto» belle ma inutili. Con questo spirito di partecipazio­ne e di collaborazione un gruppo di persone espresso per la maggioran­za da gente che già partecipa attiva­mente alla vita dell'Oratorio ha vo­luto affiancarsi al Direttore dell'O­ratorio stesso per formare un Comi­tato organizzativo e propositivo che abbia il compito di far proposte e

di collaborare per il miglior anda­mento del'istituzione. Questo co­mitato non ha statuto nè presidenti, in quanto vuoi essere strumento di lavoro aperto a quanti altri vorran­no partecipare. Esso è formato dai sigg. Mio Claudio, Turbian Pasqua­le, Bariviera Paolo, Sartori Marina, Deponte Franco, Belluz Luigina Virgilia, Silvestre Sergio e Ragogna Antonio.

In questo bollettino, oltre la vo­ce di quanti operano o desiderano operare per l'Oratorio, viene espo­sto il piano della iniziativa che in­tendiamo attuare nei prossimi me­si: la festa di don Bosco, il santo educatore di giovani e Patrono del­l'Oratorio, il carnevale dei bambi­ni, la grande mostra su «la vecchia A zzano» per tener desta la cultura la vita di un tempo passato, valido nei suoi valori anche oggi e, con il ricavato per dotare il nostro Orato­rio di qualche ambiente caldo e più accogliente. Noi speriamo che que­sto notiziario possa avere altre sca­denze per poter avvisare su quanto l'Oratorio farà volta per volta: non grandi cose, ma piccole tappe, con la collaborazione e l'impegno di ciascuno.

Don Maurizio Busetti

Page 2: ~Il- NOSTRO ORATORIO...porte aperte LAVORIAMO così Ogni sabato pomeriggio le ra gazze del gruppo" Porte Aperte» si incontrano presso la scuola materna parrocchiale per svolge re

Pago 2 BOLLETTINO PARROCCHIALE Numero speciale ORATORIO

MOSTRA: Vecchia Azzano Il comitato organizzativo dell'O­

ratorio aHestirà a Pasqua nelle sale dell'Oratorio una mostra dedicata alla vecchia Azzano.

Nel capoluogo è la prima e unica di questo genere. Lo scopo di que­sta iniziativa e il carattere che la contraddistingue sono rivolti ad u­na conoscenza di un rpassato, da alcuni vissuto da adolescenti, da altri percorso nella sua evoluzione. Molti valori, affetti, usanze,espres­sioni di vita, condizioni umane e familiari - una parte della loro vita - sono però rimasti chiusi nei cassetti i quali, in maniera pudica e quasi sacra, hanno custodito una cultura 'che - nell'evoluzione del costume e della civiltà - era rite­nuta già superata dai nostri nonni e bisnonne. Altre espressioni sono state. abbandonat~ bili, alle intemperie o sotto le tet­toie, o relegati in granai per con­servarli nel silenzio del tempo.

Questa mostva, pertanto, è un fatto culturale nel ,significato più generale del termine: conoscenza e amore, non rper una rcondizione di vita che nella società attuale non avrebbe significato di esistere e che una certa moda O:'lcorrente tra­sforma in un «.bel tempo che fu», quanto per scoprire, ricavare, fare nostri, per noi e per la nostra vita, quello che ci rpuò trasmettere la vi­sione di questi oggetti. Si può al­lora ritrovare noi stessi, le nostre rradici, il tempo dei nostri vecchi, la filosofia grande e spicciola che ali­mentava la famiglia, capire l'am­biente di casa che a volte ci pareva, o si può pensare lo fosse, troppo conservatore e Istagnante, legato a schemi di vita «collaudati» che da­vano certezza e sicurezza al ·domani.

Ma interessa anche ohi ad Azza­no vi abita da rpoco: può farsi una idea di com'era il paese una volta. A chi obietta che erano tutti uguali, rispondo che ogni rpaese ha avuto ed ha tutt'ora la sua oaratteristica. Cerchiamo pertanto vecchi attrezzi agricoli di fabbricazione artigianale

e casalinga e i relativi strumenti per costruirli: erpici, avatri, forche, gio­ghi, rastrelli, attrezzi da stalla e da lavoro nei campi.

Cerchiamo: corredi di camere ri­camati a mano, -lenzuola, federe, co­priletti, tendine, asciugamani e ri­cami di ogni genere per camera da

letto.

Cel'chiamo corredi da sposa e per

--

neonati, sottovesti, corpetti, fazzo­letti da testa, .calzetti. Cerchiamo arredamenti per cucina: tovaglie ri­camate a mano, tovaglioli.

