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www.corcom.it 4 ilFOCUS Anno XII n.13 - ottobre 2016 1 Alessandro longo 2 3 Digitale anche il domicilio È una delle principali innovazioni incluse nel nuovo Cad. Il domicilio digitale è il “mezzo esclusivo di comunicazione e notifica da parte dei soggetti” regolati dal Cad verso gli utenti. Il cittadino indicherà al Comune il proprio domicilio digitale per l’iscrizione nell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, obbligandolo a co- municare con lui esclusivamente attraverso in digitale (via Pec, al momento; possibili anche canali alternativi, da definire). È prevedibile un periodo di transizione in cui molte amministrazioni, per non sbagliare, comunicheranno in entrambe le modalità. Si attendono i regolamenti attuativi per definire le modalità precise e l’effettiva estensione della novità. Per esempio, una delle conseguenze è che le multe sarebbero nulle se inviate solo su carta. Un altro aspetto rilevante è l’ambito di applicazione. Il Cad si applica a tutte le amministrazioni dello Stato (comprese le scuole, Regioni, Comuni, le Camere di Com- mercio eccetera) e alle aziende pubbliche. Ma anche alle società a controllo pubblico come definite dal relativo decreto attuativo della riforma Madia. Questa precisazione escluderebbe le partecipate quotate e le relative con- trollate non a controllo pubblico, secondo alcune interpretazioni (per esempio le Poste, per l’invio di bollette). Occorrerà comprendere se i concessionari di pubblico servizio esclusi potranno decidere di valersi delle norme del Cad mediante accordo convenzionale. Documenti e firme elettroniche Il nuovo Cad cambia la disciplina su documenti e firme. Si legge: “il documento informatico, cui è apposta una firma elettronica, soddisfa il requisito della forma scritta e sul piano probatorio è liberamente valutabile in giudizio, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità e immodificabilità”. La novità quindi è che il requisito della forma scritta è soddisfatto dal documento recante la firma elettronica semplice. Come scrive Giusella Finocchiaro su Forumpa.it, “permangono margini di incertezza circa la reale portata del requisito della forma scritta e cioè se questa venga richiesta ai fini della validità dell’atto, a fini probatori ovvero ancora a fini informativi. A ben vedere, i contratti formali sono già disciplinati nelle norme che richiamano l’art. 1350 c.c., richiedendo la firma digitale, la firma qualificata o la firma elettronica avanzata. Dunque, si ritiene che questa novella si riferisca alla firma semplice a fini informativi”. Sotto il profilo probatorio, invece, la disciplina rimane invariata e resta ferma la regola del libero apprezzamento del giudice. Insomma, si dà nuovo valore giuridico del documento con firma elettronica, ma stessa efficacia probatoria. Nessuna novità nella disciplina dei documenti informatici sottoscritti con firma avanzata, qualificata e digitale. Sulla conservazione, spicca la novità secondo cui cittadino non è più tenuto a conservare il documento informatico che invece andrà conservato per legge dalle amministrazioni e dalle partecipate. L'identità digitale permette di accedere via internet a 3.963 servizi di 3. 593 amministra- zioni (fra cui Inps Inail e Agenzia delle entrate). L'obiettivo che si è dato il governo è quello di raggiungere la cifra di dieci milioni di identità digitali entro il 2017 Ecco i sei pilastri fondanti IL NUOVO CAD Spid, 10 milioni entro il 2017 L’identità digitale permette di accedere via internet a 3.963 servizi, di 3.593 amministrazioni (tra cui Inps, Inail e Agenzia delle Entrate; Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romanga, Lecce, Firenze, Venezia). Sono state consegnate 100.390 identità digitali (dati di fine settembre), da parte di Infocert, Poste e Tim (identity provider a cui si aggiungeranno a breve Aruba e Sielte). Un salto in avanti, nel numero degli Spid consegnati, è previsto grazie al bonus cultura: 577mila giovani (chi ha compiuto 18 anni nel 2016) potrà ricevere dallo Stato 500 euro da spendere in beni culturali; domanda che va sottoposta tramite il proprio Spid. Gli obiettivi dichiarati dal Governo sono di raggiungere 10 milioni di Spid nel 2017; le norme imporrebbero a tutte le amministrazioni di supportare il sistema entro novembre 2017. Il Cad sistema alcuni aspetti di Spid. Chiarisce che è una identità delle persone fisiche (e delle imprese, attraverso le persone fisiche legali rappresentanti) attraverso cui sarà anche possibile accedere ai servizi ed inviare comunicazioni tramite il domicilio digitale. Ciò apre la strada a Italia Login come punto unico di accesso. Trova inoltre la soluzione di compromesso sulla annosa questione del capitale sociale per divenire gestore di identità Spid: come ordinato dalla giustizia amministrativa: un capitale sociale inferiore a 5 milioni di euro potrà così essere previsto per livelli di servizio inferiori a quello “massimo” prestato dagli attuali gestori dell’identità. Il Cad apre anche le porte alla nascita di uno nodo italiano per la compatibilità delle nostre Spid con le identità digitale europee (come voluto dalle regole Eidas).

IL NUOVO CAD FOCUS Ecco i sei pilastri fondanti · 2017-11-28 · di raggiungere la cifra di dieci milioni di identità digitali entro il 2017 Ecco i sei pilastri fondanti IL NUOVO

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Page 1: IL NUOVO CAD FOCUS Ecco i sei pilastri fondanti · 2017-11-28 · di raggiungere la cifra di dieci milioni di identità digitali entro il 2017 Ecco i sei pilastri fondanti IL NUOVO

www.corcom.it

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Anno XII n.13 - ottobre 2016

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Alessandro longo

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Digitale anche il domicilioÈ una delle principali innovazioni incluse nel nuovo Cad. Il domicilio digitale è il “mezzo esclusivo di

comunicazione e notifica da parte dei soggetti” regolati dal Cad verso gli utenti. Il cittadino indicherà al Comune il proprio domicilio digitale per l’iscrizione nell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, obbligandolo a co-municare con lui esclusivamente attraverso in digitale (via Pec, al momento; possibili anche canali alternativi, da definire). È prevedibile un periodo di transizione in cui molte amministrazioni, per non sbagliare, comunicheranno in entrambe le modalità.

Si attendono i regolamenti attuativi per definire le modalità precise e l’effettiva estensione della novità. Per esempio, una delle conseguenze è che le multe sarebbero nulle se inviate solo su carta. Un altro aspetto rilevante è l’ambito di applicazione.

Il Cad si applica a tutte le amministrazioni dello Stato (comprese le scuole, Regioni, Comuni, le Camere di Com-mercio eccetera) e alle aziende pubbliche. Ma anche alle società a controllo pubblico come definite dal relativo decreto attuativo della riforma Madia. Questa precisazione escluderebbe le partecipate quotate e le relative con-trollate non a controllo pubblico, secondo alcune interpretazioni (per esempio le Poste, per l’invio di bollette). Occorrerà comprendere se i concessionari di pubblico servizio esclusi potranno decidere di valersi delle norme del Cad mediante accordo convenzionale.

Documenti e firme elettronicheIl nuovo Cad cambia la disciplina su documenti e firme. Si legge: “il documento informatico, cui è apposta

una firma elettronica, soddisfa il requisito della forma scritta e sul piano probatorio è liberamente valutabile in giudizio, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive di qualità, sicurezza, integrità e immodificabilità”. La novità quindi è che il requisito della forma scritta è soddisfatto dal documento recante la firma elettronica semplice. Come scrive Giusella Finocchiaro su Forumpa.it, “permangono margini di incertezza circa la reale portata del requisito della forma scritta e cioè se questa venga richiesta ai fini della validità dell’atto, a fini probatori ovvero ancora a fini informativi. A ben vedere, i contratti formali sono già disciplinati nelle norme che richiamano l’art. 1350 c.c., richiedendo la firma digitale, la firma qualificata o la firma elettronica avanzata. Dunque, si ritiene che questa novella si riferisca alla firma semplice a fini informativi”. Sotto il profilo probatorio, invece, la disciplina rimane invariata e resta ferma la regola del libero apprezzamento del giudice. Insomma, si dà nuovo valore giuridico del documento con firma elettronica, ma stessa efficacia probatoria. Nessuna novità nella disciplina dei documenti informatici sottoscritti con firma avanzata, qualificata e digitale. Sulla conservazione, spicca la novità secondo cui cittadino non è più tenuto a conservare il documento informatico che invece andrà conservato per legge dalle amministrazioni e dalle partecipate.

L'identità digitale permette di accedere via internet a 3.963 servizi di 3. 593 amministra-zioni (fra cui Inps Inail e Agenzia delle entrate). L'obiettivo che si è dato il governo è quello di raggiungere la cifra di dieci milioni di identità digitali entro il 2017

Ecco i sei pilastri fondanti IL NUOVO C A D

Spid, 10 milioni entro il 2017L’identità digitale permette di accedere via internet a 3.963 servizi, di 3.593 amministrazioni (tra cui Inps,

Inail e Agenzia delle Entrate; Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romanga, Lecce, Firenze, Venezia). Sono state consegnate 100.390 identità digitali (dati di fine settembre), da parte di Infocert, Poste e Tim (identity provider a cui si aggiungeranno a breve Aruba e Sielte). Un salto in avanti, nel numero degli Spid consegnati, è previsto grazie al bonus cultura: 577mila giovani (chi ha compiuto 18 anni nel 2016) potrà ricevere dallo Stato 500 euro da spendere in beni culturali; domanda che va sottoposta tramite il proprio Spid. Gli obiettivi dichiarati dal Governo sono di raggiungere 10 milioni di Spid nel 2017; le norme imporrebbero a tutte le amministrazioni di supportare il sistema entro novembre 2017. Il Cad sistema alcuni aspetti di Spid. Chiarisce che è una identità delle persone fisiche (e delle imprese, attraverso le persone fisiche legali rappresentanti) attraverso cui sarà anche possibile accedere ai servizi ed inviare comunicazioni tramite il domicilio digitale. Ciò apre la strada a Italia Login come punto unico di accesso. Trova inoltre la soluzione di compromesso sulla annosa questione del capitale sociale per divenire gestore di identità Spid: come ordinato dalla giustizia amministrativa: un capitale sociale inferiore a 5 milioni di euro potrà così essere previsto per livelli di servizio inferiori a quello “massimo” prestato dagli attuali gestori dell’identità. Il Cad apre anche le porte alla nascita di uno nodo italiano per la compatibilità delle nostre Spid con le identità digitale europee (come voluto dalle regole Eidas).