Abbiamo la coscienza che tutto questo rappresenta un patrimonio.

Ogni capo verrà inventariato da persone competenti, e ·a fine mostra,

verrà restituito a ciascuno il suo.

Se trarremo qualche beneficio e-

conomico, questo andrà per il ri­scaldamento dell'Oratorio e per l'at­trezzatura di una sala cinema per i ragazzi.

Portate quello che trovate. A Pa­squa venite poi tutti a vedere la mo­stra: ritroverete i valori che ci ha lasciato la civiltà della Vecchia Az­zano.

Bruno Sappa

MOSTRA «( VECCHIA AZZANO)} 1 • 10 Aprile

presso l'ORATORIO « DON BOSCO »

di AZZANO DECIMO Per infurmazioni e per segnalazioni di oggetti rivolgersi a:

BARIVIERA PAOLO te!. 631586 DON MAUrRlZIO te!. 631053 CAPI GRUPPO BORGATE

Page 3: ~Il- NOSTRO ORATORIO...porte aperte LAVORIAMO così Ogni sabato pomeriggio le ra gazze del gruppo" Porte Aperte» si incontrano presso la scuola materna parrocchiale per svolge re

Numero speciale ORATORIO BOLLETTINO PARROCCHIALE Pag.3

GRUPPO DELLA CARITA' Il G.d.C., è sorto all'incirca 18

anni fa, per iniziativa di akuni gio­vani e dell'Arciprete, con lo scopo di occuparsi, sia materialmente che spiritualmente, degli anziani e dei sofferenti della Parroochia, con par­ticolare riferimento a quelle perso­ne che sono sole e che perciò han­no maggior bisogno del conforto spirituale e morale dei giovani.

Attualmente, è formato da circa una trentina di giovani, ragazzi e ragazze, tra i 15 ed i 25 anni, e si riunisce con frequenza settimanale il Venerdì. Nel corso dell'incontro, oltre a discutere della situazione degli anziani e ,dei sofferenti della Parrocchia, viene letta ed approfon­dita la parola di Dio, quale aiuto e sostegno spirituale all'attività del gruppo. Grazie al Vangelo e ad al­tre letture religiose, è possibile in­trecciare ,dei dialoghi concreti che approfondiscono ed aiutano la for­mazione di noi giovani, nel supera­mento dei problemi di tutti i giorni e nel confronto della parola di Dio con le nostre esperienze quotidiane, oltre naturalmente ,all'aiuto spiritua­le che essa ci infonde per portare avanti la nostra opera di Carità.

Fra le attività principali del Gruppo, oltre alle visite periodiche ad anziani e sofferenti, ci sono an­che l'organizzazione e la prepara-zione di alcune celebrazioni duran-

te l'anno liturgico, che sono: la fe­sta dell'Anziano (l'8" ,di Pasqua), il Corpus Domini ed il pellegrinag­gio annuale par-rocchiale.

In queste celebrazioni, la figura dell'anziano e del sofferente è po­sta 'al centro dell'attenzione di noi giovani, affinchè ognuno di loro riesca a ricavare gioia dallo stare con gli altri e si senta perciò parte integrante della comunità cristiana parroochiale, in comunione con il prossimo.

Oltre alle sopracitate attività, il G .'d.C. si dedica nell'ambito ,delle attività che si svolgono nel nostro Oratorio, alle rappresentazioni tea­trali. Tali attività, contribuiscono non poco all'unione ed alla amici­zia fra i componenti del Gruppo stesso.

Ad esempio, l'ultima attiv,ità da noi svolta in ordine di tempo, l"al­lestimento del Presepe in oratorio, ci ha permesso di ,stare insieme e di vivere ,il Natale con una gioia interiore tutta particolare.

Ora, abbiamo in previsione altre attività di questo genere, e ci au­spichiamo che l'Oratorio, con la sua stnuttura, desca ad essere luogo di incontro e di diffusione della paro­la di Dio, messa in pratica dallo svolgimento delle nostre attività, per una nostra formazione più u-mana e cristiana.

NOI DI

porte aperte LAVORIAMO così

Ogni sabato pomeriggio le ra­gazze del gruppo" Porte Aperte» si incontrano presso la scuola materna parrocchiale per svolge­re attività di carattere formativo e ricreativo. Sono 60-70 ragazze, seguite da sei animatrici con la collaborazione di sr. Patrizia e di sr. Costantina, che partecipa­no con entusiasmo ed impegno al momento comune del canto liturgico (con la guida di Antonio Santarossa) per l'animazione della messa festiva ed alle ini­ziative di carattere formativo or­ganizzate per i quattro settori che sono costituiti in rapporto

all'età (dalla l' elementare alla terza media). Gradita è inoltre la "proiezione mensile».

Le animatrici 'Sono guidate da don Maurizio con il quale appro­fondiscono gli argomenti per il momento di riflessione. Questo anno il tema conduttore si incen­tra sull 'Eucarestia, come sugge­risce il programma dell 'Azione Cattolica Ragazzi: il gruppo in­fatti aderisce a questa associa­zione e si propone di seguirne il metodo e le proposte operative.

L'aspetto ricreativo si articola in varie attività: la più attesa e di un film che presenta argomen-

ti di testimonianza umana e cri­stiana ed offre spunti di rifles­sione e di stimolo per la consa­pevolezza dell'impegno quotidia­no.

In questo periodo il clima de­gli incontri sta assumendo un ca­rattere particolarmente viv,ace e festoso: le ragazze stanno prepa­randolsi per la partecipazione al­la sfilata in maschera del prossi­mo carnevale dei ragazzi: un'oc-

casione per vivere insieme mo­menti di gioia esplosiva, ma an­che per allargare Ila cerchia del­le conoscenze e delle amicizie. Un gruppo di ragazzine sta stu­diando insieme con Paola per proporre uno spettacolo teatrale per fine anno scolastico. Si at­tendono: rin~orzo di ragazzi inte­ressati ed idee.

Le Suore

• nOI scouts

Da febbraio dell'anno scorso ha ripreso la sua attività il reparto di Azzano I che da tanti anni era pre­sente nel nostro paese e che per un certo periodo ha smesso la sua atti­vità. Il reparto è composto di 2S ragazzi dalla S' elementare alla pri­ma superiore ed è seguito da un gruppo di giovani «capi» che ani­mano l'attività di reparto.

Esso si inserisce nel metodo edu­cativo scout che tende a formare il ragazzo sviluppando le sue capacità personali a contatto con la natura nello spirito di servizio. Un tempo l'immagine dello scout era quella del giovane col largo cappellone e col fazzoletto annodato al collo che faceva attraversare a strada all'an­ziano: oggi, senza rinnegare la cari­tà spicciola immediata si tende a far vivere al giovane un'atmosfera

di attenzione ai problemi del mon­do nel quale è inserito per poter poi intervenire in essi con la sua perso­nalità. Tutto questo alla luce del­l'insegnamento cristiano della fra­tellanza e del rispetto reciproco. I problemi del nostro reparto sono quelli un po' di tutti: una maggior collaborazione del mondo adulto, una corresponsabilizzazione dei ge­nitori che sono i primi educatori dei figli e che quindi devono seguirne in modo più consapevole le attività, l'apertura ai piccoli delle elementa­ri i «lupetti». La presenza di altri giovani educatori in questa meravi­gliosa avventura è sempre auspica­bile.

Pasquale, Flavia, Marco, Giorgio, Marisa, Monica, Francesca e Don Maurizio

Page 4: ~Il- NOSTRO ORATORIO...porte aperte LAVORIAMO così Ogni sabato pomeriggio le ra gazze del gruppo" Porte Aperte» si incontrano presso la scuola materna parrocchiale per svolge re

Pag.4 BOLLETTINO PARROCCHI ALE Numero speciale ORATORIO

G.S. CONDOR L'attivHà sportiva dell'Oratorio è

seguita ed incrementata dal G.S. Condor che perciò si identifica con l'Oratorio ,stesso. Certamente uno dei modi più seguiti per avvicinare il giovane è certamente lo sport in­teso nel più vasto senso della paro­la. Fare sport per un giovane do­vrebbe essere oltre che un dovere anche una necessità: è partendo da questi presupposti Iche i dirigenti del G .S. Condor cercano in tutti i modi di avvicinare ed IÌndirizzare t4.ti(j . .r~gaz?idl qualsiasi età ad ùìi~ a·hiVità.' ,sportiva. Il G .S. Con­dpr ha ormai 'Superato i quattro lu­stri e con ,alterne vicende è sempre stato vicino ai giovani e da qualche anno ai ragazzini più piccoli. L'at­tivitliJlrindpale, anche per i pochi mezzi a disposizione, si rivolge al calcio e ben 35 ragazzini dagli 8 ai 10 anni quest'anno sono tessera­ti per questa 'attività a livello pro­vindale con~ultatL:piìL.che...soddi­sfacenti. Novità di quesf.anno è che i genitori seguono con maggior at­tenzione i propri f,igli e 'Sono soddi­sfatti come praticano lo sport.

Oltre il :calcio, in passato e spe­riamo anohe in futuro, Isi è pratica­to la pallacanestro, il tennis da ta­volo, il tennis, la pallavolo e l'atle­tica leggera. Se i grandi si impegna­no, siamo sicuri che i giovani ci seguono con tutto ,l'entusiasmo e la

passione loro congeniali. L'ambien­te in 'cui si svolge l'attività è dei migliori ed i ragazzi sono seguiti costantemente da più persone ap­passionate e che sentono il proble­ma educativo. Un giovane che pra­tica lo sport ha tutto da guadagnare fisicamente, moralmente e religiosa­mente.

Genitori perciò, aiutate e seguite tutte le iniziative sportive del G .S. Condor che sarete ampiamente ri­pagati. E' una cosa meravigliosa ve­dei'e la generosità, lo spirito di ami­cizia, la serenità ed allegria di tanti

_ giovani che contano le ore per tro-varsi dopo ogni incontro. Se l'Ora­tor,io funziona bene come conse­guenza anche l"attività sportiva ne trae gran beneficio e ci si augura che con i nuovi intendimenti delle persone -che 'si sentono disposte ad aiutare e seguire tutta l'attività ora­toriana nel suo ,complesso, anche lo sJ2Qti ~ell:O..xa1QriQ...:sLs.01up.pi sem­pre più a beneficio dei nostri figli. Accanto al G.S. Condor in Orato­rio operano per l'impegno sportivo dei giovani due altre società che pur non essendo oratoriane servono un numero grande di ragazzi e giova­ni che frequentano l'Oratorio stesso e sono: la Società Calcistica Azza­nese A.S.A.; il Tennis Club.

Gino Innocente

Società Ciclistica 'Azzanese

Si riapre all'insegna della con-t inuità e de lla fantas ia l'annata

~a ciclistica azzanese per il 1983.

r onfermati a lla guida della società il Pres idente e il Vice-preside nte : Piva ,t uciano ed Ezio

Mascarin, mentre la segreteria è s tata assunta Idal valid issimo Baldo Giuseppe di Tiezzo che si pres ta alla non fac ile opera con passione e te nacia.

Rientra nella s ua qualità di direttore sportivo Caldo Olindo ,

che dirigerà una folta schiera di esord ienti.

1\ ciclismo, che si inserisce tra altre attività sportive, quali l'ASA e il Te nnis Club, nel nostro Oratorio , è un 'occasione in più per i giovani ,di Azzano Decimo, per trovarsi , per scaricare 'ed in­canal a re produttivamente e posi­tivamente le proprie energie in

un ambiente sportivo sano , aper­to , dinamico .

Per ora, i tesserati risultano circa quaranta, così suddivisi : miniciclisti dai 7 ai 12 anni esordienti allievi cicloamatori .

dai 13 ai 14 anni dai 15 ai 16 anni

Luciano Piva

DOMENICA 30 GENNAIO

Ore 9,30

FESTA DELL'ORATORIO

- In Parrocchia : S. MESSA in onore di Don

Bosco, patrono dell'Oratorio.

Ore 10,10-1 2 - GRANDE CACCIA AL TESORO.

Ore 14 -17 - GIOCHI POPOLARI : Corsa sacchi, Gara pa-

stasciutta , Gara gemelli , Pignatte, Torneo

ca lcetto. Ricchi premi.

1-- ParteGipazione aperta a tutti i rag'aZi ' .

Iscrizione giochi presso il Bar dell'Oratorio.

15 FEBBRAIO: MARTEDI' GRASSO

IN ORArrORIO:

Ore 14 -18 - FESTA DELLE MASCHERE. Sono attesi ra-

gazzi delle elementari e prime medie.

Si partecipa non con quote da versare, ma portando: cro­

sto li, frittelle , dolci e bevande che si metteranno in comune

per tutti.

Si ringraziano per la possibilità offertaci di stampare il bollettino, le ditte: Magazzini Busetto - Mercerie « Tilde» - Enoteca Azzanese - Mercerie « Da Clara» - Bar Alimentari Pellarin - Oreficeria Bampo - Elettro-meccanica Maschietto - Ideai - Viaggi Guerra - Marmi e gra­niti Massarut